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INSIEMI_CCL, storie da abitare_Columella 40

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Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare


<strong>INSIEMI</strong>: LEGGIMI + ASCOLTAMI<br />

un progetto multimediale di<br />

<strong>CCL</strong> per raccontare le <strong>storie</strong> più<br />

significative di questi ultimi anni.<br />

Dando voce ai protagonisti.<br />

ASCOLTAMI<br />

IL PODCAST DI <strong>CCL</strong>


Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare


LA MAPPA<br />

Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

,<br />

LANO - CAROLINA BARBOSA E JULIANA NERSESSIAN<br />

SONO LE TITOLARI DI LANÓ (WWW.LANO.ART.BR) SOCIETÀ FONDATA NEL 2014 CON SEDE A<br />

SAN PAOLO DEL BRASILE CHE REALIZZA GRANDI DIPINTI.


| IL QUARTIERE |<br />

CASCINE E VILLE<br />

Un tempo i piccoli comuni di Precotto e Villa<br />

San Giovanni non erano che assembramenti<br />

di case in un territorio prevalentemente<br />

rurale punteggiato <strong>da</strong> cascine, ville signorili<br />

(Visconti, Panza-Montaldi, Erba-Odescalchi),<br />

piccoli nuclei abitati e qualche chiesa con<br />

annesso campanile (come la chiesa San<br />

Michele Arcangelo, riedificata nel 1865). Il<br />

punto di svolta si ebbe con la costruzione del<br />

‘regio viale’ per Monza (l’odierno viale Monza)<br />

e della vicina linea ferroviaria Milano-Monza<br />

inaugurata nel 1941. Dal quel momento, ma<br />

soprattutto nei primi decenni del Novecento,<br />

il territorio accoglie al suo interno le prime<br />

attività a carattere industriale: fornaci,<br />

fonderie, distillerie. Nel 1923 i due piccoli<br />

comuni sono inglobati nella grande Milano,<br />

diventando a tutti gli effetti margini esterni<br />

di una realtà che ha il suo centro in piazza<br />

Duomo all’ombra della Madonnina.<br />

DA CONTADINI A OPERAI<br />

Dai primi decenni del Novecento in poi,<br />

diverse piccole e medie imprese aprono<br />

i battenti. Cancellata l’originaria matrice<br />

contadina, la popolazione diventa a<br />

maggioranza operaia fornendo manodopera<br />

alle aziende del vicinato (stabilimento Fibra<br />

Vulcanizzata, il Deposito Legnami Fratelli<br />

Paganoni, la Distilleria Franzini) e alle grandi<br />

realtà industriali: Bre<strong>da</strong>, Falck, Pirelli, Marelli.<br />

In questo periodo viene sancita una divisione<br />

sorprendente: <strong>da</strong> una parte di Viale Monza,<br />

dove sorgono le antiche chiese parrocchiali,<br />

stanno le famiglie rurali e i paulott <strong>da</strong>l bianco<br />

colore politico e vicini alla DC; <strong>da</strong>ll’altra parte,<br />

dove sorgono le grandi industrie, stanno le<br />

officine dell’indotto e le case degli operai,<br />

sin<strong>da</strong>calizzati e rossi per anelito politico.<br />

4_


IL BOMBARDAMENTO<br />

DEGLI ALLEATI<br />

La mattina del 20 ottobre del ’44 un<br />

bombar<strong>da</strong>mento aereo alleato colpì per<br />

errore l’intero quartiere di Gorla causando<br />

la morte di 184 bambini della scuola<br />

elementare ‘Francesco Crispi’ (i ‘Piccoli<br />

Martiri di Gorla’), 14 insegnanti, la direttrice<br />

e 4 bidelli. Anche la scuola elementare<br />

‘Rossini’ a Precotto subì un bombar<strong>da</strong>mento<br />

ma per fortuna gli alunni si erano rifugiati<br />

nella cantina dell’edificio. Quel giorno<br />

funesto gli abitanti di Gorla e Precotto furono<br />

investiti <strong>da</strong> 80 tonnellate di bombe. Le vittime<br />

totali a Milano furono 614 oltre ad alcune<br />

centinaia di feriti. Gli obiettivi reali erano le<br />

strutture produttive meccanico-siderurgiche<br />

della periferia settentrionale milanese,<br />

territorio della Repubblica Sociale Italiana.<br />

Dove LA coltivare METROPOLITANA sogni<br />

e custodire E I NUOVI INSEDIAMENTI ricordi<br />

L’ultimo evento decisivo per considerare<br />

un’unica area urbana tutti i quartieri della<br />

zona fu la realizzazione (1958-1964) della<br />

prima linea della Metropolitana Milanese<br />

(fino a Sesto) che an<strong>da</strong>va a sostituire il celebre<br />

tram Milano-Gorla-Sesto-Monza Regio Parco<br />

(prima a cavalli poi elettrificato). Negli anni<br />

del boom economico e del Dopoguerra grandi<br />

palazzi sorsero prospicienti a Viale Monza, fino<br />

ad assumere l’aspetto che oggi conosciamo.<br />

Questo sviluppo immobiliare investì anche i<br />

territori limitrofi verso Crescenzago e Sesto<br />

San Giovanni. Dagli Anni Settanta si assiste al<br />

trasferimento delle fabbriche manifatturiere<br />

verso aree più periferiche e anche questi<br />

nuovi lotti diventano edificabili.<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

5_


Indice<br />

4_ Il quartiere 7_ Il coordinatore: uno scrigno per sogni e ricordi 10_ Le testimonial: creatività<br />

brasiliana 100% 14_ La voce dei soci: Qui, Quo, Qua 16_ Da Bari a Milano, per gli amati nipoti<br />

18_ Merry Christmas! 20_ Decisione presa in h24 22_ Gente di quartiere: vita <strong>da</strong> cortile<br />

24_ I nuovi abitanti di <strong>CCL</strong> già clienti affezionati 26_ Autodi<strong>da</strong>tta per passione 30_ I numeri:<br />

il progetto nel quartiere 31_ I numeri di <strong>Columella</strong><strong>40</strong> 32_ Il progettista: per <strong>CCL</strong>, la logica<br />

del profitto viene dopo 36_ La Cooperativa San Filippo Neri: memoria storica di Precotto<br />

<strong>40</strong>_ La parola a <strong>CCL</strong>: più che architetta mi sento psicologa 42_ Che fatica tenere insieme<br />

le fila di tutto! 44_ Saper mediare: il fulcro della mia professione 45_ Spazi comuni: una<br />

ricchezza di cui essere consapevoli 46_ Glossario: le parole per capire<br />

6_


| IL COORDINATORE |<br />

UNO SCRIGNO<br />

PER SOGNI<br />

E RICORDI<br />

Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

Quando dovevo scrivere la<br />

prefazione de ‘Il Libro del tuo<br />

Edificio’ <strong>da</strong> consegnare ai soci<br />

di <strong>Columella</strong><strong>40</strong> a intervento ultimato, la<br />

prima cosa cui ho pensato è stata la giovane<br />

coppia che, con all’attivo già un bambino<br />

di 5 anni, era in attesa, a settimane, di tre<br />

gemelli. Mi è venuto naturale rivolgermi<br />

alle nuove generazioni, a chi in questi<br />

appartamenti crescerà, a chi tra queste<br />

mura coltiverà i propri sogni, a chi anno<br />

dopo anno legherà a questi luoghi i propri<br />

ricordi. Non sapevo quasi nulla di quei tre<br />

bambini che stavano per venire al mondo<br />

e mi è venuto naturale chiamarli come gli<br />

eroi della mia infanzia: Qui, Quo, Qua.<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

7_


| IL COORDINATORE |<br />

<strong>Columella</strong><strong>40</strong> è un intervento caratterizzato <strong>da</strong> tre elementi: la media dell’età di chi ci<br />

vive che è piuttosto bassa, l’architettura che trovo particolarmente elegante anche grazie al<br />

colore dell’intonaco su cui ha molto insistito il progettista, l’iter dell’intero progetto che ha<br />

dovuto fare i conti con una serie di imprevisti. Tutti questi aspetti fanno sì che io mi senta<br />

particolarmente orgoglioso di <strong>Columella</strong><strong>40</strong>.<br />

