La mia ditta 2/2024
La rivista di AXA al servizio delle aziende vi informa tre volte all'anno su temi che interessano i piccoli imprenditori.
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2 | <strong>2024</strong><br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong>DITTA<br />
<strong>La</strong> rivista per PMI di AXA<br />
Pianificazione della<br />
successione per<br />
principianti ed esperti<br />
Pagina 8<br />
Il management<br />
della salute riguarda<br />
tutti noi<br />
Pagina 14<br />
Autotrasportatore<br />
di cuore<br />
Nell’intervista Nils Planzer spiega<br />
come conciliare sostenibilità<br />
e logistica e perché presso la sua<br />
<strong>ditta</strong> contano in primo luogo<br />
le persone e non i camion.<br />
Pagina 30
Il mio motivo d’orgoglio<br />
Il mio motivo d’orgoglio<br />
<strong>La</strong> passione in tavola<br />
Da quando avevo 15 anni è stato il mio sogno:<br />
durante il mio percorso formativo, anche in giro<br />
per l’Europa, mi ci sono dedicato, senza pensare<br />
al dove o al quando realizzarlo. E dopo 15 anni ce<br />
l’ho fatta. <strong>La</strong> nascita del locale, con attualmente<br />
quattro dipendenti, risale al gennaio del 2021 ma<br />
l’apertura vera e propria è slittata a fine maggio<br />
dello stesso anno, all’uscita dal lockdown. Durante<br />
il periodo di chiusura abbiamo potuto concentrarci<br />
sui dettagli e ci siamo anche organizzati<br />
con speciali scatole per il cibo da asporto, facendoci<br />
conoscere e apprezzare. Alla riapertura, il<br />
passaparola ha fatto il resto. Volevo un ristorante<br />
diverso per tipo di cucina, arredamento e filosofia<br />
e i miei viaggi mi hanno aiutato a farmene<br />
un’idea ben definita. Dalla <strong>mia</strong> esperienza in fattoria<br />
come contadino nasce il rispetto per il prodotto.<br />
Nella nostra Osteria non esiste una «carta»,<br />
ma solo un menù che varia a seconda dell’offerta<br />
stagionale. Dal primo giorno ho deciso di escludere<br />
risotto o pasta, puntando sul vegetale e sul<br />
cambiamento. Una filosofia che ha funzionato e<br />
sta funzionando tuttora. Per il futuro, mi augurerei<br />
– metaforicamente parlando – una maratona,<br />
piuttosto che uno sprint: una crescita costante e<br />
continua, come quella degli ultimi tre anni, sia<br />
sul piano lavorativo che privato.<br />
osteriadelcentro.ch<br />
Un approccio positivo e consapevole al cambiamento<br />
Quando 22 anni fa mi sono messa in proprio<br />
fondando mdm-training, non avevo un piano B.<br />
Anche negli ultimi tempi, che non sono sempre<br />
stati facili, o agli inizi, nei momenti in cui non<br />
sapevo se sarei riuscita a pagare l’affitto, non ho<br />
mai smesso di credere in me e nel mio progetto, e<br />
alla fine ne è valsa la pena. Forte di un diploma in<br />
formazione e coaching della comunicazione, da<br />
ormai due decenni affianco team o singoli individui<br />
nello sviluppo organizzativo, nel consolidamento<br />
dello spirito di squadra e nell’acquisizione<br />
di competenze di dialogo – sia nel contatto con i<br />
clienti che nelle interazioni tra colleghi. Proprio<br />
in un’azienda in continua evoluzione, spesso il<br />
personale si trova a raccogliere grandi sfide che<br />
rischiano di creare un clima di incertezza. <strong>La</strong> <strong>mia</strong><br />
offerta risponde precisamente a questa esigenza:<br />
infatti, per essere autentici ed empatici nel dialogo<br />
con le altre persone occorrono consapevolezza<br />
e ascolto. Mi gratifica affrontare insieme<br />
ai team questo cambiamento e aiutarli a considerare<br />
le novità un’opportunità di assumere<br />
un atteggiamento positivo e di interiorizzare<br />
un comportamento rispettoso nell’ambito della<br />
comunicazione. Per il futuro mi auguro di continuare<br />
a lavorare con tante persone ed aziende<br />
interessanti.<br />
mdm-training.com<br />
Piero Roncoroni,<br />
Osteria del Centro<br />
Mariella De Matteis,<br />
mdm-training<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
Foto: Claudio Bader<br />
2 02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong><br />
3<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
Qui ci sono uffici e<br />
Indice<br />
locali commerciali<br />
7<br />
8<br />
Successo<br />
Pianificazione della<br />
successione: provvedere<br />
per tempo conviene<br />
anche finanziariamente.<br />
Editoriale<br />
Previdenza e<br />
successione<br />
liberi.<br />
14<br />
19<br />
20<br />
Salute del personale:<br />
fattore decisivo per il<br />
successo di un’azienda.<br />
Sicurezza<br />
Deep fake:<br />
intelligenza artificiale<br />
e nuovi cyber-rischi.<br />
8<br />
Melanie Ade<br />
Caporedattrice<br />
«<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong>»<br />
Ora su<br />
newhome.ch<br />
powered by<br />
Foto: Dan Cermak; Marco Vara; Gaëtan Bally<br />
22<br />
25<br />
26<br />
30<br />
2<br />
3<br />
34<br />
35<br />
18<br />
Veicoli commerciali:<br />
da quando conviene<br />
esternalizzare la flotta<br />
aziendale.<br />
Responsabilità<br />
Previdenza professionale:<br />
trovare la giusta soluzione<br />
per la vostra PMI.<br />
Intervista: l’autotrasportatore<br />
Nils Planzer parla<br />
di ripartizione modale,<br />
uso del dialetto zurighese<br />
e mobility pricing.<br />
Rubriche<br />
Il mio motivo d’orgoglio<br />
Piero Roncoroni<br />
Mariella De Matteis<br />
Thomas Holenstein<br />
Severin Meyer<br />
Grafica: Consumi<br />
Leggete la nostra rivista in formato e-paper all’indirizzo www.la-<strong>mia</strong>-<strong>ditta</strong>.ch oppure<br />
visitate il sito Linkedin www.linkedin.com/company/axaswitzerland.<br />
COLOPHON<br />
Editore: AXA, Newsroom<br />
14<br />
30<br />
Indirizzo della redazione: AXA, «<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong>», Römerstrasse 17, 8400 Winterthur,<br />
www.la-<strong>mia</strong>-<strong>ditta</strong>.ch, E-mail: meine.firma@axa.ch<br />
Redazione: Melanie Ade (direzione) Hanno collaborato a questo numero: Seraina Acker, Marion Fehr<br />
Online: Urs Wildi Traduzione: <strong>La</strong>nguage Services, AXA Concezione e realizzazione: Der <strong>La</strong>youter,<br />
Marco Vara, AXA Newsroom Stampa e spedizione: Swissprinters AG, Brühlstrasse 5,<br />
CH-4800 Zofingen Periodicità: pubblicazione quadrimestrale in italiano, tedesco e francese<br />
Tiratura complessiva: 84 000 copie Amministrazione delle inserzioni: Galledia Fachmedien AG,<br />
Burgauerstrasse 50, 9230 Flawil, ornella.assalve@galledia.ch, www.galledia.ch<br />
Modifiche d’indirizzo e disdette: via mail a meine.firma@axa.ch<br />
Stampato<br />
myclimate.org/01-24-573510<br />
Gran parte delle PMI elvetiche sono<br />
a conduzione familiare. Per effetto<br />
dello sviluppo demografico la<br />
maggior parte di queste nei prossimi<br />
anni si dovrà occupare della<br />
regolamentazione della successione.<br />
Se negli anni '90 ancora il 70 per<br />
cento di tutte le aziende attuava<br />
un passaggio generazionale interno<br />
alla famiglia, oggi è solo il 40 per<br />
cento a provvedere in tal senso;<br />
le soluzioni esterne alla famiglia<br />
infatti sono sempre più diffuse. Solo<br />
chi pianifica per tempo e in modo<br />
sistematico la successione sarà in<br />
grado di garantire la sopravvivenza<br />
dell’azienda e di preservarne i posti<br />
di lavoro, pianificando e garantendo<br />
al contempo la propria previdenza<br />
finanziaria in vecchiaia. In questo<br />
numero vi illustreremo i punti focali<br />
della pianificazione successoria<br />
e le possibilità che questa offre di<br />
rispar<strong>mia</strong>re sulle imposte.<br />
A proposito di previdenza: scegliere<br />
la cassa pensione giusta non è<br />
affatto semplice. In effetti, per individuare<br />
la soluzione previdenziale<br />
più adeguata occorre tener conto<br />
del settore di attività, della struttura<br />
d’età del personale e della propensione<br />
al rischio o alla sicurezza di<br />
un’azienda. Conviene pertanto fare<br />
una scelta oculata dell’istituto a<br />
cui aderire. Maggiori informazioni<br />
sull’argomento sono riportate in<br />
questa edizione.<br />
Vi auguro una piacevole lettura!<br />
02/<strong>2024</strong> 5<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
Successo<br />
AXA.ch<br />
AXA è fiera di essere partner di<br />
UEFA Women’s EURO 2025<br />
Già dal 2020 ci impegniamo a favore del calcio femminile svizzero. L’anno<br />
prossimo la Svizzera ospiterà l’UEFA Women’s EURO 2025 e noi saremo<br />
presenti in qualità di partner ufficiale. Non vediamo l’ora di trascorrere con<br />
tutta la Svizzera un’ indimenticabile estate calcistica !<br />
Domanda di un lettore<br />
Obblighi per<br />
l’uso di droni<br />
Utilizzo un drone nella <strong>mia</strong> quotidianità<br />
lavorativa di fornitore di<br />
servizi immobiliari. A cosa devo<br />
prestare attenzione?<br />
F. R., Winterthur<br />
L'uso di droni è soggetto a condizioni<br />
imposte dalle autorità, ragion per cui<br />
sottostanno all’obbligo di registrazione,<br />
a meno che il loro peso al decollo sia<br />
inferiore a 25 kg e non siano dotati di<br />
telecamera, microfono o altri sensori.<br />
Con la registrazione si ottiene un<br />
numero di operatore UAS da apporre in<br />
modo visibile sull’oggetto. Un ulteriore<br />
punto di verifica è costituito dagli<br />
obblighi di autorizzazione (ad es. voli a<br />
oltre 120 m di altezza) e/o dai limiti per<br />
l’impiego del drone (uso in una zona<br />
con divieto di sorvolo). Qualora si causi<br />
un danno a terzi (ad es. se il drone<br />
danneggia una finestra) si può essere<br />
chiamati a far fronte a richieste di<br />
risarcimento. AXA offre copertura<br />
assicurativa per la responsabilità civile<br />
legale in qualità di detentore o<br />
derivante dall’utilizzo di droni.<br />
L’assicurazione copre i danni corporali<br />
e materiali. In qualità di fornitore di<br />
servizi immobiliari tale copertura<br />
potrebbe non essere automaticamente<br />
inclusa nell’assicurazione di responsabilità<br />
civile professionale. Fino a un<br />
peso al decollo di 25 kg possiamo<br />
colmare questa lacuna. Se il drone<br />
supera questo limite, occorrerà<br />
stipulare una polizza per velivoli.<br />
Daniela Dresch,<br />
Responsabile<br />
Underwriting RC D-CH<br />
02/<strong>2024</strong> 7<br />
Foto: p.g.c.<br />
AXA partecipa a<br />
newhome.ch<br />
AXA partecipa a newhome, piattaforma immobiliare di proprietà di 19 banche<br />
cantonali e di circa 500 operatori del settore immobiliare (Next Property AG).<br />
Il capitale azionario è stato incrementato mediante l’emissione di nuove azioni<br />
e distribuito tra banche cantonali, Next Property AG e AXA, che detengono ora<br />
quote rispettivamente del 50, 30 e 20 per cento. AXA vede nella partecipazione<br />
un’opportunità per consolidare ulteriormente la sua posizione sul fronte abitativo.<br />
«Dal 2012 – anno della sua fondazione – newhome è cresciuta fino a diventare<br />
una piattaforma immobiliare d’importanza nazionale», spiega Dominique<br />
Kasper, responsabile Assicurazioni danni presso AXA. «Con la sua partecipazione<br />
AXA si assicura un accesso alla clientela in ambito abitativo e immobiliare». L’accesso<br />
di AXA alla piattaforma newhome comporta vantaggi anche per l’utenza<br />
della stessa. «Con la locazione o l’acquisto di immobili si pongono sempre delle<br />
questioni di natura assicurativa. Siamo certi che da questo punto di vista le nostre<br />
competenze ci permetteranno di soddisfare le esigenze della clientela», così<br />
Dominique Kasper. Anche Johannes Hoehener, presidente del CdA di newhome, è<br />
molto soddisfatto della crescita dell’azionariato: «Con l’ingresso di AXA il nostro<br />
network dà il benvenuto al maggiore assicuratore danni elvetico. <strong>La</strong> partecipazione<br />
strategica di AXA allarga il nostro raggio d’azione e rappresenta una tappa<br />
significativa dell’attuazione della nostra strategia di crescita. Vogliamo diventare<br />
il portale numero uno del settore immobiliare a livello regionale».<br />
«Con una successione fiscalmente ottimizzata si può rispar<strong>mia</strong>re sulle<br />
imposte fino al 20 per cento del valore complessivo dell’impresa»<br />
Stephan Illi, CEO Consulta AG, pagina 11<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
PIANIFICAZIONE DELLA SUCCESSIONE<br />
PIANIFICAZIONE DELLA SUCCESSIONE<br />
Pianificare<br />
la successione:<br />
sì, ma come?<br />
Nei prossimi cinque anni una PMI su sette in Svizzera dovrà affrontare<br />
la questione della successione. Chi non agisce per tempo mette a rischio<br />
la sopravvivenza dell’azienda e, con essa, dei suoi posti di lavoro.<br />
Testo Melanie Ade Foto Dan Cermak<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong><br />
Fondata nel 1987,<br />
Aschwanden & Partner AG<br />
è da 37 anni sinonimo di<br />
competenza e affidabilità<br />
nell’ingegneria civile; oltre<br />
all’operatività classica,<br />
l’azienda propone una<br />
gamma completa di servizi di<br />
consulenza e progettazione.<br />
Realtà a conduzione familiare,<br />
ha la sede principale a<br />
Rüti (ZH) e conta 10 dipendenti.<br />
