La Traccia n 47 domenica 19 novembre 2023
domenica 19 novembre 2023
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È di una settimana fa. Pare una squallida macabra notizia nera: un 28enne
incontra un clochard nella galleria di un ex-cinema a Udine, un senza casa
e senza niente, scambia qualche parola con lui, poi di colpo tira fuori il suo
coltellaccio da sub e comincia a sferrargli addosso colpi furiosi, uno dopo
l’altro, va avanti così per ben quattro minuti, cioè 240 secondi.
Sono decine i colpi, alla fine dei quali il clochard giace massacrato per
terra.
Viene la polizia e chiede all’assassino: «Perché l’hai fatto?», e l’assassino
risponde: «Non lo so». «Avevi dei conti in sospeso con lui?», «Mai visto
prima».
Il senzatetto è di Udine e si chiama Luca Tisi, aveva 58 anni, l’uccisore è
un italo-brasiliano e si chiama Bruno Macchi, ha 28 anni, e nella foto che
correda la notizia si mostra sorridente.
I nostri occhi vanno continuamente dalle righe che raccontano il massacro
alla foto ridente che dovrebbe spiegarlo, o almeno dirci qualcosa.
E probabilmente ci dice qualcosa, solo che noi non lo capiamo. Ci parla
della facilità di uccidere. L’insensatezza di uccidere.
Nella storia della cultura mondiale, i delitti più memorabili, i delitti per
eccellenza, sono i più inspiegabili, quelli in cui si ammazza solo per
ammazzare. Il libro più famoso in tutte le culture sull’omicidio si intitola
“Delitto e castigo”, lo ha scritto un russo, il grande Fëdor Dostoevskij, ma
anche qui il delitto non ha una causa e dunque una spiegazione, il
protagonista ammazza a colpi di scure una vecchia usuraia, con la tesi che
un’usuraia non solo non serve alla società ma è un peso morto, e dunque
eliminandola migliori il mondo.
E questo clochard di Udine, che dormiva in un ex-cinema, a cosa serviva?
Chi l’ha ucciso può facilmente convincersi di avere fatto del bene. Nella
morale cristiana una persona anche se vecchia e povera ha un valore
immenso, e ha un’anima.
Nella morale borghese uno vale qualcosa se ha qualcosa. Questo povero
clochard non aveva niente. E dunque non valeva niente.
Chi l’ha ucciso? L’ha ucciso colui che l’ha colpito col suo coltellaccio da
sub, ma il delitto l’abbiamo preparato noi, ogni volta che abbiamo
incontrato un clochard e l’abbiamo trattato come se fosse niente o anche
meno.
Di F. Camon, da Avvenire del 28 aprile 2023
La traccia
Parrocchia di San Giacomo Apostolo
19 novembre 2023 n. 47
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CRISTIANI OPEROSI
La parabola dei talenti riguarda i discepoli, che ricevono da Cristo i beni
della salvezza da far fruttificare in attesa del suo ritorno, quando ognuno
dovrà rendergli conto. Il servo malvagio e pigro, che ha sotterrato il talento
per non rischiare di perderlo, viene condannato perché non ha saputo
riconoscere la fiducia che il padrone aveva risposto in lui, si è lasciato
prendere dalla paura del padrone, giudicato con durezza. Per questo non
ha compreso ciò che effettivamente il padrone si aspettava da lui. La stretta
osservanza della Legge, alla maniera dei Farisei, non salva.
La parabola dei talenti mira a scuotere la comunità e ogni discepolo dal
rischio di un attendismo inconcludente. Fin dall’inizio Gesù sapeva bene
che questo poteva essere un rischio, e un rischio non necessariamente
percepito come negativo. In fondo, il terzo servo, non agendo, non
compromette i beni del padrone. Il capitale è salvo! Soltanto che la
parabola non parla di denaro o di beni della terra, ma dei doni divini che
Gesù, tornando la Padre, ha posto nelle mani della sua Chiesa, cioè la sua
presenza viva e operante attraverso Fede-Speranza-Carità, Parola
Sacramenti. Questi doni hanno la caratteristica di essere vivi e, come tutti
gli organismi viventi, se non vengono alimentati e praticati, deperiscono.
Ecco la responsabilità grande che è posta nelle nostre mani. La preghiera,
la comunione, la carità e le opere di giustizia e di penitenza sono gli
strumenti con i quali far fruttare i talenti di Dio. Merita attenzione anche
l’atteggiamento del padrone: “parte per un viaggio”, ma ha grande fiducia
nei suoi servi. Possiamo dire: Dio si fida di noi, e questo è meraviglioso!
