Vie&trasporti n. 872 settembre 2023
Cover 14 I costruttori di veicoli pesanti in Europa. Cosa è rimasto di quegli anni Settanta Voci 10 Riccardo Morelli, presidente Anita. Il futuro è dei big 44 Marco Federzoni, Sales Director Italy and South Region Bridgestone Mobility Solutions. La tecnologia che viene in aiuto Anteprime 22 Renault Trucks. Evoluzioni per le gamme T, T High, C e K e gli E-Tech T e C 24 Ineos Grenadier Quartermaster. Il pick up con una marcia in più 36 Ohm 35 Bev, pronto a vincere (le gare d’appalto) 42 Officine Cailotto. Tutto quello che facciamo per il ‘freddo’ Prova 28 Test della strada per Nissan Townstar EV. O me o il benzina Attualità 6 Il Barometro Arval 2023. Quello che i fleet manager dicono a proposito di Lcv (ma sarà così?) 18 Mezzi da lavoro in Italia. L’autoritratto ACI 26 L’ultima evoluzione del tachigrafo. Non sfugge nulla 38 Veicoli a trazione alternativa. Come stanno le cose in Europa. 40 Frigo’n’Motion. A settembre parte il tour del freddo firmato OITAF 56 Persone&poltrone 56 Si dice che... Reti&Service 48 Questioni legali. Quando riparare è una missione impossibile 50 Dtruck. La concessionaria Daf che scommette sul servizio (da 10 e lode) 53 Ford Mobile Service. Assistenza a domicilio Rubriche 4 Diamo i numeri 46 Associazioni & dintorni. Non fermateci 54 Leggi, aziende, lavoro. È tutto calcolato 60 Motori spenti 62 Promozioni 64 Vetrina 66 Tutte le prove
Cover
14 I costruttori di veicoli pesanti in Europa. Cosa è rimasto di quegli anni Settanta
Voci
10 Riccardo Morelli, presidente Anita. Il futuro è dei big
44 Marco Federzoni, Sales Director Italy and South Region Bridgestone Mobility Solutions. La tecnologia che viene in aiuto
Anteprime
22 Renault Trucks. Evoluzioni per le gamme T, T High, C e K e gli E-Tech T e C
24 Ineos Grenadier Quartermaster. Il pick up con una marcia in più
36 Ohm 35 Bev, pronto a vincere (le gare d’appalto)
42 Officine Cailotto. Tutto quello che facciamo per il ‘freddo’
Prova
28 Test della strada per Nissan Townstar EV. O me o il benzina
Attualità
6 Il Barometro Arval 2023. Quello che i fleet manager dicono a proposito di Lcv (ma sarà così?)
18 Mezzi da lavoro in Italia. L’autoritratto ACI
26 L’ultima evoluzione del tachigrafo. Non sfugge nulla
38 Veicoli a trazione alternativa. Come stanno le cose in Europa.
40 Frigo’n’Motion. A settembre parte il tour del freddo firmato OITAF
56 Persone&poltrone
56 Si dice che...
Reti&Service
48 Questioni legali. Quando riparare è una missione impossibile
50 Dtruck. La concessionaria Daf che scommette sul servizio (da 10 e lode)
53 Ford Mobile Service. Assistenza a domicilio
Rubriche
4 Diamo i numeri
46 Associazioni & dintorni. Non fermateci
54 Leggi, aziende, lavoro. È tutto calcolato
60 Motori spenti
62 Promozioni
64 Vetrina
66 Tutte le prove
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770393 807708<br />
Mensile - Anno XCIV <strong>872</strong> AGOSTO/SETTEMBRE <strong>2023</strong><br />
Rivista del<br />
Trailer Innovation<br />
Viaggio nella galassia dei costruttori di camion. Come sono cambiati<br />
i listini dalla fine degli anni Settanta a oggi tra addii e matrimoni<br />
ISSN 0393-8077<br />
0 0 8 7 2 ><br />
9
Editoriale<br />
Che fatica<br />
dare i numeri<br />
Il nostro Paese è senza dubbio in ritardo con la digitalizzazione<br />
e smaterializzazione della macchina burocratica. Ma questo basta<br />
a giustificare le enormi lacune nella conoscenza delle nozioni<br />
numeriche (persone, mezzi, risorse, società…) che sono la base<br />
dell’analisi e della programmazione economica?<br />
Più volte su queste colonne abbiamo lamentato l’inadeguatezza dei dati<br />
dell’Albo Nazionale dell’Autotrasporto, forse anche infierendo su una logica<br />
arcaica di censimento associativo. Oggi le cose sono certamente cambiate,<br />
anche se non ne abbiamo diretta contezza, e l’Albo conferma di aver eseguito<br />
importanti repulisti. Non abbiamo motivo di dubitarne, ma il sospetto che non si<br />
sia colta questa occasione per capirne un po’ di più delle aziende iscritte è forte.<br />
Vero è che non si tratta di un caso isolato. Ricordiamo ancora lo sforzo della<br />
Motorizzazione, coronato da successo, per digitalizzare le patenti. Ancora molti<br />
settori del trasporto in termini di licenze, collaudi, autorizzazioni sono in pieno<br />
medioevo. Sapere quanti veicoli fanno questo o quello, quante aziende<br />
hanno più di tot veicoli, o ancora da quanto tempo un’autorizzazione è attiva<br />
è compito improbo, probabilmente per la difficoltà atavica della periferia di<br />
viaggiare tutti alla stessa velocità (ricordate i tempi di trasmissione delle<br />
immatricolazioni? Messina aveva ritardi fino a 10 mesi,<br />
un record) e addirittura di usare un linguaggio e un sistema di descrizione univoco.<br />
Purtroppo non è soltanto il Ministero dei Trasporti a essere in perenne difficoltà. Impossibile,<br />
ad esempio, uniformare il sistema di analisi e trascrizione degli incidenti stradali da parte di<br />
Polstrada, Carabinieri, Polizia locale. Impossibile quindi avere una descrizione uniforme delle<br />
cause e delle circostanze.<br />
Allarghiamo la prospettiva: non è un fenomeno limitato al trasporto tout-court. Interi ambiti<br />
dell’economia languano privi di dati affidabili. L’Istat, nonostante un impegno puntuale e<br />
scientifico, è certamente fallace. Impossibile trovare dati certi, ad esempio, riguardo la<br />
produzione o distribuzione di prodotti, se non in alcune specificità. Questo perché il Paese,<br />
nonostante la digitalizzazione della cosa pubblica, è ben lontano dall’essere normalizzato.<br />
Persino la sanità fa fatica a produrre dati uniformi, attendibili, affidabili e non preistorici.<br />
L’Italia avrebbe bisogno, insomma, di un libro bianco al giorno, un lavoro serio, puntuale, e<br />
non basato su probabilità statistiche. Come si può pensare di mettere insieme<br />
progetti efficaci, PNRR incluso, se non sappiamo neanche di cosa<br />
parliamo, di quanto è grande un dato<br />
universo?<br />
Non è un problema di costi. Bisogna<br />
essere in grado di impostare, settore per<br />
settore, un lavoro preciso e codificato di<br />
analisi e registrazione del dato. Altrimenti,<br />
continuerà a essere il caos.<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
08/09 <strong>2023</strong> - 1
Sommario ISSN: 0393 - 8077<br />
6 10 14<br />
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18 22<br />
Sommario<br />
26<br />
n<br />
Cover<br />
14 I costruttori di veicoli<br />
pesanti in Europa.<br />
Cosa è rimasto di quegli<br />
anni Settanta<br />
n<br />
Voci<br />
10 Riccardo Morelli, presidente<br />
Anita. Il futuro è dei big<br />
44 Marco Federzoni, Sales<br />
Director Italy and South<br />
Region Bridgestone Mobility<br />
Solutions. La tecnologia che<br />
viene in aiuto<br />
n<br />
Anteprime<br />
22 Renault Trucks. Evoluzioni<br />
per le gamme T, T High,<br />
C e K e gli E-Tech T e C<br />
24 Ineos Grenadier<br />
Quartermaster. Il pick up<br />
con una marcia in più<br />
36 Ohm 35 Bev, pronto a<br />
vincere (le gare d’appalto)<br />
42 Officine Cailotto.<br />
Tutto quello che<br />
facciamo per il ‘freddo’<br />
n Prova<br />
28 Test della strada per<br />
Nissan Townstar EV.<br />
O me o il benzina<br />
n<br />
Attualità<br />
6 Il Barometro Arval <strong>2023</strong>.<br />
Quello che i fleet manager<br />
dicono a proposito di Lcv<br />
(ma sarà così?)<br />
18 Mezzi da lavoro in Italia.<br />
L’autoritratto ACI<br />
26 L’ultima evoluzione del<br />
tachigrafo. Non sfugge<br />
nulla<br />
38 Veicoli a trazione<br />
alternativa. Come stanno<br />
le cose in Europa.<br />
40 Frigo’n’Motion.<br />
A <strong>settembre</strong> parte il tour<br />
del freddo firmato OITAF<br />
56 Persone&poltrone<br />
56 Si dice che...<br />
n<br />
Reti&Service<br />
48 Questioni legali.<br />
Quando riparare è una<br />
missione impossibile<br />
50 Dtruck. La concessionaria<br />
Daf che scommette sul<br />
servizio (da 10 e lode)<br />
53 Ford Mobile Service.<br />
Assistenza a domicilio<br />
n<br />
Rubriche<br />
4 Diamo i numeri<br />
46 Associazioni & dintorni.<br />
Non fermateci<br />
54 Leggi, aziende, lavoro.<br />
È tutto calcolato<br />
60 Motori spenti<br />
62 Promozioni<br />
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66 Tutte le prove<br />
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2 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
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08/09 <strong>2023</strong> - 3
Diamo i numeri<br />
290 ALBERI SALVATI<br />
a cura di<br />
Tiziana Altieri<br />
Il pallet pooling, modello circolare che prevede l’uso condiviso dei pallet e il loro riutilizzo, contribuisce a rendere<br />
sostenibile la logistica. Lo sostiene Chep, con dati alla mano. Confrontando l’analisi del ciclo di vita di un pallet<br />
in pooling con un sistema di pallet in interscambio - prevede che un’azienda acquisti un proprio parco pallet e<br />
invii la propria merce ottenendo, a valle, uno scambio di bancali immediato o differito - il fornitore globale di<br />
soluzioni per supply chain e Riso Scotti, multinazionale alimentare italiana, nel solo 2022, hanno risparmiato<br />
circa 248.000 decimetri cubi di legno, evitando il disboscamento di oltre 290 alberi necessari alla creazione di<br />
pallet. Non solo: se i volumi di prodotti Riso Scotti fossero stati gestiti in interscambio, ci sarebbero state<br />
emissioni aggiuntive di CO2 pari a circa 290.000 kg, corrispondenti a sette viaggi in camion intorno alla terra. Il<br />
pallet pooling, infine, ha favorito anche una riduzione dei rifiuti rispetto<br />
al sistema interscambio, pari a circa 24.000 kg.<br />
“Il sistema del pallet pooling di Chep - ha sottolineato Luca Priori,<br />
Direttore Logistica di Riso Scotti - rappresenta una soluzione efficace e<br />
sostenibile che si è rivelata cruciale nei momenti critici e ci ha permesso<br />
di evitare importanti ricadute sulla produzione e sulla distribuzione delle<br />
merci. Per noi di Riso Scotti è stato fondamentale trovare un alleato<br />
disposto ad andare oltre l’ordinaria collaborazione per superare una fase<br />
di incertezza che ha colpito diverse realtà in tutto il mondo, riuscendo a<br />
perseguire allo stesso tempo quell’obiettivo di sostenibilità integrata e<br />
partecipata che ci siamo posti come traguardo nella stretta<br />
collaborazione tra tutti gli attori della filiera”.<br />
41.852 IMPRESE<br />
Negli ultimi cinque anni i piccoli<br />
trasportatori sono diminuiti di 10.784<br />
unità attestandosi a quota 41.582, -20,6<br />
per cento. Emerge da un’elaborazione di<br />
Unioncamere e InfoCamere, a partire dai<br />
dati del Registro delle Imprese. Un<br />
comparto, quello artigiano, che conta in<br />
Italia poco meno di 1,3 milioni di imprese<br />
(il 22 per cento del tessuto produttivo).<br />
Solo le lavanderie hanno messo a segno<br />
un risultato peggiore rispetto a quello dei<br />
trasportatori con un -21 per cento.<br />
Decrescita a due cifre nel periodo 2018-<br />
<strong>2023</strong> anche per falegnami, calzolai e<br />
panettieri. Aumentano, invece, e di molto,<br />
estetisti (+24,8 per cento), tassisti (+19,2),<br />
specialisti ICT (+12,5), giardinieri (+11,9),<br />
riparatori macchinari (+11,5). La categoria<br />
più numerosa rimane quella dei muratori<br />
con 228.863 imprese, +1,5 per cento.<br />
500 ORDINI<br />
Sono già 500 le richieste di ordine giunte a Man per il camion<br />
elettrico a lungo raggio che sarà prodotto nello stabilimento di<br />
Monaco a partire dal 2024. “La rivoluzione tecnologica - ha<br />
affermato Alexander Vlaskamp, Ceo di Man Truck & Bus - è in<br />
pieno svolgimento. Già nel 2030, la metà dei nostri camion<br />
immatricolati ogni anno in Europa dovrebbe essere a trazione<br />
elettrica. Perché ciò succeda, abbiamo bisogno del sostegno<br />
della politica con la costruzione in Europa di circa 50 mila punti<br />
di ricarica pubblici per camion e un costo della CO2 che rende i<br />
camion elettrici più economici di quelli diesel”.<br />
Man con il progetto Nefton è coinvolta con numerosi partner<br />
nello sviluppo del sistema di ricarica megawatt (MCS)<br />
necessario per consentire il pieno di energia durante<br />
l’intervallo di guida degli<br />
autisti di 45 minuti. Sta<br />
inoltre lavorando nel<br />
settore delle infrastrutture<br />
di ricarica e, nei prossimi<br />
cinque anni grazie a una<br />
joint venture con Traton e<br />
altri, installerà 1.700 punti<br />
di ricarica ad alte<br />
prestazioni per veicoli<br />
industriali lungo le<br />
principali strade europee.<br />
3 LUGLIO <strong>2023</strong><br />
Dopo l’ampliamento<br />
degli orari della linea di<br />
trasporto pubblico<br />
locale da parte di<br />
TPER, la nascita del<br />
centro sportivo e la<br />
firma della Carta<br />
Metropolitana della<br />
Logistica Etica da<br />
parte di un primo<br />
gruppo di aziende tra quelle insediate all’interno di<br />
interporto, si aggiunge un nuovo tassello ai servizi<br />
alla persona presso l’Interporto di Bologna. È stato<br />
inaugurato lo scorso 3 luglio il Centro Diagnostico<br />
Terapeutico Dyadea. Aperto sia ai lavoratori<br />
dell’area che alla comunità del territorio circostante,<br />
gestisce la sanità integrativa e la medicina del<br />
lavoro e vede al suo interno diversi ambulatori<br />
specialistici. Agevolazioni sono previste per i<br />
lavoratori delle aziende di Interporto. “La salute - ha<br />
commentato Il direttore della logistica etica<br />
Alessandro Alberani - è una priorità e l’apertura del<br />
centro medico rappresenta un passo importante<br />
verso una logistica sempre più etica”.<br />
“Questo è un momento importante - ha aggiunto il<br />
presidente Marco Spinedi - perché riqualifica l’area e<br />
va nella direzione prevista dal Piano strategico<br />
aziendale, sempre più inclusivo. Rappresenta, inoltre,<br />
un unicum a livello nazionale, poiché si tratta del<br />
primo caso di centro medico aperto all’interno di un<br />
interporto”.<br />
4.300.000.000 DI EURO<br />
Le attuali norme transitorie dell’Accordo sul<br />
commercio e la cooperazione (TCA) tra Unione<br />
Europea e Regno Unito consentono alle batterie<br />
assemblate in Europa di ottenere l’origine europea.<br />
Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2024, queste regole<br />
diventeranno molto più restrittive, richiedendo che<br />
tutte le parti della batteria, così come alcuni materiali<br />
critici di quest’ultima, siano prodotti nell’Unione o nel<br />
paese di sua Maestà per poter beneficiare<br />
dell’esenzione tariffaria. Una<br />
situazione che preoccupa Acea,<br />
l’associazione europea dei<br />
costruttori di autoveicoli, che ha<br />
chiesto un rinvio di tre anni.<br />
“Sono stati effettuati - ha dichiarato<br />
Sigrid de Vries, direttore generale<br />
di Acea - ingenti investimenti nella<br />
catena di fornitura delle batterie in<br />
Europa, ma serve tempo per<br />
raggiungere la capacità produttiva<br />
necessaria. Nel frattempo, i<br />
153 TONNELLATE<br />
Iveco eDaily nella versione furgone da 3,5 tonnellate<br />
è entrato nel Guinnes World Record lo scorso 20<br />
giugno per ‘il peso più elevato trainato da un van<br />
elettrico’. L’eDaily dei record è stato agganciato a un<br />
X-Way Strator, mezzo progettato per movimentare<br />
carichi fino a 150 tonnellate. Sul rimorchio del<br />
camion era stato caricato un enorme escavatore del<br />
peso di oltre 50 tonnellate, con l’aggiunta di altre<br />
sette tonnellate di zavorra. Un camion ribaltabile X-<br />
Way 8x4 a pieno carico è stato successivamente<br />
agganciato al rimorchio dello Strator, prima che un<br />
camion ATV dei servizi antincendio aeroportuali<br />
completasse l’autotreno da 153 tonnellate.<br />
Una volta iniziata la marcia, l’eDaily ha continuato ad<br />
avanzare lungo i 100 piedi (pari a 30,48 metri) di<br />
percorso stabiliti e<br />
ha tagliato la linea<br />
del traguardo<br />
davanti agli<br />
ispettori del<br />
Guinness World<br />
Record,<br />
aggiudicandosi lo<br />
straordinario<br />
riconoscimento.<br />
Durante la marcia è stata utilizzata la modalità ‘hipower’<br />
del furgone, di serie a bordo di ogni eDaily,<br />
che offre una potenza extra in condizioni di traino<br />
impegnative per i van completamente elettrici. Al<br />
volante c’era Adam Bishop, l’attuale campione della<br />
competizione Britain’s Strongest Man.<br />
produttori di veicoli devono fare affidamento sulle celle<br />
delle batterie o sui materiali importati dall’Asia".<br />
La tariffa del 10 per cento per i veicoli elettrici<br />
costerebbe quasi 4,3 miliardi di euro nel triennio 2024-<br />
2026. Ripercussioni si avrebbero non solo<br />
sull’l’industria automobilistica, ma anche sull’intera<br />
economia dell’Unione. Il Regno Unito è, infatti, il primo<br />
mercato di esportazione dell’industria automobilistica<br />
della Ue e rappresenta quasi un quarto delle<br />
esportazioni di veicoli elettrici. Con<br />
questi dazi l’industria potrebbe<br />
essere costretta a ridurre la<br />
produzione di veicoli elettrici di ben<br />
480.000 unità. “Restare inattivi ora -<br />
ha aggiunto De Vries - ostacolerà la<br />
nostra capacità di rimanere<br />
competitivi sul mercato globale dei<br />
veicoli elettrici e porterà ad una<br />
perdita di quote di mercato che<br />
sarà estremamente difficile<br />
riconquistare”.<br />
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08/09 <strong>2023</strong> - 5
Sondaggi<br />
Sondaggi<br />
Ricerche<br />
La strana flotta<br />
Ecco i risultati dell’edizione <strong>2023</strong> della<br />
survey Arval dedicata ai parchi aziendali.<br />
Anche tra i pragmatici veicoli commerciali<br />
emerge una crescente attenzione verso<br />
l’elettrificazione e la sostenibilità. Sempre<br />
che alle parole seguano fatti concreti<br />
in questa direzione<br />
Carlo Basadonna, direttore commerciale Arval Italia, e Massimiliano Abriola,<br />
responsabile dell’Osservatorio Mobilità che ha realizzato la survey italiana.<br />
Tempo medio di permanenza dei veicoli in flotta<br />
In %<br />
Vetture<br />
LCVs<br />
Totale<br />
5.2 5.1 4.7 5.4 5.6<br />
5.7 5.6 5.7 5.6 5.7<br />
6.1 5.6 7.1 6 5.9<br />
5.8 5.8 5.9 5.7 5.7<br />
La tabella mostra la differenza in vetustà che esiste nel nostro Paese e nella<br />
Ue tra vetture e LCV. Le flotte più grandi sono anche le più giovani.<br />
300 ITALIA<br />
intervistati in<br />
Aziende con meno di 10 dipendenti<br />
99 INTERVISTATI<br />
Aziende da 10 a 99 dipendenti<br />
60 INTERVISTATI<br />
Aziende da 100 a 999 dipendenti<br />
81 INTERVISTATI<br />
Aziende con più di 1000 dipendenti<br />
60 INTERVISTATI<br />
in collaborazione con Flotte&finanza<br />
Puntuale quanto attesa, l’edizione <strong>2023</strong><br />
del Brometro Arval - una volta noto<br />
come CVO - giunge sulle nostre scrivanie<br />
con un carico di informazioni che inducono<br />
l’operatore del settore a riflettere su orientamenti<br />
e trend. Da che ne abbiamo memoria,<br />
l’intendimento del Gruppo francese è sempre<br />
stato questo, dalla creazione (2002) e dall’importazione<br />
in Italia (2005).<br />
Dopo attenta lettura, non possiamo non essere<br />
perplessi non già dell’accuratezza e scientificità<br />
della ricerca, validissima, ma certamente dalle<br />
risposte dei fleet manager. Costoro ci sembra<br />
abbiano una gran voglia di apparire/essere sostenibili<br />
più di quanto in realtà non lo siano.<br />
Ancora una volta, insistiamo, ci troviamo davanti<br />
ai buoni propositi, quella che chiamiamo<br />
“la sindrome della pace nel mondo”: a parole<br />
tutti la auspicano, perché fa social, ma nessuno<br />
sa esattamente cosa voglia dire<br />
A vincere è sempre il noleggio<br />
Ricordate “Una poltrona per due?” l’eccitazione<br />
dei fratelli-traders nasceva dal fatto che ovunque<br />
andasse il prezzo del succo d’arancia loro<br />
ci guadagnavano. Con il Noleggio LT succede<br />
esattamente la stessa cosa: elettrica o endotermica,<br />
personale o aziendale, in sharing o di<br />
proprietà, con o senza conducente, a vincere<br />
è sempre il noleggio.<br />
Ormai tutti danno per scontato che il ‘ferro’ sia<br />
Le grafiche e i dati pubblicati in queste pagine,<br />
salvo differente indicazione, sono stati estratti<br />
dal Barometro delle Flotte Aziendali Arval <strong>2023</strong>.<br />
un prodotto a scarso valore aggiunto, e che la<br />
ciccia sta nei servizi. Come quindi dare torto ai<br />
profeti del canone? Adesso si preconizza, seriamente,<br />
anche l’aerotaxi in sharing e a noleggio.<br />
Questione di 10 anni, o meno.<br />
Ecco che questo annuale appuntamento con i<br />
desiderata - un po’ da frustrati, per la verità - dei<br />
fleet manager mondiali ci racconta di idilliache<br />
società nelle quali i dipendenti rinunciano (rinuncerebbero,<br />
meglio) a parte dello stipendio<br />
pur di lavorare per una azienda green, ammesso<br />
sappiano cosa sia.<br />
Il pericolo dei luoghi comuni<br />
Un esempio? Il 78 per cento delle aziende intervistate<br />
dichiara di aver adottato almeno una<br />
soluzione di mobilità alternativa. Vuol dire che<br />
- magari - hanno noleggiato una vettura plugin,<br />
e questo suoni come una sfida.<br />
Il lettore osservi le infografiche qui pubblicate,<br />
acute nella formulazione ma da rivalutare in<br />
termini di onestà intellettuale di chi risponde.<br />
Ci soffermiamo poi su una domanda che non<br />
vedete in queste pagine, nella quale l’intervistato<br />
doveva scegliere tra una serie di risposte preconfezionate.<br />
La domanda era temibile nella<br />
sua semplicità: quali saranno le sfide più im-<br />
Potenziale di crescita della flotta per i veicoli commerciali leggeri<br />
In %<br />
% Stabile o<br />
in aumento<br />
Aumento<br />
Stabile<br />
LCVs<br />
In diminuzione<br />
Considerazione per le tecnologie a combustibili alternativi<br />
(Almeno una tecnologia tra ibridi, ibridi plug-in e BEV)<br />
In %<br />
LCVs<br />
Già implementato o<br />
preso in considerazione<br />
nei prossimi 3 anni<br />
Già implementato<br />
Elettrico +65%<br />
Totale<br />
31<br />
3<br />
34<br />
13<br />
26<br />
5<br />
32<br />
12<br />
21<br />
+44%<br />
32<br />
12<br />
Totale<br />
95<br />
16<br />
79<br />
3<br />
89 98<br />
26<br />
11<br />
87<br />
63<br />
9 1<br />
88<br />
30<br />
58<br />
11<br />
L’infografica illustra e sintetizza le previsioni dei fleet manager intervistati,<br />
sia in Italia che in Europa. Pochissimi coloro che ritengo che la consistenza<br />
delle flotte sia destinata a diminuire, addirittura nessuno tra le flotte con<br />
meno di 100 veiicoli commerciali. La stragrande maggioranza prevede invece<br />
un aumento della flotta aziendale, almeno per quanto riguarda gli Lcv.<br />
33<br />
2<br />
35<br />
13<br />
+82%<br />
41<br />
6<br />
37<br />
13<br />
100<br />
18<br />
82<br />
91<br />
23<br />
Composizione della flotta per alimentazione<br />
LCVs<br />
Totale<br />
17 13 24<br />
10<br />
10<br />
7 7<br />
18<br />
16<br />
68<br />
52<br />
49<br />
3<br />
2<br />
10 9<br />
16<br />
63<br />
Ecco la fotografia della parte veicoli commerciali delle flotte prese<br />
a campione. Dato per scontata la preponderanza dei veicoli diesel, resta<br />
da vedere la penetrazione della prima ora dei veicoli definiti a basso impatto<br />
ambientale, ovvero ibridi e totalmente elettrici (BEV).<br />
A quanto pare l’Italia è più avanti del resto d’Europa in merito<br />
all’elettrificazione, un dato che ci sembra in contrasto con le immatricolazioni<br />
ufficiali. Addirittura, tra le piccole flotte, i veicoli elettrici rappresenterebbero<br />
già un quarto del circolante, mentre anche le altre classi di flotta sembrano<br />
già molto elettrificate. Un dato da verificare, a nostro avviso.<br />
10 7<br />
17<br />
13<br />
7 9<br />
68<br />
7<br />
96<br />
18<br />
78<br />
2<br />
91<br />
23<br />
nn 100% elettrico a batteria nn Ibrido plug-in nn Ibrido nn Benzinaio diesel nn Altro<br />
62<br />
70<br />
15<br />
11<br />
68<br />
6<br />
88<br />
17<br />
71<br />
Nella tabella a centro pagina abbiamo osservato<br />
l’alto grado di apparente elettrificazione<br />
del parco dei veicoli commerciali fino a 35 quintali<br />
di peso totale a terra. Ma gli intervistatori<br />
si sono anche chiesti quanto le nuove tecnologie<br />
nel complesso fossero già apparse nelle<br />
flotte italiana ed europee, in relazione alle precedenti<br />
rilevazioni. L’elettrico compie un grande<br />
balzo in avanti, più 65 per cento, e i numeri tra<br />
