La Torre di Veglia novembre-dicembre 2022
novembre-dicembre 2022
novembre-dicembre 2022
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Anno
Anno LXI - n° 6
novembre/dicembre 2022
“Poste
Italiane spa sped. abb. post. D/L 353/2003
(conv. in L.27/2/2004 n° 46)
art. 1. comma 2, dcb tv”
LA TORRE DI VEGLIA
PERIODICO BIMESTRALE
DELLA PARROCCHIA
DI SAN GIACOMO DI VEGLIA
Redazionale
Carissime lettrici e carissimi lettori di Torre di Veglia,
eccoci con l’ultimo numero dell’anno 2022, un anno
veramente particolare che ci ricorderemo a lungo…sono
successe davvero tante cose e leggerete che, nel frattempo, ne
sono successe anche altre…
Facciamo un grande abbraccio a tutte le persone che si
adoperano per la nostra parrocchia, dalle catechiste, alle
persone che rendono il mercatino missionario possibile, dai
giovani alle “nonne” centenarie (di cui leggerete) che sia un
Natale ricco di cose belle e di pensieri felici.
Auguriamo a ciascuno di voi e alle vostre famiglie un sereno
Natale e vi aspettiamo il prossimo anno.
A presto, un saluto affettuoso dalla Redazione!
ANNO LXI – N. 6
NOVEMBRE-DICEMBRE E 2022
Autorizzazione Tribunale TV N. 671 DEL 24/11/1987
“Poste Italiane spa sped. abb. post. D/L 353/2003
(conv. in L.27/2/2004 n° 46) art. 1. comma 2, dcb tv”
PERIODICO BIMESTRALE
DELLA PARROCCHIA
DI SAN GIACOMO DI VEGLIA
Direttore responsabile:
don Gian Pietro Moret
Coordinatore redazione:
Angelo Turbian
Redazione:
Maria Teresa Cesa,
Stefania Chies,
Bruno Dall’Anese,
Raffaella Marcon,
don Giulio Fabris,
Elisa Frare,
Angelo Turbian,
Marta Zanette
Impaginazione:
Elisa Frare
Stampa: Tipse Vittorio Veneto
Redazione e Amministrazione:
Piazza Fiume, 58
San Giacomo di Veglia TV
tel. 0438.500295
redazione.torrediveglia@gmail.com
www.sangiacomoapostolo.it
e-mail: sangiacomodiveglia@libero.it
sito a cura di: Federica Spinazzè
Per Richiesta Certificati Storici inviare email a:
archivio.sangiacomo@libero.it
Per scaricare il modulo di richiesta
visitare il sito della parrocchia
Finito di redigere
il 21 – 11 – 2022
Natale
pagina 2
Come leggere la Bibbia – i Salmi 4
Avvento 5
Coordinatori Catechisti - Elezioni politiche 6
Catechesi 7
Cent’anni 8
Largo ai Giovani 9
Anniversari di Matrimonio 12
Per le nascite – la traccia 13
Albino Luciani Nostro Papa 16
Il Presepio di S. Francesco 18
Rubrica Hikikomori 20
Storie di un tempo 22
Il Clima 23
Scienza – virus e batteri 24
In giardino e in cucina 25
Scuola 26
L’angolo del benessere 27
Terra Fertile – la vendemmia 28
Sport – calcio e atletica 29
Dall’Archivio parrocchiale 31
Orario Sante Messe 32
Didascalia alla prima di copertina:
Anno 2004 settembre-ottobre memorie di fede
Hanno collaborato a questo numero:
Don Giulio FABRIS
Giulia MAIUTTO
Silvia PAGOTTO
Pietro OSSI
Fratel Fabio SPILLER
Loredana ROMANO
I Ragazzi di TERRA FERTILE
Armida Do.ssa TURINI
Animatori GRUPPO GIOVANI
Insegnan della SCUOLA PRIMARIA
Emanuela SCARABEL
Andrea COSTANTINI
Andrea DE NADAI
Elisa FRARE
Novembre•Dicembre 2022
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Natale
è accogliere le sorprese del Signore
LA
TOR
TORRE RE
DI
VEGLIA
diritto, sorprende: per non danneggiare
Maria pensa di congedarla in segreto, a
costo di perdere la propria reputazione.
Poi un’altra sorpresa: Dio in sogno gli
cambia i piani e gli chiede di prendere
con sé Maria. Nato Gesù, quando aveva
i suoi progetti per la famiglia, ancora in
sogno gli viene detto di alzarsi e andare
in Egitto. Insomma, il Natale porta
cambi di vita inaspettati. E se noi vogliamo
vivere il Natale, dobbiamo aprire
il cuore ed essere disposti alle sorprese,
cioè a un cambio di vita inaspettato.
Carissimi
siamo in Avvento e fra poco sarà Natale.
Guardiamo al primo Natale della storia
per scoprire i gusti di Dio. Quel primo
Natale della storia fu pieno di sorprese.
Si comincia con Maria, che era promessa
sposa di Giuseppe: arriva l’angelo e le
cambia la vita. Da vergine sarà madre.
Si prosegue con Giuseppe, chiamato a
essere padre di un figlio senza generarlo.
Un figlio che – colpo di scena – arriva
nel momento meno indicato, cioè
quando Maria e Giuseppe erano sposi
promessi e secondo la Legge non potevano
coabitare. Di fronte allo scandalo,
il buon senso del tempo invitava Giuseppe
a ripudiare Maria e salvare il suo
buon nome, ma lui, che pur ne aveva
Ma è nella notte di Natale che arriva
la sorpresa più grande: l’Altissimo è un
piccolo bimbo. La Parola divina è un
infante, che letteralmente significa “incapace
di parlare”. E la parola divina
divenne “incapace di parlare”. Ad accogliere
il Salvatore non ci sono le autorità
del tempo o del posto o gli ambasciatori:
no; sono dei semplici pastori che,
sorpresi dagli angeli mentre lavoravano
di notte, accorrono senza indugio. Chi
se lo sarebbe aspettato? Natale è celebrare
l’inedito di Dio, o meglio, è celebrare
un Dio inedito, che ribalta le nostre logiche
e le nostre attese.
Fare Natale, allora, è accogliere in terra
le sorprese del Cielo. Non si può vivere
“terra terra”, quando il Cielo ha portato
le sue novità nel mondo. Natale inaugura
un’epoca nuova, dove la vita non
si programma, ma si dona; dove non si
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LA TORRE
RE
DI VEGLIA
3
vive più per sé, in base ai propri gusti,
ma per Dio; e con Dio, perché da Natale
Dio è il Dio-con-noi, che vive con noi,
che cammina con noi. Vivere il Natale è
lasciarsi scuotere dalla sua sorprendente
novità. Natale è la rivincita dell’umiltà
sull’arroganza, della semplicità sull’abbondanza,
del silenzio sul baccano, della
preghiera sul “mio tempo”, di Dio sul
mio io.
Cari fratelli e sorelle, vi auguro buon
Natale, un Natale ricco delle sorprese di
Gesù! Potranno sembrare sorprese scomode,
ma sono i gusti di Dio. Se li sposeremo,
faremo a noi stessi una splendida
sorpresa.
Ognuno di noi ha nascosta nel cuore
la capacità di sorprendersi. Lasciamoci
sorprendere da Gesù in questo Natale.
don Giulio
io
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i Salmi d
In due numeri precedenti abbiamo commentato la prima
parte del salmo e cioè dal vers. 1 al vers. 5.
In questo numero analizzeremo dal vers.6 al vers. 8
SALMO 142:
6 Io grido a te, Signore;
dico: Sei tu il mio rifugio,
sei tu la mia sorte nella terra dei viventi.
7 Ascolta la mia supplica:
ho toccato il fondo dell'angoscia.
salvami dai miei persecutori
perché sono di me più forti.
8 Strappa dal carcere la mia vita,
perché io renda grazie al tuo nome:
i giusti mi faranno corona
quando mi concederai la tua grazia.
v. 4 – Sei tu il mio rifugio
Il credente conosce il Signore dall’intimo del suo
cuore, non per sentito dire; per questo si rivolge a
Dio dicendo: “Sei tu il mio rifugio, sei tu la mia
forza nella terra dei viventi” (v. 6). “Io grido a te
(dà del tu) sei tu il mio rifugio, sei tu la mia sorte
nella terra dei viventi”.
Se i persecutori perseguono il loro obiettivo di morte
nei confronti del giusto c’è bisogno di qualcuno che
lo difenda, che lo protegga.
Sono immagini care ai salmi spesso utilizzati per
esprimere la convinzione dell’uomo che ha conosciuto
il Signore. Che il Signore sia la sorte del giusto
nella terra dei viventi significa che il futuro dell’uomo
è nelle sue mani, non nelle mani degli uomini e nemmeno
dei potenti che hanno tramato astutamente e
sembrano averla vinta.
"Ascolta la mia supplica, ho toccato il fondo
dell'angoscia. Salvami dai miei persecutori, perché
sono di me più forti". Persone che nel sentiero
della vita "gli hanno teso un laccio".
L'immagine è chiara, ci sono stati uomini che hanno
tramato, sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo,
hanno progettato di fargli del male e vi sono riusciti,
gli hanno teso una trappola, l'hanno fatto cadere.
Hanno probabilmente approfittato della sua buona
fede, della sua mitezza, della sua sincerità.
Un piano ben costruito per distruggere il buon nome,
la reputazione, ha raggiunto il suo obiettivo.
I suoi avversari sono più forti di lui "perchè sono
più forti di me" (v. 7), forse possono essere anche
persone altolocate, persone influenti, che possono
contare su mezzi consistenti, probabilmente anche
per questo motivo i suoi amici, i suoi conoscenti si
sono defilati.
Tutto questo provoca in lui un senso di angoscia,
che raggiunge la sua misura estrema: "Ho toccato
il fondo dell'angoscia" (v. 7).
Probabilmente sta pensando non solo al suo buon
nome offeso, ma anche alle persone che gli sono care,
alle conseguenze che tutto questo avrà su di loro e un
simile pensiero gli risulta insopportabile. Eppure non
si può far nulla.
Da qui sorge il grido verso il Signore. La fede del
giusto non è incatenata con lui, può lanciarsi verso
il cielo sotto forma di invocazione; così da questo
cuore gonfio di angoscia parte questo urlo di preghiera,
questa straziante richiesta di aiuto al Dio
fedele e giusto: "Ascolta la mia supplica, salvami
dai miei persecutori, strappa dal carcere la mia
vita" (vv.7-8).
L’intervento di Dio a favore del giusto perseguitato
si trasforma in grido di salvezza: “Salvami dai
miei persecutori” (v. 7).
v. 5 – “Emesso un alto grido, spirò”
Possiamo fare una brevissima attualizzazione e pensiamo
al Cristo che pregava con i salmi, a Maria, agli
apostoli che pregavano tutti con i salmi.
Non si fa fatica a riferire la sostanza di questo salmo
all’esperienza della passione di Gesù. La tradizione
cristiana l’ha applicato al Cristo sofferente; il grido
che si leva dalla croce trova qui una sua chiave di interpretazione.
don Giulio
LA TORRE DI VEGLIA
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LA TORRE DI VEGLIA
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Avvento
Dio,
tu hai scelto di farti attendere
tutto il tempo di un Avvento.
Io non amo attendere.
Non amo attendere nelle fi le.
Non amo attendere il mio turno.
Non amo attendere il treno.
Non amo attendere prima di giudicare.
Non amo attendere il momento opportuno.
Non amo attendere un giorno ancora.
Non amo attendere
perché non ho tempo
e non vivo che nell’istante.
