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Autobus settembre 2024

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VADO E TORNO EDIZIONI<br />

www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste<br />

Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.<br />

in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />

SETTEMBRE N. 9 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

DENTRO L’E-PLANT DI FPT, LE<br />

STRATEGIE IRIZAR, SNODATI<br />

ELETTRICI A CONFRONTO, MAN<br />

LION’S CITY E LOW ENTRY, IL<br />

PROGETTO WAYLA<br />

Data<br />

center


Sommario<br />

<strong>Autobus</strong> n° 9 - <strong>2024</strong> - anno 33°<br />

RUBRICHE<br />

POST-IT<br />

Torino all’insegna<br />

della intermobilità<br />

4<br />

RETI & ENERGIA<br />

A Monaco di Baviera un<br />

maxi hub per la ricarica<br />

7<br />

IL PUNTO<br />

TECNO<br />

Daimler Buses si allea<br />

con ChargePoint<br />

6<br />

MAPPAMONDO<br />

Chi guida il mercato<br />

elettrico francese?<br />

8<br />

FPT<br />

A Torino vengono assemblati moduli<br />

batterie e prodotte catene cinematiche. Il<br />

nostro viaggio nello stabilimento<br />

18<br />

Periscopio<br />

La lettera di trasferimento<br />

ai lavoratori<br />

di Bologna, il tavolo<br />

al ministero, i cinesi.<br />

Non c’è pace per IIA<br />

11<br />

IBE <strong>2024</strong> a Rimini,<br />

parte il conto<br />

alla rovescia.<br />

L’industria è pronta<br />

all’appuntamento<br />

12<br />

Daimler Buses a<br />

gonfie vele, gruppo<br />

tra luci e ombre.<br />

Il primo semestre<br />

Daimler Truck<br />

13<br />

MAN<br />

Con il Gsr2 MAN ha aggiornato tutta<br />

la gamma con una nuova piattaforma<br />

elettronica e soluzioni Adas innovative<br />

24<br />

Intervista #1<br />

14<br />

LA PROSPETTIVA<br />

DI IRIZAR<br />

Mercato, e-mobility,<br />

energia. Parola a<br />

Imanol Rego, Ceo<br />

del gruppo basco<br />

Intervista #2<br />

16<br />

WAYLA: MILANO<br />

A CHIAMATA<br />

Alessandro Villa,<br />

co-founder della<br />

startup che<br />

pensa in grande<br />

ABBONATI<br />

CONFRONTO<br />

Quattro modelli elettrici da 18 metri a confronto sulle strade<br />

di Bonn: l’Ebus Test <strong>2024</strong> ha visto schierati Ebusco, MAN,<br />

Mercedes, Solaris. È stata anche occasione per un’ospitata<br />

internazionale da parte di Rampini in veste di ‘guest’<br />

32<br />

SUBITO<br />

Rubriche<br />

Listini 44<br />

PRESENTAZIONE<br />

28<br />

MAN LION’S<br />

CITY E LE<br />

Ora anche MAN<br />

ha il suo Low<br />

Entry elettrico.<br />

Il primo<br />

passo verso<br />

la fornitura<br />

di soluzioni<br />

elettriche nel<br />

Classe II<br />

IL SONDAGGIO DEL MESE<br />

Al momento di andare in stampa (4 <strong>settembre</strong>), un alone<br />

di incertezza e pessime avvisaglie circonda il futuro di<br />

IIA. La storica fabbrica di Bologna manterrà un ruolo di<br />

polo significativo nel futuro dell’azienda?<br />

Rispondi su<br />

www.vadoetorno.com<br />

Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono basate<br />

su un campione scientifico<br />

LE RISPOSTE<br />

DEL MESE SCORSO<br />

La maggioranza uscita dalle ultime<br />

elezioni europee ha visto fortemente<br />

ridimensionato il partito verde. Si va<br />

incontro a una revisione delle scadenze<br />

per l’impiego di veicoli diesel?<br />

71%<br />

sì<br />

29%<br />

no<br />

3


Post-it<br />

LA RETE STRATEGICA GTT - BIRD - WETAXI<br />

Intermobilità pubblico-sharing? Sì!<br />

UN ECOSISTEMA DI TRASPORTO INTEGRATO PER I TORINESI<br />

Qualcosa di molto interessante, tra<br />

mobilità urbana pubblica e alternative<br />

in sharing, sta avvenendo<br />

all’ombra della Mole Antonelliana. Sì,<br />

perchè Gtt (Gruppo torinese trasporti) ha<br />

deciso di unire le forze con Bird, top player<br />

mondiale nella mobilità elettrica in sharing,<br />

e con Wetaxi, startup torinese leader nel<br />

settore taxi e mobilità integrata, per rivoluzionare<br />

il modo di muoversi in città. Grazie<br />

a questa innovativa partnership, sostenuta<br />

dal Comune di Torino, infatti, nasce un<br />

nuovo sistema di trasporto integrato che<br />

offre ai torinesi soluzioni di mobilità più<br />

sostenibili, efficienti e personalizzate.<br />

Come funziona<br />

Da lunedì 26 agosto, grazie a questa unione<br />

di competenze i passeggeri<br />

Gtt possono utilizzare i servizi<br />

di Bird e Wetaxi combinando<br />

i vantaggi del trasporto<br />

pubblico tradizionale con le<br />

soluzioni più moderne e sostenibili<br />

per muoversi a Torino:<br />

raggiungere le fermate di<br />

metropolitana, autobus e tram<br />

con i monopattini elettrici e<br />

biciclette a pedalata assistita,<br />

4<br />

prenotare e pagare il taxi oppure acquistare<br />

il biglietto del treno.<br />

Allo stesso tempo, gli utenti Bird e Wetaxi<br />

avranno la possibilità di scoprire i vantaggi<br />

della rete di trasporto pubblico di Gtt per<br />

spostarsi in città e su distanze più lunghe.<br />

Per la nuova collaborazione, Gtt, Bird e<br />

Wetaxi offrono agli abbonati mensili Gtt<br />

un bonus: acquistando sull’e-commerce Gtt<br />

un abbonamento mensile (Under 26, Formula<br />

U e Formula 3), si potrà ottenere un<br />

codice promozionale di 5 euro da utilizzare<br />

direttamente sulle app Bird e Wetaxi per i<br />

loro servizi.<br />

I plus della micromobilità integrata<br />

Una sorta di win-win situation, sia per<br />

gli erogatori dei rispettivi servizi, sia<br />

per i fruitori. I vantaggi di questa esperienza<br />

di micromobilità integrata possono<br />

essere raggruppati in quattro punti:<br />

In primis, maggiore flessibilità e comodità:<br />

i cittadini potranno combinare i diversi<br />

mezzi di trasporto in base alle loro<br />

esigenze.<br />

In secundis, riduzione dell’inquinamento<br />

atmosferico e del traffico: l’utilizzo di monopattini<br />

elettrici e biciclette contribuisce a<br />

ridurre l’utilizzo dell’auto privata con minori<br />

emissioni inquinanti e traffico in città.<br />

Terzo, maggiore sicurezza: la possibilità di<br />

poter organizzare, anche in orario notturno<br />

quando la rete i trasporto pubblico è<br />

meno capillare rispetto agli orari diurni, il<br />

primo e ultimo miglio, ovvero il percorso<br />

che si compie a piedi tra la fermata del<br />

bus e la destinazione finale o<br />

viceversa.<br />

In quarto e ultimo punto, maggiore<br />

accessibilità: è un’opzione<br />

di trasporto conveniente e<br />

accessibile per tutti, anche per<br />

chi non possiede un’auto.<br />

Insomma, progetto interessante,<br />

che terremo monitorato. E<br />

al quale facciamo i nostri sinceri<br />

auguri.


