Imaging Journal 02/2023
Imaging Journal è la rivista B2B dedicata al trade del mondo di foto-video di nuova generazione, pubblicata da Nelson Srl, che così completa l’offerta editoriale B2B e B2C nel mondo del consumer electronics connotata dal mensile trade Touch Journal (che può essere sfogliato anche in digitale in questa pagina) e dal web magazine iGizmo.it. Imaging Journal è una testata cartacea (oltre che accessibile in formato sfogliabile digitale) distribuita in abbonamento postale e inviata sia ai negozi specializzati di fotografia e video, sia ai brand, ai distributori, agli operatori del retail (on-line e off-line) e alle aziende che fanno noleggio di materiali (corpi macchina, ottiche, supporti, luci, generatori e così via), per qualsiasi tipo di produzione o esigenza. Questo mix variegato ma completo del palcoscenico italiano “dell’immagine” è l’elemento innovativo e differenziante rispetto al passato.
Imaging Journal è la rivista B2B dedicata al trade del mondo di foto-video di nuova generazione, pubblicata da Nelson Srl, che così completa l’offerta editoriale B2B e B2C nel mondo del consumer electronics connotata dal mensile trade Touch Journal (che può essere sfogliato anche in digitale in questa pagina) e dal web magazine iGizmo.it. Imaging Journal è una testata cartacea (oltre che accessibile in formato sfogliabile digitale) distribuita in abbonamento postale e inviata sia ai negozi specializzati di fotografia e video, sia ai brand, ai distributori, agli operatori del retail (on-line e off-line) e alle aziende che fanno noleggio di materiali (corpi macchina, ottiche, supporti, luci, generatori e così via), per qualsiasi tipo di produzione o esigenza. Questo mix variegato ma completo del palcoscenico italiano “dell’immagine” è l’elemento innovativo e differenziante rispetto al passato.
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POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE- AUT. N LO-NO/00773/04.2<strong>02</strong>3 PERIODICO ROC - PERIODICO TRIMESTRALE - PREZZO EURO 5,00<br />
<strong>02</strong><br />
IL PERIODICO B2B DEDICATO AL MONDO FOTO-VIDEO<br />
Anno1 | Giugno-Luglio 2<strong>02</strong>3<br />
Dossier<br />
Vlog, ottiche, accessori<br />
e componenti smart<br />
Le principali soluzioni<br />
dedicate ai fotografi<br />
professionisti (ma non<br />
solo) e videomaker<br />
Fotografia sartoriale:<br />
professionisti e matrimonialisti<br />
L’intervista a tutto tondo a Flavio<br />
Bandiera, presidente dell’Anfm<br />
Fujifilm X-S20, la mirrorless<br />
con funzioni all-in-one<br />
Leggera, compatta, versatile<br />
e con una batteria da 800 scatti<br />
L’intelligenza artificiale è<br />
il terzo occhio del fotografo<br />
Come la IA eleva le idee creative<br />
a nuovi livelli nell’imaging<br />
Mtrading: da Sigma<br />
a Zhiyum<br />
Obiettivi serie Cine Lens<br />
e illuminatori piccoli e potenti
2<br />
Creatività e idee sono la linfa dell’imaging<br />
Ogni anno si scattano circa 2 trilioni di<br />
foto (nell’accezione Usa, in cui un trilione<br />
corrisponde a mille miliardi). Equivalgono<br />
a 57.000 foto per secondo e 5<br />
miliardi al giorno. Nel 2030 si stima che<br />
tale numero salirà del 30%. Su WhatsApp<br />
passano circa 6,9 miliardi di foto<br />
al giorno. Sono oltre 300 i video che su<br />
YouTube hanno superato il miliardo di visualizzazioni.<br />
Numeri che descrivono un<br />
panorama in costante fermento e cambiamento.<br />
L’imaging sta mutando modi,<br />
metodi, stile, linguaggi e grammatica ma<br />
non in modo sostitutivo: in modo parallelo.<br />
La moltitudine di fotografi, di dispositivi<br />
per catturare foto e video, di funzioni,<br />
di piattaforme e di strumenti trova nel<br />
panorama musicale la sua metafora più<br />
esplicita. Ci sono così tanti cantanti, stili<br />
e musiche diverse perché ciascuno ha il<br />
suo gusto e intercetta attenzioni e gradimenti.<br />
Il mondo dell’imaging sta vivendo<br />
una vague innovativa ed evolutiva, contrassegnata<br />
dalla IA e dalla computational<br />
photography, ma anche dalla crasi<br />
tra fotografo professionista e videomaker.<br />
Gli osservatori sono stimolati da approcci<br />
ibrido, sfaccettati, caleidoscopici.<br />
Questo è l’imaging: un universo in espansione<br />
nel quale creatività e idee possono<br />
trovare non soltanto nuove collocazioni,<br />
ma soprattutto strumenti inediti e avveniristici<br />
per esprimerle.<br />
■<br />
04 Cambia la norma sugli sconti. Davide Rossi,<br />
Aires, spiega la Direttiva Omnibus<br />
05 EIZO: per video e immagini di qualità.<br />
La completa linea di monitor<br />
06 Fotografia sartoriale. A tu per tu con Flavio<br />
Bandiera, presidente dell’Anfm<br />
09 Versatilità fa rima con compattezza:<br />
sulla ribalta la mirrorless Nikon Z 8<br />
19 Il terzo occhio dell’imaging: l’Intelligenza<br />
Artificiale legata alla fotografia<br />
20 Nima Benati madrina di Magic 5 Pro,<br />
il flgship di casa Honor<br />
IMAGING JOURNAL<br />
Direttore responsabile Luca Figini<br />
Direttore editoriale Riccardo Colletti<br />
Senior editor Matteo Borré<br />
Marketing & Operations Roberta Rancati<br />
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Stampa La Terra Promessa Società<br />
Cooperativa Sociale Onlus (Novara)<br />
Editore Nelson Srl<br />
Viale Murillo, 3 - 20149 Milano - Telefono <strong>02</strong>.84076127<br />
info@nelsonsrl.com - www.nelsonsrl.com<br />
Registrazione al Tribunale di Milano<br />
n. 192 del <strong>02</strong> Dicembre 2<strong>02</strong>2<br />
Nelson Srl - Iscrizione ROC n° 33940 del 12 Febbraio<br />
2<strong>02</strong>0<br />
Periodico trimestrale<br />
N.2 - Giugno/Luglio 2<strong>02</strong>3<br />
Abbonamento Italia per 4 numeri annui: euro 20,00<br />
L’editore garantisce la massima riservatezza dei<br />
dati personali in suo possesso. Tali dati saranno<br />
utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per<br />
l’invio di informazioni commerciali. In base all’art.<br />
13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno<br />
essere rettificati o cancellati in qualsiasi<br />
momento scrivendo a:<br />
Nelson Srl<br />
Responsabile dati - Riccardo Colletti<br />
Viale Murillo, 3 - 20149 Milano
4<br />
le forme di controllo e le eventuali sanzioni fossero<br />
blande o addirittura inesistenti, limitandosi<br />
a forme di richiamo affinché la Direttiva possa<br />
essere compresa e recepita in modo omogenea<br />
sia dai vari Paesi, sia dai diversi tipi di retailer.<br />
Spiega Rossi: “La priorità è cercare di evitare<br />
errori che potrebbero comportare delle sanzioni<br />
anche piuttosto rilevati, quindi stiamo lavorando<br />
con grande attenzione e forti della disponibilità<br />
del Ministero. Questa norma si inserisce in<br />
un quadro un po’ più ampio, che è il rinnovamento<br />
del Codice del Consumo”.<br />
di Luca Figini<br />
Cambia la norma<br />
sugli sconti<br />
Davide Rossi, direttore generale di Aires, guida nella<br />
comprensione della Direttiva Omnibus su prezzi e promozioni<br />
al 1° luglio 2<strong>02</strong>3 il Codice del<br />
D<br />
Consumo cambia e si rinnova, in<br />
particolare acquisendo la Direttiva<br />
Ue Omnibus 2019, diventata<br />
operativa ad aprile ma i cui effetti<br />
si vedranno con i saldi e gli sconti estivi<br />
perché obbliga il negoziante a esporre i prezzi<br />
più bassi applicati nei trenta giorni precedenti<br />
e a dimostrare che il ribasso sia effettivo e non<br />
estetico.<br />
Per capire bene cosa succede, abbiamo chiesto<br />
chiarimenti a Davide Rossi (foto), direttore<br />
generale di Aires. In questo articolo approfondiremo<br />
gli aspetti principali mentre sul sito iGizmo.it<br />
abbiamo esaminato la questione in modo<br />
dettagliato: per seguire il webinar informativo<br />
realizzato insieme a Davide Rossi e avere una<br />
panoramica complessiva consigliamo di seguire<br />
il QR Code in questa pagina. Tornando alla<br />
Omnibus, dice Davide Rossi: “Abbiamo lavorato<br />
assieme al Ministero delle Imprese e del Made<br />
in Italy, che ha ascoltato le nostre istanze affinché<br />
il provvedimento entri in vigore in maniera<br />
soft. Ovvero che non si trasformi, già dal primo<br />
giorno, in una azione di controllo aggressiva nei<br />
confronti dei retailer”. Il tema imposto dalla Direttiva<br />
Omnibus è ampissimo ma il focus principale<br />
riguarda i prezzi e gli sconti. Spiega Davide<br />
Rossi: “La direttiva parte da un assunto molto<br />
semplice: la Commissione Europea ha fatto una<br />
ricerca nel 2017 sull’andamento dei prezzi. Per<br />
farla semplice, era emerso che nel 65-70% dei<br />
casi quando si annunciava una promozione il<br />
prezzo precedente indicato non era effettivamente<br />
il prezzo più basso praticato negli ultimi<br />
30 giorni. Sostanzialmente l’effetto che conosciamo<br />
un po’ tutti da consumatori del prezzo<br />
che è alzato artificiosamente e poi viene abbassato<br />
per mostrare una convenienza maggiore<br />
di quella effettiva. C’è anche da dire che questa<br />
modalità non era già consentita in quanto<br />
configurata come pratica commerciale sleale.<br />
Dunque, l’idea della nuova Direttiva consiste<br />
nel togliere il dubbio al consumatore: non più<br />
una impressione di promozione ma un dato oggettivo<br />
che certifichi che si tratta di uno sconto<br />
o di un prezzo ribassato. Diventa obbligatorio<br />
indicare il prezzo precedente e la percentuale<br />
di sconto applicata. Il prezzo precedente si<br />
identifica andando a individuare il prezzo più<br />
basso praticato su quello stesso bene da quella<br />
stessa azienda o retailer nei precedenti 30<br />
giorni. In questo modo è strano che qualcuno<br />
alzi un prezzo artificiosamente per 30 giorni<br />
per poi abbassarlo e mostrare sconti perché<br />
non venderebbe nulla nel periodo antecedente<br />
ai ribassi. L’obiettivo è incentivare gli operatori<br />
di settore a una armonizzazione nella gestione<br />
dei prezzi”. L’opportunità è quella di creare chiarezza<br />
e la cosiddetta “peace of mind” agli occhi<br />
dei clienti finali che avrebbero la certezza di ottenere<br />
sconti e ribassi reali, non creati ad arte.<br />
In sé la Direttiva UE Omnibus 2019 è lodevole,<br />
peccato che dietro alla sua semplicità si apre<br />
un “mondo di considerazioni relativamente alle<br />
diverse tipologie di aziende, alle diverse merceologie<br />
e anche alle diverse veramente creative<br />
forme di promozione che negli anni si sono fatte<br />
strada. Così ci si trova di fronte a una tale varietà<br />
di forme promozionali che, anche nei Paesi<br />
dove la nuova norma è in vigore, l’interpretazione<br />
dei regolamentatori si è fatta meno rigida<br />
nel tempo, lasciando una certa elasticità”. Per<br />
esempio l’EuCer Council, l’associazione europea<br />
dei retailer presieduta sempre da Davide Rossi,<br />
ha stimolato la Commissione Europea affinché<br />
Una norma, tante varianti<br />
Basta leggere la Direttiva UE Omnibus 2019 per<br />
rendersi conto che già all’articolo 2 si elencano<br />
alcuni casi esclusi dall’applicazione della nuova<br />
normativa, come nel caso dei bundle o del 3x2.<br />
Spiega Davide Rossi: “La macro considerazione<br />
che va fatta è: quando quel prezzo che io ho<br />
praticato, sia pure nei 30 giorni precedenti, era<br />
un prezzo condizionato da qualcosa, quello non<br />
determina il prezzo precedente. Per esempio,<br />
condizionando il prezzo a una precisa condizione<br />
o qualità del consumatore, oppure se si raggiunge<br />
una certa soglia di spesa che dà diritto a<br />
sconti. Altra situazione particolare sono le promozioni<br />
sotto costo, una situazione tutta italiana<br />
attuata da un DPR addirittura, un decreto del<br />
Presidente della Repubblica. Questa norma è<br />
specifica dell’Italia e quindi la Direttiva non ha<br />
potuto modificarla, quindi tutti i prezzi fatti in<br />
regime di sotto costo non concorrono alla creazione<br />
di un prezzo precedente. Altra esclusione,<br />
operazioni del tipo 3x2: è chiaro che se io regalo<br />
un bene il mio prezzo precedente non può essere<br />
zero di quel bene che ho regalato, è ancora<br />
una volta una vendita selezionata a determinate<br />
categorie di soggetti. In queste situazioni la<br />
Direttiva subisce delle forme applicative che<br />
non sono quelle ordinarie e a cui si aggiungono<br />
tutte le operazioni che già sono elencate come<br />
competizione sleale”.<br />
La nuova Direttiva non è applicata nemmeno ai<br />
prodotti nuovi, tutti quelli non esistevano nei<br />
30 giorni precedenti alla data di attuazione del<br />
rinnovamento del Codice del Consumo. Però è<br />
bene precisare, spiega Rossi, che “la norma separa<br />
completamente il prezzo più basso praticato<br />
nel canale fisico o in quello on-line: le due<br />
fattispecie sono distinte. Anche nel caso del<br />
click & collect, perché comunque è considerata<br />
una vendita sull’e-commerce nonostante sia<br />
stato emesso uno scontrino nel punto vendita”.<br />
La questione è dimostrare che la vendita è effettivamente<br />
afferente al canale on-line, per<br />
questo le verifiche da parte degli organi competenti<br />
dovranno essere flessibili e comprendere<br />
le peculiarità di ogni situazione. Conclude<br />
Davide Rossi: “Ci sono anche delle buone ragioni<br />
per cui entri in vigore la Direttiva, perché<br />
probabilmente qualche forzatura nel tempo c’è<br />
stata. Però io penso che il giusto contesto si verificherà<br />