Mi è venuto<br />

naturale<br />

rivolgermi<br />

alle nuove<br />

generazioni.<br />

Vi riassumo brevemente quali sono state le difficoltà che<br />

abbiamo dovuto affrontare.<br />

L’iter urbanistico, a causa della scorretta<br />

interpretazione di alcune norme, è stato più lungo<br />

del previsto. Dopo diversi mesi che il progetto era<br />

stato consegnato in Comune per l’approvazione, la<br />

Commissione Paesaggio ha richiesto una modifica<br />

sostanziale: prevedere una fascia di coronamento ad<br />

altezza della soletta del primo piano che collegasse<br />

tutti gli edifici in modo che l’intervento fosse percepito<br />

<strong>da</strong>ll’esterno come un unico progetto e non come tre edifici a sé stanti. Una modifica rilevante<br />

che ha ritar<strong>da</strong>to il processo di circa 1 anno.<br />

La bonifica, che inizialmente doveva essere minima e che, al contrario, scavando in<br />

alcuni punti si è rivelata molto più profon<strong>da</strong> di quanto pensassimo, come spesso accade.<br />

Un elemento sorpresa che ha determinato un ulteriore ritardo nonché un innalzamento dei<br />

costi per i soci di circa 200 euro/mq. Nonostante questo intoppo va detto che siamo riusciti<br />

ad assegnare gli appartamenti ad un costo medio di 2.460 euro/mq su una zona il cui costo<br />

medio del ‘nuovo’ si aggira tra i 4.000 e i 4.500 euro/mq.<br />

8_


A tar<strong>da</strong> estate 2019 eravamo pronti per partire con<br />

il cantiere. I primi mesi siamo an<strong>da</strong>ti a gonfie vele ma<br />

ahimè è arrivato il Covid a sconvolgere il mondo intero.<br />

Dopo un fermo totale di circa un mese abbiamo ripreso<br />

a lavorare ma le squadre di operai erano dimezzate<br />

a causa dei contagi. Ecco perché alla fine abbiamo<br />

accumulato mesi di ritardo.<br />

Le brutte notizie non vengono mai <strong>da</strong> sole. Tra<br />

l’autunno 2021 e la primavera 2022 il prezzo delle<br />

Il Covid ha<br />

fermato il<br />

cantiere ma<br />

abbiamo<br />

Dove coltivare reagito sogni bene.<br />

e custodire ricordi<br />

materie prime è schizzato alle stelle. Come tempistica<br />

di cantiere, ci trovavamo nella fase delle finiture forse<br />

la più delicata. Il ferro per i parapetti dei balconi, le lattoniere per i frontali, tutto aveva un<br />

costo di molto superiore a quello che avevamo preventivato. Per fortuna l’impresa edile<br />

Pro.Edil Srl con la quale abbiamo lavorato è una realtà seria e responsabile. Insieme<br />

abbiamo trovato le soluzioni per non far ricadere sui soci questi costi aggiuntivi.<br />

Insomma <strong>Columella</strong> ha avuto un percorso accidentato ma, forse anche per questo, tutti<br />

noi che ci abbiamo lavorato ci siamo affezionati in maniera particolare. Devo anche dire che<br />

la squadra di <strong>CCL</strong> e quella dell’impresa hanno legato in maniera particolare, dialogando<br />

sempre in maniera costruttiva anche nei momenti di maggiore difficoltà.<br />

Se dovessi trovare un cliam per raccontare l’intervento <strong>Columella</strong><strong>40</strong> direi: “una<br />

bomboniera dove far crescere i sogni di oggi e dove – in un domani – conservare i ricordi<br />

accumulati come gioielli preziosi”.<br />

ALBERTO CAZZULANI<br />

63 ANNI, STUDI IN TEOLOGIA E UN PASSATO DA VATICANISTA, È ENTRATO IN <strong>CCL</strong> NEL 1991. IN QUESTI 31 ANNI HA<br />

SEGUITO BEN 7 INIZIATIVE DI <strong>CCL</strong> IN VESTE DI COORDINATORE. È PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA SOLIDARNOSC<br />

NORD OVEST CHE HA COSTRUITO L’INTERVENTO DI COLUMELLA<strong>40</strong>.<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

9_


| LE TESTIMONIAL |<br />

GRANDI FIORI MOSSI DAL VENTO<br />

Quando abbiamo ricevuto la<br />

telefonata <strong>da</strong> parte di <strong>CCL</strong> che ci<br />

chiedeva di dipingere il murale<br />

all’ingresso di via <strong>Columella</strong><strong>40</strong> ci siamo<br />

veramente sentite onorate.<br />

Un paese come l’Italia, con così tante<br />

eccellenze, ci chiedeva di lasciare un segno,<br />

di portare qualcosa di noi che restasse nel<br />

tempo. Una bella soddisfazione.<br />

Non eravamo mai state a Milano. La<br />

città ci ha trasmesso incredibili sensazioni<br />

grazie ai suoi stupefacenti edifici sia storici<br />

sia contemporanei e all’amore per la mo<strong>da</strong><br />

e il gusto in generale che si respira in ogni<br />

angolo della metropoli.<br />

Precotto è un quartiere che ci<br />

ha mostrato la faccia meno turistica<br />

permettendoci di sperimentare in piccolo<br />

una Milano autentica. Ci siamo sentite ben<br />

volute e tante persone, durante il nostro<br />

mese di soggiorno, si sono fermate a<br />

guar<strong>da</strong>rci lavorare per farci i complimenti<br />

e chiacchierare con noi del più e del meno<br />

curiose della nostra storia.<br />

Del progetto di <strong>Columella</strong><strong>40</strong> ci piacciono<br />

gli spazi aperti, la corte, i varchi visivi<br />

tra dentro e fuori, le piacevoli correnti<br />

d’aria che - per fortuna - si creavano tra i<br />

diversi volumi architettonici in quei giorni<br />

bollenti dell’estate 2022. E poi il fatto che,<br />

10_


Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

nonostante sia un condominio privato, è un<br />

edificio realmente connesso con la stra<strong>da</strong><br />

e la città. Un messaggio di apertura che<br />

condividiamo e che in Brasile, nelle grandi<br />

metropoli, non è così scontato.<br />

I soggetti dei nostri dipinti si rifanno<br />

quasi sempre alla natura e a forme<br />

organiche; è stato così anche questa volta.<br />

Siamo convinte che siano temi capaci di<br />

portare leggerezza e armonia. Per il murale<br />

di <strong>Columella</strong><strong>40</strong> ci siamo confrontate con<br />

<strong>CCL</strong> e alla fine siamo giunte alla scelta di<br />

dipingere dei grandi fiori mossi <strong>da</strong>l vento<br />

e una forma circolare dorata capace di<br />

‘illuminare’ chi varca la soglia dell’edificio.<br />

CAROLINA BARBOSA<br />

JULIANA NERSESSIAN<br />

SONO LE TITOLARI DI LANÓ (WWW.<br />

LANO.ART.BR) SOCIETÀ FONDATA<br />

NEL 2014 CON SEDE A SAN PAOLO<br />

DEL BRASILE CHE REALIZZA GRANDI<br />

DIPINTI. SONO STATE SCELTE DA <strong>CCL</strong><br />

PER LE CROMIE CALDE E NATURALI<br />

E LE FORME ORGANICHE CHE BEN SI<br />

SPOSANO A QUELLE PIÙ RIGOROSE<br />

DELL’ARCHITETTURA.<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

11_


LEGGIMI<br />

Per scaricare il pdf dell’instant book<br />

inquadra il QR Code


Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare


| LA VOCE DEI SOCI |<br />

QUI, QUO, QUA<br />

Edith, Miriam e Zaccaria, i nostri tre<br />

gemelli nati a luglio, sono i Qui, Quo,<br />

Qua della prefazione de ‘Il Libro del tuo<br />

Edificio’ firmata <strong>da</strong> Cazzulani. Quando abbiamo<br />

visto che la lettera del presidente di Cooperativa<br />

era indirizzata ai nostri bambini ci siamo commossi<br />

fino alle lacrime. Loro ancora non erano nati<br />

eppure qualcuno già li considerava protagonisti e<br />

destinatari di un messaggio bello, toccante, pieno<br />

di speranza per il futuro.<br />

Da <strong>CCL</strong> ci siamo sentiti accolti fin <strong>da</strong> subito.<br />