aschwanden-partner.ch<br />
Offerta per i lettori<br />
Navigatore Successione gratis<br />
per un anno alle lettrici<br />
e ai lettori de «<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong>».<br />
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sufficiente registrarsi<br />
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MEINE FIRMA <strong>2024</strong>.<br />
Dato il loro numero elevato, le PMI<br />
sono considerate la spina dorsale<br />
dell’econo<strong>mia</strong> svizzera e la questione<br />
della loro successione è di<br />
grande rilevanza sistemica. Secondo<br />
il recente studio della società di business<br />
information Dun & Bradstreet, nei prossimi<br />
cinque anni il processo interesserà circa 93 000<br />
aziende e mezzo milione di posti di lavoro. Eppure,<br />
per molte di queste, l’argomento non sembra<br />
essere in cima alla lista delle priorità. «Numerose<br />
realtà iniziano troppo tardi a pianificare<br />
la successione, il 30 per cento non la gestisce per<br />
nulla», afferma Stephan Illi, CEO di Consulta,<br />
società specializzata nel ramo.<br />
Questo dipenderebbe da due fattori: «Spesso<br />
si naviga semplicemente a vista, trascinati da<br />
una frenetica attività giornaliera e, per forza<br />
di cose, la successione passa in secondo piano.<br />
Oppure si tende a ignorare la questione, perché<br />
non si sa neanche da dove cominciare».<br />
Ma il problema esiste: «Spesso si trascurano<br />
la complessità e quindi le tempistiche per individuare<br />
una soluzione sostenibile, in grado<br />
di soddisfare tutte le parti in causa. Involontariamente<br />
viene quindi messa a repentaglio la<br />
sopravvivenza dell’azienda, con i relativi posti<br />
di lavoro. Il consiglio quindi è di pianificare in<br />
modo realistico. Una cessione ottimale richiede<br />
come minimo dai tre ai cinque anni».<br />
Soluzione familiare interna<br />
Quando nel 2018 Melchior Aschwanden cominciò<br />
a chiedersi quale sarebbe stata, dopo<br />
di lui, la sorte del suo studio di progettazione<br />
di ingegneria civile, aveva 61 anni e quindi era<br />
perfettamente nei tempi. Per fortuna c’era già<br />
L’esperto<br />
Stephan Illi è CEO di Consulta AG Wirtschafts- und<br />
Unternehmensberatung. L’azienda con sede a<br />
Rüti (ZH) è specializzata nella pianificazione delle<br />
successioni e offre assistenza globale alle PMI per<br />
la cessione delle loro attività. Fondata nel 1978,<br />
Consulta ha già seguito oltre 400 processi di successione<br />
in tutta la Svizzera.<br />
consulta.swiss<br />
una possibile soluzione a portata di mano: il<br />
figlio Severin, anch’egli ingegnere e dal 2016<br />
inserito in Aschwanden & Partner AG, aveva<br />
manifestato interesse a rilevare l’azienda. «Per<br />
me naturalmente è stata una fortuna», afferma<br />
Aschwanden senior. «Certo, avrei potuto vendere<br />
a un terzo interessato, ma con la soluzione<br />
interna sapevo che azienda e collaboratori<br />
sarebbero stati in buone mani». Severin, da<br />
gennaio 2023 amministratore delegato dell’azienda<br />
di famiglia, conferma: «È stato mio<br />
padre a insegnarmi il mestiere e a formarmi:<br />
quindi l’azienda va avanti secondo il suo stile.<br />
▶<br />
<strong>La</strong> mela non cade mai lontano dall’albero. Severin guida Aschwanden & Partner AG seguendo i principi del padre Melchior, dal quale ha rilevato l’azienda.<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
8 02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong><br />
9<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
PIANIFICAZIONE DELLA SUCCESSIONE<br />
«Oggi mi affiderei da subito a un esperto in grado di instradare<br />
correttamente il processo di successione»<br />
Ruedi Bütler, contitolare di Tribus Verkehrsplanung AG<br />
Ruedi Bütler (al centro) e Jürg von Arx (a destra) felici di avere trovato in Daniel Bärlocher, amministratore di Rudolf Keller & Partner, un successore perfetto.<br />
Questa peculiarità rassicura le maestranze, durante<br />
e dopo il processo di successione».<br />
Fondamentale una comunicazione<br />
trasparente<br />
Ciò non significa che sia filato tutto liscio, come<br />
ricordano entrambi. «In famiglia inizialmente<br />
sono nate delle discussioni, perché Severin<br />
non è figlio unico», spiega Aschwanden senior.<br />
«Abbiamo dovuto far capire che non volevo<br />
favorire nessuno, ma realisticamente si trattava<br />
della soluzione migliore, perché Severin<br />
fa lo stesso mestiere e lavorava già in azienda».<br />
Una storia nota per l’esperto Stephan Illi: «Le<br />
successioni interne alla famiglia comportano<br />
spesso conflitti emotivi. In questi momenti è<br />
importante mettere tutti intorno a un tavolo<br />
e parlare con trasparenza, magari anche con il<br />
contributo di un mediatore esterno, in grado<br />
di riorganizzare la situazione con razionalità<br />
e obiettività».<br />
Concludendo, oggi Melchior dice di avere leggermente<br />
sottovalutato la questione: «Mi dicevo:<br />
basterà accordarsi sul prezzo. Non avevo<br />
ben capito che, per motivi fiscali, spesso questa<br />
non è la soluzione migliore». Illi conferma:<br />
«Non si deve mai trascurare l’aspetto patrimoniale,<br />
perché in ultima analisi l’idea è che la<br />
vendita debba finanziare la previdenza per la<br />
vecchiaia del titolare uscente. <strong>La</strong> commistione<br />
fra esigenze previdenziali della proprietà e<br />
patrimonio aziendale richiede di norma una<br />
separazione della struttura di capitale, finanziamento<br />
e conduzione». Proprio per questo<br />
è consigliabile partire immediatamente dalla<br />
consulenza di un esperto terzo, competente<br />
in materia di revisione contabile, leggi e fisco.<br />
In ultima analisi ci si può anche guadagnare,<br />
spiega Illi: «Ottimizzare la successione<br />
dal punto di vista fiscale significa rispar<strong>mia</strong>re<br />
anche il 20 per cento del valore aziendale che<br />
finirebbe in imposte».<br />
Cessione aziendale esterna<br />
Ripensandoci, anche Ruedi Bütler ha un po’<br />
sottovalutato la successione. Contitolare di<br />
Tribus Verkehrsplanung AG, ha iniziato nel<br />
2020 a pianificare il passaggio insieme al socio<br />
Jürg von Arx. «Volevamo che la nostra azienda<br />
continuasse a operare con lo stesso nome e<br />
il medesimo personale. Ci era venuta quindi<br />
l’idea di una successione interna, cedendo la<br />
titolarità a due membri della direzione». Ma,<br />
una volta posta la questione ai potenziali successori,<br />
nessuno dei due si era dichiarato dispo-<br />
sto ad assumersi l’onere. Le posizioni si sono<br />
irrigidite e i contitolari designati hanno poi<br />
lasciato l’azienda. Abbiamo dovuto escogitare<br />
un piano B, anche perché non si prospettava<br />
alcuna soluzione «familiare»: «Mio figlio lavora<br />
nello stesso ramo, certo, ma era appena entrato<br />
in un’altra azienda. E la figlia di Jürg studiava<br />
all’università Scienze della mobilità, quindi era<br />
troppo giovane e inesperta».<br />
Sfruttare le sinergie<br />
Come unica opzione restava quindi la vendita<br />
a un terzo. Fortunatamente Bütler e von<br />
Arx avevano un piano anche per questo. «Non<br />
trovando alcuna soluzione interna, la nostra<br />
scelta è ricaduta su Rudolf Keller & Partner, che<br />
opera nel medesimo segmento; avevamo già<br />
collaborato varie volte e ci eravamo ripromessi<br />
di unire le forze e sfruttare le sinergie», ricorda<br />
Bütler. Con il supporto di Consulta i due hanno<br />
elaborato la necessaria documentazione e offerto<br />
l’opera di una vita alla concorrente che si<br />
è dimostrata subito interessata. «Ruedi e io ci<br />
conoscevamo da tempo e avevamo già parlato<br />
di come organizzare le cose dopo il suo pensionamento.<br />
L’acquisizione di Tribus significava<br />
la possibilità di ampliare la nostra area di mercato,<br />
creando una situazione vantaggiosa per<br />
tutti», spiega Daniel Bärlocher, amministratore<br />
di Rudolf Keller & Partner.<br />
Tutto è bene quel che finisce bene<br />
Si trattava ancora di accordarsi sul prezzo, ma<br />
alla fine ci siamo ritrovati anche su questo. A<br />
luglio 2021 Rudolf Keller & Partner ha dunque<br />
rilevato i pacchetti azionari di Tribus, che tuttavia<br />
restava una realtà indipendente diretta da<br />
un proprio amministratore. A settembre 2023<br />
per Bütler è poi giunto il momento della meritatissima<br />
pensione, mentre von Arx cominciava<br />
a ridurre gradualmente il suo impegno in<br />
azienda. «Col senno di poi direi che immaginavamo<br />
le cose molto più semplici. Oggi mi affiderei<br />
da subito a un esperto in grado di instradare<br />
correttamente il processo di successione»<br />
ammette Bütler con spirito autocritico.<br />
Soluzione interna<br />
Proprio questa era l’idea di Martin Steiner,<br />
quando nel 2022 ha deciso di cedere una delle<br />
tre palestre facenti capo al suo Chili Health<br />
Group. Fino a quel momento aveva gestito tre<br />
realtà, Hinwil, Männedorf e Hombrechtikon,<br />
ma ora aveva intenzione di rallentare un poco:<br />
«Mentre altri a vent’anni si godevano la vita,<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong><br />
Beekeeper Dal 2011 Tribus è una Verkehrsplanung<br />
di comunicazione AG è leader nel che set-<br />
piattaforma<br />
aiuta tore ingegneria le aziende del con traffico attività e<br />
prevalentemente pianificazione mobilità manuali per a<br />
creare l’area di un Zurigo. network L’azienda, di contatti<br />
per con le sede proprie a Dübendorf, collaboratrici<br />
17 e dipendenti i propri collaboratori<br />
e si occupa<br />
conta<br />
sprovvisti di realizzazione, di postazione potenziamento,<br />
digitale, ristrutturazione affinché e<br />
di<br />
lavoro<br />
possano risanamento essere di segnaletica<br />
informati e<br />
motivati. luminosa, Fondata incroci e nel strisce 2012,<br />
oggi pedonali, l’azienda ma anche ha un di organico elaborazione<br />
oltre 200 piani unità. e perizie per la<br />
di<br />
beekeeper.ch<br />
viabilità e gestione gallerie.<br />
tribus.ch<br />
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la vostra<br />
successione?<br />
Volete impedire che la vostra<br />
azienda vada in pensione<br />
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il trasferimento della vostra<br />
azienda.<br />
axa.ch/pianificazione-della-<br />
successione<br />
▶<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
10<br />
02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong> 11<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
PIANIFICAZIONE DELLA SUCCESSIONE<br />
«Mentre altri a vent’anni si godevano la vita,<br />
io ho sempre cercato di migliorare nel mio lavoro»<br />
Martin Steiner, titolare di Chili Health Group<br />
Fonte: Consulta, nachfolge-navigator.ch/it<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong><br />
Chili Health Group è stato<br />
fondato nel 2017 da Martin<br />
Steiner e oggi gestisce tre<br />
palestre a Hinwil, Hombrechtikon<br />
e Männedorf. Nel<br />
2023 Marcus <strong>La</strong>ng e Birsen Danielson<br />
hanno rilevato «Hombi»,<br />
con l’idea di scorporare il<br />
club dal Gruppo entro il 2026.<br />
Chili Health conta complessivamente<br />
16 dipendenti, di cui<br />
tre a Hombrechtikon.<br />
chili-health.ch<br />
io ho sempre cercato di migliorare nel mio lavoro<br />
e mi sono reso molto presto indipendente.<br />
Quando il mio socio in Chili Health Group ha<br />
annunciato di volersi trasferire per un certo<br />
periodo negli Stati Uniti, ho colto la palla al<br />
balzo per rivedere i miei piani per il futuro».<br />
Detto, fatto. Il personal trainer professionista<br />
ha quindi deciso di cedere il centro di Hombrechtikon:<br />
«Date le sue dimensioni, la palestra<br />
non richiede grande lavoro amministrativo; regna<br />
un’atmosfera quasi familiare, che dipende<br />
molto da chi ci lavora. Quindi è la realtà ideale<br />
per un giovane imprenditore che abbia voglia<br />
di mettere tutte le sue energie in un progetto e<br />
realizzare le proprie idee».<br />
I 12 temi di pianificazione della successione<br />
Gestione progetti. Consiste nella pianificazione<br />
dei compiti. Coinvolgete le<br />
persone giuste e definite nel dettaglio l’iter<br />
temporale.<br />
Fattori soft. Riguarda essenzialmente<br />
l’atteggiamento di base dell’imprenditore<br />
verso l’azienda. Cercate di chiarire in che<br />
rapporto vi trovate con l’attività e verificate<br />
le varie opzioni di successione.<br />
Immobili. Verificate la possibilità di istituire<br />
una società immobiliare. Prima di una<br />
vendita valutate le conseguenze sul piano<br />
fiscale ed economico-aziendale.<br />
Previdenza. Verificate prima della vendita<br />
se fiscalmente convenga trasferire nel<br />
patrimonio privato fondi non necessari<br />
all’azienda. Stilate un budget per la fase<br />
della vita dopo il pensionamento.<br />
Assicurazioni. Elaborate un quadro<br />
complessivo delle esigenze assicurative<br />
dell’azienda. Accertate che la copertura<br />
dei rischi sia adeguata.<br />
Analisi della situazione. Stabilite i passi<br />
da intraprendere oggi affinché domani la<br />
