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skilled 2-24 Inclusione

L’edizione autunnale di «skilled» tratta la questione dell’inclusione nella formazione professionale svizzera. Un numero dedicato alle disuguaglianze e alle barriere, nonché ai modi di superarle per una più ampia equità delle possibilità.

L’edizione autunnale di «skilled» tratta la questione dell’inclusione nella formazione professionale svizzera. Un numero dedicato alle disuguaglianze e alle barriere, nonché ai modi di superarle per una più ampia equità delle possibilità.

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<strong>skilled</strong> 2/<strong>24</strong> <strong>Inclusione</strong> <strong>skilled</strong> 2/<strong>24</strong> <strong>Inclusione</strong><br />

↑<br />

Fotografia di Claudio Zingarello, Scuola specializzata superiore in fotografia,<br />

Scuola di arte applicata di Berna e Bienne<br />

formazione di livello secondario II, scioglimento del contratto<br />

di tirocinio (SCT) o uscita dal sistema di formazione<br />

senza qualificazione certificata.<br />

Per quanto concerne il primo grado della transizione,<br />

da un lato l’accesso a una formazione di livello secondario<br />

II all’uscita dalla scuola dell’obbligo è differito da uno<br />

a tre anni per il 18,5 per cento delle persone giovani.<br />

Dall’altro, tre anni dopo la conclusione della scuola dell’obbligo<br />

il 3,5 per cento di queste non ha ancora avuto accesso<br />

a una formazione certificante.<br />

Le persone giovani i cui genitori hanno frequentato<br />

soltanto la scuola dell’obbligo e quelle straniere nate all’estero<br />

nonché quelle che escono da un programma d’insegnamento<br />

speciale di livello secondario I rappresentano<br />

i tre gruppi che rischiano più di altri una transizione differita<br />

e perfino di restare fuori dal sistema. Queste sono<br />

inoltre le persone che ritroviamo segnatamente nel ciclo<br />

di studio propedeutico a un certificato di formazione pratica<br />

(CFP), con accesso differito per quasi metà di coloro<br />

che intraprendono questo percorso (48,5 per cento).<br />

Le tre categorie indicate hanno più probabilità di seguire<br />

formazioni transitorie che consentano alla maggior<br />

parte (86 per cento) di accedere a una formazione certificante.<br />

Il restante 14 per cento consiste in persone giovani<br />

che non intraprendono alcuna formazione di livello secondario<br />

II, che hanno avuto accesso a una FPra o a un<br />

avviamento professionale AI o che, tre anni dopo la scuola<br />

dell’obbligo, sono ancora nella formazione transitoria.<br />

Nella maggior parte dei casi, il passaggio nella formazione<br />

transitoria ha quindi assicurato l’accesso, benché differito,<br />

a una formazione certificante di livello secondario<br />

II. Tuttavia, per determinati gruppi di persone giovani, in<br />

particolare coloro che hanno seguito un programma d’insegnamento<br />

speciale, tale passaggio non è sufficiente.<br />

Diseguaglianze e mercato dei posti di tirocinio<br />

Una delle difficoltà che si incontrano nel passaggio dalla<br />

scuola dell’obbligo alla formazione professionale è trovare<br />

un posto di tirocinio. Le logiche di reclutamento del mercato<br />

dei posti di tirocinio e quelle del mercato del lavoro presentano<br />

un’evidente analogia: chi si candida all’apprendistato<br />

deve affrontare concorrenza, discriminazione e diseguaglianze<br />

sociali proprio come se si trattasse di un impiego.<br />

Una delle difficoltà che si incontrano nel<br />

passaggio dalla scuola dell’obbligo<br />

alla formazione professionale è trovare<br />

un posto di tirocinio.<br />

L’inserimento nel mercato dei posti di tirocinio da parte<br />

delle persone giovani di origine straniera potrebbe dunque<br />

rivelarsi complesso. Come evidenziato da Christian<br />

Imdorf, sociologo dell’educazione, oltre alle discriminazioni<br />

subite, le persone migranti di prima generazione,<br />

in particolare, risentono della scarsa conoscenza del sistema<br />

di formazione svizzero e dell’adesione solitamente<br />

sporadica alle reti informali, spesso utilizzate dalle<br />

aziende per trovare una persona in formazione.<br />

Esiste poi un’altra categoria di persone giovani che è<br />

vittima delle diseguaglianze, ma della quale non abbiamo<br />

ancora parlato: quella delle donne. Stante la divisione del<br />

lavoro in base al sesso e la segregazione orizzontale – concentrazione<br />

o sovrarappresentanza delle donne in determinate<br />

professioni – nelle quali è strutturato il mercato<br />

del lavoro, le giovani donne, diversamente dagli uomini,<br />

devono fare i conti con una scelta limitata di professioni,<br />

che genera un fenomeno di sovraselezione nel mercato<br />

dei posti di tirocinio. A questo si aggiungono le discriminazioni<br />

di genere, soprattutto quando le donne si rivolgono<br />

ai settori tradizionalmente occupati da uomini.<br />

Possono inoltre verificarsi discriminazioni indirette, a<br />

causa del peso sempre maggiore delle competenze trasversali<br />

nell’ambito dei criteri di selezione. Queste ultime sono<br />

considerate attributi personali, al pari delle competenze<br />

trasversali e di un certo «saper essere», in quanto fanno<br />

