AUTOBUS luglio/agosto 2024
VADO E TORNO EDIZIONI www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI LUGLIO/AGOSTO N. 7/8 - 2024 ANNO 33°- euro 5,00 IN QUESTO NUMERO LE SFIDE DEL TURISMO IN BUS, I TREND DELL’ELETTRICO, LE FABBRICHE EKOENERGETYKA E KARSAN, BUSWORLD TURCHIA, AUTOSTAZIONE DI AVELLINO Il dragone ha la coda lunga
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VADO E TORNO EDIZIONI<br />
www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste<br />
Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.<br />
in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />
LUGLIO/AGOSTO N. 7/8 - <strong>2024</strong><br />
ANNO 33°- euro 5,00<br />
IN QUESTO NUMERO<br />
LE SFIDE DEL TURISMO IN BUS,<br />
I TREND DELL’ELETTRICO, LE<br />
FABBRICHE EKOENERGETYKA E<br />
KARSAN, BUSWORLD TURCHIA,<br />
AUTOSTAZIONE DI AVELLINO<br />
Il dragone<br />
ha la coda<br />
lunga
Sommario<br />
Autobus n° 7/8 - <strong>2024</strong> - anno 33°<br />
Ready for<br />
any challenge<br />
The new Volvo 9000 coach range<br />
RUBRICHE<br />
POST-IT<br />
Metà funivia, metà<br />
e-bus. Si parte!<br />
4<br />
RETI & ENERGIA<br />
Aggiudicata gara Atac<br />
per 331 punti di ricarica<br />
8<br />
IL PUNTO<br />
TECNO<br />
Gli assali elettrici che<br />
vengono dal bresciano<br />
6<br />
MAPPAMONDO<br />
Il coach col pantografo:<br />
test in Brasile<br />
9<br />
Periscopio<br />
Volvo Buses annuncia<br />
lo stop alla<br />
produzione della<br />
gamma 9700 e 9900<br />
con Sunsundegui<br />
11<br />
Procede la gara per<br />
il tpl in Umbria.<br />
Quattro i lotti, 8 gli<br />
anni, 13 le offerte,<br />
750 i milioni<br />
12<br />
Solaris consegna<br />
la prima flotta<br />
di e-bus a Tep<br />
Parma. Una città in<br />
transizione<br />
13<br />
Inchiesta #1<br />
14<br />
<strong>AUTOBUS</strong> E<br />
TURISMO<br />
Il ruolo del<br />
trasporto persone<br />
nel futuro del<br />
turismo<br />
Inchiesta #2<br />
18<br />
RADIOGRAFIA<br />
DELL’ELETTRICO<br />
Nello studio<br />
Motus-E dati e<br />
prospettive del<br />
mercato e-bus<br />
EKOENERGETYKA<br />
Dalla Polonia arrivano il 20 per<br />
cento dei charger per e-bus di tutta<br />
Europa. Una fabbrica che cresce<br />
24<br />
KARSAN<br />
I progetti europei di Karsan prendono<br />
le mosse da uno stabilimento dai<br />
connotati automobilistici<br />
38<br />
Autostazione<br />
22<br />
NUOVO HUB<br />
AD AVELLINO<br />
La nuova<br />
autostazione Air<br />
Campania da 400<br />
corse al giorno<br />
ABBONATI<br />
IMPRESSIONE DI GUIDA<br />
Al volante dello snodato Yutong U18, alfiere della nuova<br />
gamma proposta dal costruttore cinese sul mercato europeo.<br />
Doppio assale motore, dotazione maxi di batterie, interni dal<br />
buon feeling. Lo abbiamo provato su un percorso misto...<br />
28<br />
SUBITO<br />
Rubriche<br />
Amarcord 42<br />
Listini 44<br />
Volvo Buses. Driving quality of life<br />
SALONE<br />
34<br />
BUSWORLD<br />
TURCHIA<br />
Siamo stati a<br />
Istanbul per<br />
la fiera bus<br />
turca. Una<br />
novità, tante<br />
conferme, un<br />
appuntamento<br />
sempre<br />
partecipato<br />
IL SONDAGGIO DEL MESE<br />
La maggioranza uscita dalle ultime elezioni<br />
europee ha visto fortemente ridimensionato<br />
il partito verde. Si va incontro a una revisione<br />
delle scadenze per l’impiego di veicoli diesel?<br />
Rispondi su<br />
www.vadoetorno.com<br />
Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono basate<br />
su un campione scientifico<br />
LE RISPOSTE<br />
DEL MESE SCORSO<br />
Si susseguono i colpi di scena nella<br />
vicenda, infinita, di Industria Italiana<br />
Autobus, destinata, a quanto pare,<br />
a finire in mani private e forse anche<br />
straniere. Perderemo anche questo asset?<br />
85%<br />
sì<br />
15%<br />
no<br />
3
Post-it<br />
TRA MOBILITÀ ELETTRICA TERRESTRE E SISTEMI FUNIVIARI AEREI<br />
Un po’ funivia, un po’ (mini)bus<br />
CONNX È LA SCOMMESSA (DRIVERLESS) DI LEITNER<br />
Ha superato con successo l’articolata<br />
fase di test e tra un anno sarà definitivamente<br />
pronta per fare il proprio<br />
ingresso nel mercato, macinando chilometri<br />
in strada: ConnX, la rivoluzione ecologica<br />
della mobilità urbana, ideata e brevettata<br />
dall’azienda altoatesina Leitner (gruppo<br />
Hti), è ora realtà. E così il veicolo che<br />
mette in connessione i sistemi funiviari<br />
aerei e la mobilità elettrica terrestre non<br />
sarà più solo un prototipo, bensì un concreto<br />
strumento in più a disposizione delle<br />
nostre città. Un mezzo in grado di offrire<br />
massima flessibilità nell’ulteriore sviluppo<br />
del trasporto pubblico, grazie, appunto, ad<br />
una soluzione ibrida che possiamo definire<br />
unica. Scopriamola.<br />
Dall’idea alla realtà<br />
Il primo prototipo nato a Vipiteno era stato<br />
realizzato nel 2021. Quattro<br />
anni dopo, nel 2025, questa<br />
piccola-grande rivoluzione<br />
della mobilità urbana potrà realizzarsi<br />
nella pratica. Ma come<br />
funziona ConnX nel dettaglio?<br />
La combinazione di funivia e<br />
veicoli elettrici a guida autonoma<br />
consente la movimentazione<br />
rimanendo comodamente<br />
seduti al proprio posto in cabi-<br />
4<br />
na. Inoltre, l’interazione tra la linea aerea<br />
e quella terrestre consente di adattarsi alle<br />
più diverse esigenze urbanistiche; in questo<br />
modo è possibile aggirare le barriere<br />
infrastrutturali esistenti, come edifici o monumenti.<br />
ConnX non è adatto solo come<br />
sistema di ‘collegamento mancante’ tra diversi<br />
sistemi di trasporto o tra due funivie,<br />
ma anche come collegamento dell’ultimo<br />
miglio, per persone e merci.<br />
Il cuore della nuova soluzione è rappresentato<br />
da una funivia la cui cabina, una volta<br />
entrata in stazione, viene trasferita su un<br />
veicolo elettrico autonomo che poi prosegue<br />
su strada il proprio percorso.<br />
Il sistema presenta due vantaggi per i contesti<br />
urbani: da un lato, come detto, consente<br />
di superare più facilmente con una funivia<br />
eventuali ostacoli topografici o strutturali,<br />
dall’altro, la doppia soluzione è un importante<br />
alternativa per tutte quelle aree in cui,<br />
per svariati motivi, non è possibile implementare<br />
una variante di funivia continua.<br />
In viaggio con ConnX<br />
ConnX rafforza così i vantaggi essenziali<br />
delle funivie e crea un valore aggiunto in<br />
termini ecologici, strutturali ed economici<br />
rispetto ai mezzi di trasporto esistenti su<br />
strada e su rotaia. Oltre ai brevi tempi di<br />
costruzione e ai bassi costi di investimento<br />
e di esercizio, la soluzione ibrida porta<br />
una significativa riduzione delle emissioni<br />
acustiche e crea anche un uso efficiente<br />
della mobilità elettrica nel trasporto pubblico.<br />
Anche i tempi di viaggio regolari, il<br />
trasporto continuo e le opzioni di pianificazione<br />
flessibili per le fermate soddisfano<br />
pienamente i requisiti basilari per un sistema<br />
di trasporto pubblico.<br />
Inoltre, alla velocità di oltre dieci metri al<br />
secondo (quasi 40 Km/h), la capacità di<br />
trasporto può essere mantenuta per tutto il<br />
tempo di funzionamento grazie alla movimentazione<br />
autonoma su corsie dedicate,<br />
senza interferenze o ritardi da parte di altri<br />
utenti della strada, fino a pendenze del 10<br />
per cento. Insomma, ConnX è un mix di<br />
sistemi particolarmente mutevole, che rende<br />
la funivia un mezzo di trasporto ancora<br />
più efficace per le aree urbane.
LA NOVITÀ TARGATA BRIST<br />
Tecno<br />
Un asso per gli e-bus<br />
L’ASSALE ELETTRICO ‘CORNER DRIVE’ PER CLASSE I E II LOW FLOOR A BATTERIA<br />
HITACHI E<br />
Il pr<br />
LA PRIMA<br />
Il fornitore di assali Brist ha svelato<br />
l’ultima tecnologia di assali elettrici<br />
per autobus a pianale ribassato e-<br />
Cor225 Lf, prima all’Act Expo di Las<br />
Vegas e poi al Busworld Turkey di fine<br />
maggio (di cui potete leggere il nostro<br />
resoconto a pagina 34).<br />
Il prodotto si aggiunge a una famiglia di<br />
soluzioni dedicate al mercato dei veicoli<br />
commerciali a zero emissioni.<br />
L’azienda, con sede in Italia a Montichiari<br />
(Brescia), è nota nel segmento dei<br />
minibus, midibus e Bus Rapid Transit,<br />
e ora sta espandendo il portafoglio di<br />
soluzioni e-mobility al segmento degli<br />
autobus full-size. Tra le sue referenze<br />
figurano noti produttori di veicoli elettrici<br />
come Hyundai, Alexander Dennis,<br />
Karsan, Isuzu e i cinesi di Crrc.<br />
Su misura per gli elettrici<br />
L’assale elettrico a trazione angolare e-<br />
Cor225 Lf, finalizzato ad aumentare l’efficienza,<br />
il bilanciamento e la struttura<br />
dei veicoli elettrici, è caratterizzato da<br />
ampie aree ventilate dedicate al motore<br />
LA GOMMA PER GLI E-BUS<br />
elettrico e affronta le sfide del comportamento<br />
termico degli assali elettrici. Il<br />
design brevettato è innovativo ma semplice,<br />
con l’obiettivo di essere affidabile<br />
L’assale consente di<br />
tagliare oltre 400 kg di<br />
peso, mentre il risparmio<br />
energetico è indicato tra<br />
il 2 e l’8 per cento<br />
Hankook ha presentato lo pneumatico<br />
e-Smart City Au56, sviluppato specificamente<br />
per bus urbani elettrici. I pneumatici<br />
per e-bus devono avere una bassa<br />
resistenza al rotolamento e devono trasferire<br />
in modo sicuro la coppia elevata<br />
su strada senza generare un’abrasione<br />
eccessiva. Inoltre, sono chiamati a gestire<br />
il peso elevato dei Bev dovuto alla<br />
presenza delle batterie. Inoltre, anche<br />
la bassa rumorosità di rotolamento è un<br />
requisito particolare nel traffico cittadino,<br />
e competitivo. L’accesso individuale al<br />
motore elettrico e agli ingranaggi è facilmente<br />
consentito. Rispetto al concetto<br />
di assale a portale elettrificato, il layout<br />
dell’assale elettrico a trazione angolare<br />
consente di risparmiare oltre 400 kg di<br />
peso, mentre il risparmio energetico è<br />
indicato tra il 2 e l’8 per cento.<br />
Il cuore del sistema è il motore a bobina<br />
da 800 V montato direttamente sul telaio,<br />
evitando così le vibrazioni provenienti<br />
della strada; la coppia erogata può arrivare<br />
a 37.000 Nm alla ruota, mentre<br />
la potenza continua raggiunge i 510 kW.<br />
Il motore è accompagnato da un albero di<br />
trasmissione flessibile e da due riduzioni.<br />
Tutti i componenti sono ‘impacchettati’<br />
nell’area del passaruota, offrendo uno<br />
spazio maggiore per l’alloggiamento della<br />
batteria. La tecnologia Brist offre un<br />
elevato grado di flessibilità (la larghezza<br />
del corridoio dell’autobus può essere regolata<br />
in base alle esigenze degli Oem) e<br />
consente di avere un design a pavimento<br />
completamente ribassato per l’intera lunghezza<br />
dell’autobus.<br />
dove gli elettrici hanno il loro habitat naturale.<br />
Il modello sarà inizialmente disponibile<br />
nella misura per veicoli commerciali<br />
275/70 R 22,5, è adatto a tutte le posizioni<br />
degli assi ed è idoneo all’uso anche<br />
in inverno. E-Smart City Au56 è dotato<br />
di fianchi strategicamente rinforzati per<br />
proteggersi dagli impatti e dai danni sui<br />
marciapiedi e alle fermate. Un’ulteriore<br />
sicurezza è offerta dal nuovo indicatore<br />
a tre livelli, che mostra l’usura del fianco<br />
in un colpo d’occhio.<br />
<strong>2024</strong><br />
Un evento che cambia, si evolve<br />
e si sviluppa. Un bouquet che<br />
raccoglie le sfide delle transizioni<br />
energetica e digitale. Un palco<br />
per i protagonisti del trasporto<br />
G enov<br />
sere d<br />
Sarà<br />
2025. Hitach<br />
un ordine da<br />
del sistema<br />
linea Val Bis<br />
Assi di Forza<br />
che opereran<br />
diverse tecno<br />
Hitachi Ene<br />
per l’acquist<br />
di un tender<br />
bus) è stato r<br />
fatto che «la<br />
mercato di r<br />
L’accordo co<br />
piano del Co<br />
completame<br />
2025, introd<br />
l’uso di veic<br />
mezzi pubbl<br />
bilità efficien<br />
anche grazie<br />
riservate e p<br />
di preferenzi<br />
KEMPO<br />
AEP TICKETING SOLUTIONS<br />
ENEL X<br />
In Francia, in tutta la regione Bourgogne-Franche-Comté,<br />
si viaggia con il<br />
sistema di bigliettazione elettronica interurbano<br />
firmato dall’italiana Aep Ticketing<br />
solutions. Il progetto di Aep in<br />
questa area era già partito nel 2021, con<br />
biglietti cartacei e carte di trasporto: in<br />
questi anni l’azienda di Firenze ha lavorato<br />
per sviluppare il sistema del primo<br />
progetto regionale con Emv (Europay<br />
Mastercard e Visa) in Francia. Il pagamento<br />
del biglietto unitario con modalità<br />
contactless è stato installato e attivato<br />
per tutto il parco mezzi della rete Mobigo,<br />
forte di ben 460 bus e al momento<br />
operativo su 350 veicoli che circolano<br />
quotidianamente in Regione.<br />
Per la prima volta la soluzione è centralizzata<br />
a livello regionale e viene utilizzata<br />
da 41 compagnie: una novità rispetto<br />
ai tradizionali sistemi Emv che vengono<br />
applicati a livello delle singole compagnie.<br />
A supportare il lavoro, come partner<br />
dell’iniziativa, Bnp Paribas e N&TS.<br />
6<br />
www.mobilityinnovationtour.com<br />
7
LA GARA ATAC PER ELETTRIFICARE I DEPOSITI<br />
Scossa capitale<br />
Reti & energia<br />
EUROSISTEMI SI AGGIUDICA L’APPALTO. FINE LAVORI? GIUGNO 2026<br />
LA SPERIMENTAZIONE DI VOLKSWAGEN IN BRASILE<br />
Mappamondo<br />
Il coach col pantografo<br />
IN STRADA UN PROTOTIPO CON BATTERIE AL NIOBIO<br />
La gara indetta da Atac per l’elettrificazione<br />
dei quattro depositi di proprietà a Roma<br />
– quelli di Portonaccio, Grottarossa,<br />
Tor Sapienza e Trastevere –, che ospiteranno<br />
i 411 e-bus che sbarcheranno nella capitale<br />
da qui al 2026 (si tratta di 396 Iveco E-Way<br />
da 12 metri e 15 da autosnodati da 18), ha un<br />
vincitore: Eurosistemi.<br />
Le prime consegne della ‘valanga’ di e-bus<br />
targati Iveco sono previste per la fine del <strong>2024</strong><br />
e tutti gli altri veicoli a batteria saranno consegnati<br />
entro la metà del 2026. Il costruttore<br />
non fornirà solo i mezzi, ma si prenderà in<br />
carico anche la manutenzione, con un piano<br />
full service della durata di dieci anni.<br />
ALLE PENDICI DELL’ETNA<br />
DEPOSITO DIESEL FREE<br />
Tanto lavoro da fare (e in fretta)<br />
Ma veniamo all’appalto vinto da Eurosistemi.<br />
Come rende noto l’operatore capitolino stesso,<br />
il Consiglio di amministratore ha aggiudicato<br />
la gara da 47 milioni (finanziata, così<br />
come per la maxi-commessa di elettrici vinta<br />
da Iveco Bus, dai fondi messi in campo dal<br />
Piano nazionale di rirpesa e resilienza) che<br />
prevederà la creazione, in totale, di 331 punti<br />
di ricarica. Gli impianti di Trastevere, Portonaccio<br />
e Tor Sapienza ospiteranno 202 mezzi<br />
da 12 metri; Tuscolana e Grottarossa, invece,<br />
accoglieranno 194 autobus da 12 metri, con il<br />
secondo deposito che ospiterà anche 15 vei-<br />
Saranno creati in totale 331<br />
punti di ricarica per gli<br />
e-bus che si riverseranno<br />
per le strade di Roma<br />
entro fine 2026<br />
Il piano per la decarbonizzazione e l’ammodernamento<br />
della flotta di autobus destinati<br />
al trasporto pubblico locale della città di<br />
Catania è iniziato nel 2019 e si concluderà<br />
nel 2033. In questi primi cinque anni la città<br />
dell’elefante ha rinnovato il parco mezzi con<br />
diversi autobus a metano, ma sono arrivati<br />
anche i primi elettrici. E nel prossimo futuro<br />
arriveranno anche quelli a idrogeno, che<br />
come i Bev necessitano di apposite infrastrutture<br />
di rifornimento. Ecco, a tal proposito<br />
è da sottolineare come, lato H2, sia in<br />
Il serbatoio di rifornimento diesel è stato<br />
rimosso per sempre dal deposito First<br />
Bus di York, Inghilterra. Ciò significa che<br />
l’operatore gestirà la sua flotta solo con<br />
la ricarica elettrica, diventando di fatto la<br />
prima realtà nello Yorkshire a compiere<br />
questa transizione. E a dire addio, per<br />
sempre, al combustibile fossile<br />
First York dispone ora di una flotta di 86<br />
autobus a zero emissioni.<br />
La rimozione del serbatoio di carburante<br />
è l’ultimo passo della trasformazione<br />
coli da 18 metri. Nove le aziende partecipanti<br />
al bando, ma la migliore offerta – con uno<br />
sconto del 15 per cento sul prezzo base – è<br />
stata quella recante la firma di Eurosistemi,<br />
che ha conseguentemente ottenuto l’aggiudicazione<br />
dell’appalto.<br />
L’azienda ha sede a Molfetta e si occupa di<br />
progettazione, realizzazione e manutenzione<br />
di impianti tecnologici. Ha lavorato con realtà<br />
del calibro di Fca, Ferrari e Maserati e<br />
si è aggiudicata a fine 2023 la realizzazione<br />
di nuova rete in fibra ottica per le linee M1 e<br />
M2 di Atm a Milano.<br />
«Contestualmente all’aggiudicazione dell’accordo<br />
quadro è stato approvato anche il primo<br />
contratto applicativo, che riguarda specificamente<br />
l’adeguamento del deposito di Portonaccio.<br />
I lavori nello stabilimento si concluderanno<br />
entro la fine del <strong>2024</strong>, in concomitanza<br />
con l’arrivo dei primi bus elettrici. Successivamente,<br />
con ulteriori contratti applicativi, le<br />
attività di adeguamento interesseranno gli altri<br />
tre stabilimenti. Tutte le operazioni dovranno<br />
concludersi entro la fine di giugno del 2026»,<br />
puntualizza Atac. Insomma, c’è da fare (molto)<br />
in fretta.<br />
fase di edificazione a Belpasso, in provincia<br />
di Catania, il primo impianto siciliano per la<br />
produzione di idrogeno verde, a cura del<br />
Gruppo Eneron. Il sito, che dovrebbe entrare<br />
in funzione tra la fine del 2025 e i primi<br />
mesi del 2026, avrà una capacità di circa<br />
850 tonnellate l’anno di idrogeno.<br />
Secondo la roadmap, nel 2026 la flotta<br />
Amts (il gestore del tpl in città) sarà completamente<br />
rinnovata e si troverà a fare<br />
affidamento solo su mezzi a basse e zero<br />
emissioni, per un totale di 236 torpedoni.<br />
della rimessa, portata a termine con un<br />
investimento di 13 milioni di sterline da<br />
parte di First Bus e un cofinanziamento<br />
governativo di 10,2 milioni di sterline assicurato<br />
dal Consiglio della città di York.<br />
Con un peso di 10 tonnellate, il serbatoio<br />
conteneva 44.000 litri di carburante, che<br />
bastavano per sette giorni; le consegne<br />
di gasolio venivano effettuate due volte<br />
alla settimana per mantenere i livelli,<br />
spiega l’operatore. Ora la nuova era<br />
elettrica ‘alla spina’.<br />
Volkswagen Truck & Bus ha avviato i<br />
test di un prototipo di autobus elettrico<br />
(a pianale alto, peraltro) alimentato<br />
con batterie al niobio sviluppate da Cbmm<br />
insieme a Toshiba. Il test si svolge in Brasile.<br />
Si tratta di una novità assoluta in campo autobus.<br />
A caratterizzare questa tecnologia è la<br />
capacità di sopportare ricariche ultra rapide.<br />
