WineCouture 9-10/2022

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8 Nel 250esimo anniversario dalla fondazione, Veuve Clicquot celebra “La Grande Dame de la Champagne” nel solo modo che si confà alla lunga storia della Maison, fondata a Reims nel 1772. Alla donna audace e innovativa che nel 1805 prese le redini della cantina è dedicata una vera e propria ode nel segno della solarità. Un inno alla gioia, ispirato dalla vita stessa di Madame Clicquot, all’insegna dell’ottimismo in giallo: colore del sole nascente, il primo simbolo che sarebbe poi comparso sulle etichette della Maison a far data dal 1877. Senza le intuizioni della “Grande Dame”, infatti, nulla di quanto è seguito sarebbe stato tratteggiato. Grazie alla sua personalità e al forte spirito imprenditoriale, a quel motto “Una sola qualità, la migliore” cui sempre si tenne fedele tramandandolo fino a oggi, Madame Clicquot ancora ispira la Maison che ha trasformato l’iconico giallo in simbolo di cultura d’avant-garde. Sono diverse le direttrici che definiscono le celebrazioni della speciale ricorrenza all’insegna dei valori portanti Veuve Clicquot: a iniziare dal sostegno alle donne più innovative, esemplificato dai progetti Atelier des Grandes Dames, supporto in Italia al talento femminile nell’alta ristorazione, e Bold by Veuve Clicquot, iniziativa internazionale dedicata all’imprenditoria in rosa. Ma poi, i 250 anni della Maison parlano anche della nuova campagna “Good Day, Sunshine”, viaggio che attraverso gli occhi di un giovane alla scoperta di oggetti gialli proprio come l’etichetta Veuve Clicquot afferma la natura solare del brand. “Questa nuova campagna è il simbolo della moderna visione di Veuve Clicquot”, spiega Carole Bildé, chief marketing & communications. “Dalla mentalità profondamente ottimista di Madame Clicquot fino al nostro emblematico colore giallo, il collegamento con il sole è radicato nel nostro DNA e il 250esimo anniversario rappresenta l’occasione adatta per rivendicarlo in modo forte e chiaro. La nuova campagna rompe i codici di settore, elevando Veuve Clicquot, come Maison di lusso, ben oltre la categoria, pur rimanendo fedele all’identità chic del brand”. E se le celebrazioni dei 250 anni hanno assunto anche la forma di experience esclusive, come un viaggio leggendario a bordo del Venice Simplon-Orient-Express che ha condotto gli ospiti in un “viaggio immersivo attorno al sole” seguendo la rotta della spedizione delle prime bottiglie tra Reims e Venezia, o i contorni di un appuntamento culturale, come la mostra Solaire Culture inaugurata a Tokyo e dedicata a due secoli e mezzo di espressioni artistiche e tradizione Clicquot, non sono certo venute a mancare sorprese sul lato del design e delle novità enologiche. In primis, con “The Icons”, quattro tra gli oggetti più emblematici della Maison, ciascuno dei quali racconta un pezzo della storia di Veuve Clicquot. Basati sulla convinzione che un packaging, rivisitato tenendo presente la sostenibilità, può essere trasformato in esclusivo oggetto di desiderio, questi nuovi prodotti rendono omaggio all’amore per il bello che sia anche funzionale. “I nostri vini devono sedurre sia il palato che l’occhio”, la convinzione di Madame Clicquot che oggi assume i tratti di una collezione studiata per durare nel tempo e priva di plastica, completamente riciclabile e prodotta con un livello di emissioni di gas effetto serra molto inferiore rispetto al passato, in linea con l’impegno della Maison di ridurre le emissioni del 50% entro il 2030. “La collezione The Icons esprime al meglio l’abilità di Veuve Clicquot di reinventarsi costantemente, di risplendere in tutto il mondo e aprire nuove strade sviluppando partnership inaspettate”, riprende Carole Bildé, presentando la Clicquot Ice Jacket in collaborazione