Per garantire il corretto rispetto delle tolleranze, prima dell’autorizzazione a procedere con le fasi di getto, si è proceduto allo svolgimento di controlli in contraddittorio tra il topografo dell’impresa esecutrice ed il geometra del committente delle casseforme realizzate. Un ulteriore controllo da parte dell’installatore del tornio è stato eseguito prima della presa in consegna della struttura grezza, controllo che non ha evidenziato il superamento delle tolleranze esecutive imposte. Il pavimento della nuova officina ha richiesto un particolare approfondimento progettuale, supportato dallo svolgimento di una campagna d’indagine sulla parte di platea conservata dalla vecchia officina e di molteplici campionature. Le difficoltà principali nella scelta del prodotto idoneo per la realizzazione del pavimento finito sono rappresentate in parte dalle elevante esigenze di resistenza superficiale richieste (12 ton/m2) e dalla necessità di applicazione su un substrato grezzo non omogeneo e con differenze degli spessori di posa variabili da due a sette centimetri. Il substrato era infatti caratterizzato in parte della platea esistente, il cui estradosso è stato opportunamente fresato in quanto presentava un dislivello longitudinale di quattro centimetri, non compatibile con il nuovo impianto binari legato al tornio in fossa. La restante parte era caratterizzata da calcestruzzo di nuova realizzazione opportunamente pallinato per rimuovere la boiacca di cemento e agevolare l’adesione con il nuovo substrato. Il pavimento è stato successivamente realizzato con l’impiego di una malta di livellamento premiscelata a indurimento rapido e ad elevate prestazioni con base di cemento, la cui posa è avvenuto dopo l’applicazione di un primer con funzione di coadiuvante per la presa sul substrato grezzo. Sulla pavimentazione finita è stato successivamente applicato un primer allo scopo di ridurre la penetrazione di olii, grassi o sostanze potenzialmente corrosive. Tornio in fossa FFS Cargo è responsabile di un settimo del traffico merci in Svizzera. Trasporta ogni giorno 180.000 tonnellate di merci per i propri clienti in carri e treni completi attraverso il trasporto combinato sul territorio nazionale, sgravando così il traffico stradale da 15.000 viaggi di autocarri al giorno e l’ambiente da 490.000 tonnellate di emissioni di CO 2 all’anno. In tale contesto si inserisce il progetto della Nuova Officina che con l’ampliamento della superficie coperta per un totale di 2.000 metri quadrati e l’aggiunta di un quarto binario con l’inserimento di un nuovo tornio in fossa crea un sistema “One Stop Shop” a livello centrale, per le riprofilature delle ruote di locomotive, carri merci ed elettrotreni. Grazie alla gestione efficiente di tutte le fasi di lavoro in un’unica sede e al rientro in servizio dei veicoli direttamente dopo la riprofilatura, i tempi di lavorazione per le locomotive di FFS Cargo possono essere ridotti fino a un terzo, a tutto vantaggio della disponibilità e gestione degli stessi. Nella nuova officina non vengono sottoposti a manutenzione solo i veicoli di FFS Cargo e di clienti terzi del trasporto merci ma anche i treni transfrontalieri TILO che possono beneficiare anche delle prestazioni del tornio in fossa. Nella nuova officina di Chiasso lavoreranno circa 30 persone, di cui 20 nella manutenzione di carri merci, otto nella riprofilatura e tre nella tecnica e nell’amministrazione. Considerando anche l’officina di manutenzione delle locomotive, nell’impianto di servizio di Chiasso saranno occupati quindi 50 collaboratrici e collaboratori. Mentre il nuovo personale del team di riprofilatura viene formato per i futuri compiti da svolgere sulla nuova linea di produzione e sui macchinari all’avanguardia, iniziano gli interventi di manutenzione dei carri merci sui tre binari con nuove fosse d’ispezione e moderni sistemi di sollevamento e gru. Il tornio in fossa fornito dall’azienda Hegenscheidt, grazie alla possibilità di regolazione dell’interasse tra 1,8 e 3,5 metri, è in grado di riprofilare due sale montate contemporaneamente dimezzando i tempi di passaggio, da qui l’appellativo “tandem”. Grazie a una struttura speciale con cilindri idraulici che solleva l’interno del veicolo consentendo a tutte le ruote di girare liberamente, è possibile anche la riprofilatura di veicoli con assi accoppiati a giunti cardanici senza doverli smontare. Con questa tipologia di tornio FFS Cargo offre anche la possibilità di lavorazione su dischi freni e sale smontate. A partire dal quarto trimestre dell’anno in corso la gamma dei servizi di manutenzione sarà ampliata, includendo i controlli a ultrasonori sulle superfici di rotolamento e il rilevamento delle tensioni residue nei cerchi ruota. Binario di misura livellato Una parte d’opera fondamentale per il funzionamento della nuova officina, in particolare per la linea di fresatura, è rappresentata dalla presenza di un binario di misura livellato. Lo scopo di tale binario è quello di fungere da sistema di riferimento per lo svolgimento delle misurazioni di controllo sui punti fissi delle sale montate dei treni dopo il processo di fresatura, allo scopo di determinare il rispetto delle tolleranze prescritte per la rimessa in servizio. Un binario di misura, per essere definito tale, deve essere sottoposto ad un processo di certificazione che ne attesti il rispetto di alcune tolleranze esecutive alquanto stringenti. Nello specifico la certificazione avviene in osservanza della norma DIN27202-10, la quale prescrive per il Infrastrutture&Mobilità 72 5/<strong>2024</strong> <strong>leStrade</strong> <strong>leStrade</strong> 5/<strong>2024</strong> 73