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VADO E TORNO EDIZIONI
www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste
Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.
in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI
NOVEMBRE N. 11 - 2022
ANNO 31°- euro 5,00
IN QUESTO NUMERO
LA PRIMA VOLTA DI NME, LA CONFERMA
DI IBE E IL RITORNO DI FIAA. FOCUS SUL
TRASPORTO COMMERCIALE, L’INCHIESTA
SULLA PROFESSIONE AUTISTA, LE ULTIME
NOVITÀ SCANIA E IVECO
Sulle ali
del
Grifone
IL “GREEN” SECONDO MENARINI
RUBRICHE
POST-IT
Interservice mette il
bus nel mirino. Da
Trento a Reggio Emilia
4
Autobus n° 11 - 2022 - anno 31°
TECNO
Ecco batterie e motori
elettrici ‘made in Turin’.
Inaugurata la fabbrica Fpt
6
Sommario
Intervista
10
GLI ORIZZONTI
DEL MAAS
Lo sguardo di
Uitp su presente,
futuro e sfide
del MaaS
Periscopio
La corsa alle basse
e zero emissioni
nel tpl italiano
(nei dati Mims)
7
La grande gara
Consip per mille
autobus elettrici è
partita
8
Ai nastri di
partenza i nuovi
motori Scania da
11 e 13 litri
9
Inchiesta
12
NOLEGGIO E
AUTOLINEE
Gli operatori
privati alle prese
con la crisi
energetica
SALONI
NME
Alla prima edizione, la fiera di
Milano imbocca la strada giusta.
Il cuore nel tpl, nella transizione
energetica, nell’innovazione
16
IBE
Il connubio col Ttg si manifesta
in un focus sul mondo del
turismo. Coach protagonisti
della fiera di Rimini
24
FIAA
Un’edizione sottotono per la
mancanza dei carrozzieri locali,
ma le news non mancano.
Appuntamento al 2024
28
Inchiesta
40
CARENZA
AUTISTI
I perché di una
professione in
crisi. Uno sguardo
dall’interno
PRESENTAZIONI
Iveco Bus Crossway Le Hybrid.
L’ibrido leggero ‘tracima’ nel
Classe II...
32
36
Scania Touring. Passaggio in sala
trucco (e officina) per il turistico
firmato dal Grifone con Higer
industriaitalianaautobus.com
PREMI
22
SBY E MOBILITY
INNOVATION
AWARD
Karsan, Iveco Bus
ed Irizar vincono
i Sustainable Bus
Award 2023. Ad
Autoguidovie il
primo Mobility
Innovation Award
IL SONDAGGIO DEL MESE
L’annosa problematica della
carenza dei conducenti è destinata
a consolidarsi ulteriormente nei
mesi e negli anni a venire?
Rispondi su
www.vadoetorno.com
Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono
basate su un campione scientifico
LE RISPOSTE
DEL MESE SCORSO
Stretta dalla morsa della
crisi energetica, riuscirà
la Commissione europea
a calmierare il prezzo
dell’energia?
48% 52%
sì
no
ABBONATI
SUBITO
Rubriche
Storia 44.
Listini 46.
3
ASSISTENZA, RICAMBI E ORA ANCHE ALLESTIMENTI
Post-it
Bus&Coach, Interservice fa all-in
COSÌ CRESCE IL POLO STRATEGICO DI CORREGGIO
ISUZU
NOVOCITI
vOLT
PURE ELECTRIC. ZERO EMISSION
vOLT URBANO
WALTER SERVICE - file stampa.pdf 1 17/10/22 11:39
Con radici sane e ben piantate nella terra
del truck, Interservice ha deciso di penetrare
anche nel mondo dell’autobus.
Non è una novità, infatti, che da tre anni la
realtà facente parte del gruppo Maurelli (dal
2011) abbia deciso di puntare anche – e con
forza – verso la terra del bus&coach. E così,
al quartier generale di Trento, dal 2020 si è
aggiunto il polo strategico di Correggio (Reggio
Emilia) nel cuore della Pianura Padana.
Una realtà capace, l’anno passato, di fatturare
circa il 40 per cento dell’intero fatturato di
Inteservice. Una percentuale che, ci spiega
Davide Campari, Responsabile Commerciale
Bus, vuole essere ancora maggiore nel 2022,
nonostante un contesto generale certamente
non dei migliori, tra crisi energetica e quella
del reperimento dei materiali.
Il cuore reggiano di Interservice batte forte e,
addirittura, già pensa a ingrandirsi: i duemila
metri quadri coperti, ai quali si aggiungono
i duemila scoperti, infatti, iniziano ad andare
un po’ stretti. All’interno le postazioni per lavorare
sui bus sono sette e visto come stanno
andando gli affari potrebbero non bastare ancora
per molto. Lo stesso vale per il capitale
umano: al momento sono 19 i dipendenti,
ma sono aperte cinque selezioni per rinfoltire
la squadra con forze fresche. Fresche
in tutti i sensi, perché l’età media è sotto
ai quarant’anni, veleggiando attorno ai 36.
Un aspetto, questo dell’anagrafica, o meglio
della voglia di lavorare, fare e imparare
di tanti giovani, al centro dei pensieri
di Interservice, che guarda con medesima
attenzione allo stare bene in gruppo: «Ci
consideriamo una famiglia: stiamo bene
insieme», racconta ancora Campari.
Ricambi (a magazzino è stipata merce per
un valore di circa 700mila euro), assistenza
qualificata e anche la grande novità dell’allestimento.
Sì, perché Interservice, oltre ad
avere il mandato ufficiale da parte di Evo-
Bus, MAN (e Neoplan), Van Hool, Otokar e
Solaris, ha iniziato anche ad allestire mezzi.
Nel capannone di Correggio fanno capolino
anche due Setra S 415 Le Business. Un
segmento che alletta non poco Interservice,
già forte, fortissima sul fronte dell’officina
per gli operatori pubblici: Seta, Tep, Trentino
Trasporti e Tper nel proprio raggio di
azione, coperto anche da due officine mobili
pronte a intervenire tempestivamente in caso
di bisogno. E a proposito di bisogni, quello
della manutenzione è primario. Interservice
lo sa bene, da anni ha investito in attrezzature,
formazione e operai specializzati per
lavorare al meglio possibile e in sicurezza.
Perché quando si lavora su autobus elettrici,
operando su capacitori e batterie, il rischio
è mortale, visto l’alto amperaggio. «Su questo
aspetto – continua Andrea Campari, responsabile
dell’officina – è fondamentale il
sostegno da parte delle case costruttrici, che
mettono a disposizione documentazione, ore
di formazione e le attrezzature necessarie. Lavorare
in sicurezza, sempre e con la giusta
attrezzatura è il nostro mantra». In ultimo, ma
non per importanza, il mondo del turistico,
un mondo che Interservice vuole esplorare
e conquistare: «Ci crediamo molto, e non a
caso stiamo investendo e ampliando la rete
vendita», conclude Campari.
F.F.
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INAUGURATO IL NUOVO STABILIMENTO
Tecno
Torino, casa dell’e-powertrain Fpt
IL SITO SARÀ INTERAMENTE DEDICATO ALLA GAMMA ELETTRICA
Sarà il primo sito produttivo a zero e-
missioni. Stiamo parlando dell’inaugurazione
da parte di Iveco Group
dell’impianto, sotto il marchio di Fpt Industrial,
interamente dedicato alla produzione
della gamma di motori elettrici.
A pieno regime, l’impianto impiegherà
circa duecento persone per produrre
oltre 20mila assali elettrici e
altrettanti pacchi batteria all’anno.
Gli assali elettrici equipaggeranno veicoli
pesanti come il camion Nikola Tre,
mentre le scatole di trasferimento elettriche
e i pacchi batteria compatti saranno
installati su veicoli commerciali leggeri
e minibus, come il nuovo Iveco eDaily.
Su una superficie totale di 15.000 metri
quadrati, il sito genera la propria energia
con pannelli solari e altre innovative tecnologie
fotovoltaiche ed eoliche, acquista
ulteriore energia da fonti rinnovabili e
crediti di carbonio per compensare completamente
le proprie emissioni di Co2.
L’adozione di tecnologie Industry 4.0 –
tra cui magazzini altamente automatizzati,
realtà aumentata e virtuale, sensori
intelligenti, scanner 3D per misurazioni
di livello metrologico, simulatori di realtà,
robot cooperativi e termocamere –
garantirà una maggiore sicurezza, sostenibilità,
qualità, produttività e gestione
della logistica.
I moduli batteria sono realizzati nell’ambito
della partnership con Microvast. Il
modello eBS 37, forte di 37 kWh, è pensato
per veicoli commerciali leggeri e minibus.
Formula? Rigorosamente Nmc. In
listino anche l’eBS 69 (i kWh corrispondono
alla cifra nel nome) destinato agli
autobus. È stato dichiarato che le batterie
Fpt - Microvast equipaggeranno il Crossway
a batteria, il cui inizio produzione
è calendarizzato per il 2023. F.F.
I DATI DEL MONITORAGGIO MIMS
Periscopio
Come va la transizione tricolore
E-BUS SU DEL 53 PER CENTO, IBRIDI REGISTRANO UN +41 PER CENTO
Prosegue il rinnovo della flotta di autobus
per il trasporto pubblico locale italiano,
al quale sono stati destinati 3,5 miliardi
di euro per il biennio 2021-2022. Nell’ultimo
anno, osserva il Mims, «si è registrato un
importante spostamento del parco circolante
utilizzato per il tpl verso mezzi più moderni
e meno inquinanti, in linea con gli obiettivi
perseguiti dal Ministero delle infrastrutture e
della mobilità sostenibili».
Il monitoraggio trimestrale sull’evoluzione
del parco autobus (circa 43.000 mezzi) è stato
avviato a metà del 2021 e mostra come, con
l’uscita dalla circolazione dei mezzi diesel di
classe Euro I da giugno 2022 (come previsto
dalla legge), la quota di veicoli Euro V ed
Euro VI diesel sia salita al 61,5 per cento
(era il 55,9 per cento a luglio 2021). Questa
tendenza, osserva il ministero, è destinata a
confermarsi nel prossimo futuro con la messa
fuori servizio dei mezzi Euro II entro la fine
di quest’anno e degli Euro III entro il primo
gennaio 2024. Tra luglio 2021 e settembre
LE 11 CITTÀ A TUTTO E-BUS
2022 il numero di mezzi elettrici è passato da
406 a 621 unità: un aumento del 53 per cento.
I mezzi ibridi sono passati da 466 a 659 unità,
in aumento del 41 per cento.
Dal punto di vista territoriale, Lombardia e
Piemonte guidano la transizione verso un tpl
a zero emissioni, rispettivamente con 196 e
109 autobus elettrici circolanti a settembre
2022. In Valle d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia,
Umbria e Lazio è molto elevata (oltre il
49 per cento) la quota di autobus Euro VI,
mentre i mezzi più inquinanti (Euro II e III)
rappresentano più del 50 per cento di quelli in
Dal punto di vista territoriale,
Lombardia e Piemonte
guidano la transizione, mentre
i bus più inquinanti circolano
in Molise e Basilicata
Grazie al rapporto
di collaborazione
instaurato con
Consip per
offrire alle
amministrazioni
regionali e locali
uno strumento
centralizzato per
il rinnovo del
parco rotabile,
da gennaio 2022
sono stati ordinati
o preordinati
1.466 mezzi
che andranno a
sostituire quelli
maggiormente
inquinanti.
circolazione in Molise e Basilicata, e tra il 40
e il 50 per cento di quelli circolanti in Veneto,
Calabria, Abruzzo, Sicilia, Umbria e Toscana.
Al 30 settembre 2022 l’età media dei veicoli
assicurati è di 10,3 anni, a fronte del valore
di 10,6 anni registrato a luglio 2021.
Forti sono le differenze territoriali: infatti, tra
luglio 2021 e settembre 2022 il Lazio, l’Emilia-Romagna,
il Veneto e la Basilicata hanno
ridotto fortemente l’età media del proprio
parco rotabile, mentre Molise e Sicilia hanno
visto un suo aumento, anche se contenuto.
Questi dati, spiega il ministero, «non considerano
ancora gli effetti positivi sul ricambio
del parco mezzi derivanti dagli ordini formalizzati
negli ultimi mesi e da quelli che deriveranno
dall’uso delle risorse allocate dal
Mims agli enti territoriali a valere sul Piano
nazionale di ripresa e resilienza, sul Piano
nazionale complementare e sul bilancio ordinario
del Ministero, per un totale - appunto
- di oltre 3,5 miliardi di euro nel corso del
biennio 2021-2022».
F.F.
Undici città europee hanno chiesto all’Ue di
rendere obbligatorio l’acquisto di autobus a
zero emissioni per il trasporto pubblico a
partire dal 2027. «Senza un’azione a livello
europeo, la domanda di autobus urbani a
zero emissioni non sarà soddisfatta dall’offerta,
cosa che metterebbe a repentaglio gli
impegni delle principali città ed esporrebbe
i cittadini all’inquinamento atmosferico
più a lungo. Costrette dalla mancanza di
disponibilità o da prezzi troppo alti a causa
dell’insufficiente offerta di autobus a emissioni
zero, le città saranno costrette a continuare
ad acquistare autobus con motore a
combustione», hanno scritto in una lettera
inviata alla Commissione europea, aggiungendo:
«Chiediamo inoltre di proporre uno
specifico target di vendita di soli bus urbani
a zero emissioni a partire dal 2027». Questo
l’elenco delle città firmatarie: Barcellona,
Cluj-Napoca, Copenhagen, Amburgo, Malaga,
Milano, Palma, Parigi, Rotterdam, Siviglia
e Valencia. La lettera è firmata anche
da una serie di organizzazioni. R.S.
7
PRO TRASPORTO COMMERCIALE
La Commissione Ue ha approvato una misura
di aiuto italiana da 35 milioni di euro per sostenere
le aziende che forniscono servizi di trasporto
commerciale nel contesto della guerra
in Ucraina, che prevede aiuti che copriranno la
perdita di entrate registrata nel primo trimestre
‘22, gli obblighi di rimborso di canoni rateali o
di leasing relativi all’acquisto di nuovi veicoli
e le spese aggiuntive per il carburante. F.G.
Positivo l’annuncio di una proroga del taglio
dell’accisa ordinaria sul gasolio fino al 18 novembre,
ma per il trasporto con autobus sono
necessarie misure di più lungo periodo contro
il caro carburanti, almeno sino a fine crisi.
Questa la posizione di Anav, Associazione di
Confindustria che rappresenta imprese attive
in tutti i segmenti del trasporto passeggeri con
autobus. «La proroga del taglio dell’accisa sul
gasolio appena annunciata va nella direzione
giusta, il Governo è consapevole delle difficoltà
del momento legate alla crisi energetica,
ma – sottolinea Nicola Biscotti, Presidente di
Anav – per le imprese di trasporto passeggeri
con autobus il contrasto al caro carburanti
deve seguire una logica di più lungo periodo.
Il gasolio alimenta oltre il 90 per cento della
nostra flotta e il prezzo industriale nei primi
nove mesi del 2022 è aumentato di oltre il
75% rispetto al 2019». R.S.
Itabus ha stretto una nuova partnership con
Premoneo, società specializzata nello sviluppo
di software di intelligenza artificiale.
Una collaborazione strategica per il business
aziendale che consentirà di adeguarsi alle
necessità della clientela, offrendo le migliori
soluzioni a completamento del viaggio.
Grazie agli algoritmi utilizzati da Premoneo,
infatti, è possibile rispondere real time alle
variazioni della domanda e di conseguenza
ottimizzare i prezzi per rendere i servizi
accessibili a tutti i passeggeri, garantendo
un’esperienza di viaggio completa.
Un investimento affrontato da Itabus per
rendere proprio sito sempre più una piattaforma
digitale innovativa, ricca di servizi:
da quelli intermodali, per rendere la mobilità
italiana sempre più integrata ed interconnessa,
a quelli ancillary (come selezione del posto,
bagaglio aggiuntivo), offrendo strumenti
accessori ai passeggeri.
A.G.
8
L’APPELLO DI ANAV
L’IA DI PREMONEO PER ITABUS
Periscopio
LA GARA CONSIP DA OLTRE 660 MILIONI DI EURO
E-bus, mille altri ancora
CON TECNOLOGIA DI RICARICA PLUG-IN E PANTOGRAFO
W il trasporto inclusivo
«Grazie alla collaborazione
con Arriva
mettiamo in strada
i primi bus elettrici
che consentono
gli spostamenti dei
ragazzi con disabilità
di diversi Istituti della
Capitale. Si tratta di
un esempio virtuoso
di integrazione
tra innovazione e
inclusione di persone
che hanno bisogno
di un’attenzione
particolare», dichiara
Francesco Venturini,
responsabile di Enel
X. «L’inserimento di
questi nuovi mezzi
totalmente green è
un obiettivo che ci
siamo posti fin dall’inizio,
quando siamo
diventati responsabili
del servizio trasporto
disabili per la città di
Roma. La sostenibilità
era infatti un altro dei
nostri principali focus,
insieme a efficienza
e ottimizzazione del
servizio», le parole di
Angelo Costa, amministratore
delegato di
Arriva Italia.
Accelerare l’elettrificazione
del tpl coniugando
sostenibilità
e inclusione e fornendo un
servizio essenziale per gli
studenti. Sono le linee guida
della partnership tra Enel X e
Arriva Italia, grazie alla quale
sono operativi venti nuovi
Arriva Italia, insieme
a Meditral, dal 10
gennaio 2022 gestisce
il servizio di trasporto
di studenti con bisogni
educativi speciali e a
ridotta capacità motoria
a Roma Capitale
Consip ha reso pubblica la nuova
gara per la fornitura di 1.000 autobus
ad alimentazione elettrica
con tecnologia di ricarica plug-in e
pantografo, divisa in cinque lotti, per
un valore totale di oltre 660 milioni
di euro.
Le pubbliche amministrazioni e le a-
ziende tpl potranno personalizzare gli
autobus in base alle proprie esigenze
con colori, livree, equipaggiamenti
aggiuntivi per il posto di guida e per
il vano passeggeri, dispositivi di bordo
in uso per il tpl, sistemi assistenza
alla guida o l’impiego di un servizio
di manutenzione full service e potranno
scegliere i veicoli con la tipologia
di ricarica più confacente alle proprie
necessità tra quelle messe a disposizione:
depot charging (ricarica overnight
in deposito), opportunity charging
(ricarica plug-in + pantografo in
opzione) e flash charging (pantografo
per ricarica breve al capolinea e alle
fermate lungo il percorso).
Circa il quadro riassuntivo dei mezzi
messi a gara, il lotto più corposo è il
quarto, che prevede un totale di 380
mezzi elettrici plug-in/pantografo.
A seguire il lotto numero 2: 280 e-bus
corti con plug-in e il numero 3, che
consiste in 250 elettrici medio-lunghi
con plug-in.
Sono invece 50 gli autobus elettrici
autosnodati con plug-in o pantografo
previsti dal lotto numero 5.
Infine, il primo lotto: 40 elettrici mini
con plug-in.
F.F.
mezzi elettrici dedicati al trasporto
scolastico degli alunni
con disabilità. Il progetto è
uno dei primi esempi in I-
talia del modello ‘Bus as a
service’ e il servizio prevede
che i ragazzi siano fatti salire
sul mezzo presso le proprie
abitazioni e accompagnati
fino al proprio istituto, con
un preciso punto d’incontro
come capolinea di partenza/
arrivo dove sarà presente
l’accompagnatore designato
a carico del Comune di
Roma. La flotta di Arriva
Italia dedicata al trasporto
degli alunni disabili a Roma
conta 246 autisti su 228 linee
e circa mille passeggeri
al giorno.
F.F.
SCANIA LANCIA I NUOVI MOTORI DA 11 E 13 LITRI
Periscopio
Giù le emissioni, su l’efficienza
LA RIDUZIONE DEI CONSUMI STIMATA È FINO AL 7%
Scania ha lanciato la nuova piattaforma
di motori in linea. Si tratta di soluzioni
progettate con l’obiettivo di ridurre le
emissioni di Co2, massimizzare l’efficienza e
aumentare fino al 50% la vita utile del motore
stesso. «Oggi introduciamo il motore Scania
più efficiente di sempre in termini di consumi
di carburante: più coppia, più potenza e una
vita utile del motore fino al 50% più lunga»,
ha detto Joel Granath, Senior Vice President
e Head of Power Solutions di Scania.
«Grazie al nuovo sistema per il trattamento
dei gas di scarico, alla riduzione dell’attrito
interno e all’aumento dell’efficienza del
turbocompressore, la nuova generazione di
motori Scania stabilisce un nuovo standard
di efficienza nelle applicazioni industriali e
di alimentazione». I nuovi motori saranno disponibili
in due cilindrate, nonché configurabili
sulla piattaforma di ultima generazione a
seconda delle applicazioni, delle future normative
sulle emissioni di Co2 e delle miscele
di biodiesel e Hvo. Il motore 13 litri ha una
gamma di potenza da 368 a 450 kW (fino a
611 cavalli) e fornisce fino all’11 per cento
di potenza in più e al 21 per cento di coppia
in più rispetto alla generazione precedente. Il
motore a 11 litri, invece, ha una gamma di
potenza da 202 a 368 kW, vale a dire fino a
500 cavalli. La riduzione dei consumi di car-
Progetto Anubis. Questo il nome dell’iniziativa
di Vdl per dare una seconda vita
alle batterie dei propri autobus elettrici,
nata dalla collaborazione con la compagnia
energetica tedesca Rwe. Si tratta di un progetto
che ruota attorno all’uso sostenibile e
circolare dei pacchi batteria, che saranno impiegate
in una centrale di stoccaggio a Moerdijk,
con una capacità di accumulo totale
di 7,5 megawatt. «Inizialmente nel progetto
Anubis utilizziamo le batterie di 43 autobus
elettrici Vdl gestiti da Transdev a Eindhoven
dal 2016», spiega Paul van Vuuren, Ceo di
Vdl Bus & Coach. Che, dunque, aggiunge:
«Questi veicoli sono attualmente dotati di
nuovi pacchi batteria più grandi, ma i moduli
usati hanno ancora capacità sufficiente per
essere utilizzate in applicazioni stazionarie».
Bart Kraayvanger, Manager Ze e Facility
Support Transdev Olanda, prosegue: «Nel
2016 insieme a Vdl abbiamo fatto i primi
grandi passi verso il trasporto in autobus a
burante è stata quantificata fino al 7 per cento
per i motori 13 litri rispetto alla generazione
attuale, a parità di potenza. Secondo Scania,
4 litri di gasolio risparmiati per ogni ora di
motore a pieno carico. Per ottenere questi
La seconda vita delle batterie Vdl
emissioni zero nei Paesi Bassi, a Eindhoven.
