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Newsletter Ottobre 2023

Ecco il nuovo numero della newsletter di MIXOLOGY Academy, con approfondimenti, interviste e una ricetta cocktail da provare a casa!

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NEWSLETTER OTTOBRE <strong>2023</strong><br />

Donne all’estero:<br />

Emancipazione femminile<br />

nel mondo dei locali<br />

La storia di Miriam Guida:<br />

Barlady a Londra, Parigi,<br />

Valencia, Dubai<br />

Gli annunci di lavoro del<br />

mese selezionati per te<br />

RIMANI SEMPRE AGGIORNATO ED EVITA DI PERDERE<br />

LE ULTIME NOVITÀ SUL MONDO DEI COCKTAIL<br />

www.corsiperbarman.it


EDITORIALE<br />

OTTOBRE <strong>2023</strong><br />

volte sarebbe bene ricordarsi che tutti noi, in un<br />

modo o nell’altro, veniamo discriminati.<br />

La famiglia in cui nasciamo, il nostro aspetto,<br />

quanto siamo alti, quanto siamo magri, quanto<br />

siamo bravi a scuola, quanto siamo bravi nello<br />

sport, quanto guadagniamo…<br />

Sono tanti piccoli-grandi esempi che dovrebbero<br />

ricordarti che non c’è solo la grande diatriba<br />

“uomo = donna” di cui discutere.<br />

Iias Contreas<br />

Co-fondatore di MIXOLOGY Academy<br />

È da un po’ di mesi che sui giornali si parla un<br />

giorno sì e l’altro pure di “gender” e di parità di<br />

diritti tra uomini, donne e tutti quelli che in un<br />

certo senso stanno nel mezzo. Mi rendo conto<br />

che per alcune persone è scontato trattare il<br />

prossimo come un loro pari, indipendentemente<br />

dal sesso, il colore della pelle, o il pensiero<br />

politico, ma d’altro canto sono ancora in molti a<br />

non pensarla così.<br />

In un mondo ideale non dovrei preoccuparmi<br />

del fatto che mia figlia possa non avere le stesse<br />

opportunità di tutti i suoi coetanei maschietti,<br />

quando sarà grande, ma poi mi ricordo che<br />

non viviamo affatto in un mondo ideale e che<br />

neanche io ho le stesse opportunità di certe<br />

persone. Alcuni, tanto per dirne una, non hanno<br />

bisogno di lavorare un solo giorno della loro<br />

vita e possono avere o fare tutto quello che<br />

desiderano. Letteralmente tutto.<br />

Non fraintendermi, non sto dicendo di essere<br />

invidioso, anche perché una persona che non<br />

ha mai dovuto sforzarsi per sopravvivere<br />

probabilmente non ha nessun tipo di stimolo<br />

ad andare avanti e non riesce ad apprezzare il<br />

valore di tutto quello che ha, ma visto che si<br />

parla sempre più spesso di “pari opportunità”, a<br />

Per quanto mi riguarda, sono fermamente<br />

convinto che chiunque abbia la possibilità di<br />

guadagnarsi rispetto, considerazione e libertà<br />

con i propri mezzi. E questo a prescindere da<br />

quanto si parte svantaggiati rispetto ai cosiddetti<br />

canoni della società in cui viviamo.<br />

Un esempio concreto? Le nostre allieve barlady.<br />

In questi anni ho avuto la fortuna di intervistare<br />

un sacco di ragazze che non solo si sono imposte<br />

al bancone, un lavoro che fino a qualche tempo<br />

fa era di stampo prettamente maschile, ma<br />

addirittura hanno iniziato a girare il mondo<br />

facendosi valere ovunque, persino nei paesi<br />

arabi!<br />

Questa edizione del nostro magazine mensile la<br />

voglio dedicare proprio alle donne e in particolar<br />

modo a tutte quelle ragazze che con coraggio<br />

affrontano la paura di girare da sole la sera<br />

tardi, farsi rispettare da colleghi e clienti maschi<br />

(che a volte meriterebbero un ceffone dalla loro<br />