vostra azienda possa continuare a operare<br />
con successo anche senza di voi. Elaborate<br />
un quadro strutturato del potenziale futuro<br />
dell’impresa.<br />
Business plan. Raccogliete gli elementi<br />
fondamentali della valutazione, del punto<br />
della situazione e del profilo dell’azienda<br />
in un business plan. Prestate particolare<br />
attenzione all’andamento finanziario e<br />
decidete in quali prodotti e servizi occorre<br />
continuare a investire.<br />
Finanziamento. Informatevi sulle opportunità<br />
di finanziamento per l’acquisto di<br />
un’azienda e verificatele. Fattori fondamentali<br />
sono la situazione dei tassi di interesse<br />
e l’andamento congiunturale.<br />
Valore aziendale. In fase di valutazione<br />
cercate di individuare i valori patrimoniali<br />
non aziendali e di trasferirli eventualmente<br />
nel patrimonio privato tramite il sistema<br />
previdenziale. Richiedete un calcolo del<br />
valore reddituale.<br />
Imposte. Attenzione a tutte le conseguenze<br />
fiscali del processo di successione. Valutate<br />
anche le possibilità di una holding di acquisizione.<br />
Le conseguenze fiscali sono direttamente<br />
connesse a quelle civilistiche.<br />
Leggi. Richiedete la stesura dei contratti<br />
a esperti in materia. Definite l’importanza<br />
di tematiche come diritto matrimoniale e<br />
successorio, diritto dei beni immateriali e<br />
due diligence.<br />
Ricerca successore. Allestite un profilo<br />
attitudinale realistico del successore.<br />
Avvaletevi di un team dedicato che si<br />
occupi in modo strutturato della ricerca.<br />
Stessa filosofia, stesso spirito<br />
In Marcus <strong>La</strong>ng, responsabile del centro, Steiner<br />
aveva un dipendente di lungo corso che da<br />
tempo sognava di avere una palestra tutta sua.<br />
«Ma mettere in piedi una realtà di questo genere<br />
da zero non è così semplice», afferma <strong>La</strong>ng.<br />
Gli fa eco Illi: «Rispetto alle neocostituzioni, le<br />
cessioni aziendali hanno il 95 per cento di possibilità<br />
di sopravvivere e quindi in questo sono<br />
nettamente avvantaggiate rispetto alle start-up.<br />
Per i giovani imprenditori può essere economicamente<br />
più interessante acquisire un’azienda<br />
esistente che fondarne una nuova». Il problema<br />
era solo che a <strong>La</strong>ng mancavano i fondi necessari.<br />
«Però desideravo rilevare a tutti i costi<br />
"Hombi", come la chia<strong>mia</strong>mo noi affettuosamente,<br />
ed evitare che Martin dovesse trovare<br />
un acquirente esterno», ricorda <strong>La</strong>ng. Ha quindi<br />
chiesto alla collega Birsen Danielson, anch’ella<br />
da tempo trainer della palestra, se non avesse<br />
voluto partecipare e diventare contitolare. Proposta<br />
accolta subito con entusiasmo: «Teniamo<br />
molto alla palestra e ai suoi iscritti. L’atmosfera<br />
da noi è straordinaria, siamo praticamente una<br />
famiglia. Un soggetto esterno non avrebbe mai<br />
potuto mantenere lo stesso stile».<br />
Sostegno esterno<br />
Unendo le forze, i due sono riusciti a mettere<br />
insieme la somma necessaria e in breve tempo<br />
si è passati alla firma dei contratti. Tuttavia<br />
«si fa presto a sottovalutare gli oneri amministrativi»,<br />
commenta <strong>La</strong>ng. A maggior ragione i<br />
due futuri comproprietari sono stati contenti<br />
dell’assistenza esterna ricevuta: «Siamo stati<br />
ben assistiti da Consulta e dalla nostra fiduciaria,<br />
ma anche Steiner ci ha dato una grossa<br />
mano, dall’alto della sua esperienza: da soli,<br />
senza conoscenze di base, non ce l’avremmo<br />
mai fatta». Da novembre 2023 i due sono gli<br />
orgogliosi proprietari della palestra di Hombrechtikon<br />
e, passo dopo passo, ne stanno facendo<br />
la propria creatura. Steiner ribadisce la<br />
felicità di aver potuto offrire un’opportunità<br />
ai due ex collaboratori: «Ricordo bene la soddisfazione<br />
che dà essere finalmente proprietari<br />
della prima attività. Mentre io ora posso<br />
dedicarmi a progetti nuovi». E voi? Avete già<br />
cominciato a pianificare la successione? ●<br />
Al Chili Health Center di Hombrechtikon il servizio al cliente è al primo posto: Martin Steiner (in alto) con i nuovi titolari Birsen Danielson e Marcus <strong>La</strong>ng.<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
12 02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong><br />
13<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
MANAGEMENTE DELLA SALUTE<br />
articolazioni e su tutto l’apparato motorio, per<br />
cui assenze prolungate diventano inevitabili.<br />
Corinne Hofstetter e io eravamo dunque entrambe<br />
del parere di dover affrontare in particolare<br />
il tema dell’ergono<strong>mia</strong>».<br />
Prevenire è meglio: Corinne<br />
Hofstetter sa bene che se il personale<br />
è in buona salute è anche più<br />
motivato e produttivo. Per questo<br />
adotta misure di prevenzione<br />
specifiche.<br />
Salute del personale:<br />
la ricetta del successo<br />
L’assenza prolungata di dipendenti non è un problema solo per le persone interessate, ma ha spesso<br />
gravi ripercussioni su tutta l’azienda. Per le PMI è dunque sempre più importante occuparsi<br />
in modo preventivo e sistematico della gestione della salute in azienda, per motivi economici ma<br />
anche per aumentare l’attrattiva come datore di lavoro.<br />
Testo Melanie Ade Foto Marco Vara<br />
Nello stabilimento dell’azienda di<br />
eventi e catering <strong>La</strong> Culina di Bad<br />
Ragaz c’è grande movimento: 32<br />
collaboratrici di una decina di<br />
nazionalità diverse lavorano alla<br />
propria postazione sbollentando foglie di bietola,<br />
per poi scolarle dall’acqua e arrotolarle<br />
fino a creare la specialità della casa, i celebri capuns.<br />
<strong>La</strong> ricetta è quella della nonna di Brigitta<br />
Meli-Cabalzar, che ha fondato l’attività. Nella<br />
grande cucina l’atmosfera è rilassata, si chiacchiera<br />
e si ride insieme. Eppure il lavoro a cui<br />
si dedicano le donne è tutt’altro che leggero: le<br />
enormi pentole sono infatti pesanti, così come<br />
le foglie di bietola da cui vengono estratte, e<br />
anche stare in piedi per ore, per lo più ricurve<br />
in avanti mentre si chiudono gli involtini, non<br />
è l’ideale per l’apparato motorio.<br />
L’esperta di WeCare Christina Villinger (sin.) mostra in loco alle collaboratrici come anche piccoli<br />
cambiamenti nei processi lavorativi possono apportare grandi benefici all’apparato motorio.<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong><br />
Nel 1990 a Bad Ragaz Brigitta<br />
e Anton Meli-Cabalzar hanno<br />
fondato <strong>La</strong> Culina, la loro<br />
impresa di eventi e catering.<br />
Oggi l’azienda, guidata dalla<br />
nipote Corinne Hofstetter,<br />
impiega 40 persone, di cui 32<br />
nella produzione. Le specialità<br />
grigionesi vengono realizzate<br />
a mano e consegnate<br />
fresche ogni giorno a negozi<br />
di gastrono<strong>mia</strong> e rivenditori<br />
della regione.<br />
laculina.ch<br />
Uno sforzo fisico notevole e poco riposo<br />
«Anche se non si sono ancora registrate lunghe<br />
assenze, alcune collaboratrici lamentano regolarmente<br />
dolori alla schiena o alle spalle, dovuti<br />
agli stessi movimenti che ripetono giorno dopo<br />
giorno», spiega Corinne Hofstetter, che oggi gestisce<br />
l’azienda. In più, la maggior parte di loro<br />
fa troppo poco movimento anche nel privato, e<br />
non si riposa a sufficienza: «Molte delle nostre<br />
collaboratrici sono di origine straniera e, oltre<br />
al loro impiego al 60-80 per cento, devono occuparsi<br />
anche della casa e dei figli. Non rimane<br />
quindi tempo per garantire al fisico le pause di<br />
cui avrebbe bisogno. Volevo dare loro qualche<br />
spunto per far capire che devono avere più riguardo<br />
della loro salute, mostrando come farlo<br />
anche nella quotidianità lavorativa».<br />
E a quel punto è entrata in gioco Christina Villinger:<br />
in un primo colloquio l’esperta di salute<br />
di WeCare ha esaminato i problemi di cui<br />
soffrono le collaboratrici dello stabilimento e<br />
i relativi ambiti. «Queste donne sono sottoposte<br />
ogni giorno a grandi sforzi fisici per diverse<br />
ore, con movimenti ripetitivi e unilaterali, in<br />
più mantengono una postura dannosa. Con il<br />
tempo tutto ciò si ripercuote su muscolatura,<br />
«Come datrice di lavoro posso creare le<br />
condizioni necessarie per preservare<br />
la salute e la motivazione del mio personale»<br />
Corinne Hofstetter, direttrice de <strong>La</strong> Culina<br />
Più sicurezza ed efficienza<br />
grazie all’ergono<strong>mia</strong><br />
Per ergono<strong>mia</strong> si intende, in senso lato, l’adattamento<br />
delle condizioni di lavoro alle capacità<br />
fisiche e psico-cognitive delle persone, in modo<br />
da ottimizzare sicurezza, efficienza e produttività<br />
sul lavoro. In una prima fase Christina<br />
Villinger ha analizzato le attività e i processi<br />
di lavoro nella cucina industriale. Sulla base<br />
dei risultati ha quindi messo a punto un piano<br />
di misure mirate e individuali, che prevedeva<br />
innanzitutto esercizi pratici per alleggerire<br />
l’apparato motorio e ottimizzare le procedure<br />
di lavoro. A seguire le collaboratrici sono state<br />
sensibilizzate e formate sul tema della salute in<br />
un apposito workshop. «Fornire al personale gli<br />
strumenti per muoversi e operare nel proprio<br />
ambiente di lavoro prestando attenzione alla<br />
salute è un punto centrale su cui intervenire<br />
e a cui andrebbe data molta più importanza»,<br />
spiega l'esperta. In questi termini è fondamentale<br />
promuovere, oltre al benessere fisico, anche<br />
quello mentale, in modo da offrire un approccio<br />
a 360 gradi sulla salute sul posto di lavoro.<br />
Secondo l’Ufficio federale di statistica, le cause<br />
principali delle assenze dal lavoro sono infatti<br />
problemi di salute come dolori alla schiena, disturbi<br />
a livello di spalle e cervicale o stress legato<br />
all’attività lavorativa. Stando all’UST, solo<br />
nel 2022 questa situazione ha generato costi per<br />
un totale di 22 miliardi di franchi, e la tendenza<br />
è in aumento. «<strong>La</strong> quota del personale affetto da<br />
problematiche del genere continua a crescere:<br />
prevenzione ed ergono<strong>mia</strong> sono dunque sempre<br />
più importanti per le PMI, così da incentivare<br />
la salute in azienda e ridurre le assenze. Oggi<br />
le imprese non possono più permettersi di trascurare<br />
il management della salute», avverte<br />
Christina Villinger, che mostra come affrontare<br />
il tema convenga sotto diversi punti di vista. «In<br />
media per il personale a cui è stata illustrata<br />
una misura MSA si registrano 2,6 giorni di assenza<br />
in meno e una produttività maggiore del<br />
10 per cento, e anche lo stress si riduce fino al<br />
25 per cento. Una gestione sistematica della salute<br />
a livello aziendale non aiuta quindi solo a<br />
riconoscere per tempo i relativi rischi e a evitare<br />
assenze, ma permette anche di rispar<strong>mia</strong>re su<br />
costi e risorse».<br />
L’ingrediente del successo:<br />
una procedura strutturata<br />
Una gestione efficace della salute in azienda<br />
non può tuttavia prescindere da un approccio<br />
sistematico: «In genere una “accozzaglia” di<br />
▶<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
14 02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong> 15<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
MANAGEMENTE DELLA SALUTE<br />
MANAGEMENTE DELLA SALUTE<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong><br />
Un’azienda che porta i vantaggi<br />
della natura in ufficio<br />
combinando piante adatte<br />
allo scopo con la tecnologia.<br />
Fondata nel 2017 da Joel<br />
Bloch, Rita Salathé e Manuel<br />
Winter, Oxygen at Work<br />
riduce i livelli di sostanze<br />
nocive negli uffici attraverso<br />
una progettazione attenta<br />
del verde, così da restituire<br />
all’aria l’umidità ottimale.<br />
<strong>La</strong> <strong>ditta</strong>, con sede a Zurigo,<br />
impiega oggi 45 dipendenti.<br />
oxygenatwork.com<br />
un po’ di piante negli uffici non solo adorna<br />
gli ambienti, ma ne migliora anche l’aria e<br />
aumenta la motivazione del personale. Perché<br />
allora affidare il lavoro a un’azienda esterna?<br />
«Chi ha una collaboratrice o un collaboratore<br />
competente in fatto di piante, con il pollice<br />
verde e tempo a sufficienza per prendersene<br />
cura può chiaramente tentare da sé», racconta<br />
Manuel Winter. Ma in realtà non è facile come<br />
sembra: «Le piante hanno costi elevati e pochi<br />
sanno quali varietà hanno davvero effetti positivi<br />
su acustica e umidità, per cui in realtà<br />
rivolgersi a personale esperto conviene, sia in<br />
termini economici sia di risorse». In più, secondo<br />
Winter, in molti immobili a uso ufficio<br />
o stabilimenti di produzione la qualità dell’aria<br />
lascia molto a desiderare, il che ha delle conseguenze.<br />
