GEOmedia 4 2022
Rivista italiana di geomatica
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Rivista bimestrale - anno XXVI - Numero - 4/<strong>2022</strong> - Sped. in abb. postale 70% - Filiale di Roma<br />
TERRITORIO CARTOGRAFIA<br />
GIS<br />
CATASTO<br />
3D CITY<br />
INFORMAZIONE GEOGRAFICA<br />
FOTOGRAMMETRIA EDILIZIA<br />
URBANISTICA DIGITAL TWIN<br />
REMOTE SENSING<br />
GNSS<br />
SPAZIO<br />
RILIEVO AMBIENTE TOPOGRAFIA<br />
LiDAR<br />
GEOBIM<br />
LASER SCANNING<br />
BENI CULTURALI<br />
SMART CITY<br />
Lug/Ago <strong>2022</strong> anno XXVI N°4<br />
Acquisizione<br />
Digitale<br />
della Realtà<br />
CITY INFORMATION<br />
MODELING<br />
NON TROPPO<br />
GEORIFERITO<br />
SLAM TO BIM
Dall’OpenBIM allo ScanToBIM<br />
Il panorama della Mobilità Autonoma sta diventando sempre più amplio, anche se è una<br />
realtà difficile da inquadrare in termini di potenzialità e possibilità, risultando praticamente<br />
sconosciuta ancora oggi alla maggior parte delle persone. Gli addetti ai lavori e i professionisti<br />
del settore che credono fortemente in questo grande punto di arrivo del XXI secolo, sono a<br />
pieno regime. Avendo superato alcune delle sfide principali in seno alla realizzazione della<br />
piena operatività della guida completamente autonoma, si trovano oggi ad affrontare una<br />
integrazione di non poco conto che dipende molto dalla realizzazione di un accurato impianto<br />
cartografico 3D: elemento indispensabile per procedere verso la completa definizione e messa<br />
in opera di questo incredibile traguardo del genere umano. Di questo - Valerio Zunino - ci<br />
parla nella nuova Rubrica "Non troppo Georiferito".<br />
Un appuntamento degno di nota da non perdere nei prossimi numeri di <strong>GEOmedia</strong>.<br />
<strong>GEOmedia</strong> 4 – <strong>2022</strong> è un numero variegato, che spazia dal City Information Modelling<br />
(CIM), alla Cattura della Realtà, passando per il fast scanning applicato al BIM e i<br />
progetti BIM di ACCA Software, raccontati nell’intervista a Nicola Furcolo, e il progetto<br />
AMPERE per il quale abbiamo intervistato Marco Nisi, sino all’evento da noi tanto atteso:<br />
il TechnologyforAll <strong>2022</strong>, che ci auguriamo riesca in tutte le sue forme e nel pieno delle<br />
sue potenzialità, soddisfando le esigenze di tutti: relatori, aziende e visitatori. Tantissimi gli<br />
appuntamenti in agenda.<br />
Come detto, punto focale di questo numero, sono il BIM e il CIM. Proprio su questo tema<br />
converge l’articolo di Donatella Dominici et Alii “Multispectral satellite images to support<br />
the CIM (City Information Modeling) implementation” che delinea l’elaborazione di<br />
informazioni provenienti da immagini multispettrali di media e alta risoluzione ottenute da<br />
indici spettrali specifici che confluiranno assieme ad altri dati provenienti da fonti ufficiali<br />
all’interno di un unico database, creando un reale modello parametrico del caso di studio.<br />
Che siano intere città o modelli 3D del costruito poca importa, parliamo sempre di<br />
digitalizzazione delle infrastrutture ed è questa una delle maggior arterie verso cui si stanno<br />
indirizzando i professionisti del settore dalle università alle aziende realizzando soluzioni<br />
sempre specifiche e versatili come il Laser Scanner Stonex X120 GO che consente di acquisire<br />
in modo rapido modelli 3D utilizzabili per il BIM.<br />
Non solo CIM e BIM ma anche OpenBIM e ScanToBIM al centro del dibattito in questi<br />
ultimi tempi. L’OpenBIM, secondo alcuni, rappresenta un network di informazioni<br />
interscambiabili aperto e accessibile a tutti: un linguaggio universale che mira a spezzare<br />
barriere create da software proprietari, a volte limitanti, ma in altri casi necessari per realizzare<br />
modelli 3D di altissima complessità. Lo ScanToBIM, invece, un modo diverso di intendere<br />
questo campo, sicuramente non con le stesse intenzioni di apertura e inclusione globale, ma<br />
necessario per velocizzare il processo stesso di cattura della realtà e rappresentazione della<br />
stessa nel modello digitale 3D.<br />
Buona lettura,<br />
Renzo Carlucci
FOCUS<br />
In questo<br />
numero...<br />
FOCUS<br />
REPORT<br />
Il City<br />
Information<br />
Modeling (CIM)<br />
nelle piattaforme<br />
decisionali urbane<br />
di Renzo Carlucci<br />
6<br />
INTERVISTE<br />
Guest Paper<br />
Non Troppo<br />
Georiferito<br />
AEROFOTOTECA<br />
ALTRE<br />
RUBRICHE<br />
12<br />
12 SLAM-to-BIM<br />
con Stonex<br />
X120GO<br />
di Chiara Ponti<br />
26 ESA<br />
46 MERCATO<br />
50 AGENDA<br />
La cattura della<br />
realtà coinvolge<br />
tutti gli operatori<br />
nell’edilizia<br />
a cura di Teorema<br />
16<br />
In copertina una immagine<br />
di come l'introduzione<br />
di strumenti più semplici<br />
da usare, come il laser<br />
scanner 3D per immagini,<br />
ha abbattuto molte delle<br />
barriere per l'acquisizione di<br />
nuvole di punti, portando<br />
gli utenti meno esperti<br />
ad adottare l'acquisizione<br />
digitale della realtà,<br />
sfruttandone i vantaggi.<br />
geomediaonline.it<br />
4 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2022</strong><br />
<strong>GEOmedia</strong>, bimestrale, è la prima rivista italiana di geomatica.<br />
Da oltre 25 anni pubblica argomenti collegati alle tecnologie dei<br />
processi di acquisizione, analisi e interpretazione dei dati,<br />
in particolare strumentali, relativi alla superficie terrestre.<br />
In questo settore <strong>GEOmedia</strong> affronta temi culturali e tecnologici<br />
per l’operatività degli addetti ai settori dei sistemi informativi<br />
geografici e del catasto, della fotogrammetria e cartografia,<br />
della geodesia e topografia, del telerilevamento aereo e<br />
spaziale, con un approccio tecnico-scientifico e divulgativo.
Interviste<br />
20 INTERVISTA<br />
A MARCO NISI<br />
A Cura della Redazione<br />
24 Il futuro del<br />
BIM nella visione<br />
di ACCA software<br />
a cura della redazione<br />
28<br />
Multispectral<br />
satellite images to<br />
support the CIM<br />
(City Information<br />
Modeling) implementation<br />
By M. Alicandro,<br />
D. Di Ludovico, D. Dominici,<br />
N. Pascucci, S. Zollini<br />
INSERZIONISTI<br />
AMPERE 35<br />
Epsilon 47<br />
Geomax 46<br />
GISTAM 45<br />
Gter 10<br />
Nais Solutions 11<br />
Planetek 2<br />
Stonex 51<br />
Strumenti Topografici 52<br />
TechnologyforALL 23<br />
Teorema 50<br />
Sullo sfondo una vista del<br />
Tevere allo Scalo De Pinedo<br />
dove si svolgerà il workshop<br />
sul campo del Technology<br />
For All <strong>2022</strong>.<br />
NUOVA RUBRICA<br />
36<br />
Non Troppo<br />
Georiferito<br />
Mobilità autonoma<br />
senza conducente<br />
di Valerio Zunino<br />
in volo sul<br />
tevere da<br />
stimigliano a<br />
ponte del grillo:<br />
“il ritratto del<br />
terreno” dal<br />
pallone (1908)<br />
di Laura Castrianni<br />
40<br />
una pubblicazione<br />
Science & Technology Communication<br />
<strong>GEOmedia</strong>, la prima rivista italiana di geomatica.<br />
ISSN 1128-8132<br />
Reg. Trib. di Roma N° 243/2003 del 14.05.03<br />
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Rivista fondata da Domenico Santarsiero.<br />
Numero chiuso in redazione il 30 ottobre <strong>2022</strong>.
FOCUS<br />
Il City Information Modeling<br />
(CIM) nelle piattaforme<br />
decisionali urbane<br />
di Renzo Carlucci<br />
Spesso il City Information<br />
Modeling (CIM) è stato<br />
paragonato a SIMCity, un<br />
videogioco di costruzione<br />
di città, nato nel 1998, che<br />
consentiva al giocatore di<br />
progettare e sviluppare da zero<br />
città sempre più complesse. Fu<br />
un grande successo e ancora<br />
oggi i giochi di SimCity hanno<br />
continuato a mantenere il<br />
loro fascino. Molti giocatori<br />
si sono divertiti a tracciare<br />
zone di sviluppo, pianificare<br />
infrastrutture e trasformare un<br />
pezzo di terreno non edificato in<br />
una fiorente metropoli high-tech.<br />
Il City Information<br />
Modeling prende essenzialmente<br />
lo stesso concetto e<br />
lo applica alla vita reale, con<br />
una piattaforma estremamente<br />
sofisticata che consente<br />
ad architetti, urbanisti e altri<br />
professionisti di collaborare a<br />
progetti a livello cittadino.<br />
Le definizioni esperte del<br />
CIM generalmente descrivono<br />
un modello di città 3D<br />
“super-BIM” completamente<br />
integrato e semanticamente<br />
abilitato che connette gli<br />
utenti a qualsiasi fonte di dati<br />
contestuale o strumento di<br />
analisi, statico o dinamico,<br />
spaziale o non spaziale, dagli<br />
edifici , alle strade e agli spazi<br />
pubblici, ai lampioni (sensori/<br />
IoT) fino alle persone in strada<br />
(social media).<br />
I modelli CIM sono utilizzati<br />
sia dagli architetti urbanisti<br />
che dai progettisti di edifici a<br />
qualsiasi scala. L’uso è abbastanza<br />
semplice, basta trascinare<br />
e rilasciare un modello di<br />
progetto BIM in ambienti di<br />
modelli di città 3D interattivi<br />
e ricchi di contenuti, direttamente<br />
nei propri browser<br />
Web ove si possono trovare<br />
tutti i dati rilevanti per i<br />
progetti, porre domande, eseguire<br />
qualsiasi analisi (solare,<br />
ombra, microclima, traffico<br />
e altro) e collaborare con<br />
qualsiasi membro del team in<br />
qualsiasi parte del mondo, il<br />
tutto in tempo reale.<br />
Interazione del BIM nel CIM<br />
Se la tecnologia BIM ha rivoluzionato<br />
i progetti di costruzione,<br />
incoraggiando le parti<br />
interessate del progetto a lavorare<br />
utilizzando un modello<br />
condiviso, il CIM ora ha il<br />
6 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2022</strong>
FOCUS<br />
potere di rivoluzionare la pianificazione<br />
urbana, la governance<br />
e le infrastrutture, oltre<br />
a ispirare progettisti e costruttori<br />
a creare soluzioni migliori<br />
per il loro contesto geografico<br />
e sociale. E’ la soluzione che<br />
veramente consente l’inserimento<br />
di un progetto nel suo<br />
contesto, utilizzando tutti i<br />
principi della georeferenziazione<br />
attraverso la recente scienza<br />
geomatica.<br />
Se consideriamo la potenzialità<br />
del modello BIM nella<br />
definizione della semantica<br />
dettagliata di parti di edifici<br />
o altre parti funzionali della<br />
città, vediamo che utilizzando<br />
le ontologie di riferimento del<br />
settore, oltre all’archiviazione<br />
delle informazioni di progettazione<br />
nella forma digitale per<br />
l’aggiornamento e la condivisione<br />
tempestiva, si può anche<br />
rendere possibile la relazione<br />
in tempo reale e l’analisi dei<br />
fenomeni in funzione della<br />
modifica di qualsiasi dato o<br />
parametro.<br />
Il CIM è considerato qualcosa<br />
di più della fusione di tutti i<br />
modelli BIM, in quanto rappresenta<br />
un livello superiore<br />
di rete infrastrutturale, amministrazione<br />
e attività umana.<br />
Questo modello facilita la<br />
visualizzazione, l’analisi e il<br />
monitoraggio dell’ambiente<br />
urbano, al fine di supportare<br />
il progetto e la pianificazione,<br />
dalla panoramica locale a<br />
quella regionale, essendo caratterizzato<br />
da un’unificazione<br />
multidisciplinare di tutti i modelli<br />
di dati spaziali.<br />
Nel concetto di base del CIM<br />
tutti gli elementi coinvolti<br />
nelle città agiscono in modo<br />
coordinato sulla concezione,<br />
pianificazione, esecuzione,<br />
funzionamento, monitoraggio,<br />
manutenzione e rinnovamento<br />
della città. Questi processi<br />
sono descritti in un unico<br />
database condiviso, il modello<br />
CIM appunto. Le caratteristiche<br />
principali che caratterizzano<br />
il paradigma CIM, in<br />
termini concettuali, sono il<br />
lavoro collaborativo e l’interoperabilità.<br />
Il possibile impatto del CIM<br />
Per valutare come il CIM contribuisce<br />
a migliorare i servizi<br />
pubblici e la qualità della vita<br />
dei cittadini, studi condotti da<br />
alcuni autori hanno analizzato<br />
la norma internazionale ISO<br />
37120-Sustainable cities and<br />
communities — Indicators for<br />
city services and quality of life<br />
(Sviluppo sostenibile delle comunità<br />
– Indicatori per i servizi<br />
cittadini e la qualità della<br />
vita) e hanno valutato come i<br />
dati del Building Information<br />
Modeling (BIM) e del City<br />
Information Modeling (CIM)<br />
possono essere utilizzati per<br />
ottenere dati utili agli indicatori<br />
dell’ISO 37120.<br />
Nell’ambito di una nuova<br />
serie di standard internazionali<br />
in via di sviluppo per un<br />
approccio olistico e integrato<br />
allo sviluppo sostenibile, che<br />
include indicatori per i servizi<br />
cittadini e la qualità della vita,<br />
indicatori per città intelligenti<br />
e indicatori per città resilienti,<br />
sono stati individuati dallo<br />
standard ISO 37122 un insieme<br />
di indicatori standardizzati<br />
che fornisce un approccio a<br />
ciò che viene misurato e come<br />
tale misurazione deve essere<br />
effettuata.<br />
Questi indicatori possono<br />
essere utilizzati per tracciare<br />
e monitorare i progressi sulle<br />
prestazioni della città. Per realizzare<br />
uno sviluppo sostenibile,<br />
è necessario prendere in<br />
considerazione l’intero sistema<br />
urbano. La pianificazione delle<br />
esigenze future dovrebbe<br />
prendere in considerazione<br />
l’uso attuale e l’efficienza delle<br />
risorse al fine di pianificare<br />
meglio il domani.<br />
Gli indicatori e i metodi di<br />
prova della ISO 37122 sono<br />
stati sviluppati per aiutare le<br />
città a:<br />
a) misurare la gestione delle<br />
prestazioni dei servizi cittadini<br />
e la qualità della vita nel tempo;<br />
b) imparare gli uni dagli altri<br />
consentendo il confronto tra<br />
un’ampia gamma di misure di<br />
performance; e,<br />
c) sostenere lo sviluppo delle<br />
politiche e la definizione delle<br />
priorità.<br />
Questi indicatori sono strutturati<br />
intorno a temi, secondo<br />
i settori delle città e le prestazioni<br />
di servizi. Sono organizzati<br />
in Indicatori di base e<br />
Indicatori di supporto.<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2022</strong> 7
FOCUS<br />
Indicatori<br />
Indicatori per origine dei dati<br />
Tema Base Supporto BIM CIM Altri<br />
Economia 3 4 0 0 7<br />
Educazione 4 3 0 0 7<br />
Energia 4 3 1 6 0<br />
Ambiente 3 5 0 7 1<br />
Finanza 1 3 0 0 4<br />
Risposta a Emergenze 3 3 0 2 4<br />
Governance 2 4 0 0 6<br />
Salute 4 3 0 0 6<br />
Ricreazione 0 2 0 2 0<br />
Sicurezza 2 3 0 4 1<br />
Ripari 1 2 0 0 3<br />
Rifiuti solidi 3 7 3 7 0<br />
Telecomunicazioni e 2 1 0 2 1<br />
innovazione<br />
Trasporti 4 5 0 4 5<br />
Pianificazione urbana 1 3 0 3 1<br />
Fognature 5 0 0 5 0<br />
Acqua Potabile 4 3 5 2 0<br />
Tabella 1 – Numero Indicatori ISO37120 per tema<br />
Uno studio condotto da alcuni<br />
autori nel 2021 [CIM2021]<br />
conclude che i modelli BIM e<br />
CIM possono fornire dati per<br />
53 dei 100 indicatori esistenti<br />
in modo semplice e accurato.<br />
Questo approccio può aiutare<br />
i gestori della città a prendere<br />
decisioni assertive e contribuire<br />
a migliorare la valutazione<br />
delle prestazioni dei servizi<br />
pubblici.<br />
La tabella 1 evidenzia i temi<br />
dello standard internazionale e<br />
specifica il numero di indicatori<br />
fondamentali e di supporto<br />
in ciascuno dei temi.<br />
BIM georeferenziato<br />
Il paradigma CIM, inteso<br />
come approccio a un modello<br />
globale della città, deve assolutamente<br />
essere formato dall’incorporazione<br />
di modelli BIM<br />
di costruzioni che abbiano un<br />
inserimento geografico nel sistema<br />
di riferimento in uso. In<br />
questo modo tutti i dati relativi<br />
alle città saranno disponibili<br />
e allegati alle rappresentazioni<br />
georeferenziate delle costruzioni<br />
presenti nella banca<br />
dati CIM. In questo modo è<br />
possibile ottenere informazioni<br />
direttamente dal modello<br />
virtuale per monitorare e valutare<br />
le prestazioni dei servizi<br />
pubblici, oltre a rispondere<br />
alla ISO 37120 e raccogliere<br />
informazioni per sovvenzionare<br />
un processo decisionale più<br />
assertivo ed efficiente.<br />
Inoltre, la gestione delle infrastrutture<br />
urbane in dati accurati<br />
e georeferenziati consente<br />
una maggiore accuratezza nel<br />
processo di identificazione<br />
delle cause profonde di molti<br />
problemi, determinando<br />
azioni più assertive per il miglioramento<br />
dei sottosistemi<br />
infrastrutturali. Ciò ridurrà la<br />
necessità di interventi di manutenzione<br />
correttiva, producendo<br />
risparmi di risorse per<br />
le città, nonché un miglioramento<br />
della fornitura di servizi<br />
pubblici alla popolazione.<br />
Considerando i potenziali<br />
contributi del CIM sulla ge-<br />
8 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2022</strong>
FOCUS<br />
METODO PRINCIPIO CARATTERISTICHE<br />
SATELLITE<br />
REMOTE<br />
SENSING<br />
Rileva e identifica un oggetto utilizzando onde<br />
elettromagnetiche, luce visibile e raggi infrarossi riflessi o<br />
irradiati dall’oggetto nel campo di osservazione.<br />
Facile ed economico per ottenere dati<br />
grezzi, con un ampio campo di misura.<br />
Bassa precisione.<br />
OBLIQUE<br />
PHOTOGRAPHY<br />
LIDAR<br />
Si ottengono informazioni complete e accurate sugli oggetti<br />
a terra fotografati verticalmente o obliquamente utilizzando<br />
sensori su piattaforma aerea.<br />
Genera modelli 3D trasmettendo il segnale di rilevamento<br />
al bersaglio e confrontando l’eco del bersaglio ricevuto con il<br />
segnale trasmesso.<br />
Modellazione rapida, precisione<br />
moderata e modelli 3D altamente<br />
realistici con texture. Consente<br />
rilevamento dettagliato per elementi<br />
vettoriali atti a costruire 3dCityGML.<br />
Alta precisione e adatto per modelli 3D<br />
dettagliati e complessi. Costi elevati e<br />
carico di lavoro pesante.<br />
stione urbana, ci si augura che<br />
gli studi futuri intensificheranno<br />
le discussioni e cercheranno<br />
di esplorare i dettagli di<br />
questo nuovo paradigma, dalla<br />
fusione della metodologia<br />
BIM con il GIS all’applicazione<br />
energica di protocolli di<br />
condivisione e rappresentazione<br />
esistenti.<br />
Integrazione di BIM e GIS<br />
Attualmente, l’integrazione<br />
di BIM e GIS è un metodo di<br />
modellazione ampiamente utilizzato<br />
per il CIM.<br />
IFC e CityGML sono gli<br />
standard di dati internazionali<br />
utilizzati rispettivamente per il<br />
BIM e il GIS.<br />
I modelli di città<br />
3D per il CIM<br />
Il modello 3D della città è<br />
l’infrastruttura fondamentale<br />
del CIM che fornisce una<br />
raffinata espressione geometrica<br />
dello spazio urbano<br />
tridimensionale. Attualmente,<br />
il telerilevamento satellitare,<br />
la aerofotogrammetria obliqua<br />
e il rilevamento con laser<br />
(LiDAR) sono le principali<br />
tecniche applicate per ottenere<br />
dati grezzi per ricostruire<br />
modelli 3D a livello cittadino.<br />
Questi metodi hanno principi<br />
e caratteristiche di modellazione<br />
diversi, inclusi vantaggi e<br />
svantaggi nell’ottenimento di<br />
dati, scala e precisione di modellazione,<br />
come elencato nella<br />
Tabella seguente.<br />
Piattaforme<br />
La maggior parte delle piattaforme<br />
che possono essere utilizzate<br />
per sviluppare modelli<br />
CIM generano modelli CIM<br />
integrando file di modelli<br />
esistenti (ad es. BIM, edifici<br />
3D e file GIS), mentre Virtual<br />
City Systems può stabilire modelli<br />
CIM utilizzando lo standard<br />
CityGML. Il CityGML<br />
può essere utilizzato per organizzare<br />
i dati semantici del<br />
modello CIM e aiuta a simulare<br />
le città.<br />
Conclusioni<br />
La crescita dell’interesse per<br />
il CIM è documentato nella<br />
analisi svolta in recenti studi<br />
in cui si vede l’andamento crescente<br />
degli ultimi anni.<br />
La figura seguente mostra la<br />
tendenza all’aumento del numero<br />
di documenti relativi al<br />
CIM all’interno del database<br />
principale del Web of Science<br />
PIATTAFORME<br />
SKYLINE SMART<br />
WORLD PRO<br />
WORLDWIND<br />
SUPERMAP<br />
VIRTUAL CITY<br />
SYSTEMS<br />
dal 2000 al 2020. Il tasso di<br />
aumento, in particolare dopo<br />
il 2016, dimostra un’accelerazione<br />
significativa e indica che<br />
la ricerca nel settore del CIM<br />
sta attualmente vivendo una<br />
forte proliferazione.<br />
Il City Information Modeling<br />
(CIM) è essenziale per l’implementazione<br />
dei concetti<br />
di sostenibilità nelle città,<br />
collaborando così al raggiungimento<br />
degli obiettivi<br />
stabiliti in diversi accordi<br />
internazionali riguardanti la<br />
riduzione dell’attività umana<br />
sull’ambiente. Contribuisce<br />
inoltre, all’istituzione di sistemi<br />
economici che garantiscano<br />
un accesso equo alle risorse<br />
e la promozione dello sviluppo<br />
umano da parte di società<br />
eque e coese.<br />
I modelli BIM e CIM consentiranno<br />
di osservare lo<br />
sviluppo delle città in tempo<br />
reale con maggiore accuratezza<br />
e prontezza attraverso l’automatizzazione<br />
di 53 dei 100<br />
indicatori della norma internazionale<br />
