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Il GRIDO di Guerra - MAGGIO 2023

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Noi guar<strong>di</strong>amo il tuo splendore,<br />

Nei nostri volti il tuo bagliore!<br />

Esercito della Salvezza esercito.della.salvezza SalvationArmyIT<br />

Maggio <strong>2023</strong><br />

PERIODICO DELL’ESERCITO DELLA SALVEZZA


IL MONDO HA BISOGNO DI<br />

BUONE NOTIZIE<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

03ten. aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo<br />

H2O: L'ACQUA<br />

04Franco Paone<br />

IL TESORO NASCOSTO<br />

05soldato Edgardo Hernandez<br />

STORIA DELL'ESERCITO<br />

DELLA SALVEZZA<br />

08ten. aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo<br />

06<br />

VINCERE IL MALE<br />

CON IL BENE<br />

biblista Daniele Garrone<br />

13<br />

CAFFÈ BIBLICO<br />

ten. Gildas Ouakatoulou<br />

LUCANA: UNA CASA<br />

IN CERCA<br />

DI UNA NUOVA VITA<br />

10ATENA<br />

IL <strong>GRIDO</strong> MINI<br />

Jessica Welch<br />

15cap.<br />

Anno LXIII<br />

Numero 856<br />

Maggio <strong>2023</strong><br />

12<br />

ESERCITO DELLA<br />

SALVEZZA & ME<br />

Questo mese:<br />

Vincenzo Daniele Troìna<br />

IL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />

Organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza<br />

Dir. Responsabile: ten. col. Massimo Tursi<br />

Team E<strong>di</strong>toriale: ten. aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo, magg.<br />

Samuel Walzer, magg. Virginia Pavoni.<br />

Progetto Grafico: soldato Keimer Fernández<br />

Reg. Trib. N°8143 del 26/06/1961<br />

IBAN IT 67 S 02008 03284 000102712418<br />

DICHIARAZIONE DI MISSIONE DELL'ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />

L’Esercito della Salvezza è un movimento evangelico internazionale e parte della Chiesa Cristiana<br />

universale. <strong>Il</strong> suo messaggio è fondato sulla Bibbia. <strong>Il</strong> suo ministero è motivato dall'amore <strong>di</strong> Dio. La<br />

sua missione è proclamare il Vangelo <strong>di</strong> Gesù Cristo e andare incontro ai bisogni dell'umanità senza<br />

<strong>di</strong>scriminazione.<br />

ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />

Quartiere Generale Nazionale<br />

Via degli Apuli, 39 - 00185 Roma<br />

Tel. 0644740630 - Fax: 0644740640<br />

Capo del Comando: ten. col. Andrew Morgan<br />

www.esercitodellasalvezza.org<br />

Quartiere Generale Internazionale<br />

101 Queen Victoria Street, London EC4P 4EP<br />

Fondatore: William Booth<br />

Generale: Brian Peddle<br />

DICHIARAZIONE D’INTENTI DEL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />

<strong>Il</strong> Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> - contro il male e l’ingiustizia è l’organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza.<br />

Esso è l’espressione del pensiero del nostro movimento. Pertanto ha tre obbiettivi principali:<br />

evangelizzazione, informazione sulle attività e l’Opera in Italia, informazione a livello internazionale.<br />

Questi obbiettivi saranno conseguiti me<strong>di</strong>ante la pubblicazione <strong>di</strong> brevi articoli attuali e rispondenti alla<br />

nostra cultura<br />

Questo perio<strong>di</strong>co è associato alla<br />

Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana<br />

Tutte le citazioni bibliche in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” sono dalla versione Nuova Riveduta<br />

ad eccezione dove specificato: D: Diodati; R: Riveduta; ND: Nuova Diodati; TILC: Interconfessionale; PEV: La Parola è Vita.<br />

Tutte le immagini utilizzate in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” provengono da pixabay.com<br />

ad eccezione dove specificato.


EDITORIALE<br />

Benvenuti alle prime<br />

pagine del<br />

<strong>di</strong><br />

maggio<br />

TENENTE AUS.<br />

<strong>Il</strong>aria Castaldo<br />

RESPONSABILE DEL CORPO<br />

DI ATENA LUCANA<br />

Ogni mese il nostro giornale ha lo scopo<br />

<strong>di</strong> raccontare le attività dell’Esercito<br />

della Salvezza in Italia ma, sopra<br />

ogni cosa, <strong>di</strong> testimoniare la nostra<br />

fede in Dio, la speranza che abbiamo in Gesù e<br />

la trasformazione che lo Spirito Santo compie<br />

nelle vite <strong>di</strong> coloro che glielo permettono.<br />

Cambiamento, è proprio <strong>di</strong> questo che leggerete<br />

nell’articolo del prof. Garrone. Cambiamento<br />

non del nostro guardaroba o del nostro look,<br />

ma ad<strong>di</strong>rittura del nostro modo <strong>di</strong> guardare il<br />

mondo, il prossimo e la società, <strong>di</strong>venendo parte<br />

attiva nel processo <strong>di</strong> fare il bene, desiderarlo e<br />

vincere il male proprio con il bene! Difficile, ma<br />

non impossibile, se conosciamo il Signore!<br />

La relazione con Gesù ci aiuta anche a equilibrare<br />

le nostre relazioni interpersonali e rivederle alla<br />

luce <strong>di</strong> questa trasformazione.<br />

<strong>Il</strong> caldo comincia ad affacciarsi dopo una<br />

primavera altalenante? Allora vi proponiamo<br />

una riflessione sull’acqua, sia intesa come<br />

risorsa preziosa, spesso sprecata dai Paesi ricchi<br />

e mancante in quelli poveri, sia come risorsa<br />

spirituale. Gesù ci assicura un’acqua viva che si<br />

rinnova continuamente!<br />

Ma sono quasi certa che in questo numero<br />

troverete anche qualche informazione che non<br />

conoscevate.<br />

Ad esempio: sapevate che, solo tre anni dopo che<br />

i fratelli Lumière avevano inventato il cinema,<br />

l’Esercito della Salvezza creò, in Australia, il<br />

Limelight Department, uno dei primi stu<strong>di</strong><br />

cinematografici al mondo?<br />

E sapete che ad Atena Lucana (SA) l’Esercito della<br />

Salvezza ha uno splen<strong>di</strong>do centro immerso in un<br />

uliveto con appartamenti pronti ad ospitarvi?<br />

In più, se siete bambini o giovani, o genitori in<br />

cerca <strong>di</strong> vacanze sane per i vostri figli avrete<br />

notizia dei campi estivi che l’Esercito della<br />

Salvezza offre! E per i più piccoli c’è una pagina<br />

de<strong>di</strong>cata!<br />

Vi invitiamo a leggere il Grido, a regalarlo, a<br />

<strong>di</strong>ffonderlo. <strong>Il</strong> mondo ha bisogno <strong>di</strong> buone notizie!<br />