se l’Associazione, il Ministero, gli organi<br />
di controllo e i retailer prendono con serietà<br />
questo impegno, che comprende anche la comprensione<br />
degli sforzi che sono fatti per attuare<br />
nel migliore dei modi la Direttiva.<br />
Non immaginiamo, e questo non dovrà essere,<br />
di avere qualcuno che cerca a ogni costo di<br />
sanzionarci su questa normativa. Deve essere<br />
qualcosa che accompagneremo<br />
con senso di responsabilità<br />
nell’interesse e anche della<br />
credibilità del le no stre imprese,<br />
so prattutto nei confronti<br />
dei consumatori”.<br />
■
5<br />
di Riccardo Colletti<br />
EIZO: per video e<br />
immagini di qualità<br />
Luca Zaffanella, account & marketing manager<br />
della società, illustra la completa linea di monitor<br />
emplici, con un cuore tecnologico<br />
S<br />
di primo livello che assicura prestazioni<br />
al top per tutte le fasce di<br />
utenti. Nel mondo imaging, EIZO<br />
vanta una gamma di monitor che fa<br />
della qualità costruttiva e delle funzionalità i tratti<br />
distintivi. Fattori certificati dai 5 anni di garanzia<br />
erogati. Per conoscere più in dettaglio la proposta<br />
di monitor firmata da EIZO, la parola a Luca Zaffanella,<br />
account & marketing manager della società.<br />
Come è articolata la line up dei prodotti di EIZO<br />
dedicati al mondo <strong>Imaging</strong>?<br />
EIZO propone diverse linee prodotto, ognuna dedicata<br />
a specifici ambiti di utilizzo e con funzioni<br />
sviluppate per rispondere alle esigenze dei relativi<br />
utenti. La linea FlexScan è pensata per utilizzi office<br />
più trasversali, mentre la linea RadiForce per<br />
utilizzi di refertazione di immagini radiologiche. I<br />
monitor che rispondono alle esigenze dei Creativi<br />
nell’ambito imaging sono i modelli CD ColorEdge.<br />
In termini generali, i prodotti della nostra line up<br />
si dividono tra la categoria CS e CG. La prima può<br />
essere considerata per la cosiddetta fascia entry<br />
level, pur vantando tutte le specifiche per essere<br />
definitivi monitor altamente professionali. La fascia<br />
CG è qualitativamente superiore e, tra le principali<br />
caratteristiche, propone il tanto apprezzato<br />
sensore di calibrazione integrato. Entrambe le linee<br />
sono composte da un monitor da 24 pollici e<br />
da due versioni a 27 pollici, che permettono di scegliere<br />
tra una risoluzione 2560x1440 o 4K. A impreziosire<br />
il portfolio di referenze c’è il top di gamma<br />
in ambito video: il modello ColorEdge CG319X.<br />
Quali sono i tratti tecnologici distintivi?<br />
I monitor ColorEdge hanno raggiunto da tempo lo<br />
stato dell’arte tecnologico per quanto riguarda la<br />
gestione colore. Parliamo di massimo spazio colore<br />
attualmente raggiungibile, funzioni uniche<br />
come nel caso di “Due” che permette uniformità<br />
su tutto il pannello o il “True Black” per ottenere<br />
neri profondi. E questo oltre al suddetto Sensore<br />
di Calibrazione integrato, una peculiarità che solo<br />
EIZO può vantare. Progettiamo prodotti sempre<br />
al passo con l’evoluzione del mercato: dunque, le<br />
nuove funzionalità sono spesso rivolte al settore<br />
dell’imaging video. Tra queste vi sono luminosità<br />
sempre maggiori o la gestione dei preset HDR, sia<br />
PQ che HLG. EIZO ripone estrema cura anche agli<br />
aspetti di comodità per l’uso quotidiano: infatti, i<br />
ColorEdge dispongono di ingressi Usb-C, porte<br />
LAN per il collegamento Internet o Switch KVM.<br />
appositamente per i propri monitor che permettte<br />
una completa regolazione nei minimi dettagli<br />
di ogni singolo aspetto del pannello. Il software<br />
è scaricabile gratuitamente dal sito, dunque fruibile<br />
agevolmente. Il secondo aspetto riguarda<br />
ColorNavigator, che dialoga direttamente con il<br />
monitor, e permette di salvare i profili di calibrazione<br />
nella memoria dello stesso. Questo rende i<br />
risultati della calibrazione non dipendenti dal tipo<br />
di computer utilizzato. Il terzo aspetto è il sensore<br />
di calibrazione integrato. Dal momento che il profilo<br />
è salvato internamente e che la calibrazione<br />
non dipende da un computer specifico, il sensore<br />
esterno permette di automatizzare il processo<br />
senza che sia necessario l’intervento dell’utente.<br />
Così, una volta impostato il target di calibrazione,<br />
o scelto un preset già presente, si può definire un<br />
intervallo temporale in cui il monitor si auto calibrerà<br />
in autonomia, anche a computer spento.<br />
Perché scegliere i prodotti EIZO?<br />
I monitor ColorEdge vengono scelti perché considerati<br />
il riferimento per quanto riguarda i modelli<br />
per la gestione colore. Scegliendo un monitor CS<br />
o CG si ha certezza di utilizzare il top di gamma<br />
presente sul mercato. Ma vi sono aspetti che caratterizzano<br />
tutte le linee e i nostri prodotti e sono<br />
radicate nella nostra mission aziendale. EIZO ha<br />
sviluppato un’elevata sensibilità al tema della sostenibilità<br />
e della responsabilità sociale, riponendo<br />
la attenzione alla riduzione dei consumi di ogni dispositivo,<br />
oltre che all’azzeramento delle emissioni<br />
o degli agenti inquinanti in fase di produzione.<br />
Massima cura anche nella scelta degli imballi e al<br />
tipo di plastica utilizzata per la scocca. Per avere<br />
un pieno controllo della nostra catena produttiva,<br />
anche per garantire i risultati green tangibili,<br />
abbiamo deciso di internalizzare al 100% tutta la<br />
propria produzione. Ciò ci consente di dire che, non<br />
solo i nostri prodotti sono completamente Made in<br />
Japan, ma sono del tutto Made in EIZO. Infine, c’è<br />
un aspetto, per noi molto significativo, che esplicita<br />
in modo chiaro i valori di EIZO: su ogni prodotto<br />
forniamo una garanzia di 5 anni, a conferma della<br />
qualità che caratterizza le nostre soluzioni. ■<br />
In che modo EIZO supporta i professionisti<br />
nell’utilizzo delle varie soluzioni?<br />
Il nostro obiettivo, per ciascuna linea prodotto, è<br />
la semplificazione dei processi a beneficio dell’utente.<br />
Nel caso dei ColorEdge è stato efficientato<br />
e reso comprensibile il completo processo di calibrazione.<br />
Tutto parte dal software ColorNavigator,<br />
sviluppato direttamente da EIZO, pensato
6<br />
bella non era più sufficiente, doveva essere anche<br />
interessante. Negli ultimi anni, la fotografia<br />
deve soprattutto valorizzante soggetti e luoghi,<br />
acquisendo ed essendo intonata ai codici stilistici<br />
contemporanei. Questo chiedono i clienti e ciò<br />
ci obbliga ad adeguarci alla loro grammatica, che<br />
cambia in base alla comunicazione che vivono<br />
attraverso le piattaforme digitali. Questo impatta<br />
sul numero di immagini: i clienti vogliono molto<br />
più scatti rispetto al passato, sempre di alta qualità<br />
e precisione e in linea con il gusto e le richieste<br />
delle persone che commissionano il lavoro. Inoltre,<br />
i clienti hanno le idee molto chiare sul risultato<br />
finale che vogliono ottenere e propongono stili<br />
già ragionati, influenzati dal mondo in cui vivono.<br />
Tutto questo determina la scelta del fotografo a<br />
cui sarà affidata la cerimonia”.<br />
di Luca Figini<br />
Fotografia<br />
sartoriale<br />
Flavio Bandiera, presidente dell’Anfm, spiega come i nuovi<br />
strumenti digitali incitano alla creatività fotografica<br />
Anfm nasce nel 2007, tra i co-fondatori<br />
dell’associazione nazionale<br />
L’<br />
dei fotografi matrimonialisti c’è<br />
Flavio Bandiera. Oggi presidente,<br />
Fujifilm Ambassador e con una<br />
competenza stilistica tale da spaziare tra diverse<br />
tipologie creative. Il tema emerge spontaneamente:<br />
come è cambiato il lavoro dei fotografi<br />
professionali e matrimonialisti dato il numero di<br />
device a disposizione.<br />
Spiega Flavio<br />
Bandiera: “Ho<br />
un’esperienza sul<br />
campo di oltre 31<br />
anni: non solo per<br />
la fotografia di cerimonia,<br />
anche se<br />
questa è diventata<br />
l’attività principale.<br />
Mi occupo anche<br />
di eventi e video. Nel ‘91 impugnavo la mia Hasselblad<br />
a pellicola per fare gli scatti durante le<br />
cerimonie e poi tornavo con le foto da sviluppare<br />
e scegliere. Ora viaggio con un corredo completamente<br />
diverso. Il digitale ha rivoluzionato tutto.<br />
Ha permesso di elevare la qualità generale del lavoro,<br />
perché ha semplificato l’accesso alla tecnologia<br />
non solo da parte degli utenti amatoriali ma<br />
soprattutto per i fotografi professionisti. Gli associati<br />
all’Anfm stanno sfruttando al massimo le<br />
numerose risorse in più offerte dai device digitali<br />
per dare vita ai progetti creativi. In questo contesto<br />
di continua evoluzione, non c’è più un punto di<br />
arrivo definito ma l’innovazione ci apre costantemente<br />
nuove porte e opportunità magari impensabili<br />
fino a un anno prima. Adobe sta portando la<br />
IA in tutte le app fotografiche, questo permette di<br />
intervenire in modo radicale sullo scatto. In parallelo,<br />
si è sviluppata anche l’evoluzione stilistica:<br />
basti pensare alla quantità di foto in digitale che<br />
si possono scattare rispetto a quando si operava<br />
con i rullini. È cambiato il modo e il metodo di lavoro:<br />
il nostro approccio si è trasformato in uno<br />
storytelling, con impatti proprio sulla tecnica foto<br />
e video. Per esempio, sono dieci anni che non usiamo<br />
il flash nelle cerimonie perché possiamo contare<br />
su obiettivi e sensori capaci di mettere a fuoco<br />
e scattare quasi al buio e operando in competo<br />
silenzio. Queste innovazioni hanno agevolato il<br />
nostro lavoro. Così possiamo scattare centinaia di<br />
immagini per un solo evento, avendo poi la libertà<br />
di selezionare i contenuti migliori e di costruire la<br />
storia della giornata in modo nuovo, assemblando<br />
le singole foto e utilizzando i video, dando vita a<br />
impaginazioni sugli album oppure on-line in modo<br />
diverso rispetto al passato, con innati strumenti<br />
di condivisione<br />
della web gallery<br />
sui social. Questi<br />
sono servizi particolarmente<br />
sentiti<br />
e apprezzati dai<br />
nostri clienti, che<br />
sfruttano appieno<br />
la possibilità dello<br />
sharing, di entrare<br />
e sfogliare le immagini,<br />
di pubblicare sulle principali piattaforme, di<br />
costruire interazioni che estendono e completano<br />
l’evento stesso. La fotografia non solo è cresciuta<br />
nel tempo ma può vantare veicolazioni nuove degli<br />
scatti: questo è un cambiamento epocale”.<br />
Come sono cambiati i clienti?<br />
Il requisito primario della fotografia è sempre stata<br />
la bellezza. Nel nuovo millennio, la fotografia<br />
Il video che ruolo ha?<br />
Il video è parte dell’evoluzione che ho citato prima.<br />
La grammatica comunicativa delle persone non è<br />
più solo fotografica ma anche video. Questo ha<br />
permesso ai fotografi professionisti di acquisire<br />
nuove competenze: oggi chi scatta immagini gira<br />
anche filmati utilizzando le medesime attrezzature.<br />
Per esempio, nel mio caso scatto immagini<br />
e giro alcuni secondi di video, poi continuo a intervallare<br />
foto e filmati. Questo genera contenuti<br />
ibridi, con la fotografia contaminata da riprese cinematografiche.<br />
Lo statico e il dinamico, sommati,<br />
creano un’unione che riesce a dare completezza<br />
all’evento e a soddisfare maggiormente il cliente.<br />
Nel caso specifico delle fotografie di matrimonio,<br />
l’80% delle persone vuole anche i filmati, spesso<br />
affidando la creazione fotografica e video al medesimo<br />
professionista. Dal nostro punto di vista,<br />
si tratta di offrire una maggiore completezza contenutistica<br />
e trasmettere, con foto e video, un più<br />
esteso scenario emozionale dell’evento”.<br />
L’evoluzione hardware e software ha accentuato la<br />
parte creativa del vostro lavoro?<br />
Sì, soprattutto per quanto riguarda il software<br />
che sta accelerando velocemente grazie alla IA<br />
e a tool sempre più elaborati per l’editing video e<br />
foto. Sul fronte hardware, le innovazioni ci sono<br />
ma in modo meno repentino. Come se l’industria<br />
avesse una certa attenzione nel varare le novità,<br />
tenendo un ritmo innovativo più controllato. Dal<br />
punto di vista hardware, le grandi innovazioni ci<br />
sono ogni 3 o 4 anni: questo è il periodo in cui arrivano<br />
le sostanziali novità sulle macchine fotografiche<br />
e nelle ottiche, tali per cui si riesce a fare<br />
un salto qualitativo e creativo sostanziale. Il desiderio<br />
è che questo arco temporale si accorci, per<br />
incentivare ulteriormente i professionisti a sfruttare<br />
le potenzialità foto e video in modo da essere<br />
sempre più fedeli alla nostra idea creativa”.<br />
Che novità vorreste nelle macchine fotografiche?<br />
Gli smartphone sono un esempio di innovazione<br />
data al cliente finale, che poi ne fa uso nel quotidiano<br />
per portare a un nuovo livello l’esperienza, il<br />
multimedia e l’utilizzo. La fotocamera penso debba<br />
seguire lo stesso percorso. Dobbiamo renderci<br />
conto che la fotografia computazionale è un fatto<br />
anche per le fotocamere professionali e può offrire<br />
numerosi vantaggi. Lo stesso discorso ritengo<br />