ISO 37120.<br />
FUNZIONE<br />
Integrano i modelli BIM o altri modelli 3D di edifici<br />
con l’ambiente GIS per generare un modello CIM 3D.<br />
Realizza modelli CIM utilizzando gli standard<br />
CityGML.<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2022</strong> 9
TELERILEVAMENTO<br />
FOCUS<br />
Lo standard internazionale<br />
richiede di eseguire valutazioni<br />
annuali, ma il gestore<br />
urbano sarà in grado di<br />
monitorare i diversi aspetti<br />
dello sviluppo nella propria<br />
città a intervalli più piccoli,<br />
in base alla loro stagionalità.<br />
Ne sono un esempio la<br />
valutazione del consumo<br />
di energia e acqua, la produzione<br />
di rifiuti solidi e<br />
di acque reflue, che sono<br />
influenzate dai cambiamenti<br />
climatici, riflettendo<br />
le stagioni, al di là di altri<br />
fattori. Un’altra influenza<br />
è il tasso di occupazione<br />
urbana in diversi periodi<br />
dell’anno. In altre parole,<br />
una città turistica durante<br />
l’alta stagione presenterà<br />
un maggiore consumo di<br />
acqua ed elettricità e, di<br />
conseguenza, una maggiore<br />
produzione di rifiuti solidi<br />
e fognature. In ultimo l’analisi<br />
delle variazioni dei<br />
consumi a seguito di eventi<br />
come la recente pandemia<br />
del Coronavirus.<br />
REFERENCES<br />
[XU2014] Xun Xu, Lieyun Ding, Hanbin Luo, Ling Ma (2014). From building<br />
information modeling to city information modeling, Journal of Information<br />
Technology in Construction (ITcon), Special Issue BIM Cloud-Based Technology in<br />
the AEC Sector: Present Status and Future Trends, Vol. 19, pg. 292-307, http://www.<br />
itcon.org/2014/17.<br />
[XU2021] Xu, Zhen, Mingzhu Qi, Yingying Wu, Xintian Hao, and Yajun Yang.<br />
2021. City Information Modeling: State of the Art Applied Sciences 11, no. 19:<br />
9333. https://doi.org/10.3390/app11199333.<br />
[DANTAS2019] H S Dantas, J M M S Sousa and H C Melo, The Importance of<br />
City Information Modeling (CIM) for Cities' Sustainability, IOP Conf. Ser.: Earth<br />
Environ. Sci. 225 012074.<br />
KEYWORDS<br />
CIM, BIM, GIS, smart city, ISO37120<br />
ABSTRACT<br />
To evaluate how the CIM contributes to improving public services and the quality<br />
of life of citizens, studies conducted by some authors have analyzed the international<br />
standard ISO 37120 - Sustainable cities and communities - Indicators for<br />
city services and quality of life and City Information Modeling (CIM) data that<br />
can be used to obtain useful data for ISO indicators 37120. The CIM paradigm,<br />
understood as an approach to a global model of the city, must absolutely be formed<br />
by the incorporation of BIM models of buildings that have a geographical insertion<br />
in the reference system in use. In this way all the data relating to the cities will be<br />
available and attached to the georeferenced representations of the buildings present<br />
in the CIM database.<br />
AUTHORS<br />
Renzo Carlucci<br />
r.carlucci@mediageo.it<br />
MONITORAGGIO 3D<br />
GIS E WEBGIS<br />
www.gter.it info@gter.it<br />
10 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2022</strong><br />
GNSS<br />
FORMAZIONE<br />
RICERCA E INNOVAZIONE
FOCUS<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2022</strong> 11
REPORT<br />
SLAM-to-BIM con Stonex X120 GO<br />
Stonex presenta il nuovo laser scanner SLAM X120 GO,<br />
un alleato perfetto per l’acquisizione rapida e precisa<br />
di dati per ottenere modelli 3D utilizzabili per il BIM.<br />
di Chiara Ponti<br />
La digitalizzazione del processo edilizio è sempre più presente<br />
nel panorama mondiale. Il metodo che porta ad avere modelli<br />
3D di progetti di costruzione e del costruito è chiamato BIM,<br />
ovvero Building Information Modelling. Questa metodologia<br />
ha il grande vantaggio di associare al modello tridimensionale<br />
informazioni di diverso tipo (spaziali, temporali, strutturali,<br />
etc.), consentendo quindi di creare un sistema informativo che<br />
può essere condiviso tra i vari attori coinvolti nel processo<br />
di progettazione e realizzazione di un edificio. Il modello BIM<br />
diventa la base per lo sviluppo dei cosiddetti Digital Twin,<br />
modelli che integrano informazioni sull’utilizzo nel tempo<br />
dell’edificio e forniscono importanti strumenti di analisi per la<br />
pianificazione di interventi di manutenzione.<br />
Le metodologie di rilievo<br />
finalizzate alla creazione<br />
di BIM più utilizzate al<br />
giorno d’oggi sono sicuramente<br />
la fotogrammetria e il rilievo da<br />
laser scanner. In entrambi i casi<br />
il prodotto del rilievo sono delle<br />
nuvole di punti, ovvero insiemi<br />
di punti misurati che contengono<br />
informazioni circa la posizione<br />
degli elementi rilevati,<br />
ed eventualmente il loro colore.<br />
Le nuvole di punti sono un<br />
prodotto estremamente adatto<br />
al BIM, in quanto già tridimensionali<br />
ed interrogabili.<br />
In presenza di manufatti di<br />
notevoli dimensioni o che<br />
presentano ambienti con caratteristiche<br />
particolari, i rilievi<br />
con i tradizionali laser statici<br />
(da treppiedi) possono però<br />
richiedere lunghi tempi di esecuzione.<br />
Per questo motivo, negli ultimi<br />
anni il mondo del rilievo topografico<br />
ha adottato strumenti<br />
innovativi che consentono di<br />
acquisire dati in movimento,<br />
riducendo quindi i tempi di<br />
scansione e processamento, i<br />
laser scanner SLAM.<br />
Stonex ha sviluppato una soluzione<br />
di ultima generazione<br />
che abbina a sensori precisi<br />
un robusto algoritmo SLAM,<br />
per produrre nuvole di punti<br />
pulite, accurate e facilmente<br />
utilizzabili per la creazione di<br />
BIM: parliamo del nuovo laser<br />
scanner SLAM X120GO.<br />
BIM: un approccio sempre<br />
più diffuso e richiesto<br />
La digitalizzazione del processo<br />
edilizio è sempre più presente<br />
nel panorama mondiale. Il metodo<br />
che porta ad avere modelli<br />
3D di progetti di costruzione e<br />
del costruito è chiamato BIM,<br />
ovvero Building Information<br />
Modelling. Questa metodologia<br />
ha il grande vantaggio di<br />
associare al modello tridimensionale<br />
informazioni di diverso<br />
tipo (spaziali, temporali,<br />
strutturali, etc.), consentendo<br />
quindi di creare un sistema informativo<br />
che può essere condiviso<br />
tra i vari attori coinvolti<br />
nel processo di progettazione e<br />
realizzazione di un edificio. Il<br />
modello BIM diventa la base<br />
per lo sviluppo dei cosiddetti<br />
Digital Twin, modelli che integrano<br />
informazioni sull’utilizzo<br />
nel tempo dell’edificio e forniscono<br />
importanti strumenti di<br />
analisi per la pianificazione di<br />
interventi di manutenzione.<br />
Il BIM è divenuto un requisito<br />
per la partecipazione ad<br />
12 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
REPORT<br />
appalti pubblici, ma sempre<br />
più professionisti del settore<br />
dell’edilizia decidono<br />
di integrare questo metodo<br />
nel proprio lavoro per<br />
committenti privati, sia<br />
in fase di progettazione di<br />
un edificio da zero, sia per<br />
quanto riguarda rilievi volti<br />
a determinare lo stato di fatto.<br />
Per quest’ultimo punto,<br />
possiamo sostanzialmente<br />
parlare di modelli As-Is, che<br />
rilevano principalmente le<br />
caratteristiche geometriche<br />
del manufatto, o As-Built (al<br />
modello vengono associate<br />
ulteriori caratteristiche).<br />
Tecniche di acquisizione dei<br />
dati: Scan-to-BIM<br />
Le metodologie di rilievo finalizzate<br />
alla creazione di BIM<br />
più utilizzate al giorno d’oggi<br />
sono sicuramente la fotogrammetria<br />
e il rilievo da laser scanner.<br />
In entrambi i casi il prodotto<br />
del rilievo sono delle nuvole<br />
di punti, ovvero insiemi di<br />
punti misurati che contengono<br />
informazioni circa la posizione<br />
degli elementi rilevati, ed eventualmente<br />
il loro colore. Le nuvole<br />
di punti sono un prodotto<br />
estremamente adatto al BIM, in<br />
quanto già tridimensionali ed<br />
interrogabili.<br />
Il processo che prevede di utilizzare<br />
la tecnologia dei laser<br />
scanner per ottenere dati 3D<br />
da trasformare in un modello<br />
BIM integrato si chiama Scanto-BIM.<br />
Il processo può essere<br />
diviso in tre fasi: il rilievo in situ<br />
dell’edificio con il laser scanner,<br />
l’elaborazione dei dati per ottenere<br />
una nuvola di punti grazie<br />
a software di pulizia e allineamento<br />
delle diverse scansioni;<br />
la modellazione BIM tramite<br />
software di BIM authoring. Il<br />
rilievo con laser scanner consente<br />
di ottenere in maniera rapida<br />
una mappa 3D dell’edificio.<br />
In presenza di manufatti di<br />
Fig. 1 - Nuvola di punti ottenuta con il laser scanner Stonex X120 GO<br />
notevoli dimensioni o che<br />
presentano ambienti con caratteristiche<br />
particolari, i rilievi<br />
con i tradizionali laser statici<br />
(da treppiedi) possono però<br />
richiedere un tempo notevole,<br />
sia per quanto riguarda la fase<br />
di acquisizione delle scansioni,<br />
sia in sede di processamento dei<br />
dati (con la necessità di unire<br />
decine, a volte centinaia di<br />
scansioni).<br />
Per questo motivo, negli ultimi<br />
anni il mondo del rilievo topografico<br />
ha adottato strumenti<br />
innovativi che consentono di<br />
acquisire dati in movimento,<br />
riducendo quindi i tempi di<br />
scansione e processamento, i<br />
laser scanner SLAM.<br />
Fig. 2 - Rappresentazione del problema SLAM.<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 13
REPORT<br />
Fig. 3 - X120 GO , preciso e versatile.<br />
Cos’è lo SLAM?<br />
Il termine SLAM, acronimo di<br />
Simultaneous Localization and<br />
Mapping, indica il problema<br />
computazionale di mappare<br />
l’ambiente circostante con sensori<br />
in movimento e al tempo<br />
stesso determinare la posizione<br />
dello strumento. Sebbene tale<br />
problema possa risultare un<br />
Fig. 4 - Design e<br />
caratteristiche di<br />
Stonex X120 GO<br />
“cane che si morde la coda”,<br />
esistono diversi algoritmi per<br />
risolverlo, almeno approssimativamente.<br />
Tra i metodi più noti<br />
citiamo il filtro Kalman esteso,<br />
il GraphSLAM e i cosiddetti<br />
filtri a particelle, conosciuti anche<br />
come metodi Monte Carlo<br />
sequenziali.<br />
Il problema SLAM si è sviluppato<br />
in termini pratici dapprima<br />
nel campo dei veicoli a<br />
guida autonoma, in quanto era<br />
necessario un modo per mappare<br />
gli ostacoli e consentire<br />
quindi la navigazione senza<br />
intervento umano. Tra i primi<br />
esempi di applicazione di algoritmi<br />
SLAM troviamo infatti i<br />
rover planetari.<br />
A causa dei diversi tipi di sensori<br />
e metodi di installazione,<br />
l'implementazione, ovvero lo<br />
SLAM si divide principalmente<br />
in laser SLAM e visual-SLAM<br />
(V-SLAM). Tra questi, il laser<br />
SLAM è nato prima del V-<br />
SLAM, pertanto è più maturo<br />
in termini di teoria, tecnologia<br />
e realizzazione del prodotto.<br />
Grazie alle recenti innovazioni<br />
tecnologiche, che hanno permesso<br />
di sviluppare sensori con<br />
un costo notevolmente ridotto,<br />
lo SLAM è entrato nel quotidiano,<br />
ed è ampiamente utilizzato<br />
nella la robotica, nel trasporto<br />
autonomo nei campi dell’AR<br />
(Augmented Reality) e VR (Virtual<br />
Reality), e infine nel campo<br />
delle misurazioni topografiche<br />
grazie ai laser scanner SLAM.<br />
Per applicare gli algoritmi slam,<br />
uno strumento deve raccogliere<br />
dati da multipli sensori; nel<br />
caso degli scanner SLAM, tipicamente<br />
si tratta di una testa Li-<br />
DAR 3D e di un’unità inerziale<br />
(IMU). La combinazione delle<br />
informazioni di tali sensori consente<br />
di tracciare la posizione<br />
dello scanner, realizzando così<br />
una nuvola di punti 3D accurata<br />
e completa dell'ambiente<br />
circostante.<br />
Stonex X120 GO laser<br />
scanner SLAM<br />
Stonex ha sviluppato una soluzione<br />
di ultima generazione<br />
che abbina a sensori precisi un<br />
robusto algoritmo SLAM, per<br />
produrre nuvole di punti pulite,<br />
accurate e facilmente utilizzabili<br />
per la creazione di BIM: parliamo<br />
del nuovo laser scanner<br />
SLAM X120GO.<br />
Questo sistema è dotato di una<br />
testa LiDAR rotante a 360°, è<br />
in grado di generare una copertura<br />
della nuvola di punti di<br />
360°x270°. In combinazione ai<br />
dati dell'IMU e all’algoritmo<br />
SLAM, permette di ottenere<br />
nuvole di punti tridimensionali<br />
di alta qualità dell'ambiente<br />
14 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
REPORT<br />
PAROLE CHIAVE<br />
SLAM; Laser Scanner; Stonex; X120GO; PointCab;<br />
Cube-3d<br />
Fig. 5 - Layout e sezioni di una nuvola di punti ottenuta con X120GO, realizzate con il<br />
software PointCab.<br />
circostante anche in assenza di<br />
luce e di GPS. Dotato di tre fotocamere<br />
da 5MP, può generare<br />
un FOV orizzontale di 200°<br />
e FOV verticale di 100°, così<br />
da ottenere informazioni sulla<br />
texture e allo stesso tempo produrre<br />
nuvole di punti a colori<br />
ed immagini panoramiche parziali.<br />
Entrambe sono caratteristiche<br />
utilissime in fase di BIM<br />
authoring.<br />
Grazie alla portata di 120 m,<br />
X120GO è adatto per lavori sia<br />
all'aperto sia al chiuso, anche in<br />
ambienti difficili, consentendo<br />
quindi di completare il rilievo<br />
dell’intero edificio con un unico<br />
strumento.<br />
X120GO ha una struttura integrata,<br />
che consente di muoversi<br />
agevolmente nell'ambiente di<br />
scansione.<br />
Grazie al sistema di controllo<br />
con l’app Android GOapp, è<br />
possibile osservare in tempo<br />
reale e in movimento la costruzione<br />
della nuvola di punti.<br />
Una volta premuto il pulsante<br />
di avvio, X120GO può iniziare<br />
immediatamente le operazioni,<br />
rendendo l'acquisizione dei dati<br />
efficiente e pratica.<br />
Durante l’acquisizione dei dati,<br />
X120GO è anche in grado di<br />
raccogliere coordinate di punti<br />
di controllo; questi possono<br />
essere poi abbinati a punti noti<br />
per georeferenziare le scansioni.<br />
Grazie allo scarico dati via SD<br />
Card, il processamento dei dati<br />
inizia immediatamente dopo il<br />
rilievo. La collaborazione con il<br />
software PointCab permette di<br />
ottenere in modo facile e intuitivo<br />
informazioni dalla nuvola<br />
di punti tramite piani e sezioni.<br />
Il plug-in 4Revit, inoltre, consente<br />
di integrare e ottimizzare<br />
il workflow Scan-to-BIM, per<br />
realizzare modelli 3D in modo<br />
agile e accurato.<br />
Per ulteriori informazioni su<br />
X120GO potete visitare questa<br />
pagina: https://www.stonex.it/<br />
it/project/x120go-slam-laserscanner/<br />
Stonex quindi è in grado di<br />
offrire soluzioni complete lato<br />
Hardware e Software per vari<br />
tipi di progetti e necessità.<br />
Per richiedere informazioni<br />
riguardo ai prodotti Stonex potete<br />
andare qui:<br />
https://www.stonex.it/it/contatti/<br />
ABSTRACT<br />
The digitalisation of the building process is increasingly<br />
present on the world scene. The methodology that leads<br />
to 3D models of construction projects and buildings<br />
is called BIM (Building Information Modelling). This<br />
methodology has the great advantage of associating different<br />
types of information (spatial, temporal, structural,<br />
etc.) with the three-dimensional model, thus making<br />
it possible to create an information system that can be<br />
shared between the various stakeholders involved in the<br />
design and construction process of a building. The BIM<br />
model also becomes the basis for the development of the<br />
so-called Digital Twins, models that integrate information<br />
on the use of the building over time and provide<br />
important analysis tools for maintenance planning.<br />
The surveying methodologies for the creation of BIM<br />
most widely used today are photogrammetry and laser<br />
scanner surveying. In both cases, the product of the survey<br />
are point clouds, i.e. sets of measured points that<br />
contain information on the position of the surveyed<br />
elements and possibly their colour. Point clouds are an<br />
extremely suitable product for BIM, as they are already<br />
three-dimensional and can be queried.<br />
However, in the case of large buildings or environments<br />
with special features, surveys with traditional static lasers<br />
(on tripods) can require long time.<br />
For this reason, in recent years, the world of topographic<br />
surveying has adopted innovative instruments that allow<br />
data to be acquired in motion, thus reducing scanning<br />
and processing times, the SLAM laser scanners.<br />
Stonex has developed a solution that combines precise<br />
sensors with a robust SLAM algorithm to produce<br />
clean, and accurate point clouds easily usable for BIM<br />
creation: the new SLAM X120GO laser scanner.<br />
This system features a 360° rotating LiDAR head capable<br />
of generating a point cloud coverage of 360° x<br />
270°. In combination with IMU data and the SLAM<br />
algorithm, it is able to obtain high-precision threedimensional<br />
point cloud data of the surrounding environment<br />
without light and GPS. Equipped with three<br />
5MP cameras to generate a horizontal 200°FOV and<br />
vertical 100°FOV, it can synchronously obtain texture<br />
information and produce colour point clouds and partial<br />
panoramic images. Both features are very useful in<br />
the BIM authoring phase.<br />
With a range of 120 m, the X120GO is suitable for<br />
working both indoors and outdoors, even in challenging<br />
environments, allowing the survey of an entire<br />
building to be completed with a single instrument.<br />
The X120GO has an integrated structure that makes it<br />
easy to move around the scanning environment.<br />
Thanks to the GOapp Android application, you<br />
can manage the scanner and observe the creation of<br />
the point cloud in real time. Once the start button is<br />
pressed, the X120GO can begin operations immediately,<br />
making data acquisition efficient and convenient.<br />
During data acquisition, the X120GO is also able to<br />
collect control point coordinates, which can then be<br />
combined with known points to georeference scans.<br />
AUTORE<br />
Ing. Chiara Ponti<br />
Stonex Marketing Team<br />
marketing@stonex.it<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 15
REPORT<br />
La cattura della realtà coinvolge<br />
tutti gli operatori nell’edilizia<br />
A cura di Teorema<br />
Teorema è distributore ufficiale<br />
Leica Geosystems da oltre<br />
30 anni, leader produttore<br />
dei migliori strumenti per la<br />
digitalizzazione in 3D di edifici<br />
ed ambienti ad alta efficienza e<br />
tecnologia.<br />
In questo articolo, Teorema srl<br />
mette in rilievo l’importanza<br />
della Reality Capture nel<br />
mondo edile e come le diverse<br />
figure professionali sono<br />
coinvolte nel processo delle<br />
costruzioni, presentando le<br />
soluzioni innovative che Leica<br />
Geosystems ha sviluppato in<br />
ambito edile.<br />
La tecnologia impiegata<br />
nell’acquisizione<br />
della realtà permette<br />
la replica del mondo fisico e<br />
la sua trasformazione in ambiente<br />
virtuale, utilizzando<br />
programmi informatici per<br />
ricavare informazioni precise<br />
e utili.<br />
Nel settore dell’edilizia, può<br />
essere utilizzato per monitorare<br />
lo stato di avanzamento<br />
di un progetto e confrontare<br />
rapidamente l’avanzamento<br />
dei lavori con il piano di<br />
progettazione, garantendo<br />
il controllo della qualità ed<br />
evidenziando eventuali problemi.<br />
Questo processo permette<br />
di produrre un’ampia e dettagliata<br />
documentazione in<br />
modo che i diversi soggetti<br />
coinvolti nella costruzione<br />
possano sempre riferirsi al<br />
modello digitale controllando<br />
i dati e seguire l’avanzamento<br />
dei lavori.<br />
Inoltre, con l'adozione<br />
sempre più frequente dei<br />
processi BIM (Building Information<br />
Modeling), ci sarà<br />
una crescente domanda di<br />
modelli 3D aggiornati provenienti<br />
dall'acquisizione<br />
della realtà, dove tutti gli<br />
addetti ai lavori potranno<br />
accedere alle informazioni<br />
condivise per una maggiore<br />
collaborazione ed efficienza<br />
del progetto.<br />
Ad oggi, le grandi imprese<br />
operanti nel campo dell’edilizia<br />
hanno sperimentato con<br />
successo i vantaggi della tecnologia<br />
di acquisizione della<br />
realtà. Tuttavia, questo accade<br />
meno di frequente nelle<br />
piccole imprese, come studi<br />
di architettura e di ingegneria,<br />
falegnamerie, aziende<br />
meccaniche, di impiantistica<br />
elettrica ed idraulica.<br />
A cosa è dovuto? Vediamo i<br />
modi in cui gli utenti meno<br />
esperti o estranei a questa<br />
modalità, possono essere incoraggiati<br />
ad implementare<br />
la tecnologia di acquisizione<br />
della realtà e quale aiuto e<br />
formazione sono disponibili<br />
per coloro che vorrebbero<br />
beneficiarne nell’immediato.<br />
16 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
