Libro Bianco del trasporto ADR in Italia - Vol. 3

Capitolo 4
BRAND ADR IN ITALIA
INTRODUZIONE
Capitolo 4
BRAND ADR IN ITALIA
INTRODUZIONE
rezza, mentre l’aspetto economico dell’assistenza deve essere secondario.
L’attenta analisi dei dati che seguono fa emergere che nonostante Iveco sia al primo posto
in tutte le aree Nielsen e in ogni regione del Paese, vi sono aree dove grazie al lavoro dei concessionari
alcuni brand sono maggiormente presenti: in Basilicata e Calabria, per esempio,
Scania sfiora il 20% e Volvo il 10%. In Abruzzo e Umbria Iveco ha uno share superiore al 66%, in
Valle d’Aosta – ma i numeri sono esigui – Scania, Volvo e Man vantano quasi il 16% ciascuna.
Dopo aver analizzato il parco veicoli cisterna ADR in funzione della diffusione sul territorio,
dell’età e della tipologia aziendale (conto proprio o conto terzi), ci soffermiamo ora
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sui brand, ovvero i costruttori di veicoli. Per ciò che attiene gli autocarri è stato possibile
estrarre le informazioni dalle registrazioni presso il MIT, ma ciò si è rivelato impossibile
per il mezzo trainato, ovvero rimorchi/semirimorchi: troppo lacunosi e difformi i dati, per
cui anziché fornire informazioni non attendibili o verificate si è preferito astenersi dalla
pubblicazione, rimandando questo importante censimento ad ulteriori aggiornamenti
con dati più omogenei e conformi.
Per quanto riguarda gli autocarri il costruttore che detiene la leadership in termini di penetrazione
sul circolante è Iveco. La sua quota nei veicoli cisterna ADR è oggi del 56,3 per cento. A
Nel caso dei rimorchi/semirimorchi il noleggio rappresenta già una valida alternativa, e dunque
le quote di mercato in futuro dipenderanno anche dalla capacità di costruttori e conces-
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seguire troviamo Scania con il 14,2 per cento e Daf con il 6,3 per cento, numeri che si discosta-
sionari di offrire questo tipo di servizio soprattutto per chi opera nel mondo petrolifero. Nel
no da quelli del mercato complessivo under e over 16 tonnellate.
caso degli autocarri e in genere dei veicoli pesanti, al di là dei controversi Regolamenti, appare
Il costruttore nazionale nella fascia 5,01-16 tons nel 2023 ha immatricolato il 53,5 per cento dei
oggi improbabile un utilizzo esteso di questa logica di fruizione e possesso. Le specificità e le
veicoli, seguita da Isuzu al 16,4 e da Fuso al 7,6. Nel segmento over 16, invece, Iveco si è fermata
particolarità dei veicoli cisterna ADR ne abbassano il valore residuo, rendendo il business
poco sotto il 30 per cento. Alla piazza d’onore Volvo con il 13,9%, seguita dall’altro marchio
poco interessante.
scandinavo, Scania, al 13,7%. Daf ha archiviato un 11,6%, superando di poco Mercedes-Benz
che si attesta all’11,3. Quote inferiori al 10% per gli altri costruttori.
Questo Libro Bianco si sofferma anche sul brand dei serbatoi, prendendo in considerazione
l’insieme dei veicoli cisterna ADR. Sono solo due i costruttori che detengono nella Penisola
Lecito affermare che in un settore altamente specializzato come è quello del trasporto merci
una quota superiore al 10%: Sacim e OMPS Macola. Il resto del mercato lo fanno una mol-
pericolose valgono regole differenti rispetto a quelle che dominano il mercato nel suo insie-
titudine di piccoli allestitori, spesso operanti in bacini circoscritti. Un contesto tipicamente
me. La differenza la fanno la capacità del costruttore di soddisfare un Regolamento, quello
italiano, frequente anche in altri segmenti di trasporto e distribuzione specializzata.
dell’ADR, molto complesso, e soprattutto quella del dealer di interfacciarsi con gli operatori
Da precisare infine che nell’insieme ‘altro’ sono confluiti non soltanto i costruttori che hanno
del comparto, comprendendone le esigenze. Dealer che, non va dimenticato, devono offrire
immatricolato meno di 20 unità, ma anche i serbatoi per i quali non è stato possibile risalire
anche un servizio post-vendita dedicato, impeccabile in termini di celerità, affidabilità, sicu-
al dato certo.