Autobus maggio 2024

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07.05.2024 Views

VADO E TORNO EDIZIONI www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI MAGGIO N. 5 - 2024 ANNO 33°- euro 5,00 IN QUESTO NUMERO NELLA NUOVA FABBRICA VDL, AL VOLANTE DELL’ECITARO SNODATO FUEL CELL, AUTOBUS H2 A CONFRONTO, FOCUS SUL TECNOBUS GULLIVER, NME That’s the E-Way I like it

VADO E TORNO EDIZIONI<br />

www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste<br />

Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.<br />

in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />

MAGGIO N. 5 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

NELLA NUOVA FABBRICA VDL,<br />

AL VOLANTE DELL’ECITARO<br />

SNODATO FUEL CELL, AUTOBUS<br />

H2 A CONFRONTO, FOCUS SUL<br />

TECNOBUS GULLIVER, NME<br />

That’s the<br />

E-Way<br />

I like it


Sommario<br />

<strong>Autobus</strong> n° 5 - <strong>2024</strong> - anno 33°<br />

Mettiti alla guida<br />

di scania Touring<br />

Scegli la sensazione di guida definitiva con Scania Touring.<br />

Un comfort ineguagliabile per un’esperienza senza pari per<br />

te e per i tuoi passeggeri.<br />

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RUBRICHE<br />

POST-IT<br />

A Bonn una sfida<br />

a batterie<br />

4<br />

RETI & ENERGIA<br />

L’asse Copec - Optibus<br />

per il Sud America<br />

8<br />

TECNO<br />

Solaris - Ballard: mille<br />

di questi moduli<br />

6<br />

POST-IT<br />

Il ritorno in servizio dei<br />

Bluebus di Parigi<br />

10<br />

Periscopio<br />

Dopo la bancarotta,<br />

Van Hool passa di<br />

mano: al via la transizione<br />

verso Vdl -<br />

Schmitz Cargobull<br />

12<br />

Il mercato autobus<br />

continua a<br />

galoppare: il primo<br />

trimeste fa segnare<br />

un +17 per cento<br />

13<br />

Solaris ha vinto il<br />

ricorso per la gara<br />

Cng di Atac. 244<br />

autobus in arrivo<br />

per il Giubileo<br />

16<br />

Presentazione<br />

28<br />

TECNOBUS<br />

GULLIVER<br />

Tutti i segreti<br />

del piccolo<br />

elettrico pronto<br />

al rilancio<br />

IL PUNTO<br />

LA FIERA<br />

Dall’8 al 10 <strong>maggio</strong> torna NME (Next Mobility<br />

Exhibition) a Milano. Cosa aspettarsi in fiera?<br />

Tutte le anticipazioni<br />

16<br />

VDL APRE UNA FABBRICA E-BUS<br />

A Roeselare (Belgio) verranno costruiti gli<br />

elettrici della nuova gamma Citea. Obiettivo<br />

(ambizioso): 800 pezzi/anno<br />

16 22<br />

La nuova generazione Scania Touring nasce per soddisfare le esigenze<br />

degli operatori del granturismo di oggi e di domani.<br />

Efficiente e disponibile con un’ampia gamma di propulsori, offre la tecnologia<br />

più all’avanguardia per sicurezza, riduzione delle emissioni e della rumorosità.<br />

IMPRESSIONE DI GUIDA<br />

Al volante dell’eCitaro snodato fuel cell. Il modulo a<br />

idrogeno è abbinato a una dotazione di batterie che ci si<br />

aspetterebbe di trovare su un Bev puro. La tecnologia<br />

offre un grande aiuto alla guida<br />

30<br />

ABBONATI<br />

SUBITO<br />

Rubriche<br />

Listini 44.<br />

Curioso?<br />

Inquadra il qr code<br />

e prenota il tuo test&drive<br />

CONFRONTO<br />

34<br />

BUS A<br />

IDROGENO<br />

CaetanoBus,<br />

Iveco, Karsan,<br />

Solaris: 12<br />

metri urbani<br />

elettrici a<br />

confronto. Un<br />

mercato in<br />

procinto di<br />

decollare?<br />

IL SONDAGGIO DEL MESE<br />

Dopo 77 anni si chiude la storia di Van Hool come<br />

azienda indipendente. Il grosso della produzione si<br />

sposta verso est. La fabbricazione di veicoli commer-<br />

ciali nei paesi dell’Europa occidentale è arrivata al<br />

capolinea?<br />

Rispondi su<br />

www.vadoetorno.com<br />

Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono basate<br />

su un campione scientifico<br />

LE RISPOSTE<br />

DEL MESE SCORSO<br />

Negli Stati Uniti il sindacato degli<br />

autisti ha ottenuto una prima vittoria<br />

sulla guida autonoma (vedi Post-it a<br />

pagina 4). La lotta sindacale è il modo<br />

giusto per tutelare i posti di lavoro?<br />

81%<br />

sì<br />

19%<br />

no<br />

3


NUOVA EDIZIONE DEL CONTEST TEDESCO E-BUS TEST<br />

Post-it<br />

Fino all’ultimo chilowattora<br />

MERCEDES, MAN, SOLARIS, EBUSCO (E RAMPINI)<br />

Ha conquistato l’Europa intera!<br />

Ha conquistato l’Europa intera!<br />

M e<br />

rcedes-Benz eCitaro G, Solaris Ur-<br />

bino 18 Electric, MAN Lion’s City E<br />

M18 ed Ebusco 3.0 18: questi i modelli Mche si sono dati appuntamento a inizio aprile<br />

in quel di Bonn (Germania) per partecipare<br />

all’iniziativa giornalistica annuale E-Bus Test,<br />

promossa dal 2017 dalla rivista teutonica di<br />

settore Omnibusspiegel.<br />

Oltre ai partecipanti summenzionati, oggetto<br />

di comparazione (quest’anno il ‘tema’ assegnato<br />

era quello dei bus Bev snodati), il test<br />

di Bonn ha accolto anche una selezione di<br />

veicoli ospiti disponibili per i test drive, ma<br />

non soggetti a confronto: tra questi ecco il<br />

corto Mellor Sigma 7, di fabbricazione cino-britannica<br />

e fresco di ingresso nel mercato<br />

continentale (a partire da Scandinavia e<br />

Germania), l’Mcv C127 Ev, sviluppato dalla<br />

divisione tedesca del gruppo egiziano appo-<br />

sitamente per il mercato federale, mentre lo<br />

Stivale è stato rappresentato al test da un’unità<br />

di Rampini Eltron, prestato da Amt Genova.<br />

Tra i pezzi forti dell’evento non possiamo<br />

non menzionare la versione fresca di rinnovo<br />

dell’Urbino 18 Electric, presentata l’anno scor-<br />

so al Busworld. Spicca la dotazione di ben 800<br />

kWh di moduli batteria Solaris High Energy<br />

(combinata a una capacità di 105 passeggeri).<br />

MAN ha portato a Bonn uno dei Lion’s City<br />

E commissionati dall’operatore di Norimber-<br />

ga Vag, con una capacità della batteria di 640<br />

kWh e spazio per 116 passeggeri.<br />

Infine Mercedes e Ebusco, la prima con autobus<br />

dotato di nuove batterie Nmc3, la seconda<br />

con la prima unità, di fatto un concept,<br />

del 18 metri 3.0.<br />

L’iniziativa è sostenuta dall’azienda dei trasporti<br />

pubblici di Bonn (Swb), che mette a<br />

disposizione gli spazi del deposito; si rivolge<br />

al mercato tedesco ma, per la quantità e la<br />

qualità dei partecipanti, ha man mano assunto<br />

una valenza internazionale. Un report dettagliato<br />

dei veicoli in test sarà pubblicato sui<br />

prossimi numeri di AUTOBUS!<br />

Motore<br />

200 kW<br />

Batteria<br />

140 kWh<br />

Ricarica<br />

120 kw<br />

Autonomia<br />

309 km<br />

SORT 2<br />

Posti a sedere<br />

16<br />

Posti in piedi<br />

≥15<br />

Sedia a rotelle<br />

1<br />

7.80 m 8.40 m 9.20 m<br />

Con oltre 3.500 veicoli venduti in tutta Europa, NAVIGO ha coperto innumerevoli<br />

percorsi e linee di trasporto, dai viaggi turistici agli spostamenti interurbani e scolastici.<br />

La sua robustezza, il comfort, l’elevata versatilità d’uso e i bassi costi di gestione<br />

hanno già conquistato molte aziende. Perché non la tua? Vuoi vedere le sue prestazioni<br />

con i tuoi occhi? Contatta subito il tuo distributore OTOKAR per una presentazione completa<br />

di NAVIGO, diventato oggi un punto di riferimento nel mercato dei midibus<br />

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1.000 MODULI A CELLE A COMBUSTIBILE PER SOLARIS<br />

Tecno<br />

Squadra che vince non si cambia<br />

È IL PIÙ GRANDE ORDINE DI MODULI FUEL CELL NELLA STORIA DI BALLARD<br />

LA PRIMA<br />

Ballard Power Systems ha annunciato<br />

la firma di un corposo, corposissimo<br />

contratto di fornitura a lungo termine<br />

con Solaris Bus & Coach: 1.000 moduli<br />

a celle a combustibile a idrogeno fino al<br />

2027, tutti destinati al mercato europeo<br />

dell’autobus.<br />

Questo ordine rappresenta la più grande<br />

commessa di motori fuel cell nella storia<br />

della società candese, che ad oggi può<br />

vantare oltre 1.700 autobus alimentati<br />

dalla propria tecnologia H2 in funzione<br />

in tutto il mondo. Ma non solo: l’accordo<br />

siglato segna un ulteriore e significativo<br />

passo avanti nel rapporto decennale, ormai<br />

storico, con la casa polacca, parte del<br />

gruppo spagnolo Caf.<br />

Un aspetto da sottolineare è che il 44,5<br />

per cento degli autobus a idrogeno immatricolati<br />

in Europa nel corso del 2023 è<br />

targato Solaris, che ha bus a zero emissioni<br />

circolanti in ventidue città del Vecchio<br />

Continente. E ne arriveranno sempre di<br />

più: infatti, se finora Solaris ha consegnato<br />

circa 200 Urbino Hydrogen nella doppia<br />

versione da 12 e 18 metri, altre 500 unità<br />

Oltre alla fornitura dei moduli<br />

a celle a combustibile,<br />

Ballard si fa carico anche dei<br />

relativi servizi di post-vendita<br />

e di garanzia estesa<br />

standard e articolate sono nel portafoglio<br />

ordini per i prossimi due anni.<br />

L’accordo siglato sull’asse canadese-polacco<br />

consolida gli ordini esistenti per circa<br />

300 moduli a celle a combustibile, aggiungendo<br />

al contempo servizi post-vendita<br />

e di garanzia estesa, con un nuovo<br />

impegno di fornitura per circa 700 pezzi,<br />

con, come sopra, relativi servizi after-sales<br />

e di garanzia.<br />

Entrando nello specifico della commessa,<br />

le 1.000 unità saranno composte per circa<br />

l’80 per cento da motori Fcmove-Hd da<br />

70 kW e per il 20 per cento da motori<br />

Fcmove-Hd+ da 100 kW, destinati ai mercati<br />

degli autobus da 12 e 18 metri, con<br />

consegne a partire da quest’anno fino alla<br />

fine del 2027.<br />

Ricordiamo infine come Ballard abbia a-<br />

perto il cantiere a Rockwall, Texas, per<br />

la costruzione di una gigafactory destinata<br />

alla produzione di componenti e sistemi<br />

fuel cell: il plant, che dovrebbe essere i-<br />

naugurato a inizio 2028, avrà una capacità<br />

produttiva annua equivalente a 3 gigawatt<br />

di celle a combustibile.<br />

G<br />

È CINESE LA BATTERIA ‘INFINITA’<br />

KEMPO<br />

Nuova batteria per veicoli commerciali<br />

lanciata da Catl in collaborazione con<br />

Yutong. La caratteristica principale del<br />

prodotto è la lunga, lunghissima durata,<br />

visto che i partner del progetto dichiarano<br />

«una vita fino a 15 anni e 1,5 milioni di<br />

chilometri», aggiungendo inoltre come abbia<br />

un degrado pari a zero nei primi mille<br />

cicli di (ri)carica. La batteria con fine vita<br />

praticamente mai sarà montata sui veicoli<br />

commerciali elettrici targati Yutong,<br />

come autobus, autocarri leggeri e pesanti:<br />

il costruttore cinese è tradizionalmente<br />

partner del colosso connazionale per le<br />

batterie dei veicoli elettrici, e nel 2022 le<br />

due aziende hanno esteso la loro collaborazione<br />

con un accordo decennale. Inoltre,<br />

come dichiarato dall’amministratore<br />

delegato di Yutong Europe, Jack Li, Catl<br />

è in procinto di creare uno stabilimento<br />

in Ungheria con l’obiettivo di iniziare la<br />

produzione entro la fine del <strong>2024</strong>, prevedendo<br />

l’acquisto di moduli per batterie<br />

dall’Europa.<br />

BYD, LA NUOVA BLADE BATTERY<br />

ENEL X<br />

La batteria a lama di nuova generazione<br />

di Byd, prossima al lancio (dovrebbe<br />

arrivare nel mese di agosto), avrà chimica<br />

Lfp e una densità energetica che<br />

dovrebbe raggiungere i 190 Wh/kg, un<br />

miglioramento significativo rispetto ai 140<br />

Wh/kg della first generation (datata 2020)<br />

e ai 150 dell’attuale serie, montata nel<br />

telaio della piattaforma Byd eBus B2 da<br />

12 metri presentata al Busworld 2023<br />

di Bruxelles e presto in mostra anche a<br />

Next Mobility Exhibition, a Milano. Inoltre,<br />

le batterie della next gen saranno più<br />

compatte e meno energivore.<br />

All’inizio del <strong>2024</strong> BorgWarner ha annunciato<br />

un accordo di collaborazione strategica<br />

con la divisione batterie FinDreams<br />

di Byd, in modo che il gruppo si occupi<br />

della produzione di pacchi batterie Lfp<br />

per veicoli commerciali che utilizzano le<br />

celle blade di FinDreams Battery in Europa,<br />

nelle Americhe e in alcune regioni<br />

selezionate dell’Asia Pacifica. La durata<br />

dell’intesa commerciale è di 8 anni.<br />

6<br />

7


NASCE L’ASSE COPEC-OPTIBUS<br />

Reti&Energia<br />

Scossa latinoamericana<br />

PER ACCELERARE MOBILITÀ ELETTRICA E SMART CHARGING IN SUD AMERICA<br />

Il gigante dell’energia Copec investe in<br />

Optibus per accelerare l’elettrificazione<br />

degli autobus e la ricarica intelligente in<br />

America Latina. È stata infatti ufficializza-<br />

ta la partnership strategica tra Copec Wind<br />

Ventures - il ramo strategico di venture<br />

capital di Copec - con l’azienda high tech<br />

israeliana: insieme esploreranno le sinergie<br />

relative all’elettrificazione dei depositi degli<br />

autobus, all’eBus-as-a-service, passando per<br />

la ricarica intelligente per i fornitori di servizi<br />

di trasporto passeggeri in Latam.<br />

L’investimento rafforza lo status di Optibus<br />

come player globale nelle soluzioni per veicoli<br />

elettrici: forte la crescita e la presenza<br />

della società nel mercato e in Sudamerica.<br />

Basti pensare, infatti, che le città servite due<br />

anni fa erano duemila, oggi sono cinquemila;<br />

Optibus ha recentemente comunicato<br />

che l’utilizzo del suo software per la pianificazione<br />

e la gestione delle flotte è salito a<br />

5.000 città; una crescita del 400 per cento<br />

negli ultimi due anni, da quando Santiago<br />

era stata la millesima città (febbraio 2022),<br />

a scegliere il software made in Israele. Ora<br />

il traguardo dei 5.000 è stato raggiunto con<br />

l’adozione di Optibus a Manaus, in Brasile.<br />

Il mercato degli autobus elettrici in America<br />

Latina rappresenta una delle <strong>maggio</strong>ri<br />

opportunità di sostenibilità e impatto<br />

a livello mondiale. In trentadue città sudamericane,<br />

si prevede che il numero di<br />

autobus elettrici aumenterà di sette volte<br />

entro la fine di questo decennio, passando<br />

dai 4.000 e-bus attualmente distribuiti a<br />

25.000. Ciò rappresenta un’occasione di<br />

investimento di 11,6 miliardi di dollari<br />

entro il 2030 e di 24,6 miliardi di dollari<br />

entro il 2050, nonché un’opportunità di<br />

impatto per creare una mobilità più pulita<br />

in una regione in cui il trasporto pubblico<br />

e condiviso comprende il 68 per cento dei<br />

viaggi dei passeggeri, uno dei tassi più<br />

alti a livello globale.<br />

Più comodi e più green con Allison<br />

Il trasporto a emissioni zero è sempre più urgente. Servono autobus e pullman più puliti e silenziosi, che non<br />

rinuncino al comfort di viaggio, alle prestazioni e all’affidabilità. Per questo Allison offre eGen Power TM ,<br />

un sistema di propulsione elettrico per veicoli che vanno da 8,5 a 13 tonnellate di peso lordo sull’asse.<br />

La nostra gamma di assali elettrici completamente integrati, compatibile sia con tecnologie a batteria che con<br />

Fuel Cell a idrogeno, è progettata per massimizzare prestazioni ed efficienza, mantenendo ingombri ridotti.<br />

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© <strong>2024</strong> Allison Transmission Inc. All Rights Reserved.<br />

eGen Power 85S / 100S / 130S


PARIGI, TORNANO IN STRADA I BLUEBUS DI RATP<br />

Ritorno alla realtà<br />

A due anni di distanza dai due incen-<br />

di che hanno interessato altrettanti<br />

Aautobus elettrici Bluebus in servizio<br />

a Parigi, dal 15 aprile è iniziato il<br />

reintegro della flotta di 148 veicoli dello<br />

stesso modello nelle attività di tpl.<br />

All’indomani dei due roghi della primavera<br />

2022, 148 autobus vennero infatti<br />

ritirati dal servizio per precauzione. E<br />

84 sono stati consegnati nel frattempo,<br />

venendo anch’essi accantonati in attesa<br />

di certezza sulle cause degli episodi (e<br />

di conseguente eventuale messa in sicurezza<br />

dei bus).<br />

Di fatto, 232 autobus sono rimasti immobilizzati<br />

per due anni, con conseguenze<br />

non irrilevanti sullo svolgimento<br />

del servizio<br />

di trasporto<br />

pubblico nella<br />

metropoli.<br />

A partire da<br />

metà aprile i<br />

Bluebus hanno<br />

iniziato<br />

a riprendere<br />

servizio. L’obiettivo<br />

è di<br />

avere l’intera<br />

flotta pronta<br />

per il 26 luglio,<br />

all’inizio<br />

dei giochi<br />

K arsan, in seguito alla firma a novembre<br />

2023 con il gruppo norvegese Vy, una<br />

Kdelle <strong>maggio</strong>ri autorità di trasporto pub-<br />

blico in Scandinavia, ha consegnato il primo<br />

Autonomous e-Atak (elettrico driverless di<br />

8 metri di lunghezza, sviluppato insieme ad<br />

Adastec) alla città di Tampere, in Finlandia.<br />

Si tratta del primo primo autobus<br />

full-size senza conducente in Finlandia<br />

a trasportare passeggeri in condizioni<br />

stradali reali dopo i progetti condotti<br />

dal costruttore turco (e tutt’ora in<br />

corso) alle Michigan State University<br />

e a Stavanger, in Norvegia. Il veicolo<br />

sarà gestito da Remoted, realtà finlandese,<br />

basata proprio a Tampere.<br />

In grado di muoversi autonomamente<br />

su un percorso pianificato, l’Autonomous<br />

e-Atak con tecnologia autonoma<br />

di livello 4 (firmata dall’azienda statu-<br />

Mappamondo<br />

FERMATI DOPO DUE INCENDI NEL 2022, INDIVIDUATA LA CAUSA<br />

Espansione scandinava<br />

olimpici. Secondo quanto riportato sui<br />

media francesi, il costruttore ha individuato<br />

un difetto di fabbricazione su una<br />

serie specifica di batterie. Nello specifico,<br />

si sarebbe trattato di un elemento<br />

isolante non correttamente posizionato.<br />

Bluebus ha corretto questo difetto sui<br />

nuovi pacchi batteria montati sui veicoli,<br />

e ha aggiunto nuove caratteristiche<br />

di sicurezza in caso di innesco di un<br />

incendio, tra cui un involucro ad hoc e<br />

una spia luminosa per avvisare l’autista<br />

quando l’autobus deve essere evacuato.<br />

Come noto, i veicoli Bluebus montavano<br />

batterie allo stato solido prodotte dall’azienda<br />

‘sorella’ BlueSolutions, parte del<br />

medesimo gruppo Bollorè.<br />

nitense Adastec) può viaggiare a una velocità<br />

di 40 km/h in qualsiasi condizione atmosferica.<br />

La tecnologia driverless gli consente di<br />

svolgere tutte le operazioni di regolare guida<br />

come se l’autista fosse presente: avvicinamento<br />

alle fermate, gestione dei processi di<br />

discesa e salita, attraversamento degli incroci.<br />

Germania, al via la collaborazione<br />

Rmv - Holon<br />

Un’intesa senza<br />

conducente<br />

L’azienda costruttrice di navette autonome<br />

Holon (gruppo Benteler) ha<br />

stretto un protocollo d’intesa con<br />

l’operatore del trasporto pubblico<br />

Rhein-Main-Verkehrsverbund (Rmv)<br />

nell’area di Francoforte. La collaborazione<br />

è finalizzata a «far progredire la<br />

mobilità autonoma nel trasporto pubblico<br />

locale». Insomma, le aziende<br />

mirano a integrare delle navette autonome<br />

nel network Rmv. Holon sta<br />

preparandosi all’avvio di un progetto<br />

pilota ad Amburgo, dove a partire dal<br />

2026 inizieranno a circolare shuttle a<br />

guida autonoma con l’obiettivo (ambizioso)<br />

di raggiungere quota 10mila<br />

robotaxi entro il 2030.<br />

Altri 20 autobus a<br />

idrogeno per Colonia<br />

Rvk - Solaris: la<br />

quarta volta insieme<br />

L’impresa tpl di Colonia (Germania)<br />

Rvk ha commissionato una nuova<br />

tranche di autobus a idrogeno: si tratta<br />

di 20 Solaris Urbino 12 hydrogen e<br />

sono stati acquistati grazie a risorse<br />

erogate dal governo federale nel 2022.<br />

Si tratta del quarto ordine di autobus<br />

fuel cell assegnato da Rvk a Solaris:<br />

il primo nel marzo 2020 per 15 unità,<br />

poi 31 all’inizio del 2023, infine<br />

altri 18 veicoli commissionati nel settembre<br />

2023. I veicoli saranno consegnati,<br />

secondo i piani, entro metà<br />

2025. L’operatore, primo nell’Europa<br />

continentale, ha anche ordinato una<br />

flotta di bus fuel cell Wrightbus (20,<br />

più 40 opzionali).<br />

10<br />

AUTONOMIA MASSIMIZZATA.<br />

EFFICIENZA OTTIMIZZATA.<br />

Il nuovo eCitaro fuel cell. Batterie ad alta prestazione e cella a combustibile per<br />