Italia e Ue si equivalgono, almeno nelle aspettative.<br />
Tra le flotte che hanno già avuto modo<br />
di sperimentare almeno una delle nuove tecnologie<br />
alternative all’endotermico puro quelle<br />
di grandi dimensioni hanno ‘già dato’ nel 41<br />
per cento (Italia) dei casi, con un incremento<br />
rispetto al passato dell’82 per cento.<br />
9<br />
86<br />
28<br />
58<br />
12<br />
13<br />
10<br />
7<br />
4 2 4 22<br />
2 1 2<br />
18<br />
54<br />
12<br />
10<br />
7<br />
70<br />
20<br />
12<br />
21<br />
46<br />
68<br />
6 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
08/09 <strong>2023</strong> - 7
Sondaggi<br />
Incremento punti di ricarica aperti al pubblico<br />
PUNTI DI RICARICA<br />
41.173<br />
OTT-DIC’22<br />
+3.996<br />
+13<br />
(48%)<br />
41,2<br />
INFRASTRUTTURE<br />
22.107<br />
LOCATION<br />
15.262<br />
GEN-MAR’23<br />
+4.401<br />
20,8<br />
27,9<br />
10,6<br />
3.500 – 7.000<br />
1.000 – 3.499<br />
0 - 999<br />
Interessante quadro d’insieme della ripartizione sul territorio<br />
dei punti di ricarica, fornita da EnelX. Corre l’obbligo precisare<br />
subito che il dato comprende anche quelle malfunzionanti<br />
o in corso di attivazione allo scorso marzo.<br />
Si viaggia al passo di 4.000 punti a trimestre, con una prevalenza<br />
netta per le regioni del Nord Italia (ma anche nel<br />
Lazio la capillarità comincia a essere accettabile). 41mila<br />
e più i punti fisicamente adibiti alla ricarica, concentrati in<br />
22mila infrastrutture, mentre gli hub multipli dovrebbero<br />
essere oltre 15mila.<br />
Il grafico a sinistra mostra lo storico di crescita del numero<br />
di ‘prese’ tra <strong>settembre</strong> 2019, quindi in era pre-Covid, e marzo<br />
di quest’anno. In un anno le colonnine sono in pratica<br />
raddoppiate (+48 per cento).<br />
Percentuale di aziende che utilizzano veicoli connessi<br />
In %<br />
Vetture + LCVs<br />
Tutti i veicoli<br />
42<br />
30 32 33 32 55 48<br />
44 27 32 39 44 47 46<br />
L’infografica mette insieme automobili e veicoli commerciali illustrando, nel<br />
complesso, quante sono le aziende sul totale censito che utilizzano veicoli<br />
connessi con la base operativa e quindi in grado, a varia intensità,<br />
di interagire in tempo reale con il fleet manager, fornendo informazioni<br />
sul viaggio, i consumi, i problemi, l’attività svolta. L’Italia ne esce bene<br />
(soprattutto tra le auto), ma anche questo è un dato da verificare, in quanto<br />
è noto che la connessione nel nostro Paese è ancora tardiva ed elementare.<br />
Le flotte più grandi ovviamente sono quelle più connesse, e necessitano<br />
un maggior controllo del quartier generale. Inoltre spesso si tratta di veicoli<br />
‘conto terzi’, per i quali il trasporto è il business per definizione.<br />
portanti nei prossimi tre anni? Non c’è stata nell’indicazione<br />
della ‘più importante’ una risposta<br />
univoca. Il 21 per cento in Italia (il 14 per cento<br />
Europa) ha indicato l’adeguarsi alle politiche restrittive<br />
sui veicoli, ma al 17 per cento ecco un<br />
rigurgito di coscienza: introdurre veicoli con alimentazioni<br />
alternative, e al 13 per cento spingere<br />
i dipendenti a una guida più responsabile.<br />
Se, invece, consideriamo non la più importante<br />
ma le più importanti ecco che queste tre opzioni<br />
mantengono le prime posizioni con percentuali<br />
molto più ampie (rispettivamente 35, 27 e 24<br />
per cento).<br />
I fleet manager, in sostanza, ammettono che<br />
sostenibilità ed elettrificazione non soltanto<br />
sono di non facile adozione, ma che la resistenza<br />
interna è più forte di quanto si possa pensare.<br />
Lo sharing come policy preoccupa, a sorpresa,<br />
poco, soltanto il 10 per cento. Che dire<br />
però del fatto che soltanto il 4 per cento considera<br />
una sfida migliorare il TCO? E i consumi<br />
inquinanti? Abbiamo la sensazione che oggi<br />
non si riesca ad andare a fondo delle questioni<br />
importanti, che si parli della pericolosità dei social,<br />
dei femminicidi, della guerra in Sudan o di<br />
economia circolare. Nessuno ha più voglia di<br />
comprendere. Però tutti vogliono la pace nel<br />
mondo. Dai, anche noi.<br />
8 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it
Intervista<br />
Intervista<br />
.RICCARDO MORELLI.<br />
Il futuro è dei big<br />
Riccardo Morelli, è titolare della Morelli Logistica e Servizi, realtà<br />
imprenditoriale con sede in provincia di Terni. Già presidente della<br />
Sezione di Terni di Confindustria Umbria, lo scorso giugno è stato<br />
eletto presidente di Anita in occasione dell’Assemblea a Roma.<br />
Ha ricevuto il testimone da Thomas Baumgartner.<br />
Il nanismo imprenditoriale<br />
è un punto di debolezza.<br />
Per vincere le sfide servono<br />
solidità finanziaria e<br />
un’ampia offerta di servizi.<br />
Il pensiero del neo<br />
presidente di Anita<br />
di Tiziana Altieri<br />
me è un grande onore poter guidare<br />
un’associazione così autorevole che<br />
“Per<br />
ha contribuito a scrivere la storia dell’autotrasporto<br />
italiano”. Queste le prime parole<br />
pronunciate dal neo presidente di Anita<br />
Riccardo Morelli lo scorso 23 giugno a Roma,<br />
dopo aver ricevuto il testimone da Thomas<br />
Baumgartner. Una nomina, la sua, nel segno<br />
della continuità come ha lasciato intendere nel<br />
discorso di insediamento: “lavorerò per valorizzare<br />
quanto costruito negli anni”. Discorso<br />
in cui ha toccato tutti quelli che oggi sono le tematiche<br />
centrali per l’associazione sulle quali<br />
siamo tornati in questa intervista.<br />
Chi rappresenta Anita?<br />
“Oggi Anita, associazione che nasce nel 1944,<br />
conta 1.700 imprese del mondo del trasporto e<br />
della logistica di struttura medio-grande, ossia<br />
con 50 veicoli o più. Rappresenta il settore più<br />
professionalizzato con 70 - 75mila veicoli complessivi<br />
e 90 mila occupati. Al suo interno ci sono<br />
anche molte multinazionali”.<br />
Nel suo discorso di insediamento ha<br />
parlato di valorizzazione del patrimonio<br />
imprenditoriale italiano. Quali azioni<br />
servono?<br />
“Dobbiamo rimettere il nostro settore al centro<br />
dell’attenzione. Con il Covid tutti hanno scoperto<br />
l’importanza del trasporto e della logistica ma<br />
terminata l’emergenza siamo tornati nell’oblio<br />
nel quale giacevamo. Deve cambiare il focus:<br />
valorizzando ciò che rappresentiamo si può dare<br />
impulso alla competitività dell’intero paese. La<br />
logistica è trasversale a tutti i settori, siamo una<br />
piattaforma logistica naturale sul Mediterraneo<br />
e nei prossimi 10 anni le stime dicono che cresceremo<br />
a doppia cifra. Siamo, insomma, un<br />
elemento fondamentale: senza di noi le merci<br />
non si spostano. Trasporto e logistica sono un<br />
vettore dello sviluppo economico e un connettore<br />
di tutte le filiere produttive. Non vogliamo<br />
essere un mero costo ma un fattore premiante<br />
per l’industria manifatturiera italiana, ai primi posti<br />
in Europa e nel mondo”.<br />
Quali sono gli strumenti che il mondo<br />
dell’autotrasporto può utilizzare? Albo?<br />
Tavolo Tecnico?<br />
“L’Albo dell’Autotrasporto è un attore importante<br />
perché è un elemento regolatorio e noi abbiamo<br />
bisogno di regole uniformi e di certezze della<br />
loro messa terra. Anche il Tavolo Tecnico è utile.<br />
Serve un dialogo costruttivo e aperto a 360 gradi<br />
con tutti gli attori della filiera, quindi anche con<br />
l’industria: ciascuno deve farsi portavoce delle<br />
esigenze del proprio comparto. Poi c’è tutto un<br />
discorso di assistenza alle aziende in questo<br />
momento transitorio. Il mondo del trasporto e<br />
della logistica è in forte evoluzione e mutamento,<br />
servono azioni mirate per supportare le aziende<br />
in questa fase storica che è iniziata da qualche<br />
tempo ma che raggiungerà il suo culmine nei<br />
prossimi 5-10 anni”.<br />
Di quali riforme non può più fare a<br />
meno il mondo dell’autotrasporto?<br />
“Sono tante le questioni aperte in questo momento.<br />
Devono essere accolti i regolamenti europei,<br />
innalzate le soglie di esenzione per l’indennità<br />
di trasferta, serve un maggior dialogo<br />
tra il mondo stradale e quello delle infrastrutture,<br />
nonché un’offerta più ampia di servizi intermodali.<br />
Il traffico merci attraverso le Alpi va messo<br />
al centro dell’agenda politica nazionale e vanno<br />
attentamente studiati e pianificati interventi in<br />
relazione alle dinamiche economiche, agli obiettivi<br />
di split modale, alle strategie di potenziamento<br />
della portualità.<br />
Ci deve essere un sistema regolamentare chiaro<br />
e inequivocabile che possa essere applicato in<br />
maniera puntuale perché è solo con il rispetto<br />
delle regole che si può far evolvere la professionalità<br />
delle singole aziende. Il mercato è fortemente<br />
competitivo: noi vogliamo competere ad<br />
armi pari e su basi comuni”.<br />
Uno dei problemi più grandi con i quali<br />
oggi deve fare i conti il settore è la<br />
mancanza di personale. Come invertire<br />
la rotta?<br />
“È un problema dolente ed è comune a vari settori<br />
della manifattura italiana. Dobbiamo cercare<br />
di rendere questa professione attraente. Stiamo<br />
lavorando per cambiare la percezione nel mondo<br />
dei giovani: dobbiamo spiegare che è una professione<br />
nuova, digitale, può essere premiante<br />
sia a livello di contribuzione, sia a livello di carriera.<br />
Chiaramente bisogna partire dal basso lavorando<br />
con le scuole. Stiamo aprendo collaborazioni<br />
con istituti tecnici per far scoprire cos’è<br />
la logistica. In questi giorni è partita anche una<br />
campagna mediatica dell’Albo dell’Autotrasporto.<br />
Anche noi ci stiamo attrezzando per fare<br />
campagne ad hoc sui social”.<br />
Non basterebbe pagare di più?<br />
“Il discorso delle retribuzioni poteva essere vero<br />
qualche anno fa. Negli ultimi 12-24 mesi le retribuzioni<br />
in Italia sono cresciute e stanno continuando<br />
a crescere, per chi abbraccia questa professione<br />
la soddisfazione economica c’è. Del<br />
resto i livelli salariali si adeguano alla domanda.<br />
Fermo restando il contratto nazionale che rimane<br />
un punto di partenza, con i contratti integrativi<br />
ogni azienda può modulare le retribuzioni in base<br />
alle professionalità che va a creare. Oggi il capitale<br />
umano è il primo valore dell’azienda, è quello<br />
che costa ma che fa fare il salto di qualità, ciascuno<br />
è interessato a farlo crescere e valorizzarlo,<br />
è il primo punto di forza, il punto focale di ogni<br />
azienda di trasporto e logistica italiana”.<br />
Quali le dimensioni ideali delle aziende<br />
di trasporto e logistica per affrontare<br />
le sfide future?<br />
10 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 08/09 <strong>2023</strong> - 11
Intervista<br />
“Non credo ci siano delle dimensioni ideali. Da<br />
circa 6 anni è in atto un processo di crescita dimensionale<br />
delle aziende per sviluppi interni, acquisizioni,<br />
fusioni. Crescendo, infatti, le aziende<br />
diventano strutture finanziarie più robuste e flessibili<br />
e possono integrare tutta una serie di servizi<br />
collaterali altrimenti difficili da offrire. Questo<br />
fenomeno nei prossimi anni sarà ancora più incisivo.<br />
Quando bisogna competere a livello globale<br />
il nanismo imprenditoriale è un fattore di<br />
estrema debolezza”.<br />
Che ne sarà dei padroncini italiani?<br />
Sono destinati a scomparire?<br />
“Ci auguriamo che i padroncini non scompaiano.<br />
Potranno continuare a essere di supporto alle<br />
imprese più strutturate perché garantiscono flessibilità<br />
e professionalità. Sono partner fidelizzati<br />
che rientrano in tutta la catena del meccanismo<br />
aziendale”.<br />
Cosa ne pensa della transizione ecologica<br />
e digitale in atto? Opportunità o<br />
costo?<br />
“Questa duplice transizione può essere motore<br />
di crescita e sviluppo per le imprese, va però gestita<br />
con molta attenzione e giustamente collocata<br />
nelle sfide internazionali. La transizione richiede<br />
investimenti colossali: siamo solo<br />
all’inizio e non sappiamo dove arriveremo.<br />
Bisogna creare un sistema che sia sostenibile<br />
sotto tutti i punti di vista, bisogna mettere a terra<br />
tutte quelle attività che possano accompagnare<br />
le aziende in questa fase perché da sole non<br />
possonoaffrontare uno scoglio così importante.<br />
Ci vogliono investimenti e capitale umano, nuove<br />
professionalità, formazione. Il Governo dovrà<br />
impegnarsi molto nel promuovere e sostenere<br />
i settori di punta nella transizione, costruendo<br />
quell’autonomia energetica e tecnologica che<br />
consentirà all’Italia di affrancarsi da ipotesi di<br />
subalternità alla Cina, di concorrenza sleale dei<br />
Paesi con più bassi standard ambientali e sociali,<br />
di soccombenza alle politiche economiche aggressive<br />
degli Stati Uniti. Le tempistiche devono<br />
essere accettabili: come possiamo pensare a<br />
un domani con veicoli esclusivamente elettrici<br />
se non abbiamo l’infrastruttura per ricaricarli e<br />
i costi sono alle stelle?<br />
La sfida ambientale è importante e ci crediamo<br />
ma bisogna individuare misure realistiche.<br />
Entra quindi in gioco l’Unione europea, che dovrà<br />
essere coesa nel concordare strategie, politiche<br />
industriali e riforme capaci di incidere sui nodi<br />
strutturali della competitività per garantire una<br />
crescita economica duratura e un progresso sociale<br />
sull’intero territorio comunitario”.<br />
Quali obiettivi si è posto per il Suo mandato?<br />
“Ho ricevuto da Baumgartner un’associazione<br />
forte e in salute. L’obiettivo è riuscire ad accrescere<br />
ulteriormente il valore di Anita che significa<br />
ritornare a ragionare sui territori, a incidere in<br />
maniera ancor più positiva a livello di Ministero<br />
e istituzioni per mettere a terra situazioni incompiute.<br />
Voglio impegnarmi per far si che le problematiche<br />
sul piatto trovino rapida soluzione.<br />
Siamo un’associazione dove le aziende sono<br />
già professionalizzate ma non basta: dobbiamo<br />
crescere ancora dal punto di vista imprenditoriale.<br />
La mia promessa - e scommessa - è quella<br />
di far crescere il livello imprenditoriale del settore<br />
con formazione manageraile”.<br />
12 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it
Politiche industriali<br />
Politiche industriali<br />
La galassia del camion<br />
Quasi un buco nero<br />
Sono rimasti solo in otto a dividersi il mercato europeo dei pesanti<br />
long liner. Molti meno di tutti quei costruttori che affollavano i listini<br />
fino agli anni Settanta. Ecco chi è scomparso o è stato inglobato<br />
di Carmelo Scoglio<br />
In quasi mezzo secolo abbiamo assistito alla<br />
sparizione di una cinquantina di costruttori,<br />
molti accorpati in gruppi sempre più grandi.<br />
E così oggi, sui pesanti di linea almeno, ne rimangono<br />
solo sette, con la recente aggiunta<br />
di un ottavo che va in controtendenza.<br />
C’erano una volta un sacco di camioncini diversi…<br />
potrebbe essere il classico incipit di una favola<br />
raccontata al figlioletto dal papà autista (ammesso<br />
che quest’ultimo ci sia ancora). Invece, è il racconto<br />
di un panorama europeo che dagli anni<br />
Settanta a oggi, ha visto una gran parte delle Case<br />
sparire, almeno come entità indipendenti, per<br />
fondersi in gruppi sempre più globali.<br />
La fotografia attuale<br />
Un processo che, per forza di cose (non sono rimasti<br />
in tanti), ormai ha perso il vigore iniziale;<br />
tuttavia continua e, vedremo, è ben lungi dall’esaurirsi.<br />
Anzi, le nuove sfide sulla mobilità vedranno<br />
la galassia del camion occidentale sempre più<br />
contratta. Con qualche rischio ‘alieno’. Se doveste<br />
cambiare il vostro trattore di linea, senza avere<br />
nessuna preferenza, oggi in Europa potete bussare<br />
solamente a sette porte, scoprendo poi che<br />
alcune sono anche ‘camere comunicanti’. In ordine<br />
alfabetico sui citofoni c’è scritto: Daf, Iveco,<br />
Man, Mercedes-Benz, Renault, Scania e Volvo;<br />
ma questi ultimi e i francesi hanno un solo padrone<br />
di casa, esattamente come i bavaresi del<br />
Leone e gli svedesi del Grifone. Quindi, in realtà<br />
sono appena cinque i gruppi, a cui si è aggiunta<br />
un paio d’anni fa, in netta controtendenza, la Ford<br />
Otosan che ha riportato in Europa - in Turchia e<br />
dintorni non era mai scomparso - il marchio<br />
dell’Ovale blu su un pesante, dopo che il<br />
Transcontinental degli anni Ottanta aveva fatto<br />
sognare più di un camionista… continentale.<br />
Quindi otto brand in tutto fra cui districarsi, a cui<br />
aggiungere un manipolo di residui indipendenti.<br />
Che, poi, indipendenti lo sono fino a un certo punto:<br />
per esempio, la finlandese Sisu assembla su<br />
un telaio specifico motori e cabine Mercedes,<br />
dopo aver generato mostri con la faccia del<br />
Renault Premium con un 18 litri Caterpillar da<br />
630 Cv, per qualche tempo il camion più potente<br />
d’Europa che, però, non ha quasi mai varcato i<br />
confini di casa sua. Stessa politica per gli olandesi<br />
Ginaf che, invece, si sono più facilmente legati<br />
alle forniture della connazionale Daf; falliti all’inizio<br />
del nuovo Millennio, sono passati in mani cinesi<br />
prima di tornare a investitori della madrepatria.<br />
La cabina del vecchio CF di Eindhoven e i motori<br />
Paccar li usa anche la ceca Tatra per i suoi specialissimi<br />
cava-cantiere a trazione integrale. In<br />
ogni caso si tratta di mezzi molto particolari e di<br />
nicchia. Si potrebbe quasi tracciare un parallelo<br />
con l’Astra, per specializzazione e utilizzazione<br />
dei medesimi componenti Iveco, solo che l’azienda<br />
piacentina è dal 1985 parte integrante del<br />
gruppo torinese, mentre i tre citati prima hanno<br />
solo accordi industriali con i big. A ben vedere è<br />
un po’ lo stesso legame esistente fra la giapponese<br />
Hino e la Scania, anche se per le prossime<br />
piattaforme elettrificate e altri componenti il rapporto<br />
del Sol levante con il colosso Traton sarà<br />
sempre più stretto. Questo è il megagruppo nato<br />
dall’accorpamento della Man (dove nel tempo<br />
sono confluite Bussing, Oaf ed Erf), della Scania<br />
e della brasiliana VW Caminoes & Onibus, a cui<br />
s’è aggiunta la nordamericana Navistar, tutti sotto<br />
il controllo della Volkswagen.<br />
Febbre a stelle&strisce<br />
La mania delle acquisizioni Oltreoceano ha caratterizzato<br />
tutti gli anni Novanta e ha visto il gruppo<br />
Daimler fra i protagonisti: hanno inglobato prima<br />
Freightliner e poi Western Star, a cui più recentemente<br />
si sono aggiunte l’indiana Barath-Benz e<br />
la cinese Foton-Auman. Lo stesso ha fatto Renault<br />
Trucks con la Mack quando ancora era la Renault<br />
VI nata dalla fusione di Berliet e Saviem, e la Volvo<br />
con White; tutti brand che finiranno sotto lo stesso<br />
cappello AB Volvo nel 2001. In contromano il gruppo<br />
statunitense Paccar, padrone di Kenworth e<br />
Peterbilt, è venuta nel Vecchio continente a salvare<br />
la Daf dalla sconsiderata operazione di acquisizione<br />
della britannica Leyland cominciata nel 1987,<br />
14 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
08/09 <strong>2023</strong> - 15
Politiche industriali<br />
Freightliner<br />
(Usa)<br />
Western<br />
Star (Usa)<br />
Barath<br />
Benz<br />
(India)<br />
Foton-<br />
Auman<br />
(Cina)<br />
FORD<br />
OTOSAN<br />
Sisu<br />
(Sf)<br />
SCANIA<br />
Hino<br />
(Jpn)<br />
Ginaf<br />
(Nl)<br />
Fuso<br />
(Jpn)<br />
DAIMLER<br />
TRUCK<br />
MERCEDES-<br />
BENZ<br />
FORD<br />
TRUCKS<br />
Berliet<br />
VW<br />
Brasile<br />
TRATON<br />
Erf<br />
Astra<br />
Nikola<br />
Bedford<br />
AB<br />
VOLVO<br />
RENAULT<br />
TRUCKS<br />
Saviem<br />
Navistar<br />
(Usa)<br />
MAN<br />
Oaf-<br />
Graf&Stift<br />
Büssing<br />
Lancia<br />
Fiat<br />
IVECO<br />
Seddon<br />
Atikinson<br />
White-GMC<br />
(Usa)<br />
VOLVO<br />
TRUCKS<br />
Mack<br />
(Usa)<br />
Peterbilt<br />
(Usa)<br />
Kenworth<br />
(Usa)<br />
Leyland<br />
Om<br />
Alfa<br />
Romeo<br />
IVECO<br />
GROUP<br />
Magirus*<br />
Unic<br />
UD Trucks<br />
(Jpn)**<br />
Tatra<br />
(Ck)<br />
Foden<br />
PACCAR<br />
DAF<br />
LEGENDA<br />
I “soli” sono i 5 grandi<br />
gruppi, più la Ford<br />
turca, attorno a cui<br />
ruotano i “pianeti”<br />
Le “terre’ sono i big<br />
player europei<br />
superstiti sul mercato<br />
dei pesanti di linea<br />
I pianeti rossi sono<br />
quelli collegati ai big<br />
amcora in attività e per<br />
lo più extra-continentali,<br />
**UD Trucks in realtà ha<br />
già abbandonato Volvo<br />
entrando in orbita Isuzu<br />
Gli arancioni sono<br />
quelli inglobati e non<br />
più in attività, *tranne<br />
Magyrus (in parte)<br />
Caso isolato di un<br />
satellite Scania che<br />
sta per entrare in<br />
orbita Traton<br />
Altra eccezione che<br />
ha vissuto per suo<br />
conto, ma solamente<br />
dal 1931 al 1986<br />
Indipendenti (più<br />
o meno) ancora<br />
in attività in settori<br />
molto specifici<br />
Nello schema stellare qui sopra abbiamo cercato<br />
di riassumere i legami dei gruppi europei con i<br />
marchi che li hanno originati o ai quali hanno dato<br />
vita e/o continuità. Ce ne sarebbero altri più o<br />
meno esotici che però sono abbastanza lontani<br />
dai nostri mercati per esercitare un’attrazione<br />
dopo che già aveva incorporato la Foden. Gli anni<br />
Ottanta hanno visto sparire anche la Bedford coi<br />
suoi Detroit Diesel a due tempi.<br />
Italiani d’esempio<br />
Di questa concentrazione l’Iveco è l’esempio<br />
più lampante. Nel 1975 metteva insieme la attività<br />
dei veicoli industriali di Fiat, che già aveva<br />
rilevato quelle Lancia, OM e Alfa Romeo con<br />
quelle della tedesca Magirus, separata dal motorista<br />
Deutz, e della francese Unic, oggi culla<br />
dei 6 cilindri Cursor. Più tardi si sarebbero uniti<br />
alla compagnia gli spagnoli Pegaso e i britannici<br />
Seddon Atkinson (con il cui marchio sarebbe<br />
apparso il primo prototipo dello Stralis per depistare<br />
i più). Con questa potenza di fuoco il<br />
brand italiano era all’epoca il secondo costruttore<br />
continentale, dietro solo a Mercedes-Benz.<br />
Oggi non è più così, con il rischio che si contragga<br />
a livello regionale, almeno in Europa (in<br />
Sudamerica è tutta un’altra storia). Sarebbe lo<br />
stesso per la Daf, se non fosse il leader nel mercato<br />
dei trattori dal Portogallo alla Siberia. Però<br />
è abbastanza evidente che l’agglomerazione<br />
con progressiva unificazione di componenti<br />
porterà a rendere i grandi gruppi sempre più…<br />
grandi. E la transizione verso elettrici e fuel cell<br />
è destinata a far nascere relazioni fino a qualche<br />
anno fa impensabili, come quella Cell centric<br />
che vede due ex-acerrimi nemici come<br />
Daimler e Volvo mettere in piedi un’alleanza per<br />
la fabbricazione di celle a combustibile (idrogeno).<br />
L’intento sarebbe quello di frenare l’avanzata<br />
cinese in una tecnologia, quella dell’elettrico,<br />
dove loro sono più avanti di noi; se non<br />
fosse che cinesi sono già gli azionisti di entrambi<br />
i gruppi germano-svedesi. Una specie di ‘visitors’,<br />
per tornare alla specie aliena a cui accennavamo<br />
all’inizio di quest’articolo.<br />
16 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
08/09 <strong>2023</strong> - 17
Attualità<br />
Attualità<br />
Parco veicolare per categoria e regione (al 31/12/2022)<br />
Autocarri Motocarri e Quadricicli Rimorchi e Semirimorchi Trattori<br />
trasporto merci trasporto merci trasporto merci stradali<br />
Piemonte 321.988 11.148 19.663 13.753<br />
Valle d'Aosta 69.557 3.137 458 273<br />
Lombardia 625.514 13.968 45.262 31.294<br />
Liguria 89.479 12.552 3.486 3.447<br />
ITALIA NORD-OCCIDENTALE 1.106.538 40.805 68.869 48.767<br />
Friuli Venezia Giulia 81.325 2.937 6.870 4.060<br />
Trentino Alto Adige 183.768 5.020 13.091 6.762<br />
Veneto 352.242 5.926 33.226 22.786<br />
Emilia Romagna 347.906 5.865 24.539 17.601<br />
ITALIA NORD-ORIENTALE 965.241 19.748 77.726 51.209<br />
Toscana 305.179 20.545 12.583 8.313<br />
Umbria 67.607 4.780 5.869 4.056<br />
Marche 120.107 4.181 7.661 4.505<br />
Lazio 329.643 12.714 19.894 15.393<br />