Ora siamo nuovamente coinvolti in
questi sviluppi progressivi e su larga scala
nel riutilizzo delle batterie per autobus».
Roger Miesen, Ceo di Rwe, chiosa: «Con
il progetto Anubis, Rwe e Vdl dimostrano
che le sfide tecniche legate alla costruzione
e al funzionamento di impianti come questo
possono essere superate. Con questo progetto,
inoltre, stiamo contribuendo attivamente
alla riduzione delle emissioni di Co2». F.F.
«Grazie al
sistema per il
trattamento dei
gas di scarico,
alla riduzione
dell’attrito
interno e
all’aumento
dell’efficienza
del turbo
compressore,
la nuova
generazione
di motori
stabilisce
un nuovo
standard di
efficienza nelle
applicazioni
industriali e di
alimentazione»,
ha dichiarato
Joel Granath,
Senior Vice
President e
Head of Power
Solutions di
Scania.
risultati, sono state sviluppate nuove caratteristiche
che includono un raffreddamento più
preciso, un blocco motore e una testa cilindri
più rigidi e una più robusta trasmissione ad
ingranaggi.
A.G.
Perrone-Rampini
Per la guida automatizzata
Sae di livello 2, 3 e 4
Perrone Robotics fornirà soluzioni
automatizzate per i mini e midibus
elettrici Rampini. Le due società
hanno concordato di integrare le
rispettive offerte di prodotti per
garantire soluzioni di autobus automatizzati
per applicazioni di trasporto
passeggeri: nello specifico
le ultime opzioni di alimentazione
elettrica del costruttore umbro e
il kit Av Tony made in Virginia.
La soluzione risultante avrà la possibilità
di operare in tre modalità:
guida manuale; funzionamento
manuale con assistenza alla guida
automatizzata, ad esempio, prevenzione
delle collisioni, rilevamento
degli angoli ciechi, mantenimento
della corsia, controllo della velocità;
funzionamento completamente
autonomo per mappe/zone definite.
9
INTERVISTA SYLVAIN HAON, UITP
IL MAAS NON È UN PRANZO DI GALA
Non c’è Mobility as a
Service senza trasporto
pubblico. E guai a parlare
di concorrenza tra tpl e sharing
mobility. Una cosa è certa:
la tendenza all’introduzione di
sistemi MaaS sta guadagnando
slancio in tutta Europa. E l’Italia,
con il piano MaaS4Italy finanziato
dal Pnrr, è in prima fila.
Abbiamo intervistato Sylvain
Haon, Senior director strategy
di Uitp, l’organizzazione mondiale
del trasporto pubblico.
Una chiacchierata volta a fare
chiarezza e sfatare qualche luogo
comune attorno all’acronimo
più discusso del mondo tpl.
Qual è la definizione di MaaS
secondo Uitp?
«Abbiamo fornito una definizione
di Mobility as a Service nel
nostro policy brief del 2019 e
pensiamo che sia ancora valida.
Il MaaS è un’unica piattaforma
attraverso la quale il cliente
può accedere a una serie di
servizi di mobilità, raggruppati
in un’unica offerta complessiva.
Questa offerta deve essere strutturata
per incoraggiare l’utente
a utilizzare soluzioni di viaggio
più sostenibili, ovvero ad abbandonare
l’auto privata».
Qualcuno dirà che il MaaS,
alla fin della fiera, non è altro
che un’app...
«Il MaaS è un’unica piattaforma attraverso
la quale il cliente può accedere
a una serie di servizi di mobilità, raggruppati
in un’unica offerta complessiva
che incoraggi l’uso di soluzioni
di viaggio più sostenibili. Il nemico è
l’auto privata».
Guadagnano terreno in Europa i sistemi di Mobility as
a Service. La transizione digitale investe il trasporto
pubblico e apre a scenari nuovi. Tanti i modelli, un
imperativo: il tpl al centro
«L’app è solo uno strumento.
Nel momento in cui un utente
può accedere con facilità a diversi
tipi di servizi di mobilità
e avere la migliore offerta commerciale
per tutti questi servizi
considerati nel loro insieme, allora
abbiamo una messa a terra
del MaaS. L’app è la parte più
semplice. Tra i vari componenti
di un sistema MaaS, il ticketing
e il pagamento sono quelli
fondamentali. La diffusione di
account-based ticketing in un
numero sempre maggiore di città
e la diffusione dei pagamenti
contactless con carta di credito
stanno accelerando l’implementazione
del MaaS. Questo
è promettente».
Quali sono le principali sfide
da affrontare per costruire
modelli MaaS di successo?
«La grande sfida è quella di
costruire un quadro di accordi
contrattuali ritenuto valido
dai vari operatori (siano essi
operatori tpl, realtà del bike
sharing o car sharing...), per
essere sicuri che il MaaS sia
un’opportunità interessante per
i vari player».
Abbiamo
intervistato
Sylvain Haon,
Senior director
strategy di Uitp,
con l’obiettivo
di fare chiarezza
e sfatare
qualche luogo
comune attorno
all’acronimo più
discusso del
mondo tpl. Una
cosa è certa:
l’introduzione
di sistemi MaaS
sta guadagnando
slancio in
tutta Europa.
Per gli operatori del trasporto
pubblico l’idea di posizionarsi
fianco a fianco ad altre
modalità di mobilità, come
ad esempio la sharing mobility,
potrebbe rappresentare
una sfida...
«Non credo. Il MaaS deve avere
un obiettivo sociale. Qualunque
sia il modello scelto, un
sistema MaaS deve mettere al
centro il trasporto pubblico. La
domanda principale è ‘come’.
Qualunque mezzo allontani il
viaggiatore dall’auto privata è
positivo: camminare, andare in
bicicletta, condividere l’auto,
condividere le biciclette, sono
tutti elementi positivi per il trasporto
pubblico. Non c’è opposizione
né concorrenza. Potrei
aggiungere che nelle prime
fasi di implementazioni MaaS
abbiamo assistito soprattutto a
iniziative private, ma ora siamo
in una fase in cui la svolta
decisiva sta probabilmente
avvenendo grazie ad operatori
e autorità del trasporto pubblico,
sempre più al centro del
sistema, almeno in Europa. Ne
vediamo esempi nella regione
di Parigi, in Spagna, in Italia.
Milano sta implementando una
piattaforma che porterà la città
all’avanguardia nello sviluppo
del MaaS».
Il tema della governance è
fondamentale... un modello
commerciale in cui i dati sono
nelle mani di un attore commerciale
non è rischioso?
«Credo fermamente che oggi,
visto che siamo in una fase iniziale,
sia importante lasciare che
i vari modelli si sviluppino. Che
siano guidati da aziende private,
da piccole aziende di trasporto
pubblico, da giganti del digitale,
da autorità tpl... Vedremo cosa
«È necessario esplorare il potenziale della
tecnologia verso un trasporto più aderente
alla domanda. Che sia fornito dagli
operatori del trasporto pubblico o da
altri, c’è un grande spazio per il trasporto
a chiamata e su richiesta come soluzione
complementare al tpl tradizionale».
succede. Dobbiamo assicurarci
di non creare barriere a nessun
modello. Naturalmente tutti dovranno
garantire la protezione
dei dati attraverso accordi contrattuali
per la condivisione dei
dati. Del resto abbiamo tutti
bisogno di un modello finanziariamente
sostenibile, anche sul
versante pubblico. È necessario
un business case»
In che modo Uitp sta supportando
le implementazioni
MaaS?
«Stiamo lavorando molto sul
ticketing e sui pagamenti, ad
esempio con la Smart Ticketing
Alliance. Stiamo promuovendo
un approccio aperto attraverso
varie iniziative e facilitando gli
scambi sul tema. In poche parole,
stiamo cercando di essere
attivi come facilitatori di soluzioni
MaaS»
Vi aspettate che gli operatori
del trasporto pubblico
finiscano per modificare, in
qualche modo, i propri servizi
all’interno dei sistemi MaaS?
Questo potrebbe tradursi in
maggiore efficienza, a un aumento
dei servizi on-demand
o ad altri tipi di conseguenze?
«Non credo che il driver per il
cambiamento sia il MaaS e la
concorrenza della sharing mobility.
Ci stiamo concentrando
su una parte molto piccola
del quadro: la parte grande
del quadro è la competizione
con l’auto privata. È questa
la grande sfida. Il motore del
cambiamento è l’evoluzione del
trasporto pubblico stesso: qual
è il livello di utenza? È inferiore
a quello pre-pandemia? Come
recuperare? Il modello di business
ne ha risentito? È necessario
esplorare il potenziale della
tecnologia, ad esempio verso
un trasporto più aderente alla
domanda. Che sia fornito dagli
operatori del trasporto pubblico
o da altri, c’è chiaramente un
grande spazio per il trasporto
a chiamata e su richiesta come
soluzione complementare
al tpl tradizionale. Vediamo
chiaramente gli operatori del
trasporto pubblico investire in
queste soluzioni, è una tendenza
«La grande sfida è quella di costruire un
quadro di accordi contrattuali ritenuto
valido dai vari operatori (siano essi operatori
tpl, realtà del bike sharing o car
sharing...), per essere sicuri che il MaaS
sia un’opportunità interessante per i
vari player».
indipendente che non ha nulla a
che fare con il MaaS»
In passato è capitato spesso
che la sharing mobility non
riuscisse a rispettare le aspettative
create (pensiamo al bike
sharing free floating…). A
che punto siamo ora?
«Le soluzioni di mobilità condivisa
sono qui per restare. Non
tutte hanno trovato un modello
di business sostenibile, ma
il mercato sta maturando. Il
car sharing è finanziariamente
sostenibile in molti luoghi, e
anche alcune tipologie di bike
sharing funzionano bene. Ci
sono aziende che stanno lavorando
dietro le quinte. C’è un
mercato, c’è
una crescita
di utenti, ma
il successo di
queste iniziative
si basa su
infrastrutture e
incentivi».
Quale ruolo
possiamo immaginare
per
i Gafa (acronimo
per i giganti digitali
Google, Amazon, Facebook,
Apple, n.d.r.) all’interno dei
modelli MaaS e di sistemi di
mobilità?
«Se mi avesse fatto questa domanda
qualche anno fa le avrei
risposto che sono destinati a
diventare attori importanti. Ad
oggi, tuttavia, non vedo una
strategia specifica da parte loro
su questo tema e non vedo
un interesse strategico in questo
settore. Il trasporto pubblico ha
un modello di business molto
complicato e il margine che si
può ottenere è molto ridotto. Ma
la vera risposta, la più onesta,
è: non lo so». Riccardo Schiavo
10
11
I numeri complessivi
del settore: 5mila
imprese, 30mila
addetti, 30.569
mezzi immatricolati
(22mila adibiti a
servizi di noleggio,
5.500 scuolabus,
2.600 per le linee a
lunga percorrenza).
2,2 miliardi il
fatturato annuo
ante Covid del
noleggio, 700
milioni per la linea.
Che vengano
utilizzati per
il turismo,
la movimentazione
dei
pendolari o
degli studenti,
per collegare
aeroporti
o stazioni
ferroviarie, i
mezzi in uso
nello stivale
sono per la
quasi totalità
alimentati
a gasolio. E
non sempre
di ultima generazione:
solo un esiguo
numero
di modelli
presenta una
trazione alternativa,
ad
esempio a
metano, elettrica,
ibrida,
etc.
INCHIESTA Trasporto commerciale con autobus: presente e prospettive
NON È UNA MISSION IMPOSSIBLE
Gli aumenti del gasolio e la cronica
mancanza di personale frenano - non
poco - il trasporto commerciale.
Con i dovuti accorgimenti, riforme e
investimenti, secondo Anav, ripresa e
sviluppo sono possibili. Ecco allora
la ‘ricetta’ per uscire dalla crisi
Prezzo del gasolio schizzato alle stelle
nonostante il taglio delle accise, difficoltà
nel reperire nuove risorse u-
mane da collocare nella cabina di guida e
i riverberi generalizzati dello scoppio della
pandemia: sono questi i principali problemi
che frenano ripresa e sviluppo del settore
del trasporto commerciale (noleggio con
conducente e linea a lunga percorrenza)
individuati da Anav ed esposti nell’ambito
del Next Mobility Exhibition a Fiera Milano,
in scena dal 12 al 14 ottobre. Per rimet-
tere a regime il comparto e rilanciarne la
crescita, secondo l’Associazione nazionale
autotrasporto viaggiatori, si dovrebbe partire
proprio da qui: dalla risoluzione delle
criticità cardine e dall’attivazione di una
serie di riforme e investimenti.
Il quadro del settore commerciale
La capacità di penetrazione capillare nel
territorio, tipica dell’autobus rispetto alle
altre soluzioni a disposizione di coloro che
hanno necessità di spostarsi, consente a
quest’ultimo di qualificarsi come mezzo per
eccellenza del trasporto collettivo. L’alto
grado di adattabilità e flessibilità nei confronti
della domanda si prestano, in particolar
modo, ai servizi commerciali eserciti in
regime di libero mercato e senza obblighi di
servizio pubblico.
I numeri complessivi del settore commerciale,
costituito dall’offerta di linee
commerciali e noleggi con conducente, si
possono riassumere in 5mila imprese con
30mila addetti e 30.569 mezzi immatrico-
12
13
lati (22mila adibiti a servizi di noleggio,
5.500 scuolabus, 2.600 per le linee a lunga
percorrenza). 2,2 miliardi il fatturato annuo
ante Covid del noleggio, 700 milioni per la
linea. Chilometri percorsi? Rispettivamente
1,2 miliardi e 300 milioni.
Alimentazioni: prevale il gasolio
Che vengano utilizzati per il turismo, la
movimentazione dei pendolari o degli studenti,
per collegare aeroporti o stazioni ferroviarie,
i mezzi in uso nello stivale sono
per la quasi totalità alimentati a gasolio.
E non sempre di ultima generazione. Giustappunto,
solo un esiguo numero di modelli
presenta una trazione alternativa, ad
esempio a metano, elettrica, ibrida, etc. Nel
comparto del noleggio con conducente, le
motorizzazioni Euro V e VI rappresentano
oltre il 54 per centro (11.940 bus) del parco
veicolare nazionale che viaggia a gasolio
con una distribuzione in prevalenza al nord
(64 per cento).
Le regioni più ‘virtuose’ in questo senso
sono Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige
che vantano Euro V e VI nell’ordine del 90
e 83 per cento, a fronte di un parco mezzi
numericamente contenuto, costituito rispettivamente
da 70 e 747 veicoli.
Nell’altro sottoinsieme, quello delle linee
commerciali, gli Euro V e VI raggiungono
quota 73 per cento (1.912 bus). Si distingue
il centro, rispetto alle altre macroregioni
italiane, con il 78 per cento (628 bus), in
particolar modo il Lazio. Fanalino di coda
nella ‘corsa al rinnovo’, la categoria degli
scuolabus: solo il 43 per cento delle alimentazioni
diesel rientra nelle classi ambientali
Euro V e VI. Non solo, i mezzi su
cui salgono alunne e alunni sono indubbiamente
i più datati, con una media di 14,2
anni, rispetto a quella di 12,7 del noleggio
e 10,08 delle linee.
TRASPORTO COMMERCIALE E CLASSI DI INQUINAMENTO
Dal caro carburante agli autisti
Se la circolazione è prevalentemente basata
sul gasolio, vien da sé quanto possa
influire l’oscillazione del suo prezzo per
le imprese di trasporto, tenendo sempre
in considerazione che questa voce (carburante)
si posiziona al secondo posto
nei costi aziendali, preceduta soltanto da
quella relativa al personale. Quindi l’aumento
di oltre il 23 per centro registrato
nel periodo gennaio-agosto 2022 rispetto
al corrispondente del 2019 ha avuto un
impatto non indifferente. Lo sarebbe stato
ancora di più se non fosse stato introdotto
il taglio temporaneo dell’accisa di 25
centesimi (in vigore fino al 31 ottobre
e poi prorogato al 18 novembre). Senza
la misura, infatti, l’incremento del prezzo
avrebbe superato il 37 per cento. Nel
calderone degli altri aspetti che remano
contro rientrano la crisi energetica attuale,
la diminuzione del potere di acquisto
delle famiglie, con ovvie ripercussioni
ad esempio nella domanda dei servizi
turistici, così come l’aumento dei tassi
di interesse e l’incremento dei livelli di
indebitamento per le aziende. A questo
scenario si aggiungono gli strascichi
dall’emergenza pandemica, peraltro non
del tutto risolta, e il problema della carenza
dei conducenti di autobus: alla conta
mancano nell’intero settore (compreso
il comparto tpl soggetto a obblighi di
servizio) circa 6.700 tra autiste e autisti.
I vantaggi del processo graduale
Nella presentazione di Anav, esposta durante
NME, sono state illustrate le possibili
soluzioni per fronteggiare le criticità
attuali muovendosi su un arco temporale
che va dal breve al medio termine. Nel primo
blocco rientrano i rimedi necessari per
tamponare gli effetti economici dell’emergenza
pandemica degli ultimi due anni ed
evitare il default di molte piccole e medie
imprese. In particolare, si citano misure
di ristoro per compensare parzialmente i
danni del Covid-19, i costi di acquisto dei
I numeri complessivi
del settore: 5mila
imprese, 30mila
addetti, 30.569
mezzi immatricolati
(22mila adibiti a
servizi di noleggio,
5.500 scuolabus,
2.600 per le linee a
lunga percorrenza).
2,2 miliardi il
fatturato annuo
ante Covid del
noleggio, 700
milioni per la linea.
carburanti, le perdite di ricavi degli ultimi
periodi, le rate di finanziamento o leasing
di nuovi veicoli, ma anche l’introduzione
di una proroga sulla scadenza del taglio di
25 centesimi dell’accisa sul gasolio, e un
adeguamento dei contratti di servizio scolastico
sulla base delle attuali dinamiche
dei costi crescenti del carburante e l’inserimento
di clausole di revisione prezzi nei
bandi di gara.
Nel medio termine invece si propongono
accorgimenti atti alla promozione della ripartenza,
sostenendo riforme e investimen-
3% 15% 20% 8% 21% 33% 0% 2% 11% 14% 40% 33% 7% 18% 18% 14% 7% 26%
NOLEGGIO LINEE SCUOLABUS
Gli autobus a gasolio sono 22.447: i classe Euro
V e VI rappresentano oltre il 54% (11.940 unità).
Fonte: Elaborazione Anav dati Mims Luglio 2022
Gli autobus a gasolio sono 2.613: i classe Euro V
e VI pesano per il 73% (1.912 unità)
EURO I - EURO II - EURO III - EURO IV - EURO V - EURO VI
Gli scuolabus a gasolio sono 5.111 (92,8%); del restante
7,2%, 398 unità, 365 a metano e i rimanenti elettrici o ibridi
L’ESCALATION DEL PREZZO INDUSTRIALE DEL GASOLIO
Fonte: elaborazione dati MISE
ti, e all’avvio di un processo che abbracci
l’ammodernamento delle flotte, la transizione
ecologica e la digitalizzazione.
Più nel dettaglio, viene auspicata una
corretta tariffazione degli accessi alle Ztl,
«con esclusione da ogni prelievo degli
autobus di linea commerciale e fissazione
per quelli di noleggio di massimali adeguati
e proporzionati anche in relazione
alle emissioni inquinanti», la valorizzazione
del trasporto nella filiera turistica
mediante un’adeguata pianificazione, la
riforma sull’attività di noleggio autobus
con conducente per «garantire pari condizioni
di accesso ed esercizio dell’attività,
equilibrio della concorrenza e corretto
funzionamento del mercato». E poi
ancora l’esplicitazione dell’iter normativo
e di erogazione delle risorse a favore di
chi investe in mezzi ad elevata sostenibilità
ambientale, la definizione di un piano
sia per il rinnovo del parco veicolare, su
base pluriennale, sia per la realizzazione
di nuove autostazioni e infrastrutture, così
come l’ammodernamento delle esistenti.
In ultimo, «l’adozione di misure più incisive,
a livello normativo ed economico, per
contrastare per un adeguato arco temporale
il problema della carenza dei conducenti» e
l’introduzione di misure per consentire una
maggiore flessibilità nella programmazione
di servizi occasionali.
È con questa ‘ricetta’ che Anav crede che
il settore del trasporto commerciale possa
rimettersi in carreggiata, dopo gli ostacoli
degli ultimi anni, e imboccare la via della
crescita e dello sviluppo.
Maurizio Zanoni
Nel comparto
del noleggio
con conducente,
le motorizzazioni
Euro V e VI
rappresentano
oltre il 54
per centro
del parco veicolare
nazionale
che viaggia
a gasolio.
Nel segmento
delle linee
commerciali,
gli Euro V e
VI raggiungono
quota
73 per cento,
mentre i
mezzi su cui
salgono gli
scolari sono
i più datati,
con una media
di servizio
di 14,2 anni.
14
15
NEXT MOBILITY EXHIBITION La fiera di Milano
BUONA LA PRIMA
A Milano si è celebrata la prima edizione di una fiera che
ha puntato i riflettori sul tpl e sui macro trend che investono
il settore. Elettrificazione e digitalizzazione su tutti. Tante
le premiere per il mercato italiano: dall’Urbanway mild
hybrid di Iveco Bus all’Urbino 18 hydrogen di Solaris, dalla
collaborazione IIA - CaetanoBus alla nuova gamma Rampini. E
molto altro. Prossimo appuntamento? 23-25 ottobre 2024
Un’espressione scontata, già sentita, banale…
ma efficace. Sì, ad NME è stata
veramente ‘Buona la prima’. Quello
tenutosi a Milano è stato un salone che ha
sicuramente ampi margini di crescita ma che
contiene già, in nuce, legami e relazioni con
le realtà che costituiscono gli attori più innovativi
e proiettati verso il futuro del trasporto
persone. Transizione energetica, fornitori di
energia e di infrastrutture, software, MaaS:
una fiera, quella promossa dalle tre sigle di
categoria, che ha visto nel trasporto pubblico
il suo baricentro (degna di nota in ogni caso
la presenza, come espositori, sia di Flixbus
che di MarinoBus). E non è un segreto che
proprio dal tpl, destinatario di imponenti
investimenti europei, ci si aspettano grandi
moti di slancio nei prossimi anni. Qualche
numero: 119 aziende, 31 convegni, più di 200
relatori e di 50 ore di formazione.
Next Mobility Exhibition 2022 si è chiusa con
il lancio del Centro Nazionale per la Mobilità
Sostenibile. La prossima edizione, già calendarizzata
dal 23 al 25 ottobre 2024, si aprirà
proprio con il racconto dei risultati che il Centro
avrà ottenuto nei primi due anni di attività.