PAG. 3


H 2 O:L'acqua<br />

Franco Paone<br />

Dal 1992 le Nazioni Unite hanno scelto il<br />

22 marzo come la Giornata Mon<strong>di</strong>ale<br />

dell’Acqua (World Water Day), la fonte<br />

rinnovabile per eccellenza.<br />

Lo scopo è quello <strong>di</strong> innescare delle riflessioni su<br />

questioni specifiche e su come utilizziamo questo<br />

bene primario. <strong>Il</strong> tentativo delle Istituzioni, dettato<br />

peraltro da <strong>di</strong>fficoltà oggettive, è sempre quello<br />

<strong>di</strong> sensibilizzare le persone, soprattutto coloro<br />

che hanno a sufficienza, a ridurre gli sprechi. Le<br />

<strong>di</strong>fficoltà sono enormi in questa gigantesca opera<br />

<strong>di</strong> informazione.<br />

Sembra, invece, prevalere il <strong>di</strong>sinteresse quasi<br />

generale verso una problematica che minaccia<br />

sempre <strong>di</strong> più le nostre esistenze, chiamando in<br />

causa le nostre abitu<strong>di</strong>ni quoti<strong>di</strong>ane. <strong>Il</strong> mondo, non<br />

solo quello abitato dai sempre meno fortunati, ha<br />

un <strong>di</strong>sperato bisogno <strong>di</strong> acqua, il pianeta rischia<br />

una grave <strong>di</strong>sidratazione sociale.<br />

Un quarto della popolazione mon<strong>di</strong>ale, circa due<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> donne e uomini non hanno accesso a<br />

fonti idriche, con problemi <strong>di</strong> non poco conto, da<br />

quelli fisici a quelli socio-sanitari. L’ultimo rapporto<br />

dell’Unesco sul tema recita: “L’umanità ha<br />

sempre più sete e resta altissima la proporzione<br />

<strong>di</strong> quanti non accedono all’acqua”. Anche nel<br />

nostro Paese, da una valutazione fatta nell’ultimo<br />

trentennio, la <strong>di</strong>sponibilità idrica si è ridotta del<br />

20% causando non pochi problemi, in primis<br />

alle colture agricole. I cambiamenti climatici,<br />

coprotagonisti, <strong>di</strong> questa catastrofe annunciata,<br />

contribuiscono alla desertificazione <strong>di</strong> aree<br />

sempre maggiori, abbandonate all’incuria.<br />

Come citta<strong>di</strong>ni sensibili e responsabili, dovremmo<br />

prenderci seriamente cura dello stato <strong>di</strong> salute<br />

del nostro pianeta; la qualità della vita della<br />

popolazione mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong>pende dall’attenzione<br />

che governi e citta<strong>di</strong>ni mettono in campo<br />

attraverso politiche/abitu<strong>di</strong>ni che preservino e<br />

<strong>di</strong>stribuiscano in modo equo le risorse naturali<br />

<strong>di</strong> cui Dio ci ha fatto dono. La nostra vita fisica<br />

è legata in<strong>di</strong>ssolubilmente all’acqua! In questi<br />

tempi <strong>di</strong> siccità dobbiamo vegliare sulla nostra<br />

anima perché anche lei rischia <strong>di</strong> essere travolta<br />

dalla <strong>di</strong>sidratazione: la vita spirituale, anch’essa,<br />

<strong>di</strong>pende dall’ ”acqua”.<br />

Gesù, conoscendo perfettamente l’importanza<br />

<strong>di</strong> questa risorsa naturale, le concede un<br />

respiro <strong>di</strong>verso, altrettanto benefico per la<br />

nostra sussistenza. Possiamo trovare il ristoro<br />

dall’arsura dei tempi complicati nei quali viviamo<br />

accostandoci e <strong>di</strong>ssetandoci alla Fonte che non<br />

si esaurisce mai, l’Acqua Viva che trasforma e<br />

guarisce i cuori.<br />

Nel Vangelo <strong>di</strong> Giovanni troviamo scritto:<br />

“… Gesù stando in pie<strong>di</strong> esclamò: - Se qualcuno<br />

ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me,<br />

come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva<br />

sgorgheranno dal suo seno.”<br />

Come credenti e citta<strong>di</strong>ni consapevoli pren<strong>di</strong>amo<br />

in seria considerazione (ne va della nostra esistenza<br />

come esseri umani), <strong>di</strong> non sprecare nemmeno<br />

una goccia <strong>di</strong> queste acque che <strong>di</strong>ssetano il corpo<br />

e danno alle nostre anime la speranza <strong>di</strong> cantare<br />

per l’Eternità alla presenza del Creatore <strong>di</strong> ogni<br />

cosa.<br />

PAG. 4


<strong>Il</strong><br />

Tesoro Nascosto<br />

SOLDATO<br />

Edgardo Hernandez<br />

CORPO DI ROMA<br />

Nel Vangelo <strong>di</strong> Matteo troviamo un<br />

passo molto interessante e piuttosto<br />

coinvolgente. <strong>Il</strong> genere letterario è<br />

quello della parabola come strumento<br />

<strong>di</strong> insegnamento, il cui obbiettivo principale è<br />

farci capire come avvicinarci alla verità profonda<br />

del Regno <strong>di</strong> Dio.<br />

Gesú prende un esempio <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana<br />

