WineCouture 1-2/2023
WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.
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15<br />
Horeca,<br />
avanti tutta!<br />
I numeri del fuori casa, la centralità della distribuzione<br />
e le novità a catalogo per il <strong>2023</strong><br />
TRADE<br />
DI ROBERTA RANCATI E MATTEO BORRÈ<br />
Il 2022 è stato ufficialmente l’anno della ripartenza per l’universo<br />
Horeca. Con la coda lunga del rilancio dei consumi fuori casa che<br />
è proseguita anche in questo inizio d’anno, ripartito con i motori<br />
mantenuto costantemente a pieni giri.<br />
Se il mondo della Grande distribuzione vive un periodo di difficoltà<br />
a causa dello scontato rimbalzo nelle vendite seguito alla fine delle restrizioni<br />
legate alla pandemia, quello che è la variopinta galassia di ristoranti,<br />
hotel, bar, catering ed enoteche ritrova, all’opposto, i numeri<br />
che il Covid-19 le aveva sottratto. Come evidenziato<br />
dall’Osservatorio Federvini curato da Nomisma e Trade-<br />
Lab, con la crescita del mercato dei consumi fuori casa registrata<br />
nei primi nove mesi del 2022, anche vino e spirits<br />
sono tornati a far segnare incrementi importanti (+38%),<br />
generando sul periodo 1,1 miliardi di consumazioni, valore<br />
destinato ad aumentare fino a 1,5 miliardi in quello che<br />
sarà il consuntivo finale degli scorsi 12 mesi.<br />
Le performance migliori appartengono ai canali di consumo<br />
serali, che nel 2021 più di altri avevano sofferto le<br />
chiusure dovute alla pandemia. Tra queste spiccano le categorie<br />
come gli spiriti lisci (+152%) e i cocktail alcolici<br />
(+40%). Altrettanto positive, ma leggermente inferiori, le<br />
performance delle categorie che trovano il loro sbocco principale nella<br />
ristorazione, canale che aveva già mostrato recuperi importanti da maggio<br />
2021. In particolare, da segnalare sono il +34% per gli amari e dopo pasto,<br />
il +30% per il vino e il +31% per le bollicine. In attesa del dato definitivo<br />
2022 e nonostante un contesto macroeconomico non dei più semplici,<br />
l’Osservatorio Federvini ha stimato una chiusura per il mercato del fuori<br />
casa negli scorsi 12 mesi a 90 miliardi di euro, per un +38% sul 2021<br />
e un +6% rispetto al 2019. È una crescita, quella dell’universo Horeca,<br />
strettamente connessa alla ripresa dei flussi turistici. In particolare, in<br />
Italia il numero degli arrivi dall’estero ha raggiunto, nel periodo tra gennaio<br />
e settembre scorsi, i quasi 42 milioni di visitatori stranieri, contro i<br />
20,7 milioni del 2021. A beneficiarne anche il vino, che secondo le stime<br />
dell’Osservatorio Wine Monitor, nel 2022 ha messo a segno un aumento<br />
del fatturato nel canale Horeca del +47% rispetto al 2021 (sempre avendo<br />
a riferimento il periodo tra gennaio e settembre scorsi).<br />
E il futuro dove conduce? Il recente Rapporto Italgrob –<br />
Censis offre una fotografia nitida dell’importanza centrale<br />
che il settore della distribuzione nel canale Horeca riveste<br />
per il Paese, sia sotto il profilo economico sia sociale,<br />
con 3.800 imprese, oltre 60 mila addetti e 17 miliardi di<br />
euro di fatturato. Al contempo, l’istantanea svela quanto<br />
il fuori casa sia diffuso tra i nostri connazionali. Il 92,9%<br />
degli italiani, infatti, dichiara che lo stare insieme per bere<br />
e mangiare è uno degli aspetti fondamentali dello stile di<br />
vita in Italia. Per un’opinione trasversale che spazia tra<br />
gruppi sociali e territori. Il 47,3% degli italiani, poi, quando<br />
esce la sera si reca in locali pubblici e, in particolare, in<br />
quelli nei territori della Movida: l’8,8% (oltre il 23% tra i<br />
giovani) lo fa quasi sempre, il 10% almeno una volta ogni quattro giorni,<br />
il 28,5% sempre. Al 40,3% dei nostri connazionali piacerebbe, inoltre,<br />
uscire di più, perché ritiene che avrebbe un effetto positivo sulla propria<br />
qualità della vita. Se, dunque, grazie all’allentarsi dell’emergenza sanitaria,<br />
il fuori casa è potuto ripartire, modulando l’offerta sulle nuove esigenze<br />
dei cittadini, il futuro, nonostante le nubi inflazionistiche, è più che mai<br />
dalla parte di un settore che ha una gran voglia di continuare a correre.