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CONFRONTO Bus urbani 12 metri a idrogeno<br />
Iveco Bus E-Way H2<br />
Sono pronto!<br />
Fresco di lancio, l’E-Way H2 deriva dall’omologo Bev (anche se<br />
è oggi disponibile solo in versione 12 metri) ed è frutto della<br />
collaborazione con Hyundai. Autonomia dichiarata? 450 km<br />
Presentato in occasione dell’ultimo<br />
Busworld di Bruxelles, l’Iveco E-<br />
Way deriva direttamente dall’autobus<br />
a batterie di produzione francese ed<br />
integra le tecnologie della multinazionale<br />
sudcoreana Hyundai Motor Company, rappresentata<br />
da Htwo, il brand attivo nelle<br />
tecnologie a idrogeno basate su sistemi a<br />
celle a combustibile per tutto il gruppo.<br />
L’E-Way, quindi, mantiene tutte le caratteristiche<br />
costruttive e di allestimento già<br />
viste sui Bev, ridistribuendo tra tetto e vano<br />
motore i diversi componenti di trazione.<br />
Sul tetto trovano posto anteriormente i<br />
gruppi di gestione termica della fuel cell e<br />
della batteria, seguiti dall’impianto di cli-<br />
Sul tetto trovano<br />
posto anteriormente<br />
i gruppi di gestione<br />
termica della fuel<br />
cell e della batteria,<br />
seguiti dall’impianto<br />
di climatizzazione a<br />
pompa di calore ad<br />
anidride carbonica;<br />
poi i serbatoi di<br />
idrogeno, costituiti<br />
da quattro bombole<br />
tipo 3 capaci di<br />
poco più di 31 kg<br />
di gas, e in fondo il<br />
gruppo di raffreddamento<br />
dei sistemi di<br />
trazione.<br />
matizzazione a pompa di calore ad anidride<br />
carbonica; più dietro i serbatoi di idrogeno,<br />
costituiti da quattro bombole tipo 3 (liner in<br />
alluminio rivestiti da fibra di carbonio) capaci<br />
di poco più di 31 kg di gas, e in fondo<br />
il gruppo di raffreddamento dei sistemi di<br />
trazione. Nel vano motore rimangono fuel<br />
cell, inverter e convertitori, più una batteria<br />
Nmc da 69 kWh disposta trasversalmente,<br />
sviluppata in ambito Fpt (la stessa che, in<br />
numero <strong>maggio</strong>re, equipaggia gli autobus<br />
elettrici a marchio Iveco).<br />
Sale in cattedra il software<br />
Il motore è il Siemens Elfa 3 (gruppo Cummins)<br />
da ben 310 kW di potenza di picco<br />
e 3.000 Nm di coppia massima, alimenta-<br />
to grazie ad un sistema ibrido gestito dal<br />
nuovo software (eVeCoP: electric Vehicle<br />
Control Platform) in grado ottimizzare i<br />
flussi energetici provenienti dalla fuel cell<br />
e dalla batteria. Il veicolo risulta così in<br />
grado di superare pendenze importanti e<br />
di raggiungere un’autonomia di 450 km in<br />
normali condizioni di esercizio.<br />
Il rifornimento dell’idrogeno, che richiede<br />
circa quindici minuti, viene eseguito attraverso<br />
il bocchettone posizionato sopra la<br />
ruota anteriore destra, mentre l’eventuale<br />
ricarica della batteria (o l’utilizzo della<br />
funzione di precondizionamento all’uscita)<br />
avviene tramite la presa Ccs2 alloggiata<br />
dietro la terza porta (se presente).<br />
L’assale anteriore è l’Iveco Ri 75 a ruote<br />
indipendenti, mentre<br />
il ponte posteriore<br />
è l’onnipresente<br />
Zf Av133,<br />
qui con un rapporto<br />
al ponte di 7,36.<br />
La frenatura è a<br />
controllo elettronico,<br />
supportata<br />
dal rallentamento<br />
del motore elettrico<br />
(con funzione<br />
di generatore) attivato<br />
sia dal pedale<br />
del freno sia da<br />
una levetta a cruscotto.<br />
Il freno di<br />
stazionamento è di<br />
tipo elettrico.<br />
La struttura è realizzata<br />
mediante<br />
imbullonaggio<br />
delle cinque parti<br />
strutturali costituenti<br />
il veicolo<br />
(fronte, retro,<br />
fiancate, tetto) realizzate<br />
in profili di acciaio inox saldati<br />
tra loro, assemblate assieme al pianale<br />
in acciaio, il quale viene sottoposto integralmente<br />
a cataforesi. La struttura così<br />
ottenuta risponde a tutte le principali normative<br />
sulla resistenza al ribaltamento ed<br />
agli urti (R66 R29 R93) per quanto esse<br />
non siano obbligatorie sugli autobus urbani.<br />
I rivestimenti sono in acciaio inox e<br />
materiale plastico, con vetrature incollate<br />
disponibili in due gradazioni di grigio, con<br />
o senza parte superiore apribile, a vetrocamera<br />
o a vetro singolo.<br />
La firma di Iveco<br />
Anche internamente mantiene tutte le specificità<br />
di allestimento degli autobus Iveco,<br />
con pannellature interne in laminato<br />
plastico, gusci passaruota in materiale plastico<br />
termoformato, corrimani in acciaio<br />
inox o laccati a scelta del cliente. I sedili<br />
passeggeri sono fissati prevalentemente<br />
alle pareti e possono essere configurati<br />
con diverse disposizioni, con il posto<br />
carrozzella indifferentemente a sinistra di<br />
fronte alla porta centrale o a destra, subito<br />
davanti ad essa.<br />
L’ E-Way H2 è al momento disponibile<br />
soltanto della lunghezza di dodici metri, a<br />
due o tre porte, mentre non è dato sapere<br />
se seguiranno anche altre delle lunghezze<br />
già presenti nelle varianti a batteria. La capacità<br />
massima della versione dodecametrica<br />
a tre porte, a detta dei vertici Iveco,<br />
dovrebbe superare anche i cento passeggeri,<br />
a seconda logicamente degli allestimenti<br />
richiesti e delle normative nazionali di<br />
immatricolazione sui pesi limite. Un dato<br />
che, se fosse confermato, lo porterebbe ai<br />
vertici della categoria.<br />
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