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“Ognuno di noi ha una quota prediletta<br />
in montagna, un paesaggio che gli<br />
somiglia e dove si sente bene<br />
”<br />
1 /
EDITORIALE<br />
A CURA DELLA | REDAZIONE<br />
Brescia è fucina di campioni, ma ciò che è avvenuto a<br />
Parigi ha superato ogni aspettativa. I nostri atleti non si<br />
sono limitati a partecipare: hanno brillato, conquistando<br />
medaglie e onorificenze che rimarranno scolpite nella<br />
memoria di tutti noi. Chi può dimenticare le vittorie dei<br />
nostri atleti? Imprese straordinarie, costruite con la forza<br />
di volontà che può superare qualsiasi ostacolo, che hanno<br />
lasciato tutti col fiato sospeso fino all’ultimo secondo,<br />
culminate con un trionfo che ha fatto risuonare più volte<br />
l’inno di Mameli nella capitale francese.<br />
Questi successi non sono solo il risultato di anni di allenamento<br />
e sacrificio, ma anche di una comunità che<br />
sostiene i propri talenti. Le società sportive bresciane, gli<br />
allenatori e gli stessi tifosi hanno giocato un ruolo fondamentale<br />
nel percorso dei nostri atleti, alimentando quel<br />
fuoco interiore che li ha portati a competere ai massimi<br />
livelli mondiali. E ora, tornati a casa, questi campioni non<br />
solo arricchiscono il nostro palmarès sportivo, ma fungono<br />
da esempio e ispirazione per le nuove generazioni.<br />
IL TRIONFO DEI<br />
NOSTRI ATLETI<br />
ALLE OLIMPIADI DI PARIGI <strong>2024</strong><br />
Settembre è sempre un mese di ripartenze, ma<br />
quest’anno, per Brescia e i bresciani, ha un sapore<br />
ancora più speciale.<br />
L’estate che ci lasciamo alle spalle non è stata solo una<br />
parentesi di sole e relax, ma anche un periodo di grande<br />
orgoglio e trionfo sportivo.<br />
Le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Parigi hanno visto la<br />
partecipazione di numerosi atleti bresciani, che con il<br />
loro impegno, dedizione e straordinario talento hanno<br />
portato in alto il nome della nostra città e della provincia,<br />
ne hanno fatto un riferimento sportivo nazionale facendoci<br />
vivere momenti indimenticabili.<br />
Le imprese sportive degli atleti bresciani in terra francese<br />
hanno acceso gli animi e unito l’intera comunità in un<br />
abbraccio collettivo di sostegno e celebrazione. Da anni,<br />
Il trionfo olimpico non è solo motivo di orgoglio, ma<br />
anche una responsabilità. La responsabilità di continuare<br />
a investire nello sport, nei giovani e nelle strutture<br />
che possano formare i campioni di domani.<br />
La nostra provincia ha dimostrato ancora una volta di<br />
essere un territorio che sa fare squadra, di essere una<br />
realtà in cui lo sport è un valore radicato, capace di unire<br />
e dare emozioni uniche e ora è il momento di consolidare<br />
questo spirito, affinché i successi di oggi possano<br />
ripetersi e moltiplicarsi in futuro.<br />
Mentre ci prepariamo a vivere l’autunno e a riprendere le<br />
nostre attività quotidiane, non possiamo fare a meno di<br />
portare nel cuore la fierezza per ciò che è stato fatto e la<br />
speranza per ciò che verrà. Questo settembre, dunque,<br />
segna non solo la ripartenza dopo il periodo estivo, ma<br />
anche l’inizio di una nuova stagione di orgoglio e aspirazioni.<br />
Brescia ha dato tanto allo sport e continuerà a<br />
farlo, sostenuta dall’entusiasmo di una comunità che sa<br />
apprezzare e celebrare le sue eccellenze. Le Olimpiadi di<br />
Parigi saranno ricordate come un capitolo glorioso della<br />
nostra storia, un capitolo che ci sprona a guardare avanti<br />
con fiducia, sapendo che il meglio deve ancora venire. A<br />
tutti i nostri atleti, a chi li ha sostenuti e a chi continuerà<br />
a farlo: grazie. Brescia è con voi, oggi e sempre.<br />
Con questo editoriale, “Brescia Up” celebra non solo i<br />
successi olimpici, ma anche la forza di una città e di una<br />
provincia che, anche nei momenti più difficili (Covid docet!),<br />
sa rialzarsi e brillare.<br />
Bentornati a tutti e buon inizio di una nuova stagione!<br />
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3 /
SET<br />
TEM<br />
BRE<br />
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EDITORIALE<br />
Il trionfo dei nostri atleti<br />
COVER STORY<br />
Green Park<br />
REDAZIONALE<br />
Andrea Polichetti nuovo prefetto di Brescia<br />
REDAZIONALE<br />
Museo Diocesano<br />
REDAZIONALE<br />
Associazione In Evoluzione<br />
REDAZIONALE<br />
Franciacorta in cantina<br />
REDAZIONALE<br />
Arriva un gatto - Dott.ssa Ilaria Castelli<br />
SPORT<br />
Ginnastica Brixia<br />
SPORT<br />
Paralimpiadi - Mirko Testa<br />
EVENTO<br />
Insieme Verso la Meta<br />
EVENTO<br />
Festa di San Giacomo - Evento ArtOne<br />
EVENTO<br />
Il Festival di Venezia<br />
ARTE<br />
Il Rinascimento a Brescia<br />
SALUTE<br />
Mastoplastica additiva - dott. Fabio Toffanetti<br />
PERSONAGGIO DEL MESE<br />
Gerry Calà IL POLITICALLY CORRECT<br />
MODA<br />
Marta Pedrotti - Egoshop<br />
ECONOMIA<br />
Analisi Previdenziale - Roberto Cappiello<br />
MODELLA DEL MESE<br />
Emanuela Fontana<br />
PSICOLOGIA<br />
Dott.ssa Elisa Simeoni<br />
LETTERATURA<br />
Laura Gorini - “La sinfonia dell’anima”<br />
ON THE ROAD<br />
Dolomiti patrimonio UNESCO - SImone Mor<br />
TOUR DEL GUSTO<br />
Cous Cous alla mediterranea<br />
COCKTAIL DEL MESE<br />
Peach Bellini<br />
79 OROSCOPO <strong>SETTEMBRE</strong> <strong>2024</strong>
IDEATO DA EMANUELE ZARCONE<br />
22<br />
BRESCIA UP, PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE<br />
LOCALE ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA<br />
N° 37/2007 DELL’8 <strong>SETTEMBRE</strong> 2007<br />
EDITORE ESSEZETAADV SRL<br />
Manuela Prestini | info@essezetaadv.it<br />
38<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Renata Sortino<br />
DIRETTORE EDITORIALE<br />
Emanuele Zarcone | info@bresciaup.it<br />
Manuela Prestini | info@essezetaadv.it<br />
MARKETING SPECIALIST<br />
Mauro Bonometti | mauro.bonometti@gmail.com<br />
GRAPHIC DESIGNER<br />
Andrea Bresciani | ufficiografico@bresciaup.it<br />
WEB & SOCIAL<br />
Federica Cocco e Stefano Villani | info@bresciaup.it<br />
60<br />
REDAZIONE E UFFICIO STAMPA<br />
Gianluca Ruggeri | Ufficiostampa@bresciaup.it<br />
CREATIVE & ART DIRECTOR<br />
Federica Cocco | info@bresciaup.it<br />
COLLABORATORI<br />
66<br />
Massimo Lucidi | Vittorio Bertoni | Maria Verderio | Francesca<br />
Mori | Edward Battisti | Roberto Cappiello | Emanuele Lumini<br />
| Simone Mor | Laura Gorini | Roberto Zarrillo | Lorenzo Tiezzi<br />
| Alessandro Arrighini | Roberta Colico | Mauro Caliendo |<br />
Ricky Modena | Elisa Simeoni | Sabina Moro | Cesare Palazzo<br />
| Monica Saraiva | Mauro Bonometti | Marta Pedrotti |<br />
Vito Masotti | Stefano Villani<br />
PHOTOGRAPHERS<br />
Selene Zarcone | Cesare Palazzo | Paolo Sbalzer |<br />
Andrea Bresciani<br />
REDAZIONE<br />
76<br />
Brescia<br />
Cell. 339 683 6770 - 339 522 8789<br />
ABBONAMENTI<br />
www.bresciaup.it | info@bresciaup.it<br />
Scarica il modulo dal sito!<br />
È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, delle immagini e dei<br />
contenuti presenti in questa edizione di “<strong>BresciaUp</strong>”, ivi inclusa la memorizzione,<br />
riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei<br />
contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto<br />
o rete telematica (inclusi social networks - es.facebook, twitter,<br />
ecc.) senza un esplicito permesso scritto da parte dell’editore.
COVER STORY<br />
A CURA DI | GREEN PARK SRL<br />
GREEN PARK<br />
SISTEMI DI PARCHEGGIO MADE IN BRESCIA<br />
Guidata dal fondatore Paolo Poltronieri e dalla figlia<br />
Benedetta, Green Park è una delle realtà storiche del<br />
Bresciano, che da oltre venticinque anni si occupa di<br />
un settore specifico come quello della progettazione e<br />
dell’installazione di moderni sistemi di parcheggio. Il<br />
core-business dell’azienda, che ha sede a Carpenedolo,<br />
sono gli ascensori per auto, o montauto: dispositivi in<br />
grado di far salire o scendere in tutta sicurezza la vettura<br />
tra due o più piani. Una soluzione sempre più utilizzata<br />
in contesti abitativi in cui si decide, per salvaguardarne<br />
l’estetica architettonica o per semplice mancanza<br />
di spazio, di rinunciare alla realizzazione di opere in<br />
muratura come gli scivoli in cemento. L’ascensore per<br />
auto permette, anche con la possibilità di mantenere il<br />
conducente a bordo, di far salire o scendere il veicolo in<br />
maniera automatica, rapida e in tutta sicurezza.<br />
TECNICA E DESIGN<br />
Curati sia dal punto di vista tecnologico che da quello<br />
funzionale ed estetico, gli ascensori Green Park,<br />
identificati dalla dicitura Lift Car, sfruttano i sistemi di<br />
sollevamento a quattro colonne (C4) o a pantografo (P1),<br />
offrendo svariate possibilità di equipaggiamento, come<br />
quella di un tetto pavimentabile che rende l’ascensore,<br />
una volta chiuso, perfettamente mimetizzato e<br />
integrato nel sistema architettonico circostante. Vi è<br />
inoltre la possibilità di renderne unica la struttura con<br />
colorazioni personalizzate e di dotarla di accessori come<br />
le pulsantiere a bordo con schermi LCD, per una perfetta<br />
visuale dei piani nel corso della manovra. Proprio<br />
per la capacità di coniugare affidabilità, resistenza e<br />
sicurezza ad una sapiente integrazione nel rispetto<br />
dell’ambiente circostante gli ascensori per auto Green<br />
6 /
Park, negli anni, hanno trovato applicazione in contesti<br />
di pregio architettonico e naturalistico. Dispositivi made<br />
in Carpenedolo sono installati sul lago di Como, nelle<br />
località marittime toscane e liguri e in montagna, dove<br />
l’integrazione con l’ambiente è ancora più importante,<br />
a Livigno, Courmayeur, Lugano o Bolzano. Senza<br />
dimenticare le città, dove le situazioni in cui serve<br />
risparmiare spazio si moltiplicano: da quelle più grandi<br />
come Milano e Bologna, sino a quelle che hanno una<br />
conformazione architettonica o orografica particolare<br />
come Bergamo e Padova. Un contesto, quello cittadino,<br />
in cui gli ascensori Green Park trovano frequente<br />
applicazione anche in palazzine o condomini.<br />
DAI DUPLICATORI AI MONTACARICHI<br />
Inoltre la gamma Green Park è molto ampia e prevede<br />
vari prodotti dedicati al parcheggio delle vetture.<br />
Dagli elevatori e duplicatori di posto che consentono<br />
di aumentare i posti auto disponibili sfruttando<br />
l’altezza del garage, ai parcheggi meccanizzati che,<br />
grazie allo scavo di una fossa, prevedono il ricovero<br />
delle automobili e, anche in questo caso, di duplicare<br />
le vetture parcheggiabili da due fino a otto posti. In<br />
particolare una delle novità del <strong>2024</strong> è un nuovo modello<br />
7 /
COVER STORY<br />
di duplicatore di posto, il Lift Box L: in autorimesse<br />
destinate ad ospitare più vetture se ne possono installare<br />
in serie, affiancandoli con un sistema che consente di<br />
condividere le colonne di sostegno con un notevole<br />
risparmio di spazio. A questi dispositivi che abbassano<br />
e sollevano il piano di parcheggio si aggiungono le<br />
piattaforme: girevoli, traslanti e a trazione per facilitare<br />
la manovra di una o più vetture in spazi angusti, o da<br />
esposizione per chi volesse installarle nel contesto di<br />
un evento o di una manifestazione fieristica. Last but<br />
not least, grazie all’esperienza maturata da Green Park<br />
nel suo core business, i montacarichi per merci: con<br />
o senza conducente a bordo permettono di portare in<br />
tutta sicurezza carichi fino a 1 tonnellata da un piano<br />
all’altro di un’azienda o di un’attività. I dispositivi Green<br />
Park sono dotati di una serie di accessori necessari al<br />
loro controllo e al loro utilizzo in piena sicurezza.<br />
Dalle pulsantiere per la manovra, alle fotocellule<br />
carrabili e a barriere, fino al monitor di sorveglianza,<br />
integrabile nella pulsantiera stessa, per visualizzare la<br />
salita del dispositivo. Inoltre a catalogo sono presenti una<br />
serie di chiusure ai piani, con caratteristiche e materiali<br />
adatte ai contesti più disparati: dalle porte sezionali alle<br />
serrande avvoglibili per l’uscita al piano interrato, fino ai<br />
cancelli a battente e ghigliottina per il piano all’aperto.<br />
SERVIZIO COMPLETO<br />
Green Park si occupa di tutto il processo di<br />
produzione e di installazione: dal rilievo in cantiere,<br />
alla progettazione e realizzazione del dispositivo, fino<br />
al montaggio e alla posa in loco. Inoltre il team di<br />
Green Park si occupa della manutenzione periodica<br />
dei dispositivi e, in caso di urgenza, offre un servizio di<br />
pronto intervento operativo 24 ore su 24.<br />
L’azienda di Carpenedolo (Brescia) opera in Italia e<br />
all’estero, in particolare in Svizzera, Francia, Austria,<br />
Germania e Spagna, Paesi con cui intrattiene canali<br />
commerciali e collaborazioni consolidate. E’ possibile<br />
scoprire tutta la gamma Green Park visitando il sito:<br />
www.greenparksrl.com e seguire tutti gli aggiornamenti<br />
legati al mondo GP sui social network.<br />
Green Park srl<br />
9 Via dei Colli 30, 25013 Carpenedolo BS<br />
m +39 030 96 98 822<br />
k info@greenparksrl.com<br />
K greenparksrl.com<br />
8 /
9 /
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Corso magenta 31,<br />
25121 Brescia<br />
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10 /
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La Poesia del mese<br />
DOPO<br />
FERRAGOSTO<br />
sabbia nelle scarpe<br />
un amore perso<br />
in un taschino<br />
ricordi<br />
scollimati<br />
da sfogliare<br />
tra le pagine<br />
delle mie fragilita.<br />
Mauro Caliendo
Sono NIKA una Fitness<br />
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13 /
TERRITORIO<br />
A CURA DI | VITTORIO BERTONI<br />
ANDREA POLICHETTI<br />
