estratto_Ge.01- Relazione generale
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3. LINEAMENTI DELLA PIANIFICAZIONE
I lineamenti sono gli obiettivi che il Sindaco, in qualità di Autorità di Protezione Civile sul proprio
territorio, deve conseguire, per garantire la prima risposta ordinata degli interventi in emergenza
nonché l’eventuale successivo coordinamento con le altre Autorità di protezione civile, mirando alla
salvaguardia della popolazione e del territorio (art. 15 L. 225/92).
Tale parte del Piano contiene il complesso delle Componenti e delle Strutture Operative di
Protezione Civile che intervengono in emergenza (art. 6 e art. 11 L.225/92) e indica i rispettivi ruoli
e compiti. In sintesi, viene specificata per ciascuna Componente e Struttura Operativa quali sono
le azioni da svolgere durante l'emergenza per il conseguimento degli obiettivi prioritari che
verranno di seguito elencati.
Le principali Strutture Operative coinvolte (Polizia Municipale, Carabinieri, VV.FF., Volontariato,
etc.) redigeranno, inoltre, un proprio piano particolareggiato riferito alle attivazioni di propria
competenza. Tali Piani costituiranno parte integrante del Piano Comunale di Emergenza e saranno
trasmessi agli enti di competenza dopo la convocazione di tali strutture presso l’ente Comune.
Gli obiettivi da perseguire in tempo di pace sono:
informazione alla popolazione: gli scenari, i modelli e le previsioni di piano devono
essere notificati alla popolazione e comunicati nei modi e con i mezzi più opportuni in modo
da garantire la più ampia e approfondita conoscenza estesa all'intera cittadinanza; si dovrà
inoltre provvedere anche allo studio del sistema informativo e di comunicazione stradale
d'impatto per assicurare la massima funzionalità e fruibilità del piano anche per i non
residenti;
esercitazioni periodiche: la frequenza e la estensione delle esercitazioni dovrà essere
valutata nel dettaglio, anche in relazione ai diversi scenari di rischio, alle attività analoghe
svolte da soggetti presenti all'interno dell'ambito del Comune (Direzione didattica,
volontariato P.C., corpo forestale ecc.) e da quelli presenti in ambito sovra comunale;
manutenzione e controllo delle aree strategiche: si dovrà predisporre un piano di
manutenzione delle aree che comprenda le azioni di manutenzione ordinaria (pulizia,
manutenzione manto stradale, segnaletica orizzontale ecc.) e straordinaria
(pavimentazione, revisione/ampliamento dei sottoservizi ecc.)
manutenzione e controllo della viabilità di piano: si dovrà predisporre un piano di
manutenzione delle arterie interessate che comprenda le azioni di manutenzione ordinaria
(pulizia, manutenzione manto stradale, segnaletica orizzontale ecc.) e straordinaria
(pavimentazione, revisione/ampliamento dei sottoservizi ecc.); si dovranno fissare priorità
di intervento prevalenti rispetto a tutte le altre sedi stradali del territorio comunale; si
valuteranno le necessità di modificare il regime di sosta e parcheggio lungo le strade
comprese nella viabilità di piano per garantire il passaggio ai veicoli di soccorso anche negli
scenari più estremi.
aggiornamento del piano: l'aggiornamento del piano dovrà essere effettuato ogni
qualvolta insorgano elementi sostanziali di novità ai fini della gestione e della pianificazione
in ambito di Protezione Civile.
Gli obiettivi prioritari da perseguire immediatamente dopo il verificarsi dell'evento sono:
direzione e coordinamento di tutti gli interventi di soccorso da attuarsi nella struttura
comunale sede C.O.C. (Centro Operativo Comunale), struttura adeguata sismicamente;
raggiungimento delle aree di attesa da parte della popolazione attraverso percorsi
pedonali preventivamente predisposti ed opportunamente segnalati. La presente
operazione verrà diretta da apposite squadre composte da volontari di protezione civile e
forze di Polizia Municipale, coordinate dal responsabile, già individuato, della funzione di
supporto “strutture operative locali, viabilità” attivata all’interno del C.O.C.;
informazione costante alla popolazione presso le aree di attesa individuate sul territorio
comunale, con il coinvolgimento attivo del Volontariato coordinato dall'analoga Funzione di
Supporto attivata all’interno del C.O.C.. Una corretta informazione alla popolazione sarà
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fornita solo a seguito di validazione da parte delle autorità di protezione civile.
