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2023/9 - PUNTO BRESCIANO

Su questo numero troverete Un Anno Di Economia e gli Speciali: Mondo Auto - Mondo Agricolo - Falegnamerie - Storie D’impresa - Artigianato Camuno - Carrozzerie - Saldature - Fotovoltaico e Trasporti

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in fotografia<br />

Sullo sfondo il Gasometro di Brescia 2,<br />

il parco Tarello, il cavalcavia Kennedy,<br />

il Pala Giustizia, il duomo<br />

e il Castello di Brescia.<br />

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UN ANNO DI ECONOMIA<br />

e gli SPECIALI: MONDO AUTO - MONDO AGRICOLO<br />

FALEGNAMERIE - STORIE D’IMPRESA<br />

ARTIGIANATO CAMUNO - CARROZZERIE<br />

SALDATURE - FOTOVOLTAICO e TRASPORTI<br />

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UN ANNO DI ECONOMIA<br />

Baroni: Industria 5.0 è la priorità ma servono competenze 04<br />

Bonomi in audizione su ddl bilancio: 14<br />

manovra incompleta, spingere investimenti<br />

Gruppi elettrogeni insonorizzati fino ad oltre 3.000 kva<br />

Gruppi elettrogeni e bigruppi supersilenziati<br />

Noleggio di trasformatori ed autotrasformatori<br />

Noleggio di materiale elettrico<br />

Diverse tipologie di torri faro REPERIBILITÀ<br />

TUTTI I GIORNI<br />

Riscaldatori / generatori di aria calda<br />

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Trasporto e posizionamento<br />

Presentano “italy x” 26<br />

la certificazione di eccellenza per le aziende italiane<br />

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Sullo sfondo il Gasometro di Brescia 2,<br />

il parco Tarello, il cavalcavia Kennedy,<br />

il Pala Giustizia, il duomo<br />

e il Castello di Brescia.<br />

UN ANNO DI ECONOMIA<br />

e gli SPECIALI: MONDO AUTO - MONDO AGRICOLO<br />

FALEGNAMERIE - STORIE D’IMPRESA<br />

ARTIGIANATO CAMUNO - CARROZZERIE<br />

SALDATURE - FOTOVOLTAICO e TRASPORTI<br />

SOMMARIO<br />

Scende l'inflazione, ma tassi alti e meno credito. 35<br />

Servizi e industria deboli anche nel 4° trimestre<br />

SPECIALE MONDO AUTO<br />

La 36ª edizione della Winter Marathon 10<br />

gara invernale per auto storiche<br />

è in programma a Madonna di Campiglio dal 18 al 21 Gennaio 2024<br />

SPECIALE MONDO AGRICOLO<br />

La manifestazione ZOOTECNICHE <strong>2023</strong> 11<br />

a Cremona dal 30 Novembre al 2 Dicembre <strong>2023</strong><br />

SPECIALE ARTIGIANATO CAMUNO<br />

Artigianato Camuno del Legno 12<br />

SPECIALE FALEGNAMERIE<br />

Cairo WoodShow fiera internazionale per l’industria del legno 13<br />

dal 7 al 10 Dicembre <strong>2023</strong><br />

STORIE D'IMPRESA<br />

ECOVERNICIATURE 17<br />

<strong>PUNTO</strong><strong>BRESCIANO</strong><br />

n. 9 di Dicembre <strong>2023</strong> - Anno XX<br />

Mensile di informazioni bresciane<br />

Aut. del Tribunale di Brescia N° 8/2003 - 24/02/2003<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Gianmario Baroni<br />

EDITRICE | REDAZIONE<br />

AMMINISTRAZIONE | PUBBLICITÀ<br />

Editrend - Via Fura, 48 - Brescia<br />

Tel. 030 3534392 - Fax 030 5234013<br />

FOTOCOMPOSIZIONE e VIDEOIMPAGINAZIONE<br />

Editrend Grafica - Via Fura, 48 - Brescia<br />

Tel. 030 3534392 - Fax 030 5234013<br />

STAMPA<br />

4graph<br />

L’Editore declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali errori<br />

di stampa e o disguidi di altro genere relativi agli spazi pubblicati.<br />

È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi,<br />

tutti i diritti sono riservati.<br />

Periodico mensile distribuito in Brescia e Provincia.<br />

Costruzione di Mandrini da 30 e Lode 20<br />

Officina Meccanica F.lli Bellegrandi<br />

Ossitaglio Ghirardelli, 32<br />

una realtà consolidata da più di 30 Anni<br />

SPECIALE CARROZZERIE<br />

Le assicurazioni siano più flessibili 18<br />

sui danni da grandine<br />

SPECIALE SALDATURE<br />

Un’importante guida alla saldatura dei metalli 28<br />

SPECIALE FOTOVOLTAICO<br />

Fotovoltaico gratis nel 2024 con il reddito energetico: 31<br />

a chi spetta e come funziona<br />

SPECIALE TRASPORTI<br />

Ethical Transport Approach: 36<br />

Una Nuova Prospettiva per l'Industria del Trasporto Pesante in Italia<br />

Trasporti pesanti, un test sulla guida autonoma al via nel 2024 39


UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

Baroni: Industria 5.0 è la priorità<br />

ma servono competenze<br />

È<br />

fondamentale investire in innovazione e formazione,<br />

due aspetti che vanno di pari passo. È quell'Industria<br />

5.0 che mette al centro le persone e su cui<br />

stiamo insistendo. Altrimenti c'è il rischio reale che le nostre<br />

imprese, in particolare le Pmi, perdano competitività<br />

e finiscano fuori dalle catene di fornitura.<br />

E facendo un passo indietro, a febbraio <strong>2023</strong>, si era organizzato<br />

il primo incontro del road show sull'Intelligenza<br />

Artificiale. Oggi dibattito e tecnologie sono andati avanti<br />

ad una velocità inimmaginabile. Molte aziende hanno<br />

già integrato le tecnologie di AI nei cicli produttivi. Si<br />

tratta di una rivoluzione: “dobbiamo intercettare questi<br />

cambiamenti e anticiparli. E' un capovolgimento radicale<br />

spinto dalle transizioni, green e digitale, che poi sono<br />

due facce della stessa medaglia. Le transizioni hanno un<br />

impatto dirompente: vuol dire cambiare il modo di produrre,<br />

tenendo conto della sostenibilità ambientale ed<br />

energetica. Non conta solo il prodotto finale, ma il ciclo<br />

produttivo. La formazione è essenziale, solo che fatica a<br />

stare al passo. Fattore umano e competenze sono determinanti<br />

e proprio su questi temi si concentra il Forum<br />

della Piccola Industria che si è tenuto a Pavia sabato 11<br />

novembre dal titolo "Competenze per le transizioni". Uno<br />

dei pilastri, ha spiegato Baroni, individuati nelle Assise<br />

che si sono tenute nel 2022. Baroni affrontando il nodo<br />

degli investimenti ha detto: “Serve un’azione immediata,<br />

non si può aspettare. Il sistema imprenditoriale è composto<br />

per il 90% da Pmi, non abbiamo materie prime, siamo<br />

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UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

