Autobus settembre 2024
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VADO E TORNO EDIZIONI<br />
www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste<br />
Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.<br />
in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />
SETTEMBRE N. 9 - <strong>2024</strong><br />
ANNO 33°- euro 5,00<br />
IN QUESTO NUMERO<br />
DENTRO L’E-PLANT DI FPT, LE<br />
STRATEGIE IRIZAR, SNODATI<br />
ELETTRICI A CONFRONTO, MAN<br />
LION’S CITY E LOW ENTRY, IL<br />
PROGETTO WAYLA<br />
Data<br />
center
Sommario<br />
<strong>Autobus</strong> n° 9 - <strong>2024</strong> - anno 33°<br />
RUBRICHE<br />
POST-IT<br />
Torino all’insegna<br />
della intermobilità<br />
4<br />
RETI & ENERGIA<br />
A Monaco di Baviera un<br />
maxi hub per la ricarica<br />
7<br />
IL PUNTO<br />
TECNO<br />
Daimler Buses si allea<br />
con ChargePoint<br />
6<br />
MAPPAMONDO<br />
Chi guida il mercato<br />
elettrico francese?<br />
8<br />
FPT<br />
A Torino vengono assemblati moduli<br />
batterie e prodotte catene cinematiche. Il<br />
nostro viaggio nello stabilimento<br />
18<br />
Periscopio<br />
La lettera di trasferimento<br />
ai lavoratori<br />
di Bologna, il tavolo<br />
al ministero, i cinesi.<br />
Non c’è pace per IIA<br />
11<br />
IBE <strong>2024</strong> a Rimini,<br />
parte il conto<br />
alla rovescia.<br />
L’industria è pronta<br />
all’appuntamento<br />
12<br />
Daimler Buses a<br />
gonfie vele, gruppo<br />
tra luci e ombre.<br />
Il primo semestre<br />
Daimler Truck<br />
13<br />
MAN<br />
Con il Gsr2 MAN ha aggiornato tutta<br />
la gamma con una nuova piattaforma<br />
elettronica e soluzioni Adas innovative<br />
24<br />
Intervista #1<br />
14<br />
LA PROSPETTIVA<br />
DI IRIZAR<br />
Mercato, e-mobility,<br />
energia. Parola a<br />
Imanol Rego, Ceo<br />
del gruppo basco<br />
Intervista #2<br />
16<br />
WAYLA: MILANO<br />
A CHIAMATA<br />
Alessandro Villa,<br />
co-founder della<br />
startup che<br />
pensa in grande<br />
ABBONATI<br />
CONFRONTO<br />
Quattro modelli elettrici da 18 metri a confronto sulle strade<br />
di Bonn: l’Ebus Test <strong>2024</strong> ha visto schierati Ebusco, MAN,<br />
Mercedes, Solaris. È stata anche occasione per un’ospitata<br />
internazionale da parte di Rampini in veste di ‘guest’<br />
32<br />
SUBITO<br />
Rubriche<br />
Listini 44<br />
PRESENTAZIONE<br />
28<br />
MAN LION’S<br />
CITY E LE<br />
Ora anche MAN<br />
ha il suo Low<br />
Entry elettrico.<br />
Il primo<br />
passo verso<br />
la fornitura<br />
di soluzioni<br />
elettriche nel<br />
Classe II<br />
IL SONDAGGIO DEL MESE<br />
Al momento di andare in stampa (4 <strong>settembre</strong>), un alone<br />
di incertezza e pessime avvisaglie circonda il futuro di<br />
IIA. La storica fabbrica di Bologna manterrà un ruolo di<br />
polo significativo nel futuro dell’azienda?<br />
Rispondi su<br />
www.vadoetorno.com<br />
Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono basate<br />
su un campione scientifico<br />
LE RISPOSTE<br />
DEL MESE SCORSO<br />
La maggioranza uscita dalle ultime<br />
elezioni europee ha visto fortemente<br />
ridimensionato il partito verde. Si va<br />
incontro a una revisione delle scadenze<br />
per l’impiego di veicoli diesel?<br />
71%<br />
sì<br />
29%<br />
no<br />
3
Post-it<br />
LA RETE STRATEGICA GTT - BIRD - WETAXI<br />
Intermobilità pubblico-sharing? Sì!<br />
UN ECOSISTEMA DI TRASPORTO INTEGRATO PER I TORINESI<br />
Qualcosa di molto interessante, tra<br />
mobilità urbana pubblica e alternative<br />
in sharing, sta avvenendo<br />
all’ombra della Mole Antonelliana. Sì,<br />
perchè Gtt (Gruppo torinese trasporti) ha<br />
deciso di unire le forze con Bird, top player<br />
mondiale nella mobilità elettrica in sharing,<br />
e con Wetaxi, startup torinese leader nel<br />
settore taxi e mobilità integrata, per rivoluzionare<br />
il modo di muoversi in città. Grazie<br />
a questa innovativa partnership, sostenuta<br />
dal Comune di Torino, infatti, nasce un<br />
nuovo sistema di trasporto integrato che<br />
offre ai torinesi soluzioni di mobilità più<br />
sostenibili, efficienti e personalizzate.<br />
Come funziona<br />
Da lunedì 26 agosto, grazie a questa unione<br />
di competenze i passeggeri<br />
Gtt possono utilizzare i servizi<br />
di Bird e Wetaxi combinando<br />
i vantaggi del trasporto<br />
pubblico tradizionale con le<br />
soluzioni più moderne e sostenibili<br />
per muoversi a Torino:<br />
raggiungere le fermate di<br />
metropolitana, autobus e tram<br />
con i monopattini elettrici e<br />
biciclette a pedalata assistita,<br />
4<br />
prenotare e pagare il taxi oppure acquistare<br />
il biglietto del treno.<br />
Allo stesso tempo, gli utenti Bird e Wetaxi<br />
avranno la possibilità di scoprire i vantaggi<br />
della rete di trasporto pubblico di Gtt per<br />
spostarsi in città e su distanze più lunghe.<br />
Per la nuova collaborazione, Gtt, Bird e<br />
Wetaxi offrono agli abbonati mensili Gtt<br />
un bonus: acquistando sull’e-commerce Gtt<br />
un abbonamento mensile (Under 26, Formula<br />
U e Formula 3), si potrà ottenere un<br />
codice promozionale di 5 euro da utilizzare<br />
direttamente sulle app Bird e Wetaxi per i<br />
loro servizi.<br />
I plus della micromobilità integrata<br />
Una sorta di win-win situation, sia per<br />
gli erogatori dei rispettivi servizi, sia<br />
per i fruitori. I vantaggi di questa esperienza<br />
di micromobilità integrata possono<br />
essere raggruppati in quattro punti:<br />
In primis, maggiore flessibilità e comodità:<br />
i cittadini potranno combinare i diversi<br />
mezzi di trasporto in base alle loro<br />
esigenze.<br />
In secundis, riduzione dell’inquinamento<br />
atmosferico e del traffico: l’utilizzo di monopattini<br />
elettrici e biciclette contribuisce a<br />
ridurre l’utilizzo dell’auto privata con minori<br />
emissioni inquinanti e traffico in città.<br />
Terzo, maggiore sicurezza: la possibilità di<br />
poter organizzare, anche in orario notturno<br />
quando la rete i trasporto pubblico è<br />
meno capillare rispetto agli orari diurni, il<br />
primo e ultimo miglio, ovvero il percorso<br />
che si compie a piedi tra la fermata del<br />
bus e la destinazione finale o<br />
viceversa.<br />
In quarto e ultimo punto, maggiore<br />
accessibilità: è un’opzione<br />
di trasporto conveniente e<br />
accessibile per tutti, anche per<br />
chi non possiede un’auto.<br />
Insomma, progetto interessante,<br />
che terremo monitorato. E<br />
al quale facciamo i nostri sinceri<br />
auguri.
DAIMLER BUSES E CHARGEPOINT<br />
Tecno<br />
L’accoppiata vincente<br />
I DATI DI MERCEDES-BENZ E SETRA NEL GESTIONALE DELLA FLOTTA DELLA SOCIETÀ U.S.A.<br />
Reti & energia<br />
MAN FORNIRÀ UN COACH ELETTRICO AL BAYERN MONACO<br />
Uno stadio (anche) per gli e-bus<br />
3O PUNTI DI RICARICA ALL’ALLIANZ ARENA PER TORPEDONI E CAMION ‘ALLA SPINA’<br />
HITACHI E<br />
Il pr<br />
LA PRIMA<br />
Daimler Buses e ChargePoint hanno firmato<br />
un accordo di collaborazione per<br />
consentire alle aziende di trasporto con<br />
flotte multimarca di utilizzare i dati dei veicoli<br />
degli autobus Mercedes-Benz e Setra senza<br />
hardware aggiuntivo e su scala più ampia nel<br />
sistema di gestione della flotta di ChargePoint.<br />
Con i servizi digitali Omniplus On, Daimler<br />
Buses offre ai propri clienti un’ampia gamma<br />
di soluzioni di connettività. Ci sono sempre<br />
state diverse opzioni per l’utilizzo dei servizi<br />
digitali: comodamente nel portale Omniplus<br />
On o integrando i dati di alta qualità dei veicoli<br />
nei sistemi di telemetria dei fornitori di<br />
servizi telematici e anche attraverso un ampio<br />
portafoglio di applicazioni dei partner.<br />
Quindici noti fornitori europei di sistemi<br />
telematici e di gestione dei depositi sono<br />
già partner e offrono ai loro clienti il portafoglio<br />
Data-as-a-Service (DaaS) per integrare<br />
i dati dei veicoli di Daimler Buses<br />
nei sistemi di gestione della flotta e ottimizzare<br />
così l’analisi e la gestione della flotta.<br />
ChargePoint si unisce ora a questo gruppo<br />
come altro importante fornitore telematico.<br />
Per i clienti ChargePoint che hanno in flotta<br />
autobus Mercedes-Benz e Setra, il nuovo accordo<br />
offre numerosi vantaggi: innanzitutto,<br />
non è più necessaria la lunga installazione di<br />
hardware aggiuntivo, perché ChargePoint può<br />
Uno dei plus è, ad esempio,<br />
che il Bus Data Center<br />
trasmette oltre 450 punti dati<br />
in tempo reale e tutti i dati<br />
diagnostici del veicolo<br />
utilizzare i dati del Bus Data Center, che è<br />
una caratteristica standard di tutti gli autobus<br />
di Daimler Buses. È sufficiente un pacchetto<br />
dati mensile di Omniplus On, acquistabile per<br />
ogni singolo autobus, e il rilascio dei dati da<br />
parte dell’azienda di trasporto. Un altro vantaggio<br />
è, ad esempio, che il Bus Data Center<br />
trasmette oltre 450 punti dati in tempo reale e<br />
tutti i dati diagnostici del veicolo.<br />
Inoltre, può ricevere comandi inviati tramite<br />
rete mobile, ad esempio per il precondizionamento<br />
dell’eCitaro, aprendo così ulteriori<br />
opzioni per il sistema di gestione della flotta.<br />
Infine, ma non per questo meno importante,<br />
i clienti di ChargePoint che utilizzano veicoli<br />
Daimler Buses beneficiano ora di un livello di<br />
sicurezza molto elevato per quanto riguarda il<br />
trasferimento dei dati. Il motivo è che Daimler<br />
Buses è il primo produttore di autobus ad aver<br />
omologato i propri veicoli in conformità alla<br />
nuova direttiva internazionale sulla cybersecurity<br />
Un Ece R155. Ciò significa che i dati sono<br />
protetti in modo permanente contro l’accesso<br />
non autorizzato con uno standard molto elevato<br />
lungo l’intero percorso di connettività dal<br />
veicolo al cloud di Daimler Buses.<br />
Squadra che vince non si cambia, anzi...<br />
si riconferma. E quella formata<br />
da MAN e Fc Bayern Monaco è vincente<br />
e rodata da anni. Tanto da lanciare un<br />
nuovo progetto, il seguente: un parco di ricarica<br />
per autobus e camion elettrici presso<br />
l’Allianz Arena, stadio del club bavarese.<br />
I punti di ricarica ad alta potenza e paradigma<br />
Megawatt charging saranno costruiti<br />
in tre fasi di espansione pianificate nel parcheggio<br />
autobus sud dell’Allianz Arena: in<br />
totale sono previsti 30 punti di ricarica,<br />
che permetteranno di ricaricare ogni giorno<br />
fino a 500 e-bus ed e-truck.<br />
I grandi stadi di calcio come l’Allianz<br />
Arena dispongono del resto di una rete e-<br />
lettrica molto potente, a causa dell’elevato<br />
fabbisogno di elettricità per i riflettori,<br />
le operazioni di catering e altre utenze,<br />
che viene utilizzata solo nei giorni delle<br />
partite del club di Bundesliga.<br />
Lo stadio si trova direttamente sul trafficato<br />
svincolo autostradale di Monaco<br />
Nord, con un proprio accesso autostradale:<br />
fino a 10.000 camion al giorno passano<br />
per questo importante snodo del traffico<br />
merci del Vecchio Continente: insomma,<br />
una posizione ideale per un grande hub<br />
di ricarica. Inoltre, l’Fc Bayern avrà biso-<br />
In totale sono previsti 30 punti<br />
di carica, che permetteranno<br />
di ricaricare ogni giorno fino a<br />
500 e-bus ed e-truck<br />
G<br />
gno di un’infrastruttura di ricarica per la<br />
enov<br />
propria flotta in futuro: MAN consegnerà<br />
sere d<br />
il primo pullman completamente elettrico<br />
Sarà<br />
alla società come autobus della squadra<br />
2025. Hitach<br />
nella stagione 2025/26.<br />
un ordine da<br />
MAN Transport Solutions, la società di<br />
del sistema<br />
consulenza interna del Leone di Monaco<br />
linea Val Bis<br />
di Baviera per il passaggio ai veicoli<br />
Assi<br />
a<br />
di Forza<br />
emissioni zero, è stata coinvolta nel progetto.<br />
che opereran<br />
diverse tecno<br />
I consulenti stanno supportando la pianificazione<br />
e l’implementazione del par-<br />
Hitachi Ene<br />
per l’acquist<br />
co di ricarica pubblico. Dal 2018 MAN<br />
di un tender<br />
Transport Solutions fornisce consulenza<br />
bus) è stato r<br />
alle aziende di trasporto sull’uso efficiente<br />
dell’energia delle loro flotte di veicoli,<br />
fatto che «la<br />
mercato di r<br />
sulla mobilità elettrica e sulle infrastrutture<br />
di ricarica.<br />
L’accordo co<br />
piano del Co<br />
Iniziata nel settore degli autobus urbani,<br />
dove l’elettrificazione delle flotte<br />
completame<br />
2025, introd<br />
di veicoli è già saldamente ancorata al<br />
l’uso di veic<br />
mercato, l’esperienza di consulenza sta<br />
mezzi pubbl<br />
ora beneficiando anche del lancio sul<br />
bilità efficien<br />
mercato del truck elettrico MAN.<br />
anche grazie<br />
riservate e p<br />
di preferenzi<br />
OTOKAR ESPORTA BUS MONITOR<br />
SCANIA - ERINION - MILENCE<br />
KEMPO<br />
Otokar ha portato per la prima volta in Portogallo<br />
la soluzione telematica Bus Monitor,<br />
sviluppata in proprio. Progettato per ottimizzare<br />
le operazioni di trasporto pubblico, Bus<br />
Monitor aiuta operatori e municipalità a ridurre<br />
i costi, migliorare l’efficienza e pianificare<br />
la manutenzione per garantire un servizio<br />
ininterrotto. Il software, sviluppato in casa<br />
da Otokar, raccoglie continuamente dati attraverso<br />
un dispositivo telematico integrato<br />
con il Fleet management system (Fms) del<br />
veicolo. Questi dati vengono immediatamente<br />
elaborati e visualizzati sull’interfaccia utente.<br />
Bus Monitor, in grado di inviare avvisi in<br />
tempo reale ai dispositivi mobili sotto forma<br />
di sms, monitora dati tecnici critici come la<br />
posizione delle porte, l’aria condizionata, la<br />
temperatura interna, il livello della batteria, la<br />
velocità corrente, il livello, la pressione e la<br />
temperatura dell’olio del motore, la posizione<br />
del pedale del gas e del freno e altro ancora.<br />
Insomma, il sistema monitora in tempo reale<br />
vari dati, prevenendo costosi guasti grazie<br />
alla manutenzione predittiva.<br />
Scania ha rafforzato la propria l’offerta di<br />
e-mobility con nuove soluzioni per la ricarica<br />
grazie alla costituzione di Erinion, una<br />
nuova società specializzata in soluzioni di<br />
ricarica private e semipubbliche che prevede<br />
l’installazione di 40mila nuovi punti di<br />
ricarica entro il 2030. Inoltre, l’infrastruttura<br />
di ricarica ad uso pubblico per veicoli pesanti<br />
sarà potenziata grazie all’impegno di<br />
Milence, a breve attiva anche in Italia, a<br />
Bagnolo San Vito in provincia di Mantova.<br />
La stazione, operativa dal terzo trimestre<br />
del <strong>2024</strong>, segna l’espansione ufficiale della<br />
rete di Milence in Italia, dopo lo sviluppo di<br />
diversi centri di ricarica in Benelux, Francia,<br />
Germania e Svezia. La fase iniziale del<br />
progetto prevede la realizzazione di quattro<br />
colonnine con connettori Ccs2. In seguito,<br />
saranno incluse ulteriori aree con colonnine<br />
Mcs, per una ricarica ancora più rapida.<br />
L’hub di Bagnolo San Vito sarà caratterizzato<br />
da servizi aggiuntivi per gli autisti per<br />
garantire una sosta confortevole, sicura e<br />
protetta durante la ricarica.<br />
VOLVO: OPTIBUS E STONERIDGE<br />
VIENNA VA A IDROGENO<br />
ENEL X<br />
6<br />
Optibus e Stoneridge sono stati scelti da<br />
Volvo Buses come nuovi partner nell’ambito<br />
dei servizi connessi e delle soluzioni digitali.<br />
L’obiettivo della casa svedese è «mettere a<br />
disposizione dei nostri clienti il software di<br />
gestione delle flotte di trasporto pubblico di<br />
Optibus e la soluzione di consulenza sul carburante<br />
basata su dati e intelligenza artificiale<br />
di Stoneridge, in modalità pilota, in mercati<br />
selezionati nel corso del <strong>2024</strong>». La soluzione<br />
Optibus è un sistema operativo end-to-end<br />
su cloud per tutte le esigenze di gestione<br />
del trasporto pubblico, dalla pianificazione e<br />
programmazione alle operazioni di deposito<br />
in tempo reale e alla condivisione delle informazioni<br />
con autisti e passeggeri. Il software è<br />
stato adottato da 5mila città in tutto il mondo.<br />
D’altra parte, la soluzione di Stoneridge per i<br />
consigli sul carburante utilizza i dati generati<br />
dai veicoli e applica l’intelligenza artificiale per<br />
supportare e assistere gli operatori nella riduzione<br />
del consumo di carburante; funziona<br />
senza la necessità di elaborare e analizzare<br />
manualmente i dati.<br />
7<br />
A partire dalla metà dell’anno venturo,<br />
gli autobus elettrici che circolano per le<br />
strade cittadine del centro di Vienna - si<br />
tratta di mezzi in gestione all’operatore<br />
locale Wiener Linien - saranno sostituiti<br />
da nuovi autobus a idrogeno: si tratta<br />
dei modelli Hydron targati Rampini,<br />
che saranno riforniti e caricati presso<br />
una stazione di rifornimento e ricarica<br />
di idrogeno gestita da Wien Energie e<br />
Wiener Netze. Insomma, verrà utilizzato<br />
idrogeno verde prodotto localmente nella<br />
capitale austriaca.I midibus a idrogeno<br />
del costruttore di Passignano sul Trasimeno<br />
(Umbria), andranno a sostituiranno<br />
gli autobus puramente elettrici a batteria<br />
delle linee 2A e 3A, anch’essi forniti<br />
dalla stessa, che hanno “raggiunto i loro<br />
limiti meccanici”, afferma l’operatore. Le<br />
consegne Rampini a Vienna, del resto,<br />
erano iniziate nell’ormai ‘lontano’ 2012.<br />
Per i nuovi mezzi made in Italy l’investimento<br />
della municipalità è stato di circa<br />
12 milioni di euro.<br />
7
Mappamondo<br />
IVECO, BLUEBUS E MERCEDES DOMINANO IL MERCATO ELETTRICO FRANCESE<br />
Campioni di Francia<br />
LE IMMATRICOLAZIONI DI E-BUS SONO DIMINUITE DEL 16%<br />
Iveco, Bluebus e Daimler Buses sono finora<br />
in testa al mercato degli e-bus <strong>2024</strong><br />
in Francia. Nel Paese, come già riportato,<br />
le immatricolazioni di autobus elettrici<br />
sono diminuite del 16% rispetto alla prima<br />
metà del 2023, a fronte di un aumento del<br />
45% delle immatricolazioni di e-bus nel<br />
continente.<br />
Come riportato dal media tedesco omnibus.<br />
news sulla base dei dati di Acea e del Comité<br />
des Constructeurs Français d’Automobiles<br />
(Ccfa), “nei primi sei mesi dell’anno<br />
in corso sono stati immatricolati 424 o 398<br />
autobus elettrici, a seconda delle statistiche<br />
e del peso totale preso in considerazion”.<br />
L’anno scorso<br />
le immatricolazioni<br />
erano state<br />
507 nel periodo<br />
gennaio-giugno.<br />
332 e-bus sono<br />
stati marchiati<br />
con il logo di I-<br />
veco Bus, Bluebus<br />
e Mercedes.<br />
Un dato significativo:<br />
circa<br />
l’80 per cento<br />
dei nuovi e-bus<br />
francesi proviene<br />
dai tre marchi<br />
principali.<br />
In testa alla<br />
La commessa belga<br />
L<br />
’operatore privato belga Hansea aveva<br />
già in esercizio 90 autobus MAN<br />
Lion’s City E quando, all’inizio di a-<br />
gosto, ha concluso un accordo per altri 181<br />
e-bus dello stesso produttore, il cui arrivo<br />
porterà la flotta a quota 271 autobus urbani<br />
completamente elettrici.<br />
I veicoli saranno consegnati nel<br />
<strong>2024</strong> e nel 2025.<br />
Alla fine del 2023 in Belgio erano<br />
in funzione 282 autobus a zero e-<br />
missioni, il 40% dei quali provenienti<br />
dagli stabilimenti MAN (ma<br />
anche Van Hool era in buona posizione<br />
con 54 unità).<br />
Ora, il nuovo ordine di Hansea,<br />
che esercisce servizi di trasporto<br />
pubblico locale e interurbano nelle<br />
Fiandre per conto di De Lijn e<br />
Tec, abbraccia veicoli da 10, 12 e<br />
classifica, come già menzionato in apertura,<br />
c’è Iveco Bus con 198 E-Way, il che<br />
significa una quota di mercato vicina al 50<br />
per cento. Bluebus (i cui veicoli, fermati<br />
dopo gli incendi di aprile 2022, sono stati<br />
rimessi in servizio a Parigi nell’aprile<br />
<strong>2024</strong>) segue con 107 unità. Seguono, ben<br />
distanti, Mercedes con 27 autobus e Irizar<br />
e-mobility con 26 veicoli. Vale la pena ricordare<br />
che il primo eCitaro passibile di<br />
l’etichetta ‘made in France’ è uscito dalle<br />
linee di produzione nel luglio di quest’anno<br />
grazie a un investimento di 50 milioni<br />
di euro effettuato da Daimler Truck nello<br />
stabilimento di Ligny-en-Barrois.<br />
18 metri.<br />
Nel medesimo Paese scenderanno presto in<br />
strada cospicue flotte di bus elettrici Iveco<br />
Bus e Mercedes: 65 E-Way sono stati<br />
aggiudicati a inizio 2023, mentre 70 eCitaro<br />
snodati circoleranno per le strade di<br />
Bruxelles.<br />
Un nuovo Ceo per<br />
fermare il tracollo<br />
Christian Schreyer<br />
alla testa di Ebusco<br />
Il Consiglio di sorveglianza di Ebusco<br />
ha nominato Christian Schreyer<br />
nuovo amministratore delegato<br />
nell’ambito del piano di ristrutturazione<br />
aziendale. I risultati finanziari<br />
di Ebusco per il primo semestre<br />
<strong>2024</strong> mostrano un Ebitda negativo<br />
di 60,7 milioni di euro (aumentato<br />
del 40% rispetto ai 43 del 2023) e ricavi<br />
per 38 milioni di euro (-8,8%).<br />
