Il GRIDO di Guerra - APRILE 2023
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Esercito della Salvezza esercito.della.salvezza SalvationArmyIT<br />
Aprile <strong>2023</strong><br />
PERIODICO DELL’ESERCITO DELLA SALVEZZA
BUONE NOTIZIE?<br />
E<strong>di</strong>toriale<br />
03Magg. Samuel Walzer<br />
ECCO, VE L'HO DETTO.<br />
05Ten. Col. Anderw Morgan<br />
CINISMO OGGETTIVO<br />
& GIUSTIZIA EMPATICA<br />
06Pastore Massimo Aprile<br />
È COMPIUTO<br />
04Generale Brian Peddle<br />
08<br />
CORPO DI<br />
TORRE PELLICE<br />
13<br />
TRIBUTO ALLA VITA<br />
Magg. Giovanni Battista Bruno<br />
-<br />
UOMO DEI MILLE GIORNI<br />
Magg. Russell Pipe<br />
10GESÙ<br />
IL <strong>GRIDO</strong> DEI PICCOLI<br />
15Cap. Jessica Welch<br />
12<br />
TRIBUTO ALLA VITA<br />
Cap. Francesca Di Nucci-Longo<br />
PROPOSTA DI LETTURA<br />
16"Più che un Falegname"<br />
Anno LXIII<br />
Numero 855<br />
Aprile <strong>2023</strong><br />
IL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />
Organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza<br />
Dir. Responsabile: ten. col. Massimo Tursi<br />
Team E<strong>di</strong>toriale: redattrice cap. Francesca Di<br />
Nucci, ten. aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo, magg. Samuel<br />
Walzer, magg. Virginia Pavoni.<br />
Progetto Grafico: soldato Keimer Fernández<br />
Reg. Trib. N°8143 del 26/06/1961<br />
IBAN IT 67 S 02008 03284 000102712418<br />
DICHIARAZIONE DI MISSIONE DELL'ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />
L’Esercito della Salvezza è un movimento evangelico internazionale e parte della Chiesa Cristiana<br />
universale. <strong>Il</strong> suo messaggio è fondato sulla Bibbia. <strong>Il</strong> suo ministero è motivato dall'amore <strong>di</strong> Dio. La<br />
sua missione è proclamare il Vangelo <strong>di</strong> Gesù Cristo e andare incontro ai bisogni dell'umanità senza<br />
<strong>di</strong>scriminazione.<br />
ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />
Quartiere Generale Nazionale<br />
Via degli Apuli, 39 - 00185 Roma<br />
Tel. 0644740630 - Fax: 0644740640<br />
Capo del Comando: ten. col. Andrew Morgan<br />
www.esercitodellasalvezza.org<br />
Quartiere Generale Internazionale<br />
101 Queen Victoria Street, London EC4P 4EP<br />
Fondatore: William Booth<br />
Generale: Brian Peddle<br />
DICHIARAZIONE D’INTENTI DEL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />
<strong>Il</strong> Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> - contro il male e l’ingiustizia è l’organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza.<br />
Esso è l’espressione del pensiero del nostro movimento. Pertanto ha tre obbiettivi principali:<br />
evangelizzazione, informazione sulle attività e l’Opera in Italia, informazione a livello internazionale.<br />
Questi obbiettivi saranno conseguiti me<strong>di</strong>ante la pubblicazione <strong>di</strong> brevi articoli attuali e rispondenti alla<br />
nostra cultura<br />
Questo perio<strong>di</strong>co è associato alla<br />
Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana<br />
Tutte le citazioni bibliche in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” sono dalla versione Nuova Riveduta<br />
ad eccezione dove specificato: D: Diodati; R: Riveduta; ND: Nuova Diodati; TILC: Interconfessionale; PEV: La Parola è Vita.<br />
Tutte le immagini utilizzate in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” provengono da pixabay.com<br />
ad eccezione dove specificato.
EDITORIALE<br />
Buone notizie?<br />
MAGGIORE<br />
Samuel Walzer<br />
CAPO DEI PROGRAMMI<br />
E UFFICIALE DEI PROGETTI<br />
Cari lettori,<br />
Ci sono anche buone notizie. Davvero? La guerra<br />
in Ucraina continua senza sosta, nuovi drammi <strong>di</strong><br />
rifugiati continuano sulle nostre coste, la Turchia<br />
è ancora in rovina dopo il terremoto e altre storie<br />
dell'orrore ci raggiungeranno sicuramente il<br />
giorno in cui leggerete questo Grido. Abbiamo<br />
quin<strong>di</strong> bisogno <strong>di</strong> un giornale che contenga<br />
buone notizie. È quello che avete tra le mani<br />
in questo momento. <strong>Il</strong> Grido è il giornale delle<br />
buone notizie. Non chiu<strong>di</strong>amo gli occhi <strong>di</strong> fronte<br />
alla realtà, ma cre<strong>di</strong>amo che oltre alla realtà<br />
visibile ci sia una realtà invisibile. Cre<strong>di</strong>amo che<br />
oltre alla decadenza del mondo e alla caducità<br />
delle nostre vite, ci sia anche l'eternità. Cre<strong>di</strong>amo<br />
non solo che la per<strong>di</strong>ta dell'umanità e la rovina<br />
del nostro pianeta siano certe, ma anche che<br />
abbiamo un Salvatore in Gesù Cristo che ha<br />
compiuto la salvezza.<br />
Vi sembra una buona notizia? O quale sarebbe<br />
la vostra versione della buona notizia? Avete<br />
un'alternativa migliore?<br />
A cosa servirebbe celebrare la liberazione il 25<br />
aprile se rimanessimo intrappolati nel vortice<br />
<strong>di</strong>struttivo della nostra terra condannata e nella<br />
mortalità dei nostri corpi? È per questo che noi<br />
cristiani celebriamo la Pasqua, la festa della<br />
Risurrezione.<br />
In questo Grido troverete non solo messaggi<br />
pasquali, ma anche resoconti e articoli segnati<br />
dalla realtà invisibile della presenza <strong>di</strong> Dio e dalla<br />
prospettiva speranzosa del suo regno eterno.<br />
Vi invito a concentrare i vostri pensieri e i vostri<br />
sensi in questo messaggio gioioso e liberatorio<br />
della salvezza attraverso Gesù. Vi incoraggio<br />
anche a leggere la Bibbia e a imparare <strong>di</strong> più su<br />