BMC
Il costruttore turco, basato a Smirne, per
l’appuntamento meneghino ha scelto gli
otto metri e mezzo elettrici del Neocity
Ev, impegnato nel servizio di trasporto integrato
autobus-treno ‘Brindisi Air&Port
Link’. Il midibus-navetta, con capienza
massima di 65 persone, copre decine di
itinerari al giorno, collegando le principali
città del ‘tacco’ d’Italia
D’AURIA
Il carrozziere campano presente ad NME
La
manifestazione
ha dimostrato
che il mercato,
per offerta
tecnologica
e know how
delle risorse,
è pronto ad
affrontare le
nuove sfide
della mobilità
sostenibile
per le
persone, ma
che occorre
lavorare su
infrastrutture,
regole e prassi
adeguate a
sostenere
l’innovazione
in corso.
Perché
altrimenti si
rischia un
effetto collo
di bottiglia
destinato a
bloccare la
crescita.
16
LA FILIERA DEL TPL
Ma non di soli autobus vive il trasporto pubblico. Al
di là dei costruttori, hanno marcato presenza ad NME
fornitori di infrastrutture di ricarica come Kempower
(alla prima uscita sul mercato italiano) ed Enel X. Immancabili
Zf e Voith, il primo con la navetta driverless,
il secondo con un’offerta di componentistica che ha
nella driveline elettrica Veds il pezzo forte.
A Milano anche l’azienda software tedesca, parte del
gruppo Deutsche Bahn, Ioki, supportata in Italia da
Clickutility e coinvolta nel progetto torinese (sospeso)
che vede due navette autonome Navya in esercizio
per Gtt.
Ecco anche Y.share, parte della ‘famiglia’ di startup
milanese E-novia. Ad NME il visore per la valutazione
dello stile di guida, già adottato da Asf Como, in grado
di dare riscontri al driver (e all’operatore) in termini di
sicurezza e di ecologicità del comportamento al volante.
Novità? L’integrazione con Alexa, che consentirà
di trasformare il feedback visivo in acustico. Presente
all’appello Ptv con lo strumento di monitoraggio della
mobilità in tempo reale Optima in grado di offrire una
proiezione di 60 minuti riguardo gli sviluppi del traffico.
Al capitolo MaaS e ticketing è ascrivibile il gruppo
turco Kentkart, che si è aggiudicato la gara bandita
dalla Valle d’Aosta per lo sviluppo di tecnologia di bigliettazione
elettronica (con standard Emv per l’utilizzo
contactless). Kentkart opera in 40 città di 12 diversi
Paesi. Hardware di bordo, interfaccia utente e consolle
autista saranno implementati su circa 400 bus.
Nota anche per Almaviva, che rilancia Moova, piattaforma
che abilita nuovi paradigmi di mobilità sostenibile,
multimodale e as-a-service.
Dunque la tacnologia di Bledsystem, scelta da Atm Milano
per tagliare i propri consumi energetici e le emissioni.
Ha già accordi con l’Azienda Trasporti Milanesi anche
Ivu Traffic Technologies, con la suite per la pianificazione
delle risorse e la gestione del parco mezzi.
Maior presente con il pacchetto di software per la progettazione,
l’ottimizzazione e la gestione dei servizi tpl.
Last but not least, Optibus che ha raccontato le potenzialità
del nuovo modulo di movimento e le nuove
funzionalità per la gestione dei mezzi elettrici del proprio
software in cloud.
17
GULLIVER ARABA FENICE?
Prima ospitata fieristica per la nuova gestione di Tecnobus, realtà di Frosinone attiva nella
produzione di minibus elettrici fin dai primi anni ‘90. Quasi 600 i mezzi venduti in 47 paesi
fino alla cessazione dell’attività qualche anno fa. La Tecnobus si è presentata a Milano
nella nuova veste, con l’interezza delle quote nelle mani del gruppo Icab, attiva nel settore
dell’automazione industriale, e dell’amministratore unico Paolo Marini.
Che spiega: «Abbiamo rimesso in moto tutto, ricertificato l’azienda con una nuova partita
Iva e rilanciato le attività tra gennaio e settembre di quest’anno
grazie a un investimento di 40 milioni di euro, metà dei quali
dovrebbe essere finanziata da contratto di sviluppo. Il nostro
business plan prevede un obiettivo di arrivare a un volume di
vendite annuo tra i 200 e i 250 mezzi con fatturato intorno ai 60
milioni. Ora abbiamo una quindicina di dipendenti, arriveremo a
70 entro l’anno, a regime vorremmo arrivare a 150. Assumeremo
principalmente profili come meccanici, carrozzieri, elettrotecnici».
Dal punto di vista produttivo «il quartier generale rimarrà
l’attuale, dovremo tuttavia raddoppiare lo stabilimento. Realizzeremo
una linea test nel plant attuale e le linee di produzione nei
nuovi spazi che puntiamo a organizzare nell’arco di tre anni».
Già oggi, prosegue Marini, la capacità produttiva è tra i 70 e i
100 mezzi. NME ha rappresentato la prima uscita pubblica per
il Gulliver in versione rivista. Poco ‘toccata’ l’estetica, le novità
riguardano il quadro luci di nuova generazione, con impianto di
videosorveglianza, l’introduzione di fanaleria con luci led, i freni a disco sulle quattro ruote
e il motore elettrico centrale (da 32 kW e 160 Nm, recita la scheda tecnica). Batterie? 71
kWh. Interessante la rampa per disabili elettrica di serie.
In grande, lo
stand Solaris
(Urbino 18
metri a idrogeno
e i 9 metri
dell’elettrico
Low entry).
In basso, da
sinistra a
destra: MAN
Lion’s Intercity
Le, Rampini
Hydron, il
Temsa Avenue
Electron, lo
stand Irizar e-
mobility con ie
tram e i3 Low
Entry ibrido,
Infine, il Karsan
e-Ata 12.
con due modelli: l’Altas Novus Cityline
che abbiamo testato e presentato sul
numero di settembre (aggiornato con
un nuovo motore elettrico che presenta
scambio termico aggiornato per favorire
il raffreddamento del propulsore) e un
Grande Capri in versione Classe II.
INDCAR
Due modelli allo stand Indcar: il Mobi
City 8 Cng Xl e il Wing 8. Il primo è un
minibus per usi urbani con motorizzazione
a gas, mentre il Wing è un minibus
turistico omologato per essere alimentato
anche con Hvo e disponibile in versione
a gas naturale compresso.
INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS
La fiera di Milano ha rappresentato l’occasione
per IIA di lanciare la collaborazione
all’insegna dell’idrogeno con i portoghesi
di CaetanoBus. Una partnership
dai risvolti commerciali nel breve termine
(l’H2.City Gold firmato CaetanoBus
sarà da subito venduto in Italia da IIA)
e industriali sul medio periodo: a partire
dal 2024 IIA ha annunciato che inizierà
la produzione in Italia di bus a idrogeno,
di fatto equipaggiando la propria gamma
con un kit di motorizzazione fuel cell
«L’anno prossimo lanceremo un modello
a batteria da 12 metri e, entro
la fine del 2023, anche uno da 18
metri» ha dichiarato ad AUTOBUS
Tugrul Arikan, managing director di
Anadolu Isuzu, presente a Milano.
sviluppato da CaetanoBus con il partner
Toyota. Allo stand ecco il 12 metri fuel
cell portoghese in compagnia degli otto
metri, motorizzati Fpt Euro VI, del Vivacity
e l’elettrico Citymood 12e.
IRIZAR
Il gruppo basco è sceso in campo ad NME
con la branca e-mobility e ha schierato il
nuovo direttore generale Iñigo Etxeberria
a fianco del responsabile italiano Dario
Del Pozzo.
In mostra l’ie tram in declinazione dodecametrica
(12.100 mm di lunghezza, tre
porte, 74 passeggeri ospitabili a bordo,
motore Siemens da 240 kW e stoccaggio
batterie fino a 420 kWh) e il Classe II i3
low entry ibrido. Quest’ultimo presenta
driveline ibrida parallela (ormai diventata
una rarità) firmata Scania, con il Dc09
da 320 cavalli accoppiato a un motore
elettrico in grado di svilupparne 190.
ISUZU
Presenza massiccia per Isuzu, ad NME
con l’otto metri elettrico Novociti Volt,
forte di motore Tm4 da 270 kW e 2.500
Nm e batterie Catl. Al suo fianco l’interurbano
Grand Toro, otto metri e mezzo
di lunghezza e motorizzazione Euro VI
step E, il 13 metri Kendo Cng premiato
un anno fa con il Sustainable Bus Award
nella categoria Intercity. Completano il
quadro il Novociti Life II in versione urbana
e in versione interurbana con pianale
completamente ribassato. «L’anno
prossimo lanceremo un modello elettrico
a batteria da 12 metri e, entro la fine
dell’anno, anche uno da 18 metri - ha
dichiarato ad AUTOBUS Tugrul Arikan,
managing director di Anadolu Isuzu, presente
a Milano -. Saranno in produzione
di serie entro la fine del 2024: a quel
punto avremo completato la nostra linea
completa di autobus elettrici. Anche i
Grand Toro e i minibus saranno offerti in
versione elettrica. E, al momento, stiamo
per dare il via al progetto di elettrificazione
dell’autobus Classe II Kendo».
IVECO BUS
Urbanway ibrido, E-Way in doppia declinazione
(9,5 e da 12 metri), Streetway a
gas naturale compresso, Crossway Low
Entry Cng, il minibus Daily Access (pure
a gas). Questa la ‘formazione’ schierata
ad NME da Iveco Bus, protagonista principe
della prima edizione meneghina. La
principale news è rappresentata dal modulo
ibrido Voith (a sua volta parte della
IIA ha lanciato
la collaborazione
con CaetanoBus.
Una
partnership
dai risvolti
commerciali
nel breve
termine (l’H2.
City Gold sarà
da subito
venduto in
Italia da IIA) e
industriali sul
medio periodo:
dal 2024
IIA inizierà la
produzione in
Italia di bus a
idrogeno con
un kit CaetanoBus
- Toyota.
18
19
L’HVOLUTION DI ENI
NME è stata anche l’occasione per lanciare il progetto HVOlution di casa Eni: si tratta di un
programma per dare un futuro sostenibile al diesel grazie alla tecnologia ecofining adottata dal
cane a sei zampe nelle raffinerie di Venezia e Gela. Il biocarburante vuole dire la sua nella
sfida della decarbonizzazione, essendo in grado di tagliare fino al 90 per cento le emissioni di
gas serra Weel to Wheel, ossia lungo tutta la filiera logistica e produttiva, fino al suo uso finale.
HVOlution è infatti un biocarburante paraffinico che rispetta la specifica europea EN15940 dei
gasoli paraffinici da sintesi e hyrotreatmenr (Xtl).
Nella foto grande,
il Caetano
H2.City Gold
esposto allo
stand IIA, Sotto,
da sinistra a
destra: il concept
3Xclusive
firmato Marino-
Bus - Van Hool,
Iveco Bus Urbanway
hybrid
esposto negli
spazi esterni
della fiera di
Rho, Otokar
Kent C Cng,
Indcar Mobi City
8 Cng Xl, Isuzu
Novociti Volt.
Le ultime
novità firmate
Rampini
hanno trovato
posto a
NME, dove la
casa umbra
ha esposto
l’unicum europeo
degli
otto metri
a idrogeno
dell’Hydron
- mosso da
motore elettrico
di 230
kW di potenza
e cella a
combustibile
da 30 kW - e
i sei metri e
gli otto full
electric di
Sixtron ed Eltron.
trasmissione a sette marce Diwa Nxt) integrato
all’Urbanway messo in mostra negli
spazi esterni dei padiglioni: il veicolo
promette un taglio dei consumi del 16 per
cento e un abbattimento delle emissioni
di Co2 del 19 per cento
KARSAN
Forte della presenza del Ceo Okan Bas,
che ha ritirato il Sustainable Bus Award
per la categoria Urban grazie all’e-Ata
12, uno dei tre mezzi in passerella a
NME, Karsan ha messo in mostra anche
il corto e-Jest e i 9 metri dell’e-Atak
MAN
Quattro mezzi per il Leone. Innanzitutto
un Lion’s Coach Euro VId che
‘ruggirà’ sulla rotta Milano-Parigi
coi colori Flixbus (via Air Pullman).
Per rimanere nel campo dei coach, ha
fatto capolino anche un Neoplan Skyliner
double-decker in livrea Itabus.
A seguire il Lion’s City E elettrico (è fresco
il lancio della versione da 10 metri,
capace di montare da quattro a cinque
pacchi batteria con una capacità da 320 a
400 kWh). Infine, il dorato Lion’s Intercity
Low Entry, che sarà dotato dell’Efficient
Hybrid per il risparmio di carburante,
garantendo una massima flessibilità di
configurazione dell’equipaggiamento: tre
le lunghezze da previste (12.44, 13.14 e
14.46 metri) per questo Classe II.
OTOKAR
Quattro veicoli allo stand Otokar. La ‘primizia’
è l’e-Centro C, il 6,6 metri full
electric (sulla piattaforma del Centro diesel)
già visto quest’anno in altre fiere europee
ma alla sua prima assoluta in Italia.
Al suo fianco il 12 metri elettrico e-Kent
C mosso da tecnologia di propulsione
elettrica Voith e l’omologo a Cng, sul
quale possono salire fino a 102 passeggeri
‘trainati’ dal motore Cummins L9N da
320 cavalli, in tandem con lo Zf Ecolife.
Infine, un Vectio U Le col ‘vestito’ di
Asf (il 600esimo autobus distribuito da
Mauri in Italia).
RAMPINI
Le novità presentate da Rampini a metà
settembre hanno trovato alloggio ad
NME, dove la casa umbra ha esposto l’otto
metri a idrogeno (un unicum europeo)
Hydron, il sei metri a batteria Sixtron e
l’otto metri ristilizzato Eltron.
Focus sul bus a idrogeno: il mezzo è mosso
da motore elettrico forte di 230 kW di
potenza e dalla cella a combustibile da 30
kW. La firma su quest’ultimo componente
è quella dei canadesi di Loop Energy: i
due partner hanno ufficializzato ad NME
la propria partnership.
SOLARIS
Solaris ha portato ad Next Mobility Exhibition
gli estremi di gamma, in termini
di lunghezza.
Due veicoli peraltro al loro battesimo italiano.
Ecco allo stand l’Urbino 9 Low entry
elettrico, forte di 170 kW di potenza
e fino a 73 passeggeri ospitabili a bordo
(in versione Classe I) e il 18 metri fuel
cell di cui è previsto l’inizio delle consegne
nel corso del 2023. Centoquaranta
i passeggeri ospitabili a bordo.Sempre
Ballard il partner tecnologico in tema di
modulo fuel cell. Entrambi i veicoli sono
omologabili sia in Classe I che II.
TEMSA
Il produttore di Adana, dopo il lancio allo
IAA Transportation di Hannover dell’interurbano
Ld Sb E che monta batterie
assemblate in casa, ha portato a Milano
l’Avenue Electron (che abbiamo avuto la
possibilità di provare con un test drive a
inizio 2022). Si tratta di un 12 metri che
permette diverse alternative di batterie,
lanciato in occasione del Busworld 2019,
sul quale la casa madre punta le sue fiches
per il Classe I.
VAN HOOL - MARINOBUS
Stand istituzionale per Marino, accompagnato
ad Nme da referenti Van Hool.
Presente allo stand un due piani Tdx27
Astromega, parte dell’ultima tranche da
trenta veicoli ordinata quest’estate. Tra le
novità rispetto ai mezzi già in esercizio
figurano filtri per la purificazione dell’aria
e mirrorcam in luogo degli specchietti
retrovisori.
La ciliegina sulla torta della partecipazione
ad NME dell’operatore di Altamura è
in ogni caso fornita dal lancio del prototipo
di allestimento 3Xclusive, realizzato
dal costruttore belga ad hoc per Marino,
che prevede al piano posteriore l’installazione
di poltrone Xxl ordinate in file da
tre sedili singoli, con le due sedute laterali
e quella centrale equamente distanziate
l’una dall’altra. Otto i posti ‘persi’
rispetto alla versione canonica. A partire
da inizio 2023 verrà implementato su una
decina di mezzi che saranno impiegati su
una serie di collegamenti per un periodo
improntato ai test.
20
21
Sustainable Bus Award I vincitori proclamati ad NME
VIVA GLI
ALTERNATIVI
Karsan, Iveco Bus e Irizar si sono aggiudicati i titoli 2023 con
l’e-Ata 12, il Crossway Le Hybrid Cng e l’i6S Efficient. Aspetto
premiante? Dal primo all’ultimo: il progetto nativo elettrico,
l’approccio innovativo al Classe II, il focus sulla riduzione del Tco
Karsan, Iveco Bus, Irizar: questi i tre
vincitori del Sustainable Bus Award
2023. Le targhe sono state consegnate
a Next Mobility Exhibition nell’ambito di una
cerimonia di premiazione tenutasi durante la
seconda giornata del salone. Sono sette le riviste
europee che vanno a costituire la giuria
internazionale del premio (AUTOBUS è rappresentante
per l’Italia).
Il vincitore nella categoria ‘Urban’, il Karsan
e-Ata 12, è il risultato principe degli sforzi del
gruppo turco nel concentrare tutti gli investimenti
in autobus a zero emissioni: la gamma
e-Ata (da 10 a 18 metri) è stata progettata
in modo da fornire una soluzione nativa elettrica.
«Il gruppo ha abbracciato pienamente
la sfida della decarbonizzazione del trasporto
pubblico: non investirà più risorse nello
22
sviluppo di autobus con motore termico. Il
pavimento completamente ribassato dei veicoli
consente agli anziani e alle persone con
disabilità di muoversi agevolmente all’interno
dell’abitacolo. Inoltre, il tasso di riciclaggio
dei componenti è superiore al 95%», si legge
nella motivazione del premio.
L’Iveco Crossway Le Hybrid Cng si è aggiudicato
il titolo nella categoria Intercity. La
versione a metano e mild hybrid del leader
Le targhe sono state consegnate a Next Mobility Exhibition
nell’ambito di una cerimonia di premiazione tenutasi durante la
seconda giornata del salone. Sono sette le riviste europee che
vanno a costituire la giuria internazionale del premio (AUTOBUS è
rappresentante per l’Italia). I premi sono stati ritirati da Okan Baş,
CEO di Karsan; Domenico Nucera, Presidente Business Unit Bus del
Gruppo Iveco; Imanol Rego CEO del Gruppo Irizar.
europeo del segmento Classe II è già stata
offerta nelle gare d’appalto, è stata presentata
ufficialmente al Fiaa di Madrid e sarà disponibile
sul mercato a partire
dal 2023.
Il gas rimane una baluardo
Questo veicolo (di cui potete leggere tutti i
dettagli nel servizio a pagina 32) unisce due
tendenze che oggi interessano il segmento
degli autobus interurbani: l’aumento delle
immatricolazioni di veicoli a gas (ben +60%
tra il 2020 e il 2021) e il crescente interesse
per le applicazioni ibride leggere. Lasciamo
parlare la motivazione: «Una tecnologia che
solo pochi anni fa era relegata nel perimetro
urbano sta diventando oggi una vera alternativa
al diesel nelle tratte interurbane. Iveco Bus,
leader europeo del segmento, alza l’asticella
abbinando ai serbatoi per il metano posizionati
sul tetto con il modulo mild hybrid, firmato
Voith. L’uso di questa tecnologia dovrebbe ridurre
il consumo di carburante del 15% e il
Tco del 5%. Con i biocarburanti è possibile
ottenere una riduzione di Co2 fino all’84%».
Infine, l’Irizar i6S Efficient rappresenta un
progetto incentrato sull’economicità: i miglioramenti
nei consumi di carburante e nel
coefficiente aerodinamico consentono agli
operatori turistici di ottenere un guadagno
in termini di Tco. A concorrere al raggiungimento
dell’obiettivo di tagliare i costi d’esercizio
concorrono una serie di accorgimenti
menzionati dalla giuria: «Consumi di carburante
ridotti del 13%, coefficiente aerodinamico
migliorato del 30%, adozione di materiali
compositi per ridurre la tara (circa 950 kg in
meno) e tecnologie integrate di manutenzione
predittiva per ridurre i tempi di fermo».
Le targhe sono state consegnate a Okan Baş,
Ceo di Karsan; Domenico Nucera, Presidente
business unit bus del gruppo Iveco; Imanol
Rego Ceo del Gruppo Irizar.
Appuntamento al Busworld Brussels di ottobre
2023 per la consegna dei Sustainable Bus
Award 2024!
IL PRIMO MOBILITY INNOVATION AWARD
È stata Autoguidovie ad aggiudicarsi il Mobility Innovation Award 2022, consegnato
all’azienda nella cornice di Next Mobility Exhibition.
Transizione, digitalizzazione, inclusione sociale e valorizzazione del territorio.
Questi i quattro i pilastri su cui si poggia la valutazione della giuria del neonato
premio (quella di quest’anno è infatti la prima edizione) pensato per incoronare
l’azienda di trasporto più innovativa in Italia. Il premio annuale vede a comporre
l’advisory board i professori universitari Gabriele Grea, Bocconi; Matteo Colleoni,
Milano Bicocca; Giulio Ceppi, Politecnico Milano; Paolo Beria, Politecnico Milano;
Roberto Fazioli, Università Ferrara; Riccardo Genova, Università Genova; inoltre
Sergio Veroli, presidente Consumers’ Forum ed Enrica Acuto Jacobacci, vice
presidente e amministratore delegato di Jacobacci & Partners.
Autoguidovie è la maggiore azienda a capitale privato italiano del trasporto su
gomma e oggi fra i più importanti player nel settore del tpl. «Sono onorato di
ricevere questo importante riconoscimento, che premia l’impegno quotidiano degli
oltre 1.406 dipendenti del gruppo Autoguidovie impegnati nella costruzione di un
sistema di mobilità moderno, integrato, accessibile, sicuro, rispettoso dell’ambiente,
vicino ai bisogni delle persone, capace di costruire valore per i suoi stakeholder,
migliorando la vivibilità e le opportunità di mobilità nelle aree coperte dal servizio,
si in città che in aree extraurbane», ha dichiarato nel ricevere il premio Stefano
Rossi, amministratore delegato di Autoguidovie.
23
Cavalcando l’onda
del Ttg Travel
Experience, la
decima edizione
della fiera
dell’autobus di
Rimini ha dato
appuntamento a
120 espositori,
accogliendo
un pubblico in
crescita del 60 per
cento rispetto alla
precedente tornata.