Un’umidità dell’aria ridotta va infatti<br />
a seccare le mucose indebolendo il sistema immunitario,<br />
ed ecco che membri del personale<br />
potrebbero assentarsi più facilmente. Negli uffici<br />
più grandi invece l'acustica è un fattore di<br />
stress sempre maggiore per molti dipendenti,<br />
ancor più che oggi spesso le riunioni si svolgono<br />
online. Non da ultimo anche l’effetto a livello<br />
psicologico è fondamentale: «In un ambiente<br />
ricco di verde ci si sente semplicemente meglio<br />
che in un ufficio grigio e sterile», aggiunge il<br />
titolare, formatosi in econo<strong>mia</strong> aziendale.<br />
Più benessere sul posto di lavoro<br />
In base a locali, numero di metri quadri, planimetria<br />
e illuminazione, Oxygen at Work fornisce<br />
alla sua clientela un progetto per il verde<br />
su misura comprensivo di manutenzione e<br />
cura, così come di sensori per tenere sempre<br />
sotto controllo il clima degli ambienti in modo<br />
digitalizzato. Il pacchetto è offerto sotto forma<br />
di abbonamento annuale, con tanto di sostituzione<br />
delle piante quando necessario. Il vantaggio<br />
è quindi anche economico: «Dati i canoni<br />
di locazione attuali al metro quadro, le PMI in<br />
particolare devono considerare attentamente<br />
come utilizzare al meglio gli spazi disponibili.<br />
Noi le aiutiamo a ottenere il miglior risultato<br />
possibile per i loro ambienti e far sì che il personale<br />
non solo sia più concentrato e in buona<br />
salute, ma si senta a proprio agio sul posto di<br />
lavoro, mantenendo una motivazione elevata.<br />
E alla fine questo ripaga anche in termini di<br />
attrattiva e competitività aziendale», conclude<br />
Manuel Winter. ●<br />
WeCare:<br />
management<br />
della salute<br />
per le aziende<br />
Che si tratti di misure preventive<br />
per promuovere la<br />
salute del personale o di un<br />
aiuto tempestivo in caso di<br />
emergenza, con WeCare, il<br />
management della salute per<br />
le aziende, avete la certezza<br />
che il benessere del vostro<br />
personale è sempre in ottime<br />
mani.<br />
axa.ch/wecare<br />
Manuel Winter, CEO di Oxygen at Work, porta la natura tra le scrivanie.<br />
Lista di controllo: ergono<strong>mia</strong> in ufficio<br />
misure non allineate tra loro non porta i risultati<br />
sperati. Piuttosto è opportuno esaminare<br />
dapprima le criticità attraverso sondaggi<br />
tra il personale, per poi individuare gli ambiti<br />
concreti in cui intervenire e definire specifici<br />
provvedimenti», illustra Christina Villinger.<br />
Una procedura, questa, di rapida attuazione<br />
ed economicamente sostenibile per ogni PMI.<br />
«Dal punto di vista finanziario, le lunghe assenze<br />
del personale legate alla salute hanno<br />
un impatto molto maggiore rispetto all’introduzione<br />
di misure basate sulle esigenze specifiche,<br />
di solito attuabili con pochi adeguamenti»,<br />
prosegue l'esperta.<br />
Per Corinne Hofstetter il workshop di prevenzione<br />
ha apportato senza dubbio dei vantaggi:<br />
«Le partecipanti sono rimaste sorprese<br />
di quanto poco basti per alleviare i loro disagi,<br />
e molte di loro continuano ad applicare quanto<br />
«In un ambiente ricco di verde ci si sente<br />
meglio che in un ufficio grigio e sterile»<br />
Manuel Winter, CEO di Oxygen at Work<br />
appreso. Ovviamente alcune preferiscono lamentarsi<br />
ancora dei dolori alla schiena piuttosto<br />
che fare regolarmente gli esercizi, ma come<br />
datrice di lavoro non posso certo obbligarle.<br />
Posso però continuare a dare loro input e creare<br />
le condizioni necessarie per preservare la<br />
loro salute e motivazione».<br />
<strong>La</strong> natura anche in ufficio<br />
Anche Manuel Winter e il suo team di Oxygen<br />
at Work aiutano a mantenere il personale sano<br />
e motivato, non però attraverso esercizi motori<br />
o workshop di sensibilizzazione, ma grazie alle<br />
piante verdi. «È scientificamente dimostrato<br />
che il contatto con la natura riduce i livelli di<br />
cortisolo, l’ormone dello stress. Un ambiente<br />
“verde” ha dunque un impatto diretto sul benessere<br />
delle persone. Inoltre la presenza di<br />
piante ha effetti positivi sui livelli di CO 2 e di<br />
umidità nell’aria e, di conseguenza, sulla sua<br />
qualità. Dal momento che risulta piuttosto difficile<br />
trasferire il lavoro nella natura, siamo noi<br />
a portare la natura sul posto di lavoro», spiega<br />
il CEO della start-up, fondata nel 2017. A prima<br />
vista l’idea di base sembra semplice: sistemare<br />
<strong>La</strong>vorare al PC grava il corpo<br />
in modo unilaterale ed è per<br />
molti causa di dolorose tensioni<br />
muscolari. I nostri consigli per<br />
una maggiore ergono<strong>mia</strong> sul lavoro<br />
aiutano a prevenire questi<br />
disturbi, tutelando la salute e le<br />
prestazioni professionali.<br />
Ecco come allestire la postazione<br />
di lavoro in maniera ottimale.<br />
1. Regolare la sedia<br />
☑ Altezza della seduta: tenete i<br />
piedi appoggiati a terra sulle<br />
piante; ginocchio e anca formano<br />
un angolo di almeno 90°.<br />
Attenzione: l'altezza consigliata<br />
per la sedia dovrà essere modificata<br />
se si indossano i tacchi.<br />
☑ Profondità di seduta: la distanza<br />
tra l’incavo del ginocchio<br />
e il bordo anteriore della sedia<br />
dovrebbe essere di circa 5 cm.<br />
☑ Altezza dello schienale: l'arcuatura<br />
interna dello schienale dovrebbe<br />
trovarsi all'altezza della<br />
cresta iliaca, ossia dell’anca.<br />
☑ Sistemazione dello schienale:<br />
se possibile lo schienale è<br />
sbloccato, in modo che possa<br />
arretrare e che il carico sulla<br />
colonna vertebrale possa cambiare<br />
di continuo.<br />
☑ Resistenza dello schienale: in<br />
caso di peso corporeo elevato,<br />
come pure al momento di regolare<br />
nuovamente la sedia, è<br />
bene optare per una maggiore<br />
resistenza, che aumenta con la<br />
rotazione in senso orario.<br />
2. Adattare l’altezza<br />
della scrivania<br />
☑ Rilassate la muscolatura di<br />
spalle e cervicale e appoggiate<br />
gli avambracci sulla scrivania.<br />
L’angolo tra gli avambracci e la<br />
parte superiore delle braccia<br />
dovrebbe essere di almeno 90°.<br />
3. Impostazione della tastiera<br />
☑ <strong>La</strong> tastiera poggia sul piano della<br />
scrivania ed è perpendicolare<br />
rispetto al corpo. <strong>La</strong> distanza<br />
dal bordo del tavolo dovrebbe<br />
essere di 10-15 cm. Attenzione:<br />
non aumentare l’altezza della<br />
tastiera servendosi di «piedini».<br />
Braccia e mani dovrebbero<br />
essere allineate, in modo che il<br />
polso non risulti inclinato.<br />
4. Posizione del mouse<br />
☑ Il mouse dovrebbe trovarsi alla<br />
medesima altezza della tastiera<br />
e nelle sue vicinanze. <strong>La</strong> mano<br />
poggia rilassata su di esso.<br />
5. Posizionare lo schermo<br />
☑ Il monitor si trova diritto<br />
davanti al corpo e la distanza<br />
dagli occhi è pari all'incirca<br />
alla lunghezza di un braccio.<br />
Lo schermo è parallelo al<br />
bordo della scrivania e il bordo<br />
superiore è al di sotto della<br />
linea degli occhi, tanto quanto<br />
la larghezza di una mano. <strong>La</strong><br />
parte superiore è leggermente<br />
inclinata all’indietro. <strong>La</strong> luce<br />
cade lateralmente sul monitor,<br />
il che impedisce a quest'ultimo<br />
di rifletterla.<br />
☑ Se lavorate con due monitor,<br />
uno dei due sarà quello principale<br />
e, come tale, dovrebbe<br />
essere collocato in posizione<br />
centrale, dietro la tastiera. L'altro<br />
monitor avrà una funzione<br />
secondaria e potrà essere sistemato<br />
leggermente di sbieco.<br />
6. Utilizzo delle cuffie<br />
☑ L'abitudine di tenere la cornetta<br />
bloccata tra orecchio e spalla<br />
ha un forte impatto sulla muscolatura<br />
di spalle e cervicale e<br />
va pertanto evitata. L'uso di una<br />
cuffia con microfono consente<br />
di rilassare la muscolatura e, in<br />
più, di avere le mani libere.<br />
7. Utilizzo di accessori<br />
☑ Per modificare l’altezza dello<br />
schermo in modo da lavorare al<br />
meglio, potete sollevare leggermente<br />
la parte posteriore del<br />
laptop, ad es. con un raccoglitore.<br />
Chi lavora al computer per<br />
più di un’ora al giorno dovrebbe<br />
munirsi di una tastiera e di<br />
un mouse esterni. Se le ore di<br />
lavoro al PC sono più di quattro<br />
si consiglia di utilizzare uno<br />
schermo aggiuntivo.<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
16 02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong> 17<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
IL GRAFICO: CONSUMI<br />
Il commercio evolve<br />
Negli ultimi anni le abitudini di consumo sono nettamente cambiate,<br />
principalmente a causa della digitalizzazione e della globalizzazione.<br />
Mix di consumi<br />
Dei circa 350 miliardi di franchi spesi ogni anno in Svizzera per i<br />
consumi privati, le voci più importanti sono l’abitazione e la cura<br />
della salute. Per l’alimentazione, invece, si spende attualmente<br />
meno del 10 per cento. Per quanto riguarda abbigliamento e<br />
scarpe, la spesa è irrisoria con appena un 2,3 per cento.<br />
Fonte: Ufficio federale di statistica<br />
Sicurezza<br />
11,2%<br />
Altri beni<br />
e servizi<br />
Domanda di un lettore<br />
Conseguenze di<br />
un infortunio<br />
Corso introduttivo alla<br />
previdenza professionale<br />
CHATEAUX<br />
Il nostro collaboratore è inabile al<br />
lavoro a causa di un vecchio<br />
infortunio che ha subito ai tempi<br />
della scuola e per il quale all’epoca<br />
nessuna assicurazione era competente.<br />
AXA corrisponde ugualmente<br />
un’indennità giornaliera?<br />
H.-J. S., San Gallo<br />
Acquisti online<br />
all’estero<br />
CHF 2,2 mld.<br />
CHF 12,2 mld.<br />
Acquisti online in<br />
Svizzera<br />
5,9%<br />
Ristoranti e<br />
alberghi<br />
7,7%<br />
Tempo libero<br />
e cultura<br />
Shopping online<br />
in forte espansione<br />
Nel 2023 le consumatrici e i<br />
consumatori svizzeri hanno<br />
acquistato online merce per<br />
CHF 14,4 miliardi, il che<br />
corrisponde a più del 3 per<br />
cento rispetto all’anno<br />
precedente.<br />
Circa un pacchetto su sette<br />
proviene già dall’estero. Gli<br />
acquisti online all’estero,<br />
pari a CHF 2,2 miliardi, hanno<br />
raggiunto un nuovo massimo<br />
storico con un incremento del<br />
10 per cento rispetto al 2022.<br />
Motivo propulsore di questa<br />
tendenza sono i piccoli<br />
pacchetti provenienti dall’Asia<br />
che vengono consegnati dalle<br />
grandi piattaforme, soprattutto<br />
per via aerea, direttamente<br />
a Zurigo e Ginevra.<br />
Fonte: GfK Switzerland<br />
11,6%<br />
Trasporti e<br />
comunicazione<br />
«Pericolo rosso»<br />
Già durante il suo primo anno di vita (2023), la piattaforma<br />
commerciale cinese Temu ha realizzato sul mercato svizzero<br />
un volume d’affari di circa CHF 350 milioni. L’ondata di<br />
spedizioni low cost proveniente dall’Estremo Oriente è<br />
accompagnata da una massiccia campagna pubblicitaria<br />
che farà confluire cifre miliardarie nelle casse di Facebook,<br />
TikTok e altri. Poiché le importazioni dirette dalla Cina non<br />
sono soggette a norme di sicurezza europee, i commercianti<br />
locali si sentono fortemente svantaggiati.<br />
Fonte: Carpathia<br />
17,4%<br />
Sanità<br />
4,0%<br />
Bevande<br />
alcoliche e<br />
tabacchi<br />
2,3%<br />
Indumenti e<br />
calzature<br />
9,9%<br />
Alimentari e<br />
bevande<br />
(senza alcol)<br />
I marchi più apprezzati<br />
Nonostante le turbolenze economiche,<br />
secondo il «Brand Indicator Switzerland»<br />
Migros è di nuovo il marchio più apprezzato in<br />
Svizzera. Al secondo e terzo posto seguono i<br />
due giganti tecnologici Meta e Google.<br />
Fonte: Brand Indicator Switzerland<br />
1 – Migros<br />
2 – Whatsapp<br />
3 – Google<br />
4 – Coop.ch<br />
5 – Twint<br />
6 – Dalla regione. Per la<br />
regione (Migros)<br />
7 – Coop<br />
8 – Le Gruyère<br />
9 – Lindt<br />
10 – Coop Supercard<br />
3,7%<br />
Mobili e<br />
gestione<br />
dell’econo<strong>mia</strong><br />
domestica<br />
27,1%<br />
Abitazione<br />
12% Online<br />
12% Vendita in negozio<br />
Meglio in negozio<br />
Dei circa 103 miliardi di<br />
franchi realizzati ogni<br />
anno dal commercio al<br />
dettaglio svizzero, l’88<br />
per cento proviene dalla<br />
vendita stazionaria.<br />
Fonte: GfK Switzerland/<br />
Associazione di commercio.Swiss/<br />
Posta<br />
Picco di resi<br />
75,6 milioni di pacchi spediti, di cui<br />
17,4 milioni resi. Quasi un ordine online<br />
su quattro viene rispedito al mittente.<br />
Nella maggior parte dei casi si tratta di<br />
articoli di abbigliamento, con un 40 per<br />
cento di resi.<br />
Fonte: GfK Switzerland/<br />
Associazione di commercio.Swiss/Posta<br />
Sì, eroghiamo indennità giornaliere<br />
per un massimo di sei mesi (max 80%<br />
del guadagno assicurato sulla base<br />
del salario LAINF) in caso di ricadute e<br />
conseguenze tardive di infortuni che<br />
al loro verificarsi non erano assicurati<br />