Dio, Gesù e la sua salvezza. Visitate una chiesa che<br />
proclami questo messaggio biblico. Circondatevi<br />
<strong>di</strong> persone che credono in Gesù e vivono per Lui.<br />
La fede è possibile. Anche per te. Dio è tangibile.<br />
Anche per te. Gesù è risorto. Anche per te.<br />
Quin<strong>di</strong>… Ci sono anche buone notizie!<br />
PAG. 3
Messaggio <strong>di</strong> Pasqua del Generale<br />
È compiuto<br />
GENERALE<br />
Brian Peddle<br />
Questa Pasqua arriva mentre i leader<br />
dell'Esercito della Salvezza <strong>di</strong> tutto il<br />
mondo sono stati convocati per eleggere<br />
un nuovo Generale. Per la commissaria<br />
Rosalie e per me il privilegio <strong>di</strong> servire nel ruolo <strong>di</strong><br />
leader internazionale sta giungendo al termine, e<br />
cerchiamo <strong>di</strong> portare a termine ciò che ci eravamo<br />
prefissati. Presto dovremo <strong>di</strong>re: "È finito".<br />
Perciò, quando rifletto sulla Pasqua, sono attratto<br />
dalle parole <strong>di</strong> Gesù sulla croce: "È compiuto".<br />
Ma quanto sono molto più profonde le parole<br />
pronunciate dalle labbra <strong>di</strong> Gesù, come riportato<br />
da Giovanni 19:30. La sua vita terrena e il suo<br />
ministero - la più grande <strong>di</strong> tutte le vite umane e<br />
il più vasto <strong>di</strong> tutti i ministeri - erano completati.<br />
È compiuto.<br />
Le parole "È compiuto" assumono un significato<br />
ancora più profondo se consideriamo che Gesù<br />
le ha pronunciate nella sua lingua, l'Aramaico,<br />
e quin<strong>di</strong> la parola che ha usato in<strong>di</strong>ca una<br />
completa sottomissione, compiuta prima <strong>di</strong><br />
morire. In Cristo, Dio che non poteva morire si è<br />
volontariamente e completamente sottomesso a<br />
<strong>di</strong>ventare umano. Così facendo ha sperimentato<br />
il dolore, la sofferenza e la morte stessa.<br />
Paolo ne fa eco in Filippesi 2:5-8 (NRSV), quando<br />
scrive: "<strong>Il</strong> vostro comportamento deve essere<br />
quello che ci ha insegnato Gesù Cristo che,<br />
benché fosse Dio, non si fece forte dei suoi <strong>di</strong>ritti<br />
<strong>di</strong>vini, ma mise da parte la sua straor<strong>di</strong>naria<br />
potenza e la sua gloria, assumendo l’aspetto<br />
<strong>di</strong> un servo e <strong>di</strong>ventando simile agli uomini,<br />
tanto da sembrare tale e quale a loro. Egli si<br />
abbassò talmente, da ubbi<strong>di</strong>re fino al punto<br />
<strong>di</strong> morire sulla croce come un criminale". Gesù<br />
si riveste della nostra umanità. Ci comprende.<br />
Ha sperimentato l'estremo <strong>di</strong> un'esecuzione<br />
pubblica con tutte le sue umiliazioni. La sua<br />
identificazione con noi nell'esperienza umana<br />
- compresi il dolore, la sofferenza e la morte - è<br />
completa.<br />
È compiuto.<br />
Quando poi Giovanni scrisse il suo Vangelo in<br />
greco, riportò "È compiuto" come ultime parole<br />
<strong>di</strong> Gesù, usando una parola del mondo della<br />
finanza che significa "pagato per intero". Così<br />
l'evangelista ci ricorda che, nella completa<br />
sottomissione <strong>di</strong> Gesù, egli ha pagato il debito del<br />
peccato per tutta l'umanità. Sulla croce, il nostro<br />
conto è stato pagato per intero.<br />
Paolo collega il "pagamento integrale" con il fatto<br />
<strong>di</strong> non contare più i nostri peccati e mettendo<br />
un’importante enfasi sulla riconciliazione<br />
attraverso la croce. Lo descrive in 2 Corinzi 5:19<br />
"Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé<br />
il mondo, non imputando agli uomini le loro<br />
colpe...". <strong>Il</strong> peccato non è più il problema: l'unica<br />
cosa importante è il modo in cui risponderemo<br />
a un Salvatore che ha pagato il conto per intero.<br />
È compiuto.<br />
All'inizio dell'anno ho parlato del "Dio una volta<br />
per tutte". In Romani 6:10 leggiamo: "Poiché il<br />
suo morire fu un morire al peccato, una volta<br />
per sempre; ma il suo vivere è un vivere a Dio".<br />
La provvidenza <strong>di</strong> Dio per noi è cominciata con<br />
una nuova alleanza, a partire dalla croce. Una<br />
volta per tutte. Pagata per intero. Ebrei 9:28 ci<br />
ricorda che Cristo è stato sacrificato una volta per<br />
togliere i peccati <strong>di</strong> molti, compresi noi, mentre<br />
Giovanni 1:29 proclama: "Ecco l'agnello <strong>di</strong> Dio,<br />
che toglie il peccato del mondo". Questo è il mio<br />
e il vostro peccato.<br />
È compiuto.<br />
Nella verità che Cristo è morto una volta per tutte,<br />
c'è anche la verità che egli vive e che, poiché<br />
egli vive, anche noi possiamo vivere. Questa è<br />
l'essenza del messaggio pasquale.<br />
Qualunque cosa accada, la verità dell'azione <strong>di</strong><br />
Dio a nostro favore rimane solida come una roccia.<br />
Qualunque cosa accada, siamo al sicuro nelle<br />
sue mani e pienamente consapevoli della sua<br />
provvidenza. Qualunque cosa accada, possiamo<br />
vivere come "più che vincitori" e "vincitori in tutte<br />
le cose", perché la sua grazia è sufficiente ed egli<br />
è fedele. Romani 5:8 <strong>di</strong>ce: "Dio invece mostra il<br />
proprio amore per noi in questo: che, mentre<br />
eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per<br />
noi". È fatta! Per una volta e per sempre... e questo<br />
cambia tutto!<br />
È compiuto.<br />
La commissaria Rosalie si unisce a me<br />
nell'inviarvi un caloroso augurio <strong>di</strong> Pasqua.<br />
PAG. 4
Ecco, ve l’ho detto.<br />
Le parole dell'angelo: "Ecco, ve l'ho detto"<br />