UN NUOVO PREFETTO PER BRESCIA<br />
Arriva da Como il nuovo prefetto di Brescia.<br />
Dal 1 settembre, Andrea Polichetti si è insediato a palazzo<br />
Broletto sostituendo Maria Rosaria Laganà destinata<br />
ad altro incarico. Nel saluto al capoluogo lariano ha<br />
detto:<br />
“Preferisco, a consuntivo, ricordare, innanzitutto a me<br />
stesso, le scelte valoriali a cui ho cercato di agganciare<br />
l’esercizio della funzione prefettizia nella mia quotidiana<br />
attività: il rispettare la legge e farla rispettare, che<br />
rappresenta il presupposto di qualunque forma di convivenza<br />
civile, la terzietà cioè il servire sopra le parti per<br />
mediare, conciliare e negoziare, l’umiltà nel favorire il<br />
dialogo per individuare la migliore soluzione per il territorio”.<br />
Mentre nel suo saluto ufficiale a Brescia ha scritto:<br />
“L’operosità dei bresciani e la cultura del fare per gli altri<br />
è nota nella Nazione come all’Estero. Per una conoscenza<br />
appropriata della realtà locale, intendo quindi<br />
iniziare il mio lavoro dall’ascolto delle diverse componenti<br />
territoriali, in particolare di chi opera tutti i giorni<br />
su questo territorio con passione e competenza, senza<br />
trascurare, nel frattempo, la prossimità alle categorie<br />
14 /
sociali più deboli e precarie. La mia quotidiana attività<br />
sarà improntata al rispetto della legalità, paradigma<br />
di qualunque forma di convivenza civile, alla terzietà e<br />
alla disponibilità nel favorire il dialogo per individuare<br />
la migliore soluzione per il territorio. È forte il convincimento<br />
che, con unità di intenti, insieme potremo prestare<br />
un servizio prezioso all’operosa comunità della<br />
provincia di Brescia”.<br />
Nell’incontro con la stampa, il neo prefetto ha ribadito le<br />
priorità del suo mandato che sarà basato sui temi della<br />
sicurezza e sul gioco di squadra e ha chiesto ai mezzi di<br />
informazione un rapporto di reciprocità al servizio della<br />
cittadinanza.<br />
“Negli ultimi anni è cambiato il modo di percepire la<br />
sicurezza, per questo il tema va inquadrato in una prospettiva<br />
che va ben al di là del pur importante ordine<br />
pubblico. Ciò richiede un lavoro di squadra che veda<br />
coinvolti tanti soggetti, a partire dai sindaci che sono<br />
i portatori del sentire e dei bisogni avvertiti dai territori,<br />
dalle forze dell’ordine e della Protezione Civile che a<br />
Brescia rappresentano delle eccellenze”.<br />
Per rendere più efficace il lavoro, la provincia verrà divisa<br />
in nove zone. “Mi piacerebbe portare lì le riunioni del<br />
tavolo sulla sicurezza coinvolgendo direttamente i sindaci<br />
e aprendo anche alla partecipazione dei cittadini”.<br />
15 /
TERRITORIO<br />
A CURA DI | VB<br />
CORTILE DI VINO<br />
A PALAZZO MARTINENGO<br />
FLAVIO BONARDI<br />
PRESIDENTE COLLI DEI<br />
LONGOBARDI<br />
Un “Cortile di... Vino”. Sabato 21 settembre, dalle 18.30<br />
alle 22 il cortile di palazzo Martinengo in via Musei è<br />
stato palcoscenico della seconda edizione dell’iniziativa<br />
proposta da Colli dei Longobardi Strada del Vino e dei<br />
Sapori in compagnia dei produttori, dove hanno raccontato<br />
le proprie eccellenze e le filosofie di produzione.<br />
“Protagonisti assoluti dell’evento afferma Flavio Bonardi<br />
sono state alcune nostre cantine che rappresentano<br />
al meglio il territorio di nostra competenza e alcuni<br />
produttori della Valle Camonica con esclusive degustazioni.<br />
Si tratta di una manifestazione che fa crescere la<br />
consapevolezza del territorio, un evento che non parla<br />
di “versanti”, ma di Colli dei Longobardi come un’unica<br />
grande realtà, capace di dar vita ad eccellenti vini<br />
dalle differenti caratteristiche. Al contempo, attraverso<br />
la promozione enogastronomica, si mette in luce il patrimonio<br />
paesaggistico, culturale e artistico del nostro<br />
territorio”. Sono state nove le cantine presenti all’evento:<br />
San Michele, Lazzari, Azienda Agricola San Bernardo,<br />
Tenuta la Vigna, Botti, Peri-Bigogno, Cantine Scarpari<br />
Felice, Azienda Agricola Peroni e Azienda Agricola<br />
Beccalossi. I vini di Colli dei Longobardi appartengono<br />
alla zona del Monte Netto e di Botticino e molti hanno<br />
ottenuto la classificazione Igt “Ronchi di Brescia”.<br />
L’esplorazione degustativa ha permesso di individuare<br />
la vocazione del territorio e di percepire similitudini e<br />
differenze di sfumature e filosofie produttive tra i nove<br />
vignaioli che proporranno due tipi di Botticino Doc e<br />
sette di Capriano del Colle Doc. A questa seconda edizione,<br />
grazie alla collaborazione con Selezione76 che fa<br />
una scelta consapevole della produzione alimentare nel<br />
territorio della Valle Camonica, hanno partecipato alcuni<br />
produttori de “il Cibo delle Alpi”. “La maggior parte dei<br />
prodotti – afferma la portavoce, Samantha Turrin – viene<br />
da una valle che è stata il dominio dei Longobardi<br />
per più di 200 anni, con Cividale come capitale. Partendo<br />
dalla storia arriviamo quindi ad una collaborazione<br />
con Colli dei Longobardi nell’ottica di una reale valorizzazione<br />
del territorio attraverso l’enogastronomia”. Modalità<br />
di partecipazione sul sito:<br />
www.stradadelvinocollideilongobardi.it.<br />
16 /
17 /
TERRITORIO<br />
A CURA DI | VI BE<br />
9 Via Gasparo da Salò 13, Brescia<br />
m 030 40233<br />
K museodiocesano.brescia.it<br />
MUSEO DIOCESANO<br />
Ringraziamo i nostri parter<br />
ALLESTITO UN NUOVO PERCORSO ESPOSITIVO<br />
Dal 4 ottobre, Brescia avrà un “nuovo” Museo Diocesano.<br />
Parliamo dell’innovativo percorso allestitivo, curato<br />
dall’arch. Pietro Castelnovi, che riguarda le collezioni<br />
museali permanenti, affiancate dalle opere in deposito<br />
provenienti da prestigiose collezioni. Un riallestimento<br />
che permetterà al visitatore di immergersi nei secoli di<br />
arte e storia in mostra nelle sale circostanti il chiostro<br />
grande del monastero di S. Giuseppe secondo un nuovo<br />
layout cromatico e cronologico guidato dai criteri<br />
dell’efficientamento energetico luminoso e dell’accessibilità<br />
inclusiva, con una particolare attenzione alla lettura<br />
delle opere attraverso il tatto, grazie alla collaborazione<br />
in essere con Famiglia Puma Trust, charity focalizzata<br />
sull’inclusione dei non vedenti. “Il Museo Diocesano di<br />
Brescia – spiega il direttore, Mauro Salvatore – è situato<br />
in una sede spettacolare dal punto di vista dell’architettura<br />
e della monumentalità.<br />
Mi riferisco al terzo e più grande chiostro del convento<br />
di S. Giuseppe edificato dai frati Minori dell’Osservanza<br />
nel ‘500. Il Museo è stato istituito a partire dal 1980 da<br />
parte della Diocesi per ospitare tutta una serie di opere<br />
d’arte che in precedenza erano collocate in diverse chiese<br />
e che avevano la necessità di essere posizionate in un<br />
luogo maggiormente godibile da parte del pubblico e<br />
nella massima sicurezza”. La struttura ospita tutta una<br />
serie di attività didattiche, musicali e convegnistiche<br />
e nel salone monumentale dedicato al vescovo Bruno<br />
Foresti possono riunirsi fino a 200 persone. Al di sotto<br />
del salone è aperta una sala ipogea che contiene una<br />
trentina di codici miniati dal XII fino al XIX secolo di particolare<br />
importanza e preziosità, mentre al primo piano<br />
è collocata l’esposizione storica dei dipinti, sculture e<br />
icone ortodosse. “Il Museo – conclude il direttore Salvatore<br />
- è riconosciuto da Regione Lombardia, fa parte del<br />
18 /
circuito dell’Associazione nazionale degli istituti di cultura<br />
a carattere scientifico, è stato di recente insignito<br />
dello Scudo Blu della cultura, come rifugio di beni da<br />
proteggere ad ogni costo ed è inserito all’interno di una<br />
vasta realtà culturale grazie alla intensa collaborazione<br />
con i due Atenei bresciani e l’Hdemia di Santa Giulia”.<br />
Il riordino della collezione ha interessato una completa<br />
rivisitazione della cromia delle sale, dell’illuminazione<br />
artificiale, che riprende lo spettro solare e restituisce finalmente<br />
a tutti i dipinti la giusta luce e grazie all’attraversamento<br />
dello splendido loggiato offre anche la possibilità<br />
di una visita circolare. “Il nostro lavoro – afferma il<br />
curatore, Pietro Castelnovi – è iniziato dallo studio del sistema<br />
più appropriato di esposizione delle opere sia dal<br />
punto di vista della percezione del visitatore, sia per quel<br />
che riguarda la conservazione delle opere stesse. Considerando<br />
che la luce solare durante la giornata cambia<br />
per le condizioni meteo, l’inclinazione e la provenienza<br />
dei raggi e che la componente ultravioletta risulta dannosa<br />
per le opere pittoriche si è scelto di escluderla quasi<br />
completamente con degli appositi tendaggi”.<br />
Per questi motivi è stato del tutto rivisto il sistema di<br />
illuminazione artificiale ormai superato come resa cromatica.<br />
I nuovi apparecchi sono di qualità pari al sole e<br />
sono puntati in maniera opportuna a seconda del cono<br />
di luce. “Il nuovo percorso ha interessato anche il riposizionamento<br />
di alcune opere che sono state poste nel<br />
refettorio. Si tratta delle quattro facce delle ante dell’organo<br />
di S. Pietro in Oliveto, uno strappo proveniente dalla<br />
chiesa di S. Giuseppe e un’altra opera del Moretto di<br />
grandi dimensioni che nell’attuale esposizione non risultavano<br />
pienamente fruibili”. Un ultimo aspetto da sottolineare<br />
è la contestualizzazione del museo nel territorio.<br />
“L’attraversamento della loggia del primo piano – conclude<br />
l’arch. Castelnovi - permette la visione complessiva<br />
del chiostro e della chiesa di S. Giuseppe, di alcune<br />
realtà interessanti sulla collina del Castello e anche della<br />
chiesa di S. Giorgio con un contatto visivo particolare<br />
dal momento che quasi tutte le opere più importanti<br />
sono qui conservate. È un modo per contestualizzare<br />
il museo in un percorso più ampio che permette una<br />
comprensione ancora più profonda delle opere e la piena<br />
valorizzazione dell’assetto architettonico”.<br />
Il “nuovo” Museo Diocesano si offre a quanti già lo conoscono,<br />
ma soprattutto rappresenta una sicura scoperta<br />
a quanti ancora non hanno varcato il portone di<br />
via Gasparo da Salò.<br />
19 /
REDAZIONALE<br />
A CURA DI | ASSOCIAZIONE INEVOLUZIONE<br />
SII RADICATO E LEGGIADRO<br />
COME UN’ALBERO<br />
Anni fa Lorena, dopo aver vissuto un periodo molto doloroso<br />
che comprendeva molteplici situazioni difficili da<br />
affrontare, come la perdita del padre e della casa, si è<br />
sentita sola, spaventata e triste. Per fortuna, la realtà che<br />
percepiva, era molto diversa. Capì che si sbagliava e che<br />
non era sola, infatti aveva la famiglia e tanti amici vicino.<br />
Un giorno due amiche le proposero di andare a Medjugorje,<br />
fu una esperienza forte di quelle che fanno respirare<br />
un’eccezionale carica di energia, quasi surreale.<br />
La cosa straordinaria di quei giorni è stato il messaggio<br />
che le arrivava nella mente ripetutamente: guarda la<br />
vita con occhi diversi. Il caso vuole che per ben due occasioni<br />
a Medjugorje ruppe gli occhiali!<br />
Una volta arrivata a casa ha poi cercato di capire cosa volesse<br />
dire quel messaggio, cosa le fosse successo e cosa<br />
stava succedendo nella sua vita. Così facendo andò alla<br />
ricerca di se stessa seguendo convegni, leggendo libri,<br />
partecipando a corsi di formazione e facendo anche un<br />
viaggio spirituale in India.<br />
Da qui Lorena iniziò finalmente a vedere il mondo con<br />
occhi diversi manifestando anche la voglia irrefrenabile<br />
di condividere con gli altri la sua salvezza.<br />
Perciò il 6 marzo 2015 organizzo il primo incontro di condivisione,<br />
nel quale parteciparono alcune amiche, ma<br />
ogni mese le amiche crescevano e invitandone sempre<br />
di nuove… tutte con la voglia di condividere, di raccontarsi<br />
e di ascoltare. Trascorsi pochi mesi dal primo incontro<br />
ci rendemmo conto che eravamo più di settanta<br />
persone che desideravano condividersi, quindi mi ebbi<br />
l’esigenza profonda di fondare l’associazione denominata<br />
In Evoluzione.<br />
20 /
Associazione In Evoluzione<br />
K gretatessarolo.com<br />
K inevoluzione.it<br />
9 Via Giorgio Strehler - Crociale di Manerba del Garda<br />
21 /
EVENTI<br />
A CURA DI | VITTORIO BERTONI<br />
FRANCIACORTA IN CANTINA<br />
NON SOLO UN TERRITORIO<br />
Nel mese di settembre, ogni anno torna il Festival Franciacorta<br />
in Cantina, l’imperdibile appuntamento per<br />
trascorrere un weekend alla riscoperta dei luoghi dove<br />
nasce il Franciacorta. Cantine aperte, gustose proposte<br />
gastronomiche, coinvolgenti iniziative culturali e sportive.<br />
Un weekend per immergersi appieno nella magica<br />
atmosfera di Franciacorta dove tra monasteri, abbazie,<br />
castelli e dimore storiche immerse tra i vigneti nasce un<br />
vino unico.<br />
Le cantine partecipanti, insieme a ristoranti, hotel e molti<br />
altri punti di interesse sul territorio organizzano visite<br />
guidate con degustazione ed eventi speciali come<br />
tour nei vigneti, pic-nic tra i filari, gite in bicicletta,<br />
workshop e masterclass tenuti da esperti del settore.<br />
Il Festival Franciacorta in Cantina è un evento imperdibile<br />
per gli amanti del vino e del buon vivere, che si tiene<br />
annualmente in una delle zone vinicole più rinomate<br />
d’Italia, la Franciacorta. Questo Festival celebra il Franciacorta,<br />
uno dei più pregiati vini spumanti italiani, con<br />
un weekend ricco di emozioni, degustazioni ed esperienze<br />
sensoriali uniche.<br />
Durante il festival, le cantine della Franciacorta aprono<br />
le loro porte al pubblico, offrendo tour guidati nei vigneti<br />
