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С Рождеством<br />
Merry Christmas<br />
Jabulela Ukhisimusi<br />
Feliz Natal<br />
Veselé Vánoce Krismasi Njema<br />
καλά Χριστούγεννα<br />
Buon<br />
Frohe Weihnachten<br />
Noël Malamu<br />
ديجم داليم ديع<br />
圣 诞 节 快 乐<br />
Crăciun fericit<br />
Natale<br />
щасливого<br />
Різдва<br />
کرابم سمسیرک<br />
Feliz Navidad<br />
Wesołych Świąt<br />
Joyeux Noël<br />
メリークリスマス<br />
Dicembre <strong>2022</strong><br />
PERIODICO DELL’ESERCITO DELLA SALVEZZA
IL NOSTRO DONO<br />
MANDATO DA DIO<br />
E<strong>di</strong>toriale<br />
03ten. aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo<br />
CELEBRAZIONE 15 ANNI<br />
DELL'ESERCITO DELLA<br />
05SALVEZZA IN GRECIA<br />
FOTO VINCITRICE<br />
06GARA FOTOGRAFICA<br />
07<br />
UN NATALE ONIRICO<br />
ten. col. Andrew Morgan<br />
04<br />
GENERALE<br />
MESSAGGIO DI NATALE DEL<br />
BRIAN PEDDLE<br />
CON NOI<br />
08CANTA<br />
10<br />
STORIA DELL'ESERCITO<br />
DELLA SALVEZZA<br />
ten. aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo<br />
SEI GIRAFFA O SCIACALLO?<br />
12Pino Paone<br />
UN ESEMPIO PER TUTTI NOI<br />
14Vito Liotino<br />
11<br />
QUI NATALE NON C'È<br />
magg. Samuel Walzer<br />
15IL <strong>GRIDO</strong> MINI<br />
Anno LXII<br />
Numero 851<br />
Dicembre <strong>2022</strong><br />
IL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />
Organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza<br />
Dir. Responsabile: ten. col. Massimo Tursi<br />
Team E<strong>di</strong>toriale: redattrice cap. Francesca Di<br />
Nucci, ten. aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo, magg. Samuel<br />
Walzer, magg. Virginia Pavoni.<br />
Progetto Grafico: ten. Keimer Fernández<br />
Reg. Trib. N°8143 del 26/06/1961<br />
CCP N°85651826<br />
IBAN IT 67 S 02008 03284 000102712418<br />
DICHIARAZIONE DI MISSIONE DELL'ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />
L’Esercito della Salvezza è un movimento evangelico internazionale e parte della Chiesa Cristiana<br />
universale. <strong>Il</strong> suo messaggio è fondato sulla Bibbia. <strong>Il</strong> suo ministero è motivato dall'amore <strong>di</strong> Dio. La<br />
sua missione è proclamare il Vangelo <strong>di</strong> Gesù Cristo e andare incontro ai bisogni dell'umanità senza<br />
<strong>di</strong>scriminazione.<br />
ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />
Quartiere Generale Nazionale<br />
Via degli Apuli, 39 - 00185 Roma<br />
Tel. 0644740630 - Fax: 0644740640<br />
Capo del Comando: ten. col. Andrew Morgan<br />
www.esercitodellasalvezza.org<br />
Quartiere Generale Internazionale<br />
101 Queen Victoria Street, London EC4P 4EP<br />
Fondatore: William Booth<br />
Generale: Brian Peddle<br />
DICHIARAZIONE D’INTENTI DEL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />
<strong>Il</strong> Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> - contro il male e l’ingiustizia è l’organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza.<br />
Esso è l’espressione del pensiero del nostro movimento. Pertanto ha tre obbiettivi principali:<br />
evangelizzazione, informazione sulle attività e l’Opera in Italia, informazione a livello internazionale.<br />
Questi obbiettivi saranno conseguiti me<strong>di</strong>ante la pubblicazione <strong>di</strong> brevi articoli attuali e rispondenti alla<br />
nostra cultura<br />
Questo perio<strong>di</strong>co è associato alla<br />
Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana<br />
Tutte le citazioni bibliche in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” sono dalla versione Nuova Riveduta<br />
ad eccezione dove specificato: D: Diodati; R: Riveduta; ND: Nuova Diodati; TILC: Interconfessionale; PEV: La Parola è Vita.<br />
Tutte le immagini utilizzate in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” provengono da pixabay.com<br />
ad eccezione dove specificato.
EDITORIALE<br />
<strong>Il</strong> nostro dono<br />
TENENTE AUSILIARIA<br />
<strong>Il</strong>aria Castaldo<br />
RESPONSABILE DEL CORPO<br />
mandato da DIO<br />
DI FORIO D’ISCHIA<br />
Ed eccoci all’ultimo numero dell’anno.<br />
Come ci si può aspettare, è<br />
prevalentemente de<strong>di</strong>cato al Natale,<br />
il momento in cui ricor<strong>di</strong>amo con<br />
riconoscenza e meraviglia il più bel dono che<br />
l’umanità abbia mai ricevuto.<br />
In genere, i doni vengono acquistati da una<br />
persona per far piacere ad un’altra persona, ma<br />
il nostro Dono è stato mandato da Dio a tutta<br />
l’umanità! È per tutti coloro che lo desiderano e<br />
per chiunque lo riceve con gioia. Putroppo non<br />
tutti lo accettano! Non è un peccato?<br />
Nelle pagine <strong>di</strong> questo Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> troverete<br />
dei messaggi <strong>di</strong> incoraggiamento a riflettere<br />
sulla venuta <strong>di</strong> Gesù, su come ciò riguarda<br />
ciascuno e ciascuna <strong>di</strong> noi e sul paradosso del<br />
Natale, nel quale spesso il festeggiato viene<br />
<strong>di</strong>menticato. Racconteremo le storie <strong>di</strong> persone<br />
che hanno de<strong>di</strong>cato a Gesù tutta la propria<br />
vita, facendo del servizio al prossimo, nel nome<br />