(Matteo 28:7), hanno attirato la mia<br />
attenzione mentre in questo tempo <strong>di</strong><br />
Pasqua leggevo <strong>di</strong> nuovo il racconto della<br />
risurrezione riportato nel Vangelo <strong>di</strong> Matteo.<br />
Sì, sapevo che "Dopo il sabato, verso l'alba del<br />
primo giorno della settimana, Maria Maddalena<br />
e l'altra Maria andarono a vedere il sepolcro"<br />
(Matteo 28:1). Sì, sapevo che "Si fece un gran<br />
terremoto; perché un angelo del Signore, sceso<br />
dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e vi sedette<br />
sopra" (Matteo 28:2). Cerco <strong>di</strong> rappresentare nella<br />
mia mente come "<strong>Il</strong> suo aspetto era come <strong>di</strong><br />
folgore e la sua veste bianca come neve" (Matteo<br />
28:3). Deve essere stato incre<strong>di</strong>bile perché "Per lo<br />
spavento che ne ebbero, le guar<strong>di</strong>e tremarono e<br />
rimasero come morte" (Matteo 28:4).<br />
Ma l'affermazione dell'angelo: "Ecco, ve l'ho detto"<br />
(Matteo 28:7), mi ha fatto spostare l'attenzione<br />
dalle azioni e dal dramma alle parole pronunciate<br />
dall'angelo. Cosa <strong>di</strong>sse l'angelo alle due donne?<br />
Paura<br />
L'angelo <strong>di</strong>sse alle due donne: "Voi, non temete;<br />
perché io so che cercate Gesù, che è stato<br />
crocifisso" (Matteo 28:5). Avevano tutto il <strong>di</strong>ritto<br />
<strong>di</strong> avere paura, dato ciò che avevano visto! Erano<br />
venute con "degli aromi per andare a ungere<br />
Gesù" (Marco 16:1). Ma ciò in cui si imbatterono fu<br />
incre<strong>di</strong>bile, <strong>di</strong>fficile da credere. E cosa dovevano<br />
pensare delle parole pronunciate dall'angelo:<br />
"È risorto! Non è qui"? Sembrerebbe naturale<br />
che queste due donne abbiano avuto paura a<br />
causa dell'incertezza e delle incre<strong>di</strong>bili parole<br />
pronunciate dall'angelo. Non posso immaginare<br />
come le parole conclusive dell'angelo, "Ecco, ve<br />
l'ho detto", abbiano dato conforto alla loro paura.<br />
Cosa dovevano fare ora le donne?<br />
Gioia<br />
Sì, avevano paura, ma l'angelo annunciò loro una<br />
buona notizia che avrebbe provocato una grande<br />
gioia e sarebbe stata il culmine della buona e lieta<br />
notizia proclamata da un angelo alla nascita <strong>di</strong><br />
Gesù. "Non temete, perché io vi porto la buona<br />
notizia <strong>di</strong> una grande gioia che tutto il popolo<br />
avrà" (Luca 2:10). Ora, 33 anni dopo, al sepolcro<br />
vuoto, l'angelo <strong>di</strong>ce alle donne: "Egli non è qui,<br />
perché è risuscitato come aveva detto; venite a<br />
vedere il luogo dove giaceva" (Matteo 28:6). La<br />
risurrezione <strong>di</strong> Gesù dalla morte alla vita porta<br />
una gioiosa aspettativa <strong>di</strong> vita dopo la morte per<br />
tutti coloro che ripongono la propria fede e fiducia<br />
nella promessa <strong>di</strong> vita eterna <strong>di</strong> Gesù. "Perché<br />
TENENTE COLONNELLO<br />
Andrew Morgan<br />
CAPO DEL TERRITORIO<br />
Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo<br />
unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui<br />
non muoia, ma abbia vita eterna." (Giovanni<br />
3:16). Oggi questa prova della risurrezione <strong>di</strong> Gesù<br />
ci dà gioia!<br />
Racconta<br />
L'angelo <strong>di</strong>sse: "Ecco, ve l’ho ho detto" (Matteo<br />
28:7), vi ho dato la notizia che vi porterà gioia.<br />
Ma questa notizia gioiosa non era solo per<br />
loro. L'angelo <strong>di</strong>sse alle due donne <strong>di</strong> andare a<br />
comunicarlo ad altri. L'angelo <strong>di</strong>sse: "Andate<br />
presto a <strong>di</strong>re ai suoi <strong>di</strong>scepoli: - Egli è risuscitato<br />
dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo<br />
vedrete" (Matteo 28:7). A queste donne fu chiesto<br />
<strong>di</strong> essere messaggere, <strong>di</strong> andare a raccontare<br />
una lieta notizia. <strong>Il</strong> racconto gioioso della buona<br />
notizia del Signore Gesù risorto continua<br />
attraverso i secoli, fino a noi in questa Pasqua. È<br />
risorto! È veramente risorto!<br />
La nostra risposta oggi<br />
Come risponderemo oggi all'affermazione<br />
dell'angelo: "Ecco, ve l'ho detto"? Le donne "Se<br />
ne andarono in fretta dal sepolcro con spavento<br />
e grande gioia e corsero ad annunciarlo ai<br />
suoi <strong>di</strong>scepoli" (Matteo 28:8). Non dovremmo<br />
rispondere allo stesso modo?<br />
Anche se avete paura!<br />
Anche se avete paura <strong>di</strong> ciò che la gente potrebbe<br />
pensare quando parlate della risurrezione <strong>di</strong><br />
Gesù, fatelo lo stesso! È legittimo avere paura. Con<br />
l'aiuto e la gioia del Signore, possiamo portare a<br />
termine il compito. Avete una notizia incre<strong>di</strong>bile<br />
e buona da con<strong>di</strong>videre.<br />
Con<strong>di</strong>videte la vostra gioia!<br />
Avete gioia per la vostra fiduciosa speranza <strong>di</strong> vita<br />
eterna? Dite con gioia agli altri che "Chiunque<br />
crede in lui non perirà, ma abbia vita eterna"<br />
(Giovanni 3:16). Avete una buona e lieta notizia da<br />
con<strong>di</strong>videre. Con<strong>di</strong>videte la vostra gioia!<br />
Ditelo agli altri!<br />
Notate come le donne "Se ne andarono in fretta<br />
dal sepolcro" e "corsero ad annunciarlo ai suoi<br />
<strong>di</strong>scepoli" (Matteo 28:8). "Con spavento e grande<br />
gioia" (Matteo 28:8), le donne andarono in fretta,<br />
corsero a <strong>di</strong>rlo agli altri. Andremo (correremo)<br />
anche noi a raccontare ad altri questa buona<br />