ITALIA CENTRALE 822.536 42.220 46.007 32.267<br />
Molise 33.238 1.461 2.185 1.592<br />
Campania 337.243 33.392 39.544 29.181<br />
Calabria 161.049 20.414 9.335 7.489<br />
Puglia 250.005 28.159 17.831 13.025<br />
Basilicata 51.218 2.824 4.520 2.957<br />
ITALIA MERIDIONALE 943.365 90.742 81.760 59.324<br />
Sicilia 373.989 35.069 27.831 16.709<br />
Sardegna 147.280 10.933 12.417 5.323<br />
ITALIA INSULARE 521.269 46.002 40.248 22.032<br />
Non definito 2.320 204 358 132<br />
TOTALE NAZIONALE 4.361.269 239.721 314.968 213.731<br />
Benzina 5,1%<br />
Altri 1,7% Benzina e Metano 2% Altri 0,9%<br />
Autocarri fino<br />
a 3,5 tonnellate<br />
di peso totale a terra<br />
per alimentazione<br />
(al 31/12/2022)<br />
Benzina e Gas liquido 1,6%<br />
Gasolio 89,6%<br />
Autocarri per anno d’immatricolazione (al 31/12/2022)<br />
2.055.474<br />
Autocarri over<br />
3,5 tonnellate<br />
di peso totale a terra<br />
per alimentazione<br />
(al 31/12/2022)<br />
Gasolio 99,1%<br />
4.361.269<br />
Autoritratto Aci<br />
Ti scatto una foto<br />
È un esercito composto da 4,8 milioni di veicoli quello adibito<br />
al trasporto merci in Italia. Un esercito piuttosto datato e spinto per<br />
lo più da motori diesel. Lunga la strada verso la decarbonizzazione<br />
di Tiziana Altieri<br />
Oltre 4,8 i veicoli motorizzati per il trasporto<br />
delle merci del parco italiano ai quali<br />
vanno aggiunti poco meno di 315mila<br />
tra rimorchi e semirimorchi. La parte del leone<br />
la fanno gli autocarri (oltre 4,361 milioni), seguiti<br />
da motocarri e quadricicli (239.721) e, quindi,<br />
dai trattori stradali (213.731). Nel Nord Italia è<br />
stato immatricolato il 46,3 per cento dei mezzi<br />
motorizzati, a Sud il 22,7 per cento, nel Centro<br />
il 18,6 e nelle grandi Isole il restante 12,2. La<br />
Lombardia è la regione con il parco autocarri e<br />
trattori più consistente, mentre per quanto riguarda<br />
motocarri e quadricicli il primato spetta<br />
alla Sicilia. Sono solo alcuni dei dati che emergono<br />
dall’Autoritratto Aci che fotografa il circo-<br />
lante italiano al 31 dicembre 2022. Un documento<br />
prezioso per comprendere a che punto<br />
siamo. In sintesi? Ancora tanti, troppi i veicoli<br />
datati con inevitabili conseguenze sia sulla sicurezza,<br />
sia sulle emissioni di inquinanti e climalteranti.<br />
Gli elettrici non si vedono<br />
Quasi un autocarro su due (per l’esattezza il<br />
47,1 per cento) è stato immatricolato prima del<br />
2007 ed ha quindi almeno 16 anni di strada alle<br />
spalle. Solo il 15 per cento circa ha meno di 5<br />
anni. Migliore la situazione dei trattori, tipologia<br />
di veicoli usata per lo più da chi ha fatto del trasporto<br />
il suo business e ha quindi la necessità<br />
459.543 361.763 181.854 293.736 345.143 325.786 331.776<br />
di far tornare i conti anche con veicoli efficienti.<br />
Uno su 4 è stato immatricolato negli ultimi 4<br />
anni, il 40 per cento non ha oltre sei anni ma il<br />
25,8 ne ha almeno 16.<br />
A spingere questi veicoli sono soprattutto motori<br />
diesel. Il gasolio nel caso degli autocarri<br />
fino a 3,5 tonnellate di peso totale a terra detiene<br />
un 88,9 per cento. Seguono benzina, al 5, e<br />
benzina/metano al 2 per cento. Lo share degli<br />
elettrici sul totale circolante è irrilevante: intorno<br />
allo 0,3 per cento. Ancora più elevata la quota<br />
6.194<br />
Fino al 2006 2007 - 2009 2010 - 2012 2013 - 2014 2015 - 2016 2017 - 2018 2019 - 2020 2021 - 2022 Non definito<br />
Trattori per anno d’immatricolazione (al 31/12/2022)<br />
55.235<br />
20.084 17.322 12.882<br />
22.585 29.900 24.654 30.798<br />
Fino al 2006 2007 - 2009 2010 - 2012 2013 - 2014 2015 - 2016 2017 - 2018 2019 - 2020 2021 - 2022 Non definito<br />
271<br />
Totale<br />
213.731<br />
Totale<br />
Gli istogrammi restituiscono l’immagine<br />
di un parco italiano adibito al trasporto merci<br />
datato. Un autocarro su due ha almeno 16 anni.<br />
I trattori strzdali immatricolati prima del 2007<br />
sono ancora il 25,8 per cento.<br />
del gasolio nel segmento degli autocarri over<br />
3,5 tonnellate con un 99,1 per cento. I pesanti<br />
elettrici al 31 dicembre 2022 si fermano a 36,<br />
pari allo 0,01 per cento. La strada verso la decarbonizzazione<br />
appare ancora piuttosto lunga.<br />
I dati relativi alle immatricolazioni 2022 confer-<br />
Fonte grafici:<br />
Elaborazione Vie&<strong>trasporti</strong><br />
su dati Aci<br />
18 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
08/09 <strong>2023</strong> - 19
Attualità<br />
INVERTIRE I PRIMI DUE<br />
Attualità<br />
Autocarri fino a 3,5 tonnellate<br />
distinti per fabbrica<br />
(al 31/12/2022)<br />
Mercedes-Benz 3,4%<br />
Volkswagen 3,4%<br />
Peugeot 4,8%<br />
Opel 3,3%<br />
Nissan 4,8%<br />
Altri 14,4%<br />
Citroën 5%<br />
Renault 7,4%<br />
Ford 8,6%<br />
Iveco 11%<br />
Totale<br />
3.844.165<br />
Un veicolo<br />
commerciale fino<br />
a 3,5 tonnellate su tre<br />
immatricolato<br />
in Italia è Fiat.<br />
Tra gli importatori al<br />
primo posto c’è Ford.<br />
Nel segmento degli<br />
autocarri sopra le 3,5<br />
tonnellate e in quello<br />
dei trattori al comando<br />
troviamo Iveco.<br />
Fiat 33,9%<br />
Autocarri over 3,5 tonnellate<br />
distinti per fabbrica<br />
(al 31/12/2022)<br />
Scania 3,6%<br />
Renault 4,7%<br />
Altre fabbriche<br />
4,9%<br />
Mercedes-Benz<br />
6,6%<br />
Fiat 22,3%<br />
Volvo 3,5%<br />
Totale<br />
517.104<br />
Man 3,4%<br />
mano il ruolo di primo piano del diesel sia nel<br />
caso degli autocarri con un 75,9 per cento, sia<br />
in quello dei trattori stradali con un 95,2 per cento.<br />
Nel primo dei due segmenti cominciano<br />
però a farsi spazio anche i veicoli ibridi con un<br />
10,7 per cento complessivo, quelli a benzina<br />
con un 6,2 e gli elettrici con un 2,7 per cento.<br />
Nei trattori, invece, oltre al gasolio trova spazio<br />
solo il metano con uno share del 4,3 per cento.<br />
Altri 6,9%<br />
Mercedes-Benz 8,7%<br />
Daf 10,8%<br />
Volvo 12,0%<br />
Iveco 44,1%<br />
Scania 17,9%<br />
Trattori stradali<br />
distinti per fabbrica<br />
(al 31/12/2022)<br />
Totale<br />
213.731<br />
Renault 7,6%<br />
Man 7,1%<br />
Altri 4,1%<br />
Iveco 31,8%<br />
Immatricolato per alimentazione e categoria (anno 2022)<br />
Autocarri Motocarri e Quadricicli Trattori stradali<br />
trasporto merci trasporto merci o motrici<br />
Benzina 9.316 321 -<br />
Benzina/Gpl 4.686 - 3<br />
Benzino/Cng 1.414 - 3<br />
Gasolio 114.885 36 13.616<br />
Gasolio/Gpl - - 3<br />
Cng 598 - 617<br />
Ibrido benzina 9.879 - -<br />
Ibrido gasolio 6.431 - 1<br />
Elettrico 4.123 479 5<br />
Altro - - 49<br />
TOTALE 151.332 836 14.297<br />
Infine, per quanto riguarda motocarri e quadricicli<br />
ben il 57,3 per cento è elettrico. Non c’è da<br />
stupirsi: più facile e meno costoso elettrificare<br />
i ‘piccoli’ che si muovono in città.<br />
Addio per sempre<br />
Un’occhiata anche ai veicoli per il trasporto merci<br />
radiati nell’ultimo anno. Dei 73.400 fino a 3,5<br />
tonnellate il 25,7 per cento, quindi 1 su 4, era un<br />
Autocarri con ptt fino a 3,5 tonnellate radiati secondo<br />
la classificazione Euro<br />
(anno 2022)<br />
Non disponibile 0 7,8%<br />
EURO 5 8,9%<br />
EURO 4<br />
20,2%<br />
EURO 6 12,8% EURO 6 11,8%<br />
Totale<br />
73.389<br />
Euro 3, un 20,2 un Euro 4 e un 16,5 un Euro 2.<br />
Nella classe di peso superiore a uscire di scena<br />
sono stati soprattutto gli Euro 5 con un 25,4 per<br />
cento, seguiti dagli Euro 3 con un 23,9 per cento<br />
e dagli Euro 2 con un 12,8. Numeri che dimostrano<br />
come, soprattutto nel caso dei pesanti,<br />
a radiare per accedere agli incentivi non sono<br />
coloro che possiedono i veicoli più datati ma<br />
piuttosto chi scommette sull’efficienza.<br />
Infine, i passaggi di proprietà netti (esclusi di<br />
minivolture, i passaggi ai concessionari in attesa<br />
della rivendita al cliente finale).<br />
In Italia nel corso del 2022 sono stati venduti<br />
309.022 autocarri usati, uno su tre immatricolato<br />
fino al 2006 e, dunque, con oltre 16 anni.<br />
Nel caso di trattori stradali i trasferimenti sono<br />
stati 22.675: uno su due è stato immatricolato<br />
tra il 2007 e il 2020 e quindi non aveva oltre 5<br />
anni. Segno della necessità di entrare in possesso<br />
di veicoli ancora abbastanza freschi in<br />
EURO 0 3,2%<br />
EURO 1 5%<br />
EURO 2 16,5%<br />
Autocarri con ptt oltre 3,5 tonnellate e trattori stradali<br />
radiati secondo la classificazione Euro<br />
(anno 2022)<br />
EURO 5 25,4%<br />
EURO 4 4,6%<br />
EURO 3 25,7% EURO 3 23,9%<br />
Totale<br />
15.322<br />
un mercato alle prese con forti ritardi nelle consegne<br />
del nuovo. I passaggi di autocarri e quadricicli<br />
sono stati 9.191 e hanno riguardato nel<br />
78 per cento dei casi mezzi molto datati, quelli<br />
di rimorchi e semirimorchi 20.233, circa la metà<br />
con oltre 16 anni.<br />
Torino al comando<br />
Fiat è protagonista nel segmento dei commerciali<br />
fino a 3,5 tonnellate: è suo oltre un mezzo<br />
su tre immatricolato nel Bel Paese. Al secondo<br />
posto c’è Iveco, seguita da Ford, primo brand<br />
fra gli importatori con un 8,6 per cento. Iveco<br />
salda al comando negli autocarri sopra le 3,5<br />
tonnellate con un 44,1 per cento, quasi la metà<br />
dei veicoli immatricolati nel Bel Paese. Alla piazza<br />
d’onore Fiat e terza, piuttosto distante,<br />
Mercedes-Benz. Iveco al primo posto anche<br />
nei trattori con un mezzo su tre. Inseguono le<br />
svedesi: Scania e Volvo.<br />
Non disponibile 0 6,3%<br />
EURO 0 9,6%<br />
EURO 1<br />
5,5%<br />
EURO 2<br />
12,8%<br />
I grafici mostrano<br />
i veicoli radiati nel<br />
2022 in Italia per<br />
categoria e classe<br />
Euro. Come si evince<br />
chiaramente nel caso<br />
dei pesanti sopra<br />
le 3,5 tonnellate un<br />
veicolo su 4 uscito<br />
definitivamente<br />
di scena è un Euro 5.<br />
Fonte grafici:<br />
Elaborazione Vie&<strong>trasporti</strong><br />
su dati Aci<br />
Trasferimenti netti per categoria e anno di immatricolazione (anno 2022)<br />
Categoria fino al 2006 2007-2008 2009-2010 2011-2012 2013-2014 2015-2016<br />
Autocarri 103.341 27.038 22.856 19.837 15.805 36.287<br />
Motocarri e quadricicli trasporto merci 7.217 562 401 331 197 234<br />
Rimorchi e semirimorchi trasporto merci 9.095 1.830 724 714 500 2.343<br />
Trattori stardali 2.607 1.760 1.130 1.635 1.924 4.582<br />
2017-2018 2019-2020 2021-2022 Totale<br />
52.895 19.161 11.802 309.022<br />
115 57 77 9.191<br />
3.816 960 251 20.233<br />
7.049 1.584 404 22.675<br />
20 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
08/09 <strong>2023</strong> - 21
Anteprima<br />
I pesanti della Losanga<br />
Sempre di più<br />
Più comfort a bordo di Renault Trucks T, T High, C e K<br />
e per gli E-Tech T e C e maggiore sicurezza con radar<br />
e telecamere che ampliano il campo visivo e sistema ISA<br />
Un Renault E-Tech T<br />
su strada. A destra,<br />
la nuova plancia con<br />
finiture blu e rosse.<br />
Tutta la gamma ora<br />
propone il nuovo<br />
display digitale<br />
regolabile<br />
da 12 pollici e un<br />
secondo touchscreen<br />
multifunzione<br />
da 9 pollici.<br />
Nuove evoluzioni nel segno della sicurezza<br />
e del comfort per le gamme pesanti<br />
Renault Trucks T, T High e C e K e per gli<br />
E-Tech T e C. Il cruscotto è ora dotato di un nuovo<br />
display digitale principale regolabile da 12 pollici<br />
e di un secondo touchscreen multifunzione da<br />
9 pollici con interfaccia Android Automotive per<br />
il rapido accesso alle applicazioni. Il driver può<br />
utilizzare i comandi al volante per attivare le funzioni<br />
di entrambi senza distogliere l’attenzione<br />
dalla strada, in particolare per la gestione delle<br />
chiamate e della musica. Per facilitare la guida,<br />
lo schermo visualizza anche l’aiuto alla navigazione<br />
e le telecamere. Su richiesta il caricabatteria<br />
a induzione. T, T High, C e K possono essere personalizzati<br />
con tessuto o pelle per i sedili (opzione<br />
quest’ultima disponibile anche per il volante)<br />
e grigio antracite o nero e rosso per la<br />
plancia. Speciale finitura blu e rossa, invece,<br />
per gli E-Tech T e C.<br />
Su tutti i modelli è previsto il piantone dello sterzo<br />
con possibilità di regolazione in tre direzioni. Il<br />
conducente può adattare la posizione di guida<br />
alla sua morfologia o alle esigenze del lavoro. Lo<br />
sterzo può essere regolato con un unico comando<br />
a piede che modifica sia la posizione che l'in-<br />
clinazione del volante. La regolazione effettuata<br />
con entrambe le mani sul volante e il bloccaggio<br />
istantaneo garantiscono precisione e sicurezza.<br />
Ci penso io<br />
I Model Year 2024 della Losanga integrano le<br />
più recenti tecnologie di assistenza alla guida<br />
e i più efficaci sistemi di frenata di emergenza.<br />
Radar e telecamere intorno al veicolo ampliano<br />
il campo visivo semplificando le manovre e riducendo<br />
il rischio di incidenti. In optional, è possibile<br />
aggiungere fino a cinque telecamere per<br />
monitorare il perimetro del mezzo, il carico o la<br />
ralla durante le operazioni di accostamento.<br />
Il conducente è informato automaticamente<br />
del livello di pressione dei pneumatici di trattore<br />
e rimorchio e viene avvisato in caso di anomalie<br />
in modo da evitare il consumo eccessivo di carburante<br />
o lo scoppio. A bordo c’è anche il sistema<br />
di allarme per eccesso di velocità (ISA): la<br />
telecamera riconosce il limite e avvisa qualora<br />
lo si superi per evitare incidenti e sanzioni.<br />
Su richiesta su T, T High, C e K e di serie sugli<br />
E-Tech T e C l’airbag per il conducente abbinato<br />
a un pretensionatore della cintura di sicurezza.<br />
Infine, per la massima efficienza e un taglio delle<br />
emissioni di CO2, i veicoli possono usufruire<br />
del sistema Optivision Map Based, che utilizza<br />
i dati topografici e li trasmette al computer di<br />
bordo per ottimizzare i cambi marcia.Standard<br />
i moduli Check e Map del software di gestione<br />
della flotta Optifleet, per monitorare e ottimizzare<br />
lo stile di guida e la pianificazione intelligente<br />
dei percorsi.<br />
22 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
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Anteprima<br />
Ineos Grenadier Quartermaster<br />
L’inarrestabile<br />
Dal 1° agosto sono aperti gli ordini per il pick up visto al Goodwood<br />
Festival of Speed. Stessa architettura della versione Station Wagon<br />
e medesimi motori per non fermarsi davanti a nulla. Ma tutto ha un prezzo<br />
Detto, fatto. Dopo il debutto ufficiale al<br />
Goodwood Festival of Speed, celebre<br />
competizione motoristica di autovetture<br />
storiche, arriva sul mercato Ineos Grenadier<br />
Quartermaster, la versione pick-up Double Cab<br />
per cinque persone derivata dalla Grenadier.<br />
Tre gli allestimenti disponibili: Standard,<br />
Trialmaster e Fieldmaster. Si parte da 83.640<br />
euro: un veicolo non certo per tutti ma che offre<br />
le stesse prestazioni senza compromessi della<br />
versione Station Wagon. Del resto i due modelli<br />
sono stati sviluppati e prodotti in contemporanea<br />
- presso lo stabilimento di Hambach, in<br />
Francia - e condividono gran parte dell’architettura<br />
e dei componenti, a partire dal robusto e<br />
rigido telaio a longheroni a sezione scatolata.<br />
La lunghezza totale del pick up è di 5.440 mm,<br />
305 mm in più della station wagon. Il passo è<br />
aumentato da 2.920 a 3.220 mm. I centimetri<br />
extra permettono di offrire un vano di carico<br />
lungo 1.560 mm e largo 1.610 mm per trasportare<br />
un europallet standard, mantenendo inalterata<br />
l'abitabilità interna della Grenadier base.<br />
La portata è di 760 kg, mentre la capacità di<br />
traino è di 3.500 kg.<br />
Il portellone, largo ben 1.280 mm, è in grado di<br />
sostenere 225 kg di peso una volta aperto. Tra<br />
gli accessori figurano,<br />
tra l’altro, barre portatutto,<br />
una copertura di tela<br />
con telaio per il cassone,<br />
un tonneau cover a<br />
rullo con serratura, un<br />
portapacchi e Power Take-Off da 400 Watt.<br />
Anche Grenadier Quartermaster è mosso da<br />
motori benzina e diesel Bmw sei cilindri in linea<br />
da 3 litri turbocompressi e monta una trasmissione<br />
automatica Zf otto rapporti. Il propulsore<br />
benzina eroga 210 kW (286 Cv) di potenza massima<br />
con 450 Nm di coppia, mentre il diesel<br />
183 kW (249 Cv) con 550 Nm di coppia. Ineos<br />
Automotive dichiara una velocità massima per<br />
entrambi i modelli di 160 km/h, mentre il consumo<br />
è pari a 14,4-14,9 l/100 km con 325-336<br />
g/km di CO2 per la variante benzina e 10,9-12,1<br />
l/100 km e 286-317 g/km di CO2 per il diesel.<br />
Il fuoristrada è per lui<br />
Il bloccaggio del differenziale centrale e il riduttore<br />
a due velocità sono di serie mentre i bloccaggi<br />
anteriore e posteriore sono disponibili<br />
come optional. Il pick up montarobuste sospensioni<br />
5-link anteriori e posteriori, assali rigidi<br />
Carraro, freni Brembo e una cremagliera a ricircolo<br />
di sfere. Grenadier Quartermaster se la<br />
cava egregiamente in fuoristrada grazie un’altezza<br />
da terra di 264 mm, una profondità di guado<br />
di 800 mm. L’angolo di attacco è di 35,5 gradi,<br />
l’angolo di dosso di 26,2 gradi e quello di<br />
uscita di 22,6 gradi. Misure che lo distinguono<br />
dai pick up standard.Quali i prossimi passi di<br />
Ineos Automotive? Per il 2026 è stato annunciato<br />
il lancio di un modello completamente<br />
elettrico alimentato a batterie. A cui seguirà<br />
una versione fuel cell di cui il brand inglese ha<br />
mostrato un assaggio proprio a Goodwood.<br />
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24 - 08/09 <strong>2023</strong>
Nuove norme<br />
Nuove norme<br />
A sinistra, il primo<br />
cronotachigrafo<br />
inventato un secolo fa<br />
da Herbert Kienzle.<br />
Qui a lato, nella forma<br />
in cui l’hanno<br />
conosciuto i nostri<br />
camionisti negli anni<br />
Sessanta e Settanta.<br />
Sotto, come si<br />
presenta oggi il Dtco<br />
4.1 e tutti i sistemi<br />
con cui interagisce.<br />
Dall’inrocio di un segnatempo con un registratore su carta, al computer connesso di oggi<br />
Compleanno particolare<br />
Salto generazionale<br />
Dall’agosto <strong>2023</strong> è obbligatorio, sui veicoli nuovi oltre<br />
3,5 tonnellate un registratore di bordo che fa molto di più<br />
che tener nota dei soli tempi di guida e delle velocità<br />
di Carmelo Scoglio<br />
Correva l’anno 1923 quando il dottor<br />
Herbert Kienzle dalla Foresta Nera, tutt’oggi<br />
patria degli orologi a cucù, inventava<br />
un segnatempo particolare: era in grado<br />
di registrare due differenti fasi della giornata,<br />
nella fattispecie, quelle di lavoro e di riposo.<br />
Uno strumento che si sarebbe rivelato fondamentale<br />
nella regolamentazione degli orari di<br />
impegno a tutela dei lavoratori e della sicurezza.<br />
Specie nel trasporto di merci e passeggeri, ambito<br />
in cui quel particolare orologio sarebbe diventato<br />
noto come cronotachigrafo. La Kienzle,<br />
sarebbe poi diventata la Vdo, dal 2007 nel grup-<br />
po Continental. Curiosa coincidenza il fatto che,<br />
esattamente dopo un secolo, cioè dall’agosto<br />
<strong>2023</strong>, quell’apparecchiatura fa un ulteriore salto<br />
generazionale, diventando obbligatorio nella<br />
versione digitale 4.1 per tutti le nuove immatricolazioni<br />
oltre 3,5 tonnellate di peso totale.<br />
Progressivo e allargato<br />
Il circolante avrà tempo tre anni, in successivi<br />
step, per adeguarsi se vorrà continuare a operare<br />
nei <strong>trasporti</strong> internazionali. E, dal 2026, coinvolgerà<br />
anche i commerciali leggeri compresi<br />
fra 2,5 e 3,5 tonnellate.<br />
La precisazione dell’impiego transnazionale è<br />
legata a una delle principali novità del tachigrafo<br />
4.1, cioè l’automatismo con cui l’apparecchio<br />
comunica automaticamente il superamento<br />
di una frontiera (lo fa sfruttando la<br />
rete satellitare Galileo per la geolocalizzazione).<br />
Questa caratteristica era uno dei pilastri su cui<br />
si fondava il Pacchetto Mobilità, varato nell’estate<br />
2020, il cui scopo è rendere più trasparente<br />
l’utilizzo di camion/bus in uno stato diverso<br />
da quello di registrazione del veicolo: il<br />
cosiddetto cabotaggio. L’intento è di scoraggiare<br />
la concorrenza sleale fra Paesi che hanno<br />
costi del lavoro differenti e, di riflesso, rendere<br />
meno ‘nomade’ la vita dei conducenti che sono<br />
obbligati a rimpatriare ogni quattro settimane.<br />
Per tenere conto di queste nuove imposizioni<br />
aumenta la capacità di memoria dell’apparecchio<br />
tachigrafico.<br />
Ma non è tutto qui, il Dtco 4.1 è ora in grado anche<br />
di rilevare e trasmettere il carico effettivo<br />
del veicolo, sfruttando i sensori sulle sospensioni.<br />
Ciò gli torna utile non solo per scoraggiare<br />
il sovraccarico, ma può anche dialogare con le<br />
infrastrutture predisposte; così i pedaggi autostradali<br />
potrebbero essere non più collegati solamente<br />
ai chilometri percorsi, ma addirittura<br />
all’effettiva usura (dovuta essenzialmente al<br />
carico) del manto stradale. Va da sé che con il<br />
tachigrafo 4.1 si potrebbero integrare tutti i differenti<br />
sistemi di pagamento nazionali, oggi legati<br />
a un’infinita serie di toolbox che ornano i<br />
parabrezza dei Tir.<br />
Più selettivo e controllabile<br />
Nel nuovo tachigrafo, inoltre, sono distinguibili<br />
in maniera separata le operazioni di carico e<br />
scarico, per una maggior tutela del lavoratore;<br />
così come diventano più accurate le possibilità<br />
di analisi e controllo da parte delle Forze dell’ordine<br />
pure da remoto, in questo caso per un<br />
maggior rispetto della sicurezza.<br />
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08/09 <strong>2023</strong> - 27
Prova su strada<br />
Milano<br />
P.zza Maggi<br />
km 31,0<br />
Milano<br />
V.le Fulvio Testi<br />
km 19,0<br />
Lavanderie di Segrate<br />
141 m<br />
115 m<br />
REGOLARE<br />
INTENSO<br />
CRITICO<br />
30°/ 34°<br />
min/max<br />
Corrente consumata = 12,58 kWh.<br />
Peso durante la prova = 2.220<br />
chilogrammi. Fabbricato in Francia.<br />
Prezzo al netto di optional e Iva,<br />
della versione L1 Tekna con batteria<br />
da 45 kWh<br />
e caricatore da 22 kW € 37.000<br />
Medie orarie & consumi<br />
Prova su strada<br />
km hh:mm km/kWh<br />
km/h (kWh/100)<br />
Lavanderie di Segrate (115 m) 25’<br />
Milano P.zza Maggi (110 m) 31,0 74,4<br />
Milano P.zza Maggi (110 m) 47’<br />
Milano V.le Fulvio Testi (141 m) 19,0 24,3<br />
Milano V.le Fulvio Testi (141 m) 22’<br />
Lavanderie di Segrate (115 m) 12,0 32,7<br />
TOTALI: 62,0 1h34’ 4,93<br />
39,6 (20,29)<br />
110 m<br />
C.A.M.M.<br />
Statale<br />
Città<br />
Tangenziale<br />
Telemetria<br />
Tara veicolo (kg)<br />
San Giuliano<br />
Milanese<br />
1.300 1.400 1.500 1.600 1.700 1.800<br />
Accelerazione 0-100 km/h (secondi)<br />
veloce<br />
13”,07<br />
1.608<br />
10’’ 20’’ 30’’ 40’’<br />
lento<br />
Consumo elettricità (km/kwh)<br />
4,93<br />
basso<br />
6 5 4 3<br />
alto<br />
Media oraria (km/h)<br />
60 50 40 30 20 10<br />
Index performance<br />
39,6<br />
373,8<br />
410 400 390 380 370 360 350 340 330 320<br />
Autonomia in base al consumo rilevato (km)<br />
221,8<br />
230 220 210 200 190 180 170 160 150 140<br />
.NISSAN TOWNSTAR EV L1 TEKNA.<br />
O lui o il<br />
‘benzina’<br />
Niente diesel nel portfolio<br />
della furgonetta<br />
giapponese, in tutto e per<br />
tutto fotocopia del<br />
francese Kangoo.<br />
La scelta è solo tra un<br />
milletré ciclo Otto o questo<br />
elettrico, che archivia un<br />
risultato strepitoso.<br />
Complice la temperatura<br />
di Gianluca Ventura foto di John Next<br />
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Prova su strada<br />
Prova su strada<br />
Interni<br />
Sopra, la plancia del<br />
Townstar, uguale a<br />
quella del Kangoo, non<br />
fosse per il cruscotto<br />
(foto qui a lato), che<br />
sul Nissan è di tipo<br />
analogico, con solo un<br />
visore digitale centrale<br />
a colori dove passano<br />
le info del sistema<br />
d’infotainment,<br />
le medie e i settaggi<br />
degli Adas. A piè di<br />
tale visore l’autonomia<br />
residua, mentre a<br />
sinistra va il grosso<br />