Elena (l’assistente alla cooperativa, ndr) ci ha<br />

accompagnati passo dopo passo, sapendoci<br />

tranquillizzare anche quando a noi sembrava un<br />

percorso tutto in salita. Il presidente Cazzulani, <strong>da</strong><br />

parte sua, ha fatto di tutto per farci entrare prima<br />

dei tempi concor<strong>da</strong>ti visto che i bambini erano<br />

appena nati.<br />

Di Precotto ci piace l’aria <strong>da</strong> paese che si<br />

respira. Qui si percepisce la possibilità di costruire<br />

dei rapporti fon<strong>da</strong>ti sulla fiducia, veramente sinceri.<br />

L’oratorio è un luogo di aggregazione importante e<br />

tra le mamme conosciute al parchetto ci si aiuta in<br />

maniera concreta, scambiandoci dei favori.<br />

La casa non è grandissima ma speriamo<br />

di non dover traslocare. Se saremo costretti ad<br />

appendere i letti al soffitto lo faremo! Comunque<br />

non c’è che dire: tutto dipende <strong>da</strong> abitudini e<br />

punti di vista, per chi viene <strong>da</strong> Cremona, come<br />

me, questo appartamento sembra minuscolo e<br />

con 4 figli abitarci pare una follia. Ma gli amici<br />

milanesi sono molto più ottimisti e non fanno che<br />

ripeterci:“Vedrete ci starete benissimo!”.<br />

14_


Da <strong>CCL</strong> ci siamo<br />

sentiti accolti fin <strong>da</strong><br />

subito.<br />

Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

GABRIELE ZAGO<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

39 ANNI, IMPIEGATO IN UNA SOCIETÀ DI CONSULENZA, E LUCIANA ZELIOLI, 34 ANNI, INSEGNANTE DI LETTERE E RELIGIONE IN UNA<br />

SCUOLA MEDIA, CON I FIGLI: BENEDETTO 5 ANNI, EDITH, MIRIAM E ZACCARIA NATI A LUGLIO 2022.<br />

15_


| LA VOCE DEI SOCI |<br />

ANNA COPPOLA<br />

81 ANNI, EX INSEGNANTE, CON LA FIGLIA TIZIANA 52 ANNI. ANNA SI È TRASFERITA DA POCO IN COLUMELLA<strong>40</strong> PROPRIO A DUE PASSI<br />

DA DOVE VIVE LA FIGLIA TIZIANA, IL GENERO PASCAL E I DUE NIPOTI: ARTURO 19 ANNI E LUCIA 16 ANNI.<br />

16_


DA BARI A MILANO,<br />

PER GLI AMATI NIPOTI<br />

Ci ho messo 20 anni a convincermi a<br />

vendere la mia casa di Bari. Nonostante<br />

passassi a Milano dei lunghi periodi,<br />

non mi decidevo mai a fare il grande passo.<br />

Poi un giorno mia figlia Tiziana ed io abbiamo<br />

visto l’annuncio dell’intervento di <strong>Columella</strong><strong>40</strong> e<br />

<strong>da</strong> lì è partito tutto. Certo la mia casa di Bari era<br />

molto grande, <strong>da</strong>lle finestre vedevo il mare. È<br />

logico che ci abbia lasciato un pezzetto di cuore ma,<br />

grazie alla pazienza e all’aiuto di Elena (assistente<br />

alla Cooperativa, ndr ) oggi qui mi sento a casa.<br />

Nonostante l’appartamento sia piccino sono<br />

riuscita a portare tanti mobili e oggetti che sono<br />

parte di me, raccontano la mia storia, i viaggi che<br />

ho fatto, le mie passioni. Ricordi <strong>da</strong> cui non vorrei<br />

mai separarmi e che, quando apro la porta di casa,<br />

mi fanno compagnia. Tutto non era possibile ma<br />

grazie all’aiuto di Elena ho conservato la vecchia<br />

cassapanca di mia madre e anche la cucina, seppu<br />

ridotta, è quella che avevo in Puglia. Oggi questa<br />

casa mi rappresenta, è l’espressione della vita che<br />

ho vissuto.<br />

Quello che più mi piace di questo condominio<br />

è il murale all’ingresso. Precotto poi è come un<br />

paese di altri tempi, lo sapete che qui ci sono<br />

ancora persone che sulla carta d’identità hanno<br />

scritto “nato a Precotto”?<br />

Oggi questa<br />

casa mi<br />

rappresenta<br />

in pieno.<br />

Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

Quando le mie amiche di Bari verranno<br />

a trovarmi potranno pernottare nell’hotel qui<br />

accanto così ci saluteremo <strong>da</strong>lla finestra, una<br />

bella comodità, non credete?<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

17_


| LA VOCE DEI SOCI |<br />

MERRY CHRISTMAS!<br />

Una casa costruita intorno all’albero<br />

di Natale. È la mia. Ricordo che già al<br />

primo incontro con gli assistenti alla<br />

Cooperativa ho posto sul tavolo la questione: “Ho<br />

opzionato un bilocale ma per scegliere ho bisogno<br />

di sapere qual è quello più a<strong>da</strong>tto ad ospitare il<br />

mio albero di Natale”, ho esordito. Naturalmente<br />

hanno spalancato gli occhi, increduli. Ma poi<br />

ascoltandomi hanno capito che facevo sul serio:<br />

colleziono addobbi natalizi e ‘fare l’Albero’ per me<br />

è una delle gioie più grandi, un vero rito.<br />

La cosa che mi rende più felice dell’avere<br />

una casa tutta mia è quella di aver potuto<br />

personalizzare l’appartamento proprio come<br />

piaceva a me discostandomi rispetto al capitolato.<br />

Per esempio ho scelto i pavimenti scuri e in bagno<br />

ho voluto le piastrelle piccole anni Trenta.<br />

Addobbare<br />

l’albero per<br />

me è un<br />

vero rito.<br />

Oggi nello stesso condominio vive anche mia<br />

sorella Carolina. Per lei la domotica e la modernità<br />

sono gli aspetti del progetto che apprezza di più<br />

anche perché la casa dei miei genitori – dove<br />

abbiamo vissuto fino a oggi – è una casa degli anni<br />

Cinquanta.<br />

I miei sono stati fantastici, hanno capito che<br />

acquistare qui era un ottimo investimento, sia per<br />

la qualità degli edifici sia perché la posizione è<br />

comodissima, a soli 15’ <strong>da</strong>l Duomo. Così ci hanno<br />

aiutato entrambe, anche se per loro è stato uno<br />

sforzo economico notevole soprattutto concentrato<br />

in uno stesso periodo di tempo. Adesso però sono<br />

felici di vederci sistemate.<br />

Noi, <strong>da</strong> parte nostra, grazie al mutuo,<br />

cammineremo <strong>da</strong> ora in poi sulle nostre gambe.<br />

18_


Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

VALENTINA PIROVANO<br />

36 ANNI, SI OCCUPA DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE DI AUTOMOBILI, CON LA SORELLA CAROLINA, 30 ANNI. SONO NATE E CRESCIUTE<br />

A CRESCENZAGO. HANNO ACQUISTATO DUE APPARTAMENTI NEL PROGETTO COLUMELLA<strong>40</strong> DI <strong>CCL</strong>.<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