un paese trasformatore e le nostre aziende sono inserite<br />

in catene di fornitura globali, con il capo filiera che molto<br />

spesso è una grande azienda estera. Le nostre carte<br />

vincenti sono l'innovazione e la flessibilità. Se perdiamo<br />

l'aspetto innovativo rischiamo di essere sostituiti, se accade<br />

poi è difficile rientrare. Competiamo in un mondo<br />

globale, con aziende di ogni paese. Altri continenti, come<br />

Usa e Cina, stanno sostenendo gli investimenti con risorse<br />

molto consistenti. Noi non possiamo stare fermi. Non<br />

vogliamo sussidi, ma incentivi per la crescita perché gli<br />

investimenti sono la base per generare sviluppo. E' vero<br />

che le risorse sono poche, ma tra Pnrr e Repower Eu<br />

vanno individuate, al più presto. Abbiamo visto gli effetti<br />

sul pil di Industria 4.0. Dobbiamo ripetere questa formula,<br />

dando spazio all'innovazione e, insisto, alla formazione,<br />

sia dei giovani che devono scegliere quale percorso di<br />

studi intraprendere, sia delle persone che già lavorano in<br />

azienda. Non ci può essere evoluzione tecnologica efficace<br />

senza le competenze. L'uomo è al centro”.<br />

Per il presidente della Piccola Industria “occorre potenziare<br />

i crediti formativi, agevolare meccanismi di welfare<br />

aziende che consentano alle aziende di costruire percorsi<br />

formativi continui, investire per rendere compatibile la<br />

famiglia e il lavoro e favorire così l'ingresso delle donne”.<br />

Nella sola manifattura serviranno da qui al 2027 almeno<br />

508 mila addetti, il 45% sarà difficile trovarli. “La formazione<br />

è la chiave di volta. L'aspetto più grave di questo<br />

fenomeno è che sono soprattutto i giovani a restare fuori<br />

dal mercato del lavoro, la disoccupazione sfiora il 22 per<br />

cento. La riforma degli Its va nella giusta direzione, ma<br />

bisogna fare di più. C'è un ruolo importante delle imprese,<br />

anche pmi, nelle fondazioni Its per avvicinare i giovani<br />

ai luoghi di lavoro, in particolare le fabbriche”.<br />

Infine, Baroni ha lanciato anche il Pmi Day, la Giornata<br />

Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, che si è tenuto<br />

il 17 novembre, la manifestazione che da oltre dieci anni<br />

vede le aziende aprire le porte ai ragazzi e alle istituzioni.<br />

“Questo evento si è ramificato sempre di più sul territorio<br />

e lo stiamo potenziando: il prossimo anno faremo<br />

anche un grande evento nazionale. Si aprono le porte<br />

delle aziende ai ragazzi delle medie e superiori, agli insegnanti,<br />

famiglie, istituzioni. L'intento è far capire cosa è<br />

l'impresa oggi, comunità, soggetto sociale, protagonista<br />

del territorio”. Il tema di quest'anno è la libertà perché<br />

“la libertà, la democrazia, sono valori che si danno per<br />

scontati. Ma non è così e lo vediamo da quello che accade<br />

nel mondo. Sono beni che vanno curati e mantenuti.<br />

II lavoro è libertà, perché consente alla persona di<br />

esprimersi. Come ha detto Papa Francesco, nell'udienza<br />

all'assemblea di Confindustria del 2022, il lavoro è la più<br />

grande forma di redistribuzione della ricchezza. Una responsabilità<br />

sociale che avvertiamo.<br />

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SPECIALE MONDO AUTO<br />

speciale a cura della redazione<br />

La 36ª edizione della Winter Marathon<br />

gara invernale per auto storiche<br />

è in programma a Madonna di Campiglio dal 18 al 21 Gennaio 2024<br />

numero 36 della più longeva competizio-<br />

invernale di regolarità classica, nata nell'inverno<br />

L’edizione<br />

del 1989, è in programma dal 18 al 21 gennaio 2024<br />

a Madonna di Campiglio.<br />

Le novità riguarderanno principalmente il percorso,<br />

che verrà arricchito da nuovi passaggi e nuove prove<br />

e che sarà ancora suddiviso su 2 tappe: la prima nella<br />

serata di giovedì 18 gennaio al termine delle verifiche<br />

ante gara, la seconda venerdì 19 gennaio attraverso<br />

le strade e i passi dolomitici più affascinanti. Sabato<br />

20 gennaio nel pomeriggio lo spettacolo delle auto<br />

sul lago ghiacciato anticiperà la cena conclusiva e le<br />

premiazioni.<br />

Alla manifestazione saranno ammesse tutte le vetture<br />

costruite entro il 1968 oltre a una selezione di modelli<br />

di particolare interesse storico e collezionistico costruiti<br />

fino al 1976. Dopo la positiva esperienza delle<br />

scorse edizioni ci sarà nuovamente la possibilità di<br />

iscriversi anche con auto prodotte dal 1977 al 1990 che<br />

verranno inserite in una speciale lista fuori classifica.<br />

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SPECIALE MONDO AGRICOLO<br />

speciale a cura della redazione<br />

La manifestazione ZOOTECNICHE <strong>2023</strong><br />

a Cremona dal 30 Novembre al 2 Dicembre <strong>2023</strong><br />

<strong>2023</strong> delle Fiere Zootecniche Internazionali<br />

Cremona, si terranno dal 30 novembre al 2 dicembre<br />

<strong>2023</strong>. Dopo il successo della 77esima edizione<br />

L’edizione<br />

del 2022 e la grande attesa per l’edizione <strong>2023</strong>, accoglierà<br />

nuovamente il settore agro-zootecnico a Cremona.<br />

Quest’anno, allevatori da tutto il mondo avranno l’occasione<br />

di riunirsi e partecipare a momenti pieni di attività<br />

e dinamismo. La nuova edizione <strong>2023</strong> vedrà alla Mostra<br />

Zootecnica Internazionale animali in gara provenienti da<br />

tutto il mondo pronti a sfilare davanti a migliaia di visitatori<br />

appassionati. Inoltre, non perdere l’opportunità di<br />

partecipare alla nuova Asta Internazionale, che nel 2022<br />

ha raggiunto risultati sorprendenti nell’edizione in termini<br />

di ascolti, presenze e partecipanti.<br />

Molto più di un’esposizione<br />

Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, l’evento<br />

annuale che riunisce il settore agro-zootecnico, si prepara<br />

ad accogliere allevatori ed espositori da tutto il mondo<br />

per l’edizione <strong>2023</strong>.<br />

Dopo il grande successo dell’edizione 2022 e l’entusiasmo<br />

generato tra gli allevatori da tutto il mondo, anche<br />

quest’anno l’evento offrirà l’opportunità di unirsi in un<br />

momento colmo di attività e dinamicità. L’edizione del<br />

<strong>2023</strong> si svolgerà da Giovedì 30 Novembre a Sabato 02<br />

Dicembre <strong>2023</strong> con iniziative e novità interessanti per il<br />

settore agro-zootecnico. Gli allevatori e gli operatori si<br />

riuniranno a Cremona per scambiare esperienze, conoscenze<br />

e aggiornamenti sulle ultime tendenze e tecnologie<br />

che riguardano il mondo agro-zootecnico a livello<br />

internazionale.<br />

La manifestazione internazionale<br />

Con la manifestazione – leader nel Sistema Zootecnico<br />

di Alta Produttività in Italia e protagonista in Europa<br />

– proponiamo ogni anno soluzioni per il settore agrozootecnico<br />

coinvolgendo i migliori marchi internazionali di<br />

attrezzature, servizi per la zootecnia e agricoltura.<br />

Allevatori, operatori e istituzioni trovano in Fiera, ma anche<br />

durante l’anno, gli strumenti per l’allevamento per<br />

cui genetica e management allevatoriale sono al centro<br />

di alcune delle più importanti filiere agrozootecniche<br />

Italiane: vacca da latte, suinicola, avicola e della prima<br />

trasformazione casearia.<br />

11


SPECIALE ARTIGIANATO CAMUNO<br />

Artigianato Camuno del Legno<br />

Nasce nel 1967 a Boario Terme. Fedriga<br />

Aldo, Do Marilisa, Salvini Andrea,<br />

Donati Margherita e Donati<br />

Battista, guidati dalla pittrice e scultrice<br />

di fama internazionale Franca Ghitti, creano<br />

sculture lignee varie, soggetti religiosi,<br />

complementi d'arredo e mobili. I<br />

laboratori e le sedi di vendita si trovano<br />

a Boario Terme, Ponte di Legno e a Braone.<br />

Negli anni varie le collaborazioni e le<br />

esposizioni a livello nazionale e non solo.<br />

Alcune opere sono esposte al Museo di<br />

Stoccolma e a Betlemme e alcune realizzazioni<br />

sono state nel tempo donate a<br />

diversi papi e personalità. Ciò che caratterizza<br />

le lavorazioni dell'Artigianato Camuno<br />

del Legno è il mantenimento della<br />

tradizione affiancato ad una costante ricerca di ispirazione per creare sempre<br />

in modo innovativo, senza stravolgere la natura originaria naife che da sempre<br />

