Il mostro del lago
Ma la sua magia continua a fare cilecca e iniziano a succedere strane cose attorno a lei: palle di fuoco che esplodono, animali che parlano e una particolarissima nuova presenza in un parco vicino. E così Kit e i suoi due migliori amici si mettono a indagare per salvare di nuovo... il mondo!
Ma la sua magia continua a fare cilecca e iniziano a succedere strane cose attorno a lei: palle di fuoco che esplodono, animali che parlano e una particolarissima nuova presenza in un parco vicino. E così Kit e i suoi due migliori amici si mettono a indagare per salvare di nuovo... il mondo!
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
LOUIE STOWELL
LOUIE STOWELL ha iniziato la sua carriera scrivendo
libri sullo spazio, l’antico Egitto, la politica e la scienza, ma
poi ha finito per preferire quelli da inventare di sana pianta.
Ama scrivere di draghi, maghi, vampiri, fate, mostri e mondi
paralleli. Vive a Londra con sua moglie Karen, il cane Buffy e
un pupazzetto inquietante che probabilmente è maledetto.
DAVIDE ORTU è un artista nato in Sardegna nel 1987.
Nel 2008, poco dopo essersi diplomato al liceo artistico di
Cagliari, ha deciso di trasferirsi in Spagna, a Madrid. Ama
viaggiare e bere tè nero alla cannella circondato dalle sue
numerose piante. Gli piace vestirsi di marrone e leggere
classici della letteratura come Moby Dick e Jane Eyre. Ha
pubblicato oltre trenta libri e vive con il suo gatto Alex in una
meravigliosa mansarda, dove persegue felicemente il suo
sogno di lavorare come illustratore.
© 2020 by Nosy Crow Ltd
© 2021 by
è un marchio
Via Jucker, 28 - Legnano (MI) - Italia
© 2020 Louie Stowell per i testi
© 2020 Davide Ortu per illustrazioni, copertina e interni
Titolo originale: The Monster in the Lake
Traduzione dall'inglese di Elena Riva
Tutti i diritti sono riservati - Stampato in Croazia
Per i miei genitori
L. S.
Per la mia amica Stella
D. O.
QUESTO TACCUINO NUOVO È DI
JOSH. GIÙ LE MANI SE NON SEI
JOSH. SE INVECE SEI JOSH, ALLORA
CONTINUA PURE A LEGGERE.
SE SEI ALITA O KIT HAI IL PERMESSO
DI GUARDARE MENTRE SCRIVO, MA
NON DEVI AGGIUNGERE NIENTE.
E SE SEI KIT, VEDI DI NON SPORCARE
IL LIBRO. È NUOVO!
Caro Futuro Josh,
probabilmente stanno succedendo tante
cose eccitanti nel futuro dove vivi, perciò
ecco qualche appunto per non dimenticare
le cose eccitanti che sono già successe.
A proposito, sei già diventato primo
ministro? Hai fermato il riscaldamento
globale? Sei uno scrittore famoso? Non
vedo l’ora di essere nel futuro per scoprirlo!
Ecco quindi quello che è successo
ultimamente. All’inizio delle vacanze estive
la nostra amica Kit ha scoperto di essere un
mago – il più giovane del mondo per quanto
ne so, e io di cose ne so un bel po’. Io e Alita
abbiamo scoperto di non essere maghi
(buu!), ma abbiamo comunque aiutato
a salvare il mondo (evvai!). Aggiungo un
elenco di altri fatti importanti che devi
sapere sui maghi, e anche sulla nostra
estate finora…
1) I maghi sono reali ma non tutti hanno
una lunga barba bianca o il cappello a punta.
PERÒ il mantello ce l’hanno, e la nostra
maga locale, Faith Braithwaite, si mette
un sacco di orecchini pendenti a stella e di
rossetti sgargianti.
2
2) Ogni mago ha un secondo lavoro:
gestisce una biblioteca. Lo fa perché sotto
ogni biblioteca dorme un drago. Se il drago
si sveglia succedono cose terribili. Perciò
quando un bibliotecario ti dice “shh” in
una biblioteca lo fa per salvare il mondo
dal fuoco e dal caos, non perché è un
guastafeste.
