WineCouture 9-10/2022

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Photo: Giovanni Battista Righetti
Si è fatto un grande lavoro nell’ultimo decennio per sdoganare lo Champagne da solo
vino delle celebrazioni a opzione a tutto pasto, ora non si deve compiere l’errore di
riportar-lo a una logica di prezzi accessibili solo ai più facoltosi. Il futuro, infatti, indica
anche d’importanti segnali positivi quali l’avvicinarsi al vino e allo Champagne
in primis di un pubblico sempre più giovane. Ed è un patrimonio che non va disperso,
promuovendo una corretta cultura anche del rincaro in chi vende.
la creazione di ogni Iterazione: è un lungo fil rouge che si traduce nella volontà di
esprimere lo stile di Grand Siècle, cioè ricercare il futuro, con l’invecchiamento,
senza tradire mai freschezza ed eleganza. La longevità è la sua vera sfida.
La novità del 2022 in Italia è stato però il lancio del Brut Millésimé
2012, una rarità per la Maison: perché e cosa contraddistingue l’approccio
stilistico di Laurent-Perrier quando si parla di questa tipologia
di Champagne?
Raramente millesimato perché lo dicono i numeri: Laurent-Perrier è marchio che
dichiara meno di un’annata su due a fronte di una media di mercato di più di tre annate
su quattro. La nostra filosofia come Maison prevede che l’annata millesimata
entri poi tendenzialmente in Grand Siècle, quindi rappresenta un mattone importante
della no-stra casa che va gestito con attenzione, guardando alla prospettiva.
Di solito parliamo di una selezione di Grand Cru quando facciamo riferimento a
un Millésimé, ma esisto-no eccezioni come nel caso della 2012, perché il vino non è
una formula matematica assoluta e l’idea è di utilizzare ogni Cru capace di offrire un
contributo e uno spunto interessante, a prescindere dalla classificazione.
Oggi sul mercato è pronta a fare il suo esordio anche un’altra produzione
speciale, la Grand Siècle Iterazione N.20 Les Réserves: di cosa si tratta?
La risposta breve è: una sboccatura tardiva di Grand Siècle Iterazione N.20. Ma l’aspetto
più interessante è di comprendere come nasce il progetto, che è figlio ancora
una volta di quello che fu il volere di Bernard de Nonancourt. Dopo una fantastica
vendemmia 1995, che prospettava un’Iterazione, poi la N.17, straordinaria in associazione
con le annate di riserva 1990 e 1993, decise di produrre questa Grand Siècle
anche in Magnum e Jéroboam in vista dei 200 anni dell’azienda nel 2012. E proprio
nel bicentenario fu sboccata questa Réserve N.17. Da lì ha preso il via la tradizione
di riportare alla luce Iterazioni passate seguendo il concetto R.D., con sboccatura
effettiva al momento dell’ordine. Oggi usciamo, per l’inizio del 2023, con Grand
Siècle Iterazione N.20 Les Réserves a base 1999 e vini di riserva 1997 e 1996.
Visioni in prospettiva, anche sul mercato. In un momento in cui l’Horeca
era in sofferenza, Laurent-Perrier Italia ha fatto la scelta d’incrementa-re
la propria disponibilità di prodotto: come sta performando
la Maison in Italia in questo 2022 e quali sono i cambiamenti sul mercato
cui si è assistito in questi ultimi due anni?
Il successo degli scorsi 12 mesi e anche di questo 2022, dove nei primi nove mesi
stiamo performando con un +20% di crescita sul sostanziale raddoppio registrato
nel 2021, si fonda proprio sulla sostanziale continuità che siamo riusciti a garantire
in termini di disponibilità di prodotto. Il futuro parla d’altronde di un mercato dello
Champagne ancora in crescita. Ma dobbiamo anche evidenziare come tra 2024 e
2025 il frutto delle vendemmie 2020 e 2021 ci porrà innanzi a una disponibilità complessiva
tra il 10 e il 15% in meno di prodotto a livello globale, dunque a un’inevitabile
crescita dei prezzi. Ma in Italia il nostro obiettivo, in collaborazione con i nostri partner
tra enoteche e ristorazione, è di conservare un posizionamento sano del prodotto.
Che trend osservate fare capolino all’orizzonte, in termini di stili e consumi,
per il mondo Champagne e come intende rispondere Laurent-Perrier
ai cambiamenti?
Come detto, si è abbattuto ormai il muro di uno Champagne confinato al solo momento
delle celebrazioni. Oggi si va sempre più alla scoperta della versatilità garantita
da questo vino. Ora lo Champagne si vende non più soltanto a Natale, ma tutto
l’anno, con l’estate a rappresentare un nuovo caposaldo se si parla di consumi. Sui
prodotti, è oggi un gran parlare di dosaggi più leggeri, se non zero. A mio avviso, tuttavia,
è bene non perdersi in dogmi su questo tipo di discorsi, perché ogni etichetta
fa caso a sé in termini di specificità.
Quali sono le novità in agenda nel futuro della Maison?
Senza dubbio, una recente svolta è giunta con l’ingresso in Maison di Lucie Pereyre
de Nonancourt, figlia di una delle proprietarie, Alexandra, nonché quarta generazione.
La bisnipote di Marie-Louise e nipote di Bernard de Nonancourt è oggi il volto
di Grand Siècle nel mondo. Ha portato grande energia e aggiunto nuove competenze
in una Maison che resta famigliare all’interno di una più ampia realtà quotata anche
in Borsa. Questo ingresso è sinonimo di una continuità che viene garantita, anche in
termini di stile e di storia aziendale. E proprio raccontare ogni giorno Grand Siècle,
uno Champagne che ha bisogno di essere spiegato, evidenzia quanto l’arrivo di Lucie
Pereyre de Nonancourt sia importante per tutti.
Nella foto: da sinistra - Lucie Pereyre de Nonancourt - Edouard Cossy - Stefano Della Porta
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