Via&trasporti n° 883 ottobre 2024

Intervista
Intervista
.MARCO BERARDELLI.
Carta pigliatutto
Tanti i servizi proposti da DKV agli autotrasportatori perché il principale
obiettivo dell’azienda tedesca da sempre è offrire a ciascuno la migliore
soluzione possibile. A tu per tu con il Managing Director per l’Italia
di Roberta Cannone
Marco Berardelli
dal 2010 in azienda,
è Managing Director
DKV Mobility Italy e
Vice Presidente
Consorzio
DKV Euro Service.
un'azienda che non ha mai
smesso di evolversi, anno dopo anno
«Siamo
siamo cresciuti a doppia cifra. La nostra
è una storia di successo che continua”. Così
esordisce Marco Berardelli, Managing Director
DKV Mobility Italia, parlando della realtà tedesca
pioniera, nel 1966, del concept della carta carburante,
che quest’anno, compie 45 anni nel
nostro Paese. È lui a raccontarci le ultime novità
a proposito dei servizi di rifornimento e a spiegarci
come si prospetta il futuro della mobilità
con il telepedaggio e l’intelligenza artificiale.
Quali carte DKV offre agli autotrasportatori
e quali i vantaggi rispetto
alla concorrenza?
«Oltre alle nostre soluzioni classiche,
qualche anno fa abbiamo
lanciato la card Plus Charge, con
cui è possibile effettuare il rifornimento
di veicoli diesel, benzina
ed elettrici. La carta ha una doppia
tecnologia. Permette l’accesso
a 11.000 stazioni di servizio
per il carburante fossile su 22.000
in Italia con una copertura del 50
per cento, e a 55.000 colonnine
di ricarica che sono circa il 99 per
cento di quelle disponibili nel
Paese. Nel nostro portafoglio prodotti abbiamo,
poi, inserito anche la Carta Climate per la sovvenzione
dei progetti di compensazione della
CO2. È uno strumento con il quale i clienti di DKV
Mobility possono assumersi la responsabilità
delle proprie emissioni di anidride carbonica
tank-to-wheel contribuendo alla protezione del
clima. Si rivolge tipicamente al mondo truck,
quindi veicoli al di sopra delle 3,5 tonnellate, ma
nell'ambito B2B viene adottata anche per veicoli
sotto questa categoria di peso.
Abbiamo un mercato molto ampio che va dalle
grandissime multinazionali, ai trasportatori che
hanno centinaia di mezzi fino alle realtà più piccole.
A cui offriamo anche tutta
un'altra serie di prodotti, fra cui
merita sicuramente una menzione
il telepedaggio».
A proposito del telepedaggio,
quali sono i servizi e,
soprattutto, ci sono state
delle ulteriori novità?
«Siamo l'azienda che ha creato
l'alternativa a Telepass nel mercato
italiano. Nel 2021 solo per i
mezzi pesanti, due anni dopo, nel
2023, abbiamo ottenuto la certificazione
anche per i veicoli leg-
geri, sotto le 3,5 tonnellate. Operiamo sempre
nell'ambito B2B, quindi non nel mercato consumer.
Il DKV Box Europa è stato progettato per
pagare il telepedaggio con un unico strumento
in tutti i Paesi europei, esiste la versione italiana
DKV Box Italia, e il DKV Box Flotte per il mondo
fleet».
Siete sempre più un compagno di viaggio
per chi si muove on the road...
«Qualche anno fa, l'azienda ha acquisito il 100
per cento di Styletronic, con cui abbiamo progettato
DKV Live che aiuta ad automatizzare e
digitalizzare i processi amministrativi e manuali
della flotta. Con DKV Live si riuniscono tutte le
attività della flotta - posizione, performance dei
veicoli e dei driver - su un'unica piattaforma, per
una gestione più trasparente e digitale. Il sistema,
inoltre, consente la geolocalizzazione per
limitare possibili frodi nei rifornimenti: si tratta
di, una tecnologia unica sul mercato.