REPORT<br />
Una tecnologia sempre più<br />
accessibile<br />
Man mano che i dispositivi<br />
di acquisizione della realtà<br />
si riducono di dimensione,<br />
con costi più convenienti e<br />
procedure più automatizzate,<br />
il processo di digitalizzazione<br />
della realtà sta diventando<br />
più accessibile ad un pubblico<br />
di professionisti sempre più<br />
ampio per utilizzi quotidiani<br />
sempre più diversificati.<br />
Fino a non molto tempo fa,<br />
l’utilizzo di laser scanner 3D<br />
era riservato esclusivamente<br />
ad esperti con una formazione<br />
specifica che sapevano come<br />
utilizzare le apparecchiature<br />
sul campo ed elaborare i dati<br />
in ufficio. Ma con l'introduzione<br />
di strumenti più semplici<br />
da usare, come il laser<br />
scanner 3D per immagini<br />
Leica BLK360, molte delle<br />
barriere all'utilizzo sono state<br />
rimosse, portando gli utenti<br />
meno esperti ad adottare l'acquisizione<br />
digitale della realtà,<br />
sfruttandone i vantaggi.<br />
Diffusione degli strumenti per<br />
la scansione digitale<br />
Stiamo anche assistendo a<br />
quella che è stata definita "la<br />
democratizzazione della nuvola<br />
di punti". Prendendo una<br />
tecnologia complessa e avanzata,<br />
ma “nascondendo” la<br />
complessità all'utente, si hanno<br />
strumenti per la scansione<br />
laser come Leica BLK360 e<br />
BLK2GO, altamente automatizzati<br />
e molto più facili<br />
da usare, diventando così una<br />
soluzione rapida e semplice<br />
per una ampia gamma di impieghi.<br />
Oggi, la scansione laser 3D<br />
ultra precisa, combinata con<br />
immagini ad alta definizione,<br />
consente di acquisire e<br />
misurare rapidamente interi<br />
ambienti, che si tratti di spazi<br />
piccoli e complessi o di siti<br />
molto grandi e dinamici.<br />
Questo viene reso più facile<br />
anche grazie ai software<br />
Leica Cyclone 3DR e Leica<br />
CloudWorx, che permettono<br />
la trasformazione dei dati<br />
acquisiti in modelli BIM<br />
2D/3D.<br />
In progetti in rapido divenire<br />
con più figure professionali<br />
coinvolte contemporaneamente,<br />
l’impiego di strumenti di<br />
questo tipo diventa davvero<br />
fondamentale.<br />
Apprendimento dell’utilizzo<br />
più rapido<br />
Contrariamente a quanto si<br />
crede generalmente, mettersi<br />
al passo con le tecnologie per<br />
l’acquisizione della realtà, non<br />
richiede grandi sforzi di apprendimento,<br />
può essere fatto<br />
con una formazione minima e<br />
con risorse esistenti.<br />
I nuovi utenti possono accedere<br />
ad una rete di supporto<br />
e assistenza oltre ad un’ampia<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 17
REPORT<br />
libreria di risorse per aiutare a<br />
sviluppare le proprie competenze,<br />
consentendo di ottenere<br />
il meglio dalle proprie apparecchiature<br />
e un più rapido<br />
ritorno sull'investimento.<br />
L'offerta di servizi e di supporto<br />
è gestita da Leica Geosystems<br />
e offerta al pubblico<br />
dal distributore certificato<br />
Teorema srl.<br />
I servizi sono una parte essenziale<br />
degli strumenti proposti<br />
e offrono ai clienti la possibilità<br />
di scegliere soluzioni personalizzate<br />
per soddisfare le<br />
loro applicazioni e le esigenze<br />
del flusso di lavoro.<br />
Inoltre è possibile approfondire<br />
sempre di più le proprie<br />
conoscenze sull’utilizzo, grazie<br />
ad un’ampia scelta di risorse<br />
online, ricche di contenuti:<br />
tutorial di avvio rapido e set<br />
di dati di esempio gratuiti;<br />
consigli su come scattare foto<br />
per la fotogrammetria; le basi<br />
delle interfacce utente; come<br />
creare il primo modello 3D<br />
e come combinare immagini<br />
UAV e scansioni laser quando<br />
vengono utilizzati più dispositivi<br />
per catturare un'intera<br />
struttura dentro e fuori.<br />
Più velocità, maggior<br />
efficienza portano ad un<br />
aumento della produttività<br />
Il software da campo Leica<br />
Cyclone FIELD 360 lavora in<br />
coppia con i laser scanner 3D<br />
Leica RTC360 e BLK360 per<br />
una raccolta e una visualizzazione<br />
dei dati senza interruzioni<br />
in qualsiasi ambiente o<br />
sito di lavoro. Il collegamento<br />
dei dati acquisiti sul campo<br />
semplifica la post-elaborazione<br />
in ufficio, così la documentazione<br />
dell'ambiente viene<br />
redatta in modo più efficiente,<br />
accurata e flessibile.<br />
Con un'applicazione mobile<br />
per tablet e smartphone, l'acquisizione<br />
della realtà diventa<br />
più immediata e la capacità di<br />
controllo da remoto migliora<br />
la produttività, riduce al minimo<br />
il lavoro manuale e consente<br />
ai team di concentrarsi<br />
su più attività.<br />
L'utilizzo di piattaforme di<br />
collaborazione, come Leica<br />
TruView, permette la condivisione<br />
dei dati acquisiti<br />
con team esterni, proprietari,<br />
architetti, falegnami o qualsiasi<br />
altra parte interessata. La<br />
collaborazione e l'interazione<br />
sono facilitate e il vero valore<br />
è dato dal fatto che il cantiere<br />
può essere visitato virtualmente<br />
in qualsiasi momento e da<br />
qualsiasi luogo.<br />
I servizi Scan-to-Plan e<br />
Scan-to-BIM aprono le porte<br />
all'acquisizione della realtà<br />
Poiché le nuvole di punti<br />
sono ancora poco conosciute<br />
in settori come ad esempio<br />
nell'architettura, i servizi<br />
Scan-to-Plan e Scan-to-BIM<br />
forniscono disegni BIM o<br />
CAD già pronti per avviare<br />
progetti utilizzando la geometria<br />
corretta per il design.<br />
Questo potrebbe essere un<br />
apri-pista per le aziende che<br />
non sono ancora pronte a investire<br />
completamente nella<br />
tecnologia di acquisizione<br />
della realtà e un trampolino di<br />
lancio verso la piena adozione<br />
in futuro.<br />
Quali sono i risultati finali?<br />
Lo scopo principale della<br />
scansione laser 3D è avere una<br />
rappresentazione digitale come<br />
base per i lavori di progettazione,<br />
costruzione e prefabbricazione.<br />
I dati prodotti dalla<br />
scansione 3D possono essere<br />
trasformati in disegni CAD,<br />
modelli 3D o modelli BIM<br />
utilizzando software come Leica<br />
CloudWorx per Revit.<br />
Avere una rappresentazione<br />
digitale di un progetto comune<br />
tra le parti interessate<br />
significa che tutte le parti<br />
coinvolte hanno accesso alle<br />
informazioni più aggiornate e<br />
accurate per prendere decisioni<br />
informate sulle strutture e<br />
sulla loro progettazione man<br />
mano che il progetto avanza.<br />
Il risultato finale prodotto da<br />
una nuvola di punti varierà<br />
in base all'applicazione e al<br />
modo con cui potrà essere utilizzato<br />
in futuro.<br />
Ad esempio, in alcuni casi, un<br />
modello 2D è sufficiente per<br />
il cliente finale se ha solo bisogno<br />
di filmati o di una planimetria,<br />
mentre in altri casi,<br />
come per la prefabbricazione<br />
di parti come il cartongesso,<br />
il 3D è essenziale. Inoltre, a<br />
volte una nuvola di punti elaborata<br />
è sufficiente per rilevare<br />
un'interferenza e mostrare i<br />
progressi rispetto al modello.<br />
Il valore della cattura della<br />
realtà per tutti<br />
La creazione di piani in modelli<br />
2D, 3D e BIM con la<br />
tecnologia di acquisizione<br />
della realtà crea una base per<br />
18 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
REPORT<br />
i progetti di costruzione in<br />
modo rapido e semplice. Poiché<br />
le decisioni vengono prese<br />
sulla base di dati aggiornati e<br />
altamente accurati, le rilavorazioni<br />
vengono eliminate insieme<br />
alle visite ricorrenti in loco<br />
e il tempo viene risparmiato<br />
sulla misurazione manuale.<br />
Ciò significa che c'è più tempo<br />
per i lavori di progettazione,<br />
costruzione e installazione.<br />
In effetti, come costruito con<br />
la tecnologia di acquisizione<br />
della realtà può ridurre il tempo<br />
di un progetto del 70%.<br />
Viene inoltre assicurata la<br />
massima qualità del progetto,<br />
che crea reputazione e può aumentare<br />
il business.<br />
È un momento entusiasmante<br />
per il settore edile, con più innovazioni<br />
previste per i prossimi<br />
anni. L'allontanamento da<br />
terabyte di dati grezzi e la fornitura<br />
di informazioni fruibili<br />
che possono essere facilmente<br />
utilizzate, sta semplificando<br />
i progetti di costruzione a<br />
livello globale e aprendo la<br />
strada a una realtà digitale più<br />
brillante.<br />
Teorema di Milano è un<br />
rivenditore ufficiale Leica<br />
Geosystems e Leica BLK<br />
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specializzato da diversi anni<br />
nella commercializzazione di<br />
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alla vendita, Teorema srl offre<br />
consulenza, assistenza pre e<br />
post-vendita, noleggio e diversi<br />
servizi di supporto ai clienti.<br />
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visionare l’ampia gamma<br />
di strumenti Leica per la scansione<br />
digitale, i software, gli<br />
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più, può rivolgersi a Teorema<br />
srl, scrivendo a info@geomatica.it<br />
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realtà in movimento<br />
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per immagini avanzato ma<br />
facile da usare, progettato per<br />
la cattura della realtà "on the<br />
go".<br />
È il modo più veloce, semplice<br />
e meno invadente per eseguire<br />
scansioni di grandi edifici,<br />
spazi o ambienti. Grazie alla<br />
sua potente tecnologia e alla<br />
semplicità di utilizzo, gli utenti<br />
con qualunque livello di<br />
esperienza possono facilmente<br />
prendere il BLK2GO, accenderlo<br />
e catturare rapidamente<br />
e con precisione un doppione<br />
digitale di uno spazio o di una<br />
struttura mentre ci camminano.<br />
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veloce, preciso<br />
BLK360 è un avanzato imaging<br />
scanner laser di precisione.<br />
Premendo un pulsante,<br />
gli utenti possono acquisire<br />
una scansione completa con<br />
immagini sferiche in soli venti<br />
secondi. Scansioni ancora più<br />
rapide senza compromettere la<br />
qualità e grazie alla tecnologia<br />
VIS, le scansioni sul campo<br />
vengono combinate automaticamente<br />
per accelerare il<br />
flusso di lavoro e garantendo<br />
la completezza dei set di dati<br />
raccolti.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
Edilizia; BIM; Leica; Laser scanner<br />
3D<br />
ABSTRACT<br />
Teorema has been dealing for years with<br />
the offer of instruments for 3D digitization<br />
of buildings and environments,<br />
which are increasingly in demand as<br />
technological evolution advances. In this<br />
article, it is highlighted the importance<br />
of Reality Capture in the construction<br />
world, connecting several professionals<br />
involved in the construction process.<br />
This technology allows the replication<br />
of the physical world and its transformation<br />
into a virtual environment and<br />
can be used to monitor the progress of<br />
a project and quickly compare whether<br />
the construction follows the design<br />
plan, ensuring quality control and highlighting<br />
any problems.<br />
AUTORE<br />
Teorema<br />
info@geomatica.it<br />
Tratto da Why Reality Capture is<br />
For Everyone in Construction<br />
di Agata Fisher di Hexagon Geosystems<br />
Building Solutions<br />
https://blog.hexagongeosystems.<br />
com/why-reality-capture-is-foreveryone-in-construction/<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 19
INTERVISTA<br />
INTERVISTA A MARCO NISI<br />
RESPONSABILE PROGETTO AMPERE<br />
Abbiamo intervistato<br />
Marco Nisi, Ingegnere<br />
Aerospaziale attualmente<br />
impiegato come<br />
consulente per attività<br />
di project management<br />
coordinando consorzi<br />
europei con focus principale<br />
su comunicazione<br />
(SATCOM) e navigazione<br />
(NAVCOM) satellitare<br />
applicati ai settori<br />
dell'energia, della sicurezza,<br />
dell'aeronautica ed in<br />
ambito marittimo.<br />
<strong>GEOmedia</strong>: In breve…Perché<br />
AMPERE? Come nasce<br />
l’esigenza di un progetto di<br />
tale portata?<br />
M.Nisi: L'accesso all'elettricità<br />
è una grande sfida in tutto<br />
il mondo che colpisce più di<br />
un miliardo di persone. Al<br />
giorno d'oggi, i paesi emergenti<br />
si trovano di fronte a<br />
un'infrastruttura preesistente<br />
la cui topologia non è nota e<br />
richiedono nuove tecnologie a<br />
supporto per la manutenzione<br />
e la pianificazione di nuovi<br />
dispiegamenti. Come orizzonte<br />
di medio termine, si prevede di<br />
ridurre questa fascia a meno di<br />
1,0 miliardi di persone entro<br />
il 2030. In questo contesto il<br />
consorzio AMPERE mira a<br />
fornire un contributo importante<br />
agli stakeholder decisionali,<br />
proponendo la pianificazione<br />
di una manutenzione<br />
efficiente in termini di costi e<br />
nuove strategie.<br />
Lo scopo del progetto AMPE-<br />
RE (Asset Mapping Platform<br />
for Emerging countRies Electrification)<br />
è stato quello di<br />
fornire una soluzione dedicata<br />
per la raccolta di informazioni<br />
sulla rete elettrica. AMPERE<br />
supporta gli stakeholders decisionali<br />
(es. istituzioni e aziende<br />
pubbliche/private preposte alla<br />
gestione della rete elettrica) per<br />
raccogliere tutte le informazioni<br />
necessarie per pianificare<br />
la manutenzione e l'aggiornamento<br />
della rete elettrica.<br />
In particolare, la necessità di<br />
una tale soluzione si presenta<br />
nei paesi emergenti dove,<br />
nonostante i tassi di elettrificazione<br />
globali stiano migliorando<br />
notevolmente, l'accesso<br />
all'energia elettrica è ancora<br />
lontano dall'essere raggiunto in<br />
modo affidabile. In effetti, la<br />
sfida che devono affrontare tali<br />
comunità va oltre la mancanza<br />
di asset infrastrutturali: ciò che<br />
serve è una mappatura delle<br />
infrastrutture già implementate<br />
(non note!) al fine di effettuare<br />
una valutazione olistica della<br />
domanda di energia e della sua<br />
crescita prevista nel tempo.<br />
In tale contesto, l’uso del posizionamento,<br />
con il contributo<br />
della costellazione di satelliti<br />
Galileo, è un fattore chiave, in<br />
particolare considerando il suo<br />
servizio gratuito High Accuracy<br />
Service (HAS) e le sue<br />
misurazioni del codice AltBOC<br />
E5 ad alta precisione come<br />
componente fondamentale per<br />
mappare le utenze elettriche,<br />
ottimizzare il processo decisionale<br />
in merito al sviluppo<br />
della rete e quindi aumentare<br />
l'efficienza in termini di tempi<br />
e costi, offrendo un modo più<br />
conveniente per gestire la distribuzione<br />
dell'energia. Questi<br />
aspetti conferiscono al progetto<br />
AMPERE una dimensione<br />
mondiale, avendo l'industria<br />
europea il ruolo chiaro di portare<br />
innovazione e know-how<br />
per consentire la pianificazione<br />
20 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
INTERVISTA<br />
degli interventi di rete con un<br />
rischio finanziario limitato soprattutto<br />
per i paesi emergenti<br />
extra europei.<br />
<strong>GEOmedia</strong>: Per mappare<br />
la rete elettrica di un'intera<br />
nazione potrebbero volerci<br />
anni. Come viene considerato<br />
questo in AMPERE?<br />
M. Nisi: L’utilizzo di droni<br />
in combinazione con sensori<br />
standard (camere termiche<br />
portatili), la realizzazione di<br />
mapping con sensibile riduzione<br />
dei Ground Control<br />
Point, l’uso di una app mobile<br />
per permettere a cittadini di<br />
contribuire con normali foto,<br />
tutto questo contribuisce ad<br />
una notevole diminuzione dei<br />
tempi di acquisizione dello<br />
stato di fatto. Nel caso dell’uso<br />
dell’app i principi base della<br />
VGI (Voluntary Geographic<br />
Information) possono essere<br />
riproposti anche a seguito del<br />
successo ottenuto in situazioni<br />
similari o di completa mancanza<br />
di mappatura come spesso è<br />
stato dimostrato anche recentemente.<br />
Inoltre sono importanti le<br />
considerazioni che ci hanno<br />
portato a realizzare una piattaforma<br />
che ha alcune funzionalità<br />
di processamento termico<br />
automatico, il che consente di<br />
automatizzare molte parti decisionali<br />
e ridurre gli interventi<br />
finalizzati alla conoscenza.<br />
<strong>GEOmedia</strong>: Quali sono le tecnologie<br />
impiegate per questo<br />
progetto?<br />
M. Nisi: AMPERE propone<br />
una soluzione basata su una<br />
tecnologia di mappatura GIS<br />
Cloud, raccogliendo sul campo<br />
i dati acquisiti con telecamere<br />
ottiche/termiche e LiDAR a<br />
terra ed installati a bordo di un<br />
velivolo a Pilotaggio Remoto<br />
(RPA Remote Piloted Aircraft).<br />
In particolare, un RPA è in<br />
grado di sorvolare aree selezionate<br />
eseguendo operazioni<br />
semi-automatizzate per raccogliere<br />
immagini ottiche e<br />
termiche, nonché prodotti di<br />
ricostruzione 3D della realtà<br />
attraverso sensori LiDAR. Tali<br />
prodotti sono post-elaborati<br />
sulla piattaforma GIS cloud<br />
centrale, consentendo agli<br />
operatori nelle attività di<br />
pianificazione e monitoraggio<br />
tramite strumenti di visualizzazione<br />
e analisi, di risolvere<br />
i problemi di accessibilità dei<br />
dati e migliorare il processo<br />
decisionale. In questo contesto,<br />
il sistema di posizionamento<br />
satellitare GNSS (Global Navigation<br />
Satellite System) ed<br />
in particolare i servizi ad altta<br />
ccuratezza offerti dal sistema<br />
europeo Galileo rappresenta<br />
una tecnologia essenziale per<br />
garantire operazioni automatizzate<br />
in modo affidabile e<br />
garantire prestazioni elevate per<br />
entrambi.<br />
Un processo sperimentato ha<br />
consentito di utilizzare un insieme<br />
di immagini georeferenziate<br />
e orientate che utilizzano<br />
una soluzione che permette di<br />
ridurre drasticamente l'infrastruttura<br />
di supporto necessaria<br />
(ad es. punti di controllo<br />
a terra GCP o altre stazioni<br />
GNSS base per fornire le correzioni<br />
per PVT) con importante<br />
beneficio per le operazioni di<br />
racoclta dati su campo. È interessante<br />
notare che l'approccio<br />
AMPERE ha anche altri casi<br />
d'uso interessanti legati principlamente<br />
a mappatura di asset<br />
strategici, oltre a mappatura<br />
degli asset della rete elettrica,<br />
come ad esempio sistemi di<br />
illuminazione, idrici ed in zone<br />
dove esistano infrastrutture<br />
critiche.<br />
<strong>GEOmedia</strong>: Qual'è il ruolo<br />
del servizio Galileo HAS in<br />
Ampere?<br />
M.Nisi: AMPERE mira a<br />
esplorare e sfruttare le funzionalità<br />
avanzate di Galileo,<br />
come ad esempio il servizio<br />
High Accuracy Service (HAS)<br />
e E5 AltBOC, come elemento<br />
cardine nella mappatura degli<br />
asset a valore aggiunto. La<br />
natura del HAS si adatta molto<br />
bene ai requisiti della nostra<br />
applicazione, soprattutto<br />
grazie al rimodellamento della<br />
capacità di accuratezza, basata<br />
su un servizio aperto e gratuito<br />
(Open Service), che fornisce<br />
una precisione di circa 20 centimetri,<br />
in linea con gli attuali<br />
servizi PPP includendo l’informazione<br />
necessaria nel Signal<br />
In Space (SiS) inviato dal<br />
satellite senza bisogno appunto<br />
di altri sistemi di augmentation<br />
locali. La chiave di Galileo<br />
HAS risiede nell'elevata larghezza<br />
di banda del suo canale<br />
E6-B, adatto a trasmettere<br />
informazioni PPP, particolarmente<br />
rilevanti per le correzioni<br />
dell'orologio satellitare, che<br />
non sono così stabili nel mezzo<br />
e a lungo termine delle orbite.<br />
Inoltre, l'uso di pseudo-gamme<br />
E5 AltBOC (che sono precise<br />
a livello di cm con importanti<br />
effetti di riduzione sulla<br />
componente di errore legata al<br />
multipath massimi) supporta<br />
una rapida risoluzione dell'ambiguità<br />
per le osservazioni della<br />
fase portante.<br />
Il mercato sta rispondendo<br />
attivamente e positivamente<br />
alle potenziate capacità multifrequenza<br />
fornite da Galileo. Il<br />
servizio Galileo HAS ricoprirà<br />
un ruolo importante all'interno<br />
di questo panorama fornendo<br />
accuratezze di livello PPP e<br />
utilizzando frequenze diverse<br />
per la misurazione della portata<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 21
INTERVISTA<br />
MERCATO<br />
e la trasmissione di informazioni<br />
ad alta precisione. Si stanno<br />
infatti effettuando i primi sviluppi<br />
e test sui ricevitori GNSS<br />
con capacità di gestione delle<br />
frequenza E6, il che indica<br />
una buona predisposizione del<br />
mercato ad adottare Galileo<br />
HAS quando disponibile, già<br />
presumibilmente dal 2023<br />
<strong>GEOmedia</strong>: Il progetto<br />
prevede anche la collaborazione<br />
di professionisti locali<br />
e il cosiddetto Transfer-of-<br />
Knowledge?<br />
M.Nisi: Sì. Esiste il progetto<br />
pilota con la Repubblica Dominicana<br />
e il supporto dell’Università<br />
UNPHU e i locali<br />
operatori di droni. Durante<br />