Sono stati consegnati solo 98 autobus<br />
(1.662 in portafoglio ordini).<br />
Le azioni Ebusco avevano, al momento<br />
di andare in stampa, un valore<br />
di 0,94 euro, in calo dell’87% nei<br />
precedenti 12 mesi (-96% rispetto al<br />
momento della quotazione in borsa).<br />
Ancora una maxi flotta<br />
di e-bus per il Cile<br />
Yutong ha consegnato<br />
oltre 200 pezzi<br />
Il 26 agosto è stata presentata una<br />
nuova flotta di 214 autobus elettrici<br />
in quel di Santiago del Cile. I nuovi<br />
veicoli, forniti dalla cinese Yutong,<br />
sono destinati a operare su 13 linee,<br />
di cui beneficeranno più di 280.000<br />
persone a settimana nel quadrante<br />
sud della metropoli.<br />
L’America Latina si sta affermando<br />
come leader nella diffusione<br />
degli autobus elettrici. Alla fine<br />
del 2023, erano in funzione 5.000<br />
autobus elettrici in tutta la regione,<br />
diventati 5.900 a metà <strong>2024</strong>. Quasi<br />
2.500 e-bus circolano nella capitale<br />
Santiago (dove la cinese Foton è il<br />
produttore più rappresentato).<br />
8<br />
19/21 Nov. <strong>2024</strong><br />
Pad. C3 - Stand 47<br />
Le dimensioni contano<br />
per fare centro<br />
9 metri<br />
6 metri<br />
12 metri<br />
8 metri<br />
Lascia la tua traccia VERD
l’<strong>Autobus</strong><br />
che si legge<br />
abbonati a<br />
IL FUTURO DI IIA RIMANE INCERTO<br />
Periscopio<br />
Industria italo-cinese <strong>Autobus</strong><br />
BOLOGNA NON CHIUDE (PER ORA) E (FORSE) ARRIVA IL COLOSSO CCIG<br />
Il 3 <strong>settembre</strong> sarebbe dovuto essere il<br />
giorno nel quale si sarebbe (secondo<br />
condizionale) dovuto conoscere il destino<br />
di Industria Italiana <strong>Autobus</strong> e dei<br />
77 lavoratori della sede di Bologna coinvolti<br />
dal trasferimento collettivo dal cuore<br />
dell’Emilia-Romagna a Flumeri, Valle Ufita,<br />
Campania, dove sorge l’altro (e forse ormai<br />
unico) stabilimento di IIA, peraltro una delle<br />
più grandi fabbriche dell’autobus in Europa.<br />
Ci sono sempre tanti-troppi forse in questa<br />
vicenda. L’ultimo capitolo dell’odissea - al<br />
momento in cui stiamo andando in stampa<br />
con questo numero, mercoledì 4 <strong>settembre</strong><br />
- è il tavolo al Ministero delle Imprese e<br />
del Made in Italy di Adolfo Urso. Un faccia<br />
a faccia (rivelatosi non risolutivo, non<br />
una novità) convocato dal Mimit stesso in<br />
seguito all’annuncio dell’intenzione – poi<br />
smentito – del 2 agosto con il quale la nuova<br />
proprietà di Industria Italiana <strong>Autobus</strong><br />
(Seri Industrial, della famiglia Civitillo) annunciava<br />
la chiusura del plant di Bologna.<br />
L’annuncio è stato anche smentito, l’intenzione<br />
– secondo i sindacati – no, visto che<br />
hanno denunciato il fatto che fosse in corso<br />
un trasloco di materiali e macchinari sulla<br />
linea Bologna-Flumeri.<br />
Veniamo al’incontro al Ministero. Fatti pochi,<br />
parole tante. La procedura di trasferimento<br />
della produzione da Bologna a Flumeri è<br />
stata sospesa, mentre sarà aperta una nuova<br />
(ennesima) fase di confronto sul piano industriale.<br />
Piano industriale che era già stato<br />
Prossimo appuntamento<br />
il 16 <strong>settembre</strong>, con un<br />
nuovo tavolo al ministero.<br />
Ci saranno sedie anche per<br />
i vertici di Ccig?<br />
«Siamo<br />
finalmente<br />
sulla strada<br />
giusta, dopo<br />
anni di disastro<br />
industriale,<br />
in cui sono<br />
stati bruciati<br />
oltre trecento<br />
milioni<br />
di risorse<br />
pubbliche. Il<br />
nuovo piano<br />
industriale<br />
può segnare<br />
la rinascita del<br />
bus italiano<br />
anche con<br />
il supporto<br />
tecnologico<br />
di un grande<br />
player<br />
internazionale.<br />
Mi auguro che<br />
ciascuno faccia<br />
la sua parte»,<br />
le parole del<br />
titolare del<br />
Mimit.<br />
presentato nei mesi scorsi, ma che continua<br />
a essere oggetto di revisioni. Inoltre, come vi<br />
avevamo raccontato già a inizio giugno (per<br />
la prima volta), il colosso cinese Ccig (China<br />
City Industrial Group) dovrebbe entrare con<br />
una partecipazione del 25 per cento, che permetterebbe<br />
la continuazione dell’esperienza<br />
bolognese e anche l’assunzione di circa<br />
60 lavoratori.<br />
Adolfo Urso ha dichiarato che «finalmente<br />
siamo sulla strada giusta» e che il «piano<br />
industriale può segnare la rinascita»: frasi<br />
già sentite e risentite. Ma, ad oggi, la verità<br />
è un’altra: IIA a Bologna anni fa aveva 700<br />
dipendenti, oggi sono poco più di 100. E<br />
oggi la produzione procede a rilento. Certo,<br />
IIA deve tornare a essere competitiva sul<br />
mercato italiano e continentale e necessita<br />
di profonda ristrutturazione. Su questo non<br />
ci sono dubbi. Registriamo solo la continua<br />
confusione che regna sull’asse Bologna-Roma-Flumeri.<br />
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IVECO BUS E OTOKAR PER AT<br />
Continua a ritmo serrato il piano di ammodernamento<br />
della flotta di Autolinee Toscane,<br />
che da qualche settimana fino alla fine<br />
del <strong>2024</strong> accoglierà nel proprio parco mezzi<br />
un nuovo bus, in media, ogni due giorni.<br />
Insomma, a passo di rumba.<br />
Negli ultimi tempi, in occasione di un evento<br />
organizzato direttamente dalla Regione Toscana<br />
e dall’operatore della galassia Ratp,<br />
sono stati presentati 125 nuovi autobus targati<br />
Iveco Bus che entreranno a far parte<br />
dell’offerta mobilità del territorio toscano:<br />
100 Crossway Line da 12 metri (a motore<br />
diesel), 13 Daily Mobi da 7 metri a gasolio e<br />
12 Streetway Cng (gas naturale compresso)<br />
da 18 metri.<br />
La consegna di questi mezzi è stata curata<br />
da Maresca & Fiorentino, storico concessionario<br />
di Iveco Bus per l’area Emilia<br />
Romagna, Toscana, Marche, Umbria. A<br />
questi si aggiungono 30 Otokar modello<br />
Kent da 10,8 metri di lunghezza, sempre<br />
Cng, e 28 Vectio UH da 9 metri, motorizzati<br />
diesel.<br />
11
Periscopio<br />
Periscopio<br />
AIR CAMPANIA’ VOLA’<br />
IL RAPPORTO SUL MERCATO DEGLI E-BUS<br />
TUTTI (O QUASI) I NUMERI (POSITIVI) DI DAIMLER BUSES<br />
Progetto interessante di Air Campania, all’insegna<br />
della multimodalità: un investimento<br />
di 26 milioni di euro per l’ammodernamento<br />
della funicolare di Montevergine, che prevede<br />
il rinnovamento degli impianti esistenti, della<br />
stazione a valle e del piazzale antistante con realizzazione<br />
di un parcheggio sotterraneo, della<br />
stazione a monte e la costruzione di una monorotaia<br />
che collegherà la stazione al Santuario<br />
di Montevergine tramite un trenino elettrico.<br />
AMATI, LA FAMIGLIA SI ALLARGA<br />
Il gruppo Amati, un anno dopo aver aperto<br />
un’officina ad Orbassano (Torino),<br />
procede nel suo piano di sviluppo fuori<br />
dai confini laziali, aprendo a Genova<br />
per i midibus di Rampini e rafforzando la<br />
squadra con l’arrivo di Antonino Brancato,<br />
ex Scania, Branch Manager, e Pietro<br />
Gentile, Responsabile Commerciale, proveniente<br />
dall’aftermarket. Amati procede<br />
così velocemente con un piano industriale<br />
basato su una forte concentrazione sugli<br />
autobus, e in particolare sui mezzi elettrici<br />
dove il gruppo vanta già una consolidata<br />
expertise.<br />
Antonino Brancato vanta una lunga esperienza<br />
nel settore truck & bus, in Iveco prima<br />
e in Scania dopo, dove si è occupato<br />
principalmente del mondo autobus. Pietro<br />
Gentile proviene dal mondo dell’aftermarket<br />
truck, trailer & bus. Inoltre, è recente la<br />
notizia della partnership con il costruttore<br />
Rampini, che entro il 2025 consegnerà a<br />
Genova 94 midibus elettrici (è in corso la<br />
fornitura del primo lotto di 49 unità a cui<br />
faranno seguito rimanenti 45 mezzi della<br />
nuova generazione Eltron).<br />
Sempre a proposito di e-mobility, Amati<br />
ha annunciato l’avvio di una collaborazione<br />
ancora più intensa con Byd, che gli ha<br />
affidato la manutenzione presso la sede di<br />
Torino di ulteriori 60 e-bus.<br />
Alla fiera dell’Est<br />
CINESI E TURCHI HANNO EROSO QUOTE AGLI OEM UE<br />
Negli ultimi sette anni e mezzo,<br />
ovvero dal 2017 a oggi, la quota<br />
di mercato dei costruttori europei<br />
nel segmento degli autobus elettrici si è<br />
erosa di venti punti percentuali, passando<br />
dal 74 al 54 per cento, a vantaggio<br />
degli Oem cinesi, che hanno accresciuto<br />
il proprio market share dell’11 per cento<br />
e anche dei turchi: più 6 per cento. Questi<br />
i dati contenuti nell’ultimo rapporto<br />
a cura dell’istituto finanziario olandese<br />
Rabobank ‘Electric city buses: Trade and<br />
technological dynamics shape the sector’.<br />
L’aspetto interessante dell’analisi è che<br />
mette nero su bianco, con tanto di cifre,<br />
la tendenza della sempre più significativa<br />
presenza dei produttori cinesi nel settore<br />
degli e-bus europei. «Dopo il 2017, la<br />
quota di mercato dei produttori Ue è scesa<br />
Grazie a Intermobility<br />
Future Ways, il<br />
forum dedicato alla<br />
mobilità sostenibile<br />
condivisa, sviluppato<br />
in collaborazione con<br />
la Fondazione per lo<br />
sviluppo sostenibile e<br />
con il supporto tecnico<br />
dell’Osservatorio<br />
nazionale della<br />
sharing mobility e di<br />
Euromobility, IBE <strong>2024</strong><br />
offrirà un’opportunità<br />
valida di networking<br />
tra professionisti,<br />
imprenditori e<br />
rappresentanti<br />
istituzionali su scala<br />
internazionale.<br />
A IBE <strong>2024</strong> anche<br />
MobyDixit, l’evento<br />
annuale di Euromobility,<br />
che ospiterà la<br />
24a Conferenza sul<br />
Mobility Management<br />
in cui verranno<br />
esaminati i servizi di<br />
mobility management,<br />
appunto, e il mercato<br />
sottostante, con<br />
l’obiettivo di offrire<br />
soluzioni concrete<br />
e percorribili per<br />
imprese e pubbliche<br />
amministrazioni.<br />
Fatta eccezione per Daimler<br />
Buses Italia, che per<br />
ora ha deciso di non partecipare<br />
alle fiere dell’autobus<br />
in Italia (dunque assente<br />
a Milano per Nme e assente<br />
anche a Rimini), tutti i principali<br />
costruttori saranno presenti<br />
a IBE Intermobility &<br />
Inoltre, a IBE saranno<br />
annunciate le ultime<br />
novità di carrozzieri<br />
quali D’Auria, Indcar,<br />
Fratelli Angellotto<br />
Bus, Carind<br />
International e tanti<br />
altri…<br />
dal 74 per cento al 54 per cento nel 2023.<br />
Nello stesso periodo, i produttori cinesi<br />
hanno aumentato la loro quota di mercato<br />
dal 13 per cento al 24 per cento nel mercato<br />
europeo. Gli Oem turchi hanno acquisito<br />
il 6 per cento del mercato dal 2022», si<br />
legge nel rapporto. Lo studio rileva inoltre<br />
che il deprezzamento del 12 per cento dello<br />
yuan cinese rispetto all’euro dal 2022<br />
ha reso gli autobus urbani elettrici cinesi<br />
più accessibili per gli acquirenti europei.<br />
I produttori del Paese del dragone traggono<br />
vantaggio dal fatto di operare nel<br />
più grande mercato interno del mondo per<br />
questi autobus (l’85 per cento di questi<br />
veicoli circola in Cina), consentendo loro<br />
di scalare la produzione (anche grazie alle<br />
passate politiche di sussidi governativi) e<br />
di ottenere costi inferiori.<br />
I top player in campo (a Rimini)<br />
Bus Expo, che si svolgerà in<br />
riviera dal 19 al 21 novembre,<br />
per presentare le ultime novità.<br />
Tra le conferme, troviamo<br />
espositori del calibro di Iveco<br />
Bus che presenterà la gamma<br />
completa di veicoli full e-<br />
lectrici. Dunque Irizar, con la<br />
linea di coach e le soluzioni di<br />
e-mobility. Poi Sitcar Mobility<br />
Vehicles che esporrà l’intera<br />
gamma rinnovata di minibus<br />
e scuolabus. Quindi Scania<br />
con la nuova gamma Touring,<br />
aggiornata con le ultime<br />
tecnologie di bordo secondo<br />
la recente direttiva Gsr2. E<br />
non mancheranno all’appello<br />
Volvo Buses, Otokar, Isuzu,<br />
King Long.<br />
La crescita felice<br />
12.252 MEZZI VENDUTI NELLA PRIMA METÀ <strong>2024</strong>, +4% SUL 2023<br />
Dopo aver venduto 6.648 unità nel<br />
secondo trimestre <strong>2024</strong>, +8 per<br />
cento sul 2023, con tanto di boom<br />
di elettrici (+69 per cento!), la divisione<br />
bus&coach della holding Daimler<br />
Truck ha piazzato la bellezza di 12.252<br />
torpedoni nella prima metà del <strong>2024</strong>, segnando<br />
un soddisfacente +4 per cento<br />
sul primo semestre 2023, aumentando<br />
fatturato, entrate e utile operativo prima<br />
degli oneri finanziari e delle imposte.<br />
Insomma, un’ottima performance.<br />
Nel primo semestre dell’anno in corso<br />
Daimler Truck ha registrato una forte<br />
performance nel segmento degli autobus,<br />
nonostante la complessa situazione<br />
di mercato. Infatti, in questo periodo sono<br />
stati venduti 12.252 autobus (+4 per<br />
cento rispetto al semestre 2023, come<br />
già sottolineato) e i ricavi di Daimler<br />
Buses sono aumentati del 27 per cento<br />
(da 1,9 miliardi a 2,4). L’Ebit rettificato<br />
è passato da 42 a 174 miliardi, con un<br />
balzo del 313 per cento. In Europa sono<br />
stati venduti 3.276 autobus.<br />
Il gruppo ha pubblicato i risultati finanziari<br />
per il primo semestre del <strong>2024</strong>:<br />
in linea con la contrazione dei mercati<br />
truck, le vendite globali del gruppo<br />
nel secondo trimestre sono state pari a<br />
La strada dell’educazione ambientale attiva<br />
passa dalla scuola, dalla famiglia, dalle i-<br />
stituzioni, dalla conoscenza del territorio<br />
e del suo patrimonio culturale. Autolinee<br />
Toscane, attenta alle tematiche che riguardano<br />
la sostenibilità e l’impatto ambientale, e<br />
impegnata nella loro promozione,<br />
assieme a quelle della mobilità<br />
sostenibile, accompagna i bambini<br />
delle scuole primarie e secondarie<br />
toscane nell’apprendimento di questi<br />
temi con il progetto ‘Va’ dove ti<br />
porta il bus’. Il progetto, finanziato<br />
totalmente da Autolinee Toscane,<br />
organizzato assieme all’Ufficio<br />
Scolastico Regionale toscano, è<br />
nato lo scorso anno scolastico e ha<br />
coinvolto i dieci capoluoghi di provincia<br />
toscani. Accolto con entusiasmo,<br />
è stato allargato ai comuni urbani<br />
maggiori. Nell’anno scolastico<br />
2023/<strong>2024</strong> hanno aderito al bando<br />
76 classi, per quasi 1.500 alunni. Il<br />
112.195 unità (secondo trimestre 2023:<br />
131.888).<br />
Per quanto riguarda Daimler Buses, «il<br />
significativo aumento delle unità vendute<br />
rispetto all’anno precedente, il miglioramento<br />
dei prezzi netti e gli effetti<br />
Va’ dove ti porta... il bus (di At)!<br />
percorso interattivo aiuta i piccoli cittadini ad<br />
acquisire sensibilità ecologica e ad avere consapevolezza<br />
di sé, sia come singoli che come<br />
parte di una comunità, e della ricaduta che le<br />
loro azioni hanno sull’ambiente nel quotidiano<br />
e nel medio e lungo periodo.<br />
del mix di vendita hanno contribuito a<br />
risultati complessivamente positivi», afferma<br />
il gruppo.<br />
Si prevede, infine, che Daimler Buses<br />
raggiunga un Ros rettificato compreso<br />
tra il 6,5 e l’8,5 per cento.<br />
Itabus<br />
Cavalca l’Hvolution<br />
di Eni<br />
La holding ha<br />
aggiornato le<br />
previsioni per<br />
l’intero <strong>2024</strong>.<br />
Il gruppo<br />
prevede ora<br />
vendite unitarie<br />
comprese tra<br />
460.000 e<br />
480.000 unità e<br />
un fatturato di<br />
53-55 miliardi<br />
di euro. L’Ebit<br />
dovrebbe essere<br />
significativamente<br />
inferiore<br />
al livello<br />
dell’anno<br />
precedente.<br />
Si prevede,<br />
infine, che<br />
Daimler Buses<br />
raggiunga un<br />
Ros rettificato<br />
compreso tra il<br />
6,5 e l’8,5<br />
per cento.<br />
La flotta Itabus viaggia in Italia con<br />
il biocarburante diesel HVOlution di<br />
Enilive: un nuovo accordo consolida<br />
l’asse tra Enilive, la società di Eni<br />
dedicata alla mobilità, e Itabus, che<br />
dallo scorso maggio fa parte del<br />
gruppo Italo. L’intesa, che segue<br />
quella già sottoscritta nel 2021, ha<br />
l’obiettivo di sviluppare e valorizzare<br />
l’impegno congiunto di Itabus e Enilive<br />
per una mobilità più sostenibile<br />
e prevede il rifornimento e l’utilizzo,<br />
da parte dei 100 mezzi Itabus dedicati<br />
al trasporto passeggeri in Italia,<br />
del diesel HVOlution, il biocarburante<br />
diesel. Prodotto nelle bioraffinerie<br />
Enilive di Venezia e Gela prevalentemente<br />
da scarti, come oli esausti<br />
e i grassi animali, e da residui provenienti<br />
dall’industria agrolimentare,<br />
HVOlution è un olio vegetale idrogenato<br />
che può essere utilizzato da<br />
tutte le motorizzazioni omologate.<br />
12<br />
13
INTERVISTA Imanol Rego, Ceo del gruppo Irizar<br />
UN MARZIANO A ROMA? NO, A ORMAIZTEGI<br />
La basca Irizar combina un approccio multi-tecnologico con una forte selettività<br />
nelle gare d’appalto. La ripresa post-Covid è quasi completa. Irizar e-mobility?<br />
Una start-up in crescita. La mobilità elettrica? Si affranchi dai sussidi<br />
Al mondo dell’autobus<br />
ci è arrivato, non lo ha<br />
attraversato. E si vede.<br />
Parlare con Imanol Rego, dal<br />
2020 al 2022 al vertice di Irizar<br />
e-mobility, da <strong>settembre</strong> del<br />
2022 rientrato nel gruppo come<br />
CEO di Irizar, è come ricevere<br />
una prospettiva esterna, ma informata<br />
sui fatti. Per tredici anni<br />
ha lavorato per la multinazionale<br />
energetica francese Schneider<br />
Electric. Ultimo incarico? Chief<br />
data officer. Una posizione che<br />
dice molto di un professionista<br />
che parla per numeri (e fa<br />
parlare i numeri). E che ha il<br />
pregio di saper inserire i dati<br />
(dell’autobus, nel nostro caso)<br />
in un contesto, anzi due: quello<br />
energetico e quello economicofinanziario.<br />
E che ha il coraggio<br />
di dire, ed è merce rara, che il<br />
sistema dell’elettrico ha il dovere<br />
di diventare sostenibile a<br />
prescindere dai sussidi.<br />
In vista del 2025, facciamo un<br />
recap su come è andato il 2023<br />
e come sta andando l’anno in<br />
corso?<br />
«Abbiamo chiuso il 2023 con<br />
895 milioni di euro di fatturato,<br />
in aumento del 40 per cento<br />
sul 2022. Tutte le aziende del<br />
gruppo sono cresciute della<br />
stessa percentuale. Prevediamo<br />
970 milioni di fatturato alla fine<br />
del <strong>2024</strong>. Nel 2023 abbiamo<br />
prodotto 3.068 autobus, mentre<br />
nel <strong>2024</strong> prevediamo di raggiungere<br />
le 3.700 unità. Stiamo<br />
«Stiamo investendo nello sviluppo di<br />
e-bus per il tpl, ma non parteciperemo<br />
a tutte le gare d’appalto. A causa<br />
dell’elevata concorrenza e della ‘guerra<br />
dei prezzi’, il mercato sta diventando<br />
difficile. Puntiamo a essere una ‘boutique’,<br />
non un grande magazzino»<br />
investendo 20 milioni di euro in<br />
capacità produttiva. Il nostro<br />
obiettivo per quest’anno è consolidare<br />
Irizar e prepararci alle<br />
sfide future».<br />
E la reddittività?<br />
«Ad essere sinceri, durante la<br />
pandemia, come la maggior<br />
parte dei nostri partner, abbiamo<br />
registrato perdite nel<br />
2020, 2021 e 2022, con volumi<br />
di vendita passati da 3.000 a<br />
1.500 unità. A livello di gruppo,<br />
abbiamo avuto 70 milioni<br />
di perdite. Ovviamente, l’Ebit è<br />
diventato negativo. Tuttavia, dal<br />
2023 siamo di nuovo positivi a<br />
livello di Ebit e siamo tornati a<br />
un Ebitda pari al 70 per cento<br />
di quello del 2019. Un valore<br />
per il nostro gruppo è stato<br />
quello di essere una cooperativa:<br />
i dividendi nei momenti<br />
positivi sono stati mantenuti<br />
all’interno dell’azienda e utilizzati<br />
per finanziare le perdite».<br />
E Irizar e-mobility?<br />
«Irizar e-mobility è una startup,<br />
i suoi volumi sono in forte<br />
crescita e prevediamo che<br />
il suo Ebit diventi positivo<br />
quest’anno».<br />
Dove vedete la crescita maggiore<br />
e quali sono le vostre<br />
strategie per ogni segmento?<br />
«Nei nostri dati, assistiamo a<br />
una crescita del segmento dei<br />
coach, nonostante il mercato<br />
sia in forte espansione nel settore<br />
degli autobus urbani. Ma in<br />
quest’ultimo segmento abbiamo<br />
deciso di essere più selettivi. Mi<br />
spiego: stiamo investendo nello<br />
sviluppo di e-bus per il trasporto<br />
pubblico, ma non partecipiamo<br />
a tutte le gare d’appalto. A<br />
causa dell’elevata concorrenza<br />
e della ‘guerra dei prezzi’, il<br />
mercato sta diventando estremamente<br />
difficile. Puntiamo a<br />
essere una ‘boutique’, non un<br />
grande magazzino».<br />
D’altra parte, il mercato europeo<br />
degli autobus urbani<br />
elettrici è destinato quasi a<br />
raddoppiare entro il 2030,<br />
considerando il mandato del<br />
90 per cento imposto dall’Ue.<br />
Molti Oem stanno lavorando<br />
per espandere i loro volumi di<br />
produzione...<br />
«Il capitale impiegato per la<br />
produzione di e-bus è superiore<br />
di circa il 60 per cento rispetto<br />
