leStrade n. 1597 maggio 2024

PONTI&VIADOTTI Il Gemello digitale del Colle Isarco, la nuova vita del viadotto INFRASTRUTTURE Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali PONTI&VIADOTTI
Il Gemello digitale del Colle Isarco, la nuova vita del viadotto

INFRASTRUTTURE
Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali

casaeditricelafiaccola
from casaeditricelafiaccola More from this publisher
22.05.2024 Views

tiva Siemens ES64F4 dal carico assiale di 21,75 tonnellate. La flessione effettiva del binario sotto carico misurata può avere uno scostamento massimo rispetto al valore calcolato pari al 20%. La sfida logistica Il cantiere della Nuova Officina Carri FFS è ubicato all’interno del perimetro ferroviario Cargo in un contesto fortemente antropizzato, costituto dalla città di Chiasso e dal sedime ferroviario Smistamento-Viaggiatori. Tali circostanze hanno fortemente condizionato la programmazione e lo studio della logistica di cantiere che ha rappresentato un aspetto fondamentale per la riuscita dell’opera nei tempi e nei costi previsti dal progetto. La Nuova Officina è stata costruita previa demolizione di quella esistente mantenendo solo parte del piano interrato e le due fosse sui binari denominati T22-T23. Il mantenimento del piano interrato e dei binari esistenti ha ulteriormente ridotto gli spazi a disposizione del cantiere condizionandone di fatto la logistica. Inoltre, la presenza nell’unico accesso di un sottopasso di altezza ridotta di 3,40 metri ha reso necessario uno studio dettagliato dei trasporti suddividendoli per tipologia di materiale e forniture, arrivando in alcuni casi a dover imporre modifiche progettuali degli elementi costruttivi necessarie per consentirne il trasporto in cantiere. Un caso su tutti riguarda le travi tralicciate della campata centrale dell’officina aventi luce di 20 metri, che per essere trasportate sono state divise in tre pezzi, separandone i tronchetti di appoggio che sono stati successivamente saldati in opera prima del varo. Tali elementi sono gli unici componenti della carpenteria metallica saldati in cantiere, aspetto che ha comportato la predisposizione di appositi ambienti protetti (stazioni di saldatura) all’interno delle già ridotte aree a disposizione. Una ulteriore criticità è stata la presenza dei binari esistenti con relativa linea di contatto adiacenti all’area, tale aspetto ha condizionato pesantemente la gestione della logistica, la disponibilità delle aree di stoccaggio, l’allestimento dei ponteggi e le fasi di montaggio e varo della carpenteria e dei prefabbricati. binario installato all’interno della nuova officina una specifica di planarità sotto carico di 1 millimetro (+/- 0,5 millimetro). Il binario di misura è stato realizzato partendo da un binario di lavoro esistente, al quale sono state sostituite le rotaie passando da un profilo 46E1 ad un 60E1. Per permettere il livellamento del binario esistente, che presentava una differenza di quota di 4 centimetri su 55 metri, è stato realizzato un particolare castelletto di regolazione saldato ai pilastrini di sostegno esistente che ha permesso una regolazione millimetrica della quota delle rotaie. Il processo di certificazione ha richiesto in un primo momento la determinazione mediante un programma di calcolo ad elementi finiti delle deformazioni sotto carico attese al passaggio di un treno con carico assiale di 16 tonnellate. Le deformazioni calcolate, sia di flessione che di deflessione, vengono dedotte dai limiti deformativi sotto carico imposti dalla normativa di riferimento, restituendo per differenza le tolleranze esecutive massime ammissibili per il binario di misura in assenza di carico. Nel grafico sottostante sono esposte le tolleranze senza carico e sotto carico definite a partire dai risultati della modellazione FEM delle deformazioni che caratterizzano il binario di misura sottoposto all’azione di un carico assiale da 16 tonnellate. Quale ultimo step per la certificazione è stata svolta una misurazione delle deformazioni effettive sotto carico dinamico mediante l’impiego di comparatori applicati nei punti di maggior deformazione attesi al passaggio di una locomo- La scelta di non demolire il piano interrato si è resa necessaria al fine di mantenere in esercizio le cabine di alimentazione elettriche esistenti a 15.000 e 3.000 V che, oltre ad alimentare alcune infrastrutture FFS, hanno garantito la fornitura di energia elettrica per tutta la durate del cantiere. In particolare, si è dovuto individuare per i vari in quota e per il sollevamento dei principali elementi strutturali, un sistema con doppie gru contrapposte, necessario per limitare l’ampiezza di sbraccio in prossimità delle linee elettrificate. I ponteggi adiacenti ai binari sono stati progettati prevedendo appositi sistemi di protezione del personale dalla folgorazione elettrica e prevedendo apposite barriere divisorie, posizionate sulle facciate dei ponteggi in direzione della linea di contatto. Si è resa inoltre necessaria, per tutte le lavorazioni adiacenti alle linee in tensione, la supervisione di un Capo Sicurezza apposita- Infrastrutture&Mobilità 74 5/2024 leStrade leStrade 5/2024 75

