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Imaging Journal 04/2023

Imaging Journal è la rivista B2B dedicata al trade del mondo di foto-video di nuova generazione, pubblicata da Nelson Srl, che così completa l’offerta editoriale B2B e B2C nel mondo del consumer electronics connotata dal mensile trade Touch Journal (che può essere sfogliato anche in digitale in questa pagina) e dal web magazine iGizmo.it. Imaging Journal è una testata cartacea (oltre che accessibile in formato sfogliabile digitale) distribuita in abbonamento postale e inviata sia ai negozi specializzati di fotografia e video, sia ai brand, ai distributori, agli operatori del retail (on-line e off-line) e alle aziende che fanno noleggio di materiali (corpi macchina, ottiche, supporti, luci, generatori e così via), per qualsiasi tipo di produzione o esigenza. Questo mix variegato ma completo del palcoscenico italiano “dell’immagine” è l’elemento innovativo e differenziante rispetto al passato.

Imaging Journal è la rivista B2B dedicata al trade del mondo di foto-video di nuova generazione, pubblicata da Nelson Srl, che così completa l’offerta editoriale B2B e B2C nel mondo del consumer electronics connotata dal mensile trade Touch Journal (che può essere sfogliato anche in digitale in questa pagina) e dal web magazine iGizmo.it. Imaging Journal è una testata cartacea (oltre che accessibile in formato sfogliabile digitale) distribuita in abbonamento postale e inviata sia ai negozi specializzati di fotografia e video, sia ai brand, ai distributori, agli operatori del retail (on-line e off-line) e alle aziende che fanno noleggio di materiali (corpi macchina, ottiche, supporti, luci, generatori e così via), per qualsiasi tipo di produzione o esigenza. Questo mix variegato ma completo del palcoscenico italiano “dell’immagine” è l’elemento innovativo e differenziante rispetto al passato.

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POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE- AUT. N LO-NO/00773/<strong>04</strong>.<strong>2023</strong> PERIODICO ROC - PERIODICO TRIMESTRALE - PREZZO EURO 5,00<br />