stessa madre), viaggiare in un paese straniero e<br />

fare carriera lontano dalla loro famiglia.<br />

Con l’augurio che ci siano sempre più femmine<br />

a rendere migliori i nostri amati locali. :)<br />

Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.<br />

1


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2


Una barlady<br />

in giro per<br />

il mondo:<br />

la storia di<br />

Miriam<br />

3


Sempre più spesso sento di ragazzi e ragazze<br />

che vogliono mollare tutto e andarsene.<br />

E lo capisco bene, l’Italia ha sempre meno da<br />

offrire ed è stimolante, appagante e divertente<br />

partire e cercare la propria strada.<br />

Che sia in un paese vicino a casa, magari per<br />

cominciare, o dall’altra parte del mondo,<br />

andare a vivere e lavorare all’estero è<br />

sempre un’esperienza che fa crescere e ci<br />

forma come persone.<br />

Ci hanno insegnato che rimanere nella comfort<br />

zone è meglio: rassicurante, rilassante e poco<br />

rischioso.<br />

Perché andarsene in<br />

un luogo sconosciuto<br />

a rischiare che tutto<br />

vada male?<br />

4


Beh, io mi sono stufato di tutto questo<br />

pessimismo e di tutta questa paura.<br />

La paura è esattamente quello che ci<br />

ferma dal diventare persone migliori,<br />

professionalmente soddisfatte e<br />

appagate.<br />

La paura è quella cosa che ci tiene<br />

schiacciati a terra, che non ci permette di<br />

prendere il volo.<br />

Ed è proprio per questo che ho iniziato<br />

la rubrica dove intervistiamo i nostri ex<br />

corsisti che se ne sono andati all’estero,<br />

per dimostrarti che non è così impossibile<br />

andarsene all’estero, non è spaventoso e<br />

di sicuro non sarà una cosa di cui pentirti.<br />

Anzi, se non lo fai, ti pentirai di non<br />

averci provato, di non aver superato<br />

quella maledetta paura che ti sussurra<br />

all’orecchio che non ce la farai.<br />

Urliamo a quella vocetta che invece<br />

ce la farai e che meriti di andarti a<br />

cercare la felicità, ovunque sia!<br />

Magari è a New York dove si trova il<br />

nostro Renato, o in Olanda dove sta<br />

Andrea, o nella terra dei canguri insieme<br />

a Samuela.<br />

Oppure invece è a Parigi, dove ha<br />

iniziato Miriam. Miriam ha fatto il corso<br />

per diventare Global Bartender alla<br />

MIXOLOGY Academy nel 2016, a soli<br />

19 anni.<br />

Era appena uscita dalle scuole superiori<br />

e visto che era stanca di studiare ha<br />

seguito quella che era sempre stata una<br />

passione di sua nonna: il Bartending, che<br />

ai tempi della nonna si chiamava molto<br />

più semplicemente “lavorare al bar”.<br />

5


E così, dalla bellissima città di Lecce<br />

è arrivata a Roma, con la sua valigia<br />

piena di sogni e di voglia di fare e senza<br />

nessuno a cui appoggiarsi.<br />

Parlando della sua esperienza in<br />

Accademia, Miriam mi ha detto una cosa<br />

che mi ha colpito molto.<br />

“L’esperienza in accademia per me è<br />

stato un grande passo. Per la prima volta<br />

sono uscita dalla mia comfort zone e mi<br />

sono messa in gioco. La cosa pazzesca è<br />

stata capire quanto sono forte e orientata<br />

verso i miei obiettivi.”<br />

Eh sì, perché scegliere di cambiare città<br />

e di iniziare un corso di formazione in<br />

un ambito che non conosci per niente,<br />

in una città in cui non sei mai stato e<br />

insieme a degli estranei, ti fa capire<br />

quanto coraggioso puoi essere se solo ti<br />

butti.<br />

E non solo, ti fa anche capire quanto è<br />