e nelle cantine stesse, dove si può scoprire il processo<br />
di produzione di questo vino metodo classico, dalla raccolta<br />
delle uve fino all’imbottigliamento. Ogni cantina<br />
propone una serie di degustazioni, accompagnate da<br />
abbinamenti gastronomici che esaltano i sapori del<br />
territorio.<br />
Il festival non si limita però solo al vino: è anche un’occasione<br />
per esplorare il patrimonio culturale e naturale<br />
del territorio.<br />
Gli eventi collaterali includono concerti, spettacoli e<br />
mercati locali, che creano un’atmosfera festosa e conviviale,<br />
perfetta per chi desidera immergersi completamente<br />
nell’essenza della Franciacorta.<br />
Insomma, il Festival Franciacorta in Cantina è molto più<br />
di una semplice degustazione: è un’esperienza a tutto<br />
tondo che celebra la cultura, la tradizione e la passione<br />
per il vino in uno scenario naturale mozzafiato.<br />
22 /
23 /
TERRITORIO<br />
A CURA DI | STEFANO VILLANI<br />
MONTISOLA<br />
CENTENARIO DELLA MADONNA DELLA CERIOLA<br />
Il 30 agosto 1924, per volere del parroco dell’epoca don<br />
Giuseppe Trotti, ci fu l’incoronazione della Madonna<br />
della Ceriola di Montisola, collocata nel Santuario sulla<br />
cima dell’isola.<br />
Le due corone furono realizzate dal laboratorio Santo<br />
Roveglia di Brescia, in stile barocco. Nonostante i tempi<br />
difficili, le donne dell’isola offrirono fedi e orecchini al<br />
Comitato dell’incoronazione, che raccolse l’oro necessario<br />
per plasmare il diadema. Il centenario dell’incoronazione<br />
della Madonna della Ceriola ha rappresentato<br />
dunque un importante momento di devozione, ma anche<br />
un’occasione per consentire alla comunità di Montisola<br />
di rafforzare il legame con la sua storia.<br />
Nei mesi scorsi Papa Francesco ha impartito la benedizione<br />
alle corone di Montisola, che il 30 agosto <strong>2024</strong>,<br />
con una cerimonia simbolica, sono state poste sul capo<br />
della Madonna e del Gesù Bambino, rievocando l’antico<br />
rito avvenuto un secolo fa.<br />
Le celebrazioni hanno coinvolto tutti borghi della perla<br />
del Sebino e sono state tenute a battesimo sabato 3<br />
agosto con la processione dal santuario, accompagnata<br />
dal Corpo musicale Fontanella, con soste a Cure, Senzano<br />
e Peschiera Maraglio. Domenica 4 alle ore 18 la<br />
celebrazione di apertura del mese del centenario con<br />
la presenza del Cardinale Enrico Feroci, domenica 11 la<br />
messa solenne con Monsignor Francesco Cavina, presule<br />
emerito di Carpi, e venerdì 30, giorno del centesimo<br />
anniversario dell’incoronazione, con la celebrazione delle<br />
ore 18 presieduta dal Vescovo di Brescia Pierantonio<br />
Tremolada.<br />
Martedì 6 verso il cimitero con passaggio sul lungolago,<br />
mercoledì 7 a Sensole e venerdì 9 verso Carzano con<br />
il battello e per le vie della frazione, con l’accompagnamento<br />
musicale del Corpo bandistico di Artogne-Gianico<br />
e arrivo alla parrocchiale. Martedì 13 c’è stata la<br />
processione a Corzano passando per Novale, e il giorno<br />
dopo verso il Porto di Siviano con il battello e la proces-<br />
24 /
sione con la statua per le vie del paese per arrivare alla<br />
chiesetta in Villa Ferrata.<br />
Ferragosto è stato il giorno della processione con la<br />
chiatta per il giro dell’isola, con la sfilata dei “Naecc” per<br />
il saluto e l’alzata di remi. Sabato 17 alle ore 20.30 a Masse<br />
la rappresentazione teatrale 27 febbraio 1924. “Decreto<br />
del Vaticano per l’incoronazione della Madonna della<br />
Ceriola” con la partecipazione della cantante lirica Nicoletta<br />
Turla e del musicista Luca Ziliani. Quindi le processioni<br />
a Senzano di domenica 18 e a Menzino mercoledì<br />
21, dove alle ore si è celebrata la messa per il sessantesimo<br />
di fondazione del Gruppo Alpini di Montisola.<br />
Giovedì 22 è stata la volta della processione a Siviano<br />
alto, venerdì 23 la sosta alla Santella di Soplà, sabato<br />
31 alle ore 18 il corteo si è diretto alla chiesa parrocchiale<br />
verso il santuario, dove è stata celebrata la messa solenne<br />
a conclusione del centenario con tutte le associazioni<br />
dell’isola. Le celebrazioni si sono concluse sabato 7 settembre<br />
con la messa delle 10 e collocazione della lapide<br />
commemorativa del centenario.<br />
25 /
MONDO PET<br />
A CURA DI | ILARIA CASTELLI<br />
ARRIVA UN GATTO<br />
QUELLO CHE C’È DA SAPERE PER ACCOGLIERLO AL MEGLIO<br />
L’arrivo di un gatto a casa è sempre un‘enorme gioia,<br />
ma anche un passaggio da preparare con cura per<br />
avviare la nuova situazione familiare all’insegna della<br />
serenità.<br />
Innanzitutto servirà il trasportino giusto per portare a<br />
casa il gatto con sicurezza, dopo un viaggio emozionante<br />
sarà lui a decidere quando uscire.<br />
Magari potrà impiegare più tempo, ma bisogna avere<br />
un po’ di pazienza.<br />
Sarebbe bene allestire uno spazio tranquillo e confortevole<br />
dove potrà stare e rifugiarsi.<br />
Potrebbe essere una stanza dove può esplorare in autonomia<br />
senza essere disturbato, dove verranno posizionate<br />
le ciotole per cibo e acqua.<br />
Qui si potrà aprire il trasportino, lasciando che sia il gatto<br />
a decidere quando uscire. Per il benessere del nuovo<br />
arrivato è poi importante disporre in modo adeguato e<br />
accessibile a tutte le risorse di cui ha bisogno: la cassettina<br />
dei bisogni, lontano da cibo e acqua e regolarmente<br />
pulita, acqua e cibo in ciotoline dai bordi bassi e lontano<br />
dalle zone di passaggio.<br />
Sono disponibili inoltre dei diffusori per ambiente contenenti<br />
un complesso di ferormoni felini che inviano al<br />
gatto un messaggio di benessere e serenità.<br />
I ferormoni infatti sono sistemi di comunicazione chimica<br />
olfattiva tra animali della stessa specie.<br />
Seguirà poi l’incontro con la<br />
famiglia, un primo approccio<br />
da orientare alla calma<br />
senza volerlo prendere in<br />
braccio subito, ma aspettando<br />
che si avvicini da solo<br />
nel rispetto dei suoi tempi.<br />
Saranno anche importanti<br />
il gioco, occorre infatti prevedere attività divertenti da<br />
fare anche insieme e il riposo, visto che i gatti amano<br />
dormire molto.<br />
26 /
Dott.ssa Ilaria Castelli<br />
Centro Veterinario Brescia 2<br />
m 0308084219<br />
K centroveterinariobrescia2.it<br />
27 /
REDAZIONALE<br />
A CURA DELLA | REDAZIONE<br />
ben inciso fra le Corne di Caspai ed il M.Palo. Adesso<br />
si segue l’indicazione del paletto segnaletico “Nasego”<br />
fino a raggiungere il “Roccolo Morandi” dove si abbanda<br />
il 3V per seguire il sentiero in alto a DX del prato con<br />
segnavia Bianco/verde che indica “Nasego” e si tralascia<br />
il sentiero per il M.Palo in quanto per E.E. Primo tratto<br />
nel bosco poi a mezza costa su pendio prativo fino ad<br />
arrivare ad un canalone dove il sentiero, dalla parte opposta,<br />
sale ripido nel bosco fino ad una selletta erbosa.<br />
Si abbandona la traccia principale che prosegue dritta<br />
aggirando la Val Cea per poi girare sulla DX seguendo,<br />
in direzione SUD, un tracciolino alquanto ripido da percorrere<br />
con calma ed in 15-20min si raggiunge il Monte<br />
Palo (1.460m - 2h 05min dislivello 580m). Dalla cima vi<br />
aspetta un ampio e suggestivo panorama con particolare<br />
attenzione al fronte O/N/E che spazia dal Gòlem<br />
al Monte Baldo, i sottostanti alpeggi, le propaggini del<br />
M.Ario, del Tegaldine oltre le Pertiche Alte e Basse.<br />
RIFUGIO<br />
NASEGO<br />
MONTE PALO<br />
Si parte alla volta di Lodrino ed appena passato il Comune,<br />
sulla SX, si segue l’indicazione “Pineta” per via<br />
Crocetta ed in seguito, girando a SX, si entra in via Pineta<br />
e la si segue fino alla scalinata del monumento agli<br />
Alpini poi si gira sulla DX e si parcheggia al primo slargo.<br />
Si percorre per un centinaio di metri la strada asfaltata<br />
fino ad un sentiero che si inoltra sulla DX nel bosco con<br />
segnavia Bianco/Azzurro del 3 V su due abeti.<br />
Breve tratto in direzione N/E fino ad uno sterrato dove<br />
si girerà a DX ed in pochi minuti, sulla SX, si staccherà<br />
un sentiero con paletto segnaletico. A questo punto si<br />
segue l’indicazione “facile” con direzione N/E, sentiero<br />
ben tracciato in buono stato di manutenzione che con<br />
bei tornanti gradualmente porterà all’ultimo tratto quasi<br />
pianeggiante con bella panoramica sulle varie frazioni<br />
di Lordino. Girando piano in direzione Nord si arriva al<br />
Passo della Cavada (50-55min - dislivello 260m), passo<br />
Si prosegue ora in direzione Est su sentiero in ripida discesa<br />
che si snoda sul crinale fino ad un paletto segnaletico<br />
nelle immediate vicinanze di una casettina e di un<br />
traliccio.<br />
Ancora dritti, per un breve tratto, si trova una cascina<br />
con una lapide commemorativa della fucilazione di un<br />
partigiano che era sopravvissuto all’eccidio di Piazza Rovetta.<br />
Si prosegue sempre diritti attraversando per tutta<br />
la lunghezza il pianoro delle Poffe del Nasego e, in fondo<br />
a DX risalendo per alcuni metri, si raggiunge il rifugio<br />
Nasego, 1.310m - sempre aperto e gestito la domenica,<br />
per un tempo totale di circa 2h e 35min.<br />
Interessante il panorama fronte Est/Sud con uno spicchio<br />
del lago di Garda, la Val Savallese e l’abitato di Casto<br />
con alcune sue frazioni. Dal rifugio si ritorna in direzione<br />
Ovest e poco dopo, oltrepassato il cancelletto, al primo<br />
bivio si procede diritti in direzione di un grosso traliccio<br />
che si sotto passerà. Questo tratto di sentiero risulta<br />
molto appagante per la bella vista panoramica sulla SX<br />
dei monti che racchiudono la Val Regazzina, la Val Carpel<br />
(si intravvedono alcuni tetti dell’abitato di Alone) e<br />
della Val di Lembro. Con diversi tornanti, che rendono<br />
meno ripida la discesa, si aggirano alcune vallette degradanti<br />
dal Monte Palo fino ad immettersi sul sentiero<br />
principale con segnavia B/V discendente da un ripido<br />
crinale. Il sentiero ora diventa alquanto accidentato con<br />
fondo ghiaioso fino a raggiungere il bosco dove si snoda<br />
più dolcemente fino a raggiungere uno sterrato. Ancora<br />
una decina di minuti e si arriva al parcheggio da dove si<br />
è partiti al mattino.<br />
28 /
Ragazzi Buongiornissimo…<br />
VIA XXV APRILE, 28 - 25121- BS<br />
Q FIFTY_BRESCIA<br />
E FIFTY - CUCINA E ALTRE COSE BUONE<br />
29 /
SPORT<br />
A CURA DI | STEFANO VILLANI<br />
GINNASTICA BRIXIA<br />
LA STORIA DELLE “FATE” DELLA GINNASTICA BRIXIA<br />
Potevo forse perdere l’occasione di segnalare l’operato<br />
di un Presidente che, grazie alle imprese del suo staff e<br />
delle sue atlete, ha raccolto successi alle recenti Olimpiadi<br />
di Parigi? Ho dunque chiesto a Folco Donati, che<br />
abita vicino a me, di raccontare la sua storia e quella delle<br />
ginnaste della Brixia, la società che presiede, fondata<br />
40 anni fa. Grazie, Folco. (p. o.)<br />
Questa è la storia di tre medaglie: una d’oro, una d’argento<br />
e una di bronzo, e delle cinque magnifiche ragazze<br />
che hanno realizzato il sogno della loro vita, e, di<br />
conseguenza, anche il mio. Alice d’Amato, Angela Andreoli,<br />
Giorgia Villa, Elisa Iorio e Manila Esposito sono<br />
le cinque “fate” che a Parigi hanno conquistato una<br />
medaglia olimpica, il massimo traguardo sportivo. Non<br />
è stato il caso a rendere possibile questo mezzo miracolo.<br />
Non mi riferisco solo alle medaglie individuali di Alice<br />
D’Amato e Manila Esposito, ma dell’intero team. Questo<br />
argento è il frutto di anni di sacrifici e della creazione di<br />
un sistema vincente. Ciò è merito della Brixia, nata nel<br />
1984 e che, solo 12 anni dopo, aveva già fornito alla nazionale<br />
la prima olimpionica: Francesca Morotti. Il club ha<br />
continuato a progredire fino al successo del 2006, quando<br />
Vanessa Ferrari ha vinto il titolo mondiale individuale.<br />
Da allora in poi, non si è mai fermato, conquistando<br />
scudetti su scudetti. Il PalAlgeco, la struttura dove ci<br />
alleniamo, si è trasformata in un’Accademia Internazionale,<br />
unica in Italia. Tale progetto della Federazione<br />
Ginnastica d’Italia ha portato al primo vero successo di<br />
squadra ai Mondiali di Stoccarda nel 2019, con un bronzo<br />
che ha aperto la strada a titoli europei a squadre, nel<br />
2022 e <strong>2024</strong>, e ai successi individuali di Vanessa Ferrari,<br />
Asia e Alice D’Amato.<br />
Alla Brixia si lavora a tempo pieno per raggiungere traguardi<br />
ambiziosi. Dopo la medaglia di bronzo sfiorata a<br />
Tokyo, infatti, la squadra ha completato l’opera a Parigi<br />
con Angela Andreoli, Elisa Iorio, Giorgia Villa, Alice d’Amato<br />
e Manila Esposito, quest’ultima non tesserata per<br />
il club ma solita allenarsi a Brescia da ben due anni. Il<br />
team di Enrico Casella, capo tecnico del settore azzurro,<br />
e di molti altri collaboratori che lavorano nell’ombra, ha<br />
regalato all’Italia questo sogno.<br />
30 /
Questa è la Brixia, queste sono le Fate e l’Accademia.<br />
E poi ci sono io che, con il passare degli anni, controllo<br />
sempre meno le emozioni e ogni impresa mi porta a<br />
versare lacrime di gioia. Lo sport è esaltazione del movimento,<br />
e le Olimpiadi ne sono l’apoteosi. Partecipare è<br />
un onore, vincere una medaglia, invece, è indescrivibile,<br />
specialmente se ti senti parte della premiazione. Quando<br />
arriva il punteggio urli, piangi, e perdi il controllo:<br />
sono fortunato a vivere emozioni così forti.<br />
e Alice D’Amato. Ed è così che siamo arrivati a Parigi,<br />
dove l’ItalBrixia ha scritto un’altra pagina della storia<br />
della ginnastica.<br />
Questa è la Brixia. Le lacrime le ho finite, ma la voglia di<br />
festeggiare rimane: abbiamo qualche idea per omaggiare<br />
queste splendide “leonesse” dello sport azzurro.”<br />