dalla LAINF, purché sia stata stipulata<br />
un’assicurazione complementare<br />
contro gli infortuni presso AXA. Se la<br />
polizza include un’indennità giornaliera<br />
supplementare, AXA corrisponderà<br />
tale importo per sei mesi anche<br />
se la ricaduta era assicurata dalla<br />
LAINF. Se l’obbligo legale di continuazione<br />
del pagamento del salario (art.<br />
324a cpv. 1 CO) si protrae per oltre sei<br />
mesi, la durata delle prestazioni di<br />
AXA si prolunga di conseguenza.<br />
Fanno eccezione gli obblighi contrattualmente<br />
assunti dal datore di lavoro<br />
che prevedono la corresponsione del<br />
salario oltre la durata prevista dalla<br />
legge. Se per lo stesso periodo<br />
sussiste un diritto a un’indennità<br />
giornaliera di un’altra assicurazione<br />
infortuni o da parte di un terzo<br />
responsabile, AXA integra dette<br />
prestazioni fino a concorrenza<br />
dell’ammontare dell’indennità<br />
giornaliera assicurata.<br />
Alexandra Studerus,<br />
Prestazioni Infortuni EST<br />
«Di norma i deep fake puntano<br />
alle reazioni del personale»<br />
Katrin Sprenger, CEO Silenccio, pagina 20<br />
Foto: p.g.c. iStockphoto.com<br />
Le specialiste e gli specialisti di AXA illustreranno le basi della previdenza<br />
professionale in un corso di un giorno che vi fornisce una visione d’insieme di<br />
aspetti giuridici, condizioni quadro, responsabilità e investimento patrimoniale.<br />
Gruppo target<br />
Membri di consigli di fondazione,<br />
membri di commissioni di previdenza<br />
e altre persone interessate.<br />
Scopo e obiettivo<br />
Le conoscenze impartite durante il<br />
corso vi aiuteranno nel quotidiano<br />
per:<br />
• analizzare e ottimizzare la<br />
soluzione previdenziale della<br />
vostra fondazione<br />
• rispondere alle domande relative<br />
alla previdenza professionale<br />
• verificare i documenti del vostro<br />
istituto di previdenza<br />
• determinare le responsabilità e<br />
organizzare i controlli interni<br />
• analizzare le decisioni d’investimento<br />
Data e durata del corso<br />
24 settembre <strong>2024</strong> dalle ore 8:15 alle<br />
ore 16:45<br />
Luogo del corso<br />
Centro di formazione AXA<br />
Superblock, Pionierstrasse 3,<br />
8400 Winterthur<br />
Costi<br />
Il costo del corso è di CHF 550 a<br />
persona, bevande e pranzo inclusi.<br />
<strong>La</strong> clientela che ha già una soluzione<br />
LPP di AXA beneficia di un ribasso<br />
di CHF 100.<br />
Iscrizione<br />
Potete iscrivervi tramite il sito web<br />
kurs.events.axa.ch<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
18 02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong><br />
19 <strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
INTELLIGENZA ARTIFICIALE<br />
INTELLIGENZA ARTIFICIALE<br />
Deep fake:<br />
video fasulli, minaccia reale<br />
<strong>La</strong> possibilità di elaborare e manipolare le fotografie non è certo una novità. Finora però<br />
era molto macchinoso contraffare file audio e video con livelli qualitativi elevati,<br />
mentre oggi con l’impiego dell’intelligenza artificiale (IA) è tutto decisamente più semplice.<br />
Ecco perché i cosiddetti deep fake sono un pericolo sempre più frequente, anche per le PMI.<br />
A fine 2023 è diventato virale un<br />
video manipolato dell’allora Presidente<br />
della Confederazione Alain<br />
Berset: il materiale video proveniva<br />
dal suo discorso al WEF di Davos e<br />
aveva quindi un aspetto del tutto<br />
ufficiale – finché a un certo punto<br />
l’oratore iniziava a promuovere un<br />
prodotto finanziario apparentemente<br />
lucrativo. A ben vedere, però,<br />
la sincronizzazione tra voce e immagine<br />
non era del tutto perfetta: il video<br />
era un fake. E non si tratta di un<br />
caso isolato. Sempre più spesso personalità<br />
in vista diventano vittime di deep fake<br />
come involontarie protagoniste di presunti<br />
filmati pubblicitari in cui si cerca di indurre<br />
gli utenti ad accedere a malware. Oggi però i<br />
cybercriminali utilizzano i dati video e audio<br />
falsificati non solo per manipolare l’opinione<br />
pubblica o per campagne di disinformazione.<br />
Il loro nuovo obiettivo è infatti usare queste<br />
tecnologie all’avanguardia per aggirare i controlli<br />
di sicurezza delle aziende e accedere così<br />
alle loro reti interne. Abbiamo chiesto a Katrin<br />
Sprenger e Lukas Keller, rispettivamente CEO e<br />
CTO della start-up zurighese Silenccio, come è<br />
possibile proteggersi dagli attacchi perpetrati<br />
tramite deep fake.<br />
Katrin Sprenger e Lukas Keller:<br />
cosa si intende esattamente<br />
per deep fake?<br />
Lukas Keller: I deep fake sono file audio, video<br />
o fotografici artefatti, creati o modificati<br />
tramite l’intelligenza artificiale e non immediatamente<br />
identificabili come falsi.<br />
Quali forme di deep fake esistono?<br />
Lukas Keller: I metodi oggi più diffusi sono<br />
applicati a supporti mediatici quali video/immagini,<br />
audio e testi. Nella manipolazione del<br />
volto e della voce vengono contraffatti i movimenti<br />
della testa, il labiale e la mimica di una<br />
persona. Ciò permette di creare video all’appa-<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
Testo Melanie Ade<br />
Katrin Sprenger e Lukas Keller, rispettivamente CEO<br />
e CTO della start-up zurighese Silenccio, sanno<br />
come è possibile proteggersi dagli attacchi perpetrati<br />
tramite deep fake.<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong><br />
Dal 2019 la start-up zurighese<br />
Silenccio affianca i<br />
privati e ora anche le PMI<br />
che vogliono proteggersi<br />
preventivamente e in tutta<br />
semplicità dai pericoli della<br />
rete: l’innovativo servizio<br />
online offre alla clientela assistenza<br />
e protezione in caso<br />
di inconvenienti negli ambiti<br />
di shopping online, attacchi<br />
di hacking e phishing nonché<br />
cyber-mobbing.<br />
silenccio.com<br />
cyberpreventionservices.axa.ch<br />
renza autentici, nei quali una persona<br />
afferma cose che in realtà non<br />
ha mai detto – come appunto nel<br />
caso del video di Alain Berset che,<br />
ovviamente, durante un discorso al<br />
WEF non si metterebbe mai a pubblicizzare<br />
un prodotto d’investimento.<br />
Un’ulteriore possibilità è quella di<br />
sostituire semplicemente il volto di<br />
una persona con quello di un’altra e<br />
generare così un’immagine del tutto<br />
nuova. Nelle falsificazioni testuali si<br />
utilizza invece l’intelligenza artificiale<br />
per redigere una grande mole<br />
di notizie, contributi per blog o chat falsi – le<br />
cosiddette fake news.<br />
Quali trucchi utilizzano in prevalenza<br />
i cybercriminali per attaccare un’azienda<br />
tramite deep fake?<br />
Katrin Sprenger: I deep fake offrono sostanzialmente<br />
due possibilità per colpire un’azienda:<br />
nell’ambito del furto d’identità, con i<br />
deep fake si possono superare i sistemi di controllo<br />
biometrico che usano ad esempio la videoautenticazione<br />
o il riconoscimento vocale. È<br />
quindi possibile eludere le misure di sicurezza<br />
falsificando le caratteristiche d’identità di una<br />
persona. Oppure si sfrutta una pratica nota<br />
già da tempo, il social engineering, nel quale<br />
ad esempio la voce del CEO è utilizzata per disporre<br />
un pagamento o l’invio di dati sensibili.<br />
Foto: p.g.c.<br />
Anche le PMI sono interessate<br />
da simili attacchi?<br />
Katrin Sprenger: Assolutamente sì. Molte<br />
PMI pensano di poter dormire sonni tranquilli<br />
perché sono convinte che per gli hacker siano<br />
vantaggiosi solo gli attacchi a grandi gruppi.<br />
Occorre invece ricordare che i cybercriminali<br />
agiscono secondo il principio del migliore rapporto<br />
costi-benefici. Dato che il dispositivo di<br />
sicurezza di una PMI è di norma meno munito<br />
rispetto a quello di una banca, gli hacker<br />
hanno gioco facile: più attacchi a target con difese<br />
basse valgono dunque quanto un attacco<br />
su larga scala a una grande azienda. In poco<br />
tempo è così possibile rubare qualche migliaio<br />
di franchi con il social engineering o sottrarre<br />
dati dei clienti che poi finiscono sul dark web.<br />
Come si riconosce un deep fake?<br />
Lukas Keller: Occorre per prima cosa essere<br />
consapevoli che non tutto ciò che si vede o si<br />
sente è necessariamente autentico. Nei video,<br />
prestate attenzione a una mimica insolita,<br />
all’assenza del battito delle ciglia o a ombre<br />
innaturali nel viso. Anche i contorni sfocati<br />
tra volto, capelli e collo possono indicare un<br />
deep fake, così come i margini imprecisi tra<br />
volto e sfondo. Nelle registrazioni audio i campanelli<br />
d’allarme sono elementi come il ritmo<br />
di orazione, rumori metallici o una pronuncia<br />
sbagliata, senza tralasciare ovviamente il contenuto.<br />
In che modo le PMI possono tutelarsi<br />
preventivamente da simili cyberattacchi?<br />
Katrin Sprenger: Di norma i deep fake prendono<br />
di mira i pattern comportamentali. <strong>La</strong><br />
principale misura di protezione è quindi la<br />
sensibilizzazione del personale. Per quanto<br />
non sia possibile escludere un attacco a priori,<br />
se si sa a cosa prestare attenzione sarà comunque<br />
possibile evitare danni ingenti. In presenza<br />
di elementi sospetti è fondamentale informare<br />
immediatamente tutti nell’azienda, in quanto<br />
è presumibile che l’attacco sia stato perpetrato<br />
passando attraverso più collaboratrici e<br />
collaboratori. Le PMI dovrebbero inoltre allestire<br />
un piano d’emergenza ben noto a tutto il<br />
personale.<br />
Ci sono ulteriori possibilità?<br />
Lukas Keller: Spesso le PMI non hanno né il<br />
tempo né le risorse per occuparsi del tema della<br />
sicurezza IT. In questi casi è quindi consigliabile<br />
avvalersi del sostegno di esperti IT esterni. Noi<br />
ad esempio offriamo una scansione dei punti<br />
deboli delle PMI, che testa automaticamente<br />
le principali porte d’ingresso all’infrastruttura<br />
informatica e mettono in luce eventuali lacune<br />
di sicurezza. <strong>La</strong> nostra clientela riceve una<br />
prima valutazione gratuita direttamente dopo<br />
la registrazione sulla nostra piattaforma. Oltre<br />
a una simulazione di phishing integrata per la<br />
sensibilizzazione del personale infor<strong>mia</strong>mo i<br />
nostri clienti in modo proattivo sulle campagne<br />
di frodi in corso e sulle lacune di sicurezza<br />
che man mano divengono note. Dal secondo<br />
semestre <strong>2024</strong> la nostra offerta di cyberprevenzione<br />
per PMI verrà inoltre completata da un<br />
risk assessment focalizzato appositamente sui<br />
processi interni delle aziende, nonché da corsi<br />
di sensibilizzazione per il personale. ●<br />
Nessuna visione<br />
è troppo grande<br />
Ogni giorno sosteniamo un gran numero<br />
di fondatrici e fondatori d’impresa. Li<br />
incoraggiamo a realizzare le loro ambizioni,<br />
affiancandoli con consigli e aiuto fattivo.<br />
E con soluzioni assicurative e previdenziali<br />
adeguate.<br />
Know You Can<br />
«Nelle frodi<br />
con furto<br />
d’identità,<br />
l’uso dei<br />
deep fake<br />
consente di<br />
superare<br />
i sistemi di<br />
controllo<br />
biometrico»<br />
Katrin Sprenger, CEO di Silenccio<br />
20 02/<strong>2024</strong> 02/<strong>2024</strong> 21<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
GESTIONE PARCHI VEICOLI<br />
GESTIONE PARCHI VEICOLI<br />
<strong>La</strong> flotta commerciale<br />
Panoramica dei veicoli commerciali elettrici più venduti<br />
in buone mani<br />
Con ogni veicolo in più aumentano l’onere e la complessità della gestione di un parco veicoli.<br />
Grazie al know-how e alla vasta rete di gestori specializzati di parchi veicoli, la <strong>ditta</strong> PePa Bau<br />
rispar<strong>mia</strong> tempo e denaro.<br />
Testo Marion Fehr<br />
Foto Marco Vara<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong><br />
Modello Citroën e-Berlingo Citroën e-Jumper Citroën e-Jumpy Fiat e-Doblo Fiat e-Ducato Fiat e-Scudo Ford e-Transit<br />
Body Furgone Furgone Furgone Furgone Furgone Furgone Furgone<br />
Potenza (kW/CV) 100/136 88/120 100/136 100/136 205/279 100/136 135/184<br />
Capac. netta batteria (kWh) 50 75 75 50 110 75 68<br />
Coppia (Nm) 270 350 270 260 410 260 430<br />
0-100 km/h (s) 11,7 n.d. 13,1 11,2 n.d. 13,3 n.d.<br />
Vmax (km/h) 135 110 130 130 n.d. 130 n.d.<br />
Trazione TA TA TA TA TA TA TP<br />
Autono<strong>mia</strong> (km) 346 248 350 275 420 350 317<br />
Consumo/100 km (kWh) 21,7 24,3 29,5 22,7 n.d. 27,3 59,3<br />
Carico utile (kg) 735 1120 927 542 - 728 1020 1000 1615<br />
Prezzo base CHF da 34 700 90 480 56 634 34 581 59 444 51 337 70 295<br />
L’acquisto, la manutenzione o la riparazione<br />
di nuovi veicoli, ma anche la<br />
vendita di mezzi non più utilizzati<br />
richiedono tempo e know-how specifico<br />
del settore. Tempo che la PePa<br />
Bau preferisce usare per concentrarsi sul proprio<br />
core business. «Il fatto che il responsabile<br />
delle finanze abbia solo una conoscenza<br />