bella l’indipendenza e sentire di poter<br />

fare tutto anche da soli.<br />

Ed è proprio da sola che Miriam ha<br />

completato il suo percorso formativo<br />

come Global Bartender e ha iniziato a<br />

lavorare a Roma dietro al bancone di un<br />

cocktail bar all’interno di un’immensa<br />

sala giochi.<br />

Mentre ancora si trovava alle prese con<br />

la sua prima esperienza poi, arriva la<br />

newsletter che annuncia il nostro Job<br />

Dating per un lavoro all’estero dalla<br />

nostra agenzia Bartender JOB, che si<br />

impegna da anni a cercare offerte di<br />

lavoro in giro per il mondo e spronare i<br />

nostri allievi ed ex allievi a buttarsi.<br />

L’avventura di Miriam all’estero quindi<br />

parte proprio da Parigi, dove è rimasta<br />

2 anni a lavorare al Pink Mamma (uno<br />

dei cocktail bar più fighi di Parigi, per<br />

la cronaca) iniziando a coltivare anche<br />

un’altra sua grande passione, quella<br />

dell’allenamento.<br />

6


E così tra un turno e l’altro, tra una<br />

lezione in palestra all’alba o in pausa,<br />

Miriam cresceva, fino a che un bel<br />

giorno arrivò il Ritz di Londra a metterle<br />

la pulce nell’orecchio.<br />

Sì, perché viene chiamata per fare un<br />

colloquio, che però non supera perché il<br />

suo livello di inglese non era considerato<br />

sufficiente.<br />

Ora, una persona<br />

qualunque cosa<br />

farebbe?<br />

Magari penserebbe: “Ok, è andata così.<br />

Meno male io ho il mio lavoro qui a<br />

Parigi”.<br />

Ma non Miriam, che invece si è detta che<br />

era proprio giunto il momento di imparare<br />

l’inglese e per questo fa i bagagli e parte<br />

per Londra.<br />

Una volta arrivata in Inghilterra fa<br />

la barback per iniziare a lavorare e<br />

soprattutto per darsi il tempo di imparare<br />

la lingua (gavetta che tu oggi puoi<br />

saltare grazie ai corsi di SHAKE YOUR<br />

ENGLISH) ) prima di ritrovarsi a parlare<br />

con i clienti.<br />

In meno di due mesi il locale l’ha<br />

premiata per il suo impegno e messa al<br />

bancone come barlady!<br />

Ma come tutte le barlady che hanno<br />

scelto questo lavoro per la possibilità di<br />

girare il mondo, anche Miriam presto ha<br />

sentito il bisogno di muoversi ancora,<br />

e dall’Inghilterra è passata alla Spagna,<br />

dove si è subito sentita a casa.<br />

A quel punto, proprio come in ogni<br />

favola, è arrivato l’imprevisto che<br />

cambia le carte in tavola.<br />

La pandemia che l’ha spinta a tornare a<br />

casa per poter stare con la sua famiglia e<br />

raccogliere le idee prima di ripartire.<br />

Miriam mi racconta di questa fase come<br />

di un periodo veramente difficile per lei.<br />

Ecco perché ha ricominciato a mandare<br />

curriculum, e nonostante l’abbiano<br />

richiamata da Londra, ha scelto di fare<br />

l’ennesimo salto nel vuoto trasferendosi<br />

a Valencia.<br />

Se ci pensi bene non è così scontato.<br />

Tu avresti scelto la città<br />

in cui già avevi vissuto e<br />

quindi conoscevi bene o<br />

un luogo sconosciuto?<br />

Forse avresti preferito la sicurezza<br />

e avresti optato per Londra, ma non<br />

Miriam e ti spiego anche perché.<br />

Perché una volta superata la paura<br />

iniziale del vuoto, sei pronto a saltare<br />

altre cento volte.<br />

Non ti fa più paura ciò che non conosci.<br />

E infatti Miriam non si è fermata qui.<br />

Oggi, dopo aver vissuto la sua Valencia<br />

come una casa, ha deciso di fare un altro<br />

salto e questa volta verso una meta molto<br />