DAIMLER BUSES E CHARGEPOINT<br />

Tecno<br />

L’accoppiata vincente<br />

I DATI DI MERCEDES-BENZ E SETRA NEL GESTIONALE DELLA FLOTTA DELLA SOCIETÀ U.S.A.<br />

Reti & energia<br />

MAN FORNIRÀ UN COACH ELETTRICO AL BAYERN MONACO<br />

Uno stadio (anche) per gli e-bus<br />

3O PUNTI DI RICARICA ALL’ALLIANZ ARENA PER TORPEDONI E CAMION ‘ALLA SPINA’<br />

HITACHI E<br />

Il pr<br />

LA PRIMA<br />

Daimler Buses e ChargePoint hanno firmato<br />

un accordo di collaborazione per<br />

consentire alle aziende di trasporto con<br />

flotte multimarca di utilizzare i dati dei veicoli<br />

degli autobus Mercedes-Benz e Setra senza<br />

hardware aggiuntivo e su scala più ampia nel<br />

sistema di gestione della flotta di ChargePoint.<br />

Con i servizi digitali Omniplus On, Daimler<br />

Buses offre ai propri clienti un’ampia gamma<br />

di soluzioni di connettività. Ci sono sempre<br />

state diverse opzioni per l’utilizzo dei servizi<br />

digitali: comodamente nel portale Omniplus<br />

On o integrando i dati di alta qualità dei veicoli<br />

nei sistemi di telemetria dei fornitori di<br />

servizi telematici e anche attraverso un ampio<br />

portafoglio di applicazioni dei partner.<br />

Quindici noti fornitori europei di sistemi<br />

telematici e di gestione dei depositi sono<br />

già partner e offrono ai loro clienti il portafoglio<br />

Data-as-a-Service (DaaS) per integrare<br />

i dati dei veicoli di Daimler Buses<br />

nei sistemi di gestione della flotta e ottimizzare<br />

così l’analisi e la gestione della flotta.<br />

ChargePoint si unisce ora a questo gruppo<br />

come altro importante fornitore telematico.<br />

Per i clienti ChargePoint che hanno in flotta<br />

autobus Mercedes-Benz e Setra, il nuovo accordo<br />

offre numerosi vantaggi: innanzitutto,<br />

non è più necessaria la lunga installazione di<br />

hardware aggiuntivo, perché ChargePoint può<br />

Uno dei plus è, ad esempio,<br />

che il Bus Data Center<br />

trasmette oltre 450 punti dati<br />

in tempo reale e tutti i dati<br />

diagnostici del veicolo<br />

utilizzare i dati del Bus Data Center, che è<br />

una caratteristica standard di tutti gli autobus<br />

di Daimler Buses. È sufficiente un pacchetto<br />

dati mensile di Omniplus On, acquistabile per<br />

ogni singolo autobus, e il rilascio dei dati da<br />

parte dell’azienda di trasporto. Un altro vantaggio<br />

è, ad esempio, che il Bus Data Center<br />

trasmette oltre 450 punti dati in tempo reale e<br />

tutti i dati diagnostici del veicolo.<br />

Inoltre, può ricevere comandi inviati tramite<br />

rete mobile, ad esempio per il precondizionamento<br />

dell’eCitaro, aprendo così ulteriori<br />

opzioni per il sistema di gestione della flotta.<br />

Infine, ma non per questo meno importante,<br />

i clienti di ChargePoint che utilizzano veicoli<br />

Daimler Buses beneficiano ora di un livello di<br />

sicurezza molto elevato per quanto riguarda il<br />

trasferimento dei dati. Il motivo è che Daimler<br />

Buses è il primo produttore di autobus ad aver<br />

omologato i propri veicoli in conformità alla<br />

nuova direttiva internazionale sulla cybersecurity<br />

Un Ece R155. Ciò significa che i dati sono<br />

protetti in modo permanente contro l’accesso<br />

non autorizzato con uno standard molto elevato<br />

lungo l’intero percorso di connettività dal<br />

veicolo al cloud di Daimler Buses.<br />

Squadra che vince non si cambia, anzi...<br />

si riconferma. E quella formata<br />

da MAN e Fc Bayern Monaco è vincente<br />

e rodata da anni. Tanto da lanciare un<br />

nuovo progetto, il seguente: un parco di ricarica<br />

per autobus e camion elettrici presso<br />

l’Allianz Arena, stadio del club bavarese.<br />

I punti di ricarica ad alta potenza e paradigma<br />

Megawatt charging saranno costruiti<br />

in tre fasi di espansione pianificate nel parcheggio<br />

autobus sud dell’Allianz Arena: in<br />

totale sono previsti 30 punti di ricarica,<br />

che permetteranno di ricaricare ogni giorno<br />

fino a 500 e-bus ed e-truck.<br />

I grandi stadi di calcio come l’Allianz<br />

Arena dispongono del resto di una rete e-<br />

lettrica molto potente, a causa dell’elevato<br />

fabbisogno di elettricità per i riflettori,<br />

le operazioni di catering e altre utenze,<br />

che viene utilizzata solo nei giorni delle<br />

partite del club di Bundesliga.<br />

Lo stadio si trova direttamente sul trafficato<br />

svincolo autostradale di Monaco<br />

Nord, con un proprio accesso autostradale:<br />

fino a 10.000 camion al giorno passano<br />

per questo importante snodo del traffico<br />

merci del Vecchio Continente: insomma,<br />

una posizione ideale per un grande hub<br />

di ricarica. Inoltre, l’Fc Bayern avrà biso-<br />

In totale sono previsti 30 punti<br />

di carica, che permetteranno<br />

di ricaricare ogni giorno fino a<br />

500 e-bus ed e-truck<br />

G<br />

gno di un’infrastruttura di ricarica per la<br />

enov<br />

propria flotta in futuro: MAN consegnerà<br />

sere d<br />

il primo pullman completamente elettrico<br />

Sarà<br />

alla società come autobus della squadra<br />

2025. Hitach<br />

nella stagione 2025/26.<br />

un ordine da<br />

MAN Transport Solutions, la società di<br />

del sistema<br />

consulenza interna del Leone di Monaco<br />

linea Val Bis<br />

di Baviera per il passaggio ai veicoli<br />

Assi<br />

a<br />

di Forza<br />

emissioni zero, è stata coinvolta nel progetto.<br />

che opereran<br />

diverse tecno<br />

I consulenti stanno supportando la pianificazione<br />

e l’implementazione del par-<br />

Hitachi Ene<br />

per l’acquist<br />

co di ricarica pubblico. Dal 2018 MAN<br />

di un tender<br />

Transport Solutions fornisce consulenza<br />

bus) è stato r<br />

alle aziende di trasporto sull’uso efficiente<br />

dell’energia delle loro flotte di veicoli,<br />

fatto che «la<br />

mercato di r<br />

sulla mobilità elettrica e sulle infrastrutture<br />

di ricarica.<br />

L’accordo co<br />

piano del Co<br />

Iniziata nel settore degli autobus urbani,<br />

dove l’elettrificazione delle flotte<br />

completame<br />

2025, introd<br />

di veicoli è già saldamente ancorata al<br />

l’uso di veic<br />

mercato, l’esperienza di consulenza sta<br />

mezzi pubbl<br />

ora beneficiando anche del lancio sul<br />

bilità efficien<br />

mercato del truck elettrico MAN.<br />

anche grazie<br />

riservate e p<br />

di preferenzi<br />

OTOKAR ESPORTA BUS MONITOR<br />

SCANIA - ERINION - MILENCE<br />

KEMPO<br />

Otokar ha portato per la prima volta in Portogallo<br />

la soluzione telematica Bus Monitor,<br />

sviluppata in proprio. Progettato per ottimizzare<br />

le operazioni di trasporto pubblico, Bus<br />

Monitor aiuta operatori e municipalità a ridurre<br />

i costi, migliorare l’efficienza e pianificare<br />

la manutenzione per garantire un servizio<br />

ininterrotto. Il software, sviluppato in casa<br />

da Otokar, raccoglie continuamente dati attraverso<br />

un dispositivo telematico integrato<br />

con il Fleet management system (Fms) del<br />

veicolo. Questi dati vengono immediatamente<br />

elaborati e visualizzati sull’interfaccia utente.<br />

Bus Monitor, in grado di inviare avvisi in<br />

tempo reale ai dispositivi mobili sotto forma<br />

di sms, monitora dati tecnici critici come la<br />

posizione delle porte, l’aria condizionata, la<br />

temperatura interna, il livello della batteria, la<br />

velocità corrente, il livello, la pressione e la<br />

temperatura dell’olio del motore, la posizione<br />

del pedale del gas e del freno e altro ancora.<br />

Insomma, il sistema monitora in tempo reale<br />

vari dati, prevenendo costosi guasti grazie<br />

alla manutenzione predittiva.<br />

Scania ha rafforzato la propria l’offerta di<br />

e-mobility con nuove soluzioni per la ricarica<br />

grazie alla costituzione di Erinion, una<br />

nuova società specializzata in soluzioni di<br />

ricarica private e semipubbliche che prevede<br />

l’installazione di 40mila nuovi punti di<br />

ricarica entro il 2030. Inoltre, l’infrastruttura<br />

di ricarica ad uso pubblico per veicoli pesanti<br />

sarà potenziata grazie all’impegno di<br />

Milence, a breve attiva anche in Italia, a<br />

Bagnolo San Vito in provincia di Mantova.<br />

La stazione, operativa dal terzo trimestre<br />

del <strong>2024</strong>, segna l’espansione ufficiale della<br />

rete di Milence in Italia, dopo lo sviluppo di<br />

diversi centri di ricarica in Benelux, Francia,<br />

Germania e Svezia. La fase iniziale del<br />

progetto prevede la realizzazione di quattro<br />

colonnine con connettori Ccs2. In seguito,<br />

saranno incluse ulteriori aree con colonnine<br />

Mcs, per una ricarica ancora più rapida.<br />

L’hub di Bagnolo San Vito sarà caratterizzato<br />

da servizi aggiuntivi per gli autisti per<br />

garantire una sosta confortevole, sicura e<br />

protetta durante la ricarica.<br />

VOLVO: OPTIBUS E STONERIDGE<br />

VIENNA VA A IDROGENO<br />

ENEL X<br />

6<br />

Optibus e Stoneridge sono stati scelti da<br />

Volvo Buses come nuovi partner nell’ambito<br />

dei servizi connessi e delle soluzioni digitali.<br />

L’obiettivo della casa svedese è «mettere a<br />

disposizione dei nostri clienti il software di<br />

gestione delle flotte di trasporto pubblico di<br />

Optibus e la soluzione di consulenza sul carburante<br />

basata su dati e intelligenza artificiale<br />

di Stoneridge, in modalità pilota, in mercati<br />

selezionati nel corso del <strong>2024</strong>». La soluzione<br />

Optibus è un sistema operativo end-to-end<br />

su cloud per tutte le esigenze di gestione<br />

del trasporto pubblico, dalla pianificazione e<br />

programmazione alle operazioni di deposito<br />

in tempo reale e alla condivisione delle informazioni<br />

con autisti e passeggeri. Il software è<br />

stato adottato da 5mila città in tutto il mondo.<br />

D’altra parte, la soluzione di Stoneridge per i<br />

consigli sul carburante utilizza i dati generati<br />

dai veicoli e applica l’intelligenza artificiale per<br />

supportare e assistere gli operatori nella riduzione<br />

del consumo di carburante; funziona<br />

senza la necessità di elaborare e analizzare<br />

manualmente i dati.<br />

7<br />

A partire dalla metà dell’anno venturo,<br />

gli autobus elettrici che circolano per le<br />

strade cittadine del centro di Vienna - si<br />

tratta di mezzi in gestione all’operatore<br />

locale Wiener Linien - saranno sostituiti<br />

da nuovi autobus a idrogeno: si tratta<br />

dei modelli Hydron targati Rampini,<br />

che saranno riforniti e caricati presso<br />

una stazione di rifornimento e ricarica<br />

di idrogeno gestita da Wien Energie e<br />

Wiener Netze. Insomma, verrà utilizzato<br />

idrogeno verde prodotto localmente nella<br />

capitale austriaca.I midibus a idrogeno<br />

del costruttore di Passignano sul Trasimeno<br />

(Umbria), andranno a sostituiranno<br />

gli autobus puramente elettrici a batteria<br />

delle linee 2A e 3A, anch’essi forniti<br />

dalla stessa, che hanno “raggiunto i loro<br />

limiti meccanici”, afferma l’operatore. Le<br />

consegne Rampini a Vienna, del resto,<br />

erano iniziate nell’ormai ‘lontano’ 2012.<br />

Per i nuovi mezzi made in Italy l’investimento<br />

della municipalità è stato di circa<br />

12 milioni di euro.<br />

7


Mappamondo<br />

IVECO, BLUEBUS E MERCEDES DOMINANO IL MERCATO ELETTRICO FRANCESE<br />

Campioni di Francia<br />

LE IMMATRICOLAZIONI DI E-BUS SONO DIMINUITE DEL 16%<br />

Iveco, Bluebus e Daimler Buses sono finora<br />

in testa al mercato degli e-bus <strong>2024</strong><br />

in Francia. Nel Paese, come già riportato,<br />

le immatricolazioni di autobus elettrici<br />

sono diminuite del 16% rispetto alla prima<br />

metà del 2023, a fronte di un aumento del<br />

45% delle immatricolazioni di e-bus nel<br />

continente.<br />

Come riportato dal media tedesco omnibus.<br />

news sulla base dei dati di Acea e del Comité<br />

des Constructeurs Français d’Automobiles<br />

(Ccfa), “nei primi sei mesi dell’anno<br />

in corso sono stati immatricolati 424 o 398<br />

autobus elettrici, a seconda delle statistiche<br />

e del peso totale preso in considerazion”.<br />

L’anno scorso<br />

le immatricolazioni<br />

erano state<br />

507 nel periodo<br />

gennaio-giugno.<br />

332 e-bus sono<br />

stati marchiati<br />

con il logo di I-<br />

veco Bus, Bluebus<br />

e Mercedes.<br />

Un dato significativo:<br />

circa<br />

l’80 per cento<br />

dei nuovi e-bus<br />

francesi proviene<br />

dai tre marchi<br />

principali.<br />

In testa alla<br />

La commessa belga<br />

L<br />

’operatore privato belga Hansea aveva<br />

già in esercizio 90 autobus MAN<br />

Lion’s City E quando, all’inizio di a-<br />

gosto, ha concluso un accordo per altri 181<br />

e-bus dello stesso produttore, il cui arrivo<br />

porterà la flotta a quota 271 autobus urbani<br />

completamente elettrici.<br />

I veicoli saranno consegnati nel<br />

<strong>2024</strong> e nel 2025.<br />

Alla fine del 2023 in Belgio erano<br />

in funzione 282 autobus a zero e-<br />

missioni, il 40% dei quali provenienti<br />

dagli stabilimenti MAN (ma<br />

anche Van Hool era in buona posizione<br />

con 54 unità).<br />

Ora, il nuovo ordine di Hansea,<br />

che esercisce servizi di trasporto<br />

pubblico locale e interurbano nelle<br />

Fiandre per conto di De Lijn e<br />

Tec, abbraccia veicoli da 10, 12 e<br />

classifica, come già menzionato in apertura,<br />

c’è Iveco Bus con 198 E-Way, il che<br />

significa una quota di mercato vicina al 50<br />

per cento. Bluebus (i cui veicoli, fermati<br />

dopo gli incendi di aprile 2022, sono stati<br />

rimessi in servizio a Parigi nell’aprile<br />

<strong>2024</strong>) segue con 107 unità. Seguono, ben<br />

distanti, Mercedes con 27 autobus e Irizar<br />

e-mobility con 26 veicoli. Vale la pena ricordare<br />

che il primo eCitaro passibile di<br />

l’etichetta ‘made in France’ è uscito dalle<br />

linee di produzione nel luglio di quest’anno<br />

grazie a un investimento di 50 milioni<br />

di euro effettuato da Daimler Truck nello<br />

stabilimento di Ligny-en-Barrois.<br />

18 metri.<br />

Nel medesimo Paese scenderanno presto in<br />

strada cospicue flotte di bus elettrici Iveco<br />

Bus e Mercedes: 65 E-Way sono stati<br />

aggiudicati a inizio 2023, mentre 70 eCitaro<br />

snodati circoleranno per le strade di<br />

Bruxelles.<br />

Un nuovo Ceo per<br />

fermare il tracollo<br />

Christian Schreyer<br />

alla testa di Ebusco<br />

Il Consiglio di sorveglianza di Ebusco<br />

ha nominato Christian Schreyer<br />

nuovo amministratore delegato<br />

nell’ambito del piano di ristrutturazione<br />

aziendale. I risultati finanziari<br />

di Ebusco per il primo semestre<br />

<strong>2024</strong> mostrano un Ebitda negativo<br />

di 60,7 milioni di euro (aumentato<br />

del 40% rispetto ai 43 del 2023) e ricavi<br />

per 38 milioni di euro (-8,8%).<br />

Sono stati consegnati solo 98 autobus<br />

(1.662 in portafoglio ordini).<br />

Le azioni Ebusco avevano, al momento<br />

di andare in stampa, un valore<br />

di 0,94 euro, in calo dell’87% nei<br />

precedenti 12 mesi (-96% rispetto al<br />

momento della quotazione in borsa).<br />

Ancora una maxi flotta<br />

di e-bus per il Cile<br />

Yutong ha consegnato<br />

oltre 200 pezzi<br />

Il 26 agosto è stata presentata una<br />

nuova flotta di 214 autobus elettrici<br />

in quel di Santiago del Cile. I nuovi<br />

veicoli, forniti dalla cinese Yutong,<br />

sono destinati a operare su 13 linee,<br />

di cui beneficeranno più di 280.000<br />

persone a settimana nel quadrante<br />

sud della metropoli.<br />

L’America Latina si sta affermando<br />

come leader nella diffusione<br />

degli autobus elettrici. Alla fine<br />

del 2023, erano in funzione 5.000<br />

autobus elettrici in tutta la regione,<br />

diventati 5.900 a metà <strong>2024</strong>. Quasi<br />

2.500 e-bus circolano nella capitale<br />

Santiago (dove la cinese Foton è il<br />

produttore più rappresentato).<br />

8<br />

19/21 Nov. <strong>2024</strong><br />

Pad. C3 - Stand 47<br />

Le dimensioni contano<br />

per fare centro<br />

9 metri<br />

6 metri<br />

12 metri<br />

8 metri<br />

Lascia la tua traccia VERD


l’<strong>Autobus</strong><br />

che si legge<br />

abbonati a<br />

IL FUTURO DI IIA RIMANE INCERTO<br />

Periscopio<br />

Industria italo-cinese <strong>Autobus</strong><br />

BOLOGNA NON CHIUDE (PER ORA) E (FORSE) ARRIVA IL COLOSSO CCIG<br />

Il 3 <strong>settembre</strong> sarebbe dovuto essere il<br />

giorno nel quale si sarebbe (secondo<br />

condizionale) dovuto conoscere il destino<br />

di Industria Italiana <strong>Autobus</strong> e dei<br />

77 lavoratori della sede di Bologna coinvolti<br />

dal trasferimento collettivo dal cuore<br />

dell’Emilia-Romagna a Flumeri, Valle Ufita,<br />

Campania, dove sorge l’altro (e forse ormai<br />

unico) stabilimento di IIA, peraltro una delle<br />

più grandi fabbriche dell’autobus in Europa.<br />

Ci sono sempre tanti-troppi forse in questa<br />

vicenda. L’ultimo capitolo dell’odissea - al<br />

momento in cui stiamo andando in stampa<br />

con questo numero, mercoledì 4 <strong>settembre</strong><br />

- è il tavolo al Ministero delle Imprese e<br />

del Made in Italy di Adolfo Urso. Un faccia<br />

a faccia (rivelatosi non risolutivo, non<br />

una novità) convocato dal Mimit stesso in<br />

seguito all’annuncio dell’intenzione – poi<br />

smentito – del 2 agosto con il quale la nuova<br />

proprietà di Industria Italiana <strong>Autobus</strong><br />

(Seri Industrial, della famiglia Civitillo) annunciava<br />

la chiusura del plant di Bologna.<br />

L’annuncio è stato anche smentito, l’intenzione<br />

– secondo i sindacati – no, visto che<br />

hanno denunciato il fatto che fosse in corso<br />

un trasloco di materiali e macchinari sulla<br />

linea Bologna-Flumeri.<br />

Veniamo al’incontro al Ministero. Fatti pochi,<br />

parole tante. La procedura di trasferimento<br />

della produzione da Bologna a Flumeri è<br />

stata sospesa, mentre sarà aperta una nuova<br />

(ennesima) fase di confronto sul piano industriale.<br />

Piano industriale che era già stato<br />

Prossimo appuntamento<br />

il 16 <strong>settembre</strong>, con un<br />

nuovo tavolo al ministero.<br />

Ci saranno sedie anche per<br />

i vertici di Ccig?<br />

«Siamo<br />

finalmente<br />

sulla strada<br />

giusta, dopo<br />

anni di disastro<br />

industriale,<br />

in cui sono<br />

stati bruciati<br />

oltre trecento<br />

milioni<br />

di risorse<br />

pubbliche. Il<br />

nuovo piano<br />

industriale<br />

può segnare<br />

la rinascita del<br />

bus italiano<br />

anche con<br />

il supporto<br />

tecnologico<br />

di un grande<br />

player<br />

internazionale.<br />

Mi auguro che<br />

ciascuno faccia<br />

la sua parte»,<br />

le parole del<br />

titolare del<br />

Mimit.<br />

presentato nei mesi scorsi, ma che continua<br />

a essere oggetto di revisioni. Inoltre, come vi<br />

avevamo raccontato già a inizio giugno (per<br />

la prima volta), il colosso cinese Ccig (China<br />

City Industrial Group) dovrebbe entrare con<br />

una partecipazione del 25 per cento, che permetterebbe<br />

la continuazione dell’esperienza<br />

bolognese e anche l’assunzione di circa<br />

60 lavoratori.<br />

Adolfo Urso ha dichiarato che «finalmente<br />

siamo sulla strada giusta» e che il «piano<br />

industriale può segnare la rinascita»: frasi<br />

già sentite e risentite. Ma, ad oggi, la verità<br />

è un’altra: IIA a Bologna anni fa aveva 700<br />

dipendenti, oggi sono poco più di 100. E<br />

oggi la produzione procede a rilento. Certo,<br />

IIA deve tornare a essere competitiva sul<br />

mercato italiano e continentale e necessita<br />

di profonda ristrutturazione. Su questo non<br />

ci sono dubbi. Registriamo solo la continua<br />

confusione che regna sull’asse Bologna-Roma-Flumeri.<br />

offerte speciali online<br />

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IVECO BUS E OTOKAR PER AT<br />

Continua a ritmo serrato il piano di ammodernamento<br />

della flotta di Autolinee Toscane,<br />

che da qualche settimana fino alla fine<br />

del <strong>2024</strong> accoglierà nel proprio parco mezzi<br />

un nuovo bus, in media, ogni due giorni.<br />

Insomma, a passo di rumba.<br />

Negli ultimi tempi, in occasione di un evento<br />

organizzato direttamente dalla Regione Toscana<br />

e dall’operatore della galassia Ratp,<br />

sono stati presentati 125 nuovi autobus targati<br />

Iveco Bus che entreranno a far parte<br />

dell’offerta mobilità del territorio toscano:<br />

100 Crossway Line da 12 metri (a motore<br />

diesel), 13 Daily Mobi da 7 metri a gasolio e<br />

12 Streetway Cng (gas naturale compresso)<br />

da 18 metri.<br />

La consegna di questi mezzi è stata curata<br />

da Maresca & Fiorentino, storico concessionario<br />

di Iveco Bus per l’area Emilia<br />

Romagna, Toscana, Marche, Umbria. A<br />

questi si aggiungono 30 Otokar modello<br />

Kent da 10,8 metri di lunghezza, sempre<br />

Cng, e 28 Vectio UH da 9 metri, motorizzati<br />

diesel.<br />

11


Periscopio<br />

Periscopio<br />

AIR CAMPANIA’ VOLA’<br />

IL RAPPORTO SUL MERCATO DEGLI E-BUS<br />

TUTTI (O QUASI) I NUMERI (POSITIVI) DI DAIMLER BUSES<br />

Progetto interessante di Air Campania, all’insegna<br />

della multimodalità: un investimento<br />

di 26 milioni di euro per l’ammodernamento<br />

della funicolare di Montevergine, che prevede<br />

il rinnovamento degli impianti esistenti, della<br />

stazione a valle e del piazzale antistante con realizzazione<br />

di un parcheggio sotterraneo, della<br />

stazione a monte e la costruzione di una monorotaia<br />

che collegherà la stazione al Santuario<br />

di Montevergine tramite un trenino elettrico.<br />

AMATI, LA FAMIGLIA SI ALLARGA<br />

Il gruppo Amati, un anno dopo aver aperto<br />

un’officina ad Orbassano (Torino),<br />

procede nel suo piano di sviluppo fuori<br />

dai confini laziali, aprendo a Genova<br />

per i midibus di Rampini e rafforzando la<br />

squadra con l’arrivo di Antonino Brancato,<br />

ex Scania, Branch Manager, e Pietro<br />

Gentile, Responsabile Commerciale, proveniente<br />

dall’aftermarket. Amati procede<br />

così velocemente con un piano industriale<br />

basato su una forte concentrazione sugli<br />

autobus, e in particolare sui mezzi elettrici<br />

dove il gruppo vanta già una consolidata<br />

expertise.<br />

Antonino Brancato vanta una lunga esperienza<br />

nel settore truck & bus, in Iveco prima<br />

e in Scania dopo, dove si è occupato<br />

principalmente del mondo autobus. Pietro<br />

Gentile proviene dal mondo dell’aftermarket<br />

truck, trailer & bus. Inoltre, è recente la<br />

notizia della partnership con il costruttore<br />

Rampini, che entro il 2025 consegnerà a<br />

Genova 94 midibus elettrici (è in corso la<br />

fornitura del primo lotto di 49 unità a cui<br />

faranno seguito rimanenti 45 mezzi della<br />

nuova generazione Eltron).<br />

Sempre a proposito di e-mobility, Amati<br />

ha annunciato l’avvio di una collaborazione<br />

ancora più intensa con Byd, che gli ha<br />

affidato la manutenzione presso la sede di<br />

Torino di ulteriori 60 e-bus.<br />

Alla fiera dell’Est<br />

CINESI E TURCHI HANNO EROSO QUOTE AGLI OEM UE<br />

Negli ultimi sette anni e mezzo,<br />

ovvero dal 2017 a oggi, la quota<br />

di mercato dei costruttori europei<br />

nel segmento degli autobus elettrici si è<br />

erosa di venti punti percentuali, passando<br />

dal 74 al 54 per cento, a vantaggio<br />

degli Oem cinesi, che hanno accresciuto<br />

il proprio market share dell’11 per cento<br />

e anche dei turchi: più 6 per cento. Questi<br />

i dati contenuti nell’ultimo rapporto<br />

a cura dell’istituto finanziario olandese<br />

Rabobank ‘Electric city buses: Trade and<br />

technological dynamics shape the sector’.<br />

L’aspetto interessante dell’analisi è che<br />

mette nero su bianco, con tanto di cifre,<br />

la tendenza della sempre più significativa<br />

presenza dei produttori cinesi nel settore<br />

degli e-bus europei. «Dopo il 2017, la<br />

quota di mercato dei produttori Ue è scesa<br />

Grazie a Intermobility<br />

Future Ways, il<br />

forum dedicato alla<br />

mobilità sostenibile<br />

condivisa, sviluppato<br />

in collaborazione con<br />

la Fondazione per lo<br />

sviluppo sostenibile e<br />

con il supporto tecnico<br />

dell’Osservatorio<br />

nazionale della<br />

sharing mobility e di<br />

Euromobility, IBE <strong>2024</strong><br />

offrirà un’opportunità<br />

valida di networking<br />

tra professionisti,<br />

imprenditori e<br />

rappresentanti<br />

istituzionali su scala<br />

internazionale.<br />

A IBE <strong>2024</strong> anche<br />

MobyDixit, l’evento<br />

annuale di Euromobility,<br />

che ospiterà la<br />

24a Conferenza sul<br />

Mobility Management<br />

in cui verranno<br />

esaminati i servizi di<br />

mobility management,<br />

appunto, e il mercato<br />

sottostante, con<br />

l’obiettivo di offrire<br />

soluzioni concrete<br />

e percorribili per<br />

imprese e pubbliche<br />

amministrazioni.<br />

Fatta eccezione per Daimler<br />

Buses Italia, che per<br />

ora ha deciso di non partecipare<br />

alle fiere dell’autobus<br />

in Italia (dunque assente<br />

a Milano per Nme e assente<br />

anche a Rimini), tutti i principali<br />

costruttori saranno presenti<br />

a IBE Intermobility &<br />

Inoltre, a IBE saranno<br />

annunciate le ultime<br />

novità di carrozzieri<br />

quali D’Auria, Indcar,<br />

Fratelli Angellotto<br />

Bus, Carind<br />

International e tanti<br />

altri…<br />

dal 74 per cento al 54 per cento nel 2023.<br />

Nello stesso periodo, i produttori cinesi<br />

hanno aumentato la loro quota di mercato<br />

dal 13 per cento al 24 per cento nel mercato<br />

europeo. Gli Oem turchi hanno acquisito<br />

il 6 per cento del mercato dal 2022», si<br />

legge nel rapporto. Lo studio rileva inoltre<br />

che il deprezzamento del 12 per cento dello<br />

yuan cinese rispetto all’euro dal 2022<br />

ha reso gli autobus urbani elettrici cinesi<br />

più accessibili per gli acquirenti europei.<br />

I produttori del Paese del dragone traggono<br />

vantaggio dal fatto di operare nel<br />

più grande mercato interno del mondo per<br />

questi autobus (l’85 per cento di questi<br />

veicoli circola in Cina), consentendo loro<br />

di scalare la produzione (anche grazie alle<br />

passate politiche di sussidi governativi) e<br />

di ottenere costi inferiori.<br />

I top player in campo (a Rimini)<br />

Bus Expo, che si svolgerà in<br />

riviera dal 19 al 21 novembre,<br />

per presentare le ultime novità.<br />

Tra le conferme, troviamo<br />

espositori del calibro di Iveco<br />

Bus che presenterà la gamma<br />

completa di veicoli full e-<br />

lectrici. Dunque Irizar, con la<br />

linea di coach e le soluzioni di<br />

e-mobility. Poi Sitcar Mobility<br />

Vehicles che esporrà l’intera<br />

gamma rinnovata di minibus<br />

e scuolabus. Quindi Scania<br />

con la nuova gamma Touring,<br />

aggiornata con le ultime<br />

tecnologie di bordo secondo<br />

la recente direttiva Gsr2. E<br />

non mancheranno all’appello<br />

Volvo Buses, Otokar, Isuzu,<br />

King Long.<br />

La crescita felice<br />

12.252 MEZZI VENDUTI NELLA PRIMA METÀ <strong>2024</strong>, +4% SUL 2023<br />

Dopo aver venduto 6.648 unità nel<br />

secondo trimestre <strong>2024</strong>, +8 per<br />

cento sul 2023, con tanto di boom<br />

di elettrici (+69 per cento!), la divisione<br />

bus&coach della holding Daimler<br />

Truck ha piazzato la bellezza di 12.252<br />

torpedoni nella prima metà del <strong>2024</strong>, segnando<br />

un soddisfacente +4 per cento<br />

sul primo semestre 2023, aumentando<br />

fatturato, entrate e utile operativo prima<br />

degli oneri finanziari e delle imposte.<br />

Insomma, un’ottima performance.<br />

Nel primo semestre dell’anno in corso<br />

Daimler Truck ha registrato una forte<br />

performance nel segmento degli autobus,<br />

nonostante la complessa situazione<br />

di mercato. Infatti, in questo periodo sono<br />

stati venduti 12.252 autobus (+4 per<br />

cento rispetto al semestre 2023, come<br />

già sottolineato) e i ricavi di Daimler<br />

Buses sono aumentati del 27 per cento<br />

(da 1,9 miliardi a 2,4). L’Ebit rettificato<br />

è passato da 42 a 174 miliardi, con un<br />

balzo del 313 per cento. In Europa sono<br />

stati venduti 3.276 autobus.<br />

Il gruppo ha pubblicato i risultati finanziari<br />

per il primo semestre del <strong>2024</strong>:<br />

in linea con la contrazione dei mercati<br />

truck, le vendite globali del gruppo<br />

nel secondo trimestre sono state pari a<br />

La strada dell’educazione ambientale attiva<br />

passa dalla scuola, dalla famiglia, dalle i-<br />

stituzioni, dalla conoscenza del territorio<br />

e del suo patrimonio culturale. Autolinee<br />

Toscane, attenta alle tematiche che riguardano<br />

la sostenibilità e l’impatto ambientale, e<br />

impegnata nella loro promozione,<br />

assieme a quelle della mobilità<br />

sostenibile, accompagna i bambini<br />

delle scuole primarie e secondarie<br />

toscane nell’apprendimento di questi<br />

temi con il progetto ‘Va’ dove ti<br />

porta il bus’. Il progetto, finanziato<br />

totalmente da Autolinee Toscane,<br />

organizzato assieme all’Ufficio<br />

Scolastico Regionale toscano, è<br />

nato lo scorso anno scolastico e ha<br />

coinvolto i dieci capoluoghi di provincia<br />

toscani. Accolto con entusiasmo,<br />

è stato allargato ai comuni urbani<br />

maggiori. Nell’anno scolastico<br />

2023/<strong>2024</strong> hanno aderito al bando<br />

76 classi, per quasi 1.500 alunni. Il<br />

112.195 unità (secondo trimestre 2023:<br />

131.888).<br />

Per quanto riguarda Daimler Buses, «il<br />

significativo aumento delle unità vendute<br />

rispetto all’anno precedente, il miglioramento<br />

dei prezzi netti e gli effetti<br />

Va’ dove ti porta... il bus (di At)!<br />

percorso interattivo aiuta i piccoli cittadini ad<br />

acquisire sensibilità ecologica e ad avere consapevolezza<br />

di sé, sia come singoli che come<br />

parte di una comunità, e della ricaduta che le<br />

loro azioni hanno sull’ambiente nel quotidiano<br />

e nel medio e lungo periodo.<br />

del mix di vendita hanno contribuito a<br />

risultati complessivamente positivi», afferma<br />

il gruppo.<br />

Si prevede, infine, che Daimler Buses<br />

raggiunga un Ros rettificato compreso<br />

tra il 6,5 e l’8,5 per cento.<br />

Itabus<br />

Cavalca l’Hvolution<br />

di Eni<br />

La holding ha<br />

aggiornato le<br />

previsioni per<br />

l’intero <strong>2024</strong>.<br />

Il gruppo<br />

prevede ora<br />

vendite unitarie<br />

comprese tra<br />

460.000 e<br />

480.000 unità e<br />

un fatturato di<br />

53-55 miliardi<br />

di euro. L’Ebit<br />

dovrebbe essere<br />

significativamente<br />

inferiore<br />

al livello<br />

dell’anno<br />

precedente.<br />

Si prevede,<br />

infine, che<br />

Daimler Buses<br />

raggiunga un<br />

Ros rettificato<br />

compreso tra il<br />

6,5 e l’8,5<br />

per cento.<br />

La flotta Itabus viaggia in Italia con<br />

il biocarburante diesel HVOlution di<br />

Enilive: un nuovo accordo consolida<br />

l’asse tra Enilive, la società di Eni<br />

dedicata alla mobilità, e Itabus, che<br />

dallo scorso maggio fa parte del<br />

gruppo Italo. L’intesa, che segue<br />

quella già sottoscritta nel 2021, ha<br />

l’obiettivo di sviluppare e valorizzare<br />

l’impegno congiunto di Itabus e Enilive<br />

per una mobilità più sostenibile<br />

e prevede il rifornimento e l’utilizzo,<br />

da parte dei 100 mezzi Itabus dedicati<br />

al trasporto passeggeri in Italia,<br />

del diesel HVOlution, il biocarburante<br />

diesel. Prodotto nelle bioraffinerie<br />

Enilive di Venezia e Gela prevalentemente<br />

da scarti, come oli esausti<br />

e i grassi animali, e da residui provenienti<br />

dall’industria agrolimentare,<br />

HVOlution è un olio vegetale idrogenato<br />

che può essere utilizzato da<br />

tutte le motorizzazioni omologate.<br />

12<br />

13


INTERVISTA Imanol Rego, Ceo del gruppo Irizar<br />

UN MARZIANO A ROMA? NO, A ORMAIZTEGI<br />

La basca Irizar combina un approccio multi-tecnologico con una forte selettività<br />

nelle gare d’appalto. La ripresa post-Covid è quasi completa. Irizar e-mobility?<br />