3) All’inizio delle vacanze estive un
uomo d’affari cattivo, Hadrian Salt,
ha tentato di svegliare il drago sotto la
nostra biblioteca perché voleva usare
il suo potere per diventare un mago. Io,
Kit, Alita e Faith lo abbiamo fermato
usando la magia, i libri e il cervello. Il mio
cervello, in particolare.
4) Alcuni libri della nostra biblioteca
sono magici, e non ho il permesso di leggerli
ad alta voce, a meno che non ci sia anche
3
Faith: gli incantesimi che contengono sono
così potenti che possono funzionare anche
se a pronunciarli non è un mago. Ci sono
anche altri libri, chiamati libri-portale.
Li puoi usare per percorrere le enormi
distanze tra una biblioteca e l’altra.
I libri-portale sono anche uno spasso,
perché finisci dentro un libro. Per esempio,
ce n’è uno sui giardini in cui ti ritrovi ad
attraversare un sacco di posti bellissimi.
Quelli con gli animali pericolosi e i mostri
però non sono così divertenti, perché devi
correre, e a me non piace correre. Sono più
veloce di cervello che di gambe.
5) Sotto la biblioteca c’è un bosco
chiamato la Foresta di Libri. È conosciuto
anche come il Deposito, ed è il luogo in
cui vengono tenuti tutti i libri realmente
magici. Nel corso del tempo alcuni di questi
4
libri sono tornati a trasformarsi in alberi, e
le loro pagine in tronchi e foglie, coperti di
incantesimi. A me è stato assolutamente
VIETATO leggere gli incantesimi sugli
alberi-libro: sono alcune delle più potenti
formule magiche che esistono e a quanto
pare potrei saltare in aria. Nemmeno Kit
ha il permesso di leggerli, perché è solo
un apprendista mago… E comunque non c’è
pericolo che lo faccia, visto che gli alberi
preferisce usarli per arrampicarcisi e non
per leggerli.
6) Dovrebbe essere tutto. Ah, no,
aspetta: non ho parlato del drago che
dorme sotto la nostra biblioteca. Si chiama
Draca, e parte del nostro lavoro consiste
nel leggere per lei: la aiuta a rimanere
addormentata e fa sì che i suoi sogni siano
pieni di storie. Noi in quei sogni possiamo
entrarci e parlarle. Non è che sia sempre
5
tutto chiaro, ma è un drago socievole, per
niente spaventoso.
7) Io e Alita stiamo aiutando Kit a
esercitarsi per diventare un mago – insieme
a Faith, che le fa praticamente da maestra,
perché Kit è troppo giovane per andare
all’Accademia Magica. Kit sta migliorando
con la magia, ma commette ancora un sacco
di errori. E poi non le piace leggere, perciò
tocca a me e Alita imparare come funziona
la magia, così possiamo dirle quando sbaglia.
Fine!
P.S. Josh ha dimenticato di dire che
c’è un mezzo drago e mezzo cane che
vive nella biblioteca e si chiama Crago.
È la creaturina più dolce dell’universo:
sputa un fuoco tenerissimo. E di solito
6
non sono io, ma Josh che dice sempre
a Kit che sbaglia.
Alita xxx
AVEVO DETTO DI NON AGGIUNGERE
NIENTE, ALITA! E NON È VERO CHE
DICO SEMPRE A KIT CHE SBAGLIA, LO
FACCIO SOLO QUANDO SBAGLIA!
P.P.S. Dai, raga, sono ORE che state
a scrivere su questo taccuino: usciamo
a divertirci. Siamo in vacanza, mica a
skuola!
Kit
KIT, QUESTO È IL MIO LIBRO.
PIANTALA DI SCRIVERCI SOPRA!
NEMMENO TI PIACE SCRIVERE!
OLTRETUTTO SCRIVI PURE MEZZO
7
SGRAMMATICATO! E POI USCIAMO
QUANDO HO FATTO.
OK. HO FATTO.
Fine veramente, stavolta. Josh ti saluta
e va a nascondere il taccuino in un posto
SICURO.