wattmetro con<br />
l’indicatore di stato<br />
della batteria e,<br />
a destra, tachimetro<br />
più indicatore di<br />
energia disponibile.<br />
Nella foto all’estrema<br />
destra, la palpebra<br />
sovraplancia.<br />
Sulla riga centrale,<br />
da sinistra, lo schermo<br />
tattile da 8 pollici con<br />
CarPlay wireless,<br />
la zona infrasedili e<br />
l’ampio portaoggetti<br />
fronte copilota. La riga<br />
in basso mostra,<br />
sempre da sinistra,<br />
l’interno porta,<br />
l’abitacolo e la pratica<br />
imperiale della cabina.<br />
C’era un tempo in cui Nissan credeva nei<br />
veicoli commerciali e investiva abbondamete<br />
su di loro. Basti pensare agli impianti<br />
spagnoli, da cui uscivano migliaia di camioncini,<br />
per capire come il trasporto merci<br />
fosse un asset fondamentale per la Casa nipponica.<br />
Poi venne un nuovo corso, incomprensibile<br />
agli operatori del settore, che ha portato<br />
al listino europeo odierno, fatto esclusivamente<br />
di Lcv Renault rimarchiati, tre in tutto: una furgonetta<br />
basata sul Kangoo (quella del test) ma<br />
offerta solo benzina o elettrica, più gli alter ego<br />
di Trafic (Primastar) e Master (Interstar), quelli<br />
sì ancora venduti a gasolio.<br />
Addio quindi sia ai minitruck cab-over made in<br />
Avila sia al formidabile pick-up Navara, rimasto<br />
a listino - completamente rinnovato - in alcune<br />
zone del mondo e ai tempi declinato perfino in<br />
salsa Mercedes-Benz e Renault.<br />
Veicoli tutti spariti dalle nostre parti, dove non<br />
mancheranno di essere sostituiti da nuovi concorrenti<br />
asiatici, di lingua cinese stavolta.<br />
Perché di carri a cabina arretrata dalle piccole<br />
dimensioni e di pick-up in taglia media continua<br />
a esserci un gran bisogno.<br />
Alla guida<br />
È il freddo il grande nemico dei veicoli elettrici,<br />
la cui scarica viene notevolmente accelerata<br />
proprio dalle basse temperature da un lato e<br />
dalla parallela necessità di climatizzazione calda<br />
dall’altro. La canicola penalizza invece sul<br />
fronte della ricarica, rallentandola quando la<br />
colonnina di mercurio va molto in alto.<br />
Ciò spiega perché due veicoli sostanzialmente<br />
identici (Kangoo e Townstar appunto) abbiano<br />
archiviato risultati così diametralmente opposti<br />
e conferma che fornire dati certi sull’autonomia<br />
è per i costruttori praticamente impossibile.<br />
Così il termometro intorno ai 30 gradi rilevati<br />
durante la prova finisce per favorire non poco<br />
il Townstar, che sul fronte dei consumi polverizza<br />
il cugino Kangoo, grazie a un risultato finale<br />
di 4,93 chilometri al chilowattora: nuovo<br />
record assoluto dei nostri test in elettrico.<br />
Sono 12,58 i chilowattora complessivi assorbiti<br />
per la prova eseguita col drive mode impostato<br />
su ‘Eco’ e il condizionatore d’aria regolato su<br />
25 gradi (900 i Watt consumati per avere refigerio<br />
durante la prova). Questo, al netto dei 4,5<br />
chilowattora recuperati dosando sapientemente<br />
i tre livelli di frenata rigenerativa. Non esaltante<br />
la velocità media di 39,6 orari, ‘medaglia<br />
di legno’ ex aequo col Kangoo Express Z.E..<br />
In cabina<br />
Gli equipaggiamenti restano quelli del Kangoo<br />
di ultima generazione, ma con qualche differenza.<br />
A partire dal cruscotto, che qui è di tipo<br />
analogico, con solo un visorino digitale a colori<br />
Metro & bilancia<br />
Cabina rilevati (mm)<br />
Lunghezza (utile/max) 1.200/1.550<br />
Larghezza (utile/max) 1.230/1.520<br />
Altezza interna (utile/max) 1.240/1.430<br />
Larghezza porta (utile/max) 690/900<br />
Altezza porta 1.120<br />
Diametro volante 365<br />
Varco tra sedile e leva del cambio -<br />
Vano di carico rilevati (mm)<br />
Lunghezza (utile/max) 1.610/1.800<br />
Larghezza (utile/max) 1.450/1.540<br />
Altezza (utile/max) 1.210/1.260<br />
Larghezza tra passaruota 1.250<br />
Altezza soglia carico posteriore 600<br />
Altezza soglia carico laterale 550<br />
Altezza porta posteriore 1.200<br />
Larghezza porta posteriore 1.200<br />
Angolo apertura porta posteriore 90°/180°<br />
Altezza porta laterale (utile/max) 1.050/1.120<br />
Larghezza porta laterale (utile/max) 510/730<br />
Volume vano di carico m 3 3,3<br />
Ingombri dichiarati (mm)<br />
Lunghezza 4.486<br />
Larghezza 1.860<br />
Altezza massima da terra 1.864<br />
Passo 2.716<br />
Sbalzo anteriore 960<br />
Sbalzo posteriore 810<br />
Angolo di sbalzo anteriore (gradi) 15,9<br />
Angolo di sbalzo posteriore (gradi) 25<br />
Carreggiata anteriore 1.584<br />
Carreggiata posteriore 1.596<br />
Diametro di volta 11.200<br />
Lunghezza vano di carico 1.810<br />
Larghezza vano di carico 1.570<br />
Larghezza tra passaruota 1.248<br />
Altezza vano di carico 1.215<br />
Altezza soglia carico posteriore 635<br />
Masse (kg)<br />
Tara (senza conducente) 1.608<br />
Massa tecnica ammissibile 1° asse 1.170<br />
Massa tecnica ammissibile 2° asse 1.270<br />
Portata utile 537<br />
Peso totale a terra 2.220<br />
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08/09 <strong>2023</strong> - 31
Prova su strada<br />
Prova su strada<br />
Esterni<br />
centrale (cfr. didascalie delle foto per i dettagli).<br />
Poi sparisce anche il freno di stazionamento<br />
elettrico, in favore del classico meccanico con<br />
leva tra i sedili, che di serie sono due, ma con<br />
150 euro si può richiedere la panchetta passeggeri.<br />
Comprese nell’allestimento le telecamere<br />
con visuale a 360 gradi (Around View Monitor)<br />
più i sensori perimetrali, nonché il pratico sistema<br />
keyless iKey, per bloccare/sbloccare il veicolo<br />
senza mani e avviarlo allla semplice pressione<br />
d’un tasto in plancia. Come su Kangoo lo specchio<br />
grandangolare nell’aletta parasole destra.<br />
Sotto & sopra<br />
Trasmissione<br />
Il veicolo monta una scatola con un rapporto in avanti più uno indietro, manovrabile<br />
attraverso la classica cloche del cambio automatico presente sui termici. Tre i livelli<br />
di recupero energia in frenata, selezionabili spostando la cloche a destra verso la posizione<br />
‘B’ e poi spingendo verso il basso per passare da uno step all’altro. Premendo<br />
il tasto ‘Eco’ in console centrale si limita la velocità a 110 orari tagliando l’erogazione.<br />
Sospensioni<br />
A ruote indipendenti la sospensione anteriore tipo McPherson con bracci inferiori trasversali<br />
e barra stabilizzatrice. Dietro c’è un ponte torcente con molle elicoidali<br />
Freni<br />
Tutti a disco. Davanti, ventilati da 280 millimetri di diametro e 24 di spessore. Abs con<br />
assistenza alla frenata d’emergenza, Esp escludibile, Hill start assist per le partenze<br />
in salita e cruise control di serie (adattivo optional).<br />
Pneumatici<br />
Il veicolo del test monta dei cerchi in lega da 16 pollici con gomme Continental<br />
EcoContact 6 taglia 205/60 R16 H XL. L’indice di carico è 96 e il codice di velocità H.<br />
Tire Pressure Monitoring System opzionale.<br />
Design<br />
Il progetto originario è firmato Renault, ma la personalizzaione viene realizzata dal<br />
centro design Nissan capitanato da Alfonso Albaisa.<br />
Sopra, il retro<br />
totalmente aperto del<br />
Townstar Ev coi cavi di<br />
ricarica in dotazione<br />
(Tipo 2 ed Evse).<br />
A lato, le due fiancate<br />
aperte della versione<br />
passo corto del test,<br />
con le porte cabina<br />
apribili di 90 gradi.<br />
Non c’è il sistema<br />
Open Sesame privo di<br />
montante B, optional<br />
per il solo Kangoo<br />
Renault.<br />
Sulla riga centrale,<br />
da sinistra,<br />
il posteriore a porte<br />
chiuse, lo sportello<br />
(saldato) di quello che<br />
fu il bocchettone di<br />
rifornimento e la<br />
paratia retrocabina<br />
cieca in materiale<br />
sintetico. Sulla riga in<br />
basso, ancora da<br />
sinistra, il vano di<br />
carico che in questo<br />
allestimento Tekna<br />
prevede il pavimento<br />
antisdrucciolo, una<br />
presa accendisigari in<br />
coda e l’illuminazione<br />
interna via plafoniera<br />
a sei led. Più a destra,<br />
uno dei sei anelli<br />
fermacarico a<br />
pavimento da 400<br />
decaNewton l’uno.<br />
32 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
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Linea esterna<br />
Identica a quella della versione termica, tanto<br />
che si mantiene (chiuso) perfino lo sportello<br />
originariamente del combustibile in coda al lato<br />
guida. La presa di ricarica è frontale, nascosta<br />
sotto il logo a centro calandra, completamente<br />
diversa da quella del Kangoo. Lanciata a luglio<br />
di quest’anno anche la versione passo lungo<br />
L2 da 4.910 milliletri di lunghezza complessiva,<br />
con porta laterale più ampia di 831 millimetri<br />
che permette così di caricare un europallet anche<br />
dal fianco. La capacità di carico sale in quee-Van<br />
HIT<br />
PRESTAZIONI A CONFRONTO<br />
Modello Potenza Coppia Consumo Autonomia Velocità Acceler. Peso Index Pubbl.<br />
kW/Cv Nm km/kWh rilevata km km/h 0-100 km/h kg performance n°<br />
Fiat Professional 100/136 260 4,06 184,7 42,8 13”,06 2.300 363,1 868<br />
E-Doblò Maxi 50 kWh<br />
Nissan 80/109 254 3,62 86,9 38,9 14”,51 2.200 344,5 786<br />
e-Nv200 24 kWh<br />
Nissan 90/122 245 4,93 221,8 39,6 13”,07 2.220 373,8 <strong>872</strong><br />
Townstar Ev L1 Tekna 45 kWh<br />
Peugeot 49/67 200 4,52 101,7 48,6 23”,43 2.160 385,2 785<br />
Partner Full Electric 22,5 kWh<br />
Renault 90/122 245 3,40 153 37,2 13”,51 2.230 335,4 869<br />
Kangoo Van E-Tech Electric L1 45 kWh<br />
Renault 44/60 225 4,58 151,3 39,6 24”,97 2.130 367,2 847<br />
Kangoo Express Z.E. 33 kWh<br />
Saic Motor Maxus 90/122 255 3,23 169,6 40,9 14”,20 2.460 339,0 857<br />
eDeliver 3 passo corto 52,5 kWh<br />
L’index performance tiene conto di consumo di elettricità e media oraria. A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione.<br />
08/09 <strong>2023</strong> - 33
Prova su strada<br />
Prova su strada<br />
Sottopelle<br />
Sopra, il vano<br />
anteriore che ospita<br />
caricatore in corrente<br />
alternata, unità di<br />
controllo e, più sotto,<br />
il motore elettrico.<br />
Qui a lato, la presa di<br />
ricarica Ccs Combo 2<br />
nascosta sotto il logo<br />
della calandra e sopra<br />
la camera frontale del<br />
sistema Around View<br />
Monitor. Più a destra,<br />
il vano fusibili<br />
all’interno della<br />
cabina, alla sinistra<br />
del conducente.<br />
Sulla riga centrale,<br />
da sinistra, lo scavo<br />
pedaliera con la presa<br />
Obd, le sospensioni<br />
anteriori a ruote<br />
indipendenti e<br />
l’anacronistica cloche<br />
del cambio.<br />
La riga in basso,<br />
ancora da sinistra,<br />
mostra il retrotreno<br />
del veicolo dove<br />
spicca la ruota di<br />
scorta offerta di serie<br />
su questo allestimento<br />
e le batterie firmate Lg<br />
Chem piazzate<br />
sottoscocca, al posto<br />
del serbatoio<br />
carburante.<br />
sto caso a 4,3 metri cubi di volume e a 800 chili<br />
di peso, grazie alla sospensione posteriore rivista.<br />
A led le luci diurne, i fendinebbia (con funzione<br />
di svolta) e gli anabbaglianti, così come<br />
le posizione posteriori.<br />
Vano di carico<br />
Di serie sei anelli fermacarico a pavimento, nel<br />
caso rivestito in un pratico quanto robusto materiale<br />
antisdrucciolo e illuminato da una plafoniera<br />
centrale a led. Col ‘Pack space’ da 300<br />
euro ci si porta a casa la paratia interna girevole<br />
con sedile passggero abbattibile, che allunga<br />
il vano di carico.<br />
La meccanica<br />
Sotto sotto c’è una piattaforma destinata anche<br />
alla vetture e declinata in varie tipologie in base<br />
al segmento del veicolo cui è destinata.<br />
Studiata sia per trazioni termiche sia elettriche,<br />
sul Townstar in prova (equipaggiato con caricatore<br />
in alternata da 22 chilowatt) è dotata di<br />
ricarica in corrente continua da 80 chilowatt,<br />
potenza comunque mai sfiorata durante le nostre<br />
ricariche. Di serie su questo allestimento<br />
Tekna la frenata d’emergenza automatica con<br />
rilevamento pedoni, un bell’aiuto per la città.<br />
A destra, nella foto grande, il motore elettrico<br />
5Aq, che in un’altra taratura viene utilizzato<br />
anche su alcune vetture Renault. Sotto, il<br />
trasparente della Cmf-C, la multi-energy<br />
platform dell’alleanza, piattaforma unificata per<br />
le trazioni termiche ed elettriche, per cui con<br />
motore elettrico piazzato anteriormente.<br />
N.B.: tutte le prove di Vie&Trasporti sono eseguite nel pieno rispetto<br />
del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale<br />
giornata di lavoro, sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali<br />
le condizioni meteorologiche e la situazione del traffico. Ovviamente<br />
imprevedibili. Per consentire al lettore di conoscere meglio le condizioni<br />
in cui è stata eseguita la prova su strada, Vie&Trasporti pubblica le<br />
informazioni relative al meteo, alla temperatura ambientale e alla<br />
situazione stradale incontrate durante il test. Si ringrazia, per la gentile<br />
collaborazione, il Gruppo Centro Edile di Agrate Brianza (Mb).<br />
Sala macchine<br />
Specifiche motore<br />
Marca e modello Renault 5Aq 609<br />
Tipo<br />
sincrono a rotore avvolto<br />
Posizione<br />
anteriore trasversale<br />
Alimentazione<br />
corrente alternata<br />
Raffreddamento<br />
ad aria<br />
Peso powertrain (motore, caricatore, alternatore e riduttore) (kg) 140<br />
Inquinanti (omologazione/sistema)<br />
Zev<br />
Prestazioni<br />
Potenza massima (kW(Cv)/giri) 90(122)/3.000-11.300<br />
Coppia massima (Nm/giri) 245/250-2.500<br />
Riserva di coppia (%) 223,3<br />
Velocità massima (km/h) 135<br />
Autonomia dichiarata ciclo Wltp combinato (km) 287<br />
Batteria<br />
Marca e modello Lg Chem Bt1Ae1 1000<br />
Tecnologia<br />
ioni di litio nichel-manganese-cobalto<br />
Tensione nominale (Volt) 400<br />
Capacità nominale (Ah)<br />
n.d.<br />
Energia massima complessiva (kWh)<br />
n.d.<br />
Soc window (kWh) 45<br />
Numero moduli 8<br />
Tipo celle<br />
pouch<br />
Numero celle per modulo 12<br />
Peso totale (kg) 320<br />
Raffreddamento<br />
a liquido<br />
Potenza di ricarica (kW)<br />
22 (CA) - 80 (CC)<br />
Tempo di ricarica completa stimato in Modo 3, Tipo 2 a 22 kW (h:mm) 2:25<br />
34 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
08/09 <strong>2023</strong> - 35
Anteprima<br />
Ohm 35 Bev<br />
Dall’Asia alla Toscana<br />
Un prodotto ideato per partecipare alle<br />
gare d’appalto, dove talvolta il prezzo<br />
corto è l’unica arma vincente<br />
di Gianluca Ventura<br />
Nella foto grande<br />
l’Ohm 35 ‘nudo’ come<br />
mamma cinese l’ha<br />
fatto: a importarlo in<br />
Italia è il gruppo<br />
pisano Pretto.<br />
Nella pagina accanto,<br />
in alto, da sinistra,<br />
l’Ohm 35 con una<br />
delle batterie in primo<br />
piano, un tre quarti<br />
posteriore e cosa c’è<br />
sotto il cofano.<br />
Testa a Singapore e braccia in Cina. Un<br />
classico ormai dei costruttori asiatici (lo<br />
fa da anni la taiwanese Foxconn ad<br />
esempio), che pur avendo il quartier generale<br />
in Giappone o altri regni dell’hi-tech avanzato,<br />
poi preferiscono costruire all’ombra della<br />
Grande Muraglia, sfruttandone i bassi costi di<br />
produzione.<br />
Uno schema fatto proprio anche da Ohm<br />
Vehicles, ‘classe 2021’, specializzata - come fa<br />
presupporre il marchio alla memoria di Herr<br />
Georg - nell’assemblaggio di veicoli elettrici a<br />
batteria, attraverso la controllante Jiangsu<br />
Yinbao Special Vehicle Co. Limited, nel 2013<br />
acquisita dagli olandesi di Hyva. Proprio questa<br />
parentela europea dovrebbe condurre all’apertura<br />
di un impianto d’assemblaggio dei propri<br />
veicoli - molto probabilmente in Ckd - a partire<br />
dal primo trimestre del prossimo anno nel<br />
Vecchio Continente. Al momento però si fa tutto<br />
nella provincia cinese orientale dello Jiangsu<br />
(quella con capitale Nanchino), ma con la divisione<br />
ricerca e sviluppo della parte elettronica<br />
in Italia, in Toscana, dov’è basato il distributore<br />
italiano, sotto l’ombrello del gruppo pisano<br />
Pretto, già attivo sul fronte dei mezzi asiatici.<br />
Un solo modello<br />
Per ora a listino c’è un unico veicolo, il classico<br />
camioncino da carrozzare, con cabina biposto<br />
semiavanzata che fa concorrenza ai nostrani<br />
Piaggio, ancora latitanti sul fronte elettrico.<br />
Si sfrutta il classico telaio con longheroni a ‘C’<br />
distanti 700 millimetri più traverse omologato<br />
nell’Unione Europea, molleggiato da un sistema<br />
a balestre con barra antirollio e spinto - secondo<br />
l’importatore - da una sorta di e-axle, in realtà<br />
un semplice motore elettrico esterno posto parallelamente<br />
al ponte posteriore gemellato con<br />
rapporto di 10,5, a esso collegato grazie a un<br />
rinvio. Una soluzione a basso costo che serve<br />
appunto ad avere un prezzo aggressivo, spesso<br />
indispensabile per aggiudicarsi le gare d’appalto<br />
indette dalle utility municipali, cui tali veicoli<br />
sono largamente destinati.<br />
Ohm 35, come i quintali del peso totale a terra,<br />
ha una lunghezza carrozzabile che va da un minimo<br />
di 2.900 millimetri a un massimo di 3.500.<br />
Nell’interasse di ambo i lati, monta batterie al<br />
litio-ferro-fosfato da 386,4 Volt di tensione nominale<br />
con protezione dai colpi, ospitate in box<br />
lunghi 1.035 millimetri, larghi 445 e alti 370 (che<br />
viaggiano a 200 millimetri dal selciato davanti<br />
e a 260 dietro), ricaricabili attraverso una presa<br />
Ccs Combo 2 piazzata in un plinto presente retrocabina<br />
sul lato guida. Capace di toccare i 90<br />
orari di velocità e di superare pendenze a carico<br />
pari al 20 per cento, Ohm 35 monta un impianto<br />
frenante misto dischi/tamburi con Abs e cerchi<br />
da 14 pollici. Al passo coi tempi, è connesso in<br />
cloud via modem 4G cui si dialoga attraverso<br />
l’infotainment e può essere equipaggiato con<br />
la maggior parte degli Adas attuali.<br />
Sotto, da sinistra, il posto guida, il cruscotto<br />
analogico ma con un visore digitale centrale a<br />
colori e lo schermo tattile del sistema<br />
d’infotainment da 7 pollici. In basso, da sinistra, il<br />
motore elettrico sul ponte posteriore, le batterie<br />
nell’interasse e il rotore del selettore marcia.<br />
Carta d’identità<br />
Cognome e nome<br />
Ohm 3.5 Ev châssis<br />
Luogo di nascita<br />
Cina<br />
Driveline<br />
Motore elettrico marca e modello e-axle<br />
Tipo funzionamento/corrente sincrono/Ca<br />
Potenza nominale kW/giri 40/3.473<br />
Potenza massima Nm/giri 86/3.000-3.800<br />
Coppia massima Nm/giri 320/0-2.500<br />
Raffreddamento tipo a liquido<br />
Cambio tipo/rapporti automatico/1+R<br />
Batterie marca e tipo Eve/litio-ferro-fosfato<br />
Pacchi batterie n. 2<br />
Capacità batterie kWh 61,8<br />
Autonomia Nedc km 280<br />
Potenza di ricarica kW 6,6 CA - 80 CC<br />
Tempo di ricarica (1) hh:mm 0:40<br />
Ingombri<br />
Lunghezza mm 4.885<br />
Larghezza mm 1.760<br />
Altezza mm 2.000<br />
Passo mm 3.000<br />
Carreggiata ant./pos. mm 1.480/1.340<br />
Sbalzo ant./pos. mm 680/1.205<br />
Masse<br />
Tara telaio kg 1.600<br />
Portata (senza allest.) kg 1.900<br />
Peso totale a terra kg 3.500<br />
(1) Da 20 a 90% in corrente continua.<br />
36 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
08/09 <strong>2023</strong> - 37
Attualità<br />
Il mercato in Europa<br />
Svolta più avanti<br />
Crescono le immatricolazioni di lcv e truck<br />
nel primo semestre ma non decollano<br />
gli elettrici. Tutti i numeri diffusi da Acea<br />
segno da Spagna e Germania con, rispettivamente,<br />
un 26,6 e un più 15,6 per cento (ottenuti<br />
con 72.207 e 126.603 unità) mentre la Francia,<br />
comunque primo mercato per gli lcv con<br />
189.948 registrazioni (il 25 per cento del totale<br />
Ue), si deve accontentare di un modesto più 3,6<br />
per cento. Crescita ancor più importante, del<br />
20 per cento, per i truck over 3,5 che hanno totalizzato<br />
179.508 immatricolazioni nei Paesi<br />
dell’Unione. Da segnalare le performance di<br />
Germania (48.474. +24,8 per cento), Francia<br />
(27.389, più 12,3), Italia (15.049, più 12,6) e<br />
Polonia (17.297, più 10,8) che hanno contribuito<br />
al risultato finale con oltre il 60 per cento.<br />
Il grafico a destra<br />
mostra come il diesel<br />
giochi ancora la parte<br />
del leone nel Vecchio<br />
Continente nonostante<br />
l’offerta di veicoli<br />
elettrici si stia<br />
ampliando, soprattutto<br />
nella fascia fino a 3,5<br />
tonnellate. Sopra un<br />
Ford eTransit.<br />
n Benzina<br />
n Diesel<br />
n Elettrico BEV<br />
n Ibrido-elettrico<br />
n Altro<br />
Segno positivo per i veicoli da lavoro<br />
nell’Unione Europea nel primo semestre<br />
<strong>2023</strong>. Stando ai dati diffusi da Acea<br />
(European Automobile Manufacturers'<br />
Association) i commerciali fino a 3,5 tonnellate<br />
hanno sfiorato quota 731.000 immatricolazioni<br />
che indicano un più 11,2 per cento rispetto allo<br />
stesso periodo 2022. Ottimi i risultati messi a<br />
Immatricolazioni di Lcv e truck per<br />
alimentazione nell’Unione Europea nel primo<br />
semestre <strong>2023</strong><br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
20<br />
0<br />
Altro 1,3%<br />
HEV 2,3%<br />
BEV 6,9%<br />
Diesel 83,5%<br />
Benzina 6,0%<br />
Van fino a 3,5 tons<br />
% market share<br />
Altro 2,9%<br />
BEV 1,3%<br />
Diesel 95,6%<br />
Truck over 3,5 tons<br />
Diesel protagonista indiscusso<br />
I dati Acea rivelano anche su che tipo di motorizzazione<br />
è ricaduta la scelta dei professionisti<br />
europei. Nonostante manchino soli 12 anni al<br />
2035, anno in cui se nulla cambierà a Bruxelles<br />
i commerciali, salvo rare eccezioni, dovranno<br />
dire addio al diesel, è proprio ancora lui ad avere<br />
la meglio con una quota nell’Unione dell’83,5<br />
per cento e 610.391 unità complessive. Gli elettrici<br />
si fermano al 6,9 per cento (50.708), seguiti<br />
dai benzina al 6,0 (44.106). Gli ibridi rappresentano<br />
una nicchia, il 2,3 per cento del mercato:<br />
si sono fermati a 16.602 unità, meno 7,2 per<br />
cento rispetto al primo semestre 2022. I paesi<br />
dove sono stati immatricolati più veicoli leggeri<br />
elettrici sono Francia (14.468, più 118,9 per cento),<br />
Germania (8.995, più 57,4) e Spagna (5.096,<br />
più 138,0). Da notare come a est non riesca a<br />
decollare il mercato dei mezzi alla spina a causa<br />
di una scarsa infrastruttura di ricarica e dei<br />
prezzi ancora troppo elevati di questi modelli.<br />
Nel caso dei truck, come prevedibile, il dominio<br />
del diesel è ancor più assoluto visto che detiene<br />
una quota del 95,6 per cento. Gli elettrici, destinati<br />
per lo più a missioni in ambito urbano e la<br />
cui offerta rimane ancora limitata, sono solo<br />
l’1,3 per cento (ma comunque in crescita di 0,4<br />
punti su gennaio-giugno dell’anno precedente<br />
con 2.384 unità, più 351,5 per cento). La<br />
Germania è il Paese che ha registrato il maggior<br />
numero di over 3,5 tonnellate elettrici: 864, più<br />
334,2 per cento. Seguono Paesi Bassi (530, più<br />
1.414,3 per cento) e Francia (271, più 218,8 per<br />
cento). Infine, i truck a ngv, gnl, etanolo e fuel<br />
cell hanno totalizzato 5.204 immatricolazioni,<br />
il 6,2 per cento in più rispetto al primo semestre<br />
2022. La svolta appare ancora lontana.<br />
38 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it
Eventi<br />
Frigo’n’Motion<br />
Gelido<br />
tour<br />
PROGRAMMA ROMA<br />
OITAF organizza un tour itinerante<br />
per ‘raccontare’ l’Atp e scoprire<br />
le eccellenze locali che meritano<br />
la massima attenzione nel trasporto.<br />
Si parte da Roma, con Romana Diesel<br />
OITAF, Osservatorio Interdisciplinare<br />
Trasporto Alimenti e Farmaci, è ancora<br />
in prima linea nella lotta al trasporto spericolato<br />
e scorretto di cibi e medicinali, prodotti<br />
che meriterebbero, invece, la massima attenzione<br />
in termini di temperatura a bordo.<br />
Le norme ATP da sole non bastano a regolamentare<br />
un settore chiave per la nostra economia<br />
e per la diffusione della qualità italiana nell’agroalimentare,<br />
ed ecco che OITAF, dopo aver<br />
‘inventato’ il primo mezzo mobile per vaccinare<br />
la popolazione durante il Covid, e dopo aver realizzato<br />
il primo vero censimento dei veicoli e<br />