Secondo quanto dichiarato dai tre partner<br />
industriali, l’autonomia massima del veicolo<br />
può essere raggiunta «in soli 10 minuti<br />
di ricarica (...) e la vita utile può essere fino<br />
a tre volte superiore rispetto alle batterie<br />
convenzionali».<br />
Cbmm, leader<br />
mondiale nella<br />
produzione e commercializzazione<br />
di<br />
prodotti a base di<br />
niobio, e la giapponese<br />
Toshiba hanno<br />
lavorato per sei anni<br />
nell’ambito di una<br />
collaborazione per<br />
sviluppare la tecnologia<br />
Nto, che vede<br />
il niobio aggiunto<br />
all’anodo delle<br />
batterie agli ioni<br />
di litio, in presenza<br />
anche di titanio.<br />
Il prototipo testato<br />
da Volkswagen<br />
Un’offerta completa<br />
Il costruttore nordirlandese Wrightbus<br />
ha lanciato un servizio dedicato alla<br />
conversione di bus diesel all’elettrico.<br />
La nuova entità si chiama NewPower e<br />
ha trovato casa presso la precedente sede<br />
della startup Arrival.<br />
Wrightbus diventa così il primo costruttore<br />
ad aggiungere la conversione di bus<br />
alla sua offerta.<br />
NewPower trasformerà i mezzi installando<br />
la catena cinematica Voith (Veds) abbinata<br />
a pacchi batteria Nmc (il fornitore non<br />
è menzionato) e a un impianto Hvac che<br />
porta la firma di Grayson.<br />
Wrightbus afferma che NewPower ha già<br />
arricchito il suo team con assunzioni di<br />
senior provenienti dal mondo automobilistico,<br />
con esperienze pregresse tra Land<br />
Rover, Bmw, McLaren. Si prevede che la<br />
nuova impresa creerà inizialmente 22 po-<br />
si basa su un telaio da 18 tonnellate e ha<br />
un’autonomia stimata di 60 chilometri.<br />
Viene caricato tramite pantografo a una<br />
potenza massima di 300 kW.<br />
Il prototipo presenta quattro pacchi batteria<br />
da 30 kWh ciascuno. Questa tecnologia<br />
sarà convalidata e migliorata durante i test<br />
in condizioni di servizio reale. Dalla sperimentazione<br />
verranno tratti dati utili all’analisi<br />
del comportamento della batteria Nto e<br />
del veicolo in sé, al fine di individuare gli<br />
eventuali accorgimenti necessari prima della<br />
futura commercializzazione del prodotto.<br />
sti di lavoro e che entro la fine dell’anno<br />
il personale sarà composto da 65 persone.<br />
La conversione, in base alle informazioni<br />
contenute nell’annuncio dato da<br />
Wrightbus, richiede tre settimane. I team<br />
possono lavorare su sei autobus alla volta,<br />
offrendo la possibilità di decarbonizzare<br />
ben 500 autobus all’anno.<br />
Nuovo contratto da<br />
88 bus elettrici<br />
Solaris - Nobina: maxi<br />
fornitura nordica<br />
Solaris si è assicurata nuovi contratti<br />
per la fornitura di autobus<br />
elettrici nel mercato scandinavo,<br />
in particolare in quello svedese.<br />
Nobina, il più grande operatore<br />
della regione, ha infatti ordinato<br />
al costruttore polacco un totale di<br />
88 autobus elettrici per la sua flotta<br />
operante in tre regioni: Skåne,<br />
Värmland e Malmö.<br />
Entrando nello specifico della commessa,<br />
si tratta di 18 autobus elettrici<br />
articolati Urbino 18 e 70 autobus<br />
elettrici a tre assi Urbino 15 Le,<br />
un modello omologato anche per i<br />
servizi interurbani. Le consegne sono<br />
previste per il <strong>2024</strong> e il 2025.<br />
Svezia, sei player del<br />
tpl scrivono al governo<br />
Superare il limite<br />
dei 24 metri<br />
Sei player del settore svedese del<br />
trasporto in autobus (tra cui le tre<br />
maggiori aree metropolitane del Paese)<br />
hanno inviato una lettera al governo<br />
per sollecitare la possibilità<br />
di omologare bus lunghi fino a 25,5<br />
metri. Attualmente, il limite legale<br />
per la lunghezza degli autobus in<br />
Svezia è di 24 metri (così come in<br />
Italia, peraltro).<br />
Nella loro lettera al governo, viene<br />
sottolineato lo svantaggio competitivo<br />
legato al fatto che questa<br />
limitazione lascia spazio a un solo<br />
fornitore, che oltretutto non è più<br />
esistente (il non esplicitamente nominato<br />
Van Hool).<br />
8<br />
9
l’Autobus<br />
che si legge<br />
abbonati a<br />
VOLVO BUSES CAMBIA STRATEGIA<br />
Periscopio<br />
Coach sì, ma solo a due piani<br />
SOSPESA LA PRODUZIONE DELLA GAMMA 9700 E 9900 CON SUNSUNDEGUI<br />
Non è una (bella) notizia che può<br />
passare inosservata. Ed è una notizia<br />
che tanto racconta della difficoltà<br />
degli Oem europei di costruire bus,<br />
soprattutto turistici, in-house e alle nostre<br />
coordinate geografiche: Volvo Buses ha<br />
deciso di sospendere la produzione della<br />
gamma coach 9700 e 9900.<br />
Non si avvierà quindi, in base a quanto di<br />
poco noto al momento, la collaborazione<br />
con il carrozziere spagnolo Sunsundegui<br />
(siglata a seguito della riorganizzazione<br />
del business annunciata nel maggio<br />
2023), in base alla quale quest’ultimo<br />
avrebbe dovuto produrre le carrozzerie<br />
per i due modelli su licenza Volvo. L’unico<br />
turistico della gamma 9000 in listino<br />
rimarrà dunque il due piani 9700 Dd,<br />
recentemente consegnato anche in Italia.<br />
Il motivo addotto dalla casa svedese è<br />
che la collaborazione «richiede un investimento<br />
aggiuntivo così elevato che<br />
L’unico turistico della gamma<br />
9000 a portafoglio rimarrà<br />
dunque il double-decker<br />
9700 con carrozzeria firmata<br />
dai finlandesi di Carrus<br />
Non si avvierà<br />
quindi la<br />
collaborazione<br />
con il<br />
carrozziere<br />
Sunsundegui<br />
(siglata a<br />
seguito della riorganizzazione<br />
del business<br />
annunciata<br />
nel maggio<br />
2023), in base<br />
alla quale<br />
quest’ultimo<br />
avrebbe dovuto<br />
produrre le<br />
carrozzerie per<br />
i due modelli<br />
su licenza<br />
Volvo. L’unico<br />
turistico della<br />
gamma 9000<br />
in listino<br />
rimarrà il due<br />
piani 9700 Dd,<br />
recentemente<br />
consegnato<br />
anche in Italia.<br />
non è possibile rendere la cooperazione<br />
redditizia». Prosegue invece la collaborazione<br />
tra Volvo Buses e Sunsundegui<br />
che vede la casa svedese fornire i telai<br />
e quella spagnola carrozzarli, vendendoli<br />
con il proprio brand. E proseguirà senza<br />
cambiamenti anche la produzione del<br />
Volvo 9700 Dd con carrozzeria firmata<br />
dai finlandesi di Carrus.<br />
Lo stop per i Volvo 9700 e 9900 è valido<br />
fino a nuovo avviso. Volvo Buses dichiara<br />
che al momento non ha una prospettiva<br />
temporale su quando potrà offrire<br />
nuovamente i due modelli. Non è chiaro<br />
peraltro se il gruppo avesse già ricevuto<br />
ordini per i nuovi veicoli carrozzati da<br />
Sunsundegui; qualora fosse, gli ordini<br />
non saranno evasi (di certo non ne risultano<br />
dall’Italia).<br />
Intervistato dal media di settore svedese<br />
Bussmagasinet.se - che per primo ha<br />
riportato la notizia - Joakim Kenndal,<br />
responsabile stampa di Volvo Buses, ha<br />
dichiarato: «Abbiamo anche discussioni<br />
in corso con alcuni altri carrozzieri, con i<br />
quali abbiamo diverse altre collaborazioni.<br />
Ma non abbiamo trattative in essere in<br />
questo momento su questi due modelli».<br />
Inoltre, sempre secondo il media svedese,<br />
«molte attrezzature produttive Volvo sono<br />
state trasferite dal vecchio stabilimento di<br />
Volvo Buses in Polonia a Sunsundegui in<br />
Navarra, Spagna. Al momento non è chiaro<br />
che fine faranno queste attrezzature».<br />
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URBANO SEMPRE PIÙ ELETTRICO<br />
«Gli autobus urbani continueranno a elettrificarsi<br />
a un ritmo sempre più rapido e<br />
supereranno il 60 per cento delle vendite<br />
già entro il 2030, raggiungendo l’83<br />
per cento entro il 2040 e l’86 per cento<br />
al 2050», si legge nell’ultimo Electric<br />
Vehicle Outlook <strong>2024</strong> di Bloomberg New<br />
Energy Finance.<br />
Oggi i Classe I (di tutte le motorizzazioni)<br />
sono stimati in 3,4 milioni di unità in tutto<br />
il mondo e non emettono più dell’1 per<br />
cento delle emissioni di CO2 del trasporto<br />
stradale a livello globale.<br />
La Cina è in testa al mercato globale<br />
sull’adozione di autobus elettrici, a testimonianza<br />
delle sue politiche aggressive<br />
e degli ingenti investimenti in infrastrutture<br />
per veicoli elettrici. I Paesi europei<br />
stanno seguendo l’esempio, spinti dagli<br />
obiettivi della roadmap dell’Unione Europea<br />
in materia di emissioni di anidride<br />
carbonica, che impongono riduzioni significative<br />
delle emissioni di gas serra nei<br />
settori dei trasporti.<br />
11
12<br />
AUTOGUIDOVIE SI ALLARGA<br />
Autoguidovie rafforza ulteriormente la<br />
propria presenza sul mercato, annunciando<br />
l’acquisizione di Autoservizi Zani Evaristo,<br />
azienda impegnata da oltre 60 anni nel<br />
settore del trasporto pubblico locale del<br />
Nord Italia. Questa operazione rappresenta<br />
un ulteriorepasso avanti nella strategia di<br />
crescita e consolidamento di Autoguidovie<br />
nel mercato italiano del trasporto persone<br />
e della mobilità sostenibile.<br />
INSIEME PER L’ULTIMO MIGLIO<br />
Da Ferentino, in provincia di Frosinone, arriva<br />
una bella notizia. Sì, perché in un quadro economico<br />
mai facile e in uno scenario industriale<br />
talvolta sconfortante, con aziende che falliscono,<br />
delocalizzano, chiudono e licenziano i<br />
dipendenti, Tecnobus ha deciso di allargarsi,<br />
rilevando l’ex fabbrica Valeo (20.000 metri<br />
quadri). Un investimento che fa parte di una<br />
strategia messa a punto dall’amministratore<br />
unico Paolo Marini per rilanciare con forza<br />
il ruolo e la produzione del costruttore di minibus<br />
elettrici (il Gulliver è modello iconico,<br />
storico ma attuale), che punta a ritagliarsi un<br />
ruolo non secondario nel mercato dell’autobus<br />
italiano, ma, anzi, quello di player leader di<br />
riferimento a livello nostrano ed europeo nel<br />
segmento del cosiddetto ‘ultimo miglio’.<br />
Per raggiungere questo obiettivo, strategico<br />
l’accordo siglato con la startup padovana Next<br />
Modular Vehicles, ideatrice di un pod elettrico<br />
e potenzialmente a guida autonoma (lo vedete<br />
in foto sulla sinistra) che nelle speranze dei<br />
suoi fondatori rivoluzionerà il trasporto persone,<br />
non solo per il suo avveniristico design, ma<br />
per la capacità di agganciarsi e sganciarsi da<br />
altri moduli, così da saper rispondere al meglio<br />
e in tempo reale alle esigenze di mobilità nelle<br />
città. Ecco: i moduli Next, una volta che la<br />
fabbrica Tecnobus sarà pronta – a settembre<br />
2025 – saranno prodotti su una linea dedicata,<br />
al fianco dei Gulliver.<br />
Periscopio<br />
LA GARA PER IL TPL DELLA REGIONE UMBRIA<br />
Verso una nuova era<br />
SONO ARRIVATE 13 OFFERTE: CHI VINCERÀ?<br />
Afine giugno è scaduto il termine<br />
per presentare le domande<br />
di partecipazione al bando pubblicato<br />
dalla Regione Umbria per la<br />
gestione del servizio di tpl regionale.<br />
Una gara con la ‘g’ maiuscola, suddivisa<br />
in 4 lotti, per un valore complessivo<br />
di 749 milioni di euro.<br />
I quattro lotti della gara di servizio sono<br />
Perugia 1, Perugia 2, Spoleto e Terni.<br />
La durata? 96 mesi, 8 anni insomma.<br />
Una gara, quella per la gestione del tpl<br />
dell’Umbria che ha fatto molto discutere<br />
per come è stata strutturata dalla<br />
Regione, vista la decisione di spacchettarla,<br />
appunto, in quattro lotti; aspetto,<br />
quest’ultimo, che ha fatto storcere il<br />
naso non solo ai sindacati di settore,<br />
ma anche – per non dire soprattutto –<br />
I nuovi mezzi,<br />
marca Otokar e<br />
modello Kent, sono<br />
lunghi 10,8 metri<br />
e presentano 89<br />
posti complessivi<br />
(di cui 26 a sedere);<br />
hanno due porte a<br />
doppia anta per la<br />
salita/discesa dei<br />
passeggeri, sono<br />
accessibili alle<br />
persone disabili<br />
con carrozzella<br />
(in questo caso la<br />
capienza scende a<br />
80 posti proprio<br />
per fare spazio alla<br />
carrozzina), grazie<br />
alla presenza della<br />
pedana manuale e<br />
uno spazio apposito<br />
per il viaggio in<br />
sicurezza. Inoltre è<br />
prevista la cabina<br />
chiusa per il<br />
conducente e sono<br />
motorizzati Euro<br />
6 a metano. Come<br />
per tutti i mezzi di<br />
Autolinee Toscane<br />
è stato installato<br />
il sistema Avm,<br />
videosorveglianza<br />
e contapasseggeri,<br />
obliteratrice e<br />
validatrice.<br />
Si rinnova la flotta<br />
di autobus urbani di<br />
Autolinee Toscane,<br />
anche a Siena. Sono infatti<br />
arrivati in città i nuovi mezzi<br />
da 10,8 metri targati O-<br />
tokar, modello Kent, a metano,<br />
che l’operatore unico<br />
della regionale ha scelto,<br />
Otokar sta<br />
proseguendo con<br />
le consegne a ritmo<br />
serrato: quella di Siena<br />
è solo l’ultima di altre<br />
effettuate in Toscana.<br />
A Grosseto e Pisa le<br />
più recenti<br />
all’Art (Autorità Regolazione Trasporti).<br />
Dubbi sollevati, ma non raccolti<br />
dalla giunta, che ha tirato dritto per la<br />
sua strada. E ora c’è molta soddisfazione<br />
in Regione, visto che sono arrivate<br />
ben 13 offerte di fornitori interessati a<br />
farsi carico della gestione del trasporto<br />
pubblico locale. Il prossimo passo, prima<br />
dell’apertura delle buste contenenti<br />
le offerte, è la nomina della commissione<br />
di verifica requisiti.<br />
Da riportare, infine, come il Tar<br />
dell’Umbria abbia recentemente respinto<br />
la richiesta da parte di Busitalia<br />
(vecchio gestore del tpl regionale) di<br />
sospendere la procedura di gara. Che,<br />
invece, arriverà fino allo striscione del<br />
traguardo: resta solo da conoscere chi<br />
lo taglierà per primo.<br />
Toscana a basse emissioni (turche)<br />
grazie a un cofinanziamento<br />
della Regione Toscana,<br />
per rinnovare la sua flotta.<br />
Per il bacino di Siena sono<br />
52 i nuovi bus acquistati<br />
da novembre 2021 (quando<br />
Autolinee Toscane ha preso<br />
le redini del trasporto regionale)<br />
ad oggi e ulteriori<br />
35 arriveranno entro la fine<br />
del <strong>2024</strong>.<br />
Il costruttore turco ha recentemente<br />
consegnato il<br />
medesimo modello, in due<br />
unità (delle 7 previste) al<br />
bacino di Grosseto, alle<br />
quali si aggiungono due<br />
(dei 5 totali) extraurbani<br />
modello Vectio Uh, alimentati<br />
a gasolio e con motorizzazione<br />
Euro 6.<br />
I PRIMI E-BUS ELETTRICI DI SEMPRE DI TEP<br />
Periscopio<br />
Parma svolta con Solaris (e Siemens)<br />
QUATTORDICI URBINO ELECTRIC E INFRASTRUTTURA DI RICARICA<br />
Tep ha presentato 14 autobus elettrici<br />
e il nuovo impianto di ricarica presso<br />
il deposito di via Taro, segnando<br />
un significativo passo avanti verso una<br />
mobilità pubblica a impatto zero.<br />
Con l’acquisto dei nuovi e-bus, l’età media<br />
della flotta urbana scende a 7,8 anni,<br />
confermando il parco autobus di Parma<br />
come uno dei più giovani in Italia.<br />
I nuovi mezzi a batteria, modello Solaris<br />
Urbino Electric da 12 metri di lunghezza,<br />
rappresentano una nuova era per<br />
la mobilità sostenibile in città. Offrono<br />
un’autonomia di oltre 250 km e possono<br />
trasportare fino a 80 passeggeri, garantendo<br />
accessibilità e comfort; sono infatti<br />
dotati di due postazioni per passeggeri<br />
con disabilità motorie e carrozzine per<br />
bambini, oltre che di pedana manuale<br />
per la salita e la discesa.<br />
Questi veicoli fanno parte del piano di<br />
elettrificazione della flotta urbana annunciato<br />
nel 2022, che mira a rendere<br />
la mobilità cittadina a zero emissioni.<br />
I nuovi bus saranno operativi sulle linee<br />
2 e 8, affiancando le linee 1, 3, 4 e 5<br />
già servite da filobus elettrici, e contribuiranno<br />
in modo sensibile al raggiungimento<br />
dell’obiettivo di neutralità carbonica<br />
che Parma si è data per il 2030.<br />
La flotta di Atc Esercizio, La Spezia, ha<br />
dato il benvenuto a dieci autobus firmati<br />
Irizar su telaio Scania: si tratta del<br />
modello i4 a metano. I nuovi arrivati nella<br />
famiglia dell’operatore spezzino saranno<br />
messi alla frusta per i profili di missione<br />
extraurbani.<br />
La capienza di<br />
ogni Classe II<br />
prevede 41 posti<br />
a sedere, 14<br />
in piedi e uno<br />
spazio riservato<br />
alle persone<br />
con ridotta capacità<br />
motoria<br />
che necessitano<br />
di carrozzina.<br />
L’equipaggiamento<br />
prevede<br />
altoparlanti,<br />
display a led e<br />
cinque teleca-<br />
I nuovi Urbino del costruttore polacco<br />
(parte del Gruppo Caf) sono i primi<br />
veicoli elettrici puri a batteria che l’azienda<br />
mette in servizio a Parma, fatta<br />
eccezione per le vetture filoviarie, che<br />
rappresentano un tassello fondamenta-<br />
10 Scania-Irizar i4 per La Spezia<br />
mere per garantire la sicurezza ai passeggeri<br />
e all’autista. Ecco, a proposito del conducente,<br />
gli i4 presentano un posto di guida<br />
migliorato e le funzionalità dello stesso sono<br />
state progettate al fine di massimizzare il<br />
comfort e l’ergonomia dell’autista.<br />
Tep ha<br />
inaugurato<br />
anche<br />
l’impianto di<br />
ricarica con<br />
24 postazioni,<br />
realizzato<br />
da Baiocchi<br />
Tecnologie di<br />
Langhirano,<br />
con colonnine<br />
fornite da<br />
Siemens,<br />
modello<br />
SiCharge.<br />
L’infrastruttura<br />
permetterà<br />
di rifornire<br />
le batterie<br />
durante<br />
l’orario<br />
notturno, in<br />
appena tre<br />
ore.<br />
le della mobilità green cittadina. A tal<br />
proposito, oggi Tep possiede la quinta<br />
flotta filoviaria in Italia per ampiezza,<br />
alle spalle delle aziende di quattro città<br />
capoluogo di regione, ovvero Milano,<br />
Napoli, Bologna e Roma.<br />
Joint venture<br />
Daimler, Paccar e Accelera<br />
per la tecnologia fuel cell<br />
Amplify Cell Technologies è il<br />
nome della joint venture costituita<br />
da Daimler Truck, Paccar e Accelera<br />
by Cummins finalizzata alla<br />
localizzazione della produzione di<br />
celle per batterie e della catena di<br />
fornitura delle stesse negli Stati<br />
Uniti. L’obiettivo è iniziare la costruzione<br />
di uno stabilimento da<br />
21 gigawattora (GWh) nella contea<br />
di Marshall, nel Mississippi,<br />
con possibilità di ulteriore espansione<br />
in base alla crescita della<br />
domanda. La fabbrica dovrebbe<br />
creare più di 2.000 posti di lavoro<br />
e l’inizio della produzione è previsto<br />
per il 2027.<br />
Amplify Cell Technologies ha inoltre<br />
nominato Kel Kearns nuovo<br />
amministratore delegato: Kearns<br />
guiderà Amplify nella produzione<br />
di celle per batterie al litio-ferro-fosfato<br />
(Lfp) differenziate.<br />
13
L’utilità del bus<br />
nel comparto<br />
turistico è<br />
maggiore di<br />
quanto si<br />
immagina. Ed è<br />
proprio questo<br />
che il professor<br />