<strong>04</strong><br />

IL PERIODICO B2B DEDICATO AL MONDO FOTO-VIDEO<br />

Anno 1 | Novembre - Dicembre <strong>2023</strong><br />

Dossier<br />

Outdoor & Mobile Photography:<br />

dalle action cam agli smartphone<br />

Nikon celebra i 90 anni di Nikkor<br />

Una storia d’eccellenza fatta di obiettivi<br />

Panasonic Lumix G9 II<br />

I punti di forza della mirrorless micro 4:3<br />

Global shutter sulle mirrorless<br />

I benefici della nuova tecnologia di scatto


2<br />

Occhio e idea fanno la differenza, non lo strumento<br />

Si racconta che un famoso fotografo è<br />

stato invitato a cena per presentare alcune<br />

fotografie alla padrona di casa.<br />

Estasiata, questa esclama: “Bellissime,<br />

deve avere usato un’ottima macchina fotografica”.<br />

Alla fine della cena, il celebre<br />

fotografo conclude la serata con l’affermazione:<br />

“Era tutto squisito, deve avere<br />

usato delle ottime pentole”. Questa favella,<br />

piuttosto diffusa, centra l’obiettivo<br />

sulla capacità creativa. La foto o il video<br />

sono il prodotto di un processo mentale,<br />

artigianale, concettuale e organizzativo<br />

nel quale lo strumento ha ruolo importante<br />

ma non totalizzante. La fotocamera,<br />

il drone o lo smartphone servono a ottenere<br />

lo scatto e la clip nel mondo in cui<br />

sono stati pensati, possibilmente nella<br />

migliore qualità possibile e con lo sforzo<br />

minore possibile. Si dice che la fotografia<br />

è impegno fisico, per fortuna l’evoluzione<br />

e l’innovazione negli strumenti a disposizione<br />

stanno riducendo questa fatica<br />

per lasciare il posto alla semplificazione.<br />

La tecnologia è il media attraverso cui<br />

passa l’idea e si concretizza nella fotografia<br />

o nella registrazione del filmato.<br />

Il compito, soprattutto dei professionisti<br />

dell’imaging, è più sfidante e coinvolgente:<br />

trovare e usare gli strumenti giusti<br />

per permettere di sviluppare al meglio<br />

l’idea. Se poi questi device si connettono<br />

tra loro, i risultati sono eclatanti. ■<br />

<strong>04</strong> La proposta della Commissione Europea<br />

per limitare i pagamenti entro 30 giorni<br />

06 Nikon celebra i 90 anni di Nikkor:<br />

una storia d’eccellenza fatta di obiettivi<br />

08 Panasonic Lumix G9 II: in dettaglio<br />

la mirrorless micro 4:3<br />

09 Dossier Outoor & Mobile Photography:<br />

dalle action cam agli smartphone<br />

20 Le novità fotografiche di Sony, Zhiyun,<br />

Sigma, Leica e Samsung<br />

21 Inizia l’era del global shutter sulle<br />

mirrorless: quali sono i vantaggi?<br />

IMAGING JOURNAL<br />

Direttore responsabile Luca Figini<br />

Direttore editoriale Riccardo Colletti<br />

Senior editor Matteo Borré<br />

Marketing & Operations Roberta Rancati<br />

Art direction Inventium s.r.l.<br />

Stampa La Terra Promessa Società<br />

Cooperativa Sociale Onlus (Novara)<br />

Editore Nelson Srl<br />

Viale Murillo, 3 - 20149 Milano - Telefono 02.84076127<br />

info@nelsonsrl.com - www.nelsonsrl.com<br />

Registrazione al Tribunale di Milano<br />

n. 192 del 02 Dicembre 2022<br />

Nelson Srl - Iscrizione ROC n° 33940<br />

del 5 Febbraio 2020<br />

Periodico trimestrale<br />

N. 4 - Novembre/Dicembre <strong>2023</strong><br />

Abbonamento Italia per 4 numeri annui: euro 20,00<br />

L’editore garantisce la massima riservatezza dei<br />

dati personali in suo possesso. Tali dati saranno<br />

utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per<br />

l’invio di informazioni commerciali. In base all’art.<br />

13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno<br />

essere rettificati o cancellati in qualsiasi<br />

momento scrivendo a:<br />

Nelson Srl<br />

Responsabile dati - Riccardo Colletti<br />

Viale Murillo, 3 - 20149 Milano


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4<br />

di Luca Figini<br />

L’Europa vuole eliminare<br />

i pagamenti in ritardo<br />

Analizziamo la proposta della Commissione di Bruxelles<br />

per limitare i pagamenti entro e non oltre 30 giorni<br />

a proposta del Parlamento e della<br />

Commissione europea deno-<br />

L<br />

minata mirata a “combattere i<br />

ritardi dei pagamenti nelle transazioni<br />

commerciali” rischia di<br />

avere un effetto dirompente nei Paesi membri,<br />

soprattutto in Italia. In sintesi, si vuole portare<br />

il limite massimo di pagamento entro e non oltre<br />

i 30 giorni. Si legge nel documento ufficiale<br />

della Commissione europea: “Beni e servizi vengono<br />

spesso forniti con pagamenti dilazionati: il<br />

fornitore (il creditore) concede il cliente (il debitore)<br />

ha un termine di pagamento per saldare<br />

la fattura (credito commerciale), dopo che la<br />

merce è stata consegnata o è stato erogato il<br />

servizio concordato nel contratto. I pagamenti<br />

ritardati non sono pagamenti effettuato entro<br />

il termine concordato o legale. Colpiscono<br />

le aziende di tutti i settori negli Stati membri<br />

Stati e, in misura sproporzionata, colpiscono<br />

gravemente le pmi”. Continua il documento:<br />

“La causa principale dei ritardi nei pagamenti<br />

sono le asimmetrie nel potere contrattuale tra<br />

un grande cliente (debitore) e un fornitore più<br />

piccolo (creditore). Ciò spesso comporta che il<br />

fornitore debba accettare termini e condizioni di<br />

pagamento ingiusti. Per i debitori, il ritardo nei<br />

pagamenti è una forma di finanziamento interessante<br />

che non costa nulla al debitore ma ha<br />

un costo per il creditore. A ciò si aggiunge l’inadeguatezza<br />

dell’attuale quadro normativo comunitario,<br />

la Direttiva 2011/7/UE (Late Payment<br />

Directive), in cui mancano sufficienti misure<br />

preventive e adeguati deterrenti, oltre a meccanismi<br />

di applicazione e ricorso insufficienti”.<br />

La soluzione della Commissione, dopo una serie<br />

di analisi che hanno coinvolto varie parti e stakeholder,<br />

è sintetizzata in alcuni punti. I seguenti:<br />

• Limitare i termini di pagamento a 30 giorni<br />

nelle transazioni B2B.<br />

• Procedura di verifica o accettazione limitata a<br />

30 giorni (nessuna deroga).<br />

• Gli Stati membri dell’UE facilitano la disponibilità<br />

di corsi di formazione sulla gestione<br />

del credito e sull’alfabetizzazione finanziaria,<br />

compresi gli strumenti di pagamento digitale<br />

per le pmi.<br />

• Gli interessi di mora sono automatici (concetto<br />

di “diritto” eliminato), il giorno finale della<br />

maturazione di interesse viene chiarito.<br />

• Compensazione forfettaria dovuta per ogni<br />

transazione pagata in ritardo e aumentata a<br />

50 euro per riflettere inflazione.<br />

• Gli Stati membri dell’UE designano gli organismi<br />

responsabili dell’applicazione della legge,<br />

eseguendo accertamenti d’ufficio o mediante<br />

denunce, con facoltà di rilascio amministrativo<br />

sanzioni e pubblicare il nome dei trasgressori.<br />

• Utilizzo di strumenti digitali per un’applicazione<br />

più efficace.<br />

• Negli appalti di lavori pubblici, le amministrazioni<br />

aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori<br />

devono verificare se il pagamento all’appaltatore<br />

principale è stato trasferito ai subappaltatori<br />

diretti.<br />

• Gli Stati membri dell’UE istituiranno un sistema<br />

nazionale di mediazione per risolvere le<br />

controversie sui pagamenti transazioni commerciali.<br />

• Gli Stati membri dell’UE devono affrontare la<br />

questione delle clausole e delle pratiche contrattuali<br />

abusive attraverso le loro diritto nazionale<br />

L’impatto di questa proposta è commisurato<br />

nella semplificazione “con un approccio unifor-<br />

me e vincolante per la lotta ai ritardi di pagamento,<br />

applicabile alle imprese di ogni dimensione,<br />

senza alcun trattamento eccezionale per<br />

le pmi. Tutte le misure sono state concepite<br />

pensando alle pmi, ma soprattutto alle aziende<br />

le dimensioni alla fine ne trarranno beneficio.<br />

Tuttavia, poiché le microimprese sono maggiormente<br />

colpite ritardi nei pagamenti rispetto ad<br />

altre aziende, è più probabile che i benefici attesi<br />

si concretizzino meglio performance delle<br />

aziende da zero a nove dipendenti. I benefici<br />

della semplificazione deriveranno dalla definizione<br />

di termini di pagamento rigorosi e uniformi<br />

comporterà trattative meno dispendiose in<br />

termini di tempo. Limitare i termini di pagamento<br />

ridurrà il ‘fattore paura’ sperimentato dagli<br />

operatori di mercato più piccoli che attualmente<br />

spesso accettano termini di pagamenti ingiusti<br />

quando si ha a che fare con operatori di<br />

mercato più grandi. Si prevede che almeno il<br />

30% delle pmi dell’UE avrà benefici diretti da<br />

questa disposizione. Combinare il limite massimo<br />

dei termini di pagamento con deterrenti<br />

come ad esempio rendere automaticamente<br />

dovuti gli interessi e il (maggiore) compenso,<br />

dovrebbe ridurre il numero di fatture pagate in<br />

ritardo, oltre a ridurre significativamente i costi<br />

associati alla i problemi coinvolti e il tempo<br />

trascorso a rincorrere i pagatori in ritardo”. Con<br />

questa misura si “potrebbero risparmiare 27,4<br />

milioni di ore-uomo per l’economia dell’UE-27,<br />

l’equivalente di 5.845,4 milioni di euro”. Inoltre,<br />

è “probabile che la proposta abbia un impatto<br />

positivo sul rapporto prezzo/costo e sulla competitività<br />

dell’innovazione. Con un flusso di cassa<br />

aggregato maggiore, più stabile e prevedibile,<br />

le aziende hanno di più liquidità per investire<br />

nell’innovazione o trasferire la riduzione dei costi<br />

sui consumatori”.<br />

La reazione di Aires<br />

La Aires ha espresso forte preoccupazione in<br />

merito alla proposta, attualmente in discussione<br />

in Commissione Europea. Secondo l’Associazione,<br />

per quanto concerne il mercato dell’elettronica<br />

di consumo, la normativa creerebbe un<br />

gravissimo danno, in quanto, invece di tutelare<br />

le pmi come nelle intenzioni dei Legislatori, di<br />

fatto andrebbe a favorire i grandi produttori<br />

globali a scapito di tutti i rivenditori italiani e<br />

anche europei. Per circoscrivere e contestualizzate<br />

la criticità espressa dalla Aires, basti<br />

pensare alle dimensioni inferiori del mondo del<br />

retail dell’elettronica di consumo se paragonate<br />

a quelle dei fornitori di questo comparto,<br />

i quali non necessitano assolutamente di questa<br />

forma di tutela e che, anzi, ne trarrebbero<br />

un vantaggio ingiustificato, indebolendo di fatto<br />

il potere contrattuale dei rivenditori europei.<br />

Inoltre, dovendo le imprese del retail ricorrere<br />

a finanziamenti per fare fronte a costi ancora<br />

non coperti dalle relative vendite (la rotazione<br />

dei prodotti è infatti ben superiore a 30 giorni)<br />

sarebbe inevitabile un aumento dei prezzi finali<br />

di vendita. Andrea Scozzoli, presidente della<br />

Aires, rivolge pertanto un appello al governo:<br />

“Mi rivolgo al Ministro delle Imprese e del Made<br />

in Italy, Adolfo Urso, e al Ministro per gli Affari<br />

europei, Raffaele Fitto, ponendo alla loro attenzione<br />

la particolare e complessa situazione del<br />

nostro comparto. Questa proposta va respinta<br />

e riteniamo necessario un approccio più equilibrato<br />

e proporzionato che rispetti la diversità e<br />

le specificità dei diversi settori e modelli di business.<br />

La Aires, oltre a sostenere in modo convinto<br />

le azioni che Confcommercio sta ponendo<br />

in essere a nome di tutti i settori”.<br />


6<br />

di Riccardo Colletti<br />

NIKKOR fa 90 (anni):<br />

una storia di eccellenza<br />

Nikon celebra l’anniversario della nascita degli obiettivi,<br />

anche con l’introduzione di un nuovo logo<br />

ikon, brand del mondo fotografico<br />

distribuito in Italia da Nital,<br />

N<br />

festeggia il 90° anniversario della<br />

nascita degli obiettivi NIKKOR.<br />

Un’occasione importante che è<br />

giustamente celebrata<br />

anche con l’introduzione<br />

di un nuovo logo che<br />

commemora sia il traguardo<br />

raggiunto, sia l’eredità<br />

del marchio.<br />

Il nuovo logo (qui a lato)<br />

mette in mostra le sagome<br />

degli obiettivi che<br />

hanno lasciato il segno<br />

nella storia del mondo<br />

dell’imaging, accanto<br />

a importanti ottiche<br />

NIKKOR del presente.<br />

Inoltre, il logo esibisce<br />

la citazione “A Story in<br />

Every Lens” (“Una storia in ogni obiettivo”), a<br />

evidenziare le caratteristiche uniche e la dedizione<br />

applicata in questo lungo percorso e che<br />

da sempre caratterizzano gli obiettivi NIKKOR,<br />

il loro potere di catturare momenti unici e di<br />

raccontare storie che risuonino nel cuore delle<br />

persone. Ispirata dai 90 anni di storia dei suoi<br />

obiettivi e dagli infiniti progressi tecnologici,<br />

Nikon continua oggi a contribuire allo sviluppo<br />

della cultura dell’immagine,<br />

nella piena convinzione<br />

di espanderne le<br />

possibilità espressive.<br />

NIKKOR: il coraggio<br />

di pensare in grande<br />

I 90 anni di storia di<br />

NIKKOR prendono il via<br />

nel 1932 con la registrazione<br />

del marchio da parte<br />

di Nikon (allora Nippon<br />

Kogaku K.K.). Un anno<br />

dopo, nel 1933, fu spedita<br />

la prima partita di obiettivi<br />

per fotografia aerea<br />

Aero-Nikkor. Nikon è una delle poche aziende al<br />

mondo che avvia il suo processo produttivo con<br />

la realizzazione del vetro ottico. Il suo costante<br />

impegno verso l’eccellenza rappresenta da<br />

quasi un secolo la base delle eccezionali prestazioni<br />

ottiche dei suoi obiettivi NIKKOR. Nel<br />

corso degli anni, sviluppando soluzioni dotate<br />

delle tecnologie ottiche più all’avanguardia per<br />

l’epoca, NIKKOR è cresciuta fino a diventare un<br />

marchio riconosciuto a livello mondiale, noto<br />

per l’affidabilità ottica dei suoi obiettivi.<br />

Il NIKKOR P.C 8,5cm f/2, lanciato nel 1948, fu<br />

presentato sulla rivista Life, rinomata in tutto<br />

il mondo, contribuendo a migliorare in modo<br />

efficace la reputazione del marchio NIKKOR e<br />

fissando definitivamente il concetto di qualità<br />

“Made in Japan”. Scorrenbdo le varie tappe, nel<br />

1963, lo Zoom-NIKKOR Auto 43-86mm f/3.5 fu<br />

il primo obiettivo zoom standard a offrire alte<br />

prestazioni per l’utilizzo quotidiano. E più recentemente,<br />

nel 2019, l’obiettivo NIKKOR Z 58mm<br />

f/0.95 S Noct - considerato il modello di punta<br />

tra gli obiettivi NIKKOR Z - ha ottenuto il riconoscimento<br />

come l’obiettivo più luminoso nella<br />

storia di Nikon, grazie all’apertura di f/0,95.<br />

Questi obiettivi, unitamente a tutti gli altri, dimostrano<br />

l’impegno di Nikon nel fornire opzioni<br />

uniche e di qualità ai fotografi e ai videomaker<br />

che intendono esprimere al massimo la propria<br />

visione creativa.<br />

La collaborazione con la NASA<br />

Un’altra prova<br />

delle prestazioni<br />

ottiche superiori<br />

e della<br />

loro affidabilità<br />

risiede nell’importante<br />

ruolo<br />

che gli obiettivi<br />

NIKKOR<br />

rivestono da<br />

sempre nelle<br />

missioni<br />

spa ziali della<br />

NASA. Nel<br />

1971, la fotocamera<br />

Nikon<br />

Photomic FTN<br />

(realizzata secondo<br />

le specifiche<br />

dell’agenzia spaziale Usa) e gli obiettivi<br />

NIKKOR furono impiegati nella missione Apollo<br />

15. Inoltre, nel 2009 la Nikon D3s e l’ottica AF-S<br />

NIKKOR 14-24mm f/2.8G ED sono state selezionate<br />

per documentare le attività di ricerca<br />

a bordo della Stazione Spaziale Internazionale<br />

(ISS). Anche oggi, Nikon continua a svolgere un<br />

ruolo importante nelle missioni spaziali dell’agenzia<br />

statunitense fornendo regolarmente fotocamere<br />

e obiettivi. Un rapporto che ha contribuito<br />

da un lato al progresso delle tecnologie<br />

ottiche, continuando a migliorare la qualità<br />

complessiva della fotografia, dall’altro alla ricerca<br />

scientifica nello spazio.<br />

Il sistema Nikon Z e gli obiettivi NIKKOR Z<br />

Quindi, arriviamo al 2018: Nikon fonde le conoscenze<br />

e le competenze acquisite negli anni per<br />

lanciare il sistema mirrorless Nikon Z, composto<br />

da fotocamere mirrorless basate sul nuovo<br />

e più ampio innesto a baionetta Z-mount e da<br />

obiettivi e accessori NIKKOR Z compatibili. Gli<br />

obiettivi NIKKOR Z sono progettati per offrire un<br />

nuovo concetto di prestazioni ottiche, sfruttando<br />

le caratteristiche dell’innesto Z che fonda<br />

su un diametro interno di 55mm e una distanza<br />

piano focale-flangia di appena 16mm. Questa<br />

combinazione consente una maggiore flessibilità<br />

di progettazione e apre a nuove possibilità<br />

per i creatori di immagini e video.<br />


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8<br />

di Luca Figini<br />

Panasonic Lumix G9 II:<br />

i punti di forza<br />

L’approfondimento sulla nuova mirrorless che riporta in auge il formato<br />

micro 4:3 perfetto per ogni esigenza imaging<br />

l punto di forza del formato<br />

I<br />

micro quattro terzi si riassume<br />

nella versatilità foto e video,<br />

che permette di ottenere qualità<br />

e prestazioni al top. Come<br />

nel caso della Panasonic Lumix G9II, che<br />

esploriamo nel dettaglio in questo articolo.<br />

Sensore e dorso<br />

La Lumix G9II è la prima micro quattro terzi<br />

di Panasonic con sensore dotato di messa<br />

a fuoco a rilevamento di fase Pdaf (Phase<br />

Detection Auto-Focus). Il peculiare sensore<br />

Live Mos da 25,2 megapixel è inserito in<br />

un corpo macchina identico alla Lumix S5II<br />

perché, secondo Panasonic, è stata privilegiata<br />

l’ergonomia e la comodità di utilizzo.<br />

Il risparmio in termini di peso è dato dalle<br />

ottiche più compatte e dall’elettronica interna<br />

(che ha spazi vuoti anche per semplificare<br />

il raffreddamento passivo). La<br />

profonda esperienza di Panasonic nel campo<br />

dell’autofocus con Pdaf e la modalità<br />

di scatto burst ad alta velocità assicurano<br />

prestazioni di velocità e potenza significativamente<br />

migliorate e supporta esigenze<br />

fotografiche diverse utilizzando un sistema<br />

personalizzabile con i leggeri e compatti<br />

obiettivi. Tanto per sintetizzare: la velocità<br />

di scatto è a 60 fps fuoco continuo, 75 fps<br />

a fuoco singolo; il buffer di 3 secondi azzera<br />

lo shutter lag tra uno scatto e il successivo;<br />

la stabilizzazione è pari a 8 stop per il solo<br />

corpo macchina a 7,5 stop con teleobiettivo<br />

(dual i.s.).<br />

Funzioni e connettività<br />

Gli stili fotografici monocromatici sono stati<br />

migliorati con le nuove funzioni Leica Monochrome<br />

e Real Time Lut per le impostazioni<br />

dei colori preferiti. Attraverso questa fotocamera<br />

digitale mirrorless di prossima generazione<br />

Panasonic intende rispondere alle<br />

esigenze dei fotografi in cerca di metodi di<br />

espressione creativa che vanno oltre i confini<br />

della fotografia e del videomaking. L’engine si<br />

affida alla nuova tecnologia di riconoscimento<br />

basata su intelligenza artificiale (sviluppata<br />

utilizzando una tecnologia di apprendimento<br />

profondo) per il riconoscimento della<br />

messa a fuoco automatica in tempo reale che<br />

da oggi riconosce auto, moto e occhi di animali<br />

per una migliore precisione nel riconoscimento<br />

del soggetto. Registrazione preburst<br />

SH in grado di iniziare a scattare fino a<br />

1,5 secondi prima dell’apertura dell’otturatore<br />

e di effettuare circa 113 scatti consecutivi.<br />

Robusto sistema di stabilizzazione dell’immagine<br />

con B.I.S. (Body Image Stabilizer) a 8<br />

stop Dual I.S. 2 a 5 assi e 7,5 stop, con correzione<br />

della distorsione della prospettiva per i<br />

video e modalità alta per Active I.S. avanzato.<br />

Modalità ad alta risoluzione da 100 megapixel<br />

per lo scatto libero e modalità Live View<br />

Composite per ampliare la gamma di opzioni<br />

fotografiche. La registrazione del sensore full<br />

4:2:0 10-bit 5.8K (4:3)/5.7K (17:9) consente<br />

opzioni di inquadratura flessibili per i formati<br />

di vari social media. La modalità 4:2:0 10 bit<br />

C4K/4K 120p/100p permette di produrre video<br />

in slow motion. Il supporto video per Apple<br />

ProRes offre immagini di qualità elevata a<br />

una bassa compressione, riducendo il carico<br />

sul computer durante la post-produzione, e<br />

consente l’editing non lineare senza transcodifica,<br />

ottimizzando il flusso di lavoro dall’inizio<br />

alla fine. La registrazione e il playback<br />

supportano un Ssd esterno via Usb. ■


9<br />

Outdoor e portabilità:<br />

action cam & mobile photography<br />

I migliori prodotti “tascabili” per vivere e immortalare le emozioni, siano esse originate<br />

da una sessione di attività all’aperto oppure ovunque ci si trovi


10<br />

di Riccardo Colletti<br />

Qualità d’immagine<br />

e riprese ancora più smart<br />

Insta360, brand distribuito da Nital, lancia Ace e Ace Pro<br />

i due nuovi modelli videocamere grandangolari<br />

nsta360 (per la distribuzione di Nital) lancia Insta360 Ace<br />

I<br />

e Insta360 Ace Pro. Si tratta di due videocamere grandangolari<br />

all’avanguardia che offrono delle riprese ancora più<br />

smart con un’incredibile qualità delle immagini. La versione<br />

premium è rappresentata dalmodello Insta360 Ace Pro,<br />

progettata in collaborazione con un riferimento indiscutibile del settore<br />

imaging, Leica. Il prodotto vanta un sensore da 1/1,3” leader del settore<br />

per prestazioni davvero superiori ed oltre alla ripresa video in 4K a 120fps<br />

