La Traccia n. 4 domenica 22 gennaio 2023
domenica 22 gennaio 2023
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Abbiamo notato che al momento dell’arresto i carabinieri ti hanno portato via
con gentilezza e senza le manette. Vogliamo ringraziarli. Hanno mostrato, a
noi e a te, che l’Italia civile non infierisce sul reo. Avrai saputo della morte di
fratel Biagio Conte. A ben guardare qualcosa vi accomuna. Ambedue caparbi
e intelligenti. Biagio e Matteo, due siciliani che non si sono accontentati del
poco che la vita offriva loro. Volevano di più.
Desideravano di più. Incontentabili. Ingordi. Due uomini che, però, hanno
imboccato strade diametralmente opposte. Il primo ha spogliato sé stesso per
arricchire gli altri, e ha trovato la gioia; il secondo – tu – ha umiliato, ucciso,
affamato, strangolato gli altri per ammassare – inutilmente – oro, palazzi e
conti in banca, senza poterseli mai godere appieno. Non trovandola mai, la
gioia. A tutte le vittime innocenti, ai loro cari, va il nostro più caloroso
abbraccio e la nostra preghiera. Non m’incuriosisce sapere a quanto ammonti
il “tuo” patrimonio. So solo – e mi fa rabbia – che per sottrarlo ai legittimi
proprietari hai sprecato e insozzato la tua unica vita. Dimmi, fratello Matteo,
quale demone ti ha tenuto prigioniero? Quello della quantità? Del potere? Del
piacere? Perché ti scrivo? Perché so che la scintilla divina dentro di te, per
quanto tu abbia tentato di sopprimerla, non si è mai del tutto spenta. Una
fiammella, fioca, ha continuato a bruciare anche quando il freddo gelido del
delirio di onnipotenza ti schiacciava. Adesso, nel silenzio della cella, dove ci
hai costretto a rinchiuderti, se vuoi puoi ascoltare l’urlo muto della tua
coscienza. Fallo. Non è facile, lo so, ma è possibile. La Chiesa – italiana,
siciliana – non perde la speranza. Con te esce di scena l’ultimo mafioso
vecchio stile. Uno stile spietato e sanguinario. Quasi tutti i tuoi amici e rivali
mafiosi che hanno terrorizzato l’Italia sono stati uccisi o sono finiti al carcere
duro. Qualcuno ha collaborato con lo Stato. Spero lo abbia fatto per un vero
bisogno interiore. Oso chiederti: vuoi permettere a Gesù di liberare il tuo
cuore dai tormenti e dai rimorsi che l’opprimono? Vuoi iniziare ad assaporare
la gioia vera che da sempre hai cercato e mai trovato? Vuoi smettere di barare
con te stesso, gettare la maschera, liberarti dal personaggio, e chiedere
perdono a Dio e al prossimo cui hai fatto tanto male? Vedi, sarebbe facile e
comodo per noi, dopo averti rinchiuso, riprendere il cammino e dimenticarci
di te. Non sarebbe il meglio, però. Il fuoco non si spegne con il fuoco.
All’assetato – chiunque sia – va offerto un bicchiere di acqua. Matteo, noi ci
siamo. Gesù: « Non sono venuto per i giusti ma per i peccatori». Quindi anche
per me, anche per te. Non aver paura. Apriti alla speranza. Il vero uomo
d’onore non è colui che indurisce il cuore e non rinnega il suo passato, ma
quello che sa pentirsi del male fatto, chiede perdono, espia le sue colpe e si
impegna per il bene. Che la lunga schiera dei giusti caduti nella lotta alla
spietata mafia ti aiuti a ritrovare la giusta via.