Una start-up in crescita. La mobilità elettrica? Si affranchi dai sussidi<br />

Al mondo dell’autobus<br />

ci è arrivato, non lo ha<br />

attraversato. E si vede.<br />

Parlare con Imanol Rego, dal<br />

2020 al 2022 al vertice di Irizar<br />

e-mobility, da <strong>settembre</strong> del<br />

2022 rientrato nel gruppo come<br />

CEO di Irizar, è come ricevere<br />

una prospettiva esterna, ma informata<br />

sui fatti. Per tredici anni<br />

ha lavorato per la multinazionale<br />

energetica francese Schneider<br />

Electric. Ultimo incarico? Chief<br />

data officer. Una posizione che<br />

dice molto di un professionista<br />

che parla per numeri (e fa<br />

parlare i numeri). E che ha il<br />

pregio di saper inserire i dati<br />

(dell’autobus, nel nostro caso)<br />

in un contesto, anzi due: quello<br />

energetico e quello economicofinanziario.<br />

E che ha il coraggio<br />

di dire, ed è merce rara, che il<br />

sistema dell’elettrico ha il dovere<br />

di diventare sostenibile a<br />

prescindere dai sussidi.<br />

In vista del 2025, facciamo un<br />

recap su come è andato il 2023<br />

e come sta andando l’anno in<br />

corso?<br />

«Abbiamo chiuso il 2023 con<br />

895 milioni di euro di fatturato,<br />

in aumento del 40 per cento<br />

sul 2022. Tutte le aziende del<br />

gruppo sono cresciute della<br />

stessa percentuale. Prevediamo<br />

970 milioni di fatturato alla fine<br />

del <strong>2024</strong>. Nel 2023 abbiamo<br />

prodotto 3.068 autobus, mentre<br />

nel <strong>2024</strong> prevediamo di raggiungere<br />

le 3.700 unità. Stiamo<br />

«Stiamo investendo nello sviluppo di<br />

e-bus per il tpl, ma non parteciperemo<br />

a tutte le gare d’appalto. A causa<br />

dell’elevata concorrenza e della ‘guerra<br />

dei prezzi’, il mercato sta diventando<br />

difficile. Puntiamo a essere una ‘boutique’,<br />

non un grande magazzino»<br />

investendo 20 milioni di euro in<br />

capacità produttiva. Il nostro<br />

obiettivo per quest’anno è consolidare<br />

Irizar e prepararci alle<br />

sfide future».<br />

E la reddittività?<br />

«Ad essere sinceri, durante la<br />

pandemia, come la maggior<br />

parte dei nostri partner, abbiamo<br />

registrato perdite nel<br />

2020, 2021 e 2022, con volumi<br />

di vendita passati da 3.000 a<br />

1.500 unità. A livello di gruppo,<br />

abbiamo avuto 70 milioni<br />

di perdite. Ovviamente, l’Ebit è<br />

diventato negativo. Tuttavia, dal<br />

2023 siamo di nuovo positivi a<br />

livello di Ebit e siamo tornati a<br />

un Ebitda pari al 70 per cento<br />

di quello del 2019. Un valore<br />

per il nostro gruppo è stato<br />

quello di essere una cooperativa:<br />

i dividendi nei momenti<br />

positivi sono stati mantenuti<br />

all’interno dell’azienda e utilizzati<br />

per finanziare le perdite».<br />

E Irizar e-mobility?<br />

«Irizar e-mobility è una startup,<br />

i suoi volumi sono in forte<br />

crescita e prevediamo che<br />

il suo Ebit diventi positivo<br />

quest’anno».<br />

Dove vedete la crescita maggiore<br />

e quali sono le vostre<br />

strategie per ogni segmento?<br />

«Nei nostri dati, assistiamo a<br />

una crescita del segmento dei<br />

coach, nonostante il mercato<br />

sia in forte espansione nel settore<br />

degli autobus urbani. Ma in<br />

quest’ultimo segmento abbiamo<br />

deciso di essere più selettivi. Mi<br />

spiego: stiamo investendo nello<br />

sviluppo di e-bus per il trasporto<br />

pubblico, ma non partecipiamo<br />

a tutte le gare d’appalto. A<br />

causa dell’elevata concorrenza<br />

e della ‘guerra dei prezzi’, il<br />

mercato sta diventando estremamente<br />

difficile. Puntiamo a<br />

essere una ‘boutique’, non un<br />

grande magazzino».<br />

D’altra parte, il mercato europeo<br />

degli autobus urbani<br />

elettrici è destinato quasi a<br />

raddoppiare entro il 2030,<br />

considerando il mandato del<br />

90 per cento imposto dall’Ue.<br />

Molti Oem stanno lavorando<br />

per espandere i loro volumi di<br />

produzione...<br />

«Il capitale impiegato per la<br />

produzione di e-bus è superiore<br />

di circa il 60 per cento rispetto<br />

ai veicoli convenzionali, soprattutto<br />

a causa del costo della<br />

batteria. Il nostro obiettivo è<br />

crescere in modo sostenibile».<br />

Rimaniamo sulla mobilità<br />

elettrica: a quali mercati vi<br />

rivolgete principalmente?<br />

«Irizar e-mobility ha filiali in<br />

Italia, Francia, Regno Unito e<br />

Imanol Rego è<br />

entrato nella<br />

galassia Irizar nel<br />

2020, al vertice di<br />

Irizar e-mobility.<br />

Da <strong>settembre</strong><br />

‘22 occupa la<br />

posizione di Ceo<br />

del gruppo Irizar.<br />

Precedentemente,<br />

ha lavorato per<br />

la multinazionale<br />

energetica<br />

francese<br />

Schneider<br />

Electric, fino a<br />

coprire il ruolo di<br />

Chief data officer.<br />

Benelux. Si tratta di filiali Irizar,<br />

su cui Irizar e-mobility fa affidamento.<br />

Non abbiamo controllate<br />

nella regione Dach (Germania,<br />

Austria, Svizzera, ndr), dove<br />

siamo rappresentati da un dealer,<br />

che funge da gatekeeper<br />

per permetterci di sbarcare più<br />

facilmente sul mercato».<br />

Irizar offre tradizionalmente<br />

prodotti su carrozzeria, ma<br />

anche integrali. E gli ultimi<br />

anni hanno dimostrato che<br />

molte opportunità stanno<br />

chiamando in causa i carrozzieri...<br />

«Il 20 per cento della nostra<br />

produzione di coach a livello<br />

globale è integrale. Una quota<br />

leggermente superiore in Europa.<br />

Ma non stiamo spingendo<br />

per la nostra soluzione, siamo<br />

orgogliosi di essere un carrozziere<br />

e di lavorare agnosticamente<br />

con molti Oem».<br />

Il mercato dei veicoli da 24<br />

metri è piuttosto di nicchia,<br />

ma d’altra parte i volumi sono<br />

in aumento e i produttori<br />

che offrono questa tecnologia<br />

sono molto pochi. Dovremmo<br />

forse aspettarci un ie tram con<br />

doppia articolazione?<br />

«La costruzione di un autobus<br />

di 24 metri richiederebbe l’utilizzo<br />

di 3 slot in produzione. E<br />

i volumi sono davvero piccoli.<br />

Preferiamo piuttosto realizzare<br />

tre autobus da 12 metri».<br />

Irizar ha presentato un coach<br />

fuel cell al Busworld 2023,<br />

mentre tutti gli urbani a zero<br />

emissioni del gruppo si basano<br />

su tecnologia a batterie...<br />

«Non crediamo nell’idrogeno<br />

nel trasporto urbano, così come<br />

non crediamo in un coach<br />

elettrico con 5 ton di batterie.<br />

La tecnologia dell’idrogeno permette<br />

di ottenere un’autonomia<br />

estesa e allo stesso tempo riduce<br />

«Non possiamo basare la nostra strategia<br />

sui finanziamenti pubblici: quando<br />

finiranno, saremmo perduti. Penso che<br />

banche e mercato finanziario debbano<br />

entrare in questo mercato. Potrebbero<br />

sostituire i sussidi pubblici e generare finanziamenti<br />

per gli operatori»<br />

fortemente il peso rispetto a un<br />

Bev. Inoltre la ricarica è molto<br />

veloce, circa 15 minuti. Gli autobus<br />

urbani Bev sono efficienti<br />

e la tecnologia attuale non pone<br />

limiti al completamento dell’autonomia<br />

urbana richiesta. Utilizzare<br />

la tecnologia dell’idrogeno<br />

significa introdurre una<br />

complessità tecnologica a livello<br />

di deposito, e non genera riduzioni<br />

in termini di Opex. Quando<br />

il prezzo dell’idrogeno verde<br />

si aggirerà intorno ai 4-5 euro/<br />

kg, forse sarà il momento di<br />

proporre un prodotto urbano».<br />

I finanziamenti per i Classe I<br />

a batteria sono stati bloccati in<br />

alcuni mercati importanti, come<br />

quello tedesco. Ritiene che<br />

questo avrà un impatto sullo<br />

sviluppo della mobilità elettrica<br />

nel trasporto pubblico?<br />

«I finanziamenti sono stati determinanti<br />

per dare il via a<br />

questo mercato. Tuttavia, oggi<br />

il confronto del Tco tra gli autobus<br />

urbani elettrici a batteria<br />

e quelli diesel è abbastanza<br />

chiaro. La differenza nel costo<br />

iniziale viene recuperata grazie<br />

a un risparmio tra i 200 e i<br />

250mila euro sul diesel durante<br />

un periodo di vita tipico di 10<br />

anni. Tuttavia, non possiamo<br />

basare la nostra strategia sui<br />

finanziamenti pubblici: quando<br />

finiranno, saremmo perduti».<br />

E quindi che fare?<br />

«Credo che le banche e il mercato<br />

finanziario debbano entrare<br />

in questo mercato. Potrebbero<br />

sostituire i sussidi pubblici<br />

e generare finanziamenti per<br />

gli operatori per l’acquisto dei<br />

veicoli. Tuttavia, prima deve<br />

esserci un consolidamento del<br />

mercato, gli operatori dovranno<br />

aspettare almeno un ciclo di<br />

funzionamento della tecnologia<br />

Bev prima di correre il rischio<br />

di chiedere soldi alle banche. Il<br />

modello di business deve essere<br />

sostenibile per attrarre finanziamenti<br />

privati».<br />

Nel frattempo, l’Ue ha approvato<br />

una rigorosa roadmap<br />

per la riduzione delle emissioni<br />

di Co2 dei veicoli pesanti.<br />

«La tabella di marcia stabilita<br />

dall’Ue per la riduzione delle<br />

emissioni di Co2 dei veicoli<br />

«Il 20 per cento della nostra produzione<br />

coach a livello globale è integrale.<br />

Una quota leggermente superiore in<br />

Europa. Ma non stiamo spingendo per<br />

la nostra soluzione, siamo orgogliosi<br />

di essere un carrozziere e di lavorare<br />

agnosticamente con molti Oem»<br />

pesanti è piuttosto ambiziosa.<br />

L’obiettivo del 90 per cento degli<br />

urbani a zero emissioni nel<br />

2030 è raggiungibile: abbiamo<br />

avuto una quintuplicazione dei<br />

volumi dal 2019 al <strong>2024</strong>. Ma<br />

per gli interurbani e i turistici<br />

sarà più difficile».<br />

Come dare il via all’elettrificazione<br />

dei coach?<br />

«La tecnologia Bev crea difficoltà<br />

dal punto di vista tecnologico,<br />

in quanto le batterie attuali non<br />

consentono di raggiungere autonomie<br />

di 800-1.000 km. Inoltre,<br />

aumenta drasticamente il peso,<br />

limitando il numero di posti a<br />

sedere e lo spazio per i bagagli.<br />

Anche i tempi di ricarica sono<br />

un problema e stravolgerebbero<br />

completamente l’esperienza del<br />

cliente. Noi siamo pronti, abbiamo<br />

la tecnologia e lanceremo<br />

un Classe III elettrico quando<br />

questa tecnologia sarà in grado<br />

di fornire un’esperienza valida<br />

sia per i passeggeri che per<br />

gli operatori».<br />

Quali sono le vostre idee sulla<br />

tecnologia dei motori a combustione<br />

alimentati a idrogeno?<br />

«I veicoli Ice a idrogeno sono<br />

meno efficienti dei veicoli a celle<br />

a combustibile, quindi l’autonomia<br />

massima e l’Opex del veicolo<br />

ne risentono pesantemente,<br />

anche se è vero che il Capex è<br />

attualmente inferiore.<br />

L’idrogeno verde in combinazione<br />

con un motore a combustione<br />

è una tecnologia a emissioni<br />

quasi zero, in quanto genera solo<br />

bassi livelli di NOx. Pertanto,<br />

seguiremo molto da vicino l’evoluzione<br />

di questa tecnologia,<br />

che potrebbe sfruttare gli sviluppi<br />

tecnologici realizzati negli<br />

ultimi decenni sui motori diesel<br />

e contribuire a decarbonizzare<br />

il trasporto a lunga distanza».<br />

Riccardo Schiavo<br />

14<br />

15


INTERVISTA Alessandro Villa, co-founder Wayla<br />

Si scrive ‘Wayla’, ma si<br />

legge ‘uei là’, alla milanese,<br />

per intenderci.<br />

E proprio a Milano Wayla<br />

farà il proprio debutto a ottobre,<br />

lanciando un servizio di<br />

trasporto su richiesta, in sharing,<br />

che conterà inizialmente<br />

su una mini flotta di cinque<br />

mezzi, Fiat Ducato allestiti<br />

da Olmedo e a motorizzazione<br />

diesel, con capienza di 14<br />

passeggeri ciascuno.<br />

Abbiamo avuto modo di incontrare<br />

Alessandro Villa, uno<br />

dei cinque (giovani) ideatori<br />

e fondatori del progetto, che<br />

sarò in capo alle operations;<br />

Carlo, Michele, Mario e Niccolò<br />

gli altri quattro soci che<br />

hanno deciso di lanciarsi in<br />

questa avventura nel segmento<br />

del trasporto persone, che<br />

punta a inserirsi nelle lacune<br />

del trasporto pubblico locale e<br />

di quello privato (taxi, le cui<br />

tariffe fisse, peraltro, sono state<br />

appena alzate...), offrendo<br />

una soluzione comoda, sicura<br />

e facilmente accessibile, anche<br />

economicamente parlando.<br />

Alessandro, cos’è e come<br />

funziona Wayla?<br />

«A differenza di altre esperienze<br />

simili, la particolarità<br />

di Wayla è quella di essere<br />

proprietaria dei mezzi - 5<br />

per iniziare, con l’obiettivo<br />

di moltiplicarli e di aprire le<br />

porte non solo ai passeggeri,<br />

«Il servizio sarà attivo all’ombra della Madonnina<br />

all’interno del perimetro della<br />

circonvallazione filoviaria (90-91), con<br />

l’eccezione, per ora, del quartiere Città<br />

Studi, che nonostante si trovi al di fuori<br />

dell’anello verrà servito, visti i tanti, tantissimi<br />

giovani e studenti che vi ci abitano»<br />

PAY PER... BUS!<br />

Pagare (poco) una navetta su richiesta, condivisa con altri<br />

utenti, per spostarsi comodamente in città da un punto A<br />

a un punto B, con un semplice click, grazie a un algoritmo<br />

ma anche alle motorizzazioni<br />

elettriche - e di fare affidamento<br />

su autisti dipendenti».<br />

Una scelta virtuosa, ma dispendiosa...<br />

«Sì, ma vogliamo dare più garanzie<br />

possibili - per quanto<br />

siamo ancora una startup - e<br />

fidelizzare i nostri conducenti.<br />

Io stesso sto sostenendo gli<br />

esami per ottenere la licenza<br />

di guida e la Cqc, per poter<br />

subentrare in caso di emergenze.<br />

D’altronde, in fase di<br />

startup bisogna arrangiarsi e<br />

‘sporcarsi le mani’».<br />

Per questa avventura avete<br />

scelto un compagno di viaggio<br />

navigato come Ioki.<br />

«Proprio così. La tecnologia<br />

che farà funzionare l’applicazione<br />

e dunque tutti gli ingranaggi<br />

di Wayla è fornita da<br />

Ioki, nota realtà specializzata<br />

in piattaforme di mobilità. Il<br />

progetto è il risultato proprio<br />

di una collaborazione tra<br />

noi di Wayla (che saremo responsabili<br />

della gestione delle<br />

navette) e la società di pro-<br />

In foto d’apertura<br />

Alessandro Villa,<br />

uno dei cinque<br />

(giovani) ideatori<br />

e fondatori del<br />

progetto, che<br />

sarà in capo alle<br />

operations; Carlo,<br />

Michele, Mario e<br />

Niccolò gli altri<br />

quattro soci che<br />

hanno deciso<br />

di lanciarsi in<br />

questa avventura<br />

nel segmento<br />

del trasporto<br />

persone.<br />

prietà della Deutsche Bahn:<br />

specializzata nella mobilità<br />

on-demand, fornisce la prenotazione<br />

e la pianificazione<br />

del percorso e alimenta l’app.<br />

Ma, alt: Milano sarà solo l’inizio:<br />

l’obiettivo è quello di<br />

espandersi nelle principali<br />

città italiane ed europee».<br />

E così siete pronti per partire.<br />

Inizierete in quarta o a<br />

marce basse?<br />

«Il servizio sarà attivo all’ombra<br />

della Madonnina all’interno<br />

del perimetro della circonvallazione<br />

filoviaria (90-<br />

91), con l’eccezione, per ora,<br />

del quartiere Città Studi, che<br />

nonostante si trovi al di fuori<br />

dell’anello verrà comunque<br />

servito, visti i tanti, tantissimi<br />

giovani e studenti che vi<br />

ci abitano».<br />

Quale target avete messo nel<br />

mirino?<br />

«Ecco, se vogliamo, è proprio<br />

questo il target di Wayla: ragazze<br />

e ragazzi, anche fuorisede,<br />

non proprietari di auto<br />

privata, che hanno bisogno<br />

di una soluzione di mobilità<br />

a portata di mano, door to door.<br />

Il target di clientela della<br />

proposta di Wayla è appunto<br />

costituito da giovani studenti<br />

e professionisti, magari provenienti<br />

da altre città e che<br />

vivono temporaneamente a<br />

Milano senza avere una propria<br />

auto».<br />

Tutto chiaro. Se della copertura<br />

geografica d’esordio<br />

abbiamo appena parlato,<br />

per quanto riguarda quella<br />

oraria?<br />

«Si partirà con quattro giorni<br />

su sette: dalle 19 alle 3<br />

della mattina, dal giovedì<br />

alla domenica. Le navette effettueranno<br />

un servizio porta<br />

a porta senza fermate e<br />

«A differenza di altre esperienze simili, la<br />

particolarità di Wayla è quella di essere<br />

proprietaria dei mezzi (5 per iniziare,<br />

con l’obiettivo di moltiplicarli e di aprire<br />

le porte non solo ai passeggeri, ma anche<br />

alle motorizzazioni elettriche) e di fare affidamento<br />

su autisti dipendenti»<br />

orari fissi».<br />

Veniamo all’atto pratico:<br />

come funzionerà il vostro<br />

servizio?<br />

«L’utente, tramite app, può<br />

prenotare il viaggio da un<br />

punto ‘A’ a un punto ‘B’ – entrambi<br />

di sua preferenza – e<br />

una volta stabilito il tragitto<br />

saprà già il prezzo fisso prima<br />

di prenotare, indipendentemente<br />

da quante persone<br />

viaggeranno a bordo».<br />

L’aspetto del prezzo fisso alla<br />

prenotazione è interessante,<br />

potenzialmente vincente.<br />

Raccontaci qualcosa di più<br />

sul funzionamento...<br />

«L’algoritmo sviluppato da<br />

Ioki raggruppa automaticamente<br />

i passeggeri con percorsi<br />

simili in gruppi di corse.<br />

Gli utenti potranno richiedere<br />

corse da punto a punto tramite<br />

app e condividere il viaggio<br />

in tutto o in parte con altri<br />

passeggeri, ottimizzando l’uso<br />

del veicolo. L’obiettivo è quello<br />

di integrarsi nei sistemi di<br />

mobilità delle grandi città,<br />

contribuendo a un ecosistema<br />

che renda sempre meno<br />

necessario l’uso dell’auto<br />

privata».<br />

«L’algoritmo sviluppato da Ioki raggruppa<br />

automaticamente i passeggeri con percorsi<br />

simili in gruppi di corse. Gli utenti potranno<br />

richiedere corse da punto a punto<br />

tramite app e condividere il viaggio in tutto<br />

o in parte con altri passeggeri, ottimizzando<br />

l’uso del veicolo»<br />

Alessandro, ci riassumi i<br />

motivi che vi hanno portato<br />

a mettere a punto Wayla?<br />

«Guarda, cerco di riassumerla<br />

così, senza uscire troppo dal<br />

seminato: di notte la frequenza<br />

dei mezzi pubblici è ridotta<br />

o assente e c’è un innegabile<br />

problema di sicurezza, molto<br />

sentito soprattutto dalle donne.<br />

I taxi, se ci sono, costano.<br />

Insomma, ci inseriamo in<br />

un mercato dove le opzioni<br />

di trasporto sono oggettivamente<br />

assenti, garantendo un<br />

viaggio in sicurezza, visto che<br />

i nostri autisti e i nostri utenti<br />

avranno un sistema di riconoscimento».<br />

Insomma, sicurezza first:<br />

giusto.<br />

«Vivendo a Milano e leggendo<br />

le cronache locali degli<br />

ultimi tempi, è evidente la<br />

mancanza di soluzioni di trasporto<br />

(sicure) a disposizione<br />

dei cittadini, soprattutto nelle<br />

ore serali. Wayla offrirà finalmente<br />

un’alternativa sicura,<br />

economica e sostenibile a residenti<br />

e turisti, garantendo<br />

un servizio di qualità grazie<br />

alla gestione diretta di veicoli<br />

e autisti e all’esperienza impareggiabile<br />

del nostro partner<br />

Ioki».<br />

Fabio Franchini<br />

16<br />

17


INCHIESTA Abbiamo visitato l’e-plant di FPT Industrial<br />

ESCLUSIVA<br />

LA FABBRICA DELL’E-POWER<br />

Vi raccontiamo sistole e diastole del cuore elettrico di Iveco. L’eplant<br />

di FPT Industrial nei più intimi dettagli. Dalla preparazione dei kit,<br />

all’assemblaggio, al fine linea. Delle 74 celle di prova, 5 sono destinate<br />

ai motori centrali, tipicamente per i Daily, agli assali elettrici e all’e-CD. La<br />