contraddistingue questo artigianato.<br />

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SPECIALE FALEGNAMERIE<br />

speciale a cura della redazione<br />

Cairo WoodShow fiera internazionale<br />

per l’industria del legno<br />

dal 7 al 10 Dicembre <strong>2023</strong><br />

Cairo WoodShow è ospitato ogni anno al Cairo International<br />

Convention and Exhibition Centre,<br />

Nasr City, Il Cairo, Egitto.<br />

La sede si trova nella parte centrale della città con diversi<br />

hotel nelle vicinanze ed è molto ben collegata tramite<br />

taxi e mezzi pubblici. L'aeroporto è a 20 minuti di auto<br />

dalla sede. Di seguito le date e gli orari della prossima<br />

edizione.<br />

Cairo WoodShow attrae da sempre visitatori di qualità<br />

provenienti da più di 30 paesi in tutto il mondo. Ha creato<br />

una piattaforma per i professionisti seri del legno<br />

(acquirenti e venditori) per riunirsi sotto lo stesso tetto.<br />

Non solo offre ai visitatori la possibilità di interagire con<br />

gli esperti del settore, ma offre loro anche l'opportunità<br />

unica di ottenere affari lucrosi offerti dagli espositori durante<br />

il corso della mostra.<br />

Buoni motivi per visitare Cairo WoodShow<br />

• Accesso ad attori locali e internazionali del settore sotto<br />

lo stesso tetto.<br />

• Il vantaggio di interagire con professionisti esperti e di<br />

conoscere gli ultimi prodotti e tecnologie in mostra.<br />

• Ottime opportunità per usufruire delle offerte esclusive<br />

delle aziende del legno e delle macchine per la<br />

lavorazione del legno.<br />

• Piattaforma adatta per cercare partner rilevanti per<br />

soddisfare tutti i requisiti aziendali (produttori, fornitori,<br />

commercianti).<br />

13


UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

Bonomi in audizione su ddl bilancio:<br />

manovra incompleta, spingere investimenti<br />

Il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, è intervenuto<br />

in audizione sulla Legge di Bilancio presso le<br />

Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, a<br />

Palazzo Madama.<br />

“Nel secondo trimestre il PIL italiano è diminuito di 0,4%<br />

(dopo l’aumento dello 0,6% nel primo) ed è rimasto fermo<br />

nel terzo. Anche rispetto al terzo trimestre 2022, la<br />

crescita è piatta (0,0%). Alla luce della debolezza che<br />

diversi indicatori evidenziano, è molto probabile che, a<br />

fine anno, la crescita si posizionerà sullo 0,7%, già “acquisito”<br />

a metà anno, dietro a Francia e Spagna (e meglio<br />

della Germania). Per l’anno prossimo, le attuali tornate di<br />

previsioni stanno rivedendo al ribasso le stime di crescita<br />

rispetto agli scenari formulati nei mesi scorsi, e, quindi,<br />

14


UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

anche a quello indicato nella NaDEF, per collocarsi intorno<br />

allo 0,5%”, ha detto il Presidente Bonomi, spiegando<br />

che “nell’attuale fase preoccupa, in particolare, la caduta<br />

degli investimenti (-1,7% nel secondo trimestre; 0,0% rispetto<br />

al secondo trimestre 2022), che nel 2021 e 2022<br />

hanno guidato la crescita dell’economia italiana con incrementi<br />

(20,7% e 9,7%) molto superiori a quelli registrati<br />

negli altri principali paesi europei. Preoccupa perché le<br />

condizioni per investire sono negative e si intravedono<br />

solo segnali di ulteriore peggioramento, almeno fino alla<br />

metà del prossimo anno. D’altra parte, anche i consumi<br />

delle famiglie, che appaiono più resilienti degli investimenti,<br />

sono pressoché stagnanti”.<br />

Sul settore industriale, “se l’anno scorso si è mostrato, in<br />

aggregato, resiliente alla pandemia e alla crisi energetica,<br />

quest’anno è decisamente in calo. A soffrire di più<br />

sono i settori energy intensive che, già nel 2022, avevano<br />

registrato una pronunciata diminuzione della produzione<br />

industriale. Proprio in considerazione del previsto indebolimento<br />

del quadro economico, la scorsa estate, Confindustria<br />

aveva auspicato che, nella Manovra, il Governo<br />

si focalizzasse su due linee di intervento: supportare il<br />

potere di acquisto delle famiglie, soprattutto a basso<br />

reddito, e sostenere la competitività delle imprese”<br />

“Partendo da queste considerazioni, riteniamo che il DDL<br />

Bilancio sia, da un lato, ragionevole, nella misura in cui<br />

concentra le poche risorse disponibili sulla riduzione,<br />

per il solo 2024, del cuneo contributivo; dall’altro, incompleto,<br />

vista la sostanziale assenza di misure a sostegno<br />

degli investimenti privati e, più in generale, di una strategia<br />

per la crescita e la competitività.<br />

Sul primo fronte, la conferma dell’attuale riduzione della<br />

quota contributiva a carico dei lavoratori dipendenti<br />

certamente incontra il nostro consenso, ma la proposta<br />

di Confindustria era e rimane diversa: un intervento strutturale<br />

di taglio del cuneo contributivo, agendo, per 2/3,<br />

sull’aliquota a carico dei lavoratori e, per 1/3, su quella<br />

a carico dei datori di lavoro. Servirebbero 16 miliardi di<br />

euro per finanziarlo e rimaniamo convinti che si possa<br />

fare avviando un serio processo di riqualificazione ed efficientamento<br />

della spesa pubblica.<br />

L’intervento sul cuneo va poi letto insieme alla revisione<br />

delle aliquote e degli scaglioni IRPEF, prevista, per il<br />

2024, dai decreti attuativi della riforma fiscale - all’esame<br />

del Parlamento - che dovrebbe interessare, in una prima<br />

fase, i redditi fino a 28.000 euro. L’effetto combinato di<br />

queste due misure è stimabile in un beneficio annuo tra<br />

i 560 e i 1.400 euro per i lavoratori con reddito compreso<br />

tra i 9 mila e i 35 mila euro annui. Un intervento importante,<br />

che proprio per questo avremmo voluto fosse strutturale,<br />

ma che evidenzia una lacuna dal lato delle imprese,<br />

escluse dal taglio del cuneo e chiamate, nel frattempo,<br />

15


UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

a rispondere alle richieste di adeguamento delle retribuzioni<br />

all’aumento dell’inflazione. In proposito, ricordiamo<br />

che, nel 2022, il cuneo in Italia è stato pari al 45,9% del<br />

costo del lavoro (49,7% se si includono anche TFR e contributi<br />

INAIL), contro una media OCSE del 34,6%.<br />

Anche per questo motivo, riteniamo che non sia più rinviabile<br />

agire quantomeno sul versante della riduzione<br />

della CUAF - la Cassa Unica Assegni Familiari - in quanto,<br />

dopo la sostituzione degli assegni per il nucleo familiare<br />

destinati ai soli lavoratori dipendenti con l’introduzione<br />

dell’Assegno unico e universale per tutti i contribuenti<br />

IRPEF, non è più giustificabile che la copertura di una<br />

misura a carattere universale resti ancora a carico esclusivamente<br />

dei sostituti di imposta (in prevalenza datori di<br />

lavoro del settore industriale) e non sia, invece, finanziata<br />

interamente tramite la fiscalità generale”<br />

Per Bonomi, le ulteriori misure di sostegno al reddito dei<br />

lavoratori previste dal DDL sono condivisibili: “incentivare<br />

il pilastro privato per corroborare il welfare pubblico<br />

è una scelta che sosteniamo da tempo; per realizzarla<br />

in modo compiuto, occorre andare oltre i meccanismi di<br />

convenienza fiscale, riflettendo su criteri utili a orientare<br />

le iniziative di welfare da agevolare. Inoltre, un efficace<br />

sviluppo del welfare attraverso il pilastro privato passa<br />

per strumenti che possono supportare le imprese meno<br />

strutturate in questi percorsi. Il riferimento è a realtà<br />

come le reti di impresa, le casse assistenziali e gli enti<br />

bilaterali che, in linea con quanto previsto dalla delega<br />

fiscale, possono ovviare alle differenti capacità finanziarie<br />

delle singole imprese nell’elaborazione dei piani di<br />

welfare”.<br />

In materia di pensioni, “la Manovra conferma, pur con<br />

alcuni correttivi, la c.d. Quota 103. La posizione di Confindustria<br />

è chiara: per definire forme agevolate di pensionamento,<br />

andrebbero valutate solo le situazioni realmente<br />

meritevoli di tutela, soprattutto ove legate ad<br />

attività lavorative gravose. Una maggiore attenzione a<br />

queste categorie di lavoratori, individuabili tramite criteri<br />

oggettivi, porterebbe a un uso più efficiente delle risorse<br />

pubbliche e a salvaguardare gli equilibri del sistema<br />

pensionistico nei prossimi anni. Al di fuori di queste ipotesi,<br />

a nostro avviso, le altre forme di flessibilità in uscita<br />

potrebbero e dovrebbero realizzarsi a livello aziendale.<br />

Passando a un ambito correlato a quelli appena menzionati,<br />

le scelte in materia sanitaria, al netto del mancato<br />

intervento sul problema del payback per i dispositivi<br />

medici, danno il senso di quella ragionevolezza con cui il<br />

Governo ha approcciato la Manovra”.<br />

“Se abbiamo dunque valutato la ragionevolezza della<br />

Manovra, seppur con i distinguo pocanzi evidenziati e sui<br />

quali siamo disponibili a un confronto fattivo, al contempo<br />

ci preoccupa la poca attenzione alla competitività<br />

del sistema produttivo”, ha spiegato Bonomi: leggendo<br />

il testo del DDL, registriamo la mancanza di interventi di<br />

ampio respiro a supporto degli investimenti privati, men-<br />

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STORIE D'IMPRESA<br />

speciale a cura della redazione<br />

ECOVERNICIATURE<br />

ECOVERNICIATURE S.n.c. Si occupa di verniciatura industriale<br />

per conto terzi a polvere elettrostatica.<br />

L’impianto di verniciatura a polvere elettrostatica è composto<br />

da un tunnel di lavaggio di dimensioni 3000 x 4000<br />

x 6000 a sua volta composto da 4 vasche di cui la prima di<br />

sgrassaggio a 60 gradi, la seconda e terza di risciacquo a<br />

freddo e l’ultima di risciacquo a 80 gradi con fosfatazione<br />

collegata insieme da una cabina di verniciatura manuale<br />

e da un forno di cottura statico di dimensioni massime<br />

Lung. 6500 x H 3500 x Larg. 4000.<br />

Questa tipologia d’impianto viene usato per poter verniciare<br />

materiali come basamenti per macchine industriali<br />

e strutture speciali, serbatoi, ringhiere, cancelli, scale a<br />

chiocciola, pali di sostegno, ventilatori di varie dimensioni,<br />

barre con lunghezza max. 6500 ecc.<br />

Il trattamento viene effettuato utilizzando vernici poliestere,<br />

epossipoliestere e su richiesta viene aggiunto anche<br />

un Fondo Anticorrosivo, si possono realizzare tutti<br />

i tipi di colori RAL e non, con finitura lucida, semilucida,<br />

opaca, bucciato e metallizzati.<br />

17


SPECIALE CARROZZERIE<br />

speciale a cura della redazione<br />

Le assicurazioni siano più flessibili<br />

sui danni da grandine<br />

Nei mesi estivi si sono registrati eventi atmosferici importanti,<br />

che hanno creato danni importanti a causa<br />

del maltempo, se pur assicurati, si rischia di trovarsi<br />

di fronte a rigidi paletti, tempi lunghi e riparazioni non eseguite<br />

alla perfezione.<br />

DANNI FINO A 10MILA EURO - Nei mesi estivi sono stati<br />

caratterizzati da un continuo susseguirsi di grandinate, che<br />

hanno interessato in particolare il nord Italia. Tra gli oggetti<br />

più danneggiati ci sono sicuramente le auto parcheggiate<br />