valga per la connettività: è un vantaggio creativo.<br />
Così come apprezzerei un corpo macchina<br />
con un approccio alla Apple, con uno store che,<br />
a pagamento, mi permette di aggiungere funzioni<br />
in base alle specifiche necessità. Oppure che mi<br />
faccia sbloccare certe funzioni particolari. Ritengo<br />
che questo aumenterebbe la fidelizzazione a<br />
un brand oltre a generare un ciclo virtuoso dell’usato<br />
per chi vuole passare al nuovo modello”. ■
7<br />
Vlog, ottiche, accessori<br />
e componenti smart<br />
Le principali soluzioni dedicate ai creator,<br />
fotografi professionisti (ma non solo) e videomaker
8<br />
di Luca Figini<br />
Le foto dei vincitori<br />
in mostra a Milano<br />
Decretati gli assegnatari di tutte le categorie dei Sony World Photography Awards 2<strong>02</strong>3:<br />
come e dove vedere gli scatti dal vivo<br />
a World Photography Organisation ha annunciato tutti i vincitori<br />
assoluti e delle categorie Open, Student e Youth dei Sony<br />
L<br />
dei Sony World Photography Awards 2<strong>02</strong>3. La cerimonia di<br />
gala si è tenuta a Londra. Il titolo di Photographer of the Year<br />
è andato all’acclamato fotografo portoghese Edgar Martins<br />
per la serie Our War, un omaggio ad Anton Hammerl, suo caro amico nonché<br />
fotoreporter assassinato durante la guerra civile libica del 2011. Martins si<br />
è aggiudicato un premio in denaro di 25.000 dollari e un set di attrezzature<br />
Sony. I suoi lavori saranno protagonisti di una presentazione monografica<br />
alla mostra dei Sony World Photography Awards dell’anno prossimo. Martins<br />
è stato selezionato tra i primi classificati delle 10 categorie del concorso<br />
Professionale. L’italiano Alessandro Cinque è il primo vincitore nella storia<br />
del Sustainability Prize, ideato in collaborazione con la United Nations Foundation<br />
e l’iniziativa Picture This di Sony Pictures. Il nuovo riconoscimento,<br />
del valore di 5.000 dollari, premia storie, persone e organizzazioni che, con<br />
le loro azioni, perseguono uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu.<br />
Quest’anno, i partecipanti del concorso Student sono stati invitati a sottoporre<br />
una serie da 5 a 10 immagini sul tema “In a Changing World”, dando<br />
spazio a iniziative positive nel mondo. A conquistare il titolo di Student<br />
Photographer of the Year è Long Jing (Cina continentale) della Yunnan Arts<br />
University, che si è aggiudicato un set di attrezzature fotografiche digitali di<br />
Sony del valore di 30.000 euro per la sua università. La serie premiata, Keep<br />
the Yunnan Opera, porta dietro le quinte del teatro dell’opera dello Yunnan,<br />
mostrando il numero sempre più esiguo di performer in scena e spettatori<br />
tra il pubblico. Le esibizioni, messe in risalto dai colori vividi, riflettono l’anima<br />
multiculturale della Cina meridionale. Quest’anno, il concorso Youth ha<br />
chiesto ai partecipanti di ispirarsi al tema “Your Everyday” per condividere<br />
il loro personale punto di vista sul mondo che li circonda. Selezionato da<br />
una rosa di 7 fotografi con meno di 19 anni, Hai Wang (Cina continentale, 17<br />
anni) è il nuovo Youth Photographer of the Year. La fotografia vincente mostra<br />
delle file apparentemente infinite di sedie colorate ma vuote, preparate<br />
per una cerimonia scolastica annullata a causa della pandemia di Covid-19.<br />
La composizione incisiva e l’inquadratura inaspettata accentuano il senso<br />
di vuoto e conferiscono alla scena un’atmosfera surreale. Infine, annunciati<br />
anche gli Open dei Sony World Photography Awards 2<strong>02</strong>3, che premia le migliori<br />
immagini singole scattate nel 2<strong>02</strong>2. L’edizione 2<strong>02</strong>3 ha superato quota<br />
415.000 candidature da più di 200 Paesi e territori. Di queste, oltre 200.000<br />
sono state inviate per il concorso Open. Le immagini vincitrici sono state<br />
selezionate per l’efficacia narrativa unita a caratteristiche tecniche d’eccellenza.<br />
Scelta tra i 10 vincitori delle categorie Open, Dinorah Graue Obscura<br />
(Messico) è stata proclamata Open Photographer of the Year 2<strong>02</strong>3, titolo a<br />
cui si aggiungono un premio in denaro di 5.000 dollari, un set di attrezzature<br />
fotografiche digitali di Sony e grande visibilità internazionale. Lo scatto che<br />
le ha consegnato la vittoria si intitola Mighty Pair: l’immagine in bianco e<br />
nero ritrae una coppia di caracara crestati del sud del Texas, appollaiati su un<br />
ramo, che guardano dritti nella stessa direzione.<br />
Gli Award in mostra Milano<br />
Giunti alla sedicesima edizione, i Sony World Photography Awards sono promossi<br />
dalla World Photography Organisation e da Sony e nelle sue declinazioni<br />
Professional, Open, Youth e Student sono in mostra a Milano presso il<br />
Museo Diocesano fino al 3 settembre 2<strong>02</strong>3. Gli scatti giungono nella capitale<br />
lombarda dopo essere stati esposti alla Somerset House di Londra in seguito<br />
alla cerimonia di premiazione. L’ouverture della mostra è stata anche l’occasione<br />
di fare il punto sul rapporto tra Sony, la fotografia e gli Award. Dice Cristina<br />
Papis head of corporate communications & public relations di Sony Italia:<br />
“Siamo partner dei World Photography Awards fin dal primo anno perché<br />
crediamo nell’aspetto culturale e comunicativo della fotografia, soprattutto<br />
quando si declina nei premi dedicati alle scuole e ai più giovani. Gli italiani<br />
ben figurano, in particolare il primo premio in tema sostenibilità è stato vinto<br />
da un fotografo italiano e questo è un segnale forte”. Gli fa eco Angelo D’Orta,<br />
direttore marketing consumer di Sony Italia: “Sono tre i punti di contatto<br />
tra Sony e la fotografia: tecnologia, creatività e restituzione al sociale. Dal<br />
punto di vista della tecnologia, Sony è l’unico brand al mondo che gestisce<br />
quasi ogni fasi dell’industria foto e video per creare una connessione diretta<br />
tra chi crea i contenuti e chi li guarda, al fine di garantire la massima fedeltà<br />
di fruizione. Alla base c’è una innovazione continua, tanto che ogni anno proponiamo<br />
una decina di prodotti o soluzioni in ambiti imaging per mantenere<br />
la leadership in questo segmento. L’altro elemento fondante è la creatività:<br />
negli Awards ogni fotografo adotta il proprio linguaggio per esprimerla e la<br />
mission di Sony è fornire tecnologia che permetta di concentrarsi sul risultato<br />
creativo e non sul come raggiungerlo. Per quanto riguarda la ‘restituzione’,<br />
il concetto si dipana dai premi per i vincitori, che riguardano sempre materiali<br />
destinati a migliorare la propria expertise, fino alla mostra di Milano, che<br />
consente alle persone di comprende il valore fotografico e il risultato di un<br />
percorso che prosegue da tanti anni ed è centrato nel sociale”.<br />
■
9<br />
di Luca Figini<br />
Versatilità fa rima<br />
con compattezza<br />
Nikon Z 8 è la mirrorless con complete funzioni sul fronte video,<br />
eccellenti prestazioni foto e massima portabilità<br />
ikon Z 8 è la fotocamera ideale<br />
N<br />
per dare spazio alla creatività in<br />
ambito foto e soprattutto video:<br />
qualità dell’immagine, precisione,<br />
flessibilità, in un corpo camera<br />
compatto e dal peso contenuto, per un imaging<br />
ai massimi livelli. Distribuita in esclusiva in Italia<br />
da Nital, Nikon Z 8 va ad arricchire la gamma di<br />
fotocamere mirrorless professionali della serie.<br />
La Z 8 segue la scia dell’ammiraglia Nikon Z 9 e<br />
raccoglie l’eredità del celebre modello D850. Con<br />
un peso di soli 910 gr, il corpo macchina di questa<br />
nuova mirrorless è del 30% più piccolo rispetto<br />
a quello della Z 9 e del 15% più piccolo rispetto<br />
a quello della reflex Nikon D850. La fotocamera<br />
ibrida è la soluzione<br />
per fotografi<br />
ed i videomaker<br />
che<br />
desiderano agilità<br />
per le riprese<br />
a mano libera<br />
o una fotocamera<br />
full-frame<br />
perfettamente<br />
bilanciata in<br />
ogni configurazione,<br />
anche con la maggior parte degli stabilizzatori<br />
gimbal. Caratterizzata dallo stesso sensore<br />
Cmos stacked e dal medesimo processore Nikon<br />
Expeed 7 della Z 9, la nuova macchina garantisce<br />
una qualità dell’immagine davvero spettacolare,<br />
grazie alla sua risoluzione di 45,7 megapixel, capace<br />
di realizzare immagini e video nativi in 8.3K<br />
Versatile e flessibile, la nuova mirrorless di casa<br />
Nikon amplia le possibilità creative di fotografi<br />
e videomaker, consentendo di registrare video<br />
con un’ampia gamma di frame rate e codec, incluso<br />
il formato RAW per video fino a 8.3K/60p<br />
o 4.1K/120p. A livello fotografico, è possibile operare<br />
con varie dimensioni del file e varie velocità<br />
di scatto in sequenza, tra cui quella a 120 fps. La<br />
fotocamera consente di acquisire immagini Heif<br />
a 10 bit e video Hlg a 10 bit, soluzione ideale per<br />
i creatori di contenuti Hdr. Il corpo macchina più<br />
compatto e leggero non sacrifica l’affidabilità: la<br />
Nikon Z 8 assicura un’elevata protezione contro<br />
le condizioni atmosferiche e presenta la medesima<br />
tollerabilità al freddo dei modelli D6 e Z 9<br />
di Nikon, così da<br />
garantire affidabilità<br />
delle<br />
prestazioni anche<br />
alle basse<br />
temperature. Z<br />
8 è la prima fotocamera<br />
mirrorless<br />
Nikon<br />
dotata di due<br />
porte Usb-C. In<br />
questo modo è<br />
possibile trasferire i file in tempi rapidi durante<br />
la ricarica. Oltre alla fotocamera, è disponibile<br />
un’ampia gamma di obiettivi Nikkor Z pensati per<br />
ogni necessità. Non mancano accessori di terze<br />
parti, come gimbal, microfoni e molto altro.<br />
Il primo contatto<br />
Con questa fotocamera si completa la transizione<br />
del brand giapponese del pentaprisma e<br />
dall’otturatore all’assenza di meccanismi tra<br />
obiettivo e sensore. Il tiraggio corto ottenuto<br />
dall’approssimarsi dell’ottica al sensore d’immagine<br />
permette di velocizzare lo scatto, elevare<br />
la fedeltà cromatica e la qualità del dettaglio e<br />
amplificare la versatilità nella registrazione vi-<br />
deo. Nikon Z 8 è una sorta di “pec” mandata ai<br />
videomaker e il testo è chiaro: “Nikon c’è!”. E la<br />
Z 8 non ha nulla da invidiare a corpi macchina<br />
più blasonati o diffusi, anzi semmai ha qualcosa<br />
da dire di originale. L’abbiamo provata in anteprima<br />
e ci siamo concentrati principalmente sullo<br />
scatto fotografico, più adeguato all’esperienza<br />
che abbiamo potuto fare. Gli scatti che abbiamo<br />
ottenuto sono visibili sul sito iGizmo.it a questo<br />
indirizzo: https://shorturl.at/asEPY oppure seguendo<br />
il QR Code in questa pagina. Già dai primi<br />
click, si comprende che si ha in mano il potenziale<br />
risolutivo della Z 9 in un corpo macchina agile<br />
e poco ingombrante. E nettamente più versatile<br />
sul fronte video. Il chip Expeed 7 che supporta<br />
una intelligenza artificiale estesa: la fotografia<br />
computazionale arriva dunque anche sulle mirrorless<br />
di fascia professionale soprattutto per<br />
assistere nella registrazione dei filmati. Sono<br />
ben 9 le funzioni che possono contare sulle doti<br />
computazionali e comprendono la messa a fuoco<br />
degli occhi o del soggetto in movimento (c’è<br />
una modalità dedicata agli aerei), il tracking con<br />
messa a fuoco di oggetti e animali con deep learning<br />
e AF fino a -9EV, anche in movimento, la<br />
possibilità di ottimizzare e uniformare l’incarnato<br />
e così via. Il concetto è permette al fotografo e<br />
al videomaker di sfruttare le doti computazionali<br />
già durante lo scatto. Anche per questo, Nikon<br />
la Z 8 è una ibrida perfetta. Perfetta anche perché<br />
si rivolte a un target ampissimo, tanto per<br />
chi ha esigenze elevate fotografiche quanto per<br />
quelle video. La potenza senza controllo serve a<br />
ben poco. L’abbiamo tenuta in mano ed è leggera<br />
(910 grammi senza obiettivo), i comandi sono a<br />
portata di dito e il display posteriore orientabile<br />
sui quattro assi permette di scattare foto da<br />
“scomodi”, ovvero in qualsiasi posizione purché<br />
si trovi l’inquadratura perfetta. Interessante<br />
notare come il percorso dei dati che gestisce lo<br />
scatto del sensore fino alla memory card e quello<br />
che visualizza l’inquadratura sul mirino ottico<br />
siano paralleli ma separati. Ciò azzera lo shutter<br />
lag e sul mirino non si nota la classica tendina<br />
nera ma si continua a osservare, tenere a fuoco e<br />
scattare. Peraltro, non essendoci parti meccaniche<br />
in movimento quando si scatta, il rumore che<br />
si sente è sintetico e riprodotto da un file audio,<br />
può essere disattivato del tutto o personalizzato<br />
con altri suoni. La Nikon Z8 vanta la classica impugnatura<br />
profonda tipica del brand giapponese<br />
e questo assicura una presa salda e precisa. Lo<br />
schema di controllo riproduce quello classico<br />
delle ammiraglie nipponiche e questo permette<br />
di trovarsi subito a proprio agio per essere pronti<br />
a scattare. In linea di massima, questa è la filosofia<br />
di base della Z 8: permettere al fotografo o<br />
al videomaker di concentrarsi sul risultato e non<br />
su come ottenerlo. Così di lato ci sono sia la porta<br />