D’altronde tu lo sai bene,
tutto è fatto per evitarmi l’attesa:
Non ho bisogno di attendere le notizie:
sono loro a precedermi.
Ma tu, Dio,
tu hai scelto di farti attendere
il tempo di tutto un Avvento.
Perché tu hai fatto dell’attesa
Lo spazio della conversione,
il faccia a faccia con ciò che è nascosto.
L’attesa, soltanto l’attesa
che è in noi perché solo l’attesa
desta l’attenzione
e solo l’attenzione
è capace di amare.
Alle soglie dei giorni di Avvento che scandiranno
il mese di dicembre, ci affidiamo a questa semplice
e bella preghiera di un autore spirituale francese,
Jean Debruynne. Due sono le parole che
idealmente la dominano, parole che idealmente
sono legate tra loro, attesa e attenzione. Purtroppo,
il mondo contemporaneo in cui siamo immersi
fa di tutto per farle impallidire e scomparire.
Non siamo, infatti, più capaci di attendere, vogliamo
tutto subito, amiamo l’accelerazione, la velocità,
la frenesia, l’istantaneità: e-mail, fax, Internet,
televisione ci offrono tutto “in diretta”, “in tempo
reale”, e noi ci siamo abituati a vivere senza tregua
o sosta, all’istante. Se un ostacolo si para innanzi
interrompendo la nostra corsa, diventiamo
subito intrattabili, protestiamo, urliamo, siamo travolti
dalla collera o dallo stress.
E, così, abbiamo perso anche la capacità di gustare
le cose e gli eventi, di stupirci e di sorprenderci
per le meraviglie che pure circondano il nostro
agitarci. Ma soprattutto abbiamo perso la speranza
che è attesa di un dono e di una presenza.
Tutto si spegne all’orizzonte in cui ci muoviamo e
spesso questa incapacità di sperare diventa scetticismo,
infelicità, nausea e persino disperazione.
L’Avvento ritorna proprio per dirci che c’è un’alba
diversa, dopo i tanti giorni tormentati e vuoti che
abbiamo consumato. C’è una figura differente
dalle molte che incrociamo frettolosamente: essa
può dirti una parola inattesa, può cambiare con
un suo gesto la stanchezza di una corsa senza
meta, dandoti un senso e un approdo di pace.
Parlavamo di caduta non solo dell’attesa ma anche
dell’attenzione. Siamo, infatti, diventati tutti un
po’ superficiali e persino banali. La frenesia che ci
fa consumare ogni cosa in fretta ci impedisce di
riflettere, di pensare agli altri, di fermarci a guardare
dentro noi stessi e verso chi ci sta accanto.
Perdiamo, così, anche la profondità, l’intimità e soprattutto
l’amore.
Preghiamo, allora, perché questo Avvento sia un
tempo di attesa, intensa e appassionata, e di attenzione,
viva e calorosa. Proprio come diceva Debruynne
nella sua preghiera: “Solo l’attesa desta
l’attenzione e solo l’attenzione è capace di amare”.
don Giulio
LE PRATICHE
UAGGI
IL COORDINATORE DEI CATECHISTI
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CHI E’, DOVE OPERA,
QUALI SONO I SUOI COMPITI
è attualmente presente
Tre giorni di esperienze
ed emozioni
parrocchiale inaspettate e delle collaborazioni in cui o
a servizio della comunità
unità pastorali;
spiritualità, corporeità
è nominato dal parroco
e condivisione hanno
avuto spazi e tempi intensi
per mantiene noi il catechiste
collegamento
promuove
della Parrocchia di San
Giacomo di Veglia di
Vittorio Veneto.
Dal 16 al 19 giugno,
Corsi di formazione
one
per coordinatori
ori
di catechis vi siano figure di coordinamento
giorni bene orga-
atech s
tre
nizzati dalla Commissione
catechesi del
Triveneto per la formazione
di coordinatori
dei catechisti, ospiti della casa alpina Bruno e
Paola Mari di Nebbiù di Cadore in un’atmosfera
accogliente.
L’iniziativa era suddivisa in un percorso “base”
per la prima formazione e una fase di “approfondimento”
destinata ai coordinatori desiderosi di
arricchire le proprie conoscenze. Nel corso “base”,
costituito da attività pratiche, teoriche e interattive,
è stata presentata la figura del coordinatore dei
catechisti con una pluralità di ruoli. Egli è il collante
tra il parroco e la comunità, sempre più isolata e
distaccata dalla fede. Tessitore di sane relazioni, le
cui trame seguono percorsi divergenti, si impegna
a ricostituire la rete sociale di comunicazioni oggi
fortemente danneggiata e ne raccoglie i bisogni.
Testimone della conoscenza di Cristo, diviene annunciatore
ed evangelizzatore nell’intento di fare
comprendere che la priorità non è “essere cristiani”
ma “diventare cristiani” nel nome di Cristo.
Il corso di “approfondimento” ha trattato il tema
“Celebrare la vita, educare alla preghiera”.
Partecipiamo alla celebrazione non solo con la
nostra anima ma anche con il corpo! Il rito sacro
coinvolge l’interiorità e l’esteriorità in modo sinergico.
Una celebrazione preparata bene porta a
coinvolgere tutto il nostro essere: i canti, il profumo
dell’incenso, l’assunzione dell’Eucaristia con
cui “gustiamo” l’incontro con Dio che resta l’unico
al centro della cerimonia, lasciando ai margini il
coro, il parroco, i lettori. Tutti gli elementi devono
svolgere la propria funzione in armonia, in modo
che Lui possa agire e lasciare il segno nella nostra
vita. Un compito non semplice quello del coordinatore
dei catechisti, che fa riflettere sulle proprie
potenzialità: riusciremo ad essere veri coordinatori?
Lo Spirito Santo, compagno silente e generoso,
agisce su tutto e noi non arretriamo quindi… ci
vediamo il prossimo anno!
Silvia Pagotto
Loredana Romano
LA TORRE DI VEGLIA
Lista o Partito
CAMERA 2022 - VOTI DI LISTA
collegata a
22
S.Anto
nio-
Villaggio
23
Caldeli
vera-
MenarèO
vest
Sezioni San Giacomo
24
Mezzavil
la-Piazza-
Isonzo
25
Campar
do-
Menarè
Est
Totale
%
Elezioni
del 25 settembre
a San Giacomo
di Veglia
Fratelli d’Italia - Meloni Centro DESTRA 133 180 148 106 567
Lega per Salvini Centro DESTRA 74 70 67 49 260
Forza Italia – Berlusconi Centro DESTRA 15 26 11 21 73
Noi Moderati - Brugnaro Centro DESTRA 6 9 9 2 26
Partito Democratico Centro SINISTRA 66 51 87 49 253
Verdi e Sinistra Centro SINISTRA 12 19 26 12 69
+ Europa Centro SINISTRA 9 13 11 3 36
Impegno civico – Di Maio Centro SINISTRA 0 1 5 1 7
Azione Italia V. - Calenda CENTRO
42 47 32 23 144
Movimento 5 stelle 26 23 22 27 98
Altri (Italexit 50, Vita 50, DeMagistris 33, Altri 22) Diversi
42 40 39 34 155
totale voti validi 425 479 457 327 1.688
bianche e nulle 22 22 22 15 81
voti solo al candidato 23 17 11 14 65
totale votanti 470 518 490 356 1.834
Elettori aventi diritto 695 752 713 550 2.710
33,6%
15,4%
4,3%
1,5%
15,0%
4,1%
2,1%
0,4%
8,5%
5,8%
9,2%
100,0%
67,7%
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Novembre•Dicembre 2022
LA TORRE DI VEGLIA
7
Catechesi
Il parroco rinnova l’invito ai
genitori di essere presenti
di persona agli incontri programmati
per le varie classi di
catechismo delle elementari.
Come sempre, c’è chi viene
regolarmente, chi saltuariamente,
chi mai. A volte ci
si limita ad accogliere le copie
ciclostilate che ogni volta
vengono offerte, ma questo è
troppo poco. Così ci si conosce
poco, non si può fare un
dialogo sulla tematica proposta
ed arricchirci tutti dell’apporto
degli altri. Alla fine di
ogni incontro, di solito, lasciamo
alcune indicazioni
pratiche per lavorare assieme.
Anche qui, constatiamo che
alcuni, pochi per la verità,
fanno questo piccolo esercizio
in casa; la maggioranza non fa
nulla o addirittura non presenta
ai bambini neppure le
schede. É chiaro che di fronte
alle catechiste che chiedono, il bambino rimane male, sorpreso che i suoi genitori non si
interessano del suo cammino di catechesi.
Per il futuro ci auguriamo una maggior presenza attiva dei genitori e naturalmente anche
una maggior collaborazione educativa nel fare in casa il lavoro proposto. Lo sappiamo
che è un impegno, ma è per una buona educazione alla fede per i nostri ragazzi.
C’è anche chi non partecipa mai o quasi mai, però poi chiede i sacramenti come un diritto.
Ma se non c’è una adeguata formazione questi gesti (i sacramenti) sono segni vuoti
che non hanno senso.
Infine mi permetto, con vergogna, di proporre un altro piccolo, volontario, gesto di collaborazione:
vedete che ad ogni incontro ricevete delle fotocopie e voi sapete che la carta
costa. C’è poi il problema dei costi della luce e del riscaldamento che ultimamente sono
lievitati. Ripeto, con vergogna, ma tendo la mano per chiedere un’aiuto con un piccolo
contributo per le spese. Che questo sia fatto con cuore, se invece è fatto malvolentieri o
brontolando, non date nulla; il Signore, credo, ci aiuterà in qualche modo ad affrontare
le spese.
Grazie a tutti coloro che ci aiuteranno.
don Giulio
2022
8
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Novembre•Dicembre
r 2
Per la parrocchia di San Giacomo l’anno 2022 è l’anno delle
“centenarie”!
Quattro sono ancora con noi, una purtroppo è già andata.
Dalle loro foto, le potrete riconoscere.
Ma andiamo con ordine:
Cent’anni
LA TORRE DI VEGLIA
Barel Teodolinda ved. Marcon nata il
12/04/2021 purtroppo è deceduta l’11/06/2022. biamo ricordata nello scorso numero di Torre di Veglia.
L’ab-
Salvador Maria ved. Costella nata il 05/10/1920 e
residente in Via Europa 20: ben 102 anni compiuti! É
una persona solare, attiva, autosufficiente e accoglie sempre
con piacere il sacerdote che le porta l’Eucarestia. Non è
sola perché in casa è seguita da una badante.
Fava Luigia nata il 29/09/1921 e residente in Via
Vea 30: ben 101 anni! É in casa di riposo Fenzi dopo
una caduta.
Zanchetta Olga ved. Longo nata il 05/11/1922.
Attualmente è in casa di riposo al Cesana Malanotti,
reparto rosso. É in carrozzella ma è abbastanza vigile.
Felice di accogliere a braccia aperte chi va a trovarla. Ama la
sua comunità, la ricorda con affetto e prega per essa.
Tonel Regina ved. Dall’Anese nata l’11/11/1922 e
residente in Via Venezia 14/1. É una donna schiva, ma
accoglie sempre volentieri e con un sorriso chi la va a trovare.
Riceve la ministra della comunione e il parroco ogni volta che le portano
l’Eucarestia. Mentre le altre hanno fatto e celebrato questo importante traguardo
in casa o in casa di riposo attorniate dai familiari, parenti e amici, Regina pur
in carrozzella è venuta a celebrare il suo centenario assistendo con devozione la
celebrazione dell’Eucarestia in Chiesa con la presenza della comunità.
Che dire di tutte queste sorelle?
Siete state e sarete sempre le colonne portanti della nostra comunità parrocchiale.