estendere l’autonomia. Fino a 400 Km senza ricarica intermedia per la<br />

versione 12 e 18 mt.<br />

per <strong>maggio</strong>ri<br />

informazioni<br />

Daimler Buses Italia S.p.A. - Via Togliatti, 7/11 - 41030 Bomporto MO


IL FALLIMENTO<br />

Van Hool, addio<br />

Periscopio<br />

VDL E SCHMITZ-CARGOBULL HANNO RILEVATO L’AZIENDA<br />

Da quanto noto<br />

al momento<br />

di andare in<br />

stampa, dei<br />

1.800 posti<br />

di lavoro a<br />

Koningshooikt<br />

ne saranno<br />

salvati dai 600<br />

ai 900, ma gli<br />

amministratori<br />

chiamati a<br />

gestire il<br />

post-fallimento<br />

dell’Oem hanno<br />

ritenuto che<br />

scegliendo Vdl-<br />

Schmitz si possa<br />

arrivare a una<br />

rapida ripartenza<br />

delle attività,<br />

temendo invece<br />

che con altri<br />

acquirenti<br />

si sarebbe<br />

perso troppo<br />

tempo per il<br />

riavvio delle<br />

operazioni.<br />

hydrogen<br />

E ra l’11 marzo quando sono iniziate a<br />

filtrare le prime indiscrezioni sul futuro<br />

Eincerto di Van Hool, che, non navigan-<br />

do in ottime acque (non un mistero, visti gli<br />

scarsi risultati di vendita anche nel 2023),<br />

sembrava intenzionata a interrompere la produzione<br />

di autobus, concentrandosi esclusivamente<br />

sui coach (e i rimorchi, già asset di<br />

casa), spostando gran parte della produzione<br />

– se non addirittura totalmente -, da Koningshooikt<br />

alla Macedonia.<br />

Poi, come spesso capita, la situazione è precipitata<br />

nel giro di poche settimane: prima<br />

l’appello per chiedere il sostegno dei creditori<br />

in modo da proseguire la trattativa con<br />

le banche e il governo per attuare il piano di<br />

risanamento (promosso dal manager di crisi<br />

Marc Zwaaneveld, chiamato dalla famiglia<br />

Van Hool per gestire l’emergenza), seguite<br />

dalle recriminazioni dello stesso Zwaaneveld<br />

ai Van Hool, con le accuse di aver ostacolato<br />

la realizzazione del recovery plan. Dunque i<br />

ECCO UN ‘NUOVO’ CROSSWAY<br />

La crisi aziendale del<br />

costruttore belga si è<br />

conclusa con la bancarotta e<br />

l’acquisizione da parte della<br />

cordata olandese-tedesca<br />

primi rumors sui potenziali acquirenti: da subito<br />

è spuntato il nome, o meglio il cognome<br />

dei Van Der Leegte, ovvero Vdl, insieme al<br />

Dumarey, Schmitz-Cargobull, Abc Companies<br />

(dealer di Van Hool negli Stati Uniti) e<br />

Cim Capital. Il tutto con 1.800 lavoratori in<br />

attesa di conoscere il proprio destino, con la<br />

certezza - purtroppo - di non avere alcuna<br />

garanzia in merito, se non quella di sapere<br />

che solo un terzo (circa) della forza lavoro<br />

avrebbe mantenuto la propria occupazione.<br />

E alla fine, tra colpi di scena, lanci e rilanci,<br />

l’ha spuntata l’offerta di Vdl insieme a<br />

Schmitz-Cargobull: gli olandesi metteranno<br />

le mani sulla divisione bus&coach della fu<br />

Van Hool, i tedeschi su quella dei trailer.<br />

La notizia è arrivata un mese dopo, l’11<br />

aprile: i curatori fallimentari di Van Hool<br />

hanno accettato l’offerta ritenendola la più<br />

adatta a garantire la continuità aziendale del<br />

costruttore belga, ma non - aggiungiamo noi<br />

- l’occupazione, aspetto che non può passare<br />

in secondo piano. Infatti, da quanto riportano<br />

i media belgi e fiamminghi, che seguono da<br />

vicinissimo la vicenda, saranno salvati dai<br />

600 ai 900 posti, mentre tutti gli altri potenziali<br />

acquirenti ne promettevano molti di più.<br />

Ma gli amministratori chiamati a gestire il<br />

post-fallimento dell’Oem hanno ritenuto che<br />

imboccando questa strada si possa arrivare a<br />

una rapida ripartenza delle attività, temendo<br />

invece che con altri acquirenti si sarebbe per-<br />

so troppo tempo per il riavvio. Di sicuro così,<br />

però, sono andati persi troppi posti di lavoro...<br />

Dopo aver presentato alla fine del 2022 il<br />

Crossway Low Entry Hybrid (disponibile<br />

anche in versione elettrica a batteria), Iveco<br />

Bus aggiorna ora la gamma Crossway<br />

con la versione mild hybrid dell’interurbano<br />

a pianale alto. È disponibile in 3 lunghezze<br />

(10,7, 12, 13 metri) e all’inizio sarà disponibile<br />

anche nelle versioni da 12 e 13 metri<br />

con alimentazione a gas naturale, compatibile<br />

con il biometano. Il nuovo modello è<br />

già disponibile per gli ordini e le prime unità<br />

saranno consegnate in Spagna il prossimo<br />

luglio, afferma Iveco Group.<br />

Il Crossway Nf Hybrid, costruito Vysoké<br />

Myto, in Repubblica Ceca, incorpora i nuovi<br />

sistemi Adas in conformità con il prossimo<br />

General Safety Regulation, la cui entrata in<br />

vigore è prevista per luglio <strong>2024</strong>, e presenta<br />

il nuovo design del frontale con luci full Led<br />

e il nuovo logo Iveco. La tecnologia ibrida<br />

leggera è disponibile con il cambio Voith<br />

Diwa Nxt, abbinato a un motore a recupero<br />

elettrico da 35 kW di picco, che supporta il<br />

Cursor 9 durante le fasi di avviamento.<br />

13


VOITH ACCELERA SULL’IDROGENO<br />

Si chiama Voith HySTech GmbH e mette<br />

insieme tutti i know-how di Voith nel campo<br />

dei sistemi di stoccaggio dell’idrogeno.<br />

La società, nata il primo aprile, rafforza la<br />

posizione di Voith nel mercato in crescita<br />

delle tecnologie dell’idrogeno, dove la<br />

società vanta già ha un’ampia conoscenza,<br />

tanto da aver sviluppato un sistema di<br />

stoccaggio di H2 Plug & Drive pronto per<br />

l’installazione per i veicoli pesanti: dal dicembre<br />

2023, i serbatoi di idrogeno da 700<br />

bar in esso integrati sono stati approvati<br />

per l’uso su strada richiesto per la commercializzazione<br />

in Europa.<br />

TPL RAGUSA, CAMBIO STORICO<br />

Dopo cinquant’anni è cambiato il gestore<br />

del servizio di tpl a Ragusa: Ast ha passato<br />

il testimone a Etna Trasporti, che si è<br />

aggiudicata la gara con un ribasso del 15<br />

per cento sulla base d’asta. La durata del<br />

contratto? Due anni, poi la gara europea<br />

per l’affidamento definitivo.<br />

Concluso il rapporto ultradecennale con<br />

Ast, Etna Trasporti si è aggiudicata la<br />

manifestazione di interesse per gestire il<br />

servizio per i prossimi 24 mesi, periodo<br />

durante il quale si terrà appunto la gara<br />

europea per l’affidamento ‘definitivo’.<br />

Un iter peraltro seguito da tutte le città<br />

siciliane non più legate ad Ast.<br />

Etna trasporti ha soddisfatto tutte le richieste<br />

avanzate dal comune siciliano, sia<br />

in merito alle linee che ai mezzi e alle<br />

tecnologie: geolocalizzazione dei bus e la<br />

possibilità di acquisire i biglietti tramite<br />

app multilingua, per esempio, due requisiti<br />

standard di cui, troppo a lungo, il trasporto<br />

pubblico di Ragusa non ha fruito.<br />

14<br />

ATAC ASSUME 400 AUTISTI<br />

Atac assumerà oltre 400 persone nel corso<br />

del <strong>2024</strong> per rafforzare l’organico di autiste e<br />

autisti anche in vista del Giubileo. Con questa<br />

nuova campagna, Atac avrà assunto, nel<br />

biennio 2023-<strong>2024</strong>, oltre 1.000 persone, tra<br />

donne e uomini, per accompagnare il rilancio<br />

del servizio di tpl capitolino. Fra i requisiti richiesti,<br />

avere tra i 21 e i 55 anni di età, essere<br />

in possesso delle patenti specifiche e della cittadinanza<br />

italiana o di altro Stato dell’Unione<br />

Europea o, per i cittadini extra Ue, essere in<br />

possesso di regolare permesso di soggiorno.<br />

Periscopio<br />

I DATI ANFIA<br />

Il mercato viaggia<br />

MARZO IN NEGATIVO, MA IL TRIMESTRE SEGNA +17,4%<br />

L ieve, lievissima flessione per il mer-<br />

-<br />

cato dell’autobus italiano a marzo<br />

L<strong>2024</strong>: -2,2 per cento rispetto al me-<br />

desimo mese del 2023. Il pallottoliere<br />

delle immatricolati dei mezzi con massa a<br />

pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate<br />

segna quota 497 mezzi, nove in meno di<br />

marzo 2023 (508).<br />

Nel terzo mese dell’anno, si mantengono<br />

positivi tre comparti su quattro: crescono<br />

a tripla cifra i minibus (+191,1 per cento)<br />

e a doppia cifra gli autobus e midibus<br />

turistici (+33,3 per cento) e gli scuolabus<br />

(+11,8 per cento). Calano, invece, gli<br />

autobus adibiti al tpl (-32,3 per cento).<br />

Invece, nel primo trimestre del <strong>2024</strong>, i<br />

libretti rilasciati sono 1.579 (+17,4 per<br />

cento rispetto a gennaio-marzo 2023);<br />

tre segmenti su quattro registrano una<br />

Gli Otokar Navigo<br />

T da 7,8 metri<br />

acquistati dal<br />

gruppo Trotta (lo<br />

stesso modello è<br />

disponibile anche<br />

in versione da 8,4<br />

metri) possono<br />

ospitare fino a 31<br />

passeggeri su sedute<br />

Sege reclinabili<br />

e allargabili,<br />

in sgargiante<br />

accostamento rossonero.<br />

Presenti service<br />

set individuali e<br />

prese Usb, così<br />

come un monitor<br />

collegato a lettore<br />

di Usb o chiavette.<br />

A completare la<br />

dotazione dedicata<br />

al comfort della<br />

comitiva c’è il<br />

frigorifero a pozzetto<br />

collocato in<br />

corrispondenza della<br />

porta posteriore.<br />

Gli autobus<br />

presentano motore<br />

diesel da quattro<br />

cilindri Euro VI<br />

firmato Cummins,<br />

un 4,5 litri da 210<br />

cavalli. È abbinato a<br />

cambio automatico<br />

Allison a sei rapporti.<br />

Otokar Italia ha consegnato<br />

un lotto di<br />

dieci autobus da<br />

turismo corti all’operatore<br />

Trotta Bus Services, che<br />

li destinerà ai servizi di<br />

noleggio con conducente.<br />

Si tratta dei primi veicoli<br />

turistici consegnati dal co-<br />

I 10 Navigo T entrano<br />

a far parte di una flotta<br />

di circa 300 autobus,<br />

rappresentando un<br />

potenziamento della<br />

quota di veicoli<br />

destinati ai viaggi per<br />

piccoli gruppi<br />

variazione positiva anche nel cumulato:<br />

+139 per cento i minibus, +73,6 per cento<br />

gli autobus e midibus turistici e +1,7 per<br />

cento gli autobus per il tpl, mentre gli<br />

scuolabus flettono del 15,5 per cento.<br />

Per l’alimentazione, la quota di mercato<br />

dei bus a gas è del 16 per cento a gennaio-marzo<br />

<strong>2024</strong> (contro il 12,3 per cento<br />

del primo trimestre 2023), mentre gli<br />

elettrici, ibridi gasolio/elettrico e ibridi<br />

metano/elettrico sono il 22,2 per cento<br />

(14,8 per cento a gennaio-marzo 2023).<br />

A livello territoriale, infine, nel primo trimestre<br />

<strong>2024</strong> le targhe si mantengono in<br />

crescita nel centro, a tripla cifra (+115,8<br />

per cento), e nel Sud e isole, a doppia cifra<br />

(+45,3 per cento). Calano, invece, nel<br />

Nord-Est (-34,5) per cento e nel Nord-Ovest<br />

(-18,1 per cento).<br />

Dieci turchi che Trotta(no)<br />

struttore turco (che ha da<br />

poco aperto la divisione<br />

italiana, rilevando Mauri<br />

Bus System) al gruppo<br />

Trotta, che entrano così a<br />

far parte di una flotta nutrita<br />

e variegata, già forte<br />

di circa 300 unità.<br />

I coach di dimensione ridotta,<br />

oggetti della commessa,<br />

sono tuutti Navigo<br />

T da 7,8 metri di lunghezza.<br />

Si tratta pertanto di<br />

Classe III di lunghezza<br />

contenute, adatti per o-<br />

perare servizi con piccoli<br />

gruppi e in contesti topografici<br />

impegnativi: il loro<br />

raggio di esercizio sarà<br />

principalmente il territorio<br />

del Centro Italia.<br />

Il Crossway Low Entry ELETTRICO segna un ulteriore passo in avanti nell’offerta di<br />

IVECO BUS, volta sempre di più alla mobilità sostenibile:<br />

Versione da 12m e 13m in Classe I & Classe II<br />

Motore elettrico centrale da 310 kW e una coppia massima da 3000 Nm<br />

Batterie NMC al litio assemblate da FPT<br />

Diverse modalità di ricarica, compresa la doppia versione di pantografo:<br />

“a bordo” per ricarica Bottom – up o barre per ricarica Top – down.


SOLARIS HA VINTO IL RICORSO<br />

Pericolo scampato<br />

Periscopio<br />

NON È PIÙ A RISCHIO LA FORNITURA DI 244 BUS CNG PER ATAC ROMA<br />

Solaris ha vinto il ricorso presentato<br />

in seguito all’annullamento della gara<br />

Atac per 244 autobus Cng.<br />

Ricapitoliamo la vicenda: a febbraio, il<br />

Tribunale amministrativo regionale del<br />

Lazio aveva accolto il ricorso avanzato<br />

da Romana Diesel, annullando di fatto<br />

l’aggiudicazione a Solaris Italia dei 244<br />

autobus a metano da 12 metri di lunghezza<br />

– con opzione per ulteriori 78 e contratto<br />

di manutenzione full-service decennale –<br />

desinati a rafforzare la flotta della municipalizzata<br />

in vista dell’appuntamento con<br />

il Giubileo, fissato per il 2025.<br />

La gara, aggiudicata nel 2023, aveva visto<br />

la partecipazione di Iveco Bus, Mercedes<br />

e Solaris. Nella medesima città Iveco Bus<br />

fornirà 411 e-bus, essendosi aggiudicato<br />

il maxi bando per bus a batteria (si tratta<br />

della più grande commessa di elettrici in<br />

Italia, ad oggi), con manutenzione che<br />

sarà eseguita proprio da Romana Diesel,<br />

concessionario Iveco per il Lazio.<br />

Tornando alla querelle che ha visto i<br />

polacchi spuntarla, Romana Diesel, arrivata<br />

seconda di soli 0,90 punti, aveva<br />

contestato il fatto che il mezzo di prova<br />

utilizzato da Solaris non fosse conforme<br />

a quanto stabilito nel capitolato speciale<br />

di gara; in soldoni, non presentava alcune<br />

delle caratteristiche tecniche essenziali,<br />

quali (per esempio) il numero di porte<br />

(due, anziché tre). «La mancanza del requisito<br />

delle tre porte non può che condurre<br />

all’esclusione del concorrente […].<br />

Si accoglie il ricorso e per l’effetto si an-<br />

Romana Diesel,<br />

arrivata seconda<br />

di soli 0,90<br />

punti, aveva<br />

contestato il<br />

fatto che il<br />

mezzo di prova<br />

utilizzato da<br />

Solaris non<br />

fosse conforme<br />

a quanto<br />

stabilito nel<br />

capitolato<br />

speciale di<br />

gara; in soldoni,<br />

non presentava<br />

alcune delle<br />

caratteristiche<br />

tecniche<br />

essenziali, quali<br />

– per esempio<br />

– il numero di<br />

porte (due,<br />

anziché tre).<br />

nulla il provvedimento di aggiudicazione<br />

impugnato, con dichiarazione dell’inefficacia<br />

del contratto», scrivevano i giudici.<br />

Un annullamento che, di fatto, avrebbe<br />

rischiato di pregiudicare l’arrivo degli<br />

autobus entro il Giubileo.<br />

Tre Setra per il lusso<br />

Busitalia ha dato il benvenuto a tre Setra<br />

double-deckler che entreranno in servizio<br />

tra il centro di Firenze e il Luxury<br />

Outlet (The Mall) a Lecci, frazione del comune<br />

di Reggello, Firenze. I coach di casa Daimler<br />

Buses (con e senza rampa disabili) sono a<br />

due piani, lunghi 14 metri e alti 4, e con un’of-<br />

ferta di 65 e 61 posti a sedere, dotati di sedili<br />

Voyage Ambassador, bagno a bordo e sistemi<br />

di sicurezza, rappresentano un salto di qualità<br />

nel comfort di viaggio. Presenti a bordo prese<br />

Usb, videosorveglianza, e tavolini ribaltabili e<br />

cassaforte. Inoltre grazie alla motorizzazione<br />

di classe ambientale Euro 6, contribuiscono<br />

a ridurre al minimo le emissioni nocive e i<br />

consumi. I tre Setra Dd sono stati acquistati<br />

da Busitalia in totale autofinanziamento, con<br />

un investimento di oltre 1,6 milioni di euro.<br />

Karsan<br />

Si conferma leader dei corti<br />

in Ue anche nel 2023<br />

Per il quarto anno di fila Karsan si<br />

conferma leader di mercato in Europa<br />

nel segmento dei minibus e dei midibus<br />

elettrici. Infatti, secondo il rapporto<br />

sul mercato europeo dei ‘corti’<br />

pubblicato da Wim Chatrou-CME Solutions<br />

per il 2023, l’e-Atak (8 metri)<br />

ha mantenuto la vetta nel mercato<br />

degli e-midibus con una quota del 24<br />

per cento. Allo stesso modo, assicurandosi<br />

un market share del 28,5 per<br />

cento nel segmento continentale dei<br />

minibus ‘alla spina’, l’e-Jest (6 metri)<br />

è rimasto al vertice della classifica.<br />

Il mercato europeo dei minibus elettrici<br />

sotto le 8 tonnellate è cresciuto del<br />

38 per cento nel 2023 (sul 2022) e nel<br />

corso dell’anno passato la casa turca<br />

ha consegnato 388 e-Jest. Invece, il<br />

Karsan e-Atak, peraltro disponibile<br />

anche in versione a guida autonoma,<br />

ha fatto registrare 117 immatricolazioni<br />

nel 2023.<br />

16


Next Mobility Exhibition 8-10 <strong>maggio</strong> - Fiera di Milano<br />

I GIOCATORI IN CAMPO<br />

Dall’8<br />

al 10<br />

<strong>maggio</strong> Milano<br />

torna<br />

capitale della<br />

mobilità<br />

collettiva e<br />

sostenibile,<br />

ospitando la<br />

seconda edizione<br />

della<br />

fiera biennale<br />

NME-Next<br />

Mobility Exhibition.<br />

Presenti<br />

numerosi<br />

costruttori,<br />

con le ultime<br />

novità di<br />

prodotto:<br />

elettrico e<br />

idrogeno in<br />

prima linea.<br />

nextmobilityexhibition.com<br />

Il mondo dell’industria bus&coach sarà in campo nella tre giorni meneghina<br />

di Next Mobility Exhibition: nel ricco menù della fiera, le proposte di<br />

prodotto dei costruttori - ovviamente nel nome delle transizione energetica,<br />

con elettrico e idrogeno attori tecnologici protagonisti - rappresentano le<br />