Protagonisti assoluti,
ça va san dire, i
turistici: Setra, Irizar,
Scania e Volvo su
tutti. Da sottolineare
anche la première
italiana per la nuova
generazione (solo
elettrica) del
Vdl Citea
In Riviera
la nuova
generazione
Setra, per la
prima volta
in Italia dopo
la fugace
apparizione
allo Iaa. Dalla
Germania alla
Svezia: première
tricolore per il
13 litri Volvo;
dunque lo
Scania Touring
che sfoggia
nuovo design,
telaio, motore
e cambio.
Vdl, invece, è
artefice del
lancio italiano
della nuova
gamma Citea. In
ultimo, quello
che Irizar ha
definito essere
«il coach più
efficiente della
nostra storia»:
l’i6S Efficient.
IBE INTERMOBILITY & BUS EXPO La fiera di Rimini
DOVE I COACH SONO I RE
Per una fiera a forte vocazione turistica
qual è IBE Intermobility and Bus Expo
– quest’anno l’appuntamento biennale
si è svolto in concomitanza con il Ttg – le più
importanti novità non potevano che essere nel
segno dei coach. Ed ecco allora che negli spazi
espositivi in Riviera ha fatto capolino la
nuova generazione dei turistici di Ulm, ovvero
i Setra TopClass e ComfortClass. Gamme
amatissime e di primo livello, che si sono rifatte
il look, rimanendo fedeli all’efficienza di
sempre. Dalla Germania saliamo verso Nord,
facendo rotta verso la Svezia. Due le news
in salsa svedese: per la prima volta in Italia
il 13 litri made in Volvo, di cui vi abbiamo
parlato nelle scorse settimane (servizio dedicato
sul numero di AUTOBUS di settembre),
vestito in ammiccante livrea giallo-oro. Dunque
lo Scania Touring: il coach del Grifone
sfoggia un nuovo design interno e un nuovo
telaio, motore e cambio tutti (ri)fatti in casa,
sfruttando la tecnologia già adottata nel 2018
per i truck. Dalla Scandinavia ai Paesi Bassi,
con Vdl artefice della première italiana della
nuova generazione elettrica Citea, svelata per
la prima volta in assoluto una manciata di
settimane fa in quel di Berlino, in occasione
di Innotrans. Last but not least, quello che
Irizar ha definito essere «il coach più efficiente
della nostra storia»: l’i6S Efficient,
peraltro vincitore ai Sustainable Bus Awards
2023 nella categoria dei turistici, ha ridotto il
proprio peso di 950 chilogrammi e i consumi
del 13 per cento.
D’AURIA
Il Gruppo D’Auria è arrivato in Riviera a
bordo di quattro minibus, tre su telaio Mercedes
Sprinter e uno su base Iveco Daily.
Su ossatura della Stella il Tourline, il Novus
City Line (l’elettrico Altas di cui D’Auria
cura la commercializzazione nel Belpaese)
e il Grande Capri, mentre su scheletro Iveco
il Furore.
EVOBUS
Presso lo stand Daimler, in bella mostra la
next gen dei coach della ex Kässbohrer: in
elegante livrea carta da zucchero, ecco i Setra
TopClass e ComfortClass, contraddistinti da
un frontale ridisegnato e dal fatto di essere ad
oggi i primi turistici in Europa equipaggiati
con il nuovo Active drive assist 2 e Active
Brake Assist 5. All’interno spazio anche per
l’Intouro ibrido, mentre disponibili per i test
drive l’eCitaro e due coach, entrambi due
Tourismo Mbb 15 Rhd , di cui uno con sollevatore
per carrozzine.
INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS
Due mezzi a gas, tra compresso e liquefatto,
per IIA. Entrambi spinti dal motore Fpt Cursor
9. Lato Classe I ecco il Citymood 12 Cng
Euro VI, mentre per l’interurbano (in dotazione
a Tper) il fratello gemello ma equipaggiato
con bombole ad Lng.
IRIZAR
Gran protagonista la casa basca, che proprio
a Rimini ha la propria divisione italiana. A
Positivi i numeri
rispetto
all’edizione
2020, quando
la pandemia
di Covid era
nella seconda
ondata: 120
espositori e
pubblico in
crescita del
sessanta per
cento.
24
25
In foto, a sinistra,
l’elettrico
Vero di Tam,
affiancato dallo
Streetway
‘Campbus’ di
Iveco. Sotto,
procedendo
verso destra,
l’Ulyso T Otokar,
l’Intouro
ibrido stellato,
il Vdl Citea, il
Touring Scania,
i due Ex e il
Tx Astromega
Van Hool. Nelle
foto più grandi
l’i6s Efficient
Irizar e il
9900 Volvo.
dominare lo stand del costruttore di Ormaiztegi
l’i6s Efficient vestito di grigio, vincitore
del Sustainable Bus Award 2023 nella categoria
Coach, un turistico con motore Daf
che – come spiegatoci da Antonio Bornacci,
amministratore delegato di Irizar Italia – è
stato oggetto di uno studio aerodinamico e
di materiali che ha permesso di migliorare il
coefficiente aerodinamico del trenta per cento
(eliminando, su richiesta, anche gli specchietti
a favore delle mirror cam) e di ridurre il peso
di quasi una tonnellata (950 kg), tagliando così
i consumi e le emissioni del 13 per cento.
È disponibile dalla versione da 10,8 metri a
due assi fino a 14,9 metri tre assi. Presente
anche la ‘copia’ con livrea tortora su telaio
Scania con specchietti e l’i4 a gas naturale
compresso.
IVECO
A timbrare il cartellino anche Iveco Bus con
l’elettrico che ha ‘pedalato’ al Giro d’Italia
(i 12 metri dell’E-Way vestiti di viola e con
serigrafie di Enel X, partner della corsa rosa
e dello slogan ‘Il cambiamento si fa strada’) e
il CampBus (Streetway) a gas naturale, un laboratorio
tecnologico per scuole e studenti al
centro di un progetto del Corriere della Sera.
INDCAR
Su telaio Iveco Daily, ecco il Wing 7 del
carrozziere spagnolo Indcar: otto metri scarsi
(7.770 millimetri per l’esattezza) spinti da
180 cavalli.
KARSAN
La casa di Bursa non ha mancato neanche
questo appuntamento e si è presentata
a IBE Intermobility & Bus Expo con i 6
metri dell’e-Jest, gli 8 dell’e-Atak e i 12
dell’e-Ata, vincitore nella categoria Urban
al Sustainable Bus Award 2023. Tre mezzi,
ovviamente tutti elettrici, che chiunque frequenta
le fiere europee di settore conoscerà
già benissimo.
OTOKAR
Rimanendo in territorio turco, da segnalare
l’high decker Ulyso T di Otokar: 10 metri
di lunghezza per una capacità massima di
43 passeggeri, equipaggiato con trasmissione
Zf Ecolife e motore Cummins Isb 6.7
L’i6S di Irizar stato oggetto di uno studio
aerodinamico e di materiali, che ha
migliorato il coefficiente aerodinamico
del trenta per cento e ridotto il peso
di 950 kg, tagliando così i consumi e
le emissioni del 13 per cento.
da 233 kW (320 cavalli), compatibile con
Hvo e Xtl.
SCANIA
Grande novità per il Grifone, protagonista
con il nuovo Scania Touring (servizio dedicato
a pagina 36) nelle due versioni da 12,1
e 13,7 metri. Il coach, oltre aver subito un
restyling che ha ritoccato gli esterni e l’allestimento
interno (cockpit compreso) monta
il K-Chassis rinnovato, con motore e cambio
della Next Generation Scania, già sfruttato
dai truck del Grifone dal 2018. Grazie all’assale
anteriore rinforzato la capacità di carico è
salita da 7,5 a 8 tonnellate, mentre la catena
cinematica permette un risparmio di carburante
del 6 per cento.
TAM
Dalla Slovenia ecco Tam con l’elettrico modulare
Vero da 8.250 millimetri e 25 posti a
sedere. Il peso a vuoto ridotto di 8,2 tonnellate,
compreso il sistema di batterie da circa
200 kWh, consente un carico utile di 8,1 ton;
lo spazio disponibile può così essere sfruttato
appieno dai passeggeri.
TEMSA
Troiani, dealer in Italia di Temsa, ha mostrato
tutta la propria potenza di fuoco sfoggiando
la bellezza di sei macchine: Hd 12 su motore
Daf con cambio Zf, dunque i 9 metri dell’Md
Lo Scania Touring monta il K-Chassis,
completamente rinnovato, con motore
e cambio della Next Generation
Scania, già sfruttato dai truck del Grifone
a partire dal 2018.
9 Low Entry, omologabile in Classe I e II,
quindi i sette metri del Prestij e dell’Md 7
Plus, omologabile per usi interurbani e turistici.
Stessa sorte per l’Ld Coach 12-13, motorizzato
Daf e forte del cambio Zf Ecolife.
Infine, cambio Ecolife e powertrain Daf anche
per l’Ld Sb Plus (disponibile sia per il Classe
II sia per il Classe III).
VAN HOOL
I belgi di Van Hool presenti con tre mezzi, di
cui un double decker con livrea MarinoBus.
Due i modelli Ex: in livrea bordeaux l’Ex
16M da 13.260 millimetri spinto dal motore
Paccar Euro 6 da 330 kW, con cambio
Zf Traxon, capace di portare 53 persone,
più conducente e hostess o stewart. Quindi
i 10.700 mm dell’Ex 11, sempre con motore
Euro VI Paccar e cambio Zf Traxon,
ma potenza di 270 kW e capacità di 45+2.
Con la scocca del Picchio i 14 metri del Tx
Astromega Dd, con cambio Allison T525R,
motore Euro VI Paccar da 290 kW e capacità
di 66+2.
VDL
Dal Belgio alla vicina Olanda. Vdl ha marcato
visita con un elegante Futura turistico vestito
di nero e il Citea di nuova generazione (presentato
a Innotrans, Berlino), un 12,2 metri
mosso dai motori ai mozzi di Zf e spinto da
moduli batteria installati a pavimento in maniera
inedita, nella versione standard da 306
kWh; la massima capacità delle batterie è di
490 kWh, con i kilowattora eccedenti collocati
al tetto. Un modello di cui vi abbiamo
parlato diffusamente sul precedente numero.
VOLVO
La casa di Goteborg ha sfoggiato con orgoglio,
e con luccicante livrea giallo-oro, la
nuova gamma 9000 con motore da 13 litri e
potenza disponibile fino a 500 cavalli, cambio
I-Shift Amt-G di ultima generazione. Il
turistico monta impianto elettrico Bea2+,
nuovo cruscotto con monitor touch screen
integrato, display digitale, monitor passeggeri
da 21 pollici, sistema di sospensioni
comfort plus e sebatoio AdBlue maggiorato.
Infine, l’interurbano Sb3 Go in collaborazione
con Sunsundegui: un 12,5 metri, con
motore Volvo D8k da 7,7 litri e 350 cavalli
(che si meritò la copertina di AUTOBUS nel
dicembre 2021).
Fabio Franchini
Volvo con la
nuova gamma
9000
con motore
da 13 litri e
potenza fino
a 500 cavalli,
oltre a cambio
I-Shift di
ultima generazione.
Il turistico
monta
impianto elettrico
Bea2+,
cruscotto
con monitor
touch-screen
integrato, display
digitale
e schermo
passeggeri da
21 pollici.
26
27
Ben cinque anni
dopo l’ultima
edizione è
tornato a Madrid
l’appuntamento con il
Fiaa. Presenza di peso
per Evobus, Karsan
e Isuzu. Iveco ha
lanciato il Crossway
mild hybrid, stessa
tecnologia al debutto
per Otokar.
Al via la
collaborazione
CaetanoBus - Unvi.
Novità interessanti per
un salone penalizzato
anche dal fatto di
giungere in coda
a un 2022 pregno
di manifestazioni
come non mai.
I grandi assenti
sono la galassia dei
carrozzieri locali e il
segmento dei fornitori
di infrastrutture di
ricarica per elettrici
Il Fiaa 2022 ha
rappresentato
un salone
atteso da un
mercato di
peso, con il
neo innegabile
di una
partecipazione
sottotono
da parte dei
costruttori
(assenti Man,
Van Hool,
Scania, Volvo,
Irizar, Zf) e
l’assenza di
un settore,
quello delle
infrastrutture di
ricarica e utility,
sempre più
determinante.
FIAA Battuta d’arresto o crisi d’identità?
BARCOLLO MA NON MOLLO
«U
n appuntamento importante per il
panorama europeo dell’autobus.
Certo il timbro ‘casalingo’ è deciso
ma la presenza di tutti i big del settore, Vdl e
Van Hool a parte, caratterizza un salone che
offre tanti punti di analisi». No, non è l’introduzione
adatta per il nostro report dell’edizione
2022 del Fiaa ma bensì l’attacco del pezzo
uscito sul numero di AUTOBUS di giugno
2017. Vale a dire, l’ultima edizione di una
fiera che non ha potuto che pagare lo scotto
di un quinquennio pieno di assenza. Il Fiaa di
quest’anno è stato un salone molto diverso da
quello andato in scena nel 2017. Non solo per
le dimensioni e il numero di espositori (un solo
padiglione rispetto ai soliti due, attorno alla
70ina le aziende, assenti tra i big Man, Van
Hool, Scania, Volvo, Irizar, Zf, deserto il panorama
delle infrastrutture di ricarica e utility),
ma anche per il baricentro nettamente sganciato
dal local. Timbro spagnolo? Decisamente
annacquato. Un peccato. Laddove fino al 2017
hanno imperato i carrozzieri locali, modello
di imprenditoria capace di resistere agli alti
e bassi del settore, quest’anno il popolo dei
bodybuilder ha disertato in massa la vetrina
madrilena. Risultato? Una fiera in cui hanno
spadroneggiato Evobus e Iveco Bus, quest’ultima
protagonista della principale novità del
salone, quel Crossway Le Hybrid mostrato in
prima mondiale. Ascrivibili al novero delle
news di prodotto anche il Kent C in versione
mild hybrid di Otokar e il modello elettrico
12 metri frutto di cooperazione tra Caetano-
Bus e Unvi. Qualche dato sui visitatori: oltre
7mila, per l’85 per cento spagnoli, il restante
proveniente da un novero di 27 paesi stranieri.
Significativa la corposa presenza Uitp, che a
Madrid ha tenuto un ciclo di meeting.
AVEURO
Base in Romania, il grosso della produzione
esportata in Israele. Coperti anche mercati
Germania, Francia, Polonia, Finlandia. L’allestitore
si è presentato al Fiaa con un vasto
assortimento di veicoli tra cui spicca l’elettrico
urbano e-Ambra su base Sprinter. Il partner
tecnologico per motore e batteria è Elinta
Motors (come per Altas). Potenza motore e
capacità batteria? 150 kW e altrettanti kWh.
BASCO
Da Olgiate Comasco a Madrid, per Basco
la trasferta spagnola ha avuto l’obiettivo di
rinsaldare i rapporti con un mercato che dal
2019, anno di ingresso nel mercato iberico,
copre ben il 50 per cento del fatturato. Un
dato a cui ha contribuito un massiccio ordine
siglato con Alsa, per 372 bus usati diretti in
Marocco. Allo stand con un Tourismo classe
Assente il
popolo dei costruttori
locali,
la fiera ha visto
Iveco Bus
ed Evobus
giocare la parte
del leone in
un panorama
radicalmente
mutato rispetto
al 2017.
28
29
2019, Basco prevede di chiudere il 2022 con
una mole di usati consegnati tra 200 e 300 e
10 milioni di euro di fatturato.
BMC
Due veicoli allo stand Bmz. Un Procity Cng
da dodici metri con tre porte e un Neocity 8,5
Ev, elettrico a batteria mosso da motore Tm4
alimentato da batterie Akasol (una novità, dal
momento che il partner originario di Bmc era
la quasi omonima polacca Bmz). Tre le opzioni
in tema di capacità: 188, 231 e 264 kWh. I
moduli sono interamente allocati al posteriore,
che difatti risulta cieco. Sul 10 metri la situazione
cambia: lì le batterie sono al tetto.
CAETANOBUS
Sull’asse tutto iberico tra CaetanoBus e il carrozziere
Unvi si gioca una delle novità del Fiaa
2022. Oltre a un esemplare del (noto) H2.City
Gold impreziosito da fuel cell Toyota, è stato
lanciato a Madrid il bus elettrico a batteria
C21, frutto di un lavoro congiunto tra le due
aziende: il telaio è l’e.Cc 121L firmato CaetanoBus,
la carrozzeria è della tipologia Unvi
Urbis C21. 11.990 millimetri di lunghezza e
un massimo di 64 passeggeri ospitabili a bordo
(poco…), l’e-bus è provvisto di batterie Forsee
Power Zen35, le stesse montate sulla gamma
elettrica CaetanoBus, con capacità prevista di
350 kWh. Il motore, montato centralmente e
firmato Siemens, raggiunge una potenza massima
di 180 kW e 2.500 Nm di coppia.
EBUSCO
Vecchia gamma al Fiaa per Ebusco, che ha
portato a Madrid il modello 2.2 con cui ha
recentemente vinto il suo primo contratto spagnolo.
21 e-bus circoleranno a Barcellona dal
secondo quarto del 2023.
EVOBUS
Presenza di tutto rispetto per Evobus Iberica,
la controllata spagnola di Daimler Buses. Non
poteva mancare l’eCitaro, in versione provvista
di batterie di nuova generazione, con celle
di forma cilindrica, in grado di ospitare fino a
98 kWh per modulo, per una capacità massima,
sul 12 metri, di ben 588 kWh (sei moduli).
Il fornitore è sempre Akasol. Allo stand anche
il telaio Oc 500 Rf motorizzato Euro VIe, disponibile
anche in versione Low entry e prodotto
in Spagna, nello stabilimento di Sámano
in Cantabria. Novità? L’implementazione dei
sistemi di sicurezza Aba5 e Sideguard assist.
La quota Daimler Buses è completata da un
Intouro hybrid e un Tourismo. Forte la componente
Setra, con un terzetto di veicoli facenti
parte della gamma recentemente ristilizzata:
S416 Le Business, S517 Hd e un omologo in
versione Hdh.
ISUZU
Quattro veicoli allo stand Isuzu. Uno scuo-
labus Turquoise, 7,7 metri di lunghezza per
2,32 di larghezza, mosso dai quattro cilindri
del motore Isuzu da 190 cavalli. Immancabile
la novità 2022 del Novociti Volt, l’otto metri
elettrico forte di batterie Catl e capacità abitacolo
fino a 52 passeggeri. Segue un’unità
di Grand Toro, midi turistico mosso dai 205
cavalli del motore Cummins omologato Euro
VIe in tandem con cambio Zf o Allison.
Per finire, il Kendo Cng interurbano premiato
con il Sustainable Bus Award 2022 e reduce
di buon successo specialmente in Francia (150
unità vendute).
IVECO BUS
Iveco Bus ha prestato alla fiera di Madrid
la principale novità del Fiaa 2022. Si tratta
del Crossway Le Hybrid, mostrato in prima
assoluta nella capitale spagnola (dettagli nel
servizio a pagina 32).
Al suo fianco l’e-Way in versione da 9,5 e
da 12 metri, oltre allo Streetway prodotto nello
stabilimento Otokar di Sakarya qui nella
versione con motorizzazione a Cng (sotto il
cofano il Cursor 9 omologato Euro VI step
E che lavora in abbinamento al cambio Voith
Diwa 6). Presente all’appello il mini Daily
Access da 7,1 metri, con motore a gas da 136
cavalli, cambio Hi-matic e un massimo di 25
passeggeri ospitabili a bordo.
KARSAN
Quest’anno Karsan non ha mancato una fiera,
lungo un’annata contraddistinta da un poderoso
sforzo comunicativo legato alla gamma
elettrica e-Ata. A Madrid il listino completo
di e-Jest, e-Atak, 10 e 18 metri elettrici a batteria
e-Ata. Due le primizie: l’e-Atak autonomo
e l’e-Ata 12 a idrogeno lanciato alla Iaa
di Hannover («Ci aspettiamo un mercato da
2mila bus fuel cell in Europa nel 2030», ha
dichiarato il Ceo Okan Baş). L’occasione del
Fiaa è stata propizia per annunciare il lancio
della diretta controllata Karsan Spagna (frutto
dell’acquisto, da parte del gruppo turco, del
51 per cento delle quote del precedente dealer
e-busKar).
OTOKAR
Allo stand Otokar, leader di mercato in Turchia
(suo il logo su metà degli autobus immatricolati
nel paese durante il 2021), firmano
il cartellino il 12 metri elettrico e-Kent C, il
Navigo T in inedita versione da 9,17 metri e
39 sedute (il motore è il Cummins Isb4.5e6
da 205 cavalli, il cambio è l’automatico Allison).
Ecco anche il Territo U, il 10 metri Ulyso
T e il 6 metri a batteria e-Centro C. Ma la
principale news è il Kent C con modulo mild
hybrid Voith (integrato alla trasmissione Diwa
È stato lanciato a Madrid il bus elettrico
a batteria C21, frutto di un lavoro
congiunto tra CaetanoBus e Unvi: il
telaio è l’e.Cc 121L firmato Caetano-
Bus, la carrozzeria è della tipologia
Unvi Urbis C21.
In grande, il Kent
C mild hybrid
presentato da
Otokar. Da sinistra
in senso
antiorario: stand
Karsan; Caetano
Unvi C21; corto
elettrico Isuzu
Novociti Volt, i
Setra S517 Hdh,
S517 Hd e S416
Le Business; Iveco
Daily Access,
Vdl Futura.
Nxt) capace di sviluppare 25 kW e 300 Nm
e provvisto di meccanismo start and stop. È
abbinato a una piccola batteria da 960 Wh.
Otokar è distribuito in Spagna da Somauto.
SOLARIS
Presenza minimal di Solaris, a Madrid con
l’Urbino 9 Le elettrico presentato a fine 2021.
Il mezzo è mosso da motore elettrico centrale
raffreddato a liquido capace di sprigionare
oltre 170 kW. 27 le sedute, fino a 73 i posti
disponibili a bordo. L’assale posteriore è rigido
e firmato Dana.
TEMSA
Presenza focalizzata sul turismo per Temsa.
Tre i veicoli esposti a Madrid. Si parte con
l’Hd, forte di 63 sedute, 9 metri cubi di ba-
Solaris ha scelto Berlino per il lancio
fieristico del 18 metri a idrogeno.
L’unico altro bus articolato ad idrogeno
in circolazione è il Van Hool
in versione Brt a Pau, in Francia. Fino
a 140 passeggeri a bordo.
gagliera e motore Daf da 408 o 450 cavalli.
Due le versioni a listino: 12 e 13 metri. Si
prosegue con l’Md7 Plus, omologabile tanto
in Classe II quanto in Classe III. 7,7 metri di
lunghezza, 33 sedute, motore Fpt da 4,5 litri
e 186 cavalli: queste le coordinate del piccolo
turistico. Per concludere, l’Md9 da 9,5 metri.