La riconoscenza, però, deve aprire a una domanda: “Che cosa ne facciamo
noi dei suoi doni?”. Ci può aiutare la figura della “donna forte” proposta
dalla prima lettura, tratta dal Libro dei Proverbi. Essa ci suggerisce di
mettere al primo posto il timor di Dio, che non è la paura del servo della
parabola, ma la consapevolezza della nostra piccolezza e della degnazione
di Dio che ci ama: l’abbandono nella bontà del nostro Padre, che ci vuole
tanto bene. Esso ci rende uomini e donne saggi, cristiani onesti e laboriosi,
capaci di donare e donarsi al prossimo nei gesti piccoli e grandi che la
carità ispira e richiede.
SANTE MESSE DAL 18 AL 26 NOVEMBRE 2023
Sabato 25
Domenica 26
Cristo Re
18.30 Def.ti Attilio, Giuseppe e Gilda
Def.to Alpago Eugenio, ann.
Def.ti Da Ros Dino e Isidora
8.30
10.30
Def.ta Tonel Maria
Def.ti Bottecchia Clementina e Figli
Def.ti Alpini Battaglion Cadore e Garbuio
Marcello
Sabato 18
Dedicazione Basiliche
S. Pietro e Paolo
18.30 Def.to Da Dalt Mauro
Def.ti Campodell’orto Antonio, Da Rios
Valeria e Piai Loris
Def.ti Fam. Dan Giorgio
Def.ti Pin Giuseppe e Augusta
15.30
In Cattedrale, consacrazione di Giovanna
Scarabel
Domenica 19
XXXIII^ del T.O.
Giornata dei Poveri
8.30
10.30
Lunedì 20 16.00
In
Chiesa
Def.ta Suor Antonilla
Def.ti Perin Paolo e Fratelli
Def.to Fantin Luciano
Def.ti Sarzetto Antonio ed Eleonora
Def.ti Famiglia Marin
Domenica 26 novembre : Cristo Re
I^ lettura: Ez 34,11-12.15-17 Salmo: 22
II^ Lettura: 1Cor 15,20-26.28 Vangelo: Mt 25,31-46
Martedì 21
Presentazione B.V.
Maria
16.00
In
Chiesa
Def.ta Zanon Anna Maria
Def.to Frare Bonifacio
Def.ti Famiglia Grosso
AVVISI SETTIMANALI
Lunedì 20 – ore 20.30 incontro Genitori 2^ elementare
Mercoledì 22
S. Cecilia
16.00
In
Chiesa
Giovedì 23 16.00
In
Chiesa
Venerdì 24
S. Andrea Dong-Lac e
Compagni
Def.to De Nadai Antonio
Def.ta Dotta Maria
15.00 Santa Messa alla chiesa della Madonna
della Salute a Costa per def.ta Altoè Antonia
Mercoledì 22 - ore 20.30 incontro Gruppo Famiglie
Domenica 26 novembre alle ore 15.30 in Cattedrale a Vittorio Veneto
ci sarà la consacrazione di Scarabel Giovanna.
Tutta la Comunità è invitata ad accompagnare nella sua professione di
fede questa giovane della nostra parrocchia.
Da venerdì 1 dicembre fino a domenica 17 dicembre in oratorio ci sarà
il “Mercatino missionario” con i soliti orari: 8.30 – 12 e 15.00-18.00. Il
ricavato andrà per le missioni.
OFFERTE DELLA SETTIMANA
Candele San Fermo 31,50; in memoria di Zanon Maria, dalla Famiglia e
Cugini € 250; per comunioni € 40; N.N. per la chiesa €30; candele
Sant’Antonio € 35.
Il parroco e la comunità intera ringraziano di cuore tutti coloro che danno
generosamente per le necessità urgenti della parrocchia
HANNO AMMAZZATO UN BARBONE
(chiediamoci perché accade)
Ci sono notizie che sfuggono perché sembrano minori o minime, tra
pubblicarle o lasciarle perdere pare che non ci sia differenza. Se ne
recuperi qualcuna il giorno dopo, o una settimana dopo, ti viene spontaneo
dire: «Non significava niente, era giusto ignorarla». Una di queste notizie
ce l’ho qui davanti. Riguarda la mia zona nel Nord-Est dell’Italia.
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