Di M. Patriciello da Avvenire del 18 gennaio 2023
La traccia
Parrocchia di San Giacomo Apostolo
22 Gennaio 2023 n. 4
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UNA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE
“Galilea delle genti”, terra di pagani: le tribù israelite locali si erano
separate dalla casa regnante di Davide, creando un regno e un culto
autonomo, e gli Assiri l’avevano trasformata in colonia, insediandovi
famiglie straniere al posto dei deportati, rendendola crocevia di culture e
religioni diverse e, quindi, agli occhi dei puristi del Giudaismo, una terra
impura, eretica, tenebrosa, inospitale. Ma l’antico profeta, nel brano di
oggi, la mostra come teatro di un evento straordinario che scatena la gioia:
su di essa splende una grande luce, da essa Jahvè prende le mosse per
iniziare la grande liberazione. Matteo inaugura solennemente l’attività di
predicazione di Gesù citando proprio questo brano di Isaìa.
Il vangelo di oggi si apre con un’informazione non proprio felice: l’arresto
di Giovanni il Battista; un accenno che ci pone in una situazione negativa,
oscura, in cui la parola del Signore, nella persona dei suoi profeti, ora
come in passato, subisce attacchi violenti. Ma questa triste circostanza
innesca un movimento luminoso, l’inizio della predicazione di Gesù: quel
“Regno dei cieli” che, tenuto conto delle condizioni della Palestina di
allora, i suoi contemporanei vedevano lontano, irrealizzabile, Gesù lo
annuncia vicino, prossimo, accanto a loro. Questo, dice Gesù, proprio
questo è il tempo in cui l’antica promessa si realizza, questo è il tempo in
cui “la luce splende sul popolo che cammina nelle tenebre”. San Giovanni
XXIII, nel discorso di apertura del Concilio Vaticano II, l’11 ottobre 1962,
si oppose a quei “profeti di sventura” che “nelle attuali condizioni della
società umana non sono capaci di vedere altro che rovine e guai”. Tali
profeti proliferano ancora oggi, forse anche noi potremmo lasciarci
travolgere dall’ondata pessimista, guardando alle condizioni della Chiesa e
del mondo, e dimenticarci che “il tempo è compiuto”, è giunto cioè alla
sua pienezza: questo è il tempo dell’annuncio luminoso e gioioso del
Regno che avviene, oggi come allora, in mezzo alle tenebre. Non si tratta
di un ottimismo ingenuo e cieco, ma della consapevolezza che, seppure
come vasi di creta, condividendo cioè la fragilità umana e spirituale di tutti
gli uomini nostri fratelli, portiamo in noi un ricchissimo tesoro. Un tesoro
che ciascuno di noi, come Pietro e Andrea, come Giacomo e Giovanni,
siamo chiamati a conoscere, ricevere, custodire, annunciare, come ci dice
Paolo a conclusione della seconda lettura odierna.
SANTE MESSE DAL 21 AL 29 GENNAIO 2023
Sabato 21
Sant’Agnese
Domenica 22
III^ del T.O.
.
18.30 Def.ta Dal Tio Manuela
Def.to Posocco Giosuè, ann.
Def.to Da Dalt Mauro, ann.
8.30
10.30
Per Famiglie Moret, Chies e Gava
Def.ti Candiago Mario, Bullafin e Candiago
Giuseppe
Def.to Piccin Giovanni
Def.to Battistuzzi Augusto
Def.to Marchioni Alfredo
Lunedì 23 10.30 Funerale di Dal Bo’ Antonio
Martedì 24
S. Francesco di Sales
Mercoledì 25
Conversione di San Paolo
Giovedì 26
Santi Timoteo e Tito
Venerdì 27
Santa Angela Merici
Sabato 28
San Tommaso d’Aquino
Domenica 29
IV^ del T.O.
16.00 Def.ti De Nadai Giovanna, Silvana e Augusta
Def.ta Buffon Alma, ann.
16.00 Per grazia ricevuta
16.00 Def.ta Dal Ben Angela, ann.
Def.ti Cesca Angelo e Zelinda
16.00 Per Famiglie Bottecchia e Tonon
18.30 Def.ti De Nadai Benedetto e Furlan Lina
8.30 Def.ti Bolzan Assunta e Celot Egidio e Ivo
.