Hdmi sia le due porte Usb-C per mantenere in<br />
carica la Z 8 e controllarla al contempo da computer<br />
o tablet. Si possono gestire in modo sincronizzato<br />
fino a 9 Nikon Z 8. Per testare la Nikon<br />
Z8 abbiamo optato per un’ottica fissa Nikkor S,<br />
studiata espressamente per le mirrorless, di tipo<br />
35 mm f/1.8. L’idea è stata di mettere alla prova<br />
il realismo dei colori, la duttilità della macchina<br />
fotografica e gli effetti di profondità. Abbiamo<br />
spinto su questi aspetti perché sono quelli che<br />
poi fanno la differenza agli occhi di chi guarda.<br />
La Z 8 piace perché si impara subito a usarla e<br />
a sfruttarla al suo massimo.<br />
Non serve pensare: si punta e<br />
si scatta. Reattività e fedeltà<br />
di foto e video (sia in termini<br />
cromatici sia creativi) sono<br />
al top della categoria. ■
10<br />
po (FOC). Questa tecnologia si basa sulla dinamica<br />
dei fluidi e su un algoritmo di controllo dell’assetto,<br />
aumentando in modo significativo la capacità<br />
e l’efficienza di raffreddamento, attraverso il controllo<br />
intelligente delle emissioni del flusso d’aria,<br />
è possibile prevenire il surriscaldamento. Ciò<br />
significa che si ottiene un’illuminazione uniforme<br />
al 100% senza sfarfallio. Le luci G60 e X100 sono<br />
piccole, potenti e versatili per prestazioni eccellenti<br />
in molteplici scenari professionali, incluso lo<br />
streaming live e grazie agli attacchi ZY Mount anche<br />
per la fotografia di ritratti e still-life, spot televisivi<br />
e interviste. Entrambi i prodotti sono dotati di<br />
una comoda custodia, che facilita un’installazione<br />
rapida sempre e ovunque.<br />
di Luca Figini<br />
L’importanza<br />
della luce<br />
Gli illuminatori di Zhiyum sono perfetti per produzioni video<br />
fotografiche: compatti, efficienti e con potenza da 40 a 100 Watt<br />
a luce conferisce attenzione, sfumature,<br />
colore, contrasti e atmo-<br />
L<br />
sfera. Ecco perché è importante<br />
dotarsi di illuminatori di qualità e,<br />
per di più, compatti. Come quelli<br />
proposti da Zhiyun. Si prendano, per esempio, i<br />
Molus G60 e Molus X100 per uso amatoriale e professionale<br />
nei settori video e foto. Questi si aggiungono<br />
alla potente gamma di illuminatori Fiveray.<br />
Queste nuove luci potenti e leggere, tanto che sono<br />
utilizzabili da un singolo operatore, permettono a<br />
Zhiyun di innovare nell’illuminazione cinematografica<br />
solitamente corredata da prodotti ingombranti,<br />
complicati e che richiedono personale dedicato.<br />
Molus G60 e X100<br />
Zhiyun Molus G60 e Zhiyun Molus X100 offrono<br />
entrambi uno stile retrò audace senza compromettere<br />
le prestazioni.<br />
Molus G60 è piccolo<br />
come un cubo<br />
di Rubik ed è leggero<br />
(300 grammi)<br />
pur garantendo 60<br />
Watt di massima<br />
potenza. Assicura<br />
un’eccellente gamma<br />
di colori CCT<br />
(temperatura correlata<br />
al colore) di<br />
2700K/6500K, che<br />
può essere regolata<br />
tramite un’intuitiva<br />
manopola dedicata.<br />
Un indice di resa<br />
cromatica (CRI) di<br />
≥96 e un indice di<br />
consistenza della<br />
luce televisiva (TLCI) di ≥97 sono garanzia di una<br />
resa accurata dei colori del soggetto. Per maggiore<br />
comodità, il G60 può essere caricato con il<br />
suo Power Charger o con metodi di ricarica rapida<br />
(Usb-C PD). Molus X100 rivaleggia con le luci cinematografiche<br />
più pesanti sul mercato: solo 385<br />
grammi per 100 Watt. Si può regolare facilmente la<br />
temperatura del colore e la luminosità per ottenere<br />
l’effetto desiderato. Il CCT del Molus X100 opera da<br />
2700K a 6500K, 2376 lux, con CRI≥95 e TLCI≥97. È<br />
possibile ridurre al minimo i tempi di inattività con<br />
tre diversi modi di funzionamento della luce, scegliendo<br />
tra la batteria dell’impugnatura, l’adattatore<br />
CC e la ricarica rapida Usb-C PD da 100 Watt.<br />
Entrambi gli strumenti di illuminazione adottano<br />
il DynaVort Cooling System, brevettato da Zhiyun,<br />
che utilizza dissipatori di calore a modellazione giroscopica<br />
e ventole con controllo orientato al cam-<br />
Fiveray F100 e M40<br />
Fiveray F100 di Zhiyun è un potente stick luminoso<br />
a led portatile che è più sottile e pesa meno<br />
delle alternative della concorrenza, ma raggiunge<br />
comunque una luminosità cinque volte superiore.<br />
L’F100 può produrre fino a 23000 lux (a 30 cm) e<br />
fornisce 100 livelli di attenuazione per soddisfare<br />
con precisione i requisiti della scena. Una rotella di<br />
controllo ergonomica e un display di stato integrato<br />
sono facili da vedere e utili per il controllo con<br />
una sola mano. Il foro per vite di montaggio standard<br />
da ¼ nella base consente di montare l’F100<br />
su un gimbal, un treppiede, un supporto o altre apparecchiature<br />
come richiesto per ogni scena. F100<br />
può essere regolato continuamente sulla temperatura<br />
della luce da 2700K a 6300K, oltre a tonalità,<br />
saturazione e luminosità Rgb. La modalità a colori<br />
HIS consente una maggiore libertà di adattare l’illuminazione<br />
a qualsiasi scena, che si tratti di un<br />
ambiente naturale o quando è richiesto qualcosa<br />
di più creativo. Le ventole integrate garantiscono<br />
un raffreddamento efficace, assicurando che possa<br />
essere utilizzato anche a temperature ambiente<br />
elevate. Una grande batteria interna a 6 celle<br />
fornisce ore di illuminazione, mentre la ricarica<br />
rapida Usb-C PD da 120 Watt riduce al minimo i<br />
tempi di inattività. Con Fiveray M40, l’illuminatore<br />
tascabile risponde alle esigenze di semplicità in un<br />
apparecchio compatto: 320 grammi per 40 Watt<br />
forniti da 176 led, per 14000 Lux (a 30 cm). La temperatura<br />
del colore è regolabile con continuità tra<br />
i 2700 e i 6200 Kelvin. L’M40 adotta il Dynavort<br />
Cooling System, un dissipatore di calore capace,<br />
grazie a un particolare algoritmo, di raffreddare efficientemente<br />
il dispositivo attraverso il controllo<br />
intelligente della ventola interna. Il suo stand regolabile<br />
permette sia di collocarlo su una scrivania<br />
sia di agganciarlo a un treppiede attraverso la vite<br />
standard da un quarto di<br />
pollice. L’indicatore a 4 led<br />
del livello di carica e due<br />
batterie 18650 completano<br />
M40, che supporta la<br />
ricarica veloce. ■<br />
Parola a Marco Gariboldi, Key Account di Mtrading<br />
“Zhiyun dimostra che la luce è un aspetto<br />
fondamentale nell’imaging: il cambio di illuminazione<br />
provoca una modifica sostanziale<br />
di ciò che si riprende. Con questi prodotti<br />
siamo più rivolti sul fronte di produzione<br />
video ma non è affatto escluso il mondo fotografico.<br />
Anche perché lo scenario imaging<br />
è cambiato, la figura del creator riassume<br />
in sé tante sfaccettature che spaziano dagli<br />
utenti amatoriali fino alle esigenze professionali.<br />
Il know-how esclusivo di Zhiyun<br />
ha permesso di ridurre sensibilmente le<br />
dimensioni delle luci pur mantenendo le<br />
medesime caratteristiche di potenza e regolazione<br />
della temperatura. Il tutto senza<br />
sacrificare l’esigenza di raffreddamento, la<br />
portabilità e la versatibiltà, grazie alla porta<br />
Usb-C integrata”.<br />
■
11<br />
tografiche digitali. Questo obiettivo zoom cinematografico<br />
combina il più alto livello di qualità<br />
dell’immagine con un design compatto.<br />
Sigma High<br />
Speed Zoom<br />
Line 18-35 mm<br />
La linea High Speed<br />
Zoom offre<br />
un’apertura costante<br />
di T2 su tutta<br />
la gamma dello<br />
zoom e le loro eccezionali<br />
prestazioni<br />
ottiche li rendono completamente pronti<br />
per le riprese ad alta risoluzione in 6K-8K. Pur<br />
offrendo la massima qualità dell’immagine nella<br />
loro categoria, questi obiettivi zoom sono<br />
compatti e offrono un valore straordinario.<br />
di Luca Figini<br />
L’arte giapponese<br />
delle lenti<br />
Sigma con la gamma Cine Lens è garanzia<br />
di qualità, duttilità di utilizzo e possibilità creative<br />
inema, notizie, arte o contenuti<br />
C<br />
personali: ciascuno di questi ha<br />
propri standard, requisiti e necessità<br />
di qualità dell’immagine<br />
per sostenere i creator di ogni tipologia.<br />
Sigma si impegna a fornire prodotti in<br />
grado di soddisfare pienamente qualsiasi requisito<br />
necessario per realizzare l’immagine visiva<br />
ambita dai creatori, indipendentemente dal<br />
tipo di situazione. Il brand investe in competenza<br />
tecnologica all’avanguardia per realizzare le<br />
ottiche che diventano strumenti ad altissime<br />
prestazioni per offrire la migliore attrezzatura<br />
per la migliore immagine. Così nella nuova era<br />
della produzione cinematografica ad alta risoluzione,<br />
l’arrivo del digitale ha cambiato gli<br />
standard d’eccellenza e ha ampliato il potenziale<br />
della produzione video. Quando si tratta di<br />
obiettivi cinematografici, il prezzo e il riconoscimento<br />
del marchio sono presi come prova delle<br />
prestazioni, che finiscono per essere proporzionali<br />
al budget di produzione. Sigma vanta un<br />
approccio diverso, moderno e orientato al risultato.<br />
Rispondendo ai severi requisiti di obiettivi<br />
adatti a sensori ad altissima densità di pixel, il<br />
brand giapponese ha sviluppato le tecnologie<br />
necessarie per produrre obiettivi ad alte prestazioni<br />
in grandi quantità. Sulla base di questo<br />
vantaggio tecnologico e know-how, Sigma<br />
si propone di sviluppare lenti rivoluzionarie, che<br />
combinano tutto ciò che si potrebbe chiedere<br />
nel contesto cinematografico: alta definizione,<br />
elevata convenienza e durata, insieme a materiali<br />
e finiture di alta qualità. La gamma Sigma<br />
Cine Lens è composta da un obiettivo zoom FF,<br />
due obiettivi zoom con copertura 35mm e ben<br />
11 obiettivi fissi FF a grande apertura da 14 mm<br />
a 135mm. Questi ultimi si possono avere anche<br />
nella versione Classic, contraddistinti da tonalità<br />
calde ed effetti classici delle riprese cinematografiche<br />
artistiche.<br />
Sigma Zoom FF<br />
24-35 mm<br />
Compatibile con i<br />
sensori di immagine<br />
full-frame, la<br />
linea FF Zoom offre<br />
le eccezionali<br />
prestazioni ottiche<br />
richieste per le riprese<br />
ad alta risoluzione<br />
in 6K-8K. Un’opzione eccezionale per<br />
i cineasti, questo obiettivo è compatibile con i<br />
sensori di immagine più grandi di Super 35, ora<br />
utilizzati nelle più recenti fotocamere cinema-<br />
Sigma FF Classic<br />
Prime Line 24<br />
mm<br />
FF Classic Prime<br />
Line ha implementato<br />
rivestimenti<br />
di nuova concezione<br />
sugli elementi<br />
in vetro e offre un<br />
valore T costante<br />
in tutta la gamma (14 mm e 135 mm a T3.2<br />
e il resto degli obiettivi a T2.5). Ciò contribuirà<br />
notevolmente all’efficace flusso di lavoro in<br />
post-produzione. Inoltre, è compatibile con il<br />
protocollo di comunicazione di Cooke “/i Technology”,<br />
quindi uno strumento ideale per le riprese<br />
e il montaggio con le ultime tecnologie,<br />
come VFX. Uno speciale rivestimento è implementato<br />
sugli elementi anteriore e posteriore in<br />
modo che la durata dell’obiettivo sia garantita<br />
come con tutti gli altri obiettivi cinematografici<br />
di Sigma. “Classic Art Prime” è una nuova soluzione<br />
di Sigma necessaria per la tecnologia più<br />
avanzata per l’espressione classica. Il “look”<br />
che FF Classic Prime Line può offrire consentirà<br />
ai cineasti di esplorare nuove possibilità nella<br />
creazione di film.<br />
Sigma FF High<br />
Speed Prime<br />
Line 85 mm<br />
La gamma è composta<br />
da ben undici<br />
obiettivi a focale<br />
fissa vanno da 14<br />
mm a 135 mm e<br />
offrono tutti una<br />
luminosità T1.5 o<br />
T2. Con la loro straordinaria qualità dell’immagine<br />
e la struttura compatta, rivaleggiano con<br />
un set di qualità superiore, offrono anche una<br />
copertura a pieno formato. Con questo set completo<br />
di undici obiettivi progettati per le riprese<br />
6K-8K, la linea FF High Speed Prime consente di<br />
filmare vari stacchi senza apportare modifiche<br />
all’illuminazione, portando la cinematografia a<br />
un livello superiore di prestazioni.<br />
■<br />
Parola a Claudio Bosatra, General Manager di Mtrading<br />
“Le Cine Lens assicurano un’elevata versatilità, perché sono<br />
molto utilizzate anche non solo per il mondo cinema. I due<br />
zoom, il 18-35 e il 50-100, sono gli obiettivi tra i più venduti<br />
per quello che riguarda la nostra proposta in Italia. A compendio<br />
della gamma Prime, ossia le ottiche fisse, e di quella<br />
Classic, che restituisce la caratteristica ‘velatura’, un po’<br />
retrò, che è la caratteristica principale di questi obiettivi<br />
Sigma. L’assortimento si dipana in queste tre famiglie di prodotto:<br />
zoom, Prime e Classic. Ci tengo a ribadire che tutte le<br />
ottiche firmate da Sigma sono frutto delle linee produttive<br />
della fabbrica in Giappone, che realizza tutti modelli e questo<br />
è garanzia di un livello qualitativo alto e omologato tra<br />
tutti i tipi di lente. Questo è un aspetto unico e distintivo e<br />
che trasferisce un messaggio di qualità e affidabilità tipicamente<br />
‘made in Japan’. Riteniamo importante sottolineare<br />