Paolo Beria<br />
(laboratorio<br />
Traspol del<br />
Politecnico<br />
di Milano) ha<br />
dimostrato<br />
con lo studio<br />
‘Verso una<br />
strategia<br />
nazionale per<br />
il trasporto<br />
con autobus<br />
e turismo’<br />
presentato a<br />
Nme.<br />
INCHIESTA Il rapporto Traspol sul segmento turistico<br />
NO <strong>AUTOBUS</strong>... NO PARTY<br />
Senza autobus, niente turismo. O quasi. Il ruolo che riveste<br />
il trasporto collettivo su gomma è fondamentale non solo<br />
per il trasporto pubblico locale, ma anche per la visita delle<br />
tante meraviglie d’Italia. E sarebbe un (doppio) peccato<br />
mortale mettersi il bastone tra le ruote...<br />
Autobus e turismo, è un binomio rodato<br />
e che funziona. Il trasporto su<br />
gomma ricopre un ruolo fondamentale<br />
sia in alcuni segmenti turistici sia per<br />
percorrere il cosiddetto ‘ultimo miglio’,<br />
rendendo possibile l’accesso agli aeroporti<br />
o le escursioni ai crocieristi.<br />
Nel recente passato, prima della pandemia,<br />
l’autobus ha ottenuto risultati quasi<br />
equiparabili a quelli del treno tra le modalità<br />
di ingresso di turisti stranieri in<br />
Italia. Considerando la capacità di spesa<br />
di chi viaggia a bordo di questo mezzo,<br />
che non è inferiore rispetto ad altri profili,<br />
e le potenzialità derivanti dai pagamenti<br />
contactless e dalle sinergie territoriali che<br />
sfociano nelle card turistiche, è facile intuire<br />
che l’utilità dell’autobus nel turismo<br />
sia maggiore di come la si immagina. Ed<br />
è proprio questo che il professore e studi<br />
Paolo Beria (laboratorio Traspol del Politecnico<br />
di Milano) ha voluto dimostrare<br />
con l’elaborato ‘Verso una strategia<br />
nazionale per il trasporto con autobus e<br />
turismo’ presentato all’ultima edizione di<br />
Next Mobility Exhibition.<br />
L’autobus, pilastro del turismo<br />
Lo studio, come anticipato, vuole provare<br />
l’importanza del trasporto via autobus<br />
all’interno del settore turistico.<br />
Per decretarne il peso si parte da un dato<br />
generale: gli ingressi dei turisti internazionali<br />
nel ‘Belpaese’, che nel 2022 hanno<br />
Nella classifica generale legata agli<br />
ingressi dei turisti stranieri (solo<br />
passeggeri) il torpedone impatta nel<br />
2022 per lo 0,7 per cento. In passato,<br />
nel 2019, prima degli sconvolgimenti<br />
del Covid-19, era invece riuscito a<br />
guadagnarsi l’1,7 per cento.<br />
raggiunto quota 75 milioni, un volume<br />
significativo che descrive la ripresa dopo<br />
l’arresto provocato dall’emergenza pandemica,<br />
sebbene i numeri siano ancora al di<br />
sotto della punta record del 2019 pari a 96<br />
milioni di turisti stranieri.<br />
Tanti o pochi, hanno tutti un tratto in comune:<br />
per raggiungere la propria destinazione<br />
utilizzano mezzi di trasporto.<br />
In termini assoluti, automobili e aerei<br />
sono i modi di spostamento largamente<br />
dominanti. Nella classifica generale legata<br />
agli ingressi dei turisti stranieri (solo<br />
passeggeri) il torpedone impatta nel 2022<br />
per lo 0,7 per cento. In passato, nel 2019,<br />
prima degli sconvolgimenti del Covid-19,<br />
era invece riuscito a guadagnarsi l’1,7<br />
per cento. «Se ci limitiamo al trasporto<br />
pubblico terrestre - ha spiegato Beria - i<br />
bus (annualità 2018 e 2019) sono quasi<br />
perfettamente comparabili con il trasporto<br />
ferroviario: circa 1,5 milioni di ingressi/<br />
anno ciascuno». Le ripartizioni delle quote<br />
sono però cambiate nel 2022, a favore del<br />
‘ferro’ che ha conquistato 76,6 per cento<br />
nei confronti della ‘gomma’, ferma a 23,4<br />
per cento, anche se poi bisognerà attendere<br />
il naturale riassestamento dei flussi post<br />
pandemia dei prossimi anni per un quadro<br />
più veritiero.<br />
Il peso dello straniero<br />
Alla base delle motivazioni dei turisti stranieri<br />
(anno di riferimento 2019) che privilegiano<br />
il trasporto con autobus piuttosto<br />
che altre forme ci sono svago e vacanze (3<br />
per cento), motivi religiosi e pellegrinaggi<br />
(3,9 per cento), studio e corsi (1,6 per cento)<br />
e transito (2,0 per cento).<br />
L’analisi entra ancora più in dettaglio, rilevando<br />
le caratteristiche dei principali utenti<br />
per classi di età. Nel 2019 «il bus è il modo<br />
preferito per gli over 65 e la sua utenza<br />
solo per il 21 per cento è costituita da under<br />
45 - chiarisce Paolo Beria -. L’aereo<br />
sta all’estremo opposto: 71 per cento under<br />
45». Ma nel 2022 la distribuzione anagrafica<br />
del bus appare completamente stravolta:<br />
si è allineata a quella degli altri vettori con<br />
picchi nella fascia 35-44 e 45-64. In questo<br />
caso però il dato risulterebbe meno affidabile<br />
poiché il campione intervistato è pari a<br />
1/3. Ma quali sono le mete più gettonate?<br />
Le destinazioni italiane dove il pullman è<br />
un mezzo di ingresso statisticamente significativo<br />
sono concentrate nel Nord Est.<br />
Tpl e lunga percorrenza<br />
Risulta difficile «quantificare l’utilizzo<br />
Lo studio<br />
vuole provare<br />
l’importanza<br />
del trasporto<br />
pesante<br />
su gomma<br />
all’interno<br />
del settore<br />
turistico. Per<br />
decretarne il<br />
peso si parte<br />
da un dato<br />
generale: gli<br />
ingressi dei<br />
turisti internazionali<br />
nel<br />
‘Belpaese’.<br />
Nel 2022,<br />
hanno raggiunto<br />
quota<br />
75 milioni,<br />
un volume<br />
significativo<br />
che descrive<br />
la ripresa dopo<br />
l’arresto<br />
provocato<br />
dalla pandemia,<br />
sebbene<br />
i dati siano<br />
ancora al di<br />
sotto della<br />
punta record<br />
del 2019<br />
(96 milioni di<br />
turisti stranieri).<br />
Tanti o<br />
pochi, ognuno<br />
di loro ha<br />
in comune<br />
una peculiarità:<br />
per<br />
raggiungere<br />
la propria<br />
destinazione<br />
utilizza mezzi<br />
di trasporto,<br />
auto e aerei<br />
soprattutto,<br />
ma non solo.<br />
14<br />
15
IL TURISMO IN BUS È ‘POVERO’?<br />
C’è da sfatare un luogo<br />
comune ampiamente<br />
diffuso che riguarda coloro<br />
che scelgono il bus per<br />
fini turistici. Questi turisti,<br />
che nel granturismo<br />
trovano il perfetto alleato<br />
per muoversi non hanno<br />
il portafogli sgonfio. «Se<br />
guardiamo al dato origine<br />
per origine - si legge nella<br />
documentazione - non<br />
è vero che il turista che<br />
sale in autobus ha minore<br />
capacità di spesa e/o si<br />
trattiene meno notti». Le<br />
spese che mediamente<br />
sostengono i ‘turisti bus’<br />
sono infatti comparabili a<br />
quelle delle altre tipologie<br />
e anzi, questi ultimi<br />
fanno registrare risultati<br />
leggermente superiori<br />
alla media in termini<br />
di permanenza nella<br />
località. Una situazione<br />
COME SI MUOVONO LE PERSONE A ROMA?<br />
80%<br />
70%<br />
60%<br />
50%<br />
40%<br />
30%<br />
20%<br />
10%<br />
0%<br />
72% 73%<br />
71%<br />
che viene avvalorata<br />
anche dal trend della<br />
spesa media sostenuta<br />
dai turisti stranieri con<br />
pernottamento: negli<br />
ultimi cinque anni della<br />
rilevazione (2018-2022)<br />
l’andamento mostra una<br />
crescita netta, con risultati<br />
di gran lunga superiori<br />
a quelli del ‘turista nave’<br />
e quasi pari a quelli del<br />
‘turista strada’ (privati).<br />
BUS E TRAM METROPOLITANA TAXI<br />
UTILIZZO DEI SERVIZI PUBBLICI: CONFRONTO ROMANI/TURISTI<br />
ROMANI TURISTI<br />
Fonte: Beria P., Tolentino S. (<strong>2024</strong>), ‘Verso una strategia nazionale per il trasporto con<br />
autobus e turismo’.<br />
65%<br />
39%<br />
27%<br />
Nel 2022<br />
avevano<br />
attivato il<br />
servizio di<br />
bigliettazione<br />
elettronica<br />
ben 22 città<br />
nostrane e<br />
ciò, secondo<br />
quanto scritto<br />
nello studio,<br />
rende l’Italia il<br />
Paese europeo<br />
con maggior<br />
numero di<br />
cittadini che<br />
possono<br />
accedere<br />
ai servizi di<br />
trasporto<br />
attraverso<br />
pagamento<br />
contactless<br />
Emv.<br />
complessivo del trasporto pubblico locale<br />
e del tpl con bus in particolare da<br />
parte del sottoinsieme dei viaggiatori per<br />
motivi legati al turismo». Non ci sono<br />
statistiche in merito che corrono in aiuto.<br />
Ma attraverso la letteratura è possibile<br />
capire quali siano le determinanti relative<br />
all’utilizzo o meno del tpl e dell’apprezzamento<br />
dello stesso da parte dei turisti.<br />
Se ne individuano cinque: età, genere,<br />
motivo della visita, durata e modalità di<br />
accesso.<br />
L’identikit del viaggiatore sul tpl<br />
Per sommi capi, dunque, hanno maggiore<br />
probabilità di usare i trasporti pubblici:<br />
i visitatori giovani; le donne, che tra i<br />
due sessi figurano le più propense; chi<br />
fa visite prolungate, chi non si reca da<br />
familiari e amici e chi in generale non<br />
viaggia in gruppi familiari, perché in<br />
questi casi emerge una preferenza verso<br />
l’automobile anche per una questione di<br />
Il bus è il modo preferito per gli<br />
over 65 e la sua utenza solo per il<br />
21 per cento è costituita da under<br />
45. Le destinazioni italiane dove<br />
il pullman è un mezzo di ingresso<br />
statisticamente significativo sono<br />
concentrate nel Nord Est.<br />
suddivisione dei costi.<br />
Infine, «l’uso del trasporto pubblico per<br />
raggiungere la località turistica è poi positivamente<br />
correlato con l’uso del tpl nel<br />
resto della vacanza». Tracciati i contorni,<br />
è la volta di capire cosa apprezzano i turisti<br />
del tpl. Sicuramente le informazioni<br />
chiare, ricevute tramite canali tradizionali<br />
come uffici del turismo, internet e alberghi;<br />
la facilità d’uso, che si ricollega al<br />
punto precedente e che ad esempio deve<br />
rendere comprensibili percorsi e interscambi;<br />
la frequenza delle corse, anche<br />
se poi gli spostamenti vengono svolti<br />
fuori dagli orari di punta. E poi ancora<br />
le tariffe e il comfort, che tiene in considerazione<br />
la pulizia di luoghi e mezzi e lo<br />
spazio a disposizione durante il viaggio.<br />
Le differenze di percezione del tpl da parte<br />
dei turisti sono determinate da elementi<br />
culturali e dalla qualità del servizio nella<br />
destinazione turistica ma, «indipendentemente<br />
dal paese, il trasporto pubblico è<br />
considerato l’elemento più importante<br />
della mobilità turistica, più di taxi e simili<br />
e dei noleggi». A tal proposito, una<br />
recente indagine su 687 turisti nella città<br />
di Roma evidenzia come il tasso di utilizzo<br />
di bus e tram tra turisti e abitanti<br />
locali sia tra loro comparabile.<br />
Sinergie e pagamenti<br />
In relazione a tpl e turismo locale esistono<br />
due grandi prospettive che potrebbero<br />
serrare ancora di più ‘l’unione’ e migliorarla.<br />
Si tratta della creazione di soluzio-<br />
ni integrate con altre attività all’interno<br />
di un territorio di riferimento, come le<br />
card turistiche (esistono già diversi casi<br />
di successo come in Trentino, Parigi<br />
e Vienna), e la possibilità di pagamento<br />
contactless, ai tornelli della metropolitana<br />
come all’obliteratrice dei bus.<br />
In molte città italiane, tali tecnologie sono<br />
già attive: la carta di credito diventa<br />
il ‘passepartout’ della mobilità, abolendo<br />
gli altri supporti fisici, come il biglietto.<br />
Tra l’altro, grazie a questo sistema quasi<br />
sempre viene introdotto un meccanismo<br />
di best-fare, attraverso il quale l’utente<br />
non dovrà preoccuparsi di acquistare la<br />
tariffa più adeguata alla visita ex ante.<br />
Nel 2022 avevano attivato il servizio 22<br />
città nostrane e ciò rende l’Italia il Paese<br />
europeo con maggior numero di cittadini<br />
che possono accedere ai servizi di trasporto<br />
attraverso pagamento contactless<br />
Emv.<br />
In tutto questo c’è sempre da tenere a<br />
mente che l’autobus è anche il mezzo<br />
dell’ultimo miglio, ovvero quello a cui<br />
il turista si appoggia per raggiungere la<br />
meta partendo dal terminale dello spostamento<br />
principale. In particolare, risulta<br />
QUANTO SPENDONO I TURISTI STRANIERI?<br />
1.000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
-<br />
AEREO<br />
2018<br />
strategico per l’accesso agli aeroporti e<br />
per le escursioni delle crociere. Da ogni<br />
angolo lo si guardi, l’autobus appare fondamentale<br />
per il turismo e andrebbe ulte-<br />
FERRO NAVE STRADA<br />
(PRIVATI)<br />
2019 2020 2021 2022<br />
PULLMAN<br />
Spesa media turisti stranieri con pernottamento (solo passeggeri, escluso frontalieri) in Italia<br />
Fonte: Beria P., Tolentino S. (<strong>2024</strong>), ‘Verso una strategia nazionale per il trasporto con<br />
autobus e turismo’.<br />
riormente valorizzato. D’altronde senza il<br />
primo il secondo non esisterebbe o quantomeno<br />
sarebbe completamente diverso.<br />
Maurizio Zanoni<br />
L’autobus, infine,<br />
è anche<br />
il mezzo strategico<br />
dell’ultimo<br />
miglio,<br />
quello a cui<br />
il turista si<br />
appoggia per<br />
raggiungere<br />
la meta partendo<br />
dal terminale<br />
dello<br />
spostamento<br />
principale. Per<br />
questa ragione<br />
andrebbe<br />
maggiormente<br />
valorizzato.<br />
16<br />
17
INCHIESTA Il report Motus-E sull’elettrificazione del tpl<br />
ADESSO VIENE<br />
IL BELLO...<br />
Il report “Evoluzione<br />
dell’elettrificazione<br />
del trasporto<br />
pubblico locale”<br />
di Motus-E,<br />
è stato curato<br />
da Sustainable<br />
Bus, media<br />
di settore in<br />
inglese appartenente<br />
alla<br />
nostra medesima<br />
scuderia<br />
editoriale, in<br />
collaborazione<br />
con il centro<br />
studi bolzanino<br />
Eurac Research.<br />
Il 2023 ha segnato un’impennata storica per<br />
l’elettrificazione del trasporto pubblico<br />
urbano in Italia, con oltre 2.500 bus a zero<br />
emissioni aggiudicati. Il nuovo report Motus-E,<br />
curato da Sustainable Bus ed Eurac Research,<br />
analizza le tendenze, la domanda energetica<br />
e le prospettive future del settore. Provando a<br />
delineare gli scenari futuri<br />
H2, QUESTO SCONOSCIUTO<br />
Al di là delle progettualità<br />
in essere e delle<br />
potenzialità future,<br />
certamente molto<br />
promettenti, uno sguardo<br />
allo stato dell’arte<br />
restituisce una prospettiva<br />
tranchant del peso<br />
specifico della tecnologia<br />
a idrogeno nel mercato<br />
autobus. Poco più di 200<br />
le unità immatricolate in<br />
Europa nel 2023. Ben +109<br />
per cento rispetto all’anno<br />
prima, ma pur sempre uno<br />
share di poco più dell’1<br />
per cento (1,3, per la<br />
precisione) nel segmento<br />
Classe I. Nell’ultimo<br />
lustro, fatti 100 i bus a<br />
zero emissioni consegnati<br />
nel nostro continente, 97<br />
sono alimentati a batteria,<br />
3 dalla fuel cell. Sempre<br />
nel 2023, in Italia non<br />
sono stati immatricolati<br />
bus a idrogeno. Però,<br />
d’altro canto, sono andati<br />
in aggiudicazione i due<br />
tender più grandi banditi<br />
La spinta verso l’elettrico ha visto nel<br />
2023 una vera impennata, con volumi<br />
senza precedenti di bus urbani a zero<br />
emissioni aggiudicati in Italia. Le scadenze<br />
legate al Pnrr e la roadmap di riduzione<br />
delle emissioni hanno dettato i contorni di<br />
un’annata in cui due terzi dei Classe I a gara<br />
sono stati elettrici. Elementi che si innestano<br />
in un panorama europeo che vede l’elettrico<br />
unica tecnologia ad avere alle spalle dieci<br />
anni di crescita ininterrotta. E ora il focus si<br />
sposta da un lato sulla messa in esercizio dei<br />
veicoli (infrastrutture, domanda energetica,<br />
pianificazione…) e dall’altro sulle soluzioni<br />
più appropriate per la transizione energetica<br />
del segmento interurbano.<br />
Il report “Evoluzione dell’elettrificazione<br />
del trasporto pubblico locale” di Motus-E,<br />
pubblicato nella seconda metà di giugno,<br />
offre uno sguardo approfondito sulla transizione<br />
verso una mobilità urbana sempre<br />
più consacrata all’elettrico, sia in Italia che<br />
in Europa. Realizzato da Sustainable Bus,<br />
media di settore in inglese appartenente alla<br />
nostra medesima scuderia editoriale, in<br />
collaborazione con il centro studi bolzanino<br />
Eurac Research, il lavoro ha l’obiettivo di<br />
inquadrare il fenomeno dello switch verso la<br />
mobilità elettrica del tpl fotografando stato<br />
dell’arte, tendenze, prospettive. Il risultato è<br />
una bella radiografia dell’elettrificazione del<br />
tpl, insomma, suffragata di dati, esperienze e<br />
proiezioni future, anche riguardanti gli impatti<br />
sulla rete e la transizione verso fonti di<br />
energia non fossili.<br />
L’ascesa dell’elettrico<br />
Negli ultimi anni, il mercato europeo degli<br />
autobus urbani ha visto una significativa<br />
crescita delle trazioni alternative. Nel 2023,<br />
finora in Europa su<br />
questa tecnologia, per<br />
130 bus a Bologna e 90<br />
a Venezia. Tante ombre<br />
e poche luci, per quanto<br />
abbaglianti, insomma.<br />
Sarà interessante capire<br />
che ruolo potrà giocare<br />
l’idrogeno nel segmento<br />
Classe II. Nel frattempo, un<br />
aggiornamento del Piano<br />
strategico nazionale ha<br />
aperto al finanziamento<br />
di interurbani a batteria a<br />
partire da quest’anno.<br />
queste rappresentavano il 73 per cento delle<br />
nuove immatricolazioni, con gli autobus a<br />
zero emissioni a coprire oltre il 40 per cento<br />
del totale (il 27,5 per cento in Italia, nona in<br />
Europa a fine 2023 per e-bus in circolazione,<br />
poco più di 900).<br />
Mentre a livello continentale le trazioni a<br />
gas naturale compresso (Cng) sono da anni<br />
in stallo e la tecnologia fuel cell rimane una<br />
nicchia (copre appena l’1,3 per cento degli<br />
autobus a zero emissioni, come dettagliato<br />
nel box), la tecnologia battery-electric è l’unica<br />
a mantenere una crescita costante da oltre<br />
dieci anni. È questo un dato oggettivo che<br />
prescinde dal fatto che il logo apposto sopra<br />
il report sia quello di un’organizzazione che<br />
raccoglie gli attori della filiera dei trasporti<br />
UN 2023 DA RICORDARE<br />
Tipologia<br />
Valore<br />
Bus urbani a gara Circa 3.700<br />
Bus a batteria aggiudicati 2.326<br />
Bus fuel cell aggiudicati 165<br />
Tot bus zero emissioni aggiudicati 2.491<br />
Di cui Classe Il 68<br />
Quota di bus zero emissioni sugli<br />
urbani a gara nel 2023 67%<br />
Elaborazione Sustainable Bus.<br />
Fonte: report Motus-E, ‘Evoluzione dell’elettrificazione<br />
del trasporto pubblico locale’.<br />
con l’obiettivo di accelerare la transizione<br />
verso la mobilità elettrica. Bastano i numeri:<br />
gli autobus a batteria hanno conosciuto nel<br />
2023, in Europa, un aumento del 53 per cento<br />
nelle immatricolazioni, raggiungendo un<br />
totale di 6.300 unità. Più di metà dei 19mila<br />
e-bus immatricolati negli ultimi 12 anni sono<br />