<strong>di</strong> Cristo, il motivo della propria esistenza e<br />
scopriremo qualche piccola curiosità del Natale<br />
dell’Esercito della Salvezza. Considereremo le<br />
storie <strong>di</strong> persone escluse e <strong>di</strong>menticate, che<br />
non aspettano alcun Natale, che sono sotto i<br />
nostri occhi quoti<strong>di</strong>anamente ma che, forse, non<br />
ve<strong>di</strong>amo.<br />
Leggendo questo numero potrete<br />
comprendere anche quanto Gesù sia centrale<br />
per noi, e forse potrete cogliere l’invito a<br />
conoscerlo personalmente e, magari, decidere<br />
<strong>di</strong> accettarlo per cominciare una nuova<br />
avventura con Lui.<br />
Sarebbe il più bel Natale della vostra vita!<br />
"Infatti è per grazia che<br />
siete stati salvati,<br />
me<strong>di</strong>ante la fede; e ciò<br />
non viene da voi; è il<br />
dono <strong>di</strong> Dio."<br />
Efesini 2:8<br />
PAG. 3
Messaggio<br />
<strong>di</strong><br />
Natale<br />
del Generale Brian Peddle<br />
GENERALE<br />
Brian Peddle<br />
LEADER INTERNAZIONALE<br />
Quando contemplo la stella, che è stata una<br />
componente importante della storia del primo<br />
Natale, penso che gli scienziati vedano le stelle<br />
del cielo in modo molto <strong>di</strong>verso dal mio. Per<br />
esempio, usano gli anni luce per misurare la<br />
<strong>di</strong>stanza delle stelle tra noi e la Terra. Un anno<br />
luce è la <strong>di</strong>stanza che la luce percorre in un anno<br />
terrestre, ovvero circa 5,88 trilioni <strong>di</strong> miglia (o 9,46<br />
trilioni <strong>di</strong> chilometri).<br />
<strong>Il</strong> Sole è la stella più vicina a noi e <strong>di</strong>sta circa 93<br />
milioni <strong>di</strong> chilometri. Per raggiungerci, la luce<br />
del Sole impiega circa 8 minuti e 20 secon<strong>di</strong>, il<br />
che significa che ve<strong>di</strong>amo il Sole come era più<br />
<strong>di</strong> 8 minuti fa. L'altra stella più vicina a noi - Alfa<br />
Centauri - <strong>di</strong>sta circa 4,3 anni luce, quin<strong>di</strong> quando<br />
oggi osserviamo questa stella, la ve<strong>di</strong>amo come<br />
era 4,3 anni fa. È come se guardassimo in<strong>di</strong>etro<br />
nel tempo.<br />
Ciò significa che i Magi <strong>di</strong> cui si parla in<br />
Matteo 2:1-2 avrebbero visto una stella la cui<br />
luce brillava prima ancora che essi potessero<br />
vederla. Eppure, Dio si è servito <strong>di</strong> quella stella<br />
per guidarli fino a Gesù: “Dov'è il neonato re<br />
dei Giudei? Abbiamo visto la sua stella mentre<br />
sorgeva e siamo venuti ad adorarlo" (Matteo 2:2<br />
– libera traduzione della New Living Translation).<br />
Gesù è venuto per essere la Luce del mondo.<br />
È venuto a far risplendere la sua luce nelle<br />
tenebre - le nostre tenebre, le tenebre <strong>di</strong> questo<br />
mondo. Leggiamo in Isaia 9:1 - “<strong>Il</strong> popolo che<br />
camminava nelle tenebre, vede una gran luce;<br />
su quelli che abitavano il paese dell'ombra della<br />
morte, la luce risplende” (Nuova Riveduta). Ciò<br />
è stato profetizzato molto prima della nascita <strong>di</strong><br />
Gesù.<br />
Stiamo parlando <strong>di</strong> anni luce quando si parla<br />
<strong>di</strong> Gesù? No, non credo, perché la Bibbia ci <strong>di</strong>ce<br />
che lui è l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo. Egli<br />
è ancora oggi una luce brillante come lo era<br />
all'inizio dei tempi o quando è venuto sulla terra<br />
per prendere <strong>di</strong>mora e "trasferirsi nei <strong>di</strong>ntorni"<br />
(Giovanni 1:14 – libera traduzione <strong>di</strong> The Message).<br />
Gesù non è vincolato dal tempo. Egli è la<br />
"luce del mondo" (Giovanni 8:12) e brilla nei<br />
luoghi più oscuri del nostro mondo tormentato,<br />
determinando un cambiamento. La Luce è<br />
venuta! Non ci sono anni luce che possano<br />
separarci da questa Luce. Egli è qui, ci conosce<br />
e possiamo camminare e parlare con lui ora. Lo<br />
scopo della sua venuta era <strong>di</strong> essere con noi, ma<br />
è stato e sarà sempre con noi.<br />
Se non lo conoscete già, anche voi potete<br />
conoscere questa Luce del mondo. <strong>Il</strong> suo nome<br />
è Gesù ed è venuto nel mondo per operare<br />
una trasformazione. Se state cercando un<br />
cambiamento, cercate Gesù. Se state vivendo<br />
in un luogo buio della vita, cercate colui che è la<br />
Luce del Mondo.<br />
Per coloro che già conoscono Gesù, egli ci ricorda<br />
che siamo luce nel mondo. In Matteo 5:14 (libera<br />
traduzione <strong>di</strong> The Message) leggiamo: "Siete qui<br />
per essere luce, per far affiorare i colori <strong>di</strong> Dio<br />
nel mondo. Dio non è un segreto da custo<strong>di</strong>re.<br />
Stiamo <strong>di</strong>ventando visibili, conosciuti come una<br />
città su una collina".<br />
Che questo Natale possiate essere una fonte<br />
<strong>di</strong> luce nel vostro angolo <strong>di</strong> mondo, mentre<br />
portate agli altri la Luce del Mondo!<br />
Che Dio vi bene<strong>di</strong>ca riccamente durante questo<br />
periodo natalizio!<br />
PAG. 4
15 ANNI<br />
dell'Esercito della Salvezza<br />