Abbiamo lanciato anche APP&GO per pagare il
rifornimento direttamente con lo smartphone
attraverso l’app DKV Mobility, senza l'utilizzo della
carta. Un metodo sicuro e veloce. Non dimentichiamo
che digitalizzare significa anche ridurre
la documentazione cartacea.
Un'altra tecnologia che abbiamo già presentato,
ma non è ancora disponibile in Italia dove prevediamo
di lanciarla entro il prossimo anno, è il
TMS, Transfer Management System per l’analisi
dettagliata di tutte le informazioni che riguardano
la flotta e i driver».
Ci sono differenze fra Italia e gli altri
Paesi europei nelle richieste di servizi?
«Circa il 90 per cento del nostro mercato di trasporto
è domestico, opera all'interno dei confini
italiani. Solo il restante 10 per cento oltrepassa
i confini nazionali. Devo dire che abbiamo dei
numeri simili alla Francia e alla Germania. Quello
dell'Est Europa, invece, è un mercato prevalen-
temente internazionalizzato. Siamo di fronte a
esigenze diverse. Nella Penisola c’è una minore
richiesta di strumenti di carattere internazionale,
però quel 10 per cento di mercato è, comunque,
importante perché è quello dove si inseriscono
le imprese di trasporto di maggiori dimensioni,
più strutturate».
Qual è il suo pensiero riguardo all'evoluzione
della mobilità elettrica?
“C’è un rallentamento perché esiste un problema
di infrastruttura, anche privata. DKV dà il suo contributo
fornendo la Wall Box, da installare presso
il luogo di lavoro, la propria abitazione o il proprio
condominio per la ricarica dei veicoli elettrici.
Da parte della politica oggi sembra ci sia la volontà
di rivedere la situazione sulle energie alternative.
È molto forte la spinta verso l'idrogeno,
in particolare nel mondo truck. In Italia abbiamo
le prime 2-3 stazioni, certo poche ma è una rete
in via di sviluppo. Esiste un piano fino al 2027,
menzionato anche dal PNRR, per aprire una serie
di stazioni per il rifornimento dell’idrogeno.
Nel futuro potremo assistere a una minore accelerazione
della parte elettrica e ad un ampliamento,
invece, delle energie alternative.
Noi, essendo una società multi brand, abbiamo
l’obiettivo di offrire soluzioni a 360 gradi».
Esistono soluzioni tailor made?
«Certamente. Dopo una prima attenta consulenza,
siamo in grado di proporre al cliente le
tecnologie e i prodotti più adatti alle sue necessità
fra quelli nel nostro portafoglio che, lo ricordo,
possono essere modulati e non solo dal punto
di vista commerciale. Abbiamo tante soluzioni
a misura di ‘truck’: pagamento dei parcheggi,
sorvegliati e non, in tutta Europa e degli impianti
di lavaggio, una rete capillare di officine di riparazione,
il soccorso stradale 24/24, etc. C’è una
risposta per ogni domanda».
C’è spazio nel settore delle carte per
l’impiego dell’intelligenza artificiale?
«Sì, siamo una delle prime aziende in Germania,
in qualità di partner tecnologici di Microsoft, per
i progetti pilota sull'intelligenza artificiale.
Abbiamo già tutta una serie di iniziative interne
in fase di sviluppo avanzata, anche nell'ambito
organizzativo. Faccio riferimento, per esempio,
alla customer satisfaction che offre una modalità
di interazione più efficiente rispetto al passato.
Il customer service, in particolare, è un'area
dove l’intelligenza artificiale può rivelarsi preziosa.
Abbiamo un incremento importantissimo di
clientela ogni anno, circa 60-70 mila nuove aziende
a livello di gruppo: dobbiamo trovare una modalità
per interagire al meglio su questa scala e
le tecnologie che non siano il classico centralino
possono venire in aiuto».
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