Flotte&finanza n. 68 settembre 2023

RICERCHE
RICERCHE
BAROMETRO ARVAL
La strana flotta
I risultati dell’edizione 2023 della survey Arval dedicata ai parchi aziendali:
anche sui pragmatici veicoli commerciali emerge una crescente attenzione
verso l’elettrificazione e la sostenibilità. Sempre che alle parole seguano i fatti
POTENZIALE DI CRESCITA DELLA FLOTTA PER I VEICOLI
COMMERCIALI LEGGERI
In %
% Stabile o
in aumento
Aumento
Stabile
LCVs
In diminuzione
Totale
95
16
79
3
89 98
26
11
87
63
9 1
88
30
58
11
100
18
82
91
23
68
7
96
18
78
2
91
23
68
6
88
17
71
9
86
28
58
12
di Giuseppe Guzzardi
in collaborazione con
Carlo Basadonna,
direttore
commerciale
Arval Italia, e
Massimiliano
Abriola,
responsabile
dell’Osservatorio
Mobilità.
2023 del Barometro Arval giunge sulle
nostre scrivanie con un carico di informazioni che
L’edizione
inducono l’operatore del settore a riflettere su orientamenti
e trend. Dopo attenta lettura, non possiamo non
essere perplessi non già per l’accuratezza e scientificità
della ricerca, ma per le risposte dei fleet manager. Costoro
ci sembra abbiano una gran voglia di apparire/essere sostenibili
più di quanto in realtà non lo siano. Ancora una
volta, insistiamo, ci troviamo davanti ai buoni propositi,
quella che chiamiamo ‘la sindrome della pace nel mondo’:
a parole tutti la auspicano, perché fa social, ma nessuno
sa esattamente che cosa voglia dire.
Ricordate ‘Una poltrona per due’? L’eccitazione dei fratelli-traders
nasceva dal fatto che ovunque andasse il prezzo
del succo d’arancia loro ci guadagnavano. Con il Noleggio
LT succede esattamente la stessa cosa: elettrica o endotermica,
personale o aziendale, in sharing o di proprietà,
con o senza conducente, a vincere è sempre il noleggio.
Ormai tutti danno per scontato che il ‘ferro’ sia un prodotto
a scarso valore aggiunto, e che la ciccia stia nei
servizi. Come quindi dare torto ai profeti del canone?
Adesso si preconizza, seriamente, anche l’aerotaxi in
sharing e a noleggio. Questione di 10 anni, o meno.
Ecco che questo annuale appuntamento con i desiderata
- un po’ da frustrati, per la verità - dei fleet manager mondiali
ci racconta di idilliache società nelle quali i dipendenti
rinunciano (rinuncerebbero, meglio) a parte dello stipendio
pur di lavorare per una azienda green, ammesso sappiano
cosa sia.
importante’ una risposta univoca. Il 21 per cento in Italia
(il 14 per cento in Europa) ha indicato l’adeguarsi alle politiche
restrittive sui veicoli, ma al 17 per cento ecco un rigurgito
di coscienza: introdurre veicoli con alimentazioni
alternative, e al 13 per cento spingere i dipendenti a una
guida più responsabile. Se, invece, consideriamo non la
più importante ma le più importanti, ecco che queste tre
opzioni mantengono le prime posizioni con percentuali
molto più ampie (rispettivamente 35, 27 e 24 per cento).
I fleet manager, in sostanza, ammettono che sostenibilità
ed elettrificazione non soltanto sono di non facile adozione,
ma che la resistenza interna è più forte di quanto si possa
pensare. Lo sharing come policy preoccupa, a sorpresa,
poco, soltanto il 10 per cento. Che dire però del fatto che
un risicato 4 per cento considera una sfida migliorare il
TCO? E i consumi inquinanti? Abbiamo la sensazione che
oggi non si riesca ad andare a fondo delle questioni importanti,
che si parli della pericolosità dei social, dei femminicidi,
della guerra in Sudan o di economia circolare.
Nessuno ha più voglia di comprendere. Però tutti vogliono
la pace nel mondo. Dai, anche noi.
L’infografica illustra e sintetizza le previsioni dei fleet manager: pochissimi coloro
che ritengono che la consistenza delle flotte sia destinata a diminuire, addirittura
nessuno tra le flotte con meno di 100 veicoli commerciali. La stragrande maggioranza
prevede invece un aumento della flotta aziendale, almeno per quanto riguarda gli Lcv.
PERCENTUALE DI AZIENDE CHE UTILIZZANO VEICOLI CONNESSI
In %
Tutti i veicoli
42
Vetture + LCVs
30 32 33 32 55 48
44 27 32 39 44 47 46
L’infografica mette insieme vetture e Lcv contando le aziende che utilizzano veicoli
in grado di interagire in tempo reale con il fleet manager. L’Italia ne esce bene, ma
anche questo è un dato da verificare, in quanto è noto che la connessione nel nostro
Paese è ancora tardiva ed elementare. Le flotte più grandi ovviamente sono quelle
più connesse, e necessitano un maggior controllo del quartier generale.
TEMPO MEDIO DI PERMANENZA DEI VEICOLI IN FLOTTA
In %
Vetture
LCVs
Totale
5.2 5.1 4.7 5.4 5.6
5.7 5.6 5.7 5.6 5.7
6.1 5.6 7.1 6 5.9
5.8 5.8 5.9 5.7 5.7
Il pericolo dei luoghi comuni
Un esempio? Il 78 per cento delle aziende intervistate dichiara
di aver adottato almeno una soluzione di mobilità
alternativa. Vuol dire che - magari - hanno noleggiato una
vettura plug-in, e questo suoni come una sfida.
Il lettore osservi le infografiche qui pubblicate, acute
nella formulazione ma da rivalutare in termini di onestà
intellettuale di chi risponde.
Ci soffermiamo poi su una domanda che non vedete in
queste pagine, temibile nella sua semplicità, nella quale
l’intervistato doveva scegliere tra una serie di risposte preconfezionate:
quali saranno le sfide più importanti nei
prossimi tre anni? Non c’è stata nell’indicazione della ‘più
La tabella mostra la differenza in termini di anzianità che
esiste nel nostro Paese e nella Ue tra vetture e LCV. Le flotte
più grandi sono anche le più giovani.
CONSIDERAZIONE PER LE TECNOLOGIE A COMBUSTIBILI ALTERNATIVI (ALMENO UNA TECNOLOGIA TRA
IBRIDI, IBRIDI PLUG-IN E BEV)
In %
LCVs
Già implementato o
preso in considerazione
nei prossimi 3 anni
Già implementato
Elettrico +65%
Totale
31
3
34
13
26
5
32
12
21
+44%
32
12
33
2
35
13
+82%
41
6
37
13
Abbiamo osservato l’alto grado di apparente elettrificazione
del parco dei veicoli commerciali fino a 35 quintali di peso
totale a terra. Ma gli intervistatori si sono anche chiesti quanto
le nuove tecnologie nel complesso fossero già apparse
nelle flotte italiana ed europee, in relazione alle precedenti
rilevazioni. L’elettrico compie un grande balzo in avanti, +
65 per cento, e i numeri tra Italia e Ue si equivalgono, almeno
nelle aspettative. Tra le flotte che hanno già avuto modo di
sperimentare una o più delle nuove tecnologie alternative
all’endotermico puro, quelle di grandi dimensioni hanno ‘già
dato’ nel 41 per cento (Italia) dei casi, con un incremento rispetto
al passato dell’82 per cento.
22 - Flotte&finanza - settembre 2023
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