limitata degli oli motore è stato uno dei motivi<br />
per cui abbiamo deciso di esternalizzare la<br />
gestione della flotta», spiega ammiccando Do-<br />
nato Pescheta, responsabile finanze e processi<br />
presso la PePa Bau.<br />
Secondo l’Ufficio federale di statistica, lo<br />
scorso anno sulle strade svizzere circolavano<br />
oltre 485 000 veicoli commerciali. 18 di questi<br />
sono gestiti da AXA Mobility Services AG (AMS)<br />
per l’impresa familiare specializzata in ristrutturazioni,<br />
rinnovi e lavori di gessatura. A questi<br />
si aggiungono sette autovetture. Quanto più<br />
grande è la flotta e quanti più chilometri vengono<br />
percorsi, tanto più ha senso affidarne la ▶<br />
<strong>La</strong> PePa Bau da oltre 30 anni<br />
offre alla propria clientela<br />
una vasta gamma di servizi,<br />
tra cui lavori di gessatura,<br />
posa di piastrelle e lavori<br />
di costruzione. L’azienda<br />
a conduzione familiare di<br />
Effretikon impiega 35 dipendenti.<br />
pepabau.ch<br />
Modello Iveco Daily electric MAN eTGE Maxus eDeliver 3 Maxus eDeliver 9 Mercedes e-Sprinter Mercedes e-Vito Nissan Townstar EV<br />
Body Furgone Furgone Furgone Furgone Furgone Furgone Furgone<br />
Potenza (kW/CV) 140/190 100/136 118/160 100/136 150/204 100/136 85/116 90/122<br />
Capac. netta batteria (kWh) 37 35,8 52 88,5 n.d. 60 45<br />
Coppia (Nm) 400 290 225 310 n.d. 295 295<br />
0-100 km/h (s) n.d. - 12 n.d. n.d. n.d. 11,6<br />
Vmax (km/h) 120 90 120 100 n.d. 120 132<br />
Trazione TP TA TA TA n.d. TA TA<br />
Autono<strong>mia</strong> (km) 180 120 238 328 n.d. 327 297<br />
Consumo/100 km (kWh) 36 29 - 30,9 22,4 32,1 n.d. 28,3 17,5 - 28,0<br />
Carico utile (kg) n.d. n.d. 835 785 n.d. 888 547<br />
Prezzo base CHF da n.d. 69 455 42 689 81 075 73 970 68 595 44 311<br />
Modello Opel Combo-e Cargo Opel Movano-e Opel Vivaro-e Cargo Peugeot e-Boxer Peugeot e-Expert Peugeot e-Partner<br />
Renault Kangoo<br />
E-Tech electric<br />
Body Furgone Furgone Furgone Furgone Furgone Furgone Furgone<br />
Potenza (kW/CV) 100/136 100/136 100/136 205/279 100/136 100/136 90/122<br />
Capac. netta batteria (kWh) 50 75 75 110 50 50 45<br />
Coppia (Nm) 260 220 260 410 270 260 245<br />
0-100 km/h (s) 11,7 12,1 13,3 n.d. n.d. n.d. 11,6<br />
Vmax (km/h) 135 100 130 n.d. n.d. n.d. 132<br />
Trazione TA TA TA TA n.d. TA TA<br />
Autono<strong>mia</strong> (km) 293 339 339 420 224 275 300<br />
Consumo/100 km (kWh) 22,7 38,3 29,5 n.d. n.d. 22,7 18,4<br />
Carico utile (kg) 745 740 1175 1020 n.d. 542 510<br />
Prezzo base CHF da 43 867 103 668 61 304 80 751 48 105 41 391 37 565<br />
Renault Master Renault Trafic Renault Trucks Toyota Proace<br />
Modello Toyota Proace EV VW e-Crafter VW ID Buzz Cargo<br />
E-Tech electric E-Tech Master E-Tech Trafic<br />
City EV<br />
Esternalizzando la gestione del parco veicoli possono tornare a concentrarsi sul loro core business: Donato Pescheta (sin.), responsabile finanze e<br />
processi presso la PePa Bau, e suo padre Michele, direttore dell’azienda.<br />
Body Furgone Furgone Furgone Furgone Furgone Furgone Van<br />
Potenza (kW/CV) 57/78 90/122 120 100/136 100/136 100/136 150/204<br />
Capac. netta batteria (kWh) 52 k.A. 52 50 75 31.7 77<br />
Coppia (Nm) 225 n.d. n.d. 260 260 290 310<br />
0-100 km/h (s) - n.d. n.d. 11,2 n.d. - 10,2<br />
Vmax (km/h) 100 n.d. 110 130 130 90 145<br />
Trazione TA n.d. FWD TA TA TA TP<br />
Autono<strong>mia</strong> (km) 174 294 297 330 308 115 394 - 425<br />
Consumo/100 km (kWh) 34 n.d. n.d. 21,7 27,4 21,5 22,2<br />
Carico utile (kg) 958 n.d. 1249 600 836 - 951 982 647<br />
Prezzo base CHF da 85 994 50 050 n.d. 40 754 53 942 n.d. 61 887<br />
Fonte: AboutFleet, Transporter Guide, transporterguide.ch<br />
<strong>La</strong><br />
<strong>La</strong><br />
<strong>mia</strong><br />
<strong>mia</strong> DITTA DITTA<br />
22 02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong> 23<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
GESTIONE PARCHI VEICOLI<br />
Responsabilità<br />
gestione a un fornitore di servizi specializzato.<br />
«In base alla nostra esperienza, a partire da<br />
dieci veicoli conviene pensare di esternalizzare<br />
la flotta», spiega Luca Blasi, responsabile Gestione<br />
parchi veicoli presso AMS.<br />
Ampia rete, condizioni migliori<br />
Donato Pescheta apprezza il vasto know-how<br />
di AMS e la sua ampia rete nel settore automobilistico,<br />
che si evidenzia ad esempio in<br />
occasione della rivendita di veicoli: «Grazie ai<br />
contatti di AMS possiamo vendere i veicoli da<br />
cantiere tramite piattaforme riservate ai concessionari,<br />
ottenendo così guadagni notevolmente<br />
maggiori per i nostri veicoli usati ma in<br />
ottimo stato». Anche i veicoli nuovi vengono<br />
spesso acquistati o noleggiati dall'azienda tramite<br />
il gestore del parco veicoli, che beneficia<br />
di condizioni migliori. Ma sia nell'acquisto<br />
che nella scelta dell’officina, la <strong>ditta</strong> PePa Bau<br />
è fondamentalmente libera. «Possiamo continuare<br />
a collaborare con le aziende che conosciamo<br />
e quindi sostenere le imprese locali,<br />
il che per noi è molto importante», afferma<br />
Donato Pescheta.<br />
Anche la manutenzione annuale del veicolo,<br />
che avviene solo durante le vacanze aziendali,<br />
offre un enorme potenziale di risparmio. «AMS<br />
ci mette in contatto con officine che hanno<br />
capacità per un'intera flotta. Possiamo così ridurre<br />
notevolmente i tempi di indisponibilità<br />
dei nostri veicoli», prosegue. In generale AMS<br />
ha una migliore visione d'insieme dei costi e<br />
può, ad esempio, controllare più dettagliatamente<br />
le fatture delle officine.<br />
Gestione parchi<br />
veicoli UPTO<br />
<strong>La</strong> gestione parchi veicoli<br />
UPTO di AXA Mobility<br />
Services sostiene la clientela<br />
con una soluzione «tutto da<br />
un unico partner», adeguata<br />
esattamente alle esigenze<br />
dell’azienda. A seconda delle<br />
necessità è possibile prenotare<br />
singoli moduli, come<br />
la sola gestione della flotta,<br />
oppure l'intero pacchetto<br />
comprensivo di acquisto,<br />
finanziamento e vendita dei<br />
veicoli.<br />
upto.ch<br />
«In base alla<br />
nostra<br />
esperienza,<br />
a partire da<br />
dieci veicoli<br />
conviene<br />
pensare di<br />
esternalizzare<br />
la flotta»<br />
Luca Blasi, responsabile Gestione<br />
parchi veicoli presso AMS<br />
Con il furgone elettrico in cantiere<br />
Negli ultimi anni è cresciuto anche il numero<br />
di veicoli commerciali elettrici sulle strade<br />
elvetiche. Secondo Swiss eMobility, nel 2023<br />
la quota di mercato dei veicoli commerciali<br />
leggeri a trazione elettrica era già del 13 per<br />
cento. E anche la <strong>ditta</strong> PePa Bau di recente ha<br />
integrato un veicolo commerciale elettrico<br />
nella sua flotta. In precedenza l’azienda ha verificato<br />
insieme ad AMS l’eventuale necessità<br />
di un cambiamento. «Per la nostra clientela<br />
svolgiamo un’analisi gratuita dei rischi e delle<br />
opportunità. Prestiamo particolare attenzione<br />
a quanti chilometri vengono percorsi e su che<br />
tipo di tratte, o se è disponibile l'infrastruttura<br />
di ricarica necessaria», spiega Luca Blasi.<br />
Il più grande punto interrogativo, al momento<br />
di acquistare il furgone elettrico per il montaggio,<br />
era l’autono<strong>mia</strong> e di conseguenza il peso<br />
del veicolo, come spiega Donato Pescheta: «Abbiamo<br />
verificato la possibilità di aumentare<br />
il carico utile attraverso il cosiddetto carico<br />
aggiuntivo e in che modo i trasporti con un<br />
carico elevato influiscono sull'autono<strong>mia</strong>». I<br />
test avrebbero tuttavia dimostrato che il peso<br />
aggiuntivo limitava solo in misura marginale<br />
la capacità della batteria. Da non sottovalutare<br />
nemmeno lo stile di guida dei collaboratori,<br />
come suggerisce Pescheta. Il test pratico seguirà<br />
presto e, a seconda dell’esito, arriveranno<br />
nel prossimo futuro altri veicoli commerciali<br />
elettrici.<br />
●<br />
Domanda di un lettore<br />
Condizioni assicurazione<br />
Cyber<br />
Di recente abbiamo stipulato<br />
un’assicurazione Cyber. In merito<br />
alle condizioni per la copertura<br />
assicurativa ci siamo chiesti se il<br />
nostro computer di controllo, che<br />
funziona ancora con Windows 7,<br />
costituisca un problema. Abbiamo<br />
bisogno di questo calcolatore per il<br />
software di gestione della nostra<br />
fresatrice CNC. Purtroppo questo<br />
software di gestione non supporta<br />
un sistema operativo più recente. È<br />
prevista un’eccezione per simili<br />
scenari?<br />
Ch. V., Mettmenstetten<br />
Sappiamo che alcuni fabbricanti di impianti<br />
di produzione non supportano più<br />
i loro software di gestione perché si concentrano<br />
su impianti di nuova generazione.<br />
In linea di principio le prestazioni<br />
vengono ridotte in caso di sinistri causati<br />
tramite un sistema legacy, poiché questi<br />
rappresentano un notevole rischio per la<br />
sicurezza; suggeriamo pertanto di isolare<br />
questi computer in una rete separata. A<br />
tale scopo le connessioni devono essere<br />
limitate in modo restrittivo tramite un<br />
firewall, affinché siano consentite solo<br />
quelle necessarie per il funzionamento.<br />
È importante che il computer non abbia<br />
accesso a Internet. In caso di sinistro<br />
potrete così dimostrare che questo<br />
sistema non è stato utilizzato come porta<br />
d'accesso e la prestazione assicurativa<br />
non subirà riduzioni, a meno che non sia<br />
stato violato un altro obbligo.<br />
David Oberlin,<br />
Risk Engineer<br />
assicurazioni Cyber<br />
Foto: p.g.c., iStock<br />
Il nuovo portafoglio immobiliare sarà composto da oltre 180 immobili.<br />
Nuovo fondo<br />
immobiliare AXA<br />
Dal 31 marzo <strong>2024</strong> i tre fondi immobiliari «AXA Vorsorge Fonds Immobilien<br />
Schweiz», «AXA Immovation Residential» e «AXA Immovation Commercial» sono<br />
stati riuniti nel nuovo fondo «AXA Real Estate Fund Switzerland». Alla chiusura<br />
semestrale del 31 marzo <strong>2024</strong>, il patrimonio complessivo (GAV) dei tre fondi immobiliari<br />
risultava pari a un totale di 4,78 miliardi di franchi. In termini di patrimonio<br />
netto del fondo (NAV di 3,81 miliardi di franchi), il nuovo AXA Real Estate<br />
Fund Switzerland diviene pertanto il maggiore fondo immobiliare basato sul NAV<br />
in Svizzera. Il portafoglio immobiliare accorpato sarà costituito da oltre 180 stabili<br />
residenziali e commerciali di prim’ordine, nonché da immobili a uso misto e progetti<br />
di sviluppo e di costruzione. Il portafoglio si concentra su città ubicate nelle<br />
regioni economiche a forte crescita e nei relativi bacini di utenza, con un’enfasi<br />
particolare sugli immobili residenziali (circa il 60 per cento del portafoglio complessivo).<br />
<strong>La</strong> nuova soluzione d’investimento si rivolge esclusivamente a istituti di<br />
previdenza del personale qualificati che rientrano nel regime di non imponibilità<br />
fiscale in Svizzera. A seguito della fusione, questi beneficiano di una maggiore<br />
diversificazione grazie all’ampia allocazione per tipologie di destinazione d’uso e<br />
regioni d’investimento, nonché di una base di investitori allargata.<br />
«<strong>La</strong> <strong>mia</strong> visione è che in tutta Europa ogni via di trasporto<br />
superiore a 600 chilometri debba essere spostata su rotaia»<br />
Nils Planzer, CEO Planzer Transport AG, pagina 30<br />
<strong>La</strong><br />
<strong>La</strong><br />
<strong>mia</strong><br />
<strong>mia</strong> DITTA DITTA<br />
24 02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong> 25<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
PREVIDENZA<br />
PREVIDENZA<br />
<strong>La</strong><br />
previdenza<br />
giusta<br />
per ogni PMI<br />
Per molte PMI trovare la soluzione ottimale di<br />
cassa pensione è tutt’altro che semplice. In alcuni<br />
casi è meglio un’assicurazione completa, in altri<br />
un’affiliazione a una cassa pensione se<strong>mia</strong>utonoma:<br />
dipende dalle necessità.<br />
Testo Seraina Acker Foto Marco Vara<br />
Mettersi in proprio? Mai! Solo pochi<br />
anni fa, Sandra Werneyer<br />
e Lea Ott erano lontane anni<br />
luce dall’idea di fondare un’azienda.<br />
Oggi sono le contitolari<br />
della werneyer ott architektur sagl con sede a<br />
Lucerna. Tutto è cominciato con un terreno<br />
edificabile, racconta Lea Ott: «Abbiamo colto<br />
l’occasione al volo per costruire il nostro business».<br />
Una decisione audace per due donne<br />
che stavano pensando di formarsi una famiglia.<br />
Ora, a distanza di quasi sei anni e a breve<br />
cinque figli, lo rifarebbero. Soprattutto perché<br />
attraverso il secondo pilastro hanno tutelato finanziariamente<br />
i propri cari. «Trovare una soluzione<br />
ottimale di cassa pensione è stata una<br />
delle nostre priorità nel processo di costituzione<br />
dell’azienda», afferma Sandra Werneyer.<br />
«Come madri che lavorano a tempo parziale<br />
dobbiamo provvedere alla nostra vecchiaia e al<br />
tempo stesso proteggere le nostre famiglie in<br />