in Grecia<br />
διπλα σου<br />
“Al vostro fianco” è il motto scelto dall’Esercito<br />
della Salvezza in Grecia sin dal suo arrivo, 15 anni fa.<br />
La prima città è stata Salonicco, l’antica Tessalonica<br />
alla cui chiesa scrive l’Apostolo Paolo e nella<br />
quale gli allora capitani Panteli<strong>di</strong>s (provenienti<br />
proprio da Salonicco e che oggi servono in<br />
Gran Bretagna) hanno cominciato le attività<br />
facendo riunioni in casa, visitando il Distretto<br />
a Luci Rosse, portando pasti cal<strong>di</strong> in strada e<br />
incontrando gli amministratori della città per far<br />
conoscere l’Esercito. Da quell’inizio, ci sono stati<br />
nuovi convertiti, vite cambiate, nuove vocazioni.<br />
L’inizio del lavoro in Grecia è stato frutto <strong>di</strong> tanti<br />
anni <strong>di</strong> preghiera e speranze, ed ecco già passati<br />
15 anni, nei quali l’opera si è estesa anche ad<br />
Atene, con programmi sociali quali laboratori<br />
<strong>di</strong> sartoria, corsi <strong>di</strong> lingua, danza terapeutica,<br />
attività per bambini, presenza nella zona a Luci<br />
Rosse e, ovviamente, con l’attività spirituale che<br />
è alla base <strong>di</strong> tutto ciò che l’Esercito fa.<br />
<strong>Il</strong> quin<strong>di</strong>cesimo compleanno dell’Esercito della<br />
Salvezza ha visto riuniti ad Atene il Generale (R) e<br />
la commissaria André e Sylvia Cox insieme ai col.<br />
Jacques e Claude-Evelyne Donzé (Capi territoriali<br />
in Francia e Belgio), i ten. col. Andrew e Darlene<br />
Morgan (Capi del Comando Italia e Grecia) e la<br />
magg. Cinzia Walzer-Carpagnano (Segretaria<br />
Generale del Comando), oltre ad alcuni colleghi<br />
italiani.<br />
Gli ufficiali, i <strong>di</strong>pendenti e i compagni greci<br />
avevano preparato tutto con estrema cura: dal<br />
ricevimento per le autorità e gli interlocutori<br />
dell’Esercito alla celebrazione che ha incluso un<br />
po’ <strong>di</strong> storia dell’Esercito in Grecia, presentazione<br />
delle varie attività svolte, lode e adorazione a Dio.<br />
La domenica mattina, un bel culto nel quale il<br />
Generale ha incoraggiato i presenti a guardare<br />
avanti con la grazia <strong>di</strong> Dio per essere sempre<br />
più consacrati nell’opera alla quale siamo stati<br />
chiamati.<br />
I responsabili regionali, magg. Annette e Beat<br />
Rieder <strong>di</strong>cono: “La nostra missione in Grecia<br />
è una grande nuova espressione dell'Esercito<br />
della Salvezza. Servire in modo multiculturale<br />
e inclusivo in tutti i nostri centri e comunità <strong>di</strong><br />
Atene e Salonicco".<br />
La sfida per il futuro? “Abbracciare la <strong>di</strong>versità<br />
nei prossimi 15 anni. Se mettiamo in pratica<br />
la convinzione che ogni persona è creata a<br />
immagine e somiglianza <strong>di</strong> Dio, le persone si<br />
avvicineranno alla fede e si sentiranno accettate,<br />
perché noi siamo al loro fianco …".<br />
“La nostra missione, come Esercito della Salvezza<br />
in Grecia, è quella <strong>di</strong> collaborare con Dio nei luoghi<br />
e nelle comunità dove il Suo Spirito è già all'opera<br />
e seguire la sua guida incidendo nella vita delle<br />
persone per amor Suo".<br />
PAG. 5
Autrice: Paola Travascio<br />
PAG. 6<br />
"<br />
Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi<br />
che oggi è, e domani è gettata nel forno,<br />
non farà molto <strong>di</strong> più per voi,<br />
o gente <strong>di</strong> poca fede?<br />
Matteo 6:30<br />
"
Un<br />
Natale<br />
Onirico<br />
TENENTE COLONNELLO<br />
Andrew Morgan<br />
CAPO DEL COMANDO<br />
Ricordo che il 22 ottobre era un sabato.<br />
Darlene ed io eravamo andati in un grande<br />
negozio <strong>di</strong> casalinghi per comprare un<br />
tergivetro da 4 euro che ci aiutasse a tenere<br />
pulito il box doccia <strong>di</strong> casa. Non eravamo preparati<br />
a ciò che ci aspettava all'interno del negozio.<br />
Entrammo in una scena natalizia da sogno, con<br />
alberi <strong>di</strong> Natale decorati, regali incartati, figure<br />
<strong>di</strong> Babbo Natale e neve <strong>di</strong> plastica! Pensai: "Che<br />
cosa è successo? Come può essere Natale? È<br />
solo la metà <strong>di</strong> ottobre!”<br />
Sospirai e mi resi conto che il consumismo e il<br />
fare sol<strong>di</strong> legato al Natale cominciano presto. I<br />
gestori dei negozi stavano cercando <strong>di</strong> venderci<br />
un sogno natalizio. Un sogno che potrebbe essere<br />
lontano dalla realtà che molti membri dell'Esercito<br />
della Salvezza vivranno quest'anno. Sì, il negozio<br />
aveva creato un ambiente natalizio da sogno, ma<br />
qual è il vero significato del Natale? Non è forse la<br />
celebrazione della nascita del nostro Salvatore,<br />
Gesù Cristo?<br />
Da quella vicenda <strong>di</strong> ottobre, in quel negozio<br />
con un ambiente natalizio da sogno artificiale, ho<br />
riflettuto sui racconti biblici natalizi che includono<br />
i sogni.<br />
In Matteo 1:20, il Signore apparve in sogno a<br />
Giuseppe e gli <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> non temere <strong>di</strong> prendere<br />