19_


| LA VOCE DEI SOCI |<br />

DECISIONE<br />

PRESA IN H24<br />

Era tempo che volevamo comprare casa.<br />

Dieci anni di affitto ci sembravano fin<br />

troppi. Ma nonostante le tante case<br />

viste non eravamo ancora riusciti a trovare la<br />

combinazione ideale tra budget e metri quadri.<br />

Poi un giorno, nella casella della posta,<br />

abbiamo trovato un volantino che pubblicizzava<br />

la nuova iniziativa di <strong>CCL</strong> in via <strong>Columella</strong><strong>40</strong>. Non<br />

ci abbiamo pensato su due volte. Alla riunione<br />

informativa eravamo seduti in prima fila.<br />

Ci ricordiamo bene di quell’incontro perché,<br />

nonostante la presentazione del progetto fosse<br />

stata fatta a grandi linee, siamo tornati a casa<br />

in fibrillazione e dopo averci pensato la notte,<br />

la mattina seguente siamo an<strong>da</strong>ti a bloccare<br />

l’appartamento. Una decisione presa di pancia<br />

ma non potevamo fare di meglio, ne siamo<br />

ancora convinti.<br />

Rispetto a via Adriano, dove abitavamo<br />

prima, qui è molto più ‘quartiere’: ci sono tanti<br />

negozi, le persone si sentono parte di una<br />

comunità, un’atmosfera che si percepisce anche<br />

semplicemente camminando per stra<strong>da</strong>.<br />

Qui a Precotto<br />

le persone<br />

si sentono<br />

parte di una<br />

comunità.<br />

Mia mamma (dice Cabiria, ndr) viveva <strong>da</strong><br />

sola in Abruzzo. Quando sono nati i miei figli<br />

le ho chiesto di trasferirsi a Milano per <strong>da</strong>rmi<br />

una mano. È venuta ma ora la mia speranza è<br />

che possa trovare un appartamento in affitto qui<br />

in <strong>Columella</strong><strong>40</strong> in modo <strong>da</strong> poter stare vicine.<br />

Ho man<strong>da</strong>to una richiesta e spero sia possibile<br />

realizzare il nostro sogno.<br />

20_


Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

CABIRIA E LUIGI FATTORE<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

44 ANNI ENTRAMBI, LAVORANO NEL MONDO DELLA PUBBLICITÀ. HANNO DUE FIGLI: CLAUDIA E LEON, 11 E 7 ANNI.<br />

PRIMA ABITAVANO IN AFFITTO NEL QUARTIERE ADRIANO.<br />

21_


| GENTE DI QUARTIERE |<br />

FRANCA SERINI<br />

55 ANNI, ORAFA. HA UN LABORATORIO IN UN CORTILE A PRECOTTO DA 30 ANNI. ABITA TRA VIA PADOVA E IL PARCO TROTTER.<br />

22_


VITA DA CORTILE<br />

Avevo 24 anni quando sono arrivata a<br />

Milano <strong>da</strong> Ancona. Per trovare lavoro ho<br />

messo un annuncio su ‘Secon<strong>da</strong>mano’:<br />

è così che ho conosciuto quello che – ancora oggi<br />

– è il mio socio, Silvestro Aulicino.<br />

Lavoro in questo laboratorio <strong>da</strong> trent’anni.<br />

Fino ai primi anni Duemila il cortile era come<br />

un piccolo villaggio: c’era il fabbro pugliese, il<br />

tornitore di Mantova, l’elettricista di Parma, la<br />

sarta, l’argentiere, il falegname. Parlavano tutti<br />

in dialetto. C’era calore, era come una grande<br />

famiglia, ci si aiutava, spesso si pranzava assieme<br />

alla trattoria. Qui si svolgeva una vita a sé, avulsa<br />

<strong>da</strong>l resto della città con i suoi ritmi concitati e<br />

frenetici. Nel cortile il tempo era come dilatato.<br />

Le corti di via Cislaghi erano più o meno tutte<br />

così: ospitavano tante attività diverse, per lo più<br />

artigianali. Oggi siamo rimasti in pochi. Però un po’<br />

di poesia c’è ancora. La respiro quando vado con<br />

gli amici alla Trattoria San Filippo Neri con i suoi<br />

lunghi tavoli, il pergolato, l’atmosfera familiare.<br />

Un luogo che fa bene al cuore dove si incontrano<br />

sempre delle persone interessanti come ragazzi<br />

creativi che collaborano con la tv e celebri marchi<br />

di mo<strong>da</strong>.<br />

Le cose<br />

sono molto<br />

cambiate<br />

ma c’è<br />

ancora<br />

tanta poesia.<br />

Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

Il lavoro di orafa? È la mia passione. I clienti<br />

miei e di Silvestro sono importanti gioiellerie<br />

del centro. Negozi che non si accontentano di<br />

commercializzare pezzi della produzione in serie<br />

ma legano il proprio nome a specifiche lavorazioni<br />

artigianali. La sal<strong>da</strong>tura a stagno, per fare un<br />

esempio, ci permette di fare riparazioni su pezzi<br />

antichi, di valore. Ma non disdegniamo neanche le<br />

lavorazioni più all’avanguardia come la stampa 3D.<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

23_


| GENTE DI QUARTIERE |<br />

I NUOVI ABITANTI DI <strong>CCL</strong><br />

GIÀ CLIENTI AFFEZIONATI<br />

Ho comprato questo ristorante 16 anni<br />

fa. Prima facevo l’operaia in fabbrica:<br />

per me è stato un cambio radicale, una<br />

scommessa con me stessa. E oggi posso dire di<br />

averla vinta.<br />

A quei tempi, l’area era un susseguirsi di<br />

capannoni industriali. La sera non era posto<br />

dove passeggiare tranquillamente.<br />

Dal 2015, trainato <strong>da</strong>ll’Expo, il<br />

quartiere ha subito una metamorfosi di cui<br />

l’intervento di <strong>CCL</strong> è solo l’ultimo episodio.<br />

I cantieri dei nuovi edifici – prima l’hotel poi<br />

alcuni condomini residenziali infine, in questi<br />

anni di pandemia, il progetto <strong>CCL</strong> – per noi sono<br />

stati molto importanti: ci hanno portato tanti<br />

clienti nuovi, prima gli operai e poi gli abitanti<br />

delle nuove abitazioni. Il quartiere si è riscattato<br />

e oggi alcune parti sono quasi irriconoscibili.<br />

La mia è una piccola impresa familiare.<br />

Questo momento in particolare non è semplice: la<br />

guerra in Ucraina e la situazione internazionale<br />

hanno portato tantissimi rincari sia sui beni<br />

primari che sulle utenze. Però bisogna essere<br />

ottimisti e guar<strong>da</strong>re avanti con fiducia.<br />

Un’area di<br />

Milano che<br />

si è riscattata<br />

negli ultimi<br />

dieci anni.<br />

Gli edifici di <strong>CCL</strong> si stanno riempiendo in<br />

questi ultimi mesi, alcuni condomini sono già<br />

nostri clienti affezionati. Vediamo come vanno<br />

le cose ma è probabile che, se ci sarà richiesta,<br />

decideremo di restare aperti anche la sera.<br />

Incrociamo le dita!<br />

24_


Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

ANNALISA DIGLIO<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

47 ANNI, È PROPRIETARIA DA 16 ANNI DELLA TRATTORIA ‘IL CORTILETTO’ IN VIA COLUMELLA DI FRONTE ALL’INGRESSO DEL<br />

CONDOMINIO DI <strong>CCL</strong>. VIVE A MONZA E FA LA PENDOLARE TUTTI I GIORNI.<br />

25_


| GENTE DI QUARTIERE |<br />

DINO PICCO<br />

54 ANNI, (SULLA DESTRA) È PROPRIETARIO DEL LABORATORIO DI ARTIGIANATO DOVE SI FABBRICANO COLTELLI DA SURVIVOR,<br />

AVVENTURA E CACCIA. L’80% DELLA PRODUZIONE VIENE ESPORTATA NEGLI STATI UNITI. QUI È INSIEME AL SUO SOCIO ALESSANDRO<br />

