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Costruzioni n. 780 maggio 2024

MERLO PRESENTA IL CAMPIONE DI VERSATILITÀ ROTO 40.18 S REPORT ESCLUSIVO INTERMAT 2024 Vi presentiamo una selezione delle novità che hanno attirato maggiormente la nostra attenzione in fiera a Parigi. Uno speciale lungo 47 pagine ZEROCENTO RINNOVA FIDUCIA A HITACHI La società che trasforma gli scarti di lavorazione di Acciaierie Venete in inerti, sceglie due nuove pale gommate ZW310-7 by Comac

MERLO PRESENTA
IL CAMPIONE DI VERSATILITÀ ROTO 40.18 S

REPORT ESCLUSIVO INTERMAT 2024
Vi presentiamo una selezione delle novità che hanno attirato maggiormente la nostra attenzione in fiera a Parigi. Uno speciale lungo 47 pagine

ZEROCENTO RINNOVA FIDUCIA A HITACHI
La società che trasforma gli scarti di lavorazione di Acciaierie Venete in inerti, sceglie due nuove pale gommate ZW310-7 by Comac

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Cave&Calcestruzzo<br />

Associazioni<br />

L’IMPORTANZA<br />

DEL calcestruzzo<br />

Realizzare infrastrutture, ovvero costruire, costa.<br />

Ma non farlo costa ancora di più. È per questo<br />

che il nostro Paese deve ragionare a lungo termine.<br />

Ce lo spiega Giuseppe Ruggiu, presidente di Atecap<br />

testi di Paolo Cosseddu<br />

Giuseppe Ruggiu è il presidente di ATECAP, l’Asso -<br />

ciazione Tecnico Economica del Calce struzzo<br />

Preconfezionato che da oltre trent'anni riunisce<br />

e rappresenta i produttori del settore calcestruzzo. È inoltre<br />

amministratore della Guido Ruggiu , società che da<br />

50 anni opera in provincia di Oristano nel settore della<br />

produzione e vendita di inerti, inerti ricilati e calcestruzzi<br />

preconfezionati. A lui abbiamo chiesto di fare il punto<br />

non solo sull’attività associativa che rappresenta, ma anche<br />

più in generale sullo stato di salute per un settore,<br />

quello del calcestruzzo, strategico per l’industria delle<br />

costruzioni e per il Paese. Con un focus, in particolare,<br />

sul tema della qualità.<br />

©Giacomo Citro per Atecap<br />

L’Italia discute nuovamente di Pnrr e delle sue scadenze,<br />

che molto condizionano anche i piani di chi opera nel<br />

settore delle costruzioni. Voi come associazione vi iscrivete<br />

tra gli ottimisti o tra i pessimisti, e che giudizio date<br />

della situazione?<br />

Ci piace essere ottimisti! Ma non perché, come dicono<br />

tanti osservatori economici, nella seconda metà dell’anno<br />

ci si aspetta un’accelerazione della crescita dovuta all’effettiva<br />

realizzazione degli investimenti pubblici legati<br />

al Pnrr. Ovviamente se tale previsione fosse confermata<br />

ne saremmo lieti. Il nostro ottimismo deriva, però, dal fatto<br />

che l’Italia è un Paese che ha bisogno di trasformazione<br />

ma che, storicamente, non ha mai avuto una visione<br />

chiara sul tema delle infrastrutture. In questa chiave<br />

il Pnrr potrebbe essere una svolta. Un Paese moderno<br />

ed efficiente si riconosce anche dalla dotazione e dal livello<br />

delle sue infrastrutture, che incidono sullo sviluppo<br />

economico e sul benessere dei cittadini. Gli investimenti<br />

del Pnrr comprendono non solo grandi opere, ma anche<br />

un insieme variegato di interventi, di dimensioni medio-piccole,<br />

localizzati in aree urbane che incideranno<br />

sullo sviluppo dei territori.<br />

Parliamo più in generale di mercato, e di andamento dell’anno<br />

in corso rispetto al precedente. Qual è lo stato di<br />

salute delle aziende italiane, pur nella loro diversità, e<br />

quali sono le aspettative per l’immediato futuro?<br />

In termini di previsioni di mercato, come dicevo ci si aspetta<br />

un’accelerazione dalla seconda parte dell’anno. Molte imprese<br />

si stanno attrezzando per gestire questa fase di espan-<br />

©Giacomo Citro per Atecap<br />

sione, perché nel settore delle costruzioni si è registrato, nel<br />

tempo, un impoverimento del bacino di imprese e di conseguenza<br />

di professionalità specializzata disponibile, che si<br />

è ricollocata in altri ambiti produttivi. Ma se da una parte si<br />

pensa a come ottimizzare la propria capacità produttiva per<br />

rispondere alle future richieste del mercato, dall’altra c’è molta<br />

preoccupazione per ciò che accadrà dopo in termini di ridimensionamento.<br />

La sensazione è che la straordinarietà<br />

delle risorse in campo comunque non porterà ad un ampliamento<br />

strutturale dei volumi produttivi.<br />

Cultura del calcestruzzo, così potremmo definirla pensando<br />

ai processi attraverso cui viene realizzato - ad<br />

esempio, le pratiche di premiscelazione che non tutte le<br />

aziende adottano - e qualità del prodotto: a che punto<br />

sono le aziende italiane al confronto, ad esempio, con<br />

quelle straniere?<br />

Le aziende italiane non hanno nulla da invidiare a quelle<br />

straniere, anzi. Noi crediamo in un mercato che giudichi le<br />

performances e non il modo in cui sono state raggiunte.<br />

Al di là dei vantaggi o degli svantaggi derivanti dall’utilizzo<br />

del premescolatore o di altre soluzioni disponibili sul<br />

mercato, è importante tutelare la libertà di impresa nell’organizzazione<br />

dei fattori della produzione. La qualità di un<br />

calcestruzzo, a prescindere da come venga prodotto, dipende<br />

dalla compartecipazione di fattori diversi che concorrono<br />

alla creazione del prodotto. Citando Adam Neville,<br />

che di calcestruzzo ne sapeva qualcosa, “un cattivo calcestruzzo<br />

viene confezionato mescolando semplicemente<br />

cemento, inerti e acqua, gli stessi ingredienti che si usano<br />

per confezionare un buon calcestruzzo. L’unica differenza<br />

è il know-how del procedimento”. Questo significa pensare<br />

e lavorare in termini di approccio prestazionale.<br />

Ogni tanto riemerge, carsicamente, l’impiego di materiali<br />

alternativi quali per esempio legno o acciaio al posto<br />

del calcestruzzo. Si tratta di suggestioni che alla fine<br />

riguardano situazioni marginali, o viceversa di soluzioni<br />

che possono diventare concorrenziali con il tempo?<br />

Il nostro Paese non è l’unico in Europa che vanta una tradizione<br />

costruttiva fortemente basata sul calcestruzzo.<br />

Grattacieli, ospedali, scuole, abitazioni, infrastrutture, gallerie,<br />

strade, ponti, porti e tanto altro ancora, sono realizzate<br />

in calcestruzzo. Questo perché le sue proprietà, valutate<br />

all’interno dell’intero ciclo di vita di una struttura, sono<br />

inequivocabilmente vantaggiose in termini di sostenibilità<br />

[96] <strong>maggio</strong> <strong>2024</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>maggio</strong> <strong>2024</strong> [97]

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