stati ‘targati’ nel biennio 2022-2023: un<br />
fatto, quest’ultimo, che evidenzia in maniera<br />
inconfutabile un’accelerazione significativa<br />
dell’adozione di questa tecnologia.<br />
Tre pilastri per la transizione<br />
Accelerazione che, alle nostre latitudini,<br />
dove il 2023 ha visto un +250 per cento<br />
di immatricolazioni elettriche (400), poggia<br />
su tre pilastri. Innanzitutto la messa a<br />
disposizione, a partire dal 2019, di piani di<br />
finanziamento senza eguali per il rinnovo<br />
LA CRESCITA DEGLI ELETTRICI IN EUROPA<br />
<strong>AUTOBUS</strong> IMMATRICOLATI<br />
7.000<br />
5.250<br />
3.500<br />
1.750<br />
0<br />
15 15 42 101<br />
delle flotte: Piano strategico nazionale mobilità<br />
sostenibile e Pnrr valgono, insieme<br />
ai rispettivi ‘addendum’ e ‘complementare’,<br />
oltre che ai Por-Fesr, 7,5 miliardi di euro.<br />
Il secondo pilastro è costituito dall’edificazione<br />
di una impalcatura legislativa volta<br />
a dirottare la quasi totalità (oltre l’80 per<br />
259 356<br />
1.672<br />
+205%<br />
548<br />
+48%<br />
2.210<br />
+53%<br />
4.152<br />
+26%<br />
3.282<br />
6.354<br />
2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023<br />
ANNO<br />
Dati Chatrou Cme Solutions. Anni 2012-2019: Europa occidentale + Polonia / Anni 2020-<br />
2023: Eu27+Uk+|ce+No+Ch.<br />
Fonte: report Motus-E, ‘Evoluzione dell’elettrificazione del trasporto pubblico locale’.<br />
cento) dei fondi verso veicoli a trazione<br />
alternativa e, per l’urbano, zero emissioni.<br />
Terzo supporto: le normative europee che<br />
con la Clean vehicle directive prima e con<br />
l’approvazione dei nuovi standard per la<br />
riduzione delle emissioni di Co2 da veicoli<br />
pesanti hanno determinato una roadmap<br />
Gli autobus a<br />
batteria hanno<br />
conosciuto<br />
nel 2023, in<br />
Europa, un<br />
aumento del<br />
53 per cento<br />
nelle immatricolazioni,<br />
toccando le<br />
6.300 unità.<br />
Più di metà<br />
dei 19mila e-<br />
bus registrati<br />
negli ultimi 12<br />
anni sono stati<br />
‘targati’ nel<br />
biennio 2022-<br />
2023.<br />
18<br />
19
EVOLUZIONE PRODOTTO E TECNOLOGIE<br />
La transizione verso<br />
l’elettrico non è una mera<br />
dinamica di mercato, ma<br />
un processo che interessa<br />
e determina cambiamenti<br />
significativi in termini di<br />
concezione del prodotto e<br />
organizzazione industriale.<br />
Grazie alla maggiore<br />
flessibilità progettuale offerta<br />
dai motori elettrici, che sono<br />
più compatti rispetto a quelli<br />
termici, i costruttori stanno<br />
introducendo significative<br />
modifiche nel layout degli<br />
autobus.<br />
Una delle principali è<br />
l’eliminazione progressiva<br />
della torre motore<br />
posteriore. Questo permette<br />
di ottimizzare lo spazio,<br />
consentendo una completa<br />
occupazione del retro da<br />
parte dei sedili.<br />
Inoltre, i moduli batteria,<br />
originariamente collocati<br />
nel retro degli autobus<br />
nelle prime generazioni di<br />
e-bus, stanno gradualmente<br />
trovando posto sul tetto. E i<br />
prossimi passi evolutivi, già<br />
adottati da alcuni costruttori,<br />
prevedono l’integrazione<br />
diretta dei moduli batteria<br />
nel telaio dell’autobus,<br />
con posizionamento sotto<br />
il pavimento, a beneficio<br />
della distribuzione delle<br />
masse (ma non senza<br />
qualche incognita in termini<br />
di accessibilità e facilità<br />
di manutenzione). Questi<br />
sviluppi vanno di pari<br />
passo con uno straordinario<br />
incremento della capacità<br />
energetica disponibile a<br />
bordo bus. Negli ultimi<br />
quattro anni, in base a<br />
un’analisi ospitata nel<br />
report Motus-E, la capacità<br />
massima disponibile su bus<br />
da 12 metri è aumentata,<br />
in media, da 329 kWh<br />
nel 2020 a 441 kWh nel<br />
<strong>2024</strong>. Un dato ancora<br />
più emblematico: nel<br />
2020 c’erano sul mercato<br />
europeo quattro modelli<br />
con capacità batteria<br />
superiore a 400 kWh. Oggi<br />
se ne contano 35. Quasi<br />
decuplicati.<br />
Le strategie industriali<br />
stanno anche subendo una<br />
trasformazione radicale.<br />
Due tra i principali costruttori<br />
europei hanno abbandonato<br />
la fornitura di autobus<br />
completi per concentrarsi<br />
sulla produzione di telai<br />
e componenti (Volvo<br />
e Scania). Dei passi<br />
verso lo stesso modello<br />
di business, improntato<br />
alla verticalità, sono stati<br />
compiuti anche da Byd ed<br />
Ebusco. D’altro canto, una<br />
necessità improrogabile<br />
per i costruttori è quella<br />
di aumentare la capacità<br />
produttiva: il target del 90<br />
per cento di immatricolazioni<br />
Ze nel segmento urbano<br />
al 2030 significa circa<br />
12.500 e-bus all’anno. Non<br />
è un caso che Solaris ha<br />
annunciato aumenti della<br />
capacità produttiva, MAN<br />
sta qualificando anche lo<br />
stabilimento turco di Ankara<br />
per la produzione di e-bus,<br />
Iveco si appresta ad avviare<br />
la produzione di bus elettrici<br />
anche ad Annonay.<br />
L’adozione di flotte elettriche<br />
ha generato infine una<br />
crescente domanda di<br />
soluzioni integrate che<br />
includono non solo la<br />
fornitura di veicoli, ma<br />
anche la consulenza per<br />
l’elettrificazione delle linee,<br />
la pianificazione delle<br />
infrastrutture di ricarica e la<br />
gestione energetica.<br />
La conseguenza<br />
della grande<br />
profusione di<br />
finanziamenti è<br />
un’esplosione<br />
dei volumi di<br />
autobus messi a<br />
gara, culminato<br />
in un dato 2023<br />
di - tenetevi<br />
forte - circa<br />
2.500 bus a<br />
zero emissioni<br />
aggiudicati<br />
(2.326 a<br />
batteria e 165<br />
fuel cell) per<br />
un investimento<br />
di 1,8 miliardi<br />
di euro. Due<br />
urbani su tre<br />
di quelli messi<br />
a gara sono a<br />
zero emissioni.<br />
che condurrà a un immatricolato Classe I<br />
per il 90 per cento a zero emissioni nel<br />
2030 (full electric nel 2035).<br />
Dicevamo, l’Italia era al 31 dicembre 2023<br />
nona in Europa per e-bus in esercizio. E<br />
degno di nota è il fatto che il 79 per cento<br />
dell’immatricolato 2022-2023 è ascritto<br />
alle regioni del nord Italia.<br />
Guardando al futuro, la conseguenza diretta<br />
di una simile profusione di finanziamenti e<br />
paletti normativi è una vera esplosione dei<br />
L’ELETTRICO ACCORCIA LE DISTANZE<br />
<strong>AUTOBUS</strong> CLASSe 1 IMMATRICOLATI<br />
16.000<br />
12.000<br />
8.000<br />
4.000<br />
0<br />
2020<br />
volumi di autobus messi a gara, culminato<br />
in un dato 2023 di - tenetevi forte - circa<br />
2.500 bus a zero emissioni aggiudicati<br />
(2.326 a batteria e 165 fuel cell) per un<br />
investimento di 1,8 miliardi di euro. In pratica,<br />
due urbani su tre di quelli messi a gara<br />
sono a zero emissioni.<br />
Un decollo facilmente spiegabile con il fatto<br />
che la contrattualizzazione degli acquisti<br />
entro fine 2023 è uno dei rigidi requisiti<br />
Pnrr. Superare quella data avrebbe signi-<br />
2021 2022 2023<br />
ANNO<br />
e-BUS F-BUS MeRCATO BUS URBANI<br />
Immatricolazioni di bus urbani in Europa. Fonte: elaborazioni Sustainable<br />
Bus su dati Chatrou CME Solutions relativi a bus battery-electric > 8 ton.<br />
Fonte: report Motus-E, ‘Evoluzione dell’elettrificazione del trasporto pubblico locale’.<br />
ficato perdere i fondi. Certo, ora i veicoli<br />
vanno ‘messi a terra’, per usare un’espressione<br />
tanto cara all’establishment politico<br />
istituzionale. Dovranno essere tutti in<br />
esercizio entro giugno 2026, passando per<br />
l’ottemperanza di un target intermedio di<br />
veicoli consegnati (ma attenzione: non ‘in<br />
esercizio’!) entro fine <strong>2024</strong>.<br />
Il post 2026 è un’incognita<br />
Compiutamente analizzati i volumi (senza<br />
precedenti) di e-bus aggiudicati a gara nel<br />
2023, il report si concentra sull’orizzonte<br />
temporale degli stanziamenti. Anche 1,2<br />
miliardi di Psnms sono ‘scaduti’ col 2023<br />
(quelli destinati ai comuni ad alto tasso di<br />
inquinamento). Tra secondo e terzo quinquennio<br />
di Piano strategico rimangono 1,7<br />
miliardi di euro. Fondi sufficienti, ai valori<br />
attuali, e non senza una certa quota di approssimazione,<br />
per acquistare intorno ai 350<br />
e-bus all’anno (considerato che l’obbligo di<br />
cofinanziamento è stato rinviato sine die).<br />
Insomma: senza un’ulteriore iniezione di finanziamenti,<br />
il triennio <strong>2024</strong> - 2026 rimarrà<br />
un caso isolato.<br />
Le speranze degli addetti ai lavori si concentrano<br />
sul Social climate fund europeo, un<br />
piano di finanziamento del valore di 65 miliardi<br />
di euro (che diventano 86 includendo<br />
il cofinanziamento al 25 per cento da parte<br />
degli Stati membri) proposto dalla (vecchia)<br />
Commissione Europea nell’ambito del Gre-<br />
QUATTRO ANNI DI AVANZAMENTI TECNOLOGICI<br />
2020 <strong>2024</strong><br />
N. modelli % N. modelli %<br />
Modelli e-bus 12m 19 32<br />
Capacità max batteria +400 kWh 3 16% 27 84%<br />
Capacità max batteria +500 kWh 1 5% 8 25%<br />
Media capacità max 329 kWh 441 kWh<br />
Trend aumento capacità max 2020 - <strong>2024</strong> + 34%<br />
Dati relativi al mercato europeo. Elaborazione Sustainable Bus.<br />
Fonte: report Motus-E, ‘Evoluzione dell’elettrificazione del trasporto pubblico locale’.<br />
en deal europeo. L’unico elemento già noto<br />
è che, in base alla bozza in discussione, l’Italia<br />
si dovrebbe vedere aggiudicati circa 7<br />
miliardi di euro e sarà il terzo beneficiario<br />
europeo. Destinazione degli investimenti?<br />
Efficientamento energetico degli edifici,<br />
sostegni al reddito, decarbonizzazione dei<br />
trasporti. La ripartizione è tutt’altro che nota,<br />
così come lo stesso percorso del provvedimento,<br />
stanti le recenti elezioni europee,<br />
Tra secondo e terzo quinquennio di<br />
Piano strategico della mobilità sostenibile<br />
rimangono 1,7 miliardi di euro. Fondi<br />
sufficienti per acquistare intorno ai 350<br />
e-bus all’anno (considerato il rinvio sine<br />
die dell’obbligo di cofinanziamento)<br />
potrebbe rivelarsi tutt’altro che lineare.<br />
Mercato, quadro normativo, gare. La conclusione<br />
del report si focalizza sulle previsioni<br />
di sviluppo del parco circolante a zero<br />
emissioni in Italia, e sulla relativa richiesta<br />
energetica. «Considerando un valore di circa<br />
37.500 bus elettrici circolanti nel 2050 ed<br />
una capacità richiesta di 78 kW per bus, si<br />
ottiene una capacità necessaria complessiva<br />
di circa 2,55 GW». Un valore, si legge, «inferiore<br />
alla capacità di fonti di energia rinnovabile<br />
installata in Italia nel 2023, pari a 5,23<br />
GW di fotovoltaico e 488 MW di eolico)».<br />
Insomma: «L’elettrificazione della flotta di<br />
bus urbani non rappresenta quindi un problema<br />
dal punto di vista dei consumi elettrici<br />
complessivi. È altresì vero che verrà richiesto<br />
un adattamento della rete a livello locale, per<br />
quanto concerne le ricariche all’interno del<br />
singolo deposito». È proprio qui che si gioca<br />
la partita.<br />
Riccardo Schiavo<br />
Considerando<br />
circa 37.500<br />
e-bus circolanti<br />
nel 2050<br />
ed una capacità<br />
richiesta<br />
di 78 kW/<br />
bus, si ottiene<br />
una capacità<br />
necessaria<br />
di circa 2,55<br />
GW. Un valore<br />
“inferiore alla<br />
capacità di<br />
fonti di energia<br />
rinnovabile<br />
installata<br />
in Italia nel<br />
2023.<br />
20<br />
21
PRESENTAZIONE Autostazione Air Campania di Avellino<br />
La struttura,<br />
dotata di 24<br />
stalli, gestisce<br />
400 corse ogni<br />
giorno che<br />
collegano tutta<br />
la Campania e<br />
una parte del<br />
Lazio, del Molise<br />
e della Puglia.<br />
accoglie anche attività direzionali (di<br />
Air Campania, Automobile Club d’Italia<br />
e Automobile Club Avellino) e commerciali.<br />
Al piano interrato il garage: 220<br />
posti auto e 4 wallbox per la ricarica<br />
delle auto elettriche; al piano del piazzale<br />
sono presenti locali di servizio e una<br />
galleria con negozi; a livello della hall<br />
di ingresso la sala di attesa e la galleria<br />
commerciale Airone; mentre il piano<br />
ammezzato è dotato di 13 spazi per attività<br />
direzionali e uffici di coworking.<br />
A proposito della zona Airone, qui l’utenza<br />
trova di tutto e di più: Mondadori,<br />
McDonald, parafarmacia, bar, tabacchi,<br />
gelateria, pizzerie, paninerie e chi più ne<br />
ha più ne metta.<br />
Anthony Acconcia, amministratore Air<br />
Campania, spiega: «Questa autostazione,<br />
la più bella della Campania e probabil-<br />
L’Autostazione<br />
di Air<br />
Campania<br />
occupa una<br />
superficie di<br />
20mila metri<br />
quadrati e si<br />
trova in una<br />
posizione<br />
strategica,<br />
al centro<br />
del capoluogo<br />
irpino:<br />
movimenta<br />
18mila perso-<br />
BUSCENTRICA<br />
L’hub nevralgico per la mobilità in Campania (e nel Sud Italia) è<br />
stato recentemente inaugurato: costato 28 milioni di euro, occupa<br />
una superficie di 20mila metri quadri e, forte di 24 stalli, gestisce<br />
quotidianamente 400 corse. D’altronde Air Campania si dice pronta a<br />
guidare il cambiamento della mobilità regionale. Partendo proprio da qui<br />
La premessa è la seguente: guidare il<br />
cambiamento della mobilità regionale.<br />
Come? Presto detto: rinnovando la<br />
flotta di bus (l’ammodernamento del parco<br />
macchine sta proseguendo a ritmo serrato)<br />
e inaugurando un’autostazione che si candida<br />
a diventare uno dei poli di transito<br />
maggiormente nevralgici della Campania.<br />
È costata 28 milioni di euro (di cui 12<br />
finanziati dalla Regione stessa), occupa<br />
una superficie complessiva di 20mila metri<br />
quadrati, gestisce quotidianamente 400<br />
corse, movimentando ogni giorno 18mila<br />
persone (che fanno 6,5 milioni l’anno), orchestrate<br />
da 24 stalli: è la nuova autostazione<br />
di Air Campania di Avellino.<br />
Dai 24 stalli del terminal partono le corse<br />
che collegano tutta la Campania, una parte<br />
del Lazio, del Molise e della Puglia; le linee<br />
dirette a Roma, alle stazioni ferroviarie<br />
di Napoli e Caserta, la Tav di Afragola e<br />
l’aeroporto di Capodichino; i collegamenti<br />
con le Università di Benevento, Caserta,<br />
Fisciano e Napoli.<br />
Gli stalli sono dotati di paline ‘intelligenti’,<br />
che, grazie al progetto Intelligent Transport<br />
System della Campania, sono collegate ai<br />
sistemi di infomobilità presenti sui nuovi<br />
bus consegnati da Acamir (379 nell’ultimo<br />
triennio, che hanno consentito di rinnovare<br />
il 50 per cento della flotta di Air Campania,<br />
oggi forte di 774 bus con età media di 9,4<br />
anni) e alle 500 fermate smart che entro i<br />
prossimi mesi saranno installate nei territori<br />
di Avellino e Caserta.<br />
L’autostazione è dotata di sala d’aspetto<br />
con monitor per avvisare gli utenti degli<br />
orari delle partenze; all’esterno e sulla<br />
banchina si trovano panchine smart che<br />
permettono di ricaricare il proprio portatile<br />
attraverso un cavo usb o lo smartphone<br />
con la ricarica wireless. Le aree comuni<br />
sono servite da un impianto fotovoltaico<br />
da 80 kW.<br />
E, ancora, un sistema di videosorveglianza<br />
con 165 telecamere, gestite da una control<br />
room, monitora h24 tutte le aree interne ed<br />
esterne, perché sappiamo quanto è importante<br />
il capitolo sicurezza in questi luoghi<br />
di transito.<br />
Non solo bus<br />
L’edificio, distribuito su più piani (raggiungibili<br />
con scale mobili o ascensori),<br />
mente di tutta Italia per quanto riguarda<br />
il tpl su gomma, è uno snodo cruciale<br />
per la mobilità urbana ed extraurbana.<br />
La Regione ha compiuto sforzi enormi<br />
nel settore dei trasporti e questa opera ne<br />
è testimonianza tangibile. Air Campania<br />
è oggi un modello efficace e un esempio<br />
per il Sud. Guardiamo al futuro con<br />
l’obiettivo di mantenere alti standard<br />
di qualità e di soddisfare le esigenze<br />
di mobilità della regione. Il prossimo<br />
passo è la rivoluzione digitale, che ci<br />
vedrà protagonisti grazie al progetto Intelligent<br />
Transport System della Campania,<br />
avviato su impulso del presidente<br />
De Luca. Un progetto già partito che ci<br />
vedrà protagonisti e cambierà la mobilità,<br />
permettendo agli utenti di ottenere<br />
informazioni in tempo reale su orari e<br />
ritardi».<br />
ne al giorno,<br />
ovvero 6,5<br />
milioni l’anno.<br />
I lavori per<br />
la realizzazione<br />
sono<br />
costati circa<br />
28 milioni di<br />
euro, di cui<br />
12 finanziati<br />
dalla Regione<br />
Campania.<br />
22<br />
23
INCHIESTA Ekoenergetyka, stabilimento e strategie<br />
A inizio giugno<br />
abbiamo<br />
visitato (unico<br />
media italiano<br />
di settore)<br />
il quartier<br />
generale di<br />
Ekoenergetyka<br />
in occasione<br />
di un evento<br />
dell’associazione<br />
CharIn, che<br />
raccoglie player<br />
industriali con<br />
l’obiettivo di<br />
promuovere<br />
lo standard<br />
di ricarica<br />
Ccs a livello<br />
globale. Focus<br />
del momento:<br />
Megawatt<br />
charging (Mcs).<br />
LA RICARICA<br />
DIVENTA MEGA<br />
Ekoenergetyka, tra i leader europei nelle stazioni di<br />
ricarica per e-bus, punta ora sul settore auto e truck e<br />
sul megawatt charging. Espansione in corso tra Europa<br />
(Italia compresa) e nord America<br />
La polacca Ekoenergetyka è un nome<br />
noto nel mondo dell’autobus. Le sue<br />
stazioni di ricarica fanno il ‘pieno’ agli<br />
autobus Ratp di Parigi, ai torpedoni gialli di<br />
Bvg Berlino, alla flotta elettrica di Vhh ad<br />
Amburgo e agli e-bus della spagnola Tmb<br />
Barcellona, senza dimenticare i nordici di<br />
Nobina. Forte di un market share del 20 per<br />
cento per quanto riguarda il settore delle<br />
ricariche per bus elettrici urbani in Europa,<br />
ora l’azienda punta a crescere combinando<br />
lo sviluppo delle future applicazioni megawatt<br />
charging (Ekoenergetyka ha annunciato<br />
che presenterà un connettore dedicato<br />
nella seconda metà del <strong>2024</strong>), un’espansione<br />
a livello europeo e nord americano e un<br />
ESCLUSIVA<br />
‘pivot’ della propria strategia verso l’auto<br />
privata e il mondo truck. È un dato di fatto<br />
che il mercato del bus, del resto, per quanto<br />
antesignano della transizione all’elettrico,<br />
rimane una nicchia dai volumi poco significativi<br />
rispetto alle opportunità pressoché<br />
esponenziali offerte dall’elettrificazione<br />
delle flotte van e truck, sempre restando nel<br />
perimetro dei veicoli commerciali. Opportunità<br />
che, peraltro, rispetto all’autobus si<br />
prestano a soluzioni ben più standardizzate.<br />
Il futuro è... mega<br />
A inizio giugno abbiamo avuto l’opportunità<br />
di visitare (unico media italiano di<br />