all’esterno o sorprese durante il viaggio da chicchi di grandine<br />

grandi come palline da tennis. Abbiamo già mostrato<br />

alcune soluzioni per proteggere carrozzerie e finestrini<br />

delle nostre auto dalla grandine e, soprattutto, abbiamo<br />

ricordato l’importanza di avere un’assicurazione specifica<br />

che copra i danni causati da eventi atmosferici. Danni che,<br />

stando a quanto testimoniato da molti malcapitati, variano<br />

da un minimo di 900 euro fino ad arrivare anche a 10mila<br />

euro per auto di grandi dimensioni.<br />

DECIDE L’ASSICURAZIONE - La normale RCA non copre<br />

infatti i danni causati dalla grandine e nemmeno la Kasko<br />

lo fa. Per essere tutelati bisogna attivare una specifica<br />

polizza che copra i danni riportati in seguito a eventi atmosferici.<br />

Non solo grandine, quindi, ma anche tempeste,<br />

frane, valanghe, alluvioni e così via. Tuttavia, considerando<br />

l’aumentare dei fenomeni atmosferici registrati in Italia, tali<br />

polizze “presentano un numero di limitazioni sempre maggiore,<br />

dalle franchigie elevate ai massimali irrisori, passando<br />

per l’obbligo di riparare la vettura in centri indicati dalla<br />

compagnia di assicurazione”.<br />

TEMPI LUNGHI - Questa abitudine, danneggia gli automobilisti<br />

che hanno subito danni dalla grandine: “Questi centri<br />

non sono in grado di smaltire il lavoro in tempi ragionevoli<br />

perché di fatto sono provider che smistano il lavoro verso<br />

imprese artigiane esterne”. Anche le riparazioni potrebbero<br />

non essere fatte al meglio: “Si può riparare a regola d’arte<br />

una macchina colpita da grandine sia riverniciandola totalmente,<br />

sia mediante il solo uso di leve (tecnica a freddo):<br />

l’importante è che la scelta delle modalità riparative avvenga<br />

sulla base di ragioni tecniche e non per ragioni economiche,<br />

poiché la riverniciatura ha costi molto più elevati<br />

e mediamente garantisce un migliore risultato”.<br />

18


UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

tre il rifinanziamento di specifiche misure risulta limitato.<br />

Il più rilevante riguarda il credito d’imposta per la ZES<br />

Unica: sovrapponendosi all’iter di conversione del DL<br />

Sud, la Manovra fissa il limite massimo di spesa in 1,8 miliardi<br />

di euro per il solo 2024. Le attuali ZES che stanno<br />

iniziando a raccogliere i primi risultati, rispondono - pur<br />

con qualche contraddizione - a una precisa logica industriale:<br />

ottimizzare la rete dei trasporti e della logistica,<br />

specie portuale, collegati alle produzioni industriali, in<br />

coerenza, da un lato, con le grandi vie di comunicazione<br />

europee e, dall’altro, con i piani regionali. Questa vocazione,<br />

a nostro giudizio, non va indebolita. Per questo,<br />

riteniamo indispensabile la rapida definizione del nuovo<br />

Piano strategico per la ZES Unica e chiediamo che, in<br />

quel contesto, il sistema delle<br />

imprese sia coinvolto prima possibile<br />

e in modo attivo. L'auspicio<br />

è che, anche con la revisione<br />

degli obiettivi, venga mantenuto<br />

il 40% delle risorse destinato al<br />

Mezzogiorno e che la Zes unica<br />

mantenga obiettivi industriali territoriali”.<br />

“Apprezziamo poi il rifinanziamento<br />

del Fondo per la crescita<br />

sostenibile (110 milioni per il 2024<br />

e 220 per il 2025 con un impatto<br />

sull’indebitamento netto di 40<br />

milioni per il 2024, 70 per il 2025<br />

e 50 per il 2026) e dei contratti di<br />

sviluppo (190 milioni per il 2024<br />

e 210 per il 2025 con un impatto<br />

sull’indebitamento netto di 60<br />

milioni per il 2024, 180 per il 2025<br />

e 50 per il 2026), considerata la<br />

loro centralità nel contesto delle misure di politica industriale.<br />

Come pure, visti i livelli dei tassi d’interesse,<br />

l’intervento (100 milioni per il 2024, che si aggiungono ai<br />

50 disposti dal c.d. DL Anticipi) sulla c.d. nuova Sabatini.<br />

Per questi interventi occorrerà valutare la congruità delle<br />

risorse stanziate, ma evidenziamo che si tratta di 400<br />

milioni con un impatto sul deficit di 250 per il 2024 su 30<br />

miliardi di misure espansive della Manovra. Queste ultime<br />

sono destinate, in via diretta, per il 54,8% ai lavoratori<br />

e, in generale a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie,<br />

per il 9,4% alle imprese, per l’8,0% sia a famiglie che<br />

a imprese e per il restante 27,8% ad altro (tra cui, sanità e<br />

investimenti pubblici). Volendo considerare tra le misure<br />

per le imprese anche la riduzione dell’aliquota sostitutiva<br />

continua a pagina 22<br />

19


STORIE D'IMPRESA<br />

speciale a cura della redazione<br />

Costruzione di Mandrini da 30 e Lode<br />

Officina Meccanica F.lli Bellegrandi<br />

Bellegrandi Fratelli è un'officina meccanica,<br />

specializzata nella costruzione di mandrini e<br />

di altre parti meccaniche.<br />

Bellegrandi Fratelli è un'azienda meccanica dedicata<br />

da numerosi anni alla produzione di parti<br />

meccaniche per macchine utensili conto terzi. Nasce<br />

nel lontano 1946 con la denominazione Bellegrandi<br />

Fausto, trasformandosi nel 1950 in Fratelli<br />

Bellegrandi.<br />

Più tardi, nel 1965, i signori Cottini e Rovizzi entrano<br />

a far parte della ditta, in qualità di proprietari,<br />

con denominazione Bellegrandi F.lli snc di Cottini<br />

e Rovizzi.<br />

L'azienda ha sede a Mazzano e rivolge i propri servizi<br />

e prodotti alle imprese terze della zona circostante<br />

e di tutto il comprensorio della provincia di<br />

Brescia.<br />

Il focus della produzione aziendale è sicuramente<br />

la realizzazione di mandrini pneumatici ed idraulici,<br />

morse e frese, anche se spazia anche nel campo<br />

delle pinze per plurimandrini, stringi barra e spingi<br />

barra, frese, morse e molti altri accessori per macchine<br />

utensili.<br />

Lo stabilimento produttivo della Bellegrandi Fratelli<br />

è dotato di tecnologie all'avanguardia, al fine<br />

di garantire la massima precisione nelle operazioni<br />

di realizzazione di mandrini e di altre componenti<br />

per elettroutensili e per macchine utensili.<br />

Mandrini di ogni tipologia<br />

L'azienda Bellegrandi Fratelli, con stabilimento<br />

produttivo a Mazzano, in provincia di Brescia, si dedica<br />

ai lavori per la costruzione di mandrini per ogni<br />

tipo di richiesta:<br />

» mandrini a pinza (collet chucks) tipo MSCTN,<br />

servo comandati dal cilindro posteriore dei torni<br />

a controllo CNC,<br />

» mandrini idraulici tipo MSDTN, comandati dall'alimentazione<br />

idraulica nel naso mandrino del<br />

tornio,<br />

» mandrini pneumatici con cilindro incorporato<br />

tipo MSDTN (spinta)/MST(trazione),<br />

» mandrini idraulici con cilindro incorporato tipo<br />

MITN.<br />

Produzione conto terzi di basi statiche<br />

Bellegrandi Fratelli, oltre alla produzione di mandrini,<br />

si dedica con professionalità anche alla realizzazione<br />

di parti meccaniche per macchine<br />

utensili:<br />

» basi statiche pneumatiche e idrauliche tipo<br />

BSPITN (singole o multiple), per trapani, frese e<br />

centri di lavoro,<br />

» mandrini porta pinze espansibili (espander) per<br />

la ripresa dei pezzi sul foro, corredati di pinze<br />

standard o speciali al disegno,<br />

» pinze spinte tipo BA (DIN 6343),<br />

» pinze doppio cono(per torni BIGLIA) tipo BD,<br />

» pinze tirate tipo BE e multi diametro a settori tipo BAS,<br />

» pinze per plurimandrini,<br />

» stringi barra e spingi barra,<br />

» frese, morse e molti altri accessori per macchine<br />

utensili.<br />

20


21


continua da pagina 19<br />

UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

sui premi di produttività, le risorse destinate alle imprese<br />

arrivano a poco più di 3 miliardi (il 10,2% del totale)”.<br />

Per Bonomi, “risultano assenti capitoli importanti per<br />

lo sviluppo, a partire dal sostegno agli investimenti in<br />

R&S e, in particolare, il rafforzamento delle aliquote per<br />

il credito d’imposta R&S e risorse per il finanziamento<br />

degli accordi di innovazione gestiti dal MIMIT. L’investimento<br />

in Ricerca e Sviluppo è una vigorosa leva di<br />

crescita economica e sociale: in questo contesto, assumono<br />

un’importanza centrale anche l’innovazione e la<br />

tutela nel campo dei beni immateriali. Tramite il rafforzamento<br />

degli strumenti esistenti (il patent box e il credito<br />

R&S&I&D tra i principali) dobbiamo perseguire il più<br />

ambizioso obiettivo di valorizzare le migliori eccellenze<br />

italiane e di renderle competitive sui mercati. Ma soprattutto,<br />

non c’è traccia del nuovo Piano Industria 5.0 che,<br />

stando alle anticipazioni, dovrebbe essere finanziato<br />

con le risorse del programma REPowerEU, a valle della<br />

riscrittura del PNRR”.<br />

“Il nuovo Piano 5.0 dovrebbe prevedere un rafforzamento<br />

delle aliquote agevolative di Industria 4.0 e supportare<br />

gli investimenti che coniugano sostenibilità e digitalizzazione.<br />

Il varo di queste misure è però condizionato alla<br />

conclusione del negoziato, tra Governo e Commissione<br />

europea, sulla rimodulazione di 144 obiettivi su 350 del<br />

PNRR. È essenziale che l’accordo sulla riscrittura del<br />

PNRR arrivi entro la fine dell’anno, perché gli investimenti<br />

sono fondamentali anche per agganciare le transizioni.<br />

Non dobbiamo dimenticare che, anche grazie al capitolo<br />

RePowerEU, il PNRR assicura una dotazione finanziaria<br />

adeguata a stimolare gli investimenti. Si tratta di una<br />

grande opportunità, che non possiamo fallire se il Paese<br />

vuole crescere a tassi sostenuti, pena anche il rischio<br />

di vanificare qualunque ambizione di costruzione di una<br />

capacità fiscale comune a livello europeo. Le misure incluse<br />

nel Piano Industria 5.0 sono necessarie a rendere<br />

attrattivo il sistema Paese e a sostenere la competitività<br />

delle imprese nel quadro dei nuovi paradigmi europei:<br />

solo sviluppando e possedendo le nuove tecnologie<br />

sarà possibile affrontare da protagonisti - e non da meri<br />

utilizzatori - le sfide globali legate alle transizioni”.<br />

Per Bonomi, “un analogo Piano, con risorse aggiuntive<br />

dedicate, dovrebbe essere realizzato per promuovere<br />

anche gli investimenti in prevenzione, da parte delle imprese,<br />

tesi a contenere gli effetti delle ormai ricorrenti calamità<br />

naturali. Un programma di incentivi dedicato alla<br />

prevenzione è necessario, come messo in evidenza dai<br />

più recenti e drammatici eventi registrati in Toscana. Un<br />

intervento di questo tipo, finanziato anche con le risorse<br />

del PNRR e affiancato da un piano di investimenti pubblici<br />

tesi a mettere in sicurezza il territorio, assicurerebbe<br />

anche coerenza alla Manovra, poiché rappresenterebbe<br />

una misura propedeutica necessaria in vista di qualsiasi<br />

azione finalizzata al rafforzamento della copertura assicurativa<br />

e della resilienza del sistema produttivo italiano.<br />

22


23


Attrezzature e piastre porta<br />

forche per carrelli elevatori<br />

ricambi per forche<br />

L’OFFICINA MECCANICA SALERI nasce nel 1976 come Officina<br />

Meccanica a conduzione famigliare. L’azienda si propone come partner<br />

affidabile e storico per la produzione di articoli propri nel settore della<br />