chimica Nmc applicata agli autobus prevede tanti cicli e C-Rate bassi<br />

Due anni di attività, un’attualità targata<br />

captive, un futuro aperto alle collaborazioni<br />

con gli Oem (come quella in<br />

essere per la Maserati Folgore). È il ritratto<br />

dell’e-plant di Torino, la gigafactory nella<br />

La fabbrica è<br />

divisa in tre aree:<br />

stoccaggio e<br />

preparazione dei<br />

kit; l’assemblaggio<br />

vero e proprio;<br />

area di test. Le<br />

linee sono state<br />

progettate da zero<br />

grazie alla realtà<br />

aumentata, fin<br />

dall’area fornitori.<br />

L’AI aiuta anche<br />

le operazioni di<br />

assemblaggio.<br />

In foto, operai<br />

al lavoro<br />

nella nuova,<br />

mastodontica<br />

fabbrica di<br />

Zhengzhou,<br />

che abbiamo<br />

avuto modo di<br />

visitare a metà<br />

maggio.<br />

quale convergono le competenze di elettrificazione<br />

di FPT Industrial. Vi accompagneremo<br />

passo passo nella genesi di batterie e<br />

assali elettrificati. Daniele Pozzo, manager<br />

in ambito marketing e product portfolio, ci<br />

fornisce le credenziali di accesso, prima di<br />

avventurarci tra reparto produttivo e testing.<br />

«Per quanto riguarda i sistemi di energy storage,<br />

ci focalizziamo su due elementi. Il primo,<br />

dall’inaugurazione dell’e-plant, nell’ot-<br />

tobre 2022, è l’Ebs37, sigla che identifica<br />

l’energia installata in kWh della batteria. A<br />

Torino assembliamo i moduli e gli accessori<br />

come cablaggi, Bms (Battery management<br />

system), housing e coperchio. FPT mantiene<br />

sotto il proprio controllo lo sviluppo, la scelta<br />

della chimica e la gestione del software.<br />

L’R&D center di Coventry ci consente di<br />

sviluppare algoritmi per ottimizzare l’utilizzo<br />

della batteria agli ioni di litio, tecnologia<br />

Nmc, 37 kWh, con una densità di 140 Wh/<br />

kg. Ci affidiamo a una struttura a moduli, con<br />

cui completiamo il pacco batterie. Microvast<br />

produce le celle e le assembla all’interno dei<br />

moduli. Il secondo, fratello maggiore di<br />

questo pacco batteria, è l’Ebs69, fedele<br />

all’Nmc e montabile in parallelo fino a<br />

un massimo di 9: le caratteristiche, il numero<br />

di cicli e la missione sono riconducibili<br />

all’autobus urbano. La densità energetica<br />

è tra le più alte sul mercato (178 Wh/kg)»,<br />

ci spiega. E le istanze di sicurezza? Tra il<br />

2022 e il <strong>2024</strong> è cambiato il livello di safety.<br />

Le batterie dell’Iveco Daily MY 24 (eBS 37<br />

Evo) sono compatibili con la normativa Ece<br />

R100.3 di thermal runaway. Queste batterie<br />

hanno anticipato le prescrizioni normative,<br />

grazie al sistema di detecting e all’hardware<br />

interno. Come nel baseball, passiamo da una<br />

base all’altra. Daniele Pozzo si sofferma sui<br />

modelli nella hall. «All’ACT Expo abbiamo<br />

portato l’eAX 840-R, che trovate abitualmente<br />

in esposizione. Vedete la central drive,<br />

per il Daily, che chiamiamo Ecd140. I due<br />

propulsori posteriori e anteriori della Maserati<br />

Folgore sviluppano rispettivamente 600<br />

e 300 kW, per consentire un’accelerazione<br />

da zero a 100 km/h in meno di 3 secondi».<br />

Interviene Alice Orsi, responsabile marketing<br />

ePowertrain e product portfolio, che ci<br />

accompagnerà da qui in poi. «La central drive<br />

è montata nel mezzo del veicolo e porta<br />

la trazione al posteriore, con una cascata a<br />

ingranaggi, che permette l’uscita. L’e-axle è<br />

una soluzione rigida, che arriva direttamente<br />

alle ruote. Infine, abbiamo l’eCD, oggetto<br />

sospeso che porta la trazione alle ruote tramite<br />

i semiassi convenzionali».<br />

Capacità e assemblaggio<br />

Pozzo puntualizza le potenzialità e le aspettative<br />

dello stabilimento. E sulla finestra applicativa<br />

sulla quale si affaccia.<br />

«Ha una capacità produttiva di circa 50.000<br />

propulsioni elettrificate all’anno. Si è pensato<br />

fin da subito a una soluzione modulare e<br />

scalare. Siamo preparati a una forte crescita<br />

dei nostri clienti, soprattutto nella seconda<br />

parte del decennio, e saremo bravi ad assecondare<br />

la domanda, cercando di saturare gli<br />

impianti produttivi. Questo è il polo dove abbiamo<br />

concentrato le attività di energy storage<br />

e di propulsione elettrica. Insomma, è una<br />

gigafactory, che noi intendiamo come quel<br />

luogo dove, sommando i kWh delle batterie,<br />

moltiplicati per i pacchi batterie prodotti in<br />

un anno, si supera il GigaWattora. In questa<br />

sede, infatti, la capacità produttiva lo supera<br />

abbondantemente (sopra 1,5 GWh).<br />

Rispetto al passenger car, il settore industriale<br />

ha un ordine di grandezza in meno. Ricordiamoci<br />

che per ogni autobus, equipaggiato<br />

Alice Orsi, responsabile<br />

marketing ePowertrain<br />

e product portfolio, e<br />

Daniele Pozzo, manager<br />

marketing e product portfolio,<br />

ci hanno accompagnato in un<br />

tour dello stabilimento<br />

e-plant di FPT Industrial<br />

a Torino, Italia.<br />

L’e-plant di<br />

FPT ha una<br />

capacità<br />

produttiva di<br />

circa 50.000<br />

unità di e-<br />

powertrain<br />

all’anno e oltre<br />

1,5 GWh<br />

di batterie.<br />

Il fatturato<br />

dell’azienda<br />

è attualmente<br />

suddiviso<br />

circa al 50%<br />

tra applicazioni<br />

stradali<br />

e fuoristrada.<br />

L’assemblaggio<br />

delle<br />

batterie è<br />

la nuova avventura<br />

intrapresa<br />

da<br />

FPT a partire<br />

dall’ottobre<br />

2022.<br />

18<br />

19


a multipli di 5, 7 o 9, stiamo installando<br />

qualche centinaio di chilowattora. Ci sono<br />

delle variabili non ancora definite, una di<br />

queste è il prezzo dell’idrogeno. Per quanto<br />

riguarda le batterie dei pesanti, Iveco si avvale<br />

della collaborazione di Proterra. Siamo<br />

partiti dalle due aree di maggiore take rate,<br />

i commerciali leggeri e i bus».<br />

Alice Orsi, come dicevamo, ci prende in<br />

consegna per guidarci tra le cinque linee di<br />

produzione, dedicate all’assemblaggio dei<br />

prodotti elettrici. «Questa fabbrica è divisa in<br />

tre aree. Un po’ meno della metà della superficie<br />

è dedicata all’immagazzinamento e alla<br />

preparazione dei kit; quindi, l’assemblaggio<br />

vero e proprio; il fine linea, dove testiamo il<br />

cento per cento di quello che facciamo, sia<br />

per quanto riguarda le batterie, che il mondo<br />

propulsivo: assali, Edu (electric driving<br />

unit), central drive. La prima linea è quella<br />

della eBS37, poi quella delle batterie, infine<br />

gli assali, i central drive e gli assali passenger<br />

car. Linee progettate da zero grazie<br />

alla realtà aumentata, fin dall’area fornitori.<br />

L’IA aiuta le operazioni di assemblaggio».<br />

Non è un reparto come un<br />

178<br />

Wh/kg è<br />

la densita<br />

energetica<br />

dell’eBS69<br />

altro, come esplicita sempre<br />

Orsi. «I circa 200 addetti<br />

sono high-skilled e<br />

più di una volta al mese<br />

seguono una formazione<br />

in gran parte dedicata alla<br />

sicurezza. I sistemi di lavoro<br />

premiano le competenze ed<br />

esonerano le attività fisicamente<br />

stressanti. Per questo sono presenti<br />

sollevatori pneumatici e oleodinamici che<br />

svolgono quelle attività ripetitive che possono<br />

trascinarsi negli errori di produzione. Le<br />

macchine che svolgono le misurazioni, col<br />

sistema pick to light, ci indicano dove prelevare<br />

l’esatto spessore da montare nell’assale<br />

per garantire il precarico corretto. Ci sono<br />

sistemi che agevolano e movimentano, come<br />

i veicoli a guida autonoma (Avg), che<br />

muovono i pallet tecnologici per tutta la linea,<br />

seguendo le tracce blu sul pavimento, e<br />

sistemi di sicurezza, le ‘thermal camera’, che<br />

osservano in continuazione quello che avviene<br />

sulla linea di produzione. Monitoriamo il<br />

cento per cento dei componenti che montiamo<br />

dentro ai nostri assemblati, tramite data<br />

matrix, tracciabilità a 360 gradi, batch code,<br />

pick to light, elementi di un plant industry<br />

4.0 e carbon neutral. Nella prima zona di assemblaggio<br />

delle batterie preleviamo l’housing<br />

e lo disponiamo sui carrelli gialli che<br />

accompagneranno il pacco batteria per tutta<br />

la linea di produzione. Le prime operazioni<br />

sono quelle accessorie, il montaggio del cablaggio<br />

a basso voltaggio e del cooling plate,<br />

il sistema di raffreddamento, al cui interno<br />

passa una miscela di acqua e glicole, e la<br />

Battery disconnect unit (Bdu). Ci muoviamo<br />

quindi verso una stazione automatizzata, in<br />

cui l’operatore si limita a posizionare il carrellino.<br />

Ci sono due robot antropomorfi: uno<br />

è demandato allo spalmaggio della pasta termica<br />

tra gli strati del pacco batterie. L’altro è<br />

smart, rileva le dimensioni del pacco batteria<br />

e posiziona al suo interno i moduli prelevati,<br />

la cui tensione è stata testata».<br />

L’italianità dell’ingegner Orsi si esprime<br />

nella seguente metafora: «Possiamo immaginare<br />

il pacco batteria come un<br />

tiramisù: abbiamo il cooling plate,<br />

uno strato di pasta, 8 moduli<br />

(i biscotti), e ancora cooling<br />

plate, strato di pasta termica,<br />

e 8 moduli: è su due layer, 8<br />

moduli e 8 moduli».<br />

Sulle linee con sicurezza<br />

Proseguendo nell’itinerario manufatturiero<br />

troviamo le stazioni<br />

gemelle, che ripropongono attività<br />

svolte in altre stazioni, in ragione del fatto<br />

che il battery pack<br />

si compone di due<br />

strati. Mentre il cuore<br />

della linea a oggi<br />

era uno solo (la linea<br />

è in espansione con<br />

un’altra stazione identica),<br />

questa stazione<br />

permette di creare il<br />

secondo layer di moduli.<br />

Qui c’è un’attenzione<br />

particolare alla<br />

sicurezza, essendo<br />

dedicata al montaggio<br />

delle busbar, le barre<br />

di rame che connettono<br />

i moduli tra di loro<br />

e permettono di ottenere<br />

il corretto serieparallelo<br />

del pacco<br />

batterie. L’operatore<br />

dispone di un tappetino<br />

isolante e di tool<br />

che consentono di<br />

evitare le dispersioni e di entrare in contatto<br />

con l’alta tensione. Nella stazione successiva<br />

si prepara il secondo strato di cooling plate<br />

e lo si invia alla stazione centrale. L’espansione<br />

della linea permette di accrescere la<br />

capability e di fronteggiare l’aumento della<br />

richiesta. Non si deve più ritornare alla stazione<br />

centrale per il secondo strato di moduli<br />

e lo si sdoppia in una stazione identica. La<br />

seconda parte della linea delle batterie consente<br />

di posizionare un altro giro di busbar,<br />

avvitare il secondo layer di moduli, di installare<br />

il Bms e il cell monitoring controller.<br />

L’operatore si occupa anche di effettuare<br />

le connessioni dei cavi che permettono il<br />

passaggio delle informazioni al sistema, che<br />

legge le tensioni e le temperature del pacco<br />

batteria, e le comunica al Bms, che adotta le<br />

strategie per applicare il corretto condizionamento<br />

e gestire i flussi energetici. A partire<br />

dall’EBS37 Evo, hardware e software del<br />

Bms sono disegnati in casa.<br />

Montata la cover, il pacco batteria è pronto<br />

per i test di fine linea, demandati a due macchinari<br />

flessibili, in grado di gestire entrambi<br />

i design dei pacchi batteria e di svolgere fino<br />

a 12 test sul pacco batteria, simulando un<br />

breve life cycle. Anche questi banchi sono in<br />

grado di recuperare l’energia; il plant, così,<br />

si autoalimenta.<br />

Il sistema antincendio prevede degli shelter<br />

(enormi ‘scaffali’) posizionati fuori dal plant,<br />

nei quali è possibile immergere in acqua un<br />

pacco batteria che abbia preso fuoco. L’Msds<br />

Come specificato<br />

all’inizio, lo<br />

stabilimento è<br />

suddiviso in tre<br />

aree. Poco meno<br />

della metà della<br />

struttura è dedicata<br />

allo stoccaggio e<br />

alla preparazione<br />

dei kit; poi,<br />

l’assemblaggio<br />

vero e proprio; il<br />

capolinea è dove<br />

testiamo tutto ciò<br />

che viene fatto,<br />

sia in termini di<br />

batterie che di<br />

propulsione: assali,<br />

EDU (Electric Driving<br />

Unit), trasmissioni<br />

centrali.<br />

(Material safety data sheet) è il documento<br />

obbligatorio che illustra la gestione in caso<br />

di avaria e accompagna la batteria, ovunque<br />

si trovi. I pacchi batteria EVO hanno mantenuto<br />

la densità energetica della versione<br />

precedente e dispongono di più valvole all’esterno,<br />

che convogliano i fumi in funzione<br />

della stringente certificazione ECE R100.3.<br />

L’obiettivo è estendere la vita del prodotto,<br />

anche in ottica second life. «Trattiamo due<br />

pacchi batterie, con due chimiche (blending)<br />

Nmc lievemente diverse, una orientata al<br />

bus, con tanti cicli, oltre 6.500, e C-rate più<br />

bassi, quindi modalità di carica e scarica più<br />

contenute. L’altra ha una chimica orientata<br />

alla mobilità urbana, sia per i Daily trasporto<br />

merci, che minibus, C-rate che arriva a 2C<br />

in scarica, per premiare il profilo di missione<br />

del veicolo», prosegue.<br />

Tra robot e kitting<br />

Prosegue l’alternanza tra intervento robotico<br />

e umano. «Dei cobot sono addetti allo<br />

spalmaggio della pasta termica e collaborano<br />

con gli operatori, per aumentare la<br />

capacità e demandare le operazioni ripetitive<br />

e potenzialmente foriere di errori umani.<br />

È una stazione con tre finestre, adibite<br />

al montaggio delle busbar, che permette<br />

all’operatore di accedere a una finestra alla<br />

volta. In questo modo non entra mai a<br />

contatto con tutta la tensione del pacco batteria.<br />

Il sistema di visualizzazione lo guida<br />

nelle operazioni da svolgere e nel flusso<br />

da seguire. Il personale lavora a rotazione<br />

per incentivare la versatilità sulla linea».<br />

Ci soffermiamo sull’attività di preparazione<br />

dei kit. Un pallet tecnologico è utilizzato<br />

per posizionare i componenti, procedere<br />

tra le mini-stazioni con il set da<br />

assemblare per rendere l’attività ancora<br />

più fluida. Il tool che preleva gli oggetti a<br />

magazzino è oleodinamico, guidato elettronicamente,<br />

preleva e posiziona componenti<br />

che sarebbero altrimenti troppo<br />

pesanti. Gli Agv prelevano il pallet e lo<br />

portano alla stazione di riferimento in<br />

maniera autonoma. Legge i data matrix<br />

(QR code), avendo una tracciabilità al<br />

100 per cento, i badge code (che si utilizzano<br />

sui lotti, per esempio le viti) oppure<br />

il sistema di pick to light. La linea degli<br />

assali elettrificati ha una configurazione a<br />

Y, due linee parallele che convergono in<br />

una stazione centrale. La linea di sinistra<br />

si occupa dell’assemblaggio dei componenti<br />

interni, quella di destra dei componenti<br />

esterni, e convergono dove c’è<br />

un altro robot antropomorfo che unisce<br />

le due parti. Il dressing è un’operazione<br />

manuale, con cablaggi, scambiatori, etc.<br />

Finito l’allestimento, le propulsioni an-<br />

Al fianco degli<br />

operai in<br />

carne ed ossa,<br />

dei cobot<br />

sono addetti<br />

allo spalmaggio<br />

della pasta<br />

termica<br />

e collaborano<br />

con gli operatori,<br />

per<br />

aumentare<br />

la capacità e<br />

demandare<br />

le operazioni<br />

ripetitive e<br />

potenzialmente<br />

foriere<br />

di errori<br />

umani.<br />

20<br />

21


22<br />

FPT Industrial può<br />

fare affidamento<br />

su tre centri di<br />

Ricerca&Sviluppo<br />

per le tecnologie<br />

dell’elettrificazione,<br />

ai quali<br />

sono affidati<br />

diversi compiti. A<br />

Torino si svolgono<br />

attività a livello<br />

di sistema; ad<br />

Arbon, in Svizzera,<br />

la validazione di<br />

sottosistemi, ad<br />

esempio moduli e<br />

celle; a Coventry,<br />

nel Regno Unito,<br />

attività per il<br />

sistema di gestione<br />

delle batterie.<br />

dranno all’end-of-line.<br />

Quando il gioco si fa pesante<br />

La tappa successiva è la linea heavy-duty,<br />

dove si assemblano gli e-axle 840R. «Li<br />

montiamo in due varianti: per il mercato<br />

nordamericano, destinato al Nikola 3, per<br />

quello europeo all’S-eWay, sia fuel cell che<br />

Bev» specifica Orsi. Che continua: «Qui<br />

sottoponiamo il 100 per cento dei prodotti a<br />

cicli di coppia e potenza. Sensori e accelerometri<br />

permettono di controllare le vibrazioni<br />

e i disturbi acustici dell’assale. Si rimuove<br />

l’assale dal banco e si sostituisce l’olio. Il<br />

2% dei componenti è testato a campione sul<br />

ciclo vita esteso, tramite Cop (Conformity of<br />

production)».<br />

Cool break, prima di addentrarci nella delicata<br />

fase di testing, Alice Orsi riassume<br />

le coordinate tecnologiche dei prodotti<br />

finiti, cioè soluzioni a doppio motore,<br />

con motori a magneti permanenti,<br />

single speed (una sola marcia),<br />

assali di prima generazione<br />

per i pesanti.<br />

E l’architettura Salisbury?<br />

«Contempla un corpo centrale<br />

e i bracci montati con<br />

delle viti. Permette flessibilità<br />

nell’adattamento al veicolo,<br />

perché posso installare il brac-<br />

50K<br />

Capacità annuale<br />

di motori a<br />

propulsione<br />

elettrica<br />

Al cuore dell’e-powertrain<br />

Arriviamo finalmente all’e-powertrain. «La<br />

prima cella è la light duty e-powertrain: la<br />

central drive è stato uno dei primi progetti<br />

gestiti da FPT. Ora ci permette di testare<br />

qualsiasi soluzione elettrificata. È equipaggiata<br />

con battery emulator da 1 MW, che<br />

simulano il funzionamento delle batterie<br />

e recuperano parte dell’energia. In questo<br />

momento, la cella di fronte è impiegata per<br />

mettere alla frusta dei prototipi. I profili di<br />

missione sono gli stessi degli endotermici,<br />

pur con un diverso impatto sul lato dell’infrastruttura.<br />

A intervalli definiti, facciamo<br />

degli approfondimenti sui pezzi prelevati<br />

dalla produzione».<br />

La cella dei pacchi batteria stuzzica la nostra<br />

curiosità. All’interno ospita una camera<br />

climatica e un banco prova per simulare<br />

le condizioni termiche. «Possiamo testare<br />

fino a tre batterie da 69 kWh, simulando<br />

condizioni ambientali differenti. È una camera<br />

climatica ‘walk-in’ e dispone di un<br />

antincendio e di diversi sistemi di sicurezza.<br />

Collegandosi alla batteria si possono<br />

leggere i segnali relativi a prestazioni, sicurezza,<br />

condizioni ambientali. Un esemcio<br />

e il sistema frenante richiesti dal cliente e<br />

customizzare la parte di accoppiamento con<br />

il veicolo, mantenendo il core dell’assale.<br />

Il motore è montato parallelamente all’asse<br />

ruota, senza coppie coniche, e modularità».<br />

FPT Industrial dispone di tre centri R&D<br />

per l’elettrificazione. Torino consente anche<br />

attività a livello sistema; Arbon, in Svizzera,<br />

per la validazione dei sottosistemi, per esempio,<br />

modulo e cella; a Coventry, nel Regno<br />

Unito, per il battery management system.<br />

Nel corridoio di accesso all’area testing Orsi<br />

riprende la panoramica didascalica. «Disponiamo<br />

di 74 celle, dedicate all’attività di<br />

validazione delle propulsioni in generale, di<br />

cui più di 5 esclusivamente per l’elettrificazione.<br />

Qui, vedete l’HIL Lab (Hardware<br />

In the Loop), centro di raccolta dei dati di<br />

validazione degli R&D di FPT, dove questi<br />

grandi ‘armadi’ raccolgono le informazioni<br />

e ci permetteno di simulare le attività di<br />