La mia storia con le Olimpiadi è iniziata nel 1988 a<br />
Seul, con Gabriele Sala, un ex compagno di squadra che<br />
ho allenato e che a Barcellona ha ottenuto il miglior piazzamento<br />
di sempre per un italiano nel settore maschile,<br />
aggiudicandosi un quinto posto. Dal 1996 la Brixia ha<br />
visto Francesca Moretti ad Atlanta, Monica Bergamelli<br />
e Irene Castelli a Sydney, e ancora la stessa Bergamelli<br />
ad Atene, quando Igor Cassina vinse l’oro e Yuri Chechi<br />
il bronzo. Nel 2008 a Pechino è entrata in scena Vanessa<br />
Ferrari, insieme a Monica Bergamelli. A Londra, Vanessa<br />
Ferrari ed Erika Fasana hanno rappresentato la Brixia, e,<br />
a Rio de Janeiro, si sono aggiunte Martina Rizzelli e Sofia<br />
Lodi. Nel 2021, a Tokyo, la Ferrari ha vinto l’argento, e con<br />
lei c’erano le prime “fate” brixiane: Martina Maggio, Asia<br />
31 /
SPORT<br />
A CURA DELLA | REDAZIONE<br />
Dimitri Bisoli premiato da Egidio Salvi, ex calciatore del Brescia<br />
Andrea Caracciolo premiato da Giovanni Savelli e Edoardo Brunetti del Lumezzane<br />
Calcio<br />
Alessandro Cantoni premia Angelina Andreoli, medaglia d’argento ginnastica artistica<br />
a squadre Olimpiadi <strong>2024</strong><br />
Maria Clerici (moglie del fondatore della voluntas) viene premiata da Agostino<br />
Esposito nuovo proprietario Voluntas Brescia<br />
Alessandro Cantoni con Zanolli, Angelina Andreoli<br />
Fabio Rolfi premia Federico Bicelli, medaglia d’oro e bronzo al nuoto Paralimpico<br />
RONDINELLA D’ORO <strong>2024</strong><br />
Nella serata di Martedì 10 Settembre, presso l’oratorio<br />
Santa Barnaba di Brescia si è tenuta la cerimonia di<br />
premiazione della Rondinella D’oro evento organizzato<br />
dall’associazione Giorgio Zanolli editore, in collaborazione<br />
con il Comune di Brescia e la regione Lombardia condotto<br />
da Luca Marinoni e Luisa Bondoni. La cerimonia è stato<br />
dedicato per il meritatissimo riconoscimento a personaggi<br />
di spicco del mondo dello sport bresciano presenti<br />
campioni olimpici e paralimpici a Parigi <strong>2024</strong>. Quest’anno<br />
il premio Rondinella D’oro è stato conferito a Dimitri Bisoli,<br />
capitano del Brescia Calcio. Presenti alla cerimonia:<br />
Alessandro Cantoni, Fabio Rolfi, Agostino Esposito della<br />
Voluntas, Andrea Caracciolo e altri personaggi di spicco.<br />
E Premio Rondinella d’Oro<br />
K rondinelladoro.com<br />
32 /
Catalogo GRUPPO SYNERGY <strong>2024</strong><br />
SYNERGY Srl<br />
VIA LESEGNO, 13 – 12060 NIELLA TANARO (CN)<br />
k info@grupposynergy.com - m 0174.241416<br />
Q grupposynergy E grupposynergy K grupposynergy.com C grupposynergy
REDAZIONALE<br />
A CURA DI | UFFICIO STAMPA ACTIVE SPORT<br />
TESTA - DUE MEDAGLIE DI TUTTI<br />
“ARGENTO E BRONZO CHE RIPAGANO IMPEGNO E SACRIFICI”<br />
L’APPLAUSO DI ACTIVE SPORT<br />
Brescia – A Mirko Testa non è mai piaciuto accontentarsi.<br />
Da quando nel 2018 è salito per la prima volta su una<br />
handbike, grazie al progetto di Sport Therapy da anni<br />
portato avanti da Active Sport in collaborazione con la<br />
Domus Salutis di Brescia, ha impiegato poco per iniziare<br />
a vincere.<br />
È diventato prima campione italiano, poi campione del<br />
mondo, quindi ha portato per la prima volta l’associazione<br />
bresciana alle Paralimpiadi e a Parigi <strong>2024</strong> è riuscito<br />
nell’impresa di mettersi al collo due medaglie.<br />
Prima il bronzo individuale conquistato nella prova su<br />
strada della categoria H3, la più competitiva di tutte: sul<br />
circuito di Clichy-sous-Bois, Testa ha chiuso alle spalle<br />
dei due francesi Mathieu Bosredon e Johan Quaile, aggiungendo<br />
un’altra soddisfazione enorme a una lista già<br />
lunghissima. E due giorni più tardi ha fatto ancora meglio<br />
insieme ai connazionali Mestroni e Mazzone, prendendosi<br />
l’argento nella staffetta.<br />
34 /<br />
“Partecipare a una Paralimpiade – dice il bergamasco<br />
classe 1997 – è già un’esperienza meravigliosa,<br />
vincere due medaglie la rende speciale. Arrivavo da<br />
campione del mondo, ma ottenere risultati non è mai<br />
semplice e pertanto sono felicissimo di quanto raccolto.<br />
Sono consapevole di aver dato tutto, quindi non ho rimpianti.<br />
Ricevere le medaglie è stata un’emozione che mi<br />
accompagnerà per sempre: mi ripaga di tutti i sacrifici<br />
fatti. La vita degli atleti è fatta di impegni e rinunce, e<br />
non solo di coloro che salgono sul podio. Ero determinato<br />
per ottenere un bel risultato ed eccolo qua. Mi sono<br />
impegnato tanto negli ultimi anni e ora posso dire che<br />
ne è valsa la pena, anche grazie al costante appoggio<br />
di Active Sport che mi ha sostenuto fin dal giorno zero,<br />
da quando sono salito per la prima volta su una handbike.<br />
All’inizio mi piaceva il senso di libertà, l’idea di poter<br />
uscire in bici con i miei amici. Non avrei mai pensato<br />
alle competizioni. Poi è cambiato tutto.<br />
”
Sei anni più tardi ha due medaglie Paralimpiche al collo.<br />
“Fin da quando abbiamo iniziato il rapporto con Mirko –<br />
dice Marco Colombo, presidente di Active Sport e presente<br />
ai Giochi a sostegno dell’atleta – abbiamo capito<br />
subito di avere fra noi un potenziale campione. Questo<br />
ci ha spinto verso una scelta diversa dal solito, cioè quella<br />
di studiare degli investimenti mirati per permettergli di<br />
praticare l’handbike a tempo pieno. Eravamo sicuri che<br />
la sua determinazione e il valore delle sue performance<br />
l’avrebbero portato lontano. Ma non eravamo tanto interessati<br />
ai risultati come tali, quanto al fatto che la sua<br />
evoluzione sportiva potesse spronare altre persone ad<br />
avvicinarsi allo sport paralimpico. Prima del suo recente<br />
ingresso nelle Fiamme Oro, che oltre a rappresentare<br />
un grande motivo d’orgoglio e un ulteriore step verso<br />
il professionismo, è sempre stata Active Sport a sostenerlo,<br />
motivo per il quale le due medaglie ci riempiono<br />
di gioia. Era una sfida anche per noi, e oggi abbiamo il<br />
miglior ambassador che potessimo chiedere”.<br />
Emozionato anche Sergio Balduchelli, capitano<br />
dell’Active Team La Leonessa. C’era quando Testa corse<br />
la sua prima gara, vincendo le paure dell’epoca, e c’era<br />
a Parigi, a sostenerlo e abbracciarlo dopo l’arrivo.<br />
“Mi ha fatto provare emozioni difficili da descrivere a<br />
parole – spiega –, che sarebbero rimaste le stesse anche<br />
se non avesse preso una medaglia. Nella volata finale<br />
della gara individuale ero senza fiato, come se fossi io<br />
a pedalare al posto suo. Sono emozioni che restano nel<br />
cuore, regalate da un ragazzo che ci dimostra quotidianamente<br />
come si possa essere grandissimi atleti anche<br />
su una sedia a rotelle. Anche per questo, siamo convinti<br />
che Parigi <strong>2024</strong> sia solo l’inizio di una carriera ricca di<br />
successi”.<br />
“Vedere uno dei nostri ragazzi sul podio alle Paralimpiadi<br />
– dice Daniela Pozzi, coordinatrice della gran parte delle<br />
iniziative targate Active – è qualcosa di indescrivibile.<br />
Queste medaglie sono un riconoscimento a un ragazzo<br />
che ha tutte le caratteristiche del campione: serietà,<br />
passione, determinazione, umiltà e sacrificio. Ma<br />
premiano anche l’impegno di tutte le persone, e sono<br />
tante, che hanno contribuito affinché il sogno si potesse<br />
realizzare. Un pezzettino delle medaglie è di tanti: chi<br />
l’ha messo per la prima volta su una handbike, chi gli<br />
ha trasmesso la passione, i compagni di squadra che<br />
l’hanno sempre motivato, gli sponsor di Active Sport<br />
e non solo. È una festa per Mirko, ma anche per tutti<br />
i nostri atleti che ogni giorno mettono passione e<br />
sacrificio nello sport”.
SPORT<br />
A CURA DI | VITO MASOTTI<br />
IL RUOLO DEL COACH<br />
La chiave della buona riuscita, per ottenere un risultato<br />
e data dalla forza interiore. Qualora venisse mancare,<br />
bisognerà affidarsi, a un buon motivatore, ovvero<br />
un coach. Il ruolo del coach non è per niente facile.<br />
Anche se ai giorni oggi magari non è facile trovare<br />
davvero un buon allenatore. Il coach in realtà ricopre<br />
più figure.<br />
Deve avere un’ottima ‘’Empatia’’ quindi una specie di<br />
‘’Strizza cervelli’’, deve riuscire subito a mettere a proprio<br />
agio la persona, per riuscire ad entrarne in confidenza.<br />
Tutto questo è molto importante, per riuscire a capire,<br />
le abitudini della persona, se si sente realizzato e se<br />
soddisfatto della propria vita, che lavoro fa, se ha famigli,<br />
tutte informazioni per svolgere al meglio il lavoro. Molto<br />
importante riuscire a capire l’obiettivo che la persona<br />
vuole raggiungere, per poterle fornire tutti i mezzi necessari<br />
per poterlo condurre alla buona riuscita. Una volta<br />
avute tutte le informazioni necessarie, inizia la sfida.<br />
Naturalmente bisogna anche avere una buona squadra<br />
di specialisti che<br />
collabora, perché<br />
ad ogni esigenza di<br />
vita c’è un metodo<br />
da adattare soprattutto<br />
a livello nutrizionale,<br />
che va al di<br />
fuori delle classiche<br />
diete. Anche perché<br />
la parola dieta<br />
è già scomoda al cervello, scaturisce un campanello di<br />
allarme. Ecco perché bisogna guidare la persona in uno<br />
stile di vita sano.<br />
Ora voglio fare anche un esempio:<br />
Se la persona è pigra, quindi trova scuse per non andare<br />
ad allenarsi, avendo un appuntamento con il coach<br />
è costretta a dover rispettare l’impegno, questo pian<br />
piano, crea una abitudine. Volendo ora parlare di allenamento,<br />
bisogna insegnare prima gli schemi motori,<br />
perché riuscire a muoversi sotto carico, non è così facile<br />
36 /
come sembra. Avere un allenatore, significa anche avere<br />
un confidente, un supporto telefonico, un punto di<br />
riferimento. Però proprio per questo il coach deve capire<br />
davvero la persona dove vuole arrivare, il suo reale obbiettivo,<br />
quanti è disposto a sacrificare, se è consapevole<br />
davvero dell’impegno e del tempo che ci vuole per realizzarlo,<br />
ma soprattutto il tempo che ci vuole per mantenere<br />
il risultato. Concludendo a parte il risultato estetico,<br />
affidarsi a un coach, fare attività fisica migliore anche la<br />
salute, questo comporta ad avere meno fatica quando si<br />
diventa più grandi.<br />
Q _vm_atlhete<br />
37 /<br />
m 3931408485
EVENTO<br />
A CURA DELLA | REDAZIONE<br />
CRESCITA E BENESSERE<br />
PER I PIÙ PICCOLI<br />
Il 14 settembre il Centro San Filippo a Brescia è stato<br />
teatro del quinto evento dei sei in programma per il<br />
<strong>2024</strong> “Lo sport in gioco” dell’associazione Insieme<br />
Verso la Meta. Tanti bambini con i loro genitori hanno<br />
sperimentato le attività proposte nello spazio gioco/<br />
sport educativo allestito e guidato dal team di educatori<br />
sportivi della associazione, coadiuvati da alcuni studenti<br />
di scienze motorie. Il progetto, alla sua seconda edizione,<br />
conferma un alto livello di apprezzamento da parte<br />
dei genitori, ma anche dei docenti delle scuole dell’infanzia<br />
e primarie che hanno partecipato all’iniziativa a<br />
loro dedicata. Ricordiamo che il progetto al quale dal<br />
2017 si dedica l’Associazione ha la particolare caratteristica<br />
di essere sistemico e di rete con una mission educativa.<br />
Opera a più livelli, dunque non solo momenti di<br />
condivisione, ma anche corsi per le scuole e sul territorio<br />
il tutto coinvolgendo una rete di realtà che hanno a cuore<br />
la crescita e il benessere dei più piccoli.<br />
Il 28 settembre lo spazio gioco verrà proposto al Parco<br />
Castelli Brescia. Hanno già preso il via i corsi nelle scuole<br />
e nell’extrascolastico ed è già pronta la programmazione<br />
della terza edizione di eventi e iniziative per il 2025,<br />
che verrà presentata a metà ottobre.<br />
Insomma, un interessante progetto quello ideato dalla<br />
Presidente dott. ssa Cristina Pezzi che ci riserverà interessanti<br />
novità.<br />
K insiemeversolameta.com<br />
Q insiemeversolameta<br />
E insieme verso la meta<br />
38 /
39 /
40 /
DJ's & Service<br />
LAUREE<br />
COMPLEANNI<br />
FESTE PRIVATE<br />
MATRIMONI<br />
ALLESTIMENTI PER EVENTI<br />
IN COLLABORAZIONE CON<br />
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MUSIC DEPARTMENT DI SIMONE MOR - VIA G.BRIGGA 43, GUSSAGO 25064, BS<br />
P.I 04438540983 - TEL: 3343636373<br />
41 /
EVENTO<br />
A CURA DI | RUGGERO TAVELLI<br />
FOTO ONDEI - 9 Via Brescia 116 25035 Ospitaletto K fotoondei.it<br />
FESTA DI SAN GIACOMO <strong>2024</strong><br />
OSPITALETTO<br />
Si è da poco conclusa la rassegna per la Festa di San<br />
Giacomo, patrono di Ospitaletto con una tre giorni di<br />
grande partecipazione.<br />
Giovedì 25 Settembre, la serata in Piazza Roma con il<br />
super evento “MOGOL RACCONTA MOGOL” con la presenza<br />
sul palco del maestro Mogol che tra una canzone<br />
e l’altra interpretate da una Liveband si è raccontato e<br />
regalato in modo molto sincero con aneddoti e incontri<br />
di una lunga vita musicale. La serata è stata presentata<br />
da Ruggero Tavelli.<br />
Venerdì 26 il Talent Show che ha visto protagonisti i giovani<br />
ospitalettesi, in Piazza Roma, con la special guest<br />
“Roberta Pompa” con la direzione artistica di Ruggero<br />
Tavelli.<br />
Sabato 27 “Siamo Tutti Fratelli” evento di comicità, cabaret<br />
ed imitazioni con Giorgio Zanetti e Daniele Fiamma<br />
ha concluso la programmazione degli eventi.<br />
L’Amministrazione comunale ringrazia la collaborazione<br />
di Ruggero Tavelli di Artone Eventi, Ing. Donato Fontana<br />
e la dott.ssa Patrizia Pagani, gli uffici comunali, tutte le<br />
associazioni di volontariato, le Forze dell’Ordine, i commercianti<br />
locali, gli sponsor e tutti colori i quali hanno<br />
reso possibile la realizzazione della Festa di San Giacomo<br />
