Via&trasporti n° 883 ottobre 2024

Anteprima
La nostra promessa
Con Proace Max Toyota completa la
sua offerta per la clientela professionale
e fa il suo ingresso, per la prima volta,
nel mercato degli Heavy Duty Van.
L’obiettivo a livello europeo è raggiungere
le 170mila unità complessive nel
2025, 30mila in più rispetto a quelle del 2023, con un mix elettrico
del 20. In Italia si punta 10mila unità, con 2mila Proace Max.
Fondamentale il ruolo che giocherà la rete Toyota Professional
che entro il 2025 conterà 500 punti nel Vecchio Continente, 34 dei
quali nella Penisola. Ne abbiamo parlato con Valerio Pucci, Product
Manager presso Toyota Motor Italia.
Toyota rispetto ad altri brand ha una storia più recente negli Lcv.
Come affermarsi presso la clientela?
«Oggi in Italia con una quota del 3,7 per cento siamo nella top ten,
l’obiettivo è scalare almeno tre posizioni entro il 2025. Sappiamo
bene che il prodotto da solo non basta, per questo stiamo lavorando
a 360 gradi. La rete Toyota Professional è fondamentale: i
clienti possono contare su venditori e tecnici specializzati - sugli
Lcv Ice e Bev -, sull’assistenza stradale 24 ore su 24, sui van di
cortesia per non fermare il business e sullo speed service, ossia
due tecnici per gli interventi di manutenzione per ripartire in tempi
brevi. Ci sono, poi, i prodotti finanziari, assicurativi e di leasing/noleggio
forniti da Toyota Financial Services, Toyota Insurance
Services e da Kinto, e le garanzie. I modelli elettrici a batteria beneficiano
di una copertura di 8 anni/160.000 km, mentre per i modelli
diesel è di 3 anni/100.000 km. Con Toyota Relax Plus si può
arrivare, però, fino a 15 anni/250.000km. Queste si riflettono sui
valori residui dei mezzi, decisamente competitivi. La promessa
di Toyota è anche quella di offrire veicoli su misura grazie agli accordi
con gli allestitori, a livello europeo e nazionali. Non dimentichiamo
che ben il 90 per cento dei big van viene venduto allestito
o con uno o più accessori».
cambio automatico. Nel secondo la batteria da
110 kWh alimenta un motore da 200 kW.
Proace Max Electric può raggiungere i 420 km
di autonomia (standard WLTP, ciclo combinato)
nella versione con ptt da 4,25 tonnellate con
velocità massima limitata a 90 chilometri orari.
Attraverso l’apposita ghiera è possibile scegliere
la modalità di guida più adatta alle proprie esigenze
e allungare il chilometraggio: Normal offre
un equilibrio ottimale tra economia e prestazioni,
Eco accresce l’autonomia a scapito
dell’accelerazione e Power regala una guida
più reattiva. Il veicolo può essere ricaricato sia
in AC, sia in DC a 150 kW (il cavo è di serie): in
quest’ultimo caso bastano 55 minuti per passare
da 0 all’80 per cento. Proace Max risponde
al Regolamento Comunitario 2019/2144 per
quanto riguarda la sicurezza con una dotazione
estremamente completa.
In Italia è previsto un solo allestimento. La versione
di punta in Italia sarà il furgone da 140
Cv L3, H2, proposto a 40.600 euro, Iva esclusa,
ma si parte da 36.900 euro.
Chi vuole viaggiare in elettrico deve spendere
di più: da 59.500 euro, più Iva.
In Italia come in Europa si punta a un mix elettrico del 20 per
cento. Non sarà un obiettivo troppo ambizioso?
“Ambizioso ma raggiungibile anche perché Proace Max con un’autonomia
fino a 420 chilometri ci aiuterà. La forza del nostro prodotto
sta propria nella proposta di un motore elettrico con capacità in
linea con quelle che sono le esigenze del pubblico. Già quest’anno
stiamo facendo con i Bev una mix ben superiore rispetto a quella
del mercato, vicina al 10 per cento. L’elettrico puro per noi oggi è la
risposta per chiunque percorra quotidianamente distanze inferiori
a quelle che sono le autonomie dei nostri veicoli. In ogni caso il consulente
d’acquisto, una sorta di calcolatore, può dire a ciascun
cliente se l’elettrico può essere per lui una valida soluzione».
Che ruolo avrà il noleggio?
«È un canale in crescita con una quota superiore al 20 per cento,
senza differenze tra prodotto endotermico ed elettrico».
Perché Toyota Proace Max?
«Perché abbiamo costruito un’equazione di accessibilità, che include
le porte con apertura a 270 gradi e, per il 2024, la protezione del vano.
E, ovviamente, per la customer service che siamo in grado di offrire».
30 - 10 2024
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