Maria in moglie, perché il bambino concepito nel<br />
suo grembo era opera miracolosa dello Spirito<br />
Santo. Giuseppe stava entrando in un Natale<br />
onirico, con altri sogni in arrivo. Scelse <strong>di</strong> essere<br />
obbe<strong>di</strong>ente al Signore e prese Maria in moglie<br />
come gli era stato comunicato in sogno.<br />
Anche altri hanno vissuto un Natale onirico. I<br />
Magi furono avvertiti in sogno <strong>di</strong> non tornare da<br />
Erode (Matteo 2:12). Furono obbe<strong>di</strong>enti al Signore<br />
e, <strong>di</strong> conseguenza, la vita del bambino Gesù fu<br />
protetta.<br />
<strong>Il</strong> Signore apparve nuovamente a Giuseppe in<br />
sogno (Matteo 2:13) e gli <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> prendere Maria e<br />
il bambino Gesù e <strong>di</strong> fuggire in Egitto. Allo stesso<br />
modo, in sogno, a Giuseppe fu detto <strong>di</strong> riportare<br />
Maria e Gesù in Israele (Matteo 2:19-20). E in un<br />
altro sogno ancora, il Signore li in<strong>di</strong>rizzò a Nazaret,<br />
in Galilea (Matteo 2:22).<br />
Vi auguro <strong>di</strong> trascorrere un Natale da sogno<br />
quest'anno. Non un Natale fantastico come<br />
quello che creano i negozi. Ma un Natale nel<br />
quale sperimentiate lo stupore per il fatto che<br />
il Signore Gesù Cristo venga a parlare in modo<br />
nuovo nel vostro cuore e nella vostra mente<br />
attraverso il suo Spirito Santo.<br />
Che cosa vi sta <strong>di</strong>cendo il Signore oggi? State<br />
rispondendo con obbe<strong>di</strong>enza, come fecero<br />
Giuseppe e i Magi? Allora sperimenterete il<br />
piano e la bene<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Dio nella vostra vita. Vi<br />
incoraggio a permettere a Dio Spirito Santo <strong>di</strong><br />
guidarvi. <strong>Il</strong> piano del Signore per la vostra vita<br />
è sorprendente, persino "da sogno"! Avere uno<br />
scopo e un significato guidati da Dio nella vita è un<br />
grande dono. Prego che possiate trascorrere un<br />
Natale da sogno, con una nuova consapevolezza<br />
della presenza del Signore, della guida dello<br />
Spirito Santo e dell'amore <strong>di</strong> Gesù che vi circonda.<br />
PAG. 7
CANTA<br />
Notte stellata, notte beata:<br />
nato è Cristo, il Salvator!<br />
Dolce mistero, fulgido e vero:<br />
s’è svelato il Dio d’amor.<br />
Gioia celeste l’anima investe;<br />
vibra ogni cuore, ferve d’amore,<br />
canta gioioso: Gloria al Signor!<br />
Non più tristezza: pace, allegrezza!<br />
S’asciughi il pianto,<br />
s’intoni un canto grato e festoso:<br />
Gloria al Signor!<br />
“Sia pace in terra, cessi ogni guerra:<br />
nato è Cristo, il Salvator!<br />
Gloria in eterno nel ciel superno!”<br />
L’inno echeggi con fervor.<br />
Notte d’incanto nel luogo santo,<br />
magi e pastori i lor tesori<br />
dan lietamente. Gloria al Signor!<br />
Noi pur festanti e giubilanti<br />
l’inno sciogliamo,<br />
tutti lo<strong>di</strong>amo l’Onnipotente:<br />
Gloria al Signor!<br />
Viene il Redentore dell’umanità;<br />
Nel suo avvento splende la sua maestà,<br />
la parola eterna rivelò quaggiù.<br />
Vero Dio dei cieli è il Signor Gesù.<br />
Oggi Egli è <strong>di</strong>sceso qui fra noi dal ciel<br />
ed il suo perdono offre ai suoi fedel,<br />
ùmil tra le genti, luce al peccator;<br />
a Lui <strong>di</strong>amo gloria ed eterno onor.<br />
Oh Gesù in quest’ora io ti voglio amar;<br />
forza e sicurezza so in Te sol trovar<br />
oggi noi cantiamo gloria al Salvator,<br />
lieti proclamiamo: “Nato è il Redentor”.<br />
TITOLO ORIGINALE: IN THE BLEAK MIDWINTER<br />
TESTO: CHRISTINA ROSSETTI.<br />
MUSICA: GUSTAV HOLST<br />
INNARIO CRISTIANO 215<br />
G. GASTOLDI 1591-1593<br />
PAG. 8
CON NOI<br />
Canta al Signor!<br />
Al Principe <strong>di</strong> Pace, al Cristo,<br />
canta col cuor!<br />
In povertà nasce il Signor<br />
Nel cielo terso un astro splende<br />
e nel silenzio un canto scende.<br />
Canta al Signor!<br />
Canta al Signor!<br />
Al bimbo che ora dorme e sogna,<br />
canta col cuor!<br />
Offri con gioia un canto al tuo Re<br />
Presto per te darà la vita,<br />
in croce andrà: grazia infinita!<br />
Canta al Signor!<br />
Canta al Signor!<br />
Alla speranza fatta carne,<br />
canta col cuor!<br />
La croce porterà per te<br />
Per la Sua grazia abbiamo vita,<br />
Egli guarisce ogni ferita.<br />
Canta al Signor!<br />
Canta al Signor!<br />
A Colui che la morte ha vinto,<br />
canta col cuor.<br />
Glorioso sorgerà il mattin!<br />
Ogni legame sarà sciolto<br />
e griderai “Cristo è risorto!”<br />
Canta al Signor!<br />
TITOLO ORIGINALE: THE INFANT KING<br />
MUSICA: TRADIZIONALE BASCA<br />
TESTI: SABINE BARING-GOULD<br />
© 1954 B. FELDMAN & CO.<br />
"<br />
Nella città <strong>di</strong> Davide<br />
è nato un Salvatore<br />
<strong>Il</strong> dono dell’Altissimo,<br />
il Cristo, il Redentor<br />
“E’ nato Cristo, il Salvator!”<br />
Dal ciel sento cantar!<br />
E’ l’universo il regno Suo,<br />
ma reggia Lui non ha.<br />
Non è vestito come un re<br />
e nella paglia sta.<br />
La gloria splende su <strong>di</strong> Lui,<br />
su Cristo il Re dei re!<br />
I magi, gli angeli,<br />
i pastor adorano il Signore.<br />
Al suo cospetto riuniti<br />