(e foto da 48MP), integra la modalità PureVideo, per riprese straordinarie<br />

anche in condizioni di scarsa luminosità. Insta360 Ace, invece, costituisce<br />

l’opzione più accessibile, essendo provvista di un sensore più piccolo da<br />

1/2” (48MP) che offre riprese video in 6K.<br />

ntrambe le videocamere sono<br />

ricche di funzioni di ripresa<br />

uniche e intelligenti come la<br />

possibilità di mettere in pausa<br />

o annullare una registrazione,<br />

il controllo vocale e dei gesti,<br />

oltre al nuovo Assistente IA<br />

(Intelligenza Artificiale): tutti<br />

tool pratici che migliorano<br />

ulteriormente l’esperienza<br />

di ripresa e di editing. Il touchscreen<br />

orientabile da 2,4”<br />

ideale per il vlogging assicura<br />

un’eccellente flessibilità creativa,<br />

permettendo di vedere sempre esattamente ciò che si sta riprendendo,<br />

rendendo l’inquadratura un gioco da ragazzi.. Non solo. Il famoso<br />

snowboarder Shaun White si è unito al Team di Insta360 come ambasciatore<br />

del marchio.<br />

Immagini al top, di giorno e di notte<br />

Come fattore determinante per la qualità dell’immagine di una videocamera,<br />

il sensore premium da 1/1.3” della Ace Pro la colloca direttamente ai<br />

vertici. Cattura una quantità maggiore di luce e offre una gamma dinamica<br />

nettamente migliorata, rendendola capace di prestazioni di alto livello<br />

anche in scenari di azioni in rapido movimento o in condizioni di scarsa luminosità.<br />

Ma vediamo altri dettagli. Come accennato, Ace Pro è stata pro-<br />

gettata in collaborazione con Leica, che ha fornito la notevole esperienza<br />

nel design ottico e nell’imaging per la creazione di questo dispositivo. Ace<br />

Pro è la prima action cam a supportare i video in 8K.<br />

Grazie al chip IA da 5nm e all’enorme sensore, entrambi i modelli sono integrati<br />

con una funzionalità che garantisce prestazioni ineguagliabili con<br />

scarsa luminosità: si trtta di PureVideo. Grazie a una combinazione tra riduzione<br />

del rumore, luminosità potenziata e gamma dinamica migliorata,<br />

questa tecnologia assicura l’acquisizione di un’enorme quantità di dettagli<br />

e una stabilizzazione impressionante, anche di notte. Il che amplia gli scenari<br />

di utilizzo della videocamera, che vanno dalle passeggiate al tramonto<br />

alle riprese cittadine notturne. Di giorno, poi, Ace Pro è in grado di fornire<br />

vivacità ai colori grazie al sistema integrato Active HDR (Alta gamma dinamica),<br />

particolarmente utile<br />

per le riprese che presentano<br />

delle aree sia chiare che scure,<br />

e garanzia di maggiori dettagli<br />

sia nelle luci e che nelle<br />

ombre. Anche la precisione<br />

del colore non è stata lasciata<br />

al caso: infatti la videocamere<br />

top di gamma garantisce una<br />

nitidezza del colore fuori dal<br />

comune, anche sott’acqua.<br />

Il ruolo dell’IA<br />

L’IA (Intelligenza Artificiale),<br />

come accennato, riveste anche un ruolo chiave per la qualità d’immagine.<br />

Un team dedicato di ricerca e sviluppo allena in modo specifico modelli<br />

di fotografia computazionale basati sul sensore e sulle lenti della videocamera.<br />

Questi modelli sono alla base della modalità foto a 48MP e della<br />

modalità PureVideo in 4K a 30fps e migliorano sia il rapporto tra segnale<br />

e rumore digitale sia la gamma dinamica in condizioni di scarsa luminosità,<br />

portando questi due nuovi prodotti a comportarsi meglio di altre action<br />

cam sul mercato.<br />

In chiusura da segnalare il sistema di montaggio magnetico che permette<br />

di montare rapidamente la videocamera e di passare da un accessorio<br />

all’altro in un attimo e in tutta semplicità. Come a dire: meno problemi con<br />