Fin che avete potuto l’avete aiutata non solo spiritualmente con le vostre preghiere e la vostra testimonianza
cristiana; ma avete aiutato anche materialmente operando in tanti servizi, anche molto umili. C’è chi per vari
anni, fino a qualche anno fa, ogni settimana si è prestata ed ha aiutato nelle pulizie della Chiesa, la CASA di
DIO e della comunità. C’è però anche chi ha aiutato in tanti altri modi.
Perciò un grazie da parte di tutta la comunità è doveroso non solo per quanto avete fatto e collaborato negli
anni, ma perché CI SIETE, spero che sempre ci sosterrete con le vostre preghiere.
Sappiate che TUTTI VI VOGLIAMO BENE! E GRAZIE!
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Novembre•Dicembre 2022
LA TORRE DI VEGLIA
Giovani
9
Ripartono le attività
Nuovo inizio di Gruppo Giovani!
Con l’arrivo di ottobre, sono iniziati anche quest’anno
gli incontri del Gruppo Giovani, ogni venerdì sera alle ore
21:00, naturalmente al Sangio: è un modo per mantenere
i legami che coltiviamo fra noi durante l’anno, crescere
insieme riflettendo su temi che ci coinvolgono in prima
persona, confrontarci sulle nostre idee e prepararci alle attività
di cui saremo protagonisti durante l’estate.
Con i più giovani abbiamo iniziato attraverso alcune attività
che favoriscono la conoscenza tra i componenti del
gruppo e la costruzione di un gruppo solido e affiatato,
che abbia poi l’energia giusta per darsi da fare anche verso
i nostri “prossimi” e il resto della comunità durante le iniziative
che organizziamo ma non solo.
Mentre il gruppo dei grandi ha sfruttato i primi incontri
per capire quali possono essere i temi che più li interessano,
così da poter creare un cammino che tocchi le tematiche
nominate e sia quindi più coinvolgente per loro.
Non vogliamo essere un gruppo isolato, un’oasi bella e
felice ma separata da tutto ciò che ci circonda, e per questo
cerchiamo di partecipare attivamente alle proposte che
riceviamo dalla parrocchia e dalla forania.
Partiamo parlando della Raccolta Alimentare a cui abbiamo
partecipato sabato 3 e domenica 4 dicembre in collaborazione
con l’Operazione Mato Grosso.
Insieme agli altri altri giovani della città ci siamo messi
a disposizione per aiutare l’associazione a raccogliere rate
alimentari per le loro missioni in sud america, vivendo con
gli altri due belle giornate di condivisione.
Continuano poi le Messe dei Giovani, animate da un
gruppo di giovani di tutta la forania di Vittorio Veneto. Le
prime due si sono svolte a Santa Giustina e a Carpesica,
dove abbiamo partecipato alla celebrazione e al successivo
momento di convivialità fatto di cena e giochi di gruppo
organizzati dalle rispettive parrocchie, non vediamo l’ora
di essere a nostra volta gli ospiti di questa bellissima iniziativa!
Ne approfittiamo per invitare tutta la comunità alla
messa di sabato 14 gennaio qui nella nostra chiesa.
Ma durante l’anno che verrà siamo sicuri che avremo
modo di metterci in gioco con molte altre iniziative!
Ecco a voi alcune foto della tradizionale Castagnata, fatta
il 29 ottobre al Sangio!
Gli animatori di GGIO
Novembre•Dicembre 2022
10
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LA TORRE DI VEGLIA
Bambini e bambine di tutte le età! Ecco per voi, per festeggiare un Natale speciale, un piccolo quiz a tema. Sbizzarritevi per
tenere allenate le vostre menti, e mi raccomando non sbirciate nelle soluzioni…
E tu? Quante ne hai fatte giuste?
1. Cosa arriva nella cassetta della posta di Babbo Natale?
a. I volantini della pubblicità
b. Le multe
c. Le letterine dei bambini
2. Quali animali aiutano Babbo Natale, durante la consegna
dei regali?
a. Rospi
b. Renne
c. Rinoceronti
3. La mattina di Natale, dove si possono trovare i regali?
a. Sotto l’albero addobbato
b. Nella vasca da bagno
c. Sotto il letto
4. Cosa si può mettere intorno al collo di un pupazzo di neve?
a. Una collana
b. Una catena
c. Una sciarpa
5. Come si chiama quella cosa che rappresenta la nascita
di Gesù?
a. Presepe
b. Stella di Natale
c. Pandoro
6. Cosa mette sulle spalle Babbo Natale, per trasportare i
regali?
a. Uno zaino
b. Un sacco
c. Un armadio
7. Gesù riceve la visita dei re Magi: ma sai dirmi quanti sono?
a. Tre
b. Tredici
c. Tantissimi, tutti i re del mondo
8. Oltre alle luci scintillanti, cosa si può usare per decorare
l’albero di Natale?
a. Fettine di salame
b. Palline e stelle
c. Calzini usati
9. Come si chiamano quelle piccole creature che lavorano
con Babbo Natale?
a. Troll
b. Elfi
c. Formiche operaie
10. Quale tra i seguenti, non è un tipico dolce di Natale?
a. Il torrone
b. Il pandoro
c. L’uovo di cioccolato
11. Come fa Babbo Natale a conoscere i nostri desideri?
a. Riceve le letterine dei bambini
b. Glieli spiffera quella chiacchierona della Befana
c. Parla con le maestre
12. Sai dirmi di che colore è l’abito usato dagli elfi che aiutano
Babbo Natale?
a. Arcobaleno
b. Rosso
c. Verde
13. Quale tra le seguenti affermazioni che riguardano Babbo
Natale è vera?
a. Guida un camion pieno di doni
b. Porta i regali ai bambini più monelli
c. Ha la cintura e gli stivali di colore nero
14. Cosa si intende per Avvento?
a. Il periodo prima di Natale
b. Una giacca che si usa nelle giornate ventose
c. Giocare con l’aquilone
15. cosa utilizza Babbo Natale, per vedere meglio?
a. Un binocolo
b. Occhiali da sole specchiati
c. Occhiali da vista
16. Di che colore è il cappello di Babbo Natale?
a. Rosso e bianco
b. Verde e bianco
c. Nessuna delle precedenti, perchè non lo indossa
mai
17. Cosa si utilizza di solito per preparare i pacchetti di Natale?
a. Carta da forno
b. Carta igienica
c. Carta da regalo
18. Cosa si scambiano a Natale le persone che si vogliono
bene?
a. Una stretta di mano
b. Doppioni delle fi gurine
c. Auguri, abbracci e regalini
19. Dove si procura i regali Babbo Natale?
a. Li trova tra le stelle del cielo
b. Da fabbrica al Polo nord dove lavorano centinaia di
folletti
c. Li ordina ad un fast food americano
Risposte:
1) c - 2) b - 3 a - 4) c - 5) a - 6) b - 7) a - 8) b - 9) b - 10) c - 11) a - 12) c - 13) c - 14) a - 15) c - 16) a - 17) c - 18) c - 19) b
12
d
Novembre•Dicembre 2022
22
LA TORRE DI VEGLIA
Domenica 30 ottobre 2022 nella nostra parrocchia di San Giacomo di Veglia, si sono celebrati gli Anniversari
di Matrimonio. Ecco le coppie che hanno celebrato insieme questo importante giorno.
Maso Remigio e De Pecol Sonia
Da Ros Lino e Zanette Irma
Peruch Vito e Tonel Angela
Baggio Guerrino e Sandrin Lucia
Barbarotto Silvio e Piccin Olivia
Bernardi Angelo e Merlin Adele
Cadalt Rino e Buosi Anna Maria
Casagrande Elio e Didonè Maria
Cornella Vittorio e Barel Lucia
De Poli Aroldo e Da Re Caterina
Longo Gianpaolo e De Bastiani Antonia
Moret Mario e Perin Giuliana
Moret Silvano e De Martin Lucia
Pasqualotto Giovanni e Bonato Silvana
Alpago Tarcisio e Da Ros Giuliana
Dal Cin Alessio e Zago Teresa
De March Renato e Zanchetta Danila
Michelin Giovanni Battista e De Bin Adriana
Piasentin Giovanni e Marcon Giovanna
Tolot Pietro e Fava Flora
Casagrande Augusto e Cais Maria Nives
Beggiato Bruno e Pezzolato Lidia
Dan Luigi e Gava Catterina
Orubolo Angelo e Da Dalt Lucia
Voi siete sbocciati insieme e
insieme così rimarrete per
sempre nella silenziosa memoria
di Dio. Vi saranno spazi nella vostra
unione e i venti dei cieli danzino
sempre insieme a voi.
Il poeta Kahlil Gibran
Testo dedicato agli sposi
È una grande gioia, per noi, oggi celebrare i nostri
anniversari di matrimonio insieme alla comunità.
Noi sposi ci siamo fidati umilmente di Dio e abbiamo
cercato di seguire con amore e fiducia la strada
che Lui aveva progettato per noi.
Ci siamo impegnati a testimoniare l’amore di Dio
che è sceso in noi con il Sacramento del matrimonio.
Umilmente ci siamo spogliati dei nostri bisogni per
amore dell’altro e della nostra famiglia, perché il matrimonio
diventasse un regalo, un dono da gustare
insieme, nel tempo che verrà.
La vita di coppia comporta una grande capacità di
meditazione ed empatia per riuscire a “remare” insieme
verso la meta condivisa.
Nella vita situazioni avverse ci costringono a cambiare
il percorso iniziato insieme, ma se esiste un dialogo
costruttivo si può sempre trovare una nuova strada
per proseguire la vita insieme seguendo il faro e la
luce che viene da Dio. Un percorso da fare uniti, seppur
segnato da tortuosità, diventi percorribile se ci si
sostiene a vicenda, superando le difficoltà con soddisfazione
reciproca, apprezzando ciò che si ha, amandosi
teneramente come Dio ci ama.
d
Novembre•Dicembre 2022
LA TORRE DI VEGLIA
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Per le nuove nascite
Nella nostra parrocchia, da diversi
anni, c’è l’usanza di suonare le campane
quando nasce un bambino/bambina. Forse
non tutti ancora lo sanno, ma sarebbe
bello che questo segno di accoglienza
della vita continuasse nel tempo.
É suffi ciente una telefonata in parrocchia
avvisando del lieto evento e noi saremo
ben lieti di dare a tutta la comunità l’annuncio
suonando le campane a festa.
Don Giulio
G
LA TRACCIA
ià da tempo, ogni domenica
avvisiamo che sarebbe utile e
bello, ma anche segno di “evangelizzazione
concreta” portare o imbucare
nella cassetta delle lettere
questo foglietto domenicale “La
Traccia” alle famiglie vicine. É un
modo semplice per informare e
rendere partecipi, chi non può o
non desidera venire in Chiesa, delle
vicende che caratterizzano la vita
della nostra comunità.
Don Giulio
Novembre•Dicembre 2022
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e e
ADESIONI A TORRE DI VEGLIA
anno 2023
Si sta per chiudere il 2022 e la Redazione di “Torre di Veglia” propone il rinnovo
delle adesioni al giornale sperando sia ancora ben accetto
a tutti gli amici lettori.
Come ogni anno le nostre gentili collaboratrici e i
solerti collaboratori passeranno per le vostre famiglie
per raccogliere le vostre adesioni e quelle dei vostri
cari residenti in Italia o all’estero, cercando di trovare nuove
adesioni in maniera di allargare la platea dei lettori al
nostro giornale, creando interesse all’interno della nostra
comunità.