son ricchezza ed umiltà.<br />
Cantiamo un canto al nostro Salvator<br />
<strong>di</strong>sceso in mezzo a noi.<br />
TITOLO ORIGINALE: O COME WITH ME TO BETLEHEM<br />
TESTO: ARCH. R. WIGGINS<br />
MUSICA: RAY STEDMAN-ALLEN<br />
© 1994 SALVATIONIST PUBLISHING & SUPPLIES LTD.<br />
Oggi, nella città <strong>di</strong> Davide,<br />
è nato per voi un Salvatore,<br />
che è il Cristo, il Signore.<br />
"<br />
Luca 2:11
a<br />
5cose<br />
sulNatale<br />
che forse<br />
non sai dell'<br />
dell'Esercito della Salvezza<br />
TENENTE AUS.<br />
<strong>Il</strong>aria Castaldo<br />
RESPONSABILE DEL CORPO<br />
DI FORIO D’ISCHIA<br />
STORIA DELL’ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />
1. L’Esercito della Salvezza appare in moltissimi<br />
film, natalizi e non. Tra i più conosciuti a livello<br />
internazionale: "Bulli e pupe" (1955), "Una poltrona<br />
per due" (1983), "The Christmas candle" (2013),<br />
"Silver Bells" (2013). Si stima che ci siano più <strong>di</strong><br />
500 apparizioni cinematografiche dell’Esercito! In<br />
tanti film <strong>di</strong> Natale l'Esercito della Salvezza viene<br />
rappresentato in strada con gran<strong>di</strong> pentoloni rossi<br />
per raccogliere donazioni a favore dei più <strong>di</strong>sagiati.<br />
<strong>Il</strong> bollitore rosso <strong>di</strong> Natale è tipico dell'Esercito<br />
della Salvezza.<br />
2. "Silver Bells" - I cantautori Jay Livingston e Ray<br />
Evans lavoravano per la Paramount Pictures e<br />
fu chiesto loro <strong>di</strong> scrivere una canzone natalizia<br />
per il film "The Lemon-Drop Kid" con Bob Hope.<br />
Ispirandosi ai bell ringer dell'Esercito della Salvezza,<br />
che ogni anno a Natale suonano campanelle in<br />
strada per raccogliere fon<strong>di</strong>, scrissero una canzone<br />
che intitolarono "Silver Bells" e che è una delle<br />
canzoni natalizie più conosciute.<br />
3. Carolling è una parola che tutti i fanfaristi<br />
dell’Esercito della Salvezza nel mondo conoscono<br />
bene. In<strong>di</strong>ca l’attività <strong>di</strong> suonare (ma anche<br />
cantare) i canti <strong>di</strong> Natale per strada. Anche in<br />
Italia, dovunque ci sia un seppur piccolo gruppo<br />
<strong>di</strong> musicisti, è impensabile per un Salutista non<br />
andare in strada a suonare la gioia del Natale!<br />
4. In molti film le fanfare dell’Esercito della Salvezza<br />
sono composte da veri musicisti dell’Esercito.<br />
Nel film del 1975 "I tre giorni del Condor", con<br />
Robert Redford, una vera fanfara dell’Esercito della<br />
Salvezza suona "God Rest You, Merry Gentlemen"<br />
nell'ultima scena del film. "In A Christmas Story"<br />
(1983), marciano nella parata <strong>di</strong> Natale e suonano<br />
"Santa Claus is Coming to Town". In "Come il Grinch<br />
rubò il Natale", anche se non si vedono uniformi, è<br />
una vera fanfara dell'Esercito della Salvezza quella<br />
che suona all'inizio del film.<br />
5. Angel Tree è un programma natalizio <strong>di</strong>ffuso<br />
in tutto il mondo. Ideato dall'Esercito della<br />
Salvezza negli USA nel 1979, permette ai genitori in<br />
con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio <strong>di</strong> donare al proprio bambino<br />
il regalo <strong>di</strong> Natale desiderato. “Angel Tree” è rivolto<br />
a bambini tra 0 e 12 anni. I nomi e desideri dei<br />
bambini vengono riportati su un angioletto <strong>di</strong><br />
carta e proposti ad aziende e privati citta<strong>di</strong>ni che<br />
desiderano partecipare. I donatori acquisteranno<br />
i regali, recapitandoli alla sede dell’Esercito della<br />
Salvezza più vicina, che poi consegnerà i doni ai<br />
genitori una settimana prima <strong>di</strong> Natale. Alla Vigilia<br />
<strong>di</strong> Natale ciascun bambino riceverà dalle mani dei<br />
propri genitori i doni attesi.<br />
PAG. 10
Qui Natale non c'è<br />
MAGGIORE<br />
SAMUEL WALZER<br />
CAPO DEI PROGRAMMI<br />
E UFFICIALE DEI PROGETTI<br />
Finalmente! Inizia la Coppa del Mondo!<br />
Sono anni che se ne parla. Una Coppa<br />
del Mondo in Qatar?! A <strong>di</strong>cembre?! Si<br />
tratta <strong>di</strong> circostanze straor<strong>di</strong>narie, ma non<br />
importa, l'importante è che finalmente si inizi.<br />
Tutto il mondo guarda al Qatar e aspetta il calcio<br />
d'inizio. Tuttavia … senza <strong>di</strong> noi! Non ci siamo, e<br />
improvvisamente non abbiamo più un ruolo nel<br />
mondo del calcio. A nessuno interessa che siamo<br />
<strong>di</strong>ventati campioni d'Europa. Triste? Deludente?<br />
Sconvolgente? Imbarazzante? In ogni caso,<br />
purtroppo non ci siamo qualificati. Campioni<br />
d'Europa o meno, non siamo stati abbastanza<br />
bravi nelle partite decisive e abbiamo perso<br />
troppo spesso. E ora siamo esclusi.<br />
Certo, qui si parla solo <strong>di</strong> calcio e <strong>di</strong> una Coppa del<br />
Mondo che presto tornerà ad essere una questione<br />
secondaria. Ma nella vita reale ci sono veri e propri<br />
esclusi, perché non possono partecipare alla vita<br />
sociale. Persone che non svolgono alcun ruolo e<br />
che - apparentemente - non hanno alcun valore.<br />
