leStrade n. 1597 maggio 2024
PONTI&VIADOTTI Il Gemello digitale del Colle Isarco, la nuova vita del viadotto INFRASTRUTTURE Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali
PONTI&VIADOTTI
Il Gemello digitale del Colle Isarco, la nuova vita del viadotto
INFRASTRUTTURE
Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali
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do un sistema di precompressione esterna aggiuntiva.<br />
Alla luce dei progressi tecnologici, intervenire<br />
ex post risultava piuttosto limitante e<br />
per questo, già nel corso di queste campagne<br />
di manutenzione, la Società ha iniziato a dotare<br />
l’infrastruttura di sistemi di monitoraggio strumentale<br />
capaci di rilevare le deformazioni degli<br />
impalcati attraverso molteplici strumenti, quali<br />
le stazioni totali per i rilievi topografici, i sensori<br />
a fibra ottica e le termocoppie.<br />
La sicurezza passa (anche) dalla<br />
digitalizzazione: nasce il Gemello digitale<br />
Quando si parla di sicurezza non c’è risultato,<br />
seppure ottimo come in questo caso, che non<br />
possa essere migliorato, grazie anche ai contributi<br />
sempre nuovi portati dai progressi tecnologici<br />
e informatici. Autostrada del Brennero,<br />
sempre impegnata nella ricerca di soluzioni di<br />
avanguardia e innovative, ha così deciso nella<br />
seconda parte del 2022 di sviluppare, in colla-<br />
«La sicurezza è una priorità assoluta per un<br />
concessionario autostradale. Ed è per questo –<br />
afferma Diego Cattoni, Amministratore Delegato<br />
di Autostrada del Brennero – che su questo<br />
fronte investiamo con determinazione. Grazie<br />
alle manutenzioni eseguite negli anni la vita utile<br />
di questo manufatto è stata riportata avanti<br />
di molti decenni, migliorandone la qualità tecnica<br />
anche rispetto alle origini. Il know-how<br />
tecnico e tecnologico di cui siamo dotati e che<br />
sappiamo dispiegare viene osservato con ammirazione<br />
anche dall’estero. Se disponiamo di<br />
questo patrimonio è sicuramente merito anche<br />
dell’esserci dotati di una struttura tecnica interna,<br />
che conosce l’autostrada e le sue opere in<br />
tutti i minimi particolari e sa gestirli al meglio».<br />
«Pensare di realizzare oggi ex novo un’opera e<br />
costruirla non è banale - riflette il Direttore Tecnico<br />
Generale di Autostrada del Brennero Carlo<br />
Costa - ma assumere un’opera realizzata 60<br />
anni fa con altri carichi e altre esigenze e renderla<br />
compliance con gli standard odierni è fonte<br />
di grande soddisfazione».<br />
Tra nord e sud: un viadotto simbolo<br />
Tra le opere d’arte presenti sul tratto alpino il<br />
viadotto di Colle Isarco è certamente la più rilevante.<br />
Progettato tra gli anni 1968 e 1969,<br />
traduce fisicamente l’idea stessa su cui poggia<br />
l’intera A22: unire l’Italia all’Europa, favorendo<br />
lo spostamento di merci, persone e idee<br />
Ponti&Viadotti<br />
82 5/<strong>2024</strong> <strong>leStrade</strong><br />
dal Mediterraneo alla Scandinavia. Posto a oltre<br />
1.100 metri di altezza sul livello del mare, il<br />
viadotto attraversa un’ampia vallata in prossimità<br />
del confine di Stato: lungo 1.028 metri, si<br />
articola in 13 campate con luce da 45,7 a 163<br />
metri e costituisce un’eccellenza tecnica a livello<br />
internazionale. Il sistema costruttivo adottato,<br />
infatti, è particolarmente ardito: si tratta di<br />
una costruzione per avanzamento a sbalzo di<br />
conci con maturazione in opera e precompressioni<br />
per fasi successive. Questa scelta ha reso<br />
possibile dotare il manufatto di rilevanti luci che<br />
hanno contribuito a conferire slancio ed eleganza<br />
all’opera, inserendola in maniera armoniosa<br />
nel paesaggio. Ma ha avuto come conseguenza<br />
il manifestarsi di deformazioni lente di tipo<br />
viscoso. Non bisogna del resto dimenticare lo<br />
stress particolarmente intenso cui è sottoposta<br />
quest’opera: con il crescere dell’importanza<br />
economica del passo del Brennero nei decenni<br />
i volumi di traffico sono aumentati in maniera<br />
vertiginosa e di conseguenza i carichi; a ciò<br />
vanno aggiunte le rigide temperature invernali<br />
della zona in cui si trova che impongono l’utilizzo<br />
di fondenti salini, dannosi per le strutture.<br />
Anche per questo nel corso degli anni il viadotto<br />
è stato sottoposto a numerosi interventi di manutenzione.<br />
In particolare, tra il 2014 e il 2015<br />
è stata messa in campo una significativa azione<br />
di consolidamento strutturale degli impalcati a<br />
cassone delle tre campate principali realizzan<strong>leStrade</strong><br />
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