tiva Siemens ES64F4 dal carico assiale di 21,75<br />

tonnellate. La flessione effettiva del binario sotto<br />

carico misurata può avere uno scostamento<br />

massimo rispetto al valore calcolato pari al 20%.<br />

La sfida logistica<br />

Il cantiere della Nuova Officina Carri FFS è ubicato<br />

all’interno del perimetro ferroviario Cargo<br />

in un contesto fortemente antropizzato, costituto<br />

dalla città di Chiasso e dal sedime ferroviario<br />

Smistamento-Viaggiatori. Tali circostanze hanno<br />

fortemente condizionato la programmazione e lo<br />

studio della logistica di cantiere che ha rappresentato<br />

un aspetto fondamentale per la riuscita<br />

dell’opera nei tempi e nei costi previsti dal progetto.<br />

La Nuova Officina è stata costruita previa<br />

demolizione di quella esistente mantenendo solo<br />

parte del piano interrato e le due fosse sui binari<br />

denominati T22-T23.<br />

Il mantenimento del piano interrato e dei binari<br />

esistenti ha ulteriormente ridotto gli spazi a disposizione<br />

del cantiere condizionandone di fatto<br />

la logistica. Inoltre, la presenza nell’unico accesso<br />

di un sottopasso di altezza ridotta di 3,40<br />

metri ha reso necessario uno studio dettagliato<br />

dei trasporti suddividendoli per tipologia di materiale<br />

e forniture, arrivando in alcuni casi a dover<br />

imporre modifiche progettuali degli elementi<br />

costruttivi necessarie per consentirne il trasporto<br />

in cantiere. Un caso su tutti riguarda le travi tralicciate<br />

della campata centrale dell’officina aventi<br />

luce di 20 metri, che per essere trasportate sono<br />

state divise in tre pezzi, separandone i tronchetti<br />

di appoggio che sono stati successivamente saldati<br />

in opera prima del varo. Tali elementi sono<br />

gli unici componenti della carpenteria metallica<br />

saldati in cantiere, aspetto che ha comportato la<br />

predisposizione di appositi ambienti protetti (stazioni<br />

di saldatura) all’interno delle già ridotte aree<br />

a disposizione. Una ulteriore criticità è stata la<br />

presenza dei binari esistenti con relativa linea di<br />

contatto adiacenti all’area, tale aspetto ha condizionato<br />

pesantemente la gestione della logistica,<br />

la disponibilità delle aree di stoccaggio, l’allestimento<br />

dei ponteggi e le fasi di montaggio e varo<br />

della carpenteria e dei prefabbricati.<br />

binario installato all’interno della nuova officina<br />

una specifica di planarità sotto carico di 1 millimetro<br />

(+/- 0,5 millimetro). Il binario di misura è<br />

stato realizzato partendo da un binario di lavoro<br />

esistente, al quale sono state sostituite le rotaie<br />

passando da un profilo 46E1 ad un 60E1. Per<br />

permettere il livellamento del binario esistente,<br />

che presentava una differenza di quota di 4 centimetri<br />

su 55 metri, è stato realizzato un particolare<br />

castelletto di regolazione saldato ai pilastrini<br />

di sostegno esistente che ha permesso una<br />

regolazione millimetrica della quota delle rotaie.<br />

Il processo di certificazione ha richiesto in un<br />

primo momento la determinazione mediante<br />

un programma di calcolo ad elementi finiti delle<br />

deformazioni sotto carico attese al passaggio<br />

di un treno con carico assiale di 16 tonnellate.<br />

Le deformazioni calcolate, sia di flessione che di<br />

deflessione, vengono dedotte dai limiti deformativi<br />

sotto carico imposti dalla normativa di riferimento,<br />

restituendo per differenza le tolleranze<br />

esecutive massime ammissibili per il binario di<br />

misura in assenza di carico.<br />

Nel grafico sottostante sono esposte le tolleranze<br />

senza carico e sotto carico definite a partire<br />

dai risultati della modellazione FEM delle deformazioni<br />

che caratterizzano il binario di misura<br />

sottoposto all’azione di un carico assiale da 16<br />

tonnellate.<br />

Quale ultimo step per la certificazione è stata<br />

svolta una misurazione delle deformazioni effettive<br />

sotto carico dinamico mediante l’impiego di<br />

comparatori applicati nei punti di <strong>maggio</strong>r deformazione<br />

attesi al passaggio di una locomo-<br />

La scelta di non demolire il piano interrato si è<br />

resa necessaria al fine di mantenere in esercizio<br />

le cabine di alimentazione elettriche esistenti a<br />

15.000 e 3.000 V che, oltre ad alimentare alcune<br />

infrastrutture FFS, hanno garantito la fornitura di<br />

energia elettrica per tutta la durate del cantiere.<br />

In particolare, si è dovuto individuare per i vari<br />

in quota e per il sollevamento dei principali elementi<br />

strutturali, un sistema con doppie gru contrapposte,<br />

necessario per limitare l’ampiezza di<br />

sbraccio in prossimità delle linee elettrificate. I<br />

ponteggi adiacenti ai binari sono stati progettati<br />

prevedendo appositi sistemi di protezione del<br />

personale dalla folgorazione elettrica e prevedendo<br />

apposite barriere divisorie, posizionate sulle<br />

facciate dei ponteggi in direzione della linea<br />

di contatto. Si è resa inoltre necessaria, per tutte<br />

le lavorazioni adiacenti alle linee in tensione,<br />

la supervisione di un Capo Sicurezza apposita-<br />

Infrastrutture&Mobilità<br />

74 5/<strong>2024</strong> <strong>leStrade</strong><br />

<strong>leStrade</strong> 5/<strong>2024</strong> 75

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!