Li conosciamo, forse non personalmente, ma li<br />
ve<strong>di</strong>amo ogni giorno nelle nostre città. Sappiamo<br />
dove dormono. Forse li evitiamo.<br />
È un pomeriggio <strong>di</strong> sole quando esco <strong>di</strong> casa<br />
poco dopo le 16:00 per andare a parlare con alcune<br />
<strong>di</strong> queste persone. La prima persona che so dove<br />
"abita" sta dormendo. Così mi incammino e incontro<br />
Giovanni. È subito <strong>di</strong>sponibile a chiacchierare<br />
con me. Vengo a sapere, per esempio, che ama<br />
mangiare il pesce e che vorrebbe trascorrere del<br />
tempo in riva al mare. Gli piacerebbe pescare se<br />
avesse ancora l'attrezzatura. "Da quanto tempo<br />
vivi qui?". "Vent'anni". "Cosa fai in inverno? Dove<br />
vai quando fa freddo?". Giovanni ci pensa e alla<br />
fine <strong>di</strong>ce: "Strada". "Come festeggerai il Natale?"<br />
"Strada". Più tar<strong>di</strong> parlo con altri due "esterni"<br />
e faccio le stesse domande. Quando chiedo del<br />
Natale, uno <strong>di</strong> loro <strong>di</strong>ce: "Non sarò più in vita a<br />
Natale." È evidente che non ha prospettive per il<br />
futuro. L'altro lo esprime così: "Qui il Natale non<br />
c'è".<br />
Persone normali che hanno condotto una vita<br />
normale per molto tempo, alcune delle quali hanno<br />
figli (che non chiedono più <strong>di</strong> loro). Purtroppo,<br />
troppo spesso si sono "persi" in fasi cruciali della<br />
loro vita e sono <strong>di</strong>ventati degli estranei. Non solo<br />
il Natale, ma anche la vita sociale si svolge ormai<br />
senza <strong>di</strong> loro.<br />
Secondo me, tuttavia, c'è speranza nel fatto<br />
che l'essenza e il messaggio <strong>di</strong> Natale sono più <strong>di</strong><br />
una celebrazione in <strong>di</strong>cembre. Gesù è venuto nel<br />
mondo come Salvatore per offrire la vita eterna a<br />
tutti gli uomini. La vita eterna non per strada, ma<br />
in cielo. Gesù è venuto per tutti, ma soprattutto<br />
amava passare del tempo con gli estranei.<br />
Ripenso a Giovanni, che, quando è andato via, mi<br />
ha detto <strong>di</strong> essere sempre qui il giovedì a quest'ora.<br />
Non sembrava un'informazione, ma piuttosto un<br />
invito.<br />
PAG. 11
Sei GIRAFFA<br />
Noi tutti ci definiamo “umani” in quanto esseri<br />
comunicanti.<br />
La comunicazione è l’origine e la base del<br />
nostro essere, del nostro senso <strong>di</strong> comunità, della<br />
nostra cultura. Questo perché la comunicazione<br />
è il segno più evidente della nostra intelligenza<br />
e del mondo interiore complesso e meraviglioso<br />
che ci rende ciò che siamo.<br />
Se ci pensiamo, l’universo stesso esiste a causa<br />
<strong>di</strong> una “parola”. All’inizio del tempo, come ci rivela<br />
il Vangelo <strong>di</strong> Giovanni, esiste la Parola.<br />
Questo riferimento alla Parola creatrice nella<br />
Bibbia non è casuale. L’importanza data alla<br />
comunicazione in tutto il testo è evidente. La<br />
stessa Bibbia non è altro che un canale <strong>di</strong><br />
comunicazione tra il Creatore e le sue creature.<br />
Così come la Parola ha creato il mondo, noi stessi,<br />
per mezzo della nostra capacità <strong>di</strong> comunicare,<br />
creiamo il nostro mondo e la nostra realtà, fatta <strong>di</strong><br />
relazioni, bisogni, frustrazioni, gioie, vita.<br />
Ma proce<strong>di</strong>amo con or<strong>di</strong>ne.<br />
Uno dei passaggi fondamentali della crescita<br />
del bambino è quello dell’appren<strong>di</strong>mento della<br />
parola e della capacità <strong>di</strong> relazionarsi con il mondo<br />
utilizzando il linguaggio. Questa è una <strong>di</strong> quelle<br />
abilità che continuiamo ad approfon<strong>di</strong>re e a<br />
“imparare” durante tutto il corso della vita.<br />
Però un conto è parlare, altro è comunicare.<br />
Parlare significa <strong>di</strong>re qualcosa a qualcuno, mentre<br />
comunicare significa interagire a tutti i livelli con<br />
l’altro, includendo l'ascolto attivo.<br />
Ogni giorno siamo bombardati da un’infinita serie<br />
<strong>di</strong> “comunicazioni” dalle forme e dagli obiettivi<br />
più <strong>di</strong>sparati: messaggi, notizie, informazioni<br />
<strong>di</strong> cui siamo più o meno consapevoli. Sempre<br />
più <strong>di</strong> frequente ci lasciamo trasportare dalla<br />
corrente del comunicare a tutti i costi, aiutati dalle<br />
tecnologie e dai social che ci danno l’opportunità<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>re la nostra, anche in contesti <strong>di</strong> cui non<br />
conosciamo nulla.<br />
An<strong>di</strong>amo, però, a vederle da vicino queste<br />
comunicazioni: potremmo renderci conto che<br />
sono fatte <strong>di</strong> linguaggi che giu<strong>di</strong>cano, impongono,<br />
classificano e si servono <strong>di</strong> imperativi, uno fra<br />
tutti il “devi”.<br />
La maggior parte della comunicazione umana,<br />
anche tra in<strong>di</strong>vidui che si amano, avviene in<br />
maniera “violenta”, provocando dolore.<br />
Chie<strong>di</strong>amoci, quin<strong>di</strong>: quando comunichiamo,<br />
come lo facciamo? Siamo sciacalli oppure<br />
giraffe?<br />