e molto comprensibile, per la maggioranza<br />

della popolazione, come poteva essere il fatto <strong>di</strong><br />

nascondere e trovare tesori <strong>di</strong> qualsiasi tipo, Gesù<br />

<strong>di</strong>sse:<br />

"Di nuovo, il Regno dei cieli e simile ad<br />

un tesoro nascosto in un campo, che un uomo,<br />

avendo trovato, nasconde: e, per la giogia<br />

che ne ha, va e vende tutto ció e compra quel<br />

campo" (Matteo 13:44)<br />

È vero che in questo esempio Gesù non<br />

specifica <strong>di</strong> che tipo <strong>di</strong> tesoro si parli, chi era<br />

il proprietario del campo e che cosa faceva. <strong>Il</strong><br />

suo svolgimento è infatti rivolto a farci capire e<br />

ricordare delle esperienze vissute nella nostra<br />

vita e per identificarci, facendo un esercizio <strong>di</strong><br />

memoria e riflessione fra ciò che si muove nel<br />

mondo materiale e ciò che rappresenta l’ambito<br />

spirituale.<br />

<strong>Il</strong> testo specifica che quell’uomo,<br />

rendendosi conto <strong>di</strong> aver trovato il tesoro, ha<br />

venduto tutto ciò che aveva per procurarselo<br />

nella maniera piú legale possibile e cosí dare<br />

un nuovo orientamento alla sua vita. Anche<br />

l’Apostolo Paolo, nella sua vita, ha avuto un<br />

incontro sorprendente con Dio mentre andava<br />

a Damasco. Nella lettera alla chiesa <strong>di</strong> Filippi<br />

afferma:<br />

"Anzi, ritengo anche tutte queste cose<br />

essere una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> fronte<br />

all'eccelenza della conocenza <strong>di</strong> Cristo Gesú,<br />

mio signore, per il quale ho perso tutte queste<br />

cose e le ritengo come tanta spazzatura per<br />

guadagnare a Cristo." (Filippesi 3:8)<br />

Ci sono molti altri esempi <strong>di</strong> persone<br />

che hanno avuto esperienze <strong>di</strong> incontro con<br />

Gesù, il vero tesoro. Ricor<strong>di</strong>amo il racconto della<br />

samaritana (Giovanni 4), che trova Gesù presso il<br />

pozzo <strong>di</strong> Giacobbe nella regione della Samaria.<br />

Questi due personaggi, Paolo e la<br />

samaritana, ci insegnano che non dobbiamo<br />

accontentarci <strong>di</strong> aver trovato il tesoro (salvezza),<br />

ma che è necessario con<strong>di</strong>videre con gli altri ciò<br />

che abbiamo ricevuto.<br />

Per concludere, a quanti <strong>di</strong> voi è capitato<br />

<strong>di</strong> vivere quel momento unico nel quale avete<br />

trovato qualcosa <strong>di</strong> speciale? È questo il senso<br />

delle parole <strong>di</strong> Gesú: esse ci trasportano in un<br />

luogo sconosciuto per tanti e desiderato da<br />

pochi, per sapere come unire il nostro tesoro<br />

più prezioso ricevuto in questa vita con quello<br />

che dobbiamo ancora raggiungere adesso che<br />

abbiamo sperimentato la sua grazia.<br />

L’invito è <strong>di</strong> lasciare tutto ciò in cui<br />

abbiamo sperato in questa vita terrena e<br />

rivolgersi a Gesù, il vero tesoro, manifestato<br />

nella salvezza che ci è stata offerta e goderne<br />

una volta che l'abbiamo ricevuta per avere una<br />

vita con un significato in questo mondo e nella<br />

Vita Eterna. Amen<br />

PAG. 5


Vincere il Male<br />

“Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini.<br />

Se è possibile, per quanto <strong>di</strong>pende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. Non fate le vostre<br />

vendette, miei cari, ma cedete il posto all' ira (<strong>di</strong> Dio); poiché sta scritto: - A me la vendetta; io<br />

darò la retribuzione -, <strong>di</strong>ce il Signore. Anzi, - se il tuo nemico ha fame, dàgli da mangiare; se<br />

ha sete, dàgli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo. Non<br />

lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene”.<br />

Romani 12:17-21<br />

lasciarti vincere dal male, ma<br />

vinci il male con il bene.”<br />

Un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong>retto, in seconda<br />

“Non<br />

persona singolare. Un consiglio,<br />

anzi un monito. Una parola lapidaria, personale,<br />

per ognuno <strong>di</strong> noi, per me, per te, in mezzo<br />

a una serie <strong>di</strong> esortazioni invece rivolte a un<br />

“voi”, cioè a una comunità, nell’esortazione che<br />

costituisce il cuore del capitolo 12 della lettera ai<br />

Romani.<br />

Si tratta della piccola comunità cristiana che<br />

cresce in mezzo a mille <strong>di</strong>fficoltà. Essa, però,<br />

sa <strong>di</strong> vivere della grazia <strong>di</strong> Dio, il grande tema<br />