viti e manopole, più spazio e tempo per l’azione.<br />


11<br />

di DJI può essere caricata fino all’80% in soli 16<br />

minuti. Quando è completamente carica, può registrare<br />

fino a 116 minuti di filmati in 4K/60fps<br />

o fino a 166 minuti di filmati a 1080p/24fps, assicurando<br />

all’utilizzatore più tempo per ottenere<br />

gli scatti desiderati.<br />

di Riccardo Colletti<br />

Osmo Pocket 3,<br />

creatività e portabilità<br />

DJI: riflettori sulla fotocamera stabilizzata tascabile ultra-versatile,<br />

con touck screen OLED a colori e ruotabile da 2 pollici<br />

JI, leader mondiale nella produzione<br />

di droni civili e nella tec-<br />

D<br />

nologia della fotografia creativa,<br />

presenta Osmo Pocket 3. Vale a<br />

dire una fotocamera stabilizzata<br />

tascabile ultra-versatile. Il dispsitivo vanta<br />

un potente sensore con CMOS da 1 pollice, che<br />

offre immagini ricche di dettagli, di un intuitivo<br />

monitor touchscreen ruotabile<br />

da 2 pollici per un controllo<br />

preciso e la possibilità<br />

di passare facilmente dallo<br />

scatto orizzontale a quello<br />

verticale. Grazie a una stabilizzazione<br />

meccanica a tre<br />

assi, che si abbina a una serie<br />

di funzionalità intelligenti è<br />

possibile realizzare e scoprire<br />

video in 4K/120fps.<br />

Funzionalità intelligenti<br />

Osmo Pocket 3, grazie all’ottimizzazione<br />

della qualità<br />

delle immagini, offre scatti<br />

notturni chiari e con colori<br />

autentici, anche in condizioni<br />

di scarsa illuminazione. La<br />

fotocamera ottimizza l’esposizione<br />

per le diverse tonalità<br />

della pelle, offrendo carnagioni<br />

chiare e luminose in ogni fotogramma. Per<br />

creazioni di livello professionale, Osmo Pocket 3<br />

include modalità colore D-Log M a 10 bit e HLG a<br />

10 bit, per riprendere paesaggi con dettagli notevoli,<br />

presentando colori accurati e luci vivide.<br />

Con D-Log M a 10 bit, l’utilizzatore può ottenere<br />

fino a un miliardo di colori, sperimentando dettagli<br />

ricchi in ogni scatto, mentre la registrazione<br />

HDR in HLG a 10 bit offre una gamma dinamica<br />

più elevata per immagini incredibili su apparecchiature<br />

abilitate per HDR. La fotocamera stabilizzata<br />

tascabile introduce una serie di funzionalità<br />

intelligenti per elevare il livello delle<br />

creazioni. Il touchscreen OLED a colori ruotabile<br />

da 2 pollici offre un controllo intuitivo e sempre<br />

a portata di mano. La messa a fuoco rapida fullpixel<br />

garantisce un risultato<br />

nitido anche su soggetti in<br />

rapido movimento, e introduce<br />

una nuova modalità<br />

Product Showcase, ideale<br />

per dirette streaming fluide<br />

e presentazione dei prodotti.<br />

Grazie alla stabilizzazione<br />

meccanica a tre assi, Osmo<br />

Pocket 3 garantisce immagini<br />

stabili anche durante<br />

movimenti dinamici della<br />

fotocamera. ActiveTrack<br />

6.0 offre molteplici modalità<br />

di tracciamento, tra cui<br />

Rilevamento automatico del<br />

volto e Inquadratura dinamica,<br />

per riprese di livello cinematografico.<br />

La serie di tre<br />

microfoni integrata riduce il<br />

rumore del vento e cattura il<br />

suono stereo omnidirezionale,<br />

generando audio coinvolgenti.<br />

ma non è tutto. La compatibilità con DJI Mic 2<br />

consente anche la registrazione con due persone,<br />

ideale per vlog, interviste e dirette streaming.<br />

E ancora. Effetti Glamour 2.0 aggiunge opzioni di<br />

bellezza personalizzate, mentre i blocchi automatici<br />

degli assi fissano lo stabilizzatore in posizione<br />

durante la conservazione. La fotocamera<br />

Le modalità creative<br />

Osmo Pocket 3, insomma, è uno strumento creativo<br />

ultra-versatile in grado di adattarsi a qualsiasi<br />

scenario, anche funzionando come webcam<br />

per riunioni online e chat video. La sua funzione<br />

timecode integrata semplifica la post-produzione,<br />

permettendo alle riprese di sincronizzarsi<br />

perfettamente tra diverse fotocamere per un<br />

editing e una narrazione di livello professionale.<br />

In tal senso, l’app LightCut si collega rapidamente<br />

alla fotocamera, permettendo di sfruttare la<br />

funzione Editing a un tocco per una creazione di<br />

contenuti intuitiva. Utilizzando il riconoscimento<br />

smart dell’Intelligenza Artificiale, evidenzierà i<br />

momenti salienti delle riprese e genererà istantaneamente<br />

video in 4K condivisibili, risparmiando<br />

tempo prezioso. L’app dedicata vanta anche<br />

una vasta gamma di modelli video, adatti a vari<br />

temi come vlog, viaggi avventurosi, feste, riunioni<br />

di famiglia, momenti con animali domestici,<br />

esperienze culinarie, vita quotidiana e molto altro<br />

ancora. Infine, l’efficiente processo di editing<br />

dell’app elimina la necessità di scaricare filmati<br />

durante le modifiche, preservando prezioso spazio<br />

di archiviazione sullo smartphone. ■<br />

Osmo Pocket 3,<br />

gli accessori<br />

Al fine di migliorare l’esperienza din utiulizzo con<br />

Osmo Pocket 3, DJI ha predisposto una una serie di<br />

accessori versatili progettati per liberare la creatività<br />

dell’utente.<br />

• Filtro Black Mist: adotta un design magnetico per<br />

garantire un rapido montaggio. Può controllare i<br />

bagliori di luce e ammorbidire i toni della pelle,<br />

donandoti un aspetto unico e accattivante.<br />

• Obiettivo grandangolare: permette di espandere<br />

il FOV a 108° e catturare più soggetti in ogni inquadratura.<br />

Il suo design magnetico consente un<br />

attacco e un distacco rapidi e convenienti.<br />

• Mini-treppiede: flessibile, portatile e dotato di<br />

una vite da 1/4”-20 per l’espansione.<br />

• Impugnatura con batteria integrata da 950 mAh:<br />

può aumentare l’autonomia operativa di circa il<br />

62% quando collegata a Osmo Pocket 3. Supporta<br />

l’hot swap e viene fornita con una porta Usb-C,<br />

che può essere utilizzata per collegare dispositivi<br />

audio esterni. La filettatura da 1/4” nella parte<br />

inferiore può essere usata per accessori come<br />

treppiedi.<br />

• Trasmettitore per DJI Mic 2: collegando l’obiettivo<br />

grandangolare per espandere il FOV a 108°<br />

e catturare di più in ogni fotogramma, il trasmettitore<br />

ha un’autonomia operativa di 6 ore e viene<br />

fornito con 8 GB di memoria interna, che può memorizzare<br />

fino a 14 ore di audio a 48 kHz a 24 bit<br />

senza compressione.<br />

• Set di filtri magnetici ND: include filtri ND16,<br />

ND64 e ND256. Un design magnetico ne facilita<br />

il fissaggio e la rimozione.<br />

• Adattatore di espansione: può espandersi per<br />

supportare una slitta a freddo e una porta per<br />

action cam.<br />

• Custodia da trasporto: progettata appositamente<br />

per Creator Combo, la Custodia da trasporto<br />

garantisce un comodo stoccaggio di tutti i tuoi<br />

dispositivi e accessori.<br />


12<br />

di Luca Figini<br />

GoPro torna<br />

nei punti vendita<br />

Attiva sta rafforzando la distribuzione in Italia del brand<br />

di action cam partendo dal canale fisico<br />

Che ruolo ha Attiva nello sviluppo di GoPro in Italia?<br />

Risponde Paolo Martelli: “GoPro vuole ripristinare<br />

un contatto fisico con gli utenti effettivi e potenziali.<br />

L’azienda ha dichiarato che farà investimenti<br />

per ritornare sul territorio al fine di essere più<br />

vicini al consumatore anche con eventi e formazione.<br />

Aspetto importante quest’ultimo perché<br />

GoPro, rispetto alla concorrenza, ha una forza<br />

unica che fa la differenza: il software. Da un lato,<br />

il brand è stato costruito eccellendo nell’hardware,<br />

poi ha iniziato a differenziarsi nell’interfaccia e<br />

nella connettività. Il software a bordo delle action<br />

cam è uno dei principali motivi di acquisto: la garanzia<br />

di potere gestire agilmente video a 5.2k<br />

/60 fps non è presente in alcuna altra proposta<br />

di prodotto. L’efficienza profusa in questi aspetti<br />

cruciali si riscontra anche nella post produzione,<br />

con la possibilità di collegarsi al cloud e all’app<br />

per smartphone, da cui editare i propri video. E<br />

in modo compatibile con tutti i principali formati<br />

supportati dai social network, il cui collegamento<br />

è già direttamente a disposizione nell’app. In tutte<br />

queste fasi di elaborazione, GoPro è ineguagliata”.<br />

Prosegue Giorgio Rossi: “Nei prossimi mesi saranno<br />

disponibili anche i software per Mac e<br />

Windows per gestire le GoPro, semplificando le<br />

operazioni di editing e importazione dei video. A<br />

parte questo, l’importanza di GoPro è che sintetizza<br />

al meglio prodotto e servizio. Questo mi porta<br />

a ragionare su quanto sia cambiato il ruolo del<br />

distributore, che non è più solo legato alla gestione<br />

della logistica ma che si fa veicolo per fornire<br />

servizi immateriali. Che comprendono, per esempio,<br />

coperture assicurative, assistenza e così via:<br />

Attiva è già pronta e strutturata. Nella fattispecie,<br />

le aspettative di GoPro per Attiva e per il mercato<br />

sono importanti”.<br />

inizio ottobre c’è stata l’ufficializzazione:<br />

GoPro ha scelto Attiva per<br />

A<br />

la distribuzione in Italia delle action<br />

cam e degli accessori a corredo. La<br />

realtà vicentina è partner storica di<br />

Apple e nel tempo ha diversificato il panel di brand<br />

distribuiti cercando partnership di qualità e di alto<br />

profilo per soddisfare i clienti, il canale e per mantenere<br />

alto il prestigio aziendale. Quasi seguendo<br />

una logica di ecosistema interno, di sintonia nel<br />

“brand purpose” dei marchi distribuiti, ora Attiva<br />

può annoverare anche GoPro controllando in<br />

modo più puntale la distribuzione nei canali fisici,<br />

tra cui quello dell’imaging.<br />

Attiva vanta una<br />

logica di servizio affinata<br />

nel corso degli anni<br />

e che ha portato l’organizzazione<br />

a superare il<br />

mezzo miliardo di fatturato.<br />

Da queste considerazioni<br />

nasce l’intervista<br />

con Giorgio Rossi (a destra<br />

nella foto), ceo di<br />

Attiva Spa, e Paolo Martelli<br />

(a sinistra), business unit manager di Attiva<br />

Plus, inizia la chiacchierata. Dice Giorgio Rossi:<br />

“Nel tempo abbiamo cercato di essere sempre più<br />

affidabili, sempre più efficienti, sempre più rispondenti<br />

alla necessità di un servizio ad alto valore e<br />

di elevato livello. Sarebbe stato un po’ un peccato<br />

non riuscire a mettere queste capacità a disposizione<br />

di un numero sempre maggiore di brand.<br />

Quindi abbiamo accolto marchi innovativi e leader<br />

nel segmento in cui operano, tanto da essere differenzianti<br />

rispetto alla concorrenza. GoPro sublima<br />

questi concetti, perché è addirittura diventato<br />

sinonimo di una categoria di mercato: quello delle<br />

action cam. È stato un incontro virtuoso. GoPro ha<br />

iniziato a rivedere le politiche distributive attuate<br />

negli ultimi anni e perciò ha deciso di scegliere un<br />

nuovo partner per l’Italia. Attiva voleva continuare<br />

a mantenere alto il livello distributivo completando<br />

man mano le categorie toccate, in una logica di<br />

complementarità. Così GoPro ci ha scelti per seguire<br />

la maggior parte del mercato italiano, escluso<br />

il canale sportivo che sarà affidato a un player<br />

con cui abbiamo un rapporto di dialogo intenso e<br />

di prim’ordine. Detto questo, ammetto che GoPro<br />

ci piace molto, non solo a livello personale, ma<br />

anche a livello aziendale come dimostra la ventata<br />

di entusiasmo che ha<br />

portato. Ci ha conquistati<br />

per la qualità dei prodotti,<br />

per il livello tecnologico,<br />

per la capacità di<br />

innovare e per l’indiscutibile<br />

brand awareness.<br />

Questo ci permette e ci<br />

permetterà di impostare<br />

un processo di sviluppo<br />

interessante e avvincente,<br />

anche sui fronti marketing<br />

e trade marketing. Uno scenario che accende<br />

un’emozione e una voglia di fare che sono<br />

uniche nel loro genere”. Continua Paolo Martelli:<br />

“Vogliamo rispettare la grande storia che GoPro<br />

ha già scritto e contribuire con nuovi passi importanti.<br />

Saremo testimoni di un futuro nel quale<br />

ci potrebbero essere spinte tecnologiche e novità<br />

stimolanti che aprono opportunità ancora da<br />

scoprire. È il bello di potere lavorare insieme a un<br />

brand che definisce la categoria di appartenenza<br />

in maniera completa: GoPro è il benchmark a<br />

cui fare riferimento nelle action cam con prodotti<br />

che qualificano sia chi li propone sia chi li usa”.<br />

In che modo Attiva gestirà GoPro sul canale fisico,<br />

in particolare su quello dell’imaging?<br />

Dice Paolo Martelli: “Ora GoPro può vantare un’operatività<br />

commerciale e logistica basata interamente<br />

in Italia grazie ad Attiva, che si concentra<br />

sulle necessità del canale tramite processi<br />

affinati nel tempo per rispondere prontamente<br />

alle istanze dei clienti. Questo ci ha portato, già<br />

al primo giorno di collaborazione (il 2 ottobre), a<br />

gestire una importante quota di ordini. Il prodotto<br />

distribuito da Attiva sta arrivando nei negozi<br />

insieme a una serie di operazioni mirate a enfatizzare<br />

GoPro e che certificano l’importanza del<br />

canale fisico per il vendor: da una serie di esposizioni<br />

specifiche, a materiali, pannelli e zone esperienziali<br />

che sono e saranno realizzate all’interno<br />

dei punti vendita. Investire in strutture dedicate<br />

a GoPro nei negozi (ci espanderemo in modo progressivo<br />

nel territorio italiano) è una rappresentazione<br />

concreta e tangibile di quanto sia cruciale<br />

il canale fisico per riportare il brand all’attenzione<br />

dei consumatori, che finora non l’hanno considerato,<br />

e dei partner che avevano cessato di<br />

collaborare con GoPro. Ciò non pregiudica una<br />

presenza online. Anzi, sarà potenziata tornando<br />

a coinvolgere piattaforme verticali che finora non<br />

hanno avuto la possibilità di proporre i prodotti di<br />

GoPro. Un lavoro a sé è quello del canale imaging,<br />

perché richiede un impegno ‘day by day’ basato<br />

sulla professionalità e il rapporto costante. Il tipo<br />

di consumatore che entra in questi negozi è molto<br />

diverso da quello del retail o degli Apr: è già bene<br />

informato sulla fotografia e sa perfettamente<br />

quali sono le sue esigenze e gli obiettivi che vuole<br />

perseguire acquistando una GoPro. Un profilo<br />

orientato a comprare dove trova risposte ben<br />

precise ed un ecosistema adatto. Non è un caso<br />

che in questi punti vendita il tasso di conversione<br />

sugli accessori sia piuttosto elevato”. ■


13<br />

di Riccardo Colletti<br />

INSTAX Pal: premiata<br />

l’innovazione che fa la differenza<br />

La fotocamera palmare di Fujifilm è tra le migliori invenzioni del <strong>2023</strong><br />

