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La Torre di Veglia n.3 maggio-giugno 2023

n.3 maggio-giugno 2023

n.3 maggio-giugno 2023

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Anno

LXII - n° 3

maggio/giugno 2023

“Poste Italiane spa sped. abb. post. D/L 353/2003

(conv. in L.27/2/2004 n° 46)

art. 1. comma 2, dcb tv”

LA TORRE DI VEGLIA

PERIODICO BIMESTRALE

DELLA PARROCCHIA

DI SAN GIACOMO DI VEGLIA


Redazionale

C arissimi lettori di Torre di Veglia,

In questo numero cercheremo di capire

cosa vuol dire ‘Accogliere’.

Il nostro don Giulio ci

invita a partecipare agli appuntamenti di Santa Messa

delle domeniche di maggio e giugno

per riunire tutta la comodità.

I nostri giovani invitano tutta la comunità

a partecipare al cinema all’aperto, di cui vi lasciamo

la locandina, ogni martedì sera

dalle 21:30 dal 13 giugno all’11 luglio.

Ora aspettiamo solo che le temperature si alzino,

per augurarvi un buon inizio

del periodo estivo.

Buona lettura!


Anniversario elezione Papa Francesco pagina 2

I Salmi 3

Notizie dalla parrocchia 6

Ritorno alla Santa Messa 8

Suor Maria De Coppi 10

Gruppo giovani 12

ANNO LXII – N. 3

MAGGIO-GIUGNO 2023

Autorizzazione Tribunale TV N. 671 DEL 24/11/1987

“Poste Italiane spa sped. abb. post. D/L 353/2003

(conv. in L.27/2/2004 n° 46) art. 1. comma 2, dcb tv”

PERIODICO BIMESTRALE

DELLA PARROCCHIA

DI SAN GIACOMO DI VEGLIA

Direttore responsabile:

don Gian Pietro Moret

Coordinatore redazione:

Angelo Turbian

Redazione:

Maria Teresa Cesa,

Stefania Chies,

Bruno Dall’Anese,

Raffaella Marcon,

don Giulio Fabris,

Elisa Frare,

Angelo Turbian,

Marta Zanette

Programma Cinesangio 2023 13

Accoglienza da riscoprire 14

Un libro sull'oratorio di Sant' Antonio 16

In cucina con Giulia e il giardino con Elisa 17

I primi sesant'anni di Torre 18

Il Brolo 21

Angolo del benessere 22

Calcio Vittsangiacomo 25

Dall'archivio parrocchiale 27

Impaginazione:

Elisa Frare

Stampa: Tipse Vittorio Veneto

Redazione e Amministrazione:

Piazza Fiume, 58

San Giacomo di Veglia TV

tel. 0438.500295

redazione.torrediveglia@gmail.com

www.sangiacomoapostolo.it

e-mail: sangiacomodiveglia@libero.it

sito a cura di: Federica Spinazzè

Hanno collaborato a questo numero:

Per Richiesta Certificati Storici inviare email a:

archivio.sangiacomo@libero.it

Per scaricare il modulo di richiesta

visitare il sito della parrocchia

Finito di redigere

il 09 – 05 – 2023

Piergianna CARNELOS

Giulia MAIUTTO

don Giulio Fabris

Le catechiste

Gli ANIMATORI

del gruppo giovani

TERRA FERTILE

Elisa Frare

Andrea De Nadai

Pietro Ossi

Maeo Da Rè


Maggio• Giugno 2023

2 d

LA TORRE DI VEGLIA

Carissimi,

Decimo anniversario

elezione Papa Francesco

è trascorso da poco il 10° anniversario dell’elezione

di Papa Francesco. Tentare un bilancio, per quanto

provvisorio, appare fuori luogo. Un papa chiamato

dall’altra parte del mondo, coraggioso fin nella scelta

del nome è indice di un magistero nel segno della

fratellanza umana e della misericordia.

Un Papa per tempi come questi, in cui la storia ha

mostrato di non stare mai ferma, ponendo una dopo

l’altra, un’impressionante serie di sfide all’uomo.

Quasi tutte con il segno negativo: drammi, guerre,

migrazioni, tragedie varie… Nello svolgersi di questi

eventi, con il Papa a presidiare il fronte opposto, si è

pensato di sostenere le posizioni di una umanità che

non vuol saperne di innalzare bandiera bianca contro

le forze del male. I circa tre anni di pandemia e il

ritorno della guerra nel cuore dell’Europa, con l’invasione

russa del territorio dell’Ucraina, sono stati i

due grandi eventi entrati “di forza” nel corso di un

pontificato di grande respiro pastorale. Sulla scia dei

grandi pontefici della modernità, la predicazione di

pace di Papa Francesco continua ad essere presente ed

è iniziata il giorno stesso dell’invasione dell’Ucraina,

con l’inedita visita all’ambasciatore russo in vaticano

e la prima richiesta di deporre le armi. Oltre 100 sono

stati gli interventi, sotto forma di appelli o di moniti,

dalla finestra dell’Angelus domenicale o durante

le udienze generali, per implorare la cessazione delle

ostilità e porre fine alla vergogna del ritorno della

guerra nel cuore dell’Europa. L’irruzione di un nemico

invisibile e misterioso (pandemia) ha aperto il

varco all’inquietudine e al timore. Non siamo ancora

fuori da queste due terribili emergenze, anche se la

pandemia sembra aver allentato la morsa. Ma la quiete

non sembra appartenere a tempi come questi, e allora

ecco allungarsi la linea dei drammi per terra e in

mare: il catastrofico terremoto che ha colpito Turchia

e Siria e il rovinoso naufragio dell’ennesima “carretta”

del mare quasi a riva della costa calabrese di Cutro.

Guerre, disastri naturali, naufragi, con la tristezza e i

lutti della pandemia ancora nel cuore. Siamo insomma

immersi nel clima di una violenza coniugata da

diverse fonti, ma che ormai incombe e si insinua nel

profondo di tutti noi. Viviamo tempi che ci fanno

sentire il baratro vicino. E viene da pensare che cosa

sarebbero stati tempi come questi, senza il conforto

della Chiesa di Francesco e di Francesco stesso che ha

trasformato la scelta di coraggio del suo nome nella

pratica dì umiltà che esso sottende.

La Chiesa e Francesco esortano insieme ad alzare lo

sguardo, a dare senso ad una speranza che può certo

aggirarsi come una luce positiva in un campo di

devastazione e di tragedie. Ecco allora che la Pasqua

in nome della speranza, attesa vissuta come pienezza

di un altro tempo. La Pasqua: non è una risoluzione

magica di tutti i problemi, ma un cammino che porta

dal buio alla luce, dalla morte alla vita. Un cammino

da fare non da soli, ma con Lui. Se davvero vivo la

Pasqua, divento soggetto attivo di fraternità, costruttore

di pace, operatore di giustizia, giorno per giorno,

passo dopo passo. Se il corso della storia alterna delusioni

e speranza c’è un piano più alto.

La Pasqua che abbiamo appena celebrato è la speranza

per sempre perché ha un nome: Cristo; ha una

funzione “assegnata”: redimere e salvare l’umanità perennemente

in balia dei tempi.

don Giulio


d

Marzo• Aprile 2023

LA TORRE DI VEGLIA

3

Salmo 22 parte 3

Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli,

ti loderò in mezzo all’assemblea.

Lodate il Signore, voi che lo temete,

gli dia gloria la stirpe di Gacobbe,

lo tema tutta la stirpe di Israele;

perché egli non ha disprezzato

né sdegnato l’afflizione del misero,

non gli ha nascosto il suo volto,

ma, al suo grido d’aiuto, lo ha esaudito.

Sei tu la mia lode nella grande assemblea,

scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.

I poveri mangeranno e saranno saziati,

loderanno il Signore quanti lo cercano:

COMMENTO A QUESTA TERZA PARTE DEL SALMO

Con il versetto 22 abbiamo la svolta, è la svolta con

cui passiamo dal lamento alla lode.

Ci sono tre cerchi concentrici: l’invito e la lode ai fratelli;

la conversione di tutti i popoli al regno del Signore;

la conversione più grande: finalmente Dio che

non rispondeva, ora ha finalmente risposto.

Primo cerchio

Quello che è detto espressamente, è che, una volta

salvato, quest’uomo ritrova la gioia di lodare Dio, di

testimoniarlo entro quella comunità che lo considerava

come uno scomunicato dal popolo, un maledetto

da Dio

23

Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli.

Ora il popolo diventa per Lui nuovamente i suoi fratelli

ed è ai fratelli che si rivolge per annunciare la

lode di Dio.

Ti loderò in mezzo all’assemblea

24

Lodate il Signore voi che lo temete

Questo è il primo cerchio di risonanza aperta alla lode

dell’uomo salvato da Dio. C’è da notare che i primi

destinatari della lode sono i fratelli della comunità.

“Viva il loro cuore per sempre”.

Ricorderanno e torneranno al Signore

tutti i confini della terra,

si prostreranno davanti a lui

tutte le famiglie dei popoli.

Poiché il regno è del Signore,

egli domina su tutte le nazioni.

A lui solo si prostreranno

quanti dormono sotto terra,

davanti a lui si curveranno

quanti discendono nella polvere.

E io vivrò per lui,

lo servirà la mia discendenza.

Si parlerà del Signore

alla generazione che viene;

annunzieranno la sua giustizia;

al popolo che nascerà diranno:

“Ecco l’opera del signore!”

Secondo cerchio

Il cerchio successivo dai versetti 28 al 30 ci presenta

un orizzonte ancora più universale. Questo salmo

parla del regno di Dio; la lode di quest’uomo fa qualcosa

che darà occasione a una conversione universale

di tutte le nazioni.

28

Ricorderanno e torneranno al Signore

Tutti i confini della terra,

si prostreranno davanti a Lui

tutte le famiglie dei popoli.

Perfino il regno della morte sarà finalmente spodestato

e sottomesso al Signore. Le dimensioni assunte da

questo salmo sono enormi, superano quella che può

essere la possibilità nella testimonianza di lode di un

qualsiasi uomo salvato da Dio.

Terzo cerchio

Un ultimo grande orizzonte si apre: la discendenza di

questo uomo si farà carico di annunciare la salvezza e

l’opera del Signore alle generazioni future.

