Infrastrutture sostenibili Daniela Stasi Oggettività e misurabilità Il Protocollo Envision è il sistema di rating per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle infrastrutture. Abbiamo sentito la voce di Silvia Ciraci responsabile Sostenibilità Opere di ICMQ Abbiamo avuto modo di conoscere Silvia Ciraci, responsabile Sostenibilità Opere di ICMQ, nel raccogliere materiali e informazioni per l’articolo “Questione di cultura”, pubblicato sul numero 1594 de <strong>leStrade</strong>, nel quale in collaborazione con AIS, Associazione Infrastrutture Sostenibili, abbiamo analizzato la sostenibilità della filiera aeroportuale. L’avevamo contattata per saperne di più sul Protocollo Envision in relazione a quello specifico contesto. Ma ciò che è emerso durante l’intervista è così di ampio respiro che abbiamo deciso di dedicare all’argomento un articolo a sé. Ed eccoci qui. Partiamo da cosa si tratta. Il Protocollo Envision è il sistema di rating per la sostenibilità delle infrastrutture. È stato sviluppato nel 2011 dall’Institute for Sustainable Infrastructure (ISI) di Washington, istituzione no profit composta dalle associazioni del settore ingegneristico pubblico e privato statunitense (ASCE, APWA, ACEC), in collaborazione con lo Zofnass Program for Sustainable Infrastructure of Harvard University. In Italia è approdato nel 2015, grazie all’accordo in esclusiva tra ISI e ICMQ che permette di diffondere il Protocollo sul territorio italiano ed europeo, di qualificare e mantenere le credenziali degli Envision Sustainability Professional - ENV SP e di certificare i progetti italiani, con una prelazione sull’Europa: nel nostro Paese attualmente si contano più di 550 ENV SP, mentre sono dodici i progetti certificati e numerosi altri sono in corso di verifica (www.envisionitalia.it). Per comprendere appieno gli obiettivi di Envision bisogna pensare al concetto di sostenibilità applicabile, misurabile. «La sostenibilità è un concetto premiante di un’opera infrastrutturale, è necessario verificare quindi quali siano gli elementi premianti», dichiara Ciraci. «L’elemento fondamentale è rendere misurabili le prati- Silvia Ciraci, responsabile Sostenibilità Infrastrutture di ICMQ. Attraverso il Protocollo Envision è possibile ottenere la certificazione attestante la sostenibilità delle infrastrutture. Nelle immagini di queste pagine, opere certificate con l’indicazione del livello ottenuto. Stazione ferroviaria di Cattolica (RFI, certificazione Envision livello Silver). che sostenibili e dare valori numerici per attestare che un’opera infrastrutturale sia realmente sostenibile. Insomma, dare un valore numerico alla fattibilità». Struttura standardizzata Entrando più nel dettaglio, il Protocollo Envision permette di valutare la sostenibilità di qualunque tipologia di infrastruttura secondo tre concetti fondamentali di sostenibilità stessa: ambientale (planet), sociale (people) ed economica (profit). È caratterizzato da una struttura standardizzata che permette di guidare chi lo utilizza durante tutte le fasi dello sviluppo di un progetto, dalla pianificazione alla progettazione, dalla realizzazione fino alla gestione dell’opera infrastrutturale. È infatti composto da 64 crediti (59 + 5 di Innovation, sveleremo presto di cosa si tratta) che rappresentano, ciascuno, un indicatore specifico di sostenibilità relativo a un caratteristico aspetto di interesse ambientale, sociale ed economico. I crediti sono poi raggruppati in cinque categorie, che racchiudono a loro volta 14 sottocategorie (tutti i dettagli nel box “Le categorie dei crediti”). E come si valuta la sostenibilità, chiediamo a Silvia Ciraci? Risponde: «Attraverso l’attribuzione di un punteggio specifico a ogni credito, variabile in funzione del grado di approfondimento della performance di sostenibilità che il progetto intende perseguire. Si parla infatti di livelli di achievement (LoA) che rappresentano la misura della sostenibilità del progetto in relazione allo scopo che ogni credito si prefigge di perseguire e quindi della riduzione dei relativi impatti negativi. I LoA possibili sono cinque: Improved, Enhanced, Superior, Conserving, Restorative. Sono anche presenti dei crediti bonus, chiamati Innovation che premiano l’utilizzo di nuove metodologie, tecnologie, performance elevate o ulteriori aspetti di sostenibilità del progetto». Gronda di Genova (Gruppo Autostrade per l’Italia, certificazione Envision livello Gold). BioPiattaforma di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano (Gruppo CAP, certificazione Envision livello Platinum). Infrastrutture&Mobilità 56 3/<strong>2024</strong> <strong>leStrade</strong> <strong>leStrade</strong> 3/<strong>2024</strong> 57