notizia <strong>di</strong> grande gioia?<br />
Anche se spaventati. Con<strong>di</strong>videte la vostra gioia.<br />
Ditelo agli altri.<br />
Ecco, ve l'ho detto!<br />
E ora, come risponderemo?<br />
PAG. 5
&<br />
<strong>Il</strong> cinismo oggettivo è quando sei una persona<br />
corretta verso il tuo prossimo, perfino cor<strong>di</strong>ale<br />
coi tuoi colleghi e capace <strong>di</strong> controllo sul<br />
tuo istinto ven<strong>di</strong>cativo quando qualcuno ti<br />
fa del male, ma a motivo, soprattutto del tuo<br />
lavoro, sei coinvolto in un progetto che <strong>di</strong>ffonde<br />
<strong>di</strong>sperazione e morte.<br />
Ad esempio, lavori, a qualsiasi titolo, per l’industria<br />
bellica. Ma è solo un esempio <strong>di</strong> professioni<br />
socialmente riconosciute e perfettamente legali,<br />
che, non<strong>di</strong>meno, generano sfruttamento e<br />
morte, vicino o lontano nel mondo.<br />
<strong>Il</strong> cinismo oggettivo è quando tu rispon<strong>di</strong> alle<br />
interrogazioni della tua coscienza con: “Se non lo<br />
faccio io, qualcun altro lo farà”.<br />
<strong>Il</strong> cinismo oggettivo è quando giri la faccia<br />
dall’altra parte per non vedere e giustifichi il<br />
tutto con espressioni tipo “In fondo, <strong>di</strong>pende<br />
dall’uso che se ne fa”. Con questo non ti riferisci<br />
solo al tabacco o al superalcolico, o ad altre cose<br />
peggiori, ma anche alla speculazione finanziaria,<br />
allo sfruttamento irresponsabile delle risorse, e al<br />
traffico umano.<br />
<strong>Il</strong> cinismo oggettivo è insi<strong>di</strong>oso, perché vuole<br />
farti approvare in coscienza ciò che dovrebbe<br />
rimanere contrad<strong>di</strong>zione, elemento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo<br />
della tua armonia con il mondo ed il creato.<br />
Prima o poi, il cinismo oggettivo <strong>di</strong>venta anche<br />
soggettivo. La capacità <strong>di</strong> provare compassione<br />
si affievolisce.<br />
Impari a rimuovere la sofferenza degli altri,<br />
<strong>di</strong>cendoti che “Non puoi farti carico <strong>di</strong> tutto”.<br />
Fino a colpevolizzare la povertà altrui con l’idea<br />
che “Se l’è cercata”.<br />
E così riesci a prendere il sole sulla spiaggia,<br />
leggendo il giornale, anche mentre alcuni fanno<br />
naufragio a 100 metri dalla riva.<br />
<strong>Il</strong> cinismo oggettivo è il padre <strong>di</strong> tutti i nostri<br />
<strong>di</strong>sturbi del sonno e della psiche. L’inconscio si<br />
prende le sue rivincite.<br />
<strong>Il</strong> cinismo oggettivo ti induce ad acconsentire<br />
alla guerra, perché “bisogna pur <strong>di</strong>fendersi”; è<br />
silente verso l’inquinamento, “è il prezzo per lo<br />
sviluppo”; ritiene plausibile una guerra nucleare,<br />
“Non furono le bombe <strong>di</strong> Hiroshima e Nagasaki<br />
a mettere fine al conflitto mon<strong>di</strong>ale?”; e, in<br />
ultimo, si arrende anche all’idea della fine del<br />
mondo, “Tanto prima o poi deve accadere”.<br />
<strong>Il</strong> cinismo oggettivo è la sconfitta della speranza,<br />
della lotta per la giustizia, del sussulto <strong>di</strong><br />
PAG. 6
GIUSTIZIA EMPATICA<br />
umanità che dentro <strong>di</strong> noi grida: “Questo non è<br />
accettabile!”.<br />
Ognuno decida quale sia la me<strong>di</strong>cina contro<br />
il cinismo oggettivo, ma, per carità, facciamo<br />
qualcosa per curarlo.<br />
Presto! Prima che sia troppo tar<strong>di</strong>!<br />
La giustizia empatica, invece, è prima <strong>di</strong> tutto<br />
senso della “giustizia”. <strong>Il</strong> bene resta bene, il<br />
male no. Dare soccorso è bene. Ometterlo è da<br />
vigliacchi. Non c’è legge che tenga.<br />
La giustizia è che un essere umano ha <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
vivere e <strong>di</strong> essere rispettato, anche se non è colto,<br />
intelligente, sano, spen<strong>di</strong>bile sul mercato del<br />
lavoro.<br />
La giustizia è la tutela per la vedova e il pane per<br />
l’orfano.<br />
La giustizia “empatica” non <strong>di</strong>venta giustizialista.<br />
Non si ven<strong>di</strong>ca. Non agita le manette. Non applica<br />
la pena <strong>di</strong> morte e neppure l’ergastolo ostativo.<br />
La giustizia empatica riesce a guardare negli<br />
occhi della vittima, mostrando capacità <strong>di</strong><br />
intuirne le sofferenze, ma sa guardare negli occhi<br />
anche del carnefice, senza propositi <strong>di</strong> vendetta.<br />
La giustizia empatica sa che c’è vita per tutti e<br />
tutte, se solo la sappiamo proteggere.<br />
La giustizia empatica sa andare oltre il formalismo<br />
giuri<strong>di</strong>co che ti fa <strong>di</strong>re “E’ vietato dormire sotto i<br />
ponti <strong>di</strong> Parigi sia ai poveri che ai ricchi”.<br />
La giustizia empatica ti fa mettere il corpo<br />
dove metti le parole. Sa, che a volte, per avere<br />
giustizia devi rispondere alla domanda “A cosa<br />
sei <strong>di</strong>sposto a rinunciare?” o anche “Cosa sei<br />
<strong>di</strong>sposto a trasgre<strong>di</strong>re?”.<br />
<strong>Il</strong> cinismo oggettivo è il prodotto della nostra<br />
società a capitalismo avanzato. È freddo,<br />
in<strong>di</strong>fferente, solo apparentemente cor<strong>di</strong>ale.<br />
La giustizia empatica, è residuo <strong>di</strong> antiche<br />
sapienze, profumo <strong>di</strong> messaggio evangelico,<br />
attesa dell’amore <strong>di</strong> Cristo. È calda, attenta,<br />
genuinamente umana.<br />
Oggi viviamo nel tempo in cui non si danno più<br />