portate principali. Ecco tutti i mini, midi e autobus in bella mostra<br />

Certo, non è solo la fiera dell’autobus,<br />

perché NME-Next Mobility<br />

Exhibition è un’agorà della mobilità<br />

collettiva e sostenibile nella quale incontrarsi,<br />

parlare e discutere di come arrivare<br />

a offrire la miglior alternativa possibile al<br />

mezzo privato. Nonostante il ricco palin-<br />

sesto di convegni e una nutrita presenza<br />

dalla galassia della componentistica - tutti<br />

quei prodotti, sistemi e servizi che sono<br />

parte integrante dell’ecosistema, permettendone<br />

il funzionamento - è innegabile<br />

come i giganti della strada, insieme ai fratelli<br />

minori midibus e minibus - rappre-<br />

sentino il piatto forte della fiera biennale.<br />

Ecco allora una carrellata dei costruttori<br />

di bus&coach e dei loro modelli presenti<br />

e tirati a lucido a Milano.<br />

IVECO BUS<br />

Non possiamo che iniziare a sciorinarvi l’e-<br />

18<br />

19


Iveco Bus,<br />

MAN, Solaris,<br />

Otokar,<br />

BYD, Iuzu,<br />

Industria<br />

Italiana<br />

<strong>Autobus</strong>,<br />

Karsan, Yutong,<br />

Ayats,<br />

Indcar,<br />

Tecnobus,<br />

D’Auria-<br />

Altas, King<br />

Long, Tam e<br />

Zonzon, in<br />

ordine sparso,<br />

i player<br />

dell’industria<br />

bus&coach<br />

protagonisti<br />

della kermesse.<br />

sione a due assi (da 11,60 metri) e a tre<br />

(13,35 metri).<br />

INDCAR<br />

Non mancherà all’appello Indcar, reduce da<br />

un 2023 molto positivo, chiusosi con un<br />

accordo con Bluebus per la commercializzazione<br />

in Italia (e in Spagna) del 6 metri<br />

elettrico del costruttore francese. A NME<br />

Indcar porterà un Mobi a metano.<br />

TECNOBUS<br />

Tecnobus sta lavorando per rilanciare con<br />

rinnovata forza il suo gioiello di casa: il<br />

corto, cortissimo e elettrico Gulliver, un<br />

minibus ‘storico’ e di soli 5,320 millimetri<br />

di lunghezza. Nel 2023 la realtà di Frosinone<br />

ha immatricolato solo 4 pezzi, ma i piani industriali<br />

hanno alzato l’asticella degli obiettivi<br />

in patria e all’estero per il <strong>2024</strong> e oltre.<br />

D’AURIA-ALTAS<br />

Tra i principali allestitori italiani, il Gruppo<br />

D’Auria torna a calcare il palcoscenico di<br />

Milano con il turistico realizzato a quattro<br />

mani con i lituani di Altas Auto, su telaio<br />

Mercedes Sprinter, ovvero il Tourline. Ma<br />

la grande novità di casa è il Novus City<br />

V7, distribuito in Italia per conto di Altas:<br />

un 7,5 metri tutto elettrico firmato anche<br />

dai cinesi di Zhongtong, protagonista di un<br />

roadshow europeo che farà tappa anche nel<br />

capoluogo lombardo in occasione di NME.<br />

lenco delle case presenti partendo da Iveco<br />

Bus, leader di mercato in Italia anche nel<br />

2023 con 1.782 mezzi immatricolati (sopra<br />

le 8 ton) e fresco di lancio del Crossway<br />

– il Classe II più venduto in Europa – in<br />

versione elettrica e dell’E-Way a idrogeno<br />

realizzato in collaborazione con Hyundai:<br />

saranno queste due le punte di diamante di<br />

Iveco Bus a Next Mobility Exhibition, ma<br />

non le uniche...<br />

MAN<br />

Saranno due le frecce all’arco di MAN per<br />

la kermesse meneghina: il Leone ruggirà<br />

con il Lion’s City E nella versione ‘corta’<br />

da 10,5 metri, fratello minore del 12 metri<br />

a batteria che spadroneggia in Europa tra gli<br />

urbani elettrici, e con un coach del brand<br />

Neoplan, un Tourliner da 12 metri di lunghezza,<br />

allestito con la nuova suite di sicu-<br />

ISUZU<br />

Quindi Anadolu Isuzu (con il dealer italiarezza<br />

attiva rispettosa della normativa Gsr 2.<br />

SOLARIS<br />

Protagonista recentemente a Berlino in occasione<br />

del Mobility Move con la nuova<br />

generazione dell’Urbino 12 elettrico con<br />

trasmissione modulare e nuove batterie fino<br />

a 600 kWh, Solaris porterà a Milano – dove<br />

domina la flotta di Atm – l’Urbino da 12<br />

metri alimentato a idrogeno, nuova frontiera<br />

del costruttore polacco, nonché tecnologia<br />

che si sta ritagliando sempre più spazio.<br />

OTOKAR<br />

In forte crescita nel mercato nostrano – l’anno<br />

scorso ha targato 91 mezzi – e fresca dell’acquisizione<br />

di Mauri Bus System per operare<br />

al meglio nello Stivale, Otokar avrà una presenza<br />

nutrita a NME, con quattro mezzi: oltre<br />

al Kent diesel all’esterno, lo stand della casa<br />

turca vedrà tre modelli elettrici: in Classe I, il<br />

12 metri e-Kent e il corto e-Centro C, mentre<br />

in Classe II ecco l’e-Territo, per la prima volta<br />

in Italia dopo il lancio al Busworld.<br />

BYD<br />

Da un turco a un cinese di peso come Byd<br />

(87 i pezzi immatricolati in Italia nel 2023),<br />

che produce solo autobus elettrici, che domineranno<br />

lo stand del produttore del Paese del<br />

Dragone: in esposizione il B12, la premiere<br />

del 12 metri di nuova generazione con le<br />

batterie cosiddette ‘blade’ (a lama, per intenderci)<br />

posizionate all’interno del pianale, e<br />

l’e-bus su carrozzeria Nelec - anch’esso nella<br />

dimensione standard da 12 metri -. realizzata<br />

in Spagna dal partner iberico Castrosua.<br />

no Officine Mirandola): il produttore turco<br />

– 63 targhe nel 2023 – esporrà il seguente<br />

quartetto: gli otto metri elettrici NovoCiti<br />

Volt, i 12 a batterie del CitiVolt, il NovoCiti<br />

Life in Classe II con motorizzazione diesel<br />

e, per la prima volta in Italia, i 7,3 metri<br />

alla spina elettrica del Novo Volt, svelato<br />

anch’esso al Busworld di Bruxelles come<br />

ultima novità di casa.<br />

INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS<br />

Un solo mezzo, invece, per Industria Italiana<br />

<strong>Autobus</strong>, il cui futuro aziendale rimane<br />

ancora incerto: a Next Mobility Exhibition,<br />

IIA timbrerà il cartellino con il suo modello<br />

di punta, il Citymood 12e, disponibile anche<br />

nella versione da 10 metri.<br />

KARSAN<br />

La nutrita compagine turca vedrà anche la<br />

partecipazione di Karsan: freschissima la<br />

notizia della nascita di KMobility, concessionario<br />

unico per il Belpaese della casa di<br />

Bursa, che a NME punta molto sull’e-Atak<br />

da 8 metri a guida autonoma (che sta macinando<br />

chilometri in Norvegia e Finlandia),<br />

ma non mancherà l’e-Ata Hydrogen da 12<br />

metri e i sei metri tutti elettrici dell’e-Jest.<br />

YUTONG<br />

Ancora un salto in Cina: Yutong calamiterà<br />

l’attenzione dei presenti con quattro autobus,<br />

tutti elettrici: l’E7, l’U12 e l’U18 e l’interurbano<br />

Ice12.<br />

AYATS<br />

Due, invece, gli assi nella manica di Ayats,<br />

presente a Milano tramite il dealer Officine<br />

Di Maio: sarà in bella mostra l’Horizon,<br />

motorizzato Mercedes, nella doppia ver-<br />

KING LONG<br />

Un’altra casa cinese a Next Mobility Exhibition,<br />

King Long, tramite il concessionario<br />

unico per l’Italia Dierre Dimensione<br />

Ricambi, punta forte sulla gamma elettrica<br />

per i profili di missione urbana, con i modelli<br />

Pev 6, 9 e 12 metri.<br />

TAM<br />

A dominare lo stand di Tam Europe, costruttore<br />

sloveno, sarà l’unico city bus a<br />

portafoglio, ovvero il Vero, veicolo modulare,<br />

disponibile in diverse dimensioni e<br />

versioni, ovviamente elettrico.<br />

ZONSON<br />

Chiudiamo la rassegna con i cinesi di Zonson<br />

(Bazn Auto) a Milano con il rivenditore<br />

Pagliani Service, freschi vincitori di una<br />

gara per Anm Napoli: in fiera a Milano il<br />

tridente tutto elettrico composto dai 6 metri<br />

del Pure Electric City Bus, dagli 8,5 metri<br />

dell’Euro Lights’ e dai 12 metri del City<br />

Joy; per il corto si tratta della prima ospitata<br />

italiana.<br />

Fabio Franchini<br />

20<br />

21


PRESENTAZIONE Vdl Bus Roeselare<br />

Settantasette mila metri quadrati di<br />

superficie, di cui 27.000 occupati dalle<br />

linee produttive: qui Vdl Bus&Coach<br />

costruirà solo ed esclusivamente gli e-bus<br />

della gamma Citea, Low Entry e Low Floor,<br />

in tutte le quattro varianti di lunghezza.<br />

Potenza di fuoco? 840 pezzi l’anno.<br />

Obiettivo? Riconquistare fette di mercato<br />

Una nuova fabbrica, ‘la più moderna<br />

d’Europa’, per rilanciare la zoppicante<br />

divisione bus: in data 10 a-<br />

prile, Vdl ha inaugurato lo stabilimento<br />

di produzione di Roeselare, nelle Fiandre<br />

(Belgio) - appena due anni due mesi e<br />

due giorni dopo la posa della prima pietra,<br />

l’8 febbraio 2022 - che va a sostituire<br />

sostituisce l’impianto di Jonckheere (in<br />

In foto<br />

d’apertura<br />

potete<br />

apprezzare<br />

uno spaccato<br />

della catena di<br />

montaggio della<br />

nuova fabbrica di<br />

Vdl a Roeselare,<br />

in Belgio.<br />

l sito di<br />

Krommebeekpar,<br />

a<br />

Roeselare, si<br />

estende su<br />

una superficie<br />

di 77.000<br />

metri quadrati<br />

(tutti<br />

a emissioni<br />

zero), nel<br />

quale trovano<br />

casa le linee<br />

produttive<br />

degli e-bus,<br />

che occupano<br />

27.000<br />

metri quadri,<br />

l’officina, il<br />

magazzino e<br />

gli uffici: attualmente<br />

la<br />

forza lavoro<br />

conta circa<br />

600 dipendenti,<br />

di cui<br />

500 operai.<br />

Ma sono in<br />

programma<br />

nuove assunzioni...<br />

22IL NOME DELLA ROESELARE<br />

23


PRESENTAZIONE Vdl Bus Roeselare<br />

dismissione), e distante appena un paio<br />

di chilometri.<br />

Per il costruttore olandese si tratta di un<br />

trampolino di (ri)lancio dopo un 2023 difficile<br />

– non che il 2022, a dirla tutta, sia<br />

stato tanto diverso – per il ramo aziendale<br />

bus&coach, le cui vendite sono diminuite<br />

sensibilmente, meno trentatré per cento.<br />

Un calo importante che l’Oem imputa alla<br />

carenza di materiali per produrre la nuova<br />

generazione del Citea, l’urbano elettrico<br />

di casa; una carenza che ha fatto lavorare<br />

a singhiozzo la catena di montaggio e, di<br />

rimbalzo, tardato le consegne dei mezzi.<br />

Il <strong>2024</strong>, però, sembra essere potenzialmente<br />

l’anno del rilancio per Vdl bus&coach,<br />

non solo per l’apertura del plant in Belgio<br />

e per l’arrivo (che però, forse, slitterà al<br />

2025) della nuova generazione del coach<br />

Futura, ma anche per aver rilevato, insieme<br />

a Schmitz-Cargobull, gli asset della<br />

fallita Van Hool. Ecco allora che la nascita<br />

di una nuova fabbrica in Belgio, dedicata<br />

interamente agli e-bus, assume ulteriori<br />

significati, industriali e sociali.<br />

Roeselare in numeri<br />

Al taglio del nastro c’eravamo anche noi,<br />

insieme a colleghi della stampa specializzata<br />

di tutta Europa, clienti e fornitori<br />

del marchio. Il sito di Krommebeekpark,<br />

a Roeselare, si estende su una superficie<br />

Il sito è stato ideato e realizzato nel<br />

nome della sostenibilità - è infatti a<br />

emissioni zero -, dell’innovazione e<br />

dell’efficienza: le linee sono altamente<br />

tecnologiche e in parte robotizzate.<br />

E forte è l’attenzione al benessere<br />

di operai e dipendenti.<br />

di 77.000 metri quadri, nel quale trovano<br />

casa le linee produttive (che occupano<br />

27.000 metri quadri) l’officina, il magazzino<br />

e gli uffici: attualmente la forza lavoro<br />

conta circa 600 dipendenti, di cui 500 operai,<br />

ma sono in programma nuove assunzioni:<br />

chissà, magari a Roeselare, seppur<br />

distante 150 chilometri da Koningshooikt,<br />

nido della fu Van Hool, troveranno casa<br />

anche una parte dei lavoratori trovatisi<br />

senza occupazione.<br />

Il plant, come già anticipato, è dedicato<br />

esclusivamente alla produzione della<br />

gamma di e-bus Citea, e programmato per<br />

raggiungere quel forse fin troppo ambizioso<br />

obiettivo, fissato da tempo dal board,<br />

di fornire al mercato tra gli 800 e i 1.000<br />

urbani a batteri all’anno. E infatti, come<br />

raccontatoci da Alain Doucet, amministratore<br />

delegato della realtà Roeselare, la capacità<br />

produttiva della fabbrica è di circa<br />

800 pezzi ogni dodici mesi, per l’esattezza<br />

840, pari a quindici alla settimana, ma<br />

attualmente il ritmo delle linee produttive<br />

è settato su sette unità ogni sette giorni,<br />

pari a una proiezione annua di 340 pezzi.<br />

Nonostante lo stabilimento di Roeselare<br />

possa sfornare da solo l’intera gamma Citea<br />

– Low Entry e Low Floor, in tutte e<br />

quattro varianti di lunghezza (12, 13,5, 14<br />

e 18 metri) –, l’azienda ha scelto deliberatamente<br />

e strategicamente di condividere<br />

la costruzione del Classe I elettrico con<br />

l’altro stabilimento di Valkenswaard (in<br />

madrepatria), per massimizzare la capacità<br />

produttiva.<br />

A misura d’uomo e d’ambiente<br />

La frase ripetuta come un mantra nel corso<br />

della giornata, a partire dal Ceo del<br />

gruppo Vdl, Willem Van Der Leegte, è ‘la<br />

fabbrica più moderna d’Europa’.<br />

A sostegno di questa affermazione diversi<br />

elementi concreti, a partire dal fatto che<br />

Nonostante lo<br />

stabilimento<br />

possa sfornare<br />

da solo l’intera<br />

gamma Citea<br />

– Low Entry<br />

e Low Floor,<br />

in tutte e<br />

quattro varianti<br />

di lunghezza<br />

(12, 13,5, 14<br />

e 18 metri)<br />

–, l’azienda<br />

ha scelto<br />

deliberatamente<br />

di<br />

condividere la<br />

costruzione<br />

del Classe I<br />

elettrico con<br />

l’altro plant di<br />

Valkenswaard<br />

(in<br />

madrepatria),<br />

per<br />

massimizzare<br />

la capacità<br />

produttiva.<br />

lo stabilimento sia a zero emissioni di<br />

anidride carbonica: i pannelli solari lo<br />

rendono ampiamente autosufficiente per<br />

quanto riguarda il fabbisogno energetico.<br />

Ma non solo: meno illuminazione<br />

artificiale e più luce naturale che entra<br />

dalle ampie facciate in vetro (luce più<br />

sana e sicura per i dipendenti) riutilizzo<br />

dell’acqua piovana, costruzioni in<br />

calcestruzzo medio-pesante (che appiattisce<br />

la curva dei cicli di riscaldamento<br />

e raffreddamento in estate) e tetti verdi<br />

sugli uffici, che non solo contribuiscono<br />

all’estetica dell’edificio, ma rendono l’aria<br />

più pulita e fungono da isolante naturale,<br />

garantendo un effetto rinfrescante<br />

sull’ambiente interno. Le linee produttive<br />

sono altamente tecnologiche e in parte robotizzate,<br />

e come il resto<br />

dell’edificio hanno il riscaldamento<br />

a pavimento<br />

e sistemi di ventilazione<br />

che, garantendo un uso<br />

efficiente dell’energia,<br />

sono sinonimo di salubrità<br />

dell’aria.<br />

Insomma, il plant di Roeselare<br />

è stato ideato e realizzato<br />

nel nome della<br />

sostenibilità e dell’innovazione,<br />

con una forte<br />

attenzione al benessere di<br />

operai e dipendenti, oltre<br />

che alla costruzione di<br />

autobus elettrici nel modo<br />

più efficiente possibile.<br />

Le premesse sono buone,<br />

ottime: staremo a vedere<br />

quanto e come macinerà<br />

e sfornerà ‘la fabbrica più<br />

moderna d’Europa’.<br />

Fabio Franchini<br />

La fabbrica<br />

è dedicata<br />

esclusivamente<br />

alla gamma di<br />

e-bus Citea:<br />

la capacità<br />

produttiva è di<br />

circa 800 pezzi<br />

ogni dodici<br />

mesi, per l’esattezza<br />

840,<br />

pari a quindici<br />

alla settimana,<br />

ma attualmente<br />

il ritmo delle<br />

linee produttive<br />

è settato<br />

su sette unità<br />

ogni sette<br />

giorni, pari a<br />

una proiezione<br />

annua di 340<br />

mezzi.<br />

24<br />

25


PRESENTAZIONE Tecnobus Gulliver<br />

Il mercato dei minibus è in fermento: tra le tante<br />

proposte dell’industria, torna - anche se non se ne<br />

era mai andato - il cortissimo, elettrico e Low Floor<br />

di Tecnobus, ora nelle mani dell’imprenditore Paolo<br />

Marini. Un modello storico (nato nel 1988), iconico<br />

e sui generis, tutto fatto in casa, che non teme la<br />

concorrenza, anzi la sfida a petto in fuori<br />

Nella foto di<br />

apertura, il<br />

Gulliver che<br />

abbiamo avuto<br />

modo di toccare<br />

con mano,<br />

saggiandone le<br />

caratteristiche,<br />

nella nostra<br />

visita a casa<br />

Tecnobus.<br />

Si chiama Gulliver, ma più che un gigante<br />

è un lillipuziano. Lungi da noi<br />

far rigirare nella tomba Jonathan Swift,<br />

ma lo storico e iconico modello di Tecnobus<br />

è un minibus elettrico che sfora di poco i 5<br />

metri di lunghezza, riuscendo comunque a<br />

trasportare fino a trenta passeggeri.<br />

Insomma, è un ossimoro su quattro ruote, e<br />

l’accezione è tutto fuorché negativa.<br />

Abbiamo avuto modo di passare una giornata<br />

nella sede e nella fabbrica del costruttore<br />

basato a Frosinone, in compagnia del nuovo<br />

amministratore unico Paolo Marini, che ha<br />

rilevato l’azienda e sta lavorando insieme a<br />

tutta la squadra per rilanciarla. Un’impresa<br />

che nel 2023 ha immatricolato 4 mezzi<br />

secondo Anfia, ma ne ha consegnati 11, ne<br />

ha già venduti - in Italia e all’esterno - una<br />

trentina per il <strong>2024</strong> e punta a produrne 40/50<br />

l’anno, anche se stressando al massimo le<br />

linee produttive si può arrivare fino a cento<br />

pezzi, vero obiettivo a tendere di Marini.<br />

Non è mancata una gita in groppa al piccolo<br />

gigante di casa, che abbiamo apprezzato<br />

Dalla sua<br />

nascita nel<br />

1988 a oggi,<br />

il Gulliver ha<br />

conservato<br />

pressoché<br />

intatto il design<br />

esterno<br />

- la forma<br />

squadrata<br />

e stondata<br />

sull’anteriore<br />

–, dal sapore<br />

vintage, riconoscibilissimo<br />

anche a un<br />

occhio non<br />

esperto.<br />

Ma la tecnologia<br />

che nasconde<br />

sotto<br />

la scocca è<br />

cambiata ed<br />

è tutt’altro<br />

che antiquata:<br />

motore<br />

elettrico anteriore<br />

e due<br />

batterie al<br />

posteriore al<br />

sale di litio.<br />

I<br />

26I VIAGGI DI GULLIVER<br />

27


PRESENTAZIONE Tecnobus Gulliver<br />

e scandagliato ai raggi X. Ecco la nostra<br />

radiografia...<br />

Misure, motore e batterie<br />

Metro alla mano, o meglio righello viste<br />

le dimensioni contenute (contenutissime!),<br />

il Gulliver misura 5.320 millimetri di lunghezza,<br />

2.035 di larghezza e 2.435 di altezza<br />

(che diventano 2.660 contando l’ingombro<br />

del compressore per l’aria condizionata).<br />

Il passo è di appena 3.080 millimetri che<br />

gli consentono un diametro di sterzata che<br />

sfiora i dodici metri – 11.884 mm – paragonabile<br />

a quello di un’automobile, elemento<br />

che fa del minibus di casa Tecnobus<br />

il mezzo perfetto per percorrere strade<br />

strette e anguste. Sbalzi? 1.485 millimetri<br />

davanti e 755 dietro.<br />

Il motore del Gulliver, firmato Amre (sede a<br />

Carpi, nella Motor valley modenese, azienda<br />

attiva nella produzione di motori elettrici dal<br />

1954), è allocato anteriormente e presenta<br />

una potenza di picco di 32,3 kW e una coppia<br />