particolare e, lasciamelo dire, coraggiosa<br />

per una donna.<br />

Sto parlando di Dubai.<br />

7


Dubai e gli Emirati Arabi sono<br />

diventati una meta turistica di primo<br />

piano e negli ultimi anni sono sempre<br />

più gli “occidentali” che si trasferiscono<br />

in questo deserto alla moda per cambiare<br />

volto alla loro quotidianità.<br />

Ma com’è la vita a<br />

Dubai?<br />

E soprattutto:<br />

com’è vivere a<br />

Dubai e negli<br />

Emirati Arabi<br />

per una donna?<br />

Vi lascio direttamente le parole di<br />

Miriam:<br />

“Quando sono arrivata a Dubai è<br />

stato tutto completamente differente!<br />

Ma mi sono trovata benissimo, sono<br />

molto libera come donna, è una<br />

città molto sicura e non ho paura di<br />

andare fuori da sola quando finisco<br />

di lavorare alle 3 o alle 4 di notte.”<br />

Questa è una cosa fantastica, se<br />

consideriamo che invece era una paura<br />

che Miriam aveva quando per un periodo<br />

ha vissuto a Barcellona.<br />

La sua vita a Dubai adesso è davvero<br />

sorprendente, soprattutto dal punto di<br />

vista di donna.<br />

Mi dice infatti che in questa bellissima<br />

città amano molto le donne al bar, è un<br />

aspetto molto ricercato.<br />

Ovviamente da una parte è interessante,<br />

ma dall’altra un po’ meno perché<br />

purtroppo non è tutto rose e fiori: resta<br />

comunque una società maschilista.<br />

Però se trovi l’ambiente giusto e le<br />

persone giuste, la figura di Barlady è<br />

molto apprezzata e valorizzata.<br />

Insomma a conti fatti, Miriam è davvero<br />

soddisfatta della sua vita e delle sue<br />

esperienze in giro per il mondo.<br />

Ha conosciuto persone incredibili,<br />

ha avuto la possibilità di crescere<br />

personalmente ma soprattutto<br />

professionalmente, tanto che a oggi<br />

ha partecipato a diverse competition e<br />

ricevuto diversi riconoscimenti.<br />

La sua ambizione e la sua determinazione<br />

l’hanno portata a non aver mai paura di<br />

mettersi in gioco come persona e come<br />

donna.<br />

8


È riuscita sempre a mettersi in gioco<br />

nello stesso modo in cui lo fanno i<br />

suoi colleghi uomini e questo la rende<br />

particolarmente orgogliosa.<br />

E quello che risponde di solito, in<br />

questi casi, è che la fortuna non c’entra<br />

niente con quello che ha fatto nella sua<br />

vita.<br />

“In questo momento sono molto<br />

orgogliosa, sono soddisfatta di quello<br />

che ho raggiunto fino ad ora e penso<br />

di poter arrivare a raggiungere ancora<br />

molti dei miei obiettivi”.<br />

Sono passati 7 anni da quando Miriam<br />

ha seguito il corso in accademia e di<br />

traguardi ne ha tagliati parecchi e sono<br />

sicuro che questo sia ancora solo l’inizio.<br />

Molto spesso le dicono che è fortunata<br />

perché alla sua giovane età ha un<br />

bagaglio di vita enorme.<br />

Si tratta solo di coraggio.<br />

Il coraggio di buttarsi.<br />

Si tratta di darsi la possibilità di<br />

sbagliare perché non c’è niente di male<br />

nel fallimento, se non il sacrilegio di<br />

smettere di tentare.<br />

Crescere e aiutare gli altri a crescere<br />

sempre<br />

Ilias Contreas<br />

Co-fondatore di MIXOLOGY Academy<br />

9


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Coppa Novecento 25cl<br />

La Coppa Novecento ha la forma classica delle coppe<br />

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10


LA RICETTA<br />

DEL MESE<br />

Daiquiri<br />

Il cocktail preferito<br />

di Miriam<br />

RICETTA:<br />

1 ½ oz Rum Bianco<br />