il progetto c'è stato il continuo<br />
supporto di stakeholder<br />
ai partner del consorzio (Free<br />
Soft and Tech s.r.l.; Gruppo<br />
Sistematica; GeoNumerics;<br />
University of Naples "Federico<br />
II"; Bip; TopView SRL;<br />
UNPHU). In particolare, un<br />
ruolo importante è stato svolto<br />
dalla società nazionale per la<br />
gestione dell’energia (CDEEE)<br />
e della Civil Aviation Authority<br />
National (IDAC) per quanto<br />
riguarda l’impiego dei droni.<br />
Questa organizzazione ha<br />
consentito durante il progetto<br />
di testare anche elementi<br />
logisitici per poter fornire un<br />
servizio sviluppato in Italia a<br />
paesi emergenti anche distanti<br />
dall’Europa.<br />
<strong>GEOmedia</strong>: Sono già stati<br />
effettuati alcuni test di<br />
validazione? Quali sono stati<br />
i principali problemi riscontrati?<br />
Dove saranno svolti i<br />
prossimi test?<br />
M.Nisi: La campagna di validazione<br />
è già stata effettuata a<br />
Santo Domingo. L’area selezionata<br />
ha visto la mappatura del<br />
settore “Los Tres Brazos”, circuito<br />
lato est (ML69-02 EDE-<br />
STE). Dopo la campagna sul<br />
campo di acquisizione delle informazioni<br />
(immagini ottiche/<br />
termiche e LIDAR) sulla rete<br />
elettrica aerea e l’elaborazione<br />
di queste informazioni per<br />
ottenere una mappa della rete<br />
stessa, è stata necessaria una verifica<br />
dei risultati effettuata da<br />
AMPERE fornendo confronti<br />
con gli attuali approcci allo<br />
stato dell’arte. In particolare,<br />
l’UNPHU (università di Santo<br />
Domingo con vasta esperienza<br />
nell'uso di ricevitori GNSS in<br />
applicazioni geomatiche, come<br />
catasto elettronico, cartografia,<br />
georeferenziazione di immagini<br />
da satelliti e RPA) ha guidato<br />
l'attività di validazione eseguendo<br />
una campagna più<br />
convenzionale, basata su ricevitori<br />
GNSS per applicazioni<br />
geomatiche e ispezione visiva<br />
dell'infrastruttura elettrica.<br />
I dati acquisiti “manualmente”<br />
sono stati elaborati con<br />
un software GIS per ottenere<br />
una mappa dell'area rilevata. Il<br />
confronto ha dato una buona<br />
misura dell'efficacia del nuovo<br />
approccio riportando risultati<br />
performance di mapping<br />
confrontabili in un tempo di<br />
raccolta dati molto minore (più<br />
che dimezzato)<br />
La bontà di questa campagna<br />
ha quindi permesso di<br />
dimostrare la maturità della<br />
soluzione AMPERE, per la<br />
quale si prevede un’attività di<br />
lancio già nel 2023 attraverso<br />
una composizione industriale e<br />
struttura commerciale dedicata<br />
affidata alla società THE SARA<br />
Project s.r.l.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
Mapping; LiDAR; RPA; GIS;<br />
AMPERE; Galileo Services;<br />
HAS; GNSS<br />
ABSTRACT<br />
We interviewed Marco Nisi,<br />
Aerospace Engineer currently<br />
employed as a consultant for<br />
project management activities<br />
coordinating European consortia<br />
with a main focus on<br />
satellite communication (SAT-<br />
COM) and navigation (NAV-<br />
COM) applied to the energy,<br />
security, aeronautics and maritime<br />
sectors.<br />
AUTORE<br />
A cura della Redazione<br />
redazione@rivistageomedia.it<br />
linkedin.com/in/marco-nisib9892310<br />
Marco Nisi è un ingegnere aerospaziale<br />
con 20 anni di esperienza.<br />
Svolge attività di consulenza<br />
per l‘Agenzia Spaziale Europea<br />
(ESA) relative all’upstream del<br />
sistema di navigazione satellitare<br />
Galileo ed occupandosi di<br />
progetti Europei e nazionali che<br />
ne sfruttino i servizi abilitanti<br />
(downstream) per il mercato<br />
di massa, domini professionali<br />
e istituzionali. Svolge attività<br />
di project management coordinando<br />
consorzi europei con<br />
focus principale su comunicazione<br />
(SATCOM) e navigazione<br />
(NAVCOM) satellitare applicati<br />
ai settori dell'energia, della<br />
sicurezza, dell'aeronautica ed in<br />
ambito marittimo.<br />
22 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
MERCATO<br />
ROMA 21-23 NOVEMBRE <strong>2022</strong><br />
21<br />
PRIMA GIORNATA<br />
lunedì 21 Novembre <strong>2022</strong><br />
WORKSHOP SUL CAMPO<br />
9:00 - 18:00<br />
SCALO DE PINEDO<br />
FIUME TEVERE<br />
Attività pratiche dimostrative<br />
Droni aerei e acquatici<br />
Laser Scanner<br />
Mobile Mapping<br />
22<br />
SECONDA GIORNATA<br />
martedì 22 Novembre <strong>2022</strong><br />
CONVEGNO<br />
9:00 - 18:00<br />
BIBLIOTECA NAZIONALE<br />
CENTRALE ROMA<br />
Tecnologie per Ambiente e Territorio<br />
Satelliti, droni e aerei<br />
Laser Scanner e Mobile Mapping<br />
Agricoltura di precisione<br />
23<br />
TERZA GIORNATA<br />
mercoledì 23 Novembre <strong>2022</strong><br />
CONVEGNO<br />
9:00 - 18:00<br />
BIBLIOTECA NAZIONALE<br />
CENTRALE ROMA<br />
Tecnologie per i Beni Culturali<br />
Informazione Geografica<br />
Indagini conoscitive avanzate<br />
Sostenibilità energetica<br />
ISCRIZIONI APERTE SUL SITO WWW.TECHNOLOGYFORALL.IT<br />
L’iscrizione è gratuita. CFU riconosciuti CdL (Ing Edilz, Ing. e Tecn. del Costr., Ing Edile Archit)<br />
Macroarea Ingegneria Univ. Roma Tor Vergata e in via di riconoscimento CFU CdL altre Università<br />
di Roma e CFP Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, Ordine degli Ingegneri della<br />
Provincia di Roma e dal Collegio Provinciale dei Geometri di Roma.<br />
Science & Technology Communication<br />
info@mediageo.it - tel: 3391498366<br />
<strong>GEOmedia</strong> Via Palestro 95, n°4-<strong>2022</strong> 00185 Roma 23<br />
Science & Technology Communication
INTERVISTA<br />
Il futuro del BIM<br />
nella visione<br />
di ACCA software<br />
Intervista all’ing.<br />
Nicola Furcolo,<br />
responsabile<br />
comunicazione<br />
ACCA software,<br />
caporedattore<br />
BibLus-net,<br />
BibLus-BIM<br />
Qual è il futuro del BIM?<br />
Il futuro del BIM è sicuramente<br />
l’Open BIM. Un BIM aperto<br />
e accessibile a tutti, in grado di<br />
consentire uno scambio informativo<br />
facile e intuitivo tra tutti<br />
gli attori del processo. L’Open<br />
BIM, grazie ai servizi in Cloud,<br />
permette di ricevere ed inserire<br />
informazioni in tempo reale sul<br />
modello centrale, portando al<br />
vero lavoro collaborativo, senza<br />
limitazioni legate a formati proprietari<br />
o tecnologie varie.<br />
Gli sforzi dell’azienda ACCA<br />
software si stanno concentrando<br />
proprio in questa direzione e la<br />
mission è quella di trasformare il<br />
BIM in Open BIM, rendendolo<br />
accessibile a tutti.<br />
Che cosa si intende per Digital<br />
Twin?<br />
Il Digital Twin è un Modello<br />
Informativo Digitale che riproduce<br />
virtualmente l’edificio reale<br />
cui è intimamente connesso.<br />
Il Digital Twin è aggiornato in<br />
tempo reale grazie alla raccolta<br />
di dati da parte dei sensori presenti<br />
nell’edificio, che dialogano<br />
con il modello virtuale mediante<br />
IoT (Internet of Things). Grazie<br />
ad algoritmi di AI (intelligenza<br />
artificiale) è possibile elaborare<br />
modelli predittivi delle prestazioni<br />
future e delle reazioni della<br />
costruzione a determinate azioni<br />
o sollecitazioni.<br />
Certamente una delle sfide<br />
dell’imminente futuro è rendere<br />
più efficienti dal punto di vista<br />
energetico le nostre costruzioni.<br />
Avere stili di vita più sostenibili.<br />
Per il futuro dei nostri figli e del<br />
nostro pianeta.<br />
Il supporto del BIM e più in<br />
generale della digitalizzazione<br />
è fondamentale per riuscire in<br />
questa grande impresa.<br />
Insomma, il tema energetico al<br />
centro di tutti gli sforzi: ACCA<br />
si sta muovendo in questa direzione<br />
già da anni.<br />
La domanda che in molti si<br />
pongono: è realmente sostenibile?<br />
Ogni evoluzione tecnologica<br />
può portare con sé effetti collaterali.<br />
Occorre cercare di prevederli<br />
e definire misure compensative.<br />
E anche qui il BIM la fa da<br />
padrone, entra in tutto il ciclo di<br />
vita della costruzione: mette al<br />
centro il modello e ne analizza<br />
il progetto, la realizzazione, la<br />
gestione/manutenzione (Facility<br />
Management), ma soprattutto<br />
tiene conto sin dall’inizio della<br />
sua fase di smaltimento di tutti<br />
i componenti, con strategie assolutamente<br />
sostenibili.<br />
Riusciamo a gestire tali strategie<br />
a priori - e non a posteriori - in<br />
un’ottica di economia circolare,<br />
dove al centro si trova il modello.<br />
Grazie ai CAM (Criteri<br />
Ambiente Minimi) siamo in<br />
grado di rendere più sostenibili<br />
le costruzioni in generale.<br />
Il BIM è un modello informativo<br />
che consente tutto questo.<br />
Hai delle testimonianze?<br />
Abbiamo una serie di organizzazioni<br />
in ambito nazionale e<br />
internazionale che utilizzano le<br />
piattaforme BIM di ACCA con<br />
grande soddisfazione. Tra queste<br />
posso nominare: Banca d’Italia,<br />
Poste Italiane, Terna, Agenzia<br />
del Demanio, INECO (Spagna),<br />
KROQI (Francia), Atra<br />
(Svizzera), ecc.<br />
Mi potresti enunciare quali<br />
sono le differenze tra il CAD e<br />
il BIM?<br />
Il CAD è una rappresentazione<br />
digitale di un edificio o di una<br />
particolare vista, basato su linee<br />
e polilinee. In pratica, in luogo<br />
delle linee tracciate con matita<br />
e squadretta, posso utilizzare le<br />
entità geometriche messe a disposizione<br />
dal CAD. Ma tutto<br />
si basa su linee, rette, curve che<br />
vanno a rappresentare la realtà.<br />
Il BIM si fonda su un modello<br />
3D di base, costituito da oggetti<br />
parametrici, dotati di specifiche<br />
proprietà (esempio energetiche,<br />
meccaniche, strutturali, impiantistiche,<br />
ecc.).<br />
Una sorta di oggetti 3D intelligenti,<br />
in grado di portare con sé<br />
24 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
INTERVISTA<br />
contenuto informativo relativo a<br />
diverse discipline.<br />
I vantaggi sono enormi: ottenimento<br />
in automatico di tavole<br />
ed grafici esecuti (posso ottenere<br />
qualsiasi tipo di “vista” del modello,<br />
che si aggiorna dinamicamente<br />
al variare del modello).<br />
Posso effettuare tutta una serie<br />
di simulazioni. Posso scambiare<br />
informazioni con i diversi<br />
stakeholders. Ci sarebbe tanto<br />
da dire, ma magari lo faremo<br />
nei prossimi approfondimenti<br />
specifici.<br />
Acca Software è ancora<br />
l’azienda leader in Italia del<br />
BIM?<br />
Siamo fortemente convinti, e<br />
ne abbiamo la testimonianza<br />
(https://www.acca.it/edificiusopinioni),<br />
che le nostre soluzioni<br />
sono molto apprezzate in<br />
Italia e in tutto il mondo. I principali<br />
Paesi in cui sono già utilizzarte<br />
le soluzioni BIM di ACCA<br />
sono Spagna, Francia Svizzera e<br />
Austria, Brasile, Latino America<br />
(in generale) e India. Banca<br />
d’Italia, Poste Italiane, Terna,<br />
Agenzia del Demanio, INECO<br />
(Spagna), KROQI (Francia),<br />
Atra (Svizzera), ecc.<br />
ACCA risponde del maggior<br />
numero di software al mondo<br />
certificati da BuildingSmart International.<br />
Inoltre ACCA ha vinto più volte<br />
il premio BuildingSmart Awards<br />
come progetto più innovativo<br />
al mondo. Anche quest’anno è<br />
in finale dello BuildingSmart<br />
Awards tenutosi a Montreal il<br />
20 ottobre <strong>2022</strong> (https://bim.<br />
acca.it/buildingsmart-openbimawards-<strong>2022</strong>/)<br />
6) Posso chiederti di raccontarci<br />
uno dei vostri progetti<br />
più interessanti sul quale state<br />
lavorando adesso?<br />
Stiamo lavorando su un IFC<br />
server In Cloud che è in grado<br />
di ricevere informazioni da qualsiasi<br />
programma e da qualsiasi<br />
utente che inserisce informazioni<br />
su un modello centrale completamente<br />
Open.<br />
Stiamo sviluppando ulteriori<br />
tool e funzionalità a supporto<br />
del CDE (Common Data Environment)<br />
e dell’ecosistema us-<br />
BIM, con particolare riguardo a<br />
intelligenza artificiale, realtà aumentata<br />
e tanto altro. Presto ne<br />
vedremo delle belle.<br />
Perché un professionista<br />
dovrebbe usare i vostri software<br />
rispetto ad altri?<br />
Come testimoniano gli utenti, i<br />
nostri software sono molto semplici<br />
a livello di interfaccia e di<br />
utilizzo. In breve tempo è possibile<br />
apprendere il funzionamento<br />
del software e riuscire ad ottenere<br />
dei risultati inaspettati. Anche<br />
qui ne abbiamo testimonianza<br />
dai numerosi feedback che riceviamo.<br />
Oltretutto abbiamo un<br />
servizio di assistenza di alto livello<br />
certificato. Che fornisce supporto<br />
anche a chi scarica le versioni<br />
di prova (Trial).<br />
Come vedi il passaggio dalla<br />
nuvola di punti al BIM con il<br />
vostro software?<br />
Una delle principali sfide (non<br />
solo di ACCA) è quella di ottenere<br />
un modello BIM a partire<br />
da rilievi digitali effettuati con<br />
le più innovative tecnologie (si<br />
parla di ScanToBIM). In tante<br />
aziende ci stanno provando; io<br />
ho la forte convinzione che i<br />
nostri sforzi stiano andando nella<br />
giusta direzione in quanto con<br />
l’attuale tecnologia riusciamo a<br />
generare un modello BIM a partire<br />
dalla nuvola ottenuta dalle<br />
varie tecnologie grazie alle funzionalità<br />
di tecnologia avanzata<br />
che consentono di ricostruire gli<br />
oggetti esistenti in maniera rapida<br />
e veloce. Ci sono dei tool che<br />
consentono, direttamente dalla<br />
nuvola, di selezionarla e di ottenere<br />
i diversi elementi strutturali<br />
e architettonici.<br />
I modelli sono precisi?<br />
Posso affermare con assoluta<br />
certezza che si riesce a raggiungere<br />
livelli di accuratezza e dettaglio<br />
neanche lontanamente immaginati<br />
sino a qualche anno fa.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
BIM; IoT; ACCA Software<br />
ABSTRACT<br />
Interview with Eng. Nicola Furcolo,<br />
responsible of the ACCA software communication,<br />
Chief Editor of<br />
BibLus-net, BibLus-BIM..<br />
AUTORE<br />
A cura della Redazione<br />
redazione@rivistageomedia.it<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 25
MERCATO<br />
Fiume Mississippi<br />
(16 ottobre <strong>2022</strong>)<br />
Il fiume Mississippi, uno dei fiumi più lunghi del Nord<br />
America, è mostrato in questa immagine radar multi-temporale acquisita<br />
dalla missione Copernicus Sentinel-1. Il fiume Mississippi è uno dei sistemi<br />
fluviali maggiori al mondo in termini di estensione, diversità di habitat e ricchezza biologica.<br />
Il fiume scorre per 3766 km dalla sua sorgente presso il lago Itasca , attraversa il centro<br />
degli Stati Uniti continentali, fino a raggiungere il Golfo del Messico. L’area ripresa nell'immagine<br />
mostra la regione in cui il Mississippi viene a trovarsi a cavallo tra gli stati della Louisiana e del Mississippi.<br />
L’immagine combina tre acquisizioni radar della missione Sentinel-1 effettuate a distanza di 12 giorni<br />
allo scopo di evidenziare i cambiamenti nel tempo delle coltivazioni e delle condizioni del terreno. I colori<br />
chiari nell’immagine indicano cambiamenti sul terreno occorsi tra una acquisizione e l’altra.I bacini idrici, tra cui<br />
il fiume Mississippi (visibile all’estrema destra) ed il lago Catahoula (visibile all’estrema sinistra), appaiono di colore<br />
nero in quanto le superfici d’acqua riflettono il segnale radar lontano dal satellite. Se diamo un’occhiata più da vicino,<br />
possiamo riconoscere imbarcazioni da carico che navigano lungo il Mississippi. Le navi risalenti al 7 aprile appaiono di<br />
colore rosso, quelle risalenti al 19 aprile appaiono di colore verde e quelle risalenti al 1° maggio appaiono di colore blu. Le<br />
aree bianche nell’immagine mostrano i vari tipi di vegetazione che circondano il fiume, inclusa la Kisatchie National Forest,<br />
l’unica foresta nazionale della Louisiana. Il Mississippi è un classico esempio di fiume alluvionale tortuoso, con anelli e vortici<br />
lungo il suo percorso che si lasciamo dietro cicatrici di meandri, interruzioni e lanche indipendenti.Il bacino del fiume<br />
Mississippi ospita una varietà di attività agricole. Il suolo ricco di nutrienti dovuti al deposito di sedimenti supporta attraverso<br />
la pianura alluvionale le coltivazioni vicine al fiume ed ai suoi tributari.I campi rettangolari presenti nell’immagine<br />
corrispondono a campi coltivati. Coltivazione di cotone e soia costituiscono una porzione significativa della produzione<br />
economica dell’area.Sentinel-1A è stato il primo satellite lanciato per Copernicus, la componente dedicata alla Osservazione<br />
della Terra del programma spaziale dell’Unione Europea. Guardando avanti, il prossimo satellite Sentinel-1C il<br />
cui lancio è programmato con un vettore Vega-C dell’ESA dallo spazioporto europeo in Guiana Francese nella prima<br />
metà del 2023, proseguirà nel compito critico di distribuire immagini radar fondamentali per una vasta gamma<br />
di servizi, applicazioni e studi scientifici. Il satellite si trova attualmente presso l’impianto di Cannes di Thales<br />
Alenia Space sulla riviera francese dopo aver superato tutti i suoi test di integrazione questa estate a Roma, in<br />
Italia. Verrà ora sottoposto ad una serie finale di test a Cannes, inclusi controlli sulle performance della<br />
radiofrequenza nella camera anecoica dell’impianto.<br />
[Credits: contains modified Copernicus Sentinel data (2018-21), processed by<br />
ESA -<br />
Translation: Gianluca Pititto]<br />
26 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
MERCATO<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 27
GUEST<br />
Multispectral satellite images<br />
to support the CIM (City Information<br />
Modeling) implementation<br />
By M. Alicandro, D. Dominici, N. Pascucci, S. Zollini<br />
Fig. 1 - Workflow of the methodology.<br />
This work shows the<br />
processing of additional<br />
information using high<br />
and medium-resolution<br />
multispectral satellite<br />
images. The new<br />
information obtained<br />
from specific spectral<br />
indices will converge<br />
with the data obtained<br />
from official sources<br />
in a single database,<br />
thus constituting a real<br />
parametric model of the<br />
city under study.<br />
The “Smart City” is the<br />
new frontier for the management<br />
of the cities.<br />
It is a multidisciplinary concept<br />
that involves many actors and<br />
sciences. One of the topics related<br />
to the Smart City includes<br />
the development of new tools<br />
for the management of the city,<br />
especially for the urban planning<br />
management. Two new themes<br />
are involved in this process, the<br />
knowledge of the territory and<br />
the new technologies with the<br />
relative practices. (Di Ludovico<br />
D. et al., 2019)<br />
About the knowledge of the<br />
territory, in these last decades,<br />
the geomatic techniques have<br />
covered a primary role in the<br />
heritage and city knowledge and<br />
management. Geomatic may be<br />
considered as a discipline devoted<br />
to the knowledge, measurement,<br />
monitoring and “Smart”<br />
management of the territory<br />
and consequently its structures<br />
and infrastructures. New<br />
tools have been developed in<br />
the last decades including laser<br />
scanning, UAV based-imaging,<br />
spherical and infrared images,<br />
mobile mapping systems, remote<br />
sensing that help to create<br />
georeferenced and certified metric<br />
3D models and qualitative<br />
information about the territory.<br />
Geomatic results are very useful<br />
to create digital database in<br />
which converge several information<br />
useful to create an integrated<br />
digital system management<br />
of the city. In addition, with<br />
the development of Geographic<br />
Information System (GIS), the<br />
concept of the digital city is implemented<br />
widely. Today, for the<br />
urban planning, a new concept<br />
of city information modelling<br />
(CIM) is proposed to bring<br />
great benefits to urban construction<br />
and city management (Xun<br />
Xu et al., 2014). CIM is a BIM<br />
analogy in urbanism. In literature,<br />
it was also conceived as a 3D<br />
expansion of GIS (3DIS or 3D<br />
information system) enriched<br />
with multilevel and multiscale<br />
views, a designer toolbox and an<br />
inventory of 3D elements with<br />
their relationships. (Stojanovski<br />
2013).<br />
This work aims at experimenting<br />
with innovative methodologies<br />
to broaden and enrich<br />
the theoretical and applicative<br />
panorama of contemporary<br />
research in the field of urban<br />
planning and in particular in the<br />
CIM construction, considering<br />
28 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
GUEST<br />
fundamental the usage of the<br />
geomatic as primary knowledge<br />
of the territory. In particular, the<br />
usage of multispectral image processing<br />
in support of a specific<br />
territory helps to monitor and<br />
represent new levels of information<br />
and knowledge that can<br />
enrich and update the actual by<br />
being integrated into pre-existing<br />
ones.<br />
In this paper, a case study of the<br />
use of remote sensing multispectral<br />
images is presented in order<br />