strade interme<strong>di</strong>e. Bisogna scegliere.<br />
O ti deci<strong>di</strong> per la giustizia empatica, o sarai<br />
fatalmente risucchiato dal cinismo oggettivo.<br />
Dio non è neutrale. Ci <strong>di</strong>ce:<br />
“Io prendo a testimoni contro <strong>di</strong> voi il cielo e la<br />
terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte,<br />
la bene<strong>di</strong>zione e la male<strong>di</strong>zione. Scegli dunque<br />
la vita!” Deuteronomio 30:19.<br />
PASTORE<br />
Massimo Aprile<br />
PAG. 7
C O R P O D I<br />
“Ed erano perseveranti nell'attendere all'insegnamento degli apostoli, nella<br />
Storia<br />
<strong>Il</strong> Corpo <strong>di</strong> Luserna San<br />
Giovanni è stato fondato nel<br />
1890 dal Colonnello Fritz<br />
Malan (primo a sinistra nella<br />
foto con il Generale William<br />
Booth, fondatore<br />
dell'Esercito della Salvezza).<br />
Tema dell'anno<br />
Per l’anno <strong>2023</strong> il Signore ci<br />
ha messo a cuore <strong>di</strong> ‘fissare<br />
lo sguardo su Gesù!” <strong>Il</strong> nostro<br />
versetto guida per<br />
quest’anno si trova in Ebrei<br />
al capitolo 12 versetto 2:<br />
“Fissiamo lo sguardo su<br />
Gesù, Colui che crea la fede e<br />
la rende perfetta.”<br />
La nostra comunità<br />
All'Esercito della Salvezza c’è<br />
posto per te!<br />
Persone <strong>di</strong> qualsiasi età,<br />
estrazione sociale o<br />
nazionalità si riuniscono ogni<br />
settimana nella nostra sala e<br />
sono accolti senza<br />
<strong>di</strong>scriminazione.<br />
È nostro desiderio crescere<br />
insieme nella grazia del<br />
Signore Gesù.<br />
E se chiudessimo le porte?<br />
Questa è stata la nostra prima domanda quando siamo<br />
arrivati a Torre Pellice. “Cosa mancherebbe in questa<br />
comunità se non ci fosse più l’Esercito della Salvezza?” La<br />
seconda domanda è stata, “Cosa aggiunge, invece, la nostra<br />
presenza?” Abbiamo trascorso i mesi successivi nella<br />
preghiera, cercando <strong>di</strong> scoprire quello che il Signore già<br />
stava facendo in questa citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong> montagna e quali<br />
fossero i bisogni ai quali potevamo venire incontro.<br />
In quel periodo abbiamo letto il passo <strong>di</strong> Atti degli Apostoli,<br />
4:42-47 in cui viene descritta la vita della neonata chiesa <strong>di</strong><br />
Gerusalemme e dove i credenti mangiavano insieme,<br />
lodavano insieme, pregavano insieme, e crescevano insieme.<br />
Questo ci ha profondamente toccati e ispirati. Non volevamo<br />
essere un club esclusivo della domenica mattina, ma<br />
desideravamo essere una famiglia inclusiva che viveva la<br />
fede nel quoti<strong>di</strong>ano, insieme.<br />
C’è un posto a Tavola per Te!<br />
Una delle prime cose che abbiamo notato era la solitu<strong>di</strong>ne<br />
della gente intorno a noi nonostante l’abbondanza <strong>di</strong> mezzi<br />
<strong>di</strong> comunicazione e reti sociali. Un versetto in particolare ha<br />
attirato la nostra attenzione, “Erano perseveranti… nella<br />
comunione fraterna… e nello spezzare il pane” (Atti 2:42).<br />
Abbiamo ristrutturato la cucina, or<strong>di</strong>nato tavolini e tovaglie…<br />
e il Selah Café ha aperto le sue porte. Dal martedì al venerdì,<br />
chi voleva, poteva venire a mangiare in compagnia.<br />
A volte eravamo 8 e altre volte 26 e in qualche modo, il cibo<br />
bastava sempre.<br />
Dopo la chiusura dovuta alla<br />
pandemia, abbiamo riaperto le<br />
porte il mercoledì e il venerdì. La<br />
gente ha ripreso a venire come<br />
anche nuovi visitatori, per<br />
con<strong>di</strong>videre un pasto e lanciarsi<br />
in conversazioni <strong>di</strong> ogni tipo.<br />
Non importa perché vieni, quel<br />
che conta è che trovi la via. Dal<br />
sindaco a commercianti, dalle<br />
vedove alle mamme single, dal<br />
pensionato a chi cerca lavoro:<br />
Al Selah Café c’è un posto a tavola per te!<br />
PAG. 8
TORRE PELLICE<br />
comunione fraterna, nello spezzare il pane e nelle preghiere.” Atti 2:42<br />
“La Parola si è fatta carne , e si è trasferita nel quartiere.”<br />
Questa parafrasi <strong>di</strong> Giovanni 1:14 è <strong>di</strong>ventata per noi una seconda<br />
linea guida. Gesù è <strong>di</strong>ventato uomo e si è trasferito nel quartiere.<br />
Noi siamo le Sue mani e i Suoi pie<strong>di</strong>. Come possiamo amare chi ci<br />
circonda come Lui ama noi? <strong>Il</strong> 2 <strong>di</strong>cembre 2017 è nevicato per ore e,<br />
notando i conta<strong>di</strong>ni infreddoliti vicino ai loro banchi al mercato,<br />
circondati dalla neve, abbiamo deciso <strong>di</strong> fare del tè e del caffè e<br />
portarglielo. Questo ha dato inizio a un’amicizia che dura oramai da<br />
5 anni. Ogni mercoledì e venerdì, insieme ai volontari passiamo per<br />
una chiacchierata e offriamo una<br />
bevanda calda (tassativamente fredda in<br />
estate!). Sono momenti preziosi <strong>di</strong> scambio e <strong>di</strong> amicizia. All'inizio i<br />
conta<strong>di</strong>ni ci chiedevano se bastasse un grazie. Erano sorpresi che<br />
qualcuno portasse loro del caffè senza aspettarsi nulla in ritorno. Ora ci<br />
aspettano con un sorriso e serenità; sanno che siamo lì semplicemente<br />
perché gli vogliamo bene.<br />
Lo stesso vale per chi viene al Ri-shop, alla <strong>di</strong>stribuzione dei pacchi o al<br />
corso d’italiano per stranieri. Quello che ci spinge è sempre l’amore per<br />
ognuna <strong>di</strong> queste persone, un interesse sincero per la loro storia, e il<br />
desiderio <strong>di</strong> vedere le loro vite trasformate da Gesù Cristo.<br />