settore) il quartier generale dell’azienda<br />
a Zielona Góra, zona economica speciale<br />
polacca due ore di auto a est di Berlino,<br />
in occasione del Testival (sic) e conferenza<br />
promossa dall’associazione industriale<br />
CharIn, che raccoglie gruppi automotive,<br />
fornitori di infrastrutture di ricarica e altri<br />
stakeholder del mondo Ev accomunati<br />
dall’obiettivo di promuovere lo standard<br />
di ricarica Ccs a livello globale. Focus del<br />
momento: prospettive e sviluppi offerti<br />
dalla tecnologia Megawatt charging (Mcs).<br />
Veniamo allo stabilimento, reduce di un<br />
investimento di 50 milioni di euro per la<br />
realizzazione di centro ricerca e sviluppo,<br />
laboratori e training hub. Il plant copre<br />
oltre 7mila metri quadri e si configura come<br />
una vera cittadella di edifici nuovi di<br />
zecca, la cui costruzione è sospinta dalle<br />
condizioni favorevoli offerte dalla zona<br />
economica speciale Kostrzyn–Słubice in<br />
cui sono inseriti.<br />
Dall’area dedicata all’elettronica escono<br />
55mila pezzi all’ora. Qui nasce (e viene<br />
testato) il cuore tecnologico delle stazioni<br />
di ricarica, dotate di elettronica di potenza<br />
proprietaria. La produzione avviene su un<br />
unico turno, e la sensazione è che gli spazi<br />
vuoti da riempire in stabilimento siano ancora<br />
cospicui. A fianco c’è l’area dedicata<br />
ai cablaggi: entrambe sono collocate in un<br />
edificio di nuova realizzazione, inaugurato<br />
un paio di anni fa. I lavoratori nelle due<br />
sezioni sono in totale meno di cinquanta,<br />
equamente distribuiti. L’unica differenza è<br />
che la parte cablaggi presto inizierà a lavorare<br />
su due turni, raddoppiando di fatto<br />
la produzione.<br />
Il suono della ricarica<br />
Interessante la visita alla camera anecoica<br />
per la misurazione della rumorosità delle<br />
stazioni di ricarica. I decibel emessi dalla<br />
colonnina vengono conteggiati dopo un’ora<br />
di funzionamento ‘a manetta’, quando il sistema<br />
di raffreddamento è ben avviato per<br />
tenere sotto controllo la temperatura dell’infrastruttura.<br />
Proprio le operazioni di cooling<br />
sono infatti responsabili della gran parte delle<br />
emissioni sonore, rigidamente normate a<br />
livello statale. Esiste di fatto una proporzionalità<br />
diretta tra la rumorosità emessa dalla<br />
stazione e la potenza di ricarica.<br />
Poco distante, ecco un altro spazio dall’elevata<br />
impronta futuristica, dove viene analizzato<br />
l’effetto di campi magnetici esterni,<br />
con particolar riguardo per quelli di origine<br />
automotive, sul corretto svolgimento della<br />
ricarica.<br />
Proseguiamo nell’ampia area dove vengono<br />
assemblate, su due linee, le stazioni di<br />
ricarica della gamma Axon, fresca di lancio<br />
quest’anno. Venti operai per ciascuna linea.<br />
Qui si lavora su un unico turno, durante il<br />
quale, a partire da inizio 2025, saranno prodotte<br />
un totale di 96 colonnine. La linea, il<br />
Lo stabilimento<br />
copre oltre<br />
7mila metri<br />
quadri e si<br />
configura come<br />
una vera<br />
cittadella di<br />
edifici nuovi di<br />
zecca, la cui<br />
costruzione è<br />
sospinta dalle<br />
condizioni favorevoli<br />
offerte<br />
dalla zona<br />
economica<br />
speciale Kostrzyn–Słubice.<br />
24<br />
25
MEGAWATT CHARGING!<br />
Quando parliamo di<br />
Megawatt charging, di cosa<br />
parliamo, esattamente?<br />
A fornire una panoramica<br />
dettagliata di caratteristiche<br />
e implicazioni della nuova<br />
tecnologia ha pensato<br />
Adrian Dominiczak, che in<br />
Ekoenergetyka ricopre il<br />
ruolo di Responsabile del<br />
Dipartimento di consulenza<br />
tecnica e commerciale.<br />
L’orizzonte di impiego<br />
del Megawatt charging<br />
è eminentemente truck,<br />
per lo meno nella sua<br />
fase nascente. L’obiettivo<br />
è quello di fornire la<br />
possibilità agli operatori<br />
di camion elettrici (le<br />
previsioni della International<br />
energy agency parlano di<br />
una forchetta tra 190mila<br />
e 520mila camion elettrici<br />
circolanti in Europa al<br />
2030) di essere soggetti a<br />
periodi di fermo macchina<br />
per la ricarica che<br />
corrispondano ai tempi di<br />
riposo obbligati alla guida.<br />
Il driver dello sviluppo di<br />
infrastrutture di ricarica è la<br />
normativa Afir, che prevede<br />
l’installazione di punti di<br />
ricarica ogni 60 chilometri<br />
sulle direttrici Ten-T entro<br />
il 2030.<br />
Lo standard Mcs (Megawatt<br />
charging system) è<br />
banalmente un’estensione<br />
del paradigma Ccs<br />
(Combined charging<br />
system) di tipo 2, lo<br />
standard per le ricariche<br />
e-bus. La tecnologia Ccs2<br />
prevede potenza di ricarica<br />
massima di 350 e 500<br />
kW (più precisamente:<br />
fino a 350 e 500 Ampere<br />
rispettivamente, traducibili<br />
nei sopradetti kW in caso<br />
di tensione di ricarica a<br />
quota 1.000 V in corrente<br />
continua), a seconda che si<br />
tratti di power range Ufc o<br />
Hpc. Anche se, a livello di<br />
sviluppi futuri, potenze fino<br />
ad 850 kW sembrano alla<br />
portata di un’infrastruttura<br />
Ccs2 Hpc.<br />
Il Megawatt charging, in<br />
compenso, è uno sviluppo<br />
dello standard di tipo 4.<br />
Tre i livelli di Mcs, per<br />
rispettivamente 350,<br />
1.000 e 3.000 Ampere in<br />
ricarica. La differenza? Il<br />
primo caso non prevede<br />
raffreddamento a liquido,<br />
il secondo livello richiede<br />
connettore di ricarica<br />
attrezzato con liquidcooling,<br />
tecnologia che<br />
nel terzo caso è presente<br />
anche sulla presa di<br />
alimentazione del veicolo.<br />
Ipotizzando un voltaggio<br />
in corrente continua di<br />
1.000 Volt, il secondo<br />
livello può sviluppare<br />
una potenza di ricarica di<br />
1.000 kW. Mentre il terzo<br />
livello, spingendo agli<br />
estremi anche il voltaggio<br />
(quota 1.250), può arrivare<br />
sulla carta e in teoria<br />
(sottolineiamo: sulla carta<br />
e in teoria) a caricare a<br />
quota 3.750 kW. Tutto<br />
molto bello. Eppure… il<br />
risvolto della medaglia è<br />
facilmente individuabile.<br />
La domanda di energia<br />
dalla rete elettrica arriva a<br />
quota 1.650 kVA in caso<br />
di ricarica a 1.000 kW (e<br />
addirittura 4.125 kVA in<br />
caso dei fantomatici 3.750<br />
kW).<br />
Le stazioni di<br />
ricarica della<br />
gamma Axon,<br />
fresca di lancio<br />
quest’anno.<br />
Venti operai per<br />
ciascuna linea.<br />
Qui si lavora<br />
su un unico<br />
turno, durante<br />
il quale, a<br />
partire da inizio<br />
2025, saranno<br />
prodotte un<br />
totale di 96<br />
colonnine. La<br />
linea, il cui<br />
ampliamento<br />
ha costituito il<br />
pretesto per la<br />
nostra visita, si<br />
arricchirà infatti<br />
di elementi di<br />
automazione<br />
entro inizio<br />
dell’anno<br />
prossimo,<br />
quando<br />
verranno<br />
introdotti robot<br />
industriali<br />
cui ampliamento ha costituito il pretesto per<br />
la nostra visita, si arricchirà infatti di elementi<br />
di automazione entro inizio dell’anno<br />
prossimo, quando verranno introdotti robot<br />
industriali. Tra i progetti c’è anche quello di<br />
introdurre nel processo produttivo la tecnologia<br />
Andon, volta migliorare la comunicazione<br />
e la risoluzione dei problemi in tempo<br />
La storia di Ekoenergetyka ha<br />
avuto origine nel 2009 da un<br />
progetto accademico. Oggi vi<br />
lavorano oltre mille persone. A<br />
sostenere la crescita dell’azienda<br />
è oggi il fondo di private equity<br />
Enterprise Investors, detentore<br />
reale, individuando e risolvendo rapidamente<br />
eventuali difetti al prodotto.<br />
Questa è l’unica area dello stabilimento dove<br />
è implementata una modalità di lavoro<br />
seriale. Di fatto, la linea Axon è l’unica che<br />
per volumi si presta a un simile approccio,<br />
mentre per esempio le soluzioni di ricarica<br />
customizzate per gli operatori di tpl sono<br />
UN VIAGGIO DAL BUS ALL’AUTOMOBILE<br />
dal 2022 di una “significativa<br />
quota di minoranza” dell’azienda<br />
(ha investito 45 milioni di euro).<br />
A metà giugno l’azienda ha<br />
annunciato l’ottenimento di un<br />
prestito da 170 milioni di euro<br />
volto a finanziare l’espansione<br />
europea.<br />
Il Ceo e co-fondatore<br />
Maciej Wojeński presenta<br />
Ekoenegetyka come il principale<br />
fornitore di infrastrutture di<br />
ricarica Dc nell’Europa centrale<br />
e orientale.<br />
La relazione con il connazionale<br />
(e geograficamente non<br />
distante: meno di 200 km)<br />
Solaris ha rappresentato<br />
la porta che ha aperto ad<br />
Ekoenergetyka il segmento<br />
dell’autobus. Il primo charger<br />
Dc per e-bus ‘made in Zielona<br />
Góra’ è stato consegnato a<br />
Solaris nel 2012. Vi ha fatto<br />
seguito la tecnologia di ricarica<br />
via pantografo messa a punto<br />
nel 2015. Fino al 2018, di fatto,<br />
Ekoenergetyka si è focalizzata<br />
sul mondo autobus. La prima<br />
colonnina Dc per auto private<br />
è datata 2018. L’espansione<br />
in ambito e-truck è ancora più<br />
recente e porta la data del 2023,<br />
annata cruciale che ha visto<br />
l’inaugurazione di training center<br />
e camere anecoiche.<br />
Nelle parole del fondatore<br />
Wojeński, “Cinque anni fa oltre<br />
il 90 per cento delle nostre<br />
vendite era in ambito bus. Nel<br />
2018-2019 abbiamo operato un<br />
cambio di direzione strategica,<br />
iniziando a sviluppare prodotti<br />
dedicati al mercato dell’auto<br />
privata e rivolgendoci ai Cpo<br />
(Charging point operator, n.d.r.).<br />
Oggi il 50 per cento delle nostre<br />
vendite proviene da quest’ultimo<br />
segmento. Prevediamo che<br />
nell’arco di qualche anno il 70<br />
realizzate in un altra area della fabbrica dove<br />
si lavora ad isola. Così come ad isola<br />
si opera nell’area dedicata all’installazione<br />
del case esterno delle colonnine.<br />
Un listino in evoluzione<br />
L’azienda offre sistemi di ricarica che spaziano<br />
dai 30 ai 400 kW. A completare il<br />
per cento del nostro fatturato<br />
sarà coperto dalle soluzioni con<br />
più alti volumi e produzione<br />
seriale, ovvero quelle dirette<br />
al mondo auto e truck. Il<br />
settore dell’autobus è molto<br />
specifico, fatto di soluzioni molto<br />
customizzate”.<br />
Il cambio di direzione si<br />
coniuga con il rafforzamento<br />
ed espansione del network<br />
europeo. “Da tre anni a questa<br />
parte stiamo investendo molto<br />
nella nostra organizzazione per<br />
ampliare il raggio d’azione in<br />
Europa - sempre Wojeński -.<br />
Abbiamo già introdotto team<br />
di vendita e post vendita in<br />
Spagna, Benelux, area Dach,<br />
Scandinavia, paesi baltici e<br />
balcanici. L’Italia è nella nostra<br />
tabella di marcia (da noi è<br />
oggi attivo un organico di due<br />
persone, n.d.r.). Oggi la regione<br />
Dach è il nostro mercato<br />
listino ci sono le stazioni di ricarica a pantografo<br />
in grado di toccare quota 500 kW.<br />
E non occorre molta fantasia per immaginare<br />
la prossima frontiera: megawatt charging.<br />
Vale a dire, il tema caldo dell’iniziativa promossa<br />
da CharIn e ospitata a Zielona Góra.<br />
Ekoenergetyka ha annunciato che rilascerà<br />
un connettore dedicato al Mcs entro il <strong>2024</strong>.<br />
principale, seguita dalla Francia.<br />
Benelux e Uk sono mercati<br />
emergenti”.<br />
Il tema della profittabilità,<br />
parlando di elettromobilità, è<br />
di quelli caldi. A che punto è<br />
Ekoenergetyka? Una premessa:<br />
l’azienda, non quotata in borsa,<br />
mantiene sotto stretto riserbo le<br />
informazioni relative a bilancio,<br />
fatturato e struttura societaria.<br />
Parola, di nuovo, al Ceo:<br />
“Nonostante stiamo investendo<br />
moltissimo, siamo a buon punto<br />
per raggiungere la profittabilità.<br />
Il nostro fatturato, dal 2019 in<br />
poi, è cresciuto dell’80-90 per<br />
cento all’anno. E prevediamo<br />
di raggiungere un fatturato di<br />
un miliardo di euro nel 2030.<br />
Ad oggi abbiamo circa 300<br />
milioni di euro di contratti in libro<br />
ordini, si tratta di un volume<br />
che cerchiamo di mantenere<br />
costante”.<br />
Oggi, la principale soluzione tecnologica<br />
messa a listino dal gruppo polacco è la già<br />
menzionata gamma Axon, costituita da stazioni<br />
di ricarica suddivise in caricatore e<br />
satelliti. Questi ultimi sono posizionati in<br />
prossimità delle aree di parcheggio e collegati<br />
(più di uno) al charger vero e proprio,<br />
in posizione più arretrata. L’ultimo lancio è<br />
quello dell’accoppiata tra power unit Axon<br />
Side 360 Dlbs e satellite Sat400, in grado<br />
di fornire fino a 360 kW (tramite tecnologia<br />
cavi raffreddati a liquido) e alimentare<br />
fino a sei veicoli. Il tutto arricchito da<br />
tecnologia di bilanciamento dinamico della<br />
ricarica in modo da prioritizzare i veicoli in<br />
ricarica in base all’effettivo stato di carica<br />
della batteria.<br />
Monitoraggio costante<br />
Tornando allo stabilimento, un altro spazio<br />
cruciale per le attività di Ekoenergetyka è<br />
quello dedicato al monitoraggio, dove uno<br />
staff di operatori turna su 24 ore, sette giorni<br />
su sette, per garantire una supervisione<br />
continua alle 2mila stazioni di ricarica collegate<br />
al sistema (il servizio è chiaramente<br />
opzionale). Il 70 per cento delle colonnine<br />
monitorate afferiscono al segmento del trasporto<br />
pubblico. Quando si verifica un problema,<br />
gli operatori si mettono in contatto<br />
con il cliente, coinvolgendo eventualmente<br />
il service partner locale. Tempo di reazione<br />
medio? 9 minuti. Tutte le problematiche<br />
software, assicurano, vengono gestite da remoto<br />
(si tratta del 65 per cento dei casi):<br />
il software è proprietario Ekoenergetyka.<br />
Riccardo Schiavo<br />
L’azienda offre<br />
sistemi di<br />
ricarica che<br />
spaziano dai<br />
30 ai 400 kW.<br />
A completare<br />
il listino ci sono<br />
le stazioni<br />
di ricarica a<br />
pantografo da<br />
500 kW. Prossima<br />
frontiera:<br />
megawatt<br />
charging. Ekoenergetyka<br />
ha<br />
annunciato che<br />
rilascerà un<br />
connettore dedicato<br />
al Mcs<br />
entro il <strong>2024</strong>.<br />
26<br />
27
IMPRESSIONI DI GUIDA Yutong U18<br />
Nuova<br />
La nostra prova su<br />
strada con il 18<br />
metri (quasi 19,<br />
per la verità...)<br />
firmato Yutong.<br />
Uno snodato che<br />
può trasportare<br />
massimo 120<br />
passeggeri , 41 dei<br />
quali seduti.<br />
YUTONG<br />
U18<br />
18,7 METRI<br />
ZF AXTRAX X 2<br />
CATL 563 KWH<br />
gamma,<br />
Inizia l’avvicendamento di gamma<br />
per Yutong: la serie U entro un paio<br />
d’anni rimpiazzerà la gamma E<br />
nell’offerta europea. Lo snodato di<br />
Arriva, per ora esemplare unico in<br />
Italia, presenta due assali motore<br />
gioco in<br />
MOTORE<br />
Modello<br />
Tipologia<br />
Disposizione<br />
2 x Zf AxTrax<br />
4 x asincrono trifase<br />
Assali elettrificati - motori<br />
ai mozzi<br />
Potenza picco / cont. kW 500 / 250<br />
Coppia picco (alla ruota) Nm 22.000<br />
Rapporto di trasmissione 22,66<br />
Giri regime max 1/min 485<br />
Tensione nominale V 400<br />
Peso kg 2 x 1.250<br />
Raffreddamento<br />
acqua glicolata<br />
BATTERIA<br />
Fornitore<br />
Catl<br />
Formula<br />
Lfp<br />
Capacità installata per modulo kWh 35,2<br />
Pacchi batteria montati n 16<br />
Peso per pacco batteria kg 221<br />
Densità energetica Wh/kg 160<br />
Capacità totale kWh 563,83<br />
attacco<br />
28<br />
Negli ultimi anni ci siamo abituati a<br />
vedere sulle nostre strade autobus<br />
e marchi nuovi, di provenienza<br />
orientale. Il passaggio sempre più veloce,<br />
specialmente in ambito urbano, verso la<br />
trazione elettrica ha aperto le porte del<br />
vecchio continente a un numero sempre<br />
maggiore di mezzi cinesi.<br />
Yutong, uno dei maggiori produttori mon-<br />
diali di e-bus (se non il primo in assoluto<br />
per volumi di vendita), è presente oggi in<br />
Italia con 92 mezzi e altri 83 in consegna<br />
e rappresentato dal 2020 dal dealer<br />
Powerbus, con sede a Marghera: Arriva<br />
ha scelto di puntare sullo snodato U18<br />
con una lunghezza di 18,72 metri, quindi<br />
prossima al massimo ammissibile per<br />
quella categoria di veicoli, per il trasporto<br />
dei passeggeri tra parcheggi e terminal<br />
dell’aeroporto di Malpensa. Immesso in<br />
servizio nel primi mesi del <strong>2024</strong>, l’autosnodato<br />
fa parte della gamma più recente<br />
del costruttore cinese, caratterizzata<br />
da una linea rinnovata, dall’aspetto più<br />
arioso e leggero, e soprattutto da un innovativo<br />
frontale che vede nei proiettori<br />
sovrapposti l’elemento caratterizzante.<br />
29<br />
© Autobus <strong>2024</strong>
IMPRESSIONI DI GUIDA Yutong U18<br />
. MECCANICA<br />
Due assali motori:<br />
per servirla!<br />
Sedici moduli batteria<br />
Catl garantiscono 563<br />
kWh di capacità. La<br />
catena cinematica è Zf<br />
La gamma Yutong U è stata presentata<br />
al pubblico, pensate, addirittura<br />
nel 2019, al Busworld di Bruxelles.<br />
In mezzo c’è stata tanto una pandemia<br />
quanto un quinquennio che ha visto sestuplicarsi<br />
i volumi di e-bus circolanti in<br />
territorio europeo: erano 3mila nel 2019,<br />
19mila al 31 dicembre 2023.<br />
Siamo insomma rapidamente arrivati al<br />
<strong>2024</strong>, e i primi Yutong serie U sono in<br />
strada qui da noi. La gamma, presentata<br />
già nel 2019 come customizzata ad hoc<br />
per il mercato europeo, è destinata a sostituire<br />
l’attuale serie E (protagonista negli<br />
ultimi anni di un boom di immatricolazioni<br />
nei paesi nordici) nell’arco di un<br />
paio di anni, secondo quanto dichiarato<br />
dal gruppo cinese in occasione di Next<br />
Mobility Exhibition e ribadito durante<br />
la nostra visita negli stabilimenti cinesi<br />
a metà maggio (vedi <strong>AUTOBUS</strong> di giugno).<br />
Nel frattempo, le due ‘famiglie’ di<br />
veicoli verranno offerte parallelamente.<br />
La batteria, di<br />
produzione della<br />
cinese Catl, è<br />
composta da<br />
sedici moduli da<br />
35,2 kWh, per<br />
un totale di 564<br />
kWh, il che colloca<br />
l’articolato Yutong<br />
nella fascia medioalta<br />
del mercato.<br />
Ogni modulo<br />
pesa 221 kg, per<br />
una massa totale<br />
della dotazione di<br />
batterie pari a 3,5<br />
ton. La progressiva<br />
diminuzione<br />
dell’ingombro delle<br />
batterie, per le<br />
quali si è raggiunta<br />
una densità<br />
energetica di 160<br />
Wh/kg, permette<br />
ora di avere<br />
un padiglione<br />
regolare e piatto,<br />
a tutto vantaggio<br />
di un’estetica<br />
armonica.<br />
La ricarica,<br />
sul veicolo in<br />
dotazione ad<br />
Arriva Italia,<br />
viene effettuata<br />
mediante<br />
connettore plug-in<br />
Ccs2.<br />
CARTA D’IDENTITÀ<br />
Lunghezza mm 18.720<br />
Altezza mm 3.180<br />
Larghezza mm 2.550<br />
Passo mm 5.900 + 6.650<br />