secondo il magazine americano Time<br />

NSTAX Pal: quando<br />

I<br />

l’innovazione fa la<br />

differenza e viene<br />

premiata. La fotocamera<br />

palmare di<br />

Fujifilm, secondo il magazine statunitense<br />

Time, è menzionata tra le<br />

“Migliori Invenzioni del <strong>2023</strong>” all’interno<br />

del premio omonimo. Un riconoscimento<br />

importante che la gamma<br />

si aggiudica per la prima volta.<br />

INSTAX Pal è il primo modello della<br />

serie omonima specializzato nello<br />

“scatto”. Separando la funzione di<br />

stampa dalla fotocamera, raggiunge<br />

queste dimensioni compatte<br />

proprio per stare nel palmo della<br />

mano. È facile da trasportare e rende<br />

l’esperienza fotografica ancora<br />

più divertente e accessibile.<br />

INSTAX Pal: alta condivisione<br />

Collegando INSTAX Pal a uno<br />

smartphone tramite Bluetooth, le<br />

immagini catturate vengono automaticamente<br />

trasferite a un’app<br />

per smartphone dedicata e salvate<br />

come immagine con una cornice<br />

INSTAX. Così come quelle digitali<br />

possono essere salvate sullo smartphone<br />

e poi condivise sui social<br />

media. Inoltre, collegandosi tramite<br />

Bluetooth a INSTAX Link, la serie di<br />

stampanti per smartphone e le fotocamere<br />

istantanee ibride modelli<br />

“mini Evo” e “mini LiPlay”, gli utenti<br />

possono godersi la stampa fotografica<br />

su pellicola istantanea INSTAX.<br />

La fotocamera è disponibile in 3 colori:<br />

Powder Pink, Pistacchio Green<br />

e Lavander Blue e ai modelli è possibile<br />

abbinare anche una custodia<br />

in silicone una nuova mini pellicola<br />

“Soft Lavender”.<br />

INSTAX Biz: l’app che amplifica<br />

branding per le aziende<br />

Ma non solo. Nel quadro di una visione<br />

articolata legata alla gamma<br />

di successo INSTAX, Fujifilm amplia<br />

gli orizzonti e lancia la sua offerta<br />

innovativa orientata al business e<br />

agli eventi.<br />

Si tratta di INSTAX Biz, l’app gra-<br />

tuita per tutti gli smartphone iOS e<br />

Android. Il nuovo servizio combina<br />

la magia della fotografia istantanea<br />

con la potenza di azioni di branding,<br />

consentendo alle aziende di lasciare<br />

un segno duraturo su clienti, partner<br />

e consumatori. Dai loghi agli slogan<br />

fino a diversi design, le foto istantanee<br />

brandizzate diventano ricordi<br />

che sottolineano la narrativa di un’azienda<br />

con il suo pubblico.<br />

INSTAX Biz si adatta a uno spettro di<br />

requisiti aziendali. La sua versatilità<br />

garantisce una semplice integrazione<br />

in diversi contesti, proponendo<br />

un approccio innovativo in un contesto<br />

ormai permeato dal digitale.<br />

Lo scambio fisico di una fotografia<br />

istantanea favorisce una connessione<br />

emotiva che risuona autentica,<br />

creando esperienze e ricordi<br />

del marchio che durano nel tempo.<br />

E ancora. Le stampe INSTAX brandizzate<br />

offrono una miscela unica<br />

di fascino analogico e marchio personalizzato.<br />

Questo ricordo speciale<br />

può incoraggiare la condivisione sui<br />

social, facilitando un coinvolgimento<br />

più ampio con un pubblico allargato.<br />

Non a caso, un codice QR che<br />

adorna ogni stampa funge da canale<br />

efficace verso i contenuti digitali,<br />

comprese le pagine di destinazione<br />

dei prodotti, le registrazioni dei<br />

membri e i sondaggi. La generazione<br />

rapida, semplice e dinamica del<br />

QR in app consente di modificarne<br />

la destinazione anche dopo la stam-<br />

pa, per condividere informazioni<br />

aggiornate. È prevista la stampa in<br />

più formati, da mini a square, fino a<br />

wide, grazie ai modelli INSTAX Link<br />

(stampanti leggere e portatili, che<br />

si connettono in modalità wireless<br />

tramite Bluetooth, garantendo un<br />

utilizzo senza interruzioni). Questa<br />

flessibilità si adatta a diverse situazioni,<br />

custodendo foto di gruppo,<br />

elementi di branding, loghi, codici<br />

QR e slogan. Per migliorare ulteriormente<br />

l’esperienza, è disponibile<br />

una gamma di pellicole decorative<br />

INSTAX. Infine, l’app consente agli<br />

utenti di monitorare le metriche di<br />

stampa per data o modello, offrendo<br />

una visione completa dei risultati<br />

degli eventi.<br />


14<br />

target di Puro, si può ampliare la categoria dei cavi<br />

con soluzioni di livello superiore.<br />

di Luca Figini<br />

“Esaltiamo i dispositivi<br />

con la Mela morsicata”<br />

Puro si differenzia per design, funzioni e tecnologia: l’intervista<br />

con Nicola D’Onofrio, category manager del brand<br />

on un comunicato ufficiale emesso<br />

nella seconda metà di settem-<br />

C<br />

bre, SBS ha annunciato di avere<br />

completato l’acquisizione di Puro.<br />

E spiega: “Diversificare è una leva<br />

fondamentale che SBS persegue da tempo, consapevole<br />

però che, per una migliore customer<br />

experience, occorre conoscere a fondo la nicchia<br />

e offrire prodotti o servizi altamente specializzati”.<br />

L’acquisizione è iniziata a settembre 2022 e ora<br />

Puro è entrata ufficialmente nel gruppo SBS. Secondo<br />

Sandro Storti, ceo di SBS: “Questa unione<br />

segna un passo significativo nella nostra crescita<br />

e nella missione di offrire<br />

ai consumatori esperienze<br />

complete e tailor made”.<br />

Per approfondire abbiamo<br />

intervistato Nicola D’Onofrio,<br />

category manager<br />

del brand Puro per SBS.<br />

Completata l’acquisizione<br />

di Puro, cosa succederà?<br />

Molto semplicemente,<br />

Puro diventa un brand ancora<br />

più forte sul mercato, con un respiro nazionale<br />

e internazionale e con la volontà di distinguersi<br />

per design e tecnologia dedicati espressamente<br />

alle necessità degli Apple Lovers. Questo perché<br />

gli utenti dei prodotti di Apple sono particolarmente<br />

all’estetica, ai dettagli e alle ricche funzioni<br />

che offrono i dispositivi con la Mela morsicata.<br />

Con quali messaggi declinerete i vostri valori?<br />

Il nostro impegno rimane focalizzato nell’innovazione<br />

e nella qualità dei prodotti. Puro è sempre<br />

più l’espressione di un ecosistema di accessori legati<br />

tra loro per caratteristiche di progettazione,<br />

per la focalizzazione sul mondo Apple e per l’adozione<br />

delle tecnologie diffuse in questo segmento<br />

di mercato, tra cui MagSafe, le certificazioni<br />

“Made for” e l’attenzione a tenere un tono allineato<br />

a quello dei prodotti a cui saranno abbinati. Non<br />

solo in fatto di cover e soluzioni per l’energia, ma<br />

anche, per esempio, per i cinturini dedicati all’Apple<br />

Watch. Vogliamo fare leva sulla fidelizzazione<br />

dell’utente verso il brand di Cupertino.<br />

Quest’anno avete un’occasione in più, perché oltre<br />

al MagSafe sugli iPhone 15 c’è la porta Usb-C...<br />

Dal nostro punto di vista, MagSafe è una tecnologia<br />

strutturale per innovare<br />

nel mondo degli accessori,<br />

anche di nicchia,<br />

perché sta acquisendo<br />

importanza sul mercato<br />

e gli utenti sono sempre<br />

più attenti e consapevoli<br />

della comodità e della<br />

versatilità di questa<br />

piattaforma. Per questo,<br />

Puro con MagSafe propone<br />

anche prodotti originali<br />

e dedicati al social, ai content creator e a<br />

chi vuole estendere l’uso della sezione fotografica<br />

degli iPhone. Mi riferisco, per esempio, al ring light<br />

che si aggancia al MagSafe. L’Usb-C offre un’ulteriore<br />

occasione di rinnovamento, anche perché<br />

completa la compatibilità dei dispositivi di Apple<br />

estendendo la porta agli smartphone (è già presente<br />

su iPad e Mac). L’Usb-C propone nuove possibilità<br />

ancora tutte da sondare, perché permette<br />

di avere connessioni ancora più veloci per trasferire<br />

i file. E questo apre le porte a una generazione di<br />

cavi per esigenze specifiche, come nel caso della<br />

produzione video e fotografica. In sintonia con il<br />

Il completo ecosistema di accessori è traino dell’attenzione<br />

dei consumatori?<br />

Riteniamo di sì. Dirò di più: i consumatori sono più<br />

attratti dai device ai quali sono associati numerosi<br />

tipi e categorie di accessori perché questa ampia<br />

scelta somma versatilità di utilizzo e longevità nel<br />

tempo del dispositivo. Inoltre, la gamma che abbiamo<br />

strutturato permette a Puro di intercettare<br />

un’utenza con cui finora non abbiamo ingaggiato<br />

facendo leva sulle nostre peculiarità attraverso<br />

attività marketing e lo sviluppo di nuovi prodotti.<br />

In termini pratici, l’illuminatore a led per MagSafe<br />

nella sua semplicità estende le possibilità foto e<br />

video degli iPhone in condizioni di scarsa luminosità.<br />

Ed è utile non solo per i selfie e le foto di gruppo<br />

con gli amici, ma anche per attività lavorative<br />

come videocall, perché assicura una corretta illuminazione<br />

senza gli ingombri di luci esterne. Tutto<br />

ciò genera un’esperienza d’uso innovativa sia<br />

dell’accessorio sia del device a cui è connesso: il<br />

prodotto si distingue per rispondere a un’esigenza<br />

e per di più vanta un design curato, che permette<br />

all’utente di esibirlo distinguendosi.<br />

Cosa è l’innovazione nella visione di Puro?<br />

L’innovazione è pensare in modo nuovo prodotti<br />

esistenti, come nel caso del Puro Mag Go: lo<br />

speaker wireless che si aggancia all’iPhone via<br />

MagSafe. Ma per innovazione intendiamo anche<br />

la capacità di rimanere flessibili, aperti e attenti<br />

a qualsiasi prodotto possa intercettare una o più<br />

nuove esigenze dei consumatori. Si prendano i carica<br />

batteria con tecnologia Gan per averne la conferma:<br />

piccoli, potenti e veloci nella ricarica. Puro,<br />

così come SBS, è molto attenta al feedback che<br />

riceve dagli utenti e dai partner, perché puntiamo<br />

alla soddisfazione degli uni e degli altri. Ma senza<br />

abdicare alla nostra propensione per la sostenibilità.<br />

Siamo molto attenti all’utilizzo dei materiali<br />

ecosostenibili e a compensare le emissioni. Tutti<br />

i nostri packaging da più di tre anni sono ‘plastic<br />

free’ e vantiamo certificati di riciclaggio secondo<br />

gli standard globali.<br />

Un altro punto da sottolineare sono le certificazioni<br />

dei vostri prodotti, in particolare quelle delle soluzioni<br />

di ricarica...<br />

SBS e Puro hanno un reparto interno che si dedica<br />

solo a questa attività di certificazione: tutti i nostri<br />

prodotti sono certificati Ce, Ros e via discorrendo.<br />

Questo ci differenzia perché sul mercato c’è tanta<br />

offerta ma l’utente deve imparare a scegliere non<br />

in base al prezzo, bensì alla sicurezza dei prodotti<br />

che acquista. Ricaricare un device da oltre mille<br />

euro con un caricatore non certificato significa<br />

mettere in pericolo il dispositivo e potenzialmente<br />

pregiudicarne il corretto funzionamento nel tempo.<br />

Il nostro compito è continuare a proporre una<br />

cultura di prodotto basata sull’affidabilità e l’importanza<br />

delle certificazioni.<br />

Quali sono i tre prodotti “caldi” da tenere in considerazioni<br />

per i prossimi mesi?<br />

Partirei dai due che ho già citato, ovvero il Puro<br />

Mag Go e il Ring Light MagSafe. Ma non mi dimentico<br />

dei battery pack MagSafe da 5.000 e<br />

10.000 mAh perché consentono di mantenere in<br />

vita l’iPhone senza incrementarne in modo eccessivo<br />

l’ingombro e il peso, così da sostenere più a<br />

lungo le attività multimediali, il reparto foto e video<br />

e l’utilizzo per la produzione di contenuti. Il<br />

vantaggio di questi Mini Power Bank è che hanno<br />

finiture in linea con gli iPhone, quindi rispettano<br />

il design degli smartphone e sono eleganti. ■


Honor Magic 5 Pro<br />

La sezione imaging è particolarmente evoluta: sensore principale Sony Imx878 a 50 Mpixel, f/1.6, 23<br />

mm equivalenti, Pdaf multi-direzionale, messa a fuoco con puntamento al laser, stabilizzatore ottico<br />

(Ois); grandangolare e macro Omnivision OV64B da 50 Mpixel, f/2.0, 13 mm equivalente, autofocus,<br />

Fov di 122°; teleobiettivo con periscopio affidato al Sony Imx858 da 50 Mpixel, f/3.0, 90 mm, zoom<br />

3,5x (zoom ottico effettivo 3,9x rispetto al sensore principale), Pdaf e Ois. Il sensore selfie è da 12<br />

Mpixel, f/2.4 e Fov di 110°. Sia a supporto del sensore frontale sia per quelli posteriori c’è il Tof 3D che<br />

si occupa di gestire tutte le informazioni di profondità con una precisione collaudata. In 4K si registra<br />

a 60 e 30 fps. Ma la chiara predisposizione del Magic 5 Pro è per la fotografia. Per prima cosa la rapidità<br />

di scatto: in condizioni di luce ideali, si ottiene il cosiddetto “shutter lag zero”. La IA è perfetta<br />

in condizioni di luce ottimale e restituisce una coerenza cromatica, un volume dei colori, una nitidezza<br />

e una gamma dinamica eccellenti. Funziona ancora bene nella luce del mattino e della golden<br />

hour, quando si può “giocare” con gli effetti ottenibili dai chiaroscuri. Il sensore principale è gestito<br />

dall’app ma in queste due situazioni limite, in controluce e al buio con la modalità Pro si impugna<br />

non più uno smartphone ma una vera fotocamera, perfetta per la night photography o la fotografia<br />

urbana ricca di effetti, sfumature e gradazioni. Eccellente il bianco e nero, che conferisce tonalità<br />

molto affascinanti. È interessante la funzione “Rilevamento di movimento”: provvede a immortalare<br />

i momenti più scenografici delle persone in azione, anche rapida. C’è poi la modalità Cinema, che<br />

abbiamo usato in quelle occasioni in cui si vogliono realizzare riprese video sfruttando i Lut. Lo zoom<br />

3,5x è preciso. Assicura anche un’omologazione di gamma dinamica rispetto al sensore principale,<br />

così che le foto in controluce o con tanti chiaroscuri riescono a essere pressoché identiche. Salendo<br />

con lo zoom, si arriva a 10x con una perdita di dettaglio più evidente in condizioni di bassa luminosità.<br />

L’engine dato dal Falcon e dalle ottiche, supportati dal chipset più efficiente del momento, supera<br />

brillantemente tutti i test dati dalle più disparate condizioni di scatto e ambientazioni, rendendo il<br />

Magic 5 Pro un Android nato per fotografare.<br />

16<br />

Samsung Galaxy S23 Ultra<br />

Lo schema ottico presente sul Galaxy S23 Ultra è così configurato:<br />

ottica principale Samsung Isocell HP2 a 200 Mpixel, f/1.7, 24 mm (wide), Pdaf multidirezionale, laser autofocus,<br />

Ois;<br />

teleobiettivo 3x ottico da 10 Mpixel, f/2.4, 700 mm, dual pixel Pdaf;<br />

teleobiettivo a periscopio 10x ottico da 10 Mpixel, f/4.9, 230 mm, dual pixel Pdaf, Ois;<br />

ultra grandangolo da 12 Mpixel, f/2.2, 13 mm, Fov 120°, dual pixel Pdaf, Super Steady Video;<br />

obiettivo selfie da 12 Mpixel, f/2.2, 26 mm (wide), dual pixel Pdaf.<br />

I cinque elementi sfoggiano sensori completamente rinnovati rispetto alle serie precedenti di Ultra. Inoltre,<br />

il teleobiettivo 3x opera anche da sensore di profondità in abbinata al sensore principale da 200 Mpixel per<br />

gli effetti bokeh per gli scatti fotografici e i video. Questi ultimi possono essere girati a 8K/30 fps e 4K/60<br />

fps. Per usare il super slow motion, l’hyperlapse e il rallentatore si scende in Full HD a 30, 60, 240 e 960<br />

fps. La qualità di scatto del Galaxy S23 Ultra è elevata non solo per il nuovo sensore a 200 Mpixel che assicura<br />

un dettaglio elevato in ogni condizioni di utilizzo. La fotocamera principale è al top: non tradisce mai<br />

le attese, con poca luce o in condizioni di massima luminosità. Il sensore gestisce molto bene l’Hdr e con<br />

il pixel binning a 2×2 o 4×4 opera rispettivamente a 50 e 12 Mpixel per adeguarsi alle condizioni di luminosità<br />

onde restituire il risultato ottimale. Lo Zoom digitale arriva fino a 100x ma vi consigliamo di fermarvi<br />

al 30x per evitare degradi eccessivi dell’immagine. L’app addizionale Expert Raw mostra il vero e totale<br />

potenziale del combinato disposto dato da sensori fotografici, software e SoC. Si scarica dal Galaxy Store<br />

e permette di sfruttare al massimo le competenze fotografiche in modalità manuale, con funzioni dedicate<br />

all’astrofotografia o agli scatti con esposizione multiple.<br />

Apple iPhone 15 Pro/Pro Max<br />

Secondo Apple il salto di qualità dell’imaging di iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max è merito<br />

del chipset A17 Pro, il primo a 3 nanometri e che presenta miglioramenti tra cui una profonda<br />

riprogettazione della Gpu. La nuova Cpu è fino al 10% più veloce grazie a miglioramenti<br />

della microarchitettura e del design, mentre il Neural Engine è ora fino a 2 volte più veloce<br />

e supporta funzionalità come la correzione automatica e la voce personale in iOS 17. A17<br />

Pro include un decoder AV1 dedicato, che consente esperienze video più efficienti e di alta<br />

qualità per i servizi di streaming. Il nuovo controller Usb-C consente per la prima volta<br />

velocità Usb 3 su iPhone per il trasferimento veloce di video fino a 4K a 60 fps in Hdr. L’A17<br />

Pro supporta la fotografia computazionale sfruttando la fotocamera principale da 48 MP,<br />

realizzata esclusivamente per la linea Pro, che assicura maggiore flessibilità di utilizzo e<br />

una risoluzione predefinita a 24 Mpx. La fotocamera principale consente di alternare tra<br />

tre lunghezze focali popolari – 24 mm, 28 mm e 35 mm – e persino di sceglierne una come<br />

nuova predefinita. Oltre a ProRAW da 48 MP, la fotocamera principale gestisce immagini<br />

Heif da 48 MP. Completano lo schema il teleobiettivo da 3x sul Pro e da 5x sul Pro Max<br />

(120 mm). Inoltre è possibile scattare ritratti senza dover passare alla modalità Ritratto.<br />

Quando c’è una persona, un cane o un gatto nell’inquadratura, o quando un utente tocca per<br />

mettere a fuoco, iPhone acquisisce automaticamente le informazioni sulla profondità, così<br />

gli utenti possono successivamente trasformare le foto in splendidi ritratti nell’app Foto su<br />

iPhone, iPad o Mac. Per un maggiore controllo creativo, gli utenti possono anche regolare<br />

il punto AF dopo aver scattato la foto. La modalità notturna migliora con dettagli più nitidi<br />

e colori più vivaci, ora alimentati dal Photonic Engine, inclusi i ritratti in modalità notturna,<br />

abilitati dallo scanner LiDAR. La migliore qualità video è migliorata grazie ad A17 Pro in<br />

condizioni di scarsa illuminazione e nella modalità Azione. I video ProRes possono essere<br />

registrati direttamente su un dispositivo di archiviazione esterno, consentendo opzioni di<br />

registrazione più elevate fino a 4K a 60 fps e una maggiore flessibilità sul set quando si<br />

utilizza iPhone come fotocamera principale. iPhone 15 Pro introduce inoltre una nuova opzione<br />

per la codifica Log e il supporto Aces per la gestione del colore.


