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leStrade n. 1955 marzo 2024

INFRASTRUTTURE On Board Units: oltre il pedaggio. Le novità di Movyon INNOVATORI Ponte “Fiumendisi”. Esperienza virtuosa di prevenzione e ammodernamento

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On Board Units: oltre il pedaggio. Le novità di Movyon

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Scenari<br />

La svolta<br />

Una riflessione sul tema della microgestione del ciclo delle acque<br />

meteoriche nelle forniture pubbliche e, in particolare, sulla strada<br />

Molte cose si stanno muovendo in materia ambientale<br />

e, in particolare, anche sulle strade, soprattutto<br />

per quanto attiene il governo delle acque meteoriche<br />

sulle carreggiate, pericolo costante per gli<br />

utenti della strada, particolarmente su due ruote.<br />

In passato, nel micro governo delle acque meteoriche,<br />

si è tenuto conto solo dell’esercizio, a livello<br />

tecnico, dello stato dell’arte: quindi, gli interventi<br />

erano solo nelle mani di professionisti, progettisti<br />

e di tutti coloro che hanno a che fare con gli aspetti<br />

tecnici del governo, anzi, del micro governo delle<br />

acque meteoriche su strada. Anche il governo delle<br />

Caratteristiche Minime Ambientali (CAM) aveva,<br />

in un primo momento, escluso il drenaggio delle<br />

acque meteoriche dal CAM stesso, ritenendolo un<br />

puro presupposto di tutto ciò. Così ci si era determinanti,<br />

nel D.M. dell’ottobre 2017, istitutivo del CAM,<br />

quando tali incombenze furono ritenute obbligatorie<br />

per il settore delle costruzioni nei lavori pubblici.<br />

Attenzione alla sicurezza ambientale<br />

Questa legislazione, tuttavia, si è evoluta, anche<br />

facendo tesoro dell’esperienza e, più di recente,<br />

con il D.M. 22/12/2022, si è inserito tale governo<br />

del ciclo delle acque meteoriche negli appalti<br />

pubblici di costruzioni in riferimento alle Caratteristiche<br />

Minime Ambientali con obbligo anche<br />

di certificazione, laddove, nel D.M. istitutivo, occorreva<br />

solo, per queste operazioni, l’autocertificazione.<br />

Insomma, un’entrata a tutto campo del CAM<br />

negli appalti pubblici, prima nelle costruzioni,<br />

in via obbligatoria ed indi con il D.M. del 3 agosto<br />

2023 in tutte le forniture pubbliche, con<br />

particolare riferimento alle strade, in via opzionale,<br />

cioè consentendo alle stazioni appaltanti<br />

di inserire i CAM fra i requisiti premianti<br />

negli appalti alle condizioni più vantaggiose.<br />

Questa vera e propria svolta ha un significato<br />

Gabriella Gherardi,<br />

Presidente AISES<br />

ben preciso, quello cioè di inserire, a pieno titolo,<br />

tutto il mini governo nelle acque meteoriche<br />

all’interno delle Condizioni Minime Ambientali,<br />

con l’intento anche di costituire buone pratiche<br />

pubbliche da far imitare anche ai lavori privati<br />

che dovrebbero seguire il buon esempio degli<br />

appalti pubblici.<br />

L’ingresso delle micro operazioni afferenti la gestione<br />

delle acque meteoriche nel CAM in generale<br />

e, in particolare nella strade, denota l’attenzione<br />

del legislatore a questo importante<br />

settore della sicurezza ambientale. Ed è proprio<br />

su quest’ultimo aspetto che vorrei soffermarmi:<br />

finora i gestori non si erano occupati più che<br />

tanto del regime delle acque sull’asfalto, fonte<br />

di gravi incidenti provocati dal fenomeno dell’aquaplaning.<br />

Uno nuovo ramo di attività<br />

Alla luce di quest’ultima legislazione, invece,<br />

i gestori dovranno occuparsi a pieno titolo di<br />

questo importante ramo della gestione della<br />

sicurezza stradale, impegnandosi non solo per<br />

il drenaggio delle acque meteoriche, al fine di<br />

mettere in sicurezza le carreggiate stradali, ma<br />

anche recuperando e separando le acque meteoriche<br />

stesse fino al loro stoccaggio in piccoli<br />

invasi di prossimità multiuso.<br />

Tutto ciò attiva un nuovo campo di intervento attorno<br />

alla strada per l’utilizzo delle acque recuperate<br />

per tutte le esigenze della strada, dai lavori<br />

di manutenzione che abbisognano di acqua,<br />

all’innaffiamento di giardini, aiuole ed altri strumenti<br />

di abbellimento attorno alla strada stessa,<br />

ai servizi per gli utenti nelle stazioni di servizio,<br />

eccetera.<br />

Così facendo il sistema strada, sotto il profilo<br />

dell’approvvigionamento di acqua, dovrebbe diventare<br />

autonomo e non gravare sulle utenze di<br />

acqua di uso domestico, agricolo e industriale.<br />

Si tratta di tirare su praticamente da zero un<br />

ramo di attività dei gestori di strade finora solo<br />

sporadicamente gestito e, per farlo al meglio, occorrerà<br />

uno sforzo congiunto fra tutti gli operatori:<br />

industria del governo delle acque, degli invasi,<br />

delle canalizzazioni, eccetera.<br />

AISES da anni batte su questo tasto e speriamo<br />

che questa sia la volta buona.<br />

Il governo, inoltre, ha promesso di far uscire il<br />

prima possibile un disegno di legge governativo,<br />

su cui da tempo si sta lavorando, che coordina il<br />

micro governo delle acque meteoriche al macro<br />

governo di bacino.<br />

Le leggi dunque ci sono e la linea è già stata tracciata:<br />

spetta ora ai gestori delle strade e agli industriali<br />

della sicurezza stradale di farsi avanti creando una<br />

rete armonica nel regime del ciclo delle acque dolci<br />

attorno a tutte le nostre strade. nn<br />

Infrastrutture&Mobilità<br />

62 3/<strong>2024</strong> <strong>leStrade</strong><br />

<strong>leStrade</strong> 3/<strong>2024</strong> 63

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