ai veicoli convenzionali, soprattutto<br />
a causa del costo della<br />
batteria. Il nostro obiettivo è<br />
crescere in modo sostenibile».<br />
Rimaniamo sulla mobilità<br />
elettrica: a quali mercati vi<br />
rivolgete principalmente?<br />
«Irizar e-mobility ha filiali in<br />
Italia, Francia, Regno Unito e<br />
Imanol Rego è<br />
entrato nella<br />
galassia Irizar nel<br />
2020, al vertice di<br />
Irizar e-mobility.<br />
Da <strong>settembre</strong><br />
‘22 occupa la<br />
posizione di Ceo<br />
del gruppo Irizar.<br />
Precedentemente,<br />
ha lavorato per<br />
la multinazionale<br />
energetica<br />
francese<br />
Schneider<br />
Electric, fino a<br />
coprire il ruolo di<br />
Chief data officer.<br />
Benelux. Si tratta di filiali Irizar,<br />
su cui Irizar e-mobility fa affidamento.<br />
Non abbiamo controllate<br />
nella regione Dach (Germania,<br />
Austria, Svizzera, ndr), dove<br />
siamo rappresentati da un dealer,<br />
che funge da gatekeeper<br />
per permetterci di sbarcare più<br />
facilmente sul mercato».<br />
Irizar offre tradizionalmente<br />
prodotti su carrozzeria, ma<br />
anche integrali. E gli ultimi<br />
anni hanno dimostrato che<br />
molte opportunità stanno<br />
chiamando in causa i carrozzieri...<br />
«Il 20 per cento della nostra<br />
produzione di coach a livello<br />
globale è integrale. Una quota<br />
leggermente superiore in Europa.<br />
Ma non stiamo spingendo<br />
per la nostra soluzione, siamo<br />
orgogliosi di essere un carrozziere<br />
e di lavorare agnosticamente<br />
con molti Oem».<br />
Il mercato dei veicoli da 24<br />
metri è piuttosto di nicchia,<br />
ma d’altra parte i volumi sono<br />
in aumento e i produttori<br />
che offrono questa tecnologia<br />
sono molto pochi. Dovremmo<br />
forse aspettarci un ie tram con<br />
doppia articolazione?<br />
«La costruzione di un autobus<br />
di 24 metri richiederebbe l’utilizzo<br />
di 3 slot in produzione. E<br />
i volumi sono davvero piccoli.<br />
Preferiamo piuttosto realizzare<br />
tre autobus da 12 metri».<br />
Irizar ha presentato un coach<br />
fuel cell al Busworld 2023,<br />
mentre tutti gli urbani a zero<br />
emissioni del gruppo si basano<br />
su tecnologia a batterie...<br />
«Non crediamo nell’idrogeno<br />
nel trasporto urbano, così come<br />
non crediamo in un coach<br />
elettrico con 5 ton di batterie.<br />
La tecnologia dell’idrogeno permette<br />
di ottenere un’autonomia<br />
estesa e allo stesso tempo riduce<br />
«Non possiamo basare la nostra strategia<br />
sui finanziamenti pubblici: quando<br />
finiranno, saremmo perduti. Penso che<br />
banche e mercato finanziario debbano<br />
entrare in questo mercato. Potrebbero<br />
sostituire i sussidi pubblici e generare finanziamenti<br />
per gli operatori»<br />
fortemente il peso rispetto a un<br />
Bev. Inoltre la ricarica è molto<br />
veloce, circa 15 minuti. Gli autobus<br />
urbani Bev sono efficienti<br />
e la tecnologia attuale non pone<br />
limiti al completamento dell’autonomia<br />
urbana richiesta. Utilizzare<br />
la tecnologia dell’idrogeno<br />
significa introdurre una<br />
complessità tecnologica a livello<br />
di deposito, e non genera riduzioni<br />
in termini di Opex. Quando<br />
il prezzo dell’idrogeno verde<br />
si aggirerà intorno ai 4-5 euro/<br />
kg, forse sarà il momento di<br />
proporre un prodotto urbano».<br />
I finanziamenti per i Classe I<br />
a batteria sono stati bloccati in<br />
alcuni mercati importanti, come<br />
quello tedesco. Ritiene che<br />
questo avrà un impatto sullo<br />
sviluppo della mobilità elettrica<br />
nel trasporto pubblico?<br />
«I finanziamenti sono stati determinanti<br />
per dare il via a<br />
questo mercato. Tuttavia, oggi<br />
il confronto del Tco tra gli autobus<br />
urbani elettrici a batteria<br />
e quelli diesel è abbastanza<br />
chiaro. La differenza nel costo<br />
iniziale viene recuperata grazie<br />
a un risparmio tra i 200 e i<br />
250mila euro sul diesel durante<br />
un periodo di vita tipico di 10<br />
anni. Tuttavia, non possiamo<br />
basare la nostra strategia sui<br />
finanziamenti pubblici: quando<br />
finiranno, saremmo perduti».<br />
E quindi che fare?<br />
«Credo che le banche e il mercato<br />
finanziario debbano entrare<br />
in questo mercato. Potrebbero<br />
sostituire i sussidi pubblici<br />
e generare finanziamenti per<br />
gli operatori per l’acquisto dei<br />
veicoli. Tuttavia, prima deve<br />
esserci un consolidamento del<br />
mercato, gli operatori dovranno<br />
aspettare almeno un ciclo di<br />
funzionamento della tecnologia<br />
Bev prima di correre il rischio<br />
di chiedere soldi alle banche. Il<br />
modello di business deve essere<br />
sostenibile per attrarre finanziamenti<br />
privati».<br />
Nel frattempo, l’Ue ha approvato<br />
una rigorosa roadmap<br />
per la riduzione delle emissioni<br />
di Co2 dei veicoli pesanti.<br />
«La tabella di marcia stabilita<br />
dall’Ue per la riduzione delle<br />
emissioni di Co2 dei veicoli<br />
«Il 20 per cento della nostra produzione<br />
coach a livello globale è integrale.<br />
Una quota leggermente superiore in<br />
Europa. Ma non stiamo spingendo per<br />
la nostra soluzione, siamo orgogliosi<br />
di essere un carrozziere e di lavorare<br />
agnosticamente con molti Oem»<br />
pesanti è piuttosto ambiziosa.<br />
L’obiettivo del 90 per cento degli<br />
urbani a zero emissioni nel<br />
2030 è raggiungibile: abbiamo<br />
avuto una quintuplicazione dei<br />
volumi dal 2019 al <strong>2024</strong>. Ma<br />
per gli interurbani e i turistici<br />
sarà più difficile».<br />
Come dare il via all’elettrificazione<br />
dei coach?<br />
«La tecnologia Bev crea difficoltà<br />
dal punto di vista tecnologico,<br />
in quanto le batterie attuali non<br />
consentono di raggiungere autonomie<br />
di 800-1.000 km. Inoltre,<br />
aumenta drasticamente il peso,<br />
limitando il numero di posti a<br />
sedere e lo spazio per i bagagli.<br />
Anche i tempi di ricarica sono<br />
un problema e stravolgerebbero<br />
completamente l’esperienza del<br />
cliente. Noi siamo pronti, abbiamo<br />
la tecnologia e lanceremo<br />
un Classe III elettrico quando<br />
questa tecnologia sarà in grado<br />
di fornire un’esperienza valida<br />
sia per i passeggeri che per<br />
gli operatori».<br />
Quali sono le vostre idee sulla<br />
tecnologia dei motori a combustione<br />
alimentati a idrogeno?<br />
«I veicoli Ice a idrogeno sono<br />
meno efficienti dei veicoli a celle<br />
a combustibile, quindi l’autonomia<br />
massima e l’Opex del veicolo<br />
ne risentono pesantemente,<br />
anche se è vero che il Capex è<br />
attualmente inferiore.<br />
L’idrogeno verde in combinazione<br />
con un motore a combustione<br />
è una tecnologia a emissioni<br />
quasi zero, in quanto genera solo<br />
bassi livelli di NOx. Pertanto,<br />
seguiremo molto da vicino l’evoluzione<br />
di questa tecnologia,<br />
che potrebbe sfruttare gli sviluppi<br />
tecnologici realizzati negli<br />
ultimi decenni sui motori diesel<br />
e contribuire a decarbonizzare<br />
il trasporto a lunga distanza».<br />
Riccardo Schiavo<br />
14<br />
15
INTERVISTA Alessandro Villa, co-founder Wayla<br />
Si scrive ‘Wayla’, ma si<br />
legge ‘uei là’, alla milanese,<br />
per intenderci.<br />
E proprio a Milano Wayla<br />
farà il proprio debutto a ottobre,<br />
lanciando un servizio di<br />
trasporto su richiesta, in sharing,<br />
che conterà inizialmente<br />
su una mini flotta di cinque<br />
mezzi, Fiat Ducato allestiti<br />
da Olmedo e a motorizzazione<br />
diesel, con capienza di 14<br />
passeggeri ciascuno.<br />
Abbiamo avuto modo di incontrare<br />
Alessandro Villa, uno<br />
dei cinque (giovani) ideatori<br />
e fondatori del progetto, che<br />
sarò in capo alle operations;<br />
Carlo, Michele, Mario e Niccolò<br />
gli altri quattro soci che<br />
hanno deciso di lanciarsi in<br />
questa avventura nel segmento<br />
del trasporto persone, che<br />
punta a inserirsi nelle lacune<br />
del trasporto pubblico locale e<br />
di quello privato (taxi, le cui<br />
tariffe fisse, peraltro, sono state<br />
appena alzate...), offrendo<br />
una soluzione comoda, sicura<br />
e facilmente accessibile, anche<br />
economicamente parlando.<br />
Alessandro, cos’è e come<br />
funziona Wayla?<br />
«A differenza di altre esperienze<br />
simili, la particolarità<br />
di Wayla è quella di essere<br />
proprietaria dei mezzi - 5<br />
per iniziare, con l’obiettivo<br />
di moltiplicarli e di aprire le<br />
porte non solo ai passeggeri,<br />
«Il servizio sarà attivo all’ombra della Madonnina<br />
all’interno del perimetro della<br />
circonvallazione filoviaria (90-91), con<br />
l’eccezione, per ora, del quartiere Città<br />
Studi, che nonostante si trovi al di fuori<br />
dell’anello verrà servito, visti i tanti, tantissimi<br />
giovani e studenti che vi ci abitano»<br />
PAY PER... BUS!<br />
Pagare (poco) una navetta su richiesta, condivisa con altri<br />
utenti, per spostarsi comodamente in città da un punto A<br />
a un punto B, con un semplice click, grazie a un algoritmo<br />
ma anche alle motorizzazioni<br />
elettriche - e di fare affidamento<br />
su autisti dipendenti».<br />
Una scelta virtuosa, ma dispendiosa...<br />
«Sì, ma vogliamo dare più garanzie<br />
possibili - per quanto<br />
siamo ancora una startup - e<br />
fidelizzare i nostri conducenti.<br />
Io stesso sto sostenendo gli<br />
esami per ottenere la licenza<br />
di guida e la Cqc, per poter<br />
subentrare in caso di emergenze.<br />
D’altronde, in fase di<br />
startup bisogna arrangiarsi e<br />
‘sporcarsi le mani’».<br />
Per questa avventura avete<br />
scelto un compagno di viaggio<br />
navigato come Ioki.<br />
«Proprio così. La tecnologia<br />
che farà funzionare l’applicazione<br />
e dunque tutti gli ingranaggi<br />
di Wayla è fornita da<br />
Ioki, nota realtà specializzata<br />
in piattaforme di mobilità. Il<br />
progetto è il risultato proprio<br />
di una collaborazione tra<br />
noi di Wayla (che saremo responsabili<br />
della gestione delle<br />
navette) e la società di pro-<br />
In foto d’apertura<br />
Alessandro Villa,<br />
uno dei cinque<br />
(giovani) ideatori<br />
e fondatori del<br />
progetto, che<br />
sarà in capo alle<br />
operations; Carlo,<br />
Michele, Mario e<br />
Niccolò gli altri<br />
quattro soci che<br />
hanno deciso<br />
di lanciarsi in<br />
questa avventura<br />
nel segmento<br />
del trasporto<br />
persone.<br />
prietà della Deutsche Bahn:<br />
specializzata nella mobilità<br />
on-demand, fornisce la prenotazione<br />
e la pianificazione<br />
del percorso e alimenta l’app.<br />
Ma, alt: Milano sarà solo l’inizio:<br />
l’obiettivo è quello di<br />
espandersi nelle principali<br />
città italiane ed europee».<br />
E così siete pronti per partire.<br />
Inizierete in quarta o a<br />
marce basse?<br />
«Il servizio sarà attivo all’ombra<br />
della Madonnina all’interno<br />
del perimetro della circonvallazione<br />
filoviaria (90-<br />
91), con l’eccezione, per ora,<br />
del quartiere Città Studi, che<br />
nonostante si trovi al di fuori<br />
dell’anello verrà comunque<br />
servito, visti i tanti, tantissimi<br />
giovani e studenti che vi<br />
ci abitano».<br />
Quale target avete messo nel<br />
mirino?<br />
«Ecco, se vogliamo, è proprio<br />
questo il target di Wayla: ragazze<br />
e ragazzi, anche fuorisede,<br />
non proprietari di auto<br />
privata, che hanno bisogno<br />
di una soluzione di mobilità<br />
a portata di mano, door to door.<br />
Il target di clientela della<br />
proposta di Wayla è appunto<br />
costituito da giovani studenti<br />
e professionisti, magari provenienti<br />
da altre città e che<br />
vivono temporaneamente a<br />
Milano senza avere una propria<br />
auto».<br />
Tutto chiaro. Se della copertura<br />
geografica d’esordio<br />
abbiamo appena parlato,<br />
per quanto riguarda quella<br />
oraria?<br />
«Si partirà con quattro giorni<br />
su sette: dalle 19 alle 3<br />
della mattina, dal giovedì<br />
alla domenica. Le navette effettueranno<br />
un servizio porta<br />
a porta senza fermate e<br />
«A differenza di altre esperienze simili, la<br />
particolarità di Wayla è quella di essere<br />
proprietaria dei mezzi (5 per iniziare,<br />
con l’obiettivo di moltiplicarli e di aprire<br />
le porte non solo ai passeggeri, ma anche<br />
alle motorizzazioni elettriche) e di fare affidamento<br />
su autisti dipendenti»<br />
orari fissi».<br />
Veniamo all’atto pratico:<br />
come funzionerà il vostro<br />
servizio?<br />
«L’utente, tramite app, può<br />
prenotare il viaggio da un<br />
punto ‘A’ a un punto ‘B’ – entrambi<br />
di sua preferenza – e<br />
una volta stabilito il tragitto<br />
saprà già il prezzo fisso prima<br />
di prenotare, indipendentemente<br />
da quante persone<br />
viaggeranno a bordo».<br />
L’aspetto del prezzo fisso alla<br />
prenotazione è interessante,<br />
potenzialmente vincente.<br />
Raccontaci qualcosa di più<br />
sul funzionamento...<br />
«L’algoritmo sviluppato da<br />
Ioki raggruppa automaticamente<br />
i passeggeri con percorsi<br />
simili in gruppi di corse.<br />
Gli utenti potranno richiedere<br />
corse da punto a punto tramite<br />
app e condividere il viaggio<br />
in tutto o in parte con altri<br />
passeggeri, ottimizzando l’uso<br />
del veicolo. L’obiettivo è quello<br />
di integrarsi nei sistemi di<br />
mobilità delle grandi città,<br />
contribuendo a un ecosistema<br />
che renda sempre meno<br />
necessario l’uso dell’auto<br />
privata».<br />
«L’algoritmo sviluppato da Ioki raggruppa<br />
automaticamente i passeggeri con percorsi<br />
simili in gruppi di corse. Gli utenti potranno<br />
richiedere corse da punto a punto<br />
tramite app e condividere il viaggio in tutto<br />
o in parte con altri passeggeri, ottimizzando<br />
l’uso del veicolo»<br />
Alessandro, ci riassumi i<br />
motivi che vi hanno portato<br />
a mettere a punto Wayla?<br />
«Guarda, cerco di riassumerla<br />
così, senza uscire troppo dal<br />
seminato: di notte la frequenza<br />
dei mezzi pubblici è ridotta<br />
o assente e c’è un innegabile<br />
problema di sicurezza, molto<br />
sentito soprattutto dalle donne.<br />
I taxi, se ci sono, costano.<br />
Insomma, ci inseriamo in<br />
un mercato dove le opzioni<br />
di trasporto sono oggettivamente<br />
assenti, garantendo un<br />
viaggio in sicurezza, visto che<br />
i nostri autisti e i nostri utenti<br />
avranno un sistema di riconoscimento».<br />
Insomma, sicurezza first:<br />
giusto.<br />
«Vivendo a Milano e leggendo<br />
le cronache locali degli<br />
ultimi tempi, è evidente la<br />
mancanza di soluzioni di trasporto<br />
(sicure) a disposizione<br />
dei cittadini, soprattutto nelle<br />
ore serali. Wayla offrirà finalmente<br />
un’alternativa sicura,<br />
economica e sostenibile a residenti<br />
e turisti, garantendo<br />
un servizio di qualità grazie<br />
alla gestione diretta di veicoli<br />
e autisti e all’esperienza impareggiabile<br />
del nostro partner<br />
Ioki».<br />
Fabio Franchini<br />
16<br />
17
INCHIESTA Abbiamo visitato l’e-plant di FPT Industrial<br />
ESCLUSIVA<br />
LA FABBRICA DELL’E-POWER<br />
Vi raccontiamo sistole e diastole del cuore elettrico di Iveco. L’eplant<br />
di FPT Industrial nei più intimi dettagli. Dalla preparazione dei kit,<br />
all’assemblaggio, al fine linea. Delle 74 celle di prova, 5 sono destinate<br />
ai motori centrali, tipicamente per i Daily, agli assali elettrici e all’e-CD. La<br />
chimica Nmc applicata agli autobus prevede tanti cicli e C-Rate bassi<br />
Due anni di attività, un’attualità targata<br />
captive, un futuro aperto alle collaborazioni<br />
con gli Oem (come quella in<br />
essere per la Maserati Folgore). È il ritratto<br />
dell’e-plant di Torino, la gigafactory nella<br />
La fabbrica è<br />
divisa in tre aree:<br />
stoccaggio e<br />
preparazione dei<br />
kit; l’assemblaggio<br />
vero e proprio;<br />
area di test. Le<br />
linee sono state<br />
progettate da zero<br />
grazie alla realtà<br />
aumentata, fin<br />
dall’area fornitori.<br />
L’AI aiuta anche<br />
le operazioni di<br />
assemblaggio.<br />
In foto, operai<br />
al lavoro<br />
nella nuova,<br />
mastodontica<br />
fabbrica di<br />
Zhengzhou,<br />
che abbiamo<br />
avuto modo di<br />
visitare a metà<br />
maggio.<br />
quale convergono le competenze di elettrificazione<br />
di FPT Industrial. Vi accompagneremo<br />
passo passo nella genesi di batterie e<br />
assali elettrificati. Daniele Pozzo, manager<br />
in ambito marketing e product portfolio, ci<br />
fornisce le credenziali di accesso, prima di<br />
avventurarci tra reparto produttivo e testing.<br />
«Per quanto riguarda i sistemi di energy storage,<br />
ci focalizziamo su due elementi. Il primo,<br />
dall’inaugurazione dell’e-plant, nell’ot-<br />
tobre 2022, è l’Ebs37, sigla che identifica<br />
l’energia installata in kWh della batteria. A<br />
Torino assembliamo i moduli e gli accessori<br />
come cablaggi, Bms (Battery management<br />
system), housing e coperchio. FPT mantiene<br />
sotto il proprio controllo lo sviluppo, la scelta<br />
della chimica e la gestione del software.<br />
L’R&D center di Coventry ci consente di<br />
sviluppare algoritmi per ottimizzare l’utilizzo<br />
della batteria agli ioni di litio, tecnologia<br />
Nmc, 37 kWh, con una densità di 140 Wh/<br />
kg. Ci affidiamo a una struttura a moduli, con<br />
cui completiamo il pacco batterie. Microvast<br />
produce le celle e le assembla all’interno dei<br />
moduli. Il secondo, fratello maggiore di<br />
questo pacco batteria, è l’Ebs69, fedele<br />
all’Nmc e montabile in parallelo fino a<br />
un massimo di 9: le caratteristiche, il numero<br />
di cicli e la missione sono riconducibili<br />
all’autobus urbano. La densità energetica<br />
è tra le più alte sul mercato (178 Wh/kg)»,<br />
ci spiega. E le istanze di sicurezza? Tra il<br />
2022 e il <strong>2024</strong> è cambiato il livello di safety.<br />
Le batterie dell’Iveco Daily MY 24 (eBS 37<br />
Evo) sono compatibili con la normativa Ece<br />
R100.3 di thermal runaway. Queste batterie<br />
hanno anticipato le prescrizioni normative,<br />
grazie al sistema di detecting e all’hardware<br />
interno. Come nel baseball, passiamo da una<br />
base all’altra. Daniele Pozzo si sofferma sui<br />
modelli nella hall. «All’ACT Expo abbiamo<br />
portato l’eAX 840-R, che trovate abitualmente<br />
in esposizione. Vedete la central drive,<br />
per il Daily, che chiamiamo Ecd140. I due<br />
propulsori posteriori e anteriori della Maserati<br />
Folgore sviluppano rispettivamente 600<br />
e 300 kW, per consentire un’accelerazione<br />
da zero a 100 km/h in meno di 3 secondi».<br />
Interviene Alice Orsi, responsabile marketing<br />
ePowertrain e product portfolio, che ci<br />
accompagnerà da qui in poi. «La central drive<br />
è montata nel mezzo del veicolo e porta<br />
la trazione al posteriore, con una cascata a<br />
ingranaggi, che permette l’uscita. L’e-axle è<br />
una soluzione rigida, che arriva direttamente<br />
alle ruote. Infine, abbiamo l’eCD, oggetto<br />
sospeso che porta la trazione alle ruote tramite<br />
i semiassi convenzionali».<br />
Capacità e assemblaggio<br />
Pozzo puntualizza le potenzialità e le aspettative<br />
dello stabilimento. E sulla finestra applicativa<br />
sulla quale si affaccia.<br />
«Ha una capacità produttiva di circa 50.000<br />
propulsioni elettrificate all’anno. Si è pensato<br />
fin da subito a una soluzione modulare e<br />
scalare. Siamo preparati a una forte crescita<br />
dei nostri clienti, soprattutto nella seconda<br />
parte del decennio, e saremo bravi ad assecondare<br />
la domanda, cercando di saturare gli<br />
impianti produttivi. Questo è il polo dove abbiamo<br />
concentrato le attività di energy storage<br />
e di propulsione elettrica. Insomma, è una<br />
gigafactory, che noi intendiamo come quel<br />
luogo dove, sommando i kWh delle batterie,<br />
moltiplicati per i pacchi batterie prodotti in<br />
un anno, si supera il GigaWattora. In questa<br />
sede, infatti, la capacità produttiva lo supera<br />
abbondantemente (sopra 1,5 GWh).<br />
Rispetto al passenger car, il settore industriale<br />
ha un ordine di grandezza in meno. Ricordiamoci<br />
che per ogni autobus, equipaggiato<br />
Alice Orsi, responsabile<br />
marketing ePowertrain<br />
e product portfolio, e<br />
Daniele Pozzo, manager<br />
marketing e product portfolio,<br />
ci hanno accompagnato in un<br />
tour dello stabilimento<br />
e-plant di FPT Industrial<br />
a Torino, Italia.<br />
L’e-plant di<br />
FPT ha una<br />
capacità<br />
produttiva di<br />
circa 50.000<br />
unità di e-<br />
powertrain<br />
all’anno e oltre<br />
1,5 GWh<br />
di batterie.<br />
Il fatturato<br />
dell’azienda<br />
è attualmente<br />
suddiviso<br />
circa al 50%<br />
tra applicazioni<br />
stradali<br />
e fuoristrada.<br />
L’assemblaggio<br />
delle<br />
batterie è<br />
la nuova avventura<br />
intrapresa<br />
da<br />
FPT a partire<br />
dall’ottobre<br />
2022.<br />
18<br />
19
a multipli di 5, 7 o 9, stiamo installando<br />
qualche centinaio di chilowattora. Ci sono<br />
delle variabili non ancora definite, una di<br />
queste è il prezzo dell’idrogeno. Per quanto<br />
riguarda le batterie dei pesanti, Iveco si avvale<br />
della collaborazione di Proterra. Siamo<br />