17<br />

Oppo Reno 10 Pro<br />

Lo smartphone è stato abbinato al concetto di “ritratto-mania”<br />

da parte di Oppo. E non è un caso<br />

perché le funzioni fotografiche legate al ritratto<br />

sono molto accentuate. La sezione imaging del<br />

Reno 10 Pro è così composta: il sensore principale<br />

posteriore è Sony Imx890 a 50 Mpixel con stabilizzatore<br />

ottico, f/1.8, 24 mm, Pdaf su tutta la superficie;<br />

sotto a sinistra si trova il teleobiettivo con Sony<br />

Imx709 a 32 Mpixel, f/2.0, 47 mm, zoom ottico 2x<br />

e digitale 20x, Pdaf, e che soprattutto supporta<br />

nella gestione dei ritratti grazie al Portrait Expert<br />

Engine. Si tratta di un algoritmo ottimizzato per<br />

gestire gli scatti di persone con effetto sfocato e<br />

che massimizza la resa dei volti, dell’incarnato e<br />

della fisionomia. In sostanza, quando si attiva la<br />

modalità ritratto subentra non già l’obiettivo principale<br />

ma questo secondo teleobiettivo che, infatti,<br />

consente di operare a 1x e 2x ottici con la possibilità<br />

di variare l’apertura focale da f/1.4 a f/16 al<br />

fine di valorizzare la profondità di campo in modo<br />

differente; sotto a destra dell’obiettivo principale<br />

c’è quello grandangolare affidato al Sony Imx355<br />

da 8 Mpixel, f/2.2, Fov 112° e 16 mm. Particolarmente<br />

curato il sensore frontale per i selfie sempre<br />

perseguendo la migliore qualità del ritratto anche<br />

in autoscatto. L’ottica cela un Sony Imx709 da<br />

32 Mpixel con architettura RGBW, quindi con fotoricettori<br />

che comprendono quello bianco (W) in<br />

aggiunta ai tre tradizionali RGB così da ottenere la<br />

resa ottimale sia in condizioni di scarsa luminosità,<br />

sia per rispettare le gradazioni della pelle. L’ottica<br />

è completata dalle seguenti caratteristiche: f/2.4<br />

e lunghezza focale equivalente di 21 mm. Sono tre<br />

gli asset su cui Oppo punta per definire Reno 10 Pro<br />

5G: ritratti fotografici con il teleobiettivo da 47 mm<br />

(prossimo agli ideali 50 mm equivalenti, perfetti<br />

per gli effetti di profondità dei ritratti), perfetto<br />

bilanciamento tra hardware e software e ricarica<br />

ottimizzata grazie al chip SuperVooc S che monitora<br />

e ottimizza lo stato della salute della batteria e<br />

gestisce l’alimentazione a 80 Watt.<br />

Google Pixel 8 Pro<br />

Sul Pixel 8 Pro, Google ha apportato importanti miglioramenti<br />

fotografici, ottimizzando le tre fotocamere principali, aggiungendo<br />

un maggior grado di controlli manuali e spremendo<br />

quanto più possibile dai sensori d’immagine ma preservando<br />

la semplicità di utilizzo. Ecco le fotocamere presenti sullo<br />

smartphone: ottica principale Samsung Isocell GNK da 50<br />

MP, f/1.68, quad pixel binning, Ois e messa a fuoco combinata<br />

con laser e Pdaf; ultra wide angle da 48 Mpixel, f/1.95,<br />

Pdaf; teleobiettivo Samsung Isocell S5KGM5 da 48 Mpixel,<br />

f/2.8 con stabilizzatore ottico e zoom ottico 5x; selfie frontale<br />

da 10,5 Mpixel, f/2.2. Rispetto al Pixel 7 Pro, la fotocamera<br />

principale grandangolare guadagni il 21% di luce in più, il che<br />

può essere interamente attribuito al passaggio da un obiettivo<br />

con apertura f/1.85 a uno con apertura f/1.69. Allo stesso<br />

modo, il teleobiettivo dell’8 Pro ottiene il 56% di luce in più<br />

nel passaggio da un obiettivo f/3.5 del 7 Pro a un’ottica f/2.8<br />

dell’8 Pro. È l’obiettivo ultrawide da 11 mm equivalente a vedere<br />

il miglioramento più grande, con Google che sostiene riceva<br />

il 105% di luce in più rispetto a quello del modello precedente.<br />

Il passaggio da f/2.2 a f/1.95 rappresenta un aumento<br />

di un terzo di stop, ma la fotocamera ora utilizza anche un<br />

sensore più grande del 63%, questo dà un ulteriore aumento<br />

di 0,71 EV nella cattura della luce, giustificando la cifra citata.<br />

Il segreto dell’eccellente qualità fotografica raggiunta<br />

dal Pixel 8 Pro sta nelle unità di gestione dell’immagine del<br />

Tensor G3, che mostrano una ulteriore importante evoluzione<br />

della computational photography di Google. S Ultra HDR è il<br />

nuovo standard di Google per sfruttare la luminosità di picco<br />

di 2.400 del display del Pixel 8 Pro, che copre l’intera gamma<br />

dello spazio colore P3. Ultra HDR è progettata per creare<br />

immagini in grado di mostrare punti salienti più luminosi sui<br />

dispositivi in ​grado di visualizzarli, proprio come sta diventando<br />

comune nei video. Per mantenere la compatibilità con<br />

la maggior parte dei dispositivi, ciò avviene creando un JPEG<br />

standard e una “mappa di guadagno” di accompagnamento<br />

che indica quali parti dell’immagine dovrebbero essere mostrate<br />

più luminose sui display HDR. Questo approccio sarà<br />

supportato in tutto l’ecosistema Android ma significa che<br />

c’è ancora un altro formato HDR non standard con cui confrontarsi.<br />

Google ha aggiunto una funzione Video Boost che<br />

consente di applicare al video il suo sistema di elaborazione<br />

“HDR+” (che include anche<br />

la modalità notturna).<br />

Motorola Edge 40 Pro<br />

Il Motorola Edge 40 Pro è lo smartphone più evoluto dal punto di vista fotografico dello storico brand che ora<br />

afferisce a Lenovo. La configurazione imaging di questo flagship comprende: fotocamera principale Omnivision<br />

OV50A da 50 Mpixel (Cmos), f/1.9, messa a fuoco a rilevamento di fase (Pdaf), stabilizzatore ottico (Ois); obiettivo<br />

ultra grandangolo e macro Samsung Isocell S5KJN1 da 50 Mpixel, f/2.2; teleobiettivo Sony Imx663 da 12<br />

Mpixel, f/1.5, zoom ottico 2x; selfie con sensore Omnivision OV60A da 60 Mpixel, f/2.2. Il Motorola Edge 40 Pro<br />

in 8K/30fps e 4K e Full HD a 60 fps. Per registre in HDR10+, che migliora nettamente la dinamica cromatica,<br />

si opera in 4K e Full HD a 30 fps. Lo stabilizzatore, che produce filmati sensibilmente migliore, opera in 4K e<br />

Full HD. In modalità fotografica si apprezza l’app semplice e intuitiva che mette a disposizione i selettori per<br />

macro, ultragrandangolo (0,6x), 1x e 2x. Il passaggio dall’una all’altra ottica avviene in modo fluido e anche<br />

con una buona coerenza di colori, soprattutto in condizioni di luce ottimale. Motorola Edge 40 Pro è capace di<br />

scattare foto e girare video di qualità. La resa fotografica è tale da non temere la stampa delle foto, per di più<br />

con un’interfaccia semplificata che permette di concentrasi sul risultato da ottenere e non su come ottenerlo.<br />

La caratura flagship non si discute nemmeno in ambito video: utile sia la registrazione in notturna con una<br />

modalità simile a quella fotografica per “aprire” la scena, sia la possibilità di bloccare la ripresa su un soggetto<br />

o sull’orizzonte, così da seguire il movimento senza perdere il focus sul soggetto. Nell’ambito fotografico,<br />

l’Edge 40 Pro produce un bokeh preciso, ha una macro eccellente anche per via dell’elevata densità di pixel (a<br />

differenza di altri modelli che scattano con sensori più limitati in macro) e per sfruttare al massimo le doti delle<br />

ottiche vi consigliamo di scattare con la modalità Professionale, ossia manuale.


18<br />

Oppo Find N2 Flip<br />

Oppo Find N2 Flip è il primo smartphone del brand in Europa a ricevere ColorOS 14 basata<br />

su Android 14. Questo upgrade porta a ulteriore sviluppo della sezione fotografica co-ingegnerizzata<br />

con Hasselblad e che sfoggia alcune delle peculiarità di questo storico brand attraverso<br />

l’app, come la modalità XPan (bellissima) e il tasto di scatto arancione. La sezione<br />

imaging è composta dal sensore principale Sony Imx890 a 50 Mpixel, f/1.8, 23 mm; da quello<br />

ultra grandangolare Sony Imx355 a 8 Mpixel, f/2.2, 16 mm; e dalla fotocamera selfie con Sony<br />

Imx709 a 32 Mpixel, f/2.4, 21 mm. La peculiarità del Find N2 Flip è data dal display esterno<br />

grande (3,26”) che permette di sfruttare le fotocamera anche da chiuso (il touchscreen<br />

interno è da 6,8”). C’è un terzo elemento che rende interessante il Find N2 Flip per le foto:<br />

la presenza della Npu Marisilicon X che ha già fatto faville con il Find X5 Pro dimostrando<br />

potenzialità imaging sorprendenti. Il sensore principale è egregio e scatta al pari dei top<br />

di gamma più blasonati. Anzi meglio, perché l’abbinata tra Hasselblad e MariSilicon X<br />

mettono l’Imx890 nelle condizioni ottimali per scattare foto eccellenti. La calibrazione<br />

del colore con la IA attivata restituisce scene realistiche nei colori e nell’equilibrio<br />

cromatico complessivo, tanto che è proprio l’elevato livello di naturalezza delle foto<br />

a conquistare fin da subito. E in ogni condizione di utilizzo, anche al buio. Gli scatti<br />

rappresentano ciò che si vede a occhio nudo, oltre a essere dettagliati e di ottima<br />

qualità su tutti i fronti. Le foto XPan sono un plus che si abbina alla modalità Pro,<br />

recante addirittura la H di Hasselblad, che permette di operare in modo manuale.<br />