Sempre Fpt il logo sul motore (320 cavalli).
5 metri cubi la bagagliera.
VDL
Presenza turistica per Vdl, al Fiaa con due
Futura. Al di là del prodotto, dove non si registrano
particolari novità dal punto di vista
tecnico, la partecipazione alla fiera di Madrid è
stata l’occasione di presentare il servizio Rentalbus,
che vede Vdl lavorare in collaborazione
con l’azienda omonima (di cui il costruttore
detiene parte delle quote). Il modello di business
di Rentalbus, attiva oggi solo in Spagna,
prevede la possibilità per gli operatori di noleggiare
autobus senza conducente a un costo
fisso chilometrico. La flotta, ça va sans dire,
non può che essere composta da coach Vdl.
Riccardo Schiavo
Significativa
novità in
casa Otokar:
a Madrid il
lancio del
Kent C con
modulo mild
hybrid Voith
(integrato al
cambio Diwa
Nxt) capace
di sviluppare
25 kW e
300 Nm e
provvisto di
meccanismo
start and
stop. È abbinato
a una
piccola batteria
da 960
Wh. Otokar
è distribuito
in Spagna da
Somauto
30
31
PRESENTAZIONE Iveco Crossway Le Hybrid
Al Fiaa di Madrid è
stato alzato il sipario sul
Crossway Low entry in
versione mild hybrid.
L’impianto è identico a
quello dell’Urbanway.
Dal 2023 sarà disponibile
anche in abbinamento
al motore a Cng. Una
risposta convincente
agli interrogativi sulla
transizione energetica
nell’interurbano?
Dall’Urbanway al Crossway. Si allarga la
presenza ibridoleggera nel listino Iveco
Bus e si amplia concordemente la ‘destinazione
d’uso’: ora disponibile in declinazione
mild hybrid è il Crossway in versione Le
Line per servizi urbani e suburbani.
La prima assoluta si è tenuta al Fiaa (si veda il
servizio dedicato), dove è stato messo in mostra
un modello da 12 metri equipaggiato con
43 sedute Lineo e due strapuntini. Capacità
complessiva? 71 passeggeri. A contraddistinguere
l’approccio Iveco al tema dell’ibrido
leggero, e ad accumulare l’azienda torinese al
gruppo MAN, è la disponibilità a listino della
combo motore a Cng - modulo mild hybrid.
Per il quale in ogni caso ci sarà da attendere
ancora un po’: entrerà in produzione nel corso
del 2023. Trattasi di una combinazione che
di fatto decreta la finanziabilità del modello
anche all’interno degli attuali orientamenti
volti alla spinta sulle trazioni alternative, dal
momento che il diesel ibrido leggero è al di
fuori dalle tipologie di trazione su cui verteranno
il grosso dei finanziamenti negli anni a
venire. Ulteriore elemento utile ad aggiungere
appetibilità al lancio di prodotto è il fatto che
investe il leader europeo indiscusso nel segmento
Classe II, forte di 55mila unità prodotte.
Un veicolo che, limitatamente alle versioni a
motore diesel, sfrutta anche le linee produttive
Otokar di Sakarya, nella cornice dell’accordo
siglato dai due costruttori a inizio 2020 e sfociato
nel lancio della gamma Streetway (questa
In foto,
l’Urbanway Low
entry in versione
mild hybrid. Un
primo modello,
in versione
12 metri e
configurazione
Line, è stato
esposto al Fiaa.
Le immatricolazioni
di
bus a gas per
l’interurbano
sono aumentate
del 60
per cento nel
2021 rispetto
all’anno precedente
(da
539 a 864).
Un andamento
ben visibile
alle nostre
latitudini: occorre
citare la
gara Consip
da mille bus
a gas? I 300
bus con le
bombole in
arrivo in Emilia-Romagna?
La gara Cotral
da altrettante
unità
(una prima
assoluta per
l’operatore laziale)?
I 100
inseriti nel
piano strategico
Tua?
32FIGLIO DEL SUO TEMPO
32
33
PRESENTAZIONE Iveco Crossway Le Hybrid
La combinazione di modulo mild
hybrid e motore a Cng decreta la finanziabilità
del modello anche all’interno
degli attuali orientamenti volti alla spinta
sulle trazioni alternative, definizione
dalla quale gli ibridi leggeri a gasolio
sono esclusi.
sì, esclusivamente prodotta in Turchia).
Tecnologie in ascesa
È un dato di fatto, del resto, che tanto l’ibrido
leggero che il Cng siano tecnologie in ascesa.
La prima ha decretato l’abbandono pressoché
totale dei progetti full hybrid (per non parlare
dei plugin…) e ha visto un aumento dei
volumi del 17 per cento in Europa tra 2020
e 2021 (da 2.917 ibridi si è saliti a 3.270) e
lascia prospettare un ulteriore aumento 2022.
La seconda, per quanto rimanga su volumi
stazionari, sta sfondando nel Classe II: le
immatricolazioni di bus a gas per l’interurbano
sono aumentate del 60 per cento nel
2021 rispetto all’anno precedente (da 539 a
864). Un andamento ben visibile alle nostre
latitudini: occorre citare la gara Consip da
mille bus a gas? I 300 bus con le bombole
in arrivo in Emilia-Romagna? La gara Cotral
da altrettante unità (una prima assoluta per
l’operatore laziale)? I cento previsti nel piano
strategico 2022-24 di Tua Abruzzo?
Transizione in Classe II
Anche se gli interrogativi non mancano: come
abbiamo scritto su AUTOBUS di aprile
2022, «il recente aggiornamento del Codice
della Strada (che porta la massa limite a
19,5 t per tutte le categorie di autobus a due
assi) permette almeno di allineare le portate
passeggeri degli interurbani a trazione
alternativa rispetto agli autobus diesel tradizionali.
Ma l’equipaggiamento necessario
ad un veicolo ecologico (sia esso il pacco
bombole, sia esso il gruppo batterie) non è
sempre compatibile con un mezzo che deve
rispondere a normative europee più severe
Approdato
alla tappa
dell’Euro
VI Step E,
il Crossway
Low entry si
presenta oggi
in una varietà
di lunghezze
che va da 10,8
a 14,5 metri.
Al motore
figura il Cursor
9 tarato a 360
cavalli, capace
di 1.600
Newtonmetri
di coppia
a 1.200 giri
e dotato
di post
trattamento
dei gas
di scarico
all’insegna
dell’Hi-scr.
CARTA DI IDENTITÀ
Lunghezza mm 10.845 - 12.050 - 12.965 - 14.495
Larghezza mm 2.550
Altezza mm 3.330
Passo mm 4.825 - 6.030 - 6.945 - 6.945/1.530
Sbalzo anteriore mm 2.725
Sbalzo posteriore mm 3.295
Circolo di sterzata tra i muri mm 9.140 - 10.720 - 11.930 - 11.930
Sedute n
45 sul 12 metri
Posti complessivi n
71 sul 12 metri
Pneumatici 275/70 R22,5
Altezza ingressi mm 320 / 330
Larghezza porte mm 800 / 1200
Motore marca modello Cursor 9
Cilindri / cilindrata l 6 / 8,7
Potenza cv/giri 360 / 2.200
Coppia Nm/giri 1.600 / 1.200
Tramissione
Voith Diwa Nxt
Modulo ibrido potenza kW 25 / 35
Modulo ibrido coppia Nm 300
Capacità batteria kWh 1
Assale anteriore
RI75E
Assale posteriore
Meritor U17X
Serbatoio gasolio l 200
Serbatoio Adblue l 80
di quelle dedicate agli autobus urbani (solo
a titolo di esempio citiamo la resistenza
della sovrastruttura, la presenza di botole sul
tetto, l’ancoraggio dei sedili, ecc.). Per non
parlare della grande importanza di autobus
di dimensioni inferiori, dove la disponibilità
di trazioni alternative è ancora più lontana».
Uno sguardo sotto la scocca
Ma torniamo al prodotto lanciato a Madrid.
Approdato alla tappa dell’Euro VI Step E, il
Crossway Low entry si presenta oggi in una
varietà di lunghezze che va da 10,8 a 14,5
metri. Al motore figura il Cursor 9 tarato a
360 cavalli, capace di 1.600 Newtonmetri di
coppia a 1.200 giri e dotato di post trattamento
dei gas di scarico all’insegna dell’Hiscr.
Esce di scena il Tector da 6,7 litri. La
trasmissione è affidata al ponte posteriore
Meritor U17X a singola riduzione ipoidale,
mentre davanti l’assale è l’RI75E Zf-Iveco
a ruote indipendenti.
Per il suo progetto ibridoleggero Iveco Bus
ha scelto come partner Voith. Suo è il modulo
ibrido da 48 Volt, vale a dire quello sviluppato
per i nuovi cambi a sette marce (quattro
rapporti di cui tre con overdrive) Diwa Nxt.
Il modulo mild con batterie
Ecco che la trasmissione, in pratica, integra
un’unità per il recupero di energia (Central
recuperation unit, o Cru) da 35 kW di picco
e 25 continui con generatore per il recupero
dell’energia cinetica accumulata durante le
La trasmissione, in pratica, integra un’unità
per il recupero di energia (Central
recuperation unit, o Cru) da 35 kW di
picco e 25 continui con generatore per
il recupero dell’energia cinetica accumulata
durante le frenate.
frenate. Quest’ultimo funziona anche come
sistema di avviamento (lo Stop & Start si
attiva automaticamente). 300 i Newtonmetri
a disposizione. In base ai dati forniti da
Voith, il Diwa Nxt consente un risparmio
di carburante nell’ordine del 7 per cento
rispetto al precedente Diwa.6. Si sale al 9
per cento per la versione con Cru. Presente
all’appello anche una piccola batteria Lto da
48 Volt montata al tetto (per una capacità di
circa 1 kWh). Una scelta che smarca Iveco
Bus dai competitor, finora più avvezzi all’uso
di supercaps Due le porte sul 12 metri,
la frontale da 800 millimetri (nella versione
City 1.200) e la centrale da 1.200 con due
ante a scorrimento esterno. Tutte le luci sono
Led (le frontali allo Xenon sono optional)
Come già anticipato, sul modello in mostra
a Madrid sono montati 43 sedili Lineo e due
strapuntini. La capacità, includendo i posti
in piedi, arriva a quota 71 passeggeri.
Le pannellature interne sono di prassi in laminato
grigio chiaro ma a richiesta possono
essere rivestite in moquette. Le cappelliere
di tipo aperto assicurano una capacità di carico
significativa (poco sotto tre metri cubi)
e possono ospitare a richiesta i gruppi di
cortesia. A livello di sicurezza, ça va sans
dire, il Crossway è pienamente conforme
allo standard anti-ribaltamento R66.02 e ai
test di mitigazione delle collisioni frontali
R29.03 A e B. Al posto guida è al debutto
il nuovo Actia Podium 2, che integra un
monitor da 7 pollici.
La capacità,
includendo
i posti in
piedi, arriva
a quota 71
passeggeri.
Le pannellature
interne
sono di prassi
in laminato
grigio chiaro
ma a richiesta
possono essere
rivestite
in moquette.
Le cappelliere
di tipo aperto
assicurano
una capacità
di carico significativa
(poco
sotto tre metri
cubi).
34
35
PRESENTAZIONE Scania Touring
Non solo un design
rivisitato che ha
reso più elegante
l’allestimento interno,
postazione di guida
inclusa, ma soprattutto
nuovo telaio, motore
e cambio per il coach
del Grifone. Che
adesso monta la Next
Generation Scania già
in dotazione ai truck
di casa dal 2018. E
consuma ancora meno
Scomodando Antoine de Saint-Exupéry e
il suo più celebre aforisma ‘l’essenziale
è invisibile agli occhi’, uno dei passaggi-insegnamenti
più profondi de Il piccolo
principe, possiamo dire che bisogna andare
al cuore della nuova generazione Scania
Touring per comprendere appieno la portata
delle novità introdotte dal Grifone sul proprio
granturistmo high deck. Già, perché anche se
è vero che il design è stato ripensato, è sotto
la scocca che si celano le migliorie. Un primo
stock da 15 macchine - due e tre assi, con
pedana disabili Dhollandia, conditio sine qua
non per aggiudicarsi le principali commesse
– sarà disponibile a febbraio 2023, mentre a
In foto la
versione dello
Scania Touring
a tre assi, per
13,7 metri
di lunghezza
complessiva,
mosso dal 13
litri con potenza
di 331 kW.
Grazie all’assale
anteriore
rinforzato,
la capacità
di carico del
coach è aumentata
da
7,5 a 8 tonnellate,
il che
consente una
più calibrata
distribuzione
del peso.
Venendo alla
catena cinematica
– che
taglia i consumi
fino al 6
per cento –
motore nella
versione da 9
litri, 360 cavalli
e 1700
Newtonmetro
di coppia,
oppure da 13
litri da un minimo
di 370
a un massimo
di 500
cv, con coppia
che va da
1900 a 2550
Nm.
36COACH IN (RI)GENERAZIONE
36
37
PRESENTAZIONE Scania Touring
La catena cinematica promette un taglio
dei consumi fino al 6 per cento.
Il motore è disponibile nella versione
da 9 litri, 360 cavalli e 1700 Newtonmetro
di coppia, oppure da 13 litri,
da 370 a un massimo di 500 cavali e
coppia da 1900 a 2550 Nm
giugno ne arriveranno altre dieci. Tempi di
consegna? Dieci-undici mesi. .
Sotto il vestito
Sull’assale anteriore rinforzato la capacità di
carico è aumentata da 7,5 a 8 tonnellate, il
che consente una più calibrata distribuzione
del peso tra anteriore e posteriore. Venendo
alla catena cinematica – che promette un taglio
dei consumi fino al 6 per cento – il motore è
nella versione da 9 litri, 360 cavalli e 1.700
Newtonmetro di coppia, oppure da 13 litri da
un minimo di 370 a un massimo di 500 cv, con
coppia che va da 1.900 a 2.550 Nm. Dunque il
cambio: oltre alla possibilità di fruire della trasmissione
automatica a sei velocità Zf Ecolife
2, ecco il cambio robotizzato Scania Opticruise
a dodici velocità con retarder integrato.
Design d’interni
Mettendo piede a bordo del granturismo high
deck, realizzato da Scania con il contributo in
ambito di carrozzeria dei cinesi di Higer, la
prima cosa che balza all’occhio e al tatto sono
i gradini (e il pavimento) in simil legno, e
l’acciaio del corrimano per agevolare la salita:
38
plastica, addio. Gli interni, nel loro complesso,
sono stati ripensati in chiave moderna e più
sofisticata: per la parte superiore della zona
passeggeri sono stati utilizzati colori chiari che
rendono lo spazio più luminoso e visivamente
più ampio. Inoltre, ergonomia migliorata nei
In foto, in grande,
la versione
da 12,1 metri:
sempre motore
da 9 litri, ma
potenza ridotta
a 302 kW,
rispetto al 13,7
m. Ridisegnata
la postazione
di guida, per
migliorarne
comfort e
sicurezza, a partire
dal volante
della Next Generation.
Scania
ha lavorato
sull’ergonomia,
affinando la
disposizione
delle pulsantiere,
la posizione
del pedale e lo
spazio per gli
arti inferiori.
corridoi e nelle postazioni dei passeggeri: più
spazio per le gambe, nuovi i supporti per i
piedi, possibilità di ricarica di dispositivi grazie
alle porte Usb, una per ogni sedile. Completamente
ridisegnata anche la postazione di guida,
per migliorarne comfort e sicurezza, a partire
LE SPECIFICHE TECNICHE
Motore Potenza Coppia Controllo emissioni Opzioni carburante
9 litri 360 cv - 265 kW a 1.900 rpm 1.700 Nm (1050-1475 r/min) Scr Biodiesel, Hvo, diesel
13 litri 370 cv - 272 kW a 1.800 rpm 1.900 Nm (900-1340 r/min) Scr Hvo, diesel
13 litri 410 cv - 302 kW a 1.800 rpm 2.150 Nm (900-1340 r/min) Scr Biodiesel, Hvo, diesel
13 litri 450 cv - 331 kW a 1.800 rpm 2.350 Nm (900-1340 r/min) Scr Biodiesel, Hvo, diesel
13 litri 500 cv - 368 kW a 1.800 rpm 2.550 Nm (925-1340 r/min) Scr Hvo, diesel
CARTA D’IDENTITÀ
Lunghezza mm 10.900 - 12.100 - 12.900 - 13.700
Larghezza mm 2.555
Altezza mm 3.800
Pneumatici 290/80 - 315/70 - 315/80
Cerchi
alluminio o acciaio
Cambio
Robotizzato Scania Opticruise a 12 velocità con retarder
Automtico a 6 velocità (Zf Ecolife 2)
Passeggeri n° 63
dal volante della Next Generation. Scania ha
lavorato sull’ergonomia, affinando la disposizione
delle pulsantiere (con posizionamento
flessibile grazie alla funzionalità Can), la
posizione del pedale e lo spazio per gli arti
inferiori. Il cockpit, inoltre, dispone di capienti
vani portaoggetti nel pannello laterale a sinistra
del conducente, inclusi di un sistema di serratura
per effetti personali, ingresso Usb e porta
bicchieri. Inoltre, sul cruscotto si è guadagnato
Oltre al cambio automatico a 6 velocità
Zf Ecolife 2, ecco quello robotizzata
Scania Opticruise a 12 velocità con retarder
integrato. Cockpit ridisegnato per
migliorarne comfort e sicurezza, a partire
dal volante della Next Generation.
spazio un ampio frigorifero con volume di 40
litri. E ancora, sedile riscaldato Isri con cintura
a tre punti, sistema di infotainment Bosch e
clima Konvekta.
Sicurezza, sempre
I sistemi di sicurezza a trecentosessanta gradi
sono di serie, dall’adaptive cruise control, al
riconoscimento delle salite e delle discese, passando
per la possibilità di veleggiare in autostrada
così da risparmiare carburante. Dunque
il Lane keep assistance, per mantenere la corsia
evitando sbandamenti; il Blind spot warning,
che rileva i veicoli che si trovano nell’angolo
cieco dell’autista, e l’avviso di collisione utenti
vulnerabili come pedoni e ciclisti; il freno di
stazionamento elettropneumatico per impedire
il movimento involontario del mezzo; infine,
la protezione anti incastro, ovvero barre rigide
nella parte anteriore e posteriore del veicolo
che proteggono gli utenti della strada in caso
di incidente.
Fabio Franchini
Gli interni
sono stati
ripensati
in chiave
moderna e
sofisticata:
per la parte
superiore
della zona
passeggeri
sono stati
utilizzati
colori chiari
che rendono
lo spazio più
luminoso e
visivamente
più ampio.
Inoltre,
ergonomia
migliorata nei
corridoi e nelle
postazioni.
39
Se già da qualche
anno lo squilibrio
tra chi inizia l’attività
di conducente e
chi la conclude era
evidente, nell’ultimo
anno la situazione
è diventata
drammatica. Il
2022 avrebbe
potuto essere
l’anno del riscatto
e della ripresa
dopo il biennio
segnato dalla crisi
conseguente alla
gestione della
pandemia, ma così
non è stato.
INCHIESTA Autista, fenomenologia di una crisi
PROFESSIONE
CONDUCENTE
Se in passato, causa servizio militare obbligatorio e conseguimento
di patenti superiori, in molti si sono trovati in tasca uno strumento di
lavoro, oggi l’aumento dei costi e dell’impegno di tempo per ottenere
lo status di autista disincentiva non poco chi guarda alla professione.
Oltre a motivi economici,di tutele decrescenti e (in)sicurezza
Confesso: sono titolare di una patente
D da oltre 20 anni, conseguita
per passione, coronando un sogno
di bambino. Lo stesso sogno mi ha portato,
per un periodo della mia vita, a svolgere
la professione di autista. Quando ho
approcciato questo mondo, eravamo in
molti a competere per un quantitativo relativamente
limitato di posti di lavoro.
Oggi il passaggio al regime autorizzativo,
l’ampliamento delle tipologie di servizio
e un aumento della richiesta, hanno
generato anche un aumento della capacità
del sistema di assorbire autisti. Paradossalmente
questo avviene in un momento
storico in cui la ‘produzione’ di autisti
da parte del mondo della formazione prodromica
al lavoro si è fortemente ridotta.
Se già da qualche anno lo squilibrio tra
chi inizia l’attività di conducente e chi
la conclude è evidente, nell’ultimo anno
la situazione è diventata drammatica. Il
2022 avrebbe potuto essere l’anno del
riscatto e della ripresa dopo il biennio
segnato dalla crisi conseguente alla gestione
della pandemia, ma non lo è stato.
Cqc e formazione iniziale
Fino al 2008, una volta conseguita la patente
D era sufficiente conseguire il Kd
con un esame orale semplice ed economico.
Ricordo che nel 2001 me la cavai
con poco più di 200mila lire, compresa
la visita medica. Oggi il Kd è stato sostituito
dalla Cqc, che richiede la frequenza
di un corso obbligatorio di 140 ore con
esame finale a quiz. Un corso di 140 ore,
di cui 10 di pratica, ha comunque costi
non inferiori ai 2.000 euro che, sommati
al costo della patente, portano ad impegnare
cifre nell’ordine dei 3.000 euro.
Questo è stato additato come prima, unica
e sola ragione per cui le persone non
si avvicinano più a questa professione,
con tanto di bonus patente deliberato dal
Governo e, al momento, arenato nell’attesa
che venga messa in funzione la piattaforma
informatica per la gestione della
sua erogazione. Nel frattempo, alcune
aziende di maggiori dimensioni stanno
avviando dei percorsi interni in cui si
fanno carico dei costi della formazione
degli aspiranti autisti.
Purtroppo, le analisi superficiali solitamente
non portano ai risultati sperati:
le adesioni a questo tipo di progetti
sono molto inferiori alle attese e molti
di quelli che arrivano alla fine del percorso
formativo abbandonano il lavoro
dell’autista dopo poco tempo. Ma
questa è un’altra storia e ne parleremo
più avanti.
Naja e ‘imparatori d’arte’
Personalmente sono sempre stato contrario
al servizio militare obbligatorio,
ritenendolo un’inutile perdita di tempo;
tuttavia è un dato oggettivo che molte
persone in quell’anno di leva hanno
imparato un mestiere. Una delle competenze
più frequenti che ci si portava
con sé dopo la naja era il conseguimento
di una patente superiore che, una volta
congedati, poteva essere convertita in
patente civile. Moltissimi così si sono
trovati in tasca uno strumento di lavoro
inatteso e quasi gratis. Qualcuno ne ha
fatto il lavoro della sua vita, altri lo hanno
fatto solo per un breve periodo, tanti
non hanno mai più messo piede su un
mezzo pesante.