La quota di adesione è quella dello scorso anno:
• 17,00 per i residenti in Parrocchia, in Città o in Italia,
• 32,00 per i residenti in Europa (spediti via aerea),
• 47,00 per i residenti Oltre Oceano (spediti via aerea).
I residenti fuori parrocchia possono aderire anche nei seguenti modi:
• a mezzo dei famigliari residenti in Parrocchia
• a mezzo di bonifico bancario che per i RESIDENTI IN ITALIA è:
IBAN: IT 90 B 07084 62I90 01200I320690 intestato a: Parrocchia di San Giacomo
– Piazza Fiume, 58 – San Giacomo di Veglia (TV) – causale “Torre di
Veglia 2023”;
• a mezzo di bonifico bancario che per i RESIDENTI ALL’ESTERO è:
BIC: ICRAIRRU40 intestato a:
Parrocchia di San Giacomo- Piazza Fiume, 58 – San Giacomo di Veglia (TV) –
causale “Torre di Veglia 2023”.
• a mezzo bollettino postale allegato da compilare con l’importo necessario, recandovi
presso qualunque uffi cio postale.
Il bilancio economico, che vi daremo il prossimo numero, si prospetta buono grazie
anche alle vostre generose offerte, in alcuni casi anche più del costo, che sono
servite per migliorare l’aspetto grafi co e per aumentare il numero delle pagine.
Vi ringraziamo per la vostra collaborazione e per la buona accoglienza che come
ogni anno farete agli incaricati che collaborano alla raccolta delle adesioni.
Grazie a tutti per la collaborazione!
La Redazione
d
Anno
Anno LXI - n° 6
novembre/dicembre 2022
“Poste
Italiane spa sped. abb. post. D/L 353/2003
(conv. in L.27/2/2004 n° 46)
art. 1. comma 2, dcb tv”
LA TORRE DI VEGLIA
PERIODICO BIMESTRALE
DELLA PARROCCHIA
DI SAN GIACOMO DI VEGLIA
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Novembre•Dicembre 2022
LA TORRE DI VEGLIA
15
Verbale Consiglio Pastorale Parrocchiale
del 19 Ottobre 2022
Viene consegnata la lettera del Vescovo per l’anno
2022/2023 “Attraverso città e villaggi…”, che
può essere divisa in tre parti:
• Riassunto di quanto fatto negli ultimi 2 anni.
• Percorso proposto partendo dal vangelo di Marta
e Maria. Nel vangelo sono presentate tre fi gure:
Gesù, che viaggia per le strade e i villaggi con gli
apostoli, l’accoglienza di Marta e Maria, la diversa
posizione delle due sorelle.
• Attuazione concreta nella nostra diocesi. Nella
lettera si propone di individuare situazioni, gruppi
e persone che raccontino la loro esperienza del
“camminare insieme”. Questa testimonianza per
piccoli gruppi, defi nita “cantieri di Betania”, vuole
essere strumento per camminare insieme sullo stile
dell’ascolto e dell’agire.
A fi ne settembre è stato inoltre distribuito un sussidio
con le proposte da seguire: domanda di fondo,
destinatari, caratteristiche della proposta. Con l’avvio
del nuovo anno bisognerà dare importanza ai “cantieri”
già avviati a livello foraniale, coinvolgendo tutte le
tre unità pastorali della città. Compito del Consiglio
sarà di scegliere i “cantieri” più rappresentativi per la
nostra parrocchia, coinvolgendo anche nuove persone
al di fuori della nostra comunità. Nel formare questi
“cantieri” è importante la presenza dei laici anche
come direzione dei gruppi.
In questo primo incontro il Consiglio individua già
delle proposte di “cantieri” per la nostra comunità:
• Supportare i “cantieri” già avviati negli ultimi due
mandati del consiglio (caritas, famiglie, …)
• Si possono rafforzare i gruppi che funzionano bene
(es. i giovani). Sarebbe opportuno scegliere e potenziare
qualche gruppo in modo da concentrare
gli sforzi.
• Lavorare su CPP e CPAE come gruppi che camminano
insieme
• Continuare ad espandere a livello di comunità il
“cantiere dinamico” legato alla Laudato sii
• Creare un gruppo oratorio (più esteso di quello attuale)
• Avviare un gruppo anziani tramite la mediazione
dei ministri dell’eucarestia
• Ripristinare il gruppo liturgico parrocchiale
Secondo il Consiglio il metodo di azione proposto
è molto valido: ascoltare le esperienze delle persone
e condividerle. Si sottolinea comunque come sia necessario
ascoltare in maniera attenta, e soprattutto
proporre le proprie esperienze con carisma. Rimane
l’incognita di come coinvolgere gli “esterni”.
Varie ed eventuali
I pali nell’area del parco giochi del Sangio sono ormai
marcescenti. La diffi coltà sta nel trovare le fondamenta
per poterli poi rimuovere (attualmente dei 45
presenti 25 sono da togliere in quanto pericolanti).
Se con l’escavatore si riesce a trovare un modo per
rimuoverli si procederà e eventualmente saranno sostituiti
(con simili o alternative). La decisione sarà comunque
affi data al Consiglio per gli Affari Economici.
Resoconto raccolta rifi uti 2 ottobre: bella giornata
con la partecipazione tra ragazzi ed adulti di 50
persone circa, ci sono state richieste di ripetere l’iniziativa.
Durante la mattinata sono stati raccolti circa
3 quintali di rifi uti. Se l’iniziativa verrà ripetuta sarà
necessario pubblicizzarla meglio per coinvolgere la
comunità al di fuori dei ragazzi del catechismo.
Sistemazione aree verdi: l’attività sarà volta alla
valorizzazione e gestione dell’area che costeggia il
condominio Farina e il camminamento in prossimità
dell’ingresso della pista ciclabile. Si ricorda al Consiglio
che la copertura assicurativa rimane alla parrocchia,
così come la fornitura del materiale per la
realizzazione.
Giornata dei poveri (13 novembre): lo scopo sarà
sensibilizzare la gente sulle situazioni che spesso rimangono
nascoste. Per l’iniziativa viene proposto di
animare la santa messa e/o organizzare una raccolta
viveri in chiesa.
Novembre•Dicembre 2022
16 Rubriche
d
LA TORRE DI VEGLIA
ALBINO LUCIANI,
IL NOSTRO CARO PAPA
I criteri assunti per la nomina del vescovo di una diocesi sono
numerosi, non ultimo prevale il fatto che il candidato provenga
dalla stessa regione ecclesiastica e ancor meglio quella civile.
Così accadde per Mons. Albino Luciani, che, bellunese di
nascita e proveniente da una diocesi suffraganea, diviene vescovo
di Venezia, o meglio dire Patriarca di Venezia. Dobbiamo
certamente sottolineare l’importanza storica e spirituale che la
Chiesa di San Marco ha per tutto il Veneto essendone metropolitana,
ricoprendo così un ruolo di prestigio e di riferimento
per le altre Chiese venete. Sin dai primi passi a Venezia, Luciani
rimane fedele al suo motto episcopale, “Humilitas”, e comincia
a rendersi conto della Chiesa di cui è divenuto pastore.
Visita le carceri della Giudecca e di Santa Maria Maggiore,
più volte l’ospedale dei Ss. Giovanni e Paolo, dove è ricoverato
mons. Olivotti suo vescovo ausiliare. Si presentano i primi
problemi per Luciani con le parrocchie, da distinguersi tra la
città e la terraferma. Non si può dimenticare che il periodo
episcopale è quello post-conciliare con l’entusiasmo suscitato
ma anche con le resistenze del caso. Il Patriarca si conferma
comunque attento ai problemi dei lavoratori anche in questa
nuova diocesi.
La stima del Papa per il patriarca di Venezia si esprime anche
nella sua nomina a Cardinale ricevendo la berretta dal papa
stesso nel marzo 1973. Ulteriore atto di stima che però non
distoglie Luciani dal suo stile cui qualcuno muove qualche critica.
Al suo ritorno a Venezia, rifugge ogni forma di celebrazione
per questa nomina che vede unicamente come maggior
vicinanza al papa e al servizio della Chiesa.
Una caratteristica importante della città di Venezia è la presenza
di altre confessioni cristiane, ortodossi, protestanti, valdesi,
con cui il Patriarca ha a che fare in un dialogo attento e rispet-
d
Novembre•Dicembre 2022
LA TORRE DI VEGLIA
17
toso delle diversità e delle ricchezze. Sarà in
questo contesto di apertura che Luciani compirà
nel 1975 un viaggio in Brasile per visitare
la comunità degli emigranti italiani. Quello del
Brasile non è stato certamente l’unico del suo
episcopato. Alcune personalità ecclesiastiche
e civili hanno invitato il Patriarca di Venezia e
lui ha accolto numerosi inviti, rimanendo perplesso
solo quando si sentiva impreparato
nell’affrontare scenari di carattere internazionale
e contesti linguistici a lui sconosciuti.
Una nota che non ha nulla a che fare con i
viaggi all’estero è il pellegrinaggio a Fatima nel
luglio 1977 che ci dà motivo di presentare la
sua profonda pietà mariana esplicitata in numerosi
interventi. Emerge qui la profonda stima
per la donna. È proprio lui a stupirci con
l’espressione che Dio oltre a essere papà è
anche mamma.
L’episcopato di Mons. Luciani a Venezia terminerà
nell’agosto 1978 dove, alla morte di
papa Paolo VI partirà per il conclave di Roma
e non vi farà più ritorno. Gli anni veneziani non
hanno risparmiato al patriarca incomprensioni
e fatiche. Era certo che anche la sua diocesi
stava sentendo un cambiamento globale,
a livello pastorale, della gente e del suo clero.
Conoscendo sé stesso pensava anche di
non essere così adatto per quel ruolo, tuttavia
l’obbedienza al servizio della Chiesa non gli
permise di pensare a dimissioni. In quel caldo
agosto partirà per la città eterna, certamente
con l’animo affranto per la morte del papa ma
anche sicuro di tornare a Venezia.
di fr. Fabio Spiller
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IL PRESEPE DI SAN FRANCESCO
LA TORRE DI VEGLIA
L’origine del presepe è legata a San Francesco, il quale
– tornato dalla Terra Santa, dove si era recato in pellegrinaggio
a Betlemme – volle riproporre nei boschi
dell’Umbria l’iconografia della Natività. Riecheggiando
Isaia, Origine, Agostino e Ambrogio, inserì
l’asino, il bue, la mangiatoia e il fieno nella sua ricostruzione,
realizzata a Greccio nel 1223, dopo aver
ottenuto il permesso di Papa Onorio III.
Prima i Francescani, poi i Dominicani, propagarono
l’uso di rappresentare nelle chiese l’evento della Santa
Notte, con statue di pietra, legno o terracotta. Il termine
utilizzato, presepe, deriva dal latino praesepe (mangiatoia),
in riferimento a quella ricordata dal Vangelo.
Il più antico presepe di cui abbiamo traccia venne
realizzato da Arnolfo di Cambio intorno al 1289. Nel
Cinquecento si diffusero nelle chiese le ricostruzioni
dell’iconografia presepiale, mediante statuette e scenografie
che venivano poi rimosse (famoso fu l’allestimento
realizzato dai Gesuiti nella cattedrale di Praga
per il Natale del 1562). E a partire dalla metà di quel
secolo l’uso cominciò a propagarsi anche nelle case
private, in particolare a Napoli: tra i maggiori ispiratori
ci fu san Gaetano da Thiene, che nella città partenopea
visse per un decennio, fra il 1533 e il 1543.