BASSI, 43 ANNI.<br />

26_


AUTODIDATTA PER PASSIONE<br />

Fin <strong>da</strong> ragazzo coltivavo la passione per i<br />

coltelli. Questa attività è nata quasi per<br />

gioco. Mi divertivo a fare dei prototipi che<br />

a volte funzionavano altre erano <strong>da</strong> buttare. Sono<br />

cresciuto a forza di tentativi e l’esperienza me la<br />

sono costruita un po’ alla volta. Tra queste quattro<br />

mura ho anche inventato i macchinari che oggi<br />

ci servono a costruire i coltelli che esportiamo<br />

soprattutto negli States.<br />

Qui, in Italia, chi vuole un coltello viene<br />

guar<strong>da</strong>to male neanche fosse un assassino, negli<br />

Stati Uniti invece c’è una cultura totalmente<br />

diversa. È una questione storica e culturale. Lì<br />

dominano ancora gli ampi spazi selvaggi e la<br />

natura riesce ancora a dettare i propri ritmi.<br />

Ecco perché gli affari vanno bene e neanche la<br />

pandemia ci ha fermati.<br />

Abito in questo cortile <strong>da</strong> ben 30 anni.<br />

La casa dove vivo, proprio qui di fronte, era<br />

lo studio di mio padre che è un artista e qui<br />

dipingeva e <strong>da</strong>va forma alle sue sculture.<br />

A Precotto il tempo sembra essersi fermato agli<br />

anni Sessanta, si è mantenuto il sapore di una volta<br />

e non pare neanche di essere a Milano. L’attività è<br />

scandita <strong>da</strong>i rintocchi delle campane della chiesa<br />

a pochi metri <strong>da</strong> qui. Io ci sto bene, conosco tutti.<br />

Mia moglie Rachel – che è di Madrid – a un<br />

certo punto ha sentito il richiamo della sua città<br />

natale. Così ora faccio il pendolare tra Precotto<br />

e la capitale spagnola. Un buon mix di antico e<br />

moderno che non mi dispiace affatto, se solo<br />

funzionasse il teletrasporto!<br />

A Precotto<br />

il tempo<br />

sembra<br />

essersi<br />

fermato<br />

agli anni<br />

Sessanta.<br />

Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare<br />

27_


Dove coltivare sogni<br />

e custodire ricordi<br />

<strong>da</strong> leggere<br />

<strong>da</strong> ascoltare


| I NUMERI |<br />

IL PROGETTO NEL QUARTIERE<br />

© Anna Giorgi and Partners<br />

RESIDENZA SLP*<br />

4.507,50 m 2<br />

BOX<br />

69 unità<br />

3.c<br />

*superficie lor<strong>da</strong> di pavimento<br />

30_


I NUMERI DI COLUMELLA<strong>40</strong><br />

STEP COSTRUZIONE<br />

2017 2019<br />

Prima assemblea<br />

Avvio dei lavori<br />

2022<br />

Fine dei lavori<br />

ALLOGGI<br />

2<br />

5<br />

54<br />

2 alloggi<br />

in locazione<br />

5 alloggi Coop.<br />

S. Filippo Neri<br />

in locazione<br />

54 alloggi<br />

di proprietà<br />

}<br />

CLASSE<br />

61 alloggi<br />

DI<br />

EFFICIENZA<br />

ENERGETICA<br />

A2<br />

VALORE DI<br />

CESSIONE<br />

2.460 €/mq<br />

I SOGGETTI<br />

COINVOLTI NELLA<br />

REALIZZAZIONE<br />

DI COLUMELLA<strong>40</strong><br />

OPERATORI: Cooperativa Soli<strong>da</strong>rnosc Nord Ovest<br />

IMPRESA: Pro.Edil Srl<br />

PROGETTISTA: Arch. Andrea Beretti dello Studio Anna Giorgi and Partners<br />

31_


| IL PROGETTISTA |<br />

ANDREA BERETTI<br />

48 ANNI, TITOLARE DELLO STUDIO AG&P - ANNA GIORGI & PARTNERS DI CUI È STATO UNO DEI FONDATORI. LO STUDIO, FONDATO NEL 2008,<br />

SI OCCUPA PREVALENTEMENTE DI PROGETTAZIONE URBANISTICA E ARCHITETTONICA.<br />

32_


PER <strong>CCL</strong>, SODDISFARE I DESIDERI<br />

DEI SOCI È LA PRIORITÀ<br />

Avevo già incrociato Claudio Palmerini<br />

e Alessandro Maggioni a diversi tavoli<br />

tecnici con l’amministrazione comunale.<br />

Inoltre eravamo coinvolti entrambi, su lotti diversi,<br />

in via Caldera all’interno del grande Business Park di<br />

proprietà Generali Real Estate. In quell’occasione avevo<br />

avuto modo di mettere a fuoco il metodo di lavoro di<br />

<strong>CCL</strong> cogliendone l’impostazione assai diversa <strong>da</strong>lla<br />

maggioranza degli altri operatori immobiliari.<br />

Nelle iniziative di <strong>CCL</strong> le scelte progettuali e le logiche<br />

spaziali degli edifici mostrano un occhio di riguardo alle<br />

reali esigenze, preventivamente in<strong>da</strong>gate, dei soci che<br />

sono sempre messi al centro dell’intero processo. Spazi<br />

aperti, aree comuni e pertinenze esterne acquisiscono<br />

una centralità determinante diventando il fulcro attorno<br />

a cui ruota l’intera realizzazione. La bellezza perseguita<br />

crea socialità e inclusione sia tra i futuri condomini sia<br />

tra le persone del quartiere.<br />

Bisogna anche dire che <strong>CCL</strong> resta sempre<br />

coinvolta nell’intervento anche dopo la consegna degli<br />

appartamenti, con SSA. Per questo motivo i costi di<br />

manutenzione, la funzionalità delle soluzioni adottate<br />

non sono mai parole al vento ma elementi che devono<br />

funzionare per <strong>da</strong>vvero.<br />

In via <strong>Columella</strong>, ero stato incaricato <strong>da</strong>lla proprietà<br />

