Novità Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali Miglioramento delle condizioni di sicurezza in galleria con la nuova barriera NDBA Tunnel, progettata e realizzata da Anas Questo articolo descrive le caratteristiche tecniche più significative della nuova barriera di sicurezza in calcestruzzo NDBA Tunnel, progettata e realizzata interamente da Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) al fine di incrementare la sicurezza delle gallerie stradali. Nell’anno 2023 la barriera ha superato i crash test TB11 e TB81 prescritti dalla normativa europea EN 1317 dando luogo ad una larghezza operativa W2 e garantendo il corretto reindirizzamento dei veicoli in svio. In accordo agli esiti delle sperimentazioni effettuate in condizione d’urto simili o assimilabili a quelle reali, la nuova barriera di sicurezza può essere installata ad una distanza inferiore o uguale a 70 centimetri dal paramento interno di gallerie esistenti o di nuova realizzazione. Introduzione I dati di incidentalità riguardanti strade italiane, cinesi e norvegesi mostrano che il rischio di incorrere in un incidente in tratti in galleria è inferiore rispetto a quello che si presenta in tratti a cielo aperto ma le conseguenze sono spesso più gravi e talvolta addirittura catastrofiche [1-4]. Per fronteggiare le particolari condizioni di rischio tipiche delle gallerie stradali, la Commissione Europea ha emanato la Direttiva 2004/54/CE che “ha lo scopo di garantire un livello minimo di sicurezza agli utenti della strada nelle gallerie della rete stradale transeuropea mediante la prevenzione di situazioni critiche che possano mettere in pericolo la vita umana, l’ambiente e gli impianti della galleria nonché mediante la protezione in caso di incidente.” [5]. In termini del tutto generali, all’interno delle gallerie si richiede l’utilizzo di barriere di sicurezza in grado di mitigare gli effetti degli impatti sugli automobilisti e di reindirizzare nella corsia di provenienza i veicoli in svio. In considerazione dei limitati spazi disponibili, si suole generalmente installare all’interno delle gallerie barriere in calcestruzzo con profilo redirettivo. Poiché la deflessione delle barriere in calcestruzzo è generalmente irrisoria, l’energia di impatto posseduta da un veicolo in svio viene in parte dissipata dalle deformazioni del veicolo, dall’attrito tra la carrozzeria del veicolo e la superficie della barriera e dalla deformazione degli pneumatici. Per collisioni a bassa velocità e/o con piccolo angolo di impatto, le barriere in calcestruzzo riescono a reindirizzare i veicoli in svio senza procurare considerevoli danni alle loro carrozzerie. Invece, in condizioni di impatto più gravose le barriere in calcestruzzo possono contribuire a far ribaltare i veicoli, con conseguenze per gli automobilisti gravi o mortali [6]. Ciò si verifica a causa della particolare forma del profilo redirettivo che presenta un “gradino” nella parte inferiore della barriera. Per risolvere questo inconveniente, nel corso del tempo sono stati svolti diversi studi mirati all’ottimizzazione del profilo delle barriere in calcestruzzo. Va però sottolineato che sino ad oggi sono state condotte solo poche ricerche finalizzate alla progettazione, e conseguentemente alla realizzazione, di barriere di sicurezza specificatamente studiate per le gallerie stradali. Per sopperire a questa lacuna, e con l’ambizioso obiettivo di incrementa- Nicola Dinnella 1 Marco Guerrieri 2 Sandro Chiappone 3 1 Anas S.p.A. via Basilicata, 29, 95045, Catania, Italia, e-mail: n.dinnella@ stradeanas.it 2 DICAM, Università di Trento, via Mesiano 77, 38123, Trento, Italia, e-mail: marco. guerrieri@unitn.it 3 Anas S.p.A. via Pianciani 32, 00185, Roma, Italia, e-mail: s.chiappone@ stradeanas.it Fig. 1. Famiglia delle barriere del tipo NDBA. Fig. 2. a) Condizioni di prova tradizionali. b) Configurazione di prova della barriera NDBA Tunnel. (a) re il più possibile la sicurezza degli utenti della strada, nel 2023 Anas S.p.A ha ideato, progetto, simulato, testato dal vero e quindi prodotto una nuova barriera di sicurezza denominata NDBA Tunnel facente parte della famiglia delle barriere NDBA (Fig .1) [7]. È utile far rilevare che la barriera NDBA Tunnel è stata sottoposta a numerosi crash test dal vero al fine di poter simulare in modo molto accurato le reali e più probabili configurazioni di installazione del dispositivo di ritenuta e di urto dei veicoli. La nuova barriera di sicurezza soddisfa le prescrizioni della norma EN 1317 e può essere installata in gallerie esistenti o di nuova realizzazione e, potenzialmente, potrà garantire un sensibile aumento delle condizioni di sicurezza all’interno delle gallerie stradali. Caratteristiche tecniche della barriera NDBA Tunnel I piedritti delle gallerie sono generalmente protetti da un profilo redirettivo simile a quello delle comuni barriere stradali in calcestruzzo, ma aventi sezione trasversale asimmetrica. In Italia, e anche in altri Paesi del mondo, le barriere per galleria più diffuse appartengono alla classe H2. Il posizionamento delle barriere direttamente a contatto con le pareti di una galleria ne impedisce la traslazione trasversale; in caso di impatto, possono quindi generarsi accelerazioni molto elevate con gravi conseguenze per gli utenti. Pertanto, in genere, è necessario distanziare l’intradosso delle barriere di almeno cinque-otto centimetri dal profilo interno delle pareti della galleria in modo da consentirne la libera traslazione trasversale e dar luogo a valori di ASI minori di quelli massimi ammissibili da normativa. (b) Va adesso ricordato che i crash test delle barriere di sicurezza per le gallerie sono tradizionalmente effettuati ponendo i moduli delle barriere a diretto contatto contro una parete verticale di calcestruzzo (cfr. Fig. 2a), quindi in condizioni di impatto assai diverse da quelle effettivamente riscontrabili nelle strade in esercizio. Invece, le configurazioni di prova utilizzate per testare la barriera NDBA Tunnel sono state studiate in modo da risultare del tutto congruenti con le reali condizioni operative, quindi tenendo conto del possibile distanziamento reciproco tra barriera e paramento della galleria, nonché del profilo curvilineo che spesso contraddistingue la sezione trasversale delle gallerie stradali. Più in particolare, sono stati dapprima realizzati e poi installati nel sito di prova dieci conci prefabbricati in calcestruzzo, ciascuno lungo 2,40 metri, ottenendo così una parete di contrasto lunga 24 metri (Fig. 2b e Fig. 3). La stabilità della struttura è stata ottenuta mediante una serie di puntelli in acciaio e blocchi di calcestruzzo (Fig. 3). Gli elementi modulari della barriera NDBA Tunnel sono stati ancorati ad un cordolo in calcestruzzo (dimensioni 136 centimetri x 60 centimetri), realizzato sul campo prova, mediante l’adozione di 3 tirafondi 30 con profondità di infissione di 22 centimetri (cfr. Fig. 4). Dal punto di vista dimensionale, ogni modulo di barriera è lungo 600 centimetri, alto 120 centimetri e ha una larghezza alla base di 34,5 centimetri (Figg. 4 e 5). Il collegamento tra i moduli della barriera in calcestruzzo (classe C40/50) avviene tramite piastre collegate con due bulloni a testa svasata M24. Questo tipo di collegamento permette l’installazione delle barriere anche in curve planimetriche di ridotto raggio. Infrastrutture&Mobilità 54 5/<strong>2024</strong> <strong>leStrade</strong> <strong>leStrade</strong> 5/<strong>2024</strong> 55