caso d’invalidità o di decesso».<br />
Soluzione<br />
se<strong>mia</strong>utonoma<br />
o assicurazione<br />
completa?<br />
<strong>La</strong> scelta della cassa pensione<br />
giusta offre alle aziende<br />
molteplici vantaggi: riduce<br />
il carico amministrativo,<br />
abbassa i costi e aumenta<br />
l’attrattiva del datore di<br />
lavoro. Ma qual è la soluzione<br />
previdenziale ottimale<br />
per la vostra azienda? A cosa<br />
dovete prestare attenzione<br />
nel cambio di cassa pensione?<br />
Rispondiamo alle<br />
domande più frequenti sulla<br />
scelta della cassa pensione<br />
e con la nostra check-list vi<br />
aiutiamo affinché il passaggio<br />
avvenga senza intoppi.<br />
axa.ch<br />
Il part-time richiede flessibilità<br />
anche nella previdenza<br />
<strong>La</strong> soluzione ottimale è arrivata da Roger<br />
Christen, agente generale Previdenza & Patrimonio<br />
di AXA a Lucerna: «Lea e Sandra avevano<br />
già approfondito la tematica della previdenza<br />
professionale, per cui hanno espresso<br />
le loro esigenze con estrema chiarezza». Negli<br />
ultimi cinque anni il grado di occupazione<br />
delle due contitolari ha avuto grosse fluttuazioni<br />
in funzione dei loro obblighi familiari.<br />
Grazie alla duttilità della soluzione previdenziale<br />
Professional Invest di AXA è stato possibile<br />
seguire senza problemi questa dinamica.<br />
«Ogni mese si può adeguare la deduzione di<br />
coordinamento, le prestazioni di rischio e le<br />
quote di risparmio», spiega Christen. «Ciò garantisce<br />
che, in caso d’invalidità o di decesso,<br />
sia coperta in ogni momento la percentuale di<br />
salario voluta».<br />
Il massimo possibile,<br />
il minimo necessario<br />
«Lo scopo di ogni imprenditrice e imprenditore<br />
deve essere quello di salvaguardare quanto<br />
raggiunto», specifica Christen. Il che vuol dire<br />
anche versare nel secondo pilastro il massimale<br />
consentito limitandosi però allo stretto necessario.<br />
Stando all’esperto AXA, per chi svolge<br />
un’attività indipendente, il secondo pilastro è<br />
molto più vantaggioso del terzo se l’obiettivo è<br />
quello di ottimizzare le imposte e fruire di una<br />
copertura. Per proporre la soluzione previdenziale<br />
più appropriata, raccomanda di farsi un<br />
quadro dettagliato delle finanze aziendali. «Se<br />
chi è a capo di un’azienda non è in grado o non<br />
intende occuparsi degli aspetti finanziari conviene<br />
affidarsi a un fiduciario», consiglia. Lea<br />
Ott e Sandra Werneyer gestiscono autonomamente<br />
le loro finanze. «Come giovani imprenditrici<br />
volevamo investire nel modo migliore il<br />
nostro capitale. Per sapere come muoverci, ci<br />
siamo avvalse di una consulenza», dichiara Lea<br />
Ott soddisfatta del risultato.<br />
Il «congegno» che ha conquistato<br />
il mondo del fitness<br />
Il debutto di Sensopro, produttore di attrezzature<br />
sportive attivo a livello internazionale, è<br />
stato un po’ diverso. In quel caso, tutto è partito<br />
più di 15 anni fa da uno studente di scienze<br />
sportive a cui non interessavano né le assicurazioni<br />
e la finanza né le lunghe ore al computer.<br />
Invece di scrivere un voluminoso lavoro<br />
di seminario, aveva in mente di creare qual-<br />
1 Sorrisi soddisfatti: le imprenditrici<br />
Sandra Werneyer (a sin.)<br />
e Lea Ott hanno optato per la<br />
cassa pensione giusta.<br />
2 L’esperto AXA Roger Christen<br />
ha consigliato una soluzione<br />
previdenziale flessibile.<br />
3 Pur conoscendo la materia,<br />
le due architette sono state grate<br />
per la consulenza esauriente.<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong><br />
<strong>La</strong> werneyer ott architektur<br />
sagl con sede a Lucerna è<br />
uno studio di architettura e<br />
un’impresa totale con nuovi<br />
progetti edilizi nelle regioni<br />
di Argovia e Lucerna. Le due<br />
imprenditrici e architette<br />
ETH lavorano in jobsharing,<br />
coadiuvate da una collaboratrice<br />
e un’assistente in<br />
architettura.<br />
woarchitektur.ch<br />
1<br />
1<br />
«Trovare una soluzione ottimale di cassa pensione è stata<br />
una delle nostre priorità nel processo di costituzione dell’azienda»<br />
2<br />
Sandra Werneyer, werneyer ott architektur sagl ▶<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
26 02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong> 27<br />
3 <strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
REPORTAGE SINISTRI<br />
PREVIDENZA<br />
«<strong>La</strong> cassa pensione è il<br />
principale fringe benefit»<br />
1 2<br />
1 <strong>La</strong> stazione multifunzione per<br />
l’allenamento «Luna» ha segnato<br />
una svolta nel percorso di<br />
Sensopro.<br />
2 Il team rifornisce palestre e<br />
ambulatori fisioterapici in<br />
tutta Europa.<br />
3 Perfettamente a suo agio con la<br />
finanza e con i propri attrezzi:<br />
il CFO Florian Kuchen.<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong><br />
Sensopro è nata dall’idea<br />
di uno studente che voleva<br />
creare qualcosa di concreto<br />
invece di scrivere lunghi<br />
testi teorici. Attualmente<br />
l’azienda ha oltre 40 dipendenti<br />
e le sue attrezzature<br />
per l’allenamento sono presenti<br />
in numerose palestre<br />
e ambulatori fisioterapici in<br />
Svizzera, Austria, Olanda e<br />
Svezia.<br />
sensopro.swiss<br />
cosa di concreto. Insieme allo zio progettò nei<br />
successivi quattro anni il prototipo di «Luna»,<br />
una stazione multifunzione per l’allenamento<br />
grazie alla quale oggi Sensopro è presente in<br />
numerose palestre e centri fisioterapici in Svizzera<br />
e in Europa.<br />
L’Oberland bernese «goes international»<br />
I due sviluppatori non volevano monetizzare la<br />
loro idea. Solo in seguito, con l’ingresso degli<br />
altri tre soci fondatori dell’attuale società e il<br />
trionfo di «Luna» alla fiera del fitness «Fibo»,<br />
cominciarono a pensare a una commercializzazione.<br />
Nello stesso periodo due ex atleti Swiss-<br />
Ski Jan Urfer, cofondatore e attuale CEO di<br />
Sensopro, e Daniel Zumbrunn, consulente previdenziale<br />
e patrimoniale presso AXA a Thun,<br />
si sono ritrovati dopo anni. Da cosa nasce cosa<br />
e fu così che venne sottoscritta la previdenza<br />
professionale di AXA, tuttora in essere. Zumbrunn<br />
sottolinea con piacere: «Siamo fieri di<br />
aver supportato con la nostra consulenza una<br />
delle poche start-up che dall’Oberland bernese<br />
è riuscita a imporsi sulla scena internazionale».<br />
Delega della previdenza, energie dedicate<br />
al core business<br />
Attualmente presso Sensopro Svizzera lavorano<br />
oltre 40 dipendenti; nelle sedi in Austria, Svezia<br />
e Olanda il numero è leggermente superiore. Nel<br />
tempo la famiglia «Luna» si è allargata con l’arrivo<br />
di «Luna Fitness», «Luna Physio», «Piccolo»<br />
e «Casa». In seguito al successo internazionale e<br />
al potenziamento dell’organico, Sensopro ha dovuto<br />
fare i conti con vari sistemi previdenziali.<br />
Fortuna ha voluto che Florian Kuchen, laureato<br />
in giurisprudenza e CFO di Sensopro, se ne intendesse<br />
di cifre. «Come azienda che impiega un<br />
personale per lo più giovane con un lungo orizzonte<br />
di risparmio, la soluzione giusta è quella<br />
se<strong>mia</strong>utonoma di AXA Group Invest, dotata di<br />
sufficiente flessibilità e sicurezza», sostiene. Kuchen<br />
consiglia a chi fonda un’azienda: «Se ti riesce<br />
difficile trattare le questioni di previdenza,<br />
delegale a un fiduciario serio: potrai dedicare<br />
tempo ed energia al tuo core business». ●<br />
Fondazione collettiva<br />
se<strong>mia</strong>utonoma<br />
Vantaggi<br />
• Possibilità di maggiore<br />
remunerazione degli averi<br />
di vecchiaia<br />
• Opportunità di rendimenti<br />
interessanti grazie alla<br />
strategia d’investimento<br />
flessibile<br />
• Strategia d’investimento<br />
sostenibile e consapevole<br />
dei rischi con ampia<br />
diversificazione per<br />
preservare la stabilità<br />
Svantaggi<br />
• Possibile sottocopertura,<br />
anche se in casi rarissimi<br />
(scenario eccezionale)<br />
Assicurazione completa<br />
Vantaggi<br />
• Elevata sicurezza degli averi<br />
di vecchiaia<br />
• Impossibilità di una<br />
sottocopertura<br />
• Protezione completa dai<br />
rischi nel processo di<br />
risparmio<br />
Svantaggi<br />
• Remunerazione praticamente<br />
pari al tasso<br />
d’interesse minimo previsto<br />
dalla legge<br />
• Difficoltà nel conseguire<br />
rendimenti interessanti<br />
a causa delle severe<br />
disposizioni in materia di<br />
solvibilità e della strategia<br />
d’investimento conservativa<br />
(quota azionaria
MARKETING<br />
INTERVISTA<br />
«Mobilità:<br />
tariffe diverse in base<br />
alle fasce orarie»<br />
Dal 2003 Nils Planzer dirige in terza generazione l’omonima azienda familiare,<br />
cosa che fa con cuore e passione. In una lunga intervista l’autotrasportatore<br />
spiega come mai non crede nei droni per il trasporto e perché sul fronte mobilità<br />
serve un cambiamento di rotta.<br />
Intervista Melanie Ade<br />
Foto Marco Vara<br />
A chi visita la vostra homepage viene<br />
dato il benvenuto in dialetto zurighese<br />
stretto: trovata di marketing o<br />
messaggio culturale?<br />
Siamo molto orgogliosi di essere un’impresa<br />
svizzera e ci teniamo a sottolinearlo. Pur avendo<br />
dipendenti di oltre 80 nazionalità diverse, Planzer<br />
Transport AG affonda le sue radici qui nella<br />
Limmattal. E poi il dialetto zurighese si addice<br />
bene a un’impresa di trasporti, dove a volte si<br />
usano toni un po’ più rudi che non altrove. (Ride)<br />
Stando al sito web, per voi la sostenibilità<br />
conta più della ricerca di profitti a<br />
breve termine. Questo approccio come<br />
si concilia con un’impresa logistica che<br />
vanta una flotta di oltre 2000 veicoli?<br />
<strong>La</strong> logistica fa parte delle nostre vite e dei<br />
sistemi di approvvigionamento – non vedo<br />
quindi nessun controsenso. Inoltre facciamo<br />
del nostro meglio per tradurre il concetto di<br />
sostenibilità in azioni concrete. In Svizzera la<br />
ripartizione modale del trasporto merci corrisponde<br />
a 80/20. Circa il 20 per cento delle<br />
merci viene cioè trasportato su rotaia anziché<br />
su strada – noi di Planzer Transport AG siamo<br />
a quota 60 per cento. <strong>La</strong> sostenibilità fa inoltre<br />
parte del nostro DNA d’impresa a conduzione<br />
familiare: anziché orientarci al puro profitto a<br />
breve termine, pianifichiamo le nostre attività<br />
e operiamo investimenti a lungo termine pensando<br />
alla prossima generazione.<br />
operatori a basso costo che attraversano il continente<br />
in lungo e in largo. Terribile, se si considera<br />
che il trasporto su rotaia sarebbe l’ideale<br />
per le lunghe tratte. Se fosse per me, in Europa<br />
ogni tratta superiore ai 600 km andrebbe trasferita<br />
su rotaia.<br />
Qual è la vostra quota di trasporti<br />
internazionali? Come gestite le attività<br />
transfrontaliere?<br />
Le attività transfrontaliere rappresentano<br />
circa il 20 per cento del totale. Abbiamo delle<br />
sedi nei Paesi confinanti – ad es. nel Sud della<br />
Germania, in Francia, non lontano dal confine<br />
con la Svizzera, e nell’Italia settentrionale<br />
– che curano l’import-export dalla Svizzera<br />
all’Europa e viceversa. Per una rete paneuropea<br />
siamo troppo piccoli.<br />
Il Consiglio federale vuole intensificare<br />
gli investimenti nelle autostrade:<br />
è questa la soluzione ai nostri<br />
problemi di traffico?<br />
Secondo me la soluzione non va cercata mai<br />
in un’unica forma di trasporto. L’equa ripartizione<br />
degli investimenti da parte della Confederazione<br />
è davvero un’ottima cosa: negli ultimi<br />
anni sono stati ampliati i trasporti su rotaia,<br />
in futuro s’investirà di più nell’infrastruttura<br />
stradale. In linea di massima, però, credo che<br />
la soluzione stia più nella digitalizzazione che<br />
non nel cemento.<br />
«In fatto d’infrastruttura<br />
della rete<br />
ferroviaria e<br />
stradale<br />
in Svizzera<br />
vigono<br />
condizioni<br />
ottimali»<br />
Nils Planzer<br />
Rispetto agli altri Paesi a che punto è<br />
il sistema svizzero?<br />
In fatto d’infrastruttura della rete ferroviaria<br />
e stradale in Svizzera vigono condizioni ottimali:<br />
la Confederazione fa un eccellente lavoro.<br />
Ben diversa è la situazione nel resto d’Europa,<br />
dove tuttora il 95 per cento dei trasporti avviene<br />
esclusivamente su strada ed è affidato a<br />
Cosa intende?<br />
Non possiamo pensare di risolvere tutti i<br />
problemi ampliando a caso la rete stradale. Ovviamente<br />
il tessuto autostradale svizzero va modificato<br />
in funzione dell’enorme crescita della<br />
popolazione e del traffico e si deve intervenire<br />
su alcuni punti e assi nevralgici. Ma occorrono<br />
nuovi modelli per decongestionare il traffico.<br />
Si rimbocca le maniche, e non<br />
solo per la foto: il CEO Nils<br />
Planzer ama darsi da fare.<br />