¾ oz Succo di Lime<br />

½ oz Sciroppo di Zucchero<br />

BICCHIERE:<br />

Coppa martini<br />

DECORAZIONE:<br />

Fettina di Lime<br />

TECNICA:<br />

Shake & Strain<br />

11


Barlady coraggiose:<br />

storie di successo tutte<br />

al femminile<br />

Nel mondo di oggi, il discorso sulla parità di genere è<br />

sempre più rilevante.<br />

Mentre la società fa progressi nel superare gli stereotipi,<br />

è importante riconoscere e celebrare le donne coraggiose<br />

che si fanno strada in settori tradizionalmente dominati<br />

dagli uomini.<br />

L’industria della mixology, ad esempio, è un terreno di<br />

gioco in cui le barlady stanno dimostrando il loro valore<br />

in tutto il mondo.<br />

12


In un mondo ideale, non ci sarebbero<br />

divisioni di genere, e le opportunità<br />

sarebbero distribuite in modo equo per<br />

tutti.<br />

Ma purtroppo la realtà è spesso diversa<br />

e molte donne devono affrontare sfide<br />

aggiuntive mentre cercano di affermarsi<br />

in professioni storicamente considerate<br />

“maschili”.<br />

Le discriminazioni possono essere<br />

basate su molti fattori, come il contesto<br />

familiare, l’aspetto fisico, le abilità<br />

scolastiche, le competenze sportive e il<br />

reddito.<br />

Infatti è importante sottolineare che la<br />

lotta per le pari opportunità riguarda<br />

non solo la questione uomo-donna,<br />

ma la ricerca di equità per tutti,<br />

indipendentemente dalla loro situazione<br />

di partenza e dal loro sesso.<br />

Le nostre barlady, coraggiose e<br />

determinate, sono un esempio perfetto<br />

di come le persone possano conquistare<br />

rispetto, considerazione e libertà con<br />

i propri mezzi e - soprattutto - con una<br />

grande forza di volontà.<br />

Queste donne non solo hanno conquistato<br />

un posto di rilievo dietro il bancone,<br />

ma hanno anche preso il mondo della<br />

mixology per le corna, dimostrando il loro<br />

talento e il loro spirito intraprendente in<br />

tutto il mondo, anche in luoghi inaspettati<br />

come i paesi arabi.<br />

Potrei parlarti di Martina e di come,<br />

dopo essersi formata alla MIXOLOGY<br />

Academy, ha deciso di partire per Miami<br />

in piena pandemia e avviare la sua<br />

splendida carriera da barlady.<br />

Oppure di Miriam, che gira il mondo<br />

da 7 anni portando la sua passione per<br />

la mixology fino a Dubai, dove vive (per<br />

adesso).<br />

O ancora di Giulia, ex corsista che dopo<br />

essersi trasferita a Belfast è diventata in<br />

poco tempo Brand Ambassador di Gin<br />

Daffy’s.<br />

Le storie di queste barlady di successo<br />

dimostrano che il coraggio, la passione<br />

e la determinazione possono superare<br />

qualsiasi ostacolo.<br />

Sono un esempio di come il talento e la<br />

dedizione possano portare al successo,<br />

indipendentemente dal genere.<br />

13


Se vuoi scoprire di più sui traguardi<br />

delle nostre barlady, inquadra il QR code sui sotto<br />

ed esplora la sezione “Storie di Successo”:<br />

Lasciarti ispirare da loro per prendere coraggio<br />

e non mettere limiti ai tuoi sogni.<br />

Troverai interviste, racconti e consigli delle barlady<br />

che stanno facendo la differenza nell’industria<br />

della mixology.<br />

Unisciti a me nell’applaudire queste donne straordinarie<br />

e nell’incoraggiare sempre più talenti a emergere<br />

nel mondo affascinante del bartending.<br />

Crescere e aiutare gli altri a crescere sempre.<br />

14


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