L’utilizzo di materiali come la terracotta e la cartapesta
permise a molti figurinai di realizzare presepi
a prezzi accessibili, almeno per le famiglie della nobiltà
e dell’alta borghesia. Napoli fu, tra il Seicento e
l’Ottocento, uno dei centri principali dello sviluppo
dell’arte presepiale: Sammartino, Bottiglieri, Celebrano,
Di Franco, Gori, Ingaldo, Mosca, Polidoro,
Schettino, Vaccaro, Viva sono solo alcuni delle decine
di artisti che scolpirono le figure con volto e busto di
terracotta, mentre mani e piedi erano di legno. Una
delle più belle composizioni dell’”epoca d’oro” settecentesca,
quella appartenente alla collezione Cuciniello,
è tuttora esposta nel museo napoletano di San
Martino.
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LA TORRE DI VEGLIA
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Da ben 24 anni il Gruppo Missioni della nostra Parrocchia
allestisce il Mercatino Missionario che presenta
una infinità di lavori, creati a mano da persone
della nostra comunità, che lavorano in silenzio con
impegno ed entusiasmo e presentano: tovaglie e tovaglioli,
maglioni e calzini, sciarpe e guanti, “traverse”,
articoli per bambini come bavaglini, scarpette, berretti
e tante altre simpatiche idee.
Venite a visitarlo. Troverete tante idee senz’altro utili
a farvi scegliere i prossimi regali di Natale che intendete
fare ai vostri familiari o amici o per abbellire ed
ornare la vostra casa.
Tutto il ricavato finale della vendita dei prodotti,
verrà inviato, come aiuto concreto e tangibile a varie
associazioni bisognose sparse nel mondo, impegnate
nel sostegno ai poveri e già collegate con la nostra
attività parrocchiale e che fin d’ora vi fanno giungere
il loro “grazie” di cuore.
GRUPPO MISSIONI
Il Mercatino Missionario
è aperto
da DOMENICA 27 NOVEMBRE a DOMENICA 11 DICEMBRE 2022
Tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00
Vi aspettiamo!
FARMACIE DI TURNO IN CITTA'
NOVEMBRE – DICEMBRE 2022
11 Novembre – COMUNALE n. 2 – San Giacomo - Piazza Fiume, 29 - 0438 500351
18 Novembre – PANCOTTO – Piazza Flaminio, 10 – 0438 53365
25 Novembre – COMUNALE n. 3 – Via L. De Nadai (Costa) – 0438 556628
02 Dicembre – ZAMPERLINI – Via Da Ponte, 26 - 0438 53958
09 Dicembre – VAL DEI FIORI – Via Bersagliere, 14 - 0438 1892503 - 351 9491278
16 Dicembre – MARSON – Via Garibaldi,114 (ai Frati) - 0438 53378
23 Dicembre – COMUNALE n. 1 – Via Brandolini, 111 (centro) – 0438 53198
30 Dicembre – PALATINI – Via Cavour, 114 – 0438 53274
Guardia Medica risponde al n° 0438 553708
La Guardia Medica pediatrica al n° 0438 668243 (Conegliano)
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LA TORRE DI VEGLIA
Con il termine Hikikomori si indicano le persone
che decidono volontariamente di ritirarsi dalla
vita sociale per lunghi periodi. Si tratta di ragazzi e
ragazze che si rinchiudono nella propria casa o addirittura
nella propria stanza, senza nessun contatto diretto
col mondo esterno. La parola “Hikikomori”, in
giapponese significa “stare in disparte” e “staccarsi”.
Il fenomeno nasce in Giappone, dove attualmente si
contano oltre un milione di casi, soprattutto giovani
maschi, ma si sta diffondendo anche nei paesi occidentali.
In Italia, si stima che ci siano oltre 100.000
giovani, prevalentemente maschi, dai 14 ai 30 anni,
che scelgono di ritirarsi socialmente, si rifugiano nella
loro stanza e tagliano i ponti con il resto del mondo.
Nel secondo stadio, il giovane comincia ad essere
consapevole della pulsione che lo spinge all’isolamento
e lo attribuisce a determinati contesti o relazioni
sociali. Perciò, comincia a non uscire più con gli amici,
abbandona progressivamente la scuola, inverte totalmente
il ritmo sonno-veglia e trascorre quasi tutto
il suo tempo chiuso in camera. I contatti sociali col
mondo esterno sono solo quelli virtuali e il rapporto
con i familiari è conflittuale.
Nel terzo stadio, il giovane si isola totalmente dal
mondo esterno, si allontana anche dai genitori e dalle
relazioni sviluppate in rete con il rischio di sviluppare
psicopatologie.
Sono diversi i fattori che possono indurre un giovane
a ritirarsi dalla società. L’Hikikomori rappresenta
un disagio sociale, una pulsione all’isolamento che si
innesca come reazione alle eccessive pressioni di realizzazione
e competizione sociale, tipiche delle società
capitalistiche economicamente più sviluppate. Queste
pressioni sono ovviamente più forti nell’adolescenza
e nei primi anni di vita adulta, quando vi sono molte
aspettative sul futuro.
Per sopravvivere nella condizione di isolamento, l’adolescente
ritirato si rifugia in internet. La rete tiene la
mente al riparo dalla vita reale senza annullarla del tutto.
L’impegno in giochi virtuali collettivi permette di
mantenere relazioni con i coetanei online. L’assenza di
qualsiasi attività in internet o l’utilizzo della rete senza
alcun contatto con gli altri è un fattore prognostico
negativo. Per questo motivo, è sconsigliato togliere la
consolle e il collegamento ad internet, che rappresenta
la finestra sul mondo, la difesa da un dolore pervasivo,
un modo filtrato di guardare all’esterno senza essere
visti. Questi ragazzi non riescono a sopportare il peso
dello sguardo degli altri su di sé, a tener testa ai coetanei.
Il confronto con il gruppo dei pari in adolescenza
fa crollare l’ideale di sé molto elevato costruito nell’infanzia.
Diventa un’esperienza di fallimento insopportabile
che fa precipitare questi ragazzi nel ritiro sociale.
Con l’arrivo dell’adolescenza, è molto importante
che i genitori facciano attenzione non solo ai risultati
scolastici dei figli, ma anche alla loro capacità di integrare
una vita di relazione reale e virtuale. È necessario
che mantengano un ascolto attento e una moderna
forma di autorevolezza. Sono i genitori che chiedono
aiuto, di solito, dopo un anno scolastico con molte
assenze. Il loro coinvolgimento è fondamentale nella
cura perché l’intervento sui ragazzi può essere molto
difficile. Bisogna stare molto attenti a non fare pressioni,
a rispettare la loro difesa che può essere un canale di
apertura, un modo per entrare in contatto con loro per
aiutarli ad esprimere la loro sofferenza, a trovare modi
di comunicare più efficaci, ad affrontare le delusioni e
riappropriarsi della loro vita.
Dr.ssa Armida Turini
psicologo - psicoterapeuta
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Novembre•Dicembre 2022
LA TORRE
RE DI VEGLIA
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UN REGALO
PER NATALE
n emozionante e lungo viaggio i della comunità di San Giacomo
di Veglia: il primo che riporta un po’ di storia del nostro paese,
con il toccante ricordo a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale
dei nostri giovani soldati sangiacomesi caduti: c’è la descrizione
della loro vita, delle loro famiglie e del conflitto in cui loro perirono.
Infine la lunga storia della nostra torre romana, il nostro campanile,
con tutte le sue vicissitudini di quasi duemila anni concluse con il
ritorno alle funzioni di campanile dopo 100 anni dall’abbattimento.
Chiedilo in
Parrocchia
a
o in Canonica,
leggilo SPECIALE e fai un bel regalo DEL
PERIODICO BIMESTRALE
DELLA PARROCCHIA a tutti i sangiacomesi nel
DI SAN GIACOMO DI VEGLIA
mondo, soprattutto a quelli
che hanno lasciato il nostro
paese: sarà per loro una
bella sorpresa e un piacevole
ricordo del luogo e della
comunità in cui sono nati.
Chi lo leggerà e lo riceverà ti
ricorderà con affetto.
Il ricavato raccolto sarà
destinato alle opere
della nostra comunità.
ciale Torre di Veglia
STORIA DI
UNA TORRE
La comunità di San Giacomo di Veglia
1915-18: il ricordo e la gratitudine
La rinascita del campanile
a cura di Bruno Dall’Anese
SPECIALE DEL PERIODICO BIMESTRALE
DELLA PARROCCHIA DI SAN GIACOMO DI VEGLIA
22
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Storie di un tempo...
Da anni, ciclicamente, appare e scompare un vecchio
quaderno di quinta elementare di mio papà.
Nel corso del tempo, in famiglia, ci siamo fatti tante
risate nel leggere e rileggere quelle pagine dalla grafia ordinata
e dall’esposizione non sempre attenta alla sintassi
e all’ortografia, con le cornicette colorate (come d’uso
un tempo) e con le semplici correzioni della maestra
Alessandrini. Recentemente ho avuto un’illuminazione
e mi sono chiesta: perché non pubblicare qualcosa di
quel quadernetto? Si tratta sempre di uno spicchio di
vita di tanti anni fa; di racconti di bambini che avevano
appena vissuto la Seconda Guerra Mondiale!
Riporterò solo alcune pagine del quaderno iniziando
da un rito, a cui anch’io ho fatto in tempo a
partecipare prima che esso diventasse solo un lavoro:
la vendemmia.
29/10/1949 - La vendemmia
A me piace vendemmiare perché mangio qualche grappolo
d’uva. Quando vendemmio col coltello, mi taglio quasi
sempre. Io sono andato parecchie volte a vendemmiare.
Portavo via anche i cesti carichi di grappoli e li portavo nel
tino. Poi tornavo ad aiutare a spiccare l’uva dalla vite. A
mezzogiorno gli uomini mi portavano da mangiare. Io nei
campi mangio più volentieri perché sono all’aria libera e
mi piace il profumo dell’uva matura. Alla sera in cantina
io e un uomo la pigiavamo coi piedi. Poi si lascia fermentare
per due o tre giorni. Poi si cava il vino e lo si mette in
botti. La vinaccia viene torchiata e viene fuori il vinello,
che si mette in damigiane e con quello che esce per ultimo
si fa aceto.
Fino agli anni ‘70 la scuola iniziava rigorosamente il
primo ottobre, festa di San Remigio, per cui gli alunni
venivano chiamati “remigini”. Ottobre era il tempo della
vendemmia la cui descrizione non mancava ava mai nei
temi anche perché i bambini partecipavano
da protagonisti al rito agricolo.
Un altro classico era la famiglia.
07/11/1949 - La mia famiglia
[nella foto da sx GianAntonio Scarabel,
Pietro Scarabel, Anella Zandonà,
Ines Scarabel]
La mia famiglia è composta di quattro
persone: mio papà, mia mamma,
mia sorella e me.
La mia mamma va a lavorare per
comperarci il vestiario e il pane. Mio
papà lavora poco perché è sempre sof-
LA TOR
TORRE RE
DI VEGLIA
ferente della sua ferita di guerra*. Io vado a scuola e mia
sorella rimane a casa a sbrigare le faccende di casa. Mia
sorella quando ha finito di accudire alle faccende di casa,
va dalla sarta ad imparare a cucire. Io invece vado a scuola
per imparare bene poi un mestiere e mantenere i miei genitori
quando saranno vecchi.