carpenteria meccanica volto alla progettazione e produzione di piastre<br />

porta forche per carrelli elevatori, macchine movimento terra e per il<br />

settore agricolo.<br />

OFFICINA MECCANICA SALERI nel tempo si è organizzata e strutturata<br />

per realizzare lavorazioni meccaniche di precisione conto lavoro e conto<br />

terzi per i settori automotive, mezzi agricoli e movimento terra.<br />

OFFICINA MECCANICA SALERI<br />

nel luglio 2019 ha ottenuto<br />

la certificazione ISO 9001:2015<br />

24<br />

OFFICINA MECCANICA SALERI<br />

Via Giovanni XXIII, 24, 25080 Nuvolento (BS)<br />

Tel. +39 030 6919525 - Fax. +39 030 6898816<br />

info@salerisnc.it - salerisnc.it


UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

Infatti, la norma che introduce una polizza assicurativa<br />

a copertura dei danni causati da calamità naturali, genera<br />

forti preoccupazioni per via delle numerose incertezze<br />

interpretative, dei tempi troppo stringenti per l’entrata<br />

in vigore dell’obbligo e dell’indisponibilità di dati pubblici<br />

sull’ammontare dei rischi da assicurare. In particolare, mancano<br />

meccanismi volti a contenere il prezzo delle polizze,<br />

anche valorizzando la presenza di una garanzia dello Stato.<br />

Per questo, riteniamo necessario un confronto tra Governo,<br />

IVASS e Associazioni di rappresentanza di imprese e assicurazioni,<br />

per definire un percorso condiviso, fondato su<br />

solide analisi quantitative, che porti, in tempi ragionevoli e<br />

con la necessaria gradualità, a definire le misure utili ad accrescere<br />

il livello di protezione delle imprese da tali rischi”.<br />

“A proposito di competitività, che abbiamo già evidenziato<br />

essere la principale lacuna di questa Manovra, una<br />

riflessione s’impone anche sull’energia e su come renderci<br />

strategicamente indipendenti. Per l’industria italiana,<br />

a partire dai settori energivori, sono essenziali le disposizioni<br />

in tema di gas ed electricity release contenute<br />

nella bozza di decreto-legge predisposto dal MASE.<br />

Inoltre, i numeri sul crollo degli investimenti evidenziano<br />

le lacune del DDL anche con riferimento agli strumenti<br />

di sostegno alla struttura finanziaria delle imprese, fiaccata<br />

dalla stretta monetaria. Dobbiamo considerare che i<br />

prestiti bancari alle imprese si stanno rapidamente riducendo<br />

(-6,2% annuo ad agosto <strong>2023</strong>), dopo aver toccato<br />

alti ritmi di crescita fino a metà del 2022. Un mutamento<br />

brusco, che ha assottigliato i livelli di liquidità delle imprese<br />

(-5,6% annuo in agosto). Questa situazione potrebbe<br />

trasformarsi, nei prossimi mesi, in carenza di liquidità”.<br />

“Da un lato, dunque, registriamo l’assenza di misure in<br />

tema di garanzia a supporto dell’accesso al credito delle<br />

PMI, soprattutto in considerazione del fatto che a fine<br />

anno scadrà il regime speciale del Fondo di Garanzia per<br />

le PMI legato al Quadro Temporaneo sugli aiuti di Stato<br />

e che è dunque necessario intervenire per rafforzarne il<br />

ruolo. Dall’altro, l’assenza di misure per la patrimonializzazione.<br />

Su questo piano va, peraltro, considerato anche<br />

che un provvedimento coevo al DDL Bilancio (D.lgs.<br />

IRPEF-IRES) prefigura l’abrogazione dell’ACE (Aiuto alla<br />

Crescita Economica), senza che a ciò si accompagni l’adozione<br />

di misure che incentivino fiscalmente la destinazione<br />

degli utili al patrimonio delle imprese. Il costo<br />

stimato di questa misura (circa 1 mld di euro di minore<br />

imposta) raffrontato con l’impatto della abolizione ACE<br />

(circa 4,7 mld di euro di maggiori imposte), dà la misura<br />

della penalizzazione per le imprese”.<br />

“La Manovra poi rinvia una decisione a nostro giudizio<br />

necessaria: la definitiva cancellazione di plastic e sugar<br />

tax, che invece vengono rinviate solo di pochi mesi. Si<br />

tratta di due misure che, fin dalla loro introduzione, si<br />

sono mostrate inadeguate a conseguire gli obiettivi di<br />

gettito, ma anche inique, poiché colpiscono selettivamente<br />

alcune categorie di imprese”.<br />

In definitiva, per il Presidente Bonomi “rimane essenziale<br />

puntare sulla crescita. O la spingiamo, puntando sugli<br />

investimenti delle imprese, così da rendere sostenibili<br />

i livelli di spesa pubblica e il nostro sistema di welfare.<br />

Oppure, anno su anno, dovremo fare i conti con risorse<br />

sempre più esigue e tassi di crescita da zero-virgola, con<br />

una conseguente compressione dei nostri diritti. E senza<br />

diritti non possono esserci né mercato, né impresa, né<br />

lavoro, né progresso economico e sociale”.<br />

25


UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

Presentano<br />

“ITALY X”<br />

la certificazione di eccellenza<br />

per le aziende italiane<br />

Iniziativa di certificazione per le aziende italiane.<br />

Un progetto unico in Italia creato per riconoscere, attribuire<br />

valore e dare visibilità alle imprese che incarnano<br />

e rappresentano i valori dell’italianità: ricerca della qualità,<br />

stile, cura del dettaglio e creatività. La certificazione,<br />

di durata biennale, consente di individuare le imprese<br />

dotate della capacità di ideare, progettare, innovare e<br />

produrre secondo i tratti distintivi della tradizione italiana,<br />

andando oltre la semplice fabbricazione del prodotto.<br />

Il conseguimento del marchio da parte della singola<br />

azienda è subordinato al superamento di un audit condotto<br />

da primari enti di certificazione indipendenti sulla<br />

continua a pagina 30<br />

NEW ENTRY<br />

INDUSTRIA 4.0<br />

Portale<br />

La macchina utilizza differenti teste di fresatura,<br />

sia birotativa, sia a mandrino verticale per lavorazioni<br />

in spazi anche angusti.<br />

Fresatrici<br />

Abbiamo a disposizione fresatrici orizzontali a<br />

banco mobile e verticali a banco fisso con tavola<br />

girevole e traslante con portata di 25 T, accessoriate<br />

con teste birotative e cambio utensili.<br />

Alesatrici<br />

Abbiamo a disposizione alesatrici con tavola girevole<br />

e traslante con portata di 20 T accessoriate<br />

con teste birotative e cambio utensile.<br />

CERCASI<br />

ALESATORI E<br />

FRESATORI<br />

26


27


SPECIALE SALDATURE<br />

speciale a cura della redazione<br />

Un’importante guida<br />

alla saldatura dei metalli<br />

La saldatura e la brasatura sono procedimenti mediante<br />

i quali si realizza un’unione permanente, ottenendo<br />

la continuità dei materiali che vengono uniti.<br />

SALDATURA VS BRASATURA<br />

Per effettuare una saldatura, viene provocata la fusione localizzata<br />

dei lembi dei pezzi da giuntare, con o senza l’aggiunta<br />

di materiale d’apporto.<br />

Si parla di brasatura e di saldobrasatura quando il materiale<br />

base non viene fuso ma solo riscaldato e il processo di<br />

unione dei materiali viene realizzato per fusione del solo<br />

materiale d’apporto, avente temperatura di fusione inferiore<br />

a quella del materiale base.<br />

COSA SI PUÒ SALDARE?<br />

Un materiale si considera saldabile, con un procedimento<br />

e per un dato tipo di applicazione, quando si presta alla realizzazione<br />

di una struttura in cui sia assicurata la continuità<br />

e che presenti caratteristiche che soddisfino i requisiti di<br />

qualità richiesti.<br />

Fattori da tenere in considerazione per la saldatura<br />

MATERIALI<br />

Il processo di saldatura coinvolge uno o più tipi di materiali,<br />

che assolvono principalmente a due ruoli:<br />

• Materiale base, è il materiale che costituisce i pezzi da<br />

saldare; può essere lo stesso per entrambi i pezzi (saldatura<br />

omogenea), o diverso (eterogenea). I materiali metallici<br />

che vengono più tradizionalmente uniti sono l’acciaio,<br />

le leghe d’Alluminio, le leghe di Nichel e le leghe<br />

di Titanio. I soli materiali polimerici che possono essere<br />

saldati sono quelli termoplastici.<br />

• Materiale d’apporto, è il materiale che viene introdotto<br />

sotto forma di bacchette, fili o nastri e depositato allo<br />

28


SPECIALE SALDATURE<br />

speciale a cura della redazione<br />

stato fuso tra i lembi da unire. I materiali d’apporto sono<br />