precedente (una ditta di trasformazioni di parti<br />

meccaniche) per studiare una riqualificazione dell’intero<br />

lotto. Nell’arco di qualche anno abbiamo consegnato due<br />

diversi progetti ma entrambi non sono an<strong>da</strong>ti a buon fine<br />

a causa di mancanza di liquidità. Eravamo a un punto<br />

morto e per questo ho pensato di mettere in contatto<br />

la precedente proprietà con <strong>CCL</strong>. Quando l’accordo<br />

è an<strong>da</strong>to in porto, è stato naturale che rimanesse il<br />

mio studio a occuparsi del progetto architettonico del<br />

Consorzio.<br />

L’iter urbanistico è stato piuttosto tortuoso perché<br />

dopo alcuni mesi la Commissione Paesaggio ha richiesto<br />

una modifica importante: una piastra di collegamento<br />

tra gli edifici che facesse percepire i tre corpi come un<br />

unico intervento e migliorasse il rapporto con la stra<strong>da</strong><br />

e lo spazio esterno.<br />

© Anna Giorgi and Partners<br />

33_


| IL PROGETTISTA |<br />

© Anna Giorgi and Partners<br />

Il basamento doveva creare continuità visiva e<br />

permeabilità pur mantenendo lo spazio interno privato.<br />

Credo ci siamo riusciti.<br />

Oggi devo dire che sono contento di questa<br />

modifica in corso d’opera. È stato complicato ma ci ha<br />

costretti a sviluppare una soluzione che ha migliorato<br />

l’impostazione generale del progetto. In più ci ha<br />

aiutato a risolvere dei punti critici come per esempio<br />

l’angolo dov’è posizionato l’ingresso: una parte non<br />

costruita, una spaccatura tra due fabbricati - con un<br />

albero in mezzo - che, grazie alla piastra, ha trovato un<br />

suo senso estetico appagante.<br />

Il planivolumetrico si è dovuto confrontare con la<br />

mole macro dell’hotel accanto. Per questo abbiamo<br />

voluto un edificio più alto degli altri che in qualche<br />

modo reggesse il confronto. Un escamotage per<br />

riequilibrare pesi, volumi, altezze degli edifici che si<br />

confrontano sull’area.<br />

I corpi più bassi sono a cappotto intonacati con una<br />

scelta cromatica piuttosto scura, fortemente identitaria<br />

che ha destato non pochi dubbi nella committenza. Il<br />

volume più alto, con facciata ventilata, è in grès chiaro<br />

come anche la piastra di coronamento. I corpi scala sono<br />

completamente vetrati verso la stra<strong>da</strong>, una soluzione<br />

perseguita per <strong>da</strong>re luminosità agli spazi comuni ma<br />

anche per aprire visivamente il progetto all’esterno.<br />

Il pianoterra ospita gli spazi comuni del condominio<br />

e il patio. In un secondo tempo, due alloggi sono stati<br />

ricavati, su richiesta del Comune, dove inizialmente ci<br />

sarebbe dovuta essere la terza sala comune. Saranno<br />

<strong>da</strong>ti in affitto a canone convenzionato.<br />

Lavorare con <strong>CCL</strong>? Un piacere perché il Consorzio<br />

lascia la massima libertà al progettista. A parte i vincoli<br />

costituiti <strong>da</strong> Slp totale e mix di composizione degli<br />

appartamenti per il resto <strong>CCL</strong> non ci ha imposto alcun<br />

vincolo o limitazione. Un committente con i fiocchi, non<br />

c’è che dire!<br />

34_


La scelta<br />

cromatica<br />

è stata<br />

criticata ma<br />

oggi ci<br />

soddisfa.<br />

© Anna Giorgi and Partners<br />

35_


| LA COOPERATIVA SAN FILIPPO NERI |<br />

VITTORIO MAGNI<br />

76 ANNI, PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA SAN FILIPPO NERI DAL 2014. LA SAN FILIPPO NERI, PARTE DI CONFCOOPERATIVE, NELL’ARCO DI<br />

CINQUANT’ANNI HA REALIZZATO SETTE INTERVENTI A PRECOTTO. TUTTI GLI APPARTAMENTI DELLA SAN FILIPPO NERI SONO DATI IN LOCAZIONE<br />

AI SOCI CHE NE FANNO RICHIESTA A UN PREZZO INFERIORE A QUELLO DI MERCATO. NELLA FOTO A PAGINA 38 È CON GIANCARLO ZAMBETTI.<br />

36_


MEMORIA STORICA DI PRECOTTO<br />

Ricordo ancora il giorno in cui Alessandro<br />

Maggioni e Claudio Palmerini sono venuti<br />

a presentarci il progetto di via <strong>Columella</strong><strong>40</strong><br />

nella sede della Cooperativa. Ci hanno letteralmente<br />

contagiati con il loro entusiasmo. L’unico dubbio che<br />

avevamo erano i tempi lunghi: vedere un progetto sulla<br />

carta e immaginare tutte le lungaggini burocratiche e<br />

gli step di costruzione ci spaventava <strong>da</strong>vvero tanto. Ma<br />

alla fine ci siamo fatti convincere e devo dire che oggi<br />

siamo molto felici di aver fatto quel passo.<br />

Per me Precotto è casa. Sono nato qui. I miei<br />

abitavano in una casa di ringhiera che occupava<br />

esattamente questo lotto di terreno su cui si trova<br />

oggi la sede della Cooperativa. La levatrice viveva<br />

nell’appartamento accanto, io sono nato in casa<br />

nel vero senso della parola, a qualche metro sopra<br />

le nostre teste. Sono cresciuto tra queste vie,<br />

queste strade, queste case. Qui la vita si svolgeva<br />

principalmente nei cortili delle cascine; ognuno aveva<br />

il suo nome che lo caratterizzava: curt di Murett, curt<br />

di Campèe, curt di Pissat.<br />

Ricordo che allora viale Monza era una barriera<br />

non solo urbanistica ma costituiva una cesura tra<br />

due tipologie di città e di persone: a destra (per chi<br />

procede <strong>da</strong> Loreto verso Sesto San Giovanni) c’erano<br />

le ville dei signori, dei proprietari terrieri e della<br />

borghesia – come gli Erba e i Visconti – le cascine, i<br />

campi, i mezzadri. Gli abitanti di questa parte erano<br />

i ‘bianchi’, come me, di formazione cattolica e vicini<br />

alla Democrazia Cristiana.<br />

Qui la vita<br />

si svolgeva<br />

per lo più<br />

nei cortili<br />

delle cascine.<br />

Dall’altra parte, a sinistra di viale Monza, c’erano<br />

le fabbriche – la Bre<strong>da</strong>, la Beiersdorf (quella della<br />

crema Nivea), la Paganoni Legnami – e i ‘rossi’, gli<br />

operai la cui maggioranza era senz’ombra di dubbio di<br />

matrice socialista prima, e comunista poi. Lì nel 1910<br />

venne fon<strong>da</strong>ta la Cooperativa 1° Maggio.<br />

E sempre lì, tanto per <strong>da</strong>rvi un’idea, è nato e<br />

cresciuto Fausto Bertinotti. Tra ‘bianchi’ e ‘rossi’<br />

c’era un certo attrito, scontri, tafferugli ma poi ci si<br />

ritrovava tutti a giocare a pallone all’oratorio, zona<br />

franca per eccellenza. La città intanto cambiava: alla<br />

37_


| LA COOPERATIVA SAN FILIPPO NERI |<br />

fine degli anni Cinquanta la metropolitana fu una<br />

rivoluzione. Per anni i lavori per la costruzione hanno<br />

creato un caos terribile ma poi improvvisamente (nel<br />

’64, ndr) fu inaugurata e noi ci ritrovammo a dieci<br />

minuti <strong>da</strong>l Duomo!<br />

Intanto le cascine venivano espropriate e<br />

lasciavano il posto ai palazzi di edilizia popolare.<br />

Gli immigrati del Sud accorrevano in massa per<br />

soddisfare la richiesta di manodopera delle grandi<br />

fabbriche. Ricordo ancora che al sabato noi ragazzi<br />

an<strong>da</strong>vamo in giro con la bandiera dell’oratorio per<br />

raccogliere i coetanei del Sud e farli venire a giocare<br />

con noi in oratorio, dove organizzavamo le Olimpiadi.<br />

Era un modo di contrastare un certo razzismo<br />

strisciante e creare un tessuto sociale coeso. È vero<br />

che i ‘terroni’ li guar<strong>da</strong>vamo un po’ storto “te se minga<br />

de Precott” dicevamo, ma poi ci giocavamo assieme.<br />

La storia della Cooperativa San Filippo Neri (che<br />

prende il nome <strong>da</strong>l Santo nato a Firenze il 26 maggio<br />

del 1515) inizia addirittura nel lontano 1919.<br />

38_


La sede della<br />

Cooperativa è un<br />

punto di riferimento<br />

per tante persone<br />

del quartiere.<br />

Partita come Cooperativa di Consumo (era uno<br />

spaccio per i contadini e i fittavoli dei dintorni, dove<br />

si vendevano sementi e attrezzi) si trovava dove oggi<br />

c’è la trattoria omonima. Era anche la sede della<br />

Democrazia Cristiana della zona e ospitava il bar e<br />

la bocciofila. Luogo di ritrovo per eccellenza, è stata<br />

per decenni un punto di riferimento fon<strong>da</strong>mentale per<br />

tante persone del quartiere e lo è tutt’oggi.<br />

Negli anni ha assunto la fisionomia odierna<br />

di cooperativa rivolta all’edilizia. Oggi i soci sono<br />

circa 200 e al nostro attivo abbiamo sette interventi<br />

realizzati con appartamenti esclusivamente rivolti<br />

alla locazione.<br />

Via <strong>Columella</strong><strong>40</strong>, dove abbiamo acquistato<br />

cinque unità immobiliari, è l’ultimo in ordine di<br />

tempo, un progetto siglato con la Cooperativa<br />

Soli<strong>da</strong>rnosc Nord Ovest, che ha visto la luce in<br />

piena pandemia in mezzo a mille difficoltà ma che,<br />

grazie anche alla tenacia di <strong>CCL</strong>, oggi funziona a<br />

pieno ritmo e di cui andiamo incredibilmente fieri.<br />

39_


| LA PAROLA A <strong>CCL</strong> |<br />

PIÙ CHE ARCHITETTA<br />

MI SENTO PSICOLOGA<br />

Ogni cantiere fa storia a sé. All’inizio di un<br />

nuovo intervento penso sempre: “Ho già visto<br />

tutto, non ci saranno sorprese” ma poi mi<br />

devo ricredere. Ogni nuovo progetto mi rivela un lato del<br />

mio lavoro che non conoscevo e mi arricchisce in termini<br />

di soluzioni adottate e di esperienza accumulata.<br />

Più che architetto mi sento psicologo. I soci li<br />

conosco fin <strong>da</strong>lle prime battute quando vengono <strong>da</strong> me<br />