*Si tratta dell’alpino Piero Scarabel catturato, da militare
dell’Esercito, sopra Trieste (a Villa Opicina) l’8
settembre del 1943, e internato in un campo nella Germania
del Nord, a Dortmund. Tale campo venne bombardato
dagli alleati nel 1945; lui si salvò ma riportò una
ferita alla gamba a causa della quale (presumibilmente)
morirà poi di cancro nel 1959. Al ritorno dalla prigionia
era irriconoscibile tanto che mio padre gli dette del
voi per tanto tempo, facendo fatica a chiamarlo “papà”
e
prendendosi per questo qualche
ceffone. Piero riprese a lavorare al
Lanificio Buogo essendo ben voluto
dal proprietario. Non parlò mai con
i
famigliari della sua dolorosa esperienza
se non accennando al fatto di
non poter più ascoltare la canzone
“Mamma” di Beniamino Gigli (perché
crudelmente i tedeschi la facevano
sentire nei campi per fiaccare
gli italiani); invitava anche i suoi a
non uccidere i grilli perché gli tenevano
compagnia durante quei duri
giorni.
Emanuela Scarabel
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Novembre•Dicembre 2022
LA TORRE DI VEGLIA
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C’era una volta l’estate di San Martino... ma dov’è finita?
Terreno secco, cielo ostinatamente sereno, temperature più consone per settembre che non per inizio
novembre...è vero, un giorno ha pure piovuto, ma è stata un’eccezione alla “regola” che ormai da circa un
anno ha portato meno della metà delle precipitazioni mediamente attese, con un’estate caldissima (e del tutto
paragonabile alla “famosa e insuperabile” stagione del 2003) e pure un ottobre dai connotati del tutto fuori
scala, grazie alla persistenza di alta pressione, aria calda e tempo stabile.
Allora, se è vero che l’”Estate di San Martino” fino a qualche decennio fa indicava un periodico, temporaneo
e “illusorio” ritorno di condizioni più miti (dopo che l’autunno aveva già iniziato a mostrare i muscoli ad ottobre)
e che tutto questo è un ennesimo segnale d’allarme proveniente dal nostro sistema climatico in completo
squilibrio, è altrettanto vero che la comunità scientifica internazionale si muove sempre più rapidamente nella
direzione di rendere accessibili dati accurati, informazioni affidabili e tecnologia robusta e idonea anche ai Paesi
più sfortunati, che maggiormente subiscono gli effetti del riscaldamento globale indotto, nella stragrande
maggioranza, dai Paesi del nord del Mondo.
Cosa è accaduto quindi a Parigi lo scorso ottobre? Beh, è successo che alcune centinaia di scienziati e ricercatori
provenienti da circa 150 paesi si sono ritrovati sotto l’insegna delle Nazioni Unite per la conferenza
mondiale “TECO-WMO 2022”, avente lo scopo di interscambiare e migliorare le metodologie di misura al
fine di permettere lo sviluppo di tecnologie a basso costo, accessibili a tutti e con possibilità di utilizzare le
informazioni ottenute per salvaguardare vite umane, terreni agricoli, biosfera e tanto altro, fronteggiando per
quanto possibile gli ormai inevitabili eventi estremi che il “nuovo clima” ci sta presentando (sotto forma di
alluvioni, siccità, ondate di calore, uragani etc).
Uno dei capitoli di ricerca promossi in questa edizione era dedicato a “Innovative measurements, techniques
and integration” e pertanto, considerando il potenziale interesse delle attività messe in campo, seppur a livello
amatoriale, nel Progetto sperimentale di monitoraggio meteorologico nella Foresta Regionale del Cansiglio
(https://www.piancansigliometeowebcam.it/), come gruppo di appassionati e volontari a febbraio 2022 abbiamo
inviato la candidatura per presentare un poster didattico-scientifico e, con
grande sorpresa, a luglio abbiamo ricevuto la convocazione anche per esporre brevemente
a tutta la platea i risultati del nostro lavoro.
Abbiamo osservato con curiosità come solo un altro contributo (sui circa 155
previsti), denominato “Extending the range of wireless communications to weather
phenomena using LORAWAN technology” a cura della ricercatrice e meteorologa
Francilly Lardin SAMBA (afferente al National Hydro-Metrological Services
(NMHSs) – Repubblica del Congo),
ha trattato della tecnologia “LoRa-
WAN” applicata al contesto della
ricerca meteorologica, confermando
da un lato che l’innovazione messa
in campo in Cansiglio con questo
sistema è senz’altro all’avanguardia e
dall’altro che vi sono ampi spazi di ricerca
e miglioramento, essendo molto
scarni i “case history” pubblicati
ad oggi a livello mondiale nell’ambito meteorologico.
Insomma, qualche “piccola buona notizia” arriva, certo
fa meno rumore delle brutte notizie, ma fa piacere condividerle
e speriamo che possano aiutare a sorridere di più, e ad
avere un animo più leggero, leggero come quelle nubi che
speriamo presto ci portino la tanto sospirata e necessaria
pioggia.
Andrea Costantini
Novembre•Dicembre 2022
24 Scienza
d
LA
TORRE DI VEGLIA
COSA SONO I VIRUS e BATTERI?
Specialmente i primi li abbiamo ormai imparati a conoscere negli ultimi due anni, li sentiamo spesso nominare
e altrettanto spesso li consideriamo come un’entità unica classificandoli con un generico e non meglio
precisato “microbi”. Ma all’interno queste due tipologie di microorganismi c’è letteralmente un nuovo (micro)
universo in gran parte ancora tutto da esplorare. Innanzitutto, c’è da specificare che entrambi sono organismi
estremamente antichi. Si stima infatti che si siano formati sulla Terra anche diversi miliardi di anni fa e che
in tutto questo tempo si siano evoluti mutando e adattandosi alle nuove condizioni che via via si venivano a
creare. E si trovano in ogni singolo punto del pianeta, potendo in alcuni casi sopportare (specialmente i batteri)
livelli estremi di radiazioni, calore, salinità e altri fattori di stress. In più, grazie alla loro attività contribuiscono
in maniera importante (e qualcuno ipotizza addirittura preponderante) al mantenimento della vita nel pianeta
così come lo conosciamo. 1,2
Ma come si differenziano? Partiamo dai virus: sono organismi, generalmente più piccoli dei batteri, che non
sono tecnicamente dei veri esseri viventi; anzi, si può dire che non vivono, in quanto sono delle entità prive di
qualsiasi metabolismo interno. Pur differenziandosi molto tra loro per forma, dimensione e funzione sono tutti
costituiti da un involucro (detto capside, una vera e propria capsula) che contiene solamente un’informazione
genetica, ma che presa singolarmente non ha alcuna funzione e non ne consente la conservazione per lungo
tempo all’infuori delle cellule di altri organismi viventi. Nel momento in cui un virus
infetta un organismo questa informazione genetica entra ad esempio nelle nostre
cellule e sfrutta il nostro organismo per replicarsi a dismisura e causando spesso un
malfunzionamento della nostra cellula e quindi la malattia. Usando le nostre stesse
cellule per replicarsi è difficilissimo da curare: i rimedi attualmente disponibili sono
gli antivirali, composti sintetici che inducono errori di replicazione dell’informazione
ma che, oltre ad essere difficili da sviluppare devono essere dosati molto bene per
permettere di eliminare il virus riducendo al minimo possibili danni al nostro corpo.
Dato che gli antivirali non sono sempre così efficaci e agiscono quando il danno è
stato ormai fatto l’approccio più utilizzato dalla comunità medico-scientifica è quello di agire sulla prevenzione
dell’infezione tramite una molto più efficace e sicura vaccinazione (qualora disponibile). Essa consente un
preventivo addestramento del sistema immunitario consentendo bloccare l’agente esterno con una maggiore
efficacia prima che questi possa agire indisturbato o comunque di mitigarne molto gli effetti riducendo durata
e/o gravità della malattia.
Ma i virus non sono solo portatori di malattie! Ad esempio molti virus si sono evoluti per attaccare i batteri
e vengono appunto detti “batteriofagi”. La comunità scientifica li sta studiando come strumento che ci sarà
utile per il contenimento di varie specie batteriche che, oggi o domani, non sapremo più controllare con gli
antibiotici che abbiamo o avremo a disposizione. 4
Quindi i batteri come sono costituiti? Lo scopriremo tra due mesi nella prossima edizione di Torre di Veglia,
sempre nella sezione Scienza.
Per approfondire:
1
www.biopills.net: “Archea: Cos’è che rende gli archaea interessanti?”
2
www.focus.it: “Trovati microrganismi marini dove la vita sembrava impossibile”
3
www.biologiaitalia.it: Virus
4
www.med4.care: “Batteriofagi, introduzione ai virus che infettano i batteri” De Nadai Andrea
In giardino
con
Elisa
AGRIFOGLIO - la pianta associata al Natale
e all’inverno
Arbusto sempreverde originario dell’Europa
centro-meridionale, ma presente anche in alcune
regioni dell’Asia, presenta fusti ramifi cati e in natura
può raggiungere i 10 metri di altezza come
arbusto e 20 metri come albero.
Anche detto aquifoglio o pungitopo, il suo
nome botanico è Ilex aquifolium ed è una pianta
appartenente alla famiglia delle aquifoliaceae. Si
tratta di un arbusto di cui sono presenti i fi ori
maschili e femminili, con chioma piramidale, corteccia
liscia grigia e rami verdastri. Solo i fi ori
femminili daranno le drupe, cioè le bacche dal
caratteristico color rosso brillante. Le bacche
rosse e le foglie verde lucido creano un contrasto
piacevole nel grigiore dei rami nudi del giardino
invernale, facendo spiccare gli agrifogli.
Caratteristiche
Le foglie sono di colore verde scuro lucente,
alcune varietà marginate giallo-chiaro o bianco,
molto decorative. Vivono per un intero anno e
non si rinnovano tutte contemporaneamente.
I fi ori di questa pianta sono persistenti e molto
duri, riuniti in mazzetti, sono composti da 4 petali.
Sbocciano verso la fi ne dell’estate e durante
l’autunno la pianta femminile produce un copioso
numero di bacche rosse. La caratteristica di
questa pianta sono gli aculei delle foglie.
In Cucina con Giulia
Ricette Salutari Facili & Veloci
25
POLPETTE DI ZUCCA
RICOTTA E TARALLI
Una ricetta originale, che combina la mia amatissima
Zucca, assoluta protagonista della stagione
autunnale e dalle tante proprietà benefi -
che per la nostra salute, con la ricotta e i taralli,
tipici panifi cati della tradizione pugliese.
Le polpette sono inoltre perfette per soddisfare
l’appetito dei nostri bambini: sono sicura che
apprezzeranno!
POLPETTE DI ZUCCA, RICOTTA E TARALLI
PORTATA: SECONDO PIATTO
TEMPO DI PREPARAZIONE: 30 minuti circa
INGREDIENTI:
250g di zucca già cotta
200g di ricotta vaccina
2 uova
Taralli qb
Erba cipollina qb
Olio EVO
Sale qb
In un recipiente metti la zucca e schiacciala con
una forchetta fi no a ridurla in purea.
Aggiungi la ricotta, le uova, l’erba cipollina,
poco sale e mescola.
Aggiungi i taralli sbriciolati fi nemente fi no ad
ottenere un composto compatto (la quantità dipende
dal vostro impasto che dovrà diventare
compatto e lavorabile).
Preleva dell’impasto aiutandoti con un porzionatore
da gelato o con un cucchiaio, forma le
polpette e adagiale su una teglia foderata con
carta forno.
Irrorale con olio e inforna - in forno preriscaldato
e in modalità ventilata - a 200 gradi
per 15 minuti circa. Potrai
abbinare le polpette ad un
primo piatto (es. risotto
allo zafferano). Buon
appetito!
Novembre•Dicembre 26 Scuola
d
2022
I l 12 settembre è stato il primo giorno di scuola anche
qui, alla Nazario Sauro.