Honor<br />

Magic Vs<br />

Il foldable Honor Magic Vs vanta una configurazione<br />

hardware perfetta per combinare<br />

esigenze di produzione multimediale e fotografiche.<br />

Il display interno da 7,9” assicura<br />

un grande spazio di lavoro, mentre quello<br />

esterno da 6,45” non fa rimpiangere l’esperienza<br />

d’uso di uno smartphone tradizionale.<br />

Il reparto fotografico è così strutturato:<br />

fotocamera principale Sony Imx800 a 54<br />

Mpixel, f/1.9, 27 mm, Pdaf; teleobiettivo a 8<br />

Mpixel, f/2.4, Pdaf, Ois, zoom ottico 3x; ultra<br />

grandangolo e macro a 50 Mpixel, f/2.0,<br />

13 mm, Fov 122°; fotocamera selfie interna<br />

a 16 Mpixel, f/2.5. La registrazione video<br />

avviene alla risoluzione massima di 4K a 30<br />

e 60 fps. Il Magic Vs stupisce per le dimensioni<br />

compatte, pur essendo un foldable,<br />

grazie alla cerniera studiata da Honor per<br />

essere semplice, leggera e, di conseguenza,<br />

affidabile. Le due valve del Magic Vs sono<br />

perfettamente chiuse e appaiate e questa<br />

scelta costruttiva è parte integrante<br />

dell’ergonomia di utilizzo del display esterno.<br />

Il sistema di Honor, il MagicOS 7.1 che è<br />

stato configurato e ottimizzato per le doti del foldable<br />

e per gestire al meglio le risorse di Android 13,<br />

completo dei servizi di Google. L’interfaccia conferma<br />

le sue doti di semplicità e intuitività, oltre a permettere<br />

una sufficiente personalizzazione con i temi e con alcuni<br />

interventi manuali su colori, background e font. Al<br />

sistema operativo è demandata anche la gestione della<br />

sezione fotografica. L’app è quella classica di Honor ma<br />

grattando sotto pelle si scopre che anche il Magic Vs<br />

supporta la fotografia Ultra Fusion del Magic 5 Pro. Ciò<br />

significa che esegue il polling dei dati da tutte e tre le<br />

fotocamere durante le riprese, combinando le immagini<br />

grezze con il risultato finale post-elaborato. Questo<br />

approccio è funzionale all’ottimizzazione dello scatto in<br />

termini di precisione del colore, nitidezza o altri fattori.<br />

Motorola Razr<br />

40 Ultra<br />

Il foldable aristocratico vanta anche una buona dotazione<br />

fotografica, impreziosita dalla sezione software che sfrutta<br />

il design a conchiglia con la modalità Flex Mode. Che propone<br />

un utilizzo imaging creativo, perché si può operare<br />

tenendo lo smartphone piegato con il display a 90°: utile,<br />

per esempio, per i video, i selfie e per scattare con la fotocamera<br />

principale usando il generoso display esterno (3,6”)<br />

per visualizzare l’anteprima della scena. Quando si attiva<br />

il doppio reparto fotografico è interessante che il display<br />

esterno mostri ciò che si inquadra. Attraverso le impostazioni<br />

dell’app fotografica (quella classica di Motorola),<br />

si può disattivare l’anteprima. Il sensore principale da 12<br />

Mpixel (Cmos Bsi) è f/1.5 e vanta sistema di messa a fuoco<br />

Pdaf su tutta la superficie, oltre a essere assistito da uno<br />

stabilizzatore ottico. La IA sistema alla grande lo scatto<br />

in post produzione. Soprattutto quando si applica l’effetto<br />

bokeh, nel quale a volte eccede. Ma sempre mantenendo<br />

entro i ranghi dell’eccellenza. Ottimo anche il sensore ultra<br />

wide angle da 13 Mpixel, f/2.2, privo di stabilizzatore ottico.<br />

La modalità zoom avviene con il crop sul sensore principale.<br />

Samsung Galaxy Fold5<br />

Galaxy Z Fold5 dispone di uno schermo interno da 7,6” che si<br />

somma a quello esterno da 6,2” e le due valve del foldable ora<br />

vangano una cerniera migliorata che le rende perfettamente<br />

coese quando sono chiuse. Le novità riguardano anche<br />

il software, aggiornato alla One UI 6 (Android<br />

14) con la Barra delle applicazioni migliorata<br />

per passare rapidamente tra le app utilizzate<br />

più spesso. Sul fronte imaging propone uno<br />

schema ottico siffatto: fotocamera esterna<br />

selfie da 10 MP f/2.2, Fov 85; fotocamera sotto il<br />

display da 4 MP f/1.8, Fov 80˚; tripla fotocamera<br />

posteriore con Ultra Grandangolare da 12 MP f/2.2, FOv 123°;<br />

principale grandangolare da 50 MP Dual Pixel AF, OIS, f/1.8,<br />

Fov 85˚; teleobiettivo da 10 MP PDAF, f/2.4, OIS che assicura<br />

zoom ottico 3x. IL tutto gestito dal comparto software ereditato<br />

dal Galaxy S23 Ultra, con tutte le funzioni anche date<br />

dall’app Expert RAW e dal supporto S Pen.


*200MP è il parametro dei pixel della fotocamera. La fotografia ad alta risoluzione può essere sperimentata<br />

in modalità "HIGH-RES", la risoluzione effettiva delle foto e il campo visivo possono variare<br />

a seconda delle modalità di ripresa. Il telefono non è un'apparecchiatura medica e non è disponibile per il trattamento.<br />

*La capacità di memoria disponibile è inferiore a questo valore perché il software del telefono occupa parte dello spazio.<br />

Le specifiche della memoria disponibile variano a seconda della regione. Consultare il rivenditore locale per i dettagli.<br />

*Le immagini dei prodotti sono fornite solo come riferimento, fare riferimento ai prodotti reali.


20<br />

Sony Alpha 9 III: versatilità<br />

allo stato puro<br />

Sony Alpha 9 III è dotata del primo sensore<br />

di immagine full-frame al mondo con global<br />

shutter. Questo consente alla fotocamera di<br />

eseguire scatti in sequenza fino a 120 fps, privi<br />

di distorsioni e latenza. Grazie all’unione di questo<br />

innovativo sensore e del sistema di AF più<br />

avanzato di Sony – l’autofocus basato su IA con<br />

capacità di calcolo di AF e AE fino a 120 volte al<br />

secondo – con in aggiunta la sincronizzazione<br />

del flash a qualsiasi velocità di scatto, Alpha 9<br />

III apre la strada a nuove possibilità creative per<br />

i fotografi professionisti alla ricerca dello scatto<br />

perfetto. La nuova Alpha 9 III è dotata di un<br />

sensore di immagine Cmos stacked full-frame con global shutter che rappresenta un primato a<br />

livello mondiale, con circa 24,6 megapixel effettivi e memoria integrata, associato al più innovativo<br />

processore di immagine Bionz XR. Il sistema consente di ottenere prestazioni di scatto continuo<br />

senza latenza con tracking AF/AE fino a circa 120 frame per secondo. La fotocamera vanta<br />

AF a rilevamento di fase ad alta densità sul piano focale. Un’unità di elaborazione specifica basata<br />

su IA utilizza l’AF con riconoscimento in tempo reale per rilevare un’ampia varietà di soggetti<br />

con elevata precisione. Associando le prestazioni ad alta velocità fino a 120 fps e l’alta precisione<br />

del riconoscimento dei soggetti, è possibile fotografare momenti decisivi impossibili da rilevare<br />

ad occhio nudo. L’unità di elaborazione basata su IA di Alpha 9 III consente un accurato riconoscimento<br />

di forme e movimenti del soggetto sia nelle fotografie che nei video, migliorando significativamente<br />

le prestazioni di riconoscimento dell’occhio umano grazie ad AF con riconoscimento<br />

in tempo reale e Real-time Tracking, per rilevare, tracciare e mettere a fuoco automaticamente<br />

gli occhi di uno specifico soggetto. Alpha 9 III integra inoltre un sistema ottico<br />

di stabilizzazione delle immagini a 5 assi fino a 8,0 stop, per<br />

una resa delle immagini di alta qualità. Alpha 9 III è dotata<br />

di modalità di selezione della latenza per consentire<br />

all’utente di dare priorità alla latenza di ritardo dello<br />

scatto o alla visualizzazione su mirino/schermo. Un’altra<br />

novità è la funzione Pre-Capture, che consente all’utente<br />

di tornare indietro fino a 1 secondo per registrare gli<br />

attimi precedenti alla pressione dell’otturatore, mentre la<br />

possibilità di variare la velocità di scatto continuo con la<br />

funzione Continuous Shooting Speed Boost durante le riprese<br />

e il potenziamento della velocità di scatto continuo<br />

garantiscono affidabilità nei momenti importanti, anche<br />

grazie alla capienza del buffer e al miglioramento della<br />

velocità complessiva del sistema, in modo da consentire<br />

la ripresa di fino a circa 390 immagini Fine Jpeg in una<br />

singola sequenza continua a 30 fps. Alpha 9 III integra la<br />

funzione S-Cinetone, mutuata dalla macchina da presa digitale Venice per la produzione video in<br />

ambito cinematografico, che migliora la resa dell’incarnato e mette in risalto i soggetti, creando<br />

effetti di luminosità naturali. Alpha 9 III consente le più avanzate prestazioni video, inclusa la<br />

possibilità di avere ricche gradazioni e S-Log3, e, in modalità ripresa Log, è in grado di riprodurre<br />

e visualizzare le LUT importate secondo le preferenze dell’utente. Alpha 9 III è compatibile con<br />

l’applicazione per dispositivi mobili “Monitor & Control”, dedicata ai creator di contenuti video.<br />

Sony ha ascoltato la voce di fotografi e videomaker professionisti, per raggiungere livelli di praticità<br />

e affidabilità affini alle loro esigenze. La forma dell’impugnatura è<br />

stata migliorata per ottimizzarne l’ergonomia, in modo da consentire una<br />

presa agevole nel palmo dell’utente, evitando un eccessivo affaticamento,<br />

anche in associazione a teleobiettivi o in caso di utilizzo prolungato.<br />

Maggiori informazioni seguendo il QR Code qui di seguito.<br />

Zhiyun Fiveray M20/M20C:<br />

20 Watt con controllo colore<br />

Samsung T5 EVO,<br />

Ssd per il videomaking<br />

La nuova serie di luci tascabili Fiveray M20 di ZHIYUN, distribuita in Italia da M-Trading, combina caratteristiche<br />

di livello professionale con la semplicità d’uso a livello consumer in un formato portatile. Offrono<br />

a professionisti video e fotografi una luce potente in un formato compatto, adatto a un’ampia gamma<br />

di applicazioni e scenari. Illuminazione professionale in una tasca La serie Fiveray M20 attualmente è<br />

composta da due prodotti: Fiveray M20 e Fiveray M20C. Entrambe le luci sono dotate di una potenza in<br />

uscita di 20 W, una capacità della batteria di 4.500 mAh, un’autonomia continua di 40 minuti e un tempo<br />

di ricarica PD di 2 ore. Queste luci compatte sono simili per dimensioni e peso a un telefono cellulare, ma<br />

possono fornire una luce estremamente brillante e altamente controllabile. Fiveray M20 offre una gamma<br />

di temperatura colore (CCT) da 2700K a 6500K e un indice di resa cromatica (CRI) di 95+, che lo rende ideale<br />

per applicazioni che richiedono luce bianca naturale e precisa. Questo controllo del bilanciamento del<br />

bianco garantisce immagini attraenti e realistiche in qualsiasi ambiente di illuminazione. Fiveray M20C<br />

dispone di LED RGB, che lo rendono ideale per applicazioni che richiedono un intervallo di temperature di<br />

colore ancora più ampio da 2500K a 10000K, un maggiore controllo del colore e un CRI ancora migliore di<br />

94+. Fiveray M20C consente inoltre il controllo dell’illuminazione wireless tramite l’app mobile di ZHIYUN<br />

che include effetti di luce aggiuntivi e funzionalità mesh Bluetooth, rendendo possibile la sincronizzazione<br />

di più dispositivi di illuminazione per coprire aree più ampie o per effetti innovativi. Gli utenti possono<br />

impilare più unità di illuminazione e sincronizzarle facilmente tramite l’app Zhiyun per un controllo remoto<br />

senza precedenti. Queste luci sono di piccole dimensioni, ma grandi in termini di possibilità.<br />

Samsung T5 EVO è un Ssd leggero e portatile che offre fino a 8 terabyte<br />

(TB) di capacità, la più grande attualmente disponibile nel settore. Basato<br />

su USB 3.2 Gen 1, T5 EVO trasferisce i dati fino a 3,8 volte più velocemente<br />

rispetto agli HDD esterni e offre prestazioni massime attraverso velocità<br />

di lettura e scrittura sequenziali fino a 460 megabyte al secondo (MB/s),<br />

rendendo più facile il trasferimento di grandi file. Misura 95 mm in larghezza,<br />

40 mm in lunghezza e 17 mm in spessore e ha un peso di 102 grammi,<br />

pur non abdicando alla robustezza. T5 EVO presenta un corpo nero e un<br />

anello grigio titanio, che gli conferiscono un feeling premium ed elegante<br />

con colori tono su tono, armonizzandosi in modo naturale quando posizionato<br />

insieme ad altri dispositivi host di colore grigio. Le prestazioni sono al<br />

top: più di 2 milioni di foto da 3,5 megabyte (MB), 1,8 milioni di file musicali<br />

da 4MB o 3.500 video da 2 gigabyte (GB). La tecnologia Dynamic Thermal<br />

Guard di Samsung protegge contro il surriscaldamento e mantiene temperature<br />

operative ottimali, in conformità con lo standard di sicurezza internazionale<br />

IEC 62368-1. Inoltre, l’SSD portatile supporta la crittografia dei<br />

dati hardware AES a 256 bit, garantendo agli utenti sicurezza e affidabilità<br />

nell’archiviazione dei dati.