dei trainati in possesso di qualifica ATP (Libro<br />
bianco, Volume 1 e Volume 2) ecco che lancia<br />
un’altra grande iniziativa: Frigo’n’Motion.<br />
Da Roma a...<br />
15.30 Registrazione/accoglienza, coffee break e networking<br />
16.00 Apertura lavori chairman - Giuseppe Guzzardi - Direttore<br />
OITAF<br />
Benvenuto Massimo Artusi Vicepresidente Truck&Van<br />
Federauto<br />
16.15 Introduzione - Clara Ricozzi - Presidente OITAF<br />
16.20 La regione Lazio e le sue specificità alimentari - Marco<br />
Comelli - Resp. Scientifico OITAF<br />
16.35 Soluzioni logistiche sul territorio - Massimo Marciani<br />
- Presidente Freight Leaders Council<br />
16.50 ATP in Italia e in Europa - Giuliano Caselli - Direttore<br />
Cemafroid-Tecnea<br />
17.05 Coffee break<br />
Questo evento altro non è che un tour itinerante,<br />
realizzato con partner locali, che indaga<br />
le realtà e le necessità di bacino in termini<br />
di trasporto e distribuzione refrigerata.<br />
Si parte il 29 <strong>settembre</strong> con l’appuntamento<br />
da Romana Diesel, una delle più importanti<br />
concessionarie del Paese, che ospita l’esordio<br />
del tour con un parterre di relatori di grande<br />
rilievo.<br />
Assenti per definizione le presentazioni aziendali,<br />
noiose e inutili. Gli speaker affronteranno<br />
temi di grande attualità, proponendo iniziative,<br />
inserimento di prodotti nel protocollo, certificazioni,<br />
ma anche parlando di tecnologia, formazione<br />
e innovazione. Il programma ufficiale, che<br />
pubblichiamo qui a fianco in esclusiva, illustra<br />
bene il livello di relatori e contenuti.<br />
Già programmate le successive due tappe:<br />
Catania con Mavi Truck il 19 ottobre e Bologna<br />
l’8 novembre, in occasione di Refrigera.<br />
La partecipazione a tutti gli eventi, esclusi quelli<br />
fieristici che sono open, è a inviti, in quanto i posti<br />
disponibili sono limitati. È possibile ottenere<br />
l’accesso scrivendo una mail a gthorausch@<br />
fiaccola.it.<br />
Nel sito OITAF e in quello di Vie&Trasporti è<br />
possibile ricavare più informazioni, anche per<br />
quanto riguarda le tappe 2024 di F’n’M.<br />
17.25 La strategia IVECO per una catena del freddo sempre<br />
più sostenibile: il contributo di prodotto e tecnologia<br />
in funzione della decarbonizzazione - Valerio Vanacore<br />
- Responsabile Trazioni Alternative Iveco Mercato Italia<br />
17.40 1970-2024: ATP, (più di) 50 anni e li dimostra - Bruno<br />
Cortecci - Commissione Onu-Unece<br />
18.00 Le frontiere della tecnologia nel trasporto a temperatura<br />
controllata - Stefano Brivio - AD MGH<br />
18.15 Networking + aperitivo<br />
18.50 Fine evento<br />
Addendum<br />
Esposizione statica veicoli ATP del Gruppo Romana Diesel<br />
IL FREDDO CHE VIAGGIA<br />
IL FREDDO CHE VINCE<br />
Un tour per l'Italia alla scoperta delle<br />
esigenze del mondo del trasporto<br />
a temperatura controllata<br />
Tra le tappe<br />
Roma c/o<br />
Catania c/o<br />
Bologna c/o<br />
Marcianise - Firenze - Bari - Milano - Cuneo<br />
Napoli - Rimini - Verona - Brescia<br />
Vuoi partecipare?<br />
Scrivi a<br />
marketing@fiaccola.it<br />
40 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
DIAMO VALORE ALLA QUALITÀ
Allestimenti<br />
Allestimenti<br />
Officine Cailotto<br />
A servizio del freddo<br />
L’azienda veronese resta un punto di riferimento nel mondo del<br />
trasporto refrigerato, fra vendita, assistenza e formazione. In portafoglio<br />
marchi di prestigio del calibro di Chereau, Thermo King e Frigoblock<br />
di Carmelo Scoglio<br />
Le Officine Cailotto nascono nel 1961, esattamente<br />
come officine meccaniche multimarca<br />
per l’assistenza di mezzi pesanti<br />
e trainati. Una dozzina d’anni dopo l’accordo con<br />
Thermo King apre il business al mondo del ‘freddo’<br />
del quale viene presto individuata la potenzialità,<br />
dalla vendita all’assistenza per tutto il<br />
nord-est della Penisola, allargando il perimetro<br />
nel 1996 pure ai climatizzatori montati sugli autobus.<br />
Oggi la Cailotto offre lavoro a una cinquantina<br />
di persone, che potrebbero essere di<br />
più se solo se ne trovassero con le giuste competenze<br />
e, magari, con una certa passione per i<br />
veicoli industriali. La sede è a Verona, accanto<br />
all’autoporto: praticamente l’“ombelico del truck”<br />
italiano; occupa quasi 70mila metri quadri, di cui<br />
oltre 13mila coperti dalla palazzina uffici, dal magazzino<br />
ricambi e, naturalmente, dall’officina che<br />
dà un senso alla ragione sociale.<br />
Impegnati su tutti i fronti<br />
L’attività di riparazione è a 360 gradi, benché specializzata<br />
nei gruppi frigoriferi, tant’è che si fanno<br />
le revisioni dei veicoli e all’occorrenza si montano<br />
pure sponde idrauliche. Non solo, una parte della<br />
struttura occupata da un tunnel dedicato alle prove<br />
e alle certificazioni Atp. E sopra gli uffici è stata<br />
ricavata persino un’area didattica per la formazione<br />
tanto dei venditori, quanto del personale<br />
delle grandi flotte che gestiscono parchi veicolari<br />
refrigerati importanti. Oggi, un gruppo frigo è molto<br />
più di una semplice macchina del freddo: è<br />
una centrale che gestisce dati e temperature, collegata<br />
con sedi remote con cui dialoga costantemente.<br />
Lo stesso gruppo sta meccanicamente<br />
cambiando, abbracciando sempre più spesso<br />
tecnologie ibride quando non del tutto elettriche.<br />
In questo ambito entra in gioco Frigoblock, altro<br />
marchio della scuderia Cailotto, che fa le veci del<br />
classico motore ausiliario solitamente incaricato<br />
di muovere il compressore del frigorifero. Il prossimo<br />
passo saranno i gruppi alimentati a idrogeno.<br />
Tutte carte che la Chereau, specialista francese<br />
in rimorchi isotermici, ha già annunciato.<br />
Le Officine Cailotto ne sono rappresentati esclusivi<br />
per l’Italia dal 1997, un prodotto alto di gamma<br />
che assicura garanzie di tenuta nel tempo: della<br />
temperatura interna e, quindi, del valore residuo.<br />
I rimorchi e i più diffusi (da noi) semirimorchi con<br />
carrozzeria Inogam sono oggetto di affinamenti<br />
continui, tant’è che nelle ultime evoluzioni hanno<br />
perso fra 150 e 300 chilogrammi secondo la versione,<br />
ovviamente a parità di prestazioni. Dal<br />
2022, poi, la gamma Chereau si è estesa verso<br />
il basso, dai pesanti ai medio leggeri, con le casse<br />
isolate Thermo Europe. Applicabili ai telai cabinati<br />
da 3,5 a 7,5 tonnellate di qualunque marca, gli allestimenti<br />
spagnoli osservano i medesimi standard<br />
costruttivi dei prodotti originali francesi.<br />
In alto, a sinistra,<br />
la sala prove di tenuta<br />
del freddo per le<br />
certificazioni Atp.<br />
Più a destra, il reparto<br />
assistenza con il van<br />
officina mobile.<br />
Qui sotto, l’aula per<br />
la formazione. Più<br />
in basso, dall’altra<br />
pagina, una serie di<br />
casse Thermo Europe<br />
montate sui Daily,<br />
viste anche da dietro;<br />
verso destra, un’altra<br />
attività dell’azienda,<br />
il noleggio. A chiudere,<br />
una schiera di Chereau.<br />
42 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
08/09 <strong>2023</strong> - 43
Intervista<br />
Intervista<br />
.MARCO FEDERZONI.<br />
Tecnologia<br />
che fa bene<br />
Sfruttare di più e meglio i dati è diventata<br />
un’esigenza. Lo sa bene Webfleet<br />
che ha lanciato nuovi prodotti all’insegna<br />
dell’efficienza e della sicurezza<br />
di Tiziana Altieri<br />
Dati, dati, dati. Se ne possono generare<br />
sempre di più e utilizzandoli al meglio si<br />
può fare efficienza, anche nelle aziende<br />
che si occupano di trasporto a 360 gradi. Un<br />
bell’affare per chi ne ha fatto un business. Come<br />
Webfleet, la soluzione di Bridgestone per la gestione<br />
del parco veicoli.<br />
Ne abbiamo parlato con Marco Federzoni, Sales<br />
Director Italy and South Region Bridgestone<br />
Mobility Solutions.<br />
Chi sono oggi i clienti di Webfleet in<br />
Italia?<br />
“In Italia, dove siamo presenti da 14 anni, l’approccio<br />
di Webfleet è sempre stato trasversale:<br />
ci occupiamo di mobilità a tutto tondo lavorando<br />
sia con flotte di veicoli pesanti, quelle che per<br />
prime si sono affacciate alla telematica, sia con<br />
flotte di veicoli leggeri a cui offriamo servizi aggiuntivi<br />
per l’ultimo miglio. Una caratteristica del<br />
mercato italiano è proprio quella di avere grandi<br />
clienti nel mondo dei leggeri. Il nostro cliente<br />
tipo è la flotta medio-piccola, con 15-20 mezzi<br />
ma abbiamo anche aziende piccolissime che<br />
utilizzano le nostre soluzioni base e grandi flotte<br />
con migliaia di mezzi. Webfleet ha una soluzione<br />
per tutti con vari livelli di servizio e vari livelli di<br />
hardware. Possiamo rispondere a qualsiasi esigenza<br />
con una piattaforma completamente web<br />
based e la possibilità di utilizzare hardware diversi<br />
per veicoli differenti e per necessità ad hoc”.<br />
A questo proposito non possiamo non<br />
citare la vostra soluzione per veicoli<br />
elettrici...<br />
“Il mondo va in quella direzione e non potevamo<br />
ignorarlo. Proponiamo gli stessi dati che abbiamo<br />
per i veicoli endotermici ma invece dei consumi<br />
abbiamo l’autonomia residua, la posizione<br />
delle colonnine di ricarica pubbliche in Europa<br />
con la segnalazione di quelle non funzionanti.<br />
Stiamo lavorando con terze parti anche sui dati<br />
dello status della batteria che non significa quanta<br />
energia residua ho, ma qual è il suo stato effettivo.<br />
Oggi i clienti che utilizzano questa soluzione<br />
sono sotto l’1 per cento del totale. Nel<br />
mondo dei veicoli da lavoro l’elettrico in Italia fatica<br />
ad affermarsi. A questo proposito vorrei ricordare<br />
che Webfleet propone anche uno strumento<br />
che consente alla flotte di valutare<br />
l’effettiva possibilità di passare all’elettromobilità.<br />
Chi è interessato si pone tantissime domande:<br />
conviene o no? Dei miei veicoli quali può passare<br />
all’elettrico? La risposta non è una perché le variabili<br />
sono tantissime. Non è solo una questione<br />
di chilometri ma anche di peso, di tipologia di<br />
strada, etc. In due mesi al massimo Webfleet<br />
fornisce un’analisi completa del veicolo di quella<br />
specifica flotta ed è in grado di dare un semaforo<br />
verde, giallo o rosso sulla transizione all’elettrico<br />
con dei vantaggi non indifferenti. È uno strumento<br />
prezioso nelle mani dell’imprenditore che conosce<br />
al meglio la sua flotta. Noi forniamo dati<br />
in un formato utile per essere utilizzati”.<br />
Marco Federzoni, Sales Director Italy and South<br />
Region Bridgestone Mobility Solutions.<br />
Tra gli ultimi prodotti<br />
che avete lanciato c’è<br />
Webfleet Cold Chain.<br />
Perché avete scelto il<br />
mercato del ‘freddo’?<br />
“Due anni fa abbiamo lanciato<br />
la nostra soluzione<br />
per semirimorchi e la prima<br />
cosa con la quale ci siamo<br />
confrontati è stato il settore<br />
del refrigerato. Aggiungere<br />
valore a ciò che già stavamo<br />
offrendo ci è sembrato<br />
naturale. Dopo due anni di studi è arrivato<br />
Webfleet Cold Chain. Quello del freddo è un mercato<br />
importante perché abbraccia non solo il<br />
settore alimentare ma anche quello farmaceutico<br />
dove c’è interesse a certificare questi dati.<br />
Ricordiamolo, tutto ciò che è nella nostra piattaforma<br />
è certificato ISO 27001. Cold Chain è<br />
una soluzione flessibile, possiamo montare un<br />
nostro sensore o utilizzare quello del veicolo se<br />
già presente”.<br />
A proposito di Webfleet Trailer, quali<br />
sono i vantaggi?<br />
Il sistema sfrutta il sistema di alimentazione del<br />
semirimorchio e ha una batteria che dura fino a<br />
90 giorni. Quando Il semirimorchio è agganciato<br />
trasferisce il dato ogni 10 minuti o con una frequenza<br />
maggiore in base a quanto stabilito dal<br />
cliente, se invece è isolato trasmette un’informazione<br />
al giorno. Se vengono rilevati movimenti<br />
senza che il veicolo sia stato agganciato al<br />
trattore viene inviato un allarme che consente<br />
di procedere con le opportune verifiche.<br />
I clienti sono molto soddisfatti. Oltre alla sicurezza<br />
questa soluzione assicura massima efficienza<br />
dando la posizione precisa del mezzo in<br />
tempo reale grazie al Gps. Un bel vantaggio per<br />
chi fa trasporto intermodale e magari deve cercare<br />
il veicolo fra centinaia nei piazzali. Abbiamo<br />
inserito in piattaforma anche una soluzione che<br />
non calcola i chilometri fatti su nave. Un dato interessante”.<br />
Webfleet continua a guardare avanti.<br />
Quale l’ultima novità?<br />
“L’ultima sfida tecnologica oltre a Webfleet Cold<br />
Chain è la Dash Cam con Intelligenza Artificiale<br />
che permette di guardare all’interno del veicolo<br />
per questioni di sicurezza. Vengono identificati<br />
i momenti di distrazione e inviati segnali sonori.<br />
È un sistema più evoluto della classica tazzina<br />
del caffè ormai presente a bordo di molti mezzi.<br />
Analizza, infatti, i movimenti facciali, è in grado<br />
di valutare se il driver sta fumando, o guardando<br />
il telefono. Sono i primi passi di utilizzo di un’IA<br />
che guarda alla sicurezza, da sempre uno dei<br />
nostri cavalli di battaglia. Un nostro cliente internazionale<br />
ha richiesto<br />
di metterlo su tutte le linee<br />
notturne: un gesto<br />
che dà valore agli autisti<br />
e a tutti gli utenti della<br />
strada. Il fleet manager<br />
può vedere le immagini<br />
solo se c’è quello che<br />
noi definiamo un ‘evento’:<br />
una sterzata brusca,<br />
una frenata improvvisa<br />
o un incidente. Se non<br />
c’è accordo con il driver<br />
abbiamo già previsto un tappo fisico che impedisce<br />
le registrazioni all’interno. Attenzione: io<br />
credo che sistemi come questo non debbano<br />
essere visti come un’intrusione nella privacy ma<br />
come una funzione di aiuto al driver che fa bene<br />
il suo mestiere. La Dash Cam dice che si stava<br />
guidando in maniera corretta. C’è molta flessibilità<br />
nell’utilizzo e nell’impostazione della telecamera.<br />
La privacy è garantita e la sicurezza<br />
aumentata”.<br />
Di questi tempi si parla molto di<br />
intelligenza artificiale. Cosa ne pensa?<br />
“Lavoro in questo campo da oltre 25 anni.<br />
Sicuramente le novità spaventano ma dipende<br />
da come se ne parla e da come si utilizzano. Io<br />
credo che l’IA porterà via del lavoro ma ne creerà<br />
altro come sempre ha fatto la tecnologia. In ambito<br />
automotive ci sono grandi potenzialità: pensiamo<br />
all’analisi dei dati. Noi ne raccogliamo miliardi<br />
al giorno da tutte le nostre flotte ma i fleet<br />
manager ne utilizzano, per questioni di tempo,<br />
meno del 10 per cento. Se troviamo un sistema<br />
per analizzarli in maniera approfondita e intelligente<br />
potremmo lavorare meglio. Sarebbe un<br />
passo avanti importante”.<br />
44 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it
Associazioni&Dintorni<br />
Non fermateci<br />
Anche Fai tra le associazioni presenti al 50° anniversario<br />
della rappresentanza IRU nella Ue. Tante le sfide comuni,<br />
a partire dalla libera circolazione, anche al Brennero<br />
a cura di Carlotta Caponi, Segretario Generale Fai<br />
Una delegazione Fai ha preso parte alle celebrazioni<br />
del 50esimo anniversario della rappresentanza IRU<br />
nella Ue, tenutesi il 27 giugno scorso a Bruxelles.<br />
Nella sala delle celebrazioni medievali del municipio di<br />
Bruxelles, sulla Grand Place, erano presenti numerose<br />
personalità di spicco del mondo istituzionale, associativo<br />
e imprenditoriale europeo: un’occasione per ripercorrere<br />
i cambiamenti e i progressi dell'ultimo mezzo secolo, per<br />
mettere a fuoco le tematiche attuali e approfondire le sfide<br />
che il settore dovrà affrontare nel prossimo futuro.<br />
L'evento è stato caratterizzato da tre sessioni chiave su<br />
passato, presente e futuro del trasporto su strada, con i<br />
commenti della presidente della Commissione europea<br />
Ursula von der Leyen, del sindaco della città di Bruxelles<br />
Philippe Close, del vice primo ministro belga e ministro<br />
della Mobilità Georges Gilkinet e del presidente dell'IRU<br />
Radu Dinescu.<br />
La presidente della Commissione europea ha dichiarato:<br />
“Oggi celebriamo cinque decenni di integrazione europea<br />
attraverso la mobilità e il commercio. L'industria dei <strong>trasporti</strong><br />
svolge un ruolo cruciale in quella che è attualmente la sfida<br />
più grande e importante. Con il Green Deal europeo, aspiriamo<br />
a essere il primo continente a impatto climatico zero<br />
prima del 2050. L'IRU, l'organizzazione mondiale del trasporto<br />
su strada, è un partner indispensabile in questo viaggio".<br />
Sono state ricordate le tappe fondamentali della costruzione<br />
dell'Unione europea, compresa l'istituzione di una<br />
politica comune dei <strong>trasporti</strong>, il mercato unico e la caduta<br />
della cortina di ferro, e il passato più recente con la pandemia<br />
e la guerra in Ucraina. Volgendo invece lo sguardo<br />
al futuro, decarbonizzazione e digitalizzazione appaiono<br />
come le questioni più urgenti per il trasporto su strada.<br />
Sfide comuni<br />
Come Fai abbiamo condotto una battaglia importante contro<br />
l’applicazione delle assurde, quanto ideologiche normative,<br />
presentate come le soluzioni idonee a garantire il<br />
rispetto dell’ambiente e intensificheremo le azioni di sensibilizzazione<br />
per convincere tutte le forze politiche nazionali<br />
a condividere le nostre preoccupazioni.<br />
Molte sono le sfide che accomunano Fai e IRU, molti i dossier<br />
comuni: primo fra tutti quello del Brennero.<br />
Come è noto, l’asse del Brennero rappresenta uno dei tratti<br />
principali del corridoio Scandinavo-Mediterraneo e, in quanto<br />
tale, costituisce un canale fondamentale per l’integrazione<br />
dei mercati europei.<br />
Per l’economia italiana, in particolare, riveste un’importanza<br />
vitale: la gran parte dell’export italiano verso gli altri paesi<br />
UE (circa l’80 per cento), transita attraverso i valichi alpini<br />
e, tra questi, il Brennero è il primo per volumi con circa 50<br />
milioni di tonnellate l’anno.<br />
La circolazione attraverso il Brennero viene assicurata in<br />
gran parte dal trasporto su gomma, anche a causa dell’inadeguatezza<br />
infrastrutturale della rete ferroviaria che<br />
ha ormai ampiamente raggiunto il proprio livello di saturazione.<br />
Tuttavia, negli anni, l’Austria ha progressivamente<br />
inasprito la propria politica in materia di circolazione stradale,<br />
rendendo sempre più difficile per i camion italiani<br />
l’attraversamento del Tirolo attraverso l’imposizione di<br />
divieti settoriali o legati alla classe euro dei veicoli e, ancora,<br />
di divieti notturni.<br />
Di anno in anno, i colli di bottiglia lungo questa fondamentale<br />
arteria si moltiplicano e si aggravano sempre più. La<br />
ragione accampata dall’Austria per giustificare le restrizioni<br />
imposte è di tipo ambientale, sebbene non sia difficile vedere<br />
come questo sia solo un pretesto.<br />
Come più volte ribadito dalle associazioni e giustamente<br />
evidenziato dall’IRU in un recente comunicato stampa, una<br />
colonna di veicoli pesanti costretti per ore ad avanzare a<br />
passo d’uomo a causa del contingentamento dei mezzi,<br />
inquina molto di più che se circolasse senza ostacoli.<br />
Tutto ciò ha conseguenze che si ripercuotono non solo<br />
sull’operatività delle imprese di autotrasporto, ma anche<br />
sull’intera economia nazionale: per ogni ora di ritardo nell’attraversamento<br />
del valico, l’Italia paga già più di 370 milioni<br />
di euro su base annua.<br />
Abbiamo dunque ricordato le iniziative (sia di tipo legale<br />
che mediatico) attuate dalla Fai per la rimozione delle limitazioni<br />
alla circolazione e manifestato la piena disponibilità<br />
della Federazione ad intraprendere, di concerto con<br />
le altre associazioni rappresentate nell'IRU, ogni altra azione<br />
utile alla soluzione del problema.<br />
46 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it
Il parere legale<br />
Non riesco proprio<br />
Se l’officina non è in grado di riparare il veicolo affidatogli per<br />
la mancanza di ricambi o semplicemente per le difficoltà incontrate nel<br />
risolvere il problema non può pretendere alcunché dal cliente. Anzi...<br />
a cura di Avv. Enrico Storari, Avv. Filippo Montanari<br />
Capita che l’officina incontri delle difficoltà nel riparare<br />
un veicolo e talvolta non ci riesca affatto: il<br />
guasto può essere particolarmente serio e richiedere<br />
specifiche attrezzature di cui la struttura è priva oppure<br />
mancano i pezzi di ricambio o, semplicemente, non<br />
si è in grado di risolvere un determinato problema.<br />
In astratto si profila un’ipotesi di inadempimento<br />
del riparatore nei riguardi del cliente.<br />
È, infatti, giusto ricordare che tra le due parti si<br />
conclude un vero e proprio contratto, talvolta<br />
solo oralmente o per fatti concludenti, sempre<br />
più spesso con la firma di un vero e proprio ordine<br />
di lavoro.<br />
Da un punto di vista giuridico il rapporto così<br />
formatosi è regolato all’art. 2222 c.c. (contratto<br />
d’opera) e con esso l’officina si obbliga<br />
a eseguire, dietro corrispettivo, “… un servizio,<br />
con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo<br />
di subordinazione nei confronti del committente<br />
…” (art. cit.). Così, all’obbligazione<br />
dell’officina di procedere con<br />
l’intervento sul mezzo corrisponde<br />
l’obbligo del cliente<br />
(il committente, appunto) di<br />
remunerare l’opera.<br />
In un simile contesto viene<br />
da chiedersi: l’officina è tenuta<br />
a conseguire il risultato<br />
atteso dal cliente per<br />
essere remunerata dell’opera<br />
eseguita?<br />
Oppure, è sufficiente che<br />
faccia tutto quanto in suo<br />
potere per ripristinare il veicolo<br />
al di là di un concreto<br />
e apprezzabile risultato del<br />
lavoro svolto?<br />
E ancora: l’officina può pretendere<br />
un corrispettivo anche<br />
se non è in grado di riparare<br />
il veicolo?<br />
La rubrica dedicata alle questioni legali che interessa la filiera della distribuzione e quella della<br />
riparazione dei veicoli è curata dagli Avvocati Enrico Storari e Filippo Montanari dello Studio<br />
Macchi di Cellere Gangemi. Costituito da oltre 100 professionisti, dal 1986 fornisce servizi<br />
di eccellenza in relazione a tutti gli aspetti del diritto delle imprese e degli affari commerciali.<br />
Obbligazione di risultato<br />
Per rispondere a tale domanda occorre in generale distinguere<br />
tra le “obbligazioni di mezzi” e le “obbligazioni di risultato”:<br />
le prime impongono all’obbligato di agire con la<br />
diligenza del professionista medio nello svolgimento della<br />
propria attività, senza per questo essere obbligato al<br />
raggiungimento di un determinato risultato pratico.<br />
Di contro, nelle obbligazioni di risultato chi deve<br />
eseguire la prestazione è tenuto a conseguire<br />
un risultato utile, a prescindere dal grado di diligenza<br />
messo in campo e dallo sforzo profuso<br />
nell’eseguire la prestazione.<br />
Un esempio di obbligazione di risultato è quella<br />
a carico del venditore in un contratto di compravendita,<br />
il quale è tenuto a far conseguire<br />
la titolarità del bene al compratore.<br />
Dunque, in relazione al contratto stipulato<br />
con l’officina, essendo appunto un contratto<br />
d’opera, si ritiene che l’obbligazione assunta<br />
dal meccanico sia tipicamente<br />
“di risultato”; infatti, il<br />
prestatore d’opera per adempiere<br />
esattamente il suo obbligo<br />
è tenuto ad eseguire<br />
la prestazione a regola d’arte<br />
in funzione del risultato finale;<br />
diverse pronunce di merito<br />
confermano tale principio<br />
(v. Tribunale di Brescia - sentenza<br />
n. 3504 del 2017;<br />
Tribunale di Firenze - sentenza<br />
n. 2732 del 2015, nonché Corte<br />
di Cassazione - sentenze n.<br />
21421/2004 e n. 316/1982).<br />
Di conseguenza, se il meccatronico<br />
non è stato in grado di riparare il<br />
veicolo, il cliente può risolvere il contratto<br />
per inadempimento, liberarsi<br />
dall’obbligo di pagare il corrispettivo<br />
