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WineCouture 1-2/2023

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

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24<br />

FOCUS ON<br />

Photo: aesop-wines-unsplash<br />

Rosé<br />

senza stagioni<br />

Viaggio al cuore di un fenomeno abile nel soddisfare<br />

i palati più semplici e incuriosire i più sofisticati<br />

DI IRENE FORNI<br />

Accattivanti, versatili e di alta qualità. Queste sono le<br />

parole che vengono utilizzate più spesso, nel recente<br />

periodo, per descrivere i vini rosati. C’è infatti un nuovo<br />

modo di vedere ed interpretare queste produzioni<br />

dalla veste rosa, che per molto tempo sono state poste<br />

in secondo piano, considerate qualitativamente inferiori ed erroneamente<br />

rilegate a specifici momenti e stagioni di consumo. Invece<br />

– e per fortuna! – oggi i vini rosati stanno attraversando<br />

un momento estremamente positivo in termine di<br />

consumo, percezione e vendite, tanto da disegnare<br />

un vero e proprio trend nel mercato del vino,<br />

con importanti e considerevoli investimenti<br />

da parte delle aziende vinicole sia a livello di<br />

produzione sia di comunicazione degli stessi.<br />

A trainare il carro dei rosé c’è la Francia, territorio<br />

che da sempre coltiva una grande cultura<br />

del vino rosato e che differentemente da altri<br />

Paesi ha sempre scommesso sul grande potenziale<br />

di questa tipologia. Una visione che ha permesso<br />

al territorio d’Oltralpe di assicurarsi il titolo di Paese<br />

con la qualità più alta in rapporto alla produzione, accaparrandosi<br />

mercati e podi, ma soprattutto dando il via ad un vero<br />

e proprio movimento di rivalutazione di questi vini in versione “en<br />

rose”. E l’Italia? Anche il nostro Paese nell’ultimo decennio ha cercato<br />

di cavalcare l’onda rosa del vino, registrando una forte crescita<br />

a livello di investimenti e produzioni. Tuttavia, comparando l’alto<br />

potenziale che il territorio vinicolo italiano può offrire al mondo<br />

dei vini rosati con l’effettiva e attuale produzione, i passi avanti da<br />

compiere sono certamente ancora molti per poter far fronte alla forte<br />

richiesta del mercato di vini rosati italiani. Dall’ultimo arrivato<br />

in ordine temporale, il Prosecco Doc, agli universi storici del rosé<br />

tricolore, come Chiaretto di Bardolino, Castel del Monte, Salice Salentino,<br />

Valtènesi, Cerasuolo d’Abruzzo e Cirò, queste le Denominazioni<br />

che più marcano il movimento dei vini rosati made in Italy. Ma<br />

visto l’alto potenziale produttivo del nostro Paese, molte altre potrebbero<br />

essere nel prossimo futuro le zone di produzione<br />

del rosé. Dopo tutto, il territorio vitivinicolo italiano<br />

con la sua grande varietà di vitigni e le differenti e<br />

peculiari situazioni pedoclimatiche può ben assicurarsi<br />

il podio produttivo del vino rosa, continuando<br />

e amplificando questo positivo trend<br />

che tanto piace al consumatore. Ed è proprio il<br />

cliente finale che è oggi alla ricerca e scoperta<br />

di questi vini, che – come detto – hanno saputo<br />

slacciarsi dal ruolo dei vini dell’estate, banali e<br />

dal gusto “femminile”. Oggi i rosé sono dei vini<br />

estremamente versatili, caratteristici e perfetti testimoni<br />

dei differenti terroir. Vini senza stagionalità,<br />

capaci di spaziare il loro impiego sulle molteplici e diverse<br />

cucine, regionali e internazionali, abili nel soddisfare i palati più<br />

semplici e incuriosire i più sofisticati. Per marcare stretto questo<br />

movimento in rosa, abbiamo stilato una nostra selezione di rosati<br />

da assaggiare. Dai territori “classici” del rosé italiano a una rarità<br />

d’Oltralpe, tra etichette consolidate della tradizione a produzioni<br />

in via di sperimentazione, ecco qualche nostro assaggio e suggerimento<br />

per cambiare in rosa la vostra prossima bottiglia da degustare.

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