partiti dalle due aree di maggiore take rate,<br />
i commerciali leggeri e i bus».<br />
Alice Orsi, come dicevamo, ci prende in<br />
consegna per guidarci tra le cinque linee di<br />
produzione, dedicate all’assemblaggio dei<br />
prodotti elettrici. «Questa fabbrica è divisa in<br />
tre aree. Un po’ meno della metà della superficie<br />
è dedicata all’immagazzinamento e alla<br />
preparazione dei kit; quindi, l’assemblaggio<br />
vero e proprio; il fine linea, dove testiamo il<br />
cento per cento di quello che facciamo, sia<br />
per quanto riguarda le batterie, che il mondo<br />
propulsivo: assali, Edu (electric driving<br />
unit), central drive. La prima linea è quella<br />
della eBS37, poi quella delle batterie, infine<br />
gli assali, i central drive e gli assali passenger<br />
car. Linee progettate da zero grazie<br />
alla realtà aumentata, fin dall’area fornitori.<br />
L’IA aiuta le operazioni di assemblaggio».<br />
Non è un reparto come un<br />
178<br />
Wh/kg è<br />
la densita<br />
energetica<br />
dell’eBS69<br />
altro, come esplicita sempre<br />
Orsi. «I circa 200 addetti<br />
sono high-skilled e<br />
più di una volta al mese<br />
seguono una formazione<br />
in gran parte dedicata alla<br />
sicurezza. I sistemi di lavoro<br />
premiano le competenze ed<br />
esonerano le attività fisicamente<br />
stressanti. Per questo sono presenti<br />
sollevatori pneumatici e oleodinamici che<br />
svolgono quelle attività ripetitive che possono<br />
trascinarsi negli errori di produzione. Le<br />
macchine che svolgono le misurazioni, col<br />
sistema pick to light, ci indicano dove prelevare<br />
l’esatto spessore da montare nell’assale<br />
per garantire il precarico corretto. Ci sono<br />
sistemi che agevolano e movimentano, come<br />
i veicoli a guida autonoma (Avg), che<br />
muovono i pallet tecnologici per tutta la linea,<br />
seguendo le tracce blu sul pavimento, e<br />
sistemi di sicurezza, le ‘thermal camera’, che<br />
osservano in continuazione quello che avviene<br />
sulla linea di produzione. Monitoriamo il<br />
cento per cento dei componenti che montiamo<br />
dentro ai nostri assemblati, tramite data<br />
matrix, tracciabilità a 360 gradi, batch code,<br />
pick to light, elementi di un plant industry<br />
4.0 e carbon neutral. Nella prima zona di assemblaggio<br />
delle batterie preleviamo l’housing<br />
e lo disponiamo sui carrelli gialli che<br />
accompagneranno il pacco batteria per tutta<br />
la linea di produzione. Le prime operazioni<br />
sono quelle accessorie, il montaggio del cablaggio<br />
a basso voltaggio e del cooling plate,<br />
il sistema di raffreddamento, al cui interno<br />
passa una miscela di acqua e glicole, e la<br />
Battery disconnect unit (Bdu). Ci muoviamo<br />
quindi verso una stazione automatizzata, in<br />
cui l’operatore si limita a posizionare il carrellino.<br />
Ci sono due robot antropomorfi: uno<br />
è demandato allo spalmaggio della pasta termica<br />
tra gli strati del pacco batterie. L’altro è<br />
smart, rileva le dimensioni del pacco batteria<br />
e posiziona al suo interno i moduli prelevati,<br />
la cui tensione è stata testata».<br />
L’italianità dell’ingegner Orsi si esprime<br />
nella seguente metafora: «Possiamo immaginare<br />
il pacco batteria come un<br />
tiramisù: abbiamo il cooling plate,<br />
uno strato di pasta, 8 moduli<br />
(i biscotti), e ancora cooling<br />
plate, strato di pasta termica,<br />
e 8 moduli: è su due layer, 8<br />
moduli e 8 moduli».<br />
Sulle linee con sicurezza<br />
Proseguendo nell’itinerario manufatturiero<br />
troviamo le stazioni<br />
gemelle, che ripropongono attività<br />
svolte in altre stazioni, in ragione del fatto<br />
che il battery pack<br />
si compone di due<br />
strati. Mentre il cuore<br />
della linea a oggi<br />
era uno solo (la linea<br />
è in espansione con<br />
un’altra stazione identica),<br />
questa stazione<br />
permette di creare il<br />
secondo layer di moduli.<br />
Qui c’è un’attenzione<br />
particolare alla<br />
sicurezza, essendo<br />
dedicata al montaggio<br />
delle busbar, le barre<br />
di rame che connettono<br />
i moduli tra di loro<br />
e permettono di ottenere<br />
il corretto serieparallelo<br />
del pacco<br />
batterie. L’operatore<br />
dispone di un tappetino<br />
isolante e di tool<br />
che consentono di<br />
evitare le dispersioni e di entrare in contatto<br />
con l’alta tensione. Nella stazione successiva<br />
si prepara il secondo strato di cooling plate<br />
e lo si invia alla stazione centrale. L’espansione<br />
della linea permette di accrescere la<br />
capability e di fronteggiare l’aumento della<br />
richiesta. Non si deve più ritornare alla stazione<br />
centrale per il secondo strato di moduli<br />
e lo si sdoppia in una stazione identica. La<br />
seconda parte della linea delle batterie consente<br />
di posizionare un altro giro di busbar,<br />
avvitare il secondo layer di moduli, di installare<br />
il Bms e il cell monitoring controller.<br />
L’operatore si occupa anche di effettuare<br />
le connessioni dei cavi che permettono il<br />
passaggio delle informazioni al sistema, che<br />
legge le tensioni e le temperature del pacco<br />
batteria, e le comunica al Bms, che adotta le<br />
strategie per applicare il corretto condizionamento<br />
e gestire i flussi energetici. A partire<br />
dall’EBS37 Evo, hardware e software del<br />
Bms sono disegnati in casa.<br />
Montata la cover, il pacco batteria è pronto<br />
per i test di fine linea, demandati a due macchinari<br />
flessibili, in grado di gestire entrambi<br />
i design dei pacchi batteria e di svolgere fino<br />
a 12 test sul pacco batteria, simulando un<br />
breve life cycle. Anche questi banchi sono in<br />
grado di recuperare l’energia; il plant, così,<br />
si autoalimenta.<br />
Il sistema antincendio prevede degli shelter<br />
(enormi ‘scaffali’) posizionati fuori dal plant,<br />
nei quali è possibile immergere in acqua un<br />
pacco batteria che abbia preso fuoco. L’Msds<br />
Come specificato<br />
all’inizio, lo<br />
stabilimento è<br />
suddiviso in tre<br />
aree. Poco meno<br />
della metà della<br />
struttura è dedicata<br />
allo stoccaggio e<br />
alla preparazione<br />
dei kit; poi,<br />
l’assemblaggio<br />
vero e proprio; il<br />
capolinea è dove<br />
testiamo tutto ciò<br />
che viene fatto,<br />
sia in termini di<br />
batterie che di<br />
propulsione: assali,<br />
EDU (Electric Driving<br />
Unit), trasmissioni<br />
centrali.<br />
(Material safety data sheet) è il documento<br />
obbligatorio che illustra la gestione in caso<br />
di avaria e accompagna la batteria, ovunque<br />
si trovi. I pacchi batteria EVO hanno mantenuto<br />
la densità energetica della versione<br />
precedente e dispongono di più valvole all’esterno,<br />
che convogliano i fumi in funzione<br />
della stringente certificazione ECE R100.3.<br />
L’obiettivo è estendere la vita del prodotto,<br />
anche in ottica second life. «Trattiamo due<br />
pacchi batterie, con due chimiche (blending)<br />
Nmc lievemente diverse, una orientata al<br />
bus, con tanti cicli, oltre 6.500, e C-rate più<br />
bassi, quindi modalità di carica e scarica più<br />
contenute. L’altra ha una chimica orientata<br />
alla mobilità urbana, sia per i Daily trasporto<br />
merci, che minibus, C-rate che arriva a 2C<br />
in scarica, per premiare il profilo di missione<br />
del veicolo», prosegue.<br />
Tra robot e kitting<br />
Prosegue l’alternanza tra intervento robotico<br />
e umano. «Dei cobot sono addetti allo<br />
spalmaggio della pasta termica e collaborano<br />
con gli operatori, per aumentare la<br />
capacità e demandare le operazioni ripetitive<br />
e potenzialmente foriere di errori umani.<br />
È una stazione con tre finestre, adibite<br />
al montaggio delle busbar, che permette<br />
all’operatore di accedere a una finestra alla<br />
volta. In questo modo non entra mai a<br />
contatto con tutta la tensione del pacco batteria.<br />
Il sistema di visualizzazione lo guida<br />
nelle operazioni da svolgere e nel flusso<br />
da seguire. Il personale lavora a rotazione<br />
per incentivare la versatilità sulla linea».<br />
Ci soffermiamo sull’attività di preparazione<br />
dei kit. Un pallet tecnologico è utilizzato<br />
per posizionare i componenti, procedere<br />
tra le mini-stazioni con il set da<br />
assemblare per rendere l’attività ancora<br />
più fluida. Il tool che preleva gli oggetti a<br />
magazzino è oleodinamico, guidato elettronicamente,<br />
preleva e posiziona componenti<br />
che sarebbero altrimenti troppo<br />
pesanti. Gli Agv prelevano il pallet e lo<br />
portano alla stazione di riferimento in<br />
maniera autonoma. Legge i data matrix<br />
(QR code), avendo una tracciabilità al<br />
100 per cento, i badge code (che si utilizzano<br />
sui lotti, per esempio le viti) oppure<br />
il sistema di pick to light. La linea degli<br />
assali elettrificati ha una configurazione a<br />
Y, due linee parallele che convergono in<br />
una stazione centrale. La linea di sinistra<br />
si occupa dell’assemblaggio dei componenti<br />
interni, quella di destra dei componenti<br />
esterni, e convergono dove c’è<br />
un altro robot antropomorfo che unisce<br />
le due parti. Il dressing è un’operazione<br />
manuale, con cablaggi, scambiatori, etc.<br />
Finito l’allestimento, le propulsioni an-<br />
Al fianco degli<br />
operai in<br />
carne ed ossa,<br />
dei cobot<br />
sono addetti<br />
allo spalmaggio<br />
della pasta<br />
termica<br />
e collaborano<br />
con gli operatori,<br />
per<br />
aumentare<br />
la capacità e<br />
demandare<br />
le operazioni<br />
ripetitive e<br />
potenzialmente<br />
foriere<br />
di errori<br />
umani.<br />
20<br />
21
22<br />
FPT Industrial può<br />
fare affidamento<br />
su tre centri di<br />
Ricerca&Sviluppo<br />
per le tecnologie<br />
dell’elettrificazione,<br />
ai quali<br />
sono affidati<br />
diversi compiti. A<br />
Torino si svolgono<br />
attività a livello<br />
di sistema; ad<br />
Arbon, in Svizzera,<br />
la validazione di<br />
sottosistemi, ad<br />
esempio moduli e<br />
celle; a Coventry,<br />
nel Regno Unito,<br />
attività per il<br />
sistema di gestione<br />
delle batterie.<br />
dranno all’end-of-line.<br />
Quando il gioco si fa pesante<br />
La tappa successiva è la linea heavy-duty,<br />
dove si assemblano gli e-axle 840R. «Li<br />
montiamo in due varianti: per il mercato<br />
nordamericano, destinato al Nikola 3, per<br />
quello europeo all’S-eWay, sia fuel cell che<br />
Bev» specifica Orsi. Che continua: «Qui<br />
sottoponiamo il 100 per cento dei prodotti a<br />
cicli di coppia e potenza. Sensori e accelerometri<br />
permettono di controllare le vibrazioni<br />
e i disturbi acustici dell’assale. Si rimuove<br />
l’assale dal banco e si sostituisce l’olio. Il<br />
2% dei componenti è testato a campione sul<br />
ciclo vita esteso, tramite Cop (Conformity of<br />
production)».<br />
Cool break, prima di addentrarci nella delicata<br />
fase di testing, Alice Orsi riassume<br />
le coordinate tecnologiche dei prodotti<br />
finiti, cioè soluzioni a doppio motore,<br />
con motori a magneti permanenti,<br />
single speed (una sola marcia),<br />
assali di prima generazione<br />
per i pesanti.<br />
E l’architettura Salisbury?<br />
«Contempla un corpo centrale<br />
e i bracci montati con<br />
delle viti. Permette flessibilità<br />
nell’adattamento al veicolo,<br />
perché posso installare il brac-<br />
50K<br />
Capacità annuale<br />
di motori a<br />
propulsione<br />
elettrica<br />
Al cuore dell’e-powertrain<br />
Arriviamo finalmente all’e-powertrain. «La<br />
prima cella è la light duty e-powertrain: la<br />
central drive è stato uno dei primi progetti<br />
gestiti da FPT. Ora ci permette di testare<br />
qualsiasi soluzione elettrificata. È equipaggiata<br />
con battery emulator da 1 MW, che<br />
simulano il funzionamento delle batterie<br />
e recuperano parte dell’energia. In questo<br />
momento, la cella di fronte è impiegata per<br />
mettere alla frusta dei prototipi. I profili di<br />
missione sono gli stessi degli endotermici,<br />
pur con un diverso impatto sul lato dell’infrastruttura.<br />
A intervalli definiti, facciamo<br />
degli approfondimenti sui pezzi prelevati<br />
dalla produzione».<br />
La cella dei pacchi batteria stuzzica la nostra<br />
curiosità. All’interno ospita una camera<br />
climatica e un banco prova per simulare<br />
le condizioni termiche. «Possiamo testare<br />
fino a tre batterie da 69 kWh, simulando<br />
condizioni ambientali differenti. È una camera<br />
climatica ‘walk-in’ e dispone di un<br />
antincendio e di diversi sistemi di sicurezza.<br />
Collegandosi alla batteria si possono<br />
leggere i segnali relativi a prestazioni, sicurezza,<br />
condizioni ambientali. Un esemcio<br />
e il sistema frenante richiesti dal cliente e<br />
customizzare la parte di accoppiamento con<br />
il veicolo, mantenendo il core dell’assale.<br />
Il motore è montato parallelamente all’asse<br />
ruota, senza coppie coniche, e modularità».<br />
FPT Industrial dispone di tre centri R&D<br />
per l’elettrificazione. Torino consente anche<br />
attività a livello sistema; Arbon, in Svizzera,<br />
per la validazione dei sottosistemi, per esempio,<br />
modulo e cella; a Coventry, nel Regno<br />
Unito, per il battery management system.<br />
Nel corridoio di accesso all’area testing Orsi<br />
riprende la panoramica didascalica. «Disponiamo<br />
di 74 celle, dedicate all’attività di<br />
validazione delle propulsioni in generale, di<br />
cui più di 5 esclusivamente per l’elettrificazione.<br />
Qui, vedete l’HIL Lab (Hardware<br />
In the Loop), centro di raccolta dei dati di<br />
validazione degli R&D di FPT, dove questi<br />
grandi ‘armadi’ raccolgono le informazioni<br />
e ci permetteno di simulare le attività di<br />
validazione. Attraverso l’HIL processiamo<br />
il software della centralina<br />
in assenza del reale sistema<br />
hardware. Le celle sono<br />
divise in tre macroaree, che<br />
corrispondono alla dimensione<br />
del motore: pesanti, medi<br />
e leggeri. Qualche cella motore<br />
sta diventando versatile<br />
e si adatta all’ePowertrain.<br />
Attraverso uno schema sinottico, cliccando<br />
su una cella, visualizzo il test e qualsiasi informazione<br />
generica sull’attività in corso».<br />
pio? L’invecchiamento del pacco batterie.<br />
Alcuni test sono assai invasivi, i cosiddetti<br />
‘abuse test’: si innesca la propagazione<br />
termica della batteria e si verifica la resistenza<br />
all’acqua. Ad Arbon un gruppo di<br />
lavoro è dedicato alle celle, con una grande<br />
profondità di dettaglio nella lettura di<br />
determinati segnali». Sarà cambiato qualcosa<br />
nell’approccio metodologico, dalla<br />
inaugurazione dell’e-plant? «In generale»<br />
ci risponde Orsi, «nella prima generazione<br />
di prodotti prendevamo i moduli dai fornitori<br />
per svolgere il lavoro di integrazione,<br />
nel quale siamo estremamente competenti,<br />
e creare valore aggiunto. Portarsi le celle<br />
in casa comporta una elevata complessità<br />
tecnologica, dovendo gestire dei processi<br />
chimici. Ad oggi è meglio procedere<br />
per gradi e avere la possibilità di<br />
fare scelte che favoriscono la<br />
competitività tecnologica».<br />
Dentro il battery lab<br />
Consentitici una digressione<br />
sul laboratorio delle<br />
batterie. Cosa deve avere<br />
un costruttore di pacchi<br />
batteria per essere sempre<br />
sul pezzo? «Un laboratorio di<br />
prototipazione dei pacchi batteria.<br />
È quello che succede in questo e-<br />
plant. Degli specifici carrelli ci permettono<br />
di fare prototipazione. Sono equipaggiati<br />
con un piano semovibile che permette di<br />
abbassare il pacco batteria, nel caso di una<br />
propagazione di fiamma, e inserire acqua<br />
da appositi bocchettoni. Annego il pacco<br />
batterie nell’acqua, per due motivi: abbasso<br />
la temperatura e rimuovo l’ossigeno, bloccando<br />
la reazione chimica.<br />
In quest’area prendiamo il componente,<br />
assale o propulsione elettrica, lo assembliamo<br />
nella configurazione che intendiamo<br />
validare o testare, e lo fotografiamo,<br />
per avere una documentazione fotografica<br />
antecedente alla<br />
prova. Disponiamo di<br />
un laboratorio meteorologico<br />
in cui effettuare<br />
misure di sottocomponenti.<br />
Talvolta,<br />
soprattutto, in fase di<br />
validazione di prodotti<br />
nuovi, li controlliamo<br />
con sensori termici,<br />
accelerometri e altri<br />
oggetti di sensoristica<br />
che aggiungono informazioni<br />
a quelle fornite<br />
da banco prova<br />
e centralina. Alla fine<br />
della prova il procedimento<br />
sarà inverso.<br />
Rimossa la strumentazione,<br />
si verificano<br />
le informazioni visive<br />
attraverso un report<br />
fotografico e si procede<br />
al teardown... e alla<br />
eventuale misurazione<br />
di alcuni componenti.<br />
L’ultimogenito della nostra famiglia di<br />
laboratori è il Tcu Lab, abilitato alla validazione<br />
della trasmission control unit».<br />
Ed è così che un assale elettrificato e un<br />
pacco batterie si accreditano alla trazione<br />
dei veicoli commerciali. Succede in casa<br />
di FPT Industrial.<br />
Fabio Butturi<br />
1.5 GWh<br />
Capacità annuale<br />
dei pacchi di<br />
batterie<br />
Le celle di<br />
test sono<br />
suddivise in<br />
tre macroaree,<br />
che<br />
corrispondono<br />
alle dimensioni<br />
del motore:<br />
pesante, medio<br />
e leggero.<br />
La cella ospita<br />
una camera<br />
climatica<br />
e un banco<br />
di prova per<br />
simulare le<br />
condizioni<br />
termiche, dove<br />
si possono<br />
testare fino<br />
a tre batterie<br />
da 69 kWh,<br />
simulando<br />
diverse condizioni<br />
ambientali.<br />
23
PRESENTAZIONE MAN Model Year <strong>2024</strong><br />
L’entrata in<br />
vigore del Gsr2<br />
ha implicato<br />
per i costruttori<br />
uno sforzo di<br />
aggiornamento<br />
tecnologico.<br />
MAN ha lanciato<br />
un’ampia serie di<br />
novità illustrate<br />
alla stampa nel<br />
corso di un<br />
evento tenutosi<br />
nel Tirolo<br />
austriaco a<br />
inizio luglio.<br />
Con l’entrata in vigore del Gsr2 e i nuovi Adas obbligatori,<br />
MAN ha aggiornato la sua gamma di bus e turistici con una<br />
nuova piattaforma elettronica, sistemi radar per l’angolo cieco,<br />
avanzamenti nelle tecnologie di frenata e innovazioni come il<br />
SafeStop e l’EfficientCruise 3<br />
Il Leone ha colto la palla al balzo. L’entrata<br />
in vigore del Gsr2, con il ventaglio<br />
di Adas diventati obbligatori per i<br />
veicoli immatricolati dopo il 7 luglio <strong>2024</strong><br />
(vedi servizio dedicato su AUTOBUS di<br />
febbraio), ha implicato per i costruttori di<br />
autobus un deciso sforzo di aggiornamento<br />
tecnologico, in parte tramite dispositivi di<br />
parti terze, in parte implementando tecnologie<br />
proprietarie. Perché limitarsi a un mero<br />
ammodernamento? Così i tecnici bavaresi<br />
hanno messo in campo un’ampia serie di<br />
novità (sotto la denominazione ‘Model year<br />
<strong>2024</strong>’) illustrate alla stampa nel corso della<br />
conferenza stampa di anticipazione dell’Iaa<br />
Transportation, tenutasi nel Tirolo austriaco<br />
a inizio luglio.<br />
Attenzione, prima di proseguire: pezzo non<br />
adatto a intolleranti agli acronimi.<br />
In primis, la piattaforma elettronica è interamente<br />
nuova… per gli autobus. È stata<br />
infatti trasferita sul ramo passeggeri la<br />
tecnologia già adottata sulla gamma truck,<br />
con raddoppio della potenza computazionale<br />
governata dall’architettura Cvm (Central<br />
vehicle manager). Riviste e aggiornate, dichiara<br />
MAN, tutte le control unit di impianti<br />
come porte e aria condizionata.<br />
Monitorare l’angolo cieco<br />
Al capitolo ‘assistenza alla svolta’ è ascrivibile<br />
una delle principali novità messe in<br />
campo da MAN. Il sistema di monitoraggio<br />
nelle svolte a destra prevede l’utilizzo<br />
di tecnologia radar: posizionati a ridosso<br />
dell’assale frontale, i sensori si attivano a<br />
velocità superiori ai 30 chilometri all’ora<br />
e presidiano un’area che inizia circa otto<br />
metri di fronte al coach e termina circa 80<br />
metri dietro, per una larghezza fino a 4,5<br />
metri. Il sistema è in grado di calcolare la<br />
traiettoria di movimento di elementi non<br />
statici. Gli alert sono tre, a cascata, dal visuale<br />
all’acustico. Può essere integrato, su<br />
entrambi i lati, con il Lane change support.<br />
La nuova piattaforma elettronica MAN<br />
consente un salto di qualità di Collision<br />
warning e sistema di frenata di emergenza<br />
Eba+ con rilevamento dei pedoni (opzio-<br />
La piattaforma<br />
elettronica<br />
è interamente<br />
nuova… per<br />
gli autobus. È<br />
stata infatti<br />
trasferita sul<br />
ramo passeggeri<br />
la<br />
tecnologia già<br />
adottata sulla<br />
gamma truck,<br />
con raddoppio<br />
della potenza<br />
computazionale<br />
governata<br />
dall’architettura<br />
Cvm (Central<br />
vehicle manager).<br />
Tra<br />
le principali<br />
novità messe<br />
in campo<br />
da MAN c’è<br />
il sistema di<br />
monitoraggio<br />
nelle svolte a<br />
destra tramite<br />
