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MASI_RAPPORTO_ANNUALE_2023

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Allestimento Monte Verità<br />

Tra conservazione, valorizzazione e accessibilità: la complessa gestione<br />

di una collezione eterogenea e fruita in uno spazio alberghiero<br />

Nel 1956 il barone Eduard von der Heydt dona il complesso del Monte Verità<br />

allo Stato del Cantone Ticino, insieme a 519 opere d’arte: 307 stampe, 73 disegni,<br />

126 dipinti, 1 fotografia, 11 sculture, 1 oggetto.<br />

Il fondo comprende un sostanzioso numero di opere grafiche (più della metà)<br />

dal XVI secolo al XIX secolo; ca. un terzo di opere asiatiche, principalmente<br />

cinesi e giapponesi (stampe e dipinti su carta o su seta) e un nucleo di opere<br />

pittoriche sia antiche che moderne (avanguardie della prima metà del XX sec.) 1 ,<br />

tra cui spiccano alcune artiste e artisti di tono internazionale: Alexandre Calame,<br />

Conrad Felixmüller, Leonor Fini, Angelika Kauffmann, Franz Lenk, Josse de<br />

Momper, Amédée Ozenfant, Salomon van Ruysdael e Marianne von Werefkin.<br />

La convenzione<br />

L’allora Museo Cantonale d’Arte, responsabile dello studio e della gestione delle<br />

opere d’arte cantonali, seguiva già da molti anni, ancora prima della nascita del<br />

<strong>MASI</strong>, la donazione del Monte Verità.<br />

Nel 2017 la Fondazione Monte Verità (istituita nel 1989 dal Cantone Ticino e<br />

dal Politecnico federale di Zurigo) e la Fondazione <strong>MASI</strong> firmano una nuova convenzione<br />

in cui il <strong>MASI</strong> viene indicato quale responsabile per la corretta conservazione<br />

del fondo. Contemporaneamente la Fondazione Monte Verità si impegna<br />

a collaborare attivamente con il <strong>MASI</strong> per tutte le questioni relative alla gestione<br />

e alla conservazione delle opere e a rispettare tutte le misure che il <strong>MASI</strong> ritiene<br />

opportuno applicare per questo fine.<br />

Veduta<br />

dell’allestimento<br />

presso il<br />

Monte Verità<br />

1<br />

Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla pubblicazione: “Dal Seicento olandese alle<br />

avanguardie del primo Novecento. La collezione del Barone Eduard von der Heydt al Monte<br />

Verità”, Museo Cantonale d’Arte, Lugano (30.03-05.05.1996), (n. 1, collana Sguardi sulla<br />

Collezione dello Stato del Cantone Ticino).<br />

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