L’informazione riguarderà sia l’evoluzione del fenomeno in atto e delle conseguenze sul
territorio comunale sia l’attività di soccorso in corso di svolgimento. Con essa saranno
forniti gli indirizzi operativi e comportamentali conseguenti all’evolversi della situazione;
assistenza alla popolazione confluita nelle aree di attesa attraverso l’invio immediato di
un primo gruppo di volontari, polizia municipale, personale medico, nelle aree di attesa, per
focalizzare la situazione ed impostare i primi interventi. Quest'operazione, coordinata dal
responsabile della funzione di supporto “assistenza alla popolazione” attivata all’interno del
C.O.C., serve anche da incoraggiamento e supporto psicologico alla popolazione colpita. Si
provvederà alla distribuzione di generi di prima necessità quali acqua, generi alimentari,
coperte e indumenti, tende o tele plastificate che possano utilizzarsi come creazione di
rifugio o primo ricovero;
organizzazione del pronto intervento S.A.R. (Search and Rescue) assicurata dal gruppo
composto da vigili del fuoco, personale medico e volontari, coordinato dalla funzione di
supporto “strutture operative locali, viabilità” attivata all’interno del C.O.C., per la ricerca e il
primo soccorso dei cittadini rimasti bloccati sotto le macerie. Per rendere l'intervento più
efficace ed ordinato, attesa la possibile confusione in atto, è opportuno che il gruppo S.A.R.
venga supportato dalla presenza di forze dell’ordine;
ispezione e verifica di agibilità delle strade per consentire, nell'immediato,
l'organizzazione complessiva dei soccorsi. Per lo svolgimento di tale operazione sarà dato
mandato all’ufficio tecnico comunale, in collaborazione con altri soggetti, sotto il
coordinamento della funzione di supporto “censimento danni a persone e cose” attivata
all’interno del C.O.C.. In particolare la verifica sarà eseguita in corrispondenza delle opere
d’arte stradali, che potenzialmente possono aver subito danni tali da inficiare la
percorribilità normale delle strade, come pure in corrispondenza degli edifici danneggiati
che prospettano sulla sede viaria, i quali possono provocare interruzioni per caduta di parti
pericolanti anche in occasione di successive repliche; altresì va condotta indagine sulle
aree soggette a fenomeni franosi, indotti dal sisma, che abbiano causato, ovvero
rappresentino, minaccia di riduzione della percorribilità dell’asse viario. Ciò diventa
fondamentale per l’accesso dei soccorsi, per i necessari collegamenti tra le varie strutture
d'intervento e per quanto concerne l'attività prevista per il C.O.M. cui afferisce il Comune. In
merito a quest’ultimo aspetto, dato il particolare tessuto urbano, va trattata con particolare
attenzione, in tempo di pace, la problematica della presenza di auto in sosta lungo le arterie
stradali con sede ridotta, probabile ostacolo per il transito dei mezzi di soccorso in
occasione di evento sismico. Queste possono diventare ostacoli insormontabili anche se
danneggiate da eventuali crolli. Dovrà, quindi, essere garantita la viabilità in tutte le strade
comunali che assumeranno particolare ruolo in occasione di un evento calamitoso.
assistenza ai feriti gravi o comunque con necessità di interventi di urgenza medico -
infermieristica che si può realizzare attraverso il preliminare passaggio per il P.M.A. (Posto
Medico Avanzato), ove saranno operanti medici ed infermieri professionali con il
coordinamento della funzione di supporto “sanità, assistenza sociale e veterinaria" attivata
all’interno del C.O.C.. Nel P.M.A. verranno prestate le prime cure possibili, effettuate le
prime valutazioni diagnostiche insieme alla stabilizzazione dei pazienti da smistare,
secondo le esigenze mediche, verso i più vicini nosocomi;
assistenza a persone anziane, bambini e soggetti portatori di handicap. Tali soggetti
troveranno ospitalità e prima accoglienza presso le aree di ricovero segnalate alla
popolazione anche con iniziative di formazione ed informazione. Il coordinamento
dell'operazione è affidato alla funzione di supporto “assistenza alla popolazione” attivata
all’interno del C.O.C.;
riattivazione delle telecomunicazioni e/o installazione di una rete alternativa, che dovrà
essere immediatamente garantita per gli uffici pubblici e per i Centri Operativi e le strutture
sanitarie dislocate nell’area colpita attraverso l’impiego necessario di ogni mezzo o sistema
TLC. Il coordinamento è affidato alla funzione di supporto “telecomunicazioni” attivata
all’interno del C.O.C.