to extract information and “new<br />
levels of knowledge” with the<br />
purpose to enrich and update<br />
official source data layers, which<br />
will be used to realise an integrated<br />
CIM system for the management<br />
of urban planning.<br />
The study area consists of a large<br />
part of the city of L'Aquila and<br />
some neighbouring hamlets, a<br />
territory hits by the tragic seismic<br />
event of 2009, which makes<br />
it a case study in continuous<br />
transformation.<br />
Methodology<br />
The study concern the use of<br />
multispectral satellite images to<br />
extract information to integrate<br />
the existing layers from official<br />
Geoportals to construct a CIM<br />
model for the smart management<br />
of the city. We will therefore<br />
start from the usage of remote<br />
sensing multispectral satellite<br />
images by exploiting the effective<br />
knowledge of the automatic (or<br />
semi-automatic) extraction of<br />
data relating to land cover and<br />
extracting detailed information<br />
on the studied areas. Fig. 1<br />
shows the workflow followed to<br />
the final realisation of the CIM.<br />
Starting from the elaboration<br />
and the analysis of the multispectral<br />
images, new information<br />
are extracted and added in a 3D<br />
parametric model.<br />
The official source data layers<br />
used are i.e.: DBTR (Regional<br />
Territorial Database) at scale of<br />
1:5,000. Geographic informa-<br />
Fig. 2 - Vegetation Spectral Index.<br />
tion was organized into hierarchical<br />
groups. The hierarchical<br />
categories (each articulated into<br />
layers, themes, classes) are as follows:<br />
geodetic information; roads,<br />
mobility and transportation;<br />
real estate and anthropization;<br />
hydrography, orography; vegetation;<br />
technological networks;<br />
administrative limits etc.<br />
Observing the workflow (Fig.<br />
1), the input data are the geographic<br />
open-data “DBTR”,<br />
dated before the 2009 seismic<br />
event and therefore to be updated.<br />
For this reason, the retrieval<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 29
GUEST<br />
Fig. 3 - Built Spectral Indices.<br />
of new information, especially<br />
through the acquisition of spatial<br />
data with remote sensing techniques,<br />
has not only allowed the<br />
updating of the “Update data<br />
layer” in progress, but will flow<br />
together with other information<br />
within the CIM.<br />
Input data and tools<br />
To extract new informative layers,<br />
two different kinds of satellite<br />
images are used: Worldview2<br />
and Landsat8.<br />
Worldview 2 satellite acquires<br />
very high-resolution images in<br />
8 spectral bands. It covers the<br />
spectral range from 400 nm to<br />
1050 nm at spatial resolution of<br />
about 2 m and the panchromatic<br />
band (400-800 nm) at spatial<br />
resolution of 0.50 m (https://<br />
earth.esa.int/eogateway/missions/worldview-2).<br />
Landsat 8 provides respectively<br />
panchromatic imagery at 15<br />
m of high spatial resolution<br />
and multispectral imagery at<br />
30 - 100 m. Two sensors acquire<br />
multispectral images: the<br />
OLI sensor (Operational Land<br />
Imager) acquires 9 bands in<br />
the visible, Near Infrared, and<br />
ShortWave InfraRed portions<br />
of the spectrum (at 30 m) and<br />
the Thermal Infrared Sensor<br />
acquire 2 bands (called TIRS<br />
band) at 30 m in the Thermal<br />
Infrared (https://www.usgs.gov/<br />
core-science-systems/nli/landsat/<br />
landsat-8).<br />
Some pre-processing operations<br />
Fig. 4 - Further Spectral Indices.<br />
are performed before the extraction<br />
of information, i.e. such as<br />
georeferencing, orthorectification<br />
and pansharpening for the<br />
WV2 images and some conversions<br />
to extract temperature<br />
information for the Landsat 8<br />
(Fig. 1).<br />
30 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
GUEST<br />
Fig. 5 - Temperature TOA.<br />
WorldView 2 elaboration<br />
Among the various approaches<br />
used to extract useful information<br />
from WV-2 images is the<br />
use of spectral indices. Indices<br />
are constructed by combining<br />
difference, sum and ratio<br />
(Dermais & Biagi, 2002). They<br />
are used to identify specific types<br />
of land cover, for example, and<br />
are especially useful for mapping<br />
urbanized areas. For our purpose,<br />
some indices are selected to<br />
extract information useful to the<br />
construct of the CIM to analyse<br />
and investigate.<br />
One of the first results obtained<br />
concerns the thematic map related<br />
to vegetation, an in-depth<br />
index of which is reported<br />
(Fig.2):<br />
Subsequently, it was possible to<br />
identify the different types of<br />
roofing mantles presented by the<br />
existing building, of which the<br />
related in-depth indices reported<br />
(Fig. 3 Built Spectral Indices):<br />
• NDYG (Normalized<br />
Difference Yellow Green) uses<br />
the Yellow and Green bands in<br />
its formula. Useful for isolating<br />
roofing mantles from a tile material<br />
from the rest of the classes<br />
(Stamou et al., 2012);<br />
• NDNB (Normalized<br />
Difference NIR1 and Blue)<br />
uses the NIR1 and Blue bands<br />
in its formula. Highlight the<br />
possible presence of asbestos<br />
(Hamedianfar A. et al. 2015);<br />
• NDGR (Normalized<br />
Difference Green and Red Edge)<br />
uses the Green and Red-Eedge<br />
bands in its formula. Generated<br />
specifically to differentiate medium<br />
tone concrete roofs from<br />
dark concrete, asbestos, metal<br />
roofs and for road differentiation<br />
(Hashim N. et al. 2019).<br />
The last indices used are:<br />
Fig. 6 - Overview of the model in Grasshopper, in yellow the associated attribute extracted<br />
from satellite images.<br />
• NDWI (Normalized<br />
Difference Water Index) uses<br />
the Coastal and NIR2 bands in<br />
its formula. The Water Index<br />
takes into consideration the<br />
coastal band, which is useful for<br />
the study of areas characterized<br />
by water. (Wolf A., 2010). As<br />
shown in figure, the thematic<br />
map relating to this index has<br />
classified in absence of water<br />
and presence of water relating to<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 31
GUEST<br />
Fig. 7 - Overview of the model in Grasshopper, in yellow the associated attribute<br />
extracted from satellite images.<br />
ponds, rivers and natural bodies<br />
of water and presence of water<br />
in anthropogenic elements such<br />
as swimming pools.<br />
• WV-II (WorldView New<br />
Iron Index) uses the Green,<br />
Yellow and Blue bands in its<br />
formula.<br />
Used to identify iron oxide rich<br />
pixels (Baptista G. et al. 2017).<br />
Extraction of data from the<br />
thermal band<br />
Nowadays, the thermal state<br />
of the urban environment is a<br />
reason of great interest for researchers,<br />
institutional bodies<br />
and for the citizens themselves.<br />
The knowledge of the energy<br />
exchanges of the urban surface<br />
is of primary importance for the<br />
study of urban climatology.<br />
Synthetic thermal information<br />
can be acquired using Remote<br />
Sensing techniques, through<br />
sensors that operate in the thermal<br />
infrared (TIR) band.<br />
To obtain a first valuation of the<br />
qualitative temperature of the<br />
area, three images were considered<br />
that could be obtained both<br />
directly from the site https://ers.<br />
cr.usgs.gov.<br />
Three Landsat 8 images were<br />
chosen for comparison, acquired<br />
during the same summer period<br />
of several years, so that we could<br />
extract and highlight a first qualitative<br />
value of TOA (Top of<br />
Atmosphere) temperature values.<br />
The images analysed are:<br />
• An image from August 5,<br />
2013, acquired at 09:49:12 AM<br />
• A second image from July<br />
18, 2018, acquired at 09:46:23<br />
AM<br />
• A last image from July 21,<br />
2019, acquired at 09:47:10 AM<br />
Landsat Collections Level-1 data<br />
can rescaled to top of atmosphere<br />
(TOA) reflectance and/<br />
or radiance using radiometric<br />
rescaling coefficients provided<br />
in the metadata file that is delivered<br />
with the Level-1 product.<br />
The metadata file also contains<br />
the thermal constants needed<br />
to convert thermal band data<br />
to TOA brightness temperature<br />
(Anderson I., 2016).<br />
Fig. 8 - On the left the CIM layers and on the right the summary table with the added information.<br />
32 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
GUEST<br />
Construction and<br />
application of CIM<br />
All the extracted information by<br />
the Multispectral images is added<br />
to Geographic open data, in<br />
order to obtain an updated basemap<br />
to construct the CIM. In<br />
addition, the Digital Elevation<br />
Model (made by interpolating<br />
the elevation data taken from the<br />
DBTR; the cell size is 10 meters<br />
per side and the reference system<br />
is UTM-WGS84) was used to<br />
create the surface reference system<br />
and to obtain the 3D model<br />
of the study area. Other data<br />
from official sources regarding<br />
the hydraulic, hydrogeological,<br />
pyrological risk and seismic microzonation<br />
of the territory and<br />
the analysis of the constraints<br />
and values present in the area<br />
under study, were analysed.<br />
Next, all institutional information<br />
consulted and obtained<br />
was "linked" to the appropriate<br />
levels.<br />
In detail, for our study area, the<br />
DBTR of the Abruzzo region<br />
was used and updated (available<br />
free of charge from the http://<br />
opendata.regione.abruzzo.it/<br />
website). However, since this last<br />
file was dated before the 2009<br />
earthquake that struck the city<br />
of L'Aquila, and therefore lacking<br />
all the new buildings and<br />
the most recent transformations<br />
that took place in the territory,<br />
it was integrated with the use of<br />
the following files:<br />
- For the building, a shapefile<br />
downloaded from the site http://<br />
wms.pcn.minambiente.it, as<br />
it is more up-to-date than the<br />
DBTR;<br />
- Finally, a new shapefile created<br />
specifically for missing buildings<br />
with the help of Osm (open street<br />
map).<br />
Thus, all the data processed and<br />
described previously, will be implemented<br />
in GIS (Geographic<br />
Information System) software<br />
for creating a real 3D model of<br />
Fig. 7 - Overview of the model in Grasshopper, in yellow the associated attribute<br />
extracted from satellite images.<br />
the city.<br />
The data underlying this system<br />
are therefore GIS-like, georeferenced<br />
and associated with geometric<br />
primitives. For example,<br />
the shapefile format containing<br />
the amount of information from<br />
the analyses performed will<br />
describe the three-dimensional<br />
information model of the city,<br />
created with one or more digital<br />
visual scripting tools, creating<br />
a true parametric model of the<br />
city (CIM) formed by the integration<br />
of data from different<br />
systems.<br />
The specific plugin used is<br />
Grasshopper, a visual programming<br />
and parametric modelling<br />
language that runs within<br />
Rhinoceros 3D's computeraided<br />
design (CAD) application,<br />
which exports data from a GIS<br />
tool and imports it into a threedimensional<br />
modeler, which<br />
allows to display all the information<br />
within.<br />
The result will thus be an extended<br />
urban design model (CIM),<br />
to which different types of<br />
information can be associated.<br />
The following figures show an<br />
overview of the 3D parametric<br />
model and respectively the geometrical<br />
features (Fig. 6) and<br />
qualitative attributes (Fig. 7)<br />
stored in the database. All the<br />
layers integrated in the model<br />
are shown in Fig. 8 e 9, in which<br />
a summary table of the added<br />
information coming from the<br />
satellite images is given.<br />
Results and conclusion<br />
This paper was produced for the<br />
purpose of presenting an innovative<br />
methodology in the field<br />
of experimentation, capable of<br />
creating cutting-edge models of<br />
future development.<br />
It is evident that the satellite<br />
images used played an important<br />
role in finding more information<br />
to be included, along with the<br />
additional sources consulted, in<br />
our information model. In fact,<br />
the potential of remote sensing<br />
by means of high-resolution<br />
multispectral satellite imagery<br />
was found to be essential both<br />
for greater depth and knowledge<br />
of the area under study and for<br />
obtaining updated information<br />
in a short time. As a result, all of<br />
the various information found<br />
and converged within CIM will<br />
allow different aspects of the area<br />
to be monitored in the future.<br />
For example, NDNB index relating<br />
to asbestos makes it possible<br />
to identify and then reclaim the<br />
areas that need it.<br />
The use of TOA information<br />
can be useful for improving<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 33
GUEST<br />
the so-called heat island effect,<br />
which is increasingly prevalent<br />
within urban settlements. In<br />
fact, knowing the areas with the<br />
highest level of TOA, thanks<br />
to the introduction of greater<br />
coverage of the tree surface in<br />
deficient and identifiable areas<br />
thanks to the NDVI index, the<br />
effect of heat islands could improve.<br />
Moreover, NDVI can be very<br />
useful for a first qualitative estimate<br />
of possible new buildings<br />
impervious surface present in the<br />
territory in real time, so DBTR’s<br />
city is consequently updated.<br />
In addition, by integrating different<br />
vegetation indices such<br />
as GNDVI (Green Normalized<br />
Difference Vegetation Index)<br />
and NDRE (Normalized<br />
Difference Red Edge), it is possible<br />
to derive more detailed<br />
information about the state of<br />
vegetation and obtain additional<br />
useful information for future developments.<br />
Furthermore, NDWI is suitable<br />
for a possible update of DBTR<br />
with new body of water present,<br />
such as swimming pools, elements<br />
that can be useful in cases<br />
of fire, as reported in different<br />
studies.<br />
An example to show how CIM<br />
system works was applied in<br />
dormitory fire case of Huazhong<br />
University of Science and<br />
Technology in Wuhan (Xun<br />
Xu et al., 2014). CIM system<br />
contains campus geographic location<br />
information, campus building<br />
information, the presence<br />
of water in the surrounding areas<br />
information, this information<br />
will have important role in fire<br />
emergency, reducing the times<br />
and bringing benefits. In fact, in<br />
the case study it reported how<br />
CIM is useful for reducing travel<br />
times and water supply in case<br />
of fire, gas leak, electrical short<br />
circuit and other events happened<br />
in the city. City information<br />
REFERENCES<br />
- ANDERSON I. (2016), CON-<br />
VERTING LANDSAT 8 THERMAL<br />
BAND 10 TO TEMPERATURE<br />
VALUES, HEXAgon Geospatial Community.<br />
- Baptista G. M. de M., Teobaldo D.<br />
(December 2017), WorldView-2 sensor<br />
for the detection of hematite and goethite<br />
in tropical soils.<br />
- D’Uva D., Eugeni F. (2020) DTM<br />
to NURBS - A parametric approach to<br />
landscape modeling<br />
- Di Ludovico D., Properzi P. (2020).<br />
Una urbanistica sperimentale per una<br />
società post-urbana. In: (a cura di):<br />
Talia M., La città contemporanea. Un<br />
gigante dai piedi di argilla. p. 189-<br />
195, Roma-Milano:Planum Publisher,<br />
ISBN: 9788899237226, Torino, 15 novembre<br />
2019<br />
- Di Ludovico, D., and D. Dominici.<br />
"How to combine the smart city and the<br />
historic centre: suggestions from a case<br />
study." A set of good practices and recommendations<br />
for smart city resilience<br />
engineering and evaluation. AIIC Publisher,<br />
Rome (2019): 36-45.<br />
- Fitzgerald, G., Rodriguez, D., O’Leary,<br />
G., 2010. Measuring and predicting<br />
canopy nitrogen nutrition in wheat using<br />
a spectral index – the canopy chlorophyll<br />
content index (CCCI). Field<br />
Crops Res., 116, pp. 318-324.<br />
- Gitelson, A.A., Kaufman, Y.J., Merzlyak,<br />
M.N. (1996). Use of green channel<br />
in remote sensing of global vegetation<br />
from EOS–MODIS. Remote<br />
Sensing of Environment.<br />
- Hamedianfar A., Shafri H. (July<br />
2015), Detailed intra-urban mapping<br />
through transferable OBIA rule sets using<br />
WorldView-2 very-high-resolution<br />
satellite images.<br />
- Hashim N., Naharudin N., Saraf<br />
N.M., Halim M.A. (August 2019),<br />
Spectral Information Extraction from<br />
Worldview-2 Image for Urban Features<br />
Identification.<br />
- Stamou A., Theodoridou I., Papadopoulos<br />
A. (April 2012), Study and Analysis<br />
of WorldView- 2 satellite Imagery<br />
model (CIM) should include all<br />
aspects of city information, such<br />
as geographic information, buildings,<br />
infrastructure, property<br />
information, and so on. It can<br />
integrate a variety of disparate<br />
data sources by creating an integrated<br />
and interoperable in<br />
different data sets. (Xun Xu et<br />
al., 2014).<br />
It’s evident that CIM, with all its<br />
constantly updated information<br />
inside, is a real management<br />
model, useful for strategic urban<br />
planning. Although the<br />
for evaluating the energy efficiency of<br />
the urban area of Kalamaria, Greece.<br />
- Stojanovski T. (2013), City information<br />
modeling (CIM) and urbanism:<br />
Blocks, connections, territories, people<br />
and situations<br />
- Wolf, A. (2010). Using WorldView 2<br />
Vis-NIR MSI Imagery to Support Land<br />
Mapping and Feature Extraction Using<br />
Normalized Difference Index Ratios.<br />
Digital Globe.<br />
- Xun Xu, Lieyun Ding, Hanbin Luo,<br />
Ling Ma (2014), From building information<br />
modeling to city information<br />
modeling.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
Multispectral images; CIM; Thermal<br />
band; Spectral indexes; smart city.<br />
ABSTRACT<br />
This work shows the processing of additional<br />
information using high and<br />
medium-resolution multispectral satellite<br />
images. The new information obtained<br />
from specific spectral indices will<br />
converge with the data obtained from<br />
official sources in a single database, thus<br />
constituting a real parametric model of<br />
the city under study. An extended model<br />
of urban planning called “CIM” (City<br />
Information Modeling) will be developed,<br />
to which it is possible to associate<br />
information of different nature, which<br />
helps to monitor and manage the city.<br />
AUTHOR<br />
Maria Alicandro<br />
maria.alicandro@univaq.it<br />
Donatella Dominici<br />
donatella.dominici@univaq.it<br />
Donato Di Ludovico<br />
donato.diludovico@univaq.it<br />
Nicole Pascucci<br />
nicole.pascucci@graduate.univaq.it<br />
Sara Zollini<br />
sara.zollini@univaq.it<br />
Corresponding author:<br />
(nicole.pascucci@graduate.univaq.it)<br />
CIM is still in its infancy and<br />
needs further study, it is clear<br />
that it will contribute to conceiving<br />
cutting-edge models for<br />
the future development of new<br />
digital technologies that take<br />
into account the dynamism and<br />
specificity of the territory and<br />
that will thus propose diversified<br />
solutions based on the starting<br />
data, aiming at the precise and<br />
punctual requests of the city and<br />
offering the possibility of following<br />
its evolution over time.<br />
34 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
AMPERE<br />
a a GNSS-based integrated platform<br />
for for energy decision makers<br />
AMPERE Working Group in Santo Domingo<br />
AMPERE PARTNERS<br />
Barrio Los Tres Brazos<br />
Santo Domingo Este<br />
Asset Mapping Platform Platform for<br />
Emerging CountRies Electrification<br />
Emerging CountRies Electrification<br />
Despite global electrification rates are significantly progressing, the<br />
Despite access global to electricity electrification in emerging rates countries are significantly is still far from progressing, being achieved. the access<br />
Indeed, the challenge facing such communities goes beyond the lack of<br />
to electricity infrastructure emerging assets; what countries is needed is is still a holistic far from assessment being achieved. of the<br />
energy demand and its expected growth over time, based on an accurate<br />
Indeed, assessment the challenge of deployed facing resources such communities and their maintenance goes beyond status. the lack of<br />
infrastructure assets; what is needed is a holistic assessment of the energy<br />
demand and its expected growth over time, based on an accurate<br />
assessment of deployed resources and their maintenance status.<br />
AMPERE Consortium<br />
www.h2020-ampere.eu<br />
AMPERE project has received funding from the European GNSS Agency (grant<br />
agreement No 870227) under the European Union’s Horizon 2020 research and<br />
innovation programme.