<strong>2024</strong>.<br />
Il successo di queste iniziative - conclude il Sindaco - è<br />
merito della fattiva collaborazione e sinergia fra l’Amministrazione<br />
e le realtà del territorio dai commercianti<br />
sino alle associazioni di volontariato.<br />
42 /
CINEMA<br />
A CURA DI | MASSIMO LUCIDI<br />
Presidente fondazione E-Novation<br />
Da sinistra: Filippo Nani presidente nazionale Ferpi, Armando Lanza imprenditore, Mons. Dario Edoardo Viganò, Emelian Zakharov, Marianne<br />
Boesky Ugo Biacchi e Leonora Biavati di HVMC Italia e Massimo Lucidi con in mano una bottiglia di San Gregorio Prosecco Valdobbiadene vincitrice<br />
della medaglia d’oro sullo champagne in Francia e al suo fianco l’imprenditrice Cristina Gessi<br />
FESTIVAL DI VENEZIA<br />
LA CULTURA DELLA VITA SIA PROTAGONISTA AL CINEMA<br />
Con il Festival di Venezia riprendono le attività di<br />
Networking e Netreputation della Fondazione E-Novation<br />
che ripropone il format “Cinema e Web” per la ottava<br />
edizione, la prima da Chioggia, per riflettere della<br />
nostra società digitale e la settima arte che nel raccontarci<br />
potrebbe pure migliorarci.<br />
“Il format è anche un’operazione di marketing territoriale:<br />
Chioggia è nella Laguna di Venezia di fronte al<br />
Lido, è un borgo bellissimo che merita di essere conosciuto<br />
di più e di ospitare un confronto internazionale,<br />
attraendo Amici e turisti nell’altissima stagione del Festival”<br />
Spiega Massimo Lucidi presidente della Fondazione e<br />
poliedrico autore del format.<br />
Tanti i temi trattati e ospiti di valore che vi proponiamo<br />
nelle foto dei tanti diversi momenti della tre giorni. L’attrice<br />
Sarah Biacchi è stata la co-conduttrice delle tavole<br />
rotonde: con Monsignor Dario Enrico Viganò, responsabile<br />
Cultura del Giubileo 2025, Marianne Boesky<br />
gallerista d’arte newyorkese e il collega russo, basato<br />
a Pietrasanta, Emelian Zakharov hanno brindato insieme,<br />
all’evento e alla Pace. Inviti molto mirati ed evocativi<br />
di un dialogo di pace tenuto in piedi grazie al confronto<br />
sulla Bellezza, sulla sensibilità artistica, fortemente sostenuto<br />
dall’imprenditore e filantropo Armando Lanza<br />
che nella Fondazione E-novation riveste anche il delica-<br />
44 /
to ruolo di Presidente della Italian Excellence Delegation.<br />
La Fondazione E-novation realizza infatti a Washington<br />
DC da 11 anni il Premio Eccellenza Italiana e ha un rapporto<br />
forte e consolidato con esponenti della cultura e<br />
dell’economia oltre Oceano.<br />
Giovanni Sabetti, che oltre l’impegno d’impresa è nel<br />
board pure di una Fondazione americana, spiega: “quello<br />
che piace di questi format della Fondazione e che intendiamo<br />
sostenere, sono proprio quelli centrati al dialogo<br />
e alla condivisione delle opportunità, viatico per la<br />
costruzione di una società nuova all’insegna della pace<br />
e dello sviluppo economico e lo sviluppo integrale della<br />
persona umana che è lo scopo comune del nostro impegno<br />
sociale”.<br />
Gli fa eco Ugo Biacchi collezionista e mercante d’arte<br />
direttore generale di Towards the Sun e rappresentante<br />
di Hotel des Ventes di Monte Carlo: “l’impegno<br />
per il quale siamo qui è ribadire la cultura della Bellezza<br />
che è armonia nel mondo, dialogo tra le culture, rispetto<br />
della persona umana e Speranza per i giovani. Tutti siamo<br />
chiamati a fare la nostra parte”.<br />
Momenti di condivisione sulla barca “kamala”: si riconoscono l’attrice<br />
Valeria Vaiano, l’imprenditrice Sandra Garcia con l’armatore<br />
Giancarlo Moro e l’architetto Egidio Raimondi.<br />
Giovanni Casale e Andrea Miccio<br />
Giovanni Sabetti con Lucidi all’arrivo all’hotel Excelsior del Lido<br />
Da sinistra Sarah Biacchi con il Sindaco di Chioggia Mauro Armelao,<br />
al centro Massimo Lucidi<br />
Massimo Lucidi con Davide Spitale e l’imprenditrice e filantropa<br />
Cristina Gessi a Le Valli di Pellestrina<br />
Chiwetel Eijofor attore e premio Oscar con 12 anni schiavo<br />
45 /
UNA VITA DEDICATA<br />
AL GIORNALISMO<br />
Roberto Barucco<br />
Ci ha lasciato all’età di 60 anni, dopo aver<br />
combattuto a lungo contro una malattia, il caro collega<br />
Roberto Barucco. Editore, giornalista e scrittore,<br />
Roberto ha dato un contributo fondamentale al mondo<br />
dell’informazione e della cultura. Lo ricordiamo con<br />
grande affetto per la sua passione e il suo impegno,<br />
che lo hanno reso un prezioso collaboratore anche del<br />
nostro mensile. La redazione di Brescia Up si stringe con<br />
commozione e partecipazione al dolore della moglie<br />
Alessandra e del figlio Lorenzo Elia, a cui va il nostro<br />
più sincero abbraccio in questo momento difficile.<br />
46 /
47 /
PREVIEW<br />
EVENTI CORRELATI<br />
48 /
49 /<br />
E remember.vintage<br />
Q remember_vintage_eventi<br />
K villafenaroli.it
ARTE<br />
A CURA DI | VITTORIO BERTONI<br />
IL RINASCIMENTO A BRESCIA<br />
MORETTO, ROMANINO, SAVOLDO 1512-1552<br />
Dal 18 ottobre <strong>2024</strong> a 16 febbraio 2025<br />
Museo di Santa Giulia<br />
La mostra, a cura di Roberta D’Adda, Filippo Piazza ed<br />
Enrico Valseriati, è l’evento espositivo protagonista del<br />
programma culturale di Fondazione Brescia Musei per<br />
l’autunno <strong>2024</strong>.<br />
Nelle sale, i dipinti dei grandi maestri della pittura bresciana<br />
– giunti a Brescia da sei musei americani e da<br />
importanti collezioni italiane ed europee, dialogano con<br />
oggetti rari e preziosi quali antichi strumenti musicali,<br />
armature, arazzi e piatti in maiolica, restituendo un’immagine<br />
suggestiva dei pensieri, dei sentimenti, degli<br />
oggetti e dei personaggi che animavano la vita della<br />
città.<br />
Se da un lato le attività di Alessandro Bonvicino il<br />
Moretto, Girolamo Romanino e Giovanni Gerolamo<br />
Savoldo sono state ampiamente esplorata in oltre un<br />
secolo di studi, dall’altro è mancato sino a oggi un racconto<br />
complessivo del ‘500 bresciano nella sua ricchezza,<br />
complessità e, per certi versi, contraddittorietà.<br />
Il punto di vista sarà dunque incentrato attorno a personaggi<br />
emblematici, come Fortunato Martinengo, il nobile<br />
bresciano ritratto da Moretto nel dipinto conservato<br />
alla National Gallery di Londra, o come gli sposi Gerolamo<br />
Martinengo e Eleonora Gonzaga per i quali furono<br />
organizzati festeggiamenti sontuosi, o ancora protagoniste<br />
di una “rivoluzione” al femminile come Angela<br />
Merici. La poesia, la natura, la musica, l’amore, la fede, il<br />
desiderio, la ricerca sono al centro di questo inedito racconto<br />
per opere, che prende avvio dall’evocazione del<br />
Sacco del 1512, che portò Brescia all’attenzione dell’intera<br />
Europa.<br />
Informazioni e prenotazioni:<br />
CUP – Centro Unico Prenotazioni: risponde dal lunedì al<br />
sabato dalle 10 alle 18. Festivi esclusi.<br />
m 0308174200 - k cup@bresciamusei.com<br />
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Via spalto S.Marco 22,Brescia<br />
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51 /
SOSTENIBILITÀ<br />
A CURA DI | MASSIMO LUCIDI<br />
Presidente fondazione E-Novation<br />
GLI INSOSTENIBILI<br />
AUTENTICITÀ, SOBRIETÀ E PARTECIPAZIONE NELLA<br />
COSTRUZIONE DELLA REPUTAZIONE<br />
Ve lo diciamo da tempo il rapporto tra comunicazione<br />
sostenibile e reputazione è strettissimo.<br />
Comunicare deve significare non osannare ed esaltare<br />
(tanto più se stessi) ma costruire interesse e voglia di approfondire,<br />
di conoscersi, perché ci si riconosce, attorno<br />
a un marchio, un territorio, un’azienda, una persona.<br />
E dunque la comunicazione è sostenibile quando arriva<br />
gradevole, porta una verità intrinseca e offre un punto di<br />
osservazione originale con capacità se non necessario,<br />
con sufficiente sobrietà.<br />
del soggetto al quale il comunicato è destinato, non si<br />
deve pretendere la partecipazione o ricercare attraverso<br />
colpi di scena, volgarità e cadute di stile...<br />
Avete capito vero chi sono gli insostenibili nella Comunicazione?<br />
Belli e Brutti.<br />
Ricchi o poveri.<br />
Ministri e cattivi maestri.<br />
Il problema riguarda tutti.<br />
In altri termini se comunicare richiede la partecipazione<br />
52 /
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www.bresciaclassiccars.com<br />
53 /
54 /
55 /
SALUTE<br />
A CURA DI | MARIA VERDERIO<br />
Il bisogno di affidarsi a un medico chirurgo per aumentare<br />
il seno non è quasi mai legato a un desiderio soltanto<br />
estetico, ma molto più frequentemente si tratta di<br />
un bisogno psicologico causato da una condizione fisica<br />
che provoca una scarsa autostima, una profonda insicurezza<br />
personale e un bisogno di sentirsi più belle, soprattutto<br />
quando si parla del seno, simbolo di femminilità.<br />
MASTOPLASTICA ADDITIVA: UNA DECISIONE QUASI<br />
SEMPRE SOFFERTA<br />
MASTOPLASTICA<br />
ADDITIVA<br />
SENO NUOVO, VITA NUOVA<br />
Capita spesso che, parlando di chirurgia estetica e interventi<br />
chirurgici finalizzati al miglioramento dell’aspetto<br />
esteriore, si pensi a persone insicure, che non amano il<br />
proprio corpo e la propria fisicità e che desiderano aderire<br />
a un modello estetico imposto dalla moda. Ma è veramente<br />
così? Forse no. I motivi che portano le persone<br />
ad avvicinarsi alla chirurgia sono sempre molto profondi.<br />
Ne abbiamo parlato col Dr. Fabio Toffanetti.<br />
La chirurgia estetica, nell’immaginario collettivo, viene<br />
spesso associata a persone superficiali che tendono a<br />
seguire le mode del momento. Invece, andando un po’<br />
più a fondo senza fermarsi all’apparenza, si scopre che<br />
le persone che si rivolgono a chirurghi estetici sono soggetti<br />
che da anni stanno pensando a un intervento per<br />
risolvere un problema che causa loro molti problemi, sia<br />
psicologici sia fisici.<br />
MASTOPLASTICA ADDITIVA: UN SENO PERFETTO<br />
Il Dr. Fabio Toffanetti, con la sua preparazione e la sua<br />
delicatissima sensibilità umana, ha spiegato: “Allontanandoci<br />
dai luoghi comuni che vogliono inquadrare il<br />
problema di un seno piccolo soltanto all’aspetto estetico,<br />
posso affermare che le pazienti che si affidano al mio<br />
intervento professionale sono tutte persone che hanno<br />
sofferto per anni a causa di un seno troppo piccolo<br />
che ha causato profonde ferite psicologiche. Ridurre il<br />
problema di un seno piccolo unicamente a un modello<br />
estetico significa non essere capaci di comprendere uno<br />
stato d’animo e una sofferenza che le nostre pazienti<br />
hanno vissuto per anni”. Non è quindi difficile comprendere<br />
che un seno nuovo può donare moltissimi benefici<br />
alle donne che decidono di sottoporsi all’intervento di<br />
mastoplastica additiva.<br />
SCELTE A CUOR LEGGERO? TUTT’ALTRO<br />
Ogni paziente che decide di sottoporsi a un intervento<br />
estetico modificando una parte del corpo non prende<br />
mai questa decisione a cuor leggero. Anzi! Solitamente,<br />
come afferma anche il Dr. Fabio Toffanetti, questa scelta<br />
arriva dopo anni di sofferenze dovute a una mancata<br />
accettazione di sé. “Ogni intervento implica innanzitutto<br />
una presa di posizione che può portare finalmente a<br />
sentirsi più in armonia con se stessi acquisendo maggior<br />
fiducia e sicurezza che porterà a migliorare anche i<br />
rapporti interpersonali.<br />
MASTOPLASTICA ADDITIVA: UN SENO NUOVO PER<br />
UNA VITA NUOVA<br />
“Una delle cose che prediligo del mio lavoro sonno i racconti<br />
del post operatorio dei miei pazienti”, ci spiega il<br />
Dr. Toffanetti. “Sentire una donna o un uomo che mi dicono<br />
che la loro vita è cambiata in meglio, che il conflitto<br />
psicologico che li affliggeva è stato sconfitto, che dopo<br />
l’intervento vivono una vita migliore è il più bel complimento<br />
che possa ricevere”. Un seno più armonioso non<br />
è soltanto un seno più grande, ma una forma nuova che<br />
regala maggior equilibrio, maggior femminilità e maggior<br />
sicurezza anche nelle relazioni interpersonali.<br />
Puoi contattare il Dr. Fabio Toffanetti tramite le sue pagine<br />
social o al sito www.fabiotoffanetti.it<br />
56 /
57 /
REDAZIONALE<br />
A CURA DI | RENATA SORTINO<br />
JERRY CALÀ<br />
IL POLITICALLY CORRECT LO COMBATTO A SUON DI SENSE OF<br />
HUMOR (ME L’HA DETTO IL PAPA)<br />
Per i Millennials e la Generazione X - coloro che sono nati<br />
e cresciuti tra gli anni 80 e 90 - Jerry Calà non è solo<br />
l’attore, protagonista delle più famose commedie italiane<br />
di quegli anni, ma è stato il primo - inconsapevole<br />
- guru che ha svolto attività di mentoring ai più giovani,<br />
a suon di irresistibili battute comiche, che con il tempo<br />
sono diventate memorabili.<br />
Il gergo dell’artista infatti è entrato nel linguaggio comune<br />
dei ragazzi, tra tutte citiamo “non sono bello, ma<br />
piaccio” del film cult “Vacanze di Natale 1983” di Carlo<br />
Vanzina e tantissime altre.<br />
Jerry Calà è stato il manifesto di una certa Italia, spontanea,<br />
goliardica, semplice ma spavalda, che ormai non ci<br />
rappresenta, più ed è per questo che ogni volta che vediamo<br />
un suo film abbiamo una sorta di nostalgia, per i<br />
bei tempi che furono.<br />
“Ho trovato ispirazione dai jingle pubblicitari della tv, e<br />
mi è venuto spontaneo giocare con le parole, dando<br />
vita a degli sketch che con il tempo sono diventati tormetoni”<br />
ci racconta Calà, che recentemente l’ha visto impegnato<br />
nella tournée estiva del suo concertshow ”Una<br />
vita da libidine”, uno spettacolo in cui l’artista ha interagito<br />
a tutto campo con il pubblico, intrattenendolo<br />
con il suo irresistibile carisma di gran mattatore. Si è<br />
esibito interpretando le canzoni italiane più famose di<br />
sempre, ma ha anche regalato momenti di cabaret in<br />
cui il pubblico diventava protagonista, perché Jerry ha<br />