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Successivamente bisognerà provvedere a:
ispezionare gli edifici al fine di appurare l'agibilità e quindi accelerare, ove possibile, il
rientro della popolazione. Il coordinamento spetta alla funzione di supporto “censimento
danni a persone e cose” attivata all’interno del C.O.C.;
ispezionare e verificare le condizioni delle aree soggette a fenomeni franosi (crolli,
scivolamenti, etc.), con particolare riguardo a quelle che insistono su centri abitati, sistemi a
rete, etc.; anche in questo caso, dovranno essere eseguiti da parte dell’Autorità di
protezione civile gli interventi urgenti (eventualmente provvisori) atti ad evitare danni a
persone e a cose o a ridurre il progredire dei dissesti; il coordinamento spetta alla funzione
di supporto “censimento danni a persone e cose”;
ripristinare le funzionalità dei Servizi Essenziali, al fine di assicurare l’erogazione di
acqua, elettricità, gas e servizi telefonici, oltre a garantire lo smaltimento dei rifiuti. Tutto
quanto sopra va effettuato sia provvedendo a riparazioni urgenti e provvisorie, sia mediante
l’utilizzo di apparecchiature di emergenza (per es. gruppi elettrogeni, autoclavi, etc.), sia
provvedendo con mezzi alternativi di erogazione (per es. autobotti, etc.) avvalendosi per
questo di personale specializzato addetto alle reti di servizi secondo specifici piani
particolareggiati elaborati dall’ente comune nell'ambito della funzione di supporto “servizi
essenziali”;
mantenere la continuità dell’ordinaria amministrazione del Comune (anagrafe, ufficio
tecnico, etc.) provvedendo, con immediatezza, ad assicurare i collegamenti con la Regione,
la Prefettura, la Provincia, la Comunità Montana ed altre strutture preposte;
censire e tutelare i beni culturali, predisponendo specifiche squadre di tecnici per la
messa in sicurezza di reperti, o altri beni artistici, in aree sicure, facendo riferimento alle
competenti Sovrintendenze e ove necessario al Comando di Tutela del Patrimonio Artistico
dell’Arma dei Carabinieri.
3.1 Il sistema di comando e controllo
Per intervenire in modo efficace al manifestarsi di una condizione di emergenza è indispensabile
che il sistema di comando e le risorse disponibili sul territorio siano organizzate in modo tale da
delineare con precisione i ruoli e le competenze di ciascun operatore di protezione civile.
Nella seguente sezione si intende fornire una descrizione generale del Sistema Comunale di
Protezione Civile, di come è costituito e quali sono i suoi compiti principali.
3.1.1 - La Struttura Organizzativa
Il Sindaco
Ai sensi della Legge 24 febbraio 1992, n. 225, il Sindaco è autorità Comunale di Protezione Civile.
Al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale assume la direzione ed il
coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita e provvede agli
interventi necessari dandone immediata notizia al Prefetto ed al Presidente della Giunta
Regionale. Ai sensi del comma 2 dell’art. 38 della Legge 8 giugno 1990, n. 142, il Sindaco quale
Ufficiale di Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento
giuridico, provvedimenti contingenti ed urgenti in materia di sanità ed igiene, edilizia e polizia locale
al fine di prevenire gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini (ordinanza). Il ricorso a
tali provvedimenti deve in ogni caso essere immediatamente notificato al Prefetto. Il Regolamento
di Protezione Civile del Comune di Campo Calabro affianca al Sindaco, un Comitato Comunale per
la Protezione Civile ed un Ufficio Comunale di Protezione Civile.