massima di 300 Nm: la velocità massima<br />

è di 50 km/h. Molto interessante il capitolo<br />

batterie, due (una sovrapposta all’altra) e<br />

posizionate nel vano posteriore. Le fornisce<br />

FZSoNick, nome criptico ma produzione<br />

elvetica, presentano chimica al sale di litio<br />

(NiNaC1 la formula chimica) e hanno una<br />

capacità di 71,2 kWh l’una. Un’ulteriore<br />

particolarità del modulo è la possibilità,<br />

un unicum del mercato (Cina esclusa), di<br />

effettuare il cosiddetto ‘battery swapping’:<br />

appena 3/4 minuti, lo abbiamo visto con i<br />

nostri occhi, per togliere il modulo scarico<br />

e montare quello carico. È prevista comun-<br />

que la presa di ricarica plug-in standard Ccs<br />

di tipo due: il tempo di ricarica di batterie<br />

Uno dei particolari più peculiari e unici<br />

del Gulliver è l’area del conducente<br />

completamente separata dal vano<br />

passeggeri, con tanto di porta di<br />

accesso riservata all’autista posta sul lato<br />

sinistra del mezzo.<br />

CARTA D’IDENTITÀ<br />

Lunghezza mm 5.320<br />

Altezza mm 2.435<br />

Larghezza mm 2.035<br />

Passo mm 3.080<br />

Sbalzo anteriore mm 1.485<br />

Sbalzo posteriore mm 755<br />

Posti a sedere n 10<br />

Capacità passeggeri max n 30<br />

Larghezza vano porta mm 1.360<br />

Luce porta mm 1.150<br />

Altezza ingresso da terra passeggeri mm 340<br />

Altezza ingresso da terra autista mm 380<br />

Lunghezza vetro – vetro mm 5.020<br />

Lunghezza utile mm 3.210<br />

Larghezza vetro – vetro mm 2.000<br />

Larghezza utile mm 1.900<br />

Altezza interna mm 2.000<br />

Tara massima con conducente kg 3.875<br />

Massa a pieno carico kg 6.000<br />

Motore<br />

Amre<br />

Potenza di picco kW 32,3<br />

Coppia di picco Nm 300<br />

Batteria<br />

FZSoNick<br />

Formula batteria<br />

NiNaC1<br />

Capacità batteria kWh 71.2<br />

completamente scariche è di circa sette ore.<br />

Esterni e interni<br />

Dalla sua nascita a oggi il Gulliver ha conser-<br />

vato pressoché intatto il design esterno – la<br />

forma squadrata, stondata sull’anteriore –, dal<br />

sapore vintage, riconoscibilissimo anche a un<br />

occhio non esperto. La carrozzeria è realizzata<br />

interamente in vetroresina. L’incarrozzamento<br />

a bordo avviene tramite doppia porta centrale<br />

a soffietto realizzata in-house e la salita e la<br />

discesa delle persone con disabilità è agevolata<br />

da una pedana automatica e intelligente–<br />

integrata nel telaio – firmata Hübner: ha<br />

un sistema di blocco automatico in caso di<br />

eventuale contatto con un ostacolo. Nonostante<br />

le dimensioni ridotte, lo spazio a bordo è<br />

sorprendentemente ampio: l’allestimento standard<br />

prevede 8 posti a sedere, due strapuntini<br />

Il motore Amre<br />

è allocato<br />

anteriormente,<br />

ha un picco<br />

di potenza<br />

di 32,3 kW e<br />

una coppia<br />

massima di 300<br />

Nm: la velocità<br />

massima è<br />

di 50 km/h.<br />

Interessante<br />

il capitolo<br />

batterie,<br />

due (una<br />

sovrapposta<br />

all’altra) e<br />

posizionate<br />

al posteriore:<br />

FZSoNick<br />

il fornitore,<br />

NiNaC1 la<br />

formula<br />

chimica e 71,2<br />

kWh l’una la<br />

capacità, per<br />

un’autonomia<br />

dichiarata di<br />

circa 200 km.<br />

e l’area riservata a una carrozzina, per una<br />

capienza di 23 persone più il conducente.<br />

In un’eventuale versione senza zona disabili,<br />

il Gulliver riesce a trasportare la bellezza di 30<br />

passeggeri, autista escluso. Il comfort a bor-<br />

do non manca: il minibus di casa Tecnobus<br />

monta fino a due impianti di climatizzazione<br />

(semilavorati da Tecnobus insieme ad Aurora)<br />

e pulsanti di prenotazione e chiamata firmati<br />

dal leader di mercato Captron.<br />

Un cockpit davvero speciale<br />

Una delle particolarità più peculiari (e uniche?)<br />

del Gulliver è l’area del conducente<br />

completamente separata dal vano passeggeri,<br />

con tanto di porta di accesso riservata<br />

all’autista posta sul lato sinistra del mezzo.<br />

La progettazione del minibus ha volutamente<br />

privilegiato soluzioni costruttive per una<br />

netta definizione e divisione degli spazi,<br />

per venire incontro alle necessità di vivibilità<br />

interna, richieste sia dall’utenza che dal<br />

personale di guida.<br />

Per il resto, lo spazioso cockpit è essenziale e<br />

dal gusto retrò: non si tratta né di una postazione<br />

né di un cruscotto moderni, ma sicuramente<br />

funzionali per lavorare con tranquillità<br />

e agio al volante (che è regolabile in altezza e<br />

inclinazione, con idroguida a vite senza fine).<br />

E non manca di certo la tecnologia a supporto:<br />

l’impianto frenante prevede l’ausilio dell’Abs<br />

e come optional sono disponibili le mirrorcam<br />

in luogo degli specchietti. Insomma, semplicità<br />

sì, ma anche efficienza per non venir meno<br />

in materia di comfort, sicurezza e prestazioni.<br />

Così Tecnobus, aggrappata alle spalle del suo<br />

‘gigante’, rilancia la sfida al mercato.<br />

Fabio Franchini<br />

Nonostante<br />

le dimensioni<br />

ridotte,<br />

lo spazio<br />

a bordo è<br />

sorprendentemente<br />

ampio.<br />

Per rendere<br />

l’idea, in<br />

un’eventuale<br />

versione senza<br />

zona disabili,<br />

il Gulliver<br />

riesce a<br />

trasportare<br />

la bellezza di<br />

30 passeggeri,<br />

autista<br />

escluso. E<br />

il comfort a<br />

bordo non<br />

manca...<br />

28<br />

29


IMPRESSIONE DI GUIDA Mercedes-Benz eCitaro fuel cell<br />

L’autobus presenta<br />

un set modulare di<br />

batterie Nmc3 agli<br />

ioni di litio per un<br />

totale di 392 kWh,<br />

sul quale sono<br />

installate sei (con<br />

possibilità di aggiungerne<br />

una settima<br />

opzionalmente)<br />

bombole da 5 kg di<br />

idrogeno destinate<br />

all’alimentazione<br />

della cella a combustibile<br />

capace di generare<br />

una potenza<br />

massima di 60 kW.<br />

MERCEDES<br />

ECITARO G<br />

FUEL CELL<br />

18 METRI<br />

2 ZF AXTRAX<br />

392 KWH<br />

FUEL CELL TOYOTA<br />

Mercedes eCitaro G fuel cell<br />

A modo mio<br />

L’eCitaro fuel cell è il frutto di un progetto mirato a massimizzare il<br />

più possibile l’autonomia. La fuel cell si accompagna a una batteria<br />

che sarebbe standard su un Bev. Risultato? 400 km con un ‘pieno’<br />

Q uando<br />

si parla di veicoli elettrici, u-<br />

no dei temi chiave è quello dell’au-<br />

Qtonomia che, ad oggi, rappresenta Qil <strong>maggio</strong>re punto di vulnerabilità. Quando<br />

il veicolo è uno snodato lungo 18 metri,<br />

può pesare fino a 30 tonnellate e trasportare<br />

quasi 130 passeggeri, la richiesta di energia<br />

diventa importante e sulla resa chilometrica<br />

si gioca la possibilità o meno di riuscire a<br />

concludere una giornata di servizio.<br />

In quest’ottica, Daimer Buses propone il<br />

nuovo eCitaro G fuel cell, dotato di una<br />

batteria supplementare basata sulla tecnologia<br />

a celle di combustibile dove uno dei<br />

reagenti è l’idrogeno.<br />

Dal punto di vista tecnologico, la base<br />

La base resta quella<br />

dell’eCitaro, con<br />

un set modulare di<br />

batterie Nmc3 agli<br />

ioni di litio per un<br />

totale di 392 kWh, sul<br />

quale sono installate<br />

sei (con possibilità<br />

di aggiungerne<br />

una settima<br />

opzionalmente)<br />

bombole da 5 kg di<br />

idrogeno destinate<br />

all’alimentazione della<br />

cella a combustibile<br />

capace di generare<br />

una potenza massima<br />

di 60 kW.<br />

resta quella dell’eCitaro, con un set modulare<br />

di batterie Nmc3 agli ioni di litio<br />

per un totale di 392 kWh, sul quale sono<br />

installate sei (con possibilità di aggiungerne<br />

una settima opzionalmente) bombole<br />

da 5 kg di idrogeno destinate all’alimentazione<br />

della cella a combustibile capace<br />

di generare una potenza massima di 60<br />

kW; la combinazione delle due tecnologie<br />

permette di estendere l’autonomia fino a<br />

400 km in condizioni normali.<br />

Obiettivo: massima autonomia<br />

Non si tratta, dunque, di un propulsore<br />

termico alimentato a idrogeno ma di<br />

un ulteriore accumulatore di energia che<br />

alimenta un motore elettrico. All’interno<br />

della cella, come noto, avviene una reazione<br />

esotermica tra idrogeno e ossigeno<br />

che produce acqua come prodotto finale,<br />

generando energia.<br />

La cella a combustibile, di produzione Toyota,<br />

è dimensionata per un impiego gravoso<br />

ed è studiata per garantire la massima<br />

efficienza. In particolare è ottimizzata per<br />

lavorare tra il 20 kW e i 30 kW e in un<br />

intervallo di tensioni tra 400 e 750 V.<br />

In queste condizioni, a fronte di un consumo<br />

di idrogeno relativamente basso, la<br />

vita utile prevista si aggira sulle 40.000 ore.<br />

Quando si parla di idrogeno, la preoccupazione<br />

è sempre quella della sicurezza<br />

del trasporto: in questo caso le bombole<br />

sono di tipo 4, costituite da un contenitore<br />

interno in materiale<br />

plastico<br />

e un involucro<br />

esterno in fibra<br />

di carbonio<br />

che combina<br />

caratteristiche<br />

di elevatissima<br />

resistenza<br />

a un peso<br />

ridotto e una<br />

lunga durata.<br />

Il rifornimento<br />

di idrogeno<br />

avviene solo<br />

sul lato destro<br />

del veicolo,<br />

all’altezza del<br />

secondo asse,<br />

mediante un<br />

MOTORE<br />

Modello<br />

Zf AxTrax<br />

Tipologia<br />

2 x asincrono trifase<br />

Disposizione Assale elettrificato - motori<br />

ai mozzi<br />

Potenza picco / cont. kW 250 / 174<br />

Coppia picco (alla ruota) Nm 22.000<br />

Rapporto di trasmissione 22,66<br />

Giri regime max 1/min 485<br />

Tensione nominale V 400<br />

Peso kg 1.250<br />

Raffreddamento<br />

acqua glicolata<br />

BATTERIA<br />

Modello BorgWarner 9 Akm 150 Cyc<br />

Collocazione<br />

Al tetto<br />

Formula<br />

Nmc3<br />

Capacità installata per modulo (kWh) 98<br />

Pacchi batteria montati n 4<br />

Peso per pacco batteria kg 598<br />

Densità energetica Wh/kg 164<br />

Tensione nominale V 665<br />

Potenza di ricarica / scarico kW 80 / 100<br />

Dimensioni pacco (L/W/H) mm 1.890/ 726/310<br />

Celle tipologia<br />

Cilindriche<br />

Dimensioni cella (D/H) mm 21/70<br />

30<br />

31


IMPRESSIONE DI GUIDA Mercedes-Benz eCitaro fuel cell<br />

AL VOLANTE<br />

Provare un eCitaro G fuel cell in pista è<br />

un’esperienza emozionante: di base si tratta di un<br />

mezzo a trazione elettrica, peraltro dotato di una<br />

coppia veramente elevata. Al di là delle scritte e<br />

dei pittogrammi di sicurezza, le differenze estetiche<br />

rispetto a un eCitaro sono minime, come anche<br />

la configurazione del posto di guida, ergonomico<br />

e confortevole, caratterizzato da un indicatore in<br />

più rispetto alla corrispondente versione elettrica:<br />

quello del livello dell’idrogeno nei serbatoi, indicato<br />

in percentuale di riempimento. Colpisce ogni volta<br />

la luminosità dell’abitacolo, tanto nella postazione<br />

del conducente quanto nell’area dedicata ai<br />

passeggeri. Questa caratteristica, evidente<br />

già nelle prime generazioni del Citaro, ormai<br />

ultraventennali, è ulteriormente migliorata senza<br />

andare a scapito della robustezza della struttura.<br />

Da un mezzo con le caratteristiche di coppia e<br />

potenza dell’eCitaro ci si aspetta uno scatto difficile<br />

da gestire e la tendenza è quella di accelerare con<br />

cautela; tuttavia, l’erogazione delle prestazioni è<br />

graduale anche a fronte di un’azione più disinvolta<br />

sul pedale. Il <strong>maggio</strong>re peso sulla parte sommitale<br />

si inizia a percepire percorrendo la prima curva<br />

in velocità: entrando nel tratto curvilineo si sente<br />

distintamente la differenza e lo spostamento del<br />

baricentro, con un conseguente inizio di rollio e<br />

quel breve istante in cui si affaccia alla mente la<br />

fatidica domanda «forse stavolta ho esagerato?»,<br />

ma subito entrano in gioco i sistemi di controllo del<br />

rollio e il mezzo sembra perdonare anche qualche<br />

eccesso nell’approccio alla svolta. Naturalmente<br />

questo innesca una sorta di sfida che si ripete alla<br />

curva successiva, stavolta resa più impegnativa<br />

da un avvicinamento leggermente in declivio: un<br />

ottimo modo per testare anche i sistemi di ausilio<br />

nel mantenimento della stabilità dell’autosnodato.<br />

Anche in questo caso, prova superata al meglio,<br />

il nostro eCitaro rimane incollato alla strada.<br />

Nessun movimento anomalo anche dalla parte<br />

posteriore che, anzi, sembra tenere la strada<br />

ancora meglio della sezione anteriore. Soddisfatta<br />

la curiosità del comportamento al limite, nella guida<br />

in condizioni più ordinarie il brio e la leggerezza<br />

fanno quasi dimenticare che si tratta pur sempre<br />

di un mezzo da 18 metri e quasi 30 tonnellate. Il<br />

peso non sembra essere un problema quando<br />

si tratta di frenare: il sistema rigenerativo è di<br />

grande aiuto in questo senso, permettendo di<br />

percorrere la pista a velocità oggettivamente non<br />

basse, impiegando i freni solo in poche, rarissime<br />

occasioni e impostando il rallentamento in anticipo,<br />

sollevando solamente il piede dall’acceleratore. La<br />

frenata vera e propria è correttamente studiata in<br />

funzione delle <strong>maggio</strong>ri masse in gioco; semplice e<br />

piacevole da guidare anche nei tratti lenti, il nuovo<br />

eCitaro G si districa facilmente nei passaggi stretti.<br />

La sensazione di stabilità provata alla guida è<br />

confermata anche nell’esperienza da passeggero:<br />

anche sedendo sui sedili sul fondo, le sollecitazioni<br />

sono assolutamente sopportabili e non<br />

paragonabili a quelle di uno snodato tradizionale,<br />

sebbene in condizioni di viaggio decisamente più<br />

impegnative.<br />

bocchettone specifico. Il tempo di rifornimento<br />

è di circa 10 minuti per il bus<br />

singolo, leggermente superiore per quanto<br />

riguarda lo snodato, in considerazione della<br />

<strong>maggio</strong>re capacità delle bombole.<br />

Al cuore della gestione termica<br />

Il calore generato all’interno della cella viene<br />

poi impiegato, nella stagione invernale,<br />

per il riscaldamento interno dell’autobus e<br />

per la gestione della temperatura delle batterie<br />

Nmc3, lanciate l’anno scorso e ancora<br />

fornite dal partner storico Akasol (nel frattempo<br />

passato sotto l’ombrello del gruppo<br />

BorgWarner). Queste ultime, caratterizzate<br />

dall’elettrolita liquido e dall’anodo in grafite,<br />

hanno ora una forma cilindrica compatta:<br />

ogni cella ha un diametro di soli 21 mm<br />

e un’altezza di 70 mm, di fatto si tratta di<br />

un incremento di capacità in rapporto al peso<br />

nell’ordine del 50 per cento rispetto alle<br />

precedenti celle a struttura poligonale. Un<br />

modulo è composto da 600 celle, 9 moduli<br />

costituiscono un pacco batterie (per un totale<br />

di 5.400 celle) con una capacità nominale<br />

di 98 kWh. L’equipaggiamento di batterie<br />

è modulare e scalabile, sulla versione snodata<br />

è possibile montare in alternativa tre<br />

La trazione dell’eCitaro<br />

G è sugli assi<br />

centrale e posteriore,<br />

affidata all’ormai<br />

consueto assale Zf<br />

AxTrax che, abbinato<br />

ai motori sui mozzi,<br />

permette di erogare<br />

per ogni ruota motrice<br />

una potenza di<br />

141 kW e una coppia<br />

di circa 11.000 Nm<br />

ottenuta grazie ad un<br />

favorevole rapporto<br />

di moltiplicazione dai<br />

494 Nm erogati dai<br />

motori trifase asincroni.<br />

o quattro pacchi. La trazione dell’eCitaro<br />

G è sugli assi centrale e posteriore, affidata<br />

all’ormai consueto assale Zf AxTrax che,<br />

abbinato ai motori sui mozzi, permette di<br />

erogare per ogni ruota motrice una potenza<br />

di 141 kW e una coppia di circa 11.000 Nm<br />

ottenuta grazie ad un favorevole rapporto<br />

di moltiplicazione dai 494 Nm erogati dai<br />

motori trifase asincroni.<br />

La ricarica delle batterie, con una potenza<br />

massima gestibile di 150 kW, può avvenire<br />

su entrambi i lati, all’altezza della ruota<br />

anteriore. È possibile avere una presa aggiuntiva<br />

nella parte anteriore o posteriore.<br />

Le dotazioni di sicurezza del nuovo eCitaro<br />

G fuel cell comprendono, tra l’altro, Ebs e<br />

Asr, il sistema Pba di assistenza preventiva<br />

alla frenata studiato appositamente per<br />

mitigare le sollecitazioni ai passeggeri in<br />

piedi, e il Sideguard Assist, volto a tutelare<br />

pedoni e ciclisti presenti nell’angolo cieco<br />

durante le svolte e i cambi di corsia. In considerazione<br />

della quota importante di massa<br />

gravante sul padiglione, e del conseguente<br />

innalzamento del baricentro, il veicolo è<br />

dotato di un sistema di controllo del rollio<br />

e del beccheggio che fa parte dell’equipaggiamento<br />

di serie. Alessandro Razze<br />

CARTA D’IDENTITÀ<br />

Lunghezza mm 18.125<br />

Larghezza mm 2.550<br />

Altezza mm 3.400<br />

Passo mm 5.900 / 5.990<br />

Sbalzo anteriore mm 2,805<br />

Sbalzo posteriore mm 3,430<br />

Circolo di sterzata mm ca 22.970<br />

Capacità passeggeri max n. 128<br />

Posti a sedere n. 47<br />

Altezza interna mm. 2,313 / 2,021<br />

Distanza pianale da terra mm 370<br />

Altezza ingressi da terra mm 320<br />

Luce porte mm 1.250<br />

Max carico per asse kg 7.500/10.000/13.000<br />

Pneumatici 275/70 R 22.5<br />

Motore<br />

ZF AxTrax<br />

Motore tipologia Asincroni trifase<br />

Motore disposizione<br />

Ai mozzi<br />

Potenza di picco kW 125 x 4<br />

Coppia massima alla ruota Nm 11,000 x 4<br />

Fornitore batteria<br />

BorgWarner<br />

Chimica batteria<br />

Nmc3<br />

Capacità batteria kWh 392<br />

Potenza ricarica max kW 150<br />

Capacità idrogeno kg 6 x 5 = 30<br />

Fornitore modulo fuel cell<br />

Toyota<br />

Potenza modulo fuel cell kW 60<br />

Assale anteriore<br />

Zf Rl 82 Ec<br />

Assale posteriore<br />

2 x Zf AxTrax<br />

ALLESTIMENTO<br />

Articulation turntable controller (Atc) di serie<br />

Kneeling<br />

optional<br />

Antislittamento<br />

di serie<br />

Monitoraggio pressione pneum. di serie<br />

Preventive Brake Assist 2<br />

optional<br />

Sideguard Assist 2<br />

di serie<br />

Videocamera di retromarcia di serie<br />

Videocamera a 270°<br />

optional<br />

Traffic Sign Assist<br />

di serie<br />

Frontguard Assist<br />

di serie<br />

Attention Assist<br />

di serie<br />

MirrorCam<br />

optional<br />

32<br />

33


CONFRONTO Bus urbani 12 metri a idrogeno<br />

AUTONOMIA STRATEGICA<br />

Il mercato dei bus a idrogeno rimane marginale in termini di volumi, ma<br />

i player iniziano ad essere numerosi. A fine 2023 Iveco Bus si è aggiunta<br />

a un novero di costruttori dal quale, salvo sorprese, esce il pioniere Van<br />

Hool. Il team H2 abbraccia anche il duo CaetanoBus - Toyota. Karsan ha<br />

l’idrogeno a listino (e finora soltanto lì). Solaris spadroneggia (vedi Bologna<br />