queste scelte industriali perché dimostrano concretamente<br />
la ricerca del migliore prodotto possibile, a supporto di tutte<br />
le fasi di produzione e post-produzione. ”<br />
■
12<br />
di Riccardo Colletti<br />
X-S20, la fotocamera<br />
mirrorless all-in-one<br />
Fujifilm lancia il nuovo modello, leggero e compatto nelle dimensuioni,<br />
con una batteria ad alta capacità, in grado di catturare circa 800 foto<br />
ffidabile per ogni tipologia di ripresa, dallo scatto al video,<br />
A<br />
compatta e leggera: è Fujifilm X-S20 la mirrorless all-in-one<br />
che offre un’ottima qualità d’immagine, AF ad alte prestazioni,<br />
con rilevamento del soggetto basato su AI, capacità di registrare<br />
video 6.2K/30P e una portabilità notevole. Incorpora<br />
una batteria ad alta capacità, in grado di catturare circa 800 foto, consentendo<br />
lunghe sessioni di scatto. È provvista del sensore retroilluminato da<br />
26,1 MP “X-Trans CMOS 4”, del motore di elaborazione delle immagini ad alta<br />
velocità “X-Processor 5” per una produzione di elevata qualità e di un’ampia<br />
impugnatura, per una migliore stabilità e per una presa più sicura.<br />
Il corpo compatto e leggero, (491 grammi), la rende comoda da usare anche<br />
durante lunghe sessioni di ripresa. X-S20 dispone anche del meccanismo<br />
di stabilizzazione dell’immagine integrato a cinque assi (IBIS) che offre un<br />
vantaggio fino a 7,0 stop. L’AF con rilevamento del soggetto basato sull’Intelligenza<br />
Artificiale, in grado di rilevare animali e automobili, permette prestazioni<br />
AF equivalenti alle fotocamere della serie X di quinta generazione<br />
come FUJIFILM X-T5, ma con una maggiore mobilità. X-S20 supporta la registrazione<br />
interna di video 6.2K/30P 4:2:2 a 10 bit e dispone di un jack per<br />
microfono/auricolare da 3,5mm per il collegamento di accessori esterni per<br />
effettuare registrazioni video di livello professionale. Inoltre, la nuova modalità<br />
Vlog semplifica la produzione di un Vlog quando la fotocamera è combinata<br />
con l’impugnatura treppiede TG-BT1.<br />
Ma non solo. Fujifilm propone anche XApp. Si tratta della nuova app per le<br />
fotocamere digitali Serie X e GFX. Garantisce una connettività ideale con la<br />
fotocamera e presenta la funzione che tiene traccia dell’attività fotografica in<br />
stile diario. XApp migliora le funzioni di Fujifilm Camera Remote, precedente<br />
app che collega la fotocamera tramite Wi-Fi a uno smartphone o tablet per<br />
lo scatto remoto, il trasferimento e la visualizzazione delle immagini. Inoltre,<br />
con la nuova app sono state perfezionate la stabilità e la velocità delle comunicazioni<br />
wireless. Durante un servizio fotografico, l’utilizzo dell’XApp permette<br />
agli utenti di controllare la visualizzazione “live view” su smartphone<br />
o tablet e di comandare la fotocamera da remoto. Una volta scattate le foto,<br />
l’app può essere utilizzata per visualizzare le immagini trasferite e le informazioni<br />
sullo scatto, come il modello di fotocamera, l’obiettivo utilizzati e il<br />
luogo del servizio fotografico. Tutte le operazioni di comunicazione possono<br />
essere completate esclusivamente da uno smartphone o tablet, a eccezione<br />
dell’accoppiamento Bluetooth iniziale tra la fotocamera e l’app. Ciò facilita e<br />
semplifica le operazioni per una migliore esperienza di ripresa.<br />
■<br />
DJI Inspire 3, il drone cinematografico al top<br />
DJI eleva lo standard per i sistemi di ripresa aerea di livello<br />
cinematografico con DJI Inspire 3. Ossia, con un drone cinematografico<br />
full frame in 8K aerodinamico e preciso, per le<br />
produzioni di alto livello. Il design aerodinamico integrato,<br />
una fotocamera FPV per la visione notturna FOV ultra-grandangolare<br />
di 161° e il sistema di trasmissione e controllo O3<br />
Pro garantiscono le migliori prestazioni di volo della categoria,<br />
unitamente a un ecosistema professionale completo.<br />
Inspire 3 è l’unico drone cinematografico di DJI che supporta<br />
sia Waypoint Pro alimentato da RTK che il rilevamento omnidirezionale,<br />
per poter eseguire missioni di volo in modo più sicuro<br />
e precise. Il drone è stato riprogettato in un corpo leggero e<br />
integrato, con una forma altamente portatile e un telaio rigido,<br />
robusto e trasformabile e supporta la nuova funzione Boost inclinazione<br />
e rotazione orizzontale a 360°. Quando i carrelli di<br />
atterraggio sono abbassati, lo stabilizzatore supporta un’angolazione<br />
di 80° verso l’alto senza ostruzioni, consentendo ai cineasti<br />
di ottenere riprese al top. Le doppie batterie intelligenti<br />
TB51 sostituibili forniscono un’autonomia di volo fino a 28 minuti,<br />
mentre il potente sistema di propulsione offre una velocità<br />
di volo fino a 94 km/h, 8 m/s in salita e discesa e persino<br />
una velocità in picchiata di 10 m/s. Inspire 3 è equipaggiato con<br />
la fotocamera stabilizzata Zenmuse X9-8K Air full frame più<br />
leggera di sempre, dotata dell’ultimo sistema di elaborazione<br />
delle immagini di DJI, CineCore 3.0, che supporta la registrazione<br />
interna di video in CinemaDNG fino a 8K/25fps e Apple<br />
ProRes RAW 8K/75fps, rispondendo alle esigenze di produzioni<br />
cinematografiche e televisive.<br />
In modalità S&Q, X9-8K Air supporta la registrazione interna<br />
di video full frame in ProRes RAW fino a 4K/120fps senza ritagli,<br />
offrendo opzioni di editing ancora più creative. Per offrire<br />
ai videomaker maggiore libertà creativa, l’attacco DL di DJI è<br />
compatibile con un obiettivo ultra-grandangolare full frame da<br />
18 mm F2.8 aggiuntivo e un teleobiettivo appositamente realizzato<br />
per la cinematografia aerea in 8K.<br />
■
13<br />
di Riccardo Colletti<br />
Polaroid: Now e Now+ Gen 2<br />
i-Type, le più evolute fotocamere<br />
L’evoluzione della gamma distribuita da Nital.<br />
Due prodotti plasmati sull’essenza della fotografia analogica istantanea<br />
olaroid Now si fa in due, anzi<br />
P<br />
raddoppia. La fotocamera istantanea<br />
analogica - che nel 2<strong>02</strong>0<br />
ha riportato in auge il leggendario<br />
marchio olandese - si evolve<br />
costantemente. E si presenta in due nuove<br />
declinazioni: Now Generation 2 i-Type e Now+<br />
Generation 2 i-Type. Si tratta di due prodotti<br />
plasmati sull’essenza della fotografia analogica<br />
instantanea inventata da Polaroid, che mettono<br />
in risalto importanti novità. A cominciare dalla<br />
loro realizzazione con materiali riciclati al 40%,<br />
dalla modalità di ricarica della batteria integrata<br />
agli ioni di litio tramite cavo Ubc Type-C da<br />
1,2 metri per arrivare alla compatibilità con i film<br />
Polaroid 600, oltre che con gli i-Type.<br />
Le due nuove fotocamere istantanee sono state<br />
progettate per assicurare massime performance<br />
in tutte le situazioni, al fine di rilasciare<br />
al consumatore immagini da esporre in bacheca,<br />
oppure da conservare nell’album dei ricordi.<br />
Come a dire che Polaroid Now Generation 2<br />
i-Type e Now+ Generation 2 i-Type sono pensate<br />
per consentire ampia libertà creativa all’utente.<br />
Spazio al design: il classico incontra lo stile<br />
moderno<br />
Il design delle fotocamere istantanee Polaroid<br />
Now Generation 2 i-Type e Now+ Generation 2<br />
i-Type coniuga lo stile classico con quello moderno,<br />
in abbinamento inoltre ai colori sempre<br />
alla moda. Se Polaroid Now Generation 2 i-Type<br />
è disponibile in quattro varianti di colore classiche<br />
(bianco e nero, nero, rosso e blu), il modello<br />
Now+ Generation 2 punta sul bianco, sul nero<br />
e su un insolito e piacevole verde foresta. Entrambe<br />
le fotocamere si avvalgono di uno speciale<br />
obiettivo a selezione automatica in grado<br />
di distinguere i ritratti dalle fotografie d’insieme.<br />
Il sistema autofocus a due zone, attivo su tutte e<br />
due i modelli, riconosce e gestisce i soggetti posti<br />
a distanze comprese fra 0,4 m e 1,3 m (Zona<br />
1, primo piano, lunghezza focale equivalente di<br />
40mm) e quelli tra 1 m e l’infinito (Zona 2, standard,<br />
lunghezza focale equivalente di 35mm).<br />
Ma ci sono altre caratteristiche che accomunano<br />
i modelli Now e Now+ Generation 2. Ad esempio,<br />
il flash intelligente integrato che riconosce<br />
le scene e restituisce il miglior livello di illuminazione<br />
(anche in controluce). Oppure, ci sono<br />
l’autoscatto e la doppia esposizione per immagini<br />
creative e originali.<br />
È stata migliorata anche la durata della batteria<br />
agli ioni di litio integrata e ricaricabile. Ne deriva<br />
pertanto che, con una sola carica, per l’utente<br />
diventa possibile scattare fino a 120 foto con<br />
pellicole Polaroid 600 e Polaroid i-Type.<br />
La connettività<br />
Il modello Now+ Gen 2 dispone della tecnologia<br />
di connessione Bluetooth mediante l’app Polaroid<br />
compatibile con i sistemi Android e iOS.<br />
Questa permette di sbloccare particolari funzioni<br />
della fotocamera: dal controllo a distanza<br />
alla priorità di apertura, dall’attivazione del suono<br />
fino ad arrivare all’effetto Light Painting per<br />
immagini “disegnate” con la luce. Inoltre, offre<br />
in aggiunta un set di filtri colorati e creativi, per<br />
effettuare scatti decisamente più ricercati e in<br />
grado di liberare il carattere di ogni utente. Contenuti<br />
in un pratico astuccio che ne facilita il trasporto,<br />
i nuovi filtri consentono di applicare alle<br />
fotografie l’effetto starbust, una vignetta rossa<br />
e le dominanti dell’arancio, del blu e del giallo.<br />
Oltre ai filtri, c’è l’attacco che va a completare<br />
la dotazione di Now+ Generation 2.<br />
■
14<br />
SBS anello led con treppiede<br />
L’anello Led ha un diametro di 20 centimetri, dimensione ideale per diffondere<br />
la luminosità al punto giusto sul piano in cui si crea. È orientabile a 360°. La luce<br />
è regolabile su tre diversi livelli: bianca, calda o naturale, così da esaltare ogni<br />
dettaglio al punto giusto e compensare ogni condizione di luminosità. Grazie ai 10<br />
livelli di luminosità è possibile regolare la giusta intensità luminosa sia in ambienti<br />
esterni sia interni. Compatibile con tutti gli smartphone, è alimentato dal cavo con<br />
connettore Usb integrato ed è perfetto per lo streaming e la creazione di contenuti<br />
foto e video destinati al web e a produzioni di livello superiore.<br />
SBS anello led universale<br />
L’anello led universale multicolor dispone di clip per agganciare l’accessorio<br />
al device così da scattare foto e girare video sempre con la giusta illuminazione,<br />
in qualsiasi condizione. Grazie al pratico tasto sul retro è possibile<br />
regolare le opzioni di illuminazione, comprese le tonalità e i colori. Facendo<br />
cli una sola volta si attiva la luce (bianca, calda o naturale). Tenendo premuto,<br />
si passa alla luce a colori (fisso, gradiente multicolor o doppio). SBS<br />
garantisce la massima compatibilità. Si ricarica attraverso i connettori Usb<br />
e micro Usb inclusi nella confezione.<br />
SBS kit treppiede<br />
pocket con led<br />
e microfono<br />
Parola d’ordine: portatile. Il kit di SBS è compatto,<br />
ma completo: è composto da tre diversi elementi<br />
che possono essere usati insieme o singolarmente.<br />
C’è il treppiede pocket con piedini regolabili per la<br />
massima stabilità di scatto e ripresa. A cui si aggiunge<br />
la luce led (con regolazioni bianca, calda o<br />
naturale) orientabile a 360°. Completa il tutto il microfono<br />
regolabile con protezione in spugna e cavo<br />
jack da 3,5 mm, da collegare a dispositivi compatibili,<br />
per registrazioni audio chiare e nitide. Nella<br />
confezione trova posto anche il piccolo telecomando<br />
wireless con pila inclusa con un raggio d’azione<br />
fino a 10 metri.<br />
SBS selfie stick wireless con led<br />
Il telecomando wireless (con pila rotonda inclusa) posto sul selfie stick attiva lo scatto fotografico<br />
e la registrazione video, senza interagire con il touchscreen dello smartphone. Il<br />
selfie stick assicura un’elevata versatilità perché il supporto con morse laterali orientabile<br />
di 360° permette di realizzare primi piani, oppure foto con ampi panorami o ancora di girare<br />
video scenografici in virtù dell’estensione fino a 70 centimetri. Lo stativo inferiore permette<br />
di posizionarlo sulla superficie per ottenere la scatto perfetto. Non manca il led, regolabile<br />
con tre opzioni di luminosa: bianca, calda o naturale. Nella confezione è incluso il cavo di<br />
ricarica con connettori Usb a micro Usb. Una volta chiuso, è lungo solo 15 cm.<br />
SBS Squid Tripod Pro<br />
Lo Squid Tripod Pro è un treppiede con supporti snodabili<br />
per “avvolgerlo” su ogni tipo di asta, bastone o<br />
equivalente. I piedini in gomma permettono di avere<br />
un fissaggio saldo e sicuro su superfici sconnesse<br />
assicurando una presa antiscivolo. Stabilizza sia<br />
lo smartphone, sia la macchina fotografica (reflex,<br />
mirrorless o action cam) perché supporta un peso<br />
massimo di 1,2 kg. L’asta è estensibile fino a 26,5<br />
centimetri e il supporto regolabile a 360°. SBS ha<br />
curato ogni aspetto dell’accessorio, dal morbido rivestimento<br />
con effetto soft-touch fino alle dimensioni<br />
compatte di soli 17,5 centimetri da chiuso.