sempre trovato irresistibile interagire con le persone che<br />
accorrono a vederlo, e che ad ogni data gli fanno registrare<br />
sold out.<br />
L’attore, che ha da poco compiuto 73 anni, è in un momento<br />
di grazia, e ci racconta che lo scorso 14 giugno è<br />
stato ricevuto dal Santo Padre.<br />
“Pensavo che questo invito fosse uno scherzo”, racconta<br />
raggiante, infatti Papa Francesco ha incontrato 115 comici<br />
e umoristi provenienti da tutto il mondo per celebra-<br />
58 /
e il valore della comicità nella società contemporanea.<br />
“Mi ha colpito l’apertura del Papa nei confronti dei comici<br />
che nel corso della storia, sono stati spesso bistrattati.<br />
E’ una grande rivalutazione, è un gesto senza precedenti.<br />
Il Santo Padre ci ha incoraggiato ad esprimerci<br />
con il linguaggio della comicità e dell’ironia, per questo<br />
ho riflettuto sul politically correct - ormai esageratamente<br />
presente – ecco, io ho deciso che per combatterlo,<br />
mi servirò del sense of humor, e se qualcuno non<br />
fosse d’accordo dirò: Me l’ha detto il Papa!”.<br />
Lo showman ci parla del suo rapporto con la fede: “Da<br />
piccolo facevo il chierichetto, conoscevo tutte le parti in<br />
latino della messa e devo dire che nella mia vita ci sono<br />
stati due momenti dove la fede è stata fondamentale”<br />
si riferisce al gravissimo incidente che l’ha coinvolto<br />
nel 1994 e all’infarto che ha avuto nel marzo del 2023.<br />
“Ma anche quando è nato mio figlio - ndr Johnny nato<br />
nel 2003 dal secondo matrimonio con l’imprenditrice<br />
Bettina Cationi- continua Calà “è stato un momento<br />
incredibilmente forte, sono molto grato di essere diventato<br />
padre. Johnny è un portento, conosce tutto del cinema,<br />
ha una passione davvero pazzesca, sta studiando<br />
per diventare regista e non vedo l’ora di interpretare il<br />
suo primo film”.<br />
Ammette di essere particolarmente legato al sesso femminile,<br />
con il quale riconosce di avere un’affinità elettiva<br />
particolare, per sensibilità e attitudine,<br />
al netto dell’attrazione fisica.<br />
“Se devo dire grazie a qualcuno, quella è la mia mamma<br />
che ha creduto in me prima di tutti quanti. Mi copriva<br />
le spalle con mio padre, che invece non vedeva<br />
di buon occhio le serate al cabaret che stavo iniziando<br />
a fare. Mia sorella invece è stata fondamentale per<br />
la mia vita, è venuta a mancare lo scorso anno ed ho<br />
sofferto molto”.<br />
Mentre parla di loro Calà ci rivela un tratto inedito,<br />
molto sensibile, una sfumatura che sembra avere le<br />
stesse tonalità intense che abbiamo avuto modo di<br />
apprezzare in qualche suo film drammatico.<br />
“Tra tutti i film che ho girato, la pellicola al quale sono<br />
più affezionato è “Un ragazzo e una ragazza” di Marco<br />
Risi del 1984, è stato il primo ruolo serio che ho interpretato<br />
e lo ricordo con particolare tenerezza”.<br />
Calà nell’immaginario collettivo è un attore comico,<br />
ma in realtà la critica l’ha molto apprezzato quando si<br />
è cimentato in pellicole drammatiche come in “Diario<br />
di un vizio” di Marco Ferreri del 1983, dove ha vinto<br />
il premio come Miglior Attore al Festival internazionale<br />
del Cinema di Berlino.<br />
“E’ stato un momento glorioso della mia carriera, ma<br />
io sono e sarò sempre quel bambino che alle elementari<br />
faceva ridere i compagni di classe per amore<br />
di farli divertire, e che pur di farlo era disposto a tutto,<br />
anche a prendere un brutto voto. Tutto sommato<br />
non sono molto cambiato: ho e avrò sempre quell’istinto<br />
lì, far ridere!”<br />
Tra tutte, due sono tatuate nel suo cuore: la mamma e<br />
l’adorata sorella, entrambe scomparse.<br />
59 /
MODA<br />
A CURA DI | MARTA PEDROTTI<br />
<strong>SETTEMBRE</strong> MEANS<br />
CERIMONIE<br />
Si apre la stagione delle cerimonie autunnali, ma l’estate<br />
non ci ha ancora lasciate quindi, osate con i vostri<br />
abiti lunghi!<br />
Sì ai colori accessi e ai tessuti luminosi.<br />
Creando il mix perfetto tra tessuti e colori, non passerete<br />
inosservate e sarete originali.<br />
Da Ego Shop troverete il necessario: long dress a sirena,<br />
in pizzo, plissé, e in paillettes.<br />
In negozio troverete un interno piano dedicato agli abiti<br />
da cerimonia: una vasta scelta di colori, modelli e taglie<br />
per soddisfare ogni vostra esigenza.<br />
Ma non dimenticatevi dei dettagli!<br />
Da EgoShop avete la possibilità di creare interamente<br />
il vostro outfit: non mancano, infatti, borse, scarpe,<br />
orecchini, stole da abbinare al vostro abito.<br />
Lasciati ispirare dai look indossati da Giulia Gatta e Alessia<br />
Gozio, e sentiti anche tu una principessa.<br />
Egoshop si trova a Brescia, in Via X Giornate 40, in Corso<br />
Zanardelli.<br />
Puoi scoprire la collezione sulla pagina Instagram #egoshopbs<br />
e ricevere comodamente il pacco a casa tua.<br />
K egoshop-online.com<br />
Q egoshopbs<br />
E ego shop<br />
60 /
ECONOMIA<br />
A CURA DI | DOTT. ROBERTO CAPPIELLO<br />
Consulente finanziario indipendente delegato Aduc Brescia<br />
ANALISI PREVIDENZIALE<br />
IL CASO DI UN DIRIGENTE CONTRIBUTIVO PURO<br />
PERCHÉ È FONDAMENTALE FARE UN’ANALISI PREVI-<br />
DENZIALE<br />
L’analisi previdenziale è uno strumento cruciale per<br />
chiunque voglia prendere decisioni consapevoli riguardo<br />
il proprio futuro pensionistico. Attraverso l’analisi<br />
previdenziale si possono stimare con precisione la data<br />
di pensionamento, l’importo della stessa e l’entità del<br />
gap rispetto all’ultimo reddito percepito. Conoscere<br />
questi dati è fondamentale per pianificare adeguatamente<br />
e assicurarsi una pensione dignitosa. Grazie a<br />
un’analisi previdenziale professionale, è possibile simulare<br />
vari scenari e identificare le migliori soluzioni per<br />
ottimizzare le proprie scelte in materia di previdenza.<br />
Ad esempio, molte persone decidono di aderire a un<br />
fondo pensione e versare un certo importo senza alcuna<br />
pianificazione, scoprendo solo alla fine della carriera<br />
lavorativa se il risparmio accumulato è stato sufficiente<br />
o meno. Questo approccio improvvisato può portare a<br />
risultati deludenti e a un’integrazione pensionistica inadeguata.<br />
Nei casi di storie contributive abbastanza semplici<br />
e lineari è possibile utilizzare il simulatore messo a<br />
disposizione dall’INPS che si può utilizzare accedendo<br />
con le proprie credenziali o con lo spid. Quando invece<br />
la storia contributiva è più complessa o si vogliono simulare<br />
diversi scenari il calcolatore dell’INPS non è più<br />
sufficiente.<br />
EVITARE ERRORI COMUNI NELLA PREVIDENZA<br />
Un altro errore comune è continuare a versare in polizze<br />
miste per fini integrativi o, peggio, in fondi previdenziali<br />
diversi da quelli negoziali, perdendo così il contributo<br />
datoriale previsto dagli accordi negoziali. La superficialità<br />
su un tema così importante può avere conseguenze<br />
significative sulla qualità della vita post-lavorativa. Anche<br />
il tema costi va opportunamente affrontato pagare<br />
una commissione di gestione e oneri vari nell’ordine di<br />
qualche decimo di punto percentuale è un conto, tutt’altra<br />
storia è invece sostenere costi nell’ordine di qualche<br />
punto percentuale. Esistono PIP e FiP i cui caricamenti<br />
rischiano di incidere pesantemente sul montante finale.<br />
Basti pensare che ad esempio, un ISC del 2% invece che<br />
62 /
dell’1% può ridurre il capitale accumulato dopo 35 anni<br />
di partecipazione al piano pensionistico di circa il 18 per<br />
cento (ad esempio da 100.000 a 82.000 euro). Questa<br />
informazione è disponibile nel documento contente le<br />
informazioni chiave per gli investitori ed anche sul sito<br />
della Covip dove potete trovare anche l’utilissimo comparatore<br />
dei costi delle forme pensionistiche complementari.<br />
UN ESEMPIO CONCRETO DI ANALISI PREVIDENZIALE.<br />
Per comprendere meglio l’importanza dell’analisi previdenziale,<br />
consideriamo un caso concreto di un dirigente<br />
che ha iniziato a versare i contributi dal 1 novembre 1996.<br />
Il suo attuale reddito lordo ammonta a 75.000 euro ed<br />
ha chiesto di valutare il riscatto di alcuni buchi contributivi<br />
attraverso il meccanismo della cosiddetta “Pace<br />
contributiva” reintrodotta dall’ultima finanziaria. L’analisi<br />
ha consentito di evidenziare subito anche l’impatto<br />
di un’altra novità introdotta con l’ultima finanziaria sul<br />
caso specifico, il tetto alla pensione. La nuova norma<br />
prevede che se si accede alla pensione anticipatamente<br />
l’importo non possa superare 5 volte il trattamento minimo<br />
per le mensilità di anticipo fino all’età di vecchiaia.<br />
Il limite per il <strong>2024</strong> è pari a 38.900 euro. Nel caso del<br />
nostro dirigente significa che se accede alla pensione a<br />
ottobre 2034, all’età di 64 anni e 11 mesi, con il requisito<br />
degli attuali 64 anni di età e un minimo di 20 anni di<br />
contribuzione da adeguarsi alla speranza di vita, il suo<br />
assegno non sarà pari a 48.600 euro annui, bensi si<br />
fermerà a 38.900 euro e resterà tale fino alla maturazione<br />
dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Una differenza<br />
davvero importante.<br />
56.854 euro con un aumento di 8.166 euro lorde annue.<br />
Considerando che l’onere netto di riscatto agevolato<br />
ammonta a circa 21.392 euro, si ammortizza in circa 2,6<br />
anni.<br />
E’ utile ricordare che non è sempre necessario riscattare<br />
tutti gli anni di laurea, in alcuni casi possono bastare<br />
poche settimane o qualche anno ed in altri può essere<br />
utile valutare anche il riscatto ordinario. Sono tutte situazioni<br />
che vanno valutate caso per caso proprio perché<br />
possono avere un impatto davvero consistente sulla<br />
data e sull’importo della propria pensione.<br />
Conclusioni<br />
In sintesi, l’analisi previdenziale è un passaggio fondamentale<br />
per chiunque voglia affrontare il futuro con<br />
serenità. Permette di evitare errori comuni, pianificare<br />
adeguatamente e ottimizzare le scelte previdenziali. Sia<br />
per i giovani lavoratori che per chi ha una lunga carriera<br />
alle spalle, una corretta pianificazione può fare la differenza<br />
tra una pensione adeguata e una pensione insufficiente.<br />
In questo caso il riscatto agevolato degli anni di laurea<br />
ante 1996 consente di superare il tetto massimo alla<br />
pensione spostando in avanti di 20 mesi la data di pensionamento<br />
e portandola al 1/06/2036. Il nostro dirigente<br />
infatti, con il riscatto degli anni di laurea passa al sistema<br />
misto e matura la pensione anticipata a giugno 2036<br />
all’età di 66 anni e 7 mesi con il requisito degli attuali 42<br />
anni e 10 mesi da adeguarsi alla speranza di vita. L’onere<br />
attuale per il riscatto agevolato è pari a 30.560 euro,<br />
sempre interamente deducibile e rateizzabile senza<br />
interessi fino a 120 rate (10 anni). Con questa soluzione,<br />
si paga un onere maggiore rispetto ai 16.638 euro della<br />
“pace contributiva” per il riscatto dei buchi contributivi,<br />
ma si elimina il problema del tetto massimo alla pensione<br />
e si aumenta la pensione lorda a regime (pensione<br />
anticipata contributiva dai 67 anni e 9 mesi) da 48.688 a
MOVIDA<br />
A CURA DI | LORENZO TIEZZI<br />
GARDACQUA<br />
L’ESTATE FINISCE…<br />
TRA PARTY, RELAX E BUON CIBO<br />
L’estate finisce ma può finire in dolcezza e in bellezza<br />
se si sceglie di passarlo nei luoghi giusti, con la compagnia<br />
giusta, rilassandosi. Chi l’ha detto che vacanze,<br />
divertimento e ballo dobbiamo viverli solo entro Ferragosto?<br />
Ci sono momenti da vivere in puro relax, in zona<br />
Brescia, Bergamo, laghi... e non solo.<br />
Partiamo dalle dolci colline di Bergamo, per la precisione<br />
di Scanzorosciate, zona in cui i vini sono decisamente<br />
buoni e l’ambiente rilassa. Ogni mercoledì va qui in<br />
scena Sunset on Hills, l’evento perfetto per spezzare in<br />
due lo stress del rientro. L’organizzazione è a cura di Damiano<br />
Vassalli e della sua DV Connection, per cui c’è da<br />
fidarsi. Non è tutto: il 14 settembre nella stessa location<br />
prende vita “Nel borgo delle meraviglie”: street food, delicious<br />
cousine e good music per le vigne. Un evento tutto<br />
da vivere in un luogo magico.<br />
Una gran bella idea, per un weekend o per l’ultimo assaggio<br />
d’estate è rilassarsi in Versilia, in Maremma oppure<br />
in Sicilia. Allo stile, alla musica ed al mangiar bene ci<br />
pensa Manuel Dallori con i suoi due brand, CAVA e The<br />
Beach Luxury Club. Il primo è una rielaborazione della<br />
classica trattoria italiana ad alto tasso di qualità, il secondo<br />
una sicurezza per piatti fusion d’ispirazione spesso<br />
italiana, dj set, show... e non solo.<br />
In Versilia tutto questo prende vita al Greg on the Beach,<br />
nell’esclusiva Forte dei Marmi. In Maremma eccoci a<br />
Marina di Scarlino con entrambe le proposte, così come<br />
accade in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo). “Il The Beach<br />
è un luxury club dedicato al lusso accessibile, ovvero a<br />
chi vuol prendere solo uno spritz con stile oppure a chi<br />
cerca il massimo. Dal mattino alla notte”, spiega Dallori.<br />
“CAVA è invece prima di tutto una trattoria, ma in costante<br />
evoluzione. Il menu cambia a seconda dei luoghi<br />
in cui prende vita per preservare la freschezza degli ingredienti”.<br />
64 /
MOLO<br />
MOLO<br />
CAVA<br />
MOLO<br />
E che cosa si può fare, ora che è ancora caldo, a Brescia<br />
e sul Garda? In città la discoteca estiva per eccellenza<br />
è ancora il MOLO. Tra i tanti appuntamenti di ogni<br />
weekend, forse quello più giusto per un rientro dolce<br />
è Frio!, il party più hot (gli opposti, si sa, si attraggono)<br />