L’ultimo grande cerchio si apre al futuro della storia;

c’è da notare come l’annunzio domina tutta la terza

parte del salmo che comincia:


Maggio• Giugno 4

d

gio•Gi

o2023

2

LA TORRE

RE DI VEGLIA

23

Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli,

e finisce

alla generazione che viene

32

annunzieranno la sua giustizia.

Tutta questa lode, destinata a servire l’annuncio, ci ricorda

che la predicazione, qualunque essa sia, per essere

valida, convincente, deve partire dalla lode di Dio.

È possibile parlare di Dio solo dicendo a tutti ciò che

Dio ha fatto per noi, ciò che io ho sperimentato di questo

Dio, evidenziando, anche attraverso la nostra lode

ammirata, riconoscente, la grandezza delle sue opere.

Conclusione

Se volessimo sintetizzare il senso di questo grido pregato

e vissuto da Gesù: “Dio mio, Dio mio, perché mi

hai abbandonato” “Padre perdona loro perché non sanno

quello che fanno” potremmo forse trovarlo in tre parole:

solidarietà, unicità, scambio.

Vediamo cosa vogliono dire queste tre parole.

Solidarietà: è il senso dell’angoscia con il quale Gesù

fa sua, più di qualunque altro, l’esperienza dell’abbandono

a Dio e dell’abbandono di Dio. In quanto obbediente

fino alla morte e alla morte di croce, è solidale

con tutti coloro che si sono affidati totalmente al mistero

di Dio, percepito in tutta la sua oscurità. Ma mentre

è il prototipo di tutti gli obbedienti, lo è anche di tutti

gli abbandonati da lui.

In croce Gesù si è fatto solidale con tutti coloro che

hanno patito il rifiuto dei propri fratelli. È il misterioso

silenzio di Dio, che non interviene a liberare il suo

fedele innocente come noi ci aspetteremmo. É un momento

drammatico, ma qui riassume tutte le persone

che hanno vissuto questa situazione. In lui si realizza la

solidarietà a quel patrimonio incalcolabile di sofferenza

innocente. Mi pare che questo aspetto della solidarietà

sia un fatto molto bello anche per noi. Ma in questa solidarietà

radicale Gesù si rivela anche nella sua unicità.

Unicità

Anche questo è un passaggio splendido: chi interroga

Dio per essere stato abbandonato non è un peccatore

qualsiasi non è un uomo qualsiasi, ma colui che nel

battesimo si era sentito gratificare dallo spirito del Padre,

interpellare da Lui: “Tu sei il mio figlio in te mi

sono compiaciuto”. In Lui c’era questa consapevolezza

che non c’era in nessun altro. Qui c’è l’assoluta unicità

di Cristo.

Quindi Gesù non è solo il figlio di Dio che si è fatto

solidale con noi peccatori, abbandonati da Lui, ma è

l’unico che può sapere cosa sia veramente l’abbandono

di Dio.

Scambio

Il Padre lo vuole abbracciato all’umanità peccatrice di

cui lui porta il peso e assume il linguaggio: “Dio mio

perché mi hai abbandonato” scambiandosi con essa. É

il grande mistero con cui Gesù solidale alla nostra umanità

si appropria di ciò che appartiene a noi e ci dona

ciò che appartiene a Lui. In questo momento avviene

un’altra cosa misteriosa: il grido dell’umanità abbandonata,

lontana da Dio subisce una radicale trasformazione

e da invocazione angosciosa diventa rivelazione. Il

centurione, un pagano, che gli stava di fronte, vistolo

spirare in quel modo, disse: “Veramente quest’uomo

era figlio di Dio”. Chi ha ispirato questo annuncio ad

un pagano? È un mistero grande, mirabile.

Possiamo allora leggere questa preghiera come il salmo

della passione, ma anche della risurrezione. È il salmo

del Cristo primogenito di una moltitudine di fratelli;

possiamo quindi attraversare anche noi questi momenti

di solitudine, di abbandono, però abbiamo lui davanti

a noi che ci insegna come pregare questo salmo.

Il salmo parla anche di risurrezione, è il salmo della nostra

speranza, perché la nostra sofferenza è stata assunta

da Cristo

La sua risurrezione è assunta da Dio, diventa possibile

anche per noi; in questo senso il salmo che parla

dell’angoscia estrema, diventa anche il salmo della speranza

salda. É un salmo pasquale, uno dei grandi salmi

pasquali.


d

Maggio• Giugno 2023

LA TORRE DI VEGLIA

5

ARTICOLO DI FINE ANNO CATECHISTICO

Siamo ormai giunti alla fi ne dell’anno catechistico. Domenica 21 maggio, alla messa

delle 10.30, tutte le classi si troveranno insieme per animare la santa messa e presentare

alla comunità parrocchiale il lavoro svolto in questi mesi. Al termine della celebrazione

ci sarà un momento conviviale in oratorio, durante il quale i ragazzi daranno anche

il via all’ultima, in ordine di tempo, delle iniziative proposte in parrocchia sul tema della

Laudato Sì: la sistemazione di aree verdi. Verranno infatti preparate due fi oriere che

andranno ad abbellire una zona molto frequentata dai parrocchiani: il sottopassaggio

che si trova sul tratto iniziale della pista ciclabile.

Questa attività farà da ponte tra questo ed il prossimo anno catechistico. Le tre fi oriere

rimanenti, infatti, saranno decorate dai ragazzi durante il grest di quest’estate e saranno

poi ultimate con terra e fi ori a settembre, quando inizierà il catechismo. È un piccolo

ma signifi cativo gesto che vogliamo fare per sensibilizzare la comunità, in particolare i

ragazzi, sull’importanza della cura del Creato, perché ogni forma di vita è un dono che

viene da Dio da custodire e valorizzare.

Laurea

Ciao a tutti,

Mi chiamo Matteo Da Re e

il giorno 22/03/2023, presso

l’Università di Trento, mi sono

laureato con laurea magistrale in

Mechatronics Engineering, con

la tesi dal titolo: “Modelling a

long-travel piezo-actuated linear

stage with high-resolution for

space Applications”. Ringrazio

di cuore i miei cari, sempre

presenti, per supportarmi in

tutto e gli amici. Ringrazio

soprattutto Gesù che mi ha

illuminato a raggiungere questo

traguardo tanto desiderato.

Ricordiamola

MIES ELENA SILVIA

Dalla Palma

di anni 42

deceduta il 02.05.2023

Funerale celebrato

nella chiesa di Fregona

La Redazione di “Torre di Veglia”

partecipa al grande dolore della famiglia di Lucia e Giorgio

Mies per la perdita della loro cara fi glia Elena Silvia.

Un doveroso ricordo ed una vicinanza per la lunga collaborazione

del papà Giorgio Mies con la nostra rivista Torre

di Veglia: nell’anno 1988 ci guidò alla scoperta del

nostro Patrimonio Artistico e nel 2007

07 ci illustrò lust

le

opere d’arte del Museo diocesano “Albino Luciani”,

con particolare riguardo ai dipinti della nostra chiesa e

dell’oratorio di Sant’Antonio.


Notizie

Maggio• Giugno 2023

6 d

dalla

Parrocchia

Nei mesi di maggio e giugno ci sono tanti appuntamenti

che arricchiranno le nostre liturgie domenicali,

alle quali tutta la Comunità è invitata a partecipare.

Domenica 7 maggio

Nel pomeriggio alle ore 15 in chiesa

aspettiamo tutti i bambini e le bambine

che frequentano il terzo anno di

catechesi, per celebrare per la prima volta

il rito della riconciliazione (confessione). É un appuntamento

preparato sia dai genitori che dai ragazzi

con diversi incontri col parroco e la catechista.

Un tempo si aveva paura di questo sacramento, ma

oggi viene presentato dalla chiesa come la “Festa del

Perdono”. Il perdono produce gioia, sia in chi lo concede

come anche in chi lo riceve. Ecco perché, dopo

la celebrazione in chiesa, ci porteremo in oratorio

per un momento di gioia, di fraternità, mangiando

quanto le mamme hanno portato per addolcirci.

Naturalmente si potrà stare in oratorio a piacimento

giocando insieme.

Domenica 14 maggio

Messa di Prima Comunione

Sono 22 i bambini. Durante tutto l’anno catechistico

si sono incontrati per riflettere e conoscere a

fondo questo dono che Gesù ci ha lasciato.

Il Giovedì Santo celebrando l’ultima cena con i

suoi discepoli disse: “Prendete e mangiate questo è il

mio corpo, ecc…, prendete e bevete questo è il mio

sangue ….. fate questo in memoria di me”.

Questo dono di sé che ci è stato dato come Pane

Eucaristico è stato il tema di fondo attorno a cui si è

lavorato durante tutto l’anno.

I ragazzi e le ragazze ora sono tutti presi, felici per

questo incontro con Gesù.

Per tempo si sono preparati anche imparando i canti

con cui animeranno la celebrazione.

Lunedì 24 aprile, dalle ore 9 alle ore 16 con don

Andrea Forest hanno partecipato al ritiro spirituale.

Il ritiro è rivedere con una persona preparata i contenuti

di fondo per accogliere degnamente il Cristo che

si offre a noi sotto le specie del pane.

Mancano ancora due incontri per preparare convenientemente

la celebrazione; poi ci sarà la Festa, gioia

di incontrare Gesù, autore della vita.

Anche i genitori hanno seguito e vissuto insieme ai

loro figli questa scelta partecipando agli incontri fatti

ogni mese per loro dal Parroco.

Un grazie a tutti: Genitori, don Andrea e Catechiste

che hanno contribuito a rendere viva e vera questa

celebrazione.

Domenica 21 maggio

Alla Santa Messa delle ore 10.30 ci sarà la conclusione

e chiusura dell’anno catechistico.

Domenica 28 maggio

Sempre alla Santa Messa delle

ore 10.30 solenne Battesimo di 5

Bambini. Con questo gesto (Battesimo)

diventano figli di Dio e

parteciperanno a pieno titolo alla vita

della nostra comunità parrocchiale.

A noi il compito di accogliere e seguire il loro cammino

verso la maturità di fede. Naturalmente il compito

primario è quello dei genitori e dei padrini, ma

anche la nostra comunità è coinvolta con la propria

testimonianza e con un fattivo sostegno ai genitori

nel proporre ai figli la Fede.

A tutti buon lavoro: genitori, padrini e comunità.

Domenica 4 giugno

LA TORRE DI VEGLIA

Festa degli anniversari di matrimonio.

Stiamo ancora raccogliendo le adesioni

per preparare bene e accogliere

convenientemente tutte le coppie.