validazione. Attraverso l’HIL processiamo<br />

il software della centralina<br />

in assenza del reale sistema<br />

hardware. Le celle sono<br />

divise in tre macroaree, che<br />

corrispondono alla dimensione<br />

del motore: pesanti, medi<br />

e leggeri. Qualche cella motore<br />

sta diventando versatile<br />

e si adatta all’ePowertrain.<br />

Attraverso uno schema sinottico, cliccando<br />

su una cella, visualizzo il test e qualsiasi informazione<br />

generica sull’attività in corso».<br />

pio? L’invecchiamento del pacco batterie.<br />

Alcuni test sono assai invasivi, i cosiddetti<br />

‘abuse test’: si innesca la propagazione<br />

termica della batteria e si verifica la resistenza<br />

all’acqua. Ad Arbon un gruppo di<br />

lavoro è dedicato alle celle, con una grande<br />

profondità di dettaglio nella lettura di<br />

determinati segnali». Sarà cambiato qualcosa<br />

nell’approccio metodologico, dalla<br />

inaugurazione dell’e-plant? «In generale»<br />

ci risponde Orsi, «nella prima generazione<br />

di prodotti prendevamo i moduli dai fornitori<br />

per svolgere il lavoro di integrazione,<br />

nel quale siamo estremamente competenti,<br />

e creare valore aggiunto. Portarsi le celle<br />

in casa comporta una elevata complessità<br />

tecnologica, dovendo gestire dei processi<br />

chimici. Ad oggi è meglio procedere<br />

per gradi e avere la possibilità di<br />

fare scelte che favoriscono la<br />

competitività tecnologica».<br />

Dentro il battery lab<br />

Consentitici una digressione<br />

sul laboratorio delle<br />

batterie. Cosa deve avere<br />

un costruttore di pacchi<br />

batteria per essere sempre<br />

sul pezzo? «Un laboratorio di<br />

prototipazione dei pacchi batteria.<br />

È quello che succede in questo e-<br />

plant. Degli specifici carrelli ci permettono<br />

di fare prototipazione. Sono equipaggiati<br />

con un piano semovibile che permette di<br />

abbassare il pacco batteria, nel caso di una<br />

propagazione di fiamma, e inserire acqua<br />

da appositi bocchettoni. Annego il pacco<br />

batterie nell’acqua, per due motivi: abbasso<br />

la temperatura e rimuovo l’ossigeno, bloccando<br />

la reazione chimica.<br />

In quest’area prendiamo il componente,<br />

assale o propulsione elettrica, lo assembliamo<br />

nella configurazione che intendiamo<br />

validare o testare, e lo fotografiamo,<br />

per avere una documentazione fotografica<br />

antecedente alla<br />

prova. Disponiamo di<br />

un laboratorio meteorologico<br />

in cui effettuare<br />

misure di sottocomponenti.<br />

Talvolta,<br />

soprattutto, in fase di<br />

validazione di prodotti<br />

nuovi, li controlliamo<br />

con sensori termici,<br />

accelerometri e altri<br />

oggetti di sensoristica<br />

che aggiungono informazioni<br />

a quelle fornite<br />

da banco prova<br />

e centralina. Alla fine<br />

della prova il procedimento<br />

sarà inverso.<br />

Rimossa la strumentazione,<br />

si verificano<br />

le informazioni visive<br />

attraverso un report<br />

fotografico e si procede<br />

al teardown... e alla<br />

eventuale misurazione<br />

di alcuni componenti.<br />

L’ultimogenito della nostra famiglia di<br />

laboratori è il Tcu Lab, abilitato alla validazione<br />

della trasmission control unit».<br />

Ed è così che un assale elettrificato e un<br />

pacco batterie si accreditano alla trazione<br />

dei veicoli commerciali. Succede in casa<br />

di FPT Industrial.<br />

Fabio Butturi<br />

1.5 GWh<br />

Capacità annuale<br />

dei pacchi di<br />

batterie<br />

Le celle di<br />

test sono<br />

suddivise in<br />

tre macroaree,<br />

che<br />

corrispondono<br />

alle dimensioni<br />

del motore:<br />

pesante, medio<br />

e leggero.<br />

La cella ospita<br />

una camera<br />

climatica<br />

e un banco<br />

di prova per<br />

simulare le<br />

condizioni<br />

termiche, dove<br />

si possono<br />

testare fino<br />

a tre batterie<br />

da 69 kWh,<br />

simulando<br />

diverse condizioni<br />

ambientali.<br />

23


PRESENTAZIONE MAN Model Year <strong>2024</strong><br />

L’entrata in<br />

vigore del Gsr2<br />

ha implicato<br />

per i costruttori<br />

uno sforzo di<br />

aggiornamento<br />

tecnologico.<br />

MAN ha lanciato<br />

un’ampia serie di<br />

novità illustrate<br />

alla stampa nel<br />

corso di un<br />

evento tenutosi<br />

nel Tirolo<br />

austriaco a<br />

inizio luglio.<br />

Con l’entrata in vigore del Gsr2 e i nuovi Adas obbligatori,<br />

MAN ha aggiornato la sua gamma di bus e turistici con una<br />

nuova piattaforma elettronica, sistemi radar per l’angolo cieco,<br />

avanzamenti nelle tecnologie di frenata e innovazioni come il<br />

SafeStop e l’EfficientCruise 3<br />

Il Leone ha colto la palla al balzo. L’entrata<br />

in vigore del Gsr2, con il ventaglio<br />

di Adas diventati obbligatori per i<br />

veicoli immatricolati dopo il 7 luglio <strong>2024</strong><br />

(vedi servizio dedicato su AUTOBUS di<br />

febbraio), ha implicato per i costruttori di<br />

autobus un deciso sforzo di aggiornamento<br />

tecnologico, in parte tramite dispositivi di<br />

parti terze, in parte implementando tecnologie<br />

proprietarie. Perché limitarsi a un mero<br />

ammodernamento? Così i tecnici bavaresi<br />

hanno messo in campo un’ampia serie di<br />

novità (sotto la denominazione ‘Model year<br />

<strong>2024</strong>’) illustrate alla stampa nel corso della<br />

conferenza stampa di anticipazione dell’Iaa<br />

Transportation, tenutasi nel Tirolo austriaco<br />

a inizio luglio.<br />

Attenzione, prima di proseguire: pezzo non<br />

adatto a intolleranti agli acronimi.<br />

In primis, la piattaforma elettronica è interamente<br />

nuova… per gli autobus. È stata<br />

infatti trasferita sul ramo passeggeri la<br />

tecnologia già adottata sulla gamma truck,<br />

con raddoppio della potenza computazionale<br />

governata dall’architettura Cvm (Central<br />

vehicle manager). Riviste e aggiornate, dichiara<br />

MAN, tutte le control unit di impianti<br />

come porte e aria condizionata.<br />

Monitorare l’angolo cieco<br />

Al capitolo ‘assistenza alla svolta’ è ascrivibile<br />

una delle principali novità messe in<br />

campo da MAN. Il sistema di monitoraggio<br />

nelle svolte a destra prevede l’utilizzo<br />

di tecnologia radar: posizionati a ridosso<br />

dell’assale frontale, i sensori si attivano a<br />

velocità superiori ai 30 chilometri all’ora<br />

e presidiano un’area che inizia circa otto<br />

metri di fronte al coach e termina circa 80<br />

metri dietro, per una larghezza fino a 4,5<br />

metri. Il sistema è in grado di calcolare la<br />

traiettoria di movimento di elementi non<br />

statici. Gli alert sono tre, a cascata, dal visuale<br />

all’acustico. Può essere integrato, su<br />

entrambi i lati, con il Lane change support.<br />

La nuova piattaforma elettronica MAN<br />

consente un salto di qualità di Collision<br />

warning e sistema di frenata di emergenza<br />

Eba+ con rilevamento dei pedoni (opzio-<br />

La piattaforma<br />

elettronica<br />

è interamente<br />

nuova… per<br />

gli autobus. È<br />

stata infatti<br />

trasferita sul<br />

ramo passeggeri<br />

la<br />

tecnologia già<br />

adottata sulla<br />

gamma truck,<br />

con raddoppio<br />

della potenza<br />

computazionale<br />

governata<br />

dall’architettura<br />

Cvm (Central<br />

vehicle manager).<br />

Tra<br />

le principali<br />

novità messe<br />

in campo<br />

da MAN c’è<br />

il sistema di<br />

monitoraggio<br />

nelle svolte a<br />

destra tramite<br />

tecnologia<br />

radar.<br />

24UN ASSIST ALLA SICUREZZA<br />

25


PRESENTAZIONE MAN Model Year <strong>2024</strong><br />

nale). Il primo lavora fino a 10 chilometri<br />

all’ora, il secondo scatta da quella soglia<br />

e prevede, con l’aggiornamento <strong>2024</strong>, che<br />

«vengono raccolti dati più ravvicinati e<br />

gli utenti stradali vulnerabili vengano rilevati<br />

in modo affidabile fino a 50 km/h»,<br />

dichiarano da MAN. Entrambi gli Adas<br />

sfruttano tre tipologie di sensori: un radar<br />

a corta distanza, un radar ‘long range’ e<br />

una videocamera. Angolo di rilevamento:<br />

rispettivamente 150, 100 e 125 gradi. Come<br />

accennato già sopra, l’Eba+ è optional:<br />

per il Gsr2 è sufficiente l’Eba standard, ora<br />

montato di serie su tutte le gamme coach<br />

del gruppo.<br />

OptiView, ComfortSteering, Acc...<br />

Non può mancare (ma non sono certo una<br />

novità: la data di lancio è 2018) la tecnologia<br />

mirrorless offerta dal sistema MAN<br />

OptiView. Datato 2022 è invece il sistema<br />

ComfortSteering, un sistema di supporto<br />

elettronico allo sterzo che complementa<br />

la tecnologia idraulica rendendo il volante<br />

ancora più leggero. Stessa datazione per il<br />

sistema Lane return assist, che attiva piccole<br />

correzioni di sterzo per far sì che l’autobus<br />

resti (meglio: torni) all’interno della<br />

propria corsia.<br />

E se il cruise control adattivo non è certo<br />

scoperta dell’ultima ora, la news è che ora<br />

l’Acc MAN è in grado di ‘agganciare’ il<br />

veicolo che precede durante una progressione<br />

a start e stop, tipica di una coda. Ecco<br />

che l’autobus ha la capacità di diventare<br />

l’ombra del mezzo che lo precede, mantenendo<br />

la distanza e effettuando le necessarie<br />

correzioni di sterzo, fino a 60 chilometri<br />

all’ora. Il tutto a condizione che il tempo di<br />

fermo non superi i due secondi.<br />

Non è di nuova introduzione neanche l’AttentionGuard,<br />

sui mezzi MAN dal 2015,<br />

ora diventato obbligatorio con il Gsr2. Dai<br />

Collision warning<br />

e frenata di<br />

emergenza Eba+<br />

con rilevamento<br />

dei pedoni<br />

(opzionale)<br />

sfruttano tre<br />

tipologie di<br />

sensori: un radar<br />

a corta distanza,<br />

un radar ‘long<br />

range’ e una<br />

videocamera.<br />

L’Eba standard<br />

è ora di serie.<br />

In foto, la<br />

mirrorcam.<br />

COCKPIT, TRA CAMION E NEWS<br />

Rientra negli aggiornamenti anche il<br />

cockpit, imperniato sul comando rotativo<br />

SmartSelect, anch’esso attinto dai truck. I<br />

pulsanti per l’apertura di porte e sportelli<br />

e l’interruttore delle luci di emergenza<br />

si trovano direttamente sopra. Saliamo<br />

ancora più in alto. Qui troviamo sei pulsanti<br />

programmabili (bollino ‘new’) e l’interfaccia<br />

del clima: posto guida e abitacolo sono<br />

comandabili con i medesimi interruttori,<br />

previo spostamento di un selettore che<br />

consente lo switch tra le due aree.<br />

Un monitor da sette<br />

pollici completa l’area<br />

centrale del cockpit e<br />

mostra i menù selezionati<br />

tramite la già menzionata<br />

‘rotella’ SmartSelect, al<br />

suo debutto nel mondo<br />

autobus. La teoria alla<br />

base dell’adozione<br />

di questa tipologia di<br />

comando risponde al<br />

motto ‘minimizzare le<br />

distrazioni’, rispetto per<br />

esempio a un dispositivo<br />

touch. Si compone di<br />

anello per la selezione<br />

60 km/h di velocità, il sistema passa in<br />

rassegna in tempo reale tutti i dati relativi<br />

alla guida, valutando la stabilità della<br />

traiettoria e gli interventi sullo sterzo,<br />

fornendo così una diagnosi del livello di<br />

attenzione del driver, e se necessario richiamandolo<br />

a un comportamento di guida<br />

più scrupoloso.<br />

Tra le principali novità proposte da MAN<br />

c’è il SafeStop, atto a rilevare se il conducente<br />

non è più in grado di controllare<br />

attivamente l’autobus.<br />

L’autobus che si ferma da solo<br />

Nel qual caso, dopo una serie di alert, il<br />

sistema attiva una procedura di rallentamento<br />

e frenata completa del veicolo, nel<br />

contempo attivando le luci di emergenza<br />

e, a manovra conclusa, il freno di stazionamento<br />

elettronico (insieme ad apertura<br />

delle voci di menù, pulsante centrale e<br />

touchpad, e consente di navigare tra<br />

le possibilità offerte dalle aree radio,<br />

navigazione, mappe, impostazioni. Usando<br />

lo SmartSelect, le azioni sono mostrate sul<br />

display centrale. Ma le medesime opzioni<br />

sono gestibili tramite volante multifunzione<br />

(ci arriviamo a brevissimo), nel qual caso<br />

il display di riferimento diventa quello al<br />

centro del quadro luci. Quest’ultimo, di<br />

nuova concezione, è un 12 pollici a colori<br />

in risoluzione Hd impreziosito con icone 3D<br />

e raddoppio delle dimensioni dei principali<br />

indicatori.<br />

Tra le principali novità della gamma MAN<br />

Model Year <strong>2024</strong> c’è appunto il volante<br />

multifunzione, che prevede nella parte<br />

sinistra i comandi relativi alle tecnologie<br />

di assistenza alla guida, a destra la<br />

possibilità di navigare nei menù. Più<br />

in basso, sempre a destra, il controllo<br />

dell’infotainment.<br />

delle porte e accensione delle luci a bordo).<br />

È disponibile da luglio <strong>2024</strong> come opzione<br />

per i modelli MAN Lion’s Intercity, Lion’s<br />

Coach, Neoplan Tourliner.<br />

Esce di scena con la gamma Model year<br />

<strong>2024</strong> il sistema di controllo delle sospensioni<br />

Ecas, entra in scena il Vacs (che sta per<br />

Vehicle air suspension control). Il modulo<br />

Smart pneumatic actuator (Spa), composto<br />

da un blocco di elettrovalvole con sensore<br />

di pressione integrato, ha infatti sostituito<br />

una serie di valvole solenoidi e sensori di<br />

pressione separati, integrando tutto in un’unica<br />

unità, e comunica direttamente con il<br />

software di controllo tramite Can. Risultato?<br />

Aumentata velocità di elaborazione e riduzione<br />

dei tempi di sollevamento e abbassamento,<br />

nonché di quelli per il kneeling<br />

dei bus urbani. Debutta inoltre la funzione,<br />

rigorosamente opzionale, di abbassamento<br />

(2 centimetri) del muso dell’autobus una<br />

volta superati i 70 chilometri all’ora: un<br />

DELL’EFFICIENZA DEL TERMICO<br />

Non solo Adas e<br />

infrastruttura software:<br />

l’aggiornamento della<br />

gamma MAN investe<br />

anche il motore da 12 litri<br />

D26, protagonista di un<br />

restyling in Euro 6 step<br />

E che ne incrementa di<br />

dieci unità la dotazione<br />

di cavalli (e di 50 i Nm<br />

leggero ‘inginocchiamento’ frontale, già<br />

disponibile su coach della concorrenza, a<br />

salvaguardia dei consumi.<br />

Freno-motore<br />

È giunto inoltre il momento del debutto per<br />

il nuovo sistema di frenata elettronica Ebs9,<br />

corredato - e qui viene il bello - dal freno<br />

di stazionamento elettronico ‘by wire’, opzionale,<br />

che va a sostituire il freno manuale<br />

pneumatico, a tutto giovamento della sicurezza<br />

e della comodità per il driver.<br />

Il freno di stazionamento elettronico infatti<br />

si inserisce automaticamente una volta spento<br />

il veicolo. Quasi in chiusura, c’è tempo<br />

per un’ultima chicca. Sulla gamma <strong>2024</strong><br />

debutta l’EfficientCruise 3, disponibile su<br />

richiesta insieme al cambio Tipmatic (nelle<br />

due tarature di minor potenza del motore<br />

si può optare anche per l’Ecolife 2). Il<br />

programma di cambio marcia topografico<br />

promette un risparmio di carburante di un<br />

punto percentuale rispetto alla precedente<br />

generazione. Le novità, oltre all’utilizzo di<br />

gps e mappe con maggior grado di precisione,<br />

risiede nella capacità di tenere in considerazione<br />

l’incidenza sul comportamento<br />

di guida di parametri come incidenti, uscite<br />

autostradali e rotonde. Al conducente non<br />

resta che impostare uno dei quattro livelli di<br />

intervento desiderato: più è alto il numero,<br />

più saranno incisive le correzioni attuate dal<br />

sistema, maggiori i risparmi in termini di<br />

consumi.<br />

R iccardo Schiavo<br />

di coppia massima), il<br />

tutto combinato con una<br />

riduzione dei consumi<br />

nella misura del 2,5 per<br />

cento, secondo i dati forniti<br />

da Monaco di Baviera. Il<br />

tutto grazie all’adozione<br />

di turbocompressori<br />

modificati negli stadi<br />

a bassa ed alta<br />

pressione, una pompa<br />

di raffreddamento con<br />

tecnologia di controllo<br />

‘demand-based’, e molti<br />

altri dettagli ingegneristici.<br />

Tutti i motori della gamma<br />

D26 (tarabile a 440, 470<br />

e 520 cavalli) sono ora<br />

omologati per utilizzo con<br />

Hvo e B100.<br />

Ora il Cruise<br />

control adattivo<br />

MAN è<br />

in grado di<br />

‘agganciare’<br />

il veicolo<br />

che precede<br />

durante una<br />

progressione<br />

start e stop,<br />

come una coda.<br />

L’autobus<br />

ha la capacità<br />

di diventare<br />

l’ombra del<br />

mezzo che<br />

lo precede,<br />

mantenendo<br />

la distanza e<br />

effettuando<br />

le necessarie<br />

correzioni di<br />

sterzo<br />

26<br />

27


PRESENTAZIONE MAN Lion’s City E Low Entry<br />

Il MAN Lion’s City E Le è il primo passo del<br />

Leone verso l’offerta di trazioni elettriche<br />

nel segmento intercity. Le batterie saranno<br />

presto aggiornate a una nuova generazione.<br />

Ottimo il lavoro di insonorizzazione<br />

Il MAN Lion’s<br />

City 12 E Le<br />

è derivato<br />

dall’elettrico a<br />

pianale ribassato<br />

e riprogettato<br />

dal nuovo<br />

dipartimento di<br />

engineering di<br />

Ankara.<br />

IL NODO USCITE DI SICUREZZA<br />

Nel percorso di<br />

elettrificazione dei Classe<br />

II, un tema assume<br />

particolare rilevanza: le<br />

uscite di emergenza. Come<br />

sappiamo, il regolamento<br />

Unece n. 107 prescrive che<br />

“I veicoli delle classi II, III e<br />

B devono essere dotati di<br />

botole di evacuazione, oltre<br />

che di porte e di finestrini<br />

di sicurezza”, intendendo<br />

per botola di evacuazione<br />

“un’apertura sul tetto o<br />

sul pavimento destinata<br />

ad essere utilizzata dai<br />

passeggeri unicamente in<br />

28DESTINAZIONE CLASSE II<br />

A<br />

quasi un anno dalla sua presentazione<br />

al Busworld, abbiamo finalmente<br />

avuto l’occasione di provare il MAN<br />

Lion’s City 12 E Low Entry, in occasione<br />

dell’appuntamento Coach Driving Experience,<br />

organizzato dal Leone presso la località<br />

austriaca di Saalfelden.<br />

Derivato dall’elettrico a pianale ribassato e<br />

riprogettato dal nuovo dipartimento di engineering<br />

di Ankara, il MAN 12 E Le differisce<br />

dalla già nota versione urbana per il rialzo posteriore<br />

che porta il corridoio dietro la porta<br />

centrale a circa 800 mm di altezza, raggiungibile<br />

attraverso due comodi gradini posizionati<br />

subito dietro la porta centrale. Non si<br />

tratta quindi di un Low Entry tradizionale,<br />

derivato da un Classe II Normal Floor, ma<br />

è essenzialmente un urbano al quale si è voluta<br />

ottimizzare la capacità di posti a sedere,<br />

strizzando l’occhio alla versione interurbana,<br />

la quale è peraltro nella fase conclusiva di<br />

omologazione.<br />

Un Classe I... ottimizzato<br />

L’autobus provato, omologato in Classe I, ha<br />

presentato un allestimento molto simile alla<br />

versione interurbana, con i sedili imbottiti<br />

Kiel Lite (che da anni equipaggiano gran<br />

parte degli extraurbani di MAN) e cappelliere<br />

nella sezione ribassata, proprio per mostrare<br />

la flessibilità di utilizzo. In tale versione, i<br />

posti a sedere sono 41, quasi tutti rivolti verso<br />

avanti, più la piattaforma per carrozzina posizionata<br />

a destra davanti alla porta centrale. In<br />

alternativa la piattaforma è sul lato opposto,<br />

di fronte all’uscita. I posti in piedi variano<br />

in funzione degli allestimenti e, soprattutto,<br />

del numero di batterie che, come sull’urbano,<br />

vanno da un numero minimo di quattro (per<br />

caso di pericolo”. Tali botole,<br />

però, non devono essere<br />

installate in posizioni che<br />

