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leStrade n. 1597 maggio 2024

PONTI&VIADOTTI Il Gemello digitale del Colle Isarco, la nuova vita del viadotto INFRASTRUTTURE Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali

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Il Gemello digitale del Colle Isarco, la nuova vita del viadotto

INFRASTRUTTURE
Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali

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mente formato il quale, oltre ad essere responsabile<br />

dello sbarramento dei binari e del disinserimento<br />

delle linee di contatto, è stato incaricato<br />

di verificare il corretto utilizzo dei dispositivi di<br />

protezione in dotazione alle macchine operatrici<br />

(blocco del braccio di rotazione e messa a terra).<br />

Altro aspetto caratterizzante l’intera durata<br />

del cantiere è stata la ridotta disponibilità di spazi<br />

di manovra e di aree di stoccaggio per i materiali.<br />

La programmazione dei lavori da parte della<br />

Direzione Lavori è stata fortemente condizionata<br />

dalla ridotta disponibilità di dette aree, che sono<br />

state obbligatoriamente reperite all’interno del<br />

cantiere, risultando sempre interferenti con le lavorazioni<br />

e con il posizionamento delle macchine<br />

operatrici (autogru). Tale condizione ha comportato<br />

che tutti i principali elementi prefabbricati e<br />

di carpenteria metallica pesante non potessero<br />

essere trasportati e stoccati in cantiere, rendendo<br />

necessario organizzare un flusso di trasporti<br />

continuo e coordinato con l’avanzamento dei lavori,<br />

in modo da garantire sempre la disponibilità<br />

immediata degli elementi evitando ritardi nelle<br />

lavorazioni.<br />

Il “Cantiere nel Cantiere”<br />

Un ulteriore aspetto fortemente condizionante è<br />

stata la necessità di condividere e rispettare le<br />

tempistiche dell’utilizzatore FFS Cargo connesse<br />

all’installazione e alla messa in servizio del nuovo<br />

Tornio, esigenze che hanno di fatto determinato<br />

la formazione di un “Cantiere nel Cantiere”. Le<br />

date definite dall’Utilizzatore per le proprie forniture<br />

(Tornio-Carri Ponte-Attrezzature) sono state<br />

recepite come Mailstone nel Programma Lavori,<br />

portando all’individuazione di cinque macro-fasi<br />

di lavoro. Il dettagliato sviluppo delle Fasi ha consentito<br />

di concepire un programma lavori (MasterPlan)<br />

basato sulle Mailstone di riferimento. In<br />

tal modo si è garantito, come da richiesta, che<br />

le installazioni avvenissero all’interno di porzioni<br />

finite di officina assicurando la protezione delle<br />

stesse dalle intemperie e dalle lavorazioni in corso.<br />

La tabella riporta in modo schematico la correlazione<br />

tra le Tipologie di Fornitura, la Mailstone<br />

e le Fasi di lavoro.<br />

MasterPlan e Contruction Management<br />

Dall’individuazione dei dati di base (Mailstone–<br />

Fasi) è stato generato il MasterPlan, concepito<br />

sviluppando uno specifico diagramma di flusso<br />

che definisse, per ogni singola Fase, le imprese<br />

subappaltatrici e le principali lavorazioni con date<br />

Start/End. Si è optato volutamente per uno strumento<br />

schematico, flessibile e di facile gestione<br />

che consentisse alla Direzione Lavori ed alle<br />

Correlazione Macro-Fasi /<br />

Porzioni Finite.<br />

Diagramma di Flusso<br />

MasterPlan.<br />

MasterPlan<br />

e azioni correttive.<br />

Imprese interessate un’agevole individuazione<br />

dei ritardi, delle criticità (Eventi Negativi) e delle<br />

conseguenti azioni correttive. Il monitoraggio, il<br />

coordinamento dei lavori e dei subappaltatori è<br />

stato svolto dalla Direzione Lavori che, oltre ad<br />

eseguire le proprie mansioni, ha svolto l’attività<br />

di Construction Management. Per la gestione<br />

del cantiere sono state organizzate delle riunioni<br />

settimanali alla presenza di tutti gli appaltatori<br />

e della Direzione Generale dei Lavori, nelle<br />

quali, oltre all’analisi degli avanzamenti, si è proceduto<br />

all’individuazione collegiale delle contromisure<br />

da adottare al fine di eliminare o ridurre<br />

eventuali scostamenti dalle date programmate.<br />

Nelle riunioni di cantiere, concepite come strumento<br />

operativo per l’analisi dell’avanzamento<br />

dei lavori, si è proceduto inoltre alla definizione<br />

di eventuali varianti migliorative e modifiche tecniche,<br />

alla discussione degli aspetti connessi alla<br />

sicurezza e all’organizzazione della logistica. Un<br />

ulteriore strumento interno utilizzato dalla Direzione<br />

Lavori per il monitoraggio dell’andamento<br />

dei lavori è stata la valutazione della produzione<br />

mediante analisi della “Curva a S” (Progress<br />

Performance Evelutation). Si è suddivisa l’opera<br />

in sotto-parti, valorizzate e collegate al diagramma<br />

di Gaant del MasterPlan in modo da ottenere<br />

come riferimento in ascissa il Valore Cumulativo<br />

(V) delle parti d’opera, in ordinata il tempo<br />

(t). L’avanzamento mensile progressivo del valore<br />

(V) ha consentito di valutare eventuali scostamenti<br />

dalla curva di riferimento, fornendo un<br />

riscontro immediato in merito alla differenza di<br />

produzione tra il lavoro eseguito e quello previsto<br />

nel periodo (t).<br />

Un approccio nuovo del costruire<br />

Gli aspetti sin qui analizzati sono stati di indirizzo<br />

per la definizione di un approccio del costruire<br />

condizionato dalla convergenza delle esigenze<br />

dell’Utilizzatore, dalla gestione logistica e dalle<br />

condizioni all’intorno del cantiere. Il progetto e<br />

la conduzione dei lavori si sono orientati da subito<br />

verso un approccio per “Elementi finiti” che<br />

garantisse la realizzazione di porzioni di officina<br />

indipendenti e complete di tutte le installazioni e<br />

impianti necessari. Per raggiungere tale obiettivo,<br />

l’edificio è stato progettato basandosi su due<br />

elementi strutturali elementari: le platee di fondazione<br />

in calcestruzzo armato e la struttura in<br />

carpenteria metallica pesante. Pari dignità hanno<br />

assunto per il completamento dell’involucro<br />

edilizio i tamponamenti esterni in lastre di calcestruzzo<br />

prefabbricato e gli elementi di copertura<br />

in carpenteria leggera. Nel rispetto del Master-<br />

Plan e dei concetti guida del progetto, una volta<br />

completata la demolizione dell’Officina esistente,<br />

si è provveduto alla realizzazione di tutte le opere<br />

in calcestruzzo come le platee di fondazione, la<br />

fossa del tornio e i nuovi vani scala, provvedendo<br />

solo in seconda fase alla posa dei pilastri in<br />

carpenteria metallica fissati mediante inghisaggio<br />

alle fondazioni predisposte nelle platee. Per<br />

facilitare le operazioni di trasporto e montaggio<br />

della carpenteria pesante, sono stati predisposti<br />

appositi progetti esecutivi di dettaglio e Piani di<br />

Officina, necessari per l’individuazione univoca<br />

degli elementi preassemblati da posare in opera.<br />

La catalogazione dettagliata dei pezzi di carpenteria<br />

nei quaderni d’officina ha consentito un’agevole<br />

gestione di tutti gli aspetti della qualità e<br />

Infrastrutture&Mobilità<br />

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