Possiamo chiamare questa

ricorrenza la festa dell’amore.

Se ci pensiamo un po’, per parec-

chi anni

due persone si accolgono reciprocamente, si perdonano,

ma soprattutto si amano sempre, al di là dei limiti


d

Maggio• Giugno 2023

LA TORRE DI VEGLIA

7

di ciascuno. Certamente tutto ciò non è possibile se

non ci fosse anche l’aiuto di Dio che ha benedetto il

loro “si” e che è morto per amore nostro.

Anche quest’anno purtroppo non abbiamo le forze

per allestire, dopo la celebrazione, un rinfresco che

negli anni scorsi è sempre stato un momento di fraternità

e scambio di gioia nel ritrovarsi; però pensiamo

che sia già molto importante la celebrazione in

chiesa che è un ringraziare il Signore per il tratto di

strada fatto insieme.

Ci possono essere stati degli alti e bassi, delle gioie,

dei lutti o dolori, ma l’essere ancora insieme è vittoria,

è gioia, è luce per la nostra vita.

Cari Sposi vi aspettiamo, non mancate!

Giovedì 8 giugno

Tutte le comunità della nostra forania

celebreranno assieme al nostro Vescovo

la solennità del Corpus Domini.

Alle ore 20.00 di giovedì 8 giugno,

nel duomo di Serravalle ci sarà la Santa

Messa presieduta dal Vescovo e animata nel

canto dal coro dei Giovani della forania. La

comunità di Serravalle in collaborazione con

la commissione liturgia foraniale provvederà

a organizzare la manifestazione.

Come ogni anno sono invitati a partecipare

con la loro vestina tutti i bambini e le bambine

che quest’anno hanno celebrato la Prima Comunione.

Coloro che possono, sono invitati a portare in

un cestino i petali dei fiori che spargeranno lungo la

strada durante la processione.

La processione con il Santissimo si snoderà al termine

della celebrazione, attraversando Piazza Flaminio,

procedendo per via Roma e arrivando al chiostro

della chiesa di San Giovanni, ex frati Carmelitani,

dove ci sarà la benedizione e il canto finale.

Domenica 11 giugno

In parrocchia ci saranno le Sante Messe con l’orario

festivo solito.

Alla sera alle ore 20.00 in chiesa ci sarà il concerto

del maestro Gregory Goureschidze che già conosciamo

da anni.

É gioia che riempie il cuore sentirlo al pianoforte.

In questa serata ci proporrà brani di Hummel,

Schubert, F. Chopin, F. Liszt.

Sarebbe bello che tutti coloro che in parrocchia

operano nel settore canto: organisti, direttori, coristi

ma anche la comunità tutta fossero presenti, per

gustare la maestria di chi suona e che riesce con il

pianoforte a produrre melodie che certamente eleveranno

il nostro spirito a pensieri più alti: questi pensieri

sono proposti dalle stupende composizioni degli

autori dei brani proposti.

PARTECIPATE e invitate anche i vostri amici a

partecipare: sarà gioia per tutti.

Sabato 17 giugno

Alle ore 18.30 in chiesa durante la Santa Messa verrà

conferito il Sacramento della Cresima a 16 giovani

della nostra comunità.

Qualche tempo fa li abbiamo visti nel giorno della

presentazione alla comunità. Da circa un anno ogni

15 giorni si sono preparati, seguiti dai due Catechisti:

Job Lorenzo e Scapin Luisa.

È un Sacramento che dovrebbe confermare il cammino

di fede già fatto, chiedere l’aiuto e l’invio dello

Spirito Santo per poi proseguire nel cammino per

una maturità di fede.

Lo Spirito Santo è la forza che viene dall’Alto per irrobustire

e far crescere la fede personale per poi essere

veri e autentici testimoni del Cristo risorto presso

tutte le persone che incontriamo.

É un augurio che facciamo a questi giovani che

hanno scelto di celebrare questo Sacramento che certamente

li aiuterà a vivere in modo personale la propria

fede.


Maggio• Giugno 2023

8 d

ritorno alla messa ma non d

LA TORRE DI VEGLIA

Caro Parroco, quando le chiese

erano chiuse a causa della

pandemia, le trasmissioni in

streaming o alla televisione

hanno “supplito” alle

celebrazioni “in presenza”.

Oggi, però, con la situazione

migliorata mi pare che una delle

conseguenze del coronavirus

sia il fatto che molti fedeli

non sono più tornati in chiesa.

Persone che stimo mi dicono che

pregano più volentieri in modo

personale. Allora partecipare di

persona è “ancora” importante?

(lettera pervenuta al Parroco nel mese di febbraio)

Rispondo

Nei primissimi momenti del lockdown, uno dei pochi

punti di riferimento fu certamente costituito da

Papa Francesco, con l’appuntamento quotidiano della

Santa Messa da Santa Marta. Certo non era una novità

ma, diciamocelo, quella del Papa aveva tutto un altro

peso, anche perché veniva incontro ai tanti che non

erano soliti “guardarla”. Era, un modo efficace di riconoscersi

comunque comunità in preghiera: le parole

di Francesco non erano solo ponderate ed efficaci dal

punto di vista spirituale e pastorale, ma pure donavano

conforto. Si vedeva e si sapeva che anche Lui soffriva

per una situazione fino a poco tempo prima inimmaginabile,

e che stava creando parecchio sgomento ma

anche una partecipazione più convinta. Al termine del

primo intenso periodo di pandemia si è potuto timidamente

tornare alle chiese, a partire dal 18 maggio 2020,

ultimo giorno in cui venne trasmessa la Messa del Papa.

Il quotidiano cattolico “Avvenire” ricevette moltissime

lettere di persone che manifestavano il rammarico

di non poter più seguire la celebrazione del Pontefice.

In una di queste, una lettrice si mostrò dispiaciuta del

fatto che il popolo veniva privato “di questo strumento

forte di formazione pastorale, diventato per noi una

necessità di cammino spirituale”.

Ricordo – dice questa lettrice – in particolar modo

una omelia di Papa Francesco che ho ritrovato in questi

giorni. Si tratta di quella tenuta venerdì 17 aprile 2020,

nell’ottava di Pasqua. Quel giorno, il brano del Vangelo


d

Maggio• Giugno 2023

LA TORRE DI VEGLIA

da spettatore

9

raccontava l’episodio dell’incontro degli Apostoli con

Gesù in riva al lago di Tiberiade, dopo la pesca che aveva

dato 153 grossi pesci. Il pontefice si soffermò sulla

familiarità con il Signore. E, attualizzando, continuò dicendo

che questa familiarità con il Signore dei cristiani

è sempre comunitaria. Si, è intima, è personale ma in

comunità. Una familiarità senza comunità, una familiarità

senza il pane, una familiarità senza la chiesa,

senza il popolo, senza i sacramenti è pericolosa.

Può diventare una familiarità privata, una familiarità

per me soltanto, staccata dal popolo di Dio.

La pandemia con il moltiplicarsi di celebrazioni trasmette

in tv o in streaming ha offerto un’occasione che,

se vissuta con cuore puro è una buona opportunità, ma

che comunque ha bisogno di una riflessione. Alcuni

“pregano più volentieri in modo personale”; in verità

pregano in modo “personalistico” più che personale.

Giovanni Paolo II, nella lettera apostolica “Dies Domini”

sulla santificazione della domenica afferma che le

teletrasmissioni non soddisfano in sé al precetto domenicale,

“che esige la partecipazione all’assemblea dei

fratelli mediante la riunione in un medesimo luogo

e con la conseguente possibilità della comunione

eucaristica. Ma per coloro che sono impediti dal partecipare

all’Eucarestia e sono perciò scusati dall’adempiere

il precetto, la trasmissione televisiva o radiofonica

costituisce un aiuto prezioso, soprattutto se integrata

dal generoso servizi dei Ministri Straordinari che portano

l’Eucarestia ai Malati: portano loro il saluto e la

solidarietà dell’intera comunità”. (n. 54)

Un conto è la messa festiva a cui si è impediti di partecipare,

e abbiamo visto cosa suggerisce il magistero; e

se il lavoro al giorno d’oggi impegna sempre più anche

nei giorni festivi, è anche pur vero che nelle nostre chiese

orari adatti e comodi, non mancano. Però bisogna

anche essere sinceri e chiari nel dire che il pullulare di

sante Messe in tv “conduce il fedele a una sorta di

comodità”.

La messa non deve essere una comodità da vivere in

poltrona con il plaid sulle gambe, il gatto in grembo o

magari mentre si stira, solo perché “così me la gusto di

più”.

Credo che si stia perdendo la tensione comunitaria,

come popolo che prega, ascolta, partecipa, si riconosce

chiesa..

Allora partecipare di persona non è solo importante,

ma fondamentale, vitale. La partecipazione vera

è quella comunitaria, quella di un popolo chiamato a

celebrare e ad andare a dire le grandi opere del Signore

in testimonianza di vita, che ci coinvolge personalmente.

Una presenza più partecipe e viva credo metterebbe

anche la nostalgia di ritornare in chiesa, per dirsi e riconoscersi

Chiesa.

Riporto un testo di F.R.Carraro che mi pare molto

preciso a questo riguardo

“É solo un regalo della grazia di Dio il fatto che i cristiani

possano vivere assieme con altri cristiani e riunirsi in

assemblea visibile attorno alla Parola e all’Eucaristia. Non

tutti i cristiani hanno questa possibilità. La presenza fisica

di altri cristiani è per un credente fonte di grande gioia

e fortificazione. Tutti sappiamo bene che non è la stessa

cosa dire il “Padre Nostro” da soli o in cinquecento, dire

il “Credo” da soli o in cinquemila. L’assemblea sostiene la

fede, dona coraggio, infonde conforto.

La presenza fisica del fratello è un segno tangibile della

presenza e della “compagnia” del Signore che si prende cura

di noi. Forse siamo così abituati a questo dono che non

sappiamo più apprezzarlo. Abbiamo dimenticato che la

comunione con i fratelli cristiani è un dono della potenza

di Dio che può esserci tolto in ogni momento. É una grande

fortuna poter fare l’assemblea domenicale e vedere altri

cristiani. É un dono che non possiamo “pretendere” e non

sappiamo fino a quando ci sarà concesso. Molti cristiani

nel mondo non possono riunirsi in assemblea, o lo fanno a

rischio di persecuzioni.

Trascurare questo dono, mentre è ancora nelle nostre

mani, sarebbe un’imperdonabile leggerezza, come buttare

via la perla preziosa.

