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Autobus maggio 2024

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CONFRONTO Bus urbani 12 metri a idrogeno<br />

Iveco Bus E-Way H2<br />

Sono pronto!<br />

Fresco di lancio, l’E-Way H2 deriva dall’omologo Bev (anche se<br />

è oggi disponibile solo in versione 12 metri) ed è frutto della<br />

collaborazione con Hyundai. Autonomia dichiarata? 450 km<br />

Presentato in occasione dell’ultimo<br />

Busworld di Bruxelles, l’Iveco E-<br />

Way deriva direttamente dall’autobus<br />

a batterie di produzione francese ed<br />

integra le tecnologie della multinazionale<br />

sudcoreana Hyundai Motor Company, rappresentata<br />

da Htwo, il brand attivo nelle<br />

tecnologie a idrogeno basate su sistemi a<br />

celle a combustibile per tutto il gruppo.<br />

L’E-Way, quindi, mantiene tutte le caratteristiche<br />

costruttive e di allestimento già<br />

viste sui Bev, ridistribuendo tra tetto e vano<br />

motore i diversi componenti di trazione.<br />

Sul tetto trovano posto anteriormente i<br />

gruppi di gestione termica della fuel cell e<br />

della batteria, seguiti dall’impianto di cli-<br />

Sul tetto trovano<br />

posto anteriormente<br />

i gruppi di gestione<br />

termica della fuel<br />

cell e della batteria,<br />

seguiti dall’impianto<br />

di climatizzazione a<br />

pompa di calore ad<br />

anidride carbonica;<br />

poi i serbatoi di<br />

idrogeno, costituiti<br />

da quattro bombole<br />

tipo 3 capaci di<br />

poco più di 31 kg<br />

di gas, e in fondo il<br />

gruppo di raffreddamento<br />

dei sistemi di<br />

trazione.<br />

matizzazione a pompa di calore ad anidride<br />

carbonica; più dietro i serbatoi di idrogeno,<br />

costituiti da quattro bombole tipo 3 (liner in<br />

alluminio rivestiti da fibra di carbonio) capaci<br />

di poco più di 31 kg di gas, e in fondo<br />

il gruppo di raffreddamento dei sistemi di<br />

trazione. Nel vano motore rimangono fuel<br />

cell, inverter e convertitori, più una batteria<br />

Nmc da 69 kWh disposta trasversalmente,<br />

sviluppata in ambito Fpt (la stessa che, in<br />

numero <strong>maggio</strong>re, equipaggia gli autobus<br />

elettrici a marchio Iveco).<br />

Sale in cattedra il software<br />

Il motore è il Siemens Elfa 3 (gruppo Cummins)<br />

da ben 310 kW di potenza di picco<br />

e 3.000 Nm di coppia massima, alimenta-<br />

to grazie ad un sistema ibrido gestito dal<br />

nuovo software (eVeCoP: electric Vehicle<br />

Control Platform) in grado ottimizzare i<br />

flussi energetici provenienti dalla fuel cell<br />

e dalla batteria. Il veicolo risulta così in<br />

grado di superare pendenze importanti e<br />

di raggiungere un’autonomia di 450 km in<br />

normali condizioni di esercizio.<br />

Il rifornimento dell’idrogeno, che richiede<br />

circa quindici minuti, viene eseguito attraverso<br />

il bocchettone posizionato sopra la<br />

ruota anteriore destra, mentre l’eventuale<br />

ricarica della batteria (o l’utilizzo della<br />

funzione di precondizionamento all’uscita)<br />

avviene tramite la presa Ccs2 alloggiata<br />

dietro la terza porta (se presente).<br />

L’assale anteriore è l’Iveco Ri 75 a ruote<br />

indipendenti, mentre<br />

il ponte posteriore<br />

è l’onnipresente<br />

Zf Av133,<br />

qui con un rapporto<br />

al ponte di 7,36.<br />

La frenatura è a<br />

controllo elettronico,<br />

supportata<br />

dal rallentamento<br />

del motore elettrico<br />

(con funzione<br />

di generatore) attivato<br />

sia dal pedale<br />

del freno sia da<br />

una levetta a cruscotto.<br />

Il freno di<br />

stazionamento è di<br />

tipo elettrico.<br />

La struttura è realizzata<br />

mediante<br />

imbullonaggio<br />

delle cinque parti<br />

strutturali costituenti<br />

il veicolo<br />

(fronte, retro,<br />

fiancate, tetto) realizzate<br />

in profili di acciaio inox saldati<br />

tra loro, assemblate assieme al pianale<br />

in acciaio, il quale viene sottoposto integralmente<br />

a cataforesi. La struttura così<br />

ottenuta risponde a tutte le principali normative<br />

sulla resistenza al ribaltamento ed<br />

agli urti (R66 R29 R93) per quanto esse<br />

non siano obbligatorie sugli autobus urbani.<br />

I rivestimenti sono in acciaio inox e<br />

materiale plastico, con vetrature incollate<br />

disponibili in due gradazioni di grigio, con<br />

o senza parte superiore apribile, a vetrocamera<br />

o a vetro singolo.<br />

La firma di Iveco<br />

Anche internamente mantiene tutte le specificità<br />

di allestimento degli autobus Iveco,<br />

con pannellature interne in laminato<br />

plastico, gusci passaruota in materiale plastico<br />

termoformato, corrimani in acciaio<br />

inox o laccati a scelta del cliente. I sedili<br />

passeggeri sono fissati prevalentemente<br />

alle pareti e possono essere configurati<br />

con diverse disposizioni, con il posto<br />

carrozzella indifferentemente a sinistra di<br />

fronte alla porta centrale o a destra, subito<br />

davanti ad essa.<br />

L’ E-Way H2 è al momento disponibile<br />

soltanto della lunghezza di dodici metri, a<br />

due o tre porte, mentre non è dato sapere<br />

se seguiranno anche altre delle lunghezze<br />

già presenti nelle varianti a batteria. La capacità<br />

massima della versione dodecametrica<br />

a tre porte, a detta dei vertici Iveco,<br />

dovrebbe superare anche i cento passeggeri,<br />

a seconda logicamente degli allestimenti<br />

richiesti e delle normative nazionali di<br />

immatricolazione sui pesi limite. Un dato<br />

che, se fosse confermato, lo porterebbe ai<br />

vertici della categoria.<br />

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