sempre particolarmente puri, quindi le impurezze all’interno<br />

della zona fusa di un giunto provengono generalmente<br />

dal materiale base. Non per tutti i procedimenti<br />

ne è richiesto l’utilizzo.<br />

PARAMETRI<br />

La gestione dei vari processi di saldatura e brasatura si<br />

basa sulla scelta di parametri specifici per ogni tipologia di<br />

processo. A livello generale, nella maggior parte dei processi<br />

è possibile individuare principalmente due parametri<br />

caratteristici:<br />

• potenza specifica, che rappresenta la potenza termica<br />

erogata per unità di superficie di materiale base, misurata<br />

in W/cm2;<br />

• velocità di saldatura, che rappresenta la velocità della<br />

sorgente termica, misurata in cm/min.<br />

PERICOLI PER L’OPERATORE<br />

La saldatura e la brasatura sono operazioni che possono<br />

compromettere la salute degli operatori, che quindi si<br />

devono dotare di opportuni dispositivi di sicurezza. Tutti<br />

i processi, essendo legati alla fusione del materiale, prevedono<br />

la presenza di calore e temperature locali molto<br />

elevate, che necessitano l’utilizzo di indumenti (giacche,<br />

grembiuli, guanti e berretti) resistenti al calore.<br />

La maggior parte dei processi utilizza l’energia elettrica,<br />

come fonte di energia termica, fatto che implica la presenza<br />

di campi magnetici e correnti elettriche di elevata<br />

intensità.<br />

Alcuni processi hanno ulteriori rischi specifici: ad esempio,<br />

la saldatura ad arco emette radiazioni elettromagnetiche<br />

(UV, IR e visibili) che possono essere molto nocive per l’occhio<br />

umano. Gli operatori devono pertanto indossare una<br />

maschera oscurata, che agisce da filtro per la radiazione.<br />

Altri rischi nelle operazioni di saldatura e brasatura riguardano<br />

lo sviluppo di polveri, fumi e vapori metallici, motivo<br />

per il quale è obbligatorio l’impiego di un opportuno sistema<br />

di ventilazione in prossimità della zona dove si esegue<br />

la giunzione.<br />

TIPOLOGIE DI SALDATURA<br />

I processi di saldatura costituiscono un universo piuttosto<br />

ampio e diversificato, che nel tempo si è adattato allo sviluppo<br />

dei materiali e delle tecnologie produttive.<br />

A livello macroscopico, possiamo dire che i processi che<br />

sono stati maggiormente sviluppati in ambito industriale<br />

appartengono al gruppo della saldatura per fusione.<br />

Tali processi utilizzano calore, generato in vari modi, per<br />

fondere il materiale base. I processi più comunemente utilizzati<br />

si possono classificare nei seguenti sotto gruppi:<br />

AD ARCO ELETTRICO<br />

La saldatura ad arco si riferisce ad un gruppo di processi<br />

che sfrutta l’arco elettrico generato tra due elettrodi.<br />

L’arco può essere ottenuto utilizzando:<br />

• un elettrodo fusibile<br />

• un elettrodo refrattario, ossia non fusibile<br />

Nel primo caso l’elettrodo, fondendo, fornisce il metallo<br />

d’apporto; quando, invece, si utilizzano elettrodi non fusibili<br />

alla temperatura dell’arco, il materiale d’apporto (se necessario)<br />

viene fornito a parte, utilizzando delle bacchette<br />

o del filo. Elemento fondamentale per ottenere un arco<br />

elettrico è la corrente. È possibile alimentare l’arco sia con<br />

corrente continua (CC) sia con corrente alternata (CA); la<br />

scelta dipende dal tipo di processo adottato e dal materiale<br />

che si vuole saldare.<br />

Le principali tipologie di saldatura ad arco elettrico sono:<br />

• manuale ad elettrodo rivestito (MMA)<br />

• ad arco sommerso (SAW)<br />

• a filo continuo sotto protezione gassosa (MIG/MAG)<br />

• sotto protezione gassosa e con elettrodo infusibile (TIG)<br />

A RESISTENZA<br />

Si tratta di un procedimento di giunzione senza metallo d’apporto,<br />

nel quale il calore necessario per portare a fusione i<br />

lembi da saldare è fornito dalla resistenza opposta al passaggio<br />

di una corrente elettrica attraverso la zona da unire.<br />

OSSIACETILENICA<br />

La saldatura ossiacetilenica è un procedimento che utilizza,<br />

come sorgente di calore, la fiamma risultante dalla<br />

combustione dell’acetilene (C2H2) con l’ossigeno (O2).<br />

AD ENERGIA CONCENTRATA<br />

Appartengono a questo gruppo i procedimenti che utilizzano<br />

fasci di energia che riescono a concentrare sul pezzo<br />

potenze molto elevate, variabili da alcune migliaia a vari<br />

milioni di watt per millimetro quadrato di superficie. Fanno<br />

parte di questo sotto-gruppo le saldature:<br />

• Laser (LBW)<br />

• a fascio elettrico (EBW)<br />

• al plasma (PAW).<br />

29


UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

continua da pagina 26<br />

base di un Disciplinare. La Certificazione è rivolta a due<br />

target di imprese del comparto manifatturiero: da un lato<br />

le PMI fino a 50 milioni di fatturato all’anno e dall’altro<br />

le Grandi Aziende con fatturato superiore ai 50 milioni<br />

all’anno. Alla scadenza della certificazione è previsto il<br />

rinnovo attraverso un nuovo audit.<br />

L’italianità è una leva di competitività per la nostra industria,<br />

che si fonda sulla capacità di creare prodotti belli e<br />

ben fatti, curati nei particolari e nel design. Con questa<br />

iniziativa vogliamo rafforzare la visibilità delle competenze<br />

e del know delle imprese italiane e la loro forte identificazione<br />

con il metodo italiano di produrre. Valorizzare<br />

le imprese italiane e l’eccellenza che rappresentano<br />

significa sostenere la nostra economia e promuovere la<br />

crescita del nostro paese. Con ItalyX si vuole supportare<br />

con un'iniziativa concreta quella che è una delle ricchezze<br />

del nostro paese, il settore manifatturiero, rafforzandone<br />

la riconoscibilità sui mercati interni ed esteri.<br />

Il marchio “ItalyX – Certified Italian Excellence” è il logo<br />

che rappresenta il DNA per caratterizzare le aziende manifatturiere<br />

italiane, espresso nelle tre parole del suo pay<br />

off: Italia ed Eccellenza, un binomio inscindibile quando<br />

si parla di qualità, stile, cura del dettaglio, creatività, e<br />

Certificazione, per sottolineare il rigore alla base del disciplinare<br />

e del processo con cui il marchio viene concesso<br />

in licenza alle aziende richiedenti.<br />

Il progetto di certificazione sarà accompagnato da iniziative<br />

di visibilità, sia a livello italiano che internazionale,<br />

dedicate alle aziende certificate, promosse congiuntamente<br />

da Confindustria con il coinvolgimento delle associazioni<br />

territoriali e di categoria, e dall’organizzazione<br />

di eventi che vedranno la partecipazione di istituzioni nazionali<br />

ed internazionali e del mondo accademico.<br />

Tutte le informazioni sull’iniziativa sono disponibili nel<br />

sito dedicato: www.italy-x.com<br />

30


SPECIALE FOTOVOLTAICO<br />

speciale a cura della redazione<br />

Fotovoltaico gratis nel 2024<br />

con il reddito energetico:<br />

a chi spetta e come funziona<br />

Impianto fotovoltaico gratis, arrivano nuove risorse per il<br />

2024 e il 2025: cos’è e come funziona il reddito energetico<br />

(e chi ne avrà diritto).<br />

Nel 2024 e 2025 aumentano le possibilità di avere un impianto<br />

fotovoltaico gratis grazie al nuovo fondo da 200<br />

milioni di euro varato dal ministero dell’Ambiente e della<br />

sicurezza energetica.<br />

Mentre si discute del futuro del superbonus, si è scelta la<br />

via della continuità, confermando lo strumento del reddito<br />

energetico - seppur con qualche novità - anche per il 2024<br />

e il 2025 così da accelerare la transizione energetica favorendo<br />

le famiglie che per questioni di reddito potrebbero<br />

non avere la possibilità di dotarsi di un impianto fotovoltaico<br />

che le renda energeticamente autonome.<br />

Oggi con il reddito energetico, agevolazione adottata da<br />

diverse Regione, viene coperto il costo di acquisto, installazione,<br />

connessione, manutenzione, esercizio e assicurazione<br />

degli impianti. Lo stesso dovrebbe valere per il 2024<br />

e il 2025, dando quindi la possibilità alle famiglie che soddisfano<br />

determinati requisiti di dotarsi gratuitamente di un<br />

impianto fotovoltaico e risparmiare sui costi in bolletta.<br />