a raccontarmi le loro esigenze, i sogni, la composizione<br />

delle loro famiglie, le passioni. Far collimare i bisogni<br />

alle soluzioni architettoniche disponibili è il mio primo<br />

obiettivo <strong>da</strong> professionista.<br />

Noi assistenti alla Cooperativa – qui in <strong>Columella</strong><strong>40</strong><br />

ho lavorato al fianco di Marcello Baseggio – più che<br />

alle soluzioni architettoniche esterne guardiamo ai<br />

tagli interni. Bilocali, trilocali, quadrilocali, esposizione,<br />

terrazzi, piano, affacci e viste… insomma le soluzioni<br />

immobiliari sono tante e accontentare tutti non è<br />

sempre facile. Vi faccio un esempio: in questo progetto<br />

c’è stata una socia che già al primo incontro mi ha detto:<br />

“Ho un albero di Natale con una circonferenza notevole.<br />

Qual è il bilocale migliore per farcelo stare?”. Una<br />

richiesta particolare che però ho preso seriamente in<br />

considerazione fino a trovare la soluzione ottimale.<br />

La cosa più bella del mio lavoro (si commuove,<br />

ndr) sono i ‘grazie’ a fine lavori. Prendere un caffè in un<br />

appartamento finito e vedere la felicità negli occhi di chi<br />

ci abita mi rende orgogliosa di quello che faccio e mi fa<br />

dimenticare sacrifici e tempo sottratto alla mia famiglia.<br />

Il mio lavoro:<br />

piedi freddi,<br />

mani<br />

screpolate<br />

ma tante<br />

soddisfazioni.<br />

La cosa faticosa sono i mesi al freddo, con le scarpe<br />

<strong>da</strong> cantiere e le doppie calze, la maglia termica, le<br />

mani screpolate, il bagno chimico <strong>da</strong> condividere con<br />

la squadra di soli uomini. Insomma la mia vita non<br />

ha niente a che fare con lo stereotipo dell’architetto<br />

glamour che sta in studio a disegnare circon<strong>da</strong>to <strong>da</strong> fidi<br />

collaboratori. Ma – devo ammetterlo – forse è proprio<br />

tutto questo contesto di gioie e fatiche che mi ha fatto<br />

innamorare del mio mestiere.<br />

<strong>40</strong>_


ELENA CRESCENZO<br />

46 ANNI ARCHITETTO, LAVORA IN <strong>CCL</strong> DAL 2003. È ASSISTENTE ALLA COOPERATIVA. HA TRE FIGLI, DUE DEI QUALI GEMELLI.<br />

41_


| LA PAROLA A <strong>CCL</strong> |<br />

MARCELLO BASEGGIO<br />

36 ANNI ARCHITETTO, LAVORA CON <strong>CCL</strong> DA 2 ANNI. QUELLO DI COLUMELLA<strong>40</strong> È STATO IL SUO PRIMO INTERVENTO. È ASSISTENTE ALLA<br />

COOPERATIVA.<br />

42_


CHE FATICA TENERE<br />

INSIEME LE FILA DI TUTTO!<br />

Per me, la cosa più complicata in questo lavoro<br />

è non perdere pezzi per stra<strong>da</strong>. Ci vuole molta<br />

memoria, un ordine impeccabile e tanta<br />

capacità di ascolto. A volte è facile dimenticare una<br />

richiesta di un socio o l’appunto del condomino esigente,<br />

ma non deve accadere.<br />

Qui a <strong>Columella</strong><strong>40</strong> è stato anche più difficile perché<br />

sono arrivato che il cantiere era già iniziato e tante<br />

‘pratiche’ erano già avviate <strong>da</strong> mesi. Ricostruire la<br />

storia di una sessantina di appartamenti e di altrettante<br />

famiglie ha richiesto un certo impegno non lo nego.<br />

In più, a causa del Covid, molte varianti al capitolato<br />

invece di farle a tu per tu con i soci, come accade<br />

normalmente, abbiamo dovuto affrontarle online con lo<br />

schermo del pc a farci <strong>da</strong> tramite.<br />

Prima di essere assunto <strong>da</strong> <strong>CCL</strong>, lavoravo in uno<br />

studio di architettura classico. Prevalentemente stavo<br />

seduto di fronte a un monitor usando software ad hoc.<br />

Questo che ho sperimentato negli ultimi mesi è un modo<br />

totalmente diverso di passare la giornata, sono sempre<br />

in cantiere a risolvere mille questioni per lo più urgenti e<br />

mi confronto quotidianamente con l’impresa e con i soci.<br />

Insomma è più impegnativo ma respiro molta più<br />

umanità. Perché tutto fili liscio, i rapporti sono l’aspetto<br />

più importante. Le persone con cui ci si confronta fanno<br />

la differenza. Chi è flessibile e accomo<strong>da</strong>nte rende tutto<br />

il meccanismo più oliato, semplice, piacevole.<br />

In <strong>Columella</strong><strong>40</strong> siamo stati fortunati, l’intera<br />

squadra ha vissuto un affiatamento eccezionale. Chissà,<br />

forse anche le difficoltà hanno fatto <strong>da</strong> collante!<br />

Qui respiro più<br />

umanità e ogni<br />

giornata è diversa<br />

<strong>da</strong>ll’altra.<br />

43_


| LA PAROLA A <strong>CCL</strong> |<br />

SAPER MEDIARE:<br />

IL FULCRO<br />

DELLA MIA<br />

PROFESSIONE<br />

CARLO MAFFI<br />

56 ANNI, È ARCHITETTO E COLLABORA DA PIÙ DI TRENT’ANNI<br />

CON <strong>CCL</strong> PRIMA COME ASSISTENTE ALLA COPERATIVA POI, DA<br />

UNA DECINA D’ANNI, COME DIRETTORE LAVORI. È ANCHE LIBERO<br />

PROFESSIONSITA TITOLARE DI UNO STUDIO DI ARCHITETTURA<br />

INSIEME A DUE SOCI. IN COLUMELLA<strong>40</strong> È STATO IL DIRETTORE<br />

DEI LAVORI.<br />

Forse<br />

proprio il<br />

Covid ci ha<br />

reso tutti<br />

più uniti e<br />

soli<strong>da</strong>li.<br />

Certamente per me il cantiere di <strong>Columella</strong><strong>40</strong><br />

sarà legato per sempre ad un’esperienza che<br />

mai avevo vissuto prima di allora: quella della<br />

pandemia. Ricordo come fosse oggi lo straniamento che<br />

ci ha preso tutti quanti il giorno in cui abbiamo dovuto<br />

chiudere il cantiere senza sapere quando lo avremmo<br />

potuto riaprire. Fino a quel momento avevamo pensato<br />

che i cantieri edili fossero attività salvaguar<strong>da</strong>te<br />

nonostante il Covid. Ma le disposizioni comunali (poi<br />

diventate nazionali) ci hanno costretto a sbarrare tutti<br />

gli ingressi e a mettere in sicurezza l’intera area. Quel<br />

giorno, an<strong>da</strong>re a casa, ci ha lasciati tutti disorientati e<br />