dei primi un<strong>di</strong>ci capitoli della lettera. Sa che è<br />

chiamata a camminare nella quoti<strong>di</strong>anità del<br />

mondo così com’è, con un altro orientamento,<br />

anzi con una <strong>di</strong>versa mentalità (12:2 “Siate<br />

trasformati me<strong>di</strong>ante il rinnovamento della<br />

vostra mente”).<br />

La comunità, chiamata a uno stesso sentire,<br />

che non è uniformità, (v. 16: “Abbiate tra <strong>di</strong> voi<br />

un medesimo sentimento”) è fatta <strong>di</strong> persone<br />

<strong>di</strong>verse. Tutte, però, vivono della stessa grazia<br />

e ricevono la stessa vocazione. Camminano<br />

insieme, con lo stesso orientamento che viene<br />

da fuori <strong>di</strong> loro, nel mondo così com’è.<br />

In questo cammino, si è esposti al male.<br />

Si può essere vinti dal male. Pensiamo<br />

imme<strong>di</strong>atamente al male che viene da fuori,<br />

al male subito – l’opposizione, la persecuzione,<br />

l’emarginazione, la calunnia. Di questo tipo<br />

era la situazione dei destinatari della lettera <strong>di</strong><br />

Paolo. Di fronte al male subìto c’è la tentazione<br />

<strong>di</strong> reagire con la ritorsione, con la rivalsa, colpo<br />

su colpo; per usare una parola del nostro testo<br />

con la vendetta. Contro questa tentazione, Paolo<br />

mette in guar<strong>di</strong>a.<br />

Quella del male subìto, dell’attacco contro <strong>di</strong> noi<br />

non è la nostra situazione. Contiamo poco, ma<br />

siamo rispettati; ignorati, a volte guardati con<br />

scetticismo e talora sospetto, tal'altra ad<strong>di</strong>rittura<br />

con rispetto o ammirazione. Questo non vuol<br />

<strong>di</strong>re che l’invito a non essere vinti dal male non<br />

abbia niente da <strong>di</strong>rci.<br />

PAG. 6


con<br />

il Bene<br />

Daniele Garrone<br />

BIBLISTA E PASTORE<br />

C’è un male che si produce in noi come<br />

adattamento, come un adeguarsi agli<br />

atteggiamenti e agli stili che si affermano<br />

intorno a noi e che ci contagiano. Oppure ci<br />

lasciamo indurire dalla durezza che sembra<br />

prendere piede, subiamo l’oscurità dei tempi bui<br />

che ci avvolgono …<br />

Scivoliamo lentamente e spesso<br />

inconsapevolmente in un atteggiamento <strong>di</strong><br />

rassegnazione, in<strong>di</strong>fferenza, abitu<strong>di</strong>ne alle<br />

cose che non vanno - purché non ci colpiscano<br />

<strong>di</strong>rettamente … sempre sulla <strong>di</strong>fesa, magari<br />

per paura, e talora vittimisti … Ognuno “provi<br />

se stesso”, per riprendere un’altra parola<br />

dell’Apostolo.<br />

Se non siamo, qui, sopraffatti dall’aggressione<br />

del “male da fuori”, non siamo esenti dallo<br />

strisciante introdursi del “male in noi”, proprio in<br />

quell’intimo che re<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> conservare al riparo<br />

da ogni ingerenza.<br />

E qui veniamo apostrofati <strong>di</strong>rettamente e<br />

personalmente: “Non lasciarti vincere dal male,<br />

ma vinci il male con il bene”. Questo invito non<br />

è un comando che imponga sforzi sovrumani,<br />

che richieda eroismo. Dietro a questi imperativi<br />

c’è l’in<strong>di</strong>cativo della grazia, l’evangelo della<br />

vittoria <strong>di</strong> Cristo sul male e sulla morte.<br />

“Non lasciarti vincere dal male” perché lo puoi<br />

fare, con chi ha vinto il male anche per te. Paolo<br />

ci chiede <strong>di</strong> resistere al male e contrastarlo,<br />

persino in noi, non perché noi siamo più forti<br />

degli stoici, uomini e donne capaci <strong>di</strong> atti eroici,<br />

ma perché in Cristo ci è donata la possibilità <strong>di</strong><br />

farlo, perché egli <strong>di</strong>schiude una nuova realtà.<br />

Sarà questa inattesa possibilità a impe<strong>di</strong>re che<br />

siamo vinti dal male, persino in questi tempi<br />

duri e bui. Dunque: Non lasciarti vincere dal<br />

male … Amen!


<strong>Il</strong><br />

Limelight<br />

Department<br />

A<br />

partire dal 1898, <strong>Il</strong> “Limelight<br />

Department” è stato uno dei primi<br />

stu<strong>di</strong> cinematografici al mondo, gestito<br />

dall'Esercito della Salvezza a Melbourne,<br />

in Australia.<br />

Già nel 1891 produceva materiale evangelistico<br />

per l'Esercito della Salvezza, tra cui <strong>di</strong>apositive a<br />

lanterna, oltre a contratti privati e governativi. Nei<br />

suoi 19 anni <strong>di</strong> attività, il Limelight Department<br />

ha prodotto circa 300 film <strong>di</strong> varia durata,<br />

<strong>di</strong>ventando così uno dei maggiori produttori <strong>di</strong><br />

film dell'epoca.<br />

<strong>Il</strong> Limelight Department ebbe inizio ufficiosamente<br />

nel 1891, quando l'aiutante Joseph Perry avviò uno<br />

stu<strong>di</strong>o fotografico a Ballarat, Victoria, per integrare<br />

le entrate della Prison Gate Home dell'Esercito<br />

della Salvezza.<br />

Nel 1898, sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Booth, Perry iniziò<br />

a lavorare su Social Salvation, una delle prime<br />

presentazioni <strong>di</strong> questo tipo per integrare le<br />

tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong>apositive a lanterna con segmenti <strong>di</strong><br />

pellicola.<br />

L'innovazione più importante del Limelight<br />

Department si sarebbe avuta nel 1899, quando<br />

Booth e Perry iniziarono a lavorare a Sol<strong>di</strong>ers of the<br />

Cross, probabilmente il primo lungometraggio<br />

mai realizzato.<br />

La presentazione conteneva quin<strong>di</strong>ci sezioni<br />

da novanta secon<strong>di</strong> e duecento <strong>di</strong>apositive a<br />

lanterna e durava quasi due ore e mezza. La<br />

presentazione, incentrata sulla vita e sulla morte<br />

dei primi martiri cristiani, costò 550 sterline. Per<br />

l'epoca le scene erano considerate estremamente<br />

violente e comprendevano immagini come<br />

la lapidazione <strong>di</strong> Stefano, il rogo <strong>di</strong> Policarpo<br />

e cristiani senza nome che venivano torturati,<br />

decapitati, uccisi da gla<strong>di</strong>atori, annegati o bruciati<br />

vivi. La presentazione comprendeva un cast <strong>di</strong> 150<br />

Ufficiali dell'Esercito della Salvezza che all'epoca<br />

erano <strong>di</strong> stanza a Melbourne. Le numerose scene<br />

<strong>di</strong> morte hanno avuto il loro peso e il cast riportò<br />

<strong>di</strong>verse ferite, tra cui capelli e sopracciglia bruciati<br />

a causa dei fuochi utilizzati.<br />

La prima fu il 13 settembre 1901, al Melbourne Town<br />

Hall, davanti a una folla che si aggirava tra le tre e<br />

le quattromila persone. Si raccontò che le scene<br />

<strong>di</strong> morte fecero svenire <strong>di</strong>verse donne nei corridoi.<br />

