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skilled 2-24 Inclusione

L’edizione autunnale di «skilled» tratta la questione dell’inclusione nella formazione professionale svizzera. Un numero dedicato alle disuguaglianze e alle barriere, nonché ai modi di superarle per una più ampia equità delle possibilità.

L’edizione autunnale di «skilled» tratta la questione dell’inclusione nella formazione professionale svizzera. Un numero dedicato alle disuguaglianze e alle barriere, nonché ai modi di superarle per una più ampia equità delle possibilità.

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<strong>skilled</strong> 2/<strong>24</strong><br />

<strong>Inclusione</strong><br />

Le pari opportunità come esigenza sociopolitica<br />

<strong>Inclusione</strong>:<br />

un ideale mancato?<br />

<strong>Inclusione</strong> è partecipazione di tutti gli individui alla società, alla formazione e al lavoro.<br />

Questa definizione vale per ogni singola persona, indipendentemente dalle esigenze<br />

di formazione, dall’eventuale disabilità, dal sesso o dall’estrazione sociale e dalle origini<br />

culturali. Pensare a una formazione professionale inclusiva vuol dire individuarne<br />

le diseguaglianze e contrastarle, affinché ciascun individuo possa accedervi senza<br />

discriminazioni di sorta. Come stanno le cose in Svizzera?<br />

Di Barbara Duc e Marlise Kammermann<br />

←<br />

Pari opportunità, partecipazione e inclusione sono alcuni<br />

degli obiettivi che si è data l’Organizzazione delle Nazioni<br />

Unite (ONU) nel 2015 attraverso l’Agenda 2030 per<br />

lo Sviluppo Sostenibile. Con l’obiettivo 4 del programma<br />

d’azione, l’ONU intende garantire a tutte le persone entro<br />

il 2030 un’educazione di qualità, equa e inclusiva, nonché<br />

opportunità di apprendimento permanente. Ciò comprende<br />

un accesso equo all’istruzione a qualsiasi livello –<br />

un concetto ripreso anche dagli obiettivi del programma<br />

«Formazione professionale 2030» in Svizzera.<br />

L’allegato statistico al Rapporto intermedio sull’attuazione<br />

della Strategia per lo sviluppo sostenibile 2030 in<br />

Svizzera, relativo al 20<strong>24</strong>, evidenzia tuttavia la distanza<br />

che ci separa dagli obiettivi auspicati, in quanto l’accesso<br />

all’istruzione e al mercato del lavoro continua a dipendere<br />

dal sesso, dall’origine, dalla disabilità o dallo status sociale.<br />

A ciò si aggiunge il fatto che un quarto della popolazione<br />

si sente discriminata in virtù di questi fattori, ma<br />

anche a causa dell’età, della lingua, dello stile di vita, dell’orientamento<br />

sessuale, dell’identità di genere o delle proprie<br />

idee in materia di religione, filosofia o politica.<br />

Fotografia di Claudio Zingarello, Scuola specializzata superiore in<br />

fotografia, Scuola di arte applicata di Berna e Bienne<br />

Misure per promuovere le pari opportunità<br />

Data l’importanza del sistema della formazione professionale<br />

– non solo nella fase successiva alla scuola dell’obbligo<br />

ma anche nel processo di transizione scuola-lavoro –<br />

analizzarlo nell’ottica dell’inclusione può rivelarsi senz’altro<br />

interessante. Terminata la scuola dell’obbligo, la<br />

maggior parte delle persone giovani (63 per cento) opta<br />

per la formazione professionale, con differenze più o meno<br />

marcate in base alle caratteristiche individuali e sociali,<br />

come il ciclo di studio seguito al livello secondario I, il<br />

sesso, l’origine sociale, la nazionalità e lo statuto migratorio,<br />

oltre alla regione linguistica e al comune di residenza.<br />

Per alcune categorie di persone giovani l’accesso alla<br />

formazione postobbligatoria certificante, il successo della<br />

formazione e l’inserimento stabile nel mondo del lavoro<br />

nascondono diverse incognite: le più vulnerabili sono<br />

quelle di origini modeste, con un bagaglio migratorio o<br />

una disabilità fisica, mentale o psichica.<br />

Negli ultimi vent’anni, durante i quali la Confederazione<br />

si è adoperata per far salire dal 90 al 95 per cento il numero<br />

delle persone diplomate del livello secondario II, sono<br />

state attuate molteplici misure per favorire l’inclusione<br />

nel sistema della formazione professionale di questi diversi<br />

gruppi. Ne sono un esempio le formazioni transitorie,<br />

il nuovo ciclo di studio di due anni per la formazione di<br />

chi si appresta a iniziare un apprendistato, propedeutico<br />

all’ottenimento di un certificato federale di formazione<br />

pratica (CFP), il sostegno individuale specializzato (SIS), il<br />

pretirocinio d’integrazione (PTI) per persone rifugiate, le<br />

misure di compensazione degli svantaggi ecc.<br />

Sono inoltre state proposte formazioni non regolamentate<br />

dalla legge federale sulla formazione professionale.<br />

La Formazione pratica svizzera (FPra), per esempio, regolamentata<br />

da INSOS Svizzera – associazione nazionale<br />

di categoria delle istituzioni per persone con disabilità –<br />

è rivolta principalmente alle persone che beneficiano di<br />

una misura di formazione professionale dell’assicurazione<br />

per l’invalidità (AI).<br />

Persistono le diseguaglianze nell’accesso alla<br />

formazione professionale<br />

Malgrado gli sforzi illustrati, gli ultimi dati dell’Ufficio federale<br />

di statistica (UST) sul processo di transizione e sui<br />

percorsi di formazione rivelano che le categorie di persone<br />

giovani citate rischiano più di altre di avere difficoltà<br />

tali da metterne in discussione la transizione dalla scuola<br />

al mondo del lavoro. Uno scenario che si articola su<br />

più livelli: accesso differito, o mancato accesso, a una<br />

<strong>Inclusione</strong> o integrazione?<br />

L’inclusione descrive un sistema sociale, scolastico o un altro sistema<br />

contraddistinto dalla diversità, dalle differenze e dall’uguaglianza dei propri<br />

membri. Tale concetto sta alla base dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo<br />

Sostenibile dell’ONU.<br />

Integrazione significa inserimento delle persone in un dato sistema sociale,<br />

scolastico o altro sistema, il che presuppone persone già integrate in<br />

quest’ultimo e altre che ne sono escluse.<br />

In Svizzera, spesso, questi due termini vengono utilizzati come sinonimi.<br />

Manca tuttavia un dibattito critico sulla diversa concezione di società che<br />

scaturisce da questi due termini. Ciò riguarda in modo particolare la<br />

formazione professionale.<br />

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