In linea con le previsione normative della legge n. 142/90 ed anticipando le successive riforme
improntate al principio di sussidiarietà, la Legge n. 225/92 mette in prima fila l’azione e l’operatività
del Comune e del Sindaco. All’art. 15 il Sindaco è definito autorità locale di protezione civile; egli,
perché organo esponenziale degli interessi della collettività che rappresenta, ha il compito
prioritario della tutela della popolazione e della tutela del territorio di propria competenza ed in
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caso di emergenza è chiamato a fornire servizi immediati di assistenza e soccorso alla
popolazione colpita.
In situazione ordinaria il Sindaco:
1. istituisce, sovrintende e coordina tutte le componenti del Sistema per le attività di previsione
e prevenzione che si svolgeranno presso gli uffici comunali;
2. nomina il Dirigente dell’Unità di Progetto di Protezione Civile e i referenti delle Funzioni di
Supporto;
3. promuove e partecipa attivamente alle manifestazioni atte a divulgare la cultura della
Protezione Civile.
In emergenza il Sindaco:
dichiara in caso di evento calamitoso prevedibile, lo Stato di Attenzione e gli eventuali
passaggi alla fase di Preallarme e alla Fase di Allarme, invece in caso di evento non
prevedibile, immediatamente l’Emergenza;
predispone e presiede il C.O.C.;
attiva le strutture di Protezione Civile;
organizza i primi Soccorsi alla popolazione e gli interventi necessari per fronteggiare
l’emergenza;
chiede, se necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco;
provvede a garantire la continuità amministrativa dell’Amministrazione, assicurando i
collegamenti con gli Enti superiori;
informa costantemente la popolazione;
provvede alla salvaguardia del sistema produttivo locale;
provvede alla salvaguardia dei beni culturali;
provvede al ripristino della viabilità e dei trasporti;
provvede alla funzionalità delle telecomunicazioni e dei servizi essenziali.
3.1.2 - Comitato Comunale di Protezione Civile
Il Comitato Comunale di Protezione Civile è il massimo organo di coordinamento delle attività di
protezione civile a livello comunale. Detto comitato si compone come segue:
Sindaco, che lo presiede
Assessore di Protezione Civile
Segretario comunale
Responsabile del Settore a cui compete la Protezione Civile
Responsabile dell’Unità Operativa di Protezione Civile
Comandante Polizia Locale
Rappresentante del Volontariato di Protezione Civile
Il comitato comunale di protezione civile ha compiti di programmazione, pianificazione ed indirizzo.
Inoltre, sovrintende e coordina i servizi e le attività di protezione civile nell’ambito delle competenze
assegnate al Comune dalla normativa vigente.
3.1.3 - Centro Operativo Comunale di Protezione Civile (C.O.C.)
Il Sindaco, al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio Comunale, si avvale, per la
direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita, del
Centro Operativo Comunale (C.O.C.). In situazione di emergenza, il C.O.C. è l'organo di
coordinamento delle strutture di Protezione Civile sul territorio colpito, ed è costituito da una
sezione strategia (Sala Decisioni) nella quale afferiscono i soggetti preposti a prendere decisioni e
da una sezione operativa (Sala Operativa) strutturata in funzioni di supporto.
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3.1.4 - Ufficio Comunale di Protezione Civile e struttura Comunale
Al fine di coordinare le attività del Servizio Comunale di Protezione Civile nelle attività di
previsione, prevenzione, soccorso alla popolazione e superamento delle emergenze così come
descritte nell'Art.3 della L.225/92, si costituisce, sotto la direzione e la responsabilità del
Responsabile del Settore Tecnico, l'Ufficio Comunale di Protezione Civile.
Tutti i settori ed i servizi del comune devono possedere un’organizzazione flessibile in modo che,
in caso di emergenza, sia possibile apportare un valido aiuto nelle operazioni di protezione civile
senza creare difficoltà organizzative e poter quindi favorire il corretto sviluppo delle attività di
soccorso.
3.1.5 - Struttura Operativa C.O.C
Il Sindaco, in qualità di Autorità comunale di protezione Civile, al verificarsi dell’emergenza,
nell’ambito del territorio comunale si avvale del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) per la
direzione ed il coordinamento dei Servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita.
Il COC è formato dalla Sala Decisioni e dalla Sala Operativa. La Sala Decisioni è la sede della
gestione coordinata dell’emergenza dove operano le funzioni di comando e di informazione alla
popolazione.