Perry fece uso <strong>di</strong> effetti speciali, tra cui un leone<br />

<strong>di</strong> cartapesta, con i suoi due giovani figli come<br />

burattinai. Lo storico del cinema, Eric Reade,<br />

racconta altre tecniche: "Stefano veniva colpito<br />

con pietre <strong>di</strong> stoffa; i cristiani che rifiutavano<br />

<strong>di</strong> rinunciare alla loro fede venivano pungolati<br />

con lance <strong>di</strong> cartone per costringerli a saltare<br />

in una fossa <strong>di</strong> calce ardente. Gli sbuffi <strong>di</strong><br />

fumo che salivano dalla fossa erano nuvole<br />

PAG. 8


Sol<strong>di</strong>ers of the Cross, probabilmente<br />

il primo lungometraggio mai<br />

realizzato.<br />

TENENTE AUS.<br />

<strong>Il</strong>aria Castaldo<br />

RESPONSABILE DEL CORPO<br />

DI ATENA LUCANA<br />

STORIA DELL’ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />

<strong>di</strong> vapore provenienti da una caldaia, forzate<br />

attraverso tubi. Quando i martiri saltavano da<br />

una piattaforma costruita che rappresentava il<br />

bordo della fossa, atterravano su un materasso<br />

convenientemente situato a terra, fuori dal<br />

campo visivo delle telecamere".<br />

Sol<strong>di</strong>ers of the Cross era una produzione<br />

multime<strong>di</strong>ale, che combinava film, <strong>di</strong>apositive<br />

fotografiche, musica e <strong>di</strong>scorsi. La produzione<br />

comprendeva tra le tre<strong>di</strong>ci e le venti pellicole<br />

monocromatiche a una bobina, ognuna delle<br />

quali doveva durare meno <strong>di</strong> due minuti. In<br />

totale, la lunghezza approssimativa delle bobine<br />

era <strong>di</strong> 3.000 metri. [Inoltre, circa 200 "<strong>di</strong>apositive<br />

a lanterna" erano una caratteristica principale <strong>di</strong><br />

Sol<strong>di</strong>ers of the Cross. Queste <strong>di</strong>apositive erano<br />

fotografie stampate su vetro e <strong>di</strong>pinte a mano con<br />

tinte colorate. Le <strong>di</strong>apositive venivano proiettate<br />

durante il cambio delle bobine <strong>di</strong> pellicola e<br />

offrivano un "fermo immagine" della scena<br />

precedente].<br />

Questo materiale preregistrato veniva presentato<br />

insieme a un <strong>di</strong>scorso dal vivo del comandante<br />

Booth. Secondo l'Esercito della Salvezza, l'obiettivo<br />

del <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Booth era: "Non intrattenere, ma<br />

stimolare il pensiero religioso; l'obiettivo non è il<br />

denaro, ma reclutare i cadetti per Cristo".<br />

Ad accompagnare la presentazione <strong>di</strong> Booth<br />

c'era un'orchestra <strong>di</strong> 20-30 elementi che suonava<br />

musica appropriata, eseguendo una partitura<br />

originale del maggiore Robert McAnally, oltre<br />

a inni ben noti. Uno <strong>di</strong> questi era "Am I a Sol<strong>di</strong>er<br />

of the Cross?", <strong>di</strong> Isaac Watts, che ha ispirato il<br />

titolo del film. Gli inni venivano cantati dal coro<br />

dell'Esercito della Salvezza, e si racconta che ci fu<br />

anche una partecipazione del pubblico.<br />

Del materiale <strong>di</strong> Sol<strong>di</strong>ers of the Cross è rimasto ben<br />

poco. Nessuna delle bobine cinematografiche è<br />

sopravvissuta e non esiste alcuna registrazione del<br />

<strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Booth. Una collezione <strong>di</strong> 200 <strong>di</strong>apositive<br />

<strong>di</strong> vetro è stata scoperta negli Stati Uniti ed ora è<br />

conservata presso la National Film and Sound<br />

Archive. Questa istituzione possiede anche una<br />

copia della partitura <strong>di</strong> McAnnally.


Atena Lucana:<br />

Una casa in cerca <strong>di</strong> una nuova vita<br />

<strong>Il</strong> Centro Uliveto domina il Vallo <strong>di</strong> Diano,<br />

al limite del confine della Campania ed è<br />

circondato (indovinate?) da una trentina <strong>di</strong><br />

piante <strong>di</strong> ulivo.<br />

Costruito con i fon<strong>di</strong> donati dall’Esercito<br />

della Salvezza degli Stati Uniti all’indomani del<br />

terremoto del 1980, nel tempo, ha assolto a varie<br />

funzioni: da casa per ritiri spirituali a scuola, a<br />

centro per richiedenti asilo a sede <strong>di</strong> colonie<br />

estive per poi… fermarsi per qualche anno.<br />

Tutti i luoghi, per quanto belli e legati a<br />

memorie felici, se lasciati vuoti, si intristiscono. Le<br />

case <strong>di</strong>sabitate si deteriorano più velocemente<br />

e, in poco tempo, prendono l’aspetto<br />

dell’abbandono.<br />

Questa riflessione è<br />

valida anche per la nostra vita.<br />

Un’esistenza vuota si intristisce<br />

e si deteriora proprio come una<br />

casa <strong>di</strong>sabitata. Col tempo, i sorrisi,<br />

la con<strong>di</strong>visione, il calore delle<br />

relazioni umane <strong>di</strong>ventano<br />

ricor<strong>di</strong> sempre più sbia<strong>di</strong>ti,<br />

fino a perdersi. E così, cominci<br />

a sentirti solo, ti convinci che<br />

non interessi a nessuno, neppure a Dio. Si fa<br />

strada il sentimento <strong>di</strong> non avere uno scopo<br />

per cui vivere. A chi importa <strong>di</strong> me?<br />

Non farti ingannare: sei prezioso/a, sei stimato/a<br />

e Dio ti ama! (Isaia 43:4)<br />

Tornando alla nostra proprietà in<br />

campagna, questa casa era tristissima, proprio<br />

come una vita senza Dio, e così, una piccola<br />

squadra <strong>di</strong> volenterosi si è messa all’opera,<br />

capitanata da un planner <strong>di</strong> professione, che ha<br />

in<strong>di</strong>viduato le attività imprescin<strong>di</strong>bili, le persone<br />