presentano un eventuale<br />

rischio per i passeggeri,<br />

quindi sarebbero<br />

incompatibili con le batterie<br />

ed i sistemi ad alta tensione<br />

spesso posizionati sul tetto.<br />

Quindi? Alcuni costruttori<br />

sfruttano quanto consentito<br />

dal regolamento stesso,<br />

dove, per alcuni casi, “le<br />

prescrizioni sono soddisfatte<br />

(omissis) se su ciascun<br />

lato del veicolo è presente<br />

un’uscita supplementare<br />

oltre a quelle specificate<br />

al precedente punto<br />

7.6.1.”. Altri, come MAN,<br />

interpretando in maniera<br />

più rigida la normativa,<br />

decidono di ricavare a<br />

pavimento le botole di<br />

evacuazione, non senza<br />

problemi. Effettivamente,<br />

leggendo il testo completo,<br />

non sono così chiari i<br />

casi di applicazione delle<br />

deroghe e gli stessi enti<br />

certificatori nazionali hanno<br />

visioni diverse. Unione<br />

Europea? Poco unita,<br />

almeno in questo caso...<br />

320 kWh di capacità) a un valore massimo di<br />

sei (per 480 kWh complessivi). Sul veicolo<br />

provato, equipaggiato con il numero massimo<br />

di batterie, i posti totali sono 69: non moltissimi,<br />

ma è pur sempre un Low Entry.<br />

Le batterie sono del tipo Nmc ed assemblate<br />

in moduli da 80 kWh cadauno posizionati<br />

trasversalmente sul tetto. Ogni modulo ha il<br />

suo sistema Bms in grado di gestire l’equalizzazione<br />

dello stato di carica e il condizionamento<br />

termico che, per questa tecnologia,<br />

prevede un funzionamento ideale attorno a<br />

25°C. Sviluppi già annunciati per la fine del<br />

prossimo anno prevedono moduli batteria da<br />

circa 90 kWh con un DoD del 90 per cento<br />

(oggi è dell’80), così da aumentare di circa il<br />

20 per cento l’energia utilizzabile.<br />

La trazione è affidata ad un motore centrale<br />

(così è definito il motore singolo connesso al<br />

ponte mediante albero di trasmissione, a differenza<br />

dell’assale motorizzato dove non vi<br />

è trasmissione del moto), realizzato dall’altra<br />

azienda del gruppo Traton: Scania. È di tipo<br />

sincrono a magneti permanenti, con un sistema<br />

di lubrificazione e raffreddamento interno<br />

ad olio. Ha una potenza massima continuativa<br />

di circa 160 kW ed un picco di oltre 230, con<br />

una coppia massima di 2.100 Nm. All’uscita<br />

del motore c’è un gruppo di riduzione unico<br />

con rapporto 1:5,95, cui si somma la riduzione<br />

al differenziale di 1:5,12. Il ponte è il classico<br />

Zf Av133 a portale rovesciato, ancorato<br />

al telaio con due coppie di bracci sovrapposti.<br />

La catena cinematica così composta consente<br />

di raggiungere una velocità massima di 88<br />

km/h, ma l’erogazione di coppia pressoché<br />

costante a 1.300 Nm abbinata ad un’intelligente<br />

gestione dell’accelerazione (programmabile<br />

a richiesta su due valori predefiniti)<br />

Le batterie<br />

Nmc sono<br />

assemblate in<br />

moduli da 80<br />

kWh posizionati<br />

trasversalmente<br />

sul<br />

tetto. Ogni<br />

modulo ha il<br />

suo sistema<br />

Bms in grado<br />

di gestire l’equalizzazione<br />

dello stato<br />

di carica e il<br />

condizionamento<br />

termico.<br />

Sviluppi<br />

già annunciati<br />

per la fine<br />

del prossimo<br />

anno prevedono<br />

moduli<br />

batteria da<br />

circa 90 kWh<br />

con un DoD<br />

del 90 per<br />

cento (oggi è<br />

dell’80), così<br />

da aumentare<br />

di circa il<br />

20 per cento<br />

l’energia utilizzabile.<br />

29


PRESENTAZIONE MAN Lion’s City E Low Entry<br />

rende piacevole e progressiva la marcia in<br />

qualsiasi situazione.<br />

Il quadro luci reca bollino ‘new’<br />

L’acceleratore, inoltre, può prevedere già un<br />

parziale recupero energetico al solo rilascio<br />

del pedale, con due diverse impostazioni di<br />

funzionamento, entrambe nell’ottica dell’ottimizzazione<br />

delle prestazioni e dei consumi.<br />

La scarica e la ricarica delle batterie durante<br />

la marcia, così come lo stato di carica residua<br />

e l’autonomia stimata, sono costantemente<br />

segnalate nel nuovo display digitale<br />

posto al centro del cruscotto, il quale è stato<br />

recentemente scelto da MAN nell’evoluzione<br />

tecnologica e nel rispetto dei regolamenti<br />

sulla cybersecurity. Tali indicazioni aiutano<br />

l’autista nell’ottenere il massimo della percorrenza<br />

possibile in base al percorso ed al<br />

carico dell’autobus, così da evitare sgradite<br />

sorprese nel corso del servizio.<br />

L’assale anteriore è il ben noto Zf Rl82Ec<br />

a ruote indipendenti, il quale, grazie anche<br />

agli ammortizzatori autoadattivi Pcv, svolge<br />

bene il suo lavoro, anche senza la barra<br />

stabilizzatrice. Logicamente, la distribuzione<br />

dei pesi sul tetto influisce sul comportamento<br />

in curva, soprattutto viaggiando a vuoto,<br />

ma vi è sempre il completo controllo del veicolo<br />

e la pressoché totale assenza di rollio.<br />

Tra gli autobus elettrici provati, il MAN è<br />

anche uno dei più silenziosi, grazie alla posizione<br />

del motore di trazione e dei dispositivi<br />

ausiliari, azionati da motori e pompe<br />

indipendenti ed adeguatamente insonorizzati.<br />

Anche le vibrazioni sono quasi assenti,<br />

frutto evidentemente di un telaio progettato<br />

bene e di un assemblaggio di buona qualità,<br />

caratteristica piuttosto comune tra gli autobus<br />

del Leone.<br />

Un occhio alla struttura<br />

A tale riguardo, ricordiamo che la quarta<br />

generazione del Lion’s City è realizzata mediante<br />

unione di pannelli strutturali presaldati<br />

realizzati con profili e tubolari di acciaio ai<br />

quali viene aggiunto un tetto preassemblato<br />

in alluminio e materiale plastico. La struttura<br />

così ottenuta, rinforzata sui veicoli elettrici<br />

in prossimità delle testate e dei passaruota, è<br />

protetta dalla corrosione mediante cataforesi<br />

a bagno ed è rispondente sia al regolamento<br />

Ece R66 (resistenza al ribaltamento) sia alla<br />

prova A del regolamento Ece R29 (urto frontale,<br />

prova cosiddetta ‘del pendolo’). I rivestimenti<br />

sono in materiale plastico e alluminio<br />

Piuttosto ricca la dotazione di serie<br />

presente sulla gamma MAN urbana:<br />

sensore pioggia, sensore luci, illuminazione<br />

interna indiretta a regolazione<br />

automatica, telecamera di<br />

retromarcia.<br />

CARTA D’IDENTITÀ<br />

Lunghezza mm 12.185<br />

Larghezza mm 2.550<br />

Altezza mm 3.320<br />

Passo mm 6.005<br />

Sbalzo anteriore mm 2.775<br />

Sbalzo posteriore mm 3.405<br />

Altezza interna max mm 2.427<br />

Altezza ingressi mm 320<br />

Larghezza porte mm 1.200<br />

Sedute / capacità max passeggeri n 41 / 69<br />

Motore marca modello<br />

Traton<br />

Tipologia motore<br />

Asincrono<br />

Disposizione motore<br />

Centrale<br />

Potenza continua / di picco kW 160 / 240<br />

Coppia continua / di picco Nm 1.300 / 2.100<br />

Fornitore batterie<br />

Traton<br />

Formula batterie<br />

Nmc<br />

Raffreddamento batterie<br />

Liquido<br />

Collocazione batterie<br />

6 moduli al tetto<br />

Capacità totale / utilizzabile kWh 480 / 384<br />

Potenza di ricarica plug-in 150<br />

Assale anteriore<br />

Zf Rl82Ec a ruote indipendenti<br />

Assale anteriore<br />

Zf Av133 a portale rovesciato<br />

Portata assale anteriore / posteriore kg 8.000 / 11.500<br />

Pneumatici 275/70 R22,5<br />

Rapporto al ponte 5,12<br />

Impianto di climatizzazione<br />

Valeo con pompa di calore<br />

Potenza di raffreddamento / riscaldamento kW 38 / 38<br />

(oltre alle parti vetrate nere delle fiancate)<br />

e sono concepiti per la massima facilità di<br />

sostituzione.<br />

La climatizzazione del vano passeggeri è affidata<br />

a un gruppo centrale Valeo a pompa<br />

di calore, con gas R744 (anidride carbonica),<br />

con motocompressore elettrico ad alta<br />

tensione integrato. Per tale impianto MAN<br />

dichiara una potenza massima di 38 kW sia<br />

in raffreddamento che in riscaldamento anche<br />

se tali dati non trovano riscontro nella documentazione<br />

del fornitore. Ad ogni modo, è<br />

sempre possibile scegliere un climatizzatore<br />

a gas R134a, in questo caso fornito da Eberspaecher.<br />

La diffusione dell’aria avviene attraverso<br />

le canalizzazioni isolate poste sopra<br />

i finestrini e le feritoie direzionate verso i lati<br />

e verso il centro del padiglione. Il posto guida<br />

può inoltre contare su un frontbox Aurora<br />

con evaporatore separato da 7,3 kW, dotato di<br />

sensore di qualità dell’aria e capace di attivare<br />

automaticamente il ricircolo o l’aspirazione<br />

dall’esterno. Il riscaldamento dell’abitacolo è<br />

ottenuto in parte con la pompa di calore del<br />

gruppo a tetto ed in parte da tre riscaldatori<br />

ad alta tensione che distribuiscono l’acqua nei<br />

tradizionali termoconvettori a parete. Qualora<br />

il servizio sia effettuato in zone fredde, per<br />

non gravare eccessivamente sui consumi e<br />

conseguentemente sull’autonomia, è installabile<br />

a richiesta un normale bruciatore ausiliario<br />

a gasolio o biodiesel, sapendo che in<br />

questo caso, per qualche chilometro, non si<br />

viaggerebbe a zero emissioni. Altrimenti si<br />

Nell’ambito<br />

delle dotazioni<br />

Gsr2, il Lion’s<br />

City ha affidato<br />

a Mobileye<br />

il sistema di<br />

monitoraggio<br />

dell’angolo<br />

morto, del<br />

rilevamento<br />

ostacoli e del<br />

controllo di<br />

cambio corsia,<br />

nonché il<br />

riconoscimento<br />

dei segnali<br />

stradali. Il<br />

Tpms è invece<br />

Continental,<br />

come da<br />

tradizione<br />

MAN. Chiudono<br />

un impianto<br />

indicatori di<br />

percorso a led<br />

ed un sistema<br />

infotainment<br />

con monitor<br />

interno tipo<br />

stretch da 29<br />

pollici.<br />

può sempre programmare un ‘precondizionamento’<br />

all’uscita, purché si sia connessi alla<br />

rete elettrica.<br />

Piuttosto ricca la dotazione di serie presente<br />

sulla gamma MAN urbana: sensore pioggia,<br />

sensore luci, illuminazione interna indiretta<br />

a regolazione automatica, telecamera di retromarcia.<br />

Tra gli accessori installati sul veicolo della<br />

prova, inoltre, segnaliamo il sistema Opti-<br />

View (telecamere al posto degli specchi retrovisori),<br />

l’Esp, il Cruise Control, l’assistente<br />

alla frenata di emergenza Eba, le luci porta<br />

addizionali, l’illuminazione interna ‘ambient’<br />

a colorazione programmabile, il parabrezza<br />

riscaldato, le tendine per il conducente a regolazione<br />

elettrica, le prese doppie Usb tipo A<br />

e C. Nell’ambito delle dotazioni richieste dal<br />

Gsr2, il Lion’s City ha affidato a Mobileye<br />

il sistema di monitoraggio dell’angolo morto,<br />

del rilevamento ostacoli e del controllo di<br />

cambio corsia, nonché il riconoscimento dei<br />

segnali stradali. Il monitoraggio della pressione<br />

pneumatici è invece di Continental, come<br />

da tradizione MAN. Completano gli allestimenti,<br />

un impianto indicatori di percorso a<br />

led ed un sistema infotainment con monitor<br />

interno tipo stretch da 29 pollici.<br />

Il prezzo finale dovrebbe essere in linea con<br />

la versione a pianale completamente ribassato,<br />

motivo per il quale, almeno in Italia, lo vedremo<br />

probabilmente circolare solo nella versione<br />

in Classe II. E il mondo dell’interurbano<br />

elettrico è, a oggi, ancora tutto da inventare.<br />

All’uscita del<br />

motore c’è un<br />

gruppo di riduzione<br />

unico<br />

con rapporto<br />

1:5.95, cui<br />

si somma la<br />

riduzione al<br />

differenziale<br />

di 1:5.12. L’erogazione<br />

di<br />

coppia pressoché<br />

costante<br />

a 1.300<br />

Nm abbinata<br />

ad un’intelligente<br />

gestione<br />

dell’accelerazione<br />

rende<br />

piacevole e<br />

progressiva la<br />

marcia.<br />

30<br />

31


Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />

SIAMO I WATUSSI<br />

Ebusco, MAN, Mercedes, Solaris. Quattro gli<br />

articolati scrutinati a Bonn, in Germania,<br />

nel corso dell’annuale Ebus test. Il 18 metri Bev<br />

è un prodotto ancora di nicchia, ma le<br />

autonomie iniziano a farsi interessanti<br />

(la capacità passeggeri meno)<br />

I<br />

confronti tra autobus della stessa tipologia<br />

consentono di analizzare, in<br />

poche pagine, le principali caratteristiche<br />

di ogni veicolo, mettendo fianco<br />

a fianco le diverse soluzioni adottate dai<br />

vari costruttori, cercando di evidenziare<br />

i vantaggi che una particolare scelta costruttiva<br />

può portare rispetto ad un’altra.<br />

Gli snodati elettrici, per quanto rappresentino<br />

un prodotto ancora poco diffuso e<br />

quasi relegato a futuri sistemi Brt, mancavano<br />

all’appello, anche per la difficoltà<br />

di ottenere contemporaneamente informazioni<br />

aggiornate dai vari costruttori, su<br />

mezzi che, oltre a tutto, sono in continua<br />

evoluzione. Ma quando ad aprile la rivista<br />

tedesca Omnibusspiegel ha organizzato il<br />

suo test comparativo proprio su questa tipologia,<br />

concentrandosi sui veicoli per ricarica<br />

overnight, abbiamo colto l’occasione<br />

Da sinistra a destra,<br />

nella foto di gruppo:<br />

Rampini Eltron,<br />

Mellor Sigma 7, Mcv<br />

C127Ev, Ebusco 3.0,<br />

Solaris Urbino 18<br />

Electric, MAN Lion’s<br />

City E 18, Mercedes<br />

eCitaro G. Gli ultimi<br />

quattro modelli, tutti<br />

elettrici Bev snodati,<br />

sono stati analizzati<br />

a Bonn nell’ambito<br />

dell’iniziativa<br />

giornalistica della<br />

testata Omnibusspiegel<br />

in collaborazione con<br />

l’operatore tpl<br />

locale Swb.<br />

32<br />

33


Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />

per acquisire tutte le informazioni tecniche<br />

degli autobus partecipanti, pur consapevoli<br />

di non descrivere tutti i prodotti attualmente<br />

sul mercato. Quattro, infatti, i marchi<br />

presenti a Bonn, in grado comunque<br />

di rappresentare una fetta significativa di<br />

prodotto e che indichiamo rigorosamente<br />

in ordine alfabetico: Daimler (con l’eCitaro<br />

G), Ebusco (con il suo 3.0 articolato),<br />

MAN (con il Lion’s City E 18) e Solaris<br />

(con l’Urbino 18 Electric).<br />

Tra test drive e analisi tecniche<br />

Le prove, organizzate in collaborazione con<br />

la locale azienda di trasporto pubblico Swb,<br />

hanno previsto una settimana di test statici<br />

e dinamici, con tanto di servizio simulato<br />

in linea su un percorso prestabilito, consentendo<br />

di evidenziare pro e contro di ogni<br />

modello ma senza la volontà di redigere<br />

una classifica assoluta, in quanto necessariamente<br />

frutto di valutazioni, almeno in<br />

parte, soggettive.<br />

Analizzando comunque i dati tecnici dei<br />

veicoli testati, risulta che un qualsiasi autosnodato<br />

elettrico equipaggiato con il numero<br />

massimo di batterie, in grado di assicurare<br />

un servizio giornaliero completo con<br />

34<br />

un’unica ricarica in deposito, porterebbe un<br />

numero di passeggeri massimo di poco superiore<br />

ad un dodici metri diesel. Da qui<br />

l’importanza di configurare correttamente<br />

i veicoli in base al profilo di missione o<br />

di considerare tipologie di ricarica (o forse<br />

anche di autobus) differenti. O, magari, di<br />

utilizzare un riscaldatore ausiliario alimentato<br />

a biocarburanti, anche se questo non<br />

rientra nell’attuale strategia. Dati alla mano,<br />

quantomeno una riflessione è opportuna<br />

e ogni costruttore dovrebbe supportare il<br />

cliente in questa scelta.<br />

Anche Rampini tra i ‘guest’<br />

Ma tornando alla prova, ad accompagnare<br />

il confronto, con lo scopo principale di farsi<br />

conoscere in ambito europeo ma anche di<br />

essere provati dalla commissione tecnica,<br />

tre ‘outsider’, con veicoli di taglie diverse:<br />

Mellor (costruttore britannico specializzato<br />

in mini e midibus) che ha portato il suo<br />

Sigma 7 elettrico recentemente fornito alla<br />

città di Kiel, Mcv (costruttore egiziano<br />

partner di Volvo) con il dodecametrico<br />

C127 Ev da poco in servizio a Wuppertal<br />

e Rampini (che non ha certo bisogno di<br />

presentazioni) che ha preso in prestito da<br />

Genova un suo Eltron da otto metri.<br />

12 METRI ELETTRICI ALLA SBARRA<br />

Ebusco 3.0 18m MAN Lion’s City E 18 Mercedes eCitaro G Solaris Urbino 18 Electric<br />

Lunghezza mm 17.990 18.060 18.125 18.000<br />

Larghezza mm 2.550 2.550 2.550 2.550<br />

Altezza mm 3.188 3.320 3.400 3.250<br />

Sbalzo anteriore mm 2.805 2.775 2.805 2.700<br />

Sbalzo posteriore mm 3.285 3.405 3.430 3.400<br />

Passo mm 5.900 / 6.000 5.200 / 6.680 5.900 / 5.990 5.900 / 6.000<br />

Circolo di sterzata mm 23.300 21.964 22.970 22.950<br />

Altezza ingressi mm 340 320 320 320<br />

Larghezza porte mm 1.200 1.250 1.250 1.200<br />

Azionamento porte Elettrico Elettrico Elettrico Elettrico<br />

Fornitore porte Ventura MAN Daimler Buses Ventura<br />

Altezza pavimento da terra mm 340 375 370 370<br />

Altezza interna massima mm 2350 2.427 2.313 2.280<br />

Sedute n 51 49 37 49<br />

Posti in piedi n Fino a 89 67 89 54<br />

Capacità massima passeggeri 140 116 126 105<br />

Modello sedute passeggeri Kiel Ideo 40 Kiel Citos Mercedes City Star Function Ster 8Mu<br />

Modello sedile conducente Isri 6860 Nts2 Isri 6860/875 Isri 6860 Nts 2.0 Isri 6860/875 Nts 2.0<br />

Peso a vuoto kg 15.200 22.131 20.710 21.605<br />

Peso totale a terra mm 24.495 30.000 29.500 30.000<br />

Riscaldamento e climatizzazione<br />

Impianto di climatizzazione Thermo King Athenia Mk II 2 x Eberspächer Konvekta Ul 700 Em Konvekta Ul 700 Em + Ul 500<br />

Potenza di raffreddamento / riscaldamento kW - 50 / 36 54 / 42 57 / 37<br />

Pompa di calore sì sì sì No<br />

Refrigerante R407c R134a R744 R134a<br />

Powertrain<br />

Marca e modello Zf AxTrax Traton x 2 Zf AxTrax Tsa Tmf 35-44-4<br />

Tipologia Ai mozzi - Due asincroni trifase Centrale - Asincrono Ai mozzi - Due asincroni trifase Centrale - Asincrono<br />

Disposizione Assale centrale Assale centrale e assale posteriore Assale posteriore Assale posteriore<br />

Potenza continua kW 2 x 87 107 + 160 2 x 87 240<br />

Potenza di picco kW 2 x 125 160 + 240 2 x 125 240<br />

Coppia continua Nm 2 x 143 2.100 2 x 450 1.470<br />

Coppia di picco Nm 2 x 480 3.500 2 x 485 2.222<br />

Batterie<br />

Fornitore - Traton Borgwarner Impact (Solaris High Energy)<br />

Formula Lfp Nmc Nmc Nmc<br />

Moduli n 10 8 6 8<br />

Raffreddamento Aria Aria Acqua Acqua<br />

Collocazione Al pavimento Al tetto 5 al tetto - 1 al posteriore Al tetto<br />

Capacità totale kWh 383 640 588 800<br />

Capacità utilizzabile kWh 344 512 420 640<br />

Potenza di ricarica plug-in 150 150 150 250<br />

Telaio<br />

Assale anteriore Zf Rl 82 Ec Zf Rl 82 Ec Zf Rl 82 Ec Zf Rl 82 Ec<br />

Tipologia A ruote indipendenti A ruote indipendenti A ruote indipendenti A ruote indipendenti<br />

Portata max kg 8.165 8.000 8.000 8.000<br />

Pneumatici 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,<br />

Angolo di sterzata interno / esterno ° 44 56 / 46 47 / 38 55<br />

Assale centrale Zf AxTrax Zf Av 133 Zf Avn 133 Zf Avn 132<br />

Tipologia Elettrico a portale A portale A portale A portale<br />

Portata max kg 8.000 8.000 8.000 8.000<br />

Pneumatici 385/55 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 (Michelin X Incity Ev Z)<br />

Assale posteriore Zf Rl 82A Zf Av 133 Zf AxTrax Zf Av 133 80/70<br />

Tipologia A ruota singola A portale Elettrico a portale A portale<br />

Portata kg 8.165 11.500 13.000 13.000<br />

Pneumatici 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5 275/70 R 22,5<br />

Modello pneumatici - - Continental Urban Ha3 M+S Michelin X Incity Ev Z<br />

Stabilizzatore no Assale centrale e posteriore Su tutti gli assali Assali anteriore e centrale<br />