tecnologia<br />
radar.<br />
24UN ASSIST ALLA SICUREZZA<br />
25
PRESENTAZIONE MAN Model Year <strong>2024</strong><br />
nale). Il primo lavora fino a 10 chilometri<br />
all’ora, il secondo scatta da quella soglia<br />
e prevede, con l’aggiornamento <strong>2024</strong>, che<br />
«vengono raccolti dati più ravvicinati e<br />
gli utenti stradali vulnerabili vengano rilevati<br />
in modo affidabile fino a 50 km/h»,<br />
dichiarano da MAN. Entrambi gli Adas<br />
sfruttano tre tipologie di sensori: un radar<br />
a corta distanza, un radar ‘long range’ e<br />
una videocamera. Angolo di rilevamento:<br />
rispettivamente 150, 100 e 125 gradi. Come<br />
accennato già sopra, l’Eba+ è optional:<br />
per il Gsr2 è sufficiente l’Eba standard, ora<br />
montato di serie su tutte le gamme coach<br />
del gruppo.<br />
OptiView, ComfortSteering, Acc...<br />
Non può mancare (ma non sono certo una<br />
novità: la data di lancio è 2018) la tecnologia<br />
mirrorless offerta dal sistema MAN<br />
OptiView. Datato 2022 è invece il sistema<br />
ComfortSteering, un sistema di supporto<br />
elettronico allo sterzo che complementa<br />
la tecnologia idraulica rendendo il volante<br />
ancora più leggero. Stessa datazione per il<br />
sistema Lane return assist, che attiva piccole<br />
correzioni di sterzo per far sì che l’autobus<br />
resti (meglio: torni) all’interno della<br />
propria corsia.<br />
E se il cruise control adattivo non è certo<br />
scoperta dell’ultima ora, la news è che ora<br />
l’Acc MAN è in grado di ‘agganciare’ il<br />
veicolo che precede durante una progressione<br />
a start e stop, tipica di una coda. Ecco<br />
che l’autobus ha la capacità di diventare<br />
l’ombra del mezzo che lo precede, mantenendo<br />
la distanza e effettuando le necessarie<br />
correzioni di sterzo, fino a 60 chilometri<br />
all’ora. Il tutto a condizione che il tempo di<br />
fermo non superi i due secondi.<br />
Non è di nuova introduzione neanche l’AttentionGuard,<br />
sui mezzi MAN dal 2015,<br />
ora diventato obbligatorio con il Gsr2. Dai<br />
Collision warning<br />
e frenata di<br />
emergenza Eba+<br />
con rilevamento<br />
dei pedoni<br />
(opzionale)<br />
sfruttano tre<br />
tipologie di<br />
sensori: un radar<br />
a corta distanza,<br />
un radar ‘long<br />
range’ e una<br />
videocamera.<br />
L’Eba standard<br />
è ora di serie.<br />
In foto, la<br />
mirrorcam.<br />
COCKPIT, TRA CAMION E NEWS<br />
Rientra negli aggiornamenti anche il<br />
cockpit, imperniato sul comando rotativo<br />
SmartSelect, anch’esso attinto dai truck. I<br />
pulsanti per l’apertura di porte e sportelli<br />
e l’interruttore delle luci di emergenza<br />
si trovano direttamente sopra. Saliamo<br />
ancora più in alto. Qui troviamo sei pulsanti<br />
programmabili (bollino ‘new’) e l’interfaccia<br />
del clima: posto guida e abitacolo sono<br />
comandabili con i medesimi interruttori,<br />
previo spostamento di un selettore che<br />
consente lo switch tra le due aree.<br />
Un monitor da sette<br />
pollici completa l’area<br />
centrale del cockpit e<br />
mostra i menù selezionati<br />
tramite la già menzionata<br />
‘rotella’ SmartSelect, al<br />
suo debutto nel mondo<br />
autobus. La teoria alla<br />
base dell’adozione<br />
di questa tipologia di<br />
comando risponde al<br />
motto ‘minimizzare le<br />
distrazioni’, rispetto per<br />
esempio a un dispositivo<br />
touch. Si compone di<br />
anello per la selezione<br />
60 km/h di velocità, il sistema passa in<br />
rassegna in tempo reale tutti i dati relativi<br />
alla guida, valutando la stabilità della<br />
traiettoria e gli interventi sullo sterzo,<br />
fornendo così una diagnosi del livello di<br />
attenzione del driver, e se necessario richiamandolo<br />
a un comportamento di guida<br />
più scrupoloso.<br />
Tra le principali novità proposte da MAN<br />
c’è il SafeStop, atto a rilevare se il conducente<br />
non è più in grado di controllare<br />
attivamente l’autobus.<br />
L’autobus che si ferma da solo<br />
Nel qual caso, dopo una serie di alert, il<br />
sistema attiva una procedura di rallentamento<br />
e frenata completa del veicolo, nel<br />
contempo attivando le luci di emergenza<br />
e, a manovra conclusa, il freno di stazionamento<br />
elettronico (insieme ad apertura<br />
delle voci di menù, pulsante centrale e<br />
touchpad, e consente di navigare tra<br />
le possibilità offerte dalle aree radio,<br />
navigazione, mappe, impostazioni. Usando<br />
lo SmartSelect, le azioni sono mostrate sul<br />
display centrale. Ma le medesime opzioni<br />
sono gestibili tramite volante multifunzione<br />
(ci arriviamo a brevissimo), nel qual caso<br />
il display di riferimento diventa quello al<br />
centro del quadro luci. Quest’ultimo, di<br />
nuova concezione, è un 12 pollici a colori<br />
in risoluzione Hd impreziosito con icone 3D<br />
e raddoppio delle dimensioni dei principali<br />
indicatori.<br />
Tra le principali novità della gamma MAN<br />
Model Year <strong>2024</strong> c’è appunto il volante<br />
multifunzione, che prevede nella parte<br />
sinistra i comandi relativi alle tecnologie<br />
di assistenza alla guida, a destra la<br />
possibilità di navigare nei menù. Più<br />
in basso, sempre a destra, il controllo<br />
dell’infotainment.<br />
delle porte e accensione delle luci a bordo).<br />
È disponibile da luglio <strong>2024</strong> come opzione<br />
per i modelli MAN Lion’s Intercity, Lion’s<br />
Coach, Neoplan Tourliner.<br />
Esce di scena con la gamma Model year<br />
<strong>2024</strong> il sistema di controllo delle sospensioni<br />
Ecas, entra in scena il Vacs (che sta per<br />
Vehicle air suspension control). Il modulo<br />
Smart pneumatic actuator (Spa), composto<br />
da un blocco di elettrovalvole con sensore<br />
di pressione integrato, ha infatti sostituito<br />
una serie di valvole solenoidi e sensori di<br />
pressione separati, integrando tutto in un’unica<br />
unità, e comunica direttamente con il<br />
software di controllo tramite Can. Risultato?<br />
Aumentata velocità di elaborazione e riduzione<br />
dei tempi di sollevamento e abbassamento,<br />
nonché di quelli per il kneeling<br />
dei bus urbani. Debutta inoltre la funzione,<br />
rigorosamente opzionale, di abbassamento<br />
(2 centimetri) del muso dell’autobus una<br />
volta superati i 70 chilometri all’ora: un<br />
DELL’EFFICIENZA DEL TERMICO<br />
Non solo Adas e<br />
infrastruttura software:<br />
l’aggiornamento della<br />
gamma MAN investe<br />
anche il motore da 12 litri<br />
D26, protagonista di un<br />
restyling in Euro 6 step<br />
E che ne incrementa di<br />
dieci unità la dotazione<br />
di cavalli (e di 50 i Nm<br />
leggero ‘inginocchiamento’ frontale, già<br />
disponibile su coach della concorrenza, a<br />
salvaguardia dei consumi.<br />
Freno-motore<br />
È giunto inoltre il momento del debutto per<br />
il nuovo sistema di frenata elettronica Ebs9,<br />
corredato - e qui viene il bello - dal freno<br />
di stazionamento elettronico ‘by wire’, opzionale,<br />
che va a sostituire il freno manuale<br />
pneumatico, a tutto giovamento della sicurezza<br />
e della comodità per il driver.<br />
Il freno di stazionamento elettronico infatti<br />
si inserisce automaticamente una volta spento<br />
il veicolo. Quasi in chiusura, c’è tempo<br />
per un’ultima chicca. Sulla gamma <strong>2024</strong><br />
debutta l’EfficientCruise 3, disponibile su<br />
richiesta insieme al cambio Tipmatic (nelle<br />
due tarature di minor potenza del motore<br />
si può optare anche per l’Ecolife 2). Il<br />
programma di cambio marcia topografico<br />
promette un risparmio di carburante di un<br />
punto percentuale rispetto alla precedente<br />
generazione. Le novità, oltre all’utilizzo di<br />
gps e mappe con maggior grado di precisione,<br />
risiede nella capacità di tenere in considerazione<br />
l’incidenza sul comportamento<br />
di guida di parametri come incidenti, uscite<br />
autostradali e rotonde. Al conducente non<br />
resta che impostare uno dei quattro livelli di<br />
intervento desiderato: più è alto il numero,<br />
più saranno incisive le correzioni attuate dal<br />
sistema, maggiori i risparmi in termini di<br />
consumi.<br />
R iccardo Schiavo<br />
di coppia massima), il<br />
tutto combinato con una<br />
riduzione dei consumi<br />
nella misura del 2,5 per<br />
cento, secondo i dati forniti<br />
da Monaco di Baviera. Il<br />
tutto grazie all’adozione<br />
di turbocompressori<br />
modificati negli stadi<br />
a bassa ed alta<br />
pressione, una pompa<br />
di raffreddamento con<br />
tecnologia di controllo<br />
‘demand-based’, e molti<br />
altri dettagli ingegneristici.<br />
Tutti i motori della gamma<br />
D26 (tarabile a 440, 470<br />
e 520 cavalli) sono ora<br />
omologati per utilizzo con<br />
Hvo e B100.<br />
Ora il Cruise<br />
control adattivo<br />
MAN è<br />
in grado di<br />
‘agganciare’<br />
il veicolo<br />
che precede<br />
durante una<br />
progressione<br />
start e stop,<br />
come una coda.<br />
L’autobus<br />
ha la capacità<br />
di diventare<br />
l’ombra del<br />
mezzo che<br />
lo precede,<br />
mantenendo<br />
la distanza e<br />
effettuando<br />
le necessarie<br />
correzioni di<br />
sterzo<br />
26<br />
27
PRESENTAZIONE MAN Lion’s City E Low Entry<br />
Il MAN Lion’s City E Le è il primo passo del<br />
Leone verso l’offerta di trazioni elettriche<br />
nel segmento intercity. Le batterie saranno<br />
presto aggiornate a una nuova generazione.<br />
Ottimo il lavoro di insonorizzazione<br />
Il MAN Lion’s<br />
City 12 E Le<br />
è derivato<br />
dall’elettrico a<br />
pianale ribassato<br />
e riprogettato<br />
dal nuovo<br />
dipartimento di<br />
engineering di<br />
Ankara.<br />
IL NODO USCITE DI SICUREZZA<br />
Nel percorso di<br />
elettrificazione dei Classe<br />
II, un tema assume<br />
particolare rilevanza: le<br />
uscite di emergenza. Come<br />
sappiamo, il regolamento<br />
Unece n. 107 prescrive che<br />
“I veicoli delle classi II, III e<br />
B devono essere dotati di<br />
botole di evacuazione, oltre<br />
che di porte e di finestrini<br />
di sicurezza”, intendendo<br />
per botola di evacuazione<br />
“un’apertura sul tetto o<br />
sul pavimento destinata<br />
ad essere utilizzata dai<br />
passeggeri unicamente in<br />
28DESTINAZIONE CLASSE II<br />
A<br />
quasi un anno dalla sua presentazione<br />
al Busworld, abbiamo finalmente<br />
avuto l’occasione di provare il MAN<br />
Lion’s City 12 E Low Entry, in occasione<br />
dell’appuntamento Coach Driving Experience,<br />
organizzato dal Leone presso la località<br />
austriaca di Saalfelden.<br />
Derivato dall’elettrico a pianale ribassato e<br />
riprogettato dal nuovo dipartimento di engineering<br />
di Ankara, il MAN 12 E Le differisce<br />
dalla già nota versione urbana per il rialzo posteriore<br />
che porta il corridoio dietro la porta<br />
centrale a circa 800 mm di altezza, raggiungibile<br />
attraverso due comodi gradini posizionati<br />
subito dietro la porta centrale. Non si<br />
tratta quindi di un Low Entry tradizionale,<br />
derivato da un Classe II Normal Floor, ma<br />
è essenzialmente un urbano al quale si è voluta<br />
ottimizzare la capacità di posti a sedere,<br />
strizzando l’occhio alla versione interurbana,<br />
la quale è peraltro nella fase conclusiva di<br />
omologazione.<br />
Un Classe I... ottimizzato<br />
L’autobus provato, omologato in Classe I, ha<br />
presentato un allestimento molto simile alla<br />
versione interurbana, con i sedili imbottiti<br />
Kiel Lite (che da anni equipaggiano gran<br />
parte degli extraurbani di MAN) e cappelliere<br />
nella sezione ribassata, proprio per mostrare<br />
la flessibilità di utilizzo. In tale versione, i<br />
posti a sedere sono 41, quasi tutti rivolti verso<br />
avanti, più la piattaforma per carrozzina posizionata<br />
a destra davanti alla porta centrale. In<br />
alternativa la piattaforma è sul lato opposto,<br />
di fronte all’uscita. I posti in piedi variano<br />
in funzione degli allestimenti e, soprattutto,<br />
del numero di batterie che, come sull’urbano,<br />
vanno da un numero minimo di quattro (per<br />
caso di pericolo”. Tali botole,<br />
però, non devono essere<br />
installate in posizioni che<br />
presentano un eventuale<br />
rischio per i passeggeri,<br />
quindi sarebbero<br />
incompatibili con le batterie<br />
ed i sistemi ad alta tensione<br />
spesso posizionati sul tetto.<br />
Quindi? Alcuni costruttori<br />
sfruttano quanto consentito<br />
dal regolamento stesso,<br />
dove, per alcuni casi, “le<br />
prescrizioni sono soddisfatte<br />
(omissis) se su ciascun<br />
lato del veicolo è presente<br />
un’uscita supplementare<br />
oltre a quelle specificate<br />
al precedente punto<br />
7.6.1.”. Altri, come MAN,<br />
interpretando in maniera<br />
più rigida la normativa,<br />
decidono di ricavare a<br />
pavimento le botole di<br />
evacuazione, non senza<br />
problemi. Effettivamente,<br />
leggendo il testo completo,<br />
non sono così chiari i<br />
casi di applicazione delle<br />
deroghe e gli stessi enti<br />
certificatori nazionali hanno<br />
visioni diverse. Unione<br />
Europea? Poco unita,<br />
almeno in questo caso...<br />
320 kWh di capacità) a un valore massimo di<br />
sei (per 480 kWh complessivi). Sul veicolo<br />
provato, equipaggiato con il numero massimo<br />
di batterie, i posti totali sono 69: non moltissimi,<br />
ma è pur sempre un Low Entry.<br />
Le batterie sono del tipo Nmc ed assemblate<br />
in moduli da 80 kWh cadauno posizionati<br />
trasversalmente sul tetto. Ogni modulo ha il<br />
suo sistema Bms in grado di gestire l’equalizzazione<br />
dello stato di carica e il condizionamento<br />
termico che, per questa tecnologia,<br />
prevede un funzionamento ideale attorno a<br />
25°C. Sviluppi già annunciati per la fine del<br />
prossimo anno prevedono moduli batteria da<br />
circa 90 kWh con un DoD del 90 per cento<br />
(oggi è dell’80), così da aumentare di circa il<br />
20 per cento l’energia utilizzabile.<br />
La trazione è affidata ad un motore centrale<br />
(così è definito il motore singolo connesso al<br />
ponte mediante albero di trasmissione, a differenza<br />
dell’assale motorizzato dove non vi<br />
è trasmissione del moto), realizzato dall’altra<br />
azienda del gruppo Traton: Scania. È di tipo<br />
sincrono a magneti permanenti, con un sistema<br />
di lubrificazione e raffreddamento interno<br />
ad olio. Ha una potenza massima continuativa<br />
di circa 160 kW ed un picco di oltre 230, con<br />
una coppia massima di 2.100 Nm. All’uscita<br />
del motore c’è un gruppo di riduzione unico<br />
con rapporto 1:5,95, cui si somma la riduzione<br />
al differenziale di 1:5,12. Il ponte è il classico<br />
Zf Av133 a portale rovesciato, ancorato<br />
al telaio con due coppie di bracci sovrapposti.<br />
La catena cinematica così composta consente<br />
di raggiungere una velocità massima di 88<br />
km/h, ma l’erogazione di coppia pressoché<br />
costante a 1.300 Nm abbinata ad un’intelligente<br />
gestione dell’accelerazione (programmabile<br />
a richiesta su due valori predefiniti)<br />
Le batterie<br />
Nmc sono<br />
assemblate in<br />
moduli da 80<br />
kWh posizionati<br />
trasversalmente<br />
sul<br />
tetto. Ogni<br />
modulo ha il<br />
suo sistema<br />
Bms in grado<br />
di gestire l’equalizzazione<br />
dello stato<br />
di carica e il<br />
condizionamento<br />
termico.<br />
Sviluppi<br />
già annunciati<br />
per la fine<br />
del prossimo<br />
anno prevedono<br />
moduli<br />
batteria da<br />
circa 90 kWh<br />
con un DoD<br />
del 90 per<br />
cento (oggi è<br />
dell’80), così<br />
da aumentare<br />
di circa il<br />
20 per cento<br />
l’energia utilizzabile.<br />
29
PRESENTAZIONE MAN Lion’s City E Low Entry<br />
rende piacevole e progressiva la marcia in<br />
qualsiasi situazione.<br />
Il quadro luci reca bollino ‘new’<br />
L’acceleratore, inoltre, può prevedere già un<br />
parziale recupero energetico al solo rilascio<br />
del pedale, con due diverse impostazioni di<br />
funzionamento, entrambe nell’ottica dell’ottimizzazione<br />
delle prestazioni e dei consumi.<br />
La scarica e la ricarica delle batterie durante<br />
la marcia, così come lo stato di carica residua<br />
e l’autonomia stimata, sono costantemente<br />
segnalate nel nuovo display digitale<br />
posto al centro del cruscotto, il quale è stato<br />
recentemente scelto da MAN nell’evoluzione<br />
tecnologica e nel rispetto dei regolamenti<br />
sulla cybersecurity. Tali indicazioni aiutano<br />
l’autista nell’ottenere il massimo della percorrenza<br />
possibile in base al percorso ed al<br />
carico dell’autobus, così da evitare sgradite<br />
sorprese nel corso del servizio.<br />
L’assale anteriore è il ben noto Zf Rl82Ec<br />
a ruote indipendenti, il quale, grazie anche<br />
agli ammortizzatori autoadattivi Pcv, svolge<br />
bene il suo lavoro, anche senza la barra<br />
stabilizzatrice. Logicamente, la distribuzione<br />
dei pesi sul tetto influisce sul comportamento<br />
in curva, soprattutto viaggiando a vuoto,<br />
ma vi è sempre il completo controllo del veicolo<br />
e la pressoché totale assenza di rollio.<br />
Tra gli autobus elettrici provati, il MAN è<br />
anche uno dei più silenziosi, grazie alla posizione<br />
del motore di trazione e dei dispositivi<br />
ausiliari, azionati da motori e pompe<br />
indipendenti ed adeguatamente insonorizzati.<br />
Anche le vibrazioni sono quasi assenti,<br />
frutto evidentemente di un telaio progettato<br />
bene e di un assemblaggio di buona qualità,<br />
caratteristica piuttosto comune tra gli autobus<br />
del Leone.<br />
Un occhio alla struttura<br />
A tale riguardo, ricordiamo che la quarta<br />
generazione del Lion’s City è realizzata mediante<br />
unione di pannelli strutturali presaldati<br />
realizzati con profili e tubolari di acciaio ai<br />
quali viene aggiunto un tetto preassemblato<br />
in alluminio e materiale plastico. La struttura<br />
così ottenuta, rinforzata sui veicoli elettrici<br />
in prossimità delle testate e dei passaruota, è<br />
protetta dalla corrosione mediante cataforesi<br />
a bagno ed è rispondente sia al regolamento<br />
Ece R66 (resistenza al ribaltamento) sia alla<br />
prova A del regolamento Ece R29 (urto frontale,<br />
prova cosiddetta ‘del pendolo’). I rivestimenti<br />
sono in materiale plastico e alluminio<br />
Piuttosto ricca la dotazione di serie<br />
presente sulla gamma MAN urbana:<br />
sensore pioggia, sensore luci, illuminazione<br />
interna indiretta a regolazione<br />
automatica, telecamera di<br />
retromarcia.<br />
CARTA D’IDENTITÀ<br />
Lunghezza mm 12.185<br />
Larghezza mm 2.550<br />
Altezza mm 3.320<br />
Passo mm 6.005<br />
Sbalzo anteriore mm 2.775<br />
Sbalzo posteriore mm 3.405<br />
Altezza interna max mm 2.427<br />
Altezza ingressi mm 320<br />
Larghezza porte mm 1.200<br />
Sedute / capacità max passeggeri n 41 / 69<br />
Motore marca modello<br />
Traton<br />
Tipologia motore<br />
Asincrono<br />
Disposizione motore<br />
Centrale<br />
Potenza continua / di picco kW 160 / 240<br />
Coppia continua / di picco Nm 1.300 / 2.100<br />
Fornitore batterie<br />
Traton<br />
Formula batterie<br />
Nmc<br />
Raffreddamento batterie<br />
Liquido<br />
Collocazione batterie<br />
6 moduli al tetto<br />
Capacità totale / utilizzabile kWh 480 / 384<br />
Potenza di ricarica plug-in 150<br />
Assale anteriore<br />
Zf Rl82Ec a ruote indipendenti<br />
Assale anteriore<br />
Zf Av133 a portale rovesciato<br />
Portata assale anteriore / posteriore kg 8.000 / 11.500<br />
Pneumatici 275/70 R22,5<br />
Rapporto al ponte 5,12<br />
Impianto di climatizzazione<br />
Valeo con pompa di calore<br />
Potenza di raffreddamento / riscaldamento kW 38 / 38<br />
(oltre alle parti vetrate nere delle fiancate)<br />
e sono concepiti per la massima facilità di<br />
sostituzione.<br />
La climatizzazione del vano passeggeri è affidata<br />
a un gruppo centrale Valeo a pompa<br />
di calore, con gas R744 (anidride carbonica),<br />
con motocompressore elettrico ad alta<br />
tensione integrato. Per tale impianto MAN<br />
dichiara una potenza massima di 38 kW sia<br />
in raffreddamento che in riscaldamento anche<br />
se tali dati non trovano riscontro nella documentazione<br />
del fornitore. Ad ogni modo, è<br />
sempre possibile scegliere un climatizzatore<br />
a gas R134a, in questo caso fornito da Eberspaecher.<br />
La diffusione dell’aria avviene attraverso<br />
le canalizzazioni isolate poste sopra<br />
i finestrini e le feritoie direzionate verso i lati<br />
e verso il centro del padiglione. Il posto guida<br />
può inoltre contare su un frontbox Aurora<br />
con evaporatore separato da 7,3 kW, dotato di<br />
sensore di qualità dell’aria e capace di attivare<br />
automaticamente il ricircolo o l’aspirazione<br />
dall’esterno. Il riscaldamento dell’abitacolo è<br />
ottenuto in parte con la pompa di calore del<br />
gruppo a tetto ed in parte da tre riscaldatori<br />
ad alta tensione che distribuiscono l’acqua nei<br />
tradizionali termoconvettori a parete. Qualora<br />
il servizio sia effettuato in zone fredde, per<br />
non gravare eccessivamente sui consumi e<br />
conseguentemente sull’autonomia, è installabile<br />
a richiesta un normale bruciatore ausiliario<br />
a gasolio o biodiesel, sapendo che in<br />