da coinvolgere e le tempistiche da rispettare.<br />

Identificata la settimana per i lavori<br />

intensivi, ci siamo messi all’opera e, anche grazie<br />

al grande lavoro <strong>di</strong> preparazione <strong>di</strong> chi<br />

era già sul posto, abbiamo intrapreso il<br />

restyling del Centro Uliveto.<br />

Ogni lavoro acquista un senso<br />

<strong>di</strong>verso quando è presentato al<br />

Signore, quin<strong>di</strong> le nostre giornate<br />

cominciavano sempre con una<br />

riflessione e preghiera, affidando a<br />

Lui noi stessi e la nostra opera.<br />

“Le cose vecchie sono passate…<br />

sono <strong>di</strong>ventate nuove!” Questa<br />

affermazione dell’apostolo<br />

Paolo (2Corinzi 5:17) ha un significato<br />

concreto per chi ha lavorato a questa<br />

ristrutturazione. Come nella nostra vita, se<br />

vogliamo cominciare una relazione vittoriosa<br />

e proficua con Dio, dobbiamo permettergli <strong>di</strong><br />

ripulire il nostro cuore, così, per fare spazio al<br />

nuovo, bisogna prima <strong>di</strong> tutto sgomberare dal<br />

vecchio.<br />

PAG. 10


Vorremmo vedere questo centro riprendere vita, <strong>di</strong>ventare<br />

animato, <strong>di</strong>ventare un luogo <strong>di</strong> riposo e relax sia fisico sia<br />

spirituale per chi ne ha bisogno. E poi … chissà cosa potrebbe<br />

<strong>di</strong>ventare questo luogo!<br />

Infatti, il primo giorno <strong>di</strong> lavori, parecchi<br />

mobili ormai inservibili sono volati dalla finestra<br />

(letteralmente, ma siamo al primo piano e non<br />

ci sono condomini), sono stati pazientemente<br />

smontati e messi da parte per lo smaltimento.<br />

Gli appartamenti, tinteggiati nei giorni<br />

precedenti, sono stati puliti a fondo e riarredati<br />

con mobili ancora utilizzabili; l’area verde è stata<br />

adeguatamente ripristinata.<br />

Quello che nel passato veniva chiamato<br />

“Campo Lavoro” si è svolto in armonia; abbiamo<br />

lavorato, sì, ma<br />

anche scherzato,<br />

passeggiato, fatto<br />

programmi e<br />

con<strong>di</strong>viso sogni e<br />

progetti. Speriamo <strong>di</strong><br />

avere una seconda<br />

e<strong>di</strong>zione il prossimo<br />

autunno! <strong>Il</strong> sabato il<br />

gruppo <strong>di</strong> lode (alcuni<br />

dei componenti erano<br />

tra i “restauratori”),<br />

ha offerto una<br />

serata <strong>di</strong> musica e<br />

testimonianza al Corpo <strong>di</strong> Brienza e la domenica<br />

abbiamo chiuso in bellezza questa intensa<br />

settimana con l’adunanza a Corpi riuniti con la<br />

presenza dei magg. Walzer.<br />

Oggi il Centro Uliveto ha ripreso vita: conta<br />

6 appartamenti, <strong>di</strong> cui 3 con cucina, una cucina<br />

comunitaria e una sala mensa, un campetto<br />

<strong>di</strong> calcio e tanto verde. Cosa manca ancora?<br />

Vorremmo vedere questo centro riprendere vita,<br />

<strong>di</strong>ventare animato, <strong>di</strong>ventare un luogo <strong>di</strong> riposo e<br />

relax sia fisico sia spirituale per chi ne ha bisogno.<br />

E poi … chissà cosa potrebbe <strong>di</strong>ventare questo<br />

luogo!<br />

Riprendo, per queste ultime righe, la<br />

metafora sulla nostra vita: il Signore è Maestro<br />

<strong>di</strong> rinnovamenti e restyiling. Nessuna vita è<br />

così rovinata da non poter essere restaurata.<br />

Nessuno è caduto così in basso da non poter<br />

essere rialzato. Nessuno è così lontano o solo da<br />

non poter essere raggiunto. Abbi fiducia in Colui<br />

che ha creato ogni cosa … anche te!<br />

Grazie<br />

Daniela, Daniele, Domenico,<br />

Mwende, Franco.<br />

Per info e prenotazioni,<br />

puoi contattarci a:<br />

uliveto@esercitodellasalvezza.org


&me<br />

Vincenzo Daniele Troina<br />

Sergente/Direttore<br />

Casa Vacanza Concor<strong>di</strong>a<br />

1. Qual è stato il tuo primo contatto con<br />

l’Esercito della Salvezza?<br />

A Catania, tramite il tenente Dario Grappone<br />

2 Cosa ti ha fatto decidere <strong>di</strong> frequentare<br />

l’Esercito?<br />

Mi piace il modo in cui L'Esercito opera, sia nel<br />

campo spirituale, sia nel campo sociale, e dà la<br />

possibilità ai membri <strong>di</strong> lavorare in entrambi<br />

campi.<br />

3. Che lavoro fai?<br />

Sono un <strong>di</strong>pendente dell’Esercito della Salvezza,<br />

responsabile della Casa Vacanze Concor<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