per l’opera svolta e, nel caso, chiedere<br />
pure i danni.<br />
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48 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
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Affonda le sue radici in un’officina<br />
la concessionaria Daf di Sassuolo che<br />
si è fatta in tre in meno di dieci anni<br />
“La nostra forza? Da sempre è il servizio.<br />
Un servizio col quale puntiamo a soddisfare<br />
al meglio qualsiasi esigenza della<br />
clientela, a conquistarla e a mantenerla nel<br />
tempo”. Parola di Gloria Benassati, insieme a<br />
Paola Benassati amministratrice della Dtruck.<br />
Una realtà imprenditoriale relativamente giovane:<br />
“Siamo nati come officina autorizzata Daf<br />
nel 2014 e abbiamo ricevuto il mandato per la<br />
vendita nel 2016”, ma che affonda le radici nel<br />
lontano 1958 quando il nonno di Gloria e padre<br />
di Paola, rispettivamente terza e seconda generazione<br />
in azienda, fondò un’officina e da li a<br />
poco cominciò a vendere macchine Lancia.<br />
Gloria e Paola<br />
Benassati,<br />
amministratrici<br />
della Dtruck. In basso<br />
l’ingresso della<br />
sede di Sassuolo,<br />
all’interno<br />
dell’autoporto,<br />
l’officina, la nuova<br />
linea per le revisioni<br />
e il magazzino ricambi.<br />
“Negli anni - spiega Paola - abbiamo collaborato<br />
con diversi marchi. La storia con Daf è cominciata<br />
quasi 10 anni fa”. Una scommessa fatta<br />
in tempi difficili per il mondo del veicolo industriale.<br />
“Abbiamo creduto nel marchio olandese<br />
- aggiunge Gloria - e continuiamo a farlo come<br />
dimostra l’attuale struttura del Gruppo”.<br />
Alla prima sede, all’interno dell’autoporto di<br />
Sassuolo, il polo industriale della ceremica italiana,<br />
1.600 metri quadrati coperti tra uffici commerciali<br />
e officina e 5.000 metri quadrati di piazzale,<br />
si sono affiancate quelle di Ferrara, con<br />
superfici simili, attiva da luglio 2021, e di Imola,<br />
1.800 metri coperti di cui 1.500 di officina e 4.000<br />
metri quadrati di piazzale, attiva da circa un anno.<br />
Tutte dispongono di magazzini ricambi, verticali<br />
a Imola e Sassuolo, che lavorano per lo più per<br />
le officine interne. Sia la filiale ferrarese, sia quella<br />
imolese, entrambe dotate di show room per il<br />
nuovo, sono a pochi chilometri dall’uscita autostradale,<br />
quindi, facilmente raggiungibili.<br />
“A Sassuolo - sottolinea Gloria - abbiamo anche<br />
un piazzale espositivo di altri 5.000 metri quadrati<br />
sulla Pedemontana per i veicoli usati e i semirimorchi.<br />
Con Menci c’è un rapporto preferenziale<br />
ma trattiamo anche altri marchi per venire<br />
incontro ai desiderata dei clienti. Abbiamo inoltre<br />
degli uffici commerciali uffici commerciali a<br />
Parma, insediati presso l’officina autorizzata Daf<br />
Tanzi, e a La Spezia, all’interno di un terminal”.<br />
I NUMERI DI DTRUCK<br />
Sede di Sassuolo<br />
Superficie coperta: 1.600 mq<br />
Superficie scoperta: 5.000 mq + 5.000 mq<br />
Filiale di Imola<br />
Superficie coperta: 1.800 mq<br />
Superficie scoperta: 4.000 mq<br />
Filiale di Ferrara<br />
Superficie coperta: 1.600 mq<br />
Superficie scoperta: 5.000 mq<br />
Dipendenti totali: 40<br />
di cui impegnati nel service: 18<br />
Veicoli nuovi venduti nel 2022: 200<br />
Veicoli usati venduti nel 2022: 220<br />
Passaggi giornalieri officine: 40<br />
Una struttura al servizio di un ampio territorio,<br />
vivace dal punto di vista economico, che occupa<br />
complessivamente una quarantina di persone,<br />
18 nel post-vendita.<br />
Crederci sempre<br />
Nel 2022 Dtruck ha venduto 200 veicoli Daf nuovi,<br />
oltre il 50 per cento con contratto di manutenzione.<br />
Uno su 2 è stato finanziato da Paccar<br />
Finance.<br />
Con gli usati si è invece raggiunta quota 220<br />
unità. Per quanto riguarda rimorchi e semirimorchi<br />
l’anno si è chiuso complessivamente<br />
con 120 pezzi. “Abbiamo anche 75 veicoli a noleggio<br />
- nota Paola - è un servizio che forniamo<br />
da 5 anni. La durata è variabile: da pochi giorni,<br />
per chi necessita di un mezzo sostitutivo o ha<br />
picchi lavorativi, a 5-6 anni”.<br />
Le vendite riguardano prevalentemente trattori.<br />
“Non abbiamo un target definito: serviamo dal<br />
padroncino alla flotta. Il nostro obiettivo è riuscire<br />
Filiale di Ferrara<br />
la spezia<br />
PARMA<br />
sassuolo<br />
ferrara<br />
imola<br />
Sede di Sassuolo<br />
Reti&Service Reti&Service Reti&Service Reti&Service Reti&Service<br />
50 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 08/09 <strong>2023</strong> - 51
Attualità<br />
Tre immagini della<br />
sede di Imola, attiva<br />
da circa un anno.<br />
a soddisfare le esigenze di tutti coloro che varcano<br />
le porte della nostra concessionaria con il<br />
prodotto giusto e un servizio ad hoc”.<br />
I venditori sono suddivisi su provincia e hanno<br />
a loro disposizione un CRM. Una volta alla settimana<br />
si riuniscono per fare il punto e condividere<br />
piani e strategie.<br />
La pronta consegna è tra queste come evidenzia<br />
Gloria: “Abbiamo sempre veicoli in pronta<br />
consegna allestiti: carri scarrabili, frigoriferi, mezzi<br />
d’opera. L’allestimento allunga di parecchio i<br />
tempi di consegna. Oggi ci vuole come minimo<br />
un anno per inserire un allestito nel proprio parco.<br />
Averlo in casa è vincente”.<br />
Tra i servizi offerti da Dtruck ci sono anche quelli<br />
di preparazione e revisione veicoli (“siamo già<br />
pronti a partire con una nuova linea a Sassuolo<br />
non appena la legge lo consentirà”), taratura tachigrafo<br />
e carrozzeria.<br />
“Investiamo - aggiunge Paola - perché ci crediamo.<br />
Lo abbiamo fatto nel 2014 quando il mercato<br />
era in forte crisi e continuiamo a farlo.<br />
Pensiamo che Daf sia un ottimo prodotto e crediamo<br />
che il servizio sia un elemento fondamentale<br />
per l’attività commerciale, una è legata all’altra.<br />
Bisogna essere vicini al cliente. Sempre”.<br />
Attualmente a Sassuolo l’officina registra 18<br />
passaggi giornalieri, a Ferrara 12 e a Imola 10.<br />
“Contiamo di incrementare il numero dei passaggi<br />
sia a Imola, sia a Ferrara, le due strutture più giovani.<br />
È però complicato trovare personale specializzato<br />
da inserire in azienda. Oggi per riparare<br />
questi veicoli servono conoscenze a 360 gradi,<br />
di meccanica, elettronica, informatica, etc.”.<br />
Filiale di Imola<br />
Scommettiamo sugli elettrici<br />
Un capitolo a parte è rappresentato dai veicoli<br />
elettrici sui quali Dtruck sta puntando.<br />
“Nel <strong>2023</strong> - ha spiegato Gloria Benassati - abbiamo<br />
venduto il primo veicolo elettrico Daf, un<br />
trattore Xf. Ci stiamo organizzando anche a livello<br />
di officina con un tecnico specializzato sui<br />
Bev (Battery Electric Vehicle) e tutta la strumentazione<br />
necessaria per la riparazione e l’assistenza.<br />
Ci stiamo ampliando, inoltre, con postazioni<br />
dedicate. Ogni sede è già stata dotata di<br />
colonna di ricarica. Quest’anno abbiamo acquisito<br />
altri marchi che ci permettono di allargare<br />
la nostra offerta ‘alla spina’. Partiamo dai tre ruote<br />
per passare ai furgoni, e arrivare quindi ai pesanti<br />
con Daf. Per i veicoli elettrici abbiamo dei<br />
venditori dedicati. Oggi la domanda di veicoli<br />
elettrici, leggeri e pesanti, è ancora limitata, c’è<br />
curiosità ma poca conoscenza del prodotto. Noi<br />
siamo pronti a scommetterci così come ci ha<br />
scommesso Daf”.<br />
La transizione ecologica cambierà anche il<br />
mestiere del concessionario? “Troppo presto<br />
per dirlo - sottolinea Paola - finché non entreranno<br />
in vigore le normative che sostanzialmente<br />
costringeranno ad abbandonare il diesel<br />
non cambierà nulla”.<br />
Obiettivi per il <strong>2023</strong>?<br />
“Puntiamo a consolidare quello che abbiamo<br />
fatto - conclude Gloria - raggiungendo circa quota<br />
230 veicoli nuovi venduti. Abbiamo notato un<br />
rallentamento della domanda sia di nuovo, sia<br />
di usato. C’è stata del resto una corsa alle immatricolazioni<br />
di veicoli pesanti prima dell’entrata<br />
in vigore del nuovo tachigrafo intelligente,<br />
prevista per agosto, e i prezzi sono aumentati.<br />
Per quanto riguarda l’usato ora se ne trova di più<br />
rispetto agli anni passati ma quello ‘fresco’ fino<br />
a tre anni, il più richiesto, è ancora, merce rara.<br />
Tiene, infine, l’attività di officina. Per quanto riguarda<br />
i servizi non smetteremo mai di migliorarci.<br />
Sono nel nostro DNA”.<br />
Ford Mobile Service<br />
Arrivo io<br />
Debutta in Italia la prima flotta di officine mobili Ford Pro<br />
che punta a massimizzare l’operatività dei veicoli. Si<br />
parte dal Veneto per coprire l’intero Paese entro il 2024<br />
Dalle parole ai fatti. L’annunciato servizio<br />
Ford Mobile Service di Ford Pro diventa<br />
realtà in Italia con il debutto di una flotta<br />
di furgoni dedicata all’assistenza on-site presso<br />
la sede dei clienti business. Un ulteriore strumento<br />
a loro disposizione per crescere nel segno<br />
della reddittività. I van, infatti, trasformati<br />
in vere e proprie officine mobili, possono raggiungere<br />
i professionisti in tempi rapidi laddove<br />
lo richiedano per ridurre significativamente i<br />
fermi macchina e migliorare l’operatività.<br />
Il servizio, già disponibile in Veneto, sarà esteso<br />
alle altre regioni italiane nei prossimi mesi, per<br />
giungere a una diffusione nazionale entro il<br />
2024. Il Ford Mobile Service è già attivo in Regno<br />
Unito e Germania con ottimi risultati in termini<br />
di efficacia del servizio per i clienti con flotte di<br />
grandi e medie dimensioni, per il quale era stato<br />
pensato. “Con le officine mobili - ha spiegato<br />
Fabrizio Bambina, Ford Service Director Italy -<br />
gli specialisti Ford Mobile Service possono eseguire<br />
oltre il 70 per cento dei servizi di riparazione<br />
presso la sede richiesta dal cliente, dai normali<br />
tagliandi agli interventi più complessi su motore,<br />
cambio e frizione, nonché campagne di servizio<br />
e garanzie. Grazie alla manutenzione intelligente<br />
e predittiva, gli interventi vengono eseguiti con<br />
la massima tempestività consentendo ai veicoli<br />
di ritornare alla completa operatività nel più breve<br />
tempo possibile”.<br />
Le squadre del Ford Mobile Service sono state<br />
coinvolte in diverse sessioni di training. Sessioni<br />
dedicate non solo all’utilizzo degli speciali mezzi<br />
allestiti, ma anche all’approfondimento di tematiche<br />
legate alla sicurezza, al rispetto dell’ambiente<br />
e al contatto con i clienti in scenari<br />
di intervento che possono essere molto diversi<br />
rispetto alla tradizionale assistenza in officina.<br />
Non solo Ford<br />
I veicoli della flotta Ford Mobile Service sono<br />
stati allestiti con la collaborazione del gruppo<br />
Würth, attraverso la divisione ORSYmobil.<br />
Quest’ultima offre soluzioni su misura per ogni<br />
attività lavorativa, grazie alla grande flessibilità<br />
e alla progettazione individuale, costruita sull’esperienza<br />
decennale con clienti di tutti i settori<br />
dell’artigianato. I furgoni Ford Mobile Service<br />
possono servire flotte con veicoli Ford, utilizzando<br />
ricambi originali, ma anche quelle multimarca,<br />
in questo caso con ricambi equivalenti<br />
della linea Ford-Omnicraft.<br />
Ford Mobile Service è parte dell’ecosistema<br />
connesso Ford Pro, che include FORDLiive, sistema<br />
integrato e connesso per l’ottimizzazione<br />
dell’operatività dei veicoli. Grazie all’utilizzo in<br />
tempo reale dei dati e a un team di agenti in costante<br />
contatto con le officine Ford, FORDLiive<br />
accelera i tempi di lavorazione garantendo il ritorno<br />
all’operatività nel minor tempo possibile.<br />
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52 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
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08/09 <strong>2023</strong> - 53
Leggi, aziende, lavoro<br />
È tutto calcolato<br />
Quarto appuntamento con l’orario di lavoro, nella legge e nel Contratto<br />
Collettivo Nazionale Trasporto Logistica e Spedizioni. Tutto quello<br />
che c’è da sapere sull’orario giornaliero e su quello multiperiodale<br />
a cura di Pasquale Dui<br />
IPer quanto riguarda l’orario di lavoro la disciplina di riferimento<br />
è quella posta dall’art. 3, d.lgs. 66/2003. La<br />
legge fissa in 40 ore settimanali l’orario normale tuttavia<br />
i contratti collettivi possono:<br />
• stabilire una durata inferiore;<br />
• riferire l’orario normale alla durata media delle prestazioni<br />
lavorative in un periodo non superiore all’anno (c.d. settimana<br />
corta) dal contratto collettivo o dal datore di lavoro<br />
previa comunicazione o trattativa.<br />
ELECTRIC<br />
BUS<br />
DRIVER<br />
TRAINING<br />
Orario giornaliero<br />
La legge non prevede un limite massimo giornaliero di durata<br />
della prestazione lavorativa, che tuttavia può essere<br />
determinato in 13 ore giornaliere (ferme restando le pause)<br />
interpretando a contrario le disposizioni in materia di riposi<br />
giornalieri e pause: 11 ore di riposo compensativo ogni 24,<br />
dunque 24-11 = 13 ore di lavoro massime giornaliere. In<br />
genere, però, sono i contratti collettivi che lo stabiliscono.<br />
Il datore di lavoro può instaurare un regime di orario:<br />
• elastico, in virtù del quale i lavoratori possono iniziare e<br />
concludere il lavoro entro una determinata fascia oraria<br />
(esempio: i lavoratori possono entrare in azienda nella<br />
fascia compresa tra le ore 8,00 e le 9,30 e, conseguentemente,<br />
possono uscire tra le 17 e le 18,30, considerando<br />
un’ora di riposo);<br />
• rigido, in presenza di esigenze di tipo produttivo quando<br />
la lavorazione deve iniziare puntualmente in un determinato<br />
momento (ad esempio, lavorazioni a catena o lavoro<br />
degli addetti di accensione di macchine).<br />
Orario multiperiodale<br />
L’azienda, per far fronte a variazioni cicliche delle esigenze<br />
produttive, può effettuare orari settimanali superiori e inferiori<br />
a quello normale, a condizione che la media delle<br />
ore di lavoro prestato corrisponda alle 40 ore settimanali<br />
(o alla minore durata stabilita dal CCNL), riferibile a un periodo<br />
non superiore all’anno.<br />
Nelle settimane in cui vi è il superamento dell’orario normale<br />
l’incremento non è considerato straordinario e le ore prestate<br />
in più (entro il limite previsto dal regime di flessibilità)<br />
vengono recuperate tramite periodi di riduzione di orario.<br />
I CCNL regolamentano la gestione dell’orario multiperiodale,<br />
con riguardo a:<br />
• tetti massimi di orario annuo entro i quali può realizzarsi<br />
la flessibilità e riservandone la applicazione concreta<br />
agli accordi aziendali;<br />
• retribuzione, solitamente prevedendo la corresponsione<br />
54 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
della normale retribuzione sia nei periodi di superamento<br />
dell’orario che in quelli di recupero (in alcuni casi sono<br />
stabilite apposite maggiorazioni);<br />
• procedure da seguire; in genere è prevista una fase di informazione<br />
alle rappresentanze sindacali interne sulle<br />
ragioni giustificatrici e un’altra di definizione o contrattazione<br />
a livello aziendale sulle modalità organizzative<br />
degli orari.<br />
Quando alcuni periodi di riposo coincidono con giornate<br />
in cui è stato previsto un orario superiore o inferiore a quello<br />
normale, le parti del rapporto devono concordare lo spostamento<br />
in altra data di un uguale incremento o riduzione<br />
della prestazione.<br />
Le eventuali ore di incremento prestate e non recuperate<br />
assumono la natura di lavoro straordinario, e devono essere<br />
compensate secondo le modalità previste dai contratti<br />
collettivi.<br />
Da evidenziare che:<br />
• se la contrattazione collettiva non disciplina l’orario di lavoro<br />
multiperiodale, l’autonomia individuale può intervenire<br />
esclusivamente con l’orario di lavoro straordinario;<br />
• il riferimento all’anno non deve intendersi come anno civile<br />
(1° gennaio-31 dicembre) ma come un periodo mobile<br />
compreso tra un giorno qualsiasi dell’anno ed il corrispondente<br />
giorno dell’anno successivo, tenendo conto<br />
delle disposizioni della contrattazione collettiva.<br />
La rubrica è curata da Pasquale Dui,<br />
Avvocato in Milano - Professore a<br />
contratto di diritto del lavoro - Revisore<br />
legale e Giornalista pubblicista.<br />
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Si dice che<br />
&<br />
PERSONE<br />
POLTRONE<br />
n Dallo scorso 13 luglio <strong>2023</strong>, Matteo<br />
De Tomasi è il nuovo Presidente e<br />
Amministratore Delegato di Michelin<br />
Italiana S.p.A. Subentra a Simone<br />
Miatton, che lascia il comando del<br />
Gruppo in Italia per diventare<br />
Responsabile dell’Employee Experience<br />
per tutto il Gruppo Michelin.<br />
Entrato in Michelin ad inizio 2020 come<br />
Global Account Manager per la linea<br />
business Truck and Bus, Matteo De<br />
Tomasi ha precedentemente maturato<br />
esperienze all’estero tra Svizzera,<br />
Francia e Gran Bretagna, ricoprendo<br />
ruoli in ambito marketing e vendite per<br />
importanti aziende. Da novembre 2022<br />
è Direttore Commerciale della Michelin<br />
Italiana S.p.A. per Italia e Malta, incarico,<br />
quest’ultimo, che conserva tutt’ora.<br />
n Dal 1° luglio, Fabrizio Ruggiero, 56<br />
anni, è direttore generale di Mobilize<br />
Financial Services Italia, il marchio<br />
commerciale di RCI Banque SA, banca<br />
francese specializzata in finanziamenti e<br />
servizi automobilistici per i clienti e i<br />
concessionari dell'Alleanza. Sostituisce<br />
Pascal Pozzoli.<br />
n Alberto Musso, Responsabile Area<br />
Tecnica e Affari regolamentari di Anfia,<br />
è stato riconfermato alla Presidenza del<br />
Comitato tecnico OICA – di cui Anfia è<br />
membro fin dalla fondazione, nel 1919<br />
– per il biennio <strong>2023</strong>-2025.<br />
Il Comitato, attivo dal 1956, coordina le<br />
attività di tipo tecnico-regolamentare<br />
delle associazioni dei produttori di<br />
autoveicoli affiliate OICA (International<br />
Organization of Motor Vehicle<br />
Manufacturers) – organismo<br />
internazionale che ad oggi comprende<br />
36 associazioni provenienti da tutti i<br />
continenti - e contribuisce attivamente<br />
ai lavori del World Forum for<br />
Harmonization of Vehicle Regulations<br />
(WP29) dell’Unece (United Nations<br />
Economic Commission for Europe),<br />
rappresentando in quella sede, in modo<br />
unitario, la voce dei costruttori<br />
automotive.<br />
Il ‘peso’ dell’idrogeno<br />
Un vettore fondamentale per la transizione<br />
ecologica ma serve una strategia nazionale<br />
Rendere l’Italia leader a livello internazionale nel settore idrogeno con<br />
una strategia condivisa e supportata a livello istituzionale: è questa la<br />
richiesta dei protagonisti del comparto, emersa in occasione del primo<br />
Italian Hydrogen Summit, l’evento organizzato da H2IT, Associazione<br />
Italiana Idrogeno, che ha riunito a luglio, a Roma, istituzioni nazionali ed<br />
europee, aziende, esperti e operatori del settore. Il punto di partenza?<br />
L’enorme potenziale del vettore idrogeno, il quale oltre agli investimenti<br />
in continua crescita dei privati - oggi rappresentano la parte trainante -,<br />
può contare sui 3,64 miliardi di euro destinati dal PNRR allo sviluppo del<br />
settore. Le parole dei convenuti confluiscono tutte in un unico messaggio:<br />
l’idrogeno è una delle opzioni fondamentali per la decarbonizzazione di<br />
tanti settori, dalla mobilità, all’industria, fino alle infrastrutture. Rappresenta<br />
un’opportunità unica per l’Italia sia sotto il profilo economico, sia sotto<br />
quello della transizione energetica. Occorre, però una visione unica, una<br />
vera e propria strategia che consenta alle aziende di operare in un quadro<br />
più sicuro che non metta a rischio gli investimenti fatti e ne abiliti di nuovi.<br />
E proprio ‘investimenti’ è una delle parole chiave per il futuro di questo<br />
vettore energetico. Lo dimostrano anche i dati della seconda edizione<br />
dell’Osservatorio H2IT: il 65 per cento delle aziende ha registrato un aumento<br />
degli investimenti sull'idrogeno nel 2022 e la stragrande maggioranza,<br />
il 70 per cento, proviene da risorse interne. Questi investimenti, in<br />
molti casi, hanno dato vita a innovazioni tecnologiche concrete. Ma la<br />
mancanza di un quadro normativo chiaro mette in difficoltà il 78 per<br />
cento delle imprese, tanto che il 55 per cento indica come prioritaria la<br />
messa a punto di una strategia nazionale.<br />
Per lo sviluppo di una mobilità a idrogeno si conferma l’importanza delle<br />
‘Hydrogen Valleys’, centri di produzione e consumo di idrogeno rinnovabile<br />
in grado di abilitare gli usi finali. Ammontano a 500 i milioni stanziati per<br />
questi progetti attraverso il PNRR che giocano un ruolo chiave nell’avvio<br />
di un mercato dell’idrogeno. I progetti vincitori del bando sono in totale<br />
54, al Mezzogiorno è destinato il 50 per cento dei fondi. L’alto numero di<br />
proposte progettuali approvate (e molte non sono state finanziate per<br />
mancanza di fondi) dimostra la capacità della filiera di rispondere alle<br />
esigenze nazionali con progetti ad alto contenuto tecnologico. Nell’ottica<br />
di un ampliamento di questi progetti, è fondamentale il rafforzamento<br />
delle competenze degli enti territoriali e la semplificazione dei percorsi<br />
autorizzativi. Infine, affinché possa svilupparsi una mobilità idrogeno in<br />
tutte le tipologie, trasporto stradale, ferroviari nonché marittimo sarà imprescindibile<br />
un piano di sviluppo di una rete di stazioni di rifornimento<br />
di idrogeno e l’incentivo all’acquisto di veicoli a idrogeno. Altri temi affrontati<br />
nella capitale: l’essenziale ruolo degli incentivi, l’accesso ai finanziamenti<br />
e la formazione di nuove figure professionali.<br />
56 - 08/09 <strong>2023</strong>
Si dice che<br />
Si dice che<br />
GATE, ora si passa ai fatti<br />
Una formula pay-per-use per Iveco eDAILY. Tre i pacchetti<br />
a disposizione. Si parte dall’Italia, dal 2024 negli altri Paesi<br />
Liquidazioni più celeri con VAPP<br />
Un QR Code e una web app per trasmettere i dati sui sinistri<br />
in tempo reale e velocizzare le pratiche. Un’idea Metakol<br />
GATE - Green & Advanced Transport Ecosystem<br />
- debutta nel mercato italiano con un progetto<br />
pilota. La nuova società di Iveco Group da oggi<br />
offre una formula pay-per-use e flessibile per il<br />
noleggio a lungo termine del nuovo eDAILY.<br />
Ciascuno può scegliere la soluzione migliore<br />
in base alle proprie esigenze con tre diversi pacchetti:<br />
Easy, Energy ed eManager che comprendono<br />
opzioni per le stazioni di ricarica e servizi<br />
dedicati. Sostanzialmente si passa da un noleggio<br />
con canone mensile fisso a un'offerta<br />
su misura incentrata sull'utilizzo stimato del<br />
veicolo da parte dell'utente, con servizi premium<br />
e conguagli successivi basati sui consumi effettivi.<br />
Partner di GATE sono Bridgestone, con<br />
i suoi servizi di gestione degli pneumatici supportati<br />
dalla telematica e dall’intelligenza artificiale<br />
e wefox che propone prodotti assicurativi<br />
per garantire la piena conformità del nuovo business<br />
e gestire l'intero processo in chiave digitale.<br />
"Siamo pronti - ha dichiarato Simone<br />
Olivati, President, Financial Services Iveco<br />
Group e Head of GATE - a sbloccare il futuro e<br />
orgogliosi di accompagnare i nostri clienti verso<br />
la mobilità di domani, lavorando insieme al progresso<br />
di una società più sostenibile".<br />
È stato attivato anche un nuovo sito web dedicato,<br />
all'indirizzo www.gatesolutions.it.<br />
GATE arriverà in altri Paesi europei nel corso<br />
del prossimo anno.<br />
Semplificare e rendere più celere<br />
la denuncia dei sinistri alle imprese<br />
assicuratrici per rendere<br />
più rapida la liquidazione: è<br />
l’obiettivo della nuova tecnologia<br />
brevettata da Metakol, azienda<br />
genovese specializzata nell’insurtech.<br />
Il sistema prevede il rilascio<br />
all’assicurato di un QR<br />