questo caso, per qualche chilometro, non si<br />
viaggerebbe a zero emissioni. Altrimenti si<br />
Nell’ambito<br />
delle dotazioni<br />
Gsr2, il Lion’s<br />
City ha affidato<br />
a Mobileye<br />
il sistema di<br />
monitoraggio<br />
dell’angolo<br />
morto, del<br />
rilevamento<br />
ostacoli e del<br />
controllo di<br />
cambio corsia,<br />
nonché il<br />
riconoscimento<br />
dei segnali<br />
stradali. Il<br />
Tpms è invece<br />
Continental,<br />
come da<br />
tradizione<br />
MAN. Chiudono<br />
un impianto<br />
indicatori di<br />
percorso a led<br />
ed un sistema<br />
infotainment<br />
con monitor<br />
interno tipo<br />
stretch da 29<br />
pollici.<br />
può sempre programmare un ‘precondizionamento’<br />
all’uscita, purché si sia connessi alla<br />
rete elettrica.<br />
Piuttosto ricca la dotazione di serie presente<br />
sulla gamma MAN urbana: sensore pioggia,<br />
sensore luci, illuminazione interna indiretta<br />
a regolazione automatica, telecamera di retromarcia.<br />
Tra gli accessori installati sul veicolo della<br />
prova, inoltre, segnaliamo il sistema Opti-<br />
View (telecamere al posto degli specchi retrovisori),<br />
l’Esp, il Cruise Control, l’assistente<br />
alla frenata di emergenza Eba, le luci porta<br />
addizionali, l’illuminazione interna ‘ambient’<br />
a colorazione programmabile, il parabrezza<br />
riscaldato, le tendine per il conducente a regolazione<br />
elettrica, le prese doppie Usb tipo A<br />
e C. Nell’ambito delle dotazioni richieste dal<br />
Gsr2, il Lion’s City ha affidato a Mobileye<br />
il sistema di monitoraggio dell’angolo morto,<br />
del rilevamento ostacoli e del controllo di<br />
cambio corsia, nonché il riconoscimento dei<br />
segnali stradali. Il monitoraggio della pressione<br />
pneumatici è invece di Continental, come<br />
da tradizione MAN. Completano gli allestimenti,<br />
un impianto indicatori di percorso a<br />
led ed un sistema infotainment con monitor<br />
interno tipo stretch da 29 pollici.<br />
Il prezzo finale dovrebbe essere in linea con<br />
la versione a pianale completamente ribassato,<br />
motivo per il quale, almeno in Italia, lo vedremo<br />
probabilmente circolare solo nella versione<br />
in Classe II. E il mondo dell’interurbano<br />
elettrico è, a oggi, ancora tutto da inventare.<br />
All’uscita del<br />
motore c’è un<br />
gruppo di riduzione<br />
unico<br />
con rapporto<br />
1:5.95, cui<br />
si somma la<br />
riduzione al<br />
differenziale<br />
di 1:5.12. L’erogazione<br />
di<br />
coppia pressoché<br />
costante<br />
a 1.300<br />
Nm abbinata<br />
ad un’intelligente<br />
gestione<br />
dell’accelerazione<br />
rende<br />
piacevole e<br />
progressiva la<br />
marcia.<br />
30<br />
31
Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />
SIAMO I WATUSSI<br />
Ebusco, MAN, Mercedes, Solaris. Quattro gli<br />
articolati scrutinati a Bonn, in Germania,<br />
nel corso dell’annuale Ebus test. Il 18 metri Bev<br />
è un prodotto ancora di nicchia, ma le<br />
autonomie iniziano a farsi interessanti<br />
(la capacità passeggeri meno)<br />
I<br />
confronti tra autobus della stessa tipologia<br />
consentono di analizzare, in<br />
poche pagine, le principali caratteristiche<br />
di ogni veicolo, mettendo fianco<br />
a fianco le diverse soluzioni adottate dai<br />
vari costruttori, cercando di evidenziare<br />
i vantaggi che una particolare scelta costruttiva<br />
può portare rispetto ad un’altra.<br />
Gli snodati elettrici, per quanto rappresentino<br />
un prodotto ancora poco diffuso e<br />
quasi relegato a futuri sistemi Brt, mancavano<br />
all’appello, anche per la difficoltà<br />
di ottenere contemporaneamente informazioni<br />
aggiornate dai vari costruttori, su<br />
mezzi che, oltre a tutto, sono in continua<br />
evoluzione. Ma quando ad aprile la rivista<br />
tedesca Omnibusspiegel ha organizzato il<br />
suo test comparativo proprio su questa tipologia,<br />
concentrandosi sui veicoli per ricarica<br />
overnight, abbiamo colto l’occasione<br />
Da sinistra a destra,<br />
nella foto di gruppo:<br />
Rampini Eltron,<br />
Mellor Sigma 7, Mcv<br />
C127Ev, Ebusco 3.0,<br />
Solaris Urbino 18<br />
Electric, MAN Lion’s<br />
City E 18, Mercedes<br />
eCitaro G. Gli ultimi<br />
quattro modelli, tutti<br />
elettrici Bev snodati,<br />
sono stati analizzati<br />
a Bonn nell’ambito<br />
dell’iniziativa<br />
giornalistica della<br />
testata Omnibusspiegel<br />
in collaborazione con<br />
l’operatore tpl<br />
locale Swb.<br />
32<br />
33
Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />
per acquisire tutte le informazioni tecniche<br />
degli autobus partecipanti, pur consapevoli<br />
di non descrivere tutti i prodotti attualmente<br />
sul mercato. Quattro, infatti, i marchi<br />
presenti a Bonn, in grado comunque<br />
di rappresentare una fetta significativa di<br />
prodotto e che indichiamo rigorosamente<br />
in ordine alfabetico: Daimler (con l’eCitaro<br />
G), Ebusco (con il suo 3.0 articolato),<br />
MAN (con il Lion’s City E 18) e Solaris<br />
(con l’Urbino 18 Electric).<br />
Tra test drive e analisi tecniche<br />
Le prove, organizzate in collaborazione con<br />
la locale azienda di trasporto pubblico Swb,<br />
hanno previsto una settimana di test statici<br />
e dinamici, con tanto di servizio simulato<br />
in linea su un percorso prestabilito, consentendo<br />
di evidenziare pro e contro di ogni<br />
modello ma senza la volontà di redigere<br />
una classifica assoluta, in quanto necessariamente<br />
frutto di valutazioni, almeno in<br />
parte, soggettive.<br />
Analizzando comunque i dati tecnici dei<br />
veicoli testati, risulta che un qualsiasi autosnodato<br />
elettrico equipaggiato con il numero<br />
massimo di batterie, in grado di assicurare<br />
un servizio giornaliero completo con<br />
34<br />
un’unica ricarica in deposito, porterebbe un<br />
numero di passeggeri massimo di poco superiore<br />
ad un dodici metri diesel. Da qui<br />
l’importanza di configurare correttamente<br />
i veicoli in base al profilo di missione o<br />
di considerare tipologie di ricarica (o forse<br />
anche di autobus) differenti. O, magari, di<br />
utilizzare un riscaldatore ausiliario alimentato<br />
a biocarburanti, anche se questo non<br />
rientra nell’attuale strategia. Dati alla mano,<br />
quantomeno una riflessione è opportuna<br />
e ogni costruttore dovrebbe supportare il<br />
cliente in questa scelta.<br />
Anche Rampini tra i ‘guest’<br />
Ma tornando alla prova, ad accompagnare<br />
il confronto, con lo scopo principale di farsi<br />
conoscere in ambito europeo ma anche di<br />
essere provati dalla commissione tecnica,<br />
tre ‘outsider’, con veicoli di taglie diverse:<br />
Mellor (costruttore britannico specializzato<br />
in mini e midibus) che ha portato il suo<br />
Sigma 7 elettrico recentemente fornito alla<br />
città di Kiel, Mcv (costruttore egiziano<br />
partner di Volvo) con il dodecametrico<br />
C127 Ev da poco in servizio a Wuppertal<br />
e Rampini (che non ha certo bisogno di<br />
presentazioni) che ha preso in prestito da<br />
Genova un suo Eltron da otto metri.<br />
12 METRI ELETTRICI ALLA SBARRA<br />
Ebusco 3.0 18m MAN Lion’s City E 18 Mercedes eCitaro G Solaris Urbino 18 Electric<br />
Lunghezza mm 17.990 18.060 18.125 18.000<br />
Larghezza mm 2.550 2.550 2.550 2.550<br />
Altezza mm 3.188 3.320 3.400 3.250<br />
Sbalzo anteriore mm 2.805 2.775 2.805 2.700<br />
Sbalzo posteriore mm 3.285 3.405 3.430 3.400<br />
Passo mm 5.900 / 6.000 5.200 / 6.680 5.900 / 5.990 5.900 / 6.000<br />
Circolo di sterzata mm 23.300 21.964 22.970 22.950<br />
Altezza ingressi mm 340 320 320 320<br />
Larghezza porte mm 1.200 1.250 1.250 1.200<br />
Azionamento porte Elettrico Elettrico Elettrico Elettrico<br />
Fornitore porte Ventura MAN Daimler Buses Ventura<br />
Altezza pavimento da terra mm 340 375 370 370<br />
Altezza interna massima mm 2350 2.427 2.313 2.280<br />
Sedute n 51 49 37 49<br />
Posti in piedi n Fino a 89 67 89 54<br />
Capacità massima passeggeri 140 116 126 105<br />
Modello sedute passeggeri Kiel Ideo 40 Kiel Citos Mercedes City Star Function Ster 8Mu<br />
Modello sedile conducente Isri 6860 Nts2 Isri 6860/875 Isri 6860 Nts 2.0 Isri 6860/875 Nts 2.0<br />
Peso a vuoto kg 15.200 22.131 20.710 21.605<br />
Peso totale a terra mm 24.495 30.000 29.500 30.000<br />
Riscaldamento e climatizzazione<br />
Impianto di climatizzazione Thermo King Athenia Mk II 2 x Eberspächer Konvekta Ul 700 Em Konvekta Ul 700 Em + Ul 500<br />
Potenza di raffreddamento / riscaldamento kW - 50 / 36 54 / 42 57 / 37<br />
Pompa di calore sì sì sì No<br />
Refrigerante R407c R134a R744 R134a<br />
Powertrain<br />
Marca e modello Zf AxTrax Traton x 2 Zf AxTrax Tsa Tmf 35-44-4<br />
Tipologia Ai mozzi - Due asincroni trifase Centrale - Asincrono Ai mozzi - Due asincroni trifase Centrale - Asincrono<br />
Disposizione Assale centrale Assale centrale e assale posteriore Assale posteriore Assale posteriore<br />
Potenza continua kW 2 x 87 107 + 160 2 x 87 240<br />
Potenza di picco kW 2 x 125 160 + 240 2 x 125 240<br />
Coppia continua Nm 2 x 143 2.100 2 x 450 1.470<br />
Coppia di picco Nm 2 x 480 3.500 2 x 485 2.222<br />
Batterie<br />
Fornitore - Traton Borgwarner Impact (Solaris High Energy)<br />
Formula Lfp Nmc Nmc Nmc<br />
Moduli n 10 8 6 8<br />
Raffreddamento Aria Aria Acqua Acqua<br />
Collocazione Al pavimento Al tetto 5 al tetto - 1 al posteriore Al tetto<br />
Capacità totale kWh 383 640 588 800<br />
Capacità utilizzabile kWh 344 512 420 640<br />
Potenza di ricarica plug-in 150 150 150 250<br />
Telaio<br />
Assale anteriore Zf Rl 82 Ec Zf Rl 82 Ec Zf Rl 82 Ec Zf Rl 82 Ec<br />
Tipologia A ruote indipendenti A ruote indipendenti A ruote indipendenti A ruote indipendenti<br />
Portata max kg 8.165 8.000 8.000 8.000<br />
Pneumatici 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,<br />
Angolo di sterzata interno / esterno ° 44 56 / 46 47 / 38 55<br />
Assale centrale Zf AxTrax Zf Av 133 Zf Avn 133 Zf Avn 132<br />
Tipologia Elettrico a portale A portale A portale A portale<br />
Portata max kg 8.000 8.000 8.000 8.000<br />
Pneumatici 385/55 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 (Michelin X Incity Ev Z)<br />
Assale posteriore Zf Rl 82A Zf Av 133 Zf AxTrax Zf Av 133 80/70<br />
Tipologia A ruota singola A portale Elettrico a portale A portale<br />
Portata kg 8.165 11.500 13.000 13.000<br />
Pneumatici 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5<br />
Modello pneumatici - - Continental Urban Ha3 M+S Michelin X Incity Ev Z<br />
Stabilizzatore no Assale centrale e posteriore Su tutti gli assali Assali anteriore e centrale<br />
35
Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />
La portata è<br />
condizionata<br />
da una scelta<br />
controcorrente,<br />
i tre assi a ruota<br />
singola, in grado di<br />
sostenere ognuno<br />
8.165 Kg. Tale<br />
scelta da una parte<br />
consente di allargare<br />
di alcuni centimetri<br />
il corridoio, ma<br />
impedisce di<br />
sfruttare il limite<br />
di massa sull’asse<br />
motore e ‘sconsiglia’ i<br />
pneumatici ricoperti.<br />
Ebusco 3.0<br />
Il futuro è già qui<br />
L’azienda non è in buono stato di salute (le azioni<br />
hanno perso il 96 per cento dall’entrata in borsa).<br />
Le consegne latitano. In ogni caso, la gamma 3.0<br />
(anche articolata) presenta soluzioni progettuali<br />
indubbiamente innovative. Vediamole...<br />
Il giovane costruttore olandese che ha già<br />
fornito in Europa centinaia di autobus<br />
elettrici modello 2.0, 2.1 e 2.2 assemblati<br />
in Cina (Xiamen), con la serie 3.0 ha<br />
voluto rivoluzionare, pur con qualche difficoltà,<br />
progetti e produzione, con una nuova<br />
struttura autoportante in fibra di carbonio e<br />
l’ipotesi di un assemblaggio realizzato totalmente<br />
nel proprio stabilimento di Deurne,<br />
non lontano da Eindhoven.<br />
Alla prova di Bonn, Ebusco si è presentata<br />
con il 18 metri di pre-serie allestito<br />
in Olanda ma ha anche anticipato che, per<br />
far fronte ad alcuni ritardi di produzione,<br />
manterrà l’assemblaggio in Cina anche<br />
per la serie 3.0, almeno temporaneamente.<br />
Una cosa è certa: i ritardi di consegna accumulati<br />
fino ad ora sono importanti e una<br />
soluzione per smaltire più velocemente i<br />
numerosi ordini andava presa.<br />
La carrozzeria è integrale<br />
Ma veniamo al sodo. Come anticipato, l’Ebusco<br />
3.0 sfrutta una carrozzeria integrale<br />
autoportante realizzata mediante unione tra<br />
loro di pannelli strutturali in materiale com-<br />
+ tara<br />
- ruote singole<br />
su tutti gli assi<br />
posito (principalmente fibra di carbonio), il<br />
che consente di abbattere la tara del veicolo<br />
di circa il 30 per cento. Inoltre, le batterie<br />
sono inserite all’interno del pianale, così<br />
da abbassare il baricentro e non richiedere<br />
particolari rinforzi strutturali al tetto. L’attuale<br />
progetto consente di alloggiare sullo<br />
snodato una dozzina di pacchi batterie per<br />
una capacità massima complessiva di circa<br />
500 kWh, cioè il valore più basso tra quelli<br />
possibili sui mezzi a confronto in queste<br />
pagine. In base alle prove di consumo ed<br />
alle stime del costruttore, grazie alla tara<br />
decisamente più leggera (e ad una massa<br />
a pieno carico inferiore) l’Ebusco 3.0 dovrebbe<br />
comunque assicurare una percorrenza<br />
allineata a tutti gli altri. Dal punto di<br />
vista chimico, le celle sono di tipo Lfp ed<br />
hanno una capacità unitaria di 105 Ah per<br />
una tensione di 3,2 Volt.<br />
Il veicolo della prova era dotato di dieci<br />
pacchi batterie per una capacità complessiva<br />
di 383 kWh utilizzabili al 90 per cento<br />
(capacità netta utilizzabile 344,7 kWh), ed<br />
una portata di circa 135 passeggeri: valore<br />
decisamente interessante ma da rapportare<br />
alla percorrenza realizzabile in questa configurazione.<br />
Particolarità: tre assali a ruota singola<br />
La portata, infatti, è condizionata da un’ulteriore<br />
soluzione tecnica decisamente controcorrente,<br />
i tre assi a ruota singola, in grado<br />
di portare ognuno 8.165 Kg, cioè quanto<br />
dettato dall’indice di carico degli pneumatici,<br />
maggiorato del 15 per cento (aumento<br />
consentito sui soli Classe I). Tale scelta, se<br />
da una parte consente di allargare di alcuni<br />
centimetri il corridoio (gli ingombri sono<br />
comunque dettati dalla struttura dell’assale<br />
e dalle dimensioni dei motori), dall’altra<br />
impedisce di sfruttare il limite massimo di<br />
massa sull’asse motore e ‘sconsiglia’ l’utilizzo<br />
di pneumatici ricoperti. E anche la<br />
distribuzione degli assi presenta qualcosa<br />
di insolito: la trazione sul secondo asse (che<br />
ricordiamo essere a ruota singola) e il terzo<br />
assale sterzante, con i suoi pro ed i suoi<br />
contro. Più nel dettaglio, il secondo asse<br />
è lo Zf AxTrax a ruote motorizzate, con le<br />
ben note prestazioni di potenza (250 kW)<br />
e coppia (22.000 Nm alla ruota), mentre il<br />
terzo è lo Zf Rl82A, di tipo rigido. Davanti,<br />
invece, il solito Rl82Ec a ruote indipendenti,<br />
senza barra stabilizzatrice.<br />
All’interno, l’utilizzo dell’asse singolo sterzante<br />
in fondo lascia una cassa posteriore<br />
completamente libera da ingombri, un corridoio<br />
decisamente più largo e la possibilità<br />
di realizzare un’ulteriore piattaforma per<br />
posti in piedi anche di fronte alla quarta<br />
porta. La cassa anteriore, invece, è analoga<br />
agli altri marchi, con un posto disabili che<br />
può essere posizionato sul lato destro davanti<br />
alla porta centrale<br />
oppure sul lato<br />
sinistro di fronte alla<br />
stessa. È comunque<br />
chiaro che l’Ebusco<br />
presenta la migliore<br />
flessibilità nel layout<br />
interno, con gran parte<br />
dei sedili raggiungibili<br />
senza alcun<br />
gradino. L’unico neo<br />
è rappresentato dalla<br />
maggiore altezza<br />
delle soglie di accesso<br />
(340 mm anziché 320), restando ovviamente<br />
nei limiti di legge. L’inserimento a<br />
pianale delle batterie, inoltre, abbassa di<br />
qualche centimetro il distanziamento verticale<br />
tra struttura e livello stradale, pur<br />
non alterando gli angoli di sbalzo. Sui dossi<br />
troppo alti, quindi, bisogna fare un po’ di<br />
attenzione.<br />
Tornando agli interni, spiccano ulteriori<br />
particolari che differenziano l’articolato<br />
Ebusco dagli altri, a cominciare dall’illuminazione<br />
interna, realizzata attraverso piccole<br />
plafoniere longitudinali disposte sotto<br />
alle canalizzazioni laterali, un po’ come<br />
avevamo già visto anni fa sui Vdl Citea,<br />
integrate a richiesta da due file di led a filo<br />
padiglione. Caratteristica che riduce sensibilmente<br />
i riflessi sul parabrezza ma che<br />
rischia di lasciare il centro corridoio un po’<br />
in penombra, lontani<br />
dai 100 lux richiesti<br />
da molti capitolati.<br />
Sulle medesime canalizzazioni<br />
sono inserite<br />
numerose bocchette<br />
in plastica nera<br />
per la distribuzione<br />
dell’aria climatizzata,<br />
la quale è generata<br />
da due gruppi a tetto<br />
Thermoking Athenia<br />
II da 20+20 kW di<br />
potenza massima in<br />
raffreddamento. L’impianto è dotato di serie<br />
di pompa di calore e provvede anche a<br />
riscaldare l’abitacolo, il quale è comunque<br />
dotato di termoconvettori a parete alimentati<br />
da un riscaldatore autonomo a gasolio<br />
o elettrico.<br />
Visibilità al posto guida?<br />
Il posto guida ha un’impostazione abbastanza<br />
tradizionale, con un cruscotto centrale<br />
avvolgente e moderno e dotato di tutte<br />
le indicazioni necessarie al servizio. La visibilità<br />
è parzialmente condizionata, nello<br />
spigolo anteriore destro, da un parabrezza<br />
non particolarmente ampio, il quale richiede<br />
necessariamente uno specchietto grandangolare<br />
aggiuntivo o, come nel mezzo<br />
provato, una telecamera aggiuntiva in alto,<br />
con monitor a parte. In strada l’autobus è<br />
decisamente diverso dagli altri ma, grazie<br />
alla distribuzione dei pesi ed alla complessiva<br />
leggerezza dello sterzo nelle manovre,<br />
non ci si trova mai in difficoltà.<br />
Pur con la partecipazione ad alcune gare<br />
nel nostro Paese (principalmente con il modello<br />
2.2), ad oggi non risultano ancora pervenuti<br />
ordini ad Ebusco. Siamo comunque<br />
certi che le grandi differenze progettuali<br />
proposte da questo modello troveranno diversi<br />
sostenitori e quindi, verosimilmente,<br />
è solo questione di tempo.<br />
36<br />
37
Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />
La ralla Hübner<br />
a controllo<br />
elettronico<br />
interviene in caso di<br />
perdita di aderenza,<br />
facendo del Lion’s<br />
City 18 E un veicolo<br />
particolarmente<br />
maneggevole,<br />
grazie anche al<br />
passo tra primo e<br />
secondo asse che,<br />
a differenza degli<br />
altri, è più corto<br />
di quello della<br />
versione da<br />
12 metri.<br />
MAN Lion’s City E 18<br />
In evoluzione<br />
L’urbano Bev di MAN è stato campione di<br />
vendite nel 2023. Il motore centrale è doppio, e<br />
cambiamenti sono in vista. Batterie? Presto saranno<br />
realizzato in house. Radiografia di un e-bus che sta<br />
cambiando pelle<br />
Il marchio Reduce da uno strepitoso<br />
2023, dove ha registrato il record europeo<br />
di immatricolazioni tra gli autobus<br />
elettrici, MAN ha portato in prova a Bonn<br />
uno degli snodati in dotazione alla Vag di<br />
Norimberga, nella configurazione tradizionale<br />
di batterie, con otto moduli Nmc da<br />
80 kWh cadauno per complessivi 640 kWh<br />
di capacità nominale.<br />
Il Lion’s City E nasce soltanto quattro anni<br />
fa sulla nuova piattaforma urbana e da<br />
subito adotta alcune soluzioni tecniche, tra<br />
le quali le batterie posizionate interamente<br />
al tetto, attuale oggetto di modifica da parte<br />
di alcuni concorrenti. Le batterie, progettate<br />
da MAN e assemblate da terzi in attesa<br />
dell’apertura del nuovo polo tecnologico<br />
del gruppo Traton presso Norimberga, hanno<br />
una DoD (Depth of discharge) dell’80<br />
per cento e prevedono un Bms integrato<br />
con tanto di gestione termica individuale.<br />
Arriverà l’assale motore Zf<br />
Le evoluzioni di prodotto prevederanno, tra<br />
circa un anno, l’evoluzione della chimica<br />
Nms, con densità energetica migliorata<br />
+ maneggevolezza<br />
- poche varianti<br />
di allestimento<br />
e una DoD fino al 90 per cento. In tale<br />
occasione MAN passerà dall’attuale motore<br />
centrale Scania (gruppo Traton) alla<br />
nuova versione dell’assale motorizzato Zf<br />
AxTrax.<br />
La ricarica plug-in è possibile attraverso<br />
prese di tipo Ccs2 posizionabili in cinque<br />
posizioni diverse (sopra la ruota anteriore<br />
destra è la posizione di serie), con potenza<br />
fino a 150 kW. Con le batterie di nuova<br />
generazione saranno possibili ricariche a<br />
potenza maggiore, nonché il montaggio a<br />
tetto di pantografo o barre di contatto.<br />
Due motori centrali<br />
Ma tornando al veicolo della prova, le prestazioni<br />
sviliuppate dall’attuale motore centrale<br />
Scania (160 kW di potenza massima e<br />
240 di picco) richiedono la trazione anche<br />
sul secondo asse, dove viene gestito elettronicamente<br />