35


Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />

La portata è<br />

condizionata<br />

da una scelta<br />

controcorrente,<br />

i tre assi a ruota<br />

singola, in grado di<br />

sostenere ognuno<br />

8.165 Kg. Tale<br />

scelta da una parte<br />

consente di allargare<br />

di alcuni centimetri<br />

il corridoio, ma<br />

impedisce di<br />

sfruttare il limite<br />

di massa sull’asse<br />

motore e ‘sconsiglia’ i<br />

pneumatici ricoperti.<br />

Ebusco 3.0<br />

Il futuro è già qui<br />

L’azienda non è in buono stato di salute (le azioni<br />

hanno perso il 96 per cento dall’entrata in borsa).<br />

Le consegne latitano. In ogni caso, la gamma 3.0<br />

(anche articolata) presenta soluzioni progettuali<br />

indubbiamente innovative. Vediamole...<br />

Il giovane costruttore olandese che ha già<br />

fornito in Europa centinaia di autobus<br />

elettrici modello 2.0, 2.1 e 2.2 assemblati<br />

in Cina (Xiamen), con la serie 3.0 ha<br />

voluto rivoluzionare, pur con qualche difficoltà,<br />

progetti e produzione, con una nuova<br />

struttura autoportante in fibra di carbonio e<br />

l’ipotesi di un assemblaggio realizzato totalmente<br />

nel proprio stabilimento di Deurne,<br />

non lontano da Eindhoven.<br />

Alla prova di Bonn, Ebusco si è presentata<br />

con il 18 metri di pre-serie allestito<br />

in Olanda ma ha anche anticipato che, per<br />

far fronte ad alcuni ritardi di produzione,<br />

manterrà l’assemblaggio in Cina anche<br />

per la serie 3.0, almeno temporaneamente.<br />

Una cosa è certa: i ritardi di consegna accumulati<br />

fino ad ora sono importanti e una<br />

soluzione per smaltire più velocemente i<br />

numerosi ordini andava presa.<br />

La carrozzeria è integrale<br />

Ma veniamo al sodo. Come anticipato, l’Ebusco<br />

3.0 sfrutta una carrozzeria integrale<br />

autoportante realizzata mediante unione tra<br />

loro di pannelli strutturali in materiale com-<br />

+ tara<br />

- ruote singole<br />

su tutti gli assi<br />

posito (principalmente fibra di carbonio), il<br />

che consente di abbattere la tara del veicolo<br />

di circa il 30 per cento. Inoltre, le batterie<br />

sono inserite all’interno del pianale, così<br />

da abbassare il baricentro e non richiedere<br />

particolari rinforzi strutturali al tetto. L’attuale<br />

progetto consente di alloggiare sullo<br />

snodato una dozzina di pacchi batterie per<br />

una capacità massima complessiva di circa<br />

500 kWh, cioè il valore più basso tra quelli<br />

possibili sui mezzi a confronto in queste<br />

pagine. In base alle prove di consumo ed<br />

alle stime del costruttore, grazie alla tara<br />

decisamente più leggera (e ad una massa<br />

a pieno carico inferiore) l’Ebusco 3.0 dovrebbe<br />

comunque assicurare una percorrenza<br />

allineata a tutti gli altri. Dal punto di<br />

vista chimico, le celle sono di tipo Lfp ed<br />

hanno una capacità unitaria di 105 Ah per<br />

una tensione di 3,2 Volt.<br />

Il veicolo della prova era dotato di dieci<br />

pacchi batterie per una capacità complessiva<br />

di 383 kWh utilizzabili al 90 per cento<br />

(capacità netta utilizzabile 344,7 kWh), ed<br />

una portata di circa 135 passeggeri: valore<br />

decisamente interessante ma da rapportare<br />

alla percorrenza realizzabile in questa configurazione.<br />

Particolarità: tre assali a ruota singola<br />

La portata, infatti, è condizionata da un’ulteriore<br />

soluzione tecnica decisamente controcorrente,<br />

i tre assi a ruota singola, in grado<br />

di portare ognuno 8.165 Kg, cioè quanto<br />

dettato dall’indice di carico degli pneumatici,<br />

maggiorato del 15 per cento (aumento<br />

consentito sui soli Classe I). Tale scelta, se<br />

da una parte consente di allargare di alcuni<br />

centimetri il corridoio (gli ingombri sono<br />

comunque dettati dalla struttura dell’assale<br />

e dalle dimensioni dei motori), dall’altra<br />

impedisce di sfruttare il limite massimo di<br />

massa sull’asse motore e ‘sconsiglia’ l’utilizzo<br />

di pneumatici ricoperti. E anche la<br />

distribuzione degli assi presenta qualcosa<br />

di insolito: la trazione sul secondo asse (che<br />

ricordiamo essere a ruota singola) e il terzo<br />

assale sterzante, con i suoi pro ed i suoi<br />

contro. Più nel dettaglio, il secondo asse<br />

è lo Zf AxTrax a ruote motorizzate, con le<br />

ben note prestazioni di potenza (250 kW)<br />

e coppia (22.000 Nm alla ruota), mentre il<br />

terzo è lo Zf Rl82A, di tipo rigido. Davanti,<br />

invece, il solito Rl82Ec a ruote indipendenti,<br />

senza barra stabilizzatrice.<br />

All’interno, l’utilizzo dell’asse singolo sterzante<br />

in fondo lascia una cassa posteriore<br />

completamente libera da ingombri, un corridoio<br />

decisamente più largo e la possibilità<br />

di realizzare un’ulteriore piattaforma per<br />

posti in piedi anche di fronte alla quarta<br />

porta. La cassa anteriore, invece, è analoga<br />

agli altri marchi, con un posto disabili che<br />

può essere posizionato sul lato destro davanti<br />

alla porta centrale<br />

oppure sul lato<br />

sinistro di fronte alla<br />

stessa. È comunque<br />

chiaro che l’Ebusco<br />

presenta la migliore<br />

flessibilità nel layout<br />

interno, con gran parte<br />

dei sedili raggiungibili<br />

senza alcun<br />

gradino. L’unico neo<br />

è rappresentato dalla<br />

maggiore altezza<br />

delle soglie di accesso<br />

(340 mm anziché 320), restando ovviamente<br />

nei limiti di legge. L’inserimento a<br />

pianale delle batterie, inoltre, abbassa di<br />

qualche centimetro il distanziamento verticale<br />

tra struttura e livello stradale, pur<br />

non alterando gli angoli di sbalzo. Sui dossi<br />

troppo alti, quindi, bisogna fare un po’ di<br />

attenzione.<br />

Tornando agli interni, spiccano ulteriori<br />

particolari che differenziano l’articolato<br />

Ebusco dagli altri, a cominciare dall’illuminazione<br />

interna, realizzata attraverso piccole<br />

plafoniere longitudinali disposte sotto<br />

alle canalizzazioni laterali, un po’ come<br />

avevamo già visto anni fa sui Vdl Citea,<br />

integrate a richiesta da due file di led a filo<br />

padiglione. Caratteristica che riduce sensibilmente<br />

i riflessi sul parabrezza ma che<br />

rischia di lasciare il centro corridoio un po’<br />

in penombra, lontani<br />

dai 100 lux richiesti<br />

da molti capitolati.<br />

Sulle medesime canalizzazioni<br />

sono inserite<br />

numerose bocchette<br />

in plastica nera<br />

per la distribuzione<br />

dell’aria climatizzata,<br />

la quale è generata<br />

da due gruppi a tetto<br />

Thermoking Athenia<br />

II da 20+20 kW di<br />

potenza massima in<br />

raffreddamento. L’impianto è dotato di serie<br />

di pompa di calore e provvede anche a<br />

riscaldare l’abitacolo, il quale è comunque<br />

dotato di termoconvettori a parete alimentati<br />

da un riscaldatore autonomo a gasolio<br />

o elettrico.<br />

Visibilità al posto guida?<br />

Il posto guida ha un’impostazione abbastanza<br />

tradizionale, con un cruscotto centrale<br />

avvolgente e moderno e dotato di tutte<br />

le indicazioni necessarie al servizio. La visibilità<br />

è parzialmente condizionata, nello<br />

spigolo anteriore destro, da un parabrezza<br />

non particolarmente ampio, il quale richiede<br />

necessariamente uno specchietto grandangolare<br />

aggiuntivo o, come nel mezzo<br />

provato, una telecamera aggiuntiva in alto,<br />

con monitor a parte. In strada l’autobus è<br />

decisamente diverso dagli altri ma, grazie<br />

alla distribuzione dei pesi ed alla complessiva<br />

leggerezza dello sterzo nelle manovre,<br />

non ci si trova mai in difficoltà.<br />

Pur con la partecipazione ad alcune gare<br />

nel nostro Paese (principalmente con il modello<br />

2.2), ad oggi non risultano ancora pervenuti<br />

ordini ad Ebusco. Siamo comunque<br />

certi che le grandi differenze progettuali<br />

proposte da questo modello troveranno diversi<br />

sostenitori e quindi, verosimilmente,<br />

è solo questione di tempo.<br />

36<br />

37


Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />

La ralla Hübner<br />

a controllo<br />

elettronico<br />

interviene in caso di<br />

perdita di aderenza,<br />

facendo del Lion’s<br />

City 18 E un veicolo<br />

particolarmente<br />

maneggevole,<br />

grazie anche al<br />

passo tra primo e<br />

secondo asse che,<br />

a differenza degli<br />

altri, è più corto<br />

di quello della<br />

versione da<br />

12 metri.<br />

MAN Lion’s City E 18<br />

In evoluzione<br />

L’urbano Bev di MAN è stato campione di<br />

vendite nel 2023. Il motore centrale è doppio, e<br />

cambiamenti sono in vista. Batterie? Presto saranno<br />

realizzato in house. Radiografia di un e-bus che sta<br />

cambiando pelle<br />

Il marchio Reduce da uno strepitoso<br />

2023, dove ha registrato il record europeo<br />

di immatricolazioni tra gli autobus<br />

elettrici, MAN ha portato in prova a Bonn<br />

uno degli snodati in dotazione alla Vag di<br />

Norimberga, nella configurazione tradizionale<br />

di batterie, con otto moduli Nmc da<br />

80 kWh cadauno per complessivi 640 kWh<br />

di capacità nominale.<br />

Il Lion’s City E nasce soltanto quattro anni<br />

fa sulla nuova piattaforma urbana e da<br />

subito adotta alcune soluzioni tecniche, tra<br />

le quali le batterie posizionate interamente<br />

al tetto, attuale oggetto di modifica da parte<br />

di alcuni concorrenti. Le batterie, progettate<br />

da MAN e assemblate da terzi in attesa<br />

dell’apertura del nuovo polo tecnologico<br />

del gruppo Traton presso Norimberga, hanno<br />

una DoD (Depth of discharge) dell’80<br />

per cento e prevedono un Bms integrato<br />

con tanto di gestione termica individuale.<br />

Arriverà l’assale motore Zf<br />

Le evoluzioni di prodotto prevederanno, tra<br />

circa un anno, l’evoluzione della chimica<br />

Nms, con densità energetica migliorata<br />

+ maneggevolezza<br />

- poche varianti<br />

di allestimento<br />

e una DoD fino al 90 per cento. In tale<br />

occasione MAN passerà dall’attuale motore<br />

centrale Scania (gruppo Traton) alla<br />

nuova versione dell’assale motorizzato Zf<br />

AxTrax.<br />

La ricarica plug-in è possibile attraverso<br />

prese di tipo Ccs2 posizionabili in cinque<br />

posizioni diverse (sopra la ruota anteriore<br />

destra è la posizione di serie), con potenza<br />

fino a 150 kW. Con le batterie di nuova<br />

generazione saranno possibili ricariche a<br />

potenza maggiore, nonché il montaggio a<br />

tetto di pantografo o barre di contatto.<br />

Due motori centrali<br />

Ma tornando al veicolo della prova, le prestazioni<br />

sviliuppate dall’attuale motore centrale<br />

Scania (160 kW di potenza massima e<br />

240 di picco) richiedono la trazione anche<br />

sul secondo asse, dove viene gestito elettronicamente<br />

per fornire potenza e coppia<br />

ridotte a circa due terzi rispetto al terzo<br />

asse. Gli assali motori sono i tradizionali<br />

Zf Av133, con rapporto al ponte standard<br />

i=5,12 (i motori sono dotati di una ulteriore<br />

riduzione integrata), mentre l’anteriore è<br />

l’immancabile Zf Rl82Ec a ruote indipendenti,<br />

ma privo di barra stabilizzatrice. Le<br />

sospensioni sono pneumatiche a controllo<br />

elettronico Wabco, mentre gli ammortizzatori<br />

idraulici sono a doppio effetto di<br />

tipo autoadattivo Pcv (due circuiti idraulici<br />

interni senza gas, in grado di assorbire<br />

sia le vibrazioni di un fondo dissestato sia<br />

eventuali fenomeni di rollio e beccheggio).<br />

Ne diviene un mezzo particolarmente bilanciato<br />

e stabile anche, grazie alla doppia trazione,<br />

su fondi sdrucciolevoli. La ralla Ats<br />

(gruppo Hübner) a controllo elettronico ed<br />

interfacciata con l’impianto frenante Ebs3<br />

e con la Ptm interviene in quei casi limite<br />

di perdita di aderenza, facendo del Lion’s<br />

City 18 E un veicolo particolarmente maneggevole,<br />

grazie anche al passo tra primo<br />

e secondo asse che, a differenza degli altri,<br />

è più corto di quello della versione da 12<br />

metri.<br />

La presenza di otto pacchi batterie e di<br />

due motori, però, appesantisce il veicolo<br />

riducendone la portata che, in questo caso,<br />

arriva a 116 passeggeri. Nell’occasione va<br />

ricordato che in Germania (dove è immatricolato<br />

il mezzo in prova) la massa limite<br />

sull’asse motore è di 11.600 kg mentre in<br />

Italia arriva a 12.000 kg; è quindi verosimile<br />

pensare che nel nostro Paese, il Lion’s<br />

City 18 E possa superare i 120 passeggeri<br />

trasportabili.<br />

Il layout interno presenta una gradevole<br />

distribuzione dei sedili nella parte posteriore,<br />

dove c’è spazio per un pentaposto<br />

raggiungibile con un solo gradino, mentre<br />

nella cassa anteriore si paga la presenza del<br />

motore aggiuntivo, rivolto necessariamente<br />

verso avanti. Complice anche il passo<br />

più corto, la piattaforma per il disabile è<br />

più piccola di altri modelli e leggermente<br />

disassata rispetto alla seconda porta, con<br />

l’impossibilità di realizzare la piattaforma<br />

sul lato destro se non con una porta di tipo<br />

sliding. I sedili passeggeri sono i Kiel<br />

Citos, allestibili con o senza rivestimento<br />

in velluto, tutti montati a sbalzo, così come<br />

i mancorrenti. Caratteristica della famiglia<br />

Lion’s City è il padiglione preassemblato<br />

a pezzo unico sul quale viene proiettata<br />

la luce indiretta proveniente da due file di<br />

plafoniere a led dotate di regolazione automatica<br />

di luminosità su quattro livelli e<br />

tre zone. Alla luce bianca può essere anche<br />

abbinata una luce base ‘ambient’ colorata,<br />

utilizzabile anche come luce notturna.<br />

Uno sguardo al clima<br />

La climatizzazione interna è affidata due<br />

gruppi a tetto Eberspächer a pompa di<br />

calore della capacità di 2x25 kW in raffreddamento<br />

e 2x18 kW in riscaldamento,<br />

integrati da tre riscaldatori elettrici da 10<br />

kW cadauno (che alimentano i convettori<br />

a parete) e da un frontox per il conducente.<br />

In alternativa ai gruppi Eberspächer a<br />

gas R134a è possibile avere<br />

gruppi Valeo a gas R744,<br />

con una potenzialità di<br />

2x31 kW e 2x33 kW rispettivamente.<br />

Cosa scegliere?<br />

L’efficienza della pompa di<br />

calore a Co2 è decisamente<br />

migliore in climi più freddi,<br />

mentre in ambienti particolarmente<br />

caldi rischia di<br />

andare in crisi la funzione<br />

di raffreddamento. Altro<br />

punto sul quale i costruttori<br />

devono aiutare i clienti nel<br />

configurare correttamente i<br />

propri mezzi.<br />

Il posto guida è piuttosto<br />

ampio e la sua posizione un po’ più alta di<br />

altri concorrenti migliora la visibilità nel<br />

traffico cittadino. L’elegante ma razionale<br />

cruscotto centrale presenta la regolazione in<br />

altezza e inclinazione in maniera solidale al<br />

volante e integra un display a colori dove<br />

vengono riportate tutte le principali informazioni<br />

di marcia o le eventuali anomalie<br />

di funzionamento. Con l’introduzione dei<br />

regolamenti sulla cybersecurity, che nel<br />

caso di MAN richiedono un importante<br />

aggiornamento sull’impianto elettrico, tale<br />

cruscotto ha beneficiato di un restyling e di<br />

un display digitale più grande (vedi servizio<br />

sulla gamma MAN model year <strong>2024</strong>,<br />

su questo stesso numero).<br />

In quanto autobus già immatricolato, il<br />

Lion’s City 18 E di Norimberga è anche<br />

privo del pacchetto Gsr2, il quale comunque<br />

è in grado di integrare i dispositivi per<br />

il controllo del cambio corsia e il rilevamento<br />

di ostacoli, forniti da Mobileye. I<br />

sensori parcheggio possono non essere presenti<br />

qualora si opti per l’impianto Tvcc<br />

Rosho proposto da MAN, omologato su<br />

tutta la gamma.<br />

In Italia? L’anno prossimo vedremo i primi<br />

snodati in servizio a Perugia, su percorsi<br />

tutt’altro che semplici. E la scelta pare sia<br />

stata fatta proprio per le prestazioni che,<br />

almeno sulla carta, sono molto buone. Vedremo.<br />

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39


Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />

Il design è differente<br />

dalle versioni termiche,<br />

pur condividendone<br />

struttura e ricambi. Il<br />

frontale si diversifica<br />

fin dal paraurti e<br />

prevede una curvatura<br />

del parabrezza<br />

costante verso l’alto,<br />

così da inglobare<br />

la carenatura per la<br />

maggiore altezza<br />

(3.400 mm) che,<br />

lateralmente, è<br />

mascherata da due<br />

profili in alluminio a<br />

tutta lunghezza.<br />

Mercedes eCitaro G<br />

Il bello della tradizione<br />

Daimler Buses ha aggiornato la tecnologia<br />

delle batterie (firmate Borgwarner - Akasol).<br />

Capacità passeggeri e gestione termica si<br />

guadagnano voti estremamente positivi. Per<br />

non parlare della sicurezza<br />

Daimler ha portato il suo snodato<br />

elettrico equipaggiato con la terza<br />

generazione di batterie Nmc (nichel,<br />

manganese, cobalto). Batterie che<br />

fanno parte della grande famiglia degli<br />

ioni di litio e presentano un elettrolita liquido<br />

e un anodo di grafite. La chimica<br />

della cella migliorata con un pacco batteria<br />

ottimizzato permette di aumentare la<br />

densità energetica del pacco batteria: 5400<br />

celle con una capacità unitaria di 4,93 Ah,<br />

combinate tra di loro in nove moduli con<br />

collegamenti in serie e parallelo, portano<br />

ad una capacità nominale di 98 kWh per<br />

ogni pacco, a fronte di un peso di 600 kg,<br />

comprensivo di intelaiatura, Bms e sistema<br />

di climatizzazione (densità energetica:<br />

163 Wh/kg). La temperatura di funzionamento<br />

è di circa 25 gradi centigradi, quindi<br />

l’ideale per le nostre latitudini.<br />

I pacchi batteria vanno da un minimo di<br />

quattro fino ad un massimo di sette (sei sul<br />

veicolo testato) e sono distribuiti sul tetto<br />

(sopra il secondo asse e dietro la ralla)<br />

e nel vano motore. La distribuzione dei<br />

pesi in tre zone consente di ottimizzare la<br />

+ circuito unico<br />

raffreddamento/riscaldamento<br />

- presenza ‘armadio motore’<br />

capacità dei passeggeri, che risulta essere<br />

tra le migliori (126 persone sul modello<br />

in prova).<br />

La capacità massima installabile arriva a<br />

686 kWh e permette di raggiungere un’autonomia<br />

di oltre 220 chilometri in gran<br />

parte dei servizi di linea.<br />

Per la ricarica tutto è possibile<br />

La ricarica plug-in avviene mediante presa<br />

Ccs2 posizionata in prossimità dell’assale<br />

anteriore sul lato destro (opzionale la seconda<br />

presa sul lato sinistro o sul frontale),<br />

con un potenza di 150 kW. Possibile<br />

anche la ricarica Opportunity mediante<br />

pantografo diretto o inverso, con potenza<br />

massima di 300 kW. Nel caso di pantografo<br />

inverso (upside-down), le barre di<br />

ricarica non interferiscono con altri componenti<br />

e non influiscono sulla massima<br />

capacità batterie installabile.<br />

Come sappiamo, però, l’autonomia di un<br />

veicolo elettrico è pesantemente condizionata<br />

dalle temperature di esercizio e dalla<br />

gestione della climatizzazione interna. Al<br />

fine di ottimizzare le prestazioni, Merce-<br />

des offre impianti a pompa di calore a gas<br />

R134a o a R744 (Co2), quest’ultimo più<br />

adatto a climi freddi, essendo dotato di<br />

una maggiore efficienza in riscaldamento.<br />

In ogni caso, tutti gli impianti che producono<br />

calore sono interconnessi, in modo<br />

da poter all’occorrenza utilizzare anche il<br />

caldo proveniente dai resistori di frenata<br />

e ottimizzare prestazioni e bilancio termico<br />

complessivo. Naturalmente è possibile<br />

programmare un precondizionamento all’uscita,<br />

ovvero la climatizzazione dell’intero<br />

veicolo alimentata dalla presa di ricarica<br />

e non dalle batterie di trazione. Questa<br />

funzionalità permette, a richiesta, anche il<br />

cosiddetto ‘overconditioning’, cioè il sovrariscaldamento<br />

dell’abitacolo in inverno<br />

oltre al raffreddamento d’estate, così da<br />

escludere la climatizzazione di bordo in<br />

tutta la fase di uscita dal deposito.<br />

La trazione è assicurata dal collaudato<br />

asse a portale motorizzato Zf AxTrax con<br />

motori elettrici nei mozzi ruota, con potenza<br />

continua di 87 kW ciascuno e picco<br />

di 2 x 125 kW. Coppia continua? Due<br />

volte 450 Nm, che diventano 2 x 485 Nm<br />

come valore di picco (che grazie al rapporto<br />

di trasmissione alle ruote diventa 2 x<br />

11.000 Nm). L’autosnodato può prevedere<br />

un assale motorizzato al terzo asse o due<br />

assali motorizzati al secondo e terzo asse.<br />

In ogni caso, l’accelerazione è gestita elettronicamente<br />

in modo da assicurare il giusto<br />

compromesso tra spunto e risparmio<br />

energetico, nell’ottica del miglior comfort<br />

di bordo possibile, a prescindere dal carico<br />

del veicolo. Inoltre, la stessa dinamica dei<br />

pedali può prevedere la massima ottimizzazione<br />

dei consumi, attraverso la diversa<br />

gestione del recupero energetico già in<br />

rilascio del pedale o solamente abbinata<br />

al freno.<br />

Lo sterzo è elettroidraulico, soluzione<br />

pressoché obbligata su un veicolo a trazione<br />

elettrica ma già presente di serie (e<br />

piuttosto apprezzata) sul Citaro tradizionale.<br />

L’assale anteriore è il tradizionale Zf<br />

Rl82Ec a ruote indipendenti ormai utilizzato<br />

da gran parte dei costruttori.<br />

Design tra termico ed elettrico<br />

Il design è volutamente differente dalle<br />

versioni termiche, pur condividendone<br />

la struttura (e conseguentemente parte<br />

dei ricambi di carrozzeria). Il frontale si<br />

diversifica fin dal paraurti e prevede una<br />

curvatura del parabrezza costante verso<br />

l’alto, così da inglobare la carenatura per<br />

la maggiore altezza (3.400 mm) che, lateralmente,<br />

è mascherata da due profili in alluminio<br />

a tutta lunghezza, con un risultato<br />

complessivo piuttosto gradevole. Le altre<br />

proporzioni tra lunghezza, sbalzi e passo<br />

rimangono le stesse con i veicoli a gasolio.<br />

Gli interni sono pressoché identici al Citaro<br />

diesel, con l’esplicita scelta di far<br />

sentire l’autista a<br />

proprio agio in un<br />

posto guida con<br />

la medesima strumentazione<br />

tra le<br />

diverse alimentazioni,<br />

se non per<br />

alcune specifiche<br />

indicazioni a cruscotto,<br />

tra le quali<br />

l’indicatore di<br />

consumo e quello<br />

di carica residua.<br />

La scelta dell’assale<br />

motorizzato,<br />

inoltre, lascia l’abitacolo<br />

libero da<br />

ingombri addizionali permettendo massima<br />

flessibilità nel posizionamento, e<br />

relativo dimensionamento, delle tre aree<br />

destinate a carrozzine e passeggini e per<br />

i passeggeri in piedi. I sedili sono i City<br />

Star, con o senza rivestimento in tessuto,<br />

prodotti all’interno del gruppo. L’illuminazione,<br />

interamente a led, è assicurata<br />

da plafoniere disposte trasversalmente<br />

a centro padiglione, scelta decisamente<br />

controcorrente che però riduce almeno in<br />

parte i fastidiosi fenomeni di riflesso sul<br />

parabrezza.<br />

Oltre agli ormai obbligatori dispositivi di<br />

sicurezza del Gsr2, l’eCitaro offre alcune<br />

funzionalità aggiuntive. Tra quelle di serie,<br />

il Sideguard Assist 2 e il Frontguard<br />

Assist coprono aree di intervento maggiori<br />

rispetto alle prescrizioni; la ralla inoltre<br />

presenta l’Articulation turntable controller<br />

(Atc), dispositivo elettronico per il miglioramento<br />

della stabilità in condizioni di<br />

aderenza limitata. Tra le tecnologie opzionali,<br />

il sistema di mirrorcam in luogo degli<br />

specchi retrovisori, la visione dall’alto<br />

a 360 gradi (sullo snodato è a 270) e il<br />

Preventive brake assist 2, attivo fino a 60<br />

km/h, in curva e al di fuori delle corsie<br />

tracciate. Quasi superfluo ricordare che il<br />

Citaro risponde ai regolamenti Ece R66<br />

e R29, rispettivamente sulla resistenza al<br />

ribaltamento ed all’urto frontale.<br />

40<br />

41


Ebus test <strong>2024</strong>. Quattro snodati a confronto<br />

Nella configurazione<br />

in prova, Solaris<br />

dichiara una<br />

percorrenza di oltre<br />

600 Km. La portata<br />

però si riduce a<br />

circa 105 passeggeri:<br />

decisamente pochi.<br />

Ipotizzando invece<br />

un allestimento<br />

medio con sei pacchi<br />

batterie, quindi in<br />

linea con gli altri<br />

modelli, la capienza<br />

salirebbe a circa 125,<br />

analoga a quella dei<br />

competitor.<br />

Solaris Urbino 18 Electric<br />

Elettrico su misura<br />

Il punto forte dell’Urbino Electric, l’e-bus più<br />

venduto in Europa, è la flessibilità progettuale.<br />

Motore centrale o ai mozzi, varie opzioni<br />

di tipologia e formula batteria... un autobus<br />

veramente customizzabile<br />

Il dinamico costruttore polacco, forte della<br />

leadership europea nel mondo degli autobus<br />

a zero emissioni, ha colto l’occasione<br />

per presentare il primo snodato elettrico con<br />

la nuova configurazione modulare di catena<br />

cinematica e carrozzeria, da poco disponibile<br />

anche sul dodici metri, nonché i nuovi moduli<br />

batteria Nmc da 100 kWh cadauna. Questi<br />

ultimi, sviluppati assieme ai connazionali di<br />

Impact, sono interamente intercambiabili con<br />

quelli delle precedenti generazioni e di capacità<br />

inferiore, quindi passibili di ‘upgrade’ sulle<br />

flotte già circolanti (vedi servizio dedicato sul<br />

numero di aprile <strong>2024</strong>, pagina 28).<br />

Cresce la densità energetica<br />

Inoltre hanno una maggiore densità energetica<br />

(circa il 13 per cento in più) così<br />

da migliorare l’autonomia a pari portata.<br />

Portata che oltre a tutto, proprio per la redistribuzione<br />

dei componenti di trazione, si<br />

trova anch’essa migliorata di una decina di<br />

unità di persone. Niente male.<br />

Più nel dettaglio, la filosofia ‘modular-drive’<br />

di Solaris prevede l’eliminazione della<br />

torre motore interna (utilizzata in parte<br />

+ livello di<br />

personalizzazione<br />

- layout zona posteriore<br />

per le batterie e per l’impianto di raffreddamento)<br />

con il riposizionamento di tutte<br />

le batterie al tetto e di inverter e box ad<br />

alta tensione nella parte posteriore. I moduli<br />

batteria, posti sopra l’asse centrale e in<br />

parte dietro la ralla, vanno da un numero<br />

minimo di quattro a quello massimo di otto,<br />

con una conseguente capacità variabile tra<br />

400 e ben 800 kWh, utilizzabili peraltro<br />

all’80 per cento.<br />

Fino a 600 km di autonomia?<br />

Nella configurazione massima del veicolo<br />

in prova, Solaris dichiara una percorrenza<br />

di oltre 600 Km determinata sul ciclo<br />

Sort2. In tale configurazione, però, la portata<br />

si riduce a circa 105 passeggeri: decisamente<br />

pochi, almeno per il nostro mercato.<br />

Ipotizzando invece un allestimento medio<br />

con sei pacchi batterie, quindi abbastanza<br />

in linea con gli altri modelli, la capienza<br />

salirebbe a circa 125, anch’essa analoga a<br />

quella dei competitor.<br />

La ricarica può avvenire tramite prese<br />

Ccs2, posizionabili in quattro punti diversi<br />

(anteriore destro, anteriore sinistro, fronta-<br />

luminosi. A livello di efficienza, tuttavia,<br />

niente da dire. La selleria scelta per l’autobus<br />

in prova è la polacca Ster, con uno dei<br />

suoi modelli di punta (8Mu), ma sappiamo<br />

esserci a listino più marche e modelli disponibili,<br />

tra i quali il Ruspa Citypro e il<br />

Kiel Ideo.<br />

Anche per la climatizzazione si può scegliere<br />

tra numerose varianti, tutte comunque di<br />

casa Konvekta. Normalmente è previsto un<br />

doppio gruppo a tetto a gas R134a (Ul500 e<br />

Ul700) della potenza complessiva di 57 kW<br />

in raffreddamento e 37 in riscaldamento,<br />

cui si aggiunge il frontbox autista dotato di<br />

evaporatore separato. In alternativa possono<br />

essere richiesti gruppi con refrigerante<br />

R744 (Co2) dove l’efficienza della pompa<br />

di calore è più elevata. A supportare il riscaldamento<br />

è presente un ‘boiler’ elettrico<br />

da 25 kW, installato nel vano motore,<br />

in grado di scaldare l’abitacolo attraverso<br />

alcuni termoconvettori a parete più aerotermi.<br />

Il posto guida risulta spazioso e ben concepito,<br />

con il classico cruscotto Vdv a regolazione<br />

solidale al volante nel quale è<br />

inserito al centro il grande display digitale,<br />

posteriore destro) con potenza di erogazione<br />

fino a 250 kW, oppure mediante pantografo<br />

diretto o inverso con potenza fino a<br />

640 kW. In quest’ultimo caso, le barre sono<br />

poste in modo da non dover spostare altri<br />

componenti o ridurre il numero di batterie.<br />

In caso di pantografo diretto, invece, il numero<br />

massimo di batterie è sei.<br />

Il motore di trazione di serie è di tipo centrale,<br />

della austriaca Tsa, posizionato (finalmente)<br />

dietro al terzo asse, così da non creare<br />

ulteriori ingombri interni di fronte alla<br />

terza porta. La potenza di picco è di 240<br />

kW, mentre la coppia arriva fino a 1.470<br />

Nm (in uscita) e quella di picco a 2.222.<br />

Gli assali sono tutti Zf e rispettivamente<br />

Av133 al posteriore, Avn132 (folle) al centrale,<br />

Rl82Ec (a ruote indipendenti) all’anteriore.<br />

La struttura, come da tradizione Solaris, è<br />

realizzata interamente in acciaio inossidabile,<br />

sulla quale vengono incollati i finestrini<br />

e le testate in vetroresina rinforzata.<br />

Le fiancate sono costituite da pannelli modulari<br />

dotati di un sistema di fissaggio ad<br />

incastro più viti, che ne consentono la rapida<br />

sostituzione in caso di sinistro, mentre<br />

gli sportelli sono (quasi) tutti in alluminio.<br />

L’interno beneficia della nuova disposizione<br />

dei componenti di trazione ed offre<br />

una parte posteriore completamente libera<br />

da armadi o pannellature cieche dove c’è<br />

posto per sei sedili in più, seppure i quattro<br />

sul fondo siano raggiungibili attraverso<br />

tre gradini. Il motore posteriore all’asse<br />

lascia anche lo spazio per una piattaforma<br />

di fronte alla terza porta, allestibile per un<br />

passeggino o anche soltanto come area per<br />

i passeggeri in piedi.<br />

Illuminazione? Forse l’unico neo...<br />

Le linee complessivamente sono pulite e<br />

il livello di finiture è elevato, a cominciare<br />

dalla soluzione scelta per corrimani e<br />

mancorrenti, privi di giunzioni esteticamente<br />

impattanti. L’illuminazione interna<br />

invece, per quanto<br />

sia interamente a<br />

led e con logiche<br />

di accensione configurabili<br />

a discrezione<br />

del cliente,<br />

risulta un po’ troppo<br />

‘tradizionale’,<br />

con le due file di<br />

plafoniere disposte<br />

longitudinalmente<br />

sul padiglione e<br />

coperte da plastica<br />

trasparente rigata<br />

attraverso la quale<br />

si vedono comunque<br />

i singoli punti<br />

le, dove confluiscono tutte le informazioni<br />

sulla marcia e sullo stato del veicolo. Voci<br />

di corridoio danno imminente l’uscita di<br />

un nuovo cruscotto, più moderno e completo.<br />

Almeno una decina le personalizzazioni<br />

possibili per la chiusura laterale,<br />

compresa una sorta di ‘blindatura’ che<br />

prosegue sino alla porta di accesso, da<br />

utilizzare ad ante indipendenti. Completamente<br />

aperto il posto autista del veicolo<br />

in prova, mentre gli Urbino per il mercato<br />

italiano normalmente prevedono una vetratura<br />

alta che prosegue anche verso il<br />

parabrezza, assicurando sufficiente protezione<br />

ed isolamento termico.<br />

Il pacchetto Gsr2, obbligatorio da luglio,<br />

comprende soluzioni da parte di due fornitori<br />

differenti: anche sugli accessori obbligatori<br />

Solaris delega la scelta al cliente,<br />

dimostrando ancora una volta quella flessibilità<br />

che pochi altri, ancora oggi, mantengono.<br />

42<br />

43


Motore anteriore<br />

Linea<br />

INDCAR<br />

Mobi<br />

Lunghezza mm 8.000* / 8.500**<br />

Posti n. 31 - 41 / 33***<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo euro<br />