NON TROPPO GEORIFERITO<br />
MOBILITÀ AUTONOMA<br />
SENZA CONDUCENTE<br />
Piena operatività delivery<br />
in Cina, esperimenti in USA<br />
e a Milano. Il fondamento<br />
dell'impianto cartografico<br />
3D si fa stringente, necessario<br />
e improrogabile<br />
a cura di<br />
Valerio Zunino<br />
Fig. 1 – La mobilità autonoma percorre oggi una strada sconosciuta ai più.<br />
Accompagnata da una delle sue<br />
inseparabili caratteristiche, quella di<br />
operare sempre un po' sottotraccia<br />
anche ove individuata quale supporto<br />
necessario e fondamentale a servizi<br />
di pubblica e primaria utilità, la<br />
cartografia sta oggi conoscendo<br />
uno step evolutivo importante,<br />
dal momento in cui i grandi player<br />
della navigazione per auto e - un<br />
po' più defilate - le solite Big Tech,<br />
hanno manifestato (come al solito<br />
soltanto i primi in modalità esplicita)<br />
quei progetti che discendono<br />
dall'ambizione che è causa delle loro<br />
nuove sfide di mercato.<br />
Il sistema che ci porterà<br />
un giorno alla guida<br />
completamente autonoma<br />
è costituito da cinque livelli,<br />
tra i quali non tutti sanno<br />
che i primi due o tre sono già<br />
ampiamente superati e digeriti<br />
dai nostri percorsi esistenziali.<br />
Il livello 1, prevede la comparsa<br />
di segnali acustici e visivi<br />
in caso di rischio collisione o<br />
similari, oltre a consentire una<br />
velocità di crociera costante e<br />
predefinita ed il mantenimento<br />
di una distanza invariabile<br />
dal veicolo che precede.<br />
Il livello 2 supporta il conducente<br />
in fase di accelerazione,<br />
sterzo e frenata, aiutandolo<br />
decisamente anche<br />
nell'eventualità di parcheggio<br />
da remoto.<br />
In generale, si assume che i<br />
vari livelli di guida autonoma<br />
siano anche definibili attraverso<br />
il grado di responsabilità<br />
attribuita al conducente.<br />
Con il livello 3, entra in operatività<br />
– e lo ha fatto proprio<br />
nei mesi scorsi anche in Italia<br />
– il sistema di mantenimento<br />
della corsia (ALKS), che chiama<br />
in causa, per tutti i territori<br />
in cui ciò è attualmente<br />
possibile, la condizione della<br />
piena disponibilità di un accurato<br />
impianto cartografico<br />
3D delle infrastrutture viarie<br />
interessate (attualmente rete<br />
autostradale e principali strade<br />
statali), rilevate con tecnologia<br />
LIDAR e quindi evidentemente<br />
complete, oltre che<br />
delle informazioni geografiche<br />
inerenti le corsie medesime,<br />
anche delle pendenze meno<br />
sensibili all'utente e, naturalmente,<br />
di gran parte delle<br />
feature presenti sulla carreggiata,<br />
siano esse costituite da<br />
barriere antropiche fisiche<br />
(guardrail, etc..), sia da opere<br />
semi-immateriali quali le<br />
informazioni relative alla segnaletica<br />
e alla simbologia orizzontale.<br />
Non sembra necessa-<br />
36 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
NON TROPPO GEORIFERITO<br />
rio soffermarsi su considerazioni<br />
legate alla cruciale<br />
importanza della cartografia<br />
3D infrastrutturale per<br />
questa tipologia di servizi<br />
destinati a noi automobilisti,<br />
perchè è materia fin troppo<br />
chiara per chi legge. Ma i<br />
rilevamenti LIDAR, come è<br />
altrettanto noto molto costosi<br />
se pensati per estensioni<br />
territoriali molto ampie, ancorchè<br />
si rammenti ancora,<br />
molto accurati e affidabili<br />
sul piano della descrizione<br />
dell'ambiente circostante,<br />
sono e saranno sempre più<br />
spesso integrati da sistemi<br />
radar che, in vista dei livelli<br />
di guida autonoma 4 e 5,<br />
andranno a porre il veicolo<br />
sempre più al centro delle attività<br />
di rilevamento diretto<br />
e dinamico dello stesso ambiente<br />
attraversato.<br />
Con il livello 4, già classificato<br />
come guida autonoma,<br />
è il sistema a prendere totalmente<br />
il controllo del veicolo,<br />
ma è in grado di farlo<br />
solo all'interno di ambienti<br />
chiusi quali quello autostradale,<br />
mentre il livello 5 ci presenta<br />
un veicolo autonomo<br />
in qualunque contesto stradale,<br />
con abitacolo completamente<br />
ridefinito e privo di<br />
volante e conducente.<br />
Ma cosa succederà a livello 5<br />
completamente liberato?<br />
Beh, cominciamo dal nuovo<br />
market domain in cui il<br />
fenomeno è già avvenuto e la<br />
tecnologia già testata e talora<br />
operativa: un segmento discendente<br />
diretto della guida<br />
autonoma, quello della delivery<br />
domiciliare su gomma<br />
e senza conducente, ad oggi<br />
di quasi esclusiva pertinenza<br />
di quelle realtà che per prime<br />
vi si sono affacciate: Alibaba,<br />
Google (più o meno indirettamente<br />
insieme a...), Nuro<br />
e Uber, senza dimenticare<br />
l'italiana e-novia, godono<br />
senza dubbio di un posto al<br />
sole e lo faranno per molto<br />
altro tempo.<br />
I rispettivi investimenti, partiti<br />
a fari spenti e in tempi non<br />
sospetti, si sono concentrati<br />
sull'ideazione di veicoli di<br />
tipo zero-occupant, che allo<br />
stato attuale sono già dedicati<br />
alla consegna domiciliare di<br />
posta, generi alimentari e altri<br />
beni di prima e in qualche<br />
caso anche di seconda necessità.<br />
Alibaba, in Cina, ha da tempo<br />
superato il milione di pacchi<br />
consegnati, raggiunto la<br />
piena operatività in quasi 100<br />
città e una performance di<br />
oltre 500 pacchi consegnati<br />
al giorno per ciascun veicolo,<br />
evidentemente elettrico, dotato<br />
di un'autonomia di circa<br />
100 km.<br />
Uber Eats e Nuro hanno unito<br />
le forze e da pochi giorni<br />
hanno annunciato una fase<br />
di sperimentazione autunnale<br />
per le città di Houston e<br />
Mountain View, nonchè pianificata<br />
un'estensione, sempre<br />
in modalità test, nell'area di<br />
San Francisco.<br />
Ma anche segmenti già maturi,<br />
quali il car sharing,<br />
riceveranno un impulso<br />
dall'autonomous driving. Si<br />
pensi ad esempio alla eventualità<br />
di disporre di un'offerta<br />
in locazione di veicoli autonomi<br />
da parte di quei soggetti<br />
che, per le ragioni più diverse,<br />
siano privi di licenze di condurre<br />
o semplicemente amanti<br />
della comodità e soprattutto<br />
disponibili a riconoscerne il<br />
prezzo anche in questo caso e<br />
per questa porzione del tutto<br />
rivoluzionaria della mobilità<br />
urbana.<br />
A questo punto però, occorrerà<br />
prestare attenzione alla<br />
dicotomia che, già presente da<br />
qualche anno in altri aspetti<br />
della nostra vita, andrà pian<br />
piano a materializzarsi con<br />
la formazione di due nuove e<br />
distinte tipologie di mobilità<br />
che riguarderanno i veicoli<br />
con conducente cosi come<br />
quelli senza, vale a dire la<br />
circolazione su base volontaria<br />
e quella che definiremo<br />
dapprima incentivata, poi<br />
necessaria e successivamente<br />
imposta. A prescindere dal<br />
tipo di propulsione, infatti,<br />
e comunque tenuta in buona<br />
considerazione anche la decisione<br />
dell'Europarlamento<br />
di rendere legittime e possibili<br />
le vendite delle sole<br />
auto elettriche a partire dal<br />
2035, potremmo ipotizzare<br />
uno scenario e da qui redigere<br />
anche un piano evolutivo che<br />
prenda spunto da quanto già<br />
sperimentato proprio in sede<br />
di gestione della Pandemia.<br />
E stabilire con buona approssimazione<br />
che, fin d'ora, la<br />
mobilità elettrica privata che<br />
oramai potremmo chiamare<br />
tradizionale, in questo scenario<br />
c'entra poco o niente. Sulla<br />
scorta della recente normativa<br />
che in Francia incentiva la<br />
dismissione (demolizione o<br />
comunque eliminazione dal<br />
mercato e dalla strada) di un<br />
qualsiasi veicolo privato a<br />
Fig. 2 – Classificazione base degli edifici secondo il modello CityGML.<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 37
NON TROPPO GEORIFERITO<br />
Fig. 3 – Probabilmente un giorno le indicazioni non ci serviranno.<br />
motore - indifferentemente<br />
termico oppure elettrico -<br />
dietro corresponsione di un<br />
contributo fino a 4.000,00<br />
euro a beneficio di chi acquisti<br />
una bicicletta elettrica<br />
in sostituzione, ebbene noi<br />
siamo finalmente e dapprima<br />
in grado di soppesare oramai<br />
in modo adeguato e lucido<br />
l'eventualità concreta della<br />
applicazione del principio dei<br />
vasi comunicanti che muove<br />
l'odierna azione politica internazionale,<br />
per cui ritroveremo<br />
con un po' di tempo analoghi<br />
provvedimenti negli altri Paesi<br />
dell'Unione.<br />
Ma.... perchè non proseguire<br />
su questa 'posizione', noi che<br />
abbiamo creato un mestiere<br />
attorno alle coordinate? Il<br />
meccanismo basato sugli incentivi<br />
mira senza dubbio a<br />
togliere dalla circolazione il<br />
maggior numero di veicoli<br />
nelle città, ma ipotizzando<br />
che a valle dell'onda lunga<br />
di un tale provvedimento il<br />
numero delle auto private che<br />
siano state tolte dalla circolazione<br />
sia ritenuto insufficiente<br />
dagli effettivi shareholders<br />
dei media internazionali o<br />
dai governi trainati da questi<br />
ultimi, non ci vuole molto a<br />
pensarla in modo più estensivo,<br />
e allora la presenza su strada<br />
dei veicoli privati potrà essere<br />
ulteriormente ridotta per<br />
mezzo di provvedimenti più o<br />
meno coercitivi - come da più<br />
parti si sostiene già da tempo<br />
- e sostituita, salvo poche eccezioni<br />
legate magari alle attività<br />
lavorative maggiormente<br />
connesse alla mobilità stessa,<br />
da due residue tipologie di<br />
traffico su gomma ad uso<br />
personale (limitando la nostra<br />
analisi alle quattro ruote): da<br />
un lato il già avviato car sharing,<br />
della cui efficacia sembrano<br />
essere tutti d'accordo e<br />
che nel frattempo il mercato<br />
contribuirà probabilmente<br />
a splittare in alcuni e diversi<br />
sottoinsiemi di utilizzo, come<br />
accennato più sopra; dall'altro<br />
lato, una ancora non meglio<br />
definita mobilità veicolare<br />
passiva on demand, per il tramite<br />
della quale l'utilizzatore<br />
riceverebbe la mobilità stessa<br />
al proprio domicilio o in alternativa<br />
presso qualsiasi altro<br />
indirizzo egli abbia la possibilità<br />
di raggiungere utilizzando<br />
mezzi pubblici oppure veicoli<br />
elettrici a due ruote ed autonomia<br />
di percorrenza limitata.<br />
E' abbastanza distopico? No?<br />
Allora andiamo avanti.<br />
Quali potranno essere i veicoli<br />
in grado di consegnare più o<br />
meno qualsiasi tipologia di<br />
prodotto, fin dove riusciranno<br />
a spingersi in outdoor e in indoor<br />
nelle attività di delivery<br />
e soprattutto, attraverso la necessità<br />
di quali basi cartografiche<br />
di riferimento saranno<br />
in grado di farlo?<br />
Se anche qui cerchiamo di<br />
guardare un pochino oltre,<br />
prendendo spunto da quanto<br />
la storia recente ci ha insegnato,<br />
possiamo azzardare<br />
l'opzione secondo la quale<br />
l'erogazione in autonomia<br />
di beni e servizi presso qualsivoglia<br />
domicilio eseguita<br />
attraverso veicoli senza conducente,<br />
avrà diremmo inevitabilmente<br />
bisogno di<br />
altrettanta autonomia di rappresentazione<br />
cartografica 3D<br />
diffusa, che riguardi stavolta<br />
non più soltanto le infrastrutture<br />
viarie ma anche l'intero<br />
patrimonio edilizio e la sua<br />
struttura di dettaglio.<br />
E così come gli step tecnologici<br />
riferiti alla guida autonoma<br />
sono classificati da 1<br />
a 5 sulla base di una serie di<br />
caratteristiche prestazionali<br />
e di responsabilità, rispettivamente<br />
offerte e richieste<br />
all'automobilista / passeggero,<br />
allo stesso modo gli edifici<br />
sono da alcuni anni classificati<br />
in base alle rispettive performance<br />
in termini di risparmio<br />
energetico, e cosi e ancora,<br />
anche la rappresentazione 3D<br />
degli edifici medesimi e di ciò<br />
che li circonda (oggi da più<br />
parti definita city modelling)<br />
38 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
NON TROPPO GEORIFERITO<br />
ha di recente ricevuto una sua<br />
interessante classificazione<br />
pur non ufficiale: si tratta di<br />
un modello dati chiamato<br />
CityGML, redatto dall'Open<br />
Geospatial Consortium, che<br />
si presenta oggi come assolutamente<br />
in grado di diventare<br />
la base necessaria su cui<br />
potrà ben presto poggiare la<br />
tecnologia che ci permetterà<br />
di guidare o ricevere presso<br />
i nostri domicili veicoli autonomi<br />
e di abitare edifici autonomi.<br />
Ed è proprio di cartografia<br />
tridimensionale che tale<br />
base sembra essere costituita,<br />
per farvi riferimento seppure<br />
non in misura esclusiva. Ed è<br />
in ogni caso adesso il momento,<br />
in cui ci viene presentata<br />
la necessità di armare gli impianti<br />
cartografici e di adeguarli<br />
progressivamente agli standard<br />
e alle esigenze di un mercato<br />
che in pochi altri settori<br />
produttivi sembra muoversi<br />
cosi rapidamente. Più in particolare,<br />
CityGML descrive una<br />
serie di specifiche che, almeno<br />
per quanto attiene agli edifici,<br />
classifica il livello di dettaglio<br />
(LOD) della rappresentazione<br />
3D dei manufatti stessi e lo fa<br />
innanzitutto prescindendo dai<br />
fattori di scala (che non vanno<br />
oramai ufficialmente più di<br />
moda, peccato...), dopodichè,<br />
illustrando le caratteristiche<br />
quantitative (fig. 2) proprie<br />
di ciascuna categoria di dettaglio.<br />
In questo momento storico<br />
- grosso modo fase zero del<br />
segmento city modelling - gli<br />
aspetti più interessanti fanno<br />
riferimento al tema del 'quali<br />
e quanti' ambiti applicativi<br />
possono essere intercettati da<br />
ciascuno dei diversi Level Of<br />
Detail del modello CityGML,<br />
tra i quali senza dubbio, tutti<br />
coloro che mi stanno leggendo<br />
hanno avuto a che fare (e<br />
certamente più di una volta)<br />
con il livello esperienziale corrispondente<br />
a LOD0 (zero),<br />
ovvero la rappresentazione<br />
cartografica tradizionale 2D,<br />
con la sua restituzione 'sgrondata'<br />
o meno delle case, le<br />
sue sovrapposizioni impietose<br />
con il catastale ed i suoi innumerevoli<br />
utilizzi, sperimentati<br />
in anni o decenni di passione<br />
da tanti di noi.<br />
In molti Stati europei, però,<br />
quello che oggi chiamiamo<br />
database topografico (che<br />
presenta solitamente anche la<br />
quota media degli edifici) è<br />
concepito e realizzato a copertura<br />
dell'intero territorio<br />
nazionale: ad esempio, sulla<br />
estesa porzione di Alpi al di<br />
fuori dei nostri confini, vi<br />
sono paesini grandi come ristoranti,<br />
che sono stati rilevati<br />
e restituiti con metodo fotogrammetrico<br />
ma non solo. La<br />
Svizzera è andata ben oltre e,<br />
a mie notizie, è l'unico Paese<br />
appartenente al nostro continente<br />
che oggi dispone di un<br />
impianto cartografico degli<br />
edifici, inteso tutti gli edifici,<br />
restituiti al livello LOD2 e<br />
addirittura suddivisi in varie<br />
feature vettoriali distinte, per<br />
cui è possibile utilizzare per<br />
le proprie attività progettuali<br />
il sottolivello logico del footprint<br />
2D, quello delle facciate<br />
esterne, quello del tetto,<br />
quello del marciapiede e delle<br />
altre entità che circondano il<br />
manufatto. Qui, la fotogrammetria<br />
sta indietreggiando<br />
sempre più come metodo di<br />
restituzione, ma lo farà più<br />
decisamente soltanto quando<br />
l'elaborazione da rilevamenti<br />
LIDAR guadagnerà un grado<br />
di automatizzazione che oggi<br />
non c'è. Ne parleremo.<br />
Per finire, alzi la mano chi<br />
saprebbe elencare quali<br />
potrebbero essere le attività<br />
che troverebbero prima o poi<br />
irrinunciabile l'utilizzo degli<br />
edifici LOD3, comprensivi<br />
cioè dell'ingombro accurato<br />
delle porte e portoni di accesso<br />
esterno, nonchè delle<br />
finestre. Bene, a vantaggio di<br />
coloro che non conoscano o<br />
immaginino già le risposte,<br />
sarò costretto, nell'unico intento<br />
di voler dare un piccolo<br />
aiuto, ad infliggere la rilettura<br />
integrale di questo articolo,<br />
suggerendo di pensare nuovamente<br />
alla mobilità autonoma<br />
del futuro e alle caratteristiche<br />
che la distingueranno. A Milano<br />
si stanno già muovendo<br />
con una visione che, a quanto<br />
pare, non ha eguali al mondo.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
Mobilità Autonoma; georiferito;<br />
cartografico 3D; modelli 3D;<br />
CityGML<br />
AUTORE<br />
Valerio Zunino<br />
valerio.zunino@studiosit.it<br />
Vice Presidente Associazione AMFM<br />
GIS Italia<br />
https://www.linkedin.com/in/<br />
valerio-zunino/<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-2021 39
AEROFOTOTECA<br />
IN VOLO SUL TEVERE DA STIMIGLIANO<br />
A PONTE DEL GRILLO: “IL RITRATTO DEL<br />
TERRENO” DAL PALLONE (1908)<br />
L’Aerofototeca<br />
Nazionale<br />
racconta…<br />
di Laura Castrianni<br />
Per comprendere a pieno il<br />
legame indissolubile che unisce<br />
sin dalle origini la fotografia<br />
al volo occorre considerare le<br />
vicende storiche che portarono,<br />
il 1° aprile 1896 1 , all’istituzione<br />
del nuovo Servizio Fotografico<br />
