Pullman 50 maggio 2024

ASSOBUS
Tutto elettrico non va
Serve un approccio diversicato
per la transizione energetica e il
raggiungimento degli obiettivi ssati
dal pacchetto battezzato ‘Fit for 55’
a cura dell’Associazione Bus Turistici Italiani - Confcommercio
La transizione green a ogni costo non è sostenibile per il settore
dei bus turistici italiani, soprattutto al costo attuale. Partiamo
da un presupposto per fare chiarezza: l’Associazione Nazionale
Bus Turistici Italiani - Confcommercio e le aziende dei bus che rappresenta
sono da sempre favorevoli alla transizione green dei mezzi, ma
in maniera graduale e concretamente sostenibile. Nell’immediato
futuro i nostri bus non potranno passare all’elettrico per la mancanza
di un'adeguata tecnologia che, attualmente, non consente la produzione
di batterie che coprano il lungo o anche il lunghissimo raggio dei nostri
viaggi e la soluzione immediatamente percorribile prevede il passaggio
ai motori Euro 6 classe E, con emissioni pari allo zero.
Necessari aiuti per gli Euro 6
Fatta questa doverosa premessa, serve fare ulteriore chiarezza anche
in riferimento al Pnrr e nell’ottica del rispetto delle linee del ‘Fit for 55’,
il pacchetto di proposte legislative presentate dalla Commissione
Europea che mira alla riduzione delle emissioni di gas serra del 55 per
cento entro il 2030 e alla neutralità climatica entro il 2050. Abbiamo
evidenziato più volte l’esigenza di un programma omogeneo a livello
nazionale che possa portare nei prossimi anni al graduale rinnovo
Cos’è An.Bti Confcommercio
È il 1° raggruppamento di rappresentanza a livello
nazionale delle imprese di trasporto persone mediante
noleggio di bus ai sensi della legge 218/2003,
a vocazione prevalentemente turistica. L’esperienza
del Comitato di base (Co.bti), formatosi a seguito
della grave pandemia Covid per rappresentare le istanze e supportare
un settore che ha specificità del tutto diverse dagli altri tipi di trasporto
persone, il grande lavoro svolto e i risultati conseguiti hanno consolidato
la necessità della costituzione di una Associazione nel 2021 che curi in
modo specifico i diritti e gli interessi delle imprese e degli operatori che
si muovono nel turismo e per il turismo.www.busturistici.com
della flotta delle aziende di bus turistici in ottica del rispetto dell’ambiente,
con il progressivo superamento dell’utilizzo dei mezzi maggiormente
inquinanti e no al raggiungimento dell’obiettivo di flotte composte da
soli mezzi Euro 6 in tutto il Paese. Questo cambiamento non può
essere sostenuto, dati gli ingenti costi, unicamente dalle aziende e
deve essere ammortizzato da sostegni delle Istituzioni. Qualcosa è
già stato concesso con recenti interventi legislativi, ma non in maniera
strutturale e sufciente al raggiungimento dell’obiettivo.
A tal ne auspichiamo, nei prossimi interventi legislativi in Parlamento,
misure che prevedano in primis lo stanziamento di risorse destinate
ai veicoli Euro 6 con esclusione dell’elettrico; quindi la possibilità di presentazione
delle domande d’accesso agli incentivi tramite piattaforma
temporale e non con un discriminatorio ‘click day’; serve un limite massimo
ai mezzi incentivabili per ogni azienda, così da aiutare tutti; inne,
l’incentivo all’acquisto dev’essere riconosciuto in percentuale (almeno
il 30) e non su una cifra prestabilita dal legislatore.
Negli ultimi mesi, i costi di gestione per le aziende di bus turistici sono
decollati e i mutui indispensabili per l’acquisto dei mezzi Euro 6 hanno
raggiunto tassi sempre più alti, talvolta insostenibili. Ciò crea un circolo
vizioso che le Istituzioni devono fermare. Gli imprenditori del comparto
che hanno effettuato operazioni volte all'acquisto di veicoli Euro 6, assecondando
le richieste delle Istituzioni italiane ed europee, a oggi,
senza il riconoscimento dell’aliquota agevolata sul gasolio utilizzato
da tali mezzi, vedono totalmente erosi i propri margini di guadagno.
Un autentico deterrente al rinnovo della flotta di bus, perché oggi nessun
imprenditore del settore è incentivato a investire sul rinnovo del parco
mezzi e questo porta a un rallentamento se non ad un blocco totale
del processo di transizione ecologica. Serve unità d’intenti e siamo
certi che le Istituzioni ascolteranno la richiesta del comparto trainante
del Turismo che rappresentiamo. Con il sostegno e con le agevolazioni
necessarie per le imprese e con la ‘green-ta’ che ci contraddistingue
da sempre, la transizione è possibile. Altrimenti no. lll
46 - Pullman maggio 2024
Featuring: Otokar e-Centro C
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