Alle 9:00 di lunedì mattina le maestre hanno aperto i
cancelli a 17 timidi remigini che, con i loro occhi curiosi
e gli zaini pieni di allegria, si sono fatti accompagnare
alla scoperta di questo nuovo mondo scolastico.
Le maestre hanno allestito la classe, preparato sorprese
e intonato canzoncine per rendere questo giorno davvero
speciale.
Ad aspettare questi bambini, con un pelo bianco morbidissimo
e un ciuffo dei colori dell’arcobaleno, c’era
anche un nuovo simpatico amico, un po’ burlone, che si
diverte a fare scherzetti a tutti i bimbi delle scuole: Leo
il lama li accompagnerà durante tutto l’anno scolastico
portando letterine, numeri e un sacco di altre sorprese.
Driiiiiiiin… che emozione il primo giorno di scuola!!!
Siamo in macchina con mamma e papà e stiamo andando
a scuola per questo primo giorno. Mi batte forte
il cuore: chissà come saranno le maestre, i miei compagni,
la scuola.
Eccoci, ci siamo. Siamo scesi dalla macchina e ora
stiamo aspettando davanti al cancello che arrivino le
maestre ad aprirci. In lontananza vediamo che hanno
già preparato delle cose: ci sono delle sedie, dei tappetoni
ed una enorme TV accesa… chissà cosa faremo.
driiiiiiiiiin…
che emozione
il primo giorno
di scuola
LA TORRE
RE
DI
VEGLIA
Entriamo dal cancello tutti insieme, con i nostri zaini:
sono davvero grandi, non come quelli della scuola
dell’infanzia.
Ci sediamo tutti sui tappetoni, mentre i nostri genitori
si siedono sulle sedie, dietro di noi… anche loro sono
emozionati. Le maestre sono sorridenti e ci accolgono
con una caccia al tesoro: dobbiamo entrare nella nostra
nuova classe e cercare una busta con il nostro nome. Ci
dicono che ce l’ha preparata Leo il lama e che più tardi,
dopo che avremo fatto merenda tutti insieme, coloreremo
ciò che sta all’interno, una speciale medaglia con la
faccia di Leo da un lato e la nostra dall’altro.
Leo ci ha raccontato che verrà a trovarci molto spesso
portandoci tante attività nuove da fare e tante cose
da imparare; ci ha detto che verrà anche se a qualcuno
arriverà un momento di tristezza e avrà bisogno di un
abbraccio: anche oggi lo abbiamo abbracciato per conoscerci
meglio; è davvero morbido e nel mio cuore ho
sentito che ci vuole già molto bene!!!
Ci siamo accorti che c’è una campanella che suona
in certi orari: quando è il momento della ricreazione
per dirci che possiamo fare merenda e giocare un po’, e
quando finisce la scuola per dirci che è arrivato il momento
di preparare lo zaino e andare a casa. Quando
è suonata la campanella di fine scuola oggi ero un po’
dispiaciuto perché mi stavo divertendo con le maestre
e i miei compagni, ma voglio raccontare
tutto a mamma e papà; perciò ora
prendo il mio zaino, mi metto in fila e
aspetto che la maestra ci porti al cancello,
dai nostri genitori.
Ora che sono uscito, mi giro e saluto
tutti di nuovo… vedo che abbiamo tutti
il sorriso perché siamo felici di questa
prima giornata di scuola primaria.
A domani nuovi amici; a domani
nuove maestre; a domani nuovo amico
Leoooo!!!!
Le insegnanti
d
Novembre•Dicembre 2022
LA TORRE DI VEGLIA
LA VENDEMMIA DI
TERRA FERTILE NEL BROLO
Il vigneto del Brolo è un progetto ormai maturo per Terra Fertile. Impiantato nel 2019, ha ricevuto pochissimi
trattamenti - non necessari perché si tratta di uve PIWI (da vitigni resistenti) - e ha già prodotto il nostro
vino Nerolito.
La potatura delle piante è stata manuale ed è avvenuta in collaborazione con una cooperativa di Treviso a
seguito di uno specifico percorso di formazione. Un’esperienza di scambio che ha più di un significato per noi:
non solo tecnico ma anche di sviluppo relazionale molto costruttivo.
A partire da fine agosto abbiamo vendemmiato: è stato il primo
raccolto “ufficiale”. Anche nel 2021 si era raccolta l’uva, ma si
trattava di una pre-vendemmia che ha permesso di vinificare e
produrre poche centinaia di bottiglie di Nerolito.
Quest’anno, in un’atmosfera festosa e con un clima ancora torrido,
molti dei soci della cooperativa, alcuni ospiti dei centri accompagnati
da operatori ed educatori, volontari e amici di Terra
Fertile hanno partecipato alla raccolta manuale dell’uva.
Le nostre uve da vino - perché abbiamo anche alcune piante di
uva da tavola - sono due varietà di uve rosse da vitigni resistenti
che vengono raccolte quando giungono a una sovramaturazione
lieve.
La vinificazione è affidata all’azienda vinicola Le Carline di
Pramaggiore (VE). Nerolito ha un colore rosso rubino intenso,
è ricco di profumi e ben strutturato. Vi consigliamo di venire a
trovarci nel nostro negozio, dove spesso offriamo la possibilità
di un assaggio o di degustazioni in occasione di eventi particolari.
Tenetevi aggiornati sui nostri social!
Info: 349 236 1037 (Alberto)
27
LA
TOR
TORRE RE
DI
VEGLIA
di Giulia Maiutto
LA SCELTA DEI TESSUTI
NATURALI PER SENTIRSI MEGLIO
E AIUTARE L’AMBIENTE
Carissimi Amici,
In questa puntata affrontiamo un argomento un po’
inedito ma davvero interessante e che spero vi susciterà
molta curiosità: parliamo di vestiario (in tutti i
sensi, abbigliamento, intimo, calzature ecc.) in materiali
naturali, biologici e sostenibili, amici della nostra
pelle e dell’ambiente.
Come molti di voi sapranno, l’industria del fast
fashion, ossia le catene di abbigliamento low cost,
è una delle principali responsabili dell’inquinamento
odierno; il costo dei capi per il consumatore fi nale è
irrisorio, mentre l’impatto ambientale è molto elevato
vista la produzione eccessiva di rifi uti, lo sfruttamento
(che a volte ancora c’è) dei lavoratori e la riduzione
della qualità del suolo del nostro Pianeta.
Inoltre, la qualità di questi capi spesso è molto scadente
e vede l’utilizzo primario di plastiche di vario
genere causando a volte persino effetti negativi sulla
pelle, come irritazioni o dermatiti.
Per tutti questi motivi, controllare la composizione
dei nostri abiti è non solo una questione di tutela
dell’ambiente, ma anche di noi stessi e della nostra
pelle.
Un’alternativa che abbiamo tutti è quella di “vestire
sostenibile” ossia acquistando capi e accessori
solo quando realmente necessario e realizzati con
materiali naturali, riciclati o coltivati biologicamente,
in modo da non esaurire le risorse naturali o danneggiare
l’ambiente. Inoltre, questi indumenti nascono
per durare più a lungo, quindi se è vero che inizialmente
paghiamo un prezzo più elevato rispetto alle
catene low cost, è anche vero che il cost per wear
totale (cioè il vero e proprio costo di quell’indumento,
che è dato da costo del capo e del suo mantenimento
diviso il numero di volte in cui viene indossato)
sarà sicuramente minore.
Eccovi un facile esempio: hai acquistato una maglietta
in un negozio al costo di 15€. L’hai indossata
in totale 20 volte in questa stagione e poi l’hai buttata
perché si è scolorita. Il cost per wear in questo
caso sarà di: 15/20 = 0,75€. La tua amica, invece,
ha acquistato una maglietta in materiale naturale (in
questo caso lana e seta) al costo di 40€ tre anni fa e
la sta indossando ancora oggi.
Da quando l’ha acquistata ad ora, l’avrà messa 80
volte, quindi il cost per wear sarà di: 40/80 = 0,50€
Chi avrà risparmiato di più? Sicuramente la tua
amica, perché il suo cost per wear è già più basso
del tuo e la maglietta è tuttora utilizzabile, quindi il
valore continuerà ad abbassarsi ad ogni indosso.
Nella prossima puntata scopriremo insieme quali
sono i principali tessuti naturali da prediligere ed in
particolare quelli più caldi, visto che stiamo entrando
nel vivo della stagione invernale.
Con la crisi energetica che sta causando aumenti
esponenziali delle bollette e riscaldamenti abbassati
di qualche grado rispetto al solito, vedremo qualche
soluzione per difendersi dalle temperature rigide:
tessuti e stratifi cazione ottimale per stare sempre al
caldo senza sudare.
Non mi resta che dirvi: Alla prossima!
d
Novembre•Dicembre 2022
LA TORRE DI VEGLIA
Sport
29
calcio
VITTSANGIACOMO
Una festa di Natale
TUTTI insieme!
Dopo due anni di sospensione possiamo quest’anno
riprendere il tradizionale ritrovo per scambiarci
gli auguri di Natale. A dicembre è poi il momento di
fare il punto sull’andamento della stagione. Il numero
dei tesserati è ulteriormente cresciuto quest’anno, in
particolare quello dei Piccoli amici e dei Primi calci.
Le belle giornate di sole di settembre e ottobre hanno
permesso a tanti bambini/e di 6 - 8 anni di fare
dell’attività ludica e motoria all’aria aperta, prima di
proseguire l’attività in palestra nei mesi invernali. Intensa
l’attività delle due le Squadre di Pulcini (allenate
da Massimo Fava, Massimo Canal e Nicola Canzian),
che giocano il mercoledì, e le tre degli Esordienti, che
giocano il sabato (allenate da Lorenzo Bottani, Salvatore
Vienna e Sergio Dal Fabbro). A salire nell’età,
ci sono le due squadre di Giovanissimi, le due degli
Allievi e una degli Juniores che gioca quest’anno al
campionato regionale.
La Prima Squadra in avvio di campionato ha pagato
lo scotto del salto di categoria, ma ora si sta consolidando
e punta a tirarsi fuori dalla zona playout.
Sabato 17 dicembre, con inizio alle ore 15:45
nella capiente sala sotto la Chiesa del Menarè
(Colle Umberto), il Vittsangiacomo farà
gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo
a tutti i giocatori. Sarà un’occasione per trovarci
tutti assieme allenatori, accompagnatori, famigliari
e sostenitori. Saranno sorteggiati i premi della
tradizionale lotteria e distribuito un opuscolo con
le foto di tutti gli atleti e mister delle diverse squadre.
Alla sera il tradizionale “spiedo” per quanti si
saranno prenotati concluderà la festa.
Quest’anno infatti saranno sei su quattordici le squadre
coinvolte nell’evitare di essere tra le quattro che
retrocederanno.
Una sfortunata coincidenza, del contemporaneo infortunio
del portiere titolare Andrea Bellotto (in corsa
per il pallone d’oro dilettanti) e del sostituto Marco
Ravagnolo, ha favorito il debutto per l’intera partita
contro lo Schiara di Tommaso Marchioni (classe
2005) che ha mantenuto inviolata la propria porta
con sicurezza.
Sono iniziati intanto i lavori di livellamento e semina
dell’area acquistata a sud del campo sportivo, speriamo
che nella prossima primavera/estate possa
essere anch’essa utilizzata dai nostri ragazzi. A tali
lavori sono destinati i proventi dalla festa di natale e
dalle erogazioni liberali dell’iniziativa “un mattone per
il campo”.