e Venezia), Mercedes ha messo in campo una proposta originale<br />

Nella tavola periodica che conosciamo<br />

già dalle prime lezioni di chimica, al<br />

primo posto troviamo l’H di idrogeno,<br />

ed è l’elemento più leggero e diffuso<br />

nell’universo, seppure in forma quasi sempre<br />

combinata. Ora l’idrogeno si propone di<br />

diventare uno dei principali vettori di energia<br />

del futuro, sia per l’elevata infiammabilità<br />

sia per la relativa facilità di sfruttarlo<br />

in ‘pile’ dove la reazione chimica genera,<br />

oltre alla corrente, acqua. L’unico problema<br />

è che, non trovandosi in natura sotto<br />

forma di molecola biatomica (H2), bisogna<br />

produrlo, possibilmente mediante elettrolisi<br />

sfruttando fonti energetiche rinnovabili (il<br />

cosiddetto idrogeno verde) e magari anche<br />

facendosi l’impianto in casa, vista la difficoltà<br />

nel trasportarlo. E già questa operazione,<br />

che fino ad un paio di anni fa sembrava<br />

impossibile, oggi è realizzabile a costi tutto<br />

sommato accettabili, e la tecnologia ormai<br />

disponibile sugli autobus permette anche<br />

di pianificare un servizio di linea regolare,<br />

senza grossi compromessi.<br />

Fuel cell pigliatutto<br />

Ci sarebbero peraltro due modi di sfruttare<br />

l’idrogeno: come propellente gassoso in un<br />

motore ad accensione comandata (analogamente<br />

al metano) oppure come alimentazione<br />

di una cella a combustibile (fuel cell)<br />

per generare corrente elettrica. Nel primo<br />

caso ricordiamo le positive esperienze fatte<br />

da MAN una ventina di anni fa, con la<br />

messa in servizio di una dozzina di autobus<br />

interpista nell’aeroporto di Monaco, cui si<br />

aggiunge il nuovissimo motore, sempre di<br />

MAN, attualmente destinato ai soli truck.<br />

Ma gli elevati costi di produzione di un motore<br />

a idrogeno e le prestazioni abbastanza<br />

modeste che esso è in grado di fornire<br />

frenano gli entusiasmi della gran parte dei<br />

costruttori. Nel secondo caso la fuel cell<br />

alimenta costantemente una o più batterie<br />

e la trazione del mezzo risulta puramente<br />

elettrica, quindi con una tecnologia relativamente<br />

più semplice. Questa strada è quella<br />

oggi percorsa da (quasi) tutti i produttori di<br />

autobus e in questo servizio analizzeremo le<br />

principali proposte presenti sul nostro mercato,<br />

citando per dovere di cronaca anche<br />

Van Hool, che da protagonista delle prime<br />

applicazioni è passata da poche settimane al<br />

fallimento e relativa cessione di rami d’azienda,<br />

con l’incognita su prodotti, sviluppi<br />

e progetti futuri.<br />

Uno sguardo al mercato<br />

Accanto al tema tecnologico c’è la fotografia<br />

del mercato. Quando discettiamo di<br />

idrogeno, di che volumi stiamo parlando?<br />

SFIDA ALL’ULTIMA CELLA<br />

Ebbene: 543 pezzi immatricolati in Europa<br />

nell’ultimo quinquennio (2019 - 2023). Nel<br />

2021 si parlò di boom: ne entrarono in servizio<br />

158, spinti dai finanziamenti del progetto<br />

europeo Jive. Il 2023 ha fatto meglio,<br />

con 207 macchine. A conti fatti, il segmento<br />

dei bus fuel cell, nell’ultimo lustro, ha avuto<br />

un ‘peso’ equivalente al 3 per cento del<br />

segmento Bev (3,2 per cento se prendiamo<br />

solo i dati 2023). A sua volta un sottoinsieme,<br />

seppure sempre più importante, del<br />

mercato complessivo. Bruscolini. Eppure in<br />

Italia nel 2023 sono state aggiudicate gare<br />

da far tremare i polsi (a fronte di zero immatricolazioni).<br />

Ai posteri l’ardua sentenza.<br />

NOVITÀ OTOKAR E VIRTUOSO WRIGHTBUS<br />

Tra i costruttori che stanno<br />

investendo sugli autobus con<br />

celle a combustibile possiamo<br />

certamente citare anche Otokar<br />

che, dopo aver rilevato la<br />

Mauri Bus di Desio, continua<br />

a mostrare interesse nel nostro<br />

mercato, anche su tipologie<br />

sulle quali in passato aveva<br />

mostrato poco interesse<br />

(ad esempio il metano compresso).<br />

Al momento abbiamo<br />

pochissime informazioni<br />

sulle caratteristiche che avrà<br />

il nuovo Kent a idrogeno (se<br />

non che il fornitore della cella<br />

è Balalrd) ma siamo certi che<br />

ne sentiremo presto parlare.<br />

Altra menzione va fatta per i<br />

britannici di Wrightbus, al momento<br />

non presenti in Italia,<br />

ma già sbarcati in Germania<br />

con un centinaio di ordini del<br />

proprio Hydroliner. Il fuel cell<br />

inglese è disponibile in ben<br />

tre lunghezze (10,9, 11,7 e<br />

12,5 metri) ma purtroppo sono<br />

previste al massimo due porte<br />

passeggeri, caratteristica che<br />

renderà il suo ingresso da noi<br />

decisamente difficile.<br />

Il motore di trazione<br />

è il Voith Electrical<br />

Drive System di tipo<br />

centrale, con ben<br />

310 kW di picco, abbinato<br />

a batterie Microvast<br />

da 54 kWh.<br />

L’Hydroliner, peraltro,<br />

è l’unico modello che<br />

offre due capacità<br />

di pila a combustibile<br />

(70 kW o 100 kW, la firma<br />

è quella di Ballard, modello<br />

FCmove), e tre di bombole<br />

(da 30 a 50 Kg di capacità).<br />

Soluzioni interessanti che si<br />

prestano a differenti profili di<br />

missione, risolvendo, forse,<br />

quei problemi ‘di gioventù’<br />

manifestati da altri costruttori.<br />

Chissà perché gli altri non<br />

ci hanno ancora pensato?<br />

CaetanoBus H2.City Gold<br />

Iveco Bus E-Way H2<br />

Karsan E-Ata 12 Hydrogen Mercerdes eCitaro fuel cell Solaris Urbino 12 Hydrogen<br />

Lunghezza mm 11.995 12.050<br />

12.220 12.135 12.000<br />

Larghezza mm 2.500 2.550<br />

2.550 2.550 2.550<br />

Altezza mm 3.458 3.300<br />

3.325 3.400 3.300<br />

Passo mm 6.037 6.120<br />

- 5.900 5.900<br />

Sbalzo anteriore mm 2.500 2.705<br />

- 2.805 2.700<br />

Sbalzo posteriore mm 3.580 3.225<br />

- 3.430 3.400<br />

Sedute n - -<br />

40 29 31<br />

Capacità passeggeri 95 oltre 90<br />

95 88 85<br />

Motore marca e modello<br />

Siemens (Cummins) Elfa Siemens (Cummins) Elfa 3<br />

Zf AxTrax Zf AxTrax -<br />

Tipologia motore<br />

Sei fasi - magneti permanenti<br />

Sei fasi - magneti permanenti<br />

Due asincroni trifase Due asincroni trifase Zf AxTrax / Tsa<br />

Disposizione motore Centrale Centrale<br />

Ai mozzi Ai mozzi Ai mozzi / centrale<br />

Potenza di picco kW 180 310<br />

2 x 125 2 x 60 2 x 125 / 160<br />

Coppia di picco Nm 2.500 3.000<br />

2 x 11.000 alle ruote 2 x 357 2 x 11.000 alle ruote<br />

Fornitore batterie Forsee Power Fpt<br />

Catl<br />

BorgWarner<br />

Impact<br />

Formula batterie Lto Nmc<br />

Lto Nmc3 Lto<br />

Capacità batteria kWh 44 69<br />

30 292 30<br />

Modulo fuel cell<br />

Toyota<br />

Hyundai<br />

Ballard<br />

Toyota<br />

Ballard<br />

Potenza modulo fuel cell 60 -<br />

70 60 70<br />

Capacità idrogeno kg 37 31<br />

37 25 37<br />

Pressione idrogeno bar 350 350<br />

350 350 350<br />

Assale anteriore Zf Rl82Ec Iveco Ri 75<br />

- Zf Rl82Ec Zf Rl82Ec<br />

Assale posteriore Zf Av133 Zf Av133<br />

Zf AxTrax Zf AxTrax Zf AxTrax / Zf Av133<br />

La tabella abbraccia, in ordine alfabetico, i modelli urbani da 12 metri fuel cell oggi disponibili sul mercato. Nei servizi monografici a seguire non compare l’eCitaro fuel cell, oggetto di impressione di guida a pagina 30-33.<br />