Nella Sala Decisioni sono presenti:
Sindaco, che lo presiede
Assessore di Protezione Civile
Segretario comunale
Responsabile del Settore a cui compete la Protezione Civile
Responsabile dell’Unità Operativa di Protezione Civile
Comandante Polizia Locale
Rappresentante del Volontariato di Protezione Civile
Il Sindaco può, di volta in volta, convocare presso la Sala Decisioni esperti o rappresentanti di enti
ed organizzazioni che abbiano un ruolo importante durante una specifica fase dell’emergenza.
3.1.6 - Attivazione del Presidio Territoriale (UTCM)
Al fine di garantire le attività di ricognizione e di sopralluogo delle aree esposte a rischio,
soprattutto di grado elevato, si deve prevedere un adeguato sistema di vigilanza. Il presidio
territoriale potrà essere costituito dalle sole Unità Tecniche Mobili Comunali, o da squadre miste,
composte da personale dei propri uffici tecnici (UTMC) e delle diverse strutture operative presenti
sul territorio (Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, Volontari, ecc…), e provvederà al controllo dei
punti critici, delle aree soggette a rischio preventivamente individuate, dell’agibilità delle vie di fuga
e della funzionalità delle aree di emergenza.
In fase di allarme, in piena emergenza, provvederà alla delimitazione dell’area interessata, alla
valutazione del rischio residuo e al censimento del danno.
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3.2 Pianificazione Comunale di emergenza le Funzioni di supporto
Un importante aiuto all'attività del Sindaco è resa dall'attivazione di Funzioni di supporto. Le
Funzioni di supporto si identificano essenzialmente in azioni e responsabili che hanno il compito di
supportare il Sindaco nelle decisioni da prendere e nell'assunzione di iniziative a carattere
operativo per settori funzionali specifici. Tali Funzioni potranno essere attivate tutte o solo in parte,
in ragione delle necessità dettate dall'emergenza.
Attraverso l’attivazione delle funzioni comunali, nel centro operativo comunale, si raggiungono due
distinti obiettivi:
si individuano vari responsabili-delle funzioni in emergenza;
si garantisce il continuo aggiornamento del piano tramite l’attività degli stessi responsabiliin
“tempo di pace”.
Tramite l'attività dei responsabili delle funzioni di supporto si avrà quindi la possibilità di tenere
sempre efficiente il piano di emergenza che individua, per ogni funzione, un unico responsabile sia
in emergenza sia in situazione ordinaria e questo consente al Sindaco di utilizzare in
emergenza, e nel Centro Operativo Comunale, esperti che già si conoscono e lavorano
insieme raggiungendo una migliore omogeneità fra componenti e strutture operative a tutto
vantaggio dell'efficienza.
3.2.1 - Attivazione ed organizzazione del C.O.C.
L’Amministrazione, per assicurare nell’ambito del proprio territorio comunale la direzione ed il
coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, predisporrà, in caso
d’emergenza, il Centro Operativo Comunale presso la sede degli uffici comunali di Campo
Calabro.
Al C.O.C. afferiscono i livelli decisionali di tutta la struttura comunale. Il C.O.C. opera in un luogo di
coordinamento detto “Sala Operativa” in cui convergono tutte le notizie collegate all’evento e nella
quale vengono prese decisioni relative al suo superamento. Di supporto alla sede C.O.C. verrà
predisposta una “Sala operativa” nei locali destinati alla Polizia Municipale di via Sant’Angelo,
dotata di un’efficiente dotazione strumentale.
Il C.O.C. sarà attivato dall’Amministrazione anche quando vi sia la previsione di un evento o in
immediata conseguenza dello stesso e rimane operativo fino alla risoluzione delle problematiche
generate dell’evento stesso. L’Amministrazione, durante la gestione dell’emergenza e secondo
quanto previsto dal Metodo Augustus, si avvale delle 9 funzioni di supporto, relative alla struttura
organizzativa del Centro Operativo Comunale.