Forse dobbiamo imparare di nuovo ad attendere l’assemblea

domenicale con desiderio durante la settimana, ad attenderla

con gratitudine al Signore che ancora una volta ci

dona di poter “vedere” e “toccare” la sua Chiesa, l’inizio del

suo sogno e poter così prendere fiato per percorrere un altro

tratto di strada. L’assemblea domenicale non è prima

di tutto un precetto da assolvere, ma un grande dono

di cui benedire il Signore.”


Maggio• Giugno 2023

10 d

UNA VITA

PIENA

Suor Maria

De Coppi

Nascita e vita in famiglia

Suor Maria de Coppi nasce a Santa Lucia di Piave

(TV), il 23 novembre 1939 da Abramo e Ginevra

Casagrande. Seconda di sette figli in una famiglia di

contadini, vive la sua fanciullezza tra i campi della

Pianura Veneta.

Nasce alla vigilia dello scoppio della seconda guerra

mondiale in una casa colonica e, a causa dei bombardamenti

sul ponte vicino al Piave, i bambini, inclusa

Maria, vengono sfollati nella zona di Tarzo (TV); Tarzo

è il paese di origine della famiglia del padre, dove

vissero nella grande casa colonica dei nonni Antonio

De Coppi e Maria Lucchetta, alternando anche con

il paese di Nogarolo, dove viveva la nonna materna.

Finita la guerra, nel 1945, le sorelline ritornano a

Santa Lucia di Piave e poi a circa 6 anni Maria si

trasferisce a Ramera, una frazione del comune di Mareno

di Piave, con la sua famiglia e quella di uno dei

fratelli del padre. Dice la sorella

Dina: “Io e Maria abbiamo un

anno di differenza e siamo cresciute

insieme. La nostra infanzia

è stata vissuta nella semplice vita

di paese, in una grande famiglia

di contadini, tanti figli, tanti cugini,

zii e zie oltre che nonne e

genitori. Maria era una bambina

solare con il sorriso in faccia, che

amava saltare la corda e giocare

alle biglie. Socievole, stava con

tutti. Quando la cugina andava

ad imparare a cucire delle suore,

Maria andava a giocare dalle

Suore di Maria Bambina, che si

trovavano a pochi metri dalla casa”.

Quando era adolescente Maria era bella e non passava

inosservata, c’erano anche dei ragazzi che erano

interessati a Lei, che l’avevano presa in simpatia, ma

lei non ha mai ricambiato i ragazzi perché stava già

maturando la vocazione. Quando in poco tempo decise

di partire e entrare in convento, questa sua decisione

colpì molto i paesani, che non si aspettavano

questa scelta e molte persone commentavano dicendo:

“I fiori più belli li prende il Signore, vanno proprio

all’altare”.

A Ramera la famiglia continua il lavoro di agricoltori,

coltiva i campi, i vigneti, alleva bovini e suini per

l’uso familiare. Le donne oltre ad aiutare nei lavori

sui campi sono responsabili per l’orto e l’allevamento

del pollame. La famiglia De Coppi è di tradizione

cattolica, praticante. Nella grande famiglia sono tre i

cugini che si sono consacrati a Dio, della stessa generazione

di Suor Maria: una cugina Suor Maria Agnese

(Lea De Coppi) è entrata in clausura nel monastero

di San Giacomo di Veglia, deceduta in età avanzata

nell’estate del 2022, ed un cugino missionario del

PIME, padre Paolo De Coppi, morto il 5 febbraio

2023.

LA TORRE DI VEGLIA

La vocazione missionaria

Quando le si chiedeva come era nata la sua vocazione

suor Maria raccontava che in adolescenza frequentava

l’Azione Cattolica e, grazie a questa esperienza

aveva modo di partecipare a degli incontri formativi.

Proprio durante uno di questi incontri, avvenuto

nella città di Vittorio Veneto

quando aveva 15 anni, il sacerdote

parlava ai ragazzi della vita dei

missionari.

Suor Maria raccontava di essersi

sentita molto coinvolta da quelle

parole e in particolare sentiva che

lo sguardo di quel sacerdote si

era posato su di lei, le era penetrato

nel cuore, mentre parlava di

missione. Da quel momento ha

sentito nascere in lei la vocazione

alla vita missionaria.

Il 25 marzo 1958, a soli 19

anni, lascia la famiglia e si reca

a Verona, presso l’Istituto delle


d

Maggio• Giugno 2023

LA TORRE DI VEGLIA

11

S.M.C. “pie madri della nigrizia” per iniziare il cammino

di formazione che la porterà alla consacrazione

religiosa e missionaria.

Il 29 settembre 1960 fa la prima professione religiosa

come suora missionaria comboniana. Suor Maria

rimane ancora per un anno a Verona come studente,

per migliorare la sua preparazione professionale; va

anche per un certo tempo a Bergamo per una breve

esperienza come insegnante nell’asilo delle suore.

L’anno seguente la vede in Portogallo, per

imparare la lingua portoghese e il 7 agosto

1963 parte finalmente per la missione:

Mozambico.

Il suo primo viaggio lo ricorderà sempre:

interminabile, 31 giorni sul mare, su una

nave portoghese portata dalle onde e dal

vento, giorni lunghi e un mare infinito,

quasi circumnavigando l’Africa. Quando

finalmente arriva scrive alla famiglia:

“Sono arrivata! Sono felice! Il viaggio è

stato troppo lungo. Forse non lo ripeterò

più. Resto qui”. In Mozambico, in realtà

trascorre quasi tutti i suoi 59 anni di vita

religiosa. Tranne i cinque anni vissuti a Brescia, dal

2001 al 2005, come superiora della Comunità del

Noviziato e Assistente della Formazione, la sua vita è

in Mozambico e mozambicana diventa anche di fatto,

ricevendo la residenza mozambicana. Per questo

popolo vive, prega, spera, lavora, si impegna, ama la

gente come madre e sorella e tale resterà per il popolo

mozambicano continuando ad intercedere per loro.

“BABY GANG” ANCHE AL SANGIO?

Si dà il fatto che un gruppo di ragazzi dodicenni, della nostra comunità, si riuniscono per combinare

dei malanni (non direi “ragazzate”) presso il nostro Oratorio.

Vi ricordate che abbiamo messo a dimora una trentina di piante da siepe. Al posto della vecchia

palizzata di legno? Piantine di circa settanta centimetri d’altezza; sette di queste sono state divelte e

gettate in parte sopra il tetto ed in parte nel cavedio chiuso presso la casa a confi ne sud del Sangio.

Lo stesso gruppo, ogni tanto, fa delle corse in bicicletta sopra la pavimentazione del campo del

basket, frenando di brutto in modo da ottenere dei segni neri impressi sulla superfi cie pavimentata,

segni che diffi cilmente si riesce a cancellare e che quindi deturpano.

Sempre questo gruppo, è solerte nell’usare i giochi riservati esclusivamente ai bambini piccoli,

compresa l’altalena, provocando dei danni e rischiando, loro stessi,di farsi male.

Sono stati ripresi verbalmente e ammoniti, con le buone, più volte ma senza alcun risultato positivo.

Dimenticavo: talvolta, a porte chiuse, entrano ed escono scavalcando il muro di recinzione a sud.

Come ci dobbiamo comportare? E al campetto di San Fermo?

Discorsi osceni e bestemmie a voce alta, sempre da gruppi di giovanissimi.

Un esempio verso altri giovani presenti, che sicuramente non dicano la giusta strada da seguire

come ci viene indicata dalla nostra Fede!


12

Maggio• Giugno 2023

d

LA TORRE DI VEGLIA

Uscita di fine anno del Gruppo Giovani

a Spert, 29 aprile-1 maggio

Abbiamo vissuto giorni di grande gioia, grazie allo stare insieme in

semplicità e amicizia. Attraverso le varie attività proposte, abbiamo

cercato di riflettere sull’importanza del testimoniare la bellezza di far

parte del Gruppo Giovani e della comunità parrocchiale, anche negli ambiti

più diversi della nostra vita quotidiana.

È stato bello portare la nostra testimonianza nelle vie del paese di Spert

in mezzo alle persone che ci hanno dimostrato una bella accoglienza

e il loro desiderio di offrirci, a loro volta, la propria testimonianza,

raccontandoci le esperienze di vita più significative o dandoci preziosi

consigli.

Ringraziamo don Giulio per essere venuto a trovarci e aver celebrato con

noi la santa messa nel giorno in cui ricorreva la 60^ giornata mondiale

per le vocazioni: è stata una coincidenza molto significativa, che ci ha

permesso anche di pregare affinché noi giovani possiamo trovare la strada

che il Signore ci indica per la nostra felicità.

Gli animatori


XVI EDIZIONE @CINESANGIO

CINESANGIO 2023

A SAN GIACOMO

DI VEGLIA

OGNI MARTEDÌ DALLE 21:30

LIMITE DI 200 POSTI

Piazza Fiume, 58 - Vittorio Veneto

13 GIUGNO

SULLE ALI

DELL’AVVENTURA

Regia di Nicolas Vanier

Genere: Azione (2019)

27 GIUGNO

IL VIAGGIO DI ARLO

Regia di Peter Sohn

Genere: Animazione, Avventura (2015)

11 LUGLIO

THE PLACE

Regia di Paolo Genovese

Genere: Drammatico, Fantasy (2017)

20 GIUGNO

GREEN BOOK

Regia di Peter Farrelly

Genere: Commedia (2018)

04 LUGLIO

FEMMINILE SINGOLARE

Regia di James Bort

Genere: Drammatico (2022)

IN CASO DI MALTEMPO, LA PROIEZIONE

SARÀ RINVIATA AL MERCOLEDÌ SERA.

CON LA COLLABORAZIONE

ED IL CONTRIBUTO DI:

INGRESSO

5€


Maggio• Giugno 14

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gio•Gi

•Gugn

o2023

23

LA

TOR TORRE RE

DI

VEGLIA

ACCOGLIENZA

PAROLA

SEMPRE

DA

RISCOPRIRE

Nel nostro percorso alla riscoperta di alcune

parole che riteniamo fondamentali per migliorare

la nostra vita di relazione abbiamo iniziato

dalla parola dialogo. Abbiamo sottolineato che il

dialogo è la modalità privilegiata per stabilire una

comunicazione vera e sincera con chi ci sta accanto.