8
CAPITOLO 1
FUOCO DI
PAGLIA
Nella Foresta di Libri sotto la biblioteca, Kit Spencer si
stava esercitando con gli incantesimi. Era una ragazzina
dalla corporatura solida, i capelli rossi, la pelle chiara e
più fango addosso di un porcellino in un pantano.
In quel momento indossava il mantello da mago
(non ancora inzaccherato) e faceva librare alta in aria
una sfera di fuoco. Aveva la lingua fuori e il volto
tutto accartocciato per la concentrazione. Lo scopo era
sollevare la palla infuocata sopra la testa e poi farla
scendere fino a terra. E fin lì tutto bene…
Faith, la bibliotecaria, era attenta e la stava guidando
nell’incantesimo. Era una donna alta, dalla carnagione
nerissima e uno sguardo appena-appena sarcastico.
9
Indossava un abito giallo fosforescente e una collanona
blu. Aveva lunghi capelli rasta e le unghie pitturate
dello stesso blu elettrico della collana. A differenza di
Kit non portava il mantello, come quasi tutti i maghi
d’altronde, che lo indossavano solo per le cerimonie
o le feste. Kit invece, che era ancora un’apprendista,
lo portava per tenere traccia dei suoi progressi: ogni
volta che imparava un incantesimo, infatti, sul mantello
appariva una nuova striscia gialla, in basso. Al momento
la sua fascia colorata era larga quanto un palmo.
Kit sperava di riuscire a ottenere da un momento
all’altro la striscia per l’incantesimo “Palla di Fuoco
Controllata”. Ci era così vicina!
Faith era accanto a lei e osservava con attenzione la
sfera infuocata. «Adesso, lentamente… ripeti il gesto
che ti ho mostrato e lentamente, lentamente, solleva la
palla di altri cinque centimetri. Così. Piano…»
Kit era talmente concentrata che la sua fronte
sembrava una parete di sudore. Era l’incantesimo
più difficile che avesse mai tentato fino ad allora. Le
parole di per sé non erano complicate: solo un rapido
10
«Feuer, oben» all’inizio. Ma poi bisognava focalizzare
a tal punto la mente da rischiare di farla scoppiare – o
almeno questa era la sensazione che dava.
Adesso, in quel preciso istante, Kit riusciva a sentire
la magia fluire in lei mentre si concentrava sul fuoco,
mantenendolo nella sua forma sferica, mantenendolo
saldo…
Sollevò appena le mani. La palla di fuoco oscillò e
scese.
Ma poi si innalzò, lentamente, lentamente…
Kit sentì qualcosa di nuovo crearsi dentro di
lei. Non era mai riuscita a far funzionare a dovere
quell’incantesimo. Andava bene quello che provava?
Una sensazione intensa! Quasi dolorosa…
«Ce la sto facendo!» esclamò. «Sento che sta
funzion…»
E in quell’istante la palla di fuoco volò altissima
nel cielo ed esplose come un fuoco d’artificio sopra la
chioma degli alberi, disseminando luci di tutti i colori.
«AAAAAAAH!» strillò Kit, scuotendo le mani
come se andassero a fuoco. Poi inciampò su una
11
radice e cadde all’indietro
battendo il sedere con un
sonoro tonfo.
«Stai bene?» Faith si
precipitò verso di lei per
aiutarla e controllare che
non fosse ferita. «Non ti sei
bruciata, vero? E non ti sei
rotta niente?»
«No… Cre-credo di no.» Kit aveva il sedere
ammaccato, ma il calore dell’incantesimo era fluito
verso l’alto. Sollevò lo sguardo oltre gli alberi, nel
punto in cui era esplosa la palla di fuoco.
«Che fine ha fatto?» domandò.
Faith agitò una mano verso il cielo. «Ci sono degli
incantesimi di protezione sopra gli alberi, per impedire
che qualche magia furfantella danneggi la biblioteca.
Hanno assorbito il tuo incantesimo di fuoco.» Sorrise.
«Perciò non preoccuparti, è sicuro commettere errori
quaggiù.»
