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leStrade n. 1597 maggio 2024

PONTI&VIADOTTI Il Gemello digitale del Colle Isarco, la nuova vita del viadotto INFRASTRUTTURE Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali

PONTI&VIADOTTI
Il Gemello digitale del Colle Isarco, la nuova vita del viadotto

INFRASTRUTTURE
Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali

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Rappresentazione grafica<br />

delle curve di decadimento<br />

(vita utile) di una<br />

pavimentazione stradale.<br />

Scenari<br />

La strada verso il futuro<br />

della mobilità sostenibile<br />

L’utilizzo di un conglomerato riciclato a freddo con emulsione<br />

bituminosa. Obiettivo: <strong>maggio</strong>r durabilità del materiale di fondazione<br />

Per la prima Stazione Appaltante d’Italia, ovvero<br />

Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo<br />

FS Italiane), la mission si fonda quasi esclusivamente<br />

sull’incremento dei livelli di servizio ed<br />

ammodernamento delle infrastrutture viarie, per<br />

cui la qualità della sovrastruttura stradale rappresenta<br />

un costante oggetto di studio e spunto<br />

di riflessioni.<br />

Sul cosiddetto “pacchetto” stradale grava, infatti,<br />

l’onere di resistere a considerevoli carichi concentrati<br />

dei mezzi di trasporto che vi transitano<br />

quotidianamente, all’usura, al degrado da parte<br />

di agenti fisico-chimici, alle dilatazioni termiche<br />

e deve nel contempo consentire un’ottimale aderenza<br />

degli pneumatici.<br />

Pertanto, gli strati che lo compongono sono sottoposti,<br />

con cadenza regolare, ad attività di manutenzione:<br />

il caso più frequente è quello della<br />

scarifica e ripristino dello strato di asfalto usurato;<br />

ma esiste anche il problema del gelo e della<br />

neve (nelle zone fredde o di alta montagna, ad<br />

esempio), fonte di potenziali scenari di pericolo<br />

per perdita di aderenza dei mezzi gommati, che<br />

viene affrontato per mezzo di spazzatrici o tramite<br />

il metodo preventivo dello spargimento di sale.<br />

Da un punto di vista ambientale, il progetto classico<br />

di una sovrastruttura stradale viene ripensato,<br />

specie con l’entrata in vigore del D.Lgs.<br />

36/2023, promuovendo la transizione tecnologica<br />

ed ecologica attraverso innovazioni tese a<br />

rendere le infrastrutture più sicure, intelligenti e<br />

anche più sostenibili.<br />

È ormai chiaro che le tradizionali pavimentazioni<br />

stradali in asfalto, cemento o pietra naturale non<br />

sono compatibili con il tema della sostenibilità.<br />

Né tantomeno è pensabile mantenere nel tempo<br />

soluzioni deteriorabili, che necessiterebbero di<br />

continue manutenzioni, aperture di cantieri, spostamento<br />

di mezzi e macchine movimento terra,<br />

con relativo aumento di CO2.<br />

Il concetto di manutenzione è, in un certo senso,<br />

il corollario del ben dimostrato teorema della<br />

vita utile di una pavimentazione.<br />

A riguardo, si riporta di seguito uno dei tanti gra-<br />

Cristiano Fogliano 1 ,<br />

Stefano C. Iacona 2 ,<br />

Nicola Dinnella 3<br />

1<br />

Ingegnere -<br />

Responsabile Tecnico e<br />

Nuove Costruzioni – Anas<br />

Struttura Territoriale Sicilia<br />

(Sezione di Messina)<br />

2<br />

Ingegnere -<br />

Responsabile<br />

Manutenzione – Anas<br />

Struttura Territoriale<br />

Sicilia (Area Gestione Rete<br />

Catania)<br />

3<br />

Ingegnere - Responsabile<br />

Area Gestione Rete<br />

Catania – Anas Struttura<br />

Territoriale Sicilia (Area<br />

Gestione Rete Catania)<br />

fici disponibili in letteratura. Banalmente spiegato,<br />

significa che fare domani quello che si<br />

dovrebbe fare oggi è molto più oneroso per le<br />

Amministrazioni – dunque in ultima analisi per il<br />

cittadino – e penalizzante per l’utenza [1].<br />

Alcune tecniche di recupero<br />

e riutilizzo dei materiali<br />

Le pavimentazioni stradali di ultima generazione<br />

ripartono dalla natura, avvalendosi della materia<br />

più antica al mondo: l’argilla, capace di conferire<br />

aderenza superficiale e riduzione delle emissioni<br />

sonore.<br />

Grazie alle innovazioni nella scienza dei materiali<br />

da costruzione, questo elemento non viene sottratto<br />

all’ambiente, ma si veicola attraverso processi<br />

di rigenerazione produttiva, come ben insegna<br />

il sistema dell’economia circolare.<br />

L’argilla espansa è utilizzata nei lavori di rigenerazione<br />

in sito a caldo, in percentuale massima<br />

del 10%, sul peso degli aggregati, per conferire<br />

alle pavimentazioni stradali elevate caratteristiche<br />

di aderenza superficiale (C.A.T. > 57).<br />

Altra sua importante funzione è quella di stabi-<br />

Nanoplatelets di grafene (GNP)<br />

lizzare la miscela bituminosa evitando accumuli<br />

di parti fini, e regolando la distribuzione del bitume.<br />

Aggiungere argilla espansa, consente l’impiego<br />

di percentuali di legante più grandi, senza<br />

rischi di rifluimento e migliora le caratteristiche<br />

chimico-fisiche del conglomerato risultante per<br />

il suo elevato potere tampone.<br />

Il riciclaggio a caldo con argilla espansa è applicabile<br />

sia per le pavimentazioni a struttura chiusa<br />

che per quelle drenanti.<br />

Tuttavia, in termini di ciclo di vita, l’esecuzione<br />

dei lavori di manutenzione di una pavimentazione<br />

con tecnologie innovative e circolari che consentano<br />

il completo riciclo dei conglomerati bituminosi<br />

a temperature ridotte, genera un risparmio<br />

fino al 40% delle emissioni di CO2 equivalente rispetto<br />

a lavori eseguiti con i metodi a caldo tradizionalmente<br />

adottati, oltre a ridurre la pressione<br />

sul capitale naturale per la produzione di bitume<br />

e aggregati vergini [2]. Oggi ,però meno del 20%<br />

dei conglomerati posati in opera in Italia sono prodotti<br />

a basse temperature o con bitumi modificati<br />

e solo il 25% dei 9,5 milioni di tonnellate di conglomerato<br />

bituminoso da recupero generato ogni<br />

Infrastrutture&Mobilità<br />

46 5/<strong>2024</strong> <strong>leStrade</strong><br />

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