Dal dialogo è apparso spontaneo il passaggio alla

parola rispetto, quale presupposto necessario per

sconfiggere l’indifferenza e per rivolgere la nostra

attenzione agli altri e a tutto ciò che ci circonda.

Il dialogo è la modalità da riconoscere e costruire,

il rispetto è l’atteggiamento di fondo da coltivare,

arrivati a questo punto, ora mettiamo a fuoco la pa-

rola accoglienza nei confronti dell’altro, degli altri,

di chi ci vive accanto e delle situazioni che più ci

interrogano.

Mi chiedo e chiedo anche a te che ora stai leggendo

queste righe: “Quando mi sento veramente

accolto/a?” e al contrario invece: “In quali situazioni

non mi sono sentito/a accolto/a?”.

Ci sentiamo accolti quando siamo accettati per

quello che siamo, senza pregiudizi, né distinzioni

o etichette di alcun tipo, ma semplicemente perché

siamo persone, esseri umani con i nostri limiti

e le nostre potenzialità, le nostre caratteristiche e le

nostre capacità. Tutti sappiamo percepire quando


d

Maggio• gio

•Gi

Giugno o2

2023

LA TOR

TORRE RE DI VEGLIA

15

attorno a noi si respira un’atmosfera giudicante nei

nostri confronti o, peggio ancora, ostile o di rifiuto

e sicuramente facciamo il possibile per impedire di

trovarci in simili situazioni.

Dai fatti che la cronaca ci racconta appare evidente

che oggi è più che mai urgente la necessità

di imparare ad essere accoglienti, ne va di mezzo

la nostra umanità e quindi la costruzione di una

società a misura d’essere umano.

L’ ACCOGLIENZA

CHE DESIDERIAMO

Per questo motivo l’accoglienza è un imperativo

per tutte le persone, ma per un credente l’accoglienza

rappresenta la sua stessa identità. Infatti tutta la

Scrittura ci presenta l’identità del credente nel Dio

di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, il Dio di Gesù

Cristo, strettamente connessa proprio con la

sua

capacità di accoglienza. Cosa chieleanza

de Dio a quanti sono in alleanza

con

lui? Il libro del Levitico ci

presenta il comando ripre-

so da Gesù “Amerai il tuo

prossimo come te stesso”.

Non

servirebbe aggiun-

gere

nient’altro per motivarci

all’accoglienza, in

quanto l’amore verso l’al-

tro

rappresenta la forma

più

alta dell’accoglienza.

La modalità con cui realizzare

l’accoglienza ci viene

presentata dal comportamen-meno

Gesù

nell’avvicinarsi alle persone. Egli sapeva

accogliere e incontrare veramente tutti, senza pregiudizi

né distinzioni: i poveri, i ricchi, gli stranieri,

to che ha sempre dimostrato

le donne, gli uomini giusti, i peccatori pubblici e

le prostitute. Con tutti sapeva creare uno spazio di

fiducia e di libertà in cui l’altro potesse entrare sen-

za provare paura o sentirsi giudicato; sapeva creare

uno

spazio di prossimità ed accoglienza; si metteva

sempre innanzitutto in ascolto dell’altro, cercando

di percepire cosa gli stava a cuore, qual era il suo

bisogno.

Non sono forse questi gli atteggiamenti che an-

che

noi desideriamo siano dimostrati nei nostri

confronti per sentirci accolti dalle persone che incontriamo?

Ecco, quando penso a come si possa concretizzare

l’accoglienza oggi, penso proprio alle pagine del

Vangelo che ci presentano il modo con cui Gesù

accoglieva le persone. In fondo non dobbiamo inventarci

nulla, avvicinandoci all’altro, agli altri, con

le stesse modalità di Gesù, anche noi possiamo vivere

un incontro ospitale, all’insegna della gratuità

e dell’accoglienza.

ACCOGLIERE SENZA “SE”

E SENZA “MA”

Certo, ogni situazione che viviamo è diversa,

come è diversa ogni epoca storica, ma proprio per

questo siamo invitati ad accogliere l’altro con la

fantasia e la creatività del vero amore che sa superare

gli schemi precostituiti e sa sempre rinnova-

re il miracolo dell’incontro.

Sentirci accolti è sicuramente

un

desiderio che abbiamo da

sempre dentro di noi, sentiamo

che viviamo bene solo

se percepiamo di essere

accolti dalle persone che

incontriamo e che ci vivono

accanto. Per questo

dovrebbe essere naturale

coltivare un atteggiamento

di accoglienza verso gli

altri, purtroppo sappiamo

che non è così facile perché

spesso ci sono dei “se” e dei “ma”

che ce lo impediscono. Se ci pensiamo

bene, la questione dell’accoglienza

e dell’ospitalità nei confronti di chi consideriamo

come “diverso”, “straniero”, “lontano”, “problematico”,

“immigrato”, non ci è nuova, anzi da decenni

ormai ne conosciamo l’urgenza.

Oggi è arrivato il momento di non porre più condizioni

e di aprirci come singoli e come comunità

all’accoglienza senza “se” e senza “ma” con la convinzione

che ormai è l’unica strada per realizzare tra

noi una convivenza degna di essere definita umana.

Piergianna Carnelos


Maggio• Giugno 2023

16 d

PUBBLICAZIONE LIBRO

“ORATORIO SANT’ANTONIO”

É prevista il 13 giugno, gno,

giorno in cui

festeggiamo il “nostro” Sant'Antonio, la presentazione del libro

che illustra lust

storicamente e artisticamente amen

te la chiesetta; attraverso gli ex voto, è descritta la pietà popolare

che sempre è stata viva sulla persona di Sant’Antonio e sul suo messaggio di fede fondato saldamente

sulla sacra scrittura e trasmessoci ss

non solo dai suoi discorsi nella predicazione, ma anche dal suo stile

di vita, umile e di fede vissuta suta concretamente.

Come

ogni anno, no, partendo dal 1° giugno, nella chiesetta alle ore 18:30 ci sarà la recita della tredicina

che presenterà en

alcuni aspetti salienti della vita del Santo e verranno presentati anche alcuni miracoli

compiuti.

Il

13 giugno, come ogni anno, verranno celebrate tre Sante Messe alle ore 8:30, 10:30 e 19:00.

Prima dell’ultima celebrazione alle ore 17.30 circa ci sarà la presentazione del libro scritto da

più mani da varie persone tra cui alcuni nostri compaesani: Padre Danilo Salezze dei Padri Fran-

cescani della Basilica del Santo con il “cammino di Sant'Antonio”, Girolamo Michelin con Bruno

Dall’Anese per l’aspetto storico-archivistico, la dott.ssa Chiara Vinera e la dott.ssa Lorena Gava per

l’aspetto artistico e Giovanna Osellame per gli ex voto.

Ha coordinato il lavoro la dott.ssa Cristina Falsarella direttrice dell’ufficio diocesano per l’arte

sacra e i beni culturali con l'apporto del gruppo amici di Antonio Soligon e della Inner Wheel

Conegliano-Vittorio Veneto.

Saranno invitate personalità

civili e religiose e naturalmente in maniera personalissima il consiglio

pastorale parrocchiale e il consiglio per gli affari economici, ma anche tutta la Comunità.

C’è un’ultima nota storica: in una nicchia della chiesa sono venute alla luce le reliquie di San Teodoro

martire, che per l’occasione verranno esposte e fatte vedere ai presenti.

Tutta la comunità parrocchiale e cittadina è invitata.

LA TORRE DI VEGLIA


d

Maggio• Giugno 2023

LA TORRE DI VEGLIA

in giardino con Elisa

LA CALLA

La calla è una pianta perenne

sempreverde.

Il suo nome dal termine greco kalòs, che significa

bello.

All’aspetto, la calla si caratterizza per le grandi foglie

basali di forma triangolare e di colore verde chiaro. Si

tratta di una pianta di origine sudafricana, conosciuta

anche con il nome di ‘fiore o giglio del Nilo‘.

Le fioriture della calla sono sempre generose e aggraziate.

I fiori, infatti, crescono sulla sommità di

lunghi steli e sono formati da un’unica foglia, avvolta

ad imbuto.

COME COLTIVARE?

Scavate piccole buchette a 15-20 cm di profondità

e distanziate i bulbi di almeno 30 cm fra loro. Mantenete

il terreno sempre umido e leggermente compresso

e, se necessario,

ricopritelo con uno

strato di foglie secche

o paglia per proteggere

i bulbi dalle ultime

gelate. In questo modo

dovreste vedere spuntare

le prime foglioline

dalla primavera, ma

non è raro che i bulbi

inizino a germinare già

in inverno.

Durante lo sviluppo,

le annaffiature devono

essere regolari e abbondanti.

Ricordate che la

calla è una pianta paludosa,

dunque necessita

di un notevole apporto

idrico.

In Cucina con Giulia

Ricette Salutari Facili & Veloci

PASTA CON ASPARAGI

E ZUCCHINE

17

Oggi prepariamo insieme una pasta a base di

asparagi, uno degli ingredienti più amati della

stagione primaverile: dai forti poteri depurativi e

rivitalizzanti, disintossicanti e diuretici, gli asparagi

si prestano benissimo a diverse preparazioni

e svolgono un’azione anti-infi ammatoria, ipotensiva,

diuretica e cardiotonica. Buon appetito!

PASTA CON ASPARAGI E ZUCCHINE

PORTATA: primo

TEMPO DI PREPARAZIONE: 15 minuti di

preparazione + 20 minuti di cottura

INGREDIENTI per 4 persone:

320 gr di pennoni rigati

1 mazzetto di asparagi

2 zucchine medie

1 cipolla

70 gr pecorino romano grattugiato

Mezzo bicchiere di latte

Olio Extravergine di Oliva qb

Pulisci per bene gli asparagi con un pelapatate.

Taglia le punte e sbollentale in acqua per pochi

minuti, dovranno rimanere croccanti.

In una padella fai passare in un fi lo d’olio, un po’

di cipolla tritata, i gambi degli asparagi tagliati

a rondelle fi ni e le zucchine, sempre tagliate

a rondelle. Aggiungi anche un po’ d’acqua, le

verdure dovranno ammorbidirsi, ma non troppo.

Prendi due cucchiai e frullali con mezzo bicchiere

di latte.

Scola la pasta al dente, condiscila con la salsa

frullata e unisci le altre verdure. Infi ne, impiatta

con una spolverata di pecorino romano grattugiato.