Un famoso psicoterapeuta americano, Marshall<br />
Rosenberg, ha descritto la comunicazione violenta<br />
definendola “Comunicazione da Sciacallo”,<br />
utilizzando la metafora dell’animale che si<br />
nutre <strong>di</strong> carcasse <strong>di</strong> altri animali per enfatizzare<br />
quanto possa essere violento e opportunista un<br />
determinato modo <strong>di</strong> rivolgersi all’altro.<br />
Quando comunichiamo da sciacallo esprimiamo<br />
giu<strong>di</strong>zi, infarciamo le nostre frasi con parole<br />
come “giusto”, “sbagliato”, “troppo” o “troppo<br />
poco”, scadendo in una valutazione soggettiva<br />
che ci impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> vedere la realtà per ciò che è.<br />
Questo tipo <strong>di</strong> comunicazione tende a creare<br />
dei nemici, i quali poi ci costringono a <strong>di</strong>fenderci,<br />
reiterando l’uso del linguaggio violento. E se ci<br />
pensate questo vale sia per le persone che per le<br />
Nazioni.<br />
Qual è il contrario <strong>di</strong> questo atteggiamento? È la<br />
comunicazione “Giraffa”.<br />
La giraffa, come notava lo stesso psicologo, è il<br />
mammifero con il cuore più grande ed è quella<br />
che, con il suo lungo collo, arriva a vedere al <strong>di</strong> là<br />
<strong>di</strong> tutto, più lontano <strong>di</strong> tutti.<br />
Siamo in presenza, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> una modalità<br />
<strong>di</strong> rapportarsi agli altri basata su un’attenta<br />
osservazione dell’interlocutore e sull'approccio<br />
empatico, sospendendo ogni giu<strong>di</strong>zio nei confronti<br />
dell’altro provando a comprendere le possibili<br />
ragioni alla base <strong>di</strong> un certo comportamento.<br />
Osservare il mondo come una giraffa significa,<br />
quin<strong>di</strong>, avere una visione nitida dell’ambiente<br />
circostante, anche quando sarebbe molto più<br />
facile farci guidare dai pregiu<strong>di</strong>zi.<br />
Alla base del rispetto per gli altri deve esserci,<br />
però, un profondo rispetto per noi stessi. La giraffa<br />
ha, sì, un cuore grande, ma allo stesso tempo è<br />
anche incre<strong>di</strong>bilmente forte e sa <strong>di</strong>fendersi bene<br />
dalle aggressioni degli altri abitanti della savana.<br />
Dobbiamo conoscerci per poter comunicare<br />
PAG. 12
O Sciacallo?<br />
Pino Paone<br />
in modo sano con gli altri. Dobbiamo essere<br />
consapevoli dello sciacallo che è in noi, ma<br />
anche coltivare la giraffa che guarda oltre ciò<br />
che è imme<strong>di</strong>atamente visibile.<br />
Vogliamo un esempio? Dire “non sei stato zitto<br />
un momento” non è lo stesso che <strong>di</strong>re “non ho<br />
avuto la possibilità <strong>di</strong> parlare” . Nel primo caso<br />
stiamo accusando, nel secondo caso stiamo<br />
<strong>di</strong>cendo come ci siamo sentiti, senza accusa o<br />
giu<strong>di</strong>zio. Una bella <strong>di</strong>fferenza, vero?<br />
<strong>Il</strong> linguaggio giraffa comprende, non<br />
giu<strong>di</strong>ca. È un linguaggio che accoglie e libera,<br />
che chiede con gentilezza e rende partecipe<br />
l’altro, abbattendo la necessità <strong>di</strong> innalzare muri<br />
<strong>di</strong>fensivi.<br />
Vogliamo provare ad essere più giraffe?<br />
Mettiamo in atto questi 4 punti:<br />
1. Osservazione: si tratta <strong>di</strong> prendere atto, in<br />
maniera neutra, <strong>di</strong> ciò che succede, senza<br />
esprimere giu<strong>di</strong>zi.<br />
2. Riconoscere ed esprimere i sentimenti:<br />
chie<strong>di</strong>amoci: cosa proviamo in relazione a ciò che<br />
sta succedendo?<br />
3. Riconoscere ed esprimere i bisogni: qual è il<br />
bisogno sod<strong>di</strong>sfatto o insod<strong>di</strong>sfatto che provoca<br />
in me quella sensazione?Qual è il bisogno che ha<br />
provocato la sensazione nell’altro?<br />
4. Formulare la richiesta: non nella forma<br />
solita <strong>di</strong>: “Vorrei che tu…”, piuttosto chiedendo<br />
chiaramente ciò che si desidera, assumendosi la<br />
responsabilità dei propri bisogni.<br />
Se osserviamo le azioni e le parole che Gesù lasciò<br />
ai propri <strong>di</strong>scepoli (e a tutti noi), ci ren<strong>di</strong>amo<br />
conto <strong>di</strong> quanto rivoluzionario possa essere un<br />
approccio comunicativo empatico e partecipe,<br />
oltre che paritario e propositivo.<br />
Certo, non è semplice essere giraffe, non ci viene<br />
naturale. Quello che possiamo fare è tenere il più<br />
possibile a bada lo sciacallo che è in noi.<br />
Solo così potremo rendere il mondo un posto<br />
migliore per tutti.
TESTIMONIANZA<br />
Unesempio<br />
per<br />
tutti noi<br />
Anna ha lavorato tanto, impegnandosi molto per l’opera dell’Esercito<br />
Una testimonianza sulla famiglia <strong>di</strong> Anna Gai,<br />
soldato del Corpo <strong>di</strong> Torre Pellice, promossa alla<br />
Gloria il 10 Settembre <strong>2022</strong>.<br />
Ho conosciuto la famiglia Gai nel 1961, quando<br />
mi sono convertito e loro facevano parte del<br />
Corpo <strong>di</strong> Torino. C’erano la mamma e il papà e<br />
le due sorelle: Anna e Luisa. È stata una famiglia<br />