L’aumento dei costi e dell’impegno di
tempo per il conseguimento delle patenti
ha, invece, eliminato quelli che chiamavo
scherzosamente ‘imparatori d’arte’:
quelli che, non sapendo ancora esattamente
cosa fare della propria vita, prendevano
una patente superiore che, forse,
avrebbe potuto essere loro utile in futuro,
sebbene non avessero un progetto chiaro
in merito.
Possiamo, dunque, dire che oggi chi sceglie
di intraprendere il percorso formativo
per diventare autista professionale lo
fa in maniera ponderata e, sovente, con
una prospettiva lavorativa già delineata
all’orizzonte.
Fino a qui, il problema è condiviso tra
il comparto merci e il comparto passeggeri,
entrambi sono in sofferenza, però
emergono due aspetti interessanti: in media,
su 10 primi conseguimenti di Cqc, 9
sono abilitazioni al trasporto di merci e
solo una per passeggeri; nella famigerata
primavera del 2020, buona parte degli
autisti di autobus sono stati fermati: chi
ha potuto ha avuto accesso agli ammortizzatori
sociali, gli altri si sono trovati
semplicemente a casa.
Una volta ripresa l’attività, molti non
sono più rientrati al lavoro, preferendo
orientarsi sul trasporto merci o cambiando
completamente settore di attività.
Possiamo quindi affermare con sicurezza
che il lavoro dell’autista di mezzi pesanti
in genere non è più attraente e, in particolare,
non lo è nel trasporto di persone.
Se si vuole risolvere veramente il problema,
al di là della demagogia, bisogna
capire cosa renda così poco allettante il
lavoro dell’autista di autobus.
Orari, turni e disponibilità
Il lavoro dell’autista di bus, in qualsiasi
ambito venga svolto, prevede quasi sempre
lunghi periodi di attesa.
A fronte di un orario di guida relativamente
breve, sono invece molte le ore
trascorse in attesa dell’orario della ripartenza.
Nel tpl, l’esasperata riduzione dei
costi ha portato ad avere una quota elevatissima
di turni in cui, a fronte di una
guida di poche ore, spesso anche meno di
cinque, l’autista è costretto a stare anche
15 ore fuori casa, spesso abbandonato in
luoghi inospitali. Le ore di attesa sono
considerate improduttive e pagate, quando
va bene, una percentuale bassissima,
nell’ordine del 12 per cento, rispetto ad
un’ora di guida; se la sosta supera le tre
ore non viene pagata. Se la cosa può avere
senso da un punto di vista puramente
Fino al 2008,
una volta
conseguita
la patente D
era sufficiente
conseguire
il Kd con un
esame orale
semplice ed
economico.
Ricordo che
nel 2001 me
la cavai con
poco più di
200mila lire,
compresa la
visita medica.
Oggi il Kd è
stato sostituito
dalla Cqc,
che richiede
la frequenza
di un corso
obbligatorio di
140 ore con
esame finale
a quiz. Un
corso di 140
ore, ha comunque
costi
non inferiori
ai 2.000 euro
che, sommati
al costo della
patente, portano
ad impegnare
cifre
nell’ordine dei
3.000 euro.
40
41
logico-matematico, ricordiamo che l’autista
è un essere umano e probabilmente
preferisce passare la sua vita in maniera
più proficua che attendendo per ore in
mezzo al nulla.
Più responsabilità, meno tutele
E poi c’è un altro tema spinoso: quello
delle responsabilità crescenti a fronte di
tutele in calo. Ancora negli anni in cui ho
iniziato a vivere questo mondo dall’interno,
la responsabilità principale dell’autista
era quella di guidare, trasportando
in sicurezza e comodamente le persone
da un luogo all’altro. Le innovazioni
tecnologiche di questi anni hanno portato
ad un incremento nella quantità e
complessità delle operazioni da svolgere.
Anche lo stesso cronotachigrafo digitale
rappresenta una complicazione tecnologica
rispetto allo strumento analogico in
cui era sufficiente posizionare il disco
correttamente compilato.
E così, oltre ad assumersi le responsabilità
della guida di un mezzo pesante e
ingombrante, un conducente si assume
implicitamente un altro pesantissimo rischio,
del quale molti, purtroppo o per
fortuna, non sono ancora del tutto coscienti.
Parliamo dell’abominio giuridico
dei reati di Omicidio Stradale (art. 589
bis Cp) e Lesioni Gravi Stradali (art. 590
bis Cp) e, più in generale, delle conseguenze
di un qualsiasi sinistro da cui
derivino lesioni o la morte di qualcuno.
A prescindere dall’effettiva responsabilità,
che verrà accertata in seguito, la
patente viene comunque ritirata a tempo
indeterminato. Solo una volta acclarata
l’assenza di responsabilità, la patente
può essere restituita, ma questo potrebbe
richiedere tempi lunghi, nell’ordine
di diversi mesi. Laddove invece fosse
accertata una responsabilità anche solo
concorsuale, la patente sarebbe a rischio
di revoca: in molti casi essa è automatica,
altrimenti è facoltativa a discrezione
del giudice.
Le aggressioni
sono ormai
all’ordine
del giorno.
Infatti, si
legge spesso
e volentieri di
persone che
danneggiano
i mezzi,
dando in
escandescenze.
Per tutti c’è
la certezza
dell’impunità,
mentre
l’autista,
se dovesse
reagire,
anche solo
per legittima
difesa, è
l’unico che
ha davvero
qualcosa da
perdere.
Tra salari e ‘azienda-mamma’
È altrettanto cruciale vedere cosa viene
offerto in cambio a livello economico.
In due parole: troppo poco. Facendo
una rapida considerazione dello sforzo
richiesto per arrivare a sedersi dietro un
volante, delle responsabilità che vengono
assunte e dei rischi che si corrono quotinamente
di persone che danneggiano i
mezzi dando in escandescenze. Per tutti
questi c’è la matematica certezza dell’impunità,
ma l’autista che dovesse reagire,
anche solamente per legittima difesa, è
l’unico che ha da perdere. Aggiungiamo
a questo la possibilità per chiunque di recensire
su internet qualsiasi tipo di servizio:
il risultato è che persone di assoluta
incompetenza si permettono di giudicare,
in ogni campo, l’operato di professionisti.
Ancora più grave è che le aziende
diano un peso esagerato ai giudizi di totali
sprovveduti sdegnando di qualsiasi
considerazione i propri professionisti.
L’occhio aziendale per il personale
Quest’ultima constatazione porta a ragionare
su un altro aspetto frustrante
della realtà lavorativa: le aziende non
tutelano in alcun modo la loro risorsa
produttiva più importante, l’autista. Il
terrore di una recensione negativa porta
a situazioni surreali: in un’azienda con
cui collaboravo mi è stato chiesto di
aiutare a trovare un modo per licenziare
un conducente in quanto andava troppo
Sicurezza e passeggeri
Ogni tanto mi viene chiesto se sarei disposto
a tornare a guidare un autobus, la
mia risposta è sempre ‘volentieri, purché
non ci siano passeggeri a bordo’. Nel
corso degli anni abbiamo assistito ad un
calo verticale nella qualità dell’interazione
con la clientela, in qualsiasi tipo di
servizio che venga svolto.
Dal punto di vista dell’autista, l’effetto
è quello di un aumento costante delle
pretese dell’utenza, anche in spregio a
norme di legge o regole basilari di sicurezza,
con la conseguenza di reazioni
spropositate, spesso anche violente, di
fronte a un qualsiasi diniego di quelli
che l’utenza considera, spesso a torto,
propri diritti inalienabili.
La polveriera sociale che è stata innescata
ormai da anni si riflette anche sul
lavoro dell’autista, le aggressioni sono
all’ordine del giorno: si legge quotidiaadagio
e i passeggeri si lamentavano. Mi
sono stati riportati diversi casi di autisti
abbandonati nel momento del bisogno,
dopo un incidente o un’aggressione,
quando l’azienda non solo non è intervenuta
supportandoli a livello legale, ma
ha anche scelto di licenziarli trattenendo
loro il Tfr come anticipo su un eventuale
risarcimento danni, prima ancora che ne
venisse accertata la responsabilità.
La percezione è che le aziende, nonostante
la difficoltà nel reperire il personale,
continuino a non voler riconoscere
ai conducenti il valore essenziale nell’economia
produttiva: passano gli anni ma
il motto ‘autista zitto e guida’ rimane tristemente
una realtà difficile da scrollarsi
di dosso.
dianamente, sarebbe legittimo aspettarsi
molto più di quanto venga attualmente
messo sul piatto. Non solo il salario non
è commisurato nemmeno lontanamente a
quanto viene richiesto, ma anche le condizioni
collaterali sono improponibili
La cosa che mi fa rabbrividire è che nel
2022 gli esponenti di un’associazione datoriale,
invece di cercare una soluzione
che renda più allettante questa professione,
propongano di eliminare il riposo
regolare di 45 ore per il trasporto passeggeri,
dando alle aziende la possibilità
di usufruirne in due frazioni separate tra
loro.
Ci sono però anche esempi virtuosi: Fabio
Figus, titolare di Linea Azzurra, affermata
azienda di trasporti piemontese,
mi racconta di aver predisposto un piano
per agevolare i suoi autisti neoassunti,
prevedendo una serie di iniziative di supporto,
prima tra tutti il farsi garante in
prima persona per l’affitto di una casa
poiché queste persone avrebbero dovuto
trasferirsi.
Sta inoltre elaborando un piano di welfare
aziendale volto a premiare il personale
con beni e servizi, in base al raggiungimento
di traguardi chiaramente determinati.
Sta, forse, prendendo timidamente piede
il concetto di azienda-mamma che si
prende cura degli autisti, riconoscendo
loro una dignità di lavoratori e di persone,
investendo su di loro non solo nella
veste di appendice dell’autobus, ma come
colonne portanti dell’azienda stessa.
Concetto che esisteva fino alla fine degli
anni Settanta, ma poi si è andato progressivamente
e rapidamente perdendo in
favore di logiche di mero profitto.
La strada sarà in salita, troppi decenni di
tagli alla dignità del lavoro dell’autista,
prima ancora che alle buste paga, hanno
fatto perdere attrattività a questa professione
che potrebbe far ancora innamorare,
come successe a me, se le condizioni
di contorno fossero più favorevoli.
Alla domanda ‘quando conviene cominciare
ad intervenire in questo senso?’ la
risposta è che il giorno migliore per farlo
era ieri, il secondo giorno migliore per
farlo è oggi e, aggiungo, oggi è già tardi.
Alessandro Razze
La percezione
è che
le aziende,
nonostante
la difficoltà
nel reperire
il personale,
continuino
a non voler
riconoscere
ai conducenti
il valore
essenziale
nell’economia
produttiva:
passano
gli anni ma
il motto
‘autista zitto
e guida’
rimane tristemente
una realtà
difficile da
scrollarsi di
dosso.
42
43
IL MODELLO 2411 MENARINI
Amarcord
Un gradito ritorno nella città dei fiori
Il FILOBUS IN FORZA ALLA STEL AL MUSEO NAZIONALE TRASPORTI
Qui sotto, in
foto, il filobus
nella sua attuale
collocazione, al
Museo Nazionale
Trasporti di
Taggia. A destra
uno dei filobus
2411 Menarini,
il n.34, in deposito
a Sanremo
agli inizi degli
anni 80, qualche
anno prima della
riqualificazione
(foto Paolo Gassani).
Amarcord
Da qualche tempo è giunto alla sede
di Taggia del Museo Nazionale Trasporti
uno dei filobus una volta in
dotazione alla Stel di Sanremo: si tratta del
Fiat 2411 n. 33 (poi n.1133 sotto la gestione
Riviera Trasporti), che dopo 29 anni di
soggiorno presso l’Ecomusèe di Breil sur
Roya (Francia), è finalmente tornato in Italia,
grazie all’ottimo lavoro del direttivo del
Museo Nazionale Trasporti, sezione di Taggia.
Il mezzo, in buone condizioni generali, è già
arrivato presso la struttura di Taggia, in bella
mostra assieme al filobus Menarini 201
Lu n. 1602, già presente da qualche anno.
Venticinque anni di storia separano i
due veicoli, e può essere ammirata l’evoluzione
tecnica e stilistica proposta
negli anni dal medesimo costruttore.
Entrato in servizio il 7 ottobre 1963, il filobus
era il primo di una serie di 4 esemplari (n. 33-
36) che si distinguevano per l’accuratezza delle
Il disegno della carrozzeria era spigoloso
ed elegante, come il frontale,
dotato di due cristalli anteriori integrati
nella parte superiore da due cristalli
fissi di piccole dimensioni e del
caratteristico fregio alato in alluminio.
finiture, per l’arredamento interno, a divani imbottiti,
per la velocità, e per alcune caratteristiche,
quali il servosterzo e un sedile di guida più
confortevole, che ne rendevano molto piùfacile
la guida rispetto agli altri filobus in flotta.
Il disegno della carrozzeria era squadrato,
privo di superfici tonde, molto spigoloso e
decisamente moderno ed elegante, come il
frontale, dotato di due cristalli anteriori integrati,
nella parte superiore, da due cristalli
fissi di piccole dimensioni e del caratteristico
fregio alato in alluminio. Erano presenti
altri piccoli particolari che confermavano
l’accuratezza della costruzione, come l’illuminazione
dedicata ai vestiboli delle porte,
che si attivava all’apertura delle stesse. Fu
confermato ancora l’equipaggiamento elettrico
della Cge, adottato fin dal 1950 a Sanremo
e che aveva garantito ottimi risultati.
I 2411 Menarini furono gli ultimi filobus a ricevere
la livrea bianca e blu tipica della Stel.
Gli ultimi esemplari in assoluto con i colori
bianchi e blu Stel saranno i 2 Fiat 418 Acnumerati
80 e 81 e costruiti nel 1974, mentre
l’ultimo filobus acquistato dalla Stel nel
1981, il Fiat 2470 n. 61, carrozzato da Macchi,
prototipo dei filobus di nuova generazione,
verrà consegnato già nel colore arancio
ministeriale; i 9 filobus 2411 acquistati usati
nel 1982 e provenienti dalla rete di Bologna
manterranno invece il colore rosso-crema.
I nuovi arrivati furono da subito impiegati
sulla linea panoramica Sanremo-Ventimiglia,
spodestando parte dei Fiat 2401 che furono
trasferiti sulla Sanremo-Taggia, permettendo
l’accantonamento degli ancora giovani
Fiat 668 , di 14 anni di età, che a Sanremo
non trovarono la loro ideale collocazione.
L’utenza apprezzava i filobus Menarini, che
spesso erano tutti e 4 in linea; il quinto turno
del servizio poteva essere coperto da un 2401
o da un 2411. I nostri erano sottoposti a turni
impegnativi, anche 20 ore al giorno con 10
minuti di sosta ai capilinea, in tutti i giorni
della settimana, con percorrenze che potevano
superare i 350 km. al giorno.
Il restyling
Dopo 20 anni di servizio, complice anche
il fatto che le consegne dei nuovi filobus
potevano non erano immediate, e dovendo
sostituire in fretta parte dal parco giunto al
termine della propria vita operativa , la direzione
della Stel decise una riqualificazione
dei 4 Menarini. Le casse furono inviate
nel 1983 alla carrozzeria Cooprecar 4 di
Reggio Emilia. Ritornarono molto diversi.
La carrozzeria risanata comportò l’eliminazione
della modanatura cromata, di tutti i
fregi di decoro, e la sostituzione dei finestrini
originali con altri di tipo moderno,
su telaio Klein, provvisti di robuste guarnizioni
in modo da evitare infiltrazioni nella
carrozzeria; il colore della carrozzeria ora
era arancione, analogamente al Fiat 2411
Cansa n. 32, ricostruito però da Portesi; era
stato soppresso il posto del bigliettaio ( in
verità ancora presente nei primi tempi) al
suo posto vi era l’obliteratrice e i divani
sostituiti dai classici sedili arancio forniti
da Sguinzi, nella disposizione 2+1, questo
in quanto era necessario recuperare spazio
all’interno dell’ambiente viaggiatori, in previsione
di un servizio più di tipo urbano. I
posti a sedere divennero 24, compresi quelli
del salottino sulla piattaforma, i posti in
piedi 56 (allo stato d’origine i posti erano
rispettivamente 36 e 39), per un totale di
80 posti complessivi. Vennero sostituiti la
pavimentazione e le pannellature interne
laterali, di colore più tenue rispetto a quelle
montate alla fine degli anni 70, in occasione
di una revisione periodica. Nuovi
anche il sedile per il conducente i gruppi
ottici posteriori. Rimasero originali il cruscotto,
pur verniciato in nero opaco antiriflesso,
e l’illuminazione interna a lampadine.
I ‘nuovi’ filobus Menarini, confluiti nel
parco della Riviera Trasporti con i numeri
1133-1136 ripresero a correre sulle strade
della Riviera, questa volta però soprattutto
sulla Sanremo Taggia, mentre sulla linea di
Ventimiglia arrivano i 2411 provenienti dalla
rete di Bologna, e poi dal 1985 anche i
filobus della serie 1500 Rt carrozzati da Portesi,
dotati di equipaggiamento rigenerato.
Agli inizi degli anni 90 era ormai certo l’arrivo
dei nuovi Breda 4001; alla consegna di
questi, a partire dal 1992, divenne inevitabile
l’accantonamento dei Menarini, ancora
in ottime condizioni di marcia, e del 2411
Portesi, ormai invisi al personale di guida in
particolare per la guida a destra.
Dopo 20 anni di servizio, dovendo
sostituire in fretta parte dal parco
giunto al termine della propria
vita operativa , la direzione STEL
decise una riqualificazione dei 4
Menarini.
Dalle strade...ai musei
La speranza di salvare almeno un esemplare
si concretizzò nel 1993, quando la
direzione di Ecomusée di Breil sur Roya
(F) chiese, ed ottenne dalla direzione di
Rt di allora uno dei quattro veicoli; fu
scelto il primo della serie, il n. 33, che fu
trasferito poco dopo presso la struttura di
Breil, assieme a un Fiat 418 Ac. Il mezzo
fu collocato al coperto, e restò in esposizione,
fino al colpo di scena del 2022.
Nell’estate del 2022 la direzione di Ecomusée
annuncia di doversi purtroppo privare
di alcuni mezzi per mancanza di spazio, e
nell’elenco figurava anche il filobus Menarini.
L’occasione era irrinunciabile e la
sezione di Taggia del Museo Nazionale
dei Trasporti, che già aveva in dotazione
un filobus Menarini F 201 Lu del 1988, si
e’ subito attivata per i necessari accordi.
Ad inizio agosto, il Menarini ha lasciato,
dopo 29 anni di soggiorno, l’Ecomusée, per
fare ritorno in Italia, ed e’ stato collocato
a Taggia, a fianco del filobus già presente
in struttura da qualche anno. La vettura è
in buone condizioni di carrozzeria , è completa
come parte elettrica e meccanica, e
come arredamento interno. Sembra non siano
passati 30 anni, e si ha l’impressione
che si dovesse ‘alzare le aste’ e metterlo in
presa, il filobus si muoverebbe senza problemi.
Del resto, solo la demolizione ha
potuto fermare macchine così ben costruite.
Ora il filobus fa parte del patrimonio di Mnt
ed italiano, e ha un grande valore storico,
simbolo di un’epoca di mezzi definibili come
“la sintesi del meglio” , quali erano i
veicoli di produzione della casa bolognese.
Giusto infine ricordare La carrozzeria Menarini
fornì sempre negli anni 60 esemplari
simili a Parma (2 unità), Rimini (1),
Perugia (1) e Modena (7, con semi-porta
supplementare anteriore).
Stefano Alfano
44
45
46
Motore anteriore
INDCAR
Mobi
Lunghezza mm 8.000* / 8.500**
Posti n. 31 - 41 / 33***
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Fpt / 180 - 210
Trasmissione
mecc. 6 marce
Prezzo euro
Classe I: 170.000 / 180.000
scuolabus: 124.000 / 126.000
linea: 140.000 / 142.000
* disponibile in versione Classe I, scuolabus,
linea
** disponibile in versione Classe I low
entry, scuolabus, linea
*** 45 / 50 su scuolabus
Wing
Lunghezza mm 7.700
Posti n. 28 / 24 / 21*
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Fpt / 180 - 210
Trasmissione
mecc. 6 marce
Prezzo € 148.000/145.000/158.000
* versione Turismo Th, con sollevatore
su porta d’emergenza posteriore
Mago2
Lunghezza mm 8.800
Posti n. 30 / 32 / 34*
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Fpt / 220
Trasmissione
mecc. 6 marce
Prezzo € 180.000/182.000/178.000
* versione Cabrio
Next L8
Lunghezza mm 8.700
Posti n. 34 / 30
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Fpt / 220 - Mb / 238
Trasmissione
mecc. 6 marce
Prezzo euro 192.000 / 190.000
Predisposto per montaggio sollevatore
su porta emergenza centrale
Next L9/10
Lunghezza mm 9.400 / 10.000
Posti n. 38* / 42
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Fpt / 220 - Mb / 238
Trasmissione
mecc. 6 marce
Prezzo euro 210.000
* 36 su veicolo con sollevatore
ISUZU
Novo Ultra
Lunghezza mm 7.305
Posti n. 29* / 33**
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190
Trasmissione
automatica
Prezzo euro Classe II: 108.000
Classe III: 115.000
scuolabus***: 88.000
* versione Classe III
** versione ClasseII
*** modello Novo Scuolabus, 45 posti
Turquoise scuolabus
Lunghezza mm 7.720
Posti n. 50
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190
Trasmissione
automatica
Prezzo euro 98.000
Novo Citi*
Lunghezza mm 7.502
Posti n. 54
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190
Trasmissione
automatica
Prezzo euro 110.000
* Classe I
MERCEDES
Sprinter City 45 - 75
Lunghezza mm 7.400 / 8.500
Posti n. 28 / 38
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Om 651 / 140 - 160
Trasmissione
aut. 7G-Tronic Plus
Prezzo euro 190.000 / 270.000
Sprinter Basic 45 - Mobility
45 - Transfer 45
Lunghezza mm 7.400
Posti n. - / 18 / 22
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Om 651 / 140
Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus
Prezzo € 115.000/170.000/160.000
Sprinter Travel 75
Lunghezza mm 8.500
Posti n. 21
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Om 651 / 160
Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus
Prezzo euro 240.000
TEMSA
Prestij Sx
Classe. III - Cl. II - Scuolabus
Lunghezza mm 7.168
Posti n. 29 / 35 / 45
Motorizzazione
Diesel
Motore/cv Fpt / 150
Trasmissione
manuale
Prezzo € 112.000 / 205.000 / 90.000
47
IVECO BUS
EVADYS
Lunghezza mm 12.000
Posti n. 49*/53**
Motorizzazione
Diesel
Motore marca/cv Fpt Cursor 9/400
Trasmissione
mec./auto/automatiz.