18

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I PRIMI

60 ANNI

DE “LA TORRE DI VEGLIA”

LA TOR

TORRE RE DI VEGLIA

Gentili lettrici e lettori, continuiamo la nostra rassegna di ricordi che parte dall’anno

2008 e arriva al 2009 per festeggiare i nostri primi sessant’anni di “La Torre di Veglia”

• L’Amministrazione Comunale abbandona il

progetto di costruire le scuole nel “brolo” oltre

il muro del convento delle monache cistercensi

dei Santi Gervasio e Protasio e si indirizza verso

l’area individuata tra via Cal de Livera e via

Monte Piana. Lasciata la Scuola Nazario Sauro

ANNI (2008-2009)

di Piazza Fiume ed in attesa della nuova costruzione,

il complesso scolastico provvisorio viene ubicato

presso il centro “Le Filande” in appositi container

adattati ad aule scolastiche.

• La Compagnia Vittoriese di San Giacomo del

Teatro Veneto ha presentato, ottenendo uno strepitoso

successo, la nuova commedia: “ E Giuditta

aprì gli occhi” La storia è ambientata nella Padova

del secondo dopoguerra e narra le vicende di

chi, dopo aver perso tutto o quasi, è costretto a

chiedere la carità per mandare avanti la famiglia,

scatenando vere e proprie battaglie per ottenere i

posti più redditizi per raccogliere le elemosine. A

San Giacomo la commedia è stata una gradevolissima sorpresa e a fine recita ha ricevuto gli applausi di un

pubblico divertito.

• Sono iniziati i lavori per il primo stralcio della nuova

bretella di Ceneda con la strada che da oltre Via Matteotti,

poco dopo la chiesa di S. Antonio, raggiungerà l’uscita


d

Maggio•Giugno 2023

LA TOR

TORRE RE DI VEGLIA

dell’Autostrada a Cozzuolo. Si tratta del primo stralcio ma già vengono espressi

forti dubbi sul compimento del

secondo stralcio della bretella, che

ha detta di tutti avrebbe senso e

sarebbe utilissimo se l’opera fosse

completata con un collegamento

adeguato tra via della Bressana e la

zona industriale di San Giacomo:

ciò toglierebbe il traffico, proveniente

dal Menaré e da sud, attualmente

costretto a transitare per il

centro a San Giacomo.

19

• Monsignor Corrado Pizziolo, nato a Scandolara di Zero Branco e Vicario

della Diocesi di Treviso, viene nominato Vescovo di Vittorio Veneto. Succede a

Mons. Giuseppe Zenti chiamato a guidare la Diocesi di Verona. E i nostri giovani,

accompagnati da don Giulio, lo hanno subito conosciuto nel Castello di

San Martino, in occasione di un incontro delle nostre catechiste.

• I sangiacomesi hanno voluto ricordare suor Elena Michelin,

da poco scomparsa. Nata nel 1937 da una famiglia molto religiosa

prese i voti nell’ordine delle Figlie di San Giuseppe e si è

dedicata alla cura dell’infanzia, felice di mettersi a disposizione

dei più piccoli e dei più deboli. Nella casa Mater Dei di Vittorio,

profuse il suo impegno e contribuì, oltre che dedicarsi ai

bambini, a tessere importanti relazioni con benefattori per permettere all’Istituzione di

diventare un prezioso punto di riferimento per le problematiche della maternità difficile

e dell’infanzia.

• Il Consiglio parrocchiale Pastorale ha voluto ricordare alla Comunità tutto il lavoro svolto dai vari gruppi,

illustrando il tanto lavoro fatto e poi indicando obiettivi e proposte sul lavoro da svolgere in futuro.

Questi sono i gruppi operanti in Parrocchia: Gruppo Antenne, Gruppo delle Missioni, Gruppo Famiglia,

Gruppo Fidanzati, Gruppo Giovani, Gruppo della Parrocchia, Gruppo della Parola e il Gruppo della Redazione

di Torre di Veglia.

• Domenica 3 maggio 2009, c’è stata la solenne inaugurazione

dei lavori di restauro della nostra chiesa parrocchiale, dopo anni

di lavori a causa dei crolli subiti e delle migliorie apportate nel

corso dei lavori. Erano presenti Sua Eccellenza il Vescovo mons.

Corrado Pizziolo, il Sindaco Giancarlo Scottà e varie altre Autorità

Civili. Presenti inoltre il Sovrintendente ai beni Artistici del

Veneto, gli Sponsor e i responsabili dei lavori. Molto numerosa

ed interessata la partecipazione dei sangiacomesi che hanno potuto

ammirare la loro Chiesa rimessa a nuovo.


Maggio• Giugno 2023

20 d

DALL’ INFORMATICA ALLA

LETTURA:

CHE BELLO LEGGERE!

“A

vanti, avanti, gira a destra, avanti”: la “Caccia al libro” è

cominciata così nelle classi quinte della scuola primaria

Sauro, che hanno aderito al progetto di Istituto “Coding in Biblioteca”.

Il titolo del testo da scovare, tra tanti, era nascosto dentro

una scacchiera, in un mare di altre lettere che formavano un

intricato reticolo. Con il Codi Word, i ragazzi divisi in squadre

hanno individuato il volume prescelto: “Harry Potter e la pietra

filosofale”. Per poter procedere nella caccia ne hanno codificato

il titolo attraverso un algoritmo di scrittura. E poi l’avventura è

continuata: altre informazioni erano nascoste con il famoso “codice

binario”: le pagine del libro da leggere, diverse per i vari

gruppi, domande alle quali rispondere ... sempre in codice!

E alla fine, come in tutte le cacce che si rispettino, il tesoro:

il protagonista del libro da far emergere, casella dopo casella,

usando la pixel art e … la visione degli estratti del film relativi

alle parti del testo lette, in classe tutti insieme, come premio

per la faticosa caccia!

Il progetto si è concluso con la mattinata in Biblioteca Civica

dove i ragazzi hanno assistito ad una coinvolgente e divertente

lettura animata, hanno cercato e preso in prestito il

libro che più li aveva colpiti.

Ecco alcune loro riflessioni:

“Leggere è come se stessi facendo una camminata per liberare

tutte le cose brutte che mi sono successe”

“Quando leggo mi sembra di essere il protagonista della

storia ed è come se vivessi tutte le avventure in prima persona”

“Mi piace leggere perché posso entrare nel mondo

dell’immaginazione”

“Leggere è come entrare in un portale fantastico dove la

mente viaggia nella fantasia”

“Mi piace leggere perché mi sento tranquilla e mi rilasso”

“Leggere è come entrare in un mondo magico pieno

di creature pronte a farti volare in stupende avventure e

non vedi l’ora di vedere cosa succede alla fine”

“Leggere è come sognare ad occhi aperti”

“Leggere è come se la fantasia ti entrasse nel corpo”

LA TORRE DI VEGLIA


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23

LA

TOR

TORRE RE

DI

VEGLIA

Il Brolo è spazio

di condivisione

21

N el mese di aprile, nel terreno che conosciamo come

“Brolo”, è avvenuto un vivace incontro fra i ragazzi

che frequentano il Centro di Lavoro Guidato delle Filande -

gestito dalla cooperativa Terra Fertile - e la squadra di calcio

giovanile del Cappella Maggiore (età 11-13 anni).

L’evento, nato per iniziativa dell’allenatore, era finalizzato

a far incontrare e a permettere uno scambio e un confronto

tra due realtà diverse, ma accomunate dall’obiettivo di “fare

gioco di squadra”.

Dopo un primo momento dedicato alle presentazioni,

i giovani atleti hanno partecipato ad alcune delle fasi del

lavoro agricolo che i ragazzi di Terra Fertile svolgono pressoché

quotidianamente: la raccolta dei fiori di campo

per l’essicazione, la bonifica del terreno dai sassi in

eccesso e la sistemazione del percorso sensoriale in

fase di allestimento.

I partecipanti erano circa trenta e sono stati divisi

in tre sottogruppi, ciascuno dei quali ha svolto una

delle attività sopra citate. Tutti i partecipanti hanno

collaborato attivamente, mettendo a disposizione

le proprie abilità, senza eccessiva fatica. Si può dire

che è stato un momento di divertimento che ha

dato anche una bella soddisfazione a tutti, partecipanti

e organizzatori.

Dopo il lavoro, infatti, è arrivato il momento

della merenda e della condivisione: qui è emerso

un grande entusiasmo, tanto che ci si è lasciati con il desiderio

di incontrarsi ancora, presto, in semplicità.


Maggio• Giugno 22

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2023

LA

TOR

TORRE RE

DI

VEGLIA

di Giulia Maiutto

SCOPRIAMO INSIEME I TESSUTI NATURALI:

COTONE CONVENZIONALE E BIOLOGICO

Carissimi Amici,

Le temperature si stanno fi nalmente alzando ed è arrivato

il momento di scoprire insieme le caratteristiche

di tessuti decisamente più leggeri e adatti alla stagione

primaverile! Questa volta parleremo del tessuto in

assoluto più diffuso e utilizzato al mondo: il cotone.

Morbido, naturale, comodo e confortevole, ma… ricordiamoci

sempre di leggere le etichette! Il cotone infatti

non è tutto uguale, ci sono varie differenze tra quello

convenzionale e quello biologico, sempre da preferire.

Scopriamole insieme!

• Coltivazione: Il 95% del mercato del cotone mondiale

convenzionale deriva da coltivazioni irrorate

di pesticidi e sostanze tossiche; il cotone coltivato

come monocoltura distrugge la qualità del suolo

e gli agricoltori sono spesso vincolati da costosi

contratti. Il cotone biologico, al contrario, proviene

da agricoltura biologica controllata, cioè vengono

utilizzati solo i metodi naturali di controllo dei parassiti

ed è assolutamente vietato l’uso di pericolosi

pesticidi o altri prodotti chimici. È così sicuro e naturale

che viene coltivato al fi anco di coltivazioni di

cibo che alimentano gli agricoltori, i quali sono liberi

di scegliere cosa coltivare rispettando la rotazione

delle colture per rigenerare il terreno e mantenerlo

fertile a lungo.

• Ambiente: Nella produzione del cotone convenzionale

viene utilizzata moltissima acqua ed energia e

l’uso di sostanze chimiche produce altissimi livelli

di CO2 che vengono rilasciati nell’atmosfera producendo

fi no al 94% in più delle emissioni di gas a

effetto serra rispetto alle coltivazioni biologiche.