10.30 Def.ti Poser Erminio e Salvador Angela
Def.to Don Eliseo
Domenica 29 Gennaio 2023 : IV^ domenica del Tempo Ordinario
I^ lettura: Sof 2,3; 3,12-13 Salmo: 145
II^ Lettura: 1Cor 1,26-31
Vangelo: Mt 5,1-12a
AVVISI SETTIMANALI
Lunedì 23 – ore 10.30 funerale di Dal Bo’ Antonio
Giovedì 26 – ore 15.00 in chiesa ora di Adorazione mensile per le Vocazioni.
Segue la Santa Messa
ore 20.30 in oratorio incontro C.P.P.
Venerdì 27 – ore 20.30 incontro Genitori IV^ elementare
Il “Cammino di preparazione al Sacramento del Matrimonio”, organizzato
dalla Forania di Vittorio Veneto, inizierà il 9 febbraio e terminerà il 26 marzo
2023. Gli incontri si terranno il giovedì alle ore 20.30 presso il Patronato di
Ceneda. Per informazioni e iscrizioni: ceneda.salsa@gmail.com
Mercoledì 25 gennaio termina la settimana di preghiera per l’unità dei
cristiani. Oggi ricorre anche la festa della Conversione di San Paolo
BILANCIO ECONOMICO DELLA PARROCCHIA DICEMBRE 2022
ENTRATE USCITE
Elemosine feriali. e festive 1702,12 Spese per il personale 375,00
Candele Votive 312,00 Sp. utenze (luce, gas, acqua, savno) 876,45
Offerte per servizi religiosi 5618,00 Spese per ufficio parrocchiale 547,88
Offerta uso oratorio 160,00 Spese per il culto 20,00
Offerte per il grest 50,00 Spese per sussidi 642,00
Offerte straordinarie 6850,58 Oneri e spese bancarie 354,01
GSE 182,09 Interessi passivi 657,73
Varie 1400,00
Totale entrate €. 14874,79 Totale uscite € 4873,07
Restauro Facciata canonica:
- Onere a carico Parrocchia euro 57.724,09
OFFERTE DELLA SETTIMANA
Dall’Apostolato della preghiera € 145; per comunione N.N. € 10, N.N.€
20;
Il parroco e la comunità intera ringraziano di cuore tutti coloro che danno
generosamente per le necessità urgenti della parrocchia.
Lettera a Matteo, uomo e mafioso:
nel silenzio della cella, ora ascola…
Ero a Palermo, lunedì, quando Matteo Messina Denaro è stato arrestato.
Finalmente! Anche a me è sfuggito un grido di gioia. Della tua vita di spietato
mafioso, caro fratello Matteo, si sa tutto, o quasi. A noi, però – per quanto ti
possa sembrare inverosimile – interessi anche tu, il mistero che ti porti dentro,
gli anni che avrai da vivere, la tua salute, la tua coscienza. Da tanto tempo ci
chiediamo come sia stato possibile che voi mafiosi, nostri fratelli in umanità,
battezzati nel nome della santissima Trinità, abbiate potuto fare tanto male a
voi stessi, ai vostri cari, alla vostra gente, alla vostra terra. Oggi siamo
contenti, è vero. Siamo contenti di sapere che il caro popolo siciliano, e non
solo questo popolo, ha fatto un altro passo avanti nel cammino di liberazione
dalla mafia, che, come una mannaia, da anni incombe su di esso. Una lama
affilata che ne ha condizionato e mutilato l’economia, il carattere, la fiducia
nel prossimo e nelle istituzioni persino la fede in Dio. Una maledizione che ha
costretto tanti giovani a emigrare in cerca di una vita normale. Siamo rimasti
inorriditi davanti alla crudeltà che ha scandito le vostre vite, fino a portarvi
alla diabolica decisione di sequestrare, tenere prigioniero per 779 giorni un
bambino, per poi strangolarlo e scioglierlo nell’acido. Non ti sei mai accorto,
Matteo, che l’acido da voi usato per annientare gli altri, lentamente, andava
consumando anche la vostra umanità?
./..