Reddito energetico, nuove risorse per 2024 e 2025<br />

La transizione energetica non si ferma: il ministero dell’Ambiente<br />

e della sicurezza energetica ha stanziato 200 milioni<br />

di euro per consentire nel 2024 e 2025 l’acquisto e l’installazione<br />

gratuita di un impianto fotovoltaico. Le risorse<br />

verranno raccolte nell’apposito Fondo reddito energetico<br />

che verrà gestito dal Gse (Gestore dei servizi energetici),<br />

la società pubblica che eroga i sussidi alle fonti rinnovabili.<br />

Quali regioni avranno più risorse<br />

Ci sarà una maggiore attenzione per le Regioni del Sud Italia,<br />

alle quali andranno l’80% delle risorse. Nel dettaglio, ad avere<br />

maggiori opportunità di accedere a questo nuovo bonus<br />

per il fotovoltaico gratis saranno perlopiù i residenti in:<br />

Abruzzo - Basilicata - Calabria - Campania - Molise - Puglia<br />

- Sardegna - Sicilia.<br />

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STORIE D'IMPRESA<br />

Ossitaglio Ghirardelli,<br />

una realtà consolidata da più di 30 Anni<br />

La Ossitaglio Ghirardelli ha aperto i battenti<br />

nel 1988 quando il Sig. Ghirardelli Alessandro,<br />

forte della propria esperienza nel<br />

settore delle lavorazioni meccaniche della lamiera,<br />

ha deciso di creare un’azienda insieme<br />

ai figli Paolo, Riccardo e Chiara dedicata all’ossitaglio,<br />

portata avanti tutt’oggi con passione<br />

assicurando ai clienti un servizio sempre puntuale<br />

e accurato sotto ogni aspetto.<br />

Negli anni l’offerta della Ossitaglio Ghirardelli<br />

si è ampliata, arrivando a comprendere il taglio<br />

al plasma, la ricottura, la sabbiatura la verniciatura,<br />

nonché la piegatura e raddrizzatura di<br />

lamiere e strutture metalliche di carpenteria,<br />

prestando sempre attenzione e cura nel realizzare<br />

ogni lavorazione.<br />

La Ossitaglio Ghirardelli, oltre al reparto dedicato<br />

alle lavorazioni e ai trattamenti, dispone<br />

di un ufficio tecnico e un ufficio certificazioni<br />

per supportare ed offrire un servizio completo<br />

ai clienti.<br />

L’ufficio tecnico interviene in fase preventiva ed<br />

estrapola i particolari da lavorare direttamente<br />

dai disegni tecnici di macchinari per carpenterie<br />

e acciaierie, presse e qualsiasi altra struttura<br />

il cliente abbia bisogno di realizzare, mentre<br />

l’ufficio certificazioni fornisce certificati di acciaieria<br />

dei materiali, certificati ultrasuoni delle<br />

lamiere eseguiti internamente da personale<br />

qualificato, nonché diagrammi di ricottura, garantendo<br />

così al cliente la massima qualità.<br />

” La nostra priorità è il cliente, per questo rispondiamo<br />

alle sue esigenze realizzando sia componenti<br />

in serie che pezzi singoli, e gestendo le<br />

urgenze senza abbassare la qualità delle nostre<br />

lavorazioni meccaniche. “<br />

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UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

Scende l'inflazione,<br />

ma tassi alti e meno credito.<br />

Servizi e industria deboli anche nel 4° trimestre<br />

Scende l’inflazione in Italia, ma i tassi sono alti e forse<br />

non ancora fermi, perciò il credito è troppo caro e<br />

meno disponibile. La crescita dell’economia italiana è<br />

ferma: i servizi sono in flessione e l’industria ancora debole.<br />

Gli investimenti vanno giù, i consumi sono quasi fermi,<br />

meglio l’export ma le prospettive non sono buone. L’Eurozona<br />

è vicina allo zero, la Cina stanzia 137 miliardi di stimoli,<br />

mentre negli USA sorprende in positivo la crescita nel <strong>2023</strong>.<br />

L’ECONOMIA ITALIANA E INTERNAZIONALE IN BREVE<br />

Crescita ferma. Il PIL italiano è rimasto fermo nel 3° trimestre<br />

e gli indicatori dicono che all’inizio del 4° l’attività<br />

nei servizi è in lieve calo, come nell’industria. Anche<br />

se l’inflazione in Italia è finalmente tornata sotto il 2,0%,<br />

i tassi sono ai massimi e bloccano il canale del credito,<br />

frenando consumi e investimenti, mentre l’export aiuta<br />

poco. Con le guerre in corso sale l’incertezza ma non<br />

il costo dell’energia (finora) che è però ben più alto del<br />

pre-crisi energetica: a novembre, gas e petrolio a 41€/<br />

mwh e 85 $/barile.<br />

Inflazione in rientro. L’inflazione italiana si è ridotta bruscamente<br />

a ottobre a +1,7% annuo (da +5,3% a settembre),<br />

grazie a un “effetto base” molto favorevole sui prezzi<br />

energetici, crollati al -19,7% annuo (+26,8% nello stesso<br />

mese del 2022 a causa del picco del gas). I prezzi core di<br />

continua a pagina 38<br />

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SPECIALE TRASPORTI<br />

speciale a cura della redazione<br />

Ethical Transport Approach:<br />

Una Nuova Prospettiva per l'Industria<br />

del Trasporto Pesante in Italia<br />

Da un'iniziativa coraggiosa di due imprenditori del settore è<br />

emerso l'"Ethical Transport Approach", un decalogo che promuove<br />

comportamenti etici e fornisce pratiche guida nel settore<br />

del trasporto pesante. La flessione nel ricambio generazionale<br />

è influenzata da vari fattori. Carpella sottolinea: "I salari medi sono<br />

allettanti, non inferiori a 2.000 euro al mese, ma è necessaria maggiore<br />

attenzione all'aspetto umano". Addio agli stereotipi sui camionisti<br />

e al mondo dei mezzi pesanti. Un approccio etico al trasporto<br />

su gomma che incorpora pratiche di buon senso delineate in un<br />

codice mirato a elevare la figura dell'autotrasportatore. Il progetto,<br />

promosso dai bresciani Emanuela Carpella e Giuseppe Lacorte<br />

insieme all'avvocato Agostino Crosti, docente al Politecnico di Milano,<br />

si traduce in un codice etico che potrebbe essere la chiave<br />

per affrontare la carenza di circa 20.000 autisti in Italia. Carpella<br />

spiega: "Non si tratta solo di stipendi, ma anche della percezione di<br />

questo lavoro. Invitiamo gli operatori a abbracciare questi principi<br />

e adottare il nostro decalogo, come già facciamo noi".<br />

Come i piloti d’aereo<br />

I fondatori dell’associazione sono convinti che, attraverso la promozione<br />

e la più ampia conoscenza del progetto ETA, sarà possibile<br />

ottenere maggiori investimenti, pubblici e privati, nella formazione<br />

professionale dell’autotrasportatore e dei suoi collaboratori<br />

«raggiungendo il traguardo etico e umanistico dell’essere umano<br />

al centro, per creare valore aggiunto pur nella condivisione dei<br />

rapporti di lavoro». «Così facendo e rovesciando il paradigma del<br />

camionista stereotipato che svolge un lavoro duro e pericoloso<br />

ma sottopagato, si potrebbe giungere alla loro equiparazione con<br />

i piloti commerciali di aereo, con una loro divisa identificativa, con<br />

competenze e anzianità di servizio. Riteniamo che si potrebbe attrarre<br />

anche una percentuale di giovani in cerca di un’attività lavorativa<br />

ben retribuita», conclude Carpella.<br />

Un problema anche dell'industria<br />

La carenza di autisti è uno dei numerosi problemi che affliggono,<br />

specie negli ultimi anni, l’autotrasporto italiano (non solo). Per quanto<br />

possa sembrare relativo al mondo del lavoro si tratta di una questione<br />

che, a cascata, ricade anche sull’industria e sul mercato. Una<br />

questione che, semplificando, si potrebbe spiegare così: se non ci<br />

sono le persone a cui farli guidare le aziende acquistano meno camion.<br />

Tuttavia mettersi alla guida di un camion non è semplice e l’iter<br />

professionale da compiere è spesso lungo e, soprattutto, oneroso.<br />

Lo step principale da superare è quello della patente adatta, oltre<br />

anche le altre necessarie abilitazioni professionali (CQC, licenze etc);<br />

un "gradino" arduo più dal punto di vista economico che pratico. Alle<br />

industrie e ai giovani che vogliono intraprendere questo tipo di professione<br />

viene così incontro il Governo. Bonus patente camion, 25,3<br />

milioni, per il <strong>2023</strong> è già esaurito. Il contributo erogato fino al 2026<br />

serve ad aiutare a conseguire le patenti per bus e autocarri.<br />

Un fondo da 25,3 milioni in 5 anni<br />

Da parte del ministero per le Infrastrutture e i Trasporti sono stati infatti<br />

