Flotte&finanza n. 68 settembre 2023
Quadro elettrico Auto alla spina a prezzo contenuto, tra i 30 e i 50mila euro. F&F passa in rassegna un gruppo di 45 modelli presto destinato ad allargarsi. All’appello mancano ancora le cinesi
Quadro elettrico
Auto alla spina a prezzo contenuto, tra i 30 e i 50mila euro.
F&F passa in rassegna un gruppo di 45 modelli presto destinato ad allargarsi. All’appello mancano ancora le cinesi
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L’OPINIONE<br />
L’OPINIONE<br />
Un rapporto<br />
(ancora) complicato<br />
Un mercato stabile e ancora troppo poco evoluto, nonostante le possibilità infinite<br />
che offre la tecnologia: è questo il quadro che risulta dai dati dell’indagine sul<br />
comparto dei fornitori delle flotte aziendali, nel quale gli schemi gestionali vengono<br />
reiterati da anni senza particolari evoluzioni in termini di efficacia, tecnologia, costi.<br />
Colpa della domanda o dell’offerta?<br />
Qual è lo stato della relazione tra flotte aziendali<br />
e fornitori? Il sondaggio a cura di GR ADVISORY<br />
(dettagliatamente riportato nel numero di giugno<br />
di Flotte&<strong>finanza</strong>, per chi se lo fosse perso, al quale rimandiamo<br />
per una disamina approfondita di dati e percentuali)<br />
offre vari spunti di riflessione e consente di fare<br />
il punto sull’evoluzione di questo rapporto nel tempo.<br />
Anche se, in certi casi, più che di evoluzione sarebbe più<br />
corretto parlare di involuzione, o, meglio, di ‘novoluzione’:<br />
usiamo questo simpatico neologismo per fotografare<br />
la situazione sostanzialmente stabile nei decenni, nonostante<br />
i big data, i CRM, gli smartphone, i<br />
chatbot, l’IoT e, da ultima, l’IA.<br />
I risultati della survey ci permettono alcune<br />
riflessioni oggettive per poter comprendere<br />
quanto il mercato sia guidato dai fornitori e<br />
quanto dai clienti e, infine, azzardare delle<br />
previsioni.<br />
Nonostante i big<br />
data, i CRM,<br />
gli smartphone,<br />
i chatbot, l’IoT, l’IA,<br />
la relazione tra<br />
fornitori e flotte<br />
non evolve.<br />
Se il beneficio va oltre il benefit<br />
L’indagine ha restituito una fotografia chiara sulla composizione<br />
media delle flotte che hanno partecipato: prevalentemente<br />
si tratta di autovetture assegnate in uso<br />
misto (lavorativo e personale/familiare), acquisite con<br />
contratto di noleggio a lungo termine. Questa tipologia<br />
di flotta sembra ontologicamente refrattaria alla tecnologia<br />
gestionale, un po’ per pregiudizio (si considerano<br />
questi veicoli non strettamente legati al business, ma<br />
non è così sia per la loro funzione, sia per i loro costi<br />
sempre crescenti nell’attuale congiuntura del mercato<br />
automotive), un po’ per timore (la leggendaria idea della<br />
telematica ‘che spia’ non è ancora stata superata, nonostante<br />
ogni driver si porti ormai in tasca uno smartphone<br />
che lo rende localizzabile ovunque da una pluralità<br />
di soggetti palesi e occulti).<br />
D’altro canto, se inseriamo le parole ‘tecnologia flotta<br />
aziendale’ nel più noto motore di ricerca, le prime due<br />
pagine di risultati ci restituiscono soprattutto proposte<br />
di geolocalizzazione, qualcosa di software e qualche articolo,<br />
dal sapore vagamente sponsorizzato, sulle moderne<br />
tecnologie di connessione e IoT applicate ai veicoli,<br />
non al processo di gestione.<br />
L’altro tema che una flotta di auto assegnate si porta<br />
dietro è l’auto aziendale come benefit ‘definitivo’, l’unico<br />
veramente importante, quello visibile e che fa la differenza,<br />
con la richiesta di un trattamento full service a favore<br />
del driver come parte integrante del pacchetto. E a<br />
chi viene assegnato questo importante servizio di soddisfazione,<br />
che espone chi lo effettua direttamente al<br />
giudizio dell’alta dirigenza? A una società specializzata?<br />
In realtà non è così: i fleet manager, in gran parte, continuano<br />
a occuparsi personalmente di queste cose, a vivere<br />
una giornata costellata da problemi di consegna,<br />
accessori non più ordinabili, modelli cancellati, ecc.<br />
L’outsourcing ancora sconosciuto<br />
Sembra incredibile che, a distanza di oltre vent’anni<br />
dai primi focus group pubblici sull’importanza dell’outsourcing<br />
specializzato nella gestione dei veicoli aziendali,<br />
il sondaggio ci confermi che solo il 9<br />
per cento delle flotte utilizza (totalmente<br />
o parzialmente) fornitori specializzati nella<br />
gestione delle attività amministrative della<br />
flotta. Con dati particolarmente preoccupanti,<br />
come il 33 per cento delle fatture non<br />
controllate (solo l’8 per cento dei controlli<br />
dati in outsourcing) e il <strong>68</strong> per cento dell’authority<br />
svolto direttamente da personale aziendale.<br />
Ha senso, per un’azienda che si occupa d’altro, mantenere<br />
e sviluppare al proprio interno competenze nel<br />
CHI SI OCCUPA DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA<br />
QUOTIDIANA DELLA FLOTTA?<br />
60%<br />
31%<br />
di Mauro Serena,<br />
Partner<br />
GR ADVISORY<br />
Dalla tabella si<br />
evince il ricorso<br />
quasi nullo (4%)<br />
a società terze<br />
anche per la<br />
gestione ordinaria.<br />
Il fleet manager<br />
continua a essere<br />
il terminale<br />
operativo (60%).<br />
Fonte: sondaggio GR ADVISORY - AIAGA, maggio <strong>2023</strong><br />
5% 4%<br />
Il fleet manager Altre funzioni interne Modello misto Una società<br />
o collaboratori (amministrazione, (in parte personale di outsourcing<br />
del reparto flotte) acquisti,...) interno, in parte in outsourcing)<br />
26 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
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