alle dipendenze del Servizio<br />
Fig. 1 - Pallone all’ormeggio sulla riva del Tevere. In primo piano, lo zatterone col carro manovra<br />
ed il laboratorio aerofotografico. Gli aerostieri, in divisa estiva di tela bianca e cappello di paglia,<br />
sono in procinto di innalzare l’aerostato per effettuare la ripresa zenitale del corso del Tevere<br />
(ICCD-AFN, Neg. 30381).<br />
Aerostatico del Regio Esercito 2 ,<br />
nell’ambito della Brigata Mista<br />
Specialisti del Genio Militare,<br />
sotto la direzione del Capitano<br />
Maurizio Mario Moris, venne<br />
collocato nella sede romana<br />
di Villa Mellini a Monte Mario 3 .<br />
Incaricato di organizzare il servizio<br />
fotografico per il campo di<br />
battaglia 4 , il Moris, grazie alla<br />
sua passione per l’aeronautica,<br />
si occupò sin dall’inizio di fotografia<br />
aerea dal pallone e di<br />
fotogrammetria, tanto da essere<br />
da alcuni considerato il “Padre<br />
dell’Aeronautica Italiana” 5 .<br />
Fu merito del Capitano<br />
Moris se i rilievi fotografici<br />
effettuati dal servizio<br />
del Genio ed esibiti per la prima<br />
volta al Congresso Internazionale<br />
di Fotografia di Bruxelles del<br />
1910, conseguirono uno straordinario<br />
successo, seguito a<br />
distanza di soli due anni dalla<br />
vera e propria ovazione ricevuta<br />
al I Congresso Internazionale<br />
di Fotogrammetria, tenutosi a<br />
Vienna nel 1912, dove il Moris e<br />
i suoi collaboratori «si affermarono<br />
tanto clamorosamente da essere<br />
applauditi in piena assemblea e<br />
da meritare il riconoscimento di<br />
precursori di tutte le apparecchiature<br />
della fotografia panoramica<br />
da mezzi aerei» 6 . Apprendiamo<br />
dalle stesse parole di uno dei protagonisti<br />
indiscussi di queste prime<br />
sperimentazioni, il Capitano<br />
Cesare Tardivo 7 - che partecipò ai<br />
suddetti congressi quale inviato<br />
del Ministero della Guerra - che<br />
«i lavori presentati dalla Sezione<br />
destarono generale ammirazione<br />
per l’esattezza degli attacchi fra<br />
le varie stazioni e la chiarezza dei<br />
dettagli» 8 . Tra i rilievi richiamati<br />
dal Tardivo meritano di essere<br />
citati «quello di un tratto della<br />
cinta di Roma, quello di una<br />
porzione della zona archeologica<br />
della stessa città (1909) 9 e quello<br />
di Pompei (1910)» 10 , il rilievo<br />
dell’area archeologica di Ostia<br />
Antica (1911) e quello di Venezia<br />
(1911) 11 con la sua laguna (1913),<br />
ma soprattutto - oggetto del presente<br />
contributo - «quello di 50<br />
km del corso del Tevere (1908)».<br />
Quest’ultimo costituì, in particolare,<br />
una delle prime e più importanti<br />
applicazioni in campo civile<br />
della nuova tecnica aerofotografica<br />
militare, la “topofotografia<br />
40 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
AEROFOTOTECA<br />
dal pallone” 12 , secondo l’espressione<br />
coniata dallo stesso Tardivo, e da lui<br />
espressamente chiosata come «il rilievo<br />
di terreno pianeggiante eseguito a<br />
mezzo della fotografia dal pallone».<br />
L’importanza di questa campagna fotografica<br />
è attestata anche dal fatto che<br />
ad esso sono dedicate ben due delle<br />
dieci tavole poste a corredo iconografico<br />
di uno dei più importanti trattati<br />
dell’epoca, il “Manuale di Fotografia<br />
Telefotografia Topofotografia dal<br />
Pallone” scritto dallo stesso Cesare<br />
Tardivo nel 1911, per i tipi di Carlo<br />
Pasta Editore – Torino. Lungi dal poter<br />
essere considerate alla stregua di<br />
mere immagini di corredo, esse attestano<br />
due momenti fondamentali delle<br />
attività svolte durante le operazioni di<br />
rilievo topografico del Tevere e cioè –<br />
rispettivamente – il pallone all’ormeggio<br />
sulla riva del fiume (fig. 1) e nel bel<br />
mezzo della traversata (fig. 2). Nella<br />
prima, in particolare, che immortala il<br />
momento immediatamente successivo<br />
al gonfiamento del pallone e subito<br />
precedente all’innalzamento dello stesso,<br />
è visibile in primo piano lo zatterone<br />
utilizzato per trasportare il carro<br />
manovra a due ruote con il verricello<br />
per l’avvolgimento del cavo di ritegno.<br />
Il prodotto finale di queste operazioni,<br />
conservato presso l’archivio fotografico<br />
dell’Aerofototeca Nazionale, è il<br />
fotomosaico del basso corso del fiume<br />
Tevere, per un tratto di 50 km, formato<br />
da n. 16 fotografie formato 24x24<br />
riprese da un pallone da 65 mc posto<br />
ad una quota di ca. 525 m s.l.m. (fig.<br />
3) 13 .<br />
L’eccezionalità di questo rilievo, sottolineata<br />
in più occasioni dallo stesso<br />
Tardivo, consiste nel primato da esso<br />
rivestito, in quanto primo esempio di<br />
soluzione concreta al problema che in<br />
quegli anni si presentava alla Sezione<br />
relativamente all’opportunità di «fare<br />
dall’alto una fotografia, che dia un’immagine<br />
perfettamente simile a quella<br />
del terreno, ed unire parecchie di queste<br />
immagini fra loro, in modo da avere<br />
una vera e propria carta topografica,<br />
colla caratteristica però di riprodurre,<br />
diremo così, il ritratto del terreno, anziché<br />
rappresentare la natura di questo<br />
Fig. 2 - Pallone in fase di innalzamento durante la traversata del fiume Tevere; è ben visibile, sulla<br />
sinistra, la barca di sicurezza trainata dallo zatterone (ICCD-AFN, Neg. 30380).<br />
Fig. 3 - Il fotomosaico del corso del fiume Tevere da Stimigliano a Ponte del Grillo, composto da<br />
16 fotogrammi (21x21,5 cm) ottenuti dalla stampa di lastre di vetro originali a contatto (ICCD-<br />
AFN, Neg. 35860).<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 41
AEROFOTOTECA<br />
Fig. 4 - La squadra degli aerostieri al completo immortalata<br />
in un momento di relax, in una ripresa<br />
aerea zenitale di grande effetto (cortesia di E.J.<br />
Shepherd) (ICCD-AFN, Neg. 1980).<br />
con un insieme di freddi segni<br />
convenzionali» 14 . Apprendiamo<br />
dalla testimonianza dello stesso<br />
Tardivo i dati salienti relativi a<br />
tempi modi e tecniche di realizzazione<br />
(fig. 4) 15 . Il rilievo venne<br />
commissionato dal Genio Civile,<br />
all’epoca ufficio periferico del<br />
Ministero dei Lavori Pubblici,<br />
nell’ambito del progetto di navigazione<br />
del Tevere dal mare fino<br />
ad Orte, che aveva già rilevato<br />
con i metodi tradizionali il tratto<br />
compreso tra Roma e Ponte del<br />
Grillo, quando la Sezione accettò<br />
di fare il tratto che dal Ponte<br />
del Grillo giunge fino a monte di<br />
Stimigliano 16 .<br />
Veniamo così a sapere che per<br />
sollevare la macchina fotografica<br />
- un apparecchio in legno di formato<br />
21x21 cm, munito di obiettivo<br />
Zeiss F/9 provvisto di una<br />
focale da 150 mm - si impiegò<br />
un palloncino sferico in seta verniciata,<br />
di 65 mc, autodeformatore<br />
17 , in grado cioè di consentire<br />
una pressione interna sufficiente<br />
a contrastare l’azione del vento 18 .<br />
Il pallone era frenato da un cavo<br />
d’acciaio a doppia conduzione,<br />
lungo 1000 m, formato da due<br />
fasci attorcigliati di fili metallici,<br />
opportunamente isolato per servire<br />
anche da scarico a terra per<br />
lo scatto elettrico dell’otturatore<br />
19 . A dir poco ingegnoso era<br />
il metodo di sospensione della<br />
macchina al pallone: questa era<br />
collocata al centro di un triangolo<br />
sospeso per i vertici al pallone<br />
attraverso tre fili d’acciaio di 10<br />
m di lunghezza, per attenuare al<br />
massimo le oscillazioni e ottenere<br />
un’immagine che fosse il più nitida<br />
possibile. Per lo scatto al passaggio<br />
sulla verticale gli aerostieri<br />
si servivano di un binocolo munito<br />
di prismi per l’osservazione<br />
zenitale, col quale – con pazienza<br />
e pratica - si riusciva a scattare<br />
riducendo al massimo l’errore. Il<br />
materiale necessario all’effettuazione<br />
delle operazioni di rilievo<br />
fu montato su due barconi dei<br />
pontieri, sul fondo dei quali vennero<br />
stivate 100 bombole di gas<br />
idrogeno (della capacità di 3 mc<br />
ciascuna), atti a reggere, tramite<br />
un tavolato trasversale, il carro<br />
manovra a due ruote e la stazione<br />
fotoaerostatica galleggiante: una<br />
sorta di casotto antimalarico che<br />
doveva avere la doppia funzione<br />
di dormitorio di notte e di camera<br />
oscura di giorno.<br />
Con questo materiale imbarcato<br />
sullo zatterone la squadra, che<br />
sappiamo essere stata composta<br />
da 12 uomini al comando del<br />
Tenente De Benedetti - tra cui il<br />
Capo Tecnico Moretti - rimontò<br />
il Tevere in 3 giorni fino a monte<br />
di Stimigliano, trainato da un autoscafo<br />
del Genio Civile, facendo<br />
alla quota di ca. 525 m - s.l.m. -<br />
dalle sei alle dieci stazioni al giorno,<br />
con punte di dodici stazioni<br />
effettuate in occasione di giornate<br />
di calma eccezionale - per poco<br />
meno di un mese 20 . Le stazioni<br />
erano poste a una distanza di ca.<br />
500 m l’una dall’altra, ormeggiate<br />
all’una o all’altra riva, a seconda<br />
della direzione con cui tirava il<br />
vento, oppure ancorate in mezzo<br />
al fiume, in caso di sponde difficili<br />
da avvicinare (fig. 5).<br />
Il tratto interessato dalle operazioni<br />
di rilievo fu quello compreso<br />
tra Stimigliano e Ponte del<br />
Fig. 5 - Uno dei sedici fotogrammi usati per la composizione del fotomosaico del Tevere;<br />
è ben visibile lo zatterone con le funi di ritegno del pallone, alla confluenza del Farfa nel<br />
Tevere (ICCD-AFN, Neg. 58032).<br />
42 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
GEOMATICA E ROBOTICA<br />
Grillo, dove venne effettuata l’ultima<br />
stazione prima di fare ritorno<br />
– sempre per via fluviale – a<br />
Roma. La scelta di percorrere la<br />
via fluviale fu dettata dalla constatazione<br />
dell’assenza, nel tratto<br />
interessato dalle operazioni, di<br />
una via carrabile parallela al corso<br />
del fiume 21 .<br />
In fase di post elaborazione, una<br />
volta effettuato l’inquadramento<br />
nella rete trigonometrica in modo<br />
da avere tre punti di riferimento<br />
per ognuna di esse, le lastre vennero<br />
ridotte in laboratorio ad una<br />
scala di 1:3500 – previo raddrizzamento<br />
delle poche immagini<br />
non scattate perfettamente orizzontali<br />
– quindi stampate e montate<br />
a formare “un unico panorama”,<br />
vale a dire il fotomosaico<br />
che tutti oggi conosciamo 22 .<br />
A distanza di pochi anni dalla<br />
sua effettuazione, il rilievo del<br />
corso del Tevere venne giudicato<br />
“perfetto sia da un punto di vista<br />
tecnico che idrografico” dal<br />
Magistrato delle acque di Venezia,<br />
che proprio sulla base del lavoro<br />
svolto dalla Sezione in quell’occasione<br />
affidò nel 1911 allo stesso<br />
Tardivo il rilievo di Venezia<br />
e della sua laguna 23 . Come un<br />
rilievo “unico nel suo genere”<br />
viene del resto richiamato da<br />
Ernesto Baum in occasione delle<br />
Feste Fotografiche di Roma del<br />
1911, occasione in cui il Genio<br />
Militare ebbe modo di presentare<br />
i rilievi fino ad allora effettuati al<br />
III Convegno Internazionale di<br />
Fotografia Scientifica e di esporli<br />
nella grande Mostra Fotografica<br />
Internazionale allestita nel recinto<br />
di Castel S. Angelo 24 . Per<br />
giudicare a pieno la portata<br />
scientifica che ebbe questa prima<br />
applicazione tecnica per il<br />
successivo sviluppo degli studi,<br />
basti pensare che ancora al<br />
V Congresso Internazionale di<br />
Fotogrammetria, svoltosi a Roma<br />
nel 1938, il rilievo del corso del<br />
Tevere viene ricordato come un<br />
esempio dell’avanguardia in cui<br />
era considerata all'epoca l'Italia<br />
in questo settore di studi, grazie<br />
all’operato degli Aerostieri del<br />
Genio 25 . Dalle parole di Umberto<br />
Nistri, poste ad apertura del catalogo<br />
della Mostra Retrospettiva<br />
Italiana, apprendiamo infatti che<br />
«la tradizione italiana nel campo<br />
della fotogrammetria porta il segno<br />
dei pionieri, così come sempre<br />
in tutti i rami dello scibile.<br />
[…] Questa tradizione gloriosa<br />
è proseguita […] infine con il<br />
Ranza ed il Tardivo, cui si debbono<br />
quei meravigliosi rilievi<br />
fototopografici dal pallone che<br />
rappresentano una delle prime<br />
applicazioni della fotografia aerea<br />
al rilevamento del terreno. La<br />
mostra documenta questo notevole<br />
contributo alla nuova scienza<br />
e onora i pionieri che in quelle<br />
epoche ormai lontane seppero<br />
dare lustro al nostro Paese […]» 26 .<br />
A chiusura del presente contributo,<br />
mi sia consentito richiamare<br />
l’imminente mostra “L’occhio<br />
della scienza: un secolo di fotografia<br />
scientifica in Italia (1839-<br />
1939)” 27 , Pisa, Museo della<br />
Grafica di Palazzo Lanfranchi,<br />
12/11/<strong>2022</strong>- 26/02/2023, a cura<br />
di C. Addabbo e S. Casati, organizzata<br />
dall’Università di Pisa<br />
in collaborazione con il Museo<br />
Galileo, nel cui percorso un’intera<br />
sezione sarà dedicata alla<br />
“topofotografia dal pallone” dei<br />
pionieri dell’Aeronautica Militare<br />
Italiana; tra le opere esposte sarà<br />
incluso anche il fotomosaico del<br />
Tevere del 1908, ad ulteriore<br />
conferma dell’importanza da esso<br />
rivestita per la storia della fotografia<br />
aerea e dell’aerofotogrammetria<br />
e, più in generale, della<br />
fotografia scientifica in Italia.<br />
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI<br />
Baum 1911: E. Baum, Le feste fotografiche di<br />
Roma nel 1911, Firenze 1911.<br />
Castrianni <strong>2022</strong>: L. Castrianni, Dalla terra al<br />
cielo: le prime foto aeree da pallone frenato del<br />
Genio Militare a servizio dell’archeologia, in C.<br />
Addabbo, S. Casati (a cura di), L’occhio della<br />
scienza, (Catalogo Mostra Pisa <strong>2022</strong>-2023), pp.<br />
112-117.<br />
Castrianni, Cella 2009: L. Castrianni, E. Cella,<br />
Roma vista dall’alto: gli affreschi di Villa Mellini<br />
e i primordi della fotografia aerea archeologica in<br />
Italia, in Strenna dei Romanisti, LXX, 2009, pp.<br />
119-132.<br />
Castrianni, Cella 2010-2011: L. Castrianni, E.<br />
Cella, Giacomo Boni e il Foro Romano: la prima<br />
applicazione della fotografia aerea archeologica in<br />
Italia, in AAerea IV.2010 – V.2011, pp. 33-40.<br />
Chiusano-Saporiti 1998: A. Chiusano, M.<br />
Saporiti, Palloni, Dirigibili ed Aerei del Regio<br />
Esercito 1884-1923, Roma 1998.<br />
De La Penne 1903a: D. De La Penne, Ispettorato<br />
Generale del Genio. Comunicazioni riguardanti i<br />
servizi dell’Arma. N. 5. La Brigata Specialisti ed<br />
il Servizio Aerostatico, Roma 1903.<br />
De La Penne 1903b: D. De la Penne, Ispettorato<br />
Generale del Genio. Comunicazioni riguardanti i<br />
servizi dell’Arma. N. 6. La Sezione Fotografica,<br />
Roma 1903.<br />
Fortini, Romoli 2010-2011: P. Fortini, V.<br />
Romoli, La collaborazione tra il Genio Militare e<br />
Giacomo Boni per la nascita della fotografia aerea<br />
archeologica, in AAerea IV.2010 – V. 2011, pp.<br />
23-32.<br />
Lodi 1976: A. Lodi, Storia delle origini dell’Aeronautica<br />
Militare. 1884-1915, vol. I, Roma 1976<br />
Pesce 1994: G. Pesce, Maurizio Mario Moris padre<br />
dell’Aeronautica Italiana, Roma 1994.<br />
Ranza 1907: A. Ranza, Fototopografia e fotogrammetria<br />
aerea. Nuovo metodo pel rilevamento<br />
topografico di estese zone di terreno, in Rivista<br />
d’Artigliera e Genio, III-IV, 1907.<br />
Shepherd 2006: E.J. Shepherd, Il “Rilievo<br />
Topofotografico di Ostia dal pallone” (1911), in<br />
AAerea II.2006, pp. 15-38.<br />
Stefani 2008: G. Stefani, Il rilievo topofotografico<br />
di Pompei del 1910, in AAerea III.2008, pp.<br />
15-19.<br />
Tardivo 1909: C. Tardivo, Rilievo fotografico di<br />
un tratto di km 50 del corso del Tevere, in Annali<br />
della Società degli Ingegneri e degli Architetti<br />
Italiani, n. 13, 1 luglio, 1910, estratto.<br />
Tardivo 1910: C. Tardivo, Communicatione sur<br />
la Photographie faite au Congrès International<br />
de Photographie de Bruxelles, Archivio Storico<br />
ISCAG, 1910, estratto.<br />
Tardivo 1911: C. Tardivo, Manuale di<br />
Fotografia, Telefotografia e Topofotografia dal pallone,<br />
Torino 1911.<br />
Tardivo 1912a: C. Tardivo, Sugli ultimi progressi<br />
della fotografia dal pallone. Comunicazione fatta<br />
al Terzo Congresso Fotografico Italiano, Atti del<br />
III Congresso Fotografico Italiano, Roma –<br />
aprile 1911, Roma 1912.<br />
Tardivo 1912b: C. Tardivo, Communicatione<br />
faite sur les travaux de topophotographie exécutés<br />
par la Section de Photographie du “Bataillon des<br />
spécialistes”, Archivio Storico ISCAG, 1912,<br />
estratto.<br />
Tardivo 1927: C. Tardivo, Teleobbiettivo<br />
Tardivo, in Atti della Prima Manifestazione<br />
Nazionale Ottica. Mostra e riunioni scientifiche,<br />
Padova 5-20 giugno 1927, Archivio Storico<br />
ISCAG, 1927, estratto.<br />
Tardivo 1936: C. Tardivo, Sguardo retrospettivo<br />
alla topografia aerea, in Ottica 3-4, 1936, Firenze<br />
1936.<br />
Tardivo 1939: C. Tardivo, Fotografia telefotografia<br />
e fotogrammetria ai fini militari in Italia, in<br />
Un secolo di progresso scientifico italiano: 1839-<br />
1939, Roma 1939.<br />
Zicavo 1928: E. Zicavo, Notizie storiche sulle<br />
Specialità Aerostieri e Fotografi del Genio nel R.<br />
Esercito Italiano, Roma 1928.