Prezzo euro 312.900/302.200
*Porta doppia con rampa. **Porta singola
con rampa
IRIZAR
i8 su telaio Scania
Lunghezza mm 12.380 / 13.380
Posti n. 50 / 55
Motore/cv Scania 450 / 490
Trasmissione
Scania automatizzato
Prezzo euro 368.750 / 416.250
Lunghezza mm 14.380 / 15.380
Posti n. 59 / 65
Motore/cv Scania 490
Trasmissione
Scania automatizzato
Prezzo euro 422.500 / 431.250
i8 integrale
Lunghezza mm 12.380 / 13.380
Posti n. 51 / 55
Motore/cv Daf Mx11/13 449 / 482
Trasmissione -
Prezzo euro 371.250 / 413.750
Lunghezza mm 14.380 / 15.380
Posti n. 59 / 65
Motore/cv Daf Mx13 530
Trasmissione -
Prezzo euro 426.360 / 435.000**
* disponibile anche i8 Integral 14.38 con
Daf 482 cv a 421.250 €
i6 su telaio Scania
Lunghezza mm 10.800/12.350
Posti n. 47 / 55*
Motore/cv Scania 410**
Trasmissione
Scania automatizzato
Prezzo euro 303.750 / 306.250*
*50 con pedana
**disponibile anche i6 10,80 con Scania
410 cv a 312.500 €
Lunghezza mm 12.370
Posti n. 53
Motore/cv Scania 450*
Trasmissione
Scania automatizzato
Prezzo euro 342.500
Lunghezza mm
13.350 (6x2)
Posti n. 55
Motore/cv Scania 410
Trasmissione
Scania automatizzato
Prezzo euro 312.500 / 321.200*
* disponibile anche i6 13.35 con motore
450 cv a 330.330 €
Lunghezza mm
13.370 (6x2)
Posti n. 59
Motore/cv Scania 450 / 490
Trasmissione
Scania automatizzato
Prezzo euro 383.750 / 390.000
Lungh. mm
14.350/14.370 (6x2)
Posti n. 63 / 63
Motore/cv Scania 450 / 490
Trasmissione
Scania automatizzato
Prezzo euro 362.500 / 393.750
Lunghezza mm
15.370 (6x2)
Posti n. 69
Motore/cv Scania 490
Trasmissione
Scania automatizzato
Prezzo euro 401.250
i6 integrale
Lunghezza mm 10.800
Posti n. 47
Motore/cv Daf Mx11 408
Trasmissione -
Prezzo euro 307.500 / 316.250
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VADO E TORNO EDIZIONI www.vadoetorno.com
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SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI
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IAA HANNOVER
IAA HANNOVER IL SALONE DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA
IL SALONE DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA
ANTEPRIME
ANTEPRIME ECCO GLI ELETTRICI E GLI IBRIDI DI SCANIA - RENAULT
ECCO GLI ELETTRICI E GLI IBRIDI DI SCANIA - RENAULT
KANGOO E MASTER E-TECH ELECTRIC
KANGOO E MASTER E-TECH ELECTRIC ● PROVE
PROVE SCANIA 560 R SUPER
SCANIA 560 R SUPER
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ACTROS 300 - RENAULT TRUCKS T 520 HIGH EVOLUTION
TRUCK RACING
TRUCK RACING NEL 2023 CORRERANNO ANCHE GLI ELETTRICI
NEL 2023 CORRERANNO ANCHE GLI ELETTRICI
l’elettrico
l’elettrico
nativo
nativo
SETTEMBRE
SETTEMBRE
2022
2022
MENSILE
MENSILE
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3,00
Prima immissione:
Prima immissione:
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5 settembre 2022
9
diventa
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Poste Italiane s.p.a. - SPED.
SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI
IN A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI
IAA HANNOVER
IAA HANNOVER IL SALONE DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA
IL SALONE DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA
ANTEPRIME
ANTEPRIME ECCO GLI ELETTRICI E GLI IBRIDI DI SCANIA - RENAULT
ECCO GLI ELETTRICI E GLI IBRIDI DI SCANIA - RENAULT
KANGOO E MASTER E-TECH ELECTRIC
KANGOO E MASTER E-TECH ELECTRIC ● PROVE
PROVE SCANIA 560 R SUPER
SCANIA 560 R SUPER
MERCEDES
MERCEDES eACTROS 300 - RENAULT TRUCKS T 520 HIGH EVOLUTION
ACTROS 300 - RENAULT TRUCKS T 520 HIGH EVOLUTION
TRUCK RACING
TRUCK RACING NEL 2023 CORRERANNO ANCHE GLI ELETTRICI
NEL 2023 CORRERANNO ANCHE GLI ELETTRICI
l’elettrico
l’elettrico
nativo
nativo
SETTEMBRE
SETTEMBRE
2022
2022
MENSILE
MENSILE
€ 3,00
3,00
Prima immissione:
Prima immissione:
5 settembre 2022
5 settembre 2022
9
diventa
diventa
Iaa Transportation 2022
Le anteprime da Hannover
La scossa del Grifone
Gli elettrici (e gli ibridi) di Scania
Senza compromessi. La prova
del Mercedes eActros 300
Novità nel Truck Racing:
nel 2023 si apre agli elettrici
PER ABBONAMENTI
E COPIE SAGGIO:
VADO E TORNO EDIZIONI
via Brembo 27, 20139 Milano
tel. 02/55230950
E-mail: abbonamenti@vadoetorno.com
30 31
30 31
La strada verso
la CO 2 free del
trasporto merci
è oggi per il
Costruttore
svedese una realtà
molto concreta.
Accanto alla
tradizionale
offerta di modelli
endotermici,
Södertälje offre una
gamma di ibridi e
elettrici sempre più
ampia
A
ccadeva un anno fa.
Nell’ultimo scorcio
del 2021, per l’esattezza.
Scania si prende
la scena presentando il
nuovo motore 13 litri. Non
un semplice maquillage,
ma una vera novità a tutto
tondo. L’ennesimo gioiello
sfornato a Södertälje, un
propulsore capace di alzare
il livello di efficienza e tagliare
i consumi dell’8 per
cento. «Esempio di avanguardia
tecnologica dei motori
a combustione interna»,
abbiamo scritto nell’articolo
di presentazione (Vado e
Torno 12/2021), sottolineando
lo sforzo del Costruttore
svedese che nel progetto ha
investito la bellezza di due
miliardi di euro. Tanti quanti
quelli spesi a suo tempo
per lo sviluppo della Next
gen lanciata nel 2016.
Ma come? Si parla tanto
di transizione, si corre verso
soluzioni sempre più green,
si affacciano con prepotenza
i motori elettrici e Scania cosa
fa, mette lì un sostanzioso
investimento nel diesel?
Sissignori. Non c’è contraddizione.
E men che meno
alcuna inversione di rotta.
Scania ha investito nel diesel
con consapevolezza.
ELETTRICO ANCHE
A 44 TON
Per il momento
occorre
accontentarsi di
una foto. Almeno
fino a quando il
trattore 4 per 2
da 558 cv (410
kW), alimentato
da tre macchine
elettriche
e dotato di
cambio a 6
marce, entrerà
in produzione
di serie. E ciò
avverrà non
prima della fine
del prossimo
anno.
SCOSSA
SCOSSA
Scania a tutto green dagli ibridi agli elettrici
Scania a tutto green dagli ibridi agli elettrici
IL GRIFONE
IL GRIFONE
CHE
CHE DÀ LA
DÀ LA
24 25
24 25
PERDE?
Tutto pronto per l’attesa
edizione 2022 della rassegna
tedesca, la prima con la dicitura
‘Transportation’ che segna
una evidente svolta rispetto al
passato con l’apertura a nuove
tecnologie e espositori inediti.
Ecco cosa vedremo dal 20 al
25 settembre a Hannover
Q
uattro anni senza la Iaa sono tanti: la
pandemia ha colpito duramente anche
la rassegna tedesca, punto di riferimento
europeo e mondiale nel settore dei veicoli commerciali,
che ha subito la cancellazione dell’edizione
2020. In questi quattro anni, però, gli
organizzatori hanno lavorato per allineare la
manifestazione ai cambiamenti che il mondo del
trasporto commerciale sta vivendo. Dunque, l’etichetta
Iaa Transportation sostituisce la storica Iaa
Commercial vehicles, con l’obiettivo di «allargare
la platea a espositori diversi rispetto al passato».
Iaa Transportation 2022: le anticipazioni
E CHI
SE LA
IL GRANDE
RITORNO
Non è usuale
aspettare 4
anni tra una
Iaa e l’altra.
Proprio
all’edizione
2018, l’ultima
prima della
pausa
pandemica, si
riferisce la foto
di apertura.
55
54 55
© Vado e Torno 2022
DOTAZIONE di serie della versione con
passo di 5.500 mm e peso totale a terra
di 19.000 chili: volante in pelle controllo
clima automatico, tettuccio apribile,
presa di corrente 24V, mirrorcam di 2 a
generazionesistema di chiusura centralizzato
con telecomando, radio digitale,
sistema di navigazione, luci diurne e fanali
posteriori a Led.
DOTAZIONE MR TRUCK motore elettrico,
cambio automatico per propulsione
elettrica a due velocità (più 2 retro),
limitatore di velocità, Stability control
assist, avviso per il mantenimento della
corsia, Attention assist, Active brake assist,
assistente alla svolta, monitoraggio
automatico pressione pneumatici, Roll
control assist, sistema di rilevamento
fumo, airbag lato conducente.
Costruito nello stabilimento di Wörth,
Germania.
MERCEDES
eACTROS
300
CARRO 2 ASSI
MOTORE ELETTRICO 450 CV
min 16°
max 26°
Traffico scorrevole lungo tutto
il percorso della prova. Tempo
soleggiato, senza vento né
precipitazioni.
LA CARTA D’IDENTITÀ
DRIVELINE %
a a a a c 94
COMFORT E SICUREZZA
a a a b e 64,9
CARATTERISTICHE DEL VEICOLO
a a a b e 68,1
MOBILITY REVOLUTION TRUCK
a a a d e 80,2
SUSTAINABILITY INDEX
Il primo full electric della Stella
Il primo full electric della Stella
SENZA
SENZA
COMPROMESSI
COMPROMESSI
IMPRESSIONE
DI GUIDA
N
on tutte le strade portano all’elettrico, evidentemente,
ma all’elettrico si può giungere
percorrendo strade diverse. Quella
scelta da Mercedes passa attraverso un ripensamento
radicale della powertrain dei veicoli, con
conseguente layout nuovo di zecca rispetto ai
camion con motore termico. Il risultato sono dei
truck (parliamo al plurale perché la catena cinematica
è condivisa, al momento, dall’eActros e
dall’eEconic, e chissà cosa porterà in dote lo Iaa
a settembre) profondamente e davvero differenti
rispetto a ciò a cui eravamo abituati. Ancor più
di quanto possano sembrarlo a prima vista.
Fuori l’albero di trasmissione,
dentro due motori elettrici
integrati nell’assale posteriore,
progettato e realizzato dagli
ingegneri Mercedes. Capofila del
nuovo corso della Stella, l’eActros
ambisce a diventare un riferimento
nella distribuzione regionale.
L’abbiamo provato in Germania
PREZZO LISTINO
390.000 €
(Stima di Vado e Torno)
64 65
64 65
L
a notizia è clamorosa ma
non sorprendente. Inattesa,
piuttosto, questo
sì. Almeno nella tempistica.
Approvando il Regolamento
tecnico 2023, la Commissione
truck della Federazione
internazionale dell’automobile
(Fia), sotto la cui egida
si svolge il campionato europeo
camion, ha di fatto aperto
le porte delle corse anche
alle motorizzazioni alternative.
In soldoni: già a partire
dal prossimo anno, il 2023,
accanto ai bolidi attuali con
motorizzazione convenzionale,
potranno schierarsi anche
i veicoli spinti da propulsori
elettrici o ibridi.
Una svolta storica per il mondo
del truck racing. Una decisione
che naturalmente si
inserisce nel solco di quella
che è ormai per ogni costruttore
di camion (ma non soltanto)
la stella polare, la rotta
imprescindibile da seguire:
quella della sostenibilità a tutto
tondo, a 360 gradi, per una
mobilità e un trasporto merci
a impatto ambientale zero. Un
concetto che il truck racing ha
da parte sua sposato concretamente
già lo scorso anno,
con il passaggio al’utilizzo
dei carburanti green.
Sarà una sirena
per i costruttori?
A quel primo passo, si affianca
ora una decisione inequivocabilmente
ancora più
importante e significativa.
Una decisione storica, non
c’è dubbio, certamente destinata
a cambiare, non certo
lo spirito delle competizioni,
bensì il modo di intendere e
rappresentare il motorsport,
anche quello dei truck. Non
più come un piccolo mondo
parallelo ma svincolato dalla
realtà quotidiana, bensì piuttosto
un banco di prova dove
testare e sviluppare soluzioni
da trasferire alla serie.
Insomma, l’auspicio è che
affacciandosi alla tecnologia
dell’elettrico e dell’ibrido,
il legame, spesso sfilacciato
se non addirittura inesistente
tra i truck da competizione e
l’industria del camion, possa
rinsaldarsi in chiave effettivamente
costruttiva.
E chissà che la decisione
della Fia di aprire già
dal prossimo anno le porte
all’elettrico e all’ibrido non
solletichi la voglia dei costruttori
di provare, o forse
meglio sarebbe dire tornare
in prima persona a cimentarsi
nelle competizioni in pista.
Là dove, marchi come Volvo
Trucks, Mercedes, Man, Scania,
Sisu, hanno fatto e scritto
la storia della specialità. In
fondo, non c’è oggi costruttore
tra i big che non abbia
sviluppato o addirittura già
proponga a catalogo veicoli
full electric e anche ibridi. E
allora, perchè no?
Alberto Gimmelli
UNA SVOLTA EPOCALE
Ammettendo di fatto in pista i bolidi a propulsione
elettrica così come quelli ibridi, l’European truck
racing championship (Etrc) imbocca in maniera decisa
la strada della sostenibilità a tutto tondo attuando
un’autentica svolta storica.
SCOSSA
SCOSSA
European Truck Racing Championship
European Truck Racing Championship
IN PISTA
IN PISTA
È un’autentica svolta storica quella che si
appresta a vivere il campionato europeo
camion. La strada della sostenibilità
imboccata lo scorso anno con l’utilizzo dei
carburanti green, diventa infatti ancora più
concreta con il via libera della commissione
Fia ai truck da competizione con
motorizzazione elettrica o ibrida accanto a
quelli attuali con propulsori endotermici
SETTEMBRE
SETTEMBRE
Iaa Transportation 2022
Le anteprime da Hannover
La scossa del Grifone
Gli elettrici (e gli ibridi) di Scania
Senza compromessi. La prova
del Mercedes eActros 300
Novità nel Truck Racing:
nel 2023 si apre agli elettrici
PER ABBONAMENTI
E COPIE SAGGIO:
VADO E TORNO EDIZIONI
via Brembo 27, 20139 Milano
tel. 02/55230950
E-mail: abbonamenti@vadoetorno.com
30 31
30 31
La strada verso
la CO 2 free del
trasporto merci
è oggi per il
Costruttore
svedese una realtà
molto concreta.
Accanto alla
tradizionale
offerta di modelli
endotermici,
Södertälje offre una
gamma di ibridi e
elettrici sempre più
ampia
A
ccadeva un anno fa.
Nell’ultimo scorcio
del 2021, per l’esattezza.
Scania si prende
la scena presentando il
nuovo motore 13 litri. Non
un semplice maquillage,
ma una vera novità a tutto
tondo. L’ennesimo gioiello
sfornato a Södertälje, un
propulsore capace di alzare
il livello di efficienza e tagliare
i consumi dell’8 per
cento. «Esempio di avanguardia
tecnologica dei motori
a combustione interna»,
abbiamo scritto nell’articolo
di presentazione (Vado e
Torno 12/2021), sottolineando
lo sforzo del Costruttore
svedese che nel progetto ha
investito la bellezza di due
miliardi di euro. Tanti quanti
quelli spesi a suo tempo
per lo sviluppo della Next
gen lanciata nel 2016.
Ma come? Si parla tanto
di transizione, si corre verso
soluzioni sempre più green,
si affacciano con prepotenza
i motori elettrici e Scania cosa
fa, mette lì un sostanzioso
investimento nel diesel?
Sissignori. Non c’è contraddizione.
E men che meno
alcuna inversione di rotta.
Scania ha investito nel diesel
con consapevolezza.
ELETTRICO ANCHE
A 44 TON
Per il momento
occorre
accontentarsi di
una foto. Almeno
fino a quando il
trattore 4 per 2
da 558 cv (410
kW), alimentato
da tre macchine
elettriche
e dotato di
cambio a 6
marce, entrerà
in produzione
di serie. E ciò
avverrà non
prima della fine
del prossimo
anno.
SCOSSA
SCOSSA
Scania a tutto green dagli ibridi agli elettrici
Scania a tutto green dagli ibridi agli elettrici
IL GRIFONE
IL GRIFONE
CHE
CHE DÀ LA
DÀ LA
55
54 55
© Vado e Torno 2022
DOTAZIONE di serie della versione con
passo di 5.500 mm e peso totale a terra
di 19.000 chili: volante in pelle controllo
clima automatico, tettuccio apribile,
presa di corrente 24V, mirrorcam di 2 a
generazionesistema di chiusura centralizzato
con telecomando, radio digitale,
sistema di navigazione, luci diurne e fanali
posteriori a Led.
DOTAZIONE MR TRUCK motore elettrico,
cambio automatico per propulsione
elettrica a due velocità (più 2 retro),
limitatore di velocità, Stability control
assist, avviso per il mantenimento della
corsia, Attention assist, Active brake assist,
assistente alla svolta, monitoraggio
automatico pressione pneumatici, Roll
control assist, sistema di rilevamento
fumo, airbag lato conducente.
Costruito nello stabilimento di Wörth,
Germania.
MERCEDES
eACTROS
300
CARRO 2 ASSI
MOTORE ELETTRICO 450 CV
min 16°
max 26°
Traffico scorrevole lungo tutto
il percorso della prova. Tempo
soleggiato, senza vento né
precipitazioni.
LA CARTA D’IDENTITÀ
DRIVELINE %
a a a a c 94
COMFORT E SICUREZZA
a a a b e 64,9
CARATTERISTICHE DEL VEICOLO
a a a b e 68,1
MOBILITY REVOLUTION TRUCK
a a a d e 80,2
SUSTAINABILITY INDEX
Il primo full electric della Stella
Il primo full electric della Stella
SENZA
SENZA
COMPROMESSI
COMPROMESSI
IMPRESSIONE
DI GUIDA
N
on tutte le strade portano all’elettrico, evidentemente,
ma all’elettrico si può giungere
percorrendo strade diverse. Quella
scelta da Mercedes passa attraverso un ripensamento
radicale della powertrain dei veicoli, con
conseguente layout nuovo di zecca rispetto ai
camion con motore termico. Il risultato sono dei
truck (parliamo al plurale perché la catena cinematica
è condivisa, al momento, dall’eActros e
dall’eEconic, e chissà cosa porterà in dote lo Iaa
a settembre) profondamente e davvero differenti
rispetto a ciò a cui eravamo abituati. Ancor più
di quanto possano sembrarlo a prima vista.
Fuori l’albero di trasmissione,
dentro due motori elettrici
integrati nell’assale posteriore,
progettato e realizzato dagli
ingegneri Mercedes. Capofila del
nuovo corso della Stella, l’eActros
ambisce a diventare un riferimento
nella distribuzione regionale.
L’abbiamo provato in Germania
PREZZO LISTINO
390.000 €
(Stima di Vado e Torno)
64 65
64 65
L
a notizia è clamorosa ma
non sorprendente. Inattesa,
piuttosto, questo
sì. Almeno nella tempistica.
Approvando il Regolamento
tecnico 2023, la Commissione
truck della Federazione
internazionale dell’automobile
(Fia), sotto la cui egida
si svolge il campionato europeo
camion, ha di fatto aperto
le porte delle corse anche
alle motorizzazioni alternative.
In soldoni: già a partire
dal prossimo anno, il 2023,
accanto ai bolidi attuali con
motorizzazione convenzionale,
potranno schierarsi anche
i veicoli spinti da propulsori
elettrici o ibridi.
Una svolta storica per il mondo
del truck racing. Una decisione
che naturalmente si
inserisce nel solco di quella
che è ormai per ogni costruttore
di camion (ma non soltanto)
la stella polare, la rotta
imprescindibile da seguire:
quella della sostenibilità a tutto
tondo, a 360 gradi, per una
mobilità e un trasporto merci
a impatto ambientale zero. Un
concetto che il truck racing ha
da parte sua sposato concretamente
già lo scorso anno,
con il passaggio al’utilizzo
dei carburanti green.
Sarà una sirena
per i costruttori?
A quel primo passo, si affianca
ora una decisione inequivocabilmente
ancora più
importante e significativa.
Una decisione storica, non
c’è dubbio, certamente destinata
a cambiare, non certo
lo spirito delle competizioni,
bensì il modo di intendere e
rappresentare il motorsport,
anche quello dei truck. Non
più come un piccolo mondo
parallelo ma svincolato dalla
realtà quotidiana, bensì piuttosto
un banco di prova dove
testare e sviluppare soluzioni
da trasferire alla serie.
Insomma, l’auspicio è che
affacciandosi alla tecnologia
dell’elettrico e dell’ibrido,
il legame, spesso sfilacciato
se non addirittura inesistente
tra i truck da competizione e
l’industria del camion, possa
rinsaldarsi in chiave effettivamente
costruttiva.
E chissà che la decisione
della Fia di aprire già
dal prossimo anno le porte
all’elettrico e all’ibrido non
solletichi la voglia dei costruttori
di provare, o forse
meglio sarebbe dire tornare
in prima persona a cimentarsi
nelle competizioni in pista.
Là dove, marchi come Volvo
Trucks, Mercedes, Man, Scania,
Sisu, hanno fatto e scritto
la storia della specialità. In
fondo, non c’è oggi costruttore
tra i big che non abbia
sviluppato o addirittura già
proponga a catalogo veicoli
full electric e anche ibridi. E
allora, perchè no?
Alberto Gimmelli
UNA SVOLTA EPOCALE
Ammettendo di fatto in pista i bolidi a propulsione
elettrica così come quelli ibridi, l’European truck
racing championship (Etrc) imbocca in maniera decisa
la strada della sostenibilità a tutto tondo attuando
un’autentica svolta storica.
