CATALOGO SCULTURA LEGNO - Hobbyland

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Tornire legni abrasivi ad alta velocità determina molta usura su una piccola porzione di lama, che quindi diventa rovente. In questa situazione gli utensili in acciaio al carbonio si ammorbidiscono e consumano molto velocemente, richiedendo di essere riaffilati sovente. Acciai ad alta velocità sono più costosi ma offrono una miglior resistenza all’usura. La Taylor offre ambedue le soluzioni, benchè la HobbylanD tenga a stock unicamente la versione High Speed, contraddistinta dal manico in legno duro inglese di colore scuro. Lunghezza 16,5 cm. (45 cm. con manico) #10323 UTENSILI PER TORNITURA Sgorbia flute profondo 10mm Scalpello a 90°, 18mm, per tagli su superfici cilindriche. Raschiatore 18mm. Per la finitura di superfici piatte o convesse HobbylanD Raschiatore 18mm per concavi interni a vasi Sgorbia 12mm per curve concave Sgorbia 18mm per la rimozione di angoli e scavi profondi Scalpello curvo, lunghezza 15 cm. (40 cm. con manico) #10320 Scalpello per anelli, lunghezza 16 cm. (40 cm. con manico) #10322 Scalpello 18mm 30° piano Scalpello 18mm 30° ovale Scalpello separatore, lunghezza 15,5 cm ( 39 cm con manico) #10321 Partitore diamante 18mmsp3mm Partitore 12mm sp.3mm Sgorbia curva, lunghezza 16 cm (40 cm con manico) #10319 Scalpello mezzotondo, lunghezza 18 cm. (45 cm. con manico) #10324 HobbylanD di Albè Marco &c. S.n.c. via P.Neglia, 3 20025 Legnano (MI) tel. +39-0331-481115 fax. +39-0331-481123
COME AFFILARE GLI UTENSILI PER LA <strong>SCULTURA</strong> DEL <strong>LEGNO</strong> Appena acquistati gli utensili sono rettificati con una particolare angolatura ma col tempo bisogna mantenere il bordo ben tagliente attraverso una smerigliatura, seguita dalla finitura. Il metodo dipende dalla forma dell’utensile, che possiamo grosso modo dividere in due categorie: sgorbie e scalpelli. Sgorbie: L’angolo al quale l’affilatura fa riferimento è di circa 15°. Si può anche aumentare di uno o due gradi, ma poiché un tagliente ben levigato è preferibile, conviene smerigliare seguendo la linea originaria ed, in seguito, aumentare gradatamente l’angolatura alzando via via il manico dell’attrezzo. Per levigare questo angolo esterno si usa una pietra “oilstone” Ponete qualche goccia di lubrificante sulla pietra e, tenendo diritta la sgorbia, sollevare il manico finchè la bisellatura appoggi sulla pietra ( vedi fig.1) Passare più volte sulla pietra e, contemporaneamente, girare il manico, cosicché tutti i punti dell’affilatura siano levigati. Prestare attenzione affinché il movimento di torsione non sia esagerato e vada a interessare parti più esterne al filo esistente perché ciò rovinerebbe la sgorbia. Le sgorbie più dritte,naturalmente, richiedono un movimento di torsione minimo. Questa levigatura va continuata finchè l’affilatura non presenti più “linee di luce” ( vedi fig. B) La sgorbia è ora pronta per la seconda fase nella quale si leviga l’affilatura interna. HobbylanD Bisogna far scorrere all’interno della sgorbia la pietra dalla parte arrotondata (vedi fig. C) Occorre lavorare in modo da costituire un angolo simile a quello esterno in modo che l’angolo complessivo risulti di circa 30° ( vedi fig. D) Ci sono molte ragioni per questa affilatura interna. Per prima cosa, è chiaro che se si intaglia profondamente ci sarà molto attrito, poichè l’estremità della sfaccettatura avrà un diametro maggiore del profilo di taglio. L’affilatura interna ha quindi lo scopo di allargare il diametro del profilo di taglio e di diminuire questa differenza. In secondo luogo quando si incide in profondità il legno l’affilatura interna permette di maneggiare meglio