leStrade n. 1597 maggio 2024
PONTI&VIADOTTI
Il Gemello digitale del Colle Isarco, la nuova vita del viadotto
INFRASTRUTTURE
Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali
PONTI&VIADOTTI
Il Gemello digitale del Colle Isarco, la nuova vita del viadotto
INFRASTRUTTURE
Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali
L'immagine del Gemello digitale mette in evidenza i punti più e meno sollecitati dell'opera. borazione con una Società esterna specializzata in materia, il Gemello digitale del viadotto. In estrema sintesi un sistema automatico elabora e processa i dati misurati in loco attraverso sensori e quelli calcolati attraverso un modello ad elementi finiti (FEM) del manufatto. L’output è una copia digitale, gemello appunto, del viadotto vero e proprio che consente una valutazione dello stato della struttura, ispezionabile tridimensionalmente da remoto, in ogni punto e in ogni momento semplicemente stando davanti allo schermo del pc, attraverso una piattaforma ad hoc. Il gemello digitale viene infatti sviluppato fedelmente partendo dalla documentazione esistente, considerando dunque l’esatta geometria, le proprietà termomeccaniche e le varie fasi di costruzione e tensionamento che hanno avuto luogo durante la realizzazione dell’opera e i successivi interventi di alleggerimento e rinforzo strutturale. In una modellazione di questo tipo, per fasi, ogni componente strutturale viene aggiunto al modello in step successivi come avviene durante la costruzione reale. Le simulazioni tengono in considerazione gli effetti dipendenti dal tempo, quale la viscosità e il ritiro del calcestruzzo. La validazione del modello di calcolo è stata effettuata con successo, confrontando i risultati ottenuti con le misurazioni effettuate durante l’esecuzione di prove di carico sul viadotto. Il sistema elaborato permette altresì un’analisi dell’evoluzione dei parametri nel tempo, nonché la produzione di documentazione e segnalazione in caso di superamento di soglie di allarme predefinite. Un ponte nel futuro: arriva l’intelligenza artificiale Gli esiti sono stati infatti estremamente positivi: il sistema di calibrazione ha dimostrato un’eccellente precisione ed affidabilità. Questi risultati hanno spinto la Società, alla fine del 2023, a proseguire nella sperimentazione per implementare il modello e renderlo qualcosa di più di un semplice Bim. La Società ha deciso così di fare un passo in più nel futuro, arricchendo il gemello digitale con un sistema di analisi predittiva. I dati acquisiti dai sensori e quelli calcolati attraverso simulazione numerica verranno infatti combinati e processati da sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale, permettendo l’analisi predittiva del comportamento strutturale dell’opera nel corto-medio periodo. Questo lavoro di calibrazione sarà continuo e verrà condotto attraverso un’analisi inversa. Le potenziali incognite del problema (ad esempio rigidezza effettiva, grado di danneggiamento), non misurabili direttamente, potranno quindi essere identificate indirettamente, minimizzando la discrepanza tra dati misurati e i risultati del modello di calcolo. «Tutto questo garantisce l’affidabilità e la precisione del gemello digitale nel corso del tempo e permette – conclude il Direttore Tecnico Generale Carlo Costa - di immaginare tutta la parte manutentiva con un processo assolutamente oggettivato e non soggettivato, consentendo da un lato di individuare in tempo reale eventuali danni e dall’altro di agire con interventi mirati, programmati e dunque più efficaci sia sul piano della sicurezza che su quello della gestione del traffico». nn Ponti&Viadotti 84 5/2024 leStrade
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L'immagine del Gemello<br />
digitale mette in evidenza<br />
i punti più e meno<br />
sollecitati dell'opera.<br />
borazione con una Società esterna specializzata<br />
in materia, il Gemello digitale del viadotto. In<br />
estrema sintesi un sistema automatico elabora<br />
e processa i dati misurati in loco attraverso<br />
sensori e quelli calcolati attraverso un modello<br />
ad elementi finiti (FEM) del manufatto. L’output<br />
è una copia digitale, gemello appunto, del viadotto<br />
vero e proprio che consente una valutazione<br />
dello stato della struttura, ispezionabile<br />
tridimensionalmente da remoto, in ogni punto e<br />
in ogni momento semplicemente stando davanti<br />
allo schermo del pc, attraverso una piattaforma<br />
ad hoc. Il gemello digitale viene infatti sviluppato<br />
fedelmente partendo dalla documentazione<br />
esistente, considerando dunque l’esatta geometria,<br />
le proprietà termomeccaniche e le varie<br />
fasi di costruzione e tensionamento che hanno<br />
avuto luogo durante la realizzazione dell’opera<br />
e i successivi interventi di alleggerimento e rinforzo<br />
strutturale. In una modellazione di questo<br />
tipo, per fasi, ogni componente strutturale viene<br />
aggiunto al modello in step successivi come<br />
avviene durante la costruzione reale. Le simulazioni<br />
tengono in considerazione gli effetti dipendenti<br />
dal tempo, quale la viscosità e il ritiro<br />
del calcestruzzo. La validazione del modello<br />
di calcolo è stata effettuata con successo, confrontando<br />
i risultati ottenuti con le misurazioni<br />
effettuate durante l’esecuzione di prove di carico<br />
sul viadotto. Il sistema elaborato permette<br />
altresì un’analisi dell’evoluzione dei parametri<br />
nel tempo, nonché la produzione di documentazione<br />
e segnalazione in caso di superamento<br />
di soglie di allarme predefinite.<br />
Un ponte nel futuro: arriva<br />
l’intelligenza artificiale<br />
Gli esiti sono stati infatti estremamente positivi: il<br />
sistema di calibrazione ha dimostrato un’eccellente<br />
precisione ed affidabilità. Questi risultati hanno<br />
spinto la Società, alla fine del 2023, a proseguire<br />
nella sperimentazione per implementare il<br />
modello e renderlo qualcosa di più di un semplice<br />
Bim. La Società ha deciso così di fare un passo in<br />
più nel futuro, arricchendo il gemello digitale con<br />
un sistema di analisi predittiva. I dati acquisiti dai<br />
sensori e quelli calcolati attraverso simulazione<br />
numerica verranno infatti combinati e processati<br />
da sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale,<br />
permettendo l’analisi predittiva del comportamento<br />
strutturale dell’opera nel corto-medio periodo.<br />
Questo lavoro di calibrazione sarà continuo<br />
e verrà condotto attraverso un’analisi inversa. Le<br />
potenziali incognite del problema (ad esempio rigidezza<br />
effettiva, grado di danneggiamento), non<br />
misurabili direttamente, potranno quindi essere<br />
identificate indirettamente, minimizzando la discrepanza<br />
tra dati misurati e i risultati del modello<br />
di calcolo. «Tutto questo garantisce l’affidabilità<br />
e la precisione del gemello digitale nel corso<br />
del tempo e permette – conclude il Direttore Tecnico<br />
Generale Carlo Costa - di immaginare tutta<br />
la parte manutentiva con un processo assolutamente<br />
oggettivato e non soggettivato, consentendo<br />
da un lato di individuare in tempo reale<br />
eventuali danni e dall’altro di agire con interventi<br />
mirati, programmati e dunque più efficaci sia sul<br />
piano della sicurezza che su quello della gestione<br />
del traffico». nn<br />
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