Pietro Ossi
Stagione sportiva 2022/23: La squadra in 1ª categoria girone “I”
in alto da sinistra: Claudio Montagner, David Mendy, Gianni Montagner, Marco Ravagnolo, Andrea Bellotto, Stefano De
Martin, Ilario Masini, Alex Artieri, Mattia Montagner; al centro: Geremy Okyere, Elia Smethurst, Roberto Bolzan (allenatore
portieri), Antonio Pischedda (fi sioterapista), Michele Dardengo (aiuto allenatore), Massimo Marcon (allenatore), Walter
Russolo (direttore sportivo), Luca Corocher (dirigente accompagnatore), Marco Tonon, Lorenzo Longari; seduti: Stefano
Maso, Nicola Rosolen, Tommaso Minet, Stefano Bottecchia, Herri Behar, Savatore Vienna, Davide Saccon, Marco Gava,
Diego De Luca, Manuel Zanette. (manca Nicola Canzian).
Novembre•Dicembre 2022
30Sport
d
...............
LA TORRE DI VEGLIA
Bentornati alla rubrica dedicata ai risultati della nostra realtà
atletica vittoriese. Ormai l’autunno, seppur quest’anno
condizionato da continue ondate di calore anomale, non è
mai un periodo fl orido di gare, in quanto al termine della
lunga stagione estiva su pista giunge il termine di godersi
un po’ di riposo e ricaricare le batterie in vista della nuova
stagione agonistica 2022-2023.
Quindi, mentre i velocisti e lanciatori sono ancora in completo
“letargo agonistico” gli unici timidi ritorni alle gare ci
sono arrivati dai mezzofondisti, grazie alle loro competizioni
in corsa su strada e corsa campestre. Proprio quest’ultima
è appena cominciata in queste ultime settimane, e sarà protagonista
della stagione invernale in vista delle selezioni per
i Campionati Europei del 10-11 dicembre a Torino prima, e
in seguito con l’avvio del circuito regionale per la vittoria del titolo regionale individuale e di società per
culminare con la fi nale nazionale, con sede ancora da defi nire.
Tra i prati vicino al lago di Levico si è infatti svolto il Cross della Valsugana, con ottime partecipazioni di
Anna Giambalvo, giunta 2° tra le ragazze, Andrea Pol e Marco Da Re giunti rispettivamente 4° e 6° tra i
cadetti, Giulia Giambalvo (10° tra le cadette) e infi ne Andrea Botteon giunto 6° tra gli juniores.
Le gare su strada sulla distanza di 10km si sono disputate invece a Castelfranco Veneto (valida per
l’assegnazione del titolo nazionale), Cimetta di Codognè (in occasione della 42° Corsa Podistica di
Campocervaro, non omologabile ma comunque molto prestigiosa) e infi ne a Vicenza (in occasione della
XX StraVicenza). In queste tre occasioni si sono distinti rispettivamente Francesco Cao (34’13” il suo
tempo), Andrea Botteon (32’06”) e Andrea De Nadai (34’40”).
Le gare presto entreranno nel vivo e continueranno tutto l’inverno con molti altri meeting regionali e
nazionali su pista al coperto al palaindoor di Padova e Ancona, unite alla già descritta kermesse regionale
su pista, di cui una tappa sarà certamente nei nostri prati vittoriesi dell’area Fenderl. Seguiteci sui nostri
social per rimanere aggiornati sull’atletica vittoriese e vedere i nostri ragazzi in azione! Stay tuned!
Andrea De Nadai
Facebook: Vittorio Atletica
Instagram: @vittorioatletica
LE VOSTRE OFFERTE
dall’1 agosto al 10 novembre 2022
N. 12 N.N. per la Chiesa - N.N. per funerale - N.N. per il Grest - N.N. per 50° matrimonio - N.N. per 60° matrimonio - N.N. per
50° matrimonio - 2 sottoscrizioni - Elemosine e candele San Fermo - Offerte S. Antonio - GSE - Per comunioni - In occasione del
50° anniversario del Parroco, per la Chiesa - Contributo dalle Scuole per l’Infanzia alla parrocchia - Benedizione famiglie - Uso sala
compleanni - Classe 1939 per la Chiesa - Dai genitori dei battezzati - Dai genitori dei cresimati - Festa degli anniversari di matrimonio
- donazione dagli animatori del Grest e del Cinesangio. In memoria di: De Nardi Gianfranco, dalla famiglia - Bistante Amedeo,
dalla famiglia - Dall’Anese Anna Maria, dalla famiglia - Botteon Pierantonio, dalla famiglia - Canal Ines, dalla famiglia - Celot Egidio, dalla
famiglia - Nobile Angela, dalla famiglia - Serafin Liliana, dalla famiglia - Altoè Carla, dalla famiglia - De Bastiani Ainzara, dalla famiglia -
Bortolot Franceschina, dalla famiglia Totale €10.072,63
d
BATTESIMI
09 – BET ARIANNA
di Sergio e di Dal Cin Mirella
(Via Postumia, 22)
10 – BOLZAN ANNA
di Alberto e di Santuz Elena
(Via Sabotino, 31/2)
11 – CHICARDO ESTEBAN
di Antonio e di Dal Bo Linda
(Via Cal De Livera, 71/b)
12 – COLLODEL CRISTINA
di Nicola e di Feltrin Sara
(Via Meschio, 14 – Colle Umberto)
Novembre•Dicembre 2022
LA TORRE DI VEGLIA
Anagrafe
31
I neo battezzati
di domenica 09 ottobre 2022
DEFUNTI
35 DE BASTIANI
AINZARA
di anni 4
(il 30.10.2022)
Via Menarè, 111
La Comunità si strige alla
famiglia e porge sentite condoglianze
Funerale di due ex parrocchiani
33 CELOT EGIDIO
di anni 87
(il 29.09.2022)
Via Pasubio, 16
Uomo dedito come volontario
a mansioni parrocchiali
e storico collaboratore
al giornale “La
Torre di Veglia. Al fi glio
le più sentite condoglianze
dalla comunità
tutta.
36 BORTOLOT
FRANCESCHINA
ved. Danieli
di anni 91
(il 04.11.2022)
Via Isonzo, 182
34 ALTOÈ CARLA
ved. Colussi
di anni 85
(il 28.10.2022)
Via Martel, 26 – S.
Pietro e Paolo, V.V.
38 RIZZO CATERINA
in De Toffoli
di anni 91
(l’11.11.2022)
Via Caldelivera 149
POLONI ERMES
di anni 71 – (il 18.08.2022)
Funerale celebrato nella
chiesa parrocchiale
dei SS. Pietro e Paolo in
Vittorio Veneto.
Ermes riposa nel cimitero di
San Giacomo di Veglia
PICCIN BRUNO
di anni 75 – (l’8.11.2022)
Funerale celebrato nella
chiesa parrocchiale
dei SS. Pietro e Paolo in
Vittorio Veneto.
Bruno riposa nel cimitero di
Sant’Andrea
37 BOTTEON ELISABETTA
ved. Pollini
di anni 88
(il 10.11.2022)
Via Sant’Antonio, 188
39 SARZETTO ANTONIO
di anni 85
(il 12.11.2022)
Via Europa, 12
32
d
Novembre•Dicembre 2022
Le famiglie ricordano
LA TORRE DI VEGLIA
CURSIO ANDREA
n. 06.01.1979 m. 02.11.2021
BATTISTUZZI AUGUSTO
n. 31.05.1936 m. 09.12.2020
MODOLO GIUSEPPE
n. 12.09.1911 m. 13.01.2007
BERTUOL FIORINA
vd. Modolo
n. 21.10.1917 m. 14.01.2018
SANTUZ TOMASO
n. 16.04.1931 m. 10.11.1985
DAL BO MARIA ved. Santuz
n. 19.02.1933 m. 07.11.1919
MARCHIONI SILVIO
n. 12.08.1928 m. 19.09.2001
BRUNETTA RENATO
n. 27.07.1946 m. 25.10.2021
TOMÈ ELIGIO
n. 21.01.1940 m. 05.11.2019
SANTUZ ISACCO
n. 19.01.1954 m. 19.02.2018
MARCHIONI ROSA
(Sr. Antonilla)
n. 03 09.1922 m. 11.12.2009
SARZETTO ELEONORA
n. 07.07.1935 m. 20.12.2010
PULLINI LUIGI
n. 07.08.1929 m. 08.12.2015
TOMÈ ANGELO
n. 06.06.1925 m. 08.06.2004
MAIUTTO ANTONIO
n. 05.02-1934 m. 20.11.2019
MARIN DINO
n. 01.03.1937 m. 09.11.2006
S A N T E M E S S E F E S T I V E
orario invernale 2022-2023
Chiese Prefest. Festiva
SAN GIACOMO 18.30 08.30 10.30
MONASTERO 9.30
Ss. PIETRO E PAOLO 18.00 10.30
ORARIO S.te MESSE FERIALI
IN PARROCCHIA
Dal Lunedì al Venerdì:
in CHIESA ore 16.00
CATTEDRALE 19.00 08.30 10.30 19.00
SAN FRANCESCO 18.30 07.30 09.0 18.30
MESCHIO 09.00
SANTA GIUSTINA 18.30 11.00 18.30
FADALTO
VAL LAPISINA
9.00
S. Floriano
SANT’ANDREA 18.30 9.45
Dal Lunedì al Venerdì
in MONASTERO
ore 07.30
SERRAVALLE
17.30
S. Giovanni
08.30
10.00
S. Giovanni
11.00
COSTA
18.30
S. Silvestro
SALSA 18.30
09.30
S. Silvestro
08.00
Casa S. Raffaele
11.00
Agenda Pastorale
NOVEMBRE 2022
Martedì 1:
Mercoledì 2:
Venerdì 4:
Domenica 6:
Martedì 8:
Venerdì 11:
Domenica 13:
Domenica 20:
Lunedì 21:
Martedì 22:
Domenica 27:
Mercoledì 30:
DICEMBRE 2022
Sabato 3:
Domenica 4:
Martedì 6:
Mercoledì 7:
Giovedì 8:
Sabato 10:
Domenica 11:
Lunedì 12:
Martedì 13:
Mercoledì 14:
Giovedì 15:
Domenica 18:
Domenica 25:
Lunedì 26:
Martedì 27:
Mercoledì 28:
Giovedì 29:
Venerdì 30:
Sabato 31:
TUTTI I SANTI
Commemorazione di tutti i fedeli defunti
San Carlo Borromeo, vescovo
32ª domenica del Tempo Ordinario
Natività della Beata Vergine Maria
San Martino di Tours
33ª domenica del Tempo Ordinario
34ª domenica del Tempo Ordinario
Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo
37ª Giornata della Gioventù e Giornata del Seminario
Presentazione della Beata Vergine Maria
Santa Cecilia, vergine e martire
1ª DOMENICA DI AVVENTO
Sant’Andrea, apostolo
San Francesco Saverio, presbitero
2ª DOMENICA DI AVVENTO
San Nicola, vescovo
Sant’Ambrogio, vescovo e dottore della Chiesa
IMMACOLATA CONCEZIONE della Beata Vergine Maria
Beata Vergine Maria di Loreto
3ª DOMENICA DI AVVENTO
Beata Vergine Maria di Guadalupe
Santa Lucia, vergine e madre
San Giovanni della Croce, presbitero e dottore della Chiesa
San Venanzio Fortunato, vescovo
4ª DOMENICA DI AVVENTO
NATALE DEL SIGNORE
Santo Stefano, primo martire
San Giovanni, apostolo ed evangelista
Santissimi Innocenti, martiri
San Tommaso Becket, vescovo e martire
Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
San Silvestro I, papa
Immagini di San Giacomo
che non rivedremo più
Fine Anni ’50: l’Arciprete don Dino Zanetti con alcuni di noi,
con tanti nostri genitori e soprattutto con nonne, nonni e bisnonni.