“E tutti i giorni andavano assidui e concor<strong>di</strong> al tempio … lodando Dio…”<br />
Siamo convinti che la fede non vada vissuta solo <strong>di</strong> domenica e che<br />
l’adunanza non sia il culmine della nostra settimana. Che si tratti degli<br />
stu<strong>di</strong> biblici, gli incontri <strong>di</strong> preghiera, i pasti, e quello che facciamo con<br />
e per la comunità, il nostro desiderio e che ogni cosa sia fatta per la<br />
Gloria <strong>di</strong> Dio e che ogni attività ci avvicini a Lui e ci aiuti a crescere a<br />
Sua somiglianza, in<strong>di</strong>vidualmente e come comunità.<br />
Ogni momento della settimana del Corpo <strong>di</strong> Torre Pellice vuole essere<br />
un atto <strong>di</strong> lode al nostro Signore (Romani 12:1-2).<br />
“E il Signore a"iungeva ogni giorno a#a loro comunità<br />
que#i che venivano salvati..”<br />
E quin<strong>di</strong>? Anziché chiudere le porte, le abbiamo<br />
spalancate. Desideriamo che questo sia un luogo aperto<br />
dove tutti si sentono a loro agio, accolti, amati e possono<br />
incontrare Gesù Cristo.<br />
All’Esercito della Salvezza c’è posto per i tuoi sogni, per le<br />
tue speranze, c’è ascolto e accoglienza. Puoi venire così<br />
come sei e trovare il tuo posto in questa grande famiglia.<br />
PAG. 9
x<br />
Gesù - uomo dei mille giorni<br />
MAGGIORE<br />
Russell Pipe<br />
Alcune <strong>di</strong> quelle giornate – così intense!<br />
<strong>Il</strong> timore nei cuori dei tuoi <strong>di</strong>scepoli<br />
quando calmasti la tempesta!<br />
La gratitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> coloro che avevi<br />
guarito…<br />
La certezza della tua identità quando riducesti al<br />
silenzio i tuoi oppositori.<br />
Ma la stanchezza <strong>di</strong> essere sempre in vista,<br />
sempre ricercato, senza mai un momento <strong>di</strong><br />
pace…<br />
E poi, il terrore, l’angoscia e il trionfo degli ultimi<br />
giorni...<br />
Ma furono tre anni, più <strong>di</strong> mille giorni! È probabile<br />
che qualche volta ci sia stata una giornata<br />
<strong>di</strong>fferente – una giornata sprecata – una giornata<br />
quando sentivi la nostalgia della falegnameria <strong>di</strong><br />
Nazaret… il profumo del legno appena tagliato, la<br />
sod<strong>di</strong>sfazione dei pezzi montati insieme per fare<br />
un tavolo, una se<strong>di</strong>a… un lavoro finito, un oggetto<br />
utile, frutto della tua fatica ma anche della tua<br />
destrezza – una giornata benedetta dal lavoro<br />
ben fatto, poi la cena per la quale offrivi il tuo<br />
ringraziamento a Dio, prima <strong>di</strong> andare al dolce<br />
riposo del sonno…<br />
Per molti anni hai lavorato con il legno. Ci piace<br />
credere che eri un falegname molto esperto! Che<br />
ironia, per l’ultimo giorno della tua vita d’uomo,<br />
per un’ultima volta, avevi a che fare con il legno.<br />
Ma questa volta, con due pezzi <strong>di</strong> legno che per<br />
tutti i secoli a venire sarebbero stati il simbolo <strong>di</strong><br />
questo giorno, il giorno della nostra salvezza.<br />
Oggi abbiamo croci fatte in tutti i materiali –<br />
<strong>di</strong> legno, <strong>di</strong> ceramica, <strong>di</strong> acciaio inossidabile,<br />
<strong>di</strong> argento, d’oro, magari arricchite <strong>di</strong> perle, <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>amanti. Tutte fatte con cura e con l’intenzione<br />
<strong>di</strong> creare un oggetto bello da guardare.<br />
Ancora ironia… le persone che guardavano quella<br />
croce sulla quale l’Uomo era stato inchiodato,<br />
non vedevano bellezza, vedevano orrore, agonia,<br />
la sofferenza dell’Uomo più buono che fosse mai<br />
vissuto. Per quell’Uomo è stata la giornata più<br />
dura della sua vita, in cui ha sperimentato le forze<br />
del male a noi ancora sconosciute. Per noi, pur<br />
nella sua cruda brutalità, è stata la giornata più<br />
bella nella nostra storia collettiva e in<strong>di</strong>viduale –<br />
il giorno della salvezza.<br />
PAG. 10
Perché cercate il<br />
vivente<br />
tra i morti?<br />
egli<br />
non è qui, ma è<br />
risuscitato<br />
LUCA 24:5-6
Una<br />
Vita<br />
consacrata al<br />
<strong>di</strong>Dio<br />
TRIBUTO ALLA VITA DELLA CAPITANA FRANCESCA DI NUCCI-LONGO (1978-<strong>2023</strong>)<br />
La Capitana Francesca Di Nucci-Longo ci ha<br />
lasciati l’11 marzo scorso.<br />
Attraverso la sua vita salutista vogliamo<br />
con<strong>di</strong>videre la sua testimonianza <strong>di</strong> una<br />
vita consacrata al servizio <strong>di</strong> Dio.<br />
Nata il 15 ottobre 1978 a Velletri (ROMA), conobbe<br />
Luca Longo durante un Erasmus in Spagna, che<br />
poi sarebbe <strong>di</strong>ventato suo marito. Attraverso <strong>di</strong><br />
lui conobbe la realtà dell’Esercito della Salvezza<br />
e, dopo essersi convertita al Signore, volle seguire<br />
la chiamata a servire il Signore a tempo pieno<br />
nell’Esercito.<br />
Entrò alla Scuola <strong>di</strong> Formazione per Ufficiali<br />
nella Sessione: “Aral<strong>di</strong> della Risurrezione” e,<br />
dopo due anni <strong>di</strong> formazione, il 4 maggio 2013 fu<br />
consacrata Ufficialessa con il grado <strong>di</strong> Tenente.<br />
Insieme a suo marito furono inviati al Corpo <strong>di</strong><br />
Castelvetrano (TP) dove rimasero fino al 2021.<br />
Nel suo ministero Francesca ha sviluppato il<br />
dono dell’insegnamento. <strong>Il</strong> suo desiderio era <strong>di</strong><br />
insegnare la parola <strong>di</strong> Dio. Si preparava con tanto<br />