per fornire potenza e coppia<br />
ridotte a circa due terzi rispetto al terzo<br />
asse. Gli assali motori sono i tradizionali<br />
Zf Av133, con rapporto al ponte standard<br />
i=5,12 (i motori sono dotati di una ulteriore<br />
riduzione integrata), mentre l’anteriore è<br />
l’immancabile Zf Rl82Ec a ruote indipendenti,<br />
ma privo di barra stabilizzatrice. Le<br />
sospensioni sono pneumatiche a controllo<br />
elettronico Wabco, mentre gli ammortizzatori<br />
idraulici sono a doppio effetto di<br />
tipo autoadattivo Pcv (due circuiti idraulici<br />
interni senza gas, in grado di assorbire<br />
sia le vibrazioni di un fondo dissestato sia<br />
eventuali fenomeni di rollio e beccheggio).<br />
Ne diviene un mezzo particolarmente bilanciato<br />
e stabile anche, grazie alla doppia trazione,<br />
su fondi sdrucciolevoli. La ralla Ats<br />
(gruppo Hübner) a controllo elettronico ed<br />
interfacciata con l’impianto frenante Ebs3<br />
e con la Ptm interviene in quei casi limite<br />
di perdita di aderenza, facendo del Lion’s<br />
City 18 E un veicolo particolarmente maneggevole,<br />
grazie anche al passo tra primo<br />
e secondo asse che, a differenza degli altri,<br />
è più corto di quello della versione da 12<br />
metri.<br />
La presenza di otto pacchi batterie e di<br />
due motori, però, appesantisce il veicolo<br />
riducendone la portata che, in questo caso,<br />
arriva a 116 passeggeri. Nell’occasione va<br />
ricordato che in Germania (dove è immatricolato<br />
il mezzo in prova) la massa limite<br />
sull’asse motore è di 11.600 kg mentre in<br />
Italia arriva a 12.000 kg; è quindi verosimile<br />
pensare che nel nostro Paese, il Lion’s<br />
City 18 E possa superare i 120 passeggeri<br />
trasportabili.<br />
Il layout interno presenta una gradevole<br />
distribuzione dei sedili nella parte posteriore,<br />
dove c’è spazio per un pentaposto<br />
raggiungibile con un solo gradino, mentre<br />
nella cassa anteriore si paga la presenza del<br />
motore aggiuntivo, rivolto necessariamente<br />
verso avanti. Complice anche il passo<br />
più corto, la piattaforma per il disabile è<br />
più piccola di altri modelli e leggermente<br />
disassata rispetto alla seconda porta, con<br />
l’impossibilità di realizzare la piattaforma<br />
sul lato destro se non con una porta di tipo<br />
sliding. I sedili passeggeri sono i Kiel<br />
Citos, allestibili con o senza rivestimento<br />
in velluto, tutti montati a sbalzo, così come<br />
i mancorrenti. Caratteristica della famiglia<br />
Lion’s City è il padiglione preassemblato<br />
a pezzo unico sul quale viene proiettata<br />
la luce indiretta proveniente da due file di<br />
plafoniere a led dotate di regolazione automatica<br />
di luminosità su quattro livelli e<br />
tre zone. Alla luce bianca può essere anche<br />
abbinata una luce base ‘ambient’ colorata,<br />
utilizzabile anche come luce notturna.<br />
Uno sguardo al clima<br />
La climatizzazione interna è affidata due<br />
gruppi a tetto Eberspächer a pompa di<br />
calore della capacità di 2x25 kW in raffreddamento<br />
e 2x18 kW in riscaldamento,<br />
integrati da tre riscaldatori elettrici da 10<br />
kW cadauno (che alimentano i convettori<br />
a parete) e da un frontox per il conducente.<br />
In alternativa ai gruppi Eberspächer a<br />
gas R134a è possibile avere<br />
gruppi Valeo a gas R744,<br />
con una potenzialità di<br />
2x31 kW e 2x33 kW rispettivamente.<br />
Cosa scegliere?<br />
L’efficienza della pompa di<br />
calore a Co2 è decisamente<br />
migliore in climi più freddi,<br />
mentre in ambienti particolarmente<br />
caldi rischia di<br />
andare in crisi la funzione<br />
di raffreddamento. Altro<br />
punto sul quale i costruttori<br />
devono aiutare i clienti nel<br />
configurare correttamente i<br />
propri mezzi.<br />
Il posto guida è piuttosto<br />
ampio e la sua posizione un po’ più alta di<br />
altri concorrenti migliora la visibilità nel<br />
traffico cittadino. L’elegante ma razionale<br />
cruscotto centrale presenta la regolazione in<br />
altezza e inclinazione in maniera solidale al<br />
volante e integra un display a colori dove<br />
vengono riportate tutte le principali informazioni<br />
di marcia o le eventuali anomalie<br />
di funzionamento. Con l’introduzione dei<br />
regolamenti sulla cybersecurity, che nel<br />
caso di MAN richiedono un importante<br />
aggiornamento sull’impianto elettrico, tale<br />
cruscotto ha beneficiato di un restyling e di<br />
un display digitale più grande (vedi servizio<br />
sulla gamma MAN model year <strong>2024</strong>,<br />
su questo stesso numero).<br />
In quanto autobus già immatricolato, il<br />
Lion’s City 18 E di Norimberga è anche<br />
privo del pacchetto Gsr2, il quale comunque<br />
è in grado di integrare i dispositivi per<br />
il controllo del cambio corsia e il rilevamento<br />
di ostacoli, forniti da Mobileye. I<br />
sensori parcheggio possono non essere presenti<br />
qualora si opti per l’impianto Tvcc<br />
Rosho proposto da MAN, omologato su<br />
tutta la gamma.<br />
In Italia? L’anno prossimo vedremo i primi<br />
snodati in servizio a Perugia, su percorsi<br />
tutt’altro che semplici. E la scelta pare sia<br />
stata fatta proprio per le prestazioni che,<br />
almeno sulla carta, sono molto buone. Vedremo.<br />
38<br />
39
Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />
Il design è differente<br />
dalle versioni termiche,<br />
pur condividendone<br />
struttura e ricambi. Il<br />
frontale si diversifica<br />
fin dal paraurti e<br />
prevede una curvatura<br />
del parabrezza<br />
costante verso l’alto,<br />
così da inglobare<br />
la carenatura per la<br />
maggiore altezza<br />
(3.400 mm) che,<br />
lateralmente, è<br />
mascherata da due<br />
profili in alluminio a<br />
tutta lunghezza.<br />
Mercedes eCitaro G<br />
Il bello della tradizione<br />
Daimler Buses ha aggiornato la tecnologia<br />
delle batterie (firmate Borgwarner - Akasol).<br />
Capacità passeggeri e gestione termica si<br />
guadagnano voti estremamente positivi. Per<br />
non parlare della sicurezza<br />
Daimler ha portato il suo snodato<br />
elettrico equipaggiato con la terza<br />
generazione di batterie Nmc (nichel,<br />
manganese, cobalto). Batterie che<br />
fanno parte della grande famiglia degli<br />
ioni di litio e presentano un elettrolita liquido<br />
e un anodo di grafite. La chimica<br />
della cella migliorata con un pacco batteria<br />
ottimizzato permette di aumentare la<br />
densità energetica del pacco batteria: 5400<br />
celle con una capacità unitaria di 4,93 Ah,<br />
combinate tra di loro in nove moduli con<br />
collegamenti in serie e parallelo, portano<br />
ad una capacità nominale di 98 kWh per<br />
ogni pacco, a fronte di un peso di 600 kg,<br />
comprensivo di intelaiatura, Bms e sistema<br />
di climatizzazione (densità energetica:<br />
163 Wh/kg). La temperatura di funzionamento<br />
è di circa 25 gradi centigradi, quindi<br />
l’ideale per le nostre latitudini.<br />
I pacchi batteria vanno da un minimo di<br />
quattro fino ad un massimo di sette (sei sul<br />
veicolo testato) e sono distribuiti sul tetto<br />
(sopra il secondo asse e dietro la ralla)<br />
e nel vano motore. La distribuzione dei<br />
pesi in tre zone consente di ottimizzare la<br />
+ circuito unico<br />
raffreddamento/riscaldamento<br />
- presenza ‘armadio motore’<br />
capacità dei passeggeri, che risulta essere<br />
tra le migliori (126 persone sul modello<br />
in prova).<br />
La capacità massima installabile arriva a<br />
686 kWh e permette di raggiungere un’autonomia<br />
di oltre 220 chilometri in gran<br />
parte dei servizi di linea.<br />
Per la ricarica tutto è possibile<br />
La ricarica plug-in avviene mediante presa<br />
Ccs2 posizionata in prossimità dell’assale<br />
anteriore sul lato destro (opzionale la seconda<br />
presa sul lato sinistro o sul frontale),<br />
con un potenza di 150 kW. Possibile<br />
anche la ricarica Opportunity mediante<br />
pantografo diretto o inverso, con potenza<br />
massima di 300 kW. Nel caso di pantografo<br />
inverso (upside-down), le barre di<br />
ricarica non interferiscono con altri componenti<br />
e non influiscono sulla massima<br />
capacità batterie installabile.<br />
Come sappiamo, però, l’autonomia di un<br />
veicolo elettrico è pesantemente condizionata<br />
dalle temperature di esercizio e dalla<br />
gestione della climatizzazione interna. Al<br />
fine di ottimizzare le prestazioni, Merce-<br />
des offre impianti a pompa di calore a gas<br />
R134a o a R744 (Co2), quest’ultimo più<br />
adatto a climi freddi, essendo dotato di<br />
una maggiore efficienza in riscaldamento.<br />
In ogni caso, tutti gli impianti che producono<br />
calore sono interconnessi, in modo<br />
da poter all’occorrenza utilizzare anche il<br />
caldo proveniente dai resistori di frenata<br />
e ottimizzare prestazioni e bilancio termico<br />
complessivo. Naturalmente è possibile<br />
programmare un precondizionamento all’uscita,<br />
ovvero la climatizzazione dell’intero<br />
veicolo alimentata dalla presa di ricarica<br />
e non dalle batterie di trazione. Questa<br />
funzionalità permette, a richiesta, anche il<br />
cosiddetto ‘overconditioning’, cioè il sovrariscaldamento<br />
dell’abitacolo in inverno<br />
oltre al raffreddamento d’estate, così da<br />
escludere la climatizzazione di bordo in<br />
tutta la fase di uscita dal deposito.<br />
La trazione è assicurata dal collaudato<br />
asse a portale motorizzato Zf AxTrax con<br />
motori elettrici nei mozzi ruota, con potenza<br />
continua di 87 kW ciascuno e picco<br />
di 2 x 125 kW. Coppia continua? Due<br />
volte 450 Nm, che diventano 2 x 485 Nm<br />
come valore di picco (che grazie al rapporto<br />
di trasmissione alle ruote diventa 2 x<br />
11.000 Nm). L’autosnodato può prevedere<br />
un assale motorizzato al terzo asse o due<br />
assali motorizzati al secondo e terzo asse.<br />
In ogni caso, l’accelerazione è gestita elettronicamente<br />
in modo da assicurare il giusto<br />
compromesso tra spunto e risparmio<br />
energetico, nell’ottica del miglior comfort<br />
di bordo possibile, a prescindere dal carico<br />
del veicolo. Inoltre, la stessa dinamica dei<br />
pedali può prevedere la massima ottimizzazione<br />
dei consumi, attraverso la diversa<br />
gestione del recupero energetico già in<br />
rilascio del pedale o solamente abbinata<br />
al freno.<br />
Lo sterzo è elettroidraulico, soluzione<br />
pressoché obbligata su un veicolo a trazione<br />
elettrica ma già presente di serie (e<br />
piuttosto apprezzata) sul Citaro tradizionale.<br />
L’assale anteriore è il tradizionale Zf<br />
Rl82Ec a ruote indipendenti ormai utilizzato<br />
da gran parte dei costruttori.<br />
Design tra termico ed elettrico<br />
Il design è volutamente differente dalle<br />
versioni termiche, pur condividendone<br />
la struttura (e conseguentemente parte<br />
dei ricambi di carrozzeria). Il frontale si<br />
diversifica fin dal paraurti e prevede una<br />
curvatura del parabrezza costante verso<br />
l’alto, così da inglobare la carenatura per<br />
la maggiore altezza (3.400 mm) che, lateralmente,<br />
è mascherata da due profili in alluminio<br />
a tutta lunghezza, con un risultato<br />
complessivo piuttosto gradevole. Le altre<br />
proporzioni tra lunghezza, sbalzi e passo<br />
rimangono le stesse con i veicoli a gasolio.<br />
Gli interni sono pressoché identici al Citaro<br />
diesel, con l’esplicita scelta di far<br />
sentire l’autista a<br />
proprio agio in un<br />
posto guida con<br />
la medesima strumentazione<br />
tra le<br />
diverse alimentazioni,<br />
se non per<br />
alcune specifiche<br />
indicazioni a cruscotto,<br />
tra le quali<br />
l’indicatore di<br />
consumo e quello<br />
di carica residua.<br />
La scelta dell’assale<br />
motorizzato,<br />
inoltre, lascia l’abitacolo<br />
libero da<br />
ingombri addizionali permettendo massima<br />
flessibilità nel posizionamento, e<br />
relativo dimensionamento, delle tre aree<br />
destinate a carrozzine e passeggini e per<br />
i passeggeri in piedi. I sedili sono i City<br />
Star, con o senza rivestimento in tessuto,<br />
prodotti all’interno del gruppo. L’illuminazione,<br />
interamente a led, è assicurata<br />
da plafoniere disposte trasversalmente<br />
a centro padiglione, scelta decisamente<br />
controcorrente che però riduce almeno in<br />
parte i fastidiosi fenomeni di riflesso sul<br />
parabrezza.<br />
Oltre agli ormai obbligatori dispositivi di<br />
sicurezza del Gsr2, l’eCitaro offre alcune<br />
funzionalità aggiuntive. Tra quelle di serie,<br />
il Sideguard Assist 2 e il Frontguard<br />
Assist coprono aree di intervento maggiori<br />
rispetto alle prescrizioni; la ralla inoltre<br />
presenta l’Articulation turntable controller<br />
(Atc), dispositivo elettronico per il miglioramento<br />
della stabilità in condizioni di<br />
aderenza limitata. Tra le tecnologie opzionali,<br />
il sistema di mirrorcam in luogo degli<br />
specchi retrovisori, la visione dall’alto<br />
a 360 gradi (sullo snodato è a 270) e il<br />
Preventive brake assist 2, attivo fino a 60<br />
km/h, in curva e al di fuori delle corsie<br />
tracciate. Quasi superfluo ricordare che il<br />
Citaro risponde ai regolamenti Ece R66<br />
e R29, rispettivamente sulla resistenza al<br />
ribaltamento ed all’urto frontale.<br />
40<br />
41
Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />
Nella configurazione<br />
in prova, Solaris<br />
dichiara una<br />
percorrenza di oltre<br />
600 Km. La portata<br />
però si riduce a<br />
circa 105 passeggeri:<br />
decisamente pochi.<br />
Ipotizzando invece<br />
un allestimento<br />
medio con sei pacchi<br />
batterie, quindi in<br />
linea con gli altri<br />
modelli, la capienza<br />
salirebbe a circa 125,<br />
analoga a quella dei<br />
competitor.<br />
Solaris Urbino 18 Electric<br />
Elettrico su misura<br />
Il punto forte dell’Urbino Electric, l’e-bus più<br />
venduto in Europa, è la flessibilità progettuale.<br />
Motore centrale o ai mozzi, varie opzioni<br />
di tipologia e formula batteria... un autobus<br />
veramente customizzabile<br />
Il dinamico costruttore polacco, forte della<br />
leadership europea nel mondo degli autobus<br />
a zero emissioni, ha colto l’occasione<br />
per presentare il primo snodato elettrico con<br />
la nuova configurazione modulare di catena<br />
cinematica e carrozzeria, da poco disponibile<br />
anche sul dodici metri, nonché i nuovi moduli<br />
batteria Nmc da 100 kWh cadauna. Questi<br />
ultimi, sviluppati assieme ai connazionali di<br />
Impact, sono interamente intercambiabili con<br />
quelli delle precedenti generazioni e di capacità<br />
inferiore, quindi passibili di ‘upgrade’ sulle<br />
flotte già circolanti (vedi servizio dedicato sul<br />
numero di aprile <strong>2024</strong>, pagina 28).<br />
Cresce la densità energetica<br />
Inoltre hanno una maggiore densità energetica<br />
(circa il 13 per cento in più) così<br />
da migliorare l’autonomia a pari portata.<br />
Portata che oltre a tutto, proprio per la redistribuzione<br />
dei componenti di trazione, si<br />
trova anch’essa migliorata di una decina di<br />
unità di persone. Niente male.<br />
Più nel dettaglio, la filosofia ‘modular-drive’<br />
di Solaris prevede l’eliminazione della<br />
torre motore interna (utilizzata in parte<br />
+ livello di<br />
personalizzazione<br />
- layout zona posteriore<br />
per le batterie e per l’impianto di raffreddamento)<br />
con il riposizionamento di tutte<br />
le batterie al tetto e di inverter e box ad<br />
alta tensione nella parte posteriore. I moduli<br />
batteria, posti sopra l’asse centrale e in<br />
parte dietro la ralla, vanno da un numero<br />
minimo di quattro a quello massimo di otto,<br />
con una conseguente capacità variabile tra<br />
400 e ben 800 kWh, utilizzabili peraltro<br />
all’80 per cento.<br />
Fino a 600 km di autonomia?<br />
Nella configurazione massima del veicolo<br />
in prova, Solaris dichiara una percorrenza<br />
di oltre 600 Km determinata sul ciclo<br />
Sort2. In tale configurazione, però, la portata<br />
si riduce a circa 105 passeggeri: decisamente<br />
pochi, almeno per il nostro mercato.<br />
Ipotizzando invece un allestimento medio<br />
con sei pacchi batterie, quindi abbastanza<br />
in linea con gli altri modelli, la capienza<br />
salirebbe a circa 125, anch’essa analoga a<br />
quella dei competitor.<br />
La ricarica può avvenire tramite prese<br />
Ccs2, posizionabili in quattro punti diversi<br />
(anteriore destro, anteriore sinistro, fronta-<br />
luminosi. A livello di efficienza, tuttavia,<br />
niente da dire. La selleria scelta per l’autobus<br />
in prova è la polacca Ster, con uno dei<br />
suoi modelli di punta (8Mu), ma sappiamo<br />
esserci a listino più marche e modelli disponibili,<br />
tra i quali il Ruspa Citypro e il<br />
Kiel Ideo.<br />
Anche per la climatizzazione si può scegliere<br />
tra numerose varianti, tutte comunque di<br />
casa Konvekta. Normalmente è previsto un<br />
doppio gruppo a tetto a gas R134a (Ul500 e<br />
Ul700) della potenza complessiva di 57 kW<br />
in raffreddamento e 37 in riscaldamento,<br />
cui si aggiunge il frontbox autista dotato di<br />
evaporatore separato. In alternativa possono<br />
essere richiesti gruppi con refrigerante<br />
R744 (Co2) dove l’efficienza della pompa<br />
di calore è più elevata. A supportare il riscaldamento<br />
è presente un ‘boiler’ elettrico<br />
da 25 kW, installato nel vano motore,<br />
in grado di scaldare l’abitacolo attraverso<br />
alcuni termoconvettori a parete più aerotermi.<br />
Il posto guida risulta spazioso e ben concepito,<br />
con il classico cruscotto Vdv a regolazione<br />
solidale al volante nel quale è<br />
inserito al centro il grande display digitale,<br />
posteriore destro) con potenza di erogazione<br />
fino a 250 kW, oppure mediante pantografo<br />
diretto o inverso con potenza fino a<br />
640 kW. In quest’ultimo caso, le barre sono<br />
poste in modo da non dover spostare altri<br />
componenti o ridurre il numero di batterie.<br />
In caso di pantografo diretto, invece, il numero<br />
massimo di batterie è sei.<br />
Il motore di trazione di serie è di tipo centrale,<br />
della austriaca Tsa, posizionato (finalmente)<br />
dietro al terzo asse, così da non creare<br />
ulteriori ingombri interni di fronte alla<br />
terza porta. La potenza di picco è di 240<br />
kW, mentre la coppia arriva fino a 1.470<br />
Nm (in uscita) e quella di picco a 2.222.<br />
Gli assali sono tutti Zf e rispettivamente<br />
Av133 al posteriore, Avn132 (folle) al centrale,<br />
Rl82Ec (a ruote indipendenti) all’anteriore.<br />
La struttura, come da tradizione Solaris, è<br />
realizzata interamente in acciaio inossidabile,<br />
sulla quale vengono incollati i finestrini<br />
e le testate in vetroresina rinforzata.<br />
Le fiancate sono costituite da pannelli modulari<br />
dotati di un sistema di fissaggio ad<br />
incastro più viti, che ne consentono la rapida<br />
sostituzione in caso di sinistro, mentre<br />
gli sportelli sono (quasi) tutti in alluminio.<br />
L’interno beneficia della nuova disposizione<br />
dei componenti di trazione ed offre<br />
una parte posteriore completamente libera<br />
da armadi o pannellature cieche dove c’è<br />
posto per sei sedili in più, seppure i quattro<br />
sul fondo siano raggiungibili attraverso<br />
tre gradini. Il motore posteriore all’asse<br />
lascia anche lo spazio per una piattaforma<br />
di fronte alla terza porta, allestibile per un<br />
passeggino o anche soltanto come area per<br />
i passeggeri in piedi.<br />
Illuminazione? Forse l’unico neo...<br />
Le linee complessivamente sono pulite e<br />
il livello di finiture è elevato, a cominciare<br />
dalla soluzione scelta per corrimani e<br />
mancorrenti, privi di giunzioni esteticamente<br />
impattanti. L’illuminazione interna<br />
invece, per quanto<br />
sia interamente a<br />
led e con logiche<br />
di accensione configurabili<br />
a discrezione<br />
del cliente,<br />
risulta un po’ troppo<br />
‘tradizionale’,<br />
con le due file di<br />
plafoniere disposte<br />
longitudinalmente<br />
sul padiglione e<br />
coperte da plastica<br />
trasparente rigata<br />
attraverso la quale<br />
si vedono comunque<br />
i singoli punti<br />
le, dove confluiscono tutte le informazioni<br />
sulla marcia e sullo stato del veicolo. Voci<br />
di corridoio danno imminente l’uscita di<br />
un nuovo cruscotto, più moderno e completo.<br />
Almeno una decina le personalizzazioni<br />
possibili per la chiusura laterale,<br />
compresa una sorta di ‘blindatura’ che<br />
prosegue sino alla porta di accesso, da<br />
utilizzare ad ante indipendenti. Completamente<br />
aperto il posto autista del veicolo<br />
in prova, mentre gli Urbino per il mercato<br />
italiano normalmente prevedono una vetratura<br />
alta che prosegue anche verso il<br />
parabrezza, assicurando sufficiente protezione<br />
ed isolamento termico.<br />
Il pacchetto Gsr2, obbligatorio da luglio,<br />
comprende soluzioni da parte di due fornitori<br />
differenti: anche sugli accessori obbligatori<br />
Solaris delega la scelta al cliente,<br />
dimostrando ancora una volta quella flessibilità<br />
che pochi altri, ancora oggi, mantengono.<br />
42<br />
43
Motore anteriore<br />