DJI Mavic 3 Pro, il primo drone a tripla fotocamera ottica<br />
16<br />
DJI, player mondiale nella produzione di droni civili e nella tecnologia imaging creativa, presenta<br />
Mavic 3 Pro, un drone ideale per l’acquisizione di contenuti aerei attraverso 3 fotocamere<br />
con diverse lunghezze focali. Caratterizzato dalla rinomata fotocamera Hasselblad<br />
di Mavic e 2 teleobiettivi, da un’autonomia di volo massima di 43 minuti, dal caratteristico<br />
rilevamento degli ostacoli omnidirezionale di DJI e dalla trasmissione video in HD fino a 15<br />
km, Mavic 3 Pro consente ai content creators di spingere la propria creatività.<br />
Ereditando la fotocamera Hasselblad con CMOS da 4/3 della serie Mavic 3, il drone in versione<br />
Pro è il trampolino di lancio per le creazioni di livello professionale. La fotocamera<br />
Hasselblad supporta lo scatto di foto in RAW a 12 bit con una gamma dinamica nativa fino a<br />
12,8 stop. Inoltre, poiché Hasselblad Natural Color Solution (HNCS) è in grado di ripristinare<br />
con precisione i colori percepiti dall’occhio umano, gli utenti potranno ottenere scatti invidiabili<br />
senza doversi affidare a post-produzione e preimpostazioni cromatiche complesse.<br />
La nuova modalità di colore D-Log M a 10 bit supporta l’acquisizione fino a un miliardo di<br />
colori. Anche in scenari ad alto contrasto, come albe e tramonti, propone gradazioni di colore<br />
naturali con dettagli delicati, offrendo un’esperienza visiva a spettro completo. La modalità<br />
D-Log M riduce la difficoltà di gradazione del colore, consentendo una post-produzione efficiente<br />
senza perdere qualità o nitidezza nelle immagini. Ulteriore tranquillità è fornita dal<br />
rilevamento omnidirezionale e da APAS 5.0. grazie a 8 sensori di visione grandangolari che<br />
funzionano agevolmente con un motore di elaborazione della visione ad alte prestazioni, per<br />
rilevare gli ostacoli in tutte le direzioni con precisione e pianificare una rotta di volo sicura.<br />
Infine, per coloro che desiderano elevare rapidamente i propri contenuti, l’app di editing video<br />
ufficialmente consigliata da DJI, LightCut, offre molteplici funzioni di ripresa e modifica.<br />
I filmati potranno essere visualizzati in anteprima senza esportarli da Mavic 3 Pro, mentre<br />
la funzione di Editing ad un tocco basato sull’IA consente all’utente di modificare e creare<br />
video in un istante.<br />
Nanoleaf<br />
Il set si “accende” e si colora<br />
Nanoleaf ha implementato la sua proposta originale di complementi d’arredo,<br />
(anche per la realizzazione di set fotografici e ambientazioni) mediante<br />
la vasta offerta di barre modulari smart retroilluminate. Riflettori<br />
puntati su due opzioni, composte rispettivamente 3 (espandibili) e da 9<br />
“triangoli”.<br />
Si tratta di pannelli luminosi triangolari a led modulari di colore nero, che<br />
permettono di creare un’esperienza di illuminazione creativa, personalizzabile<br />
e immersiva, giocando con forme e colori grazie alla combinazione<br />
di tecnologia, design e gamma di oltre 16 milioni di colori. Sono compatibili<br />
con Alexa, Google Assistant, IFTTT, Razer Chroma, Samsung SmartThings,<br />
per una gestione con comando vocale. Inoltre, funzionano come Thread<br />
Border Router su strisce luminose e lampadine. Tra le funzioni, oltre<br />
lo screen mirroring che sincronizza le luci dei pannelli ai colori del gioco,<br />
per l’utente è possibile sia personalizzare il loro layout creando mosaici di<br />
luce, sia sincronizzare in tempo reale l’illuminazione e la musica. Il controllo<br />
dei colori avviene con un semplice tocco dei i pannelli.<br />
Sony<br />
Schede di memoria ad alte prestazioni<br />
Serie M CEA-M1920T e CEA-960T<br />
Sony lancia due nuove schede di memoria CFexpress Tipo A serie CEA-M, CEA-M1920T e CEA-960T - conformi<br />
agli standard CFexpress 2.0 e VPG200 - che offrono un’alta capacità di 1920 GB e 960 GB. Oltre al<br />
valore VPG200 - che garantisce video stabili senza cali di frame rate - queste schede assicurano resistenza<br />
alla flessione e agli urti da caduta e sono sigillate contro la polvere e l’umidità per assicurare la massima<br />
affidabilità in condizioni ambientali estreme. Le schede di memoria compatte ad alte prestazioni sono ideali<br />
per i professionisti che cercano elevata capacità e un funzionamento pratico e affidabile. CEA-M1920T (1920<br />
GB) e CEA-960T (960 GB) offrono la sicurezza di riprese di durata più lunga sul set e hanno le capacità più<br />
alte in assoluto tra le schede di memoria CFexpress di Tipo A compatibili con gli standard VPG: l’utente non<br />
dovrà più preoccuparsi di esaurire lo spazio di memoria,in occasione di sessioni prolungate di riprese video<br />
o shooting fotografici. Nelle produzioni video, il profilo di Video Performance Guarantee VPG200 consente<br />
riprese stabili a 200 MB/s, senza cali di frame rate per sessioni lunghe e anche in formato XAVC S-I 4K con<br />
bit rate elevato. Nonostante le alte capacità, queste schede CFexpress Tipo A sono estremamente compatte,<br />
con dimensioni di circa la metà rispetto alle schede di Tipo B: sono persino più corte e più strette delle schede<br />
SD. Infine, le applicazioni desktop gratuite di Sony aiutano a proteggere i dati nelle schede CFexpress Tipo<br />
A: Media Scan Utility esegue la diagnosi dello stato della memoria flash nelle schede di memoria e Memory<br />
Card File Rescue recupera nelle schede di memoria i dati delle immagini accidentalmente eliminate. Il tutto<br />
con supporto a immagini RAW e video 4K.
17<br />
Fujifilm<br />
FUJINON XF8mmF3.5 R WR,<br />
l’obiettivo leggero e compatto<br />
Si chiama FUJINON XF8mmF3.5 R WR l’obiettivo<br />
a focale fissa ultra-grandangolare<br />
(UWA) con una lunghezza focale di<br />
8mm (equivalente a 12mm nel formato<br />
pellicola 35mm), la più ampia tra<br />
la gamma di obiettivi XF di Fujifilm,<br />
in grado di catturare spazi visivi che<br />
i normali obiettivi non possono cogliere.<br />
Vanta un angolo di visione di<br />
121° in diagonale e 112° in orizzontale.<br />
Erroneamente si crede che la<br />
visione umana abbia un campo visivo<br />
grandangolare, invece, il campo<br />
visivo effettivo per l’area osservabile<br />
chiaramente da una persona è limitata<br />
a circa 60°. L’obiettivo è performante per<br />
le ampie distese dei paesaggi, assicurando<br />
elevata nitidezza sull’intera inquadratura,<br />
grazie alle sue eccezionali prestazioni di risoluzione.<br />
L’uso dell’esclusivo design ottico di Fujifilm<br />
consente una nitidezza visiva sull’intero fotogramma.<br />
Il design compatto dell’obiettivo facilita la portabilità,<br />
consentendo agli utilizzatori di godersi il mondo della<br />
fotografia ultra-grandangolare con prontezza.<br />
Nonostante sia un obiettivo ultra-grandangolare,<br />
XF8mmF3.5 R WR misura 52,8mm di lunghezza, pesa<br />
215 grammi e ha un attacco per filtri con la versatile<br />
dimensione della filettatura di 62mm. Questa consente<br />
di arricchire la fotografia di paesaggio poiché facilita<br />
l’impiego di una varietà di filtri per scatti a lunga<br />
esposizione e per la fotografia in viaggio. Inoltre, il<br />
suo design compatto e leggero lo rende un obiettivo<br />
walkaround, ossia ideale per un’ampia gamma di applicazioni,<br />
tra cui paesaggistica, architettura,<br />
istantanee e fotografia alla scoperta<br />
del mondo. Il barilotto dell’obiettivo è dotato di guarnizioni<br />
collocate in 10 diverse posizioni per assicurare<br />
resistenza alla polvere e agli agenti atmosferici<br />
e la capacità di operare a temperature fino a -10°C.<br />
All’elemento frontale dell’obiettivo è applicato un rivestimento<br />
al fluoro per respingere l’acqua e offrire<br />
protezione contro le macchie.<br />
Ciò significa che gli utenti possono godersi l’obiettivo<br />
in tutta tranquillità per scattare foto in tutte le condizioni<br />
di ripresa, compresa la fotografia di paesaggi<br />
sotto pioggia leggera o in luoghi polverosi, nonché<br />
istantanee e fotografie di viaggio grazie al suo design<br />
compatto e leggero.<br />
Jackery<br />
Explorer 1000 Pro:<br />
la ricarica sostenibile<br />
per la vita all’aria aperta<br />
Con l’arrivo della bella stagione, aumenta la propensione<br />
per la vita all’aria aperta, magari privilegiando la libertà<br />
di movimento con monopattini e biciclette elettriche, così<br />
come per dare libero sfogo alle passioni fotografiche. Per<br />
questo è opportuno dotarsi di una valida scorta di energia<br />
per essere sempre autonomi su e-bike ed e-scooter,<br />
nonché per caricare o alimentare qualsiasi dispositivo o<br />
attrezzatura. Jackery, azienda californiana che vanta oltre<br />
dieci anni di esperienza nel settore delle power station<br />
portatili e distribuita in Italia da Nital, propone una gamma<br />
completa in grado di soddisfare ogni esigenza, dove spicca<br />
il modello Jackery Explorer 1000 Pro, compatibile anche<br />
con tutti i pannelli solari Jackery, e in grado di assicurare<br />
un’autonomia davvero infinita. La power station può alimentare<br />
un’ampia gamma di apparecchiature, come radio,<br />
minifrigo (fino a 13 ore), griglie elettriche (50 minuti), device<br />
tecnologici, fino alla macchina del caffè.<br />
Il modello Explorer 1000 Pro è sviluppato appositamente<br />
per le situazioni outdoor grazie a una solida costruzione,<br />
fra cui quella ultrasilenziosa (46 dB). Equipaggiato con<br />
una pratica maniglia pieghevole, dispone di un innovativo<br />
display smart. E quando il sole sarà calato, la luce Led<br />
integrata e regolabile illuminerà le nostre serate in compagnia<br />
all’aria aperta. La power station portatile presenta<br />
svariate uscite di corrente a disposizione: le due porte PD<br />
da 100 W consentono un’alimentazione rapida e costante<br />
per dispositivi come telefoni, iPad, droni e fotocamere.<br />
Ancora. Questa soluzione supporta sette dispositivi in contemporanea<br />
con una capacità di 10<strong>02</strong> Wh (21,6 V, 46,4 Ah)<br />
e più metodi di ricarica, con 2 porte CA da 1000 W, 2 porte<br />
Usb-A, 2 porte Usb-C e porta CC per auto.<br />
Non manca la funzionalità di ricarica pass-through che<br />
permette di alimentare i nostri dispositivi mentre Explorer<br />
1000 Pro è a sua volta sotto carica. Il sistema di gestione<br />
delle batterie BMS garantisce inoltre una vita utile della<br />
batteria estremamente lunga: oltre 1.000 cicli di carica/<br />
scarica. Anche il tempo di ricarica è rapido. Con un ingresso<br />
CA fino a 800 W per la presa a parete o collegato a 4<br />
pannelli solari da 200 W, impiega soltanto 1,8 ore per la<br />
ricarica completa. Ma è possibile ricaricarlo anche sfruttando<br />
il caricabatteria da auto.<br />
Infine, il tempo di stand-by da record: grazie al ridotto tasso<br />
di autoscarica, il livello di carica si mantiene all’80%<br />
dopo 365 giorni, facendo così dell’Explorer 1000 Pro una<br />
soluzione perfetta anche a casa, nell’eventualità di interruzioni<br />
di corrente.<br />
Stampanti EcoTank:<br />
il modello ET-18100 dedicato ai fotografi<br />
L’ampia gamma di stampanti EcoTank di Epson punta a soddisfare le esigenze dei diversi utenti, inclusi coloro<br />
che stampano le fotografie. La linea – connotata da modelli con un design compatto e molte opzioni di connettività<br />
- annovera tre nuovi modelli multifunzione A4 (EcoTank ET-4810 per stampa, copia, scansione e fax,<br />
ET-2840 ed ET-2830, entrambe con funzioni di stampa, copia, scansione) ai quali si aggiunge la stampante<br />
fotografica A3+ a 6 colori: ET-18100. Si tratta di una soluzione dedicat sia agli appassionati di fotografia, sia<br />
a quelle realtà che stampano molte immagini, come nel caso delle agenzie di comunicazione, di pubblicità e<br />
degli uffici marketing. Al posto delle cartucce, ci sono i capienti serbatoi ricaricabili con flaconi da smaltire<br />
comodamente nella plastica una volta vuoti, autonomia di migliaia di pagine, costo di esercizio molto contenuto.<br />
A tutto questo si aggiunge la tecnologia inkjet a freddo (Heat free), per un’alta produttività e un minor<br />
consumo energetico che fa risparmiare fino al 90% sui costi di stampa.<br />
EcoTank ET-18100, è dotata di un set di inchiostri a 6 colori (ciano, magenta, giallo, nero, ciano chiaro e magenta<br />
chiaro) che consente di ottenere fotografie di alta qualità fino al formato A3+ e può stampare direttamente<br />
su card/tessere in Pvc e su Cd/Dvd. Come per gli altri tre modelli, la stampante EcoTank ET-18100 - provvista<br />
di un vassoio posteriore da 100 fogli - presenta bassi costi di gestione e capienti serbatoi di inchiostro che<br />
consentono di stampare migliaia fino a 2.100 immagini 10x15cm immagini prima di doverla ricaricare.