• Fabbriche: Nella produzione di cotone convenzionale

non ci sono controlli obbligatori, la produzione

avviene soprattutto nei paesi del terzo mondo, dove

non sempre vengono garantiti salari minimi e purtroppo

ancora oggi è molto presente il lavoro minorile.

La produzione biologica invece deve sottostare

a normative e certifi cazioni secondo le quali tutte

le fabbriche devono essere regolarmente ispezionate

e certifi cate secondo severe norme sociali. Moltissime

aziende produttrici di abbigliamento biologico

inoltre destinano una parte dei ricavi a progetti

sociali di istruzione e di sostegno ai bambini.

• Pelle: Se al tatto il cotone convenzionale può apparire

morbido e liscio, in realtà è impregnato di

sostanze chimiche, antiparassitari, resine e tintori

tossici, sostanze chimiche e plastiche che vengono

“spalmate” sul tessuto affi nché appaia liscio e lucido

o perché non cali troppo nei lavaggi. Tutti questi

ulteriori passaggi di lavorazione e trattamenti vengono

poi assorbiti attraverso la pelle, che può essere

più o meno sensibile a queste sostanze. Il cotone

biologico invece si caratterizza proprio dall’assenza

di colle e resine chimiche, formaldeide, ammine, ftalati

e metalli pesanti come cromo e nichel. Il cotone

viene semplicemente fi lato naturalmente, in tutta la

sua purezza, lasciando la fi bra del tessuto intatta.

Quando acquistiamo un capo d’abbigliamento, leggiamo

sempre le etichette e preferiamo il cotone biologico,

che oltre ad essere super soffi ce (essendo puro,

senza fi bre sintetiche o colle chimiche), è anallergico e

sicuro, assolutamente consigliato per la pelle sensibile

dei bambini, per persone allergiche, con dermatiti o

intolleranze. Infi ne, l’assenza di resine chimiche rende

questo tessuto in grado di assorbire e far evaporare

quasi il doppio dell’umidità corporea rispetto al cotone

tradizionale, con enormi benefi ci per la salute.

Alla prossima!


d

Maggio• Giugno 2023

LA TORRE DI VEGLIA

DBSOF!TJOUFUJDB;!

Sappiamo davvero di cosa si tratta?

Le ultime settimane sono date dominate nel

dibattito pubblico dalle sterili polemiche riguardanti

il mondo dell’alimentazione. Ideologie,

propaganda elettorale, convinzioni personali senza

nessuna evidenza scientifica hanno inquinato spesso

la discussione senza dare la possibilità al pubblico

di comprendere il tema nella sua interezza.

Dopo aver affrontato nella scorsa l’uso di alimenti

a base di insetti come fonte alimentare, andremo

oggi ad approfondire il tema della carne coltivata,

da molti erroneamente appellata come “sintetica”.

Prima di procedere con l’articolo è opportuno sottolineare

come ad oggi, all’interno dell’UE, questi

alimenti non sono autorizzati e quindi non sono

ancora disponibili al commercio. Questa tecnologia

è in una fase embrionale di sperimentazione e

deve quindi seguire tutto il normale iter scientifico

e burocratico che porterà all’(eventuale) immissione

sul mercato. Nel corso dell’articolo verrà quindi

fatto ampio uso del condizionale, in quanto i dati

che attualmente possediamo sono ancora incompleti

e richiedono ulteriore sperimentazione che

verrà eseguita nel prossimo futuro.

23

quindi contribuire a ridurre l’impatto ambientale

generato in particolar modo dall’allevamento ruminanti

e contribuire a minimizzare il problema etico

del consumo di carne non richiedendo la macellazione

e quindi eliminando ogni grado di sofferenza

animale, sia quella legata all’abbattimento sia quelle

legata alle condizioni di vita.

La coltivazione di questi tessuti permetterebbe

inoltre uno stretto controllo del processo, evitando

proliferazioni batteriche e diffusioni di epidemie

molto frequenti negli allevamenti e riducendo il

rischio sanitario e l’utilizzo di antibiotici. Sarebbe

possibile, inoltre, migliorare le proprietà di questi

alimenti arricchendo il tenore di determinate vitamine

o ad esempio riducendo la quantità di acidi

grassi saturi in favore di quelli poliinsaturi, aventi

comprovati effetti benefici per la salute e ad oggi

Carne “sintetica” o “coltivata”? Sotto ogni punto

di vista la differenza tra i due termini è enorme.

Si definisce infatti “sintetico” un qualsiasi prodotto

ottenuto tramite opportuni reagenti chimici all’interno

di un laboratorio chimico, e questo è fuori

dalla portata umana per quanto riguarda la produzione

di cibi complessi. Un tessuto di carne “coltivata”

è invece un tessuto ottenuto tramite il prelievo

di una piccola quantità di cellule, generalmente

staminali, appartenenti ad un determinato animale

e fatte moltiplicare in condizioni strettamente controllate

in un terreno di coltura utilizzando i normali

processi fisiologici della cellula.

Che vantaggi darebbe l’utilizzo di questa tecnologia?

L’utilizzo di questa tecnologia potrebbe

consentire di produrre più cibo atto a sfamare una

popolazione sempre più numerosa ed esigente, riducendo

il numero di allevamenti intensivi e ridurre

quindi il numero di animali da macellare. Potrebbe

disponibili principalmente solo in alcune riserve

ittiche (vedi omega-3), riducendo lo sfruttamento

dei nostri mari.

Quali sarebbero i potenziali problemi di questo

tipo di alimenti? Il principale problema di questa

tecnologia potrebbe essere di tipo economico in

quanto questo tipo di prodotti sembrerebbe poter

diventare piuttosto costoso a causa della complessità

della tecnologia, ma non è escluso che al consolidarsi

della tecnica ci sia un parallelo abbassamento

dei prezzi fino a rendere questa tecnologia competitiva

sul mercato.

Dal punto di vista gastronomico potrebbe essere

difficile o addirittura impossibile replicare tutti


Maggio• Giugno 2023

24 d

LA TORRE DI VEGLIA

i tagli di carne attualmente presenti sul mercato ed

è molto probabile che queste carni si presentino in

forma di macinato, limitando il numero di applicazioni

possibili in cucina. Da un punto di vista salutistico

non è stata vista nessuna differenza rispetto

ai cibi attualmente disponibili. Tali limiti potrebbero

tuttavia essere compensati dalla grande varietà

di macinati potenzialmente disponibili: poiché per

realizzare il tessuto sono sufficienti poche cellule

iniziali sarebbe potenzialmente possibile realizzare

un’ampia varietà di carni, anche di animali esotici

o rari, riducendo la necessità di doverli cacciare e

contribuendo quindi al loro mantenimento nell’ecosistema.

Quando sarà eventualmente possibile acquistare

questi alimenti? Attualmente non esistono,

almeno in Europa, prodotti in questo tipo autorizzati

al commercio. Una qualsiasi azienda che volesse

commercializzare nell’UE questi alimenti dovrà

(come per qualsiasi altro cibo) eseguire l’iter scientifico

e burocratico di sperimentazione raccogliendo

tutti i valori nutrizionali, la presenza di eventuali

inquinanti (siano essi chimici o microbiologici)

in modo da garantire la salubrità e sicurezza alle

dosi prescritte. Una volta raccolti, tutti i dati, questi

saranno sottoposti alla valutazione dell’EFSA

(Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) che,

in caso di approvazione, ne permetterà la commercializzazione

in tutto il territorio europeo.

E il recente DDL presentato dall’attuale Ministro

dell’Agricoltura? Recentemente è stato

presentato il DDL 651, che, se venisse approvato

come tale presenterebbe (per usare un eufemismo)

numerose lacune e denoterebbe scarsa conoscenza

dell’argomento da parte di chi lo ha scritto. Tale

DDL non ha infatti alcun valore in primis perché

l’oggetto di discussione non esiste ancora ed è già

vietato in quanto non ancora approvato dall’EFSA.

In secondo luogo, se e quando questi alimenti verranno

approvati per il consumo nel suolo europeo

(dopo aver quindi superato tutti i testi di sicurezza

alimentare) tale decreto perderà ulteriormente

valore in quanto non può opporsi alla libera circolazione

e vendita di merci nel mercato europeo.

Il solo risultato del decreto sarà quindi quello di

impedire agli imprenditori lo sviluppo e la produzione

di questi alimenti, escludendoli da una verosimilmente

grossa fetta di mercato, senza impedire

il commercio della carne coltivata importata dagli

Stati esteri, analogamente a quanto avvenuto per i

mangimi OGM. Inoltre, stando a quanto riportato

nel DDL, è riportata ad esempio la dicitura “divieto

di produzione e vendita di alimenti prodotti

a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti

da animali vertebrati”. Queste parole evidenziano

ancor di più l’assurdità della situazione, in quanto,

se applicate, porterebbero a situazioni paradossali.

Le “colture cellulari” sono da millenni utilizzate dagli

esseri umani per la produzione ad esempio di

panificati, fermentati (come vino, birra e aceto) e

yogurt. I tessuti animali sono invece i costituenti

principali di tutti i prodotti animali e quindi di tutta

la carne attualmente disponibile in commercio.

L’applicazione del decreto renderebbe quindi illegali

tutti i prodotti sopra citati.

In conclusione, come per ogni aspetto scientifico,

indipendentemente dalle proprie convinzioni personali,

è necessario indagare la realtà in modo più

approfondito e andare a valutare quello che emerge

dai dati scientifici e cercare di ridurre al minimo gli

errori indotti dalla poca conoscenza dell’argomento,

su cui ideologie e propaganda possono portare

a prendere conclusioni erronee. Occorre quindi

evitare la dicotomia “si-no” o in generale gli estremismi,

cercando di cogliere la complessità in ogni

sua sfaccettatura e non privandoci a priori di nuove

frontiere da cui potranno in futuro aprirsi ulteriori

possibilità.

Andrea De Nadai

1. Carne Coltivata in Laboratorio: come Funziona? Sarà

il Futuro?” – Entropy for Life (www.youtube.com)

2. “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di

immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”.

DDL N°651 XIX Legislatura. Comunicato alla

presidenza il 7 aprile 2023

3. “La carne sintetica non esiste!” – Dario Bressanini Extra

(www.youtube.com)


d

Maggio• Giugno 2023

LA TORRE DI VEGLIA

25

calcio

VITTSANGIACOMO

Stagione positiva:

mantenuta la 1ª

categoria!