Sbalzo anteriore mm 2.740<br />
Sbalzo posteriore mm 3.430<br />
Posti a sedere n 41<br />
Posti in piedi n 79*<br />
Tara kg 20.900<br />
Altezza ingresso da terra mm 330<br />
Lunghezza vetro – vetro mm 18.015<br />
Lunghezza utile mm 17.040<br />
Larghezza vetro – vetro mm 2.520<br />
Larghezza utile mm 2.370<br />
Altezza interna mm 2.300<br />
Luce porte mm 1.190<br />
Larghezza corridoio mm 520<br />
Altezza podeste mm 360<br />
Larghezza sedute / schienale passeggeri mm 430<br />
Altezza schienale passeggeri mm 560<br />
Altezza piattaforma driver da terra mm 650<br />
Larghezza cockpit mm 920<br />
Altezza interna al cockpit mm 2.000<br />
Profondità cockpit mm 1.420<br />
Larghezza /profondità seduta driver mm 520 / 490<br />
Altezza schienale driver mm 860<br />
Pneumatici 275/80 R22,5<br />
Motore Zf AxTrax x 2<br />
Potenza di picco kW 125 x 4<br />
Potenza continua Nm 60 x 4<br />
Batteria<br />
Catl<br />
Formula batteria<br />
Lfp<br />
Capacità batteria kWh / moduli n 564 / 16<br />
Densità energetica Wh/kg 160<br />
*75 in presenza di carrozzina, 71 in presenza di due<br />
carrozzine<br />
L’assale motore è doppio<br />
Equipaggiato con due assali elettrificati di<br />
tipo Zf AxTrax, lo Yutong U18 è capace di<br />
erogare una potenza di 500 kW (ottenuti<br />
moltiplicando per quattro i 125 garantiti<br />
da ogni motore al mozzo ruota) e una coppia<br />
di 240 Nm, valori adeguati al trasporto<br />
dei 120 passeggeri che possono essere<br />
ospitati a bordo del veicolo alla massima<br />
capienza. La batteria, di produzione Catl,<br />
è composta da sedici moduli da 35,2 kWh,<br />
per un totale di 564 kWh, il che colloca<br />
l’articolato Yutong nella fascia medio-alta<br />
del mercato. Ogni modulo pesa 221 kg,<br />
per una massa totale della dotazione di<br />
batterie pari a 3,5 ton.<br />
La progressiva diminuzione dell’ingombro<br />
delle batterie, per le quali si è raggiunta<br />
una densità energetica di 160 Wh/kg, permette<br />
ora di avere un padiglione regolare<br />
e piatto, a tutto vantaggio di un’estetica<br />
armonica.<br />
La ricarica luminosa<br />
La ricarica, sul veicolo in dotazione ad<br />
Arriva Italia, viene effettuata mediante<br />
connettore plug-in Ccs2. Un piccolo<br />
particolare che risulta utile nella pratica<br />
risiede nell’illuminazione della presa per<br />
la ricarica: una volta connessa correttamente<br />
la spina, un led si illumina in verde<br />
per segnalare la carica in atto, o in<br />
rosso per segnalare un problema. Rimane<br />
comunque la necessità di verificare dal<br />
quadro strumenti lo stato di carica, ma<br />
l’indicazione è di aiuto per determinare la<br />
corretta carica. Al posteriore, facilmente<br />
raggiungibili sotto il portellone, trovano<br />
posto i sistemi di raffreddamento batterie<br />
e la power distribution unit.<br />
L’indicatore di autonomia è sufficientemente<br />
affidabile: abbiamo percorso 46<br />
km e l’autonomia indicata è scesa da 382<br />
a 332 km, quindi un calo di 50 km con<br />
una differenza di soli 4 km, pari a circa<br />
l’8 per cento.<br />
Un percorso misto<br />
In termini di percentuale di carica, sia-<br />
mo passati dal 100 per cento alla partenza<br />
al valore di 86 all’arrivo, quindi un<br />
consumo del 14 per cento.<br />
Va tenuto presente che una parte del percorso<br />
si è svolta in superstrada, spingendo<br />
l’autosnodato alla massima velocità<br />
consentita pari a 70 km/h, condizioni<br />
sicuramente non favorevoli in termini<br />
di consumo di energia: nel complesso<br />
il risultato è soddisfacente e l’autonomia<br />
è tale da permettere un servizio regolare<br />
di giornata in ambito urbano o<br />
assimilabile. Possiamo anche affermare<br />
con sufficiente certezza che, con una<br />
calibrazione più efficace della rigenerazione<br />
di energia in frenata (vedi box ‘al<br />
volante’), il risultato sarebbe ancora più<br />
lusinghiero.<br />
30<br />
31
IMPRESSIONI DI GUIDA Yutong U18<br />
INTERNI<br />
Tra tradizione<br />
e innovazione<br />
Abitacolo razionale e<br />
luminoso. 41 le sedute.<br />
Al posto guida occorre<br />
‘occhio’...<br />
A<br />
livello estetico, il nuovo U18 può<br />
piacere o meno, sicuramente non<br />
passa inosservato: proposto in una<br />
verniciatura bicolore, presenta i montanti, il<br />
padiglione e una fascia nella parte inferiore<br />
di colore grigio, che risaltano su un corpo<br />
vettura nero lucido. Neri anche il frontale<br />
e il posteriore, inquadrati all’interno di<br />
una cornice grigia. Nonostante l’abbondante<br />
impiego di colori scuri, l’impressione è<br />
di una linea leggera, la cosa è confermata<br />
all’interno, dove le ampie superfici vetrate<br />
conferiscono una buona visibilità anche<br />
nei punti tradizionalmente più bui come,<br />
ad esempio, il soffietto centrale. Completamente<br />
opposta, dal punto di vista cromatico,<br />
la scelta per gli interni: colori chiari,<br />
superfici ampie e ben illuminate e un abbondante<br />
impiego di pannellature trasparenti<br />
fanno sì che l’esperienza di viaggio da<br />
passeggero sia caratterizzata da una grande<br />
luminosità.<br />
120 passeggeri a bordo<br />
41 le sedute, a cui si aggiunge spazio in<br />
piedi per un massimo di 79 passeggeri, o<br />
75 in presenza di carrozzella o ancora 71<br />
in caso di coabitazione a bordo di due carrozzelle.<br />
Il pianale è completamente ribassato, fatta<br />
eccezione per un ‘podio’ che occupa la porzione<br />
sinistra del posteriore ed è accessibile<br />
mediante due gradini. Una configurazione<br />
che, seppur mantenendo razionalità, provoca<br />
un certo restringimento del corridoio in<br />
corrispondenza con la porta posteriore. Posteriore<br />
che è occupato da un’ampia superficie<br />
vetrata, consentita dalla disposizione<br />
dei pacchi batteria. Un particolare che giova<br />
al conseguimento della già citata buona<br />
luminosità interna. Rispetto all’allestimento<br />
standard, le uniche specifiche aggiunte<br />
sono rappresentate dai due monitor per le<br />
informazioni ai passeggeri. Presenti nell’abitacolo<br />
anche alcune prese usb alloggiate<br />
nelle paretine laterali.<br />
Dall’abitacolo al posto guida<br />
Il sistema di climatizzazione, rigorosamente<br />
elettrico e dotato di sistema a pompa di<br />
calore, garantisce 32 kW in raffreddamento<br />
e 37 in riscaldamento.<br />
Il posto di guida è comodo (la seduta è<br />
Isri), prevede spazi adeguati anche per autisti<br />
di statura elevata e il sedile offre diverse<br />
possibilità di regolazione. Il quadro strumenti,<br />
completamente digitale, ha comunque<br />
un’impostazione tradizionale con due<br />
quadranti (tachimetro e gestione della batteria)<br />
e altri indicatori di minori dimensioni;<br />
al di sopra del quadro digitale si trova<br />
una serie di spie di tipo tradizionale. Sono<br />
previsti spazi per posizionare gli effetti personali<br />
dell’autista ma si sente la mancanza<br />
di piani di appoggio che permettano di contenere<br />
oggetti di piccole dimensioni (penne,<br />
telefono, occhiali…) senza che si spostino,<br />
rotolando ad ogni svolta o frenata.<br />
Nel complesso la postazione di guida è<br />
confortevole ed ergonomica, tuttavia, una<br />
cosa che colpisce in maniera negativa è la<br />
dimensione eccessivamente ridotta dei caratteri<br />
sul display digitale: se i quadranti<br />
sono ancora leggibili, lo stesso non si può<br />
dire degli altri indicatori, compreso quello,<br />
importantissimo, relativo alla percentuale<br />
di carica della batteria e all’autonomia.<br />
Purtroppo, complice l’aumento dell’età media<br />
del personale di guida, l’ipermetropia è<br />
una realtà di cui tenere conto: un carattere<br />
troppo piccolo richiede, nel migliore dei<br />
casi, un adattamento della messa a fuoco<br />
che potrebbe avere risvolti potenzialmente<br />
critici in caso di emergenza.<br />
Una procedura macchinosa...<br />
Non propriamente agevole risulta la procedura<br />
per l’avviamento: dopo aver attivato le<br />
batterie, è necessario attivare anche un interruttore<br />
generale che, per fortuna, si trova<br />
in prossimità del precedente, e dare il consenso<br />
mediante un ulteriore pulsante nascosto<br />
sul piantone del volante, assolutamente<br />
invisibile e praticamente impossibile da individuare<br />
se non se ne conosce esattamente<br />
la posizione. La sequenza è macchinosa e<br />
tutt’altro che immediata; sebbene nel corso<br />
L’impressione<br />
è di una linea<br />
leggera, la cosa<br />
è confermata<br />
all’interno,<br />
dove le ampie<br />
superfici vetrate<br />
conferiscono una<br />
buona visibilità<br />
anche nei punti<br />
tradizionalmente<br />
più bui come il<br />
soffietto centrale.<br />
Opposta, dal<br />
punto di vista<br />
cromatico, la scelta<br />
per gli interni:<br />
colori chiari,<br />
superfici ampie e<br />
ben illuminate e<br />
un abbondante<br />
impiego di<br />
pannellature<br />
trasparenti fanno<br />
sì che l’esperienza<br />
da passeggero<br />
sia caratterizzata<br />
da una grande<br />
luminosità.<br />
della prova non ci abbia creato particolari<br />
problemi, è facile pensare quanto questo<br />
possa risultare poco pratico per chi questo<br />
mezzo dovrà avviarlo svariate volte in un<br />
giorno nel corso dell’esercizio quotidiano.<br />
Nel complesso, lo snodato Yutong U18<br />
ha dato l’impressione di un mezzo valido,<br />
piacevole da guidare e comodo dal punto<br />
di vista dell’utente, l’accesso è facile e gli<br />
spazi sono abbondanti. Dal punto di vista<br />
del conducente, alcuni aspetti sono sicuramente<br />
migliorabili, rimane comunque<br />
un’impressione positiva.<br />
Alessandro Razze<br />
AL VOLANTE<br />
Abbiamo impegnato lo Yutong U18 su<br />
un percorso misto che comprendesse<br />
superstrada, strada extraurbana e<br />
percorsi cittadini, su un mix planimetrico<br />
e altimetrico più sfidante possibile.<br />
Dovremmo essere ormai assuefatti<br />
all’elettrico, invece ogni volta sorprende<br />
l’assoluto silenzio (Yutong promette un<br />
massimo di 66 dBA emessi a velocità<br />
media) e la mancanza di vibrazioni.<br />
Se si esclude il caratteristico ronzio<br />
prodotto dalla catena cinematica,<br />
il rotolamento delle ruote supera,<br />
complice la pavimentazione non sempre<br />
impeccabile, ogni altro suono prodotto<br />
dal mezzo. Scattante e preciso, si<br />
districa facilmente anche nelle situazioni<br />
più complesse, riuscendo a svicolare<br />
anche su rotonde di piccolo raggio. Un<br />
aspetto particolarmente apprezzato<br />
riguarda lo sterzo: solitamente sui<br />
mezzi elettrici risulta troppo morbido, in<br />
questo caso, invece, è stato calibrato<br />
in maniera piacevole, con il giusto<br />
rapporto tra l’esigenza di non richiedere<br />
uno sforzo eccessivo e la sensazione<br />
di controllo e precisione. Risulta quanto<br />
meno singolare il fatto che, sollevando<br />
il piede dall’acceleratore, non si attivi<br />
alcun tipo di rigenerazione dell’energia e<br />
il veicolo si limiti a veleggiare; la frenata<br />
rigenerativa viene attivata solamente<br />
azionando il pedale del freno. A.R.<br />
32<br />
33
BUSWORLD TURCHIA La fiera dell’autobus di Istanbul<br />
Nella foto<br />
di apertura,<br />
lo stand di<br />
Bozankaya<br />
dominato<br />
dal nuovo,<br />
nuovissimo<br />
e-bus da<br />
12 metri,<br />
tutto made<br />
in Turchia,<br />
con batterie<br />
allocate<br />
al tetto e<br />
disponibile,<br />
una volta<br />
partita la messa<br />
in produzione<br />
in serie, in<br />
diverse varianti<br />
di lunghezza,<br />
le seguenti:<br />
10,12, 18 e 25<br />
metri.<br />
L’azienda ha<br />
anche lanciato<br />
un sistema di<br />
ricarica che<br />
fornisce fino<br />
a 360 kW di<br />
energia.<br />
MAMMA LI TURCHI!<br />
Siamo stati a Istanbul per l’edizione <strong>2024</strong> del Busworld<br />
Turchia, Paese nel quale la transizione energetica non ha<br />
ancora fatto breccia - ad oggi, appena l’uno per cento<br />
(peraltro scarso) dell’immatricolato è rappresentato dagli<br />
elettrici - ma nel quale l’autobus ricopre un ruolo da assoluto<br />
protagonista nell’ecosistema dei trasporti. La notizia? Il ritorno<br />
su ruote gommate di Bozankaya. Il nostro racconto<br />
Dal 29 al 31 maggio Istanbul è tornata<br />
a ospitare il Busworld Turchia,<br />
appuntamento cult del mondo<br />
dell’autobus in Anatolia, mercato importante<br />
per volumi e sempre frizzante:<br />
per rendere bene l’idea, nei primi cinque<br />
mesi del <strong>2024</strong> sono state prodotte 26.563<br />
unità (19.367 delle quali sono minibus!).<br />
È stata, peraltro come sempre, una fiera<br />
molto partecipata: nei due giorni che abbiamo<br />
trascorso all’Istanbul Expo Center,<br />
infatti, ci siamo destreggiati tra due padiglioni<br />
contenuti, ma davvero affollati.<br />
Lato costruttori bus&coach, presenti tutti<br />
i big player turchi, a eccezione di Temsa<br />
(che dichiara di puntare sulle kermesse di<br />
respiro internazionale), e due soli Oem<br />
stranieri come Iveco Bus e i cinesi di Crrc.<br />
L’unica vera novità della fiera è stato il<br />
ritorno in campo – nel settore della gom-<br />
34 35
Nella foto in<br />
grande uno<br />
spaccato dello<br />
stand Iveco Bus,<br />
con l’E-Way in<br />
primo piano e<br />
l’Evadys sullo<br />
sfondo. Dunque,<br />
procedendo<br />
da sinsitra<br />
verso destra:<br />
Bmc Procity<br />
Ev, il City Bus<br />
Electric di Crrc,<br />
l’Alfa Lux di Habas,<br />
il Citiport<br />
12 di Isuzu, l’e-<br />
Ata Hydrogen<br />
di Karsan e, in<br />
ultimo, l’e-Kent<br />
firmato Otokar.<br />
ma – di Bozankaya, che ha messo in bella<br />
mostra un e-bus dal color verde sgargiante<br />
con il quale punta vincere tender in Europa.<br />
Dunque, oltre ai numerosissimi allestitori,<br />
ecco Bmc, Habas, Isuzu, Karsan, Otokar,<br />
con modelli elettrici, a idrogeno e autonomi<br />
che abbiamo già avuto modo di conoscere,<br />
ma che rappresentano una news almeno<br />
in madrepatria, dove appena l’1 per cento<br />
del mercato è appannaggio dei torpedoni a<br />
emissioni zero. Ecco, allora, la carrellata di<br />
(quasi) tutto quello che abbiamo visto nella<br />
nostra puntata in terra di Turchia.<br />
BMC<br />
La casa di Smirne si sta muovendo nell’ombra<br />
(e poco) in Europa e i suoi ultimi modelli<br />
sono un po’ datati: infatti, a fianco di<br />
due modelli diesel e lunghi 8,5 metri – il<br />
Neocity Vip e il Procity, quest’ultimo in<br />
versione omologata per la clientela europea<br />
– trovano spazio i fratelli maggiori (da<br />
12 metri) a batteria, ovvero il Neocity Ev<br />
(lanciato nel 2018) e il Procity Ev, tenuto a<br />
battesimo l’anno scorso e ancora impegnato<br />
a farsi largo tra la nutrita concorrenza nel<br />
segmento degli e-bus urbani<br />
BOZANKAYA<br />
Vera novità del Busworld Turchia <strong>2024</strong> il<br />
ritorno in campo di Bozankaya, che ha deciso<br />
di ributtarsi con decisione nel segmento<br />
dei bus (elettrici). Dopo aver dedicato gli<br />
ultimi anni alla produzione di treni, tram<br />
(recente una consegna di 20 pezzi a Napoli)<br />
e filobus, il costruttore ha scelto di rimettersi<br />
in gioco sul versante della gomma e ha<br />
scelto l’evento casalingo per annunciarlo,<br />
con un modello a batteria che sarà disponibile<br />
con lunghezze di 10, 12, 18 e 25<br />
metri. Prima di questo modello Bozankaya<br />
aveva lanciato nel 2017 la gamma di e-bus<br />
Sileo, anche in versione snodata, che è stata<br />
venduta anche in Europa, in particolare a<br />
Bonn, Germania.<br />
CRRC<br />
Ha fatto timidamente capolino a Istanbul<br />
anche il colosso cinese Crrc, il più grande<br />
produttore mondiale di materiale rotabile<br />
in termini di fatturato: non solo ferro, ma<br />
anche gomma. Al Busworld Turchia il gigante<br />
del Paese del Dragone ha esposto il<br />
City Bus Electric 12, dove 12 sono i metri<br />
di lunghezza, mentre il numero massimo di<br />
pacchi batteria installabili sono dieci (tra<br />
posteriore e tetto), per un’autonomia fino<br />
a 350 km.<br />
HABAS<br />
Interessante e diversa dagli altri attori protagonisti<br />
all’evento l’offerta di Habas: presso<br />
lo stand del neonato costruttore turco<br />
(che ha debuttato al Busworld 2023 di Bruxelles)<br />
due autobus elettrici e uno a idrogeno.<br />
A batteria ecco l’Alfa City, un Classe<br />
I da 8,2 metri di lunghezza, e il turistico<br />
(sempre da 8,2 metri) Alfa Lux, mentre ad<br />
H2 ecco gli 11,8 metri del Comfort City.<br />
ISUZU<br />
Basata proprio a Istanbul, anche Anadolu<br />
Isuzu ha marcato visita e lo ha fatto con un<br />
quartetto, svelando per la prima volta in casa<br />
il Novo Volt, un Classe III compatto ed<br />
elettrico (immatricolabile anche in Classe<br />
II), che l’Oem aveva già lanciato in occasione<br />
del Busworld Europe 2023 e visto<br />
recentemente anche a Next Mobility Exhibition<br />
a Milano. Dunque, il Citiport 12, il<br />
Novo Citi Volt e il Grand Toro. Insomma,<br />
due mezzi a batteria e altrettanti diesel.<br />
IVECO BUS<br />
Iveco Bus non è passato inosservato al<br />
Busworld Turchia: svelato in anteprima<br />
mondiale l’Evadys che trasporterà parte<br />
della squadra olimpica turca alle Olimpiadi<br />
in programma nei prossimi mesi a<br />
Parigi, un mezzo che ha calamitato l’attenzione<br />
di tutti i presenti, per quanto<br />
non sia certo una novità di prodotto. Al<br />
fianco del coach, ecco il Crossway da 12<br />
metri nella sua versione standard motorizzata<br />
diesel (e con il vecchio design,<br />
come per l’Evadys). Stessa lunghezza<br />
per l’E-Way, il Classe I elettrico di casa.<br />
KARSAN<br />
Tridente d’attacco per Karsan, tutto a<br />
zero emissioni e ad alta tecnologia: il<br />
produttore di Bursa, infatti, ha orgogliosamente<br />
rivendicato la scelta di fare allin<br />
sulle trazioni alternative, per quanto<br />
in patria il diesel la faccia ancora da<br />
assoluto padrone. A dominare lo stand<br />
i 12 metri dell’e-Ata Hydrogen, i sei<br />
metri elettrici dell’e-Jest e gli 8 a guida<br />
autonoma dell’e-Atak.<br />
OTOKAR<br />
Il market leader del mercato turco – l’azienda<br />
dichiara che un autobus su tre in<br />
patria è targato Otokar, che diventano<br />
45 su 100 escludendo i Classe III – ha<br />
esposto quattro mezzi: i sei metri metri<br />
elettrici e driverless dell’e-Centro Autonomo,<br />
il Centro motorizzato diesel Euro<br />
6 per il mercato interno, il turistico di<br />
punta Sultan Giga e l’e-Kent a batteria.<br />
E tutti gli altri<br />
Presente, ovviamente, anche il mondo<br />
della componentistica, di cui facciamo<br />
una rapida carrellata, partendo partire da<br />
Zf, che ha scelto di mostrare a Istanbul<br />
la nuova generazione dell’assale per autobus<br />
urbani Low Floor: Ax Trax 2 Lf.<br />
Un altro nuovo assale per bus a pianale<br />
ribassato è stato firmato dall’azienda italiana<br />
(bresciana) Brist, mentre Abb ha<br />
alzato il sipario sul nuovo motore Amxe<br />
E205D per autobus, coach e anche truck,<br />