© <strong>Autobus</strong> <strong>2024</strong><br />

34<br />

35


CONFRONTO Bus urbani 12 metri a idrogeno<br />

CaetanoBus H2.City Gold<br />

12 metri di Mirai<br />

Sfumata la collaborazione con Industria Italiana <strong>Autobus</strong>,<br />

CaetanoBus è tornato a distribuire autonomamente il suo urbano<br />

fuel cell. La tecnologia è Toyota, il logo pure<br />

no che, come anticipato, viene fornito da<br />

Toyota, con una cella a combustibile da 60<br />

kW che è la stessa scelta anche da Daimler<br />

per il suo Citaro.<br />

Comunanze e differenze<br />

A differenza di Mercedes, però, il funzionamento<br />

della fuel cell è necessario direttamente<br />

alla trazione, la quale si serve anche<br />

di tre moduli batteria Lto Forsee Power da<br />

14,6 kWh cadauno, in grado di fornire la<br />

potenza aggiuntiva richiesta alle partenze<br />

ed in condizioni particolari di servizio<br />

nonché, logicamente, di recuperare parte<br />

dell’energia di frenata.<br />

Analogamente al City Gold elettrico, tutto lo<br />

stoccaggio di energia è al tetto; nell’H2, troviamo<br />

sopra l’asse anteriore le cinque bombole<br />

da 312 litri ciascuna, con una capacità<br />

complessiva di oltre 37 kg di idrogeno; dietro,<br />

il gruppo clima e le batterie e, infine, la cella<br />

a combustibile. Il rifornimento dell’idrogeno<br />

avviene tramite uno sportellino posizionato in<br />

prossimità della ruota anteriore destra, mentre<br />

l’eventuale ricarica delle batterie (normalmente<br />

non necessaria) è possibile attraverso<br />

una presa Ccs2 nella parte posteriore.<br />

Il vano motore è invece riservato a tutto il<br />

sistema di trazione, inverter e raffreddamento<br />

compresi. Il motore elettrico è un Siemens<br />

(ora Cummins) da 130 kW di potenza continuativa<br />

e 180 kW di potenza massima, con<br />

2.200 Nm di coppia continua ed un picco di<br />

2.500. La tipologia è a magneti permanenti a<br />

sei fasi. Di tipo centrale, è posizionato dietro<br />

all’asse posteriore, il quale è il classico Zf<br />

Av133 a portale rovesciato (lo stesso degli<br />

autobus a motore termico). L’asse anteriore è<br />

lo Zf Rl82Ec a ruote indipendenti, anch’esso<br />

in comune a quasi tutti i concorrenti.<br />

L’impianto frenante è Wabco Ebs 3 a gestione<br />

elettronica con controllo della stabilità opzionale,<br />

integrato per il rallentamento della<br />

frenata rigenerativa attiva nella prima parte<br />

della corsa del pedale del freno.<br />

Una soluzione costruttiva originale<br />

Caratteristica costruttiva interessante è il<br />

pianale ribassato in acciaio con struttura superiore<br />

modulare in alluminio, analogamente<br />

a quanto Scania faceva per gli Omnicity.<br />

La struttura modulare consente di proporre<br />

l’H2.City Gold in due lunghezze: 12 e 10,7<br />

metri, per i quali le capacità massime sono<br />

rispettivamente di 95 e 64 passeggeri. Inoltre,<br />

permette di allestire indifferentemente gli autobus<br />

con guida a sinistra o a destra, quindi<br />

adattandosi facilmente al mercato britannico<br />

ed agli altri Paesi con Rhd. La scelta della<br />

lega leggera, usata anche per gran parte dei<br />

rivestimenti esterni, alleggerisce complessivamente<br />

il veicolo di un paio di centinaia di<br />

chili, a beneficio della capacità passeggeri e<br />

soprattutto dei consumi. Questi ultimi, infatti,<br />

raggiungono valori decisamente bassi, con un<br />

clamoroso 0,55 kg/km in un ciclo assimilabile<br />

al Sort 3, in grado di portare l’autonomia<br />

fino a 450 km in quasi ogni condizione.<br />

L’allestimento interno beneficia di una linea<br />

dei finestrini piuttosto bassa e di un lunotto<br />

completamente trasparente; ne deriva un ambiente<br />

piuttosto luminoso e gradevole, con abbondanza<br />

di sedili raggiungibili senza alcun<br />

gradino e fissati direttamente alle pareti laterali.<br />

Il posto guida è conforme agli standard<br />

Vdv 234, contemplando il classico cruscotto<br />

ad arco con regolazione solidale al volante,<br />

l’ampio display digitale al centro ed i comandi<br />

distribuiti sui due lati. Un veicolo che, dopo il<br />

tour italiano di inizio 2022, non ha stranamente<br />

visto la firma di alcun contratto, probabilmente<br />

a causa delle variazioni intervenute con<br />

le società di commercializzazione, visto che in<br />

ambito europeo le forniture risultano essere di<br />

svariate decine. Il progetto comunque sembra<br />

avere tutte le carte in regola per sfondare anche<br />

nel nostro paese. Vedremo.<br />

Il dinamico carrozziere portoghese prosegue<br />

la sua storica collaborazione con<br />

i giapponesi di Toyota (ricordiamo ad<br />

esempio i mini e midibus a motore anteriore<br />

di una ventina di anni fa) e da un<br />

paio di anni propone anche il suo autobus<br />

a fuel cell. Inizialmente commercializzato<br />

in Italia tramite brevissime esperienze di<br />

collaborazione prima da Rampini e poi da<br />

IIA (vedi anche l’ultima gara Consip), il<br />

Caetano H2.City Gold viene oggi offerto<br />

direttamente dalla sede iberica, seppure non<br />

abbia ancora ottenuto ordinazioni finora<br />

dalle nostre aziende di trasporto.<br />

Il progetto è comunque interessante, a partire<br />

dal gruppo di alimentazione ad idroge-<br />

Troviamo sopra<br />

l’asse anteriore le<br />

cinque bombole da<br />

312 litri ciascuna,<br />

con una capacità<br />

complessiva di<br />

oltre 37 kg di<br />

idrogeno; dietro, il<br />

gruppo clima e le<br />

batterie e, infine,<br />

la cella a combustibile.<br />

Il rifornimento<br />

dell’idrogeno avviene<br />

tramite uno<br />

sportellino posizionato<br />

in prossimità<br />

della ruota anteriore<br />

destra.<br />

36<br />

37


CONFRONTO Bus urbani 12 metri a idrogeno<br />

Iveco Bus E-Way H2<br />

Sono pronto!<br />

Fresco di lancio, l’E-Way H2 deriva dall’omologo Bev (anche se<br />

è oggi disponibile solo in versione 12 metri) ed è frutto della<br />

collaborazione con Hyundai. Autonomia dichiarata? 450 km<br />

Presentato in occasione dell’ultimo<br />

Busworld di Bruxelles, l’Iveco E-<br />

Way deriva direttamente dall’autobus<br />

a batterie di produzione francese ed<br />

integra le tecnologie della multinazionale<br />

sudcoreana Hyundai Motor Company, rappresentata<br />

da Htwo, il brand attivo nelle<br />

tecnologie a idrogeno basate su sistemi a<br />

celle a combustibile per tutto il gruppo.<br />

L’E-Way, quindi, mantiene tutte le caratteristiche<br />

costruttive e di allestimento già<br />

viste sui Bev, ridistribuendo tra tetto e vano<br />

motore i diversi componenti di trazione.<br />

Sul tetto trovano posto anteriormente i<br />

gruppi di gestione termica della fuel cell e<br />

della batteria, seguiti dall’impianto di cli-<br />

Sul tetto trovano<br />

posto anteriormente<br />

i gruppi di gestione<br />

termica della fuel<br />

cell e della batteria,<br />

seguiti dall’impianto<br />

di climatizzazione a<br />

pompa di calore ad<br />

anidride carbonica;<br />

poi i serbatoi di<br />

idrogeno, costituiti<br />

da quattro bombole<br />

tipo 3 capaci di<br />

poco più di 31 kg<br />

di gas, e in fondo il<br />

gruppo di raffreddamento<br />

dei sistemi di<br />

trazione.<br />

matizzazione a pompa di calore ad anidride<br />

carbonica; più dietro i serbatoi di idrogeno,<br />

costituiti da quattro bombole tipo 3 (liner in<br />

alluminio rivestiti da fibra di carbonio) capaci<br />

di poco più di 31 kg di gas, e in fondo<br />

il gruppo di raffreddamento dei sistemi di<br />

trazione. Nel vano motore rimangono fuel<br />

cell, inverter e convertitori, più una batteria<br />

Nmc da 69 kWh disposta trasversalmente,<br />

sviluppata in ambito Fpt (la stessa che, in<br />

numero <strong>maggio</strong>re, equipaggia gli autobus<br />

elettrici a marchio Iveco).<br />

Sale in cattedra il software<br />

Il motore è il Siemens Elfa 3 (gruppo Cummins)<br />

da ben 310 kW di potenza di picco<br />

e 3.000 Nm di coppia massima, alimenta-<br />

to grazie ad un sistema ibrido gestito dal<br />

nuovo software (eVeCoP: electric Vehicle<br />

Control Platform) in grado ottimizzare i<br />

flussi energetici provenienti dalla fuel cell<br />

e dalla batteria. Il veicolo risulta così in<br />

grado di superare pendenze importanti e<br />

di raggiungere un’autonomia di 450 km in<br />

normali condizioni di esercizio.<br />

Il rifornimento dell’idrogeno, che richiede<br />

circa quindici minuti, viene eseguito attraverso<br />

il bocchettone posizionato sopra la<br />

ruota anteriore destra, mentre l’eventuale<br />

ricarica della batteria (o l’utilizzo della<br />

funzione di precondizionamento all’uscita)<br />

avviene tramite la presa Ccs2 alloggiata<br />

dietro la terza porta (se presente).<br />

L’assale anteriore è l’Iveco Ri 75 a ruote<br />

indipendenti, mentre<br />

il ponte posteriore<br />

è l’onnipresente<br />

Zf Av133,<br />

qui con un rapporto<br />

al ponte di 7,36.<br />

La frenatura è a<br />

controllo elettronico,<br />

supportata<br />

dal rallentamento<br />

del motore elettrico<br />

(con funzione<br />

di generatore) attivato<br />

sia dal pedale<br />

del freno sia da<br />

una levetta a cruscotto.<br />

Il freno di<br />

stazionamento è di<br />

tipo elettrico.<br />

La struttura è realizzata<br />

mediante<br />

imbullonaggio<br />

delle cinque parti<br />

strutturali costituenti<br />

il veicolo<br />

(fronte, retro,<br />

fiancate, tetto) realizzate<br />

in profili di acciaio inox saldati<br />

tra loro, assemblate assieme al pianale<br />

in acciaio, il quale viene sottoposto integralmente<br />

a cataforesi. La struttura così<br />

ottenuta risponde a tutte le principali normative<br />

sulla resistenza al ribaltamento ed<br />

agli urti (R66 R29 R93) per quanto esse<br />

non siano obbligatorie sugli autobus urbani.<br />

I rivestimenti sono in acciaio inox e<br />

materiale plastico, con vetrature incollate<br />

disponibili in due gradazioni di grigio, con<br />

o senza parte superiore apribile, a vetrocamera<br />

o a vetro singolo.<br />

La firma di Iveco<br />

Anche internamente mantiene tutte le specificità<br />

di allestimento degli autobus Iveco,<br />

con pannellature interne in laminato<br />

plastico, gusci passaruota in materiale plastico<br />

termoformato, corrimani in acciaio<br />

inox o laccati a scelta del cliente. I sedili<br />

passeggeri sono fissati prevalentemente<br />

alle pareti e possono essere configurati<br />

con diverse disposizioni, con il posto<br />

carrozzella indifferentemente a sinistra di<br />

fronte alla porta centrale o a destra, subito<br />

davanti ad essa.<br />

L’ E-Way H2 è al momento disponibile<br />

soltanto della lunghezza di dodici metri, a<br />

due o tre porte, mentre non è dato sapere<br />

se seguiranno anche altre delle lunghezze<br />

già presenti nelle varianti a batteria. La capacità<br />

massima della versione dodecametrica<br />

a tre porte, a detta dei vertici Iveco,<br />

dovrebbe superare anche i cento passeggeri,<br />

a seconda logicamente degli allestimenti<br />

richiesti e delle normative nazionali di<br />

immatricolazione sui pesi limite. Un dato<br />

che, se fosse confermato, lo porterebbe ai<br />

vertici della categoria.<br />

38<br />

39


CONFRONTO Bus urbani 12 metri a idrogeno<br />

La struttura è di tipo reticolare autoportante<br />

realizzata mediante saldatura tra loro<br />

di profili e tubolari in acciaio al carbonio,<br />

il tutto successivamente sottoposto ad un<br />

processo di cataforesi ad immersione. La<br />

lunghezza è di 12.220 mm, per un’altezza<br />

che rimane sotto i 3,3 metri, allestibile con<br />

due o tre porte. I posti a sedere nella configurazione<br />

suburbana arrivano a quaranta,<br />

posto carrozzella escluso (dove possono<br />

essere montate fino a tre sedute ripiegabili),<br />

grazie all’ottima distribuzione degli<br />

spazi nello sbalzo posteriore. La capacità<br />

massima dei passeggeri è stimata in 95 tra<br />

seduti ed in piedi, perfettamente in linea<br />

con i principali concorrenti.<br />

Karsan e-Ata 12 Hydrogen<br />

In rampa di lancio<br />

Karsan ha a listino l’e-Ata 12 anche in declinazione a idrogeno, lanciata<br />

alla Iaa Hannover di due anni fa. E scommette forte sul nostro mercato,<br />

forte anche di una nuova struttura distributiva...<br />

Anch’esso derivato dall’autobus e-<br />

lettrico a batterie, l’e-Ata Hydrogen<br />

è l’unico autobus fuel cell<br />

progettato da un costruttore turco già<br />

pronto ad entrare sul nostro mercato.<br />

D’altra parte Karsan, anche grazie a<br />

Consip, ha riempito dei suoi autobus<br />

elettrici da 9 metri molte città italiane<br />

e di recente ha completato la più grande<br />

fornitura di autobus elettrici snodati<br />

(dotati di pantografo per la ricarica di<br />

opportunità) per Tper Bologna.<br />

La catena cinematica, quindi, rimane<br />

quella dell’e-Ata, con l’assale motorizzato<br />

Zf AxTrax dalle prestazioni generose<br />

(250 kW di potenza massima e fino<br />

I posti a sedere<br />

nella configurazione<br />

suburbana arrivano<br />

a quaranta, posto<br />

carrozzella escluso<br />

(dove possono<br />

essere montate<br />

fino a tre sedute<br />

ripiegabili), grazie<br />

all’ottima distribuzione<br />

degli spazi nello<br />

sbalzo posteriore. La<br />

capacità massima dei<br />

passeggeri è stimata<br />

in 95 tra seduti ed in<br />

piedi, perfettamente<br />

in linea con i principali<br />

concorrenti.<br />

a 22.000 Nm di coppia disponibile alle<br />

ruote) e che permette un layout interno<br />

più spazioso di altri, completato nella<br />

parte posteriore da un lunotto davvero<br />

enorme che contribuisce alla luminosità<br />

dell’abitacolo.<br />

Il Karsan con la cella<br />

L’assale anteriore è anch’esso di Zf, con<br />

l’immancabile Rl82 Ec a ruote indipendenti,<br />

provvisto di barra stabilizzatrice di<br />

serie. La cella a combustibile è da 70 kW<br />

(by Ballard) ed è integrata da una batteria<br />

Lto da 30 kWh, la quale sembra possa<br />

essere implementata per raggiungere capacità<br />

<strong>maggio</strong>ri. L’idrogeno è stoccato in<br />

cinque bombole di tipo 4 disposte longitudinalmente<br />

nella parte posteriore del tetto,<br />

per una capacità complessiva di 1.560 litri<br />

e circa 37 kg di gas, alla pressione nominale<br />

di 350 bar (standard). L’attacco per<br />

il rifornimento è sopra la ruota anteriore<br />

destra, protetto da uno sportellino dotato<br />

di sensore di chiusura.<br />

Un design decisamente peculiare<br />

Il posto guida è caratterizzato dalla presenza<br />

dei due vetri antero-laterali a fianco<br />

del parabrezza, il quale scende inclinato<br />

più in basso di altri, costituendo una sorta<br />

di ‘sperone’ che rientra sotto verso il<br />

pianale dove trovano posto i gruppi ottici.<br />

Soluzione piuttosto originale, anch’essa<br />

mutuata dall’e-Ata, che può lasciare<br />

qualche dubbio nell’utilizzo quotidiano,<br />

almeno fintanto che non ci si abitua. Il<br />

cruscotto consente la classica regolazione<br />

a bloccaggio pneumatico di volante e<br />

plancia, in conformità agli standard Vdv.<br />

Al suo centro spicca un grande display<br />

Lcd a colori che integra tachimetro, livello<br />

di carica, flussi energetici, più le<br />

classiche indicazioni di funzionamento<br />

ed eventuali anomalie.<br />

L’impianto frenante è di tipo Ebs, con<br />

pacchetto di controllo della stabilità a<br />

richiesta. Ovviamente, integrato nella<br />

corsa del pedale, c’è il freno rigenerativo<br />

con la doppia funzione di retarder e di<br />

ricarica delle batterie di trazione. Anche<br />

il dispositivo di ausilio alla partenza in<br />

salita, meglio conosciuto come hill holder,<br />

è di serie.<br />

Il climatizzatore può essere sia di tipo<br />

classico con gas R134a, sia a Co2, in entrambi<br />

i casi con pompa di calore al fine<br />

di ottimizzare i consumi in riscaldamento.<br />

La distribuzione dell’aria avviene a tetto<br />

tramite due canalizzazioni longitudinali<br />

parallele alle lampade interne a led così<br />

come il calore viene distribuito da termoconvettori<br />

a parete, mentre l’autista può<br />

contare su un frontbox separato.<br />

Un nuovo dealer per l’Italia<br />

Gli autobus elettrici e a idrogeno della<br />

casa turca sono stati recentemente oggetto<br />

di un accordo di commercializzazione<br />

sottoscritto con la neonata Kmobility, afferente<br />

al gruppo Maurelli-Interservice,<br />

specializzata della vendita e nell’assistenza<br />

di autobus. Con questa importante presenza<br />

è lecito pensare che la diffusione<br />

degli e-Ata sia solo agli inizi. Ma questa<br />

è un’altra storia.<br />

40<br />

41


CONFRONTO Bus urbani 12 metri a idrogeno<br />

Solaris Urbino Hydrogen<br />

Campione di vendite<br />

Solaris ha vinto due gare, quelle di Bologna e Venezia, che, per volumi,<br />

hanno pochi eguali. La gamma (anche 18 metri) presenta fuel cell firmata<br />

Ballard (con cui ha in essere un accordo per 1.000 pezzi)<br />

Con più di 230 veicoli già circolanti<br />

in Europa ed un portafoglio ordini di<br />

altri 600, Solaris oggi rappresenta il<br />

punto di riferimento per gli autobus a fuel<br />

cell, almeno all’interno del nostro continente.<br />

L’esperienza con le celle a combustibile<br />

cominciò esattamente 10 anni fa, quando sui<br />

filobus di Riga (Lettonia) venne proposto un<br />

range extender per le batterie destinate alla<br />

trazione in assenza della linea di contatto.<br />

Negli anni seguenti, pur con numeri ancora<br />

poco significativi, proseguì lo studio assieme<br />

a Ballard per l’ottimizzazione delle fuel cell<br />

e del software di gestione del modulo ad alta<br />

tensione che sovraintende ai flussi energetici<br />

del veicolo. I primi successi cominciarono ad<br />

Il Solaris Urbino<br />

hydrogen è l’unico<br />

autobus il cui<br />

motore elettrico è<br />

alimentato direttamente<br />

dalla pila ad<br />

idrogeno (attraverso<br />

un convertitore) in<br />

parallelo alla batteria<br />

e non soltanto<br />

attraverso l’accumulatore.<br />

Questo<br />

dovrebbe portare<br />

ad una <strong>maggio</strong>re efficienza<br />

energetica<br />

di tutto il sistema e<br />

ad un minore stress<br />

per la batteria.<br />

arrivare dopo il 2020, con le prime importanti<br />

commesse in Germania, Olanda e Italia<br />

(Bolzano), dove l’Urbino prese già la forma<br />

che tutti conosciamo.<br />

La batteria di sicurezza<br />

Ma torniamo ad oggi. L’Urbino Hydrogen è<br />

disponibile in due lunghezze: 12 e 18 metri,<br />

dove cella a combustibile e accumulatore<br />

sono necessariamente dimensionate diversamente.<br />

Sul 12 metri infatti troviamo una<br />

fuel cell Ballard da 70 kW ed una batteria<br />

Lto Impact da 30 kWh, mentre sul 18 metri<br />

la fuel cell è da 100 kW e le batterie Lto<br />

raddoppiano. L’integrazione di tutti i sistemi<br />

ad alta tensione avviene tramite un gruppo<br />

Medcom il quale ha anche il compito di<br />

monitorare lo stato di isolamento del veicolo<br />

nonché di provvedere all’alimentazione<br />

dell’impianto a 24V.<br />

Dal punto di vista della trazione, l’Urbino<br />

è forse l’unico autobus il cui motore elettrico<br />

è alimentato direttamente dalla pila<br />

ad idrogeno (attraverso un convertitore) in<br />

parallelo alla batteria e non soltanto attraverso<br />

l’accumulatore. Questo dovrebbe portare<br />

ad una <strong>maggio</strong>re efficienza energetica<br />

di tutto il sistema e ad un minore stress per<br />

la batteria, la quale è anche la più piccola<br />

di tutti, con i suoi già menzionati 30 kWh<br />

circa sul 12 metri e 60 sul 18, con una ‘Soc<br />

window’ impostata al 40 per cento. Come<br />

sappiamo, gli accumulatori hanno il compito<br />

di recuperare energia in frenata e soprattutto<br />

di compensare la <strong>maggio</strong>re<br />

richiesta di energia durante<br />

lo spunto e nelle salite, con<br />

la conseguenza che su certi<br />

tragitti più impegnativi potrebbe<br />

servire una batteria<br />

più grossa (o più batterie).<br />

Analogamente agli autobus<br />

elettrici Bev del costruttore<br />

polacco, anche su quelli ad<br />

idrogeno si può optare per<br />

diverse catene cinematiche,<br />

dove al già conosciuto assale<br />

posteriore motorizzato<br />

Zf AxTrax si è recentemente<br />

aggiunto il motore<br />

centrale dell’austriaca Tsa.<br />

Potenza e coppia sono rispettivamente<br />

2 x 125 kW<br />

e 2 x 11.000 Nm (a valle<br />

della riduzione integrata)<br />

per i motori calettati nei<br />

mozzi ruota e 160 kW e<br />

1.341 Nm per il motore<br />

singolo separato.<br />

La parte posteriore dell’autobus<br />

è stata recentemente<br />

oggetto di un restyling specifico che gradatamente<br />

verrà introdotto anche su tutti gli autobus<br />

a trazione elettrica a batterie, il quale<br />

ha richiesto il parziale spostamento di alcuni<br />

componenti al fine di migliorare l’abitabilità<br />

interna e aumentare i posti a sedere, eliminando<br />

la torre motore ed il cofano posteriore<br />

interno.<br />

Driveline? Modulare!<br />

Nel caso del motore centrale, questo viene<br />

posizionato anteriormente al ponte Zf Av133,<br />

in un vano accessibile sia dall’esterno che<br />

dall’interno del veicolo, con un prolungamento<br />

del corridoio posteriore fino alla piattaforma<br />

per il disabile. Ampie le possibilità<br />

di personalizzazione dell’abitacolo, con ben<br />

quattro sellerie passeggeri disponibili a listino<br />

e diversi tipi di separazione del posto guida,<br />

il quale può contare sempre sul classico<br />

cruscotto Vdv a regolazione solidale con il<br />

volante ed un buon livello complessivo di<br />

finiture ed ergonomia.<br />

La climatizzazione è a scelta di tipo tradizionale<br />

con gas R134a o a pompa di calore<br />

a Co2, ognuna delle quali ha due livelli di<br />

potenza. Il riscaldamento viene integrato da<br />

un boiler elettrico da 25 kW che interviene<br />

su aerotermi e convettori del vano passeggeri<br />

nonché sul frontbox separato per l’autista.<br />

La struttura portante è, come per tutti gli<br />

autobus del costruttore polacco, realizzata<br />

in acciaio inossidabile, con tubolari e profili<br />

saldati tra loro, in grado di rispondere alle<br />

certificazioni Ece R66 (ribaltamento), R29<br />

(urto frontale) e R93 (antincastro). I rivestimenti<br />

sono quasi tutti in materiale plastico,<br />

con le pannellature laterali provviste di un<br />

sistema ad incastro con bloccaggio inferiore<br />

a vite che ne consente la rapida sostituzione.<br />

42<br />

43


Motore anteriore<br />

INDCAR<br />

ISUZU<br />

Sprinter Basic 45 - Mobility<br />

45 - Transfer 45<br />

Lunghezza mm 7.400<br />

Posti n. - / 18 / 22<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 140<br />

Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo € 115.000/170.000/160.000<br />

Ti accompagniamo anche nella tua<br />

transizione ecologica grazie a veicoli<br />

innovativi a basso impatto ambientale<br />

Mobi<br />

Lunghezza mm 8.000* / 8.500**<br />

Posti n. 31 - 41 / 33***<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo euro<br />

Classe I: 170.000 / 180.000<br />

scuolabus: 124.000 / 126.000<br />

linea: 140.000 / 142.000<br />

* disponibile in versione Classe I, scuolabus,<br />

linea<br />

** disponibile in versione Classe I low<br />

entry, scuolabus, linea<br />

*** 45 / 50 su scuolabus<br />

Wing<br />

Lunghezza mm 7.700<br />

Posti n. 28 / 24 / 21*<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo € 148.000/145.000/158.000<br />

* versione Turismo Th, con sollevatore<br />

su porta d’emergenza posteriore<br />

Mago2<br />

Lunghezza mm 8.800<br />

Posti n. 30 / 32 / 34*<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 220<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo € 180.000/182.000/178.000<br />

* versione Cabrio<br />

Novo Ultra<br />

Lunghezza mm 7.305<br />

Posti n. 29* / 33**<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro Classe II: 108.000<br />

Classe III: 115.000<br />

scuolabus***: 88.000<br />

* versione Classe III<br />

** versione ClasseII<br />

*** modello Novo Scuolabus, 45 posti<br />

Turquoise scuolabus<br />

Lunghezza mm 7.720<br />

Posti n. 50<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro 98.000<br />

Novo Citi*<br />

Lunghezza mm 7.502<br />

Posti n. 54<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro 110.000<br />

* Classe I<br />

MERCEDES<br />

Sprinter Travel 75<br />

Lunghezza mm 8.500<br />

Posti n. 21<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 160<br />

Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo euro 240.000<br />

TEMSA<br />

Prestij Sx<br />

Classe. III - Cl. II - Scuolabus<br />

Lunghezza mm 7.168<br />

Posti n. 29 / 35 / 45<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 150<br />

Trasmissione<br />

manuale<br />

Prezzo €112.000 / 205.000 / 90.000<br />

Motore elettrico<br />

TECNOBUS<br />

Concessionario ufficiale per l'Italia<br />

Il più grande punto vendita dell'autobus<br />

usato del centro Italia<br />

La soddisfazione della clientela è il nostro punto di forza e<br />

l’obbiettivo principale della nostra attività<br />

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Next L8/L9/10<br />

Lunghezza mm 8.700/9.400/10.000<br />

Posti n. 30/34 ; 38*; 42<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 220 - Mb / 238<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo € 190.000/192.000; 210.000<br />

* 36 con sollevatore (predisposto montaggio<br />

su porta emergenza centrale)<br />

44<br />

Sprinter City 45 - 75<br />

Lunghezza mm 7.400 / 8.500<br />

Posti n. 28 / 38<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 140 - 160<br />

Trasmissione aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo euro 190.000 / 270.000<br />

Gulliver<br />

Lunghezza mm 5.320<br />

Posti n. 24 / 25 / 31<br />

Motore/kW Amre / 32.3<br />

Batterie FZSoNick ; Ni/NaCI<br />

Capacità max kWh 2 x 71,2<br />

Prezzo € 290.000/330.000<br />

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Siamo presenti a<br />

6P stand D41 G44


Turismo<br />

IVECO BUS<br />

EVADYS<br />

Lunghezza mm<br />

Lunghezza mm 12.000<br />

Posti n. 49*/53**<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore marca/cv Fpt Cursor 9/400<br />

Fpt Cursor 9/400<br />

Trasmissione<br />

mec./auto/automatiz.<br />

Prezzo euro 312.900/302.200<br />

*Porta doppia con rampa. **Porta singola<br />

con rampa<br />

IRIZAR<br />

i8 su telaio Scania<br />

Lunghezza mm<br />

Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />

Posti n. 50 / 55<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione<br />

Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 368.750 / 416.250<br />

Lunghezza mm<br />

Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Scania 490<br />

Trasmissione<br />

Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 422.500 / 431.250<br />

i8 integrale<br />

Lunghezza mm<br />

Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />

Posti n. 51 / 55<br />

Motore/cv Daf Mx11/13 449 / 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 371.250 / 413.750<br />

Lunghezza mm<br />

Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Daf Mx13 530<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 426.360 / 435.000**<br />

* disponibile anche i8 Integral 14.38 con<br />

Daf 482 cv a 421.250 €<br />

i6 su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 10.800/12.350<br />

Posti n. 47 / 55*<br />

Motore/cv Scania 410**<br />

Trasmissione<br />

Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 303.750 / 306.250*<br />

*50 con pedana<br />

**disponibile anche i6 10,80 con Scania<br />

410 cv a 312.500 €<br />

Lunghezza mm 12.370<br />

Posti n. 53<br />

Motore/cv Scania 450*<br />

Trasmissione<br />

Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 342.500<br />

Lunghezza mm<br />

13.350 (6x2)<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Scania 410<br />

Trasmissione<br />

Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 312.500 / 321.200*<br />

* disponibile anche i6 13.35 con motore<br />

450 cv a 330.330 €<br />

Lunghezza mm<br />

13.370 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione<br />

Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 383.750 / 390.000<br />

Lungh. mm<br />

14.350/14.370 (6x2)<br />

Posti n. 63 / 63<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione<br />

Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 362.500 / 393.750<br />

Lunghezza mm<br />

15.370 (6x2)<br />

Posti n. 69<br />

Motore/cv Scania 490<br />

Trasmissione<br />

Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 401.250<br />

i6 integrale<br />

Lunghezza mm 10.800<br />

Posti n. 47<br />

Motore/cv Daf Mx11 408<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 307.500 / 316.250<br />