Domenica 7 maggio, di fronte ad una cornice

di pubblico eccezionale, la Prima Squadra

con una vittoria per 5 a 4 ha mantenuto

la prima categoria e ha condannato il

Fregona alla retrocessione. Una partita che

resterà nella storia del calcio locale perché,

in inferiorità numerica e in svantaggio per 3

a 1, ha conquistato il pareggio e poi, ai tempi

supplementari, la vittoria che ha coronato

una stagione positiva. Con 28 punti nelle

26 partite di campionato, ha prima evitato

la retrocessione e poi nel doppio scontro

play out, al fotofi nish, ha ottenuto un

risultato strepitoso. Un plauso a tutta

la

Squadra che ci ha creduto fi no in

fondo, ma in particolare allo Staff tecnico:

al d.s. Walter Russolo, all’allenatore

Massimo Marcon, all’allenatore dei portieri

Roberto Bolzan, al preparatore atletico, al fi -

sioterapista Antonio Pischedda, agli accompagnatori

Luca Corocher, Michele Dardengo

e Luca Saccon; nonché al vicepresidente e

sponsor Stefano Vitale.

Anche gli Juniores allenati da Dario De

Biasi con 37 punti in 26 partite hanno mantenuto

il diritto a giocare nel campionato

regionale anche nella prossima stagione. I

Giovanissimi 2008, allenati da Marco Canzian,

hanno vinto il campionato Under 15 (è

la quarta stagione consecutiva - eccetto gli

anni del covid - che gli Allievi o i Giovanissimi

partecipano alle fasi fi nali provinciali).

Nella semifi nale abbiamo ceduto di misura

contro il Paese che ha poi vinto il titolo.

I Giovanissimi 2008 vincitori del campionato Under 15 (piedi da sx: Alessio Dal Cin, Pietro

De Pecol, Matteo Guerra, Andrea Zanin, Alessandro Bezzo, Filippo Braido, Filippo Da Re, Martino

Damiani; seduti da sx: Marco Marin, Alberto Maso, Alessandro Tomè, Marco Da Re (dir. acc.), Marco

Canzian (allenatore), Riccardo Tonel, Gabriel Montiel Ponce, Daniele Sonego, Nicholas Zanet)


Maggio• Giugno 2023

26 d

LA TORRE DI VEGLIA

Tutte le squadre stanno proseguendo l’attività

nei vari tornei post campionato, in particolare

gli Esordienti nel torneo Biason

(un classico per la categoria, organizzato dal

Vittsangiacomo in memoria del dirigente

Natale Biason, che è giunto

alla 9a edizione, sempre molto

apprezzato dalle società della

zona).

La prima domenica di maggio

abbiamo ospitato il raggruppamento

dei Piccoli Amici e Primi

Calci: una festa per loro nel confrontarsi

con le formazioni del

Vittoriese.

Il 6 e 13 maggio i Giovanissimi

2009 hanno partecipato a Salsa

al Torneo in memoria del nostro

Francesco Scarabel.

Sono poi aperte le iscrizioni

al 14° Camp Estate “non

solo calcio” che impegnerà

bambini/e e ragazzi/e per sei

settimane a partire dal 12 giugno.

Infi ne sta prendendo forma

e consistenza il manto erboso

del campetto acquistato in

adiacenza al campo principale

di San Giacomo. Se ci saranno i fondi necessari

per il suo completamento (recinzione

e illuminazione) si confi da di poterlo utilizzare

già dalla prossima stagione.

Pietro Ossi

Lo Staff Tecnico

della 1ª Squadra

(da sx: Pischedda, Russolo,

Dardengo, Marcon,

Corocher, Saccon, Bolzan)


d

Maggio• Giugno 2023

LA TORRE DI VEGLIA

Anagrafe

27

DEFUNTI

17 SCHIOCCHET LILIA

ved. Bortoluzzi

di anni 87 – (il 25.03.2023)

Via Vicenza, 9

20 BOTTEON MAURIZIO IO

di anni 72

(il 07.04.2023)

Via Filande, 45

15 TONON MARIA LUISA

ved. Turbian

di anni 91 – (il 18.03.2023)

Via Antelao, 5

18 NARDARI MARISA

di anni 96 – (il 23.03.2023)

Via Dante, 13 – Vittorio

Veneto

21 CASAGRANDE AUGUSTO

di anni 88

(l' 8.04.2023)

Via Tagliamento, 5

Ex-parrocchiana defunta:

16 FAVA LUISA

ved. Tomasella

di anni 101

(il 24.03.2023)

Via Vea, 30

19 PAGOTTO BRUNETTO

di anni 82

(il 04.04.2023)

Via Ticino

ALPAGO DA DALT ANGELA

di anni 93 – (il 20.04.2023)

Funerale celebrato nella chiesa

parrocchiale di Meschio in Vittorio Veneto.

Angela riposa nel cimitero di Ceneda.

ORARIO ESTIVO DELLE SANTE MESSE FESTIVE

Chiesa Prefest. Festiva

SAN GIACOMO 19.00 8.30 10.30

MONASTERO 9.30

SS. PIETRO E PAOLO 18.00 10.30

SAN FRANCESCO 18.30 7.30 9.00 18.30

CATTEDRALE 19.00 8.30 10.30 19.00

MESCHIO 9.00 18.00

SANTA GIUSTINA 18.30 11.00

SANT’ANDREA 19.00 9.45 18.30

SERRAVALLE 8.30 11.00

SAN GIOVANNI 17.30 10.00

SANTA AUGUSTA

9.00

in Maggio e Ottobre

COSTA 18.30 9.30

SALSA 18.30 11.00

NOVE 9.00

ORARIO S.te MESSE FERIALI

IN PARROCCHIA

IN CHIESA: ore

IN MONASTERO: ore

17.00

7.30


Maggio• Giugno 28

d

gio

o•Gi

2023

Le famiglie ricordano

LA TORRE

RE DI VEGLIA

DAL VECCHIO RAFFAELE

n. 22.08.1932 m. 16.06.2006

DAL VECCHIO IVAN

n. 07.07.1955 m. 26.01.2023

PIASENTIN DOMENICO

n. 10.07.1925 m. 02.04.2007

AGRIZZI ANGELO

n. 16.06.1932 m. 18.05.1998

BOZZON ELEONORA

n. 21.02.1942 m. 29.05.2022

SPITALERI SIMONE

n. 27.11.1972 m. 25.06.1997

SPITALERI MATTEO

n. 25.01.1975 m. 03.05.2005

CADALT VINCENZO

n. 09.10.1913 m. 08.05-2007

SCHOCCHET LILIA

ved Bortoluzzi

n. 19.04.1935 m. 25.03.2023

LE VOSTRE OFFERTE

dal 4 marzo al 30 aprile 2023

6 N.N.; N 2 N.N. N per S. Antonio – 3

sottoscrizioni – Per Comunioni

Anziani ed Ammalati – Per Battesimo, da una

famiglia – Benedizione Famiglia – Benedizione

stalla – Per fotocopie catechismo, dalla 2ª

elementare – Offerte San Fermo marzo 2023

– Offerte Sant’Antonio – Uso sala compleanni

marzo/aprile – Contributo per sala dai giovani

forania – Per bottigliette acqua benedetta – GSE

– In memoria di: Tonon Maria, dalla famiglia

– Schiochet Lilia, dalla famiglia – Fava Luigia,

dalla famiglia – Botteon Maurizio, dalla famiglia –

Casagrande Augusto, dalla famiglia

TOTALE €. 6.651,70

FARMACIE DI TURNO MAGGIO-GIUGNO 2023

05 – Maggio – PANCOTTO – Piazza Flaminio, 10 – (0438/53365)

12 – Maggio – COM. 3 – Via L. De Nadai (Costa) – (0438/556628)

19 – Maggio – ZAMPERLINI – Via Da Pon te, 26 - 0438/53958)

26 – Maggio – Val dei Fiori –via Bersagliere,-14-tel. 0438/1892503/351 9491278

02 – Giugno – MARSON – via Garibaldi,114(ai Frati)- (0438/53378)

09 – Giugno – COM. 1 – Via Brandolini, 111 (centro) – 0438/53198

16 – Giugno – PALATINI – Via Cavour, 114 – (Tel. 043853274)

23 – Giugno – COM. 2 – P.zza Fiume, 29 - (0438/500351) - S.Giacomo

30 – Giugno – PANCOTTO – Piazza Flaminio, 10 – (0438/53365)

IL TURNO HA INIZIO IL VENERDÌ ALLE ORE 8.45

Guardia Medica risponde al N° 0438/ 553708

La Guardia Medica pediatrica al N° 0438/668243 (Conegliano)


Agenda Pastorale

Maggio 2023

Lunedì 1 - San Giuseppe, lavoratore

Mrtedì 2 - Sant’Atanasio, vescovo e Dottore della Chiesa

Mercoledì 3 - Santi Filippo e Giacomo, apostoli

Domenica 7 - 5ª domenica di Pasqua

domenica 14 - 6ª domenica di Pasqua

Giovedì 18 - San Giovanni 1°, papa e martire

Domenica 21 - ASCENSIONE DEL SIGNORE

Lunedì 22 - Santa Rita da Cascia, religiosa

Venerdì 26 - San Filippo Neri

Domenica 28 - DOMENICA DI PENTECOSTE

Lunedì 29 - Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa

Mercoledi 31 - Visistazione della Beata Vergine Maria

Giugno

Giovedì 1 - San Giustino, martire

Sabato 3 - Santi Carlo Lwanga e compagni, martiri

Domenica - 4 SANTISSIMA TRINITÀ

Lunedì 5 - San Bonifacio, vescovo e martire

Domenica 11 - SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO

Martedì 13 - Sant’Antonio di Padova presbitero e Dottore della Chiesa

Mercoledì 14 - Beato Cosma Spessotto presbitero e martire

Venerdì 16 Sacratissimo Cuore di Gesù

Sabato 17 Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria

Domenica 18 11ª domenica del Tempo Ordinario

Mercoledì 21 San Luigi Gonzaga, religioso

Sabato 24 - Natività di San Giovanni Battista

Domenica 25 12ª domenica del Tempo Ordinario

Martedì 27 - Beata Maria Pia Mastena, religiosa

Mercoledì 28 - Sant’Ireneo, vescovo e martire

Giovedì 29 - Santi Pietro e Paolo, apostoli


12 Giugno 1931 - Vigiglia della Solennità di Sant’Antonio da Padova,

la lunga processione dalla chiesa parrocchiale all’oratorio sulla Rizzera

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