21<br />

di Luca Figini<br />

L’era dell’otturatore<br />

globale su mirrorless<br />

Con la Sony Alpha 9 III ha debuttato global shutter:<br />

cosa significa per fotografi e videomaker?<br />

rompere gli indugi è stata Sony<br />

A<br />

con l’ammiraglia Alpha 9 III, la prima<br />

fotocamera mirrorless full frame<br />

sviluppata intorno al sensore<br />

Cmos gestito da un global shutter,<br />

detto anche otturatore globale. Questa fotocamera<br />

segna il primo passo verso questa nuova<br />

tecnologia che dovrebbe cambiare (in meglio) la<br />

vita di fotografie e videomaker professionisti.<br />

Spiega Sony: “Liberata dai limiti dei sensori di immagine<br />

con otturatore meccanico convenzionale,<br />

la velocità di otturazione raggiunge 1/80000<br />

di secondo (1/16000 di secondo in fase di scatto<br />

continuo), consentendo<br />

elevata<br />

velocità di scatto<br />

senza distorsioni”.<br />

La Alpha 9 III permette<br />

la sincronizzazione<br />

con il flash<br />

(limitatamente ai<br />

modelli compatibili)<br />

per scatti a<br />

elevata velocità,<br />

superando così i problemi di gestione della quantità<br />

di luce che subisca una diminuzione netta e<br />

improvvisa quando si fanno scatti ripetuti. Inoltre,<br />

negli scatti e nei video girati con illuminazione a<br />

led, la funzione Hi Frequency Flicker è in grado di<br />

ridurre significativamente i problemi di sfarfallio<br />

ad alta frequenza, consentendo un aggiustamento<br />

ottimale della velocità dell’otturatore in base<br />

alla frequenza dello sfarfallio mentre si visualizza<br />

il soggetto sullo schermo. Sony non ha dubbi: “Il<br />

sensore di immagine con global shutter permette<br />

di immortalare agevolmente dettagli ravvicinati<br />

di veicoli o altri soggetti in rapido movimento. Per<br />

la prima volta nella serie Alpha, questa fotoca-<br />

mera consente di registrare video in 4K con frame<br />

rate elevati fino a 120p senza crop, mantenendo<br />

l’angolo di campo nativo. È inoltre possibile riprendere<br />

video ad alta risoluzione in 4K a 60p con<br />

sovracampionamento a 6K”. Diventa allora fondamentale<br />

capire la differenza tra il rolling shutter<br />

(quello classico) e il global shutter.<br />

Cosa è il global shutter<br />

Il global shutter, in italiano otturatore globale, è<br />

una tecnologia che consente di scattare sfruttando<br />

in contemporanea tutti pixel presenti sul sensore.<br />

Per comprendere i potenziali vantaggi che<br />

ciò comporta, vale<br />

la pena comprendere<br />

l’alternativa:<br />

gli otturatori progressivi<br />

(rolling<br />

shutter) utilizzati<br />

nelle fotocamere<br />

con sensori di<br />

grandi dimensioni.<br />

Come è ben noto,<br />

lo scatto sulle fotocamere<br />

reflex avviene sfruttando meccanismi<br />

di otturazione che espongono il sensore alla luce<br />

per perfezionare la foto: questo può creare latenze<br />

che si traducono nella parte superiore della<br />

foto che viene catturata una frazione di secondo<br />

prima della fine della foto. Le mirrorless hanno risolto<br />

il problema non usando otturatori meccanici<br />

bensì elettronici, che non hanno parti mobili. Le<br />

informazioni relative all’immagine sono raccolte<br />

dal sensore nel tempo di esposizione specificato,<br />

che può essere di gran lunga inferiore a quelli<br />

supportati dagli otturatori meccanici. Lo svantaggio<br />

consiste nel fatto che, per ragioni tecniche,<br />

per esempio la larghezza di banda elettronica, i<br />

dati del sensore non possono essere salvati tutti<br />

insieme ma devono essere letti in modo sequenziale,<br />

una riga (o diverse righe) di pixel alla volta.<br />

Di conseguenza, la velocità dell’otturatore (ossia<br />

il tempo di esposizione) può essere di gran lunga<br />

superiore ma la velocità di lettura può introdurre<br />

limiti e potenziali problemi. L’otturatore globale<br />

della Sony Alpha 9 III è il primo e può contare<br />

su un sensore Cmos stacked. Comportando tre<br />

vantaggi, tutti legati a situazioni in cui la scena<br />

cambia in modo rapido e la versatilità di risposta è<br />

fondamentale. Il primo vantaggio sta nell’uso del<br />

flash: l’illuminatore illumina la scena solo per una<br />

piccola frazione di secondo, ma la sincronizzazione<br />

del global shutter con il flash permette al sensore<br />

di essere esposto nel tempo ottimale quando<br />

il lampo di luce illumina l’immagine intera. E ciò<br />

avviene anche ad alta velocità negli scatti multipli<br />

e per esposizioni brevi. Anche se in quest’ultimo<br />

caso, qualora la sincronizzazione non sia gestita<br />

in modo ottimale, si rischia di incappare nei problemi<br />

dell’otturatore meccanico: troppo veloce è<br />

l’esposizione, troppo breve la capacità di emissione<br />

del flash. La seconda situazione in cui un<br />

otturatore globale risulta utile è quando si hanno<br />

brevi impulsi di luce, come nell’illuminazione e nei<br />

display con led. Le luci a led spesso si accendono<br />

e si spengono molto rapidamente per controllare<br />

la luminosità percepita, mentre i display a led<br />

sfarfallano per mostrare colori o luminosità diversi<br />

oppure si aggiornano per visualizzare un’immagine<br />

differente. Con un otturatore progressivo è<br />

possibile catturare accidentalmente questo fastidioso<br />

sfarfallio perché ciascuna parte dell’immagine<br />

cattura una porzione di tempo leggermente<br />

diversa. Con l’otturatore globale questo non avviene<br />

perché cattura un solo istante. C’è ancora il<br />

rischio che l’esposizione cambi, scatto dopo scatto<br />

mentre i led si accendono e si spengono, ma<br />

non si ottengono bande e artefatti fastidiosi nelle<br />

immagini. Il terzo vantaggio dell’otturatore globale<br />

è dato dal fatto che non è possibile ottenere<br />

immagini distorte quando il soggetto si è spostato<br />

durante l’apertura e la chiusura dell’otturatore.<br />

Si ottiene comunque il motion blur se l’esposizione<br />

è troppo lunga, ma non c’è rischio che si verifichi<br />

un movimento che rovina o distorce l’oggetto<br />

o il soggetto inquadrato che si è mosso durante<br />

l’inizio e la fine dell’esposizione.L’otturatore globale<br />

evita la distorsione anche con i soggetti in<br />

movimento più veloci come le pale del rotore in<br />

movimento o lo swing di un golf. Se nelle foto<br />

questa distorsione si può compensare, il terzo<br />

vantaggio è molto importante a livello video in<br />

cui le fotocamere in genere utilizzano otturatori<br />

elettronici. Le fotocamere recenti hanno prestazioni<br />

elevate ma bisogna considerare che chi<br />

registra a 4K può trovarsi nella condizione in cui<br />

l’esposizione di ciascun fotogramma impiega un<br />

tempo superiore (fino a cinque volte) rispetto a<br />

una otturatore meccanico. Ciò significa che esistono<br />

più tipi di movimento del soggetto o movimento<br />

della fotocamera che generano distorsioni<br />

visibili. Quindi con il global shutter si eliminano<br />

questi fastidi perché viene coinvolto tutto il sensore<br />

e la ripresa di ogni singolo frame avviene in<br />

modo veloce e istantaneo.<br />


Sony e AP insieme per la tecnologia che certifica l’autenticità delle foto<br />

22<br />

L’obiettivo è coadiuvare e semplificare il riconoscimento di immagini falsificate o persino generate<br />

in IA. Così Sony ha annunciato il completamento del secondo ciclo di test della tecnologia<br />

di autenticità “in-camera” delle foto con Associated Press. Questa firma digitale “in-camera”<br />

consente di creare un certificato di autenticità per le immagini, convalidando l’origine del contenuto.<br />

La tecnologia di autenticità di Sony fornisce una firma digitale ”machine-based”, eliminando<br />

la possibilità di manipolazioni non rilevate fin dall’inizio. La firma digitale viene apposta<br />

direttamente dalla fotocamera attraverso il chipset hardware al momento dell’acquisizione dello<br />

scatto. Questa funzione di sicurezza è rivolta ai professionisti che vogliono salvaguardare l’autenticità<br />

dei loro contenuti e fornisce un ulteriore livello di sicurezza per aiutare le agenzie di<br />

stampa nella lotta contro le immagini contraffatte.<br />

La nuova firma all’interno della fotocamera e l’autenticazione C2PA di Sony saranno rilasciate<br />

con un aggiornamento del firmware dedicato ad Alpha 9 III, Alpha 1 e Alpha 7S III previsto per la<br />

primavera del 2024. Il più recente test sul campo di Sony e AP è stato completato nell’ottobre<br />

del <strong>2023</strong>. In questo test, durato un mese, sono stati valutati sia l’autenticazione dell’acquisizione<br />

sia il processo del flusso di lavoro. A tal fine, Sony ha collaborato con Camera Bits, l’azienda<br />

dietro lo strumento di workflow standard del settore, Photo Mechanic. Insieme a Sony e AP,<br />

Camera Bits ha creato una tecnologia in Photo Mechanic che preserva la firma digitale della fotocamera<br />

durante tutto il processo di modifica dei metadati. “Apprezziamo la sfida significativa<br />

che le immagini manipolate rappresentano per i nostri partner e siamo estremamente motivati<br />

a contribuire a risolverla” – spiega Dennis Walker, presidente e fondatore di Camera Bits – “Ci<br />

impegniamo a garantire che Photo Mechanic rimanga una soluzione affidabile e autentica per il<br />

flusso di lavoro”.<br />

Leica M11-P: scatti “certificati”<br />

Leica M11-P è la prima fotocamera al mondo a memorizzare metadati allegando Content<br />

Credentials fin dalla fase di acquisizione, per proteggere l’autenticità delle immagini digitali.<br />

Queste Content Credentials rappresentano una vera e propria certificazione digitale,<br />

nonché lo standard di settore più ampiamente adottato per contenuti di ogni tipo, ponendo<br />

le basi per una maggiore fiducia e trasparenza online. Con la M11-P, Leica riconosce<br />

l’impagabile lavoro di tutti i fotografi e preserva la fiducia e la trasparenza nei contenuti<br />

digitali e nelle relative fonti. La M11-P è pioniera nell’uso di metadati sicuri in conformità<br />

con lo standard open source Content Authenticity Initiative (CAI). Questa funzionalità fornisce<br />

un ulteriore livello di trasparenza durante la realizzazione e la modifica di un’immagine.<br />

Consente di allegare in modo sicuro informazioni quali nomi, date, modifiche apportate e<br />

strumenti utilizzati, creando consapevolezza sull’origine del file. Con Content Credentials,<br />

ciascuna immagine acquisita con la Leica M11-P riceve una firma digitale supportata da<br />

un certificato conforme a CAI. L’autenticità delle immagini può essere facilmente verificata<br />

in qualsiasi momento utilizzando uno strumento open source CAI disponibile gratuitamente,<br />

o visitando il sito . Attivando la funzione “Leica<br />

Content Credentials” nel menu della fotocamera, il logo Content Credentials è visibile sul display<br />

e ogni immagine scattata dalla Leica M11-P viene firmata in modo affidabile utilizzando<br />

uno speciale algoritmo. Così l’immagine riceve una prova inalterabile e verificabile del modello<br />

di fotocamera, del produttore e degli attributi dell’immagine. Leica M11-P, con il suo sensore<br />

Cmos Bsi da 60 MP, la tecnologia a tripla risoluzione e il processore ad alte prestazioni Maestro<br />

III, combina la tecnologia fotografica all’avanguardia con la massima flessibilità. Infine, l’ampia<br />

memoria interna da 256 GB rende la fotocamera uno strumento di precisione “Made in Germany”<br />

affidabile e funzionale, sempre pronto all’uso.<br />

SIGMA 70-200mm F2.8 DG DN OS | Sports<br />

Il SIGMA 70-200mm F2.8 DG DN OS | Sports, sviluppato<br />

pensandoa ll’uso professionale, offre non solo elevate<br />

prestazioni ottiche, ma anche AF ad alta velocità con<br />

doppio HLA (attuatore lineare ad alta risposta) e una<br />

funzione di stabilizzazione ottica fino a 7,5 stop. Gli<br />

obiettivi della linea Sports offrono elevate prestazioni<br />

ottiche e tutte le loro funzioni si basano su una tecnologia<br />

all’avanguardia. Le caratteristiche sono:<br />

Schema ottico: 20 elementi in 15 gruppi (6 lenti FLD, 2<br />

lenti SLD, 3 lenti asferiche)<br />

Stabilizzatore ottico basato sull’algoritmo “OS2”<br />

Zoomata interna<br />

Sistema di messa a fuoco flottante<br />

Compatibile con AF ad alta velocità<br />

HLA (Motore lineare ad alta velocità)<br />

Compatibile con Correzione Aberrazione Obiettivi<br />

Compatibile DMF e AF+MF<br />

Predisposto per assistente AF (solo Sony E-mount)<br />

Rivestimento Nano Porous, rivestimento Super Multi<br />

Strato, rivestimento lente frontale acqua e grasso repellente<br />

Ghiera dei diaframmi e click ghiera dei diaframmi<br />

Cursore blocco valore diaframma<br />

Pulsanti AFL (3 pulsanti)<br />

Cursore limitatore di messa a fuoco<br />

Cursore modalità messa a fuoco<br />

Predisposizione per passaggio tra settaggi messa a<br />

fuoco lineare/non lineare mediante ghiera (solamente<br />

L-Mount)<br />

Cursore OS<br />

Cursore modalità personalizzate<br />

Costruzione a prova di spruzzi e polvere<br />

Paraluce LH860-01<br />

Staffa per treppiede TS-151<br />

Compatibile con Sigma Tele Converter TC-1411 / TC-2011<br />

(venduto a parte / solo per L-Mount)<br />

Compatibile with Sigma Usb Dock UD-11 (venduto a parte<br />

/ solo per L-Mount)<br />

Riduzione al minimo di flare e immagini fantasma<br />

Diaframma rotondo a 11 lamelle<br />

Predisposto per Servizio Conversione Innesto


READY.<br />

ACTION.<br />

wonguy974<br />

“La Z 8 ha tutte le caratteristiche che un content<br />

creator può sognare. Ho fotografato tante albe e<br />

tramonti e so quanto sia poco il tempo a disposizione.<br />

Potendo passare in un attimo dalle foto ai video, con<br />

la Z 8 riesco a sfruttarlo al massimo. Il mio modo di<br />

lavorare è completamente cambiato.”<br />

Tutto quello che hai sempre desiderato in una fotocamera ibrida Full Frame.<br />

Qualità delle immagini, precisione e versatilità in un corpo compatto e leggero.<br />

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