VADO E TORNO EDIZIONI<br />

www.vadoetorno.com<br />

ISSN 0042 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p.<br />

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)<br />

art. 1, comma 1, LO/MI<br />

Il Tour del<br />

CERVO<br />

PER ABBONAMENTI<br />

E COPIE SAGGIO:<br />

Da destra, Andrea<br />

Perduca, Gabriele<br />

Nicolini, Julien<br />

Bracquemond,<br />

Enrico Menozzi,<br />

Kamil Marszewski,<br />

Davide Giuliani,<br />

Paolo Coccolini,<br />

Federico Puviani e<br />

Chantal Courtiade.<br />

rama e john deere.<br />

FOTO DI<br />

GRUPPO<br />

I<br />

RAMA È DIVENTATA GRANDE<br />

ANDREA PERDUCA<br />

IL CERVO DI SARAN<br />

I<br />

per data center s<br />

i data center<br />

richiedono<br />

nei progetti per data centre<br />

BAUDOUIN.<br />

FARE CENTRO<br />

COI DATI<br />

In apertura,<br />

Fabrizio Mozzi, il<br />

Ceo di Baudouin.<br />

In alto, l’EnerKit<br />

che troveremo<br />

in esposizione a<br />

Dubai. Sotto, uno<br />

scatto dall’edizione<br />

2023 del MEE.<br />

key - dpe.<br />

ESAME DI<br />

MATURITÀ<br />

I<br />

A sinistra, lo<br />

stand di FPT<br />

Industrial e Avoni<br />

al DPE. A fianco,<br />

Marco Monsurrò,<br />

presidente di<br />

Generazione<br />

Distribuita e<br />

di Europgen,<br />

in compagnia<br />

del Ministro<br />

dell’Ambiente e<br />

della Sicurezza<br />

Energetica, Gilberto<br />

Pichetto Fratin, in<br />

visita al padiglione<br />

A1 della fiera.<br />

A<br />

OGGI È DOMANI<br />

RICARICO IO O RICARICHI TU?<br />

ALTERNATIVO È BELLO. E COSTA<br />

KOHLER.<br />

DATO DI<br />

REALTÀ<br />

Massimiliano<br />

Bonanni, di spalle,<br />

a sinistra, di profilo<br />

nella foto in alto, è<br />

il General Manager<br />

Product Strategies<br />

di Kohler Engines.<br />

Laurea magistrale<br />

in Ingegneria<br />

Meccanica<br />

all’Università<br />

di Modena,<br />

MBA all’UniBO,<br />

ha costruito il<br />

suo percorso<br />

professionale alla<br />

Kohler, dove è<br />

entrato 23 anni fa.<br />

‘AUTO’ È PROPRIO IL PAPÀ?<br />

• IL ROAD SHOW DI JOHN DEERE HA FATTO<br />

TAPPA DA RAMA MOTORI<br />

• SULLA VIA EMILIA CI SIAMO FERMATI ANCHE<br />

DA KOHLER E INTERPUMP HYDRAULICS<br />

• ULTIMA FERMATA, RIMINI. VI RACCONTIAMO<br />

CHE ARIA TIRAVA AL KEY E AL DPE<br />

APRILE<br />

<strong>2024</strong><br />

N° 4<br />

EURO 5,00<br />

Il Tour del<br />

Il Tour del<br />

CERVO<br />

GIUGNO<br />

Il Tour del<br />

Il Tour del<br />

GIUGNO<br />

Baudouin. Intervista a Fabrizio<br />

Mozzi ed Enrique Moraga<br />

Rama Motori. Ha ospitato il<br />

road show di John Deere<br />

DPE-KEY: monografiche su ABB,<br />

AS Labruna, BU Energy, Siemens<br />

Motor Valley: Siamo stati anche<br />

da Kohler e Interpump Hydraulics<br />

PER ABBONAMENTI<br />

E COPIE SAGGIO:<br />

VADO E TORNO EDIZIONI<br />

via Brembo 27, 20139 Milano<br />

tel. 02/55230950<br />

E-mail: abbonamenti@vadoetorno.com<br />

27<br />

26<br />

Da destra, Andrea<br />

Perduca, Gabriele<br />

Nicolini, Julien<br />

Bracquemond,<br />

Enrico Menozzi,<br />

Kamil Marszewski,<br />

Davide Giuliani,<br />

Paolo Coccolini,<br />

Federico Puviani e<br />

Chantal Courtiade.<br />

rama e john deere. Il Roadshow<br />

FOTO DI<br />

GRUPPO<br />

I l logo del Cervo sulla fiancata di un veicolo<br />

commerciale, seguito dalla scritta Power<br />

Lunch. Era il 2022, una giornata uggiosa, tipicamente<br />

padana, nel basso lodigiano. Lì c’eravamo<br />

lasciati con Deere, in occasione della precedente<br />

incursione in Italia, da Sgariboldi. Per<br />

la precisione, si trattava di un rimorchio dalla<br />

silhouette vintage. Giovedì 14 marzo, invece,<br />

un precoce sole primaverile ha baciato la tappa<br />

del Roadshow di John Deere Power Systems a<br />

Ruote da Sogno. Anche in questo caso, è quasi<br />

un déjà vu. La iconica, come si dice, vetrina di<br />

automobili e due ruote d’epoca a Reggio Emilia<br />

aveva ospitato nel dicembre 2019 il Vanguard<br />

Engines & Battery Power di Briggs &Stratton.<br />

In questa occasione la padrona di casa è invece<br />

Rama Motori, che con Deere ha instaurato un<br />

rapporto ultratrentennale ed è stata recentemente<br />

riconosciuta da PPI come “dealer dell’anno”. E<br />

il trailer è organizzato per accogliere un raccolto<br />

auditorium ed esporre due motori: il JD4 e il<br />

JD18.<br />

RAMA È DIVENTATA GRANDE<br />

Rama Motori ha le spalle sufficientemente robuste<br />

per condividere uno sforzo di questa portata,<br />

dal punto di vista organizzativo e logistico.<br />

Paolo Coccolini, Responsabile della Divisione<br />

Rama Motori (nonché Direttore Generale di<br />

Rama S.p.A.), è il demiurgo ad avere plasmato<br />

un organigramma aziendale adeguato alle sfide<br />

emergenti. Nel periodo recente, l’azienda si è<br />

strutturata con una divisione di comunicazione<br />

ed ha accolto in organico figure dalla reputazione<br />

cristallina, in questo panorama, come Giorgio<br />

Benatti e Araldo Da Pozzo. L’ex B&S è l’ultimo<br />

arrivato, in ordine temporale, insieme ad Andrea<br />

Perduca, che abbiamo incontrato nella veste di<br />

Sales Manager and business development di<br />

Rama. Perduca, ingegnere comasco, su queste<br />

pagine è associato alla lunghissima militanza in<br />

IML.<br />

ANDREA PERDUCA<br />

La domanda, dunque, nasce spontanea. Dopo un<br />

periodo di latitanza nel mondo dei radiatori, cosa<br />

l’ha indotta ad accettare questa sfida?<br />

«Il profumo del motore diesel» ammicca Perduca<br />

«mi ha nuovamente attirato verso una situazione<br />

più consona alla mia professionalità, alle mie<br />

competenze e ai miei interessi di sempre. Rama<br />

Motori sta facendo veramente un ottimo lavoro<br />

con John Deere che, dal canto suo, sta ampliando<br />

la gamma. Questa favorevole congiuntura mi<br />

ha dato l’opportunità di vedere nel futuro un<br />

qualcosa di nuovo, strategico e accattivante da<br />

proporre al mercato. Attraversiamo una fase costruttiva,<br />

Rama è in crescita e si sta strutturando<br />

di conseguenza (Rama Motori ha acquisito la distribuzione<br />

dei motori John Deere anche in Svizzera,<br />

Austria, Croazia, Slovenia, Montenegro,<br />

terra<br />

Il Roadshow di John Deere Power<br />

Systems si è fermato a Reggio Emilia.<br />

Ha rappresentato l’occasione per<br />

celebrare il pluridecennale sodalizio<br />

con Rama Motori, che nel corso<br />

degli ultimi anni si è potenziata,<br />

espandendosi oltre le Alpi e<br />

beneficiando del riconoscimento<br />

di “Engine distributor of the year”<br />

Serbia, Albania e Bosnia, ndr). Rama cambierà<br />

pelle e lo farà in modo ampio, sotto molto aspetti.<br />

Mi auguro di interpretare un piccolo ruolo da<br />

coprotagonista all’interno di questo teatro e di<br />

farmi interprete di questa voglia di crescere».<br />

Cosa ne pensa di questo evento?<br />

«Inizialmente è stata una sorpresa, seppur piacevole.<br />

Dopo un confronto iniziale, abbiamo individuato<br />

questa location, Ruote da Sogno, che<br />

ci ha dato una spinta in più. Non è semplice<br />

attirare i clienti in un road show. Man mano che<br />

si avvicinava la data, ci abbiamo creduto sempre<br />

di più. Stamattina c’era un’energia particolare,<br />

eravamo tutti galvanizzati. L’evento, sicuramente,<br />

porterà i suoi frutti».<br />

Come lo vede il Cervo, nelle praterie padane?<br />

«Vedo un Cervo che si è fatto sempre più grande,<br />

con il 18 litri che ci permetterà di implementare<br />

determinate aree di applicazione. Esattamente<br />

come il 14 litri e il 9 litri, che si presenterà in<br />

versione con turbina singola e biturbo. Il 4 litri<br />

è invece l’elemento focale per accedere a un<br />

mercato dai numeri decisamente più consistenti.<br />

La sezione dei motori endotermici è in pieno<br />

sviluppo. Il vero punto di rottura della strategia<br />

John Deere sta nel fatto che non è più legata<br />

esclusivamente all’agricolo, dal momento che<br />

guarda anche al movimento terra. L’acquisizione<br />

del Gruppo Wirtgen ci ha traghettato a una<br />

visione diversa del mercato».<br />

Una battuta sulla proposta per la generazione?<br />

«Il portfolio Stage V sta rapidamente incrementando<br />

i numeri di vendita, per esempio nel noleggio.<br />

In questo campo, John Deere propone una<br />

segmentazione da 85 a 500 kVA. Sotto il profilo<br />

di gamma siamo completi. Rama offre un pacchetto<br />

finito, totalmente plug&play. Mi permetta<br />

di osservare che difficilmente la concorrenza è in<br />

grado di allinearsi a questa offerta».<br />

IL CERVO DI SARAN<br />

Nella prima parte del Roadshow, all’interno<br />

di Ruote da Sogno, è salito in cattedra Julien<br />

Bracquemond, una delle anime ingegneristiche<br />

13<br />

12<br />

Nel mirino dei costruttori di motori stazionari<br />

e di gruppi elettrogeni sono finiti i data center.<br />

Baudouin candida a quest’applicazione la<br />

serie M33 e la M55, che si appresta a varcare<br />

la soglia dei 4.500 kVA. Nell’orizzonte<br />

dell’azienda francese anche le unità a<br />

gas, tenendo sott’occhio il mondo della<br />

cogenerazione. Abbiamo interpellato<br />

Fabrizio Mozzi, il Ceo, ed Enrique Moraga<br />

I nfine venne la stagione delle fiere, anche per la<br />

generazione di energia. Questo è stato uno degli<br />

argomenti che abbiamo discusso con Baudouin,<br />

insieme alle tendenze del mercato, alle novità di<br />

prodotto e al tema caldo dei data center. Ci hanno<br />

risposto Enrique Moraga, Head of Business Development<br />

EMEA Critical Applications, e Fabrizio<br />

Mozzi, Amministratore delegato.<br />

Se io fossi il manager di un data center ad alta<br />

intensità energetica, sareste in grado di farmi<br />

un’offerta modulare?<br />

Moraga: «Siamo in grado di offrire una soluzione<br />

modulare cucita su misura per i data center, basata<br />

su due piattaforme: la M33, a 12, 16 e 20 cilindri, e<br />

la piattaforma M55, a 12 e 16 cilindri. Insieme, forniscono<br />

una gamma di potenza completa da 1.150<br />

kVA a 4.000 kVA. Gli operatori di data center preferiscono<br />

tipicamente soluzioni modulari, potendo<br />

trarre vantaggio dal fatto che la <strong>maggio</strong>r parte dei<br />

ricambi è intercambiabile all’interno della piattaforma,<br />

aumentando la disponibilità dei ricambi e<br />

riducendo la complessità delle scorte. Il team di assistenza<br />

dovrà essere formato solo su due piattaforme,<br />

riducendo così al minimo i tempi di inattività. I<br />

motori possono funzionare senza problemi quando si<br />

lavora in parallelo, con una conseguente <strong>maggio</strong>re<br />

durata del motore ed evitando di offrire soluzioni<br />

sovradimensionate. Per concludere, sono lieto di<br />

annunciare che sono in arrivo due nuovi motori, il<br />

20M55 e il 20M61, che amplieranno la nostra offerta<br />

fino ai 5.750 kVA! Con questi due propulsori, la<br />

piattaforma M55/M61 coprirà la gamma da 2.000<br />

kVA a 5.750 kVA, fornendo una soluzione unica e<br />

versatile per i nostri clienti dei data center».<br />

In cosa si differenzia un gruppo elettrogeno per<br />

data center da uno per applicazioni più convenzionali?<br />

Moraga: «I generatori per data center sono progettati<br />

per soddisfare requisiti eccezionalmente severi,<br />

dovuti alla natura critica di questa applicazione,<br />

che sono diversi da quelli richiesti per un tipico<br />

generatore di standby, ad esempio il tempo di avvio,<br />

l’accettazione del carico o il funzionamento continuo.<br />

Dobbiamo tenere presente che i data center<br />

richiedono un’alimentazione continua e qualsiasi<br />

interruzione potrebbe causare una perdita catastrofica<br />

di dati. Baudouin prende in considerazione tutti<br />

questi requisiti quando progetta i suoi motori, a<br />

partire dalle prestazioni in transitorio. Le nostre<br />

piattaforme M33 e M55, menzionate in precedenza,<br />

hanno un’accettazione del carico superiore ai<br />

requisiti di mercato. Inoltre, queste due serie sono<br />

certificate ISO 8528-5 G3, garantiscono un’eccellente<br />

accettazione e rifiuto del carico. Per ottenere<br />

questo risultato, abbiamo progettato diverse configurazioni<br />

di turbo per ottimizzare ulteriormente<br />

la risposta transitoria dei motori. Sono inoltre<br />

disponibili opzioni di ridondanza come il doppio<br />

motore di avviamento, per soddisfare i requisiti<br />

dei centri dati. I nostri motori hanno una storia<br />

di lavoro comprovata, con intervalli di revisione<br />

impressionanti (32.000 ore per gli M33 e M55).<br />

Questo è uno dei requisiti più importanti per i data<br />

center». Moraga prosegue con altri dati funzionali:<br />

«Abbiamo sviluppato valutazioni DCP ottimizzate<br />

e dedicate, conformi alla definizione dell’Uptime<br />

Institute. Per far fronte alle armoniche generate<br />

dai carichi IT, l’alternatore viene solitamente sovradimensionato.<br />

I nostri motori sono compatibili<br />

con tutti i principali fornitori di alternatori sia per<br />

applicazioni LV che HV. Un aspetto fondamentale<br />

nei progetti per data centre». Si passa a manutenzione,<br />

assistenza e formazione. «La disponibilità 24<br />

ore su 24 e 7 giorni su 7 è un requisito obbligatorio<br />

che implica una buona manutenzione del motore.<br />

Per questo motivo, abbiamo creato una solida rete<br />

di assistenza che si estende in oltre 100 Paesi e<br />

che supporta i nostri clienti e gli Oem. La nostra<br />

rete comprende oltre 350 punti di assistenza, situati<br />

strategicamente in tutto il mondo, ognuno dei quali<br />

è stato formato nell’ambito del nostro programma<br />

BAUDOUIN. Con Mozzi e Moraga<br />

FARE CENTRO<br />

COI DATI<br />

stazionari<br />

In apertura,<br />

Fabrizio Mozzi, il<br />

Ceo di Baudouin.<br />

In alto, l’EnerKit<br />

che troveremo<br />

in esposizione a<br />

Dubai. Sotto, uno<br />

scatto dall’edizione<br />

2023 del MEE.<br />

di distribuzione o assistenza. Attualmente, le nostre<br />

scuole di formazione sono operative a Singapore,<br />

in Francia e a Dubai, con l’intenzione di aprire<br />

un’altra struttura negli Stati Uniti. Queste scuole<br />

di formazione forniscono esperienza pratica con<br />

motori reali, assicurando che i nostri tecnici siano<br />

ben preparati a gestire qualsiasi attività di manutenzione<br />

o riparazione. Inoltre, manteniamo un<br />

ampio stock di ricambi a disposizione per garantire<br />

una risposta rapida con la fornitura dei pezzi di<br />

ricambio e l’intervento ogni volta che è necessario.<br />

Questo garantisce la massima affidabilità e tempi<br />

di fermo minimi per le operazioni dei nostri clienti<br />

data centre».<br />

Come procede la sinergia con Weichai e PSI?<br />

Pensate di poter lanciare il guanto di sfida ai<br />

vostri concorrenti nella cogenerazione?<br />

Risponde il Ceo, Fabrizio Mozzi: «Weichai possiede<br />

un’ampia gamma di tecnologie e aziende in<br />

diversi mercati. Questo ci permette di stare al passo<br />

con le nuove tendenze, pur mantenendo un approccio<br />

globale, che integriamo nello sviluppo dei<br />

nostri prodotti. Oltre ai nostri motori diesel, grazie<br />

a PSI e alla partnership esistente con Westport<br />

Fuel Systems, abbiamo acquisito la padronanza<br />

delle tecnologie lean e rich burn gas. Questo ci<br />

permette di avere il prodotto giusto per le esigenze<br />

17<br />

16<br />

key - dpe. Con International Electricity Expo<br />

ESAME DI<br />

MATURITÀ<br />

Il KEY ha superato l’esame a pieni voti, per quanto<br />

riguarda il volume di espositori e visitatori. Il DPE<br />

è alla ricerca della consacrazione, ma l’abbraccio<br />

tra Generazione Distribuita e ANIE Federazione<br />

indica la via giusta: quella della filiera<br />

Dal 1° gennaio di quest’anno, Marco<br />

Monsurrò, già presidente di Generazione<br />

Distribuita di Anima Confindustria, è il<br />

presidente di Europgen. Ed è in questa<br />

veste che lo abbiamo intervistato.<br />

«Ho trovato un’associazione focalizzata<br />

sui temi dell’advocacy rispetto a progetti<br />

di legge fondamentali per l’industria<br />

europea dei gruppi elettrogeni: Stage<br />

VI, rumore, RoSH, Grid Codes, Energy<br />

Storage, per fare qualche esempio.<br />

Al mio insediamento mi sono posto<br />

l’obiettivo di aggiungere a questi tavoli<br />

di lavoro uno relativo al posizionamento<br />

dell’industria rispetto ai temi della<br />

transizione energetica e della sostenibilità,<br />

misurata dai report ESG. A tutt’oggi, infatti,<br />

i gruppi elettrogeni sono considerati,<br />

partendo dal quadro normativo fino<br />

all’opinione pubblica, come fonti di<br />

energia elettrica e non come sistemi di<br />

sicurezza per garantire la necessaria<br />

continuità al vettore energetico elettricità.<br />

L’elettricità, seppure generata in maniera<br />

sostenibile, presenta un intrinseco rischio<br />

di discontinuità, che solo un gruppo<br />

elettrogeno più mitigare. In altri termini,<br />

è possibile affermare che il gruppo<br />

elettrogeno rappresenta una “tecnologia<br />

abilitante” per la piena implementazione<br />

piena della transizione energetica.<br />

Il lavoro di riposizionamento, poi, assume<br />

una veste ancora più strategica per i<br />

conti delle aziende del settore, se si<br />

considera l’imminente entrata in vigore<br />

del Regolamento Europeo sulla Finanza<br />

Sostenibile, per il quale tutte le aziende<br />

con un fatturato <strong>maggio</strong>re di 40 milioni<br />

di euro, saranno tenute a pubblicare un<br />

report ESG. In mancanza di una precisa<br />

prescrizione, infatti, il settore verrebbe<br />

considerato poco virtuoso dal punto<br />

della sostenibilità, per il fatto di utilizzare<br />

combustibile fossile, senza tener conto<br />

della indispensabile funzione d’uso di<br />

garantire la continuità elettrica, e per tanto<br />

partirebbe da uno score ESG basso, con<br />

il rischio concreto di pagar caro il ricorso<br />

al sistema bancario e, più in generale,<br />

a quello finanziario».<br />

Monsurrò conclude con una riflessione<br />

sul mercato: «Confermo che il settore<br />

<strong>maggio</strong>rmente in salute è quello dei<br />

data center; soprattutto le macchine per<br />

l’intelligenza artificiale hanno un’altissima<br />

richiesta energetica. La potenza media<br />

installata in un data center è di 10 MW».<br />

installata in un data center è di 10 MW».<br />

installata in un data center è di 10 MW<br />

Marco Monsurrò, Presidente di Europgen<br />

I l KEY è diventato grande. La divaricazione rispetto<br />

al fratellone <strong>maggio</strong>re, Ecomondo, è compiuta.<br />

Il giovedì i padiglioni del KEY brulicavano<br />

di addetti ai lavori, curiosi e “stakeholder” nella<br />

sua accezione più larga. I dati ufficiali raccontano<br />

una curva in crescita: il 41% di presenze totali sul<br />

2023, oltre il 30% i brand espositori presenti, per<br />

un totale di 830 presenti, di cui il 35% provenienti<br />

dall’estero, con una forte componente cinese, ma<br />

anche dall’area nordeuropea. La superficie espositiva<br />

ha occupato 16 padiglioni, rispetto ai 12 del<br />

2023. Oltre 120 e 500 tra top buyer e delegazioni<br />

internazionali, provenienti da 57 Paesi. Il DPE ha<br />

brillato forse di luce riflessa, almeno nella giornata<br />

mediana, ma potrebbe trovarsi nella strada giusta,<br />

lo stabiliranno le prossime edizioni. Un’evoluzione<br />

che potrebbe condurre la filiera dei gruppisti e della<br />

cogenerazione ad agglutinarsi sotto lo stesso tetto,<br />

magari fianco a fianco? Il DPE è stato affiancato<br />

da International Electricity Expo, che ha sancito il<br />

coinvolgimento massivo di ANIE Federazione. In<br />

merito, abbiamo interpellato Marco Vecchio, Direttore<br />

tecnico ANIE Federazione. «Sul tema della<br />

transizione l’interesse che abbiamo registrato è assoluto.<br />

Presenti tanti stakeholder, figure istituzionali,<br />

operatori, è un sistema che si sta muovendo<br />

in maniera coesa. Gli obiettivi sono sicuramente<br />

sfidanti, e il contributo dell’industria fornisce un<br />

sano realismo. Siamo portati a credere che le cose<br />

si bilanceranno. Qui, al DPE, si trova un pezzo importante<br />

della transizione, l’infrastruttura di rete a<br />

media e alta tensione, cabine, quadri, trasformatori,<br />

l’intera filiera della generazione distribuita. Il<br />

convegno sul “ruolo strategico delle infrastrutture<br />

nella transizione energetica” ha riunito al tavolo<br />

Arera, un’autorità che funziona bene, Terna, e-<br />

distribuzione e l’RSE. La regolazione del sistema<br />

elettrico fornisce stimoli al mercato. Di carne al<br />

fuoco ce n’è tanta. La flessibilità della rete, la sua<br />

resilienza e “smartizzazione”, l’elettrificazione».<br />

I protagonisti del DPE si sono ritrovati al padiglione<br />

A1. Sotto la luce dei riflettori di Baudouin abbiamo<br />

trovato il 12M33 G1650/5 common rail, capace<br />

di 1.470 kVa in continuo, che diventano 1.625 in<br />

standby. Il 12 cilindri (AxC 150x185 mm) si presta<br />

all’applicazione regina del data centre, che anche in<br />

Italia registra una forte crescita. La segmentazione<br />

di Baudouin va da 20 a 4.000 kVA, a 50 Hz. Hanno<br />

recentemente integrato i PSI i lean burn di Baudouin.<br />

Quelli di Socoges hanno portato il D34 in<br />

versione G-Drive Stage V da 60 kVA. Un predestinato<br />

a diventare il best seller della gamma, con una<br />

potenza calibrata sulle richieste degli Oem. Il D34<br />

è proposto soprattutto ai cantieri per il rental. Al<br />

DPE abbiamo sbirciato i primi dettagli della nuova<br />

gamma. Adesso la triade G2 ha il D18 da 30 kVA,<br />

il D24 da 50 kVA, e il D34, disponibile senza e<br />

con l’Scr (la versione emissionata è da 80 kVA). Il<br />

top sarà segmentato a 100 kVa con l’aggiornamento<br />

D34 Power Up, recentemente montato in versione a<br />

giri variabili dai trattori Goldoni. A proposito delle<br />

applicazioni off-highway, all’Eima presenteranno<br />

il DX5 da 200 kVA, che promette un invidiabile<br />

rapporto potenza-cilindrata, il DX 08, 7,6 litri, 300<br />

kVA prime power stage V, infine il DX12 11,1 litri,<br />

stage V da 400 kVA.<br />

Raywin è entrata stabilmente nell’ecosistema fieristico<br />

europeo. Questa edizione riminese ha riproposto<br />

l’accoppiata Bimotor-Valdinoci. Dalla presenza<br />

di Bimotor emerge la massima apertura a cogliere<br />

ogni opportunità, senza soffermarsi sulle singole<br />

soluzioni. In bella vista, i Raywin ad acqua (nove<br />

modelli) e aria (due mono e un bicilindrico), Stage<br />

V e IIIA, iscritti in un ventaglio di potenze da 6 a<br />

60 chilowatt meccanici al volano. Raywin presenterà<br />

un bicilindrico raffreddato ad acqua al MEE<br />

Dubai, espressamente concepito per le torri faro.<br />

Avoni è in rappresentanza di FPT Industrial, che<br />

TERRA<br />

propone al settore soluzioni Stage V, funzionanti<br />

anche ad Hvo. Da una “freschissima” collaborazione<br />

con Bastelli, azienda bolognese specializzata<br />

in silenziatori, ha preso corpo un powerpack, motorizzato<br />

dall’F28, con 55 kW, e dall’F36, da 105<br />

kW, entrambi in Stage V. L’allestimento di Avoni<br />

è comprensivo di serbatoio urea, quadro controllo,<br />

plug&pay.<br />

Ci spostiamo al KEY per incontrare uno degli attori<br />

pionieristici, presente dalla prima edizione del Key<br />

Energy: Tessari. Per il noleggio troviamo un 48<br />

kWe emissionato, un gruppo standby equipaggiato<br />

con un Man da 320 kWe, e un cogeneratore alimentano<br />

a metano, o biometano. Lato ETS spicca<br />

l’H4576, 16,8 litri a idrogeno, capace di 368 chilowatt<br />

meccanici. Intercettiamo, infine, un cameo di<br />

NGV Powertrain, sotto le insegne Enerblu. C’è<br />

lo stesso motore presentato a Hyvolution Parigi,<br />

nel 2023, sviluppato insieme a FEV Francia. Con<br />

Enerblu hanno unito le competenze, in una filiera<br />

italiana, declinata innanzitutto alla co- e trigenerazione<br />

a idrogeno. Enerblu persegue una visione<br />

d’insieme e ha investito in altre aziende, Costell e<br />

Stellar, specializzate nell’idrogeno. Lo sviluppo si è<br />

dunque focalizzato sullo stazionario, ma continuano<br />

a ricevere richieste di primo equipaggiamento<br />

per gli autobus. Sul mercato italiano si prospetta<br />

interessante l’opzione retrofit. Il 6 cilindri, siglato<br />

NGV-FP087 H2, ha una cilindrata di 8,7 litri (AxC<br />

117 x 135 millimetri).<br />

A sinistra, lo<br />

stand di FPT<br />

Industrial e Avoni<br />

al DPE. A fianco,<br />

Marco Monsurrò,<br />

presidente di<br />

Generazione<br />

Distribuita e<br />

di Europgen,<br />

in compagnia<br />

del Ministro<br />

dell’Ambiente e<br />

della Sicurezza<br />

Energetica, Gilberto<br />

Pichetto Fratin, in<br />

visita al padiglione<br />

A1 della fiera.<br />

17<br />

16<br />

23<br />

22<br />

Massimiliano Bonanni, General Manager<br />

Product Strategy di Kohler Engines, ci racconta<br />

le sfumature dell’energia, applicate al mondo<br />

dell’industria. Qualcuno ricorderà lo spot<br />

di una marca di televisori, negli anni ’80:<br />

«Facciamo scienza, non fantascienza».<br />

Questo è il senso del bagno nel dato di realtà.<br />

Termici, ibridi, idrogeno, elettrici, alternativi,<br />

visti alla luce del contesto ecosistemico<br />

A Reggio Emilia è una giornata di sole, un<br />

A Reggio Emilia è una giornata di sole, un<br />

A germoglio precoce di primavera che anticipa<br />

A germoglio precoce di primavera che anticipa<br />

Ail nostro arrivo. Quella che un tempo era la<br />

Ail nostro arrivo. Quella che un tempo era la<br />

ALombardini, dal 2007 è diventata una delle sedi di<br />

Kohler Engines, un’azienda che insieme a Power<br />

Systems, Home Energy, Kohler Uninterruptible<br />

Power, Clarke Energy, Curtis Instruments e Heila<br />

Technologies costituisce la divisione Kohler Energy<br />

del gruppo Kohler Co. A novembre è stato annunciato<br />

che entro la prima metà del <strong>2024</strong>, Kohler<br />

Energy passerà in <strong>maggio</strong>ranza sotto il fondo di investimento<br />