dell’intera stagione. Nella discoteca gestita da chi ha<br />
portato al successo anche River a Soncino (CR) e prima<br />
di tutto Circus beatclub da oltre vent’anni, Frio! prende<br />
vita ogni giovedì. Stile, bella musica, sorrisi. E il gioco del<br />
giovedì sera è fatto, dalle 22 e 30 alle 2 e 30, così non si<br />
fa troppo tardi e il venerdì si può continuare a studiare &<br />
lavorare... oppure, almeno a fine agosto, a rilassarsi.<br />
CAVA<br />
E chi ha bisogno di vero relax, massaggi, saune, bagni<br />
turchi e altro ma non può farlo perché ha figli piccoli?<br />
GARDACQUA, grande parco estivo e centro benessere<br />
di ben di 11mila mq di Gardacqua ha la soluzione. Fino<br />
al 6 settembre propone anche i suoi Adventure Camp,<br />
per bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni. L’ iniziativa ha una<br />
formula aperta, si può vivere anche una sola giornata. I<br />
genitori si rilassano, i bimbi si divertono.<br />
Anche l’estate, come dicevamo, può finire nel migliore<br />
dei modi !<br />
SUNSET ON HILLS<br />
65 /
MODELLA<br />
DEL MESE<br />
Emanuela Fontana<br />
66 /
MODELLA<br />
EMANUELA FONTANA<br />
Q @_emanuelafontataa_<br />
LOCATION<br />
RISTORANTE CELLA 404<br />
Q @cella_404<br />
PH<br />
REDAZIONE BRESCIAUP<br />
AGENZIA PUBBLICITARIA<br />
ESSEZETA ADV<br />
INFO@ESSEZETAADV.IT<br />
67 /
PSICOLOGIA<br />
A CURA DI | ELISA SIMEONI<br />
Psicoterapeuta<br />
GELOSIA NELLA COPPIA<br />
LE RADICI DELLA GELOSIA NELLA COPPIA<br />
E POSSIBILI STRATEGIE PER LA SUA GESTIONE<br />
DEFINIZIONE E FUNZIONE EVOLUTIVA<br />
La gelosia, all’interno di una relazione di coppia, è un’emozione<br />
complessa e spesso difficile da gestire. Solitamente<br />
è causata dell’interferenza di una terza persona,<br />
anche se in altri casi la ritroviamo in assenza di minacce<br />
reali. Si manifesta con una miscela di sentimenti che<br />
vanno dall’ansia e insicurezza fino alla rabbia e frustrazione,<br />
ma può includere anche amore, odio e vergogna.<br />
Dal punto di vista evolutivo, questo sentimento ha svolto<br />
un ruolo importante nel mantenere unite le coppie<br />
per il bene della prole. Per gli uomini, sembrerebbe<br />
mirata a preservare la fedeltà sessuale della compagna,<br />
riducendo il rischio di investire risorse in prole non<br />
biologicamente propria. Per le donne, invece, temendo<br />
maggiormente un’infedeltà di natura emotiva, avrebbe<br />
la funzione di mantenere la stabilità della relazione e di<br />
conseguenza della prole.<br />
LE RADICI DELLA GELOSIA<br />
La gelosia può essere scatenata da fattori interni, come<br />
insicurezze personali e bassa autostima, oppure da fattori<br />
esterni, come il comportamento del partner o l’attenzione<br />
percepita verso un’altra persona. Questi fattori<br />
possono far emergere la gelosia in modo più o meno<br />
intenso, a seconda della percezione della minaccia alla<br />
propria relazione.<br />
La gelosia può essere ricondotta quindi:<br />
• Alla paura di essere abbandonati, radicata in esperienze<br />
passate di abbandono, separazione, trascuratezza,<br />
tradimento o rifiuto da parte dei propri genitori<br />
o dei precedenti ex partner. Chi ha subito un<br />
tradimento può sviluppare una maggiore tendenza<br />
a essere geloso, temendo che la stessa situazione si<br />
possa ripetere di nuovo. Questo può accadere, ad<br />
esempio, se si è cresciuti in un ambiente familiare<br />
dove uno dei genitori era infedele.<br />
• A delle insicurezze personali, presenti in persone<br />
con bassa autostima, che si percepiscono come<br />
meno attraenti o capaci degli altri e che quindi<br />
avranno una maggiore paura che il proprio partner<br />
possa trovare qualcun altro migliore di loro. Tenderanno<br />
a confrontarsi con altre persone, sia a livello<br />
fisico che emotivo, ed alimentare così la loro gelosia,<br />
specialmente quando il partner mostra attenzione<br />
o ammirazione per qualcun altro.<br />
68 /
• A comportamenti inadeguati del partner, come il<br />
flirt con altri al di fuori della coppia, la mancanza di<br />
trasparenza/omissioni o riluttanza a coinvolgere il<br />
partner nelle proprie attività sociali.<br />
QUANDO LA GELOSIA DIVENTA PATOLOGICA<br />
Si arriva a parlare di gelosia patologica quando da emozione<br />
positiva (presente soprattutto nelle prime fasi di<br />
un rapporto, quando viene percepita come un sincero<br />
interesse che arrivare a rafforzare in taluni casi persino il<br />
legame) diventa eccessiva e irrazionale, portando a conseguenze<br />
negative al partner, alla relazione e alla salute<br />
mentale di chi ne soffre.<br />
La gelosia patologica si manifesta con più probabilità<br />
in quadri di personalità borderline, narcisistiche o con<br />
tratti ossessivi-compulsivi. In ogni caso, indipendentemente<br />
dal quadro personologico, la identifichiamo per<br />
la presenza di:<br />
• Ossessioni e pensieri ricorrenti riguardanti l’infedeltà<br />
del partner, anche in assenza di prove concrete.<br />
Questi pensieri possono interferire con la vita quotidiana,<br />
rendendo difficile concentrarsi su altre attività.<br />
• Controllo eccessivo che si manifesta nel bisogno di<br />
controllare costantemente il partner, sorvegliandone<br />
le attività quotidiane o controllando i messaggi<br />
e le chiamate, che possono portare il partner a desiderare<br />
di porre fine alla relazione per via del senso<br />
di soffocamento avvertito.<br />
• Interpretazione distorta della realtà, ovvero la tendenza<br />
da identificare segni di infedeltà anche in<br />
azioni innocue del partner, spesso basata su convinzioni<br />
irrazionali, non influenzate dalle rassicurazioni<br />
del partner (ad esempio: “se esci, incontrerai sicuramente<br />
quella collega che ci proverà” “se metti il like,<br />
è perchè ti interessa”)<br />
• Isolamento sociale: chi soffre di gelosia patologica<br />
può cercare di isolare il partner dagli amici e dalla famiglia<br />
per evitare qualunque “minaccia” percepita.<br />
• Comportamenti aggressivi o violenti sia di tipo verbale<br />
che fisico mossi verso il partner o talvolta anche<br />
verso le persone che vengono percepite come<br />
minacce.<br />
• Persistenza della gelosia nonostante le prove contrarie:<br />
anche di fronte a prove evidenti che confutano<br />
le proprie convinzioni, chi soffre di gelosia<br />
patologica continua a credere fermamente nella<br />
colpevolezza del partner, segno che la gelosia ha assunto<br />
caratteristiche deliranti.<br />
CONSIGLI UTILI PER LA PERSONA GELOSA<br />
• Definisci dei confini: Al contrario di come pensi, stabilire<br />
confini chiari e condivisi all’interno della coppia,<br />
ti potrebbe aiutare a prevenire la gelosia. I confini<br />
servono e sono sani all’interno di una relazione<br />
che vuole essere mantenuta nel tempo. Avere sia<br />
dei momenti per te, che con il tuo partner, è di fondamentale<br />
importanza per il vostro equilibrio. I confini<br />
devono (e possono) essere rinegoziati nel corso<br />
della relazione affinché ci sia la possibilità di trovare<br />
un punto d’incontro comune su cosa è bene fare da<br />
soli oppure insieme e come gestire il tempo in cui<br />
sarete lontani (es: attraverso messaggi, migliore comunicazione,<br />
condivisioni che possono alimentare<br />
la fiducia anziché toglierla).<br />
• Comunica apertamente: Parla apertamente delle<br />
tue paure e vulnerabilità al partner. Una comunicazione<br />
onesta può prevenire malintesi e rafforzare la<br />
fiducia reciproca, alimentando così l’empatia che il<br />
tuo partner può avere verso di te e allo stesso modo<br />
tu verso di lui. Anche chiedere scusa per i comportamenti<br />
eccessivi di gelosia attuati, può aiutarti a riparare<br />
gli eventuali danni affinché si possa ripartire<br />
da basi più sane e costruttive.<br />
• Lavora su te stesso/a: Concentrarti sul miglioramento<br />
della tua autostima ti aiuterà a ridurre la tendenza<br />
a essere geloso/a. Evita di confrontarti con gli altri<br />
e focalizzati sulle tue qualità. Valuta una percorso<br />
individuale di terapia se necessario.<br />
• Terapia di coppia: Se la gelosia diventa difficile da<br />
gestire, proponi un percorso di coppia al tuo partner.<br />
Esplorare le radici profonde della tua gelosia con l’aiuto<br />
del tuo lui/lei, vi consentirà di sviluppare ascolto<br />
attivo ed empatia reciproca, a contare sul supporto<br />
dell’altro e a vivere la coppia come squadra anziché<br />
come terreno di scontro.<br />
In sintesi, la gelosia è un’emozione che tutti sperimentiamo<br />
a volte, ma quando diventa eccessiva e ossessiva,<br />
può trasformarsi in un problema serio. Comprendere le<br />
cause della gelosia e adottare delle corrette soluzioni<br />
è necessario se si vogliono mantenere relazioni sane e<br />
appaganti.<br />
m 320 701 1095<br />
k elisasimeoni@hotmail.com<br />
Q @psicologia_benessere<br />
69 /
LETTERATURA<br />
A CURA DI | LAURA GORINI<br />
Addetto Stampa e Autrice<br />
LA SINFONIA DELL’ANIMA<br />
FRAGILITÀ, CADUTE E RISALITE DI UN’ANIMA FERITA<br />
E CORAGGIOSA<br />
L’anima, questa sconosciuta!<br />
In un mondo che va sempre tanto veloce e in una società<br />
eccessivamente consumistica non si vuole prestare<br />
alcuna attenzione a lei. Già parlare di cuore talora<br />
risulta fuori luogo, figuriamoci dunque di sentire, anche<br />
solo nominare, qualcosa di ben più profondo! Tanto più<br />
che abbiamo pure molta paura nel farlo, nell’avvicinarci<br />
a lei anche nel nostro privato. Abbiamo paura di essere<br />
giudicati dagli altri per le nostre debolezze e le nostre<br />
fragilità. Vogliamo apparire sempre forti in tutte le<br />
situazioni perché ci hanno inculcato che solo se sei così<br />
vai avanti nella vita. Indossiamo una maschera per piacere<br />
e diletto ma poi, una volta tornati nella solitudine<br />
delle nostre dimore, quando chiudiamo tutto il mondo<br />
fuori e ci guardiamo allo specchio non ci riconosciamo<br />
più. Chi è quella persona che vediamo riflessa? Sappiamo<br />
davvero chi sia? L’abbiamo mai davvero conosciuta?<br />
Conoscere noi stessi non è semplice ma necessario. E<br />
perché senza questa conoscenza non possiamo volerci<br />
bene, rispettarci e amarci. Quando non siamo in grado<br />
di farlo con noi stessi non possiamo farlo in maniera<br />
sana e consapevole con gli altri. A quel punto cambiano<br />
le dinamiche, i rapporti e le relazioni. Si fa quel salto che<br />
non deve far paura perché segue la reale natura delle<br />
cose. La scrittura e, a mio avviso, in particolare la poesia<br />
possono realmente venirci molto in aiuto in tale direzione.<br />
Grazie a loro possiamo scavarci dentro e arrivare fino<br />
alla conoscenza del nostro io. La nostra anima viene così<br />
messa a nudo. Ecco perché ho deciso di intitolare la mia<br />
prima silloge poetica La Sinfonia dell’Anima, pubblicata<br />
da Edizioni Convalle. Qui ci sono io a mille, c’è Laura<br />
ragazzina e poi ragazza e, infine, donna adulta che ha<br />
iniziato ad accettarsi per come è. C’è la persona che è diventata,<br />
con il trascorrere del tempo, con le sue cicatrici,<br />
le sue cadute ma anche le sue risalite. C’è tanto amore,<br />
che passa da una sua visione acerba a una più matura<br />
che mi porta a pensare che esso sia ben più di quello<br />
che si prova per il partner. E’ quello che muove la stessa<br />
vita. Quello che ti donano per primi mamma e papà e il<br />
mondo che ti accoglie. E’ quello per Dio e che lui rivolge<br />
a te. Noi siamo amore, peccato che sovente ce lo dimentichiamo.<br />
70 /
ANCHE IN<br />
TV 73<br />
TV DIGITALE<br />
TERRESTRE<br />
73<br />
Lombardia<br />
Emilia Romagna<br />
Piemonte<br />
Toscana<br />
www.radiobruno.it - www.radiobrunobrescia.it<br />
71 /
ON THE ROAD<br />
A CURA DI | SIMONE MOR<br />
DOLOMITI: PATRIMONIO UNESCO<br />
PARTE SECONDA: PERLE E GEMME<br />
Ben ritrovati.<br />
Sto scrivendo che è già iniziato il mese di Settembre. Il<br />
bonus vacanze delle ferie di Agosto, è quasi esaurito, e<br />
molti di voi saranno già rientrati alle loro mansioni lavorative.<br />
Personalmente, vedere la mia moto ferma in garage, mi<br />
rattrista un po’. Lei è lì che aspetta solo di accendersi per<br />
macinare altri chilometri, per scoprire nuovi itinerari, far<br />
respirare aria nuova al suo motore. Spero di ritornare in<br />
sella i prossimi weekend, tempo permettendo. La stagione<br />
motociclistica può regalare ancora molti momenti<br />
di avventura.<br />
Per il momento, torno sulla narrazione delle scorse vacanze<br />
zona Dolomiti.<br />
Che spettacolo “ Signur!!! “<br />
Dopo il tragitto del primo giorno, per raggiungere il nostro<br />
albergo a San Vito di Cadore, il nuovo giorno si prospetta<br />
ricco di emozioni.<br />
Non ci sposteremo di molto, ma andremo a visitare due<br />
gioielli incastonati in questo meraviglioso territorio.<br />
La prima tappa è al lago di Misurina.<br />
Da San Vito il tragitto è abbastanza vicino, circa 45 minuti.<br />
La strada è ben tenuta e diventa anche divertente<br />
appena passata Cortina D’Ampezzo.<br />
Dal sito “ Dolomiti.it “:<br />
(…) Il Lago di Misurina si adagia al sommo della sella<br />
omonima, spartiacque tra Adige e Piave, dove si è costituito<br />
un piccolo villaggio di alberghi ed attrezzature<br />
turistiche, sulla statale 48 bis delle Dolomiti, a soli 12<br />
Km da Cortina d’Ampezzo. È il lago naturale più grande<br />
del Cadore. Il panorama che si staglia tutt’attorno<br />
è semplicemente unico: si possono ammirare le vette<br />
più belle delle Dolomiti, quali le Tre Cime di Lavaredo,<br />
il Sorapiss, i Cadini e il Cristallo. Meta molto apprezzata<br />
dagli escursionisti sia in estate sia in inverno. (…)<br />
72 /
Dal lago di Misurina partono inoltre molte escursioni<br />
da intraprendere a piedi o in bici. Noi, in quanto motociclisti,<br />
e quindi non proprio con abbigliamento adeguato,<br />
ci riserviamo di fare solo un giro del lago, che con un<br />
buon passo in meno di un’ora si fa tranquillamente.<br />