Code associato a una web app<br />
denominata VAPP che consente<br />
di effettuare scatti fotografici<br />
nell’imminenza dell’evento, di fotografare<br />
il modulo CAI sottoscritto<br />
dai conducenti e di raccogliere<br />
i dati essenziali ai fini<br />
della denuncia del sinistro stesso.<br />
Tutte le fotografie sono certificate nella loro<br />
autenticità, oltre a essere geolocalizzate e associate<br />
a una marca temporale e alle condizioni<br />
meteo del momento. I dati raccolti da VAPP<br />
vengono trasmessi tempo reale<br />
alla compagnia di assicurazione<br />
convenzionata con Metakol o<br />
allo stesso assicurato. Nei casi<br />
dove non è in discussione la responsabilità<br />
del sinistro, il sistema,<br />
d’intesa con l’impresa di assicurazione,<br />
può anche<br />
appoggiarsi a un primario studio<br />
peritale che 24 ore su 24, tutti i<br />
giorni della settimana, da remoto<br />
può procedere a un’immediata<br />
stima del danno. In sostanza<br />
il sinistro potrebbe essere liquidato<br />
a poche ore dall’evento. A<br />
livello corporate, Feder<strong>trasporti</strong>,<br />
aggregazione di aziende di autotrasporto<br />
con un parco di 5.000 veicoli, sarà<br />
la prima realtà in Italia a mettere a disposizione<br />
dei conducenti dei camion delle diverse flotte<br />
associate Vapp.<br />
Dal vento alle ruote<br />
Inaugurata a Vado Ligure la prima stazione di ricarica<br />
direttamente collegata a un parco eolico<br />
KRONE<br />
AUTO<br />
MATION<br />
SUSTAIN<br />
ABILITY<br />
ELECTRI<br />
FICATION<br />
DIGITALI<br />
ZATION<br />
58 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
È stata inaugurata in Italia, a Vado Ligure - nelle<br />
immediate vicinanze del corridoio mediterraneo,<br />
il terzo dei dieci assi prioritari del sistema<br />
di reti transeuropee dei <strong>trasporti</strong> (TEN-T) - la prima<br />
stazione di ricarica pubblica per auto e mezzi<br />
pesanti, direttamente collegata al limitrofo<br />
parco eolico Rocche Bianche. L’apertura dell’impianto<br />
realizzato da RICARICA, società del<br />
Gruppo FERA (Fabbrica Energie Rinnovabili<br />
Alternative), rappresenta un’iniziativa pioneristica<br />
per un trasporto decarbonizzato e sostenibile<br />
che è stata sostenuta da istituzioni e imprese<br />
del mondo dei <strong>trasporti</strong>, dell’automotive<br />
e dell’energia, tra le quali Scania. Lo spazio di<br />
2mila metri quadrati ospita16 colonnine: da 75<br />
kW, da 350 kW e i Supercharger Tesla.<br />
“Il collegamento diretto tra un parco eolico e le<br />
infrastrutture di ricarica elettriche - ha commentato<br />
Cesare Fera, presidente del Gruppo FERA<br />
- è il primo caso in Italia. Si ha a disposizione la<br />
produzione di un impianto eolico da 9,2 MW, sufficiente<br />
a ricaricare potenzialmente oltre 90 veicoli<br />
contemporaneamente in modalità Ultra Fast.<br />
La connessione diretta consente di bypassare<br />
la rete pubblica, così da utilizzare energia esclusivamente<br />
eolica prodotta contestualmente alla<br />
ricarica (Wind-to-Wheels, ‘dal vento alle ruote’).<br />
Dal piazzale della Stazione di RICARICA sono<br />
visibili le turbine eoliche disposte sulla collina<br />
sovrastante. Si può, quindi, parlare di ‘ricarica<br />
eolica’ con il chilowattora di energia a chilometro<br />
zero che si traduce in un’offerta al pubblico molto<br />
competitiva”.<br />
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Un calendario fitto, fitto<br />
I tanti appuntamenti autunnali per chi opera nel mondo<br />
automotive a tutti i livelli. Da Service Day a Ecomondo<br />
Autunno caldo per l’automotive con<br />
tantissimi appuntamenti per chi<br />
opera in questo settore. È in calendario<br />
presso il Centro Congressi<br />
Veronafiere, i prossimi 27 e 28 ottobre,<br />
Service Day (www.serviceday.it).<br />
L’evento di Quintegia nato<br />
da un’idea di AsConAuto, torna<br />
dopo la pandemia con la medesima<br />
formula: tantissimi<br />
workshop dedicati al post-vendita<br />
(mercato, futuro e tecnologia,<br />
gestione officina, servizi innovativi,<br />
consumatori, marketing e digitale,<br />
persone e carrozzeria sono i macrotemi sul tavolo),<br />
uno spazio espositivo e tante occasioni<br />
per il networking. Concessionari e riparatori autorizzati,<br />
officine indipendenti e carrozzerie, case<br />
automobilistiche e aziende della filiera post-vendita<br />
sono il target di questa kermesse.<br />
Dal 7 al 10 novembre presso la fiera di Rimini<br />
va, invece, in scena la 26° edizione di Ecomondo<br />
(www.ecomondo.com), che si ripropone come<br />
il principale punto di incontro e di dialogo tra<br />
industrie, stakeholder, policy maker, opinion leader,<br />
autorità locali sull’economia circolare, il luogo<br />
in cui mettere a sistema tutti gli elementi<br />
chiave che definiscono le strategie di sviluppo<br />
della politica ambientale dell’Unione Europea.<br />
Dal 16 al 18 novembre, presso il Quartiere fieristico<br />
di Bologna, si terrà Futurmotive Expo &<br />
Talks (www.futurmotive.com), ‘prima’ di un evento<br />
dedicato a tecnologie e transizione energetica.<br />
Organizzato da Autopromotec, sarà focalizzato<br />
sulle sfide della transizione energetica ed ecologica<br />
e sui nuovi modelli di business nel settore.<br />
Dalla generazione dei materiali e delle energie,<br />
alle infrastrutture e città intelligenti, alla interconnessione<br />
uomo-macchina per la manutenzione<br />
dell’auto computerizzata: di questo e molto altro<br />
si parlerà nel capoluogo emiliano dove si potrà<br />
visitare anche un ampio spazio espositivo.<br />
Come da tradizione a Lione Eurexpo, si svolgerà<br />
dal 21 al 25 novembre la 17° edizione del<br />
Solutrans (www.solutrans.eu), la più grande<br />
riunione di costruttori di veicoli pesanti in<br />
Europa nel <strong>2023</strong>. Saranno presenti, tra gli altri<br />
Daf, Ford Trucks, Iveco, Man, Mercedes-Benz,<br />
Renault Trucks e Scania oltre ai principali brand<br />
di rimorchi e semirimorchi.<br />
Ancora a novembre, il 29 e il 30, Parma diventerà<br />
la capitale della mobilità sostenibile con<br />
MobyDixit (www.mobydixit.it,), presso il<br />
Paganini Congressi, preceduto da una serie di<br />
appuntamenti sul tema denominati MobilityTalk.<br />
Ospiterà la conferenza PUMS sui Piani Urbani<br />
della Mobilità Sostenibile e la conferenza<br />
Nazionale sul Mobility Management e la<br />
Mobilità Sostenibile, un momento di riflessione<br />
fondamentale per i principali soggetti nazionali<br />
coinvolti nei processi di gestione della mobilità<br />
urbana in Italia.<br />
C’è decisamente più tempo per organizzare la<br />
propria presenza a Transpotec Logitec<br />
(www.transpotec.com), evento leader in Italia<br />
per l’autotrasporto e la logistica, che tornerà,<br />
dall’8 al 11 maggio 2024, presso Fiera Milano.<br />
Oltre a un’ampia vetrina per veicoli, servizi e prodotti<br />
sarà un’occasione per affrontare i tanti<br />
temi chiave per il settore.<br />
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Agosto<br />
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do<br />
1 2 3 4 3 5 4 6 1<br />
7 8 9 10 11 3 12 4 13 1<br />
14 15 1 16 17 18 19 2 20 1<br />
21 22 23 24 25 26 2 27 1<br />
28 29 30 31<br />
Settembre<br />
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do<br />
1 2 3 1<br />
4 5 6 7 8 9 10 1<br />
11 12 13 14 15 16 17 1<br />
18 19 20 21 22 23 24 1<br />
25 26 27 28 29 30<br />
1 dalle ore 7,00 alle ore 22,00 - 2 dalle ore 8,00 alle ore 16,00 - 3 dalle ore 16,00 alle ore 22,00<br />
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nella versione elettrica 35Q MH2 122 Cv con<br />
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59 mesi, primo canone da 15.420 euro, riscatto<br />
a 23.544, Tan 5,99%, Taeg 7,09%.<br />
Doblò Van CH1 1.5 BlueHdi (N1) 100 Cv MT6 è<br />
offerto a 209 euro al mese per 59 mesi, primo<br />
canone anticipato da 5.812 euro, riscatto a 6.688,<br />
Tan 5,99%, Taeg 7,73%; nella versione Van BEV<br />
CH1 (N1) con Pacco batterie da 50kW, 405 euro<br />
al mese per 59 mesi, primo canone da 6.162 euro,<br />
riscatto a 9.490, Tan 5,99%, Taeg 7,70%.<br />
Scudo ICE Van L2H1 1.5 BlueHdi (N1) 100 Cv<br />
MT6 è proposto a 249 euro al mese per 59 mesi,<br />
primo canone anticipato da 5.850 euro, riscatto<br />
a 9.602, Tan 5,99%, Taeg 7,67%; nella versione<br />
BEV Van L2H1 (N1) con Pacco batterie da 50kW,<br />
305 euro per 59 mesi, primo canone da 9.903<br />
euro, riscatto a 9.416, Tan 5,99%, Taeg 7,73%. Nei<br />
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Idea Ford<br />
Con Idea Ford Business, Transit Courier Trend<br />
1.5 TDCi 75 Cv Euro 6.2 MY<strong>2023</strong> è offerto, solo<br />
in pronta consegna, a 125 euro al mese per 48<br />
mesi, anticipo di 4.050 euro, Tan 5,95%, Taeg<br />
8,13%; stesse condizioni per Nuovo Ranger<br />
Doppia Cabina Limited 2.0 EcoBlue 170 Cv 4x4<br />
MY<strong>2023</strong>.75, proposto a 347 euro per 48 mesi,<br />
anticipo di 5.000 euro, Tan 5,95%, Taeg 6,86%.<br />
Transit Van Trend 290 L2H2 EcoBlue 130 Cv<br />
Euro 6.2 MY<strong>2023</strong>.5 è offerto, a fronte di rottamazione<br />
o permuta di un veicolo immatricolato<br />
prima del 31 dicembre 2016, a 269 euro al mese<br />
per 48 mesi, anticipo di 4.650 euro, Tan 5,95%,<br />
Taeg 7,14%. Stesse condizioni per Transit con<br />
Cassone Fisso Trend 350 L3 EcoBlue 130 Cv<br />
Euro 6.2 Trazione Anteriore MY<strong>2023</strong>.5, propo-<br />
sto a 319 euro al mese per 48 mesi, anticipo di<br />
5.400 euro, Tan 5,95%, Taeg 7,04%; per Nuovo<br />
Transit Custom Van Trend 280 L1H1 EcoBlue<br />
136 Cv Euro 6.2 MY<strong>2023</strong>.75, offerto a 239 euro<br />
al mese per 48 mesi, anticipo di 4.800 euro, Tan<br />
5,95%, Taeg 7,21%; e per Transit con Cassone<br />
Ribaltabile Trend 350 L2 EcoBlue 130 Cv Euro<br />
6.2 Trazione Posteriore RG MY<strong>2023</strong>.5, proposto<br />
a 369 euro al mese per 48 mesi, anticipo di<br />
5.800 euro, Tan 5,95%, Taeg 6,94%.<br />
Previste anche soluzioni alternative in NLT.<br />
Iveco<br />
Ecosmart<br />
Acquistando un S-Way Fuel Hero con motore<br />
Cursor 13 da 490 cavalli, è incluso nel prezzo il<br />
corso di guida Ecosmart. Per attivare la promo<br />
è necessario sottoscrivere un contratto di connettività<br />
e avere installato una Connectivity Box<br />
Iveco e l’opzionale DSE per la trasmissione dati.<br />
Sul fronte leggeri, Daily in pronta consegna è proposto<br />
in leasing al tasso dell’1,99% con terzo<br />
anno di garanzia estesa a 99 euro, mentre Daily<br />
con cassone è in promo a partire da 32.900 euro.<br />
MAN<br />
Ricambi<br />
Sino a fine anno, per i veicoli immatricolati da più<br />
di 5, con MAN Lion Plus sconti fino al 27% sugli<br />
ammortizzatori, fino al 30 su cristalli, filtri, parti<br />
frizione, parti motore, soffietti, fino al 32 su parti<br />
impianto frenante e fino al 40% sui fluidi.<br />
Mercedes-Benz<br />
Noleggio a lungo termine<br />
NLT a condizioni vantaggiose fino al 30 <strong>settembre</strong>:<br />
per Vito 116 F Long, anticipo di 3.000 euro e<br />
48 canoni da 560 euro per 80.000 km; per EQV<br />
300 Long, anticipo di 5.000 euro e 24 canoni da<br />
1.390 euro per 30.000 km; per Classe V 250 d<br />
Automatic Sport Long, anticipo di 4.000 euro e<br />
48 canoni da 890 euro per 80.000 km; per EQT<br />
200 Sport, anticipo di 3.000 euro e 36 canoni da<br />
730 euro per 80.000 km. L’Iva è sempre esclusa.<br />
Nissan<br />
Easy Leasing<br />
Con la formula Easy Leasing, Townstar Van L1<br />
130 Cv Acenta è proposto a 220 euro al mese<br />
per 48 mesi, anticipo di 5.808 euro, riscatto a<br />
5.753 euro, Tan 4,99%, Taeg 7,78%; nella versione<br />
EV Van L1 Acenta, 6.000 euro di ecoincentivi, canone<br />
a 260 euro al mese per 60 mesi, anticipo di<br />
8.012 euro, riscatto a 7.681, Tan 4,99%, Taeg<br />
6,60%. Primastar Van L1H1 27 Q 110 Cv Acenta<br />
Work è proposto a 279 euro per 59 mesi, anticipo<br />
di 6.935 euro, riscatto a 5.876, Tan 7,99%, Taeg<br />
10,29%. Interstar Van L1P1H1 110 Cv Acenta è<br />
offerto a 279 euro al mese per 48 mesi, anticipo<br />
di 8.117 euro, riscatto a 7.551, Tan 4,99%, Taeg<br />
6,92%. Iva, messa su strada, Ipt e contributo Pfu<br />
esclusi. Fino al 30 <strong>settembre</strong>.<br />
Opel<br />
Leasing PRO<br />
Con Leasing PRO, al netto dell’Iva, Combo Cargo<br />
1.5 Diesel 100 Cv MT6 - Edition è offerto a 159<br />
euro al mese per 59 mesi/100.000 km, anticipo<br />
di 5.083 euro, riscatto a 6.443, Tan 5,99%, Taeg<br />
7,67%; nella versione Electric, con Pacco batterie<br />
da 50kW, 199 euro al mese per 59 mesi/100.000<br />
km, anticipo di 6.598 euro, riscatto a 7.982, Tan<br />
5,99%, Taeg 7,66%.<br />
Movano Blue HDi 140 S&S L1H1 33q è proposto<br />
a 259 euro al mese per 59 mesi/100.000<br />
km, anticipo di 6.633 euro, riscatto a 10.171,<br />
Tan 5,99%, Taeg 7,66%; nella versione Electric,<br />
con Pacco batterie da 37kW, 449 euro al mese<br />
per 59 mesi/100.000 km, anticipo di 17.459<br />
euro, riscatto a 20.157, Tan 5,99%, Taeg 7,13%.<br />
Vivaro 1.5 Diesel 100 Cv S&S MT6 Enjoy è offerto<br />
a 229 euro al mese per 59 mesi/100.000<br />
km, anticipo di 7.178 euro, riscatto a 7.696, Tan<br />
5,99%, Taeg 7,71%; nella versione Electric, con<br />
Pacco batterie da 50kW, 249 euro al mese per<br />
59 mesi/100.000 km, anticipo di 11.546 euro, riscatto<br />
a 7.742, Tan 5,99%, Taeg 7,73%. Tutti i modelli<br />
elettrici beneficiano degli incentivi statali.<br />
Piaggio<br />
Leasing<br />
Porter NP6 è proposto in leasing, fino al 30 <strong>settembre</strong>,<br />
con il 20% di anticipo sui 23.000 euro a<br />
listino e 59 rate a 348,91 euro più 26,45 di assicurazione<br />
furto/incendio; riscatto finale 1%, Tan<br />
4,99%. Inoltre, le aziende aderenti a Confcommercio<br />
Imprese beneficeranno di uno sconto o<br />
supervalutazione dell’usato di 1.000 euro + Iva<br />
per l’acquisto di un veicolo della gamma NP6.<br />
Scania<br />
Assistenza<br />
Per i truck con oltre 36 mesi di vita ecco SENIOR,<br />
il piano di manutenzioni S, M, L raggruppate in<br />
pacchetti da 2, 3 o 4 ispezioni. Per l’intera durata<br />
del contratto, sconto del 20% sugli interventi di<br />
officina e sui ricambi. In abbinamento alla manutenzione,<br />
4 soluzioni di riparazioni in garanzia<br />
a prezzo fisso: Centraline, SCR, DPF e Driveline.<br />
Volkswagen<br />
Service<br />
Valida fino al 30 <strong>settembre</strong> Promozione Service<br />
25, che garantisce il 25% di sconto sui ricambi<br />
originali impiegati per la manutenzione/riparazione<br />
dei veicoli commerciali immatricolati entro<br />
il 31 dicembre 2019. Rientrano nella promo: filtri,<br />
liquidi, pastiglie e dischi freno, spazzole, cinghia<br />
e codici componenti kit cinghia, frizione, lampade<br />
a incandescenza e allo xeno, batteria, parabrezza.<br />
62 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
08/09 <strong>2023</strong> - 63
In vetrina<br />
SU E GIÙ<br />
Ci sono<br />
piccoli oggetti<br />
che possono<br />
semplificare<br />
la vita di chi<br />
ogni giorno si<br />
trova a fare su<br />
e giù dal vano<br />
di carico del<br />
camion. È il caso della pedana per la<br />
salita pieghevole di Lampa. Realizzata<br />
in acciaio zincato antiscivolo, misura<br />
17 per 19,5 cm e pesa meno di 1,5 kg.<br />
Si può montare sulle sponde laterali o<br />
posteriore attraverso 4 viti - non<br />
incluse nella confezione - e fornisce un<br />
utile supporto al piede. Presso i<br />
rivenditori Lampa o gli store on-line a<br />
25,13 euro, Iva inclusa.<br />
SEMPRE CARICHI<br />
Si rinnova la gamma Intec i-Starter di batterie di emergenza<br />
multifunzione ai polimeri di Litio, con i nuovi modelli 2.9 e 3.6 in<br />
grado di avviare mezzi con la batteria scarica e di ricaricare i<br />
dispositivi elettronici più diffusi. Il modello 3.6 è destinato a un uso<br />
professionale e può essere utilizzato anche su veicoli commerciali.<br />
Offre uno schermo a Led di facile lettura su cui è riportato il livello<br />
di carica e diverse uscite: 12 V per l’avviamento, 15 V, Usb tipo<br />
Quick Charge 3.0 per la ricarica ultrarapida dei dispositivi<br />
compatibili e PD30W Power Delivery, una tecnologia universale che<br />
può fornire potenza fino a 30 W tramite Usb-C. L’i-Starter 3.6 si<br />
ricarica in poche ore. Il peso<br />
contenuto lo rende maneggevole<br />
e facile da trasportare. È dotato<br />
di lampada a Led integrata con<br />
luce fissa, lampeggiante o SOS<br />
e viene fornito in una pratica<br />
valigetta che contiene i cavi di<br />
avviamento. Presso i migliori<br />
rivenditori o su www.intec.it a<br />
245,22 euro, Iva inclusa.<br />
Un libro a bordo<br />
Titolo: ELP<br />
Autori: Antonio Manzini<br />
Editore: Sellerio<br />
Anno: <strong>2023</strong><br />
Prezzo: € 17,00 (eBook € 19,99)<br />
Torna il vicequestore Rocco<br />
Schiavone, uno dei più amati<br />
personaggi del giallo<br />
italiano, questa volta<br />
impegnato in due casi e<br />
altrettante inchieste. Tutto ha inizio quando il<br />
vicequestore viene a sapere di una signora picchiata<br />
dal marito e non si trattiene, “come una belva sfoga<br />
la sua rabbia incontenibile”: “un buon suggerimento”<br />
per comportamenti futuri. Solo che lo stesso uomo<br />
l’indomani viene trovato ucciso con un colpo di<br />
pistola. Uno strano assassinio, su cui Schiavone<br />
deve aprire un’inchiesta da subito contorta da fatti<br />
personali. Nel caso è implicata una società che<br />
sembra una pura copertura. Ma dietro qualcosa<br />
stride e fa attrito fino a bloccare completamente<br />
Rocco sull’orlo della soluzione. Intanto crescono in<br />
aggressività gli atti dell’ELP, l’Esercito di Liberazione<br />
del Pianeta, impegnato a liberare animali<br />
d’allevamento in autostrada.<br />
Il brusco vicequestore dovrà investire nell’indagine<br />
tutta la sua irruente e sincera passionalità, e tutta la<br />
tenerezza della sua invincibile malinconia.<br />
LA FAMIGLIA CRESCE<br />
Apollo Tyres amplia la gamma EnduRace RT2<br />
per autocarri e rimorchi con l’introduzione del<br />
385/55 per cerchi da 22,5 pollici. Sviluppato e<br />
prodotto in Europa, presenta un disegno del<br />
battistrada innovativo che consente un’usura<br />
uniforme e una distribuzione omogenea della<br />
pressione su un’ampia area di contatto,<br />
riducendo la resistenza al rotolamento, la<br />
rumorosità e i costi dell’intero ciclo di vita. Una<br />
carcassa rinforzata e la mescola<br />
del battistrada che riduce<br />
l’abrasione e l’accumulo di<br />
calore consentono di offrire<br />
una maggiore resistenza.<br />
EnduRace RT2 è certificato<br />
per l’aderenza alla neve<br />
con il simbolo three-peak<br />
mountain snowflake, che<br />
garantisce alti livelli di<br />
prestazioni e sicurezza<br />
con qualsiasi condizione<br />
atmosferica.<br />
64 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it
Archivio<br />
TUTTE LE PROVE V&T CAMION&LCV<br />
Citroën Berlingo BlueHDi 100 S&S E6<br />
km/l 12,81 (l/100km 7,80) - adblue% 18,96<br />
km/h 48,6 - kg 1.970 - index 484,3 V&T 795<br />
Citroën Jumpy 2.0 HDi 136 Fap E4<br />
km/l 8,79 (l/100km 11,38) - km/h 51,0<br />
kg 2.930 - index 460,1 V&T 714<br />
Dacia Dokker Focaccia pick-up 1.5 dCi 90 Cv E6b<br />
km/l 14,18 (l/100km 7,05) - adblue% --<br />
km/h 47,4 - kg 1.950 - index 509,2 V&T 828<br />
Dacia Dokker Van 1.5 dCi 90 Cv E5<br />
km/l 15,43 (l/100km 6,47) - km/h 52,3<br />
kg 1.960 - index 533,1 V&T 766<br />
Dacia Logan Pick Up 1.5 Dci E4<br />
km/l 13,72 (l/100km 7,30) - km/h 37,4<br />
kg 1.940 - index 475,9 V&T 738<br />
Fiat Doblò Cargo 95 EcoJet E6b<br />
km/l 15,30 (l/100km 6,54) - adblue% --<br />
km/h 49,7 kg 2.070 - index 525,1 V&T 810<br />
Fiat Doblò Cargo 1.3 Multijet II 66 kW Euro 5+<br />
km/l 14,47 (l/100km 6,90) - km/h 48,9<br />
kg 2.070 - index 516,1 V&T 794<br />
Fiat Doblò Cargo 1.6 Multijet E5<br />
km/l 12,06 (l/100km 8,29) - km/h 50,56<br />
kg 2.375 - index 496,9 V&T 756<br />
Fiat Doblò Cargo 1.4 T-Jet Cng E5<br />
km/kg 15,8 (kg/100km 6,33) - km/h 38,8<br />
kg 2.400 - index 497,5 V&T 757<br />
Fiat Doblò Cargo XL 2.0 Mjet Power E5<br />
km/l 12,52 (l/100km 7,99) - km/h 49,7<br />
kg 2.500 - index 499,4 V&T 775<br />
Fiat Fiorino Cargo 1.3 Mjet 16v E4<br />
km/l 17,22 (l/100km 5,81) - km/h 49,3<br />
kg 1.870 - index 539,8 V&T 716<br />
Fiat Fiorino Adventure 1.3 Mjet 16v E5<br />
km/l 15,62 (l/100km 6,40) - km/h 51,8<br />
kg 1.780 - index 533,1 V&T 749<br />
Fiat Talento 125 EcoJet E6<br />
km/l 7,54 (l/100km 13,27) - adblue% 2,199<br />
km/h 41,7 - kg 2.900 - index 418,0 V&T 825<br />
Ford Fiesta Van 1.4 Tdci E4<br />
km/l 13,2 (l/100km 7,57) - km/h 38,8<br />
kg 1.560 - index 475,7 V&T 733<br />
Ford Transit M 280 2.2 TDCi E4<br />
km/l 10,56 (l/100km 9,47) - km/h 35,9<br />
kg 2.880 - index 441,2 V&T 709<br />
Ford Transit Connect 1.6 Tdci 115 E5<br />
km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 51,4<br />
kg 2.350 - index 507,0 V&T 779<br />
Ford Transit Connect 1.5 Tdci E6d-Temp<br />
km/l 12,18 (l/100km 8,21) - adblue% 10,071<br />
km/h 51,8 - kg 2.240 - index 490,5 V&T 838<br />
Ford Transit Courier 1.5 Tdci E5<br />
km/l 14,28 (l/100km 7,00) - km/h 49,7<br />
kg 1.790 - index 516,1 V&T 788<br />
Ford Transit Courier 1.5 Tdci 100 Cv E6d-Temp<br />
km/l 14,60 (l/100km 6,85) - adblue% -<br />
km/h 48,9 - kg 1.800 - index 517,2 V&T 841<br />
Ford Transit Custom 300 2.0 Tdci E6<br />
km/l 10,92 (l/100km 9,15) - adblue% 7,970<br />
km/h 50,6 - kg 3.000 - index 475,7 V&T 823<br />
Ford Transit Custom 310 2.2 TDCi E5<br />
km/l 10,17 (l/100km 9,83) - km/h 48,6<br />
kg 3.100 - index 471,5 V&T 770<br />
Ford Transit Custom 2.0 TDCi 130 Cv E6<br />
km/l 10,84 (l/100km 9,22) - km/h 50,5<br />
kg 2.860 - index 475,5 V&T 802<br />
Ford Transit Custom Trail 340 L1H1 E6D-Temp<br />
km/l 10,51 (l/100km 9,51) - adblue% 7,157<br />
km/h 48,2 - kg 3.400 - index 466,1 V&T 855<br />
Hyundai H-1 2.5 CRDi Vgt E4<br />
km/l 9,92 (l/100km 10,08) - km/h 48,9<br />
kg 3.210 - index 469,3 V&T 720<br />
Mercedes-Benz Citan 109 Cdi E5<br />
km/l 14,98 (l/100km 6,67) - km/h 51,4<br />
kg 1.960 - index 526,9 V&T 769<br />
Mercedes-Benz Citan 111 Cdi E6<br />
km/l 13,70 (l/100km 7,29) - km/h 51,8<br />
kg 1.950 - index 516,2 V&T 806<br />
Mercedes-Benz Citan 112 Cdi Long E6D<br />
km/l 12,85 (l/100km 7,78) - adblue% 10<br />
km/h 47,1 - kg 2.020 - index 486,1 V&T 856<br />
Mercedes-Benz Vito 111 Cdi E5b+<br />
km/l 10,76 (l/100km 9,29) - km/h 48,57<br />
kg 2.800 - index 478,2 V&T 790<br />
Mercedes-Benz Vito 113 Cdi E5<br />
km/l 9,52 (l/100km 10,50) - km/h 48,9<br />
kg 2.800 - index 464,5 V&T 763<br />
Mercedes-Benz Vito 114 Cdi Long E6<br />
km/l 10,92 (l/100km 9,15) - adblue% 3,188<br />
km/h 48,9 kg 2.800 - index 477,4 V&T 809<br />
Mercedes-Benz Vito 114 Cdi Long E6d-Temp<br />
km/l 10,44 (l/100km 9,58) - adblue% 12,183<br />
km/h 46,4 kg 2.800 - index 454,8 V&T 846<br />
Mercedes-Benz Vito 115 Cdi City E4<br />
km/l 9,34 (l/100km 10,71) - km/h 29,6<br />
kg 2.800 - index 407,8 V&T 724<br />
Mercedes-Benz Vito 116 Cdi Long E6d-temp<br />
km/l 10,76 (l/100km 9,29) - adblue% 16,230<br />
km/h 52,3 - kg 2.800 - index 467,5 V&T 853<br />
Nissan Interstar dCi 120 E4<br />
km/l 8,37 (l/100km 11,95) - km/h 47,4<br />
kg 3.290 - index 446,3 V&T 717<br />
Nissan Nv 200 1.5 dCi E4<br />
km/l 12,55 (l/100km 7,94) - km/h 49,7<br />
kg 2.015 - index 500,2 V&T 735<br />
Nissan Nv 250 L1 95 Cv E6d-Temp<br />
km/l 15,14 (l/100km 6,60) - adblue% 6,627<br />
km/h 47,8 – kg 1.980 – index 512,9 V&T 845<br />
Nissan Nv 300 dCi 120 E6b<br />
km/l 10,60 (l/100km 9,44) - adblue% 5,155<br />
km/h 47,4 – kg 2.800 – index 467,6 V&T 811<br />
Nissan Primastar 115 Dci E4<br />
km/l 12,00 (l/100km 8,33) - km/h 49,3<br />
kg 2.720 - index 493,2 V&T 711<br />
Opel Vivaro 2.0 Cdti 120 E4<br />
km/l 10,28 (l/100km 9,73) - km/h 50,5<br />
kg 2.770 - index 477,4 V&T 725<br />
Peugeot Bipper 1.4 Hdi 70 Cv E4<br />
km/l 16,63 (l/100km 6,01) - km/h 49,7<br />
kg 1.830 - index 536,3 V&T 727<br />
Peugeot Boxer 333 2.2 HDi 130 E5<br />
km/l 9,76 (l/100km 10,24) - km/h 47,45<br />
kg 3.250 - index 463,8 V&T 787<br />
Peugeot Expert Standard 2.0 BlueHdi 150 Cv E6b<br />
km/l 10,19 (l/100km 9,81) - adblue% 6,937<br />
km/h 51,4 kg 2.730 - index 470,0 V&T 807<br />
Peugeot Partner 1.6 Hdi 90 Cv E4<br />
km/l 12,35 (l/100km 8,09) - km/h 54,1<br />
kg 2.270 - index 508,4 V&T 731<br />
Peugeot Partner 1.6 E-Hdi 90 Cv E5<br />
km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 45,7<br />
kg 2.170 - index 492,3 V&T 772<br />
Piaggio Porter EcoPower 1.3 16V Bi-Fuel E4<br />