3.2.2 - Sala Operativa Comunale
La struttura adibita a sede C.O.C. risponde ai requisiti standard di seguito illustrati:
sede ben servita da collegamenti stradali sia verso i centri più periferici che verso le linee di
comunicazione nazionali;
servita da un sistema stradale ridondante e perciò difficilmente vulnerabile da eventuali
emergenze;
sicura rispetto alle varie fonti di rischio (frane, esondazioni, incendi boschivi, incidenti
industriali, ecc.);
servita dalle reti di distribuzione di acqua, fognature, gas, elettricità, telefonia fissa e mobile;
ben collegata con aree utilizzabili come elisuperfici, ricovero, ammassamento soccorritori e
risorse e sosta.
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Requisiti strutturali dell’edificio
L’ edificio sede C.O.C. possiede i seguenti requisiti:
- solido e capace di resistere a un terremoto di intensità pari alla massima già registrata in zona,
facilmente accessibile dalla viabilità ordinaria,
- dotato di parcheggi,
- dotato di spazi adatti a contenere: la sala situazioni, la segreteria con centrale di comunicazioni
telefoniche, la sala per elaborazioni informatiche e per comunicazioni radio o dotato di
impiantistica elettrica idonea a supportare le dotazioni di cui in seguito.
Dotazione strumentale
La sala operativa è dotata, nei locali destinati a Polizia Municipale di via Sant’Angelo, di
un’efficiente dotazione strumentale multimediale di seguito riportata:
- Computers;
- Scrivanie e sedute;
- Sistema di comunicazione
Sala Comunicazioni
All’interno della sala operativa trova alloggiamento una sala comunicazioni dotata della
strumentazione di seguito riportata:
- Antenne radioamatoriali operanti in banda VHF e/o UHF;
- Allestimento temporaneo per mezzo di radioamatori residenti nel comune di Campo Calabro,
collegati costantemente con il COM di Villa san Giovanni, già aderenti al sistema di Protezione
Civile (operatori Radio).
Il Sindaco posto a conoscenza di un evento calamitoso previsto od in atto attiverà e presiederà il
C.O.C attribuendo a ciascuna Funzione i relativi compiti e definendo le procedure operative
per l'attuazione del modello di intervento in funzione degli eventi possibili o in corso.
Il modello di intervento dovrà prevedere almeno le seguenti procedure operative:
l'immediata reperibilità dei funzionari del C.O.C.;
l'attivazione dei monitoraggi di evento con l'eventuale istituzione di uno stato di presidio
h24;
il controllo del territorio, la delimitazione delle aree a rischio, gli eventuali sgomberi
cautelativi, la predisposizione dei cancelli stradali e quanto d'altro di necessità per
assicurare la pubblica e privata incolumità e l'organizzazione dei soccorsi;
l'impiego organizzato della polizia municipale assistita dalle Organizzazioni di Volontariato
o dalla Squadra Comunale;
l'allertamento della popolazione;
l’organizzazione ed il presidio delle aree/strutture di attesa;
l'allestimento delle aree/strutture di ricovero per la popolazione.
3.2.3 - Le funzioni di supporto
Le funzioni di supporto all'interno di una pianificazione rappresentano l'organizzazione delle
risposte che occorre dare alle diverse esigenze presenti in qualsiasi tipo di evento calamitoso; ogni
funzione, rispetto alle altre, acquisterà un rilievo differente a seconda degli effetti causati dal
singolo evento calamitoso.
Attraverso l'attivazione delle funzioni di supporto si vogliono conseguire quattro distinti obiettivi:
1° obiettivo: si individuano i responsabili per ogni funzione ed il loro coordinatore;
2° obiettivo: i singoli responsabili mantengono vivo, e quindi efficace, il piano attraverso il
quotidiano aggiornamento dei dati e delle procedure relative alla propria funzione di
supporto;
3° obiettivo: in caso di emergenza, i singoli responsabili di funzione assumono la veste di
operatori specializzati nell'àmbito della propria funzione di supporto;
4° obiettivo: si struttura la Sala Operativa a seconda del numero di funzioni di supporto
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attivate in dipendenza del tipo di evento calamitoso.
Funzione N°1: Tecnico Scientifica, Pianificazione
Il referente sarà il rappresentante del Servizio Tecnico del comune; dovrà mantenere e coordinare
tutti i rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche.
Funzione N°2: Sanità’, Assistenza sociale e veterinaria
Saranno presenti i responsabili della Sanità locale, le Organizzazioni di volontariato che operano
nel settore sanitario. Il referente sarà il rappresentante del Servizio Sanitario Locale.