Forio D’Ischia.<br />

4. Qual è la cosa più interessante del tuo lavoro?<br />

E la più frustrante?<br />

La cosa più interessante è conoscere tanta gente<br />

con culture <strong>di</strong>verse. La più frustrante è che non<br />

ho <strong>di</strong>mestichezza con le piante.<br />

5. Cosa vorresti cambiare dell’Esercito?<br />

Non saprei rispondere a questa domanda<br />

6. Quale potrebbe essere il motto della tua<br />

vita?<br />

Chi si ferma è perduto.<br />

7. Se potessi avere una scorta illimitata <strong>di</strong><br />

qualcosa, cosa vorresti?<br />

Pazienza, saggezza e forza fisica.<br />

8. Cosa ti piace fare nel tempo libero?<br />

Nel tempo libero mi piacerebbe fare sport.<br />

9. Qual è il tuo versetto preferito?<br />

<strong>Il</strong> mio versetto preferito e il Salmo 25:4-5 “O<br />

SIGNORE, fammi conoscere le tue vie, insegnami<br />

i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e<br />

ammaestrami; poiché tu sei il Dio della mia<br />

salvezza; io spero in te ogni giorno”.<br />

10. Qual è il tuo canto cristiano preferito?<br />

“Stringimi Signor”<br />

11. Se potessi eliminare una cosa dal mondo,<br />

quale sarebbe?<br />

La povertà<br />

12. Se potessi incontrare un personaggio<br />

storico, quale sarebbe?<br />

William Booth<br />

13. A parte la Bibbia, quale libro vorresti avere<br />

su un’isola deserta?<br />

Un manuale <strong>di</strong> sopravvivenza<br />

14. Qual è il consiglio migliore che tu abbia mai<br />

ricevuto?<br />

“Vai avanti!”<br />

15. Qual è la cosa più preziosa che possie<strong>di</strong>?<br />

Gesù Cristo e mia moglie.<br />

PAG. 12


CAFFÈ BIBLICO<br />

Le Nostre<br />

Relazion nterpersonali<br />

I<br />

TENENTE<br />

Gildas Ouakatoulou<br />

RESPONSABILE DEL CENTRO VIRGILIO<br />

PAGLIERI E FORESTERIA ROMA<br />

Nella nostra vita, le relazioni interpersonali<br />

sono un gran problema per molte<br />

persone. È un argomento che viene<br />

spesso <strong>di</strong>scusso nella vita <strong>di</strong> un cristiano.<br />

<strong>Il</strong> Signore Gesù vuole che viviamo in armonia con<br />

gli altri e che amiamo gli altri come noi stessi.<br />

Molti cristiani devoti si sforzano <strong>di</strong> mettere in<br />

pratica gli insegnamenti del Signore. In realtà, però,<br />

quando interagiamo con gli altri, ci imbattiamo<br />

spesso in conflitti e incomprensioni, tanto che le<br />

nostre relazioni si irrigi<strong>di</strong>scono e si sfaldano. Ciò<br />

causa sofferenza a tutti. Ma perché non riusciamo<br />

a vivere in armonia con gli altri?<br />

In che modo noi cristiani dovremmo interagire<br />

con gli altri secondo le intenzioni del Signore<br />

Gesù Cristo?<br />

Dobbiamo trattare gli altri in modo equo e giusto.<br />

Non dobbiamo lasciarci guidare dalle nostre<br />

emozioni e preferenze. <strong>Il</strong> Vangelo <strong>di</strong> Luca al capitolo<br />

6:32-33 ci aiuta ad evitare questo problema: “Se<br />

amate quelli che vi amano, quale grazia ve ne<br />

viene? Anche i peccatori amano quelli che li<br />

amano. E se fate del bene a quelli che vi fanno del<br />

bene, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori<br />

fanno lo stesso”.<br />

E poi abbiamo anche un altro versetto, Gesù ha<br />

detto in Matteo 5:46-48:<br />

“Perché, se amate coloro che vi amano, che<br />

premio ne avrete? Non fanno altrettanto anche i<br />

pubblicani? E se salutate soltanto i vostri fratelli,<br />

che fate <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario? Non fanno altrettanto<br />

anche i pubblicani? Voi dunque siate perfetti,<br />

come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli»."<br />

Come succede spesso, scopriamo che gli altri<br />

fanno cose non conformi alle nostre idee, ma<br />

non dobbiamo concentrarci sugli altri. Dobbiamo<br />

invece guardare noi stessi per primi e mettere in<br />

pratica la Parola <strong>di</strong> Dio, come ci viene detto anche<br />

in Matteo 7:3-5,<br />

“Perché guar<strong>di</strong> la pagliuzza che è nell'occhio<br />

<strong>di</strong> tuo fratello, mentre non scorgi la trave che<br />

è nell'occhio tuo? O, come potrai tu <strong>di</strong>re a tuo<br />

fratello: - Lascia che io ti tolga dall'occhio la<br />

pagliuzza, - mentre la trave è nell'occhio tuo?<br />

Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora<br />

ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio<br />

<strong>di</strong> tuo fratello”.<br />

Quando interagiamo con gli altri, è inevitabile che<br />

ci siano attriti e pregiu<strong>di</strong>zi. In questi momenti, non<br />

dobbiamo concentrarci ciecamente su ciò che gli<br />

altri fanno <strong>di</strong> sbagliato e credere che la colpa sia<br />

sempre degli altri. Dobbiamo invece imparare<br />

a presentarci davanti a Dio e a cercare la verità<br />

nella sua Parola, in modo da scoprire dove si<br />

trovano i nostri problemi, così saremo in grado<br />

<strong>di</strong> metterci nei panni degli altri e <strong>di</strong> vedere le<br />

cose dalla loro prospettiva. Saremo in grado <strong>di</strong><br />

capire, <strong>di</strong> simpatizzare e <strong>di</strong> essere tolleranti. Da<br />

quel momento in poi, i pregiu<strong>di</strong>zi scompariranno<br />

spontaneamente e ra<strong>di</strong>calmente.<br />

PAG. 13


"<br />

Qualunque cosa facciate,<br />

fatela <strong>di</strong> buon animo,<br />

come per il Signore<br />

e non per gli uomini,<br />

sapendo che dal<br />

Signore riceverete per<br />

ricompensa l'ere<strong>di</strong>tà.<br />

"<br />

Servite Cristo, il Signore!<br />

Colossesi 3:23-24


L’A B C della Salvezza…<br />

- DIO TI AMA (GIOVANNI 3:16)<br />

X- HAI PECCATO (ROMANI 3:23: “TUTTI HANNO PECCATO……”)<br />

+- GESÙ È MORTO PER TE (1 PIETRO 3:18)<br />

La Bibbia in un anno…<br />

A Aprile leggi:<br />

✅ Settimana 14: La storia <strong>di</strong> Debora: Giu<strong>di</strong>ci 4<br />

✅ Settimana 15: La storia <strong>di</strong> Sansone: Giu<strong>di</strong>ci 16:4-31<br />