con Central Saint Martins, la Clicquot Ice Box selezionata dall’associazione Via (Valorization of Innovation in Furnishing) come uno dei 100 oggetti iconici che rappresentano il design francese a livello internazionale, il Clicquot Fridge, mini-frigo ridisegnato in collaborazione con Smeg, e lo stravagante Veuve Clicquot Arrow, box dei ricordi che indica il numero di chilometri dal proprio luogo del cuore fino a Reims. Infine, omaggio a Madame Clicquot e al suo spirito visionario che nel 1810 creò il primo Millesimato in assoluto della Champagne, a fare il suo esordio per il 250esimo anniversario è, sul lato enologico, un’edizione limitata del Vintage 2002. Il frutto di un’annata assolata, che ha offerto Pinot Noir corposi e generosi e Chardonnay molto espressivi, provenienti dai Premier e Grand Cru. La rara ricchezza aromatica di questo vino, dovuta dall’invecchiamento prolungato sulle fecce nelle “Crayères” con una sboccatura recente, celebra l’Arte dell’invecchiamento secondo Veuve Clicquot. E per far risaltare questa caratteristica firma del tempo, il Vintage 2002 è stato prodotto e commercializzato unicamente in grandi formati. Per un brindisi esclusivo all’altezza de “La Grande Dame de la Champagne”. DI FRANCESCA MORTARO E MATTEO BORRÈ FOCUS ON 250 anni di Solaire Culture Veuve Clicquot celebra uno speciale anniversario, ode all’ottimismo in giallo
9 Photo: Cecilia Buonagurelli Gli specialisti delle bollicine Prémiere firma la selezione numero uno in Italia quando si parla di spumanti e Champagne AFormigine, in provincia di Modena, terra di bollicine per eccellenza lungo la Via Emilia, ha trovato casa la selezione numero uno in Italia quando si parla di spumanti e Champagne. A firmarla è la famiglia Federzoni, titolare di Prémiere, che nel 2012 ha dato vita, forte dell’esperienza maturata nel settore vinicolo, a un catalogo dedicato esclusivamente alle bolle, d’Italia e del mondo. Un occhio di riguardo, come ovvio che sia, va allo Champagne, vero principe dell’offerta. “Il simbolo della nostra expertise è la collaborazione con de Venoge che personalmente importo da 22 anni”, esordisce Mario Federzoni, Chambellan de l’Ordre des Coteaux de Champagne, Chevalier du Tastevin de Bourgogne, autore prolifico di libri dedicati al vino e alla sua storia, nonché amministratore delegato di Prémiere. “Una partnership che prosegue e che continua a sviluppare crescite esponenziali, in particolare quando si parla di vendita delle grandi riserve”. Ma tra le eccellenze provenienti da Reims e dintorni, la selezione del distributore emiliano può vantare diversi esponenti di lusso nel panorama dei Vigneron: da Pierre Legras a Guy Charlemagne, da Demière Ansiot a Secondé Simon, da Delavenne a Jacques Rousseaux, da Domaine DI MATTEO BORRÈ Lagille a Pascal Lejeune, fino a Bolieu, Beaugrand, Morel Père et Fils ed Erick Schreiber. Una vera e propria istantanea del meglio che la Champagne dei “piccoli” è in grado oggi di offrire, nelle sue molteplici e affascinanti sfumature. E poi è un mondo di bollicine a schiudere i propri orizzonti, tra Crémant di Francia, dalla Borgogna a Bordeaux, passando per Alsazia, Loira e Languedoc-Roussillon, e volti originali, che raccontano alla perfezione l’incessante lavoro di ricerca dei più rappresentativi produttori dai migliori terroir, che arrivano da Inghilterra, Spagna, Portogallo, Germania, Sudafrica e Slovenia. Ma non da meno è l’Italia, grazie a selezioni esclusive volte a regalare uno spaccato della qualità delle bollicine tricolori. “Siamo gli specialisti delle bollicine, d’altronde, e facciamo orgogliosamente parte di Società Excellence”, riprende Mario Federzoni. Scelte che pagano, a fronte di un mercato italiano sempre più ricettivo quando si parla di consumi di spumanti e Champagne. “Abbiamo raddoppiato