Platinum Equity; fino ad allora, Kohler<br />

Co. opererà come un’unica società. David Kohler<br />

rimarrà nel CdA. Dagli Stati Uniti, Matthew Louie,<br />

AD di Platinum Equity, ha inviato un chiaro segnale:<br />

«Non vediamo l’ora di lavorare con Brian Melka<br />

e il team di gestione per continuare a investire<br />

nell’azienda e massimizzarne il potenziale». Quale<br />

potenziale? Lo chiediamo a Massimiliano Bonanni,<br />

General Manager Product Strategy di Kohler<br />

Engines. Con lui non ci limitiamo alla didascalica<br />

rassegna di prodotto. Ci addentriamo tra le pieghe<br />

della transizione energetica.<br />

OGGI È DOMANI<br />

«Secondo Kohler, il futuro dell’energia è multidirezionale,<br />

poiché non esiste una soluzione unica e<br />

universale. Il mondo richiederà una pluralità di<br />

approcci per soddisfare una varietà di esigenze».<br />

E qui si va dritto al cuore della questione, amletica,<br />

almeno per i motoristi puri e duri. E il motore a<br />

combustione interna? «L’endotermico non è morto<br />

e continuerà ad essere uno dei pilastri del futuro<br />

multienergetico. Intendiamoci, l’elettrificazione<br />

ha senso e rivendica il proprio spazio in numerosi<br />

contesti. Prendiamo ad esempio un’automobile utilizzata<br />

per brevi tragitti. Se il proprietario dispone<br />

di impianti fotovoltaici e di una wallbox, allora un<br />

Bev rappresenta la scelta più sensata. Tuttavia, nel<br />

caso di veicoli pesanti, questa soluzione potrebbe<br />

essere più problematica a causa delle potenze, tempi<br />

ed energie di ricarica in gioco. Secondo me» precisa<br />

Bonanni, facendo vibrare le corde del dubbio<br />

che attanaglia una larga fetta degli addetti ai lavori,<br />

«non è disponibile energia sufficiente a convertire<br />

in elettrico l’intero parco circolante. Facciamo due<br />

calcoli approssimativi per chiarire il concetto».<br />

RICARICO IO O RICARICHI TU?<br />

«Dati i 40 milioni di veicoli che circolano sulle<br />

strade italiane (fonte: La Stampa, 4 aprile 2023),<br />

supponiamo che non vengano ricaricati quotidianamente<br />

ma ogni cinque giorni, ammettendo che<br />

abbiano un’autonomia sufficiente. Quindi, ogni<br />

giorno circa 8 milioni di auto necessiterebbero di<br />

essere collegate alla rete elettrica. Considerando<br />

un tempo medio di ricarica di 20 minuti ciascuno,<br />

distribuiti nell’arco delle 24 ore – il che implica<br />

che alle 2 del mattino qualcuno dovrebbe alzarsi<br />

per lasciare la colonnina al vicino di casa – ciò<br />

comporterebbe circa 100.000 veicoli collegati contemporaneamente<br />

a un supercharger V.3 da 250<br />

kW. Facendo una rapida stima, ciò significa che in<br />

queste condizioni sarebbero necessari 25 GW di potenza<br />

richiesta dalla rete. Per comprendere l’entità<br />

di questo dato, faccio due esempi. Un supercharger<br />

V.3 da 250 kW equivale alla potenza necessaria per<br />

oltre 80 unità abitative in un condominio, ciascuna<br />

con un contratto standard di 3 kW. I 25 GW<br />

corrispondono a circa il 20% in più della potenza<br />

elettrica lorda installata in Italia (fonte: Terna, dati<br />

statistici al 31 dicembre 2022). Questa stima è un<br />

eufemismo poiché, se per qualsiasi motivo il numero<br />

di veicoli contemporaneamente collegati dovesse<br />

raggiungere i 500.000, la potenza richiesta<br />

aumenterebbe istantaneamente a 125 GW, pari alla<br />

potenza lorda installata in Italia. L’infrastruttura<br />

non è un problema, poiché può essere costruita,<br />

ma la vera sfida risiede nell’assicurare una fonte<br />

energetica aggiuntiva. Sarà possibile soddisfarla<br />

unicamente con fonti rinnovabili? Forse sì, forse<br />

no. Le sfide legate alla densità e ai tempi di ricarica<br />

sono affrontabili e risolvibili. Il nodo cruciale<br />

rimane la fonte di energia. Ed è esattamente per<br />

questo motivo che, in queste condizioni, i motori<br />

a combustione interna non possono scomparire».<br />

ALTERNATIVO È BELLO. E COSTA<br />

«La soluzione? Avere altre alternative, magari<br />

KOHLER. Massimiliano Bonanni<br />

DATO DI<br />

REALTÀ<br />

terra<br />

Massimiliano<br />

Bonanni, di spalle,<br />

a sinistra, di profilo<br />

nella foto in alto, è<br />

il General Manager<br />

Product Strategies<br />

di Kohler Engines.<br />

Laurea magistrale<br />

in Ingegneria<br />

Meccanica<br />

all’Università<br />

di Modena,<br />

MBA all’UniBO,<br />

ha costruito il<br />

suo percorso<br />

professionale alla<br />

Kohler, dove è<br />

entrato 23 anni fa.<br />

meno efficaci ma almeno più immediate e sostenibili,<br />

e soprattutto attuabili. Una soluzione a portata<br />

di mano è l’Hvo, un olio vegetale idrotrattato derivato<br />

da scarti, che non entra in competizione con<br />

le coltivazioni destinate all’alimentazione, come invece<br />

fa il biodiesel. Ha due svantaggi, ovvero l’alto<br />

costo di produzione e la ridotta disponibilità. Ma<br />

permette una riduzione nelle emissioni totali di CO 2<br />

fino al 90%. È 100% fossil free e 100% riciclato,<br />

2<br />

fino al 90%. È 100% fossil free e 100% riciclato,<br />

2<br />

e può essere distribuito, gestito e immagazzinato<br />

come qualsiasi altro carburante convenzionale.<br />

L’Hvo non richiede investimenti, né all’Oem né<br />

all’infrastruttura. Stesso vantaggio che caratterizza<br />

anche gli e-fuel, che nonostante il più alto costo<br />

di produzione possono comunque contribuire alla<br />

decarbonizzazione».<br />

‘AUTO’ È PROPRIO IL PAPÀ?<br />

«Se il nostro obiettivo è ridurre le emissioni di CO 2 ,<br />

allora dobbiamo concentrarci su come migliorare<br />

l’efficienza complessiva dei veicoli. In questo contesto,<br />

l’elettrificazione, intesa come ibridizzazione,<br />

svolge un ruolo cruciale nell’ottimizzare la gestione<br />

dell’energia. Da un lato, consente il recupero<br />

di energia durante le fasi in cui il motore funge<br />

da freno (ad esempio, durante il rallentamento), e<br />

23<br />

22<br />

08·10<br />

MAGGIO<br />

<strong>2024</strong><br />

VADO E TORNO EDIZIONI<br />

www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste<br />

Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.<br />

in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />

Il meglio<br />

dei<br />

due mondi<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

ECCO L’INTERCITY ELETTRICO VOLVO,<br />

FOCUS SULL’URBINO 12 ELECTRIC<br />

RINNOVATO, I NUOVI ADAS DI DAIMLER<br />

BUSES, DENTRO LA FABBRICA FORSEE<br />

POWER, MOBILITY MOVE, VERSO NME<br />

APRILE N. 4 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

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OTTOBRE N. 10 - 2023<br />

ANNO 32°- euro 5,00<br />

e-leganza<br />

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leader<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

BATTERIE VS FUEL CELL ALLA RESA<br />

DEI CONTI, LE NOVITÀ MAN PER IL<br />

BUSWORLD, ISUZU CITIVOLT 12, VAN<br />

HOOL PER MARINO, LA STORIA DEL<br />

LUXURY BUS, FOCUS UK<br />

La nuova<br />

casa<br />

a due piani<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

I NUMERI DELLA CRISI CONDUCENTI,<br />

IL MOBILITY INNOVATION TOUR <strong>2024</strong>,<br />

LA RIPARTENZA (ELETTRICA) DI IIA, IL<br />

TURISMO SULLA VIA DELL’IDROGENO, LA<br />

SVIZZERA DEL FILOBUS, AIR CAMPANIA<br />

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GENNAIO N. 1 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

La riconquista<br />

dei<br />

quattromila<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

ANALISI E DETTAGLI DEL MERCATO<br />

BUS 2023, CROSSWAY VS MULTICLASS,<br />

RAPPORTO AUDIMOB, I NUMERI ITALIANI<br />

DELLA CARENZA CONDUCENTI, NEXT E<br />

L’AUTOBUS MODULARE, FILOBUS<br />

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Sinfonia<br />

di<br />

pianoforti<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

MINIBUS, MIDIBUS E FILOBUS: TUTTI I<br />

DATI (POSITIVI) DEL MERCATO ITALIA<br />

2023, 12 METRI ELETTRICI CONSIP A<br />

CONFRONTO, RIVOLUZIONE ADAS,<br />

AYATS HORIZON<br />

FEBBRAIO N. 2 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

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NOVEMBRE N. 11 - 2023<br />

ANNO 32°- euro 5,00<br />

È qui<br />

la<br />

festa<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

TUTTE LE NOVITÀ DEL BUSWORLD<br />

EUROPA 2023, I VINCITORI SBY <strong>2024</strong>,<br />

LA NOSTRA PROVA SU STRADA DEL SETRA<br />

S 515 HD, L’HYDRON DI RAMPINI<br />

E I SEI METRI ELETTRICI KING LONG<br />

VADO E TORNO EDIZIONI<br />

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Il<br />

re<br />

leone<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

IL MERCATO EUROPA IN CIFRE, LA<br />

CRESCITA DELL’ELETTRICO, IL NODO<br />

GARE DI SERVIZIO, ALTAS NOVUS CITY<br />

V7 IN ANTEPRIMA, ISUZU NOVO ULTRA,<br />

AMARCORD SUL TPL DI VENEZIA<br />

MARZO N. 3 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

“ABBONATI<br />

con lo sconto<br />

FIERA”<br />

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Il meglio<br />

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IN QUESTO NUMERO<br />

APRILE N. 4 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

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ANNO 32°- euro 5,00<br />

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DICEMBRE N. 12 - 2023<br />

ANNO 32°- euro 5,00<br />

La nuova<br />

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TURISMO SULLA VIA DELL’IDROGENO, LA<br />

SVIZZERA DEL FILOBUS, AIR CAMPANIA<br />

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GENNAIO N. 1 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

quattromila<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

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Sinfonia<br />

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FEBBRAIO N. 2 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

VADO E TORNO EDIZIONI<br />

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FEBBRAIO N. 2 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

FEBBRAIO N. 2 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

È qui<br />

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E I SEI METRI ELETTRICI KING LONG<br />

TURISMO SULLA VIA DELL’IDROGENO, LA<br />

TURISMO SULLA VIA DELL’IDROGENO, LA<br />

SVIZZERA DEL FILOBUS, AIR CAMPANIA<br />

SVIZZERA DEL FILOBUS, AIR CAMPANIA<br />

E I SEI METRI ELETTRICI KING LONG<br />

E I SEI METRI ELETTRICI KING LONG<br />

TURISMO SULLA VIA DELL’IDROGENO, LA<br />

TURISMO SULLA VIA DELL’IDROGENO, LA<br />

SVIZZERA DEL FILOBUS, AIR CAMPANIA<br />

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TURISMO SULLA VIA DELL’IDROGENO, LA<br />

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IN QUESTO NUMERO<br />

V7 IN ANTEPRIMA, ISUZU NOVO ULTRA,<br />

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MARZO N. 3 - <strong>2024</strong><br />

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Stand A56 C55<br />

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<strong>2024</strong>


Turismo<br />

Turismo<br />

Lunghezza mm 12.350 / 12.370<br />

Posti n. 55* / 53<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 315.750 / 347.500<br />

* 53 con pedana<br />

Lunghezza mm 13.350<br />

Posti n. 59*<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 322.500** / 333.750<br />

* 52 con pedana<br />

** anche versione a 328.750 €, sempre<br />

408 cv<br />

Lunghezza mm<br />

13.370 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Daf Mx13 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 388.750<br />

Lungh. mm 14.350 / 14.370 (6x2)<br />

Posti n. 63<br />

Motore/cv Daf Mx13 482 / 530<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 371.250* / 413.750<br />

* anche versione a 396.250 €, sempre<br />

482 cv<br />

Lunghezza mm<br />

15.370 (6x2)<br />

Posti n. 69<br />

Motore/cv Daf Mx13 530<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 410.000<br />

i6S su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 12.350<br />

Posti n. 55*<br />

Motore/cv Scania 410 / 450<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 315.000 / 323.750<br />

*50 con pedana<br />

Lunghezza mm<br />

15.350 (6x2)<br />

Posti n. 71<br />

Motore/cv Scania 450<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 370.000<br />

i6S integrale<br />

Lunghezza mm 12.350<br />

Posti n. 55*<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 321.250 / 326.250<br />

* 53 con pedana<br />

Lunghezza mm<br />

15.350 (6x2)<br />

Posti n. 71<br />

Motore/cv Daf Mx11 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 378.750<br />

MAN<br />

Lion’s Coach<br />

Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />

Posti n. 55 / 57<br />

Motore/cv Man / 420<br />

Trasm. mec. / automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 392.000 / 416.000<br />

Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 432.000 / 440.000<br />

MERCEDES<br />

Tourismo Rhd - M/2 Rhd<br />

Lunghezza mm 12.300 / 13.100<br />

Posti n. 51 / 55<br />

Motore/cv Om 470 / 422<br />

Trasm. mecc. Go 210 / rob. Go 250<br />

Prezzo euro 488.500 / 512.300<br />

Tourismo M/3 Rhd - L<br />

Lungh. mm<br />

14.100 / 15.100 (6x2)<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Om 470 / 422<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo euro 530.100 / 546.000<br />

Su tutti i Tourismo, sollevatore Prm a<br />

29.700 €. Toilette a 11.800 €<br />

NEOPLAN<br />

Tourliner<br />

Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />

Posti n. 55 / 57<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 424.000 / 448.000<br />

Lungh. mm<br />

13.361 / 13.901 (6x2)<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 464.000 / 472.000<br />

Cityliner<br />

Lungh. mm 12.240/12.990*/13.990*<br />

Posti n. 55 / 59 / 65<br />

Motore/cv Man 460 / 500 / 500<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo € 480.000/512.000/520.000<br />

* tre assi<br />

Skyliner<br />

Lunghezza mm<br />

14.000 (6x2)<br />

Posti n. 85<br />

Motore/cv Man / 500<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 720.000<br />

SCANIA<br />

Touring Hd<br />

Lunghezza mm 12.090<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Scania Dc13 / 410*<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 326.667<br />

* opzionale motore Scania Dc13 450 cv<br />

Lunghezza mm<br />

12.070 (6x2)<br />

Posti n. 63<br />

Motore/cv Scania Dc13 / 450<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 375.000<br />

SETRA<br />

S 511 Hd - S 515 Hd<br />

Lunghezza mm 10.500 / 12.300<br />

Posti n. 43 / 51<br />

Motore/cv Om 470 / 388 - 422<br />

Trasmissione<br />

mecc. Go-210<br />

Prezzo euro 452.000 / 500.600<br />

S 516 Hd/2 - Hd/3* - Hdh*<br />

Lungh. mm 13.100/13.100/13.300<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Om 470 / 422 - 422- 470<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo € 521.600/548.600/608.900<br />

* tre assi<br />

S 517 Hd - Hdh<br />

Lungh. mm 13.900 / 14.200 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Om 470 / 422 - 470<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo € 556.300 / 625.700<br />

S 531 Dt<br />

Lungh. mm<br />

14.000 (6x2)<br />

Posti n. 83<br />

Motore/cv Om 471 / 510<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo euro 736.800<br />

Su tutti i Setra (esclusi S 511 Hd, S 531<br />

Dt e gli Hdh) sollevatore Prm a 26.500 €.<br />

Su tutti i Setra (esclusi S 531 Dt e gli<br />

Hdh), toilette a 11.300 euro.<br />

TEMSA<br />

Hd 12 - 13<br />

Lungh. mm 12.276 / 13.076<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />

Trasmissione Zf Astronic - man.<br />

Prezzo € 296.000 / 325.000<br />

Maraton 12 - 13<br />

Lungh. mm 12.365 / 13.080<br />

Posti n. 53 / 57<br />

Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />

Trasmissione<br />

Zf - man.<br />

Prezzo € 337.000 / 344.000<br />

VAN HOOL<br />

Ex11* - Ex15**<br />

Lunghezza mm 10.700 / 12.480<br />

Posti n. 39 / 51<br />

Motore/cv Daf Mx11 / 341 - 408<br />

Trasm. Daimler Go / Zf Traxon<br />

Prezzo €<br />

Ex11L 230.000<br />

Ex11H 252.500<br />

Ex15L 231.000<br />

Ex15M 252.500<br />

Ex15H 255.000<br />

* disponibile in versione L ed H<br />

** disponibile in versione L, M ed H<br />

Ex16* - Ex17H<br />

Lungh. mm 13.260** / 14.220***<br />

Posti n. 63 / 65<br />

Motore/cv Daf Mx11-13 / 341 - 483<br />

Trasm.<br />

Prezzo €<br />

Daimler Go / Zf Traxon<br />

Ex16L 232.000<br />

Ex16M 255.000<br />

Ex16H 279.500<br />

Ex17H 284.500<br />

* disponibile in versione L, M ed H<br />

** Ex16H lungo 13.385 su tre assi (59<br />

posti)<br />

*** tre assi<br />

Astron Tx16 - Tx17 (6x2)<br />

Lunghezza mm 13.200 / 14.040<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 353.200 / 359.000<br />

Astronef Tx15-Tx16-Tx17 (6x2)<br />

Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040<br />

Posti n. 51 / 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 351.000/356.800/362.400<br />

48<br />

49


Altano Tx17-Tx18-Tx19 (6x2)<br />

Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040<br />

Posti n. 59 / 63 / 67<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 376.000/382.300/388.500<br />

Altano Tdx20-Tdx21 (6x2)<br />

Lungh. mm 13.560 / 14.590<br />

Posti n. 63 / 67<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 394.100 / 401.800<br />

Astromega Tdx25-Tdx27 (6x2)<br />

Lungh. mm 13.150 / 14.105<br />

Posti n. 81 / 89<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 440.000 / 451.700<br />

VDL<br />

Futura Fmd2<br />

Lungh. mm 12.875 / 13.475 / 14.845*<br />

Posti n. 57 / 61 / 67<br />

Motore/cv Daf 370 / 370 / 410<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 349.000 / 360.000 / 352.000<br />

* tre assi<br />

Il Futura Fmd2 da 14,8 metri è disponibile<br />

anche con pedana disabili e cambio<br />

automatico<br />

Futura Fhd2<br />

Lunghezza mm<br />

10.605 / 12.195* / 12.875* / 13.475<br />

Posti n. 43 / 53 / 57 / 61<br />

Motore/cv Daf 370 / 410 / 410 / 410<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo €<br />

352.000 / 374.000 / 380.000 / 386.000<br />

* disponibili anche con pedana disabili.<br />

Da 1 a 6 posti per carrozzine a bordo<br />

Lunghezza mm 13.945 / 14.845 (6x2)<br />

Posti n. 63 / 67<br />

Motore/cv Daf / 450<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 418.000 / 429.000<br />

Disponibili anche con pedana disabili e<br />

cambio automatico<br />

50<br />

Turismo<br />

Futura Fdd2<br />

Lunghezza mm 13.085 / 14.145 (6x2)<br />

Posti n. 79 / 91<br />

Motore/cv Daf / 530<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 710.000 / 721.000<br />

Disponibile anche con rampa disabili e<br />

cambio automatico<br />

VOLVO<br />

9700<br />

Lunghezza mm 12.400 / 13.100<br />

Posti n. 55 / 57<br />

Motore/cv Volvo D13K 430 / 420<br />

Trasmissione<br />

-Volvo I-Shift<br />

Prezzo euro 368.000 / 377.000<br />

Lungh. mm 13.100/13.900/15.000 (6x2)<br />

Posti n. 59 / 63 / 65<br />

Motore/cv Volvo D13K 460<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift<br />

Prezzo € 390.000 / 398.000 / 407.000<br />

9900<br />

Lunghezza mm 12.400<br />

Posti n. 53<br />

Motore/cv Volvo D13K 460<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift<br />

Prezzo euro 382.000<br />

Lungh. mm 13.100 / 13.900 (6X2)<br />

Posti n. 57 / 61<br />

Motore/cv Volvo D13K 460<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift<br />

Prezzo euro 402.000 / 415.000<br />

periodico di cultura,<br />

economia e tecnica<br />

fondato nel 1991<br />

Direttore responsabile<br />

Stefano Agnellini<br />

Coordinatore redazionale<br />

Riccardo Schiavo<br />

In redazione<br />

Fabio Butturi, Ornella Cavalli,<br />

Fabrizio Dalle Nogare,<br />

Stefano Eliseo, Fabio Franchini,<br />

Cristina Scuteri, Luca Vitali<br />

Hanno collaborato<br />

Bruno Boni, Mario Bassoli, Dante<br />

Ferrari, Claudio Frutti, Ivan Poli,<br />

Ugo Righi, Fabio Terni<br />

Informazioni sulle gare pubbliche<br />

fornite dalla Roga Italia<br />

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Impaginazione e grafica<br />

Marco Zanusso<br />

Gestione editoriale<br />

Fabio Zammaretti<br />

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ZF fornisce componenti per gli autobus urbani di ultima generazione. Il nuovo assale elettrico a portale<br />

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