km/l 7,92 (l/100km 12,62) - km/h 35,7<br />
kg 1.580 - index 409,8 V&T 730<br />
Piaggio Porter Maxxi D120 E5<br />
km/l 11,46 (l/100km 8,73) - km/h 48,6<br />
kg 2.200 - index 485,8 V&T 748<br />
Piaggio Porter NP6 LR HD Top Gpl E6D<br />
km/l 6,94 (l/100km 14,41) - km/h 40,3<br />
kg 2.800 - index 408,9 V&T 862<br />
Renault Express Van 1,5 Blue dCi 95 E6d-Temp<br />
km/l 14,90 (l/100km 6,71) - adblue% 5,797<br />
km/h 44,4 - kg 2.000 - index 502,2 V&T 858<br />
Renault Kangoo Express 1.5 dCi 90 Cv E5<br />
km/l 13,38 (l/100km 7,47) - km/h 50,1<br />
kg 2.260 - index 508,9 V&T 756<br />
Renault Kangoo Express 1.5 dCi 105 Cv E4<br />
km/l 13,71 (l/100km 7,29) - km/h 50,1<br />
kg 2.010 - index 511,9 V&T 726<br />
Renault Kangoo Exp Compact 1.5 dCi 86 E4<br />
km/l 13,60 (l/100km 7,35) - km/h 50,6<br />
kg 1.770 - index 512,2 V&T 736<br />
Renault Kangoo Express New 1.5 dCi 90 Cv E5<br />
km/l 15,46 (l/100km 6,47) - km/h 54,65<br />
kg 1.940 - index 527,5 V&T 774<br />
Renault Kangoo Van 1.5 Blue dCi 95 Cv<br />
km/l 14,06 (l/100km 7,11) - adblue% 9,576<br />
km/h 45 - kg 2.027 - index 492,8 V&T 865<br />
Renault Trafic 1.6 dCi 120 Energy E5<br />
km/l 11,83 (l/100km 8,45) - km/h 48,6<br />
kg 2.750 - index 489,7 V&T 782<br />
Renault Trafic Energy dCi 170 Edc E6D-Temp<br />
km/l 10,32 (l/100km 9,69) - adblue% 5,020<br />
km/h 49,7 - kg 2.900 - index 470,0 V&T 844<br />
Toyota Proace 1.6D 115 Cv S&S E6<br />
km/l 10,40 (l/100km 9,61) - adblue% 13,158<br />
km/h 49,3 - kg 2.600 - index 460,0 V&T 803<br />
Volkswagen Caddy 2.0 Tdi BlueMotion E6<br />
km/l 16,88 (l/100km 5,92) - adblue% 6,57<br />
km/h 50,1 - kg 1.970 - index 533,9 V&T 792<br />
Volkswagen Caddy Cargo 2.0 Tdi Scr Dsg E6d<br />
km/l 14,85 (l/100km 6,73) - adblue% 7,225<br />
km/h 57,1 - kg 2.250 - index 533,0 V&T 850<br />
Volkswagen Caddy Maxi 1.6 Tdi E5<br />
km/l 11,59 (l/100km 8,63) - km/h 49,7<br />
kg 2.260 - index 489,9 V&T 750<br />
Volkswagen Transporter T6 2.0 Tdi 4Motion E6<br />
km/l 10,72 (l/100km 9,33) - adblue% 5,214<br />
km/h 50,1 - kg 2.780 - index 475,4 V&T 804<br />
Volkswagen Transporter 6.1 2.0 Tdi E6d-Temp<br />
km/l 13,32 (l/100km 7,51) - adblue% 5,181<br />
km/h 47,8 - kg 2.800 - index 497,4 V&T 835<br />
Effedi Gasolone Fd 35 E4<br />
km/l 9,51 (l/100km 10,52) - km/h 38,1<br />
kg 3.230 - index 436,3 V&T 713<br />
Fiat Ducato 35 2.2 Multijet 3 180 E6d<br />
km/l 9,86 (l/100km 10,14) - adblue% 8,629<br />
km/h 39,54 - kg 3.500 - index 434,2 V&T 861<br />
Fiat Ducato 35 2.3 Multijet 2 140 At9 E6d-temp<br />
km/l 10,40 (l/100km 9,61) - adblue% 8,097<br />
km/h 44,7 - kg 3.500 - index 455,0 V&T 852<br />
Fiat Ducato Multijet 115 E5<br />
km/l 10,80 (l/100km 9,26) - km/h 46,4<br />
kg 3.430 - index 473,1 V&T 753<br />
Fiat Ducato Maxi Multijet2 150 E5<br />
km/l 9,83 (l/100km 10,17) - km/h 48,6<br />
kg 3.460 - index 467,5 V&T 761<br />
Fiat Ducato Multijet 160 E4<br />
km/l 8,81 (l/100km 11,35) - km/h 45,7<br />
kg 3.410 - index 447,9 V&T 722<br />
Fiat Ducato Multijet 180 E5+<br />
km/l 8,97 (l/100km 11,15) - km/h 47,8<br />
kg 3.500 - index 455,0 V&T 789<br />
Fiat Ducato 140 Natural Power E6<br />
km/kg 8,70 (kg/100km 11,49) - km/h 48,57<br />
kg 3.450 - index 453,5 V&T 797<br />
Ford Transit 140 T350 Awd E4<br />
km/l 7,53 (l/100km 13,28) - km/h 54,2<br />
kg 3.480 - index 449,5 V&T 744<br />
Ford Transit 155 Cv 350 E5+<br />
km/l 8,71 (l/100km 11,47) - km/h 46,0<br />
kg 3.420 - index 447,4 V&T 784<br />
Ford Transit 350 2.0 Tdci EcoBlue Hybrid L3H3 E6d-temp<br />
km/l 12,88 (l/100km 7,76) - adblue% 9,398<br />
km/h 49,7 - kg 3.500 - index 493,6 V&T 842<br />
Ford Transit 350 trail 2.0 Tdci Awd E6d-temp<br />
km/l 7,78 (l/100km 12,86) - adblue% 5,673<br />
km/h 52,72 - kg 3.500 - index 441,5 V&T 849<br />
Iveco Daily 35S21 E5<br />
km/l 8,94 (l/100km 11,19) - km/h 31,31<br />
kg 3.485 - index 409,0 V&T 755<br />
Iveco Daily 35S15 E5<br />
km/l 11,08 (l/100km 9,01) - km/h 41,68<br />
kg 3.510 - index 463,7 V&T 767<br />
Man TgE 3.140 E6b<br />
km/l 9,34 (l/100km 10,70) - adblue% 11,818<br />
km/h 47,8 - kg 3.500 - index 444,5 V&T 839<br />
Mercedes-Benz Sprinter 314 Cdi E6c<br />
km/l 9,32 (l/100km 10,73) - adblue% 4,080<br />
km/h 47,8 - kg 3.500 - index 454,3 V&T 832<br />
Mercedes-Benz Sprinter 314 Cdi 4x4<br />
km/l 8,41 (l/100km 11,89) - adblue% 6,956<br />
km/h 45,3 - kg 3.500 - index 432,6 V&T 812<br />
n Lcv < 3,5 t<br />
n Lcv > 3,5 t<br />
n Distribuzione<br />
n Elettrici<br />
n Pick up<br />
n All terrain<br />
n Cantiere<br />
n Pesanti<br />
L’index performance<br />
tiene conto di<br />
consumo gasolio,<br />
eventuale AdBlue e<br />
media oraria. A indice<br />
maggiore corrisponde<br />
una migliore<br />
prestazione.<br />
66 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 08/09 <strong>2023</strong> - 67
Archivio<br />
TUTTE LE PROVE V&T CAMION&LCV<br />
Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi Long Ta Tp E6c<br />
km/l 8,57 (l/100km 11,66) - adblue% 3,336<br />
km/h 46,7 - kg 3.500 - index 442,9 V&T 821<br />
Mercedes-Benz Sprinter 315 Cdi E4<br />
km/l 8,19 (l/100km 12,21) - km/h 45,7<br />
kg 3.520 - index 439,7 V&T 710<br />
Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi E5<br />
km/l 8,70 (l/100km 11,49) - km/h 47,8<br />
kg 3.520 - index 451,5 V&T 743<br />
Mercedes-Benz Sprinter 316 Ngt E4<br />
km/kg 10,85 (kg/100km 9,22) - km/h 35,9<br />
kg 3.480 - index 444,2 V&T 732<br />
Mercedes-Benz Sprinter 319 Cdi E6<br />
km/l 8,38 (l/100km 11,93) - adblue% 2,852<br />
km/h 47,1 - kg 3.500 - index 441,9 V&T 776<br />
Nissan Cabstar 35.11 E4<br />
km/l 8,65 (l/100km 11,56) - km/h 38,3<br />
kg 3.620 - index 426,6 V&T 721<br />
Nissan Nv 400 F35.13 E5<br />
km/l 8,71 (l/100km 11,48) - km/h 50,15<br />
kg 3.450 - index 457,1 V&T 758<br />
Renault Mascott 150.35 DXi E4<br />
km/l 6,61 (l/100km 15,13) - km/h 48,9<br />
kg 3.470 - index 424,0 V&T 719<br />
Renault Master dCi 165 Energy E5b+<br />
km/l 8,40 (l/100km 11,89) - km/h 47,81<br />
kg 3.470 - index 447,8 V&T 791<br />
Renault Master dCi 180 Energy L3H2 E6d-Temp<br />
km/l 9,90 (l/100km 10,10) - adblue% 4,817<br />
km/h 47,1 - kg 3.500 - index 458,9 V&T 840<br />
Renault Master R3500 150 dCi E5<br />
km/l 7,68 (l/100km 13,01) - km/h 45,7<br />
kg 3.500 - index 432,9 V&T 740<br />
Renault Maxity 130.35/5 DXi E4<br />
km/l 7,67 (l/100km 13,04) - km/h 41,7<br />
kg 3.690 - index 422,9 V&T 712<br />
Volkswagen Crafter 35 2.0 BiTdi L3 H3 E6<br />
km/l 9,65 (l/100km 10,36) - adblue% 10,329<br />
km/h 51,8 kg 3.500 - index 459,6 V&T 813<br />
Volkswagen Crafter 35 2.0 BiTdi 4Motion E6<br />
km/l 6,94 (l/100km 14,40) - adblue% 9,459<br />
km/h 48,2 kg 3.500 - index 412,5 V&T 822<br />
Daf Lf 45.210 E5<br />
km/l 6,35 (l/100km 15,75) - adblue% 4,341<br />
km/h 63,4 - kg 12.055 - index 440,1 V&T 738<br />
Man TgL 8.180 C E6<br />
km/l 6,38 (l/100km 15,68) - adblue% 1,305<br />
km/h 65,7 - kg 7.470 - index 450,1 V&T 776<br />
Man TgL 12.220 Eev<br />
km/l 5,59 (l/100km 17,90) - adblue% 0,000<br />
km/h 64,4 kg 12.020 - index 435,6 V&T 740<br />
Man TgM 18.280 BL E4<br />
km/l 4,81 (l/100km 20,79) - adblue% 0,000<br />
km/h 60,3 kg 17.800 - index 412,7 V&T 715<br />
Man TgM 18.290 BL Lx Eev<br />
km/l 5,00 (l/100km 20,00) - adblue% 0,000<br />
km/h 61,6 kg 18.035 - index 418,9 V&T 745<br />
Mitsubishi Fuso Canter 7C18 E4<br />
km/l 6,72 (l/100km 14,88) - adblue% 0,000<br />
km/h 60,9 - kg 7.740 - index 449,8 V&T 718<br />
Renault Midlum 220.11,5 Dxi EL E5<br />
km/l 5,45 (l/100km 16,92) - adblue% 4,997<br />
km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 722<br />
Renault Midlum 220.12 Dxi Optitronic E5<br />
km/l 5,33 (l/100km 18,76) - adblue% 2,337<br />
km/h 61,9 - kg 12.155 - index 421,4 V&T 744<br />
Scania P 230 Cp 16 L E5<br />
km/l 4,69 (l/100km 21,33) - adblue% 0,000<br />
km/h 61,6 - kg 17.700 - index 413,8 V&T 747<br />
Volvo FE 320 L3H1 E5<br />
km/l 3,99 (l/100km 25,05) - adblue% 4,496<br />
km/h 59,9 - kg 26.690 - index 381,6 V&T 725<br />
Volvo FL 210<br />
km/l 5,62 (l/100km 17,79) - adblue% 5,285<br />
km/h 68,4 - kg 11.940 - index 432,0 V&T 786<br />
Volvo FL 240 L E4<br />
km/l 5,45 (l/100km 18,35) - adblue% 4,997<br />
km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 719<br />
Fiat E-Doblò Maxi<br />
km/kwh 4,06 (kwh/100 24,63) - km/h 42,8<br />
kg 2.300 - index 363,1 V&T 868<br />
Fiat eDucato Mh2 79 kWh<br />
km/kwh 2,37 (kwh/100 42,10) - km/h 38,0<br />
kg 3.500 - index 308,4 V&T 859<br />
Fiat E-Scudo 75 kWh<br />
km/kwh 3,39 (kwh/100 29,48) - km/h 38,3<br />
kg 3.015 - index 337,8 V&T 871<br />
Ford E-Transit 350 L3H2 68 kWh<br />
km/kwh 2,96 (kwh/100 33,73) - km/h 35,1<br />
kg 3.500 - index 319,5 V&T 864<br />
Mercedes-Benz eSprinter 312 Ta 47 kWh<br />
km/kwh 2,31 (kwh/100 43,34) - km/h 40,4<br />
kg 3.500 - index 310,8 V&T 860<br />
Mercedes-Benz eVito Long<br />
km/kwh 2,53 (kwh/100 39,47) - km/h 32,6<br />
kg 3.200 - index 301,4 V&T 848<br />
Mercedes-Benz eVito Long 60 kWh<br />
km/kwh 3,72 (kwh/100 26,85) - km/h 42,8<br />
kg 3.200 - index 355,2 V&T 870<br />
Nissan e-Nv200<br />
km/kwh 3,62 (kwh/100 27,63) - km/h 38,9<br />
kg 2.200 - index 344,5 V&T 786<br />
Nissan Townstar Ev L1 Tekna<br />
km/kwh 4,93 (kwh/100 20,29) - km/h 39,6<br />
kg 2.200 - index 373,8 V&T <strong>872</strong><br />
Peugeot Partner Full Electric<br />
km/kwh 4,52 (kwh/100 22,09) - km/h 48,6<br />
kg 2.160 - index 385,2 V&T 785<br />
Renault Kangoo Express Z.E. Zev<br />
km/kwh 4,41 (kwh/100 22,68) - km/h 42,9<br />
kg 2.100 - index 370,9 V&T 760<br />
Renault Kangoo Express Z.E. 33<br />
km/kwh 4,58 (kwh/100 21,81) - km/h 39,6<br />
kg 2.130 - index 367,2 V&T 847<br />
Renault Kangoo Van E-Tech Electric L1 45 kWh<br />
km/kwh 3,40 (kwh/100 29,40) - km/h 37,2<br />
kg 2.230 - index 335,4 V&T 869<br />
Renault Master Z.E. 33 L2H2<br />
km/kwh 3,37 (kwh/100 29,63) - km/h 43,8<br />
kg 3.100 - index 348,8 V&T 834<br />
Saic Motor Maxus eDeliver 3<br />
km/kwh 3,23 (kwh/100 30,95) - km/h 40,9<br />
kg 2.460 - index 339,0 V&T 857<br />
Volkswagen e-Crafter 35 L3H3<br />
km/kwh 3,06 (kwh/100 32,71) - km/h 41,3<br />
kg 3.500 - index 335,3 V&T 830<br />
Volkswagen ID.Buzz Cargo<br />
km/kwh 3,25 (kwh/100 30,76) - km/h 39,2<br />
kg 3.000 - index 336,0 V&T 867<br />
Fiat Fullback 2.4d 4Wd E5b<br />
km/l 6,74 (l/100 14,84) - km/h 49,5<br />
kg 2.910 - index 427,4 V&T 805<br />
Ford Ranger Raptor E6C<br />
km/l 6,42 (l/100 15,57) - adblue% 13,575<br />
km/h 45,8 kg 3.150 - index 390,4 V&T 837<br />
Ford Ranger Super Cab 2.2 TDCi E5B<br />
km/l 7,57 (l/100 13,20) - km/h 51,3<br />
kg 3.300 - index 443,9 V&T 801<br />
Ford Ranger 2.0 Tdci 170 Cv Wolftrak doppia cabina E6d<br />
km/l 7,24 (l/100 13,80) - adblue% 17,347<br />
km/h 56,0 kg 3.270 - index 419,2 V&T 866<br />
Isuzu D-Max 1.9d Solar Supernova E6b<br />
km/l 7,33 (l/100 13,63) - adblue% -<br />
km/h 51,3 kg 3.000 - index 440,4 V&T 818<br />
Mercedes-Benz X 250d 4Matic E6b<br />
km/l 7,35 (l/100 13,60) - adblue% 3,623<br />
km/h 58,3 kg 3.250 - index 449,5 V&T 817<br />
Mercedes-Benz X 350d 4Matic E6b<br />
km/l 6,48 (l/100 15,42) - adblue% 10,046<br />
km/h 60,8 kg 3.250 - index 427,3 V&T 829<br />
Nissan Navara Np300 2.3 dCi 4WD E5<br />
km/l 7,93 (l/100 12,60) - km/h 45,3<br />
kg 2.960 - index 435,4 V&T 798<br />
Renault Alaskan 2.3 dCi 160 E6b<br />
km/l 7,67 (l/100 13,04) - adblue% 4,320<br />
km/h 60,0 - kg 3.050 - index 456,5 V&T 827<br />
Tata Xenon 2.2 Vtt Dicor Dle 4x4 E5<br />
km/l 9,53 (l/100 10,49) - km/h 58,3<br />
kg 2.950 - index 485,7 V&T 768<br />
Toyota Hilux 3.0 D-4D E4<br />
km/l 6,92 (l/100 14,43) - km/h 58,3<br />
kg 2.720 - index 448,3 V&T 755<br />
Volkswagen Amarok V6<br />
km/l 7,68 (l/100 13,01) - adblue% 18,40<br />
km/h 55,3 kg 2.920 - index 454,0 V&T 808<br />
Bremach T-Rex 60 E4<br />
km/l 6,42 (l/100 km 15,56) - adblue% 0,000<br />
km/h 41,2 - kg 6.000 - index 403,3 V&T 734<br />
Mercedes-Benz Unimog U 20 E5<br />
km/l 3,79 (l/100 km 26,37) - adblue% 6,521<br />
km/h 36,2 - kg 9.160 - index 326,5 V&T 756<br />
Renault Midlum 300.16 Dxi Offroad E5<br />
km/l 3,72 (l/100 km 26,84) - adblue% 5,577<br />
km/h 40,3 - kg 15.800 - index 336,3 V&T 757<br />
Astra Hd8 84.44 E5<br />
km/l 1,88 (l/100 km 53,12) - adblue% 4,654<br />
km/h 38,3 - kg 39.840 - index 271,3 V&T 729<br />
Mercedes-Benz Actros 4148 K E5<br />
km/l 1,69 (l/100 km 59,17) - adblue% 4,148<br />
km/h 38,8 - kg 40.540 - index 265,2 V&T 717<br />
Renault Trucks Kerax 500.40 E5<br />
km/l 2,03 (l/100 km 49,26) - adblue% 3,931<br />
km/h 43,2 - kg 40.200 - index 290,0 V&T 727e<br />
Renault Trucks Kerax 500.40 Optidriver E5<br />
km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 3,083<br />
km/h 38,3 - kg 40.240 - index 288,2 V&T 727e<br />
Renault Trucks Kerax 520.40 E5<br />
km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 4,223<br />
km/h 40,3 - kg 40.020 - index 287,6 V&T 749<br />
Renault Trucks Premium Lander 410 Dxi E5<br />
km/l 2,18 (l/100 km 45,87) - adblue% 4,833<br />
km/h 41,9 - kg 27.430 - index 290,4 V&T 728<br />
Scania P420 Cb 8x4 Ehz E5<br />
km/l 2,65 (l/100 km 37,77) - adblue% 7,453<br />
km/h 37,0 - kg 39.790 - index 289,7 V&T 735<br />
Daf Cf 440 Space Cab Pcc E6<br />
km/l 3,57 (l/100km 28,00) - adblue% 2,974<br />
km/h 70,7 - kg 43.860 - index 390,0 V&T 794<br />
Daf Cf 85.460 E5<br />
km/l 3,00 (l/100km 33,33) - adblue% 4,166<br />
km/h 68,2 - kg 43.740 - index 364,3 V&T 716<br />
Daf Xf 440 Space Cab Pcc E6<br />
km/l 3,53 (l/100km 28,32) - adblue% 4,589<br />
km/h 70,7 - kg 43.810 - index 383,9 V&T 803<br />
n Lcv < 3,5 t<br />
n Lcv > 3,5 t<br />
n Distribuzione<br />
n Elettrici<br />
n Pick up<br />
n All terrain<br />
n Cantiere<br />
n Pesanti<br />
L’index performance<br />
tiene conto di<br />
consumo gasolio,<br />
eventuale AdBlue e<br />
media oraria. A indice<br />
maggiore corrisponde<br />
una migliore<br />
prestazione.<br />
68 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 08/09 <strong>2023</strong> - 69
Archivio<br />
TUTTE LE PROVE V&T CAMION&LCV<br />
Daf Xf 480 Space Cab Pcc E6<br />
km/l 3,80 (l/100km 26,32) - adblue% 5,019<br />
km/h 69,4 - kg 43.800 - index 389 V&T 826<br />
Daf Xf 105.460 Space Cab E5<br />
km/l 3,19 (l/100km 31,55) - adblue% 3,250<br />
km/h 64,9 - kg 43.800 - index 369,2 V&T 704<br />
Daf Xf 105.460 Space Cab E6<br />
km/l 3,37 (l/100km 29,71) - adblue% 2,938<br />
km/h 71,4 - kg 43.830 - index 385,0 V&T 780<br />
Daf Xf 105.460 Ate Space Cab Eev<br />
km/l 3,30 (l/100km 30,29) - adblue% 5,178<br />
km/h 69,4 - kg 44.060 - index 372,8 V&T 764<br />
Daf XG+ 480 FT E6<br />
km/l 4,30 (l/100km 23,25) - adblue% 2,554<br />
km/h 69,1 - kg 43.750 - index 409,0 V&T 861<br />
Iveco EcoStralis As 440S46T/P E5 Eev<br />
km/l 3,49 (l/100km 28,65) - adblue% 4,494<br />
km/h 69,2 - kg 43.500 - index 380,9 V&T 752<br />
Iveco Stralis As 440S56T/P E5<br />
km/l 3,00 (l/100km 33,38) - adblue% 4,490<br />
km/h 69,9 - kg 43.940 - index 365,4 V&T 723<br />
Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P E6<br />
km/l 3,58 (l/100km 27,94) - adblue% 8,633<br />
km/h 68,5 - kg 43.800 - index 369,3 V&T 770<br />
Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P Fep E6<br />
km/l 3,59 (l/100km 27,87) - adblue% 7,371<br />
km/h 72,6- kg 43.800- index 379,4 V&T 788<br />
Iveco Stralis Np Hi-Way As440S46 T/P Lng E6<br />
km/kg 4,21 (kg/100 23,76) - adblue% 0,000<br />
km/h 69,1 - kg 43.800 - index 413,1 V&T 821<br />
Iveco Stralis Xp Hi-Way As 440S48T/P E6<br />
km/l 3,85 (l/100km 25,94) - adblue% 7,073<br />
km/h 70,5 - kg 43.750- index 385,8 V&T 813<br />
Iveco S-Way AS440S48 T/P E6 D<br />
km/l 4,06 (l/100km 24,61) - adblue% 7,123<br />
km/h 69,6 - kg 43.700- index 390,7 V&T 843<br />
Iveco S-Way AS440S46 T/P Lng E6 D<br />
km/kg 4,43 (kg/100km 22,57) - adblue% 0,0<br />
km/h 70,3 - kg 43.580 - index 420,3 V&T 845<br />
Man TgX 18.440 XLX Eev<br />
km/l 3,03 (l/100km 33,01) - adblue% 3,773<br />
km/h 67,9 - kg 43.660 - index 366,3 V&T 758<br />
Man TgX 18.480 XXL Eev<br />
km/l 3,34 (l/100km 29,85) - adblue% 4,922<br />
km/h 69,4 - kg 43.520 - index 375,3 V&T 748<br />
Man TgX 18.480 XXL E6<br />
km/l 3,34 (l/100km 29,87) - adblue% 3,217<br />
km/h 73,2 - kg 43.400 - index 385,9 V&T 778<br />
Man TgX 18.500 XXL E6c<br />
km/l 4,02 (l/100km 24,82) - adblue% 4,901<br />
km/h 70,5 - kg 43.870 - index 397,5 V&T 827<br />
Man TgX 18.500 XLX EL 3 E6c<br />
km/l 3,66 (l/100km 27,33) - adblue% 4,017<br />
km/h 71,2 – kg 43.800 – index 390,3 V&T 811<br />
Man TgX 18.510 GM E6d<br />
km/l 4,42 (l/100km 22,68) - adblue% 5,978<br />
km/h 73,6 - kg 43.470 - index 409,3 V&T 857<br />
Man TgX 18.680 XXL E5<br />
km/l 2,93 (l/100km 34,13) - adblue% 3,042<br />
km/h 72,7 - kg 43.775 - index 371,7 V&T 721<br />
Mercedes-Benz Actros 1845 Ls StreamSp E6<br />
km/l 3,86 (l/100km 25,90) - adblue% 3,130<br />
km/h 69,0 - kg 44.360 - index 395,5 V&T 775<br />
Mercedes-Benz Nuovo Actros 1845 LS PPC E6d<br />
km/l 3,98 (l/100km25,10) - adblue% 4,561<br />
km/h 71,7 - kg 43.000 - index 398,7 V&T 836<br />
Mercedes Actros 1848 Ls Ms E5<br />
km/l 3,28 (l/100km 30,49) - adblue% 5,537<br />
km/h 67,6 - kg 44.000 - index 368,5 V&T 709<br />
Mercedes Actros 1848 Ls Ms Mp3 E5<br />
km/l 3,18 (l/100km 31,46) - adblue% 5,278<br />
Km/h 72,0 - kg 43.800 - index 371,7 V&T 730<br />
Mercedes Actros 1851 Ls Ms E5<br />
km/l 3,16 (l/100km 31,65) - adblue% 4,533<br />
km/h 68,8 - kg 43.700 - index 369,4 V&T 707<br />
Mercedes Actros 1851 Ls GigaSpace E6<br />
km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 2,400<br />
km/h 70,2 - kg 43.700 - index 386,6 V&T 771<br />
Mercedes Actros 1853 Ls Ppc GigaSpace E6<br />
km/l 3,48 (l/100km 28,73) - adblue% 4,273<br />
km/h 72,8 - kg 43.700 - index 386,2 V&T 800<br />
Mercedes Actros 1855 Ls Ms Mp3 E5<br />
km/l 3,31 (l/100km 30,17) - adblue% 5,229<br />
km/h 73,0 - kg 43.760 - index 377,7 V&T 736<br />
Renault Magnum 460 Dxi E5<br />
km/l 3,06 (l/100km 32,68) - adblue% 2,000<br />
km/h 66,1 - kg 43.780 - index 370,8 V&T 706<br />
Renault Magnum 500 Dxi E5<br />
km/l 2,95 (l/100km 33,90) - adblue% 3,566<br />
km/h 72,5 - kg 44.260 - index 370,3 V&T 718<br />
Renault Magnum 500 Dxi Ex New E5<br />
km/l 2,94 (l/100km 34,01) - adblue% 3,814<br />
km/h 71,3 - kg 44.680 - index 367,5 V&T 724<br />
Renault Magnum 520 Dxi Ex New E5<br />
km/l 3,00 (l/100km 33,35) - adblue% 5,029<br />
km/h 68,3 - kg 43.680 - index 361,5 V&T 737<br />
Renault Magnum 520.18T Dxi Optiroll Eev<br />
km/l 3,20 (l/100km 31,15) - adblue% 5,142<br />
km/h 68,5 - kg 43.820 - index 368,8 V&T 759<br />
Renault Premium Route 450 Dxi E5<br />
km/l 3,29 (l/100km 30,40) - adblue% 4,941<br />
km/h 66,9 - kg 43.960 - index 369,8 V&T 708<br />
Renault Premium Strada 460.19 T Dxi Opt E5<br />
km/l 3,24 (l/100km 30,86) - adblue% 4,184<br />
km/h 69,9 - kg 43.320 - index 374,8 V&T 739<br />
Renault Premium Strada 460.18 T Dxi Optiroll E5<br />
km/l 3,39 (l/100km 29,48) - adblue% 4,567<br />
km/h 68,6 - kg 43.660 - index 376,6 V&T 751<br />
Renault T 440 Sleeper Cab E6<br />
km/l 3,65 (l/100km 27,39) - adblue% 6,499<br />
km/h 72,6 - kg 43.490 - index 384,2 V&T 795<br />
Renault T 440 Sleeper Cab E6<br />
km/l 3,61 (l/100km 27,67) - adblue% 6,165<br />
km/h 67,6 - kg 43.850 - index 377,2 V&T 820<br />
Renault T 460 Sleeper Cab E6<br />
km/l 3,65 (l/100km 27,36) - adblue% 8,182<br />
km/h 74,5 - kg 43.920 - index 381,4 V&T 783<br />
Renault Trucks T 480 High Sleeper Cab E6<br />
km/l 3,89 (l/100km 25,70) - adblue% 8,152<br />
km/h 70,3 - kg 43.800 - index 383,4 V&T 847<br />
Renault T 480 High Sleeper Cab E6<br />
km/l 3,80 (l/100km 26,31) - adblue% 7,431<br />
km/h 70,9 - kg 43.900 - index 383,8 V&T 835<br />
Renault T 480 Turbocompound E6<br />
km/l 4,25 (l/100km 23,51) - adblue% 4,853<br />
km/h 70,0 - kg 43.850 - index 402,9 V&T 867<br />
Renault T 520 High Maxispace E6<br />
km/l 3,56 (l/100km 28,08) - adblue% 9,233<br />
km/h 70,5 - kg 43.850 - index 369,2 V&T 815<br />
Renault T 520 High Sleeper Cab E6<br />
km/l 3,76 (l/100km 26,53) - adblue% 8,593<br />
km/h 76,2 - kg 43.680 - index 385,9 V&T 790<br />
Scania 540 S Active Prediction E6 D<br />
km/l 3,72 (l/100km 26,88) - adblue% 8,315<br />
km/h 70,73 - kg 43.900 - index 378,0 V&T 852<br />
Scania G410 Active Prediction E6<br />
km/l 3,49 (l/100km 28,59) - adblue% 5,280<br />
km/h 71,0 - kg 43.800 - index 381,1 V&T 777<br />
Scania G410 Cg20n Ap E6<br />
km/l 3,84 (l/100km 26,01) - adblue% 9,400<br />
km/h 71,9 - kg 43.800 - index 380,0 V&T 825<br />
Scania G480 Highline Ecolution E5<br />
km/l 3,58 (l/100km 27,91) - adblue% 4,889<br />
km/h 67,3 - kg 43.660 - index 379,8 V&T 767<br />
Scania R440 La Mna Cr 19 Topline E5<br />
km/l 3,24 (l/100km 30,88) - adblue% 0,000<br />
km/h 69,3 - kg 44.040 - index 387,1 V&T 732<br />
Scania R450 Active Prediction E6<br />
km/l 4,03 (l/100km 24,75) - adblue% 8,469<br />
km/h 69,6 - kg 43.700 - index 386,1 V&T 812<br />
Scania R450 Topline Active Prediction E6<br />
km/l 3,48 (l/100km 28,74) - adblue% 7,843<br />
km/h 73,9 - kg 43.850 - index 375,7 V&T 792<br />
Scania R480 La Mna Highline E4<br />
km/l 2,87 (l/100km 34,84) - adblue% 0,000<br />
km/h 65,3 - kg 44.160 - index 370,0 V&T 705<br />
Scania R480 La Mna Highline E5<br />
km/l 3,05 (l/100km 32,81) - adblue% 0,000<br />
km/h 69,0 - kg 44.120 - index 380,9 V&T 726<br />
Scania R480 La Mna Topline Ap E6<br />
km/l 3,31 (l/100km 30,22) - adblue% 3,042<br />
km/h 67,7 - kg 43.900 - index 377,7 V&T 765<br />
Scania R490 La Mna Topline Ap E6<br />
km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 4,986<br />
km/h 72,6 - kg 43.580 - index 380,6 V&T 781<br />
Scania R500 Active Prediction E6<br />
km/l 3,89 (l/100km 25,69) - adblue% 9,285<br />
km/h 69,6 - kg 43.750 - index 378,9 V&T 819<br />
Scania R500 La Mna Highline E5<br />
km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 4,937<br />
km/h 66,7 - kg 43.760 - index 366,9 V&T 710<br />
Scania R520 Topline Active Prediction E6<br />
km/l 3,14 (l/100km 31,83) - adblue% 3,040<br />
km/h 73,9 - kg 44.080 - index 380,5 V&T 787<br />
Scania R560 La Mna Topline E5<br />
km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 6,142<br />
km/h 67,1 - kg 44.420 - index 363,3 V&T 720<br />
Scania R560 La Mna Highline Ap E5<br />
km/l 3,36 (l/100km 29,76) - adblue% 5,075<br />
km/h 69,7 - kg 43.380 - index 375,5 V&T 763<br />
Scania R580 Topline Active Prediction E6<br />
km/l 3,14 (l/100km 31,86) - adblue% 3,881<br />
km/h 71,6 - kg 43.750 - index 374,7 V&T 779<br />
Scania R590 Active Prediction E6<br />
km/l 3,66 (l/100km 27,31) - adblue% 8,671<br />
km/h 70,96 - kg 43.800 - index 375,3 V&T 858<br />
Scania R730 La Mna Highline E5<br />
km/l 2,94 (l/100km 34,06) - adblue% 5,261<br />
km/h 69,0 - kg 43.360 - index 359,2 V&T 741<br />
Scania R730 Topline Active Prediction E6<br />
km/l 3,25 (l/100km 30,80) - adblue% 4,554<br />
km/h 73,9 - kg 43.680 - index 379,1 V&T 785<br />
Scania S 500 Active prediction E6<br />
km/l 3,88 (l/100km 25,77) - adblue% 6,907<br />
km/h 69,4 - kg 43.800 - index 385,7 V&T 817<br />
Scania S 650 Active prediction E6<br />
km/l 3,48 (l/100km 28,73) - adblue% 8,512<br />
km/h 74,6 - kg 43.700 - index 374,2 V&T 839<br />
Scania S 730 Active Prediction E6<br />
km/l 3,44 (l/100km 29,10) - adblue% 6,213<br />
km/h 68,7 - kg 43.500 - index 373,0 V&T 808<br />
Scania S 770 Active Prediction Euro VI E<br />
km/l 3,16 (l/100km 31,64) - adblue% 12,174<br />
km/h 72,6 - kg 43.900 - index 344,6 V&T 856<br />
Scania Super 500 S Active Prediction Euro VI D<br />
km/l 3,95 (l/100km 25,34) - adblue% 9,038<br />
km/h 72,1 - kg 43.800 - index 385,0 V&T 863<br />
Volvo Fh 460 Globetrotter I-See E6<br />
km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 7,709<br />
km/h 70,0 - kg 43.420 - index 368,9 V&T 806<br />
Volvo Fh 500 Globetrotter XL E5<br />
km/l 3,31 (l/100km 30,18) - adblue% 4,745<br />
km/h 66,3 - kg 43.780 - index 370,3 V&T 754<br />
Volvo Fh 540 Globetrotter XL Dual Clutch E6<br />
km/l 3,23 (l/100km 30,94) - adblue% 8,601<br />
km/h 74,62 - kg 43.440 - index 364,6 V&T 791<br />
Volvo Fh 16-660 Globetrotter XL E4<br />
km/l 2,85 (l/100km 35,09) - adblue% 3,079<br />
km/h 68,8 - kg 44.060 - index 363,6 V&T 712<br />
Volvo Fh 16-700 Globetrotter XL E5<br />
km/l 2,93 (l/100km 34,14) - adblue% 5,521<br />
km/h 67,7 - kg 43.580 - index 356,2 V&T 742<br />
n Lcv < 3,5 t<br />
n Lcv > 3,5 t<br />
n Distribuzione<br />
n Elettrici<br />
n Pick up<br />
n All terrain<br />
n Cantiere<br />
n Pesanti<br />
L’index performance<br />
tiene conto di<br />
consumo gasolio,<br />
eventuale AdBlue e<br />
media oraria. A indice<br />
maggiore corrisponde<br />
una migliore<br />
prestazione.<br />
70 - 08/09 <strong>2023</strong><br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />
08/09 <strong>2023</strong> - 71
presents<br />
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12°<br />
ANNO<br />
Starring: Mercedes-Benz Actros L Edition 3