il fatturato nel 2021”, sottolinea l’amministratore delegato di Prémiere. “E in questo 2022 la crescita prosegue: stiamo facendo segnare già un +45% sullo scorso anno”. Merito senza dubbio delle bollicine in portfolio che si caratterizzano tutte, per filosofia di selezione, per la loro freschezza, eleganza e alta bevibilità. Ma di non minore impatto è il contributo offerto dalle 65 agenzie formate da oltre 100 agenti professionisti operanti sul territorio nazionale, a copertura di tutte le province, che compongono la rete di Prémiere dedicata al canale Horeca. Un servizio, quello offerto, che dispone di una logistica integrata, in grado di raggruppare, in un unico magazzino termocondizionato, tutti i prodotti a catalogo, pronti poi a essere spediti entro 72 ore lavorative, anche poche referenze per singolo produttore, tutte importazioni o distribuzioni in esclusiva per l’Italia, assortendole con altre. “Selezioniamo esclusivamente i terroir internazionali più vocati alla produzione di bollicine, che devono essere le più rappresentative e tipiche originate da vitivinicoltori che meglio rispecchiano le peculiarità dei loro terroir, il cosiddetto goût de terroir”, evidenzia Federzoni. “Uniche eccezioni alcune importanti Maison con produzioni centenarie, detentrici di primati storici che le rendono uniche ed inimitabili nel panorama enologico mondiale per il loro goût maison”. Una di queste è proprio lo Champagne de Venoge, che in questa fine di 2022 sarà protagonista di un evento che da una parte mira a porre l’accento sulla storia della bollicina francese più amata, dall’altra a collocare la Maison sempre più in prima fila nell’impegno a comunicarla, avvicinando allo Champagne ancora più persone. Il 25 ottobre prossimo è, infatti, l’anniversario dell’incoronazione di Louis XV a Re di Francia, avvenuta nella Cattedrale di Reims nel 1722. E per celebrare la ricorrenza, de Venoge ha deciso di onorare il sovrano che emanò il 25 maggio 1728 l’editto che permise il trasporto dei vini in bottiglia, di fatto dando il via all’epopea dello Champagne, con una statua “vivente” presso la propria sede, oltre che con un’edizione speciale della prima annata dello Champagne Louis XV, che vi abbiamo già raccontato qui su WineCouture in anteprima in occasione dei tre pranzi tristellati organizzati lo scorso giugno da Prémiere in Italia per i 300 anni. “Per l’occasione, sono state preparate due edizioni speciali della Cuvée de Prestige di de Venoge intitolata al sovrano”, sottolinea Mario Federzoni. “La prima, 1995, con bottiglia speciale dorée, e la seconda, 1996, caratterizzata da un macaron in metallo posto sopra l’etichetta, con l’effige del sovrano”. E il 25 ottobre, su Avenue de Champagne, a Epernay, ci sarà anche il numero uno di Prémiere, legato alla Maison da un rapporto che va ben oltre la logica di distribuzione in esclusiva, tanto da essersi trasformato in vera e propria partnership biunivoca, con un’attenzione particolare alla ristorazione di alto livello, nella quale de Venoge gioca in Italia un ruolo di primo piano. “Lo scultore Juan Carlos Carillo ha sviluppato una statua in bronzo del sovrano in scala 1:1, da giovane, seduto in posizione rilassata, con in mano un calice di Champagne”, svela Federzoni. “L’idea è di farlo rivivere e poter brindare con lui. La statua, infatti, sarà installata nell’atelier della Maison con al suo fianco una sedia: i visitatori potranno accomodarsi, brindare con Louis XV e farsi fotografare, il che già assicura un successo social straordinario alla rievocazione del Re di Francia tanto legato allo Champagne”. E gli specialisti delle bollicine ancora una volta si troveranno in prima fila in questo nuovo capitolo della storia dello Champagne. PROTAGONISTI
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