Classe I: 170.000 / 180.000<br />

scuolabus: 124.000 / 126.000<br />

linea: 140.000 / 142.000<br />

* disponibile in versione Classe I, scuolabus,<br />

linea<br />

** disponibile in versione Classe I low<br />

entry, scuolabus, linea<br />

*** 45 / 50 su scuolabus<br />

Wing<br />

Lunghezza mm 7.700<br />

Posti n. 28 / 24 / 21*<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo € 148.000/145.000/158.000<br />

* versione Turismo Th, con sollevatore<br />

su porta d’emergenza posteriore<br />

Mago2<br />

Lunghezza mm 8.800<br />

Posti n. 30 / 32 / 34*<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 220<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo € 180.000/182.000/178.000<br />

* versione Cabrio<br />

Next L8/L9/10<br />

Lunghezza mm 8.700/9.400/10.000<br />

Posti n. 30/34 ; 38*; 42<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 220 - Mb / 238<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo € 190.000/192.000; 210.000<br />

* 36 con sollevatore (predisposto montaggio<br />

su porta emergenza centrale)<br />

ISUZU<br />

Novo Ultra<br />

Lunghezza mm 7.305<br />

Posti n. 29* / 33**<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro Classe II: 108.000<br />

Classe III: 115.000<br />

scuolabus***: 88.000<br />

* versione Classe III<br />

** versione ClasseII<br />

*** modello Novo Scuolabus, 45 posti<br />

Turquoise scuolabus<br />

Lunghezza mm 7.720<br />

Posti n. 50<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro 98.000<br />

Novo Citi*<br />

Lunghezza mm 7.502<br />

Posti n. 54<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro 110.000<br />

* Classe I<br />

MERCEDES<br />

Sprinter City 45 - 75<br />

Lunghezza mm 7.400 / 8.500<br />

Posti n. 28 / 38<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 140 - 160<br />

Trasmissione aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo euro 190.000 / 270.000<br />

Sprinter Basic 45 - Mobility<br />

45 - Transfer 45<br />

Lunghezza mm 7.400<br />

Posti n. - / 18 / 22<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 140<br />

Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo € 115.000/170.000/160.000<br />

Sprinter Travel 75<br />

Lunghezza mm 8.500<br />

Posti n. 21<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 160<br />

Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo euro 240.000<br />

TEMSA<br />

Prestij Sx<br />

Classe. III - Cl. II - Scuolabus<br />

Lunghezza mm 7.168<br />

Posti n. 29 / 35 / 45<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 150<br />

Trasmissione<br />

manuale<br />

Prezzo € 112.000 / 205.000 / 90.000<br />

Motore elettrico<br />

TECNOBUS<br />

Gulliver<br />

Lunghezza mm 5.320<br />

Posti n. 24 / 25 / 31<br />

Motore/kW Amre / 32.3<br />

Batterie FZSoNick ; Ni/NaCI<br />

Capacità max kWh 2 x 71,2<br />

Prezzo € 290.000/330.000<br />

AYATS<br />

Horizon intercity<br />

Lunghezza mm 13.350 / 14.350<br />

Posti n. 96 / 106<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore<br />

Mercedes<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo euro 532.000 / 540.000<br />

IRIZAR<br />

i4 su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 10.700* / 11.480**<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Scania 320<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 266.500 / 269.100<br />

* disponibile in versione L<br />

** disponibile in versione H, M ed L<br />

Lunghezza mm 12.200*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Scania 320 / 410<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 270.400 / 274.300<br />

* disponibile in versione H, M ed L<br />

Lunghezza mm 12.920*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Scania 320 / 410<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 276.900 / 280.800<br />

* disponibile in versione H, M ed L<br />

Lunghezza mm 13.640 (6x2)*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Scania 410<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 309.400<br />

* disponibile in versione H, M ed L<br />

i4 integrale<br />

Lunghezza mm 10.700*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 341<br />

Trasmissione<br />

Zf Astronic<br />

Prezzo euro 273.000<br />

* disponibile in versione H ed M. Versione<br />

L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />

€ in più rispetto al prezzo riportato<br />

Lunghezza mm 12.200*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />

Trasmissione<br />

Zf Astronic<br />

Prezzo euro 278.200 / 282.100<br />

* disponibile in versione H ed M. Versione<br />

L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />

€ in più rispetto al prezzo riportato<br />

Lunghezza mm 12.920*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />

Trasmissione<br />

Zf Astronic<br />

Prezzo euro 284.700 / 289.900<br />

* disponibile in versione H ed M. Versione<br />

L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />

€ in più rispetto al prezzo riportato<br />

Lunghezza mm 13.640 (6x2)*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />

Trasmissione<br />

Zf Astronic<br />

Prezzo euro 328.900 / 332.800<br />

* disponibile in versione H ed M. Versione<br />

L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />

€ in più rispetto al prezzo riportato<br />

Lunghezza mm 14.980 (6x2)*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />

Trasmissione<br />

Zf Astronic<br />

Prezzo euro 339.300 / 343.200<br />

* disponibile in versione H ed M. Versione<br />

L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />

€ in più rispetto al prezzo riportato<br />

i3 integrale<br />

Lunghezza mm 10.800 / 12.050<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo euro 296.400 / 306.800*<br />

* 302.900 € per i3 12.05 con 341 cv<br />

Lunghezza mm 12.750<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo euro 312.000 / 315.900<br />

Lunghezza mm 14.980 (6x2)*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo euro 365.300 / 370.500<br />

* disponibile in versione H, M ed L<br />

IVECO BUS<br />

Crossway<br />

Lungh. mm 10,8 / 12 / 13<br />

Posti n. 47 / 55 /59<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 360<br />

Trasm. man. / aut. / aut. 4 o 6 marce<br />

Prezzo € 260.700/266.600/277.300<br />

MAN<br />

Lion’s Intercity<br />

Lungh. mm 12 / 13<br />

Posti n. 70 / 74<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Man / 290<br />

Trasm. man. / aut. / a 4 o 6 marce<br />

Prezzo euro 345.000 / 373.000<br />

Lion’s City LE / U<br />

Lungh. mm 12 / 12<br />

Posti n. 83<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Man 290 / 320<br />

Trasmissione aut. / a 4 o 6 marce<br />

Prezzo euro 355.000 / 397.000<br />

44<br />

45


Linea<br />

Linea<br />

Linea<br />

Turismo<br />

MERCEDES<br />

Intouro - Intouro M - Intouro L<br />

Lungh. mm 12.100 / 12.600 / 13.300<br />

Posti n. 51 / 55 / 59<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 936 / 295<br />

Trasm. manuale Go 190<br />

Prezzo € 308.750/321.750/338.000<br />

Sollevatore Prm a 31.500 euro<br />

Citaro Ü - LE Ü - LE MÜ*<br />

Lungh. mm 12.100 / 12.200 / 13.200<br />

Posti n. 82 / 84 / 88**<br />

Motorizzazione<br />

Diesel***<br />

Motore/cv Om 936 / 295<br />

Trasmissione aut. Voith Diwa.6<br />

Prezzo € 422.500/419.250/448.500<br />

* in versione 2 o 3 porte<br />

** 83 su versione 3 porte (da 461.500 €)<br />

*** modulo mild hybrid a 24.800 euro<br />

Citaro GÜ<br />

Lungh. mm 18.100<br />

Posti n. 127<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 470 / 355<br />

Trasmissione aut. Voith Diwa.6<br />

Prezzo € 598.000<br />

Tutti i Citaro Classe II prevedono rampa<br />

Prm a 2.500 euro<br />

SCANIA<br />

Interlink Ld<br />

Lunghezza mm<br />

10.890 / 12.190 / 12.790 / 13.990*<br />

Posti seduti n. 45 / 53 / 57 / 63<br />

Motorizzazione<br />

Diesel**<br />

Motore/cv Scania Dc09 / 320***<br />

Trasmissione<br />

aut. / Zf Ecolife<br />

Prezzo euro<br />

327.611/338.428/344.867/379.637<br />

* tre assi<br />

** anche Cng su versione da 12.190 mm.<br />

Prezzo 422.907€<br />

*** opzionale motore Scania Dc09 da<br />

360 cavalli<br />

Interlink Md<br />

Lunghezza. mm<br />

10.890 / 12.190 / 12.790 / 13.990*<br />

Posti seduti n. 45 / 53 / 57 / 63<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Scania Dc09 / 360**<br />

Trasmissione<br />

aut. / Zf Ecolife<br />

Prezzo €<br />

343.580/357.488/366.244/402.096<br />

* tre assi<br />

** opzionale motore Dc13 da 410 cavalli<br />

sul 13.990 mm<br />

SETRA<br />

415 - 416 - 418 Le Business<br />

Lungh. mm 12.300 / 13.000 / 14.600*<br />

Posti seduti n. 49 / 53 / 61<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 936 / 295<br />

Trasmissione manuale Go 190<br />

Prezzo € 370.500/384.750/432.250<br />

* tre assi<br />

Rampa Prm 2.500 euro<br />

SOLARIS<br />

Interurbino<br />

Lunghezza mm 12<br />

Posti n. Fino a 65<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx-11/ 341<br />

Trasmissione Zf Ecolife - Voith Diwa<br />

Prezzo euro 401.000<br />

TEMSA<br />

Ld* 12 - 13<br />

Lunghezza mm 12.365 / 13.080<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-11 / 367<br />

Trasmissione Zf aut. - manuale<br />

Prezzo euro 326.000 / 342.000<br />

Omologabile anche in Classe III<br />

* versione Sb Plus con motore Fpt da<br />

320 cavalli e cambio automatico Allison<br />

T350R o meccanico Zf. Prezzi: 308.000<br />

per il 12 metri, 326.000 per il 13<br />

Md9* - Md9 Le**<br />

Lunghezza mm 9.480 / 9.536<br />

Posti n. 39 / 36<br />

Motore/cv Fpt N67 / 320***<br />

Trasm.<br />

man. Zf - aut. Allison<br />

Prezzo euro 233.000 / 226.000<br />

* omologabile anche in Classe III<br />

** omologabile anche in Classe I<br />

*** Cummins Isb 6.7 250 cv per Md9 Le<br />

Md7 Plus<br />

Lunghezza mm 7.745<br />

Posti n. 33<br />

Motore/cv Fpt / 186<br />

Trasm.<br />

man. Zf - aut. Allison<br />

Prezzo euro 205.000<br />

Omologabile anche in Classe III<br />

Prestij SxMd7 Plus<br />

Lunghezza mm 7.168<br />

Posti n. 35*<br />

Motore/cv Fpt / 150<br />

Trasm.<br />

man. M038S5<br />

Prezzo euro 178.000**<br />

Omologabile anche in Classe III e scuolabus<br />

*29 in Classe III e 45 nella versione<br />

scuolabus<br />

***185.000 per il Classe III e 147.000 per<br />

lo scuolabus<br />

VOLVO<br />

8908R<br />

Lunghezza mm 12.300 / 13.200<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Volvo D8K 320 / 350<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift*<br />

Prezzo euro 309.000 / 329.000<br />

* con cambio Zf 6AP1400B a 315.000 /<br />

335.000 €<br />

Lungh. mm 14.000 / 14.900 (6x2)<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Volvo D8K 350<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo euro 339.000 / 357.000<br />

8908Rle<br />

Lungh. mm 10.800* / 12.000 / 13.000<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Volvo D8K 320 / 350<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift**<br />

Prezzo € 289.000/299.000/319.000<br />

* anche con motore 280 cv e cambio Zf<br />

a 285.000 €<br />

** con cambio Zf 6AP1400B a<br />

295.000/305.000/325.000 €<br />

Lungh. mm 13.700 / 14.700 (6x2)<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Volvo D8K 350<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo € 335.000 / 345.000<br />

VDL<br />

Futura Fmd2<br />

Lungh. mm 12.900 / 13.500 / 14.800*<br />

Posti n. 57 / 61 / 67<br />

Motore/cv Daf 370 / 370 / 410<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 317.000/327.000/350.000<br />

* tre assi<br />

Il Futura Fmd2 da 14,8 metri è disponibile<br />

anche con pedana disabili e cambio<br />

automatico<br />

Futura Fdd2<br />

Lungh. mm 13.100 / 14.100 (6x2)<br />

Posti n. 79 / 91<br />

Motore/cv Daf / 530<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 645.000 / 655.000<br />

Disponibile anche con rampa disabili e<br />

cambio automatico<br />

IVECO BUS<br />

EVADYS<br />

Lunghezza mm 12.000<br />

Posti n. 49*/53**<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore marca/cv Fpt Cursor 9/400<br />

Trasmissione mec./auto/automatiz.<br />

Prezzo euro 312.900/302.200<br />

*Porta doppia con rampa. **Porta singola<br />

con rampa<br />

IRIZAR<br />

i8 su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />

Posti n. 50 / 55<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 368.750 / 416.250<br />

Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Scania 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 422.500 / 431.250<br />

i8 integrale<br />

Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />

Posti n. 51 / 55<br />

Motore/cv Daf Mx11/13 449 / 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 371.250 / 413.750<br />

Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Daf Mx13 530<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 426.360 / 435.000**<br />

* disponibile anche i8 Integral 14.38 con<br />

Daf 482 cv a 421.250 €<br />

i6 su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 10.800/12.350<br />

Posti n. 47 / 55*<br />

Motore/cv Scania 410**<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 303.750 / 306.250*<br />

*50 con pedana<br />

**disponibile anche i6 10,80 con Scania<br />

410 cv a 312.500 €<br />

Lunghezza mm 12.370<br />

Posti n. 53<br />

Motore/cv Scania 450*<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 342.500<br />

Lunghezza mm<br />

13.350 (6x2)<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Scania 410<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 312.500 / 321.200*<br />

* disponibile anche i6 13.35 con motore<br />

450 cv a 330.330 €<br />

Lunghezza mm<br />

13.370 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 383.750 / 390.000<br />

Lungh. mm 14.350/14.370 (6x2)<br />

Posti n. 63 / 63<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 362.500 / 393.750<br />

Lunghezza mm<br />

15.370 (6x2)<br />

Posti n. 69<br />

Motore/cv Scania 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 401.250<br />

i6 integrale<br />

Lunghezza mm 10.800<br />

Posti n. 47<br />

Motore/cv Daf Mx11 408<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 307.500 / 316.250<br />

Lunghezza mm 12.350 / 12.370<br />

Posti n. 55* / 53<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 315.750 / 347.500<br />

* 53 con pedana<br />

46<br />

45 47


VADO E TORNO EDIZIONI<br />

www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste<br />

Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.<br />

in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />

GENNAIO N. 1 - 2023<br />

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9 gennaio 2023<br />

VADO E TORNO EDIZIONI<br />

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ISSN 0042 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p.<br />

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)<br />

art. 1, comma 1, LO/MI<br />

N.1 - 2023 ANNO 28°<br />

Lunghezza mm 13.350<br />

Posti n. 59*<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 322.500** / 333.750<br />

* 52 con pedana<br />

** anche versione a 328.750 €, sempre<br />

408 cv<br />

Lunghezza mm<br />

13.370 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Daf Mx13 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 388.750<br />

Lungh. mm 14.350 / 14.370 (6x2)<br />

Posti n. 63<br />

Motore/cv Daf Mx13 482 / 530<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 371.250* / 413.750<br />

* anche versione a 396.250 €, sempre<br />

482 cv<br />

Lunghezza mm<br />

15.370 (6x2)<br />

Posti n. 69<br />

Motore/cv Daf Mx13 530<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 410.000<br />

MAN<br />

Turismo<br />

Lion’s Coach<br />

Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />

Posti n. 55 / 57<br />

Motore/cv Man / 420<br />

Trasm. mec. / automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 392.000 / 416.000<br />

Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 432.000 / 440.000<br />

MERCEDES<br />

Tourliner<br />

Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />

Posti n. 55 / 57<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 424.000 / 448.000<br />

Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 464.000 / 472.000<br />

Cityliner<br />

Lungh. mm 12.240/12.990*/13.990*<br />

Posti n. 55 / 59 / 65<br />

Motore/cv Man 460 / 500 / 500<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo € 480.000/512.000/520.000<br />

* tre assi<br />

Skyliner<br />

Lunghezza mm<br />

14.000 (6x2)<br />

Posti n. 85<br />

Motore/cv Man / 500<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 720.000<br />

SCANIA<br />

S 511 Hd - S 515 Hd<br />

Lunghezza mm 10.500 / 12.300<br />

Posti n. 43 / 51<br />

Motore/cv Om 470 / 388 - 422<br />

Trasmissione<br />

mecc. Go-210<br />

Prezzo euro 452.000 / 500.600<br />

S 516 Hd/2 - Hd/3* - Hdh*<br />

Lungh. mm 13.100/13.100/13.300<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Om 470 / 422 - 422- 470<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo € 521.600/548.600/608.900<br />

* tre assi<br />

S 517 Hd - Hdh<br />

Lungh. mm 13.900 / 14.200 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Om 470 / 422 - 470<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo € 556.300 / 625.700<br />

VADO E TORNO EDIZIONI www.vadoetorno.com ISSN 0042 2096 Poste Italiane s.p.a. - SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />

STY I VINCITORI DEGLI AWARDS 2023 ● MERCATO CORRE<br />

SULLE MONTAGNE RUSSE MA SI FESTEGGIA ● DECARBON SI FA<br />

PRESTO A DIRE ELETTRICO ● SUPERTEST DAF-RENAULT- SCANIA<br />

RIVOLUZIONATO IL PODIO ● DAKAR LA PRIMA VOLTA SENZA<br />

KAMAZ ● GOVERNO E ASSOCIAZIONI È COLPO DI FULMINE<br />

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2023<br />

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PER 3 ANNI: Euro 81<br />

POWERTRAIN-DIESEL<br />

PER 1 ANNO: Euro 35<br />

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PER 2 ANNI: Euro 63<br />

POWERTRAIN-DIESEL<br />

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SUL TRATTORE ELETTRICO<br />

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L’unica rivista di “powertrain”, declinato in tutte le sue<br />

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i6S su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 12.350<br />

Posti n. 55*<br />

Motore/cv Scania 410 / 450<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 315.000 / 323.750<br />

*50 con pedana<br />

Lunghezza mm<br />

15.350 (6x2)<br />

Posti n. 71<br />

Motore/cv Scania 450<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 370.000<br />

i6S integrale<br />

Lunghezza mm 12.350<br />

Posti n. 55*<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 321.250 / 326.250<br />

* 53 con pedana<br />

Lunghezza mm<br />

15.350 (6x2)<br />

Posti n. 71<br />

Motore/cv Daf Mx11 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 378.750<br />

48<br />

Tourismo Rhd - M/2 Rhd<br />

Lunghezza mm 12.300 / 13.100<br />

Posti n. 51 / 55<br />

Motore/cv Om 470 / 422<br />

Trasm. mecc. Go 210 / rob. Go 250<br />

Prezzo euro 488.500 / 512.300<br />

Tourismo M/3 Rhd - L<br />

Lungh. mm 14.100 / 15.100 (6x2)<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Om 470 / 422<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo euro 530.100 / 546.000<br />

Su tutti i Tourismo, sollevatore Prm a<br />

29.700 €. Toilette a 11.800 €<br />

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Touring Hd<br />

Lunghezza mm 12.090<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Scania Dc13 / 410*<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 326.667<br />

* opzionale motore Scania Dc13 450 cv<br />

Lunghezza mm<br />

12.070 (6x2)<br />

Posti n. 63<br />

Motore/cv Scania Dc13 / 450<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 375.000<br />

SETRA<br />

S 531 Dt<br />

Lungh. mm<br />

14.000 (6x2)<br />

Posti n. 83<br />

Motore/cv Om 471 / 510<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo euro 736.800<br />

Su tutti i Setra (esclusi S 511 Hd, S 531<br />

Dt e gli Hdh) sollevatore Prm a 26.500 €.<br />

Su tutti i Setra (esclusi S 531 Dt e gli<br />

Hdh), toilette a 11.300 euro.<br />

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Hd 12 - 13<br />

Lungh. mm 12.276 / 13.076<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

NUMERI E TREND DEL MERCATO AUTOBUS<br />

E FILOBUS 2022, TESTA A TESTA TRA MIILD<br />

HYBRID, FOCUS SULL’ISUZU NOVOCITI LIFE,<br />

IL TPL ELETTRICO DI DOHA, I CANDIDATI<br />

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L’unico mensile del trasporto collettivo su strada<br />

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VADO E TORNO EDIZIONI - www.vadoetorno.com - ISSN 1720-3503 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/ MI - EURO 3,50<br />

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Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />

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Motore/cv Daf 370 / 370 / 410<br />

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Lunghezza mm<br />

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Posti n. 43 / 53 / 57 / 61<br />

Motore/cv Daf 370 / 410 / 410 / 410<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

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Motore/cv Daf / 450<br />

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Prezzo € 418.000 / 429.000<br />

Disponibili anche con pedana disabili e<br />

cambio automatico<br />

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Posti n. 79 / 91<br />

Motore/cv Daf / 530<br />

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Zf Traxon<br />

Prezzo € 710.000 / 721.000<br />

Disponibile anche con rampa disabili e<br />

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Posti n. 59 / 63 / 65<br />

Motore/cv Volvo D13K 460<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift<br />

Prezzo € 390.000 / 398.000 / 407.000<br />

9900<br />

Lunghezza mm 12.400<br />

Posti n. 53<br />

Motore/cv Volvo D13K 460<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift<br />

Prezzo euro 382.000<br />

Lungh. mm 13.100 / 13.900 (6X2)<br />

Posti n. 57 / 61<br />

Motore/cv Volvo D13K 460<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift<br />

Prezzo euro 402.000 / 415.000<br />

periodico di cultura,<br />

economia e tecnica<br />

fondato nel 1991<br />

Direttore responsabile<br />

Stefano Agnellini<br />

Coordinatore redazionale<br />

Riccardo Schiavo<br />

In redazione<br />

Fabio Butturi, Ornella Cavalli,<br />

Fabrizio Dalle Nogare,<br />

Stefano Eliseo, Fabio Franchini,<br />

Cristina Scuteri, Luca Vitali<br />

Hanno collaborato<br />

Bruno Boni, Mario Bassoli, Dante<br />

Ferrari, Claudio Frutti, Ivan Poli,<br />

Ugo Righi, Fabio Terni<br />

Informazioni sulle gare pubbliche<br />

fornite dalla Roga Italia<br />

Modena<br />

Impaginazione e grafica<br />

Marco Zanusso<br />

Gestione editoriale<br />

Fabio Zammaretti<br />

VADO E TORNO<br />

EDIZIONI<br />

Via Brembo 27<br />

20139 Milano<br />

tel. 02/55230950<br />

Sito Internet<br />

www.vadoetorno.com<br />

Abbonamenti<br />

annuale Italia: 37 euro<br />

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sul ccp 50292200<br />

Vado e Torno Edizioni srl,<br />

via Brembo 27 20139 Milano<br />

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Fotolito: Industrie Grafiche RGM srl,<br />

Rozzano (Mi)<br />

Stampa: Industrie Grafiche RGM srl,<br />

Rozzano (Mi)<br />

PUBBLICITÀ<br />

Direzione<br />

Via Brembo 27<br />

20139 Milano<br />

tel. 02/55230950<br />

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Luca Brusegani<br />

Agenti<br />

Roberto Menchinelli (Roma),<br />

Mario Albano,<br />

Maurizio Candia,<br />

Emanuele Tramaglino<br />

Autorizzazione del tribunale<br />

di Milano n.786<br />

del 17 dicembre 1990<br />

Registro Nazionale della Stampa<br />

n. 4596 del 20/04/1994<br />

n. iscrizione R.O.C. 2880 del 30-11-2001<br />

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. -<br />

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004<br />

n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />

Comunicazione agli abbonati<br />

in relazione a quanto disposto dall’art. 13 del<br />

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