li del trasporto su strada, garantendo allo stesso tempo la sicurezza stradale, sono obiettivi essenziali della politica comune dei trasporti. In questo senso, cercando di calibrare diversi aspetti fra quelli ambientali, sviluppo economico, concorrenzialità leale, sicurezza della circolazione e salvaguardia infrastrutturale, con il nuovo testo si persegue il fine di razionalizzare le norme attuali incoraggiando, in sostanza, la <strong>maggio</strong>r capacità di carico a fronte dell’impiego di mezzi più efficienti e meno inquinanti. Nella proposta, infatti, viene previsto di accordare peso e dimensioni aggiuntivi a quei mezzi che utilizzano tecnologie a emissioni zero, incentivando la costruzione di cabine più aerodinamiche e altri dispositivi per il risparmio energetico che, di per sé, aumenterebbero le dimensioni, ma soprattutto la tara dei veicoli stessi. Le tematiche più rilevanti Tra le numerose tematiche affrontate nella proposta di modifica, le seguenti sono le più rilevanti: • particolare attenzione viene riservata a prescrizioni sul rafforzamento dell’applicazione della normativa che studia strumenti fondamentali per ridurre gli oneri amministrativi e prevenire distorsioni della concorrenza. Più nel dettaglio con tale iniziativa si vuole perseguire il fine di semplificare le procedure per ottenere autorizzazioni per il trasporto dei c.d. “carichi indivisibili” (riconosciuto come un importante segmento di mercato connesso a settori strategici per l’Unione) nelle particolari condizioni di eccezionalità, per i quali si richiede agli Stati un <strong>maggio</strong>r coordinamento per evitare condizioni divergenti, a parità di obiettivo, e garantire prescrizioni nazionali adeguate e non discriminatorie, sollecitando l’istituzione di un sistema trasparente, equilibrato e di facile utilizzo per l’ottenimento delle autorizzazioni; • si è verificata la necessità che gli Stati membri fondino a livello nazionale un unico sistema elettronico di informazione e comunicazione contenente tutte le informazioni pertinenti relative alle condizioni operative e amministrative per il trasporto di carichi indivisibili e per l’uso di sistemi modulari europei, consentendo così agli operatori del settore di ottenere le informazioni e di presentare per via elettronica la domanda per il rilascio delle autorizzazioni al transito; • la proposta insiste poi sulla necessità di potenziare la fase di verifica e accertamento, anche attraverso opportuni sistemi tecnologici, dei sovraccarichi e, più in generale, del rispetto della normativa, garantendo la piena e non falsata concorrenza tra gli operatori, nonché l’eliminazione dei rischi per la sicurezza stradale e per le L’immagine qui sotto è tratta dal volume La rivoluzione della mobilità sostenibile parte dalle autostrade sicure, digitali, decarbonizzate, © 2023 Il Sole 24 Ore S.p.A. L'eurodeputata Isabel García Muñoz. 1 Annuario statistico 2022 (europa.eu). 2 https://commission. europa.eu/strategy-andpolicy/priorities-2019-<strong>2024</strong>/ european-green-deal_it 3 A norma dell'articolo 91, paragrafo 1, lett. a) del TFUE, l'UE ha il potere di stabilire norme comuni applicabili ai trasporti internazionali tra gli Stati membri o in transito sul territorio di uno o più Stati membri. 4 Per approfondimenti sulla relazione al seguente link https://www.europarl. europa.eu/doceo/document/ TRAN-PR-754850_EN.pdf è consultabile il draft report della Relatrice Muñoz. infrastrutture stradali posti dai veicoli che superano illecitamente i pesi o le dimensioni utilizzabili. A tal fine vengono stabiliti nella proposta i criteri per definire il livello minimo obbligatorio di controlli che gli Stati membri devono effettuare, prevedendo inoltre che gli stessi istituiscano regimi di politiche di accesso intelligente; • si è inoltre previsto che i Paesi dell’UE possano consentire la possibilità, ma non l’obbligo, della circolazione degli EMS - European Modular System - meglio conosciuti come “mega camion” - con una capacità di carico sostanzialmente <strong>maggio</strong>re. Per quanto riguarda le strade sulle quali le combinazioni dei veicoli potrebbero circolare, i Paesi potrebbero avere l’onere dell’effettuazione di una valutazione preventiva di impatto sulla sicurezza stradale, sulle infrastrutture, sulla cooperazione modale e sull’ambiente; • risulta, infine, opportuno evidenziare anche che la proposta di modifica prevede l’inserimento di una clausola di emergenza che consenta temporaneamente la circolazione di veicoli pesanti che superino i pesi e/o le dimensioni massimi ammessi, con lo scopo di garantire la continuità della fornitura dei beni e dei servizi primari e assicurare una risposta rapida del settore del trasporto su strada a qualsiasi crisi (es. catastrofi naturali, pandemie, conflitti militari, danni infrastrutturali, ecc.), sempre nel rispetto però dell’interesse pubblico e a condizione che la si curezza stradale non venga compromessa. Per quel che attiene gli sviluppi di tale proposta, nel marzo scorso il Parlamento europeo, con 330 voti favorevoli, 207 contrari e 74 astensioni, ha sostenuto la posizione della Commissione europea sulla modifica della Direttiva stessa, ritenuta strategica e decisiva ai fini della decarbonizzazione del trasporto merci su strada. La principale relatrice del provvedimento nel Parlamento europeo, l’eurodeputata Isabel García Muñoz 4 del gruppo dei socialisti europei, in un comunicato stampa la stessa ha dichiarato «che le nuove regole creeranno condizioni e incentivi reali affinché le Aziende passino ai camion a emissioni zero e renderanno il traffico merci su strada più sostenibile e sicuro. I veicoli a emissioni zero devono diventare la spina dorsale del trasporto stradale». La stessa eurodeputata ha anche ribadito quanto sia importante garantire che lo stesso carico possa essere trasportato con meno veicoli, meno viaggi e meno emissioni. In conclusione, certamente la relazione della plenaria votata definisce la posizione del Parlamento in vista dei negoziati con il Consiglio UE. Tuttavia, il Parlamento conclude i lavori nel mese di aprile, mentre il Consiglio non ha ancora concordato la sua posizione negoziale, che verrà discussa in seguito a livello di Trilogo interistituzionale (Commissione, Parlamento, Consiglio). La decisione finale sarà, quindi, probabilmente presa nel corso della prossima legislatura europea. nn Infrastrutture&Mobilità 38 5/<strong>2024</strong> <strong>leStrade</strong> <strong>leStrade</strong> 5/<strong>2024</strong> 39