impegno per gli stu<strong>di</strong> biblici e per la pre<strong>di</strong>cazione.<br />
Nel febbraio 2019 fu nominata Redattrice del<br />
giornale ufficiale dell’Esercito della Salvezza,<br />
“Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong>”.<br />
Nel 2021 ci fu il secondo Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Marcia verso<br />
Roma e Francesca ricevette la responsabilità<br />
amministrativa al Centro Sociale <strong>di</strong> Roma.<br />
Poco dopo cominciarono a palesarsi problemi<br />
<strong>di</strong> salute fisica, che andarono peggiorando<br />
progressivamente.<br />
La Capitana lascia un vuoto immenso su questa<br />
terra. La famiglia salutista si stringe attorno alle<br />
due famiglie Di Nucci-Longo in questi momenti<br />
<strong>di</strong> lutto. Francesca, però, sapeva che nel mondo<br />
salutista non <strong>di</strong>ciamo che una persona è morta,<br />
bensì che la morte è un passaggio verso la vita<br />
eterna. Francesca è stata quin<strong>di</strong> promossa alla<br />
Gloria Celeste.<br />
In Giovanni 11:25-26 "Gesù <strong>di</strong>sse: “Io sono la<br />
risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se<br />
muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non<br />
morrà in eterno".<br />
Francesca ha insegnato queste parole.<br />
Sicuramente, come fa Gesù al termine <strong>di</strong> questo<br />
passaggio, avrebbe chiesto a ciascuno: "Cre<strong>di</strong> tu<br />
questo?"<br />
Francesca ci credeva fermamente. Ora è al<br />
cospetto del Signore.<br />
Alleluia.<br />
Voglio conquistare anime per Gesù<br />
PAG. 12
"Ho combattuto il buon<br />
combattimento<br />
ho finito la<br />
, ho conservato la<br />
Fede<br />
"<br />
TENENTE AUS.<br />
<strong>Il</strong>aria Castaldo<br />
RESPONSABILE DEL CORPO<br />
ATENA LUCANA<br />
TRIBUTO ALLA VITA DEL MAGGIORE GIOVANNI BATTISTA BRUNO (1938-<strong>2023</strong>)<br />
Lunedì 20 febbraio ad Atena Lucana (SA)<br />
abbiamo salutato il Maggiore Giovanni<br />
Battista Bruno, che ha servito come<br />
ufficiale (ministro <strong>di</strong> culto) dal 1963 al 2002<br />
nell’Esercito della Salvezza.<br />
Barbiere <strong>di</strong> professione, dopo essersi convertito,<br />
nel 1962 frequentò la Scuola <strong>di</strong> Formazione per<br />
Ufficiali dell’Esercito della Salvezza in Svizzera,<br />
nella Sessione dal nome “Eroi della fede” e,<br />
dopo un anno, fu consacrato come Tenente. Nel<br />
1965 sposò la tenente Eva Paone per continuare<br />
insieme il ministero. Con la famiglia, che man<br />
mano aumentava, ha servito in vari luoghi<br />
d’Italia come Responsabile <strong>di</strong> comunità o come<br />
Responsabile <strong>di</strong> Centri Vacanze e Opere Sociali.<br />
<strong>Il</strong> versetto che ha connotato il suo saluto è tratto<br />
dalla seconda lettera <strong>di</strong> Paolo a Timoteo 4:7 - “Ho<br />
combattuto il buon combattimento, ho finito<br />
la corsa, ho conservato la fede.” Effettivamente,<br />
durante la sua vita, il Maggiore Bruno è stato un<br />
combattente che prima ha lottato con il Signore<br />
e, dopo averlo conosciuto, ha combattuto per il<br />
Signore. La sua è stata una vita <strong>di</strong> ricerca: leggeva<br />
continuamente la Bibbia, approfon<strong>di</strong>va le sue<br />
conoscenze e cercava sempre occasioni per<br />
parlare della salvezza che Gesù può dare.<br />
Non perdeva occasione <strong>di</strong> testimoniare: anche in<br />
ospedale, pochi giorni prima <strong>di</strong> lasciare questa<br />
terra, <strong>di</strong>ceva agli infermieri che pregava per<br />
loro. Pregava per i vicini <strong>di</strong> letto e, quando gli<br />
mancava l’ossigeno, riferiva <strong>di</strong> aver evangelizzato<br />
tutto il reparto. Non era vero, ma era quello che<br />
immaginava <strong>di</strong> voler fare, e che avrebbe fatto se<br />
si fosse sentito meglio!<br />
“Dai il tuo cuore a Gesù! Leggi la Bibbia! Conosci il<br />
Signore?” erano i suoi argomenti preferiti. Faceva<br />
le cose con cura, era meticoloso e non buttava via<br />
nulla, sia in senso materiale sia spirituale: da ogni<br />
esperienza, bella o brutta che fosse, lui sapeva<br />
trarre degli insegnamenti che con<strong>di</strong>videva con<br />
coloro che incontrava.<br />
<strong>Il</strong> funerale è stata l’ultima occasione del Maggiore<br />
perché il Vangelo fosse proclamato attraverso il<br />
ricordo <strong>di</strong> un uomo che ha servito con tenacia,<br />
ha accolto con amore, ha incoraggiato con<br />
intenzionalità, perché sapeva esattamente in chi<br />
aveva creduto e quale fosse il suo compito.<br />
Come il suo omonimo nella Bibbia, Giovanni il<br />
Battista, lui voleva aprire la strada. <strong>Il</strong> Giovanni della<br />
Bibbia doveva spianare la strada per il Messia, e il<br />
maggiore Bruno voleva aprire la strada nei cuori<br />
delle persone per il Signore!<br />
La sua lettura preferita nei giorni in ospedale era<br />
il capitolo 3 del Vangelo <strong>di</strong> Giovanni, che narra<br />
l’incontro <strong>di</strong> Nicodemo, un capo dei giudei, con<br />
Gesù. Una storia che si svolge al buio, <strong>di</strong> sera,<br />
un incontro privato nel quale Nicodemo non<br />
parte dal presupposto <strong>di</strong> sapere tutto, ma vuole<br />
capire da sé stesso. Anche il Maggiore Bruno<br />
non avrebbe mai seguito uno sconosciuto, non<br />
avrebbe mai dato la propria vita al servizio <strong>di</strong><br />
qualcuno del quale non aveva capito l’essenza,<br />
nel quale non aveva creduto profondamente.<br />
<strong>Il</strong> Maggiore è stato con il suo Signore fino<br />