Linea<br />
INDCAR<br />
Mobi<br />
Lunghezza mm 8.000* / 8.500**<br />
Posti n. 31 - 41 / 33***<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo euro<br />
Classe I: 170.000 / 180.000<br />
scuolabus: 124.000 / 126.000<br />
linea: 140.000 / 142.000<br />
* disponibile in versione Classe I, scuolabus,<br />
linea<br />
** disponibile in versione Classe I low<br />
entry, scuolabus, linea<br />
*** 45 / 50 su scuolabus<br />
Wing<br />
Lunghezza mm 7.700<br />
Posti n. 28 / 24 / 21*<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo € 148.000/145.000/158.000<br />
* versione Turismo Th, con sollevatore<br />
su porta d’emergenza posteriore<br />
Mago2<br />
Lunghezza mm 8.800<br />
Posti n. 30 / 32 / 34*<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 220<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo € 180.000/182.000/178.000<br />
* versione Cabrio<br />
Next L8/L9/10<br />
Lunghezza mm 8.700/9.400/10.000<br />
Posti n. 30/34 ; 38*; 42<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 220 - Mb / 238<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo € 190.000/192.000; 210.000<br />
* 36 con sollevatore (predisposto montaggio<br />
su porta emergenza centrale)<br />
ISUZU<br />
Novo Ultra<br />
Lunghezza mm 7.305<br />
Posti n. 29* / 33**<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />
Trasmissione<br />
automatica<br />
Prezzo euro Classe II: 108.000<br />
Classe III: 115.000<br />
scuolabus***: 88.000<br />
* versione Classe III<br />
** versione ClasseII<br />
*** modello Novo Scuolabus, 45 posti<br />
Turquoise scuolabus<br />
Lunghezza mm 7.720<br />
Posti n. 50<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />
Trasmissione<br />
automatica<br />
Prezzo euro 98.000<br />
Novo Citi*<br />
Lunghezza mm 7.502<br />
Posti n. 54<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />
Trasmissione<br />
automatica<br />
Prezzo euro 110.000<br />
* Classe I<br />
MERCEDES<br />
Sprinter City 45 - 75<br />
Lunghezza mm 7.400 / 8.500<br />
Posti n. 28 / 38<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 651 / 140 - 160<br />
Trasmissione aut. 7G-Tronic Plus<br />
Prezzo euro 190.000 / 270.000<br />
Sprinter Basic 45 - Mobility<br />
45 - Transfer 45<br />
Lunghezza mm 7.400<br />
Posti n. - / 18 / 22<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 651 / 140<br />
Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />
Prezzo € 115.000/170.000/160.000<br />
Sprinter Travel 75<br />
Lunghezza mm 8.500<br />
Posti n. 21<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 651 / 160<br />
Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />
Prezzo euro 240.000<br />
TEMSA<br />
Prestij Sx<br />
Classe. III - Cl. II - Scuolabus<br />
Lunghezza mm 7.168<br />
Posti n. 29 / 35 / 45<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 150<br />
Trasmissione<br />
manuale<br />
Prezzo € 112.000 / 205.000 / 90.000<br />
Motore elettrico<br />
TECNOBUS<br />
Gulliver<br />
Lunghezza mm 5.320<br />
Posti n. 24 / 25 / 31<br />
Motore/kW Amre / 32.3<br />
Batterie FZSoNick ; Ni/NaCI<br />
Capacità max kWh 2 x 71,2<br />
Prezzo € 290.000/330.000<br />
AYATS<br />
Horizon intercity<br />
Lunghezza mm 13.350 / 14.350<br />
Posti n. 96 / 106<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore<br />
Mercedes<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 532.000 / 540.000<br />
IRIZAR<br />
i4 su telaio Scania<br />
Lunghezza mm 10.700* / 11.480**<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 320<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 266.500 / 269.100<br />
* disponibile in versione L<br />
** disponibile in versione H, M ed L<br />
Lunghezza mm 12.200*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 320 / 410<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 270.400 / 274.300<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
Lunghezza mm 12.920*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 320 / 410<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 276.900 / 280.800<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
Lunghezza mm 13.640 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 410<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 309.400<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
i4 integrale<br />
Lunghezza mm 10.700*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 273.000<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 12.200*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 278.200 / 282.100<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 12.920*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 284.700 / 289.900<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 13.640 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 328.900 / 332.800<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 14.980 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 339.300 / 343.200<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
i3 integrale<br />
Lunghezza mm 10.800 / 12.050<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 296.400 / 306.800*<br />
* 302.900 € per i3 12.05 con 341 cv<br />
Lunghezza mm 12.750<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 312.000 / 315.900<br />
Lunghezza mm 14.980 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 365.300 / 370.500<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
IVECO BUS<br />
Crossway<br />
Lungh. mm 10,8 / 12 / 13<br />
Posti n. 47 / 55 /59<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 360<br />
Trasm. man. / aut. / aut. 4 o 6 marce<br />
Prezzo € 260.700/266.600/277.300<br />
MAN<br />
Lion’s Intercity<br />
Lungh. mm 12 / 13<br />
Posti n. 70 / 74<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Man / 290<br />
Trasm. man. / aut. / a 4 o 6 marce<br />
Prezzo euro 345.000 / 373.000<br />
Lion’s City LE / U<br />
Lungh. mm 12 / 12<br />
Posti n. 83<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Man 290 / 320<br />
Trasmissione aut. / a 4 o 6 marce<br />
Prezzo euro 355.000 / 397.000<br />
44<br />
45
Linea<br />
Linea<br />
Linea<br />
Turismo<br />
MERCEDES<br />
Intouro - Intouro M - Intouro L<br />
Lungh. mm 12.100 / 12.600 / 13.300<br />
Posti n. 51 / 55 / 59<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 936 / 295<br />
Trasm. manuale Go 190<br />
Prezzo € 308.750/321.750/338.000<br />
Sollevatore Prm a 31.500 euro<br />
Citaro Ü - LE Ü - LE MÜ*<br />
Lungh. mm 12.100 / 12.200 / 13.200<br />
Posti n. 82 / 84 / 88**<br />
Motorizzazione<br />
Diesel***<br />
Motore/cv Om 936 / 295<br />
Trasmissione aut. Voith Diwa.6<br />
Prezzo € 422.500/419.250/448.500<br />
* in versione 2 o 3 porte<br />
** 83 su versione 3 porte (da 461.500 €)<br />
*** modulo mild hybrid a 24.800 euro<br />
Citaro GÜ<br />
Lungh. mm 18.100<br />
Posti n. 127<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 470 / 355<br />
Trasmissione aut. Voith Diwa.6<br />
Prezzo € 598.000<br />
Tutti i Citaro Classe II prevedono rampa<br />
Prm a 2.500 euro<br />
SCANIA<br />
Interlink Ld<br />
Lunghezza mm<br />
10.890 / 12.190 / 12.790 / 13.990*<br />
Posti seduti n. 45 / 53 / 57 / 63<br />
Motorizzazione<br />
Diesel**<br />
Motore/cv Scania Dc09 / 320***<br />
Trasmissione<br />
aut. / Zf Ecolife<br />
Prezzo euro<br />
327.611/338.428/344.867/379.637<br />
* tre assi<br />
** anche Cng su versione da 12.190 mm.<br />
Prezzo 422.907€<br />
*** opzionale motore Scania Dc09 da<br />
360 cavalli<br />
Interlink Md<br />
Lunghezza. mm<br />
10.890 / 12.190 / 12.790 / 13.990*<br />
Posti seduti n. 45 / 53 / 57 / 63<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania Dc09 / 360**<br />
Trasmissione<br />
aut. / Zf Ecolife<br />
Prezzo €<br />
343.580/357.488/366.244/402.096<br />
* tre assi<br />
** opzionale motore Dc13 da 410 cavalli<br />
sul 13.990 mm<br />
SETRA<br />
415 - 416 - 418 Le Business<br />
Lungh. mm 12.300 / 13.000 / 14.600*<br />
Posti seduti n. 49 / 53 / 61<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 936 / 295<br />
Trasmissione manuale Go 190<br />
Prezzo € 370.500/384.750/432.250<br />
* tre assi<br />
Rampa Prm 2.500 euro<br />
SOLARIS<br />
Interurbino<br />
Lunghezza mm 12<br />
Posti n. Fino a 65<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx-11/ 341<br />
Trasmissione Zf Ecolife - Voith Diwa<br />
Prezzo euro 401.000<br />
TEMSA<br />
Ld* 12 - 13<br />
Lunghezza mm 12.365 / 13.080<br />
Posti n. 55 / 59<br />
Motore/cv Daf Mx-11 / 367<br />
Trasmissione Zf aut. - manuale<br />
Prezzo euro 326.000 / 342.000<br />
Omologabile anche in Classe III<br />
* versione Sb Plus con motore Fpt da<br />
320 cavalli e cambio automatico Allison<br />
T350R o meccanico Zf. Prezzi: 308.000<br />
per il 12 metri, 326.000 per il 13<br />
Md9* - Md9 Le**<br />
Lunghezza mm 9.480 / 9.536<br />
Posti n. 39 / 36<br />
Motore/cv Fpt N67 / 320***<br />
Trasm.<br />
man. Zf - aut. Allison<br />
Prezzo euro 233.000 / 226.000<br />
* omologabile anche in Classe III<br />
** omologabile anche in Classe I<br />
*** Cummins Isb 6.7 250 cv per Md9 Le<br />
Md7 Plus<br />
Lunghezza mm 7.745<br />
Posti n. 33<br />
Motore/cv Fpt / 186<br />
Trasm.<br />
man. Zf - aut. Allison<br />
Prezzo euro 205.000<br />
Omologabile anche in Classe III<br />
Prestij SxMd7 Plus<br />
Lunghezza mm 7.168<br />
Posti n. 35*<br />
Motore/cv Fpt / 150<br />
Trasm.<br />
man. M038S5<br />
Prezzo euro 178.000**<br />
Omologabile anche in Classe III e scuolabus<br />
*29 in Classe III e 45 nella versione<br />
scuolabus<br />
***185.000 per il Classe III e 147.000 per<br />
lo scuolabus<br />
VOLVO<br />
8908R<br />
Lunghezza mm 12.300 / 13.200<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 320 / 350<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift*<br />
Prezzo euro 309.000 / 329.000<br />
* con cambio Zf 6AP1400B a 315.000 /<br />
335.000 €<br />
Lungh. mm 14.000 / 14.900 (6x2)<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 350<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 339.000 / 357.000<br />
8908Rle<br />
Lungh. mm 10.800* / 12.000 / 13.000<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 320 / 350<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift**<br />
Prezzo € 289.000/299.000/319.000<br />
* anche con motore 280 cv e cambio Zf<br />
a 285.000 €<br />
** con cambio Zf 6AP1400B a<br />
295.000/305.000/325.000 €<br />
Lungh. mm 13.700 / 14.700 (6x2)<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 350<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo € 335.000 / 345.000<br />
VDL<br />
Futura Fmd2<br />
Lungh. mm 12.900 / 13.500 / 14.800*<br />
Posti n. 57 / 61 / 67<br />
Motore/cv Daf 370 / 370 / 410<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 317.000/327.000/350.000<br />
* tre assi<br />
Il Futura Fmd2 da 14,8 metri è disponibile<br />
anche con pedana disabili e cambio<br />
automatico<br />
Futura Fdd2<br />
Lungh. mm 13.100 / 14.100 (6x2)<br />
Posti n. 79 / 91<br />
Motore/cv Daf / 530<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 645.000 / 655.000<br />
Disponibile anche con rampa disabili e<br />
cambio automatico<br />
IVECO BUS<br />
EVADYS<br />
Lunghezza mm 12.000<br />
Posti n. 49*/53**<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore marca/cv Fpt Cursor 9/400<br />
Trasmissione mec./auto/automatiz.<br />
Prezzo euro 312.900/302.200<br />
*Porta doppia con rampa. **Porta singola<br />
con rampa<br />
IRIZAR<br />
i8 su telaio Scania<br />
Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />
Posti n. 50 / 55<br />
Motore/cv Scania 450 / 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 368.750 / 416.250<br />
Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Scania 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 422.500 / 431.250<br />
i8 integrale<br />
Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />
Posti n. 51 / 55<br />
Motore/cv Daf Mx11/13 449 / 482<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 371.250 / 413.750<br />
Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Daf Mx13 530<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 426.360 / 435.000**<br />
* disponibile anche i8 Integral 14.38 con<br />
Daf 482 cv a 421.250 €<br />
i6 su telaio Scania<br />
Lunghezza mm 10.800/12.350<br />
Posti n. 47 / 55*<br />
Motore/cv Scania 410**<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 303.750 / 306.250*<br />
*50 con pedana<br />
**disponibile anche i6 10,80 con Scania<br />
410 cv a 312.500 €<br />
Lunghezza mm 12.370<br />
Posti n. 53<br />
Motore/cv Scania 450*<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 342.500<br />
Lunghezza mm<br />
13.350 (6x2)<br />
Posti n. 55<br />
Motore/cv Scania 410<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 312.500 / 321.200*<br />
* disponibile anche i6 13.35 con motore<br />
450 cv a 330.330 €<br />
Lunghezza mm<br />
13.370 (6x2)<br />
Posti n. 59<br />
Motore/cv Scania 450 / 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 383.750 / 390.000<br />
Lungh. mm 14.350/14.370 (6x2)<br />
Posti n. 63 / 63<br />
Motore/cv Scania 450 / 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 362.500 / 393.750<br />
Lunghezza mm<br />
15.370 (6x2)<br />
Posti n. 69<br />
Motore/cv Scania 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 401.250<br />
i6 integrale<br />
Lunghezza mm 10.800<br />
Posti n. 47<br />
Motore/cv Daf Mx11 408<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 307.500 / 316.250<br />
Lunghezza mm 12.350 / 12.370<br />
Posti n. 55* / 53<br />
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 315.750 / 347.500<br />
* 53 con pedana<br />
46<br />
45 47
VADO E TORNO EDIZIONI<br />
www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste<br />
Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.<br />
in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />
GENNAIO N. 1 - 2023<br />
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9 gennaio 2023<br />
VADO E TORNO EDIZIONI<br />
www.vadoetorno.com<br />
ISSN 0042 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p.<br />
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)<br />
art. 1, comma 1, LO/MI<br />
N.1 - 2023 ANNO 28°<br />
Lunghezza mm 13.350<br />
Posti n. 59*<br />
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />
Trasmissione -<br />
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** anche versione a 328.750 €, sempre<br />
408 cv<br />
Lunghezza mm<br />
13.370 (6x2)<br />
Posti n. 59<br />
Motore/cv Daf Mx13 482<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 388.750<br />
Lungh. mm 14.350 / 14.370 (6x2)<br />
Posti n. 63<br />
Motore/cv Daf Mx13 482 / 530<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 371.250* / 413.750<br />
* anche versione a 396.250 €, sempre<br />
482 cv<br />
Lunghezza mm<br />
15.370 (6x2)<br />
Posti n. 69<br />
Motore/cv Daf Mx13 530<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 410.000<br />
MAN<br />
Turismo<br />
Lion’s Coach<br />
Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />
Posti n. 55 / 57<br />
Motore/cv Man / 420<br />
Trasm. mec. / automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 392.000 / 416.000<br />
Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Man / 460<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 432.000 / 440.000<br />
MERCEDES<br />
Tourliner<br />
Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />
Posti n. 55 / 57<br />
Motore/cv Man / 460<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 424.000 / 448.000<br />
Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Man / 460<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 464.000 / 472.000<br />
Cityliner<br />
Lungh. mm 12.240/12.990*/13.990*<br />
Posti n. 55 / 59 / 65<br />
Motore/cv Man 460 / 500 / 500<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo € 480.000/512.000/520.000<br />
* tre assi<br />
Skyliner<br />
Lunghezza mm<br />
14.000 (6x2)<br />
Posti n. 85<br />
Motore/cv Man / 500<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 720.000<br />
SCANIA<br />
S 511 Hd - S 515 Hd<br />
Lunghezza mm 10.500 / 12.300<br />
Posti n. 43 / 51<br />
Motore/cv Om 470 / 388 - 422<br />
Trasmissione<br />
mecc. Go-210<br />
Prezzo euro 452.000 / 500.600<br />
S 516 Hd/2 - Hd/3* - Hdh*<br />
Lungh. mm 13.100/13.100/13.300<br />
Posti n. 55<br />
Motore/cv Om 470 / 422 - 422- 470<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo € 521.600/548.600/608.900<br />
* tre assi<br />
S 517 Hd - Hdh<br />
Lungh. mm 13.900 / 14.200 (6x2)<br />
Posti n. 59<br />
Motore/cv Om 470 / 422 - 470<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo € 556.300 / 625.700<br />
VADO E TORNO EDIZIONI www.vadoetorno.com ISSN 0042 2096 Poste Italiane s.p.a. - SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />
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SULLE MONTAGNE RUSSE MA SI FESTEGGIA ● DECARBON SI FA<br />
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RIVOLUZIONATO IL PODIO ● DAKAR LA PRIMA VOLTA SENZA<br />
KAMAZ ● GOVERNO E ASSOCIAZIONI È COLPO DI FULMINE<br />
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PER 1 ANNO: Euro 35<br />
POWERTRAIN-DIESEL<br />
PER 2 ANNI: Euro 63<br />
POWERTRAIN-DIESEL<br />
PER 3 ANNI: Euro 94<br />
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PER 1 ANNO: Euro 37<br />
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AUTOBUS<br />
PER 3 ANNI: Euro 100<br />
Sul podio<br />
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Lunghezza mm 12.350<br />
Posti n. 55*<br />
Motore/cv Scania 410 / 450<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 315.000 / 323.750<br />
*50 con pedana<br />
Lunghezza mm<br />
15.350 (6x2)<br />
Posti n. 71<br />
Motore/cv Scania 450<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 370.000<br />
i6S integrale<br />
Lunghezza mm 12.350<br />
Posti n. 55*<br />
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 321.250 / 326.250<br />
* 53 con pedana<br />
Lunghezza mm<br />
15.350 (6x2)<br />
Posti n. 71<br />
Motore/cv Daf Mx11 482<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 378.750<br />
48<br />
Tourismo Rhd - M/2 Rhd<br />
Lunghezza mm 12.300 / 13.100<br />
Posti n. 51 / 55<br />
Motore/cv Om 470 / 422<br />
Trasm. mecc. Go 210 / rob. Go 250<br />
Prezzo euro 488.500 / 512.300<br />
Tourismo M/3 Rhd - L<br />
Lungh. mm 14.100 / 15.100 (6x2)<br />
Posti n. 55 / 59<br />
Motore/cv Om 470 / 422<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo euro 530.100 / 546.000<br />
Su tutti i Tourismo, sollevatore Prm a<br />
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Lunghezza mm 12.090<br />
Posti n. 55<br />
Motore/cv Scania Dc13 / 410*<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 326.667<br />
* opzionale motore Scania Dc13 450 cv<br />
Lunghezza mm<br />
12.070 (6x2)<br />
Posti n. 63<br />
Motore/cv Scania Dc13 / 450<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 375.000<br />
SETRA<br />
S 531 Dt<br />
Lungh. mm<br />
14.000 (6x2)<br />
Posti n. 83<br />
Motore/cv Om 471 / 510<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo euro 736.800<br />
Su tutti i Setra (esclusi S 511 Hd, S 531<br />
Dt e gli Hdh) sollevatore Prm a 26.500 €.<br />
Su tutti i Setra (esclusi S 531 Dt e gli<br />
Hdh), toilette a 11.300 euro.<br />
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Hd 12 - 13<br />
Lungh. mm 12.276 / 13.076<br />
Posti n. 55 / 59<br />
Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />
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* tre assi<br />
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Motore/cv Daf 370 / 410 / 410 / 410<br />
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Zf Traxon<br />
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Zf Traxon<br />
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Disponibili anche con pedana disabili e<br />
cambio automatico<br />
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Lunghezza mm 13.085 / 14.145 (6x2)<br />
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Motore/cv Daf / 530<br />
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Volvo I-Shift<br />
Prezzo € 390.000 / 398.000 / 407.000<br />
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Motore/cv Volvo D13K 460<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift<br />
Prezzo euro 382.000<br />
Lungh. mm 13.100 / 13.900 (6X2)<br />
Posti n. 57 / 61<br />
Motore/cv Volvo D13K 460<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift<br />
Prezzo euro 402.000 / 415.000<br />
periodico di cultura,<br />
economia e tecnica<br />
fondato nel 1991<br />
Direttore responsabile<br />
Stefano Agnellini<br />
Coordinatore redazionale<br />
Riccardo Schiavo<br />
In redazione<br />
Fabio Butturi, Ornella Cavalli,<br />
Fabrizio Dalle Nogare,<br />
Stefano Eliseo, Fabio Franchini,<br />
Cristina Scuteri, Luca Vitali<br />
Hanno collaborato<br />
Bruno Boni, Mario Bassoli, Dante<br />
Ferrari, Claudio Frutti, Ivan Poli,<br />
Ugo Righi, Fabio Terni<br />
Informazioni sulle gare pubbliche<br />
fornite dalla Roga Italia<br />
Modena<br />
Impaginazione e grafica<br />
Marco Zanusso<br />
Gestione editoriale<br />
Fabio Zammaretti<br />
VADO E TORNO<br />
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Stampa: Industrie Grafiche RGM srl,<br />
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di Milano n.786<br />
del 17 dicembre 1990<br />
Registro Nazionale della Stampa<br />
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n. iscrizione R.O.C. 2880 del 30-11-2001<br />
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