18<br />
di Riccardo Colletti<br />
Pile e batterie:<br />
la svolta dell’Unione Europea<br />
Il Parlamento di Strasburgo ha approvato le nuove regole per progettazione,<br />
produzione e gestione dei prodotti, inclusi i rifiuti (Raee)<br />
l Parlamento Europeo<br />
I<br />
ha approvato le nuove<br />
regole per la progettazione,<br />
la produzione<br />
e la gestione di<br />
ogni tipo di batteria venduto nell’Unione<br />
e dei loro rifiuti. Con 587 voti<br />
a favore, 9 contrari e 20 astensioni,<br />
i deputati hanno approvato l’accordo<br />
raggiunto con il Consiglio per la revisione<br />
delle norme comunitarie sulle<br />
batterie e sui rifiuti (Raee) derivati<br />
da quest’ultime. Il testo legislativo<br />
tiene conto degli sviluppi tecnologici<br />
e coprirà l’intero ciclo di vita delle<br />
batterie. Queste le misure chiave:<br />
• Dichiarazione ed etichetta dell’impronta<br />
di carbonio obbligatorie per<br />
le batterie dei veicoli elettrici (EV)<br />
e dei mezzi di trasporto leggeri<br />
(LMT) e per le batterie industriali<br />
ricaricabili con capacità superiore<br />
a 2kWh;<br />
• Progettarzione delle batterie portatili<br />
degli elettrodomestici in<br />
modo tale che i consumatori possano<br />
rimuoverle e sostituirle facilmente;<br />
• Un passaporto digitale per le batterie<br />
LMT, le batterie industriali<br />
con capacità superiore a 2 kWh e<br />
le batterie EV;<br />
• Una politica di “diligenza dovuta”<br />
per tutti gli operatori economici, ad<br />
eccezione delle Poi;<br />
• Obiettivi di raccolta dei rifiuti più<br />
ambiziosi: per le batterie portatili<br />
- 45% entro il 2<strong>02</strong>3, 63% entro<br />
il 2<strong>02</strong>7 e 73% entro il 2030; per le<br />
batterie LMT - 51% entro il 2<strong>02</strong>8 e<br />
61% entro il 2031;<br />
• Livelli minimi di materiali recuperati<br />
dai rifiuti di batterie: litio - 50%<br />
entro il 2<strong>02</strong>7 e 80% entro il 2031;<br />
cobalto, rame, piombo e nichel -<br />
90% entro il 2<strong>02</strong>7 e 95% entro il<br />
2031;<br />
• Livelli minimi di contenuto riciclato<br />
da scarti di produzione e<br />
di consumo da utilizzare nelle<br />
nuove batterie - otto anni dopo<br />
l’entrata in vigore del regolamento:<br />
16% per il cobalto, 85% per il<br />
piombo, 6% per il litio e 6% per<br />
il nichel; 13 anni dopo: 26% per il<br />
cobalto, 85% per il piombo, 12%<br />
per il litio e 15% per il nichel.<br />
A seguto del voto finale, il Consiglio<br />
dovrà approvare formalmente il testo<br />
prima della sua pubblicazione<br />
nella Gazzetta. Il provvedimento<br />
deriva da un percorso cominciato<br />
nel 2<strong>02</strong>0, quando la Commissione<br />
aveva presentato una proposta<br />
di regolamento sulle batterie<br />
e i rifiuti di batterie. L’iniziativa è<br />
strettamente collegata al Green<br />
Deal Europeo, al Piano d’azione per<br />
l’economia circolare e alla Nuova<br />
strategia industriale. Adottando<br />
questa legislazione, il Parlamento<br />
risponde alle aspettative dei cittadini<br />
di costruire e investire in un’economia<br />
circolare, promuovendo<br />
prodotti e metodi di produzione sostenibili<br />
e non inquinanti. ■<br />
GPSR: il regolamento per prodotti sicuri venduti anche onlinezio, velocità e stile<br />
Nell’Unione Europea entra in vigore il regolamento generale sulla sicurezza dei prodotti<br />
(GPSR). Le nuove regole cercano di affrontare i principali cambiamenti che hanno influito<br />
sulla sicurezza dei prodotti di consumo negli ultimi due decenni: crescente digitalizzazione,<br />
nuovi sviluppi tecnologici e catene di approvvigionamento globalizzate. Il quadro<br />
modernizzato garantirà che ai consumatori vengano offerti solo prodotti sicuri, indipendentemente<br />
dalla loro origine e dal fatto che siano venduti nei negozi fisici oppure in<br />
e-commerce. Il GPSR si applica ai prodotti non alimentari, venduti offline oppure online.<br />
Prevede una rete di sicurezza che si occupa anche dei rischi non disciplinati da altre normative<br />
comunitarie, mediante:<br />
· Elementi chiave come la natura in evoluzione di un prodotto o la sua interconnettività<br />
nella valutazione della sicurezza dei prodotti di consumo;<br />
· Miglioramenti delle condizioni per la sicurezza dei prodotti tra vendita online e offline;<br />
· Definizione di requisiti specifici di sicurezza dei prodotti per i mercati online, al fine di<br />
proteggere i consumatori da prodotti pericolosi venduti<br />
· Estensione dell’obbligo per tutti i prodotti non armonizzati importati nell’Ue di avere<br />
un operatore economico nel mercato responsabile delle questioni di sicurezza del<br />
prodotto;<br />
· Fornitura alle autorità nazionali gli strumenti necessari, rafforzando così i rispettivi poteri<br />
di esecuzione;<br />
· Garanzia per efficaci richiami di prodotti richiedendo contatti diretti dei consumatori e<br />
avvisi di richiamo standardizzati.<br />
La decisione che ha portato al varo del nuovo GPSR s’inserisce in un contesto mutato<br />
rapidamente. Le vendite online sono aumentate costantemente. Le statistiche del Safety<br />
Gate hanno mostrato che il 31% degli avvisi riguarda prodotti pericolosi venduti online.<br />
La revisione della direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti ha impegnato la Commissione<br />
di Bruxelles, che aveva presentato la proposta nel giugno 2<strong>02</strong>1, per migliorare<br />
la sicurezza dei prodotti di consumo sul mercato Ue, aggiornando il quadro generale di<br />
norme, adottate tra marzo e aprile scorsi da Parlamento e il Consiglio Europeo. ■
19<br />
di Luca Figini<br />
Il terzo occhio<br />
dell’imaging<br />
L’Intelligenza Artificiale legata alla fotografia permette di portare<br />
a nuovi livelli la creatività di scatti e video<br />
rima hanno fatto scalpore le IA<br />
P<br />
generative capaci di estrarre uno<br />
scatto di qualità fotografica semplicemente<br />
descrivendolo. Si prenda<br />
Midjourney, basata su Discord:<br />
da una linea di comando è sufficiente scrivere ciò<br />
che si vuole realizzare, nel modo più dettagliato<br />
possibile, perché la IA produca immagini fotorealistiche<br />
e persino di alta risoluzione. Da Midjourney<br />
sono derivate le celebri immagini di Papa Francesco<br />
vestito alla moda. Non è stata la prima. OpenAI<br />
aveva creato Dall-E sulla base di GPT, la medesima<br />
piattaforma su cui si basta ChatGPT. E poi la diffusione<br />
di ulteriori piattaforme sempre più realistiche<br />
e specializzate. Il caso eclatante è avvenuto<br />
al Sony World Photography Awards 2<strong>02</strong>3: Boris<br />
Eldagsen ha vinto il primo premio nella categoria<br />
Open con l’immagine Pseudomnesia | The Electrician<br />
(in basso in questa pagina). L’impressione è<br />
che si tratti di una vecchia foto, passata allo scanner<br />
e ritoccata, o di un’immagine realizzata con<br />
una fotocamera analogica. In realtà è una foto generata<br />
dall’intelligenza artificiale, per ammissione<br />
del suo stesso creatore. Che ha così commentato:<br />
“Grazie per aver selezionato la mia immagine e<br />
per aver reso questo momento storico, in quanto<br />
è la prima immagine generata dall’intelligenza<br />
artificiale a vincere in un prestigioso concorso internazionale<br />
di fotografia. Quanti di voi sapevano<br />
o sospettavano che fosse stata generata dall’intelligenza<br />
artificiale? C’è qualcosa che non quadra,<br />
vero? Le immagini generate dall’intelligenza<br />
artificiale e la fotografia non dovrebbero competere<br />
tra loro in un premio come questo. Sono entità<br />
diverse. L’intelligenza artificiale non è fotografia.<br />
Pertanto non accetterò il premio”.<br />
Ci permettiamo di non essere d’accordo sull’affermazione<br />
che la IA non è fotografia, perché il<br />
mondo cambia e la fotografia, così come il video,<br />
è un concentrato pressofuso di arte, idee e creatività<br />
umana. Non bisogna incedere, ancora una<br />
volta, nel solito atteggiamento mentale di Platone<br />
e della critica alla scrittura, che la indicava come<br />
causa dell’impoverimento delle capacità mentali<br />
e del linguaggio. L’intelligenza artificiale nell’imaging<br />
porta la creatività a un nuovo livello. Di più,<br />
espone la capacità creativa della mente umana<br />
in modo totale, sublimando l’idea e stabilendo<br />
un modo intelligente, complesso e tutt’altro che<br />
banale per realizzarla. La IA nella fotografia non<br />
va demonizzata, va sfruttata così come si usano<br />
tutte le risorse digitali delle macchine fotografiche<br />
e bisogna accettarla così come la computational<br />
photography può elevare l’efficacia dello<br />
scatto o della ripresa video. Il cambio di passo in<br />
questo senso è stato integrare Firefly, la IA generativa<br />
fotografica di Adobe, prima in Photoshop e<br />
poi in Illustrator. L’abbiamo provata su alcune foto:<br />
certo, si può partire da una immagine e arrivare a<br />
una composizione inesistente. Lo scatto che avevamo<br />
nella nostra testa diventa realtà grazie alla<br />
IA. Ma si possono anche attuare correzioni, pulizie,<br />
interventi sulle singole sezioni della fotografia per<br />
migliorare, perfezionare, ottenere la foto perfetta:<br />
quella che rappresenta l’idea creativa, punto di<br />
partenza e di arrivo dell’arte foto e video.<br />
Tra oggi e domani<br />
La IA è utile tanto quanto lo è cambiare obiettivo<br />
o strumento a seconda della scena che si vuole<br />
riprendere o fotografare. Nell’imaging in post produzione<br />
è un nuovo livello di regolazione che ha<br />
potenzialità enormi. Questo compendia ciò che sta<br />
avvenendo al livello di hardware, con sensori sempre<br />
migliori e capacità e funzioni incrementali già<br />
disponibili sulle macchine fotografiche. Chi scatta<br />
in Raw non può che già avere la percezione di<br />
quante possibilità offra la IA applicata ai software<br />
di foto e video ritocco. L’imaging ha la possibilità<br />
di fare il salto di qualità, riducendo complessità e<br />
tempo speso ad attuare le modifiche e i correttivi.<br />
Persino la scelta del materiale migliore potrebbe<br />
passare dalla IA, ulteriore risparmio di tempo<br />
per i professionisti. Tutto ciò ha un’ulteriore accelerazione<br />
con la connettività. Il cloud come base<br />
di storage, non solo di backup, e la possibilità di<br />
gestire le macchine fotografiche in un ecosistema<br />
articolato senza soluzione di continuità con i device<br />
mobili. Così l’IA supporta in tempo reale, con<br />
risultati superiori. Tutte cose, peraltro, già fattibili:<br />
sono solo i costi che andranno diminuendo con il<br />
diffondersi di tecnologie sempre più potenti. Alla<br />
resa dei conti, ciò che la IA porterà sarà l’annullamento<br />
del ripensamento dell’ultimo momento,<br />
della correzione in corsa, della ripetizione e della<br />
routine. Applicare filtri, effetti e manipolazioni<br />
fin dall’inizio con le risorse di software e hardware<br />
potenti e versatili riduce l’impegno del tempo<br />
uomo e aumenta la qualità e la soddisfazione del<br />
cliente per il lavoro finale.<br />
■
20<br />
di Luca Figini<br />
La “Milano nascosta”<br />
fotografata con Edge 40 Pro<br />
Evocativo il progetto realizzato da Motorola attraverso lo smartphone flagship<br />
usato dai fotografi di Under Milano<br />
è una Milano dentro la Milano<br />
C’<br />
stessa, anzi sotto la Milano stessa.<br />
Gli spazi orizzontali e verticali della<br />
Metropolitana che si dipanano<br />
nel sottosuolo della città sono lo<br />
spunto per fotografare aspetti nascosti, quotidiani<br />
e pregni di significato con il flagship di Motorola:<br />
l’Edge 40 Pro. Gli scatti sono stati realizzati<br />
dagli autori del progetto Under Milano e si sono<br />
concretizzati nella mostra fotografica presso lo<br />
Spazio Lenovo intitolata “Endless Journey. La<br />
bellezza è ovunque“.<br />
Motorola edge 40 pro è stato il “compagno perfetto”<br />
per i fotografi, autori della mostra, grazie<br />
al sistema a tripla fotocamera ad alta risoluzione<br />
con un numero di pixel di messa a fuoco 32<br />
volte superiore rispetto al Pdaf tradizionale, per<br />
prestazioni più rapide e precise in qualsiasi condizione<br />
di luce. Spiega Motorola: “Il design è una<br />
delle caratteristiche più uniche e peculiari di Milano,<br />
come dimostra la Milano Design Week, con<br />
la sua animata community che vede arrivare visitatori<br />
da tutto il mondo a colorare la città. Parte<br />
proprio da qui la mostra fotografica organizzata<br />
da Motorola in collaborazione con Tiziano Demuro<br />
e Sergio Raffaele, autori del progetto Under<br />
Milano. Da sempre brand attento al design, con<br />
i propri device, mix perfetto di bellezza estetica e<br />
performance, Motorola ha deciso di celebrare la<br />
edge 40 family con una mostra, valorizzando così<br />
il comparto fotografico di alta qualità che caratterizza<br />
la nuova gamma di smartphone, in grado<br />
di scattare fotografie in qualsiasi condizione di<br />
luce”. Le foto protagoniste della mostra sono le<br />
persone che hanno affollato Milano in occasione<br />
della MDW 23, che si è tenuta dal 17 al 23 aprile.<br />
Questo il tema di fondo di “Endless Journey. La<br />
bellezza è ovunque”, realizzato attraverso l’occhio<br />
dei due fotografi di Under Milano che hanno catturato<br />
i dettagli con il Motorola edge 40 pro.<br />
I fotografi e lo smartphone<br />
A scattare le immagini sono stati Tiziano Demuro<br />
e Sergio Raffaele che hanno dato vita al progetto<br />
Under Milano. Il loro luogo d’elezione per scattare<br />
è la metropolitana, capolavoro del design milanese:<br />
è lì che la loro estetica urbana si esprime al<br />
meglio. Under Milano sceglie, infatti, di rappresentare<br />
la registrazione dell’accadere, il dettaglio<br />
quasi trascurabile che esprime con una forza inaspettata<br />
il passaggio delle vite di milioni di persone,<br />
intrecciandosi a quella dello spettatore. Un<br />
nuovo capitolo del progetto Under Milano è stato<br />
scritto con “Endless Journey. La bellezza è ovunque”.<br />
Attraverso 32 immagini scattate con il nuovo<br />
smartphone motorola edge 40 pro, la mostra racconta<br />
quella moltitudine di segni, gesti, dettagli<br />
e spazi che, nella vita d’ogni giorno, l’occhio non<br />
riesce a catturare. Entrando nel dettaglio, Under<br />
Milano nasce nel 2018 come ricerca fotografica<br />
per “lavorare sul quotidiano e raccontare la vita<br />
di ogni giorno”. L’idea dei due fotografi è catturare<br />
dettagli che spesso “sfuggono nella quotidianità”.<br />
Gli stessi dettagli che hanno “raccontato Milano<br />
durante la settimana del design catturando lo<br />
spazio della metropolitana. Un ambiente che non<br />
viene ‘visto’ in quanto si pensa sempre all’arrivo<br />
e non al tragitto. Invece lo spazio della metropolitana<br />
costruisce uno spazio, stratifica una serie<br />
di concetti di design tipicamente made in Italy”,<br />
dicono all’unisono Demuro e Raffaele. Abbiamo<br />
avuto modo di dialogare con i due fotografi per<br />
capire cosa li anima ed è stata una chiacchierata<br />
affascinante. Perché ogni foto mira a raccontare<br />