che non si è vergognata del Vangelo.<br />
Si sono trasferiti da Mombercelli d’Asti a Torino<br />
e tutti hanno trovato un’occupazione e si sono<br />
stabiliti nelle varie chiese del quartiere. Quattro<br />
<strong>di</strong> loro, appunto Anna, la sorella, e i genitori, si<br />
sono fermati all’Esercito. Gli altri sono comunque<br />
rimasti stimatori dell’Esercito. Abbiamo lavorato<br />
insieme a Torino, per la <strong>di</strong>ffusione del Vangelo.<br />
Mi ricordo una fredda notte d'inverno quando<br />
la sorella <strong>di</strong> Anna, Luisa andò a vendere il Grido,<br />
e faceva freddo. Qualcuno le <strong>di</strong>sse, “Eh sì, tu stai<br />
bene! Fa freddo e hai un cappotto!” E Luisa glielo<br />
regalò subito, senza pensarci due volte. Questo mi<br />
colpì molto.<br />
Dopo aver lavorato insieme al Corpo <strong>di</strong> Torino ci<br />
siamo incontrati dopo tanti anni qui a Torre Pellice,<br />
dove Anna ha lavorato tanto, impegnandosi<br />
molto per l’opera dell’Esercito. Curava la Festa<br />
delle Messi, le riunioni quartierali, la <strong>di</strong>ffusione<br />
del Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong>, la lotteria per beneficenza,<br />
la visita ai pensionati nelle istituzioni... e veniva<br />
a tutte le riunioni. Questo è stato <strong>di</strong> grande<br />
incoraggiamento! Siamo stati dei gran<strong>di</strong><br />
collaboratori, anche con la sorella - sempre con<br />
il suo grande cappello alleluia!- e il marito. Sono<br />
state sempre <strong>di</strong>sponibili servendo il Signore Gesù<br />
con tutto il cuore.<br />
Lei ci è mancata molto in comunità perché negli<br />
ultimi tempi era in casa <strong>di</strong> riposo e durante la<br />
pandemia non si poteva andare a trovarla.<br />
Ringraziamo il Signore per questa famiglia<br />
<strong>di</strong> credenti così attivi per l’opera del Signore.<br />
Adesso ci mancherà certamente, ma rimane un<br />
esempio per tutti noi. Anna non si è vergognata<br />
del Vangelo. Aveva sposato un figlio <strong>di</strong> ufficiale<br />
e insieme hanno servito il Signore con amore,<br />
convinzione, e de<strong>di</strong>zione.<br />
Ringraziamo il Signore per quello che ha fatto.<br />
Che il Signore ci aiuti a seguire questo esempio <strong>di</strong><br />
de<strong>di</strong>zione. Grazie, Anna.<br />
Vito Liotino<br />
PAG. 14
La più bella notizia….<br />
Vero o falso?<br />
1. NELLA STORIA DI NATALE NON CI SON RIFERIMENTI A<br />
GIUSEPPE CHE PARLA. V O F ?<br />
2. I MAGI ERANO TRE RE PROVENIENTI DALL’ORIENTE. V O<br />
F ?<br />
3. L'ANGELO APPARVE PRIMA A MARIA E POI A GIUSEPPE.<br />
V O F ?<br />
4. MARIA SI È RECATA IN GROPPA A UN ASINO DA<br />
NAZARETH A BETLEMME. V O F ?<br />
5. I MAGI NON ARRIVARONO LA NOTTE DELLA NASCITA DI<br />
GESÙ. V O F ?<br />
QUAL È LA PIÙ BELLA NOTIZIA CHE TU ABBIA MAI<br />
RICEVUTO?<br />
QUAL È IL PIÙ BEL REGALO CHE TU ABBIA MAI RICEVUTO?<br />
NATALE SI AVVICINA E SICURAMENTE HAI GIÀ PENSATO A<br />
UNA COSA O DUE CHE TI PIACEREBBE TROVARE SOTTO<br />
L’ALBERO! IO CONTINUO A SPERARE DI TROVARE UN<br />
UNICORNO… MA FINO A ORA… NIENTE!<br />
CI SONO ALCUNE COSE CHE DESIDERIAMO TANTO AVERE!<br />
POI LE RICEVIAMO E CI RENDIAMO CONTO CHE NON CI<br />
DANNO LA GIOIA CHE PENSAVAMO DI RICEVERE. VI È MAI<br />
CAPITATO?<br />
LA PLAYSTATION, IL GIOCO, L’ASTUCCIO O IL PELUCHE<br />
SONO SIMPATICI, EPPURE QUALCOSA MANCA.<br />
CON TUTTO QUELLO CHE SUCCEDE DEL MONDO E NELLE<br />
NOSTRE VITE CI RENDIAMO CONTO CHE ABBIAMO<br />
BISOGNO DI QUALCOSA IN PIÙ.<br />
TANTI ANNI FA, UN BAMBINO È NATO. NIENTE DI NUOVO IN<br />
QUESTO. MA LA BUONA NOTIZIA È CHE QUESTO BAMBINO<br />
È CRESCIUTO E SI È RIVELATO COME FIGLIO DI DIO! DIO<br />
HA TANTO AMATO IL MONDO… DIO HA TANTO AMATO TE,<br />
CHE SI È DATO PER TE. MI DIRAI, E QUINDI?<br />
LA BELLA NOTIZIA È CHE QUANDO DIVENTI AMICO DI<br />
GESÙ QUESTA AMICIZIA TI PORTA PACE. TI PORTA<br />
SPERANZA. TI PORTA CORAGGIO. A UN TRATTO, TI RENDI<br />
CONTO CHE NON SEI PIÙ SOLO NELL’AFFRONTARE LE<br />
SFIDE DELLA VITA, PERCHÉ LUI È SEMPRE CON TE. LUI<br />
CONOSCE LA TUA VITA E SA ESATTAMENTE COME<br />
GUIDARTI AFFINCHÉ PERSINO DA OGNI DIFFICOLTÀ E OGNI<br />
MOMENTO DIFFICILE TU POSSA RICEVERE QUALCOSA PER<br />
IL TUO BENE! NON È UNA NOTIZIA MERAVIGLIOSA?<br />
IL PIÙ BEL REGALO CHE PUOI ‘APRIRE' QUEST’ANNO È<br />
UN’AMICIZIA CON DIO!<br />
Imparo a pregare:<br />
SIGNORE, GRAZIE PERCHÉ SEI STATO DISPOSTO A VENIRE<br />
SULLA TERRA COME UN BAMBINO PER PORTARMI PACE ,<br />
SPERANZA, SALVEZZA E CORAGGIO. ACCOLGO<br />
QUESTO DONO. VOGLIO ESSERE TUO AMICO.<br />
GRAZIE! AMEN!<br />
6. GIUSEPPE E MARIA SI RECARONO A BETLEMME A CAUSA<br />
DI UN DECRETO DI CESARE AUGUSTO. V O F ?<br />
7. I MAGI SEGUIRONO LA STELLA CHE SI MUOVEVA DALLA<br />
LORO TERRA D'ORIENTE VERSO ISRAELE. V O F ?<br />
Decora l’albero <strong>di</strong> Natale:<br />
Memorizza questo versetto:<br />
"MA L'ANGELO LI RASSICURÒ. «NON TEMETE!»<br />
DISSE. «IO VI PORTO LA PIÙ BELLA NOTIZIA CHE<br />
SIA STATA MAI ANNUNCIATA; QUESTA NOTIZIA<br />
DARÀ GRANDE GIOIA A TUTTI!” <br />
LUCA 2:10<br />
RISPOSTE VERO O FALSO:<br />
1. V 2. F. 3. V. 4. F. 5. V. 6. V. 7. F.<br />
IL <strong>GRIDO</strong> MINI<br />
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