Kit corrugò la fronte. «Il fatto è che credevo che
l’incantesimo stesse funzionando. Voglio dire… stava
funzionando. Solo, non so cos’è andato storto. C’era
qualcosa di… strano.» Abbassò lo sguardo sul mantello.
Nessuna nuova striscia gialla. Si scoraggiò.
«Be’» disse Faith «là fuori oggi è una bella giornata
di sole – magari ti sei distratta? Non è che magari
vorresti stare all’aria aperta? Ti serve una pausa?»
Kit era seccata. Sì, certo, era vero che di solito
tendeva a distrarsi. E sì, era un assolato pomeriggio di
14
agosto e ogni altro ragazzino della sua età era fuori nel
parco o in piscina. Ma non si era distratta. Non stavolta.
Faith raccolse la pila di libri che stavano usando e
accompagnò Kit verso l’uscita della Foresta di Libri.
«Andiamo. Credo che per oggi abbiamo lavorato
abbastanza. Pausa.»
«Però giuro che non mi sono distratta» replicò Kit,
che non voleva passare per una pigrona. «Ho sentito
qualcosa. Appena prima che finisse male, ho sentito
questa… questa vampa, qui.» Si portò una mano al
petto.
Faith le rivolse uno sguardo curioso. «Molto strano»
disse. Tenendo in equilibrio i libri nell’incavo di un
braccio, tirò fuori un oggetto dalla tasca. Sembrava un
piccolo flauto d’argento, ma al posto dell’imboccatura
aveva una gemma blu. Faith premette alcuni tasti
piccini, e la pietra prese ad ardere rossa.
«Che cos’è?» domandò Kit.
«Un taumometro» rispose Faith. Lo scostò da sé e
lo agitò, di qua e di là, davanti a Kit. «Misura la magia.
Mmm… I livelli di magia selvaggia nell’aria solo un po’
15
alti, persino per questo posto
qua sotto, vicino al drago.»
Scosse il taumometro
e controllò di nuovo.
Le sue pietre preziose
erano accese come un
albero di Natale, e lo
strumento emetteva un
flebile ronzio.
«Mmm… Forse ha
captato la magia in più dalla
mia tasca. Ci tengo dentro
troppi oggetti magici; dovrò fare
un po’ di pulizia.» Diede un colpetto alla grande tasca
del suo vestito, che le rimaneva piatta su un fianco
e non sembrava contenere niente. Eppure sbatacchiò
mentre la toccava. Le tasche di Faith erano fatte così.
Kit l’aveva supplicata di insegnarle l’incantesimo che
le rendeva in quel modo, ma Faith le aveva detto che
non c’era un incantesimo particolare: era quello che
succedeva a infilare abbastanza roba magica in una
16
normale tasca nel corso del tempo.
«Adesso tu te ne vai fuori al sole e ti diverti. Io
invece vado a una riunione del Consiglio dei Maghi.»
Tirò fuori un paio di occhiali da sole dalla tasca piatta.
«Non mi devo scordare questi.»
Il Consiglio dei Maghi si occupava della magia in
Inghilterra, Galles e Scozia, e tutti i bibliotecari erano
tenuti a partecipare alle loro riunioni almeno una volta
all’anno. I membri del consiglio erano tutti molto
vecchi e irascibili, e i loro incontri erano così lunghi
e noiosi che Faith ammise che ogni tanto si faceva un
pisolino.
«Il trucco è mettersi gli occhiali da sole» disse. «Non
sanno che stai dormendo se non vedono gli occhi.»
Kit uscì fuori nella luce del sole, contenta – per una
volta – di essere solo un apprendista mago.
17
KIT È
UN MAGO,
IL MAGO
PIÙ GIOVANE
DEL MONDO!
Ma la sua magia continua a fare
cilecca e iniziano a succedere
strane cose attorno a lei: palle di
fuoco che esplodono, animali che
parlano e una particolarissima
nuova presenza in un parco vicino.
E così Kit e i suoi due migliori amici
si mettono a indagare per salvare di
nuovo... il mondo!
ISBN 978-88-474-6061-4
e 10,00