AEROFOTOTECA<br />
NOTE<br />
1 Nascita ufficialmente sancita con l’emanazione<br />
del decreto ministeriale n. 24 del 26<br />
gennaio 1896. Sulla storia delle origini dell’Aeronautica<br />
Militare, con particolare riferimento<br />
al periodo pionieristico degli Aerostieri del<br />
Genio, tuttora fondamentali risultano: Zicavo<br />
1928, pp. 7-26 e Lodi 1976, pp. 25-60; in particolare,<br />
sulle prime ascensioni dei palloni aerostatici:<br />
Chiusano-Saporiti 1998, pp. 11-16.<br />
2 Sul servizio aerostatico e la brigata specialisti<br />
del Genio, istituito a partire già dal 1884, si<br />
veda: De La Penne 1903a, pp. 3-19.<br />
3 Sulla sezione fotografica si veda De La Penne<br />
1903b, pp. 3-21. Sugli affreschi a tema<br />
aeronautico della sede della sezione fotografica<br />
a Monte Mario, attuale sede dell’INAF, si<br />
rimanda a: Castrianni, Cella 2009, pp. 119-<br />
132.<br />
4 Un impulso innegabile alla nascita del servizio<br />
fotografico nell’ambito della Brigata<br />
Mista del Genio fu dato dai successi fotografici<br />
ottenuti durante la Campagna d’Africa<br />
(1885-1896) da alcuni ufficiali a cui le principali<br />
testate giornalistiche dell’epoca, impossibilitati<br />
ad inviare i propri corrispondenti per<br />
motivi economici, avevano fatto dono di una<br />
macchina fotografica al fine di documentare<br />
i momenti salienti degli scontri sul campo di<br />
battaglia: Pesce 1994, p. 18.<br />
5 Sulla sua figura, nota per essersi reso protagonista<br />
insieme al tenente Cesare Dal Fabbro<br />
nell’estate del 1894 della prima ascensione<br />
libera di un pallone militare di costruzione italiana<br />
(il Generale Durand de la Penne), si veda<br />
il seguente contributo: Pesce 1994.<br />
6 Pesce 1994, p. 23.<br />
7 Indiscusso protagonista delle prime applicazioni<br />
militari e civili della telefotografia, è noto<br />
principalmente per essere stato l’inventore del<br />
Teleobbiettivo che da lui stesso prese il nome,<br />
in grado di restituire immagini d’ingrandimento<br />
superiore ai 100 diametri. Tardivo<br />
1927, pp. 329-333.<br />
8 Tardivo 1911, p. 90, nota 1. È lo stesso Tardivo<br />
a spiegare, a distanza di oltre vent’anni, le<br />
ragioni di tanto successo, ponendo a confronto<br />
le “memorie irte di calcoli tutti interessantissimi”,<br />
esposte dagli altri oratori, e “i primi risultati<br />
pratici illustrati dagli Italiani, e cioè i tre<br />
lavori del Tevere, Pompei e Venezia”: Tardivo<br />
1936, p. 3.<br />
9 Sulla prima applicazione della fotografia aerea<br />
archeologica in Italia si veda: Castrianni,<br />
Cella 2010-2011, pp. 33-40.<br />
10 Sul rilievo topofotografico di Pompei del<br />
1910 si veda Stefani 2008, pp. 15-19, mentre,<br />
più in generale, sulla collaborazione tra il<br />
Genio Militare e Giacomo Boni per la nascita<br />
della fotografica archeologica: Fortini, Romoli<br />
2010-2011, pp. 23-32.<br />
11 Sul rilievo topofotografico di Ostia dal pallone<br />
(1911), si veda: SHEPHERD 2006, pp.<br />
15-38.<br />
12 Tardivo 1911, p. 87.<br />
13 Relativamente all’altezza del pallone, è lo<br />
stesso Tardivo a specificare che «conviene in<br />
pratica tenerla entro i 1000 m; oltre tale limite<br />
può cominciare ad entrare in giuoco l’effetto<br />
prodotto dai grossi strati d’aria per togliere nettezza<br />
all’immagine; ed inoltre - prosegue - occorrono<br />
per l’ascensione frenata, cavi d’acciaio<br />
molto lunghi, quindi maggior peso morto da<br />
sollevare e conseguentemente maggior cubatura<br />
del pallone con relativo aumento di difficoltà,<br />
di rifornimento e di manovra. Altezze<br />
ancora buone sono dai 600 ai 750 m» (Tardivo<br />
1911, p.90).<br />
14 Tardivo 1909, p. 77. Nell’incipit della Comunicazione<br />
fatta dal Tardivo al Congresso di<br />
Bruxelles é contenuto il senso ultimo di queste<br />
applicazioni: la fotografia da mezzo a fine, per<br />
la resa del “vero ritratto del terreno”: Id. 1910,<br />
p. 1.<br />
15 Tardivo 1909, pp. 77-80; Id. 1910; Id.<br />
1936, pp. 1-4.<br />
16 Nella comunicazione effettuata al Convegno<br />
di Bruxelles è lo stesso Tardivo a sottolineare<br />
l’importanza del contributo che la fotografia<br />
aerea può dare allo studio dei corsi d’acqua,<br />
permettendo di vedere in un solo colpo d’occhio<br />
la larghezza dei fiumi e, di conseguenza,<br />
studiare la direzione delle correnti ai fini della<br />
navigazione e la conformazione delle rive per<br />
gli approdi; inoltre, conclude, ripetendo le foto<br />
a distanza di qualche anno si possono monitorare<br />
le trasformazioni subite dal letto dei fiumi,<br />
controllando i danni apportati dalle piene, con<br />
la possibilità di disegnare direttamente sulle<br />
stampe i lavori eventualmente da eseguirsi:<br />
Tardivo 1910, p. 7; Id. 1912a, p. 6.<br />
7 Sul pallone autodeformatore brevettato dal<br />
Tenente Attilio Ranza vedi: Ranza 1907, pp.<br />
54-55.<br />
18 È lo stesso Tardivo ad ammettere che dal<br />
punto di vista del materiale aerostatico conviene<br />
utilizzare il pallone drachen da 100 mc,<br />
da lui successivamente utilizzato per il rilievo<br />
del Foro Romano, perché essendo più pesante<br />
contrasta meglio l’azione dell’aria, permettendo<br />
di sfruttare una percentuale maggiore di<br />
giornate lavorative: Tardivo 1910, p. 14.<br />
19 L’otturatore centrale della macchina fotografica<br />
era mosso dall’àncora di un’elettrocalamita<br />
a mezzo della corrente elettrica proveniente<br />
da una batteria di pile a secco collocate<br />
sul carro manovra.<br />
20 Le operazioni di rilievo, condotte secondo<br />
le modalità sopra descritte, durarono una<br />
ventina di giorni ma, a causa delle condizioni<br />
meteo non sempre favorevoli, si protrassero<br />
per circa un mese dal 21 maggio al 16 giugno<br />
1908, lasso di tempo in cui furono eseguite<br />
novantadue stazioni.<br />
21 Un precedente rilievo del corso del fiume<br />
Tevere nel tratto tra Ponte Margherita e Ponte<br />
Molle (Ponte Milvio) era già stato eseguito<br />
nell’inverno 1902-1903 dal capitano Moris e<br />
dal Tenente Attilio Ranza, ma in quell’occasione,<br />
trattandosi di un tratto urbano, la disponibilità<br />
di una viabilità parallela al corso del fiume<br />
aveva fatto propendere per una campagna<br />
aerofotografica effettuata da terra. Su questo<br />
precedente rilievo, effettuato col pallone frenato<br />
posto ad un’altezza di 500 m s.l.m. e con<br />
una macchina fotografica dotata di obbiettivo<br />
provvisto di una focale da 216 mm, vedi Ranza<br />
1907, pagg. 67-68, tavv. X-XII.<br />
22 Il fotomosaico, conservato presso l’archivio<br />
fotografico dell’Aerofototeca Nazionale,<br />
è composto di n. 16 fotogrammi su 92 scatti<br />
totali (Negativi compresi tra il n. 1908 e il n.<br />
1999), che misurano ciascuno 21,5x21cm, e<br />
riprodotto su carta fotografica da lastre originali<br />
di vetro a contatto (AFN-ICCD, Neg. n.<br />
35860). Da notare la perfetta corrispondenza<br />
esistente tra il numero delle levate effettuate<br />
secondo la testimonianza diretta del Tardivo e i<br />
fotogrammi presenti nell’archivio dell’Aerofototeca<br />
Nazionale: Tardivo 1909, p. 3.<br />
23 Tardivo 1912b, p. 11.<br />
24 Baum 1911, pp. 3-16.<br />
25 Tardivo 1936, pp. 1-4.<br />
26 Tardivo 1939, pp. 178-179, nota 3.<br />
27 La mostra, organizzata dall’Università di<br />
Pisa in collaborazione con il Museo Galilei di<br />
Firenze, si propone di illustrare una storia di<br />
questo articolato percorso attraverso l’esame<br />
di alcune significative esperienze italiane. Il<br />
1839 segna infatti la nascita della fotografia e<br />
l’inizio di un rapporto stretto e complesso fra<br />
il nuovo “strumento” e la pratica scientifica, da<br />
cui peraltro trae origine. Si aprono così nuovi<br />
orizzonti conoscitivi, rivelati da immagini che<br />
sembrano garantire una solida oggettività al sapere<br />
scientifico. Sulla specifica sezione relativa<br />
ai pionieri dell’Aeronautica Militare Italiana, si<br />
veda Castrianni <strong>2022</strong>, pp. 112-117.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
Fotogrammetria; fotografia aerea<br />
ABSTRACT<br />
The paper describes time, modes and techniques<br />
of realization in 1908 of a photomosaic,<br />
from balloon, of a section of the course<br />
of the Tiber river. The photomosaic was<br />
carried out by the Brigata Mista Specialisti<br />
of Genio Militare headed by Captain Cesare<br />
Tardivo, on order of the Genio Civile,<br />
as part of a navigation project of the Tiber<br />
river from the sea to Orte. The pioneering<br />
photomosaic, regarding the 50 km section<br />
from Ponte del Grillo to Stimigliano, is<br />
kept at the photographic archive of the Aerofototeca<br />
Nazionale - ICCD, and it is the<br />
first application of the new tecnique called<br />
topophotograpy in the civil field: presented<br />
as the "true portrait of the terrain" at the<br />
main international conferences of the time,<br />
earned Italy an undisputed leading place in<br />
the field of aerial photography and photogrammetry.<br />
AUTORE<br />
Laura Castrianni – MiC, SR-Umbria e<br />
CNR-ISPC, Sede di Lecce<br />
laura.castrianni@cultura.gov.it<br />
laura.castrianni@cnr.it<br />
44 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
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2023<br />
9 th International Conference on Geographical Information Systems Theory,<br />
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point of researchers and practitioners that address new challenges in geo-spatial data sensing, observation, representation, processing,<br />
visualization, sharing and managing, in all aspects concerning both information communication and technologies (ICT) as well as<br />
management information systems and knowledge-based systems. The conference welcomes original papers of either practical or<br />
theoretical nature, presenting research or applications, of specialized or interdisciplinary nature, addressing any aspect of geographic<br />
information systems and technologies.<br />
CONFERENCE AREAS<br />
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Remote Sensing<br />
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REGULAR PAPER SUBMISSION: NOVEMBER 18, <strong>2022</strong><br />
POSITION PAPER SUBMISSION: JANUARY 19, 2023<br />
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MERCATO<br />
ESRI ITALIA SUPPORTA IL COMUNE DI<br />
MILANO PER LA REALIZZAZIONE DEL<br />
DIGITAL TWIN DELLA CITTÀ<br />
Il Comune di Milano ha avviato, da diversi anni, una<br />
collaborazione con Esri Italia con l’obiettivo di promuovere<br />
l’innovazione tecnologica per realizzare sistemi a<br />
supporto della smart city, su tematiche strategiche come<br />
la mobilità, la gestione e l’accesso ai servizi comunali,<br />
lo studio dei vincoli urbanistici e delle suddivisioni catastali,<br />
la sicurezza. L’ultimo grande tassello di questa<br />
collaborazione, è rappresentato dalla realizzazione di un<br />
gemello digitale della città. Il progetto, di grande interesse<br />
e innovazione, è stato presentato alla sessione plenaria<br />
della Conferenza di Esri España a Madrid.<br />
Il Digital Twin in ambito urbano permette di realizzare<br />
una copia virtuale della città fisica, per consentire a chi<br />
amministra e pianifica una città di verificare e monitorare<br />
gli effetti di eventuali cambiamenti, prima che abbiano<br />
effettivamente luogo.<br />
L’uso dei Digital Twin nella pianificazione urbana è,<br />
dunque, particolarmente strategico, nell’ottica di anticipare<br />
eventuali problemi e di sperimentare in maniera<br />
controllata, e priva di rischi, lo sviluppo di una città.<br />
Scopri di più: https://www.esriitalia.it/case-history/pubblica-amministrazione/920-il-digital-twin-del-comunedi-milano-per-la-smart-city<br />
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MERCATO<br />
CARTOGRAFIA TRADIZIONALE E DIGITALE:<br />
L'ESEMPIO DELLA SVIZZERA<br />
La realizzazione di una cartografia si compone di varie<br />
fasi di lavorazione che sono realizzate da specialisti della<br />
misurazione, del rilevamento aereo, della creazione di<br />
banche di geodati complessi, di interpretazione del territorio<br />
esercitata dal cartografo. Tutte attività che concorrono<br />
alla trasposizione del paesaggio in strumenti cartacei<br />
o disponibili su schermo.<br />
Il passaggio principale è quello della trasformazione delle<br />
immagini aerofotogrammetriche al modello digitale del<br />
territorio che racchiude tutte le informazioni emergenti.<br />
Un esempio di particolare interese è quello di SwissTopo,<br />
l'ufficio federale della Svizzera che, con i suoi 400 addetti,<br />
genera la carta nazionale. Il processo attuale è finalizzato<br />
alla realizzazione di un modello 3D accurato dell'intero<br />
territorio, ma è anche visto con un particolare riguardo<br />
alla rappresentazione su carta tradizionale alle varie scale.<br />
L'opera di "generalizzazione" che viene svolta, rende la<br />
corretta simbologia delle stesso oggetto alle varie scale,<br />
come ad esempio la semplificazione di una serie di curve<br />
di una strada per esigenza di rappresentazione alla piccola<br />
scala. Un'opera per cui esisteva una grande scuola<br />
che nel tempo è andata persa anche in Italia, per essere<br />
sostituita dai software ove i cartografi oggi intervengono<br />
manualmente solo per correggere eventuali errori.<br />
In una prima fase di lavoro, partendo da questo modello<br />
topografico del paesaggio si provvede a generare una<br />
carta. Durante questo processo è necessario semplificare<br />
graficamente alcuni oggetti, come le case o le strade, affinché<br />
siano ben leggibili. Questo processo viene chiamato<br />
“generalizzazione”. La rappresentazione è chiaramente<br />
regolamentata per ogni oggetto. A dipendenza della scala<br />
della carta si raffigura, p. es., un villaggio con un cerchio<br />
oppure con un gruppo di rettangoli che simboleggiano i<br />
singoli edifici. Oggi è principalmente un software a svolgere<br />
questo lavoro e i cartografi intervengono solo per<br />
apportare le correzioni manuali dei dettagli.<br />
La leggibilità di una cartografia – sia sul display di uno<br />
schermo che sulla carta – dipende direttamente da come<br />
è stata realizzata ed è interessante vedere come oggi questo<br />
problema viene affrontato dalla Svizzera per mantenere<br />
la continuità tra passato e presente.<br />
Il fulcro di tutto è l'aggiornamento che deve essere possibile<br />
in continuazione. Ma c’è anche una richiesta di carte<br />
storiche che documentano lo sviluppo del territorio. Per<br />
questo motivo anche le vecchie carte mantengono il loro<br />
valore come memoria paesaggistica.<br />
Fonte https://www.swisstopo.admin.ch/it/home.html<br />
C’è vita nel nostro mondo.<br />
Trasformazione e pubblicazione di dati<br />
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<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 47
MERCATO<br />
EUSPA LANCIA IL CONCORSO<br />
#MYEUSPACE <strong>2022</strong><br />
Il concorso annuale, organizzato dall'Agenzia dell'UE<br />
per il programma spaziale (EUSPA) nell'ambito dell'iniziativa<br />
CASSINI – Space Entrepreneurship Initiative<br />
della Commissione europea, sfida gli innovatori e gli<br />
imprenditori a creare soluzioni commerciali rivoluzionarie<br />
che utilizzino i dati provenienti da Galileo,<br />
Copernicus o entrambi.<br />
"I dati spaziali sono al centro della rivoluzione tecnologica<br />
che sta investendo l'Europa e questa competizione<br />
è un altro esempio di come l'EUSPA sostiene gli<br />
imprenditori innovativi, le start-up e le PMI di tutta<br />
l'UE che stanno sfruttando i dati, le informazioni e<br />
i servizi di Copernicus e Galileo, durante le diverse<br />
fasi del loro ciclo di evoluzione", afferma il direttore<br />
esecutivo dell'EUPA Rodrigo da Costa.<br />
Sebbene le idee possano spaziare dalle applicazioni<br />
mobili alle soluzioni basate su hardware, tutte devono<br />
essere legate a una delle tre aree di innovazione mirate:<br />
• Space My Life: soluzioni di consumo come applicazioni<br />
mobili, dispositivi indossabili (smartwatch, occhiali<br />
intelligenti, fitness tracker, ecc.), droni o robotica<br />
che affrontano le principali sfide della società in<br />
aree di interesse come salute, sicurezza e protezione<br />
dei cittadini, giochi e intrattenimento, sport e fitness<br />
e turismo.<br />
• Our Green Planet: soluzioni innovative che affrontano<br />
le sfide ambientali e la vita sostenibile e che contribuiscono<br />
all'attuazione del Green Deal europeo,<br />
nonché soluzioni che aiutano la trasformazione verde<br />
delle aziende. Le soluzioni proposte devono affrontare<br />
le principali sfide sociali in aree di interesse come la<br />
conservazione degli ecosistemi, la mobilità verde, l'agricoltura<br />
sostenibile e la gestione dell'energia e delle<br />
risorse.<br />
• Dive in Deep Tech: soluzioni innovative che combinano<br />
dati spaziali dell'UE con tecnologie profonde<br />
come intelligenza artificiale (AI), quantistica (informatica<br />
quantistica, rilevamento, simulazione, crittografia,<br />
ecc.), blockchain, metaverso e realtà estesa<br />
(realtà aumentata [AR ], realtà mista [MR], realtà virtuale<br />
[VR]). Le soluzioni proposte devono affrontare<br />
le principali sfide sociali in aree di interesse come biotecnologie,<br />
tecnologie mediche e fintech.<br />
Il concorso #myEUspace è aperto a squadre di tutti gli<br />
Stati membri dell'UE più Svizzera, Norvegia e Islanda<br />
e prevede un montepremi totale di quasi 1 milione<br />
di euro. Oltre al premio in denaro, il concorso fornisce<br />
supporto agli imprenditori durante l'intero ciclo<br />
dell'innovazione, dalle start-up in fase iniziale allo<br />
scale-up.<br />
"Le start-up e gli imprenditori sono particolarmente<br />
entusiasti di cogliere il potenziale offerto dal programma<br />
spaziale dell'UE e tradurlo in soluzioni innovative<br />
che sicuramente sconvolgeranno un'ampia gamma di<br />
settori", afferma Fiammetta Diani, Head of Market,<br />
Downstream and Innovation di EUSPA. "Il concorso<br />
#myEUspace può aiutarti a trasformare quell'entusiasmo<br />
in azione e successo."<br />
A seconda della maturità della soluzione al momento<br />
della presentazione, gli imprenditori possono competere<br />
e vincere in tre diversi percorsi a premi:<br />
• Best Ideas: per idee teoriche promettenti che sfruttano<br />
i dati spaziali dell'UE e hanno un elevato potenziale<br />
di mercato. Le migliori 15 idee riceveranno un premio<br />
in denaro di 10.000 EUR ciascuna.<br />
• Best Prototypes: per prototipi testati o versioni beta<br />
che si desidera immettere sul mercato. I 10 migliori<br />
prototipi riceveranno un premio in denaro di 30.000<br />
euro ciascuno.<br />
• Best Products: per i prodotti commerciali esistenti che<br />
stanno cercando di aumentare. I 5 migliori prodotti<br />
riceveranno un premio in denaro di 100.000 EUR ciascuno.<br />
Le squadre che vincono in una categoria possono prendere<br />
la stessa idea o prototipo premiato e candidarsi di<br />
nuovo in un'altra pista per competere e vincere premi<br />
aggiuntivi!<br />
I dettagli<br />
Tutte le applicazioni saranno valutate in base alla loro<br />
innovatività, potenziale di mercato, fattibilità, rilevanza<br />
per il programma spaziale dell'UE e capacità operativa.<br />
I team premiati saranno invitati a mostrare le loro<br />
soluzioni al pubblico e agli investitori durante le finali<br />
del concorso, che fanno parte della Giornata dell'imprenditorialità<br />
del prossimo giugno.<br />
Puoi trovare maggiori informazioni sul concorso e su<br />
come candidarsi sul sito del progetto.<br />
La piattaforma di candidatura è ora aperta per tutte e<br />
tre le tracce e il processo di candidatura è molto semplice!<br />
La scadenza per la traccia Best Ideas è il 30 novembre<br />
<strong>2022</strong>, il 10 febbraio 2023 per la traccia Best Prototype e<br />
il 23 aprile 2023 per la traccia Best Products.<br />
Fonte: http://www.euspa.europa.eu<br />
48 <strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong>
MERCATO<br />
RETE TOPOGRAFICA A ROMA CON LA<br />
STAZIONE GNSS EMLID REACH RS2<br />
Nelle situazioni più complesse di una città come Roma,<br />
la stazione GNSS Emlid Reach 2 ha consentito la determinazione<br />
di punti topografici ad alta precisione con<br />
una velocità che ha superato qualsiasi previsione.<br />
Nei vicoli del centro storico, all’ombra di vegetazione<br />
difficile o nelle situazioni di viabilità complessa, il Fix,<br />
segnalato con un Bip che stimola sicurezza, si raggiunge<br />
sempre. Anche dove non sembra possibile, sfruttando<br />
la velocità della modalità cinematica di raggiungimento<br />
della geometria ideale con i satelliti, basta trasportare<br />
velocemente la stazione con la sua palina sul punto da<br />
rilevare per non perdere il Fix acquisito in precedenza.<br />
I rilievi eseguiti recentemente nella città di Roma su oltre<br />
50 punti, in complesse e differenti situazioni, ne sono<br />
testimonianza e in questi percorsi hanno avuto la loro<br />
importanza le diverse caratteristiche della Emlid Reach<br />
RS2. Tra queste è doveroso citare la riduzione della complessità<br />
del sistema di ricezione comandabile anche da<br />
una semplice APP dal proprio smartphone, come pure<br />
la leggerezza della stazione ricevente che si avvita su una<br />
palina che, se non fosse in fibra di carbonio peserebbe<br />
più del ricevitore stesso o come anche la importante durata<br />
delle batterie che consente di operare anche in più<br />
giorni senza ricaricare, operazione comunque semplice<br />
visto che basta un comune alimentatore di tipo C per<br />
smartphone. Il ricevitore ospita una SIM per la connessione<br />
ai sistemi differenziali più comuni, ma non manca<br />
di una antennina installabile quando necessario, per utilizzarla<br />
in modalità Base o Rover.<br />
Il rivenditore italiano GEC software correda la stazione<br />
GNSS con un tablet rugged, di quelli della Getac - adatti<br />
a qualsiasi tipo di attività sul campo - ed il suo software<br />
TPad, semplice, intuitivo ed immediato sistema di archiviazione<br />
dei punti rilevati e dei dati ancillari, comprese<br />
fotografie e video.<br />
Per avere maggiori informazioni sullo strumento:<br />
https://www.strumentitopografici.it/emlid-reach-rs2/<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°4-<strong>2022</strong> 49
AGENDA<br />
21-23 NOVEMBRE<br />
<strong>2022</strong><br />
TECHNOLOGY for<br />
ALL <strong>2022</strong><br />
Roma<br />
http://technologyforall.it<br />
30 NOVEMBRE -<br />
2 DICEMBRE <strong>2022</strong>,<br />
18th International<br />
gvSIG Conference and<br />
GeoLIBERO<br />
Valencia (Spain)<br />
www.geoforall.it/kcxku<br />
13 – 15 FEBBRAIO 2023<br />
Geoweek 2023<br />
Denver (USA)<br />
https://www.geo-week.<br />
com/<br />
2-5 MARZO 2023<br />
Geospatial World Forum<br />
Rotterdam (The<br />
Netherlands)<br />
https://<br />
geospatialworldforum.<br />
org<br />
21 – 23 MARZO 2023<br />
Amsterdam Drone Week<br />
Amsterdam (Olanda)<br />
https://www.<br />
amsterdamdroneweek.<br />
com/<br />
25 – 27 APRILE 2023<br />
GISTAM 2023<br />
Praga (Repubblica Ceca)<br />
https://gistam.scitevents.<br />
org/<br />
13 – 15 GIUGNO 2023<br />
Autonomous Vehicle<br />
Technology Expo 2023<br />
Stuttgart (Germania)<br />
https://www.<br />
comautonomousvehicletechnologyexpo.<br />
com/<br />
25 – 30 GIUGNO 2023<br />
CIPA 2023 Symposium<br />
Firenze (Italia)<br />
https://www.<br />
cipa2023florence.org<br />
2 – 7 SETTEMBRE<br />
2023<br />
ISPRS Geospatial Week<br />
2023<br />
Cairo (Egitto)<br />
https://www.isprs.org/<br />
5 – 7 SETTEMBRE<br />
2023<br />
Commercial UAV Expo<br />
Las Vegas (USA)<br />
https://www.expouav.com/<br />
ROMA 21-23 NOVEMBRE <strong>2022</strong><br />
21<br />
PRIMA GIORNATA<br />
lunedì 21 Novembre <strong>2022</strong><br />
22<br />
SECONDA GIORNATA<br />
martedì 22 Novembre <strong>2022</strong><br />
23<br />
TERZA GIORNATA<br />
mercoledì 23 Novembre <strong>2022</strong><br />
WORKSHOP SUL CAMPO<br />
9:00 - 18:00<br />
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9:00 - 18:00<br />
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CENTRALE ROMA<br />
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Informazione Geografica<br />
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