in coppia con l’inverter Hes580. Infine<br />
Ballard, con l’ultima generazione del<br />
modulo fuel cell FcMove.<br />
Fabio Franchini<br />
Quello turco<br />
è un mercato<br />
importante<br />
per volumi<br />
e sempre<br />
frizzante:<br />
per rendere<br />
bene l’idea,<br />
nei primi cinque<br />
mesi del<br />
<strong>2024</strong> (da<br />
gennaio a<br />
maggio) sono<br />
state prodotte<br />
26.563<br />
unità (19.367<br />
delle quali sono<br />
minibus!).<br />
Prossima<br />
edizione? Appuntamento<br />
al 2026!<br />
36<br />
37
INCHIESTA Abbiamo visitato la fabbrica Karsan di Hasanga<br />
ESCLUSIVA<br />
DOVE TUTTO PRENDE VITA<br />
Siamo stati ad Hasanga, nel distretto di Bursa, casa di Karsan, per un tour in<br />
quella che è la più grande fabbrica del costruttore turco, che può contare<br />
su un totale di tre stabilimenti dove vengono prodotti tutti i modelli a<br />
portafoglio: un’offerta full line a emissioni zero, dai 6 ai 18 metri, passando<br />
anche per il midi driverless e il 12 metri a idrogeno. Il nostro reportage<br />
Si parla spesso e a ragion veduta della<br />
Turchia come fabbrica d’Europa, visto<br />
che numerose aziende, italiane e<br />
continentali, dei più disparati settori, hanno<br />
delocalizzato parte della loro produzione in<br />
Anatolia. Tra queste anche diverse realtà<br />
dell’automotive e dell’autobus: Daimler<br />
Buses, MAN e Iveco Bus (quest’ultimo<br />
tramite partnership produttiva con l’Oem<br />
locale Otokar), per esempio, hanno plant<br />
nel Paese che fa da ponte tra Vecchio Continente<br />
e Asia.<br />
A fine maggio abbiamo avuto il piacere, come<br />
antipasto della tre giorni del Busworld<br />
Nello stabilimento<br />
che abbiamo<br />
visitato,<br />
Hasanga 1,<br />
che si estende<br />
su una<br />
superficie<br />
complessiva<br />
di 200mila<br />
metri quadri<br />
(di cui 90mila<br />
coperti)<br />
vengono<br />
sfornate<br />
65mila unità<br />
all’anno,<br />
volume che<br />
comprende<br />
anche<br />
le auto che<br />
l’Oem turco<br />
assemblea<br />
per Peugeot,<br />
Hyundai<br />
e Renault,<br />
alle quali si<br />
aggiungono i<br />
sette modelli<br />
bus ad oggi<br />
a listino.<br />
Nella foto di<br />
apertura uno<br />
spaccato della<br />
fabbrica Karsan<br />
di Hasanga 1 che<br />
abbiamo avuto<br />
modo di visitare<br />
a fine maggio:<br />
sulla sinistra in<br />
livrea viola gli 8<br />
In foto, operai<br />
al lavoro<br />
nella nuova,<br />
mastodontica<br />
fabbrica di<br />
metri dell’ e-Atak, Zhengzhou,<br />
mentre a destra, che abbiamo<br />
in verde, un e-Ata avuto modo di<br />
da 12 metri, giunti visitare a metà<br />
alle linee finali.<br />
maggio.<br />
38<br />
39
Per ogni turno in<br />
fabbrica lavorano<br />
70 operai e,<br />
volendo ‘stressare’<br />
al massimo le linee,<br />
possono essere<br />
prodotti 6 midibus<br />
e 10 minibus al<br />
giorno. Cosa che<br />
potrebbe accadere<br />
nel prossimo<br />
futuro quando<br />
anche in Turchia gli<br />
e-bus inizieranno<br />
a mettere la<br />
freccia e chiedere<br />
strada. O se Karsan<br />
continuerà a<br />
crescere in Europa,<br />
confermando un<br />
trend già in essere.<br />
Turchia di cui vi abbiamo raccontato nelle<br />
precedenti pagine, di visitare uno dei tre<br />
stabilimenti produttivi di Karsan, che tra i<br />
gruppi turchi è quello che ha raccolto con<br />
maggior entusiasmo e anticipo la sfida della<br />
transizione energetica, avendo messo a<br />
punto una gamma completa, dai 6 ai 18<br />
metri, tutta elettrica, con declinazioni anche<br />
in idrogeno e a guida autonoma. Aspetto,<br />
questo, che le conferisce il titolo di prima<br />
e unica casa anatolica (ad oggi) ad avere a<br />
portafoglio una proposta full line a emissioni<br />
zero.<br />
Tra mercato interno ed export<br />
In patria, dove però gli e-bus sono ancora<br />
poco, pochissimo conosciuti – neanche<br />
l’1 per cento dell’immatricolato interno<br />
è alimentato a batteria – la casa di Bursa<br />
si è ritagliata una fetta di mercato con i<br />
sei metri del Jest a motorizzazione diesel,<br />
ancora padrone del mercato. Questo<br />
modello, però, nella sua versione elettrica<br />
(e-Jest) è il minibus elettrico più venduto<br />
in Europa da quattro anni a questa parte:<br />
nel 2023, il 28,5 per cento del mercato<br />
europeo dei minibus ‘alla spina’ porta la<br />
firma di Karsan (388 immatricolazioni).<br />
E lo stesso vale per il midibus e-Atak,<br />
numero uno nel suo segmento a trazione<br />
elettrica con una quota del 24 per cento<br />
l’anno passato (117 immatricolazioni).<br />
Insomma, Karsan è il top player europeo<br />
dei ‘corti’ a batteria. E infatti l’86 per<br />
cento dell’export (che pesa oltre il 50 per<br />
cento della produzione annua) è elettrico,<br />
mentre l’immatricolato nazionale è prati-<br />
Al momento la capacità produttiva<br />
è di tre Jest al giorno, di altrettanti<br />
Atak e di un e-Ata. I mezzi diesel ed<br />
elettrici viaggiano sulla stessa linea di<br />
produzione, altamente robotizzata,<br />
senza che questa versatilità rallenti il<br />
lavoro degli operai.<br />
camente tutto diesel.<br />
Dentro il sito di Hasanga<br />
E proprio questi due modelli di cui abbiamo<br />
appena scritto, insieme agli altri<br />
a portafoglio (ovvero l’e-Ata da 12 e 18<br />
metri e l’e-Ata Hydrogen), vengono progettati<br />
e costruiti nel distretto produttivo<br />
di Hasanga (Bursa), forte di tre fabbriche.<br />
In quella che abbiamo visitato, Hasanga<br />
1, che si estende per una superficie complessiva<br />
di 200mila metri quadri (di cui<br />
90mila coperti) vengono sfornate 65mila<br />
unità all’anno, volume che comprende anche<br />
le auto che l’Oem turco assemblea per<br />
Peugeot, Hyundai e Renault. Nel plant di<br />
Hasanga 2 (15mila mq), invece, prendono<br />
vita le carrozzerie di tutte le gamme<br />
(4.500 pezzi l’anno), mentre nell’Osb Factory<br />
(30.000 mq), che ospita le vasche di<br />
cataforesi, Karsan si dedicata ai trattori e<br />
alla componentistica.<br />
Karsan, dunque, ha aperto le porte di casa a<br />
un drappello di giornalisti di tutta Europa,<br />
con <strong>AUTOBUS</strong> unico rappresentante per<br />
l’Italia. Nel nostro tour all’interno del sito<br />
di Hasanga 1, passeggiando tra le linee,<br />
abbiamo scambiato quattro chiacchiere con<br />
Ender Kayhan, direttore della fabbrica, che<br />
ci ha raccontato come al momento la capacità<br />
produttiva sia di tre Jest al giorno, di<br />
altrettanti Atak e di un e-Ata, spiegandoci<br />
come i pezzi diesel ed elettrici viaggino<br />
sulla stessa linea di produzione, altamente<br />
robotizzata, almeno fino all’installazione<br />
delle batterie e del motore. Sostanzialmente<br />
per gli operai non ci sono differenze e<br />
tempistiche diverse nell’assemblaggio di<br />
un Jest diesel rispetto all’e-Jest e lo stesso<br />
vale, ovviamente, per l’Atak/e-Atak.<br />
Leggermente diversa, invece, la questione<br />
per i 12 metri a idrogeno dell’e-Ata<br />
Hydrogen rispetto alla versione ‘standard’<br />
a batteria e-Ata. Per ogni turno<br />
in fabbrica lavorano 70 operai (in totale<br />
Karsan ha 2.600 dipendenti, 300 dei<br />
quali ad Hasanga) e volendo ‘stressare’<br />
al massimo le linee, Kayhan ci dice che<br />
potrebbero essere prodotti 6 midibus e<br />
10 minibus al giorno. Cosa che potrebbe<br />
accadere nel prossimo futuro quando<br />
anche in Turchia gli e-bus inizieranno a<br />
mettere la freccia e chiedere strada. O se<br />
Karsan continuerà a crescere in Europa.<br />
Fabio Franchini<br />
Karsan è il<br />
top player<br />
europeo dei<br />
corti a batteria:<br />
l’e-Jest<br />
e l’e-Atak<br />
sono leader<br />
nei rispettivi<br />
segmenti,<br />
minibus e<br />
midibus. Un<br />
altro dato<br />
interessante?<br />
L’86 per<br />
cento dell’export<br />
è elettrico,<br />
l’immatricolato<br />
nazionale è<br />
praticamente<br />
tutto diesel.<br />
40<br />
41
I VOLVO - MAURI<br />
Amarcord<br />
Accoppiata vincente<br />
LA STORIA DEI 25 ESEMPLARI PROTAGONISTI A RIMINI<br />
Entrambe le<br />
fotografie dei<br />
Volvo - Mauri<br />
a pagina 43<br />
sono di Roberto<br />
Renzi, così<br />
come quella<br />
quella degli<br />
interni nella<br />
pagina seguente.<br />
L’immagine<br />
in grande a pagina<br />
44 è di<br />
Giorgio Fantini.<br />
Amarcord<br />
Il panorama filoviario italiano nei primi<br />
anni Settanta non era certamente esaltante.<br />
Molte reti erano state chiuse, mentre<br />
quelle ancora in esercizio disponevano di<br />
vetture, salvo rari casi, giunte a fine corsa.<br />
Tra l’altro, dal 1966 in Italia non si producevano<br />
più filotelai e non era prevista la<br />
produzione di nuovi filobus. La crisi del<br />
petrolio e il problema dell’inquinamento<br />
atmosferico, già importante all’epoca, portò<br />
però a una diversa considerazione del<br />
filobus e si pensò sia all’ammodernamento<br />
di parte delle vetture esistenti, che – finalmente<br />
– allo sviluppo di nuovi veicoli.<br />
Per il telaio si dovette guardare all’estero,<br />
scoprendo un prodotto decisamente interessante<br />
ed avveniristico per l’epoca, anche<br />
destinato al mercato degli autobus urbani:<br />
il B 59, firmato Volvo. Il telaio era di tipo<br />
semi-ribassato, con il motore alloggiato<br />
nella parte posteriore e il piano di calpestio<br />
interno a soli 58 centimetri dal suolo, per<br />
più di due terzi della lunghezza del veicolo.<br />
Innovativo era anche il ristretto raggio di<br />
volta: le ruote anteriori potevano sterzare<br />
fino a 60 gradi.<br />
Verso la metà degli anni Settanta furono<br />
realizzati due prototipi, il primo con carrozzeria<br />
in lega leggera fornita dall’Officina<br />
Meccanica della Stanga e consegnato<br />
all’Atm di Milano nel 1975, e il secondo,<br />
carrozzato nel 1976 dalla Mauri di Desio,<br />
che propose la cassa in lega leggera<br />
di alluminio, magnesio e silicio. Mentre a<br />
Milano non si diede seguito alla costruzione<br />
di serie, l’Atam di Rimini si dimostrò<br />
interessata al progetto. L’operatore romagnolo<br />
gestiva la storica linea filoviaria 11<br />
da Rimini a Riccione e l’intensificazione<br />
Rimini-Miramare (linea 10), disponendo di<br />
vetture risalenti per buona parte agli anni<br />
Cinquanta e Sessanta, ormai a fine vita operativa<br />
e non più rispondenti ai canoni dei<br />
nuovi autobus.<br />
Il ruolo innovativo di Mauri<br />
Mauri propose un veicolo avveniristico, in<br />
linea con le migliori realizzazioni europee<br />
per estetica e comfort. Il filobus prototipo,<br />
numerato 1001, fu presentato a Rimini il<br />
22 <strong>luglio</strong> 1976; il veicolo fu provato anche<br />
sulle reti di Milano, Como e sulla linea<br />
Torino-Chieri. Notevoli erano le differenze<br />
con i filobus allora in dotazione. L’estetica<br />
del mezzo, innanzitutto, era decisamente<br />
moderna ed elegante; la livrea era arancione<br />
e sulle prime vetture due fasce color<br />
grigio chiaro caratterizzavano il ricasco del<br />
tetto e la parte inferiore della cassa, raccordandosi<br />
al colore dei paraurti. La livrea<br />
fu poi semplificata: rimase solo la fascia<br />
intermedia, di colore grigio e non più nero<br />
come in origine. I posti a sedere erano 29<br />
e quelli in piedi 70 (erano rispettivamente<br />
33 e 70 sul prototipo).<br />
L’accessibilità era garantita da tre porte, di<br />
cui due per la salita e una per la discesa.<br />
L’ultima porta era ad unica semi-anta, peraltro<br />
utilizzata raramente. Nel prototipo<br />
1001 la prima porta era rototraslante verso<br />
l’interno, mentre quelle centrali e posteriori<br />
rototraslanti verso l’esterno; negli esemplari<br />
di serie la porta centrale sarà rototraslante<br />
verso l’interno. Era a disposizione del<br />
conducente un sistema televisivo a circuito<br />
chiuso per il controllo della terza porta.<br />
L’interno del veicolo, molto luminoso, prevedeva<br />
nella parte anteriore una zona di<br />
transito veloce, per brevi tratte, con pochi<br />
posti a sedere, e nella parte posteriore, dotata<br />
di più sedute, la zona per gli spostamenti<br />
più lunghi. L’ambiente era ventilato<br />
da finestrini apribili per la metà superiore.<br />
Ben studiato il posto guida. Il piccolo cruscotto,<br />
dotato della necessaria strumentazione,<br />
permetteva un’ottima visibilità e una<br />
certa ampiezza del vano conducente stesso.<br />
Era anche previsto il posto del bigliettaio,<br />
mantenuto fino all’estate del 1987, quando<br />
venne soppresso e furono installate ben tre<br />
obliteratrici che sostituirono l’unica obliteratrice<br />
Ascot degli anni 70. Gli indicatori di<br />
percorso anteriori, del tipo a rulli con iscrizioni<br />
stampate su tela plastificata, furono<br />
prima modificati negli anni Ottanta, quando<br />
rimasero solo i rulli con i numeri di linea,<br />
e poi sostituiti nel 1996 con indicatori a<br />
display luminosi forniti da Aesys.<br />
Molte novità anche per la trazione. La più<br />
importante era l’adozione di un gruppo ausiliario<br />
per gli spostamenti in marcia autonoma,<br />
quindi senza la rete aerea, pur solo<br />
in situazioni di emergenza, per le uscite e<br />
i rientri in deposito. Una novità che conferì<br />
al filobus una flessibilità allora sconosciuta.<br />
La marcia autonoma era garantita da un<br />
motore Diesel Hatz a quattro cilindri della<br />
cilindrata di 4.028 cc, che permetteva al<br />
filobus di raggiungere una velocità di circa<br />
30 km/h. La marcia autonoma fu utilizzata<br />
quotidianamente quando fu inaugurato il<br />
nuovo deposito di Viale della Repubblica,<br />
struttura utilizzata ancora oggi da Start Romagna.<br />
Il prototipo 1001, in origine sprovvisto,<br />
fu poi equipaggiato con l’importante<br />
accessorio.<br />
Innovativo anche l’azionamento a ‘logica<br />
statica’, che prometteva avviamenti e decelerazioni<br />
senza strappi, con conseguente<br />
minore usura dei componenti meccanici e<br />
un migliore comfort di marcia.<br />
Un ottimo acquisto<br />
Confortevoli sia per il personale di guida<br />
che per i passeggeri, soppiantarono già nel<br />
1978 i filobus di precedente dotazione e la<br />
maggior parte di loro restò attiva sulle strade<br />
della Riviera Romagnola fino al 2009,<br />
quando furono sostituiti dai nuovi articolati<br />
Ag 300 T prodotti da Van Hool. Macchine<br />
instancabili che lavoravano giorno e notte<br />
con turni di servizio che potevano superare<br />
le 22 ore giornaliere. Durante la punta<br />
estiva di <strong>luglio</strong> e <strong>agosto</strong> era utilizzata in<br />
pratica l’intera dotazione e di guasti se ne<br />
ricordano pochi.<br />
Oggi tre esemplari sono ancora accantonati<br />
accanto al vecchio deposito Atam, il 1017<br />
è stato acquistato da un privato di Torriana<br />
per preservazione statica. Nel 1980 anche<br />
l’Aem di Cremona acquistò 8 esemplari<br />
del tutto simili ai 17 consegnati a Rimini:<br />
sostituirono i Fiat 2405 F Menarini del<br />
1964, che furono venduti poi alla rete di<br />
Carrara. Anche a Cremona i Volvo Mauri<br />
erano intensamente utilizzati, sulle linee 1<br />
e 2, e pare che fosse solo disponibile solo<br />
un esemplare di scorta. I filobus a Cremona<br />
terminarono il servizio nel 2002, quando la<br />
rete filoviaria su sospesa.<br />
I filobus Volvo Mauri, seppur prodotti in<br />
soli 25 esemplari, destarono interesse di<br />
altre reti filoviarie e soprattutto di costruttori<br />
come Menarini, Inbus, Macchi, che<br />
ripresero a produrre filotelai e che già nel<br />
1981 presentarono la nuova generazione di<br />
veicoli filoviari.<br />
Stefano Alfano<br />
42<br />
43
Motore anteriore<br />
Linea<br />
INDCAR<br />
Mobi<br />
Lunghezza mm 8.000* / 8.500**<br />
Posti n. 31 - 41 / 33***<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo euro<br />
Classe I: 170.000 / 180.000<br />
scuolabus: 124.000 / 126.000<br />
linea: 140.000 / 142.000<br />
* disponibile in versione Classe I, scuolabus,<br />
linea<br />
** disponibile in versione Classe I low<br />
entry, scuolabus, linea<br />
*** 45 / 50 su scuolabus<br />
Wing<br />
Lunghezza mm 7.700<br />
Posti n. 28 / 24 / 21*<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo € 148.000/145.000/158.000<br />
* versione Turismo Th, con sollevatore<br />
su porta d’emergenza posteriore<br />
Mago2<br />
Lunghezza mm 8.800<br />
Posti n. 30 / 32 / 34*<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 220<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo € 180.000/182.000/178.000<br />
* versione Cabrio<br />
Next L8/L9/10<br />
Lunghezza mm 8.700/9.400/10.000<br />
Posti n. 30/34 ; 38*; 42<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 220 - Mb / 238<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo € 190.000/192.000; 210.000<br />
* 36 con sollevatore (predisposto montaggio<br />
su porta emergenza centrale)<br />
ISUZU<br />
Novo Ultra<br />
Lunghezza mm 7.305<br />
Posti n. 29* / 33**<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />
Trasmissione<br />
automatica<br />
Prezzo euro Classe II: 108.000<br />
Classe III: 115.000<br />
scuolabus***: 88.000<br />
* versione Classe III<br />
** versione ClasseII<br />
*** modello Novo Scuolabus, 45 posti<br />
Turquoise scuolabus<br />
Lunghezza mm 7.720<br />
Posti n. 50<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />
Trasmissione<br />
automatica<br />
Prezzo euro 98.000<br />
Novo Citi*<br />
Lunghezza mm 7.502<br />
Posti n. 54<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />
Trasmissione<br />
automatica<br />
Prezzo euro 110.000<br />
* Classe I<br />
MERCEDES<br />
Sprinter City 45 - 75<br />
Lunghezza mm 7.400 / 8.500<br />
Posti n. 28 / 38<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 651 / 140 - 160<br />
Trasmissione aut. 7G-Tronic Plus<br />
Prezzo euro 190.000 / 270.000<br />
Sprinter Basic 45 - Mobility<br />
45 - Transfer 45<br />
Lunghezza mm 7.400<br />
Posti n. - / 18 / 22<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 651 / 140<br />
Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />
Prezzo € 115.000/170.000/160.000<br />
Sprinter Travel 75<br />
Lunghezza mm 8.500<br />
Posti n. 21<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 651 / 160<br />
Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />
Prezzo euro 240.000<br />
TEMSA<br />
Prestij Sx<br />
Classe. III - Cl. II - Scuolabus<br />
Lunghezza mm 7.168<br />
Posti n. 29 / 35 / 45<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 150<br />
Trasmissione<br />
manuale<br />
Prezzo € 112.000 / 205.000 / 90.000<br />
Motore elettrico<br />
TECNOBUS<br />
Gulliver<br />
Lunghezza mm 5.320<br />
Posti n. 24 / 25 / 31<br />
Motore/kW Amre / 32.3<br />
Batterie FZSoNick ; Ni/NaCI<br />
Capacità max kWh 2 x 71,2<br />
Prezzo € 290.000/330.000<br />
AYATS<br />
Horizon intercity<br />
Lunghezza mm 13.350 / 14.350<br />
Posti n. 96 / 106<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore<br />
Mercedes<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 532.000 / 540.000<br />
IRIZAR<br />