Funzione N°3: Volontariato
I compiti delle organizzazioni di volontariato, in emergenza, vengono individuati nel piano di
protezione civile in relazione alla tipologia del rischio da affrontare, alla natura ed alla tipologia
delle attività esplicate dall’organizzazione e dai mezzi a disposizione.
Pertanto nel centro operativo, prenderà posto il coordinatore indicato nel piano di protezione civile.
Il coordinatore provvederà, in “tempo di pace”, ad organizzare esercitazioni congiunte con le altre
forze preposte all’emergenza al fine di verificare le capacità organizzative ed operative delle
organizzazioni.
Funzione N°4: Materiali e Mezzi
La funzione di supporto in questione è essenziale e primaria per fronteggiare una emergenza di
qualunque tipo. Questa funzione, attraverso il censimento dei materiali e mezzi comunque
disponibili e normalmente appartenenti ad enti locali, volontariato etc. deve avere un quadro
costantemente aggiornato delle risorse disponibili.
Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo di trasporto ed il tempo di arrivo nell’area dell’intervento.
Nel caso in cui la richiesta di materiali e/o mezzi non possa essere fronteggiata a livello locale, il
Sindaco rivolgerà richiesta al Prefetto competente.
Funzione N°5: Servizi essenziali e attività’ scolastica
A questa funzione prenderanno parte i rappresentanti di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio
coinvolto. Mediante i Compartimenti Territoriali deve essere mantenuta costantemente aggiornata
la situazione circa l’efficienza e gli interventi sulla rete.
L’utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle utenze è comunque diretta
dal rappresentante dell’Ente di gestione nel Centro operativo. Tutte queste attività devono essere
coordinate da un unico funzionario comunale.
Funzione N°6: Censimento danni a persone e cose
Il censimento dei danni a persone e cose riveste particolare importanza al fine di fotografare la
situazione determinatasi a seguito dell’evento calamitoso e per stabilire gli interventi d’emergenza.
Il responsabile della funzione, al verificarsi dell’evento calamitoso, dovrà effettuare un censimento
dei danni riferito a:
persone
edifici pubblici
edifici privati
impianti industriali
servizi essenziali
attività produttive
opere di interesse culturale
infrastrutture pubbliche
agricoltura e zootecnia
Per il censimento di quanto descritto il coordinatore di questa funzione si avvarrà di funzionari
dell’Ufficio Tecnico del Comune o del Genio Civile regionale e di esperti del settore sanitario,
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industriale e commerciale. E’ altresì ipotizzabile l’impiego di squadre miste di tecnici dei vari Enti
per le verifiche speditive di stabilità che dovranno essere effettuate in tempi necessariamente
ristretti.
Funzione N°7: Strutture Operative Locali
Il responsabile della funzione dovrà coordinare le varie componenti locali istituzionalmente
preposte alla viabilità. In particolare si dovranno regolamentare localmente i trasporti, la
circolazione inibendo il traffico nelle aree a rischio, indirizzando e regolando gli afflussi dei
soccorsi.
Funzione N°8: Telecomunicazioni
Il coordinatore di questa funzione dovrà, di concerto con il responsabile territoriale della Telecom,
con il responsabile provinciale P.T. con il rappresentante dell’organizzazione dei radioamatori
presenti sul territorio, predisporre una rete di telecomunicazione non vulnerabile.
Funzione N°9: Assistenza alla popolazione
Per fronteggiare le esigenze della popolazione dovrà presiedere questa funzione un funzionario
dell’Ente amministrativo locale in possesso di conoscenza e competenza in merito al patrimonio
abitativo, alla ricettività delle strutture turistiche (alberghi, campeggi etc.) ed alla ricerca e utilizzo di
aree pubbliche e private da utilizzare come “zone di attesa e/o ospitanti”.
Il funzionario dovrà fornire un quadro delle disponibilità di alloggiamento e dialogare con le autorità
preposte alla emanazione degli atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle
aree.
3.2.4 - Compiti delle funzioni di supporto
FUNZIONE 1: TECNICA E PIANIFICAZIONE
Il Responsabile della Funzione Tecnica e di Pianificazione dovrà mantenere e coordinare tutti i
rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche.
Estratto del
Piano Comunale di Protezione Civile
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