una storia, a suggestionare, a stimolare l’immaginario<br />
delle persone che guardano l’immagine. Un<br />
oggetto, un dettaglio, un elemento architettonico<br />
o di design, una scarpa o un treno che passa: “In<br />
ogni scatto c’è la persona al centro e una storia<br />
che si è sviluppata prima, che si svilupperà dopo<br />
oppure che è in corso. Vogliamo creare suggestioni<br />
e lasciare allo spettatore il divertimento di<br />
estendere il dettaglio con la fantasia, ricostruendo<br />
la storia partendo dall’immagine. Assemblando<br />
i frammenti che abbiamo catturato con le foto<br />
di fatto raccontiamo uno o più percorsi di vita che<br />
sono coltivati dall’immaginazione dello spettatore”,<br />
dicono Demuro e Raffaele. Gli abbiamo chiesto<br />
in che modo hanno usato il Motorola edge 40 Pro.<br />
Dicono i due ideatori di Under Milano: “Abbiamo<br />
prediletto il fattore di ingrandimento 2x sull’ottica<br />
principale perché richiudeva uno spazio fotografico<br />
preciso e interessante, oltre a permetterci di<br />
mantenere una distanza dalla persona o dall’oggetto<br />
fotografato così da non invadere la privacy.<br />
Non solo, la scelta dello sviluppo verticale è dettata<br />
da un’idea che anima il nostro lavoro fin dal<br />
principio: assemblare le foto in un libro. Il formato<br />
verticale ben si presta a questo obiettivo. Inoltre,<br />
la metropolitana di Milano è un ambiente che vive<br />
di verticalizzazioni e questo formato fotografico<br />
lo rappresenta al meglio”. Ci confermano che le<br />
foto hanno subito un post editing limitato, laddove<br />
necessario per conferire una sfumatura o proteggere<br />
la privacy delle persone, ma senza alterare i<br />
colori. Perché, dicono i fondatori di Under Milano,<br />
“l’edge 40 pro ci ha stupito per la qualità fotografica,<br />
la flessibilità di utilizzo e la resa dei dettagli<br />
che non è stato necessario intervenire in alcun<br />
modo. Inoltre, per la stampa delle immagini destinate<br />
alla mostra abbiamo usata carta speciale<br />
a 300 grammi in cotone, che ha un fattore assorbente<br />
interessante e ben si è prestato all’equilibrio<br />
cromatico offerto dai sensori fotografici dello<br />
smartphone di Motorola. Siamo abituati a scattare<br />
con macchine fotografiche a ottica fissa tra 50<br />
e 80 mm: l’edge 40 pro non solo ha permesso di<br />
rispettare questa nostra cifra stilistica ma anche<br />
di aggiungere una comodità e una portabilità tale<br />
che ci ha permesso di concentrarci sull’immagine<br />
più che su come ottenerla”. Conferma Giorgia<br />
Bulgarella, head of marketing di Motorola in Italia:<br />
“Guardiamo da sempre con attenzione al mondo<br />
del design, e la nuova gamma edge 40 dimostra,<br />
tra le altre cose, il nostro impegno nel creare prodotti<br />
che uniscano la cura dei dettagli, la ricerca<br />
del bello e l’innovazione nei materiali. Edge 40<br />
pro ed edge 40, oltre al design, si distinguono anche<br />
per un comparto foto di ultima generazione in<br />
grado di cogliere ogni sfumatura, come dimostra<br />
questa mostra realizzata interamente con edge<br />
40 pro, grazie agli artisti di Under Milano”. ■
21<br />
di Luca Figini<br />
Nima Benati madrina<br />
di Magic 5 Pro<br />
Per il flagship di Honor si conferma la partnership con la celebre fotografa italiana.<br />
Intanto Apple potenzia le workstation per foto e video con i nuovi M2<br />
ima Benati si conferma, anche nel 2<strong>02</strong>3, madrina del brand<br />
N<br />
Honor, grazie alla realizzazione della campagna fotografica<br />
del progetto Unleash the Power of Magic che vede protagonista<br />
il top di gamma Honor Magic 5 Pro. La campagna si ispira<br />
al movimento, all’arte e alla danza, elementi concretizzati<br />
dalla presenza di ballerini professionisti che hanno realizzato una coreografia<br />
pensata proprio per mettere alla prova la camera di Honor Magic 5 Pro. Grazie<br />
all’eccezionale tripla fotocamera con sistema AI Honor Falcon di Honor Magic<br />
5 Pro e grazie alla maestria della fotografa Nima Benati, gli scatti realizzati<br />
trasmettono perfettamente il senso di movimento e la precisione della fotocamera<br />
dello smartphone. Gli scatti si fanno portavoce delle ottime performance<br />
dello smartphone: le fotografie realizzate con Honor Magic 5 Pro<br />
esprimono forza, movimento e precisione, testimoniando la qualità di una fotocamera<br />
parte integrante di un vero e proprio device all’avanguardia. Infatti,<br />
analizzando gli scatti, è possibile notare come i ballerini sembrano fluttuare<br />
nello spazio, leggeri e armonici, grazie alle funzionalità dello smartphone e<br />
della sua fotocamera che hanno catturato perfettamente il movimento. Uno<br />
degli aspetti più accattivanti di Honor Magic 5 Pro è l’esclusiva disposizione<br />
delle fotocamere. Ispirandosi alla prima immagine del buco nero al centro<br />
della nostra galassia, Honor ha disposto le tre fotocamere in uno schema<br />
triangolare equilatero chiamato Star Wheel Triple Camera. Questa disposizione<br />
della fotocamera è più di una semplice scelta di design: è anche la firma<br />
di Honor. Una testimonianza dell’ambizione di liberare la potenza delle immagini<br />
con le innovazioni tecnologiche. Il design della tripla fotocamera Star<br />
Wheel offre agli utenti un’esperienza fotografica di alta qualità, mantenendo<br />
l’aspetto elegante e raffinato del dispositivo. Spiega Nima Benati: “Quando<br />
mi è stata presentata la possibilità di creare degli scatti volti a mostrare la<br />
capacità imaging di Honor Magic 5 Pro, in grado di catturare perfettamente<br />
un soggetto in movimento, ho subito pensato a come avrei voluto scattare<br />
dei ballerini sospesi a mezz’aria, in una sorta di caduta infinita. Le immagini<br />
appaiono leggere, senza sforzo, quasi in assenza di gravità, eppure per realizzare<br />
quei movimenti le sfide ci sono state eccome: dei ballerini professionisti<br />
capaci di saltare con forza rimanendo eleganti e rilassati in viso supportati<br />
dalla spinta di un enorme trampolino elastico fuori campo. Incredibile la capacità<br />
di personalizzare la ripresa, utilizzando il device come la mia macchina<br />
fotografica regolando tempi, diaframma e iso. Il risultato parla da solo,<br />
le immagini scattate con il device sono piene di profondità, le sfumature, i<br />
contrasti e il ritocco di post produzione risulta non invasivo”.<br />
■<br />
Mac Studio e Mac Pro adottano M2 Max e Ultra<br />
Apple Mac Studio e Mac Pro si affidano a M2 Max e<br />
M2 Ultra, che offrono un enorme aumento delle prestazioni<br />
e una connettività migliorata nel suo design<br />
straordinariamente compatto. Mac Studio è fino a<br />
6 volte più veloce del più potente iMac da 27 pollici<br />
basato su Intel. Mac Pro è fino a 3 volte più veloce<br />
del modello basato su Intel della generazione precedente.<br />
Con fino a 192 GB di memoria unificata,<br />
Mac Studio con M2 Ultra e Mac Pro hanno molta<br />
più memoria rispetto alle schede grafiche per workstation<br />
più avanzate, assumendo carichi di lavoro<br />
impegnativi che altri sistemi non sono nemmeno<br />
in grado di elaborare. Il nuovo Mac Pro completa la<br />
transizione del Mac ad Apple Silicon e, insieme al resto dei sistemi professionali di Apple, offre<br />
agli utenti la linea di prodotti professionali più potente e capace che Apple abbia mai offerto.<br />
Mac Studio e Mac Pro possono essere ordinati oggi,<br />
con disponibilità a partire da martedì 13 giugno.”I<br />
nuovi Mac Studio e Mac Pro con Apple Silicon sono<br />
i due Mac più potenti che abbiamo mai realizzato”,<br />
ha dichiarato John Ternus, Senior Vice President of<br />
Hardware Engineering di Apple. L’ampia gamma di<br />
connettività di Mac Pro migliora ulteriormente con<br />
otto porte Thunderbolt 4 integrate, sei sul retro e<br />
due in alto, il doppio rispetto a prima. Supporta fino<br />
a sei Pro Display XDR, insieme a Wi-Fi 6E e Bluetooth<br />
5.3, che arrivano sul nuovo Mac Pro per una<br />
connettività wireless veloce. Inoltre, Mac Pro include<br />
tre porte USB-A, due porte HDMI a larghezza di<br />
banda superiore che supportano una risoluzione fino a 8K e frame rate fino a 240 Hz, due porte<br />
Ethernet da 10 Gb e un jack per cuffie che consente l’uso di cuffie ad alta impedenza. ■
22<br />
grandi e piccole città non possono essere caratterizzate<br />
da tessuti urbani che escludono. Anzi<br />
devono essere inclusive di ogni realtà, soprattutto<br />
per mezzo dei negozi di prossimità.<br />
di Luca Figini<br />
L’oro<br />
delle città<br />
L’eccellenza tutta italiana dello shopping di prossimità<br />
nell’analisi di American Express e SDA Bocconi<br />
egozi, quartiere e più in grande le<br />
N<br />
città. Mondi che si incontrano, che<br />
si fondono, che si traducono nella<br />
ricchezza (non solo estetica) delle<br />
vie e che si declinano nella possibilità<br />
del consumatore di avere una comunicazione<br />
diretta, personale e su misura per soddisfare,<br />
sempre meglio le proprie necessità. Lo ha capito<br />
bene American Express che insieme a SDA Bocconi<br />
ha analizzato come il punto vendita di prossimità<br />
rappresenti, anche nell’era dell’e-commerce,<br />
un elemento d’eccellenza tipicamente italiano e<br />
capace di rassicurare, ingaggiare e aggregare le<br />
piccole città e i singoli quartieri. I due enti hanno<br />
analizzato la questione sia dal punto di vista qualitativo,<br />
sia quantitativo per giungere a una fotografia<br />
rappresentativa del commercio italiano. E<br />
balzano subito all’occhio alcune evidenze, come<br />
per esempio il fato che il 40% italiani spendono<br />
nei piccoli negozi. Questo induce la necessità<br />
di comprendere come stanno evolvendo i piccoli<br />
commercianti per cogliere le necessità sempre<br />
nuove dei consumatori. Questi ultimi sviluppano<br />
un senso di appartenenza maggiore al tessuto<br />
urbano. Tant’è che secondo American Express e<br />
SDA Bocconi il negozio di prossimità crea senso di<br />
appartenenza e di coesione sociale, dando vita a<br />
una comunità ristretta ma coesa. In altre parole,<br />
genera familiarità e aiuta a rafforzare la collettività.Questo<br />
si somma all’effetto shopping generato<br />
dai turisti. Si prenda Milano e la costellazione di<br />
eventi, attività e iniziative che si realizzano durante<br />
l’anno. Ebbene, nel 2<strong>02</strong>2 la città meneghina ha<br />
visto passare quasi 7 milioni di visitatori; nel primo<br />
trimestre del 2<strong>02</strong>3 il trend è ancora in incremento<br />
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.<br />
Questo significa avere una ricaduta positiva sui<br />
negozi, sulle attività commerciali e sui servizi offerti<br />
dal capoluogo lombardo.<br />
Il negozio tra presente e futuro<br />
Per avere un’idea complessiva di ciò che è successo<br />
negli ultimi anni, non si può non partire dalla<br />
pandemia. Il commercio di prossimità è diminuito<br />
del 9% rispetto all’epoca pre-Covid a causa di una<br />
serie di dinamiche: oltre alla pandemia, ci sono<br />
stati gli effetti di e-commerce, inflazione, aumento<br />
dei costi e così via. I passati mesi turbolenti hanno<br />
impattato soprattutto sulle attività più piccole che<br />
non hanno l’agilità e la velocità di adeguarsi alle<br />
situazioni congiunturali del mercato. E rischiano di<br />
soccombere: per questo sia per American Express<br />
sia per SDA Bocconi è importante tornare sollecitare<br />
le persone ad acquisti di prossimità. A tutto<br />
ciò si somma il ricambio generazionale all’interno<br />
e nelle proprietà dei punti vendita, che produce<br />
una mancanza di mano d’opera specializzata<br />
e di imprenditoria collaudata legata al negozio. Il<br />
combinato disposto di queste dinamiche distorsive<br />
può provocare la chiusura dei negozi. Il sistema<br />
da analizzare è complesso e comprende anche il<br />
livello medio calante dello stipendio dei consumatori,<br />
i costi fissi in incremento e così via. Ma i negozi<br />
più piccoli sono quelli da salvare, salvaguardare<br />
e a cui spettano chance sempre nuove perché le<br />
La ricerca di SDA Bocconi<br />
La ricerca qualitativa ha coinvolto 15 negozi selezionati<br />
su un paniere di 208 e ha evidenziato questi<br />
asset: customer centric lavorando sul dettaglio<br />
interno al negozio, relativo al personale di vendita<br />
e afferente ai servizi aggiunti; passaparola è il driver<br />
fondamentale di comunicazione, il digital aiuta<br />
tantissimo a sospingere la conoscenza dei punti<br />
vendita; ossessione per la qualità; esperienza soddisfacente;<br />
il patrimonio del negozio è costituito<br />
dalla clientela fedele, che si fida e che torna e<br />
cresce nel tempo grazie al team e al personale di<br />
vendita; polarizzazione dell’offerta per valorizzare<br />
fasce alte, nicchie di mercato oppure che puntano<br />
alla convenienza in termini di prezzo o di comodità.<br />
Passando all’indagine quantitativa, che ha coinvolto<br />
oltre un migliaio di punti vendita di prossimità<br />
con metodologia Cawi, emerge che il 40% degli<br />
italiani acquista almeno una volta alla settimana<br />
nei piccoli negozi, a dimostrazione della resilienza<br />
delle botteghe di quartiere. Per quanto riguarda lo<br />
shopping locale, si riscontra un maggiore peso sulla<br />
spesa delle famiglie per le categorie di ristorazione<br />
e benessere (rispettivamente del 53% e del<br />
42%), valori che aumentano se si considera anche<br />
l’e-Commerce di piccoli negozi e produttori. Tra le<br />
città italiane coinvolte nella ricerca, la preferenza<br />
per i negozi di prossimità è più marcata a Napoli<br />
e a Venezia, dove rispettivamente il 54% e il 43%<br />
del campione intervistato acquista abitualmente<br />
presso piccoli negozi. Tra le diverse generazioni,<br />
la fascia più giovane ha riscoperto il fascino della<br />
bottega di quartiere: il 45% del campione tra i 18 e<br />
i 25 anni vi si reca settimanalmente, come gli over<br />
60 (47%). Tra le persone giovani, oltre 1 su 3 acquista<br />
abitualmente anche da piccoli negozi e produttori<br />
online, rivelando come l’integrazione tra i<br />
due canali sia sempre più necessaria da parte dei<br />
merchant per fidelizzare questo segmento di popolazione.<br />
Quando si parla di piccoli negozi, oltre<br />
alla prossimità e alla tradizione, concetti associati<br />
da circa una persona su due, gli italiani considerano<br />
due valori altrettanto fondamentali: la qualità e<br />
l’italianità (32% ciascuno). In maniera immediata,<br />
il concetto di tradizione è associato al dettaglio di<br />
prossimità, ma vi sono sfumature interessanti tra<br />
le fasce di età. Guardando infatti al campione per<br />
età, le persone over 60 sono più legate alla tradizione<br />
(56%), mentre la fascia under 40 si dimostra<br />
meno sensibile a questa dimensione (circa 34%).<br />
Per gli under 25 i piccoli negozi sono sinonimo anche<br />
di unicità di prodotti e servizi (21%), mentre la<br />
fascia 26-39 manifesta un’associazione marcata<br />
al concetto di qualità (21%).<br />
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