i4 su telaio Scania<br />
Lunghezza mm 10.700* / 11.480**<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 320<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 266.500 / 269.100<br />
* disponibile in versione L<br />
** disponibile in versione H, M ed L<br />
Lunghezza mm 12.200*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 320 / 410<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 270.400 / 274.300<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
Lunghezza mm 12.920*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 320 / 410<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 276.900 / 280.800<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
Lunghezza mm 13.640 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 410<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 309.400<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
i4 integrale<br />
Lunghezza mm 10.700*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 273.000<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 12.200*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 278.200 / 282.100<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 12.920*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 284.700 / 289.900<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 13.640 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 328.900 / 332.800<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 14.980 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 339.300 / 343.200<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
i3 integrale<br />
Lunghezza mm 10.800 / 12.050<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 296.400 / 306.800*<br />
* 302.900 € per i3 12.05 con 341 cv<br />
Lunghezza mm 12.750<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 312.000 / 315.900<br />
Lunghezza mm 14.980 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 365.300 / 370.500<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
IVECO BUS<br />
Crossway<br />
Lungh. mm 10,8 / 12 / 13<br />
Posti n. 47 / 55 /59<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 360<br />
Trasm. man. / aut. / aut. 4 o 6 marce<br />
Prezzo € 260.700/266.600/277.300<br />
MAN<br />
Lion’s Intercity<br />
Lungh. mm 12 / 13<br />
Posti n. 70 / 74<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Man / 290<br />
Trasm. man. / aut. / a 4 o 6 marce<br />
Prezzo euro 345.000 / 373.000<br />
Lion’s City LE / U<br />
Lungh. mm 12 / 12<br />
Posti n. 83<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Man 290 / 320<br />
Trasmissione aut. / a 4 o 6 marce<br />
Prezzo euro 355.000 / 397.000<br />
44<br />
45
Linea<br />
Linea<br />
Linea<br />
Turismo<br />
MERCEDES<br />
Intouro - Intouro M - Intouro L<br />
Lungh. mm 12.100 / 12.600 / 13.300<br />
Posti n. 51 / 55 / 59<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 936 / 295<br />
Trasm. manuale Go 190<br />
Prezzo € 308.750/321.750/338.000<br />
Sollevatore Prm a 31.500 euro<br />
Citaro Ü - LE Ü - LE MÜ*<br />
Lungh. mm 12.100 / 12.200 / 13.200<br />
Posti n. 82 / 84 / 88**<br />
Motorizzazione<br />
Diesel***<br />
Motore/cv Om 936 / 295<br />
Trasmissione aut. Voith Diwa.6<br />
Prezzo € 422.500/419.250/448.500<br />
* in versione 2 o 3 porte<br />
** 83 su versione 3 porte (da 461.500 €)<br />
*** modulo mild hybrid a 24.800 euro<br />
Citaro GÜ<br />
Lungh. mm 18.100<br />
Posti n. 127<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 470 / 355<br />
Trasmissione aut. Voith Diwa.6<br />
Prezzo € 598.000<br />
Tutti i Citaro Classe II prevedono rampa<br />
Prm a 2.500 euro<br />
SCANIA<br />
Interlink Ld<br />
Lunghezza mm<br />
10.890 / 12.190 / 12.790 / 13.990*<br />
Posti seduti n. 45 / 53 / 57 / 63<br />
Motorizzazione<br />
Diesel**<br />
Motore/cv Scania Dc09 / 320***<br />
Trasmissione<br />
aut. / Zf Ecolife<br />
Prezzo euro<br />
327.611/338.428/344.867/379.637<br />
* tre assi<br />
** anche Cng su versione da 12.190 mm.<br />
Prezzo 422.907€<br />
*** opzionale motore Scania Dc09 da<br />
360 cavalli<br />
Interlink Md<br />
Lunghezza. mm<br />
10.890 / 12.190 / 12.790 / 13.990*<br />
Posti seduti n. 45 / 53 / 57 / 63<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania Dc09 / 360**<br />
Trasmissione<br />
aut. / Zf Ecolife<br />
Prezzo €<br />
343.580/357.488/366.244/402.096<br />
* tre assi<br />
** opzionale motore Dc13 da 410 cavalli<br />
sul 13.990 mm<br />
SETRA<br />
415 - 416 - 418 Le Business<br />
Lungh. mm 12.300 / 13.000 / 14.600*<br />
Posti seduti n. 49 / 53 / 61<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 936 / 295<br />
Trasmissione manuale Go 190<br />
Prezzo € 370.500/384.750/432.250<br />
* tre assi<br />
Rampa Prm 2.500 euro<br />
SOLARIS<br />
Interurbino<br />
Lunghezza mm 12<br />
Posti n. Fino a 65<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx-11/ 341<br />
Trasmissione Zf Ecolife - Voith Diwa<br />
Prezzo euro 401.000<br />
TEMSA<br />
Ld* 12 - 13<br />
Lunghezza mm 12.365 / 13.080<br />
Posti n. 55 / 59<br />
Motore/cv Daf Mx-11 / 367<br />
Trasmissione Zf aut. - manuale<br />
Prezzo euro 326.000 / 342.000<br />
Omologabile anche in Classe III<br />
* versione Sb Plus con motore Fpt da<br />
320 cavalli e cambio automatico Allison<br />
T350R o meccanico Zf. Prezzi: 308.000<br />
per il 12 metri, 326.000 per il 13<br />
Md9* - Md9 Le**<br />
Lunghezza mm 9.480 / 9.536<br />
Posti n. 39 / 36<br />
Motore/cv Fpt N67 / 320***<br />
Trasm.<br />
man. Zf - aut. Allison<br />
Prezzo euro 233.000 / 226.000<br />
* omologabile anche in Classe III<br />
** omologabile anche in Classe I<br />
*** Cummins Isb 6.7 250 cv per Md9 Le<br />
Md7 Plus<br />
Lunghezza mm 7.745<br />
Posti n. 33<br />
Motore/cv Fpt / 186<br />
Trasm.<br />
man. Zf - aut. Allison<br />
Prezzo euro 205.000<br />
Omologabile anche in Classe III<br />
Prestij SxMd7 Plus<br />
Lunghezza mm 7.168<br />
Posti n. 35*<br />
Motore/cv Fpt / 150<br />
Trasm.<br />
man. M038S5<br />
Prezzo euro 178.000**<br />
Omologabile anche in Classe III e scuolabus<br />
*29 in Classe III e 45 nella versione<br />
scuolabus<br />
***185.000 per il Classe III e 147.000 per<br />
lo scuolabus<br />
VOLVO<br />
8908R<br />
Lunghezza mm 12.300 / 13.200<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 320 / 350<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift*<br />
Prezzo euro 309.000 / 329.000<br />
* con cambio Zf 6AP1400B a 315.000 /<br />
335.000 €<br />
Lungh. mm 14.000 / 14.900 (6x2)<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 350<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 339.000 / 357.000<br />
8908Rle<br />
Lungh. mm 10.800* / 12.000 / 13.000<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 320 / 350<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift**<br />
Prezzo € 289.000/299.000/319.000<br />
* anche con motore 280 cv e cambio Zf<br />
a 285.000 €<br />
** con cambio Zf 6AP1400B a<br />
295.000/305.000/325.000 €<br />
Lungh. mm 13.700 / 14.700 (6x2)<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 350<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo € 335.000 / 345.000<br />
VDL<br />
Futura Fmd2<br />
Lungh. mm 12.900 / 13.500 / 14.800*<br />
Posti n. 57 / 61 / 67<br />
Motore/cv Daf 370 / 370 / 410<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 317.000/327.000/350.000<br />
* tre assi<br />
Il Futura Fmd2 da 14,8 metri è disponibile<br />
anche con pedana disabili e cambio<br />
automatico<br />
Futura Fdd2<br />
Lungh. mm 13.100 / 14.100 (6x2)<br />
Posti n. 79 / 91<br />
Motore/cv Daf / 530<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 645.000 / 655.000<br />
Disponibile anche con rampa disabili e<br />
cambio automatico<br />
IVECO BUS<br />
EVADYS<br />
Lunghezza mm 12.000<br />
Posti n. 49*/53**<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore marca/cv Fpt Cursor 9/400<br />
Trasmissione mec./auto/automatiz.<br />
Prezzo euro 312.900/302.200<br />
*Porta doppia con rampa. **Porta singola<br />
con rampa<br />
IRIZAR<br />
i8 su telaio Scania<br />
Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />
Posti n. 50 / 55<br />
Motore/cv Scania 450 / 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 368.750 / 416.250<br />
Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Scania 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 422.500 / 431.250<br />
i8 integrale<br />
Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />
Posti n. 51 / 55<br />
Motore/cv Daf Mx11/13 449 / 482<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 371.250 / 413.750<br />
Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Daf Mx13 530<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 426.360 / 435.000**<br />
* disponibile anche i8 Integral 14.38 con<br />
Daf 482 cv a 421.250 €<br />
i6 su telaio Scania<br />
Lunghezza mm 10.800/12.350<br />
Posti n. 47 / 55*<br />
Motore/cv Scania 410**<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 303.750 / 306.250*<br />
*50 con pedana<br />
**disponibile anche i6 10,80 con Scania<br />
410 cv a 312.500 €<br />
Lunghezza mm 12.370<br />
Posti n. 53<br />
Motore/cv Scania 450*<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 342.500<br />
Lunghezza mm<br />
13.350 (6x2)<br />
Posti n. 55<br />
Motore/cv Scania 410<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 312.500 / 321.200*<br />
* disponibile anche i6 13.35 con motore<br />
450 cv a 330.330 €<br />
Lunghezza mm<br />
13.370 (6x2)<br />
Posti n. 59<br />
Motore/cv Scania 450 / 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 383.750 / 390.000<br />
Lungh. mm 14.350/14.370 (6x2)<br />
Posti n. 63 / 63<br />
Motore/cv Scania 450 / 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 362.500 / 393.750<br />
Lunghezza mm<br />
15.370 (6x2)<br />
Posti n. 69<br />
Motore/cv Scania 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 401.250<br />
i6 integrale<br />
Lunghezza mm 10.800<br />
Posti n. 47<br />
Motore/cv Daf Mx11 408<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 307.500 / 316.250<br />
46<br />
45 47
Turismo<br />
Turismo<br />
Lunghezza mm 12.350 / 12.370<br />
Posti n. 55* / 53<br />
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 315.750 / 347.500<br />
* 53 con pedana<br />
Lunghezza mm 13.350<br />
Posti n. 59*<br />
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 322.500** / 333.750<br />
* 52 con pedana<br />
** anche versione a 328.750 €, sempre<br />
408 cv<br />
Lunghezza mm<br />
13.370 (6x2)<br />
Posti n. 59<br />
Motore/cv Daf Mx13 482<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 388.750<br />
Lungh. mm 14.350 / 14.370 (6x2)<br />
Posti n. 63<br />
Motore/cv Daf Mx13 482 / 530<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 371.250* / 413.750<br />
* anche versione a 396.250 €, sempre<br />
482 cv<br />
Lunghezza mm<br />
15.370 (6x2)<br />
Posti n. 69<br />
Motore/cv Daf Mx13 530<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 410.000<br />
i6S su telaio Scania<br />
Lunghezza mm 12.350<br />
Posti n. 55*<br />
Motore/cv Scania 410 / 450<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 315.000 / 323.750<br />
*50 con pedana<br />
Lunghezza mm<br />
15.350 (6x2)<br />
Posti n. 71<br />
Motore/cv Scania 450<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 370.000<br />
i6S integrale<br />
Lunghezza mm 12.350<br />
Posti n. 55*<br />
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 321.250 / 326.250<br />
* 53 con pedana<br />
Lunghezza mm<br />
15.350 (6x2)<br />
Posti n. 71<br />
Motore/cv Daf Mx11 482<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 378.750<br />
MAN<br />
Lion’s Coach<br />
Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />
Posti n. 55 / 57<br />
Motore/cv Man / 420<br />
Trasm. mec. / automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 392.000 / 416.000<br />
Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Man / 460<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 432.000 / 440.000<br />
MERCEDES<br />
Tourismo Rhd - M/2 Rhd<br />
Lunghezza mm 12.300 / 13.100<br />
Posti n. 51 / 55<br />
Motore/cv Om 470 / 422<br />
Trasm. mecc. Go 210 / rob. Go 250<br />
Prezzo euro 488.500 / 512.300<br />
Tourismo M/3 Rhd - L<br />
Lungh. mm 14.100 / 15.100 (6x2)<br />
Posti n. 55 / 59<br />
Motore/cv Om 470 / 422<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo euro 530.100 / 546.000<br />
Su tutti i Tourismo, sollevatore Prm a<br />
29.700 €. Toilette a 11.800 €<br />
NEOPLAN<br />
Tourliner<br />
Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />
Posti n. 55 / 57<br />
Motore/cv Man / 460<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 424.000 / 448.000<br />
Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Man / 460<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 464.000 / 472.000<br />
Cityliner<br />
Lungh. mm 12.240/12.990*/13.990*<br />
Posti n. 55 / 59 / 65<br />
Motore/cv Man 460 / 500 / 500<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo € 480.000/512.000/520.000<br />
* tre assi<br />
Skyliner<br />
Lunghezza mm<br />
14.000 (6x2)<br />
Posti n. 85<br />
Motore/cv Man / 500<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 720.000<br />
SCANIA<br />
Touring Hd<br />
Lunghezza mm 12.090<br />
Posti n. 55<br />
Motore/cv Scania Dc13 / 410*<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 326.667<br />
* opzionale motore Scania Dc13 450 cv<br />
Lunghezza mm<br />
12.070 (6x2)<br />
Posti n. 63<br />
Motore/cv Scania Dc13 / 450<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 375.000<br />
SETRA<br />
S 511 Hd - S 515 Hd<br />
Lunghezza mm 10.500 / 12.300<br />
Posti n. 43 / 51<br />
Motore/cv Om 470 / 388 - 422<br />
Trasmissione<br />
mecc. Go-210<br />
Prezzo euro 452.000 / 500.600<br />
S 516 Hd/2 - Hd/3* - Hdh*<br />
Lungh. mm 13.100/13.100/13.300<br />
Posti n. 55<br />
Motore/cv Om 470 / 422 - 422- 470<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo € 521.600/548.600/608.900<br />
* tre assi<br />
S 517 Hd - Hdh<br />
Lungh. mm 13.900 / 14.200 (6x2)<br />
Posti n. 59<br />
Motore/cv Om 470 / 422 - 470<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo € 556.300 / 625.700<br />
S 531 Dt<br />
Lungh. mm<br />
14.000 (6x2)<br />
Posti n. 83<br />
Motore/cv Om 471 / 510<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo euro 736.800<br />
Su tutti i Setra (esclusi S 511 Hd, S 531<br />
Dt e gli Hdh) sollevatore Prm a 26.500 €.<br />
Su tutti i Setra (esclusi S 531 Dt e gli<br />
Hdh), toilette a 11.300 euro.<br />
TEMSA<br />
Hd 12 - 13<br />
Lungh. mm 12.276 / 13.076<br />
Posti n. 55 / 59<br />
Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />
Trasmissione Zf Astronic - man.<br />
Prezzo € 296.000 / 325.000<br />
Maraton 12 - 13<br />
Lungh. mm 12.365 / 13.080<br />
Posti n. 53 / 57<br />
Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />
Trasmissione<br />
Zf - man.<br />
Prezzo € 337.000 / 344.000<br />
VAN HOOL<br />
Ex11* - Ex15**<br />
Lunghezza mm 10.700 / 12.480<br />
Posti n. 39 / 51<br />
Motore/cv Daf Mx11 / 341 - 408<br />
Trasm. Daimler Go / Zf Traxon<br />
Prezzo €<br />
Ex11L 230.000<br />
Ex11H 252.500<br />
Ex15L 231.000<br />
Ex15M 252.500<br />
Ex15H 255.000<br />
* disponibile in versione L ed H<br />
** disponibile in versione L, M ed H<br />
Ex16* - Ex17H<br />
Lungh. mm 13.260** / 14.220***<br />
Posti n. 63 / 65<br />
Motore/cv Daf Mx11-13 / 341 - 483<br />
Trasm.<br />
Prezzo €<br />
Daimler Go / Zf Traxon<br />
Ex16L 232.000<br />
Ex16M 255.000<br />
Ex16H 279.500<br />
Ex17H 284.500<br />
* disponibile in versione L, M ed H<br />
** Ex16H lungo 13.385 su tre assi (59<br />
posti)<br />
*** tre assi<br />
Astron Tx16 - Tx17 (6x2)<br />
Lunghezza mm 13.200 / 14.040<br />
Posti n. 55 / 59<br />
Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 353.200 / 359.000<br />
Astronef Tx15-Tx16-Tx17 (6x2)<br />
Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040<br />
Posti n. 51 / 55 / 59<br />
Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 351.000/356.800/362.400<br />
48<br />
49
Altano Tx17-Tx18-Tx19 (6x2)<br />
Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040<br />
Posti n. 59 / 63 / 67<br />
Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 376.000/382.300/388.500<br />
Altano Tdx20-Tdx21 (6x2)<br />
Lungh. mm 13.560 / 14.590<br />
Posti n. 63 / 67<br />
Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 394.100 / 401.800<br />
Astromega Tdx25-Tdx27 (6x2)<br />
Lungh. mm 13.150 / 14.105<br />
Posti n. 81 / 89<br />
Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 440.000 / 451.700<br />
VDL<br />
Futura Fmd2<br />
Lungh. mm 12.875 / 13.475 / 14.845*<br />
Posti n. 57 / 61 / 67<br />
Motore/cv Daf 370 / 370 / 410<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 349.000 / 360.000 / 352.000<br />
* tre assi<br />
Il Futura Fmd2 da 14,8 metri è disponibile<br />
anche con pedana disabili e cambio<br />
automatico<br />
Futura Fhd2<br />
Lunghezza mm<br />
10.605 / 12.195* / 12.875* / 13.475<br />
Posti n. 43 / 53 / 57 / 61<br />
Motore/cv Daf 370 / 410 / 410 / 410<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo €<br />
352.000 / 374.000 / 380.000 / 386.000<br />
* disponibili anche con pedana disabili.<br />
Da 1 a 6 posti per carrozzine a bordo<br />
Lunghezza mm 13.945 / 14.845 (6x2)<br />
Posti n. 63 / 67<br />
Motore/cv Daf / 450<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 418.000 / 429.000<br />
Disponibili anche con pedana disabili e<br />
cambio automatico<br />
50<br />
Turismo<br />
Futura Fdd2<br />
Lunghezza mm 13.085 / 14.145 (6x2)<br />
Posti n. 79 / 91<br />
Motore/cv Daf / 530<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 710.000 / 721.000<br />
Disponibile anche con rampa disabili e<br />
cambio automatico<br />
VOLVO<br />
9700<br />
Lunghezza mm 12.400 / 13.100<br />
Posti n. 55 / 57<br />
Motore/cv Volvo D13K 430 / 420<br />
Trasmissione<br />
-Volvo I-Shift<br />
Prezzo euro 368.000 / 377.000<br />
Lungh. mm 13.100/13.900/15.000 (6x2)<br />
Posti n. 59 / 63 / 65<br />
Motore/cv Volvo D13K 460<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift<br />
Prezzo € 390.000 / 398.000 / 407.000<br />
9900<br />
Lunghezza mm 12.400<br />
Posti n. 53<br />
Motore/cv Volvo D13K 460<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift<br />
Prezzo euro 382.000<br />
Lungh. mm 13.100 / 13.900 (6X2)<br />
Posti n. 57 / 61<br />
Motore/cv Volvo D13K 460<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift<br />
Prezzo euro 402.000 / 415.000<br />
periodico di cultura,<br />
economia e tecnica<br />
fondato nel 1991<br />
Direttore responsabile<br />
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Coordinatore redazionale<br />
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In redazione<br />
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Fabrizio Dalle Nogare,<br />
Stefano Eliseo, Fabio Franchini,<br />
Cristina Scuteri, Luca Vitali<br />
Hanno collaborato<br />
Bruno Boni, Mario Bassoli, Dante<br />
Ferrari, Claudio Frutti, Ivan Poli,<br />
Ugo Righi, Fabio Terni<br />
Informazioni sulle gare pubbliche<br />
fornite dalla Roga Italia<br />
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Gestione editoriale<br />
Fabio Zammaretti<br />
VADO E TORNO<br />
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