all’ultimo momento della sua vita e ora attende<br />
in pace la risurrezione. Nell’Esercito della Salvezza<br />
viviamo la morte come un passaggio alla vita<br />
eterna e <strong>di</strong>ciamo: “<strong>Il</strong> maggiore Giovanni è stato<br />
promosso alla Gloria Celeste!”<br />
Sicuramente lui vorrebbe che questo suo breve<br />
ricordo fosse ancora un’occasione, per qualcuno<br />
che leggerà, <strong>di</strong> considerare la qualità della propria<br />
relazione con Dio.<br />
MAGGIORE<br />
GIOVANNI<br />
BATTISTA<br />
BRUNO<br />
PAG. 13
Ti è chiaro a che punto sei nella vita e come sarà il tuo futuro?<br />
Oppure ti trovi in un momento in cui tutto ti sembra poco chiaro e vorresti riorientarti?<br />
Allora sei il benvenuto al DFL (Design For Life)!<br />
In questo fine settimana per tutti coloro che hanno più <strong>di</strong> 18 anni affronteremo<br />
domande come:<br />
• "Chi sono?”<br />
• “Come mi vede Dio?”<br />
• “Dove mi trovo?”<br />
• “Come potrebbe essere il mio futuro?"<br />
La partecipazione costa € 110 e comprende 2 pernottamenti, 5 pasti, spuntini, oltre a<br />
vari documenti e materiali. Si prega <strong>di</strong> iscriversi entro il 30 aprile.<br />
Chie<strong>di</strong> il Modulo d'Iscrizione all'Ufficiale del tuo Corpo oppure...<br />
Contattaci a sede.nazionale@esercitodellasalvezza.org
L’A B C della Salvezza…<br />
- DIO TI AMA (GIOVANNI 3:16)<br />
X- HAI PECCATO (ROMANI 3:23: “TUTTI HANNO PECCATO……”)<br />
+- GESÙ È MORTO PER TE (1 PIETRO 3:18)<br />
-> DEVI DECIDERE DI VIVERE PER LUI (GIOVANNI 1:12)<br />
La Bibbia in un anno…<br />
A Aprile leggi:<br />
✅ Settimana 14: La storia <strong>di</strong> Debora: Giu<strong>di</strong>ci 4<br />
✅ Settimana 15: La storia <strong>di</strong> Sansone: Giu<strong>di</strong>ci 16:4-31<br />
✅ Settimana 16: La storia <strong>di</strong> Rut: Rut 1<br />
✅ Settimana 17: La storia <strong>di</strong> Samuele: 1 Samuele 3<br />
Un messaggio per te…<br />
TI È MAI CAPITATO DI CHIAMARE TUA MAMMA O IL TUO<br />
PAPÀ QUANDO TI TROVI AI GIARDINETTI E, NONOSTANTE<br />
CI SIANO TANTI ADULTI CHE POTREBBERO RISPONDERE AL<br />
NOME ‘MAMMA! PAPÀ!’ SOLO I TUOI GENITORI SI<br />
GIRANO? LORO CONOSCONO IL SUONO DELLA TUA<br />
VOCE. ALLO STESSO MODO, SAI SEMPRE QUANDO SONO I<br />
TUOI GENITORI A CHIAMARTI! LE TUE ORECCHIE E IL TUO<br />
CUORE RISPONDONO ALLA LORO VOCE.<br />
LA BIBBIA CI DICE CHE NOI SIAMO COME PECORELLE E<br />
CHE GESÙ È IL BUON PASTORE! NOI SENTIAMO LA SUA<br />
VOCE E LUI CI CONOSCE (GIOVANNI 10:27).<br />
LE NOSTRE VITE SONO PIENE DI RUMORI E SUONI… MA IL<br />
NOSTRO CUORE E LE NOSTRE ORECCHIE SONO STATE<br />
FATTE PER RICONOSCERE LA VOCE DI GESÙ. LUI CI PARLA<br />
E CI CHIAMA A SÉ… PROPRIO COME HA FATTO CON IL<br />
PICCOLO SAMUELE (LEGGERAI LA SUA STORA ALLA FINE<br />
DEL MESE).<br />
QUANDO HAI BISOGNO DI CONFORTO, DI CONSIGLI, DI<br />
CORAGGIO CHIEDI AL SIGNORE DI AIUTARTI A SENTIRE LA<br />
SUA VOCE. PIÙ LO FARAI, PIÙ LUI TI PARLERÀ, PIÙ<br />
IMPARERAI A RICONOSCERE LA SUA VOCE NELLA FOLLA.<br />
COSÌ APPROFONDIRAI LA PIÙ BELLA AMICIZIA DELLA TUA<br />
VITA! QUELLA CON IL SIGNORE GESÙ.<br />
Aiuta Samuele a rispondere al Signore…<br />
1 Samuele 2:2<br />
“Non c’è nessuno che sia santo<br />
come l'Eterno, poiché non c’è<br />
altro Dio fuori <strong>di</strong> [Lui]; né c’è<br />
ròcca pari al nostro Dio.”<br />
Un versetto da memorizzare…<br />
A S I G N<br />
OR<br />
L<br />
R<br />
B Y M<br />
T E<br />
A<br />
S L R P U<br />
I<br />
P S O U T L<br />
E<br />
P U<br />
E<br />
R<br />
O L<br />
C T<br />
J<br />
R<br />
A F<br />
K<br />
S V S A H<br />
R E O A B N<br />
I<br />
T<br />
S<br />
D E<br />
I C U RO<br />
La mia amicizia con Gesù….<br />
CARI LETTORI, MI CHIAMO LIAM E HO 9 ANNI. MI PIACE GIOCARE A HOCKEY,<br />
DISEGNARE, E ANDARE IN BICI.<br />
TUTTE LE SERE, DOPO CENA, LEGGIAMO INSIEME UNA STORIA DELLA BIBBIA<br />
PER IMPARARE A CONOSCERE MEGLIO GESÙ. È UNO DEI MIEI MOMENTI<br />
PREFERITI DELLA GIORNATA.<br />
QUESTO DICEMBRE SONO DIVENTATO GIOVANE SOLDATO PERCHÉ AMO<br />
GESÙ E VOGLIO VIVERE CON LUI E PER LUI.<br />
MIA MAMMA MI HA DETTO CHE GESÙ TORNERÀ QUANDO TUTTI<br />
AVRANNO SENTITO PARLARE DI LUI… E COSÌ HO DECISO CHE<br />
DA GRANDE SARÒ UN MISSIONARIO E ANDRÒ A PARLARE A<br />
TUTTI DI GESÙ. VOGLIO AFFRETTARE IL SUO RITORNO<br />
PERCHÉ NON VEDO L’ORA DI STARE CON LUI.
PROPOSTA DI LETTURA<br />
DESCRIZIONE<br />
Lo scettico Josh McDowell era convinto che i cristiani<br />
fossero tutti fuori <strong>di</strong> testa. Li ri<strong>di</strong>colizzava e li insultava;<br />
in seguito decise <strong>di</strong> combatterli con le sue scrupolose<br />
ricerche per confutare le affermazioni <strong>di</strong> Gesù Cristo.<br />
Con sua sorpresa, scoprì che l’evidenza suggeriva<br />
esattamente l’opposto – che Gesù invece <strong>di</strong> essere<br />
semplicemente un falegname ebreo del I secolo, era<br />
veramente il Dio che sosteneva <strong>di</strong> essere.<br />
Fin dalla sua prima pubblicazione, Più che un<br />
Falegname ha venduto più <strong>di</strong> 15 milioni <strong>di</strong> copie e<br />
trasformato innumerevoli vite. Adesso, in questa<br />
e<strong>di</strong>zione aggiornata e ampliata, Josh è affiancato<br />
da suo figlio Sean nell’affrontare le domande che la<br />
generazione <strong>di</strong> oggi continua a porre:<br />
“Posso essere spirituale senza credere in Dio?”<br />
“Come posso essere sicuro che la mia vita abbia un<br />
valore?”<br />
“È veramente possibile conoscere qualcosa <strong>di</strong> certo<br />
su Dio o su Gesù?”<br />
Leggi la storia. Soppesa i fatti. Sperimenta il suo<br />
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