riferimento alla socializzazione primaria nonché a<br />

disposizioni di carattere sociale e culturale. Di fatto, escludono<br />

coloro che non le possiedono e che pertanto non soddisfano<br />

le norme del mercato del lavoro, specialmente le<br />

persone giovani di origine sociale modesta, le persone con<br />

un bagaglio migratorio e talvolta le giovani donne.<br />

Le diseguaglianze persistono e mettono in<br />

discussione l’inclusione di tutte le persone nel<br />

sistema della formazione professionale.<br />

<strong>Inclusione</strong> sostenibile messa in discussione<br />

<strong>Inclusione</strong> vuol dire anche permanenza nella formazione<br />

e successo della medesima. La condizione di vulnerabilità<br />

che accompagna le persone giovani i cui genitori hanno<br />

frequentato soltanto la scuola dell’obbligo, le persone<br />

straniere nate all’estero e quelle che escono da un programma<br />

d’insegnamento speciale di livello secondario I si concretizza<br />

nel rischio di non portare a termine la formazione<br />

e/o di non ottenere il certificato, come dimostra il monitoraggio<br />

dell’UST a cinque o sei anni dall’accesso alla<br />

formazione professionale. Le persone straniere nate all’estero<br />

sono d’altronde maggiormente soggette allo scioglimento<br />

del contratto di tirocinio, oltre alla mancata ripresa<br />

della formazione nei tre anni successivi a tale evento.<br />

Un cantiere aperto<br />

L’accesso alla formazione professionale, l’inserimento<br />

nel mercato dei posti di tirocinio e l’esito della formazione<br />

lo attestano: le diseguaglianze persistono e mettono<br />

in discussione l’inclusione di tutte le persone nel sistema<br />

della formazione professionale.<br />

È pertanto auspicabile adottare misure di sostegno, integrandole<br />

con campagne di sensibilizzazione a favore di<br />

una società inclusiva. Lo scopo è armonizzare selettività ed<br />

esigenze del sistema di formazione, in parte basato sull’inserimento<br />

delle persone in formazione in realtà aziendali<br />

caratterizzate dalla necessità di essere redditizie.<br />

Per un migliore accompagnamento, occorre altresì<br />

studiare l’inclusione di altri gruppi, come le persone rifugiate,<br />

le comunità LGBTIAQ+ nonché le persone in formazione<br />

di talento.<br />

In questo numero di «<strong>skilled</strong>» sono disponibili diversi<br />

esempi che mostrano delle possibili vie per promuovere<br />

l’inclusione di tutte le persone.<br />

■ Barbara Duc, senior researcher del campo di ricerca Processi<br />

d’integrazione e di esclusione, SUFFP ■ Marlise Kammermann,<br />

senior researcher del Servizio di valutazione e del campo di ricerca<br />

Identità professionale e diversità nonché senior lecturer del MSc<br />

in formazione professionale, Formazione, SUFFP<br />

Bibliografia<br />

■ Duc, B., & Lamamra, N. (2022). Recrutement des apprenti·e·s en<br />

Suisse : des critères de sélection à géométrie variable. Formation<br />

emploi, 159. https://doi.org/10.4000/formationemploi.10858<br />

■ Duc, B., & Lamamra, N. (2023). Enjeux et inégalités du système de<br />

formation professionnelle suisse dans le contexte de la transition<br />

école-travail. Éclairage à partir du phénomène des résiliations de<br />

contrat d’apprentissage. Revue suisse de pédagogie spécialisée,<br />

13 (2), pp. 16–21. https://doi.org/10.57161/r2023-02-03<br />

■ Imdorf, C. (2018). Sélection, discrimination et reproduction sociale<br />

par les entreprises formatrices. In J.-L. Berger, N. Lamamra, &<br />

L. Bonoli (dir.), Enjeux de la formation professionnelle en Suisse.<br />

Le « modèle » suisse sous la loupe, (pp. 181–198). Seismo.<br />

■ Ufficio federale di statistica (UST). (2016). La transition à la fin de<br />

l’école obligatoire. OFS. www.bfs.admin.ch/bfs/fr/home/<br />

statistiques/education-science/transitions-parcours-domaineformation/apres-ecole-obligatoire.assetdetail.1520332.html<br />

■ UST. (2023). La transition à la fin de l’école obligatoire. OFS.<br />

www.bfs.admin.ch/bfs/fr/home/statistiques/education-science/<br />

transitions-parcours-domaine-formation/apres-ecole-obligatoire.<br />

assetdetail.28085665.html<br />

■ UST. (2023). Parcours de formation dans le degré secondaire II. OFS.<br />

www.bfs.admin.ch/bfs/fr/home/statistiques/education-science/<br />

transitions-parcours-domaine-formation/secondaire-II.<br />

assetdetail.28066977.html<br />

■ UST. (2023). Résiliation du contrat d’apprentissage, réentrée, statut<br />

de certification. OFS.<br />

www.bfs.admin.ch/bfs/fr/home/statistiques/education-science/<br />

transitions-parcours-domaine-formation/secondaire-II/resiliation.<br />

assetdetail.29365479.html<br />

■ Scharnhorst, U. & Kammermann, M. (2020). Who is included in VET,<br />

who not? Education + Training, 62 (6), pp. 645–658.<br />

https://zenodo.org/records/5776102#.YbcnEseZOF4.<br />

▶ www.suffp.swiss/persone-formazione-cicli-con-basso<br />

▶ www.suffp.swiss/pti-accompagnamento-posto-di-lavoro<br />

▶ www.suffp.swiss/apprendiste-apprendisti-di-talento<br />

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↑<br />

Fotografia di Claudio Zingarello, Scuola specializzata superiore in<br />

fotografia, Scuola di arte applicata di Berna e Bienne

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