✅ Settimana 16: La storia <strong>di</strong> Rut: Rut 1<br />

✅ Settimana 17: La storia <strong>di</strong> Samuele: 1 Samuele 3<br />

Un messaggio per te…<br />

TI È MAI CAPITATO DI CHIAMARE TUA MAMMA O IL TUO<br />

PAPÀ QUANDO TI TROVI AI GIARDINETTI E, NONOSTANTE<br />

CI SIANO TANTI ADULTI CHE POTREBBERO RISPONDERE AL<br />

NOME ‘MAMMA! PAPÀ!’ SOLO I TUOI GENITORI SI GIRANO?<br />

LORO CONOSCONO IL SUONO DELLA TUA VOCE. ALLO<br />

STESSO MODO, SAI SEMPRE QUANDO SONO I TUOI<br />

GENITORI A CHIAMARTI! LE TUE ORECCHIE E IL TUO CUORE<br />

RISPONDONO ALLA LORO VOCE.<br />

LA BIBBIA CI DICE CHE NOI SIAMO COME PECORELLE E CHE<br />

GESÙ È IL BUON PASTORE! NOI SENTIAMO LA SUA VOCE E<br />

LUI CI CONOSCE (GIOVANNI 10:27).<br />

LE NOSTRE VITE SONO PIENE DI RUMORI E SUONI… MA IL<br />

NOSTRO CUORE E LE NOSTRE ORECCHIE SONO STATE<br />

FATTE PER RICONOSCERE LA VOCE DI GESÙ. LUI CI PARLA E<br />

CI CHIAMA A SÉ… PROPRIO COME HA FATTO CON IL<br />

PICCOLO SAMUELE (LEGGERAI LA SUA STORA ALLA FINE<br />

DEL MESE).<br />

QUANDO HAI BISOGNO DI CONFORTO, DI CONSIGLI, DI<br />

CORAGGIO CHIEDI AL SIGNORE DI AIUTARTI A SENTIRE LA<br />

SUA VOCE. PIÙ LO FARAI, PIÙ LUI TI PARLERÀ, PIÙ<br />

IMPARERAI A RICONOSCERE LA SUA VOCE NELLA FOLLA.<br />

COSÌ APPROFONDIRAI LA PIÙ BELLA AMICIZIA DELLA TUA<br />

VITA! QUELLA CON IL SIGNORE GESÙ.<br />

Aiuta Samuele a rispondere al<br />

1 Samuele 2:2<br />

“Non c'è nessuno che sia santo<br />

come l'Eterno, poiché non c'è<br />

altro Dio fuori <strong>di</strong> [Lui]; né c'è<br />

ròcca pari al nostro Dio.”<br />

La mia amicizia con Gesù….<br />

Un versetto da memorizzare…<br />

A S I G N<br />

OR<br />

L<br />

R<br />

B Y M<br />

T E<br />

A<br />

S L R P U<br />

I<br />

P S O U T L<br />

E<br />

P U<br />

E<br />

R<br />

O L<br />

C T<br />

J<br />

R<br />

A F<br />

K<br />

S V S A H<br />

R E O A B N<br />

I<br />

T<br />

S<br />

D E<br />

I C U RO<br />

CARI LETTORI, MI CHIAMO LIAM E HO 9 ANNI. MI PIACE GIOCARE A HOCKEY,<br />

DISEGNARE, E ANDARE IN BICI.<br />

TUTTE LE SERE, DOPO CENA, LEGGIAMO INSIEME UNA STORIA DELLA BIBBIA<br />

PER IMPARARE A CONOSCERE MEGLIO GESÙ. È UNO DEI MIEI MOMENTI<br />

PREFERITI DELLA GIORNATA.<br />

QUESTO DICEMBRE SONO DIVENTATO GIOVANE SOLDATO PERCHÉ AMO<br />

GESÙ E VOGLIO VIVERE CON LUI E PER LUI.<br />

MIA MAMMA MI HA DETTO CHE GESÙ TORNERÀ QUANDO TUTTI AVRANNO<br />

SENTITO PARLARE DI LUI… E COSÌ HO DECISO CHE DA GRANDE SARÒ UN<br />

MISSIONARIO E ANDRÒ A PARLARE A TUTTI DI GESÙ. VOGLIO AFFRETTARE IL<br />

SUO RITORNO PERCHÉ NON VEDO L’ORA DI STARE CON LUI.


DESCRIZIONE<br />

DIO PUÒ CAMBIARE LA TUA VITA<br />

Si chiama Nicola Legrottaglie ed è nato a Gioia<br />

del Colle nel 1976. È <strong>di</strong>fensore titolare in una<br />

delle squadre più blasonate della serie A, la<br />

Juventus, ma a chi oggi gli domanda: "Chi sei?",<br />

risponde senza indugio: "Sono fratello Nicola,<br />

ho incontrato Gesù, leggo la Bibbia". Come<br />

calciatore, ha raggiunto l'apice della carriera nel<br />

2003, quando è stato acquistato dalla società<br />

bianco-nera. Al trionfo in campo si è subito<br />

accompagnato il successo mondano, con<strong>di</strong>to<br />

da larga fama, belle donne e tanti sol<strong>di</strong>. Tanto<br />

da <strong>di</strong>ventare presto il "fighettino" con le mèches<br />

bionde e la fama <strong>di</strong> tiratar<strong>di</strong>. Fino a quando un<br />

incontro gli cambia la vita: quello con Gesù, che<br />

gli fa riscoprire la gioia <strong>di</strong> credere, <strong>di</strong> pregare<br />

e <strong>di</strong> vivere rispettando i comandamenti. La<br />

sua conversione <strong>di</strong>venta materia <strong>di</strong> gossip su<br />

tutti i giornali. Ma Nicola non si cura delle voci<br />

e delle mal<strong>di</strong>cenze, poiché deve mantenere<br />

una promessa fatta da bambino: aveva detto<br />

a Dio che, se lo avesse fatto arrivare in serie A,<br />

gli avrebbe reso testimonianza. È quello che ha<br />

deciso <strong>di</strong> fare raccontando in questo libro tutta<br />

la sua storia.<br />

RITAGLIA E CONSEGNA<br />

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