Passare a piedi vicino a questo lago trasparente, regala<br />
una sensazione di essere continuamente di fronte ad<br />
uno specchio in cui la nostra figura si riflette, e quindi<br />
per tutto il tempo abbiamo la nostra immagine a fianco.<br />
Una vera introspezione continua, allietata da una frescura<br />
profumata da un’aria particolarmente frizzante.<br />
Torniamo al punto di partenza, “senza passare dal via” e<br />
dopo aver acquistato alcuni souvenir gastronomici, che<br />
non arriveranno mai a casa, riprendiamo le nostre moto<br />
seguendo un altro tragitto con direzione Auronzo di Cadore.<br />
invernali e simbolo della mondanità italiana e internazionale.<br />
Cortina è da sempre una meta d’eccellenza per<br />
chi ama la montagna e i suoi paesaggi, lo sport ed il divertimento.<br />
Una città con palazzi maestosi , ordinata e invasa dai turisti.<br />
Giornata davvero entusiasmante. Viaggiare e passare<br />
una vacanza in questo territorio ti fa capire che patrimonio<br />
eccezionale abbiamo nella nostra nazione.<br />
Qui si è contornati da infinite perle che svettano maestose,<br />
e gemme preziose ai loro piedi pronte ad essere<br />
visitate come noi abbiamo fatto oggi con il Lago di Misurina<br />
e Cortina d’Ampezzo.<br />
Percorrere queste strade, avendo al nostro fianco le più<br />
belle montagne del mondo, è veramente impagabile.<br />
Sembra davvero di toccare il cielo con un dito.<br />
Nel primo pomeriggio facciamo tappa alla città più<br />
conosciuta del Cadore: Cortina d’Ampezzo.<br />
Capisco dopo esserci stato perché la chiamano la “Perla<br />
delle Dolomiti”. Dopo aver parcheggiato le moto, ci<br />
fermiamo sulla via del corso principale, ci sediamo fuori<br />
da un bar ed ordiniamo due semplicissimi crodini lisci.<br />
Ok, bene, bravi, anche per il conto di 16 euro.<br />
Si lo so, eravamo in centro a Cortina, e sinceramente me<br />
l’aspettavo, ma volevo comunque provare la sensazione<br />
di sentirmi VIP per un momento.<br />
A parte questo episodio curioso, Cortina è una cittadina<br />
famosa in tutto il mondo. E’ stata sede delle olimpiadi<br />
73 /
RICETTA DEL MESE<br />
COUS COUS ALLA MEDITERRANEA<br />
PROCEDIMENTO:<br />
INGREDIENTI PER<br />
4 PERSONE:<br />
• 1 tazza di cous cous<br />
• 1 tazza di acqua o brodo vegetale<br />
• 1 cucchiaino di sale<br />
• 2 cucchiai di olio d’oliva extravergine 1<br />
pomodoro maturo<br />
• 1 cetriolo<br />
• 1 peperone rosso<br />
• 1 cipolla rossa piccola<br />
• 50g di olive nere denocciolate<br />
• 100g di feta<br />
• 1 mazzetto di menta fresca<br />
• Succo di limone<br />
• Pepe nero q.b.<br />
In una ciotola grande, versa il cous cous e il sale. Scalda l’acqua o il brodo vegetale fino a quando inizia a bollire, quindi<br />
versa sopra il cous cous. Copri la ciotola con un coperchio o un foglio di pellicola trasparente e lascia riposare per circa<br />
5 minuti, fino a quando il cous cous ha assorbito tutto il liquido. Sgranalo con una forchetta per evitare che si formino<br />
grumi. Taglia a dadini il pomodoro, il cetriolo, il peperone e la cipolla rossa. Sminuzza le olive nere e taglia la feta a cubetti.<br />
Trita finemente le foglie di menta fresca. In una ciotola grande, unisci il cous cous sgranato con le verdure tagliate, le<br />
olive nere, la feta e la menta. Condisci il tutto con succo di limone, olio d’oliva extravergine, pepe nero e mescola bene.<br />
Assaggia e aggiusta di sale e pepe se necessario.<br />
CURIOSITÀ:<br />
Una curiosità interessante sul cous cous alla mediterranea è che, nonostante il cous cous sia originario del Nord Africa, la<br />
sua popolarità si è diffusa ampiamente in tutto il bacino del Mediterraneo, diventando un elemento fondamentale della<br />
cucina mediterranea. Questo piatto riflette la ricchezza e la diversità degli ingredienti tipici della regione, come pomodori<br />
succosi, cetrioli freschi, peperoni, olive nere aromatiche e feta salata. La combinazione di queste gustose componenti<br />
con il cous cous crea un piatto leggero e saporito che cattura l’essenza della cucina mediterranea, ricca di sapori freschi<br />
e vibranti.<br />
DIFFICOLTÀ: .MOLTO FACILE PREPARAZIONE: 40 MIN DOSI PER: 4 PERSONE COSTO: BASSO<br />
74 /
DR.<br />
AMEDEO ZIRILLI<br />
STUDIO<br />
DENTISTICO<br />
IMPLANTOLOGiA<br />
ORTODONZiA<br />
ENDODONZiA<br />
ESTETiCA DENTALE<br />
iGiENE DENTALE<br />
PROTESi DENTALE<br />
PARONTOLOGiA<br />
CENTRODENTALEZIRILLI.COM<br />
VIA GIUSEPPE GARIBALDI, 50-25086 REZZATO (BS)<br />
TEL 030 2792590-CELL 351 992 2288<br />
75 /
COCKTAIL DEL MESE<br />
Peach Bellini<br />
INGREDIENTI<br />
• 90ml di purea di pesca<br />
• Prosecco freddo<br />
PREPARAZIONE<br />
Inizia versando la purea di pesca in un bicchiere<br />
da flûte di champagne, riempiendolo per circa un<br />
terzo. Aggiungi delicatamente il prosecco freddo<br />
nel bicchiere fino a riempirlo quasi fino al bordo.<br />
Mescola delicatamente la purea di pesca e il prosecco<br />
utilizzando un cucchiaino da cocktail o un bastoncino<br />
di mescita. Se desideri, puoi decorare il cocktail con<br />
una fetta di pesca o una foglia di menta per un tocco<br />
decorativo. Servi immediatamente e goditi questo<br />
cocktail fresco e fruttato!<br />
CURIOSITÀ<br />
Il Peach Bellini è un cocktail nato a Venezia, Italia,<br />
presso Harry’s Bar negli anni ‘40 o ‘50, creato da Giuseppe Cipriani in omaggio al pittore Giovanni Bellini.<br />
Questo cocktail elegante e raffinato è composto semplicemente da purea di pesca e prosecco, offrendo<br />
una fresca e fruttata esperienza gustativa. Il Bellini è diventato un simbolo di raffinatezza ed è disponibile<br />
in numerose varianti utilizzando diverse frutta.<br />
DIFFICOLTÀ: FACILE PREPARAZIONE: 5 MIN DOSI PER: 1 PERSONE COSTO: BASSO<br />
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OROSCOPO Settembre <strong>2024</strong><br />
ARIETE 21/03 - 20/04<br />
Settembre porterà nella vita dell’Ariete molto coraggio ed energia. Dal momento che non ti<br />
preoccuperai di nulla durante questo periodo, tutto andrà liscio. Anche i conflitti sul lavoro non<br />
ti infastidiranno; al contrario, almeno potrai usare la tua diplomazia nel risolvere i problemi. In<br />
questo periodo avrai anche molto successo nel rafforzare le relazioni, quindi non aver paura di<br />
contattare i vecchi amici, invitarli a cena e rinsaldare le tue amicizie. Se stai ancora cercando la tua<br />
anima gemella, forse calamiterai finalmente l’amore nella tua vita, grazie alla tua energia positiva<br />
e al tuo approccio.<br />
22/06 - 22/07 CANCRO<br />
Settembre sarà il mese in cui il Cancro sentirà il bisogno di essere in contatto con qualcuno,<br />
sia con i propri amici intimi che con il proprio partner. Desidererai un abbraccio, vicinanza e<br />
rassicurazione sull’essere amato. Tuttavia, questo bisogno non dovrebbe sovrastarti e dovresti<br />
piuttosto lavorare sull’amore per te stesso. In questo periodo, la cosa più importante sarà<br />
prendere coscienza che tu vali e fai le cose come ti senti. Ti chiuderai in te stesso e mediterai<br />
questo mese, non aspettarti grandi cambiamenti. Trovare la pace interiore dovrebbe essere la<br />
cosa più importante.<br />
TORO 21/04 - 21/05<br />
A settembre, il Toro diventerà introverso e inizierà a pensare alla sua vita e ti troverai in molte<br />
situazioni in cui dovrai prendere decisioni cruciali. Potresti sentirti fisicamente stanco, ma in realtà<br />
sarà causato da pensieri eccessivi e che potrebbero portarti a depressione e insicurezza. Pertanto,<br />
lascia che le cose ti scivolino addosso e non lasciare che i tuoi problemi ti inghiottano. Questo<br />
mese non sarà un momento facile per te, ma cerca di spingerti oltre e superarlo; vedrai giorni<br />
migliori.<br />
23/07 - 22/08 LEONE<br />
Settembre e l’imminente inizio dell’anno scolastico saranno molto tranquilli per il Leone. Durante<br />
questo mese, rivelerai un talento musicale che meriterà assolutamente di essere sviluppato.<br />
Iscriviti a un corso di musica, per esempio per dedicarti al canto o suonare uno strumento<br />
musicale; amplierai i tuoi orizzonti e soddisferai il tuo spirito creativo. Questo mese, anche le<br />
abilità culinarie si risveglieranno, e inizierai a sperimentare varie ricette. Ma evita i cibi dolci<br />
perché sarai incline al sovrappeso. È meglio prestare attenzione a un sufficiente apporto di<br />
verdure e all’assunzione di acqua.<br />
GEMELLI 22/05 - 21/06<br />
A settembre, i Gemelli dovranno affrontare molto stress. Molti doveri si accumuleranno e<br />
quando niente più ti piacerà, ti darai una mossa. Pertanto, durante questo periodo, è meglio non<br />
intraprendere inutilmente attività mentalmente impegnative, piuttosto è meglio pianificare un<br />
fine settimana all’insegna del benessere o della natura con i tuoi amici. Durante questo periodo,<br />
desidererai rimanere da solo in modo da poter liberare la mente e chiarire le tue priorità, e la tua<br />
scintilla si accenderà di nuovo.<br />
23/08 - 22/09 VERGINE<br />
A settembre, gli istinti genitoriali si risveglieranno nella Vergine. Avrai voglia di trascorrere<br />
del tempo con i tuoi figli, che saranno molto felici e vi divertirete molto insieme. Se non hai<br />
figli, sarebbe un peccato non usare questo stato d’animo, quindi offriti come babysitter ai tuoi<br />
amici, che sicuramente lo apprezzeranno. Se tu e il tuo partner state pianificando una famiglia,<br />
questo è il momento giusto. Durante questo periodo sarai molto socievole e, allo stesso tempo,<br />
aumenterà il tuo amore per gli animali e la tua voglia di aiutarli. Puoi dare una mano al rifugio o<br />
persino adottare qualche animale domestico.<br />
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OROSCOPO Settembre <strong>2024</strong><br />
BILANCIA 23/09 - 23/10<br />
Settembre sarà un mese pieno di energia per le Bilance. Sentirete il bisogno di cambiare l’ambiente<br />
di casa e vi imbarcherete nella ristrutturazione del vostro appartamento pieni di entusiasmo,<br />
o almeno farete una grande pulizia, che avevate progettato da tanto tempo. Parlando delle<br />
relazioni, vi troverete in una situazione che vi farà ingelosire. Comincerete a sentirvi minacciati,<br />
e vorrete lottare. Comunque, una reazione del genere potrebbe anche essere dannosa per voi,<br />
immergetevi nella natura, ripensate a quella situazione, in modo da tornare in campo con le idee<br />
chiare e non dover agire impulsivamente.<br />
22/12 - 20/01 CAPRICORNO<br />
Durante Settembre, si accumuleranno un sacco di lavoro e di compiti da eseguire. All’inizio<br />
del mese, prenderà il sopravvento la disattenzione. Il modo in cui gestite il vostro tempo sarà<br />
abbastanza brutto, e non riuscirete a portare a compimento la maggior parte delle cose messe in<br />
programma. E’ arrivato il momento di cominciare a pensare all’efficacia che avete ed alle priorità<br />
poiché state perdendo di vista ciò che davvero volete. Parlatene con qualcuno che vi sta vicino<br />
ed in cui avete fiducia per cercare di capirci qualcosa insieme. Durante questo periodo, sarete<br />
afflitti da problemi all’apparato digerente.<br />
SCORPIONE 24/10 - 22/11<br />
A Settembre, gli Scorpioni verranno portati fuori strada, specie nella vita affettiva. Ciò avviene<br />
perché incontrerete qualcuno che provocherà un’ondata di ormoni dentro di voi, e coloro che<br />
attualmente hanno un partner potrebbero essere combattuti dall’idea di mentire riguardo al vostro<br />
partner. Ciò metterà in evidenza la questione se attualmente siete felici nella vostra relazione o<br />
no. C’è un motivo perché quella persona è apparsa nella vostra vita, e dovrete scoprirlo. Inoltre,<br />
avrete bisogno di passare un po’ di tempo da soli, magari potreste passare un intero weekend da<br />
soli in mezzo alla natura.<br />
21/01 - 20/02 ACQUARIO<br />
Gli Acquari dovrebbero prepararsi ai molti cambiamenti che avverranno nelle loro vite private<br />
a Settembre. Questo mese sarai parecchio instabile, e scoprirai di essere in una fase in cui sei<br />
alla ricerca di soddisfazioni sessuali. Fai comunque attenzione a non ferire nessuno perché hai<br />
la tendenza a farlo. Per ciò che riguarda il tuo partner, non incontrerai nessuno per un rapporto<br />
serio questo mese. Ti sentirai senza confini, cosa che sarà manifesta nel modo in cui ti presenterai<br />
nella tua vita sociale. Diverrai un intrattenitore perfetto cosa che sarà il tuo punto di forza anche<br />
nella tua squadra al lavoro.<br />
SAGITTARIO 23/11 - 21/12<br />
A Settembre, i Sagittari brilleranno in alcuni settori della loro vita, specialmente nelle attività<br />
sportive. Sarete in grado di usare tutto il vostro potenziale principalmente in attività di gruppo,<br />
ad esempio, il volley rappresenta una buona scelta per voi. Cercate di trovare un weekend libero,<br />
organizzate un pomeriggio coi vostri amici e giocate un po’ con la palla insieme. Irradierete anche<br />
una certa autorità naturale ed un fascino che stupirà le persone accanto a voi così come quelle del<br />
tutto estranee. Sarete ottimi a trasferire informazioni, si tratterà di una cosa facilissima da fare per<br />
voi in questo mese, specialmente con i bambini.<br />
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21/02 - 20/03 PESCI<br />
I cambiamenti meteorologici ed il numero di compiti da eseguire avranno una influenza negativa<br />
su di te, e ti sentirai stressato/a; potresti perfino avere la tendenza a cadere in uno stato di<br />
depressione. L’incarico dei Pesci in questo mese consiste nel raggiungere una certa armonia e nel<br />
prendersi cura della propria salute e fare una dieta piena di qualità. Sarai così in grado di evitare<br />
alcuni problemi digestivi ai quali sei soggetto in questo mese. Inoltre, per coloro che vorrebbero<br />
dimagrire un po’, questo è il momento perfetto per cominciare. Concentrarti su una dieta sana e<br />
sul fare esercizi servirà a tenere occupata la tua mente, cosa di cui beneficerà anche il tuo stato<br />
mentale.