stanziati 25,3 milioni di euro per il periodo che va dal 1° luglio 2022 al 31<br />

dicembre 2026, destinati al cosiddetto bonus patente. Si tratta di fondi<br />

del MIT destinati a giovani tra i 18 e i 35 anni che vogliano conseguire<br />

la patente o le abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati<br />

all'esercizio dell'attività di autotrasporto di persone e di merci. ll bonus<br />

patente <strong>2023</strong> è finanziato dal fondo “Programma patenti giovani autisti<br />

per l’autotrasporto”, che ha messo a disposizione 3,7 milioni di euro per<br />

il 2022 e 5,4 milioni di euro dal <strong>2023</strong> fino al 2026. Il bonus patente <strong>2023</strong><br />

può essere richiesto fino al 31 dicembre 2026 tramite l’apposita piattaforma<br />

online del Ministero dei Trasporti e delle Mobilità Sostenibili,<br />

rivolgendosi presso le autoscuole. Ma sul sito del MIT si viene a sapere<br />

che i fondi stanziati per il <strong>2023</strong> sono già esauriti, con tutta probabilità<br />

sono stati richiesti tutti dalle autoscuole che hanno avuto accesso<br />

prima dei privati al portale. Il contributo erogato dal Ministero sarà pari<br />

all'80% della spesa sostenuta per il conseguimento delle varie autorizzazioni<br />

alla guida e comunque di importo non superiore a 2.500 euro.<br />

Suddetto contributo potrà essere riconosciuto una volta sola, nel percorso<br />

professionale del beneficiario.<br />

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UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

continua da pagina 35<br />

beni e servizi continuano a frenare ma solo lentamente<br />

(+3,7%), come quelli alimentari (+6,3%), grazie alla parziale<br />

moderazione delle commodity. Sono valori non ancora<br />

pienamente in linea con la soglia del +2,0%.<br />

Tassi fermi? A inizio novembre la FED ha tenuto, per la<br />

seconda volta, fermo il tasso USA (a 5,50%), come pure la<br />

BCE a fine ottobre (4,50%). Lo scenario base è che i tassi<br />

sono giunti ai massimi, come indicano i future, che scontano<br />

i primi tagli nel 2024. Tuttavia, Powell ha sottolineato<br />

il rischio di nuovi rialzi, se la crescita USA non frena e l’inflazione<br />

resta alta (+3,2%); e Lagarde ha ribadito che altri<br />

rialzi potrebbero esserci anche nell’Eurozona, in caso di<br />

nuovi “shock” che modifichino lo scenario.<br />

Credito troppo caro. Peggiora la situazione del credito<br />

per le imprese italiane: il costo è salito al 5,35% a settembre,<br />

la caduta dei prestiti è arrivata al -6,7% annuo. Nel 3°<br />

trimestre, infatti, la domanda ha continuato a ridursi per i<br />

tassi troppo alti e i criteri di offerta sono divenuti più rigidi:<br />

sempre più imprese restano senza credito. Buone notizie<br />

vengono dai prestiti in sofferenza, stabili a 19,3 miliardi.<br />

Servizi in flessione. In agosto si è attenuata l’espansione<br />

del turismo: +9,5% sul 2022 la spesa degli stranieri in Italia,<br />

ma -1,7% dal picco di luglio. A settembre l’RTT index<br />

(CSC-TeamSystem) segnala flessione moderata dei servizi<br />

per il 3° mese di seguito, e in ottobre il PMI è caduto in<br />

misura marcata (47,7, da 49,9) indicando una contrazione,<br />

mentre la fiducia delle imprese continua a calare.<br />

Industria ancora debole. A settembre la produzione è<br />

rimasta ferma. Il 3° trimestre registra una variazione appena<br />

positiva (+0,2%) ma dopo quattro trimestri negativi:<br />

da inizio anno è scesa di -1,8%. Nell’ultimo mese, in flessione<br />

i beni di consumo (-2,2%), mentre cresce la produzione<br />

di beni strumentali (+1,5%) e intermedi (+0,8%). RTT<br />

misura un fatturato in flessione e in ottobre il PMI si è<br />

ulteriormente ridotto (44,9 da 46,8), la fiducia delle imprese<br />

ha proseguito la caduta (96,0 da 96,4).<br />

Investimenti giù. I dati qualitativi segnalano una dinamica<br />

degli investimenti in peggioramento, dopo il calo<br />

nel 2° trimestre: l’indagine Banca d’Italia nel 3° suggerisce<br />

una significativa frenata della spesa in beni di capitale<br />

(saldo a 11,6, da 20,4 nel 2°); tra i fattori di ostacolo più<br />

sentiti dalle imprese rimane la domanda debole; e in ottobre<br />

si registra un nuovo calo della fiducia delle imprese<br />

di beni strumentali.<br />

Consumi quasi fermi. La fiducia delle famiglie in ottobre<br />

ha registrato un calo marcato (101,6 da 104,5) e i consumi<br />

già deboli nel 2° trimestre, specie quelli di beni, sembrano<br />

aver frenato ulteriormente: le vendite al dettaglio<br />

sono scese nel 3° (-1,3% in volume). L’occupazione è cre-<br />

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SPECIALE TRASPORTI<br />

speciale a cura della redazione<br />

Trasporti pesanti, un test sulla guida<br />

autonoma al via nel 2024<br />

Il futuro del trasporto pesante guarda verso la direzione<br />

della guida autonoma.<br />

Una sperimentazione in questa direzione partirà presto<br />

nel Regno Unito, dove il primo camion a guida autonoma<br />

al mondo potrà cominciare una fase di test a partire dal<br />

2024. Alla base della sperimentazione c'è il finanziamento<br />

governativo quantificato in 6,6 milioni di sterline.<br />

In particolare, si inizieranno i test con due veicoli.<br />

Un primo prototipo sarà dotato di una cabina di guida,<br />

adotterà la tecnologia Fusion Processing Automated Drive<br />

System e potrà anche avere un autista in carne e ossa al<br />

volante. Per un secondo prototipo, invece, la cabina sarà<br />

sostituita da una carenatura aerodinamica. Questo prototipo<br />

sarà messo alla prova su piste di prova guidate e avrà<br />

un driver umano da remoto.<br />

L'obiettivo del progetto è quello di sviluppare la prossima<br />

generazione di trasporto e logistica. Una rivoluzione dei<br />

trasporti è in atto nel Regno Unito, è in prima linea nell'innovazione.<br />

Il sistema di azionamento automatizzato può<br />

contare su radar, e telecamere e intelligenza artificiale.<br />

La soluzione permetterebbe di affrontare il problema della<br />

carenza di conducenti e contribuire a migliorare la qualità<br />

della vita dei conducenti con l'introduzione di veicoli teleoperati<br />

a distanza.<br />

La nostra analisi di mercato indica che il segmento dei veicoli<br />

commerciali e il trasporto merci vedranno per primi<br />

l'utilizzo dei veicoli autonomi.<br />

Donne camioniste in Italia: un primato da celebrare<br />

Guidare camion e tir non è un lavoro esclusivo per gli uomini.<br />

In Italia, le donne camioniste hanno raggiunto un primato<br />

europeo, nonostante i costi della patente e le sfide<br />

che affrontano in un settore tradizionalmente dominato<br />

dagli uomini.<br />

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UN ANNO DI ECONOMIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

il PMI peggiora molto (46,5 da 47,2), in zona contrazione<br />

da 5 mesi.<br />

sciuta anche a settembre (+42mila unità, interamente a<br />

tempo indeterminato), dopo agosto (+0,4% nel 3° trimestre);<br />

tuttavia, già nel 2° si registrava una flessione delle<br />

ore lavorate, attesa accentuarsi nei mesi successivi.<br />

Meglio l’export. Nel 3° trimestre è tornata positiva la<br />

dinamica dell’export italiano di beni (+0,8% a prezzi costanti)<br />

ed è andata meglio del commercio mondiale. Le<br />

prospettive per il 4° trimestre però sono negative, secondo<br />

gli ordini manifatturieri esteri in ottobre, a causa<br />

di accresciute tensioni geopolitiche e debole domanda<br />

estera. Fiacche le attese anche sul commercio mondiale:<br />

il PMI globale sugli ordini è in area di restrizione in ottobre<br />

(47,5) ed è scarsa l’attività nei porti europei.<br />

Eurozona vicina allo zero. Nei mesi estivi l’Area ha registrato<br />

un calo (-0,1%), dopo il modesto aumento nel 2°<br />

(+0,2%). Continua a crescere la Spagna (+0,3%) e, meno, la<br />

Francia (+0,1%), mentre flette la Germania (-0,1%). Negative<br />

le attese sul 4° trimestre: a ottobre, il sentiment economico<br />

è sceso a 93,3 da 93,4, zavorrato dall’industria, e<br />

La Cina reagisce alla frenata. La Cina ha stanziato 137<br />

miliardi di dollari di stimolo all’economia, dando un segnale<br />

di forte reazione alle spinte recessive nel settore<br />

delle costruzioni; in contrazione la manifattura a causa<br />

del calo delle vendite estere. Il raffreddamento della domanda<br />

globale rallenta anche la corsa della manifattura<br />

indiana e tiene in recessione per il 2° mese quella brasiliana.<br />

In Russia l’industria continua a crescere trainata<br />

dalla domanda domestica.<br />

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I MIGLIORI PUNTI SELEZIONATI DEL MESE<br />

DOVE POTETE TROVATE LE COPIE DEL PERIODICO<br />

NUOVO <strong>PUNTO</strong><strong>BRESCIANO</strong>,<br />

<strong>PUNTO</strong><strong>BRESCIANO</strong> VALLI e IL TIRATARDI<br />

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