increduli.<br />

Il fulcro del mio mestiere è quello di mettere assieme<br />

le esigenze di tutti, di trovare quelle soluzioni che possono<br />

accontentare le diverse figure coinvolte nel progetto.<br />

Se devo scegliere un verbo che rispecchi il mio ruolo,<br />

direi ‘mediare’. A me si rivolgono tutti: <strong>da</strong>ll’architetto<br />

progettista all’ingegnere strutturista, <strong>da</strong>l capo dell’impresa<br />

agli operai, ma anche i soci e naturalmente <strong>CCL</strong> in veste di<br />

committente. Vi assicuro non è facile.<br />

Però devo riconoscere che, forse proprio a<br />

causa del Covid che è diventato il ‘nemico’ comune<br />

contro cui battersi, tutti gli attori coinvolti sono stati<br />

particolarmente disponibili. Qui in <strong>Columella</strong><strong>40</strong> non ci<br />

sono stati mai grandi attriti e ognuno ha fatto di tutto<br />

per risolvere i problemi al meglio. Certo, visto gli extra<br />

costi e i tempi dilatati, la trattativa con l’impresa è<br />

stata continua, snervante, un vero stillicidio, ma nella<br />

correttezza più assoluta.<br />

Anche l’architetto, <strong>da</strong> parte sua, nonostante<br />

cercasse di salvaguar<strong>da</strong>re per quanto possibile il suo<br />

progetto – ci è sempre venuto incontro ben consapevole<br />

delle difficoltà che stavamo affrontando.<br />

44_


SPAZI COMUNI:<br />

UNA RICCHEZZA<br />

DI CUI ESSERE<br />

CONSAPEVOLI<br />

Affinare un metodo per accompagnare i soci<br />

all’uso degli spazi comuni. È quello che, <strong>da</strong><br />

qualche tempo, l’associazione NoiCoop, in<br />

particolare Alessandra Marsiglia ed io, cerca di fare.<br />

Ci siamo accorti, infatti, che per i nuovi abitanti gli<br />

spazi comuni, cui <strong>CCL</strong> dà tanta importanza in fase di<br />

progettazione, a mala pena erano considerati come spazi<br />

<strong>da</strong> poter utilizzare.<br />

Abbiamo dunque iniziato a fare un esercizio costante<br />

di formazione dei futuri abitanti delle cooperative per<br />

renderli più consapevoli di questi ambienti comuni e di<br />

come sfruttarli al meglio.<br />

Solitamente, NoiCoop si presenta nella fase iniziale<br />

di costituzione della cooperativa e in seguito, in uno stadio<br />

più avanzato dei lavori, distribuisce un questionario dove<br />

ogni socio racconta <strong>da</strong> chi è composto il proprio nucleo<br />

familiare, quali sono le necessità dei diversi membri,<br />

quali le idee per immaginare l’utilizzo degli spazi comuni.<br />

Perché, è vero, leggere nero su bianco i propri bisogni li<br />

mette anche a fuoco e permette di non dimenticare che<br />

sono metri quadri in capo ai condomini, e dunque che<br />

sarebbe uno spreco inacettabile non utilizzarli.<br />

Il nostro compito è quello di facilitare la re<strong>da</strong>zione<br />

del ‘Regolamento d’uso’ in sintonia non solo con i soci ma<br />

anche con SSA che negli anni dovrà gestire quegli spazi:<br />

consegnare le chiavi, pulire, organizzare le prenotazioni.<br />

È importante che tutto sia molto condiviso per evitare<br />

contrasti e malintesi.<br />

In <strong>Columella</strong><strong>40</strong> sono emerse soprattutto tematiche<br />

legate al verde: per esempio, rispetto al progetto<br />

originario, è stata aggiunta l’area gioco nella corte<br />

interna, mentre sul retro è stato adibito uno spazio che in<br />

futuro potrà ospitare l’orto condominiale.<br />

FEDERICA VERONA<br />

46 ANNI, ARCHITETTO, SEGUE PROGETTI DI SOCIAL HOUSING<br />

PROMUOVENDO LA CULTURA COME MOTORE SOCIALE. DAL 2010<br />

COLLABORA CON <strong>CCL</strong> E NOICOOP. NEL 2015 HA IDEATO A MILANO<br />

SUPER! IL FESTIVAL DELLE PERIFERIE PROGETTO CHE COINVOLGE<br />

UN GRUPPO ETEROGENEO DI PROFESSIONISTI.<br />

Rispetto<br />

al progetto<br />

originale<br />

ora è previsto<br />

anche un<br />

orto.<br />

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| GLOSSARIO |<br />

© Anna Giorgi and Partners<br />

LE PAROLE PER CAPIRE<br />

Capitolato edile: è l’elenco generale delle lavorazioni e delle forniture previste per la realizzazione di un determinato<br />

intervento, ordinate per categorie generali secondo la logica della successione delle fasi lavorative, con riferimento<br />

al progetto esecutivo approvato.<br />

NOICOOP: è l’associazione nata per attivare una serie di progetti su alcuni spazi comuni e su progetti un po’ particolari<br />

come quelli di Zoia e di Stadera. È lo strumento di <strong>CCL</strong> che serve ad accompagnare le pratiche che pongono la<br />

cultura al centro.<br />

Piano planovolumetrico: disegno semplificato a piccola scala che mostra l’occupazione di suolo dei volumi. Permette<br />

di valutare i rapporti tra gli edifici e i vuoti che essi definiscono.<br />

SSA: nasce come global service di condominio ed è una cooperativa di produzione lavoro perché i custodi sono soci<br />

della cooperativa. Si occupa di tutte quelle che sono le questioni relative al condominio <strong>da</strong>l momento della consegna<br />

in poi, cioè <strong>da</strong> quando la cooperativa diventa condominio.<br />

Verde di pertinenza: un’area a verde privato a servizio del condominio o di un solo appartamento.<br />

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© Anna Giorgi and Partners<br />

Colophon<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Alessandro Maggioni<br />

CONCEPT E PROGETTO EDITORIALE: Itaca Comunicazione - Milano<br />

REDAZIONE TESTI E CURATELA: Silvia Icardi<br />

COORDINAMENTO: Ester Bachis<br />

GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Maria Stella Gara<br />

CREDITI FOTOGRAFICI: Michela Lau<strong>da</strong>dio<br />

ILLUSTRAZIONE DELLA MAPPA: Juliana Nersessian e Carolina Barbosa<br />

PODCAST: Valentina De Poli, Matteo Scandolin<br />

STAMPA: Boniardi Grafiche - Via Gian Battista Vico, <strong>40</strong> - Milano<br />

Stampato in Italia<br />

Finito di stampare a novembre 2022


LA VOCE DI <strong>INSIEMI</strong><br />

Valentina De Poli<br />

Giornalista e podcaster, è esperta in<br />

comunicazione integrata e storytelling<br />

azien<strong>da</strong>le. Grazie a una ventennale<br />

esperienza in Disney si è misurata con<br />

le più importanti realtà culturali italiane,<br />

con l’insolito privilegio di interagire con<br />

un pubblico eterogeneo. Oggi presta la<br />

sua esperienza ad aziende interessate<br />

alla costruzione di contenuti mirati, tra cui<br />

podcast di cui è autrice e speaker.<br />

LA PENNA DI <strong>INSIEMI</strong><br />

Silvia Icardi<br />

Giornalista, laureata in Architettura, lavora<br />

<strong>da</strong> più di vent’anni nella comunicazione sia<br />

per la televisione sia per la carta stampata.<br />

Dal 2012 collabora continuativamente<br />

per le pagine ‘Cultura e Spettacolo’<br />

del Corriere della Sera occupandosi di<br />

architettura, design, società. Firma articoli<br />

per riviste di settore dell’architettura e<br />

dell’interior design come Abitare e Marie<br />

Claire Maison.


ASCOLTAMI<br />

IL PODCAST DI <strong>CCL</strong>

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