▶<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
30<br />
02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong> 31<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
MARKETING<br />
INTERVISTA<br />
«<strong>La</strong> gente<br />
compra<br />
qualsiasi<br />
stupidaggine<br />
online,<br />
dal grossista<br />
cinese di<br />
turno. Questo<br />
semplicemente<br />
perché<br />
può farlo,<br />
per di più<br />
spendendo<br />
molto meno<br />
che da un<br />
rivenditore<br />
locale»<br />
Nils Planzer<br />
Note biografiche<br />
Nils Planzer è azionista<br />
principale, presidente del<br />
CdA e CEO di Planzer, impresa<br />
logistica a conduzione familiare<br />
fondata nel 1936 e ormai<br />
giunta alla terza generazione.<br />
Dopo l’apprendistato di<br />
meccanico di veicoli pesanti il<br />
cinquantatreenne ha frequentato<br />
la scuola di commercio<br />
e ottenuto la qualifica di<br />
tecnico commerciale. Nel<br />
1997 è entrato nell’azienda<br />
di famiglia e nel 2003, dopo<br />
avere lavorato in vari reparti,<br />
ne ha assunto la guida. Nel<br />
2017 ha acquisito inoltre una<br />
partecipazione nella catena<br />
di palestre Kieser Training.<br />
Planzer è sposato e ha due<br />
figli.<br />
planzer.ch<br />
… il che è a sua volta importantissimo<br />
per un’impresa di trasporti come<br />
Planzer.<br />
Purtroppo l’attuale situazione sulle strade ci<br />
impone di addebitare un supplemento traffico<br />
che punisce soprattutto i nostri clienti finali. I<br />
tempi di congestione sono molto lunghi e in futuro<br />
tenderanno ad aumentare. Anche se a molti<br />
l’idea non piace, rimango quindi del parere che i<br />
prezzi della mobilità sono troppo bassi.<br />
In che senso?<br />
Oggi la gente compra qualsiasi stupidaggine<br />
online, dal grossista cinese di turno solo perché<br />
può farlo, per di più spendendo molto meno di<br />
quanto farebbe presso un rivenditore locale. Il<br />
settore logistico ne approfitta, è vero. Ma basta<br />
ragionare per capire che tutto ciò non ha senso.<br />
<strong>La</strong> mobilità aumenta però anche con il traffico<br />
individuale. Anche su questo fronte occorre<br />
quindi cambiare mentalità e studiare dei modelli<br />
sostenibili.<br />
E secondo lei quale sarebbe<br />
la soluzione?<br />
Per me il futuro sta nel mobility pricing. <strong>La</strong><br />
mobilità dovrebbe avere prezzi variabili in base<br />
agli orari, in modo da poter essere controllata<br />
meglio. Un po’ come è accaduto con il traffico<br />
merci, dove l’introduzione della TTPCP ha fatto<br />
sì che in circolazione ci fossero molti camion in<br />
meno – ma con più merce a bordo. Oggi i camion<br />
sono gli unici mezzi di trasporto che viaggiano<br />
davvero coprendo i costi. Quando lei e io il mattino<br />
andiamo in ufficio in auto, facciamo una<br />
scelta comoda, ma non efficiente e nemmeno<br />
sostenibile. Ovunque ci sia mobilità servono tariffe<br />
a fascia oraria. E per questo dobbiamo investire<br />
in soluzioni digitali.<br />
Con il rilevamento dei servizi postali<br />
Quickpac e Quickmail a inizio febbraio<br />
avete salvato molti posti di lavoro.<br />
Ero convinto che la Posta avrebbe avuto la<br />
meglio. Quando la COMCO ha vietato l’acquisizione<br />
abbiamo reagito nel giro di una settimana<br />
e rilevato entrambe le aziende, in modo<br />
da impedirne il fallimento. Per noi Quickpac<br />
era naturalmente di particolare interesse – con<br />
l’acquisizione abbiamo realizzato esattamente<br />
l’incremento di volume che ancora ci mancava<br />
nel settore pacchi per raggiungere tutti i giorni<br />
qualsiasi valle svizzera.<br />
E così siete definitivamente diventanti<br />
seri concorrenti della Posta.<br />
Sono assolutamente favorevole alla concorrenza<br />
e trovo che la Posta faccia un ottimo lavoro.<br />
Che la concorrenza stimoli gli affari non<br />
è solo un modo di dire. Tuttavia non è stata il<br />
motivo dell’acquisizione.<br />
Con l’acquisizione il vostro organico<br />
è cresciuto di oltre il 50 per cento,<br />
da un giorno all’altro. Da questo<br />
punto di vista qual è stata la sfida<br />
maggiore?<br />
Una crescita rapida è sempre una grande<br />
sfida. Servono dirigenti che diano il buon esempio<br />
e sappiano trascinare i dipendenti. Fortunatamente<br />
la nostra azienda vanta una notevole<br />
continuità e stabilità a livello di management,<br />
cosa di cui sono davvero riconoscente. Va da sé<br />
che nel quadro di un’acquisizione possono crearsi<br />
situazioni complicate. In questi casi trovo<br />
importante che, anziché abbellire i fatti, si comunichi<br />
in modo chiaro e schietto.<br />
Nel settore pacchi lo stipendio e<br />
l’orario di lavoro del personale sono<br />
disciplinati da un contratto collettivo<br />
di lavoro (CCL). Conviene?<br />
Diciamo le cose come stanno: il lavoro è faticoso<br />
– non si sta in giro per la Svizzera per<br />
quattro ore ad ammirare il tramonto. Ci vuole<br />
perciò un’adeguata retribuzione. Ci teniamo<br />
inoltre a offrire un servizio di alta qualità. E<br />
per questo abbiamo bisogno di persone motivate<br />
e orgogliose di lavorare per noi, che<br />
lascino trapelare questo stato d’animo anche<br />
nei rapporti con la clientela. Il nostro obiettivo<br />
è avere dipendenti che, anche se non sempre<br />
in grado di parlare perfettamente lo svizzero<br />
tedesco, abbiano un atteggiamento rispettoso<br />
e simpatico e prestino alla clientela un servizio<br />
attento. Questo ci permette di distinguerci<br />
dalla concorrenza. Di conseguenza la risposta<br />
è sì: conviene.<br />
<strong>La</strong> stampa parla di continuo delle<br />
cattive condizioni lavorative nel<br />
settore trasporti. Eppure qui, nella<br />
sede di Altstetten, c’è un’atmosfera<br />
molto rilassata, tutti sono cortesi e di<br />
buon umore e regna evidentemente<br />
un buono spirito di squadra. Qual è il<br />
segreto?<br />
Non mi sorprende. Siamo un’impresa a conduzione<br />
familiare e per noi in primo piano ci<br />
sono le persone – perché senza di loro non si<br />
può prestare un servizio. Di conseguenza portiamo<br />
avanti una cultura aziendale di stampo<br />
fortemente familiare incentrata su buone maniere,<br />
rispetto, impegno e, non da ultimo, la<br />
giusta dose di allegria.<br />
Dall’estate del 2022 Planzer dispone<br />
di 15 camion elettrici. Elettrificherete<br />
l’intera flotta?<br />
No, non credo. Il numero dei camion elettrici<br />
in circolazione in Svizzera aumenterà senz’altro,<br />
ma il tema è stato in parte gonfiato.<br />
Oramai puntare sulla mobilità elettrica è quasi<br />
una questione di bon ton. Noi usiamo i camion<br />
elettrici nel quadro del piano di logistica urbana,<br />
dunque prevalentemente per il primo<br />
e l’ultimo miglio all’interno di città e agglomerati<br />
urbani. Si tratta del tragitto mittentecentro<br />
ferroviario e centro ferroviario-destinatario.<br />
A proposito di temi gonfiati: che ne<br />
pensa dei droni per i trasporti?<br />
Niente. Vanno forse bene per fare arrivare dei<br />
farmaci a una baita del CAS o per singole consegne<br />
in una zona industriale, ma non per gestire<br />
l’intero flusso di merci in una grande città.<br />
Oltre a lavorare in Planzer lei è anche<br />
comproprietario del gruppo Kieser<br />
Training. Come mai?<br />
Il mio ex vicino di casa era responsabile delle<br />
finanze di Kieser, i nostri figli sono cresciuti<br />
insieme. Siamo diventati amici e quando Werner<br />
Kieser cercava una soluzione successoria,<br />
abbiamo rilevato l’azienda. Credo nel prodotto<br />
e vorrei contribuire a mantenere in vita l’impresa.<br />
Il risvolto positivo è che io stesso mi<br />
alleno più spesso per tenermi in forma: non<br />
posso certo presentarmi a una riunione del<br />
consiglio d’amministrazione come un settantenne<br />
corpulento con un sigaro in una mano e<br />
un cognac nell’altra. (Ride)<br />
Come fa a fare tutto? Trova ancora<br />
il tempo di dormire?<br />
In realtà ho addirittura bisogno di moltissime<br />
ore di sonno, per cui la sera vado a letto<br />
presto. Essendo a capo di un’impresa logistica<br />
le mie giornate iniziano presto. Per fortuna, rispetto<br />
a 30 anni fa, oggi fatico molto meno ad<br />
alzarmi.<br />
In che direzione intende andare?<br />
Quali altri obiettivi ha?<br />
Per me è importante poter consegnare alla<br />
prossima generazione un’azienda in salute – e<br />
non penso solo al bilancio, ma anche alla cultura,<br />
al personale e alla clientela. Lo considero<br />
come uno dei compiti principali nella <strong>mia</strong> vita.<br />
Andando avanti con gli anni cerco inoltre di<br />
trascorrere più tempo di qualità con amici e<br />
famiglia, di prendermi cura della <strong>mia</strong> salute e<br />
di godermi la vita anche al di fuori del lavoro.<br />
<br />
●<br />
È un grande fan delle ferrovie,<br />
ha bisogno di dormire tanto e<br />
vuole consegnare alla prossima<br />
generazione un’azienda sana:<br />
Nils Planzer, autotrasportatore.<br />
«Siamo<br />
un’impresa a<br />
conduzione<br />
familiare e per<br />
noi in primo<br />
piano ci sono<br />
le persone –<br />
perché senza<br />
di loro non<br />
si può prestare<br />
un servizio. Di<br />
conseguenza<br />
portiamo<br />
avanti una<br />
cultura<br />
aziendale di<br />
stampo<br />
fortemente<br />
familiare»<br />
Nils Planzer<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
32 02/<strong>2024</strong><br />
02/<strong>2024</strong> 33<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA
Il mio motivo d’orgoglio<br />
Il mio motivo d’orgoglio<br />
Thomas Holenstein,<br />
CEO di Sebotics AG<br />
Severin Meyer (al centro),<br />
Fondazione Trimons,<br />
con Ewald e l’assistente<br />
Ursula.<br />
I robot al nostro servizio<br />
Per non dimenticare chi dimentica<br />
L’idea di creare Sebotics mi è venuta mentre eravamo<br />
in piena pande<strong>mia</strong>: le aziende alberghiere e<br />
della ristorazione erano costrette a licenziare il personale<br />
di servizio che, in gran parte, dopo non è tornato<br />
al lavoro. Già nel 2020 il settore risentiva quindi<br />
di una grave carenza di manodopera qualificata. I<br />
nostri robot di servizio e di raccolta hanno aiutato<br />
le imprese a mitigare l’impatto della mancanza di<br />
personale. Potevano infatti compiere lunghi tragitti<br />
o svolgere mansioni semplici come portare piatti pesanti,<br />
riducendo così la mole di lavoro del personale.<br />
Oggi i prodotti in portafoglio sono notevolmente aumentati.<br />
Dal robot di servizio nel ristorante di montagna<br />
al robot di pulizia per l’igiene della hall e dei<br />
corridoi dell’albergo fino al robot di consegna per<br />
il trasporto della merce da un punto all’altro di impianti<br />
industriali e ospedali, il potenziale dei nostri<br />
assistenti digitali è enorme. Attualmente sono in uso<br />
50 robot in Germania, Austria e Svizzera e il trend e<br />
la domanda registrano un forte aumento. È la prova<br />
che la <strong>mia</strong> idea – effettivamente avveniristica per l’epoca<br />
– genera un vero e proprio valore aggiunto. Che<br />
cosa mi riempie di orgoglio? Il fatto che in così poco<br />
tempo Sebotics abbia acquistato una tale visibilità<br />
e che i suoi robot di servizio aiutino le aziende a ritrovare<br />
una maggiore tranquillità nel quotidiano e a<br />
incrementare la propria efficienza.<br />
sebotics.com<br />
In Svizzera circa 130 000 persone sono affette da<br />
demenza. <strong>La</strong> malattia si manifesta perlopiù in<br />
tarda età, ma il 6 per cento circa dei pazienti ha<br />
meno di 65 anni. Anche mio padre ne soffriva.<br />
Con <strong>mia</strong> madre e i miei fratelli per anni ci siamo<br />
occupati di lui: ho pertanto sperimentato sulla<br />
<strong>mia</strong> pelle quanto sia estenuante una situazione<br />
del genere per i familiari. Soprattutto per le<br />
persone più giovani colpite da questo disturbo<br />
manca un’offerta di assistenza, una realtà che<br />
volevamo cambiare. Quindi nel dicembre 2020<br />
abbiamo creato la Fondazione Trimons. Il nostro<br />
negozio di prodotti grigionesi in pieno centro<br />
a Zurigo è un posto in cui i giovani affetti<br />
da demenza possono non solo essere assistiti<br />
e affiancati, ma trovare anche un’occupazione<br />
adatta e un centro diurno. In tal modo hanno<br />
la possibilità di riacquistare, almeno in parte,<br />
la capacità di autodeterminarsi e il senso di responsabilità<br />
individuale, di sollevare i familiari<br />
e di avere un punto di incontro per confrontarsi<br />
con gli altri. In qualità di fondazione privata di<br />
recente istituzione dipendiamo da qualsiasi tipo<br />
di sostegno, che si tratti di volontariato, donazioni<br />
o collaborazioni. L’importante per noi è<br />
dare a ogni benefattore qualcosa in cambio per<br />
creare una situazione vantaggiosa per tutti.<br />
trimons.ch<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
34 02/<strong>2024</strong><br />
<strong>La</strong> 02/<strong>2024</strong> <strong>mia</strong> DITTA<br />
35<br />
<strong>La</strong> <strong>mia</strong> 03/2023 DITTA
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