SCOSSA
SCOSSA
European Truck Racing Championship
European Truck Racing Championship
IN PISTA
IN PISTA
È un’autentica svolta storica quella che si
appresta a vivere il campionato europeo
camion. La strada della sostenibilità
imboccata lo scorso anno con l’utilizzo dei
carburanti green, diventa infatti ancora più
concreta con il via libera della commissione
Fia ai truck da competizione con
motorizzazione elettrica o ibrida accanto a
quelli attuali con propulsori endotermici
24 25
24 25
PERDE?
Tutto pronto per l’attesa
edizione 2022 della rassegna
tedesca, la prima con la dicitura
‘Transportation’ che segna
una evidente svolta rispetto al
passato con l’apertura a nuove
tecnologie e espositori inediti.
Ecco cosa vedremo dal 20 al
25 settembre a Hannover
Q
uattro anni senza la Iaa sono tanti: la
pandemia ha colpito duramente anche
la rassegna tedesca, punto di riferimento
europeo e mondiale nel settore dei veicoli commerciali,
che ha subito la cancellazione dell’edizione
2020. In questi quattro anni, però, gli
organizzatori hanno lavorato per allineare la
manifestazione ai cambiamenti che il mondo del
trasporto commerciale sta vivendo. Dunque, l’etichetta
Iaa Transportation sostituisce la storica Iaa
Commercial vehicles, con l’obiettivo di «allargare
la platea a espositori diversi rispetto al passato».
Iaa Transportation 2022: le anticipazioni
E CHI
SE LA
IL GRANDE
RITORNO
Non è usuale
aspettare 4
anni tra una
Iaa e l’altra.
Proprio
all’edizione
2018, l’ultima
prima della
pausa
pandemica, si
riferisce la foto
di apertura.
Turismo
VADO E TORNO EDIZIONI
VADO E TORNO EDIZIONI www.vadoetorno.com
www.vadoetorno.com ISSN 0042 2096
ISSN 0042 2096 Poste Italiane s.p.a. -
Poste Italiane s.p.a. - SPED.
SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI
IN A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI
IAA HANNOVER
IAA HANNOVER IL SALONE DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA
IL SALONE DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA
ANTEPRIME
ANTEPRIME ECCO GLI ELETTRICI E GLI IBRIDI DI SCANIA - RENAULT
ECCO GLI ELETTRICI E GLI IBRIDI DI SCANIA - RENAULT
KANGOO E MASTER E-TECH ELECTRIC
KANGOO E MASTER E-TECH ELECTRIC ● PROVE
PROVE SCANIA 560 R SUPER
SCANIA 560 R SUPER
MERCEDES
MERCEDES eACTROS 300 - RENAULT TRUCKS T 520 HIGH EVOLUTION
ACTROS 300 - RENAULT TRUCKS T 520 HIGH EVOLUTION
TRUCK RACING
TRUCK RACING NEL 2023 CORRERANNO ANCHE GLI ELETTRICI
NEL 2023 CORRERANNO ANCHE GLI ELETTRICI
l’elettrico
l’elettrico
nativo
nativo
SETTEMBRE
SETTEMBRE
2022
2022
MENSILE
MENSILE
€ 3,00
3,00
Prima immissione:
Prima immissione:
5 settembre 2022
5 settembre 2022
9
diventa
diventa
SETTEMBRE
Iaa Transportation 2022
Le anteprime da Hannover
La scossa del Grifone
Gli elettrici (e gli ibridi) di Scania
Senza compromessi. La prova
del Mercedes eActros 300
Novità nel Truck Racing:
nel 2023 si apre agli elettrici
PER ABBONAMENTI
E COPIE SAGGIO:
VADO E TORNO EDIZIONI
via Brembo 27, 20139 Milano
tel. 02/55230950
E-mail: abbonamenti@vadoetorno.com
30 31
30 31
La strada verso
la CO 2 free del
trasporto merci
è oggi per il
Costruttore
svedese una realtà
molto concreta.
Accanto alla
tradizionale
offerta di modelli
endotermici,
Södertälje offre una
gamma di ibridi e
elettrici sempre più
ampia
A
ccadeva un anno fa.
Nell’ultimo scorcio
del 2021, per l’esattezza.
Scania si prende
la scena presentando il
nuovo motore 13 litri. Non
un semplice maquillage,
ma una vera novità a tutto
tondo. L’ennesimo gioiello
sfornato a Södertälje, un
propulsore capace di alzare
il livello di efficienza e tagliare
i consumi dell’8 per
cento. «Esempio di avanguardia
tecnologica dei motori
a combustione interna»,
abbiamo scritto nell’articolo
di presentazione (Vado e
Torno 12/2021), sottolineando
lo sforzo del Costruttore
svedese che nel progetto ha
investito la bellezza di due
miliardi di euro. Tanti quanti
quelli spesi a suo tempo
per lo sviluppo della Next
gen lanciata nel 2016.
Ma come? Si parla tanto
di transizione, si corre verso
soluzioni sempre più green,
si affacciano con prepotenza
i motori elettrici e Scania cosa
fa, mette lì un sostanzioso
investimento nel diesel?
Sissignori. Non c’è contraddizione.
E men che meno
alcuna inversione di rotta.
Scania ha investito nel diesel
con consapevolezza.
ELETTRICO ANCHE
A 44 TON
Per il momento
occorre
accontentarsi di
una foto. Almeno
fino a quando il
trattore 4 per 2
da 558 cv (410
kW), alimentato
da tre macchine
elettriche
e dotato di
cambio a 6
marce, entrerà
in produzione
di serie. E ciò
avverrà non
prima della fine
del prossimo
anno.
SCOSSA
SCOSSA
Scania a tutto green dagli ibridi agli elettrici
Scania a tutto green dagli ibridi agli elettrici
IL GRIFONE
IL GRIFONE
CHE
CHE DÀ LA
DÀ LA
55
54 55
© Vado e Torno 2022
DOTAZIONE di serie della versione con
passo di 5.500 mm e peso totale a terra
di 19.000 chili: volante in pelle controllo
clima automatico, tettuccio apribile,
presa di corrente 24V, mirrorcam di 2 a
generazionesistema di chiusura centralizzato
con telecomando, radio digitale,
sistema di navigazione, luci diurne e fanali
posteriori a Led.
DOTAZIONE MR TRUCK motore elettrico,
cambio automatico per propulsione
elettrica a due velocità (più 2 retro),
limitatore di velocità, Stability control
assist, avviso per il mantenimento della
corsia, Attention assist, Active brake assist,
assistente alla svolta, monitoraggio
automatico pressione pneumatici, Roll
control assist, sistema di rilevamento
fumo, airbag lato conducente.
Costruito nello stabilimento di Wörth,
Germania.
MERCEDES
eACTROS
300
CARRO 2 ASSI
MOTORE ELETTRICO 450 CV
min 16°
max 26°
Traffico scorrevole lungo tutto
il percorso della prova. Tempo
soleggiato, senza vento né
precipitazioni.
LA CARTA D’IDENTITÀ
DRIVELINE %
a a a a c 94
COMFORT E SICUREZZA
a a a b e 64,9
CARATTERISTICHE DEL VEICOLO
a a a b e 68,1
MOBILITY REVOLUTION TRUCK
a a a d e 80,2
SUSTAINABILITY INDEX
Il primo full electric della Stella
Il primo full electric della Stella
SENZA
SENZA
COMPROMESSI
COMPROMESSI
IMPRESSIONE
DI GUIDA
N
on tutte le strade portano all’elettrico, evidentemente,
ma all’elettrico si può giungere
percorrendo strade diverse. Quella
scelta da Mercedes passa attraverso un ripensamento
radicale della powertrain dei veicoli, con
conseguente layout nuovo di zecca rispetto ai
camion con motore termico. Il risultato sono dei
truck (parliamo al plurale perché la catena cinematica
è condivisa, al momento, dall’eActros e
dall’eEconic, e chissà cosa porterà in dote lo Iaa
a settembre) profondamente e davvero differenti
rispetto a ciò a cui eravamo abituati. Ancor più
di quanto possano sembrarlo a prima vista.
Fuori l’albero di trasmissione,
dentro due motori elettrici
integrati nell’assale posteriore,
progettato e realizzato dagli
ingegneri Mercedes. Capofila del
nuovo corso della Stella, l’eActros
ambisce a diventare un riferimento
nella distribuzione regionale.
L’abbiamo provato in Germania
PREZZO LISTINO
390.000 €
(Stima di Vado e Torno)
64 65
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L
a notizia è clamorosa ma
non sorprendente. Inattesa,
piuttosto, questo
sì. Almeno nella tempistica.
Approvando il Regolamento
tecnico 2023, la Commissione
truck della Federazione
internazionale dell’automobile
(Fia), sotto la cui egida
si svolge il campionato europeo
camion, ha di fatto aperto
le porte delle corse anche
alle motorizzazioni alternative.
In soldoni: già a partire
dal prossimo anno, il 2023,
accanto ai bolidi attuali con
motorizzazione convenzionale,
potranno schierarsi anche
i veicoli spinti da propulsori
elettrici o ibridi.
Una svolta storica per il mondo
del truck racing. Una decisione
che naturalmente si
inserisce nel solco di quella
che è ormai per ogni costruttore
di camion (ma non soltanto)
la stella polare, la rotta
imprescindibile da seguire:
quella della sostenibilità a tutto
tondo, a 360 gradi, per una
mobilità e un trasporto merci
a impatto ambientale zero. Un
concetto che il truck racing ha
da parte sua sposato concretamente
già lo scorso anno,
con il passaggio al’utilizzo
dei carburanti green.
Sarà una sirena
per i costruttori?
A quel primo passo, si affianca
ora una decisione inequivocabilmente
ancora più
importante e significativa.
Una decisione storica, non
c’è dubbio, certamente destinata
a cambiare, non certo
lo spirito delle competizioni,
bensì il modo di intendere e
rappresentare il motorsport,
anche quello dei truck. Non
più come un piccolo mondo
parallelo ma svincolato dalla
realtà quotidiana, bensì piuttosto
un banco di prova dove
testare e sviluppare soluzioni
da trasferire alla serie.
Insomma, l’auspicio è che
affacciandosi alla tecnologia
dell’elettrico e dell’ibrido,
il legame, spesso sfilacciato
se non addirittura inesistente
tra i truck da competizione e
l’industria del camion, possa
rinsaldarsi in chiave effettivamente
costruttiva.
E chissà che la decisione
della Fia di aprire già
dal prossimo anno le porte
all’elettrico e all’ibrido non
solletichi la voglia dei costruttori
di provare, o forse
meglio sarebbe dire tornare
in prima persona a cimentarsi
nelle competizioni in pista.
Là dove, marchi come Volvo
Trucks, Mercedes, Man, Scania,
Sisu, hanno fatto e scritto
la storia della specialità. In
fondo, non c’è oggi costruttore
tra i big che non abbia
sviluppato o addirittura già
proponga a catalogo veicoli
full electric e anche ibridi. E
allora, perchè no?
Alberto Gimmelli
UNA SVOLTA EPOCALE
Ammettendo di fatto in pista i bolidi a propulsione
elettrica così come quelli ibridi, l’European truck
racing championship (Etrc) imbocca in maniera decisa
la strada della sostenibilità a tutto tondo attuando
un’autentica svolta storica.
SCOSSA
SCOSSA
European Truck Racing Championship
European Truck Racing Championship
IN PISTA
IN PISTA
È un’autentica svolta storica quella che si
appresta a vivere il campionato europeo
camion. La strada della sostenibilità
imboccata lo scorso anno con l’utilizzo dei
carburanti green, diventa infatti ancora più
concreta con il via libera della commissione
Fia ai truck da competizione con
motorizzazione elettrica o ibrida accanto a
quelli attuali con propulsori endotermici
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PERDE?
Tutto pronto per l’attesa
edizione 2022 della rassegna
tedesca, la prima con la dicitura
‘Transportation’ che segna
una evidente svolta rispetto al
passato con l’apertura a nuove
tecnologie e espositori inediti.
Ecco cosa vedremo dal 20 al
25 settembre a Hannover
Q
uattro anni senza la Iaa sono tanti: la
pandemia ha colpito duramente anche
la rassegna tedesca, punto di riferimento
europeo e mondiale nel settore dei veicoli commerciali,
che ha subito la cancellazione dell’edizione
2020. In questi quattro anni, però, gli
organizzatori hanno lavorato per allineare la
manifestazione ai cambiamenti che il mondo del
trasporto commerciale sta vivendo. Dunque, l’etichetta
Iaa Transportation sostituisce la storica Iaa
Commercial vehicles, con l’obiettivo di «allargare
la platea a espositori diversi rispetto al passato».
Iaa Transportation 2022: le anticipazioni
E CHI
SE LA
IL GRANDE
RITORNO
Non è usuale
aspettare 4
anni tra una
Iaa e l’altra.
Proprio
all’edizione
2018, l’ultima
prima della
pausa
pandemica, si
riferisce la foto
di apertura.
Turismo
Turismo
Lunghezza mm 12.350 / 12.370
Posti n. 55* / 53
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449
Trasmissione -
Prezzo euro 315.750 / 347.500
* 53 con pedana
Lunghezza mm 13.350
Posti n. 59*
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449
Trasmissione -
Prezzo euro 322.500** / 333.750
* 52 con pedana
** anche versione a 328.750 €, sempre
408 cv
Lunghezza mm
13.370 (6x2)
Posti n. 59
Motore/cv Daf Mx13 482
Trasmissione -
Prezzo euro 388.750
Lungh. mm 14.350 / 14.370 (6x2)
Posti n. 63
Motore/cv Daf Mx13 482 / 530
Trasmissione -
Prezzo euro 371.250* / 413.750
* anche versione a 396.250 €, sempre
482 cv
Lunghezza mm
15.370 (6x2)
Posti n. 69
Motore/cv Daf Mx13 530
Trasmissione -
Prezzo euro 410.000
i6S su telaio Scania
Lunghezza mm 12.350
Posti n. 55*
Motore/cv Scania 410 / 450
Trasmissione Scania automatizzato
Prezzo euro 315.000 / 323.750
*50 con pedana
Lunghezza mm
15.350 (6x2)
Posti n. 71
Motore/cv Scania 450
Trasmissione Scania automatizzato
Prezzo euro 370.000
i6S integrale
Lunghezza mm 12.350
Posti n. 55*
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449
Trasmissione -
Prezzo euro 321.250 / 326.250
* 53 con pedana
Lunghezza mm
15.350 (6x2)
Posti n. 71
Motore/cv Daf Mx11 482
Trasmissione -
Prezzo euro 378.750
MAN
Lion’s Coach
Lunghezza mm 12.101 / 13.091
Posti n. 55 / 57
Motore/cv Man / 420
Trasm. mec. / automatizz. 12 marce
Prezzo euro 392.000 / 416.000
Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)
Posti n. 59 / 65
Motore/cv Man / 460
Trasmissione automatizz. 12 marce
Prezzo euro 432.000 / 440.000
MERCEDES
Tourismo Rhd - M/2 Rhd
Lunghezza mm 12.300 / 13.100
Posti n. 51 / 55
Motore/cv Om 470 / 422
Trasm. mecc. Go 210 / rob. Go 250
Prezzo euro 488.500 / 512.300
Tourismo M/3 Rhd - L
Lungh. mm 14.100 / 15.100 (6x2)
Posti n. 55 / 59
Motore/cv Om 470 / 422
Trasmissione robotizzato Go 250
Prezzo euro 530.100 / 546.000
Su tutti i Tourismo, sollevatore Prm a
29.700 €. Toilette a 11.800 €
NEOPLAN
Tourliner
Lunghezza mm 12.101 / 13.091
Posti n. 55 / 57
Motore/cv Man / 460
Trasmissione automatizz. 12 marce
Prezzo euro 424.000 / 448.000
Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)
Posti n. 59 / 65
Motore/cv Man / 460
Trasmissione automatizz. 12 marce
Prezzo euro 464.000 / 472.000
Cityliner
Lungh. mm 12.240/12.990*/13.990*
Posti n. 55 / 59 / 65
Motore/cv Man 460 / 500 / 500
Trasmissione automatizz. 12 marce
Prezzo € 480.000/512.000/520.000
* tre assi
Skyliner
Lunghezza mm
14.000 (6x2)
Posti n. 85
Motore/cv Man / 500
Trasmissione automatizz. 12 marce
Prezzo euro 720.000
SCANIA
Touring Hd
Lunghezza mm 12.090
Posti n. 55
Motore/cv Scania Dc13 / 410*
Trasmissione Scania Opticruise
Prezzo euro 326.667
* opzionale motore Scania Dc13 450 cv
Lunghezza mm
12.070 (6x2)
Posti n. 63
Motore/cv Scania Dc13 / 450
Trasmissione Scania Opticruise
Prezzo euro 375.000
SETRA
S 511 Hd - S 515 Hd
Lunghezza mm 10.500 / 12.300
Posti n. 43 / 51
Motore/cv Om 470 / 388 - 422
Trasmissione
mecc. Go-210
Prezzo euro 452.000 / 500.600
S 516 Hd/2 - Hd/3* - Hdh*
Lungh. mm 13.100/13.100/13.300
Posti n. 55
Motore/cv Om 470 / 422 - 422- 470
Trasmissione robotizzato Go 250
Prezzo € 521.600/548.600/608.900
* tre assi
S 517 Hd - Hdh
Lungh. mm 13.900 / 14.200 (6x2)
Posti n. 59
Motore/cv Om 470 / 422 - 470
Trasmissione robotizzato Go 250
Prezzo € 556.300 / 625.700
S 531 Dt
Lungh. mm
14.000 (6x2)
Posti n. 83
Motore/cv Om 471 / 510
Trasmissione robotizzato Go 250
Prezzo euro 736.800
Su tutti i Setra (esclusi S 511 Hd, S 531
Dt e gli Hdh) sollevatore Prm a 26.500 €.
Su tutti i Setra (esclusi S 531 Dt e gli
Hdh), toilette a 11.300 euro.
TEMSA
Hd 12 - 13
Lungh. mm 12.276 / 13.076
Posti n. 55 / 59
Motore/cv Daf Mx-11 / 435
Trasmissione Zf Astronic - man.
Prezzo € 286.000 / 294.000
Maraton 12 - 13
Lungh. mm 12.365 / 13.080
Posti n. 54 / 58
Motore/cv Daf Mx-11 / 435
Trasmissione Zf Astronic - man.
Prezzo € 325.000 / 332.000
VAN HOOL
Ex11* - Ex15**
Lunghezza mm 10.700 / 12.480
Posti n. 39 / 51
Motore/cv Daf Mx11 / 341 - 408
Trasm. Daimler Go / Zf Traxon
Prezzo €
Ex11L 230.000
Ex11H 252.500
Ex15L 231.000
Ex15M 252.500
Ex15H 255.000
* disponibile in versione L ed H
** disponibile in versione L, M ed H
Ex16* - Ex17H
Lungh. mm 13.260** / 14.220***
Posti n. 63 / 65
Motore/cv Daf Mx11-13 / 341 - 483
Trasm.
Prezzo €
Daimler Go / Zf Traxon
Ex16L 232.000
Ex16M 255.000
Ex16H 279.500
Ex17H 284.500
* disponibile in versione L, M ed H
** Ex16H lungo 13.385 su tre assi (59
posti)
*** tre assi
Astron Tx16 - Tx17 (6x2)
Lunghezza mm 13.200 / 14.040
Posti n. 55 / 59
Motore/cv Daf Mx-13 / 483
Trasmissione
Zf Traxon
Prezzo € 353.200 / 359.000
Astronef Tx15-Tx16-Tx17 (6x2)
Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040
Posti n. 51 / 55 / 59
Motore/cv Daf Mx-13 / 483
Trasmissione
Zf Traxon
Prezzo € 351.000/356.800/362.400
48
49
Turismo
Altano Tx17-Tx18-Tx19 (6x2)
Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040
Posti n. 59 / 63 / 67
Motore/cv Daf Mx-13 / 483
Trasmissione
Zf Traxon
Prezzo € 376.000/382.300/388.500
Altano Tdx20-Tdx21 (6x2)
Lungh. mm 13.560 / 14.590
Posti n. 63 / 67
Motore/cv Daf Mx-13 / 483
Trasmissione
Zf Traxon
Prezzo € 394.100 / 401.800
Astromega Tdx25-Tdx27 (6x2)
Lungh. mm 13.150 / 14.105
Posti n. 81 / 89
Motore/cv Daf Mx-13 / 483
Trasmissione
Zf Traxon
Prezzo € 440.000 / 451.700
VDL
Futura Fmd2
Lunghezza mm
12.900 / 13.500 / 14.800*
Posti n. 57 / 61 / 67
Motore/cv Daf 370 / 370 / 410
Trasmissione
Zf Traxon
Prezzo € 317.000/327.000/350.000
* tre assi
Il Futura Fmd2 da 14,8 metri è disponibile
anche con pedana disabili e cambio
automatico
Futura Fhd2
Lunghezza mm
10.600 / 12.200* / 12.900* / 13.500
Posti n. 43 / 53 / 57 / 46
Motore/cv Daf 370 / 410 / 410 / 410
Trasmissione
Zf Traxon
Prezzo €
320.000/340.000/345.000/339.000
* disponibili anche con pedana disabili.
Da 1 a 6 posti per carrozzine a bordo
Lunghezza mm 13.100 / 14.800 (6x2)
Posti n. 61 / 67
Motore/cv Daf / 450
Trasmissione
Zf Traxon
Prezzo € 380.000 / 390.000
Disponibili anche con pedana disabili e
cambio automatico
50
Futura Fdd2
Lunghezza mm 13.100 / 14.100 (6x2)
Posti n. 79 / 91
Motore/cv Daf / 530
Trasmissione
Zf Traxon
Prezzo € 645.000 / 655.000
Disponibile anche con rampa disabili e
cambio automatico
VOLVO
9700
Lunghezza mm 12.400 / 13.100
Posti n. 55 / 57
Motore/cv Volvo D11K 430 / 460
Trasmissione
-Volvo I-Shift
Prezzo euro 328.000 / 357.000*
* versione Select. Versione Superior a
347.000 / 379.000
Lunghezza mm
13.900 (6x2)
Posti n. 63
Motore/cv Volvo D11K 460
Trasmissione
Volvo I-Shift
Prezzo € 369.000*
* versione Select. Versione Superior a
392.000
9900
Lunghezza mm 12.400
Posti n. 51
Motore/cv Volvo D11K 460
Trasmissione
Volvo I-Shift
Prezzo euro 345.000
Lungh. mm 13.100 / 13.900 (6X2)
Posti n. 53 / 59
Motore/cv Volvo D11K 460
Trasmissione -
Prezzo euro 475.000 / 495.000
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