l’attrezzo che altrimenti dovrebbe essere tenuto quasi piatto parallelamente al pezzo. L’affilatura interna dà portanza all’attrezzo. Da ultimo, un unico bordo affilato a 15° potrebbe scheggiarsi perché l’acciaio non potrebbe sopportare lo sforzo a causa della sua sottigliezza Una sgorbia professionale dovrebbe avere un filo interno di circa un quarto rispetto a quello esterno e così è preferibile procedere all’affilatura interna dopo che si è eseguito il filo esterno Come rifinitura, alcuni scultori smussano gli angoli del piede del filo (come in fig. E) perché ciò permette all’attrezzo di scivolare meglio nelle curve, ma non si tratta di un’operazione indispensabile e molti scultori non la fanno. Fig.2 Questa affilatura produce una bava sul filo che si toglie procedendo alla lucidatura ( vedi fig. 2) Per la lucidatura si utilizza un pezzo di cuoio morbido cosparso di alcune gocce di olio. Lo si A appoggia su un piano e si strofina la sgorbia su di esso con una angolatura che permetta lo scorrimento ( vedi fig.A). Nello stesso momento bisogna inclinare la sgorbia affinché la lucidatura sia estesa a tutto il filo Per lucidare il filo interno si piega il cuoio e lo si fa passare lungo il filo. ( vedi fig.B) Può essere necessario ripetere l’operazione due o tre volte. Se il filo si opacizza è possibile dare un’altra passata lucidante, ma potrebbe essere necessario pro- CUOIO PIEGATO cedere ad una nuova affilatura. Se un orlo si danneggia molto come nella figura C , deve essere corretto tenendo ad angolo retto la sgorbia sulla pietra e sfregando finchè tutti i punti sono stati toccati. Ciò lascerà una linea irregolare di luce ( vedi fig.D) e bisognerà procedere alla ricostituzione del filo esterno . una sgorbia particolarmente difficile da affilare è quella con il fronte curvato. Il filo interno può essere trattato solo con la parte finale della pietra ( fig.E) e solo pochi movimenti sono B LINEA DI LUCE possibili, ma l’attrezzo una volta in condizione, raramente richiede attenzioni perché si usa raramente. C D Fig.3 A E B C CUOIO Sgorbie a V Alcuni li trovano particolarmente difficili da affilare Ciò che accade normalmente è che si forma un uncino nell’angolo di giunzione (A in fig.4) e questo è normalmente smussato perché l’angolo interno è leggermente arrotondato ( B) Quando si usa la pietra all’interno l’angolo gradatamente si arrotonda e questo si riflette sull’attrezzo Bisogna procedere all’esterno come in fig.C in modo da ottenere a tutti gli effetti il filo di due scalpelli separati uniti da una leggera curva ( vedi fig. D) In un attrezzo piccolo può capitare che in un lato si formi una depressione come in fig.E. In questo caso è meglio levigare tutto in piano tenendo l’attrezzo perpendicolarmente alla pietra e, solo quando si è ristabilito il pareggio , procedere ad una nuova affilatura. D Scalpelli Questi attrezzi sono affilati in egual misura da entrambe le parti. Essi possono essere squadrati (fig.3A) od obliqui (B) Alcuni scultori ruotano l’attrezzo sulla pietra, altri preferiscono tenerlo piatto . Dopo l’affilatura, la bava si può togliere muovendo la punta sull’angolo di un pezzetto di legno, dopo di che si può procedere alla lucidatura Ogni sfaccettatura va sfregata due o più volte sul cuoio ( Fig.E). Una rifinitura che piace a molti intagliatori è quella di smussare gli angoli ai lati del filo (vedi fig.C) perché ciò permette di entrare più facilmente ad angolo acuto. Fig.4 Per aggiornamenti, consigli, offerte, promozioni, consultate il nostro sito internet: http://www.hobbyland.it B A LINEA DI LUCE C SFACCETTATURA ESTERNA SFACCETTATURA INTERNA B C D D E Fig.1 E A E
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