leStrade n° 1603 dicembre 2024
INFRASTRUTTURE Il ponte ciclabile sul Brenta a Fontaniva. Una nuova offerta paesaggistica GALLERIE Applicazione dei principi di gestione sostenibile su una galleria storica
INFRASTRUTTURE
Il ponte ciclabile sul Brenta a Fontaniva. Una nuova offerta paesaggistica
GALLERIE
Applicazione dei principi di gestione sostenibile su una galleria storica
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N. 1603/12 DICEMBRE 2024
ISSN 0373-2916
7 7 0 3 7 3 2 9 1 6 0 2
0 1 6 0 3 >
0 1 6 0 3 >
Casa Editrice la fiaccola srl
INFRASTRUTTURE
Il ponte ciclabile sul Brenta a Fontaniva.
Una nuova offerta paesaggistica
ISSN 0373-2916
7 7 0 3 7 3 2 9 1 6 0 2
GALLERIE
Applicazione dei principi di gestione
sostenibile su una galleria storica
zara metalmeccanica srl
Partner
ANEPLA
studioverde.it
12-13 MARZO, 2025 • VERONA, ITALIA
Prima
Edizione
Nasce PAVING SHOW & CONGRESS 2025 la mostra convegno dedicata alle Attrezzature,
Materie prime, Tecnologie e Servizi per le pavimentazioni stradali.
N. 1603 Dicembre 2024 anno CXXVI
ISSN: 0373-2916
IN COLLABORAZIONE CON
Casa Editrice
la fiaccola srl
20123 Milano
Via Conca del Naviglio, 37
Tel. 02/89421350
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casaeditricelafiaccola@legalmail.it
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Italia € 100,00
Estero € 200,00
Copia singola Italia € 10,00
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L’INIZIATIVA
7 “LA FIACCOLA” E L’UNIVERSITÀ LUMSA
L’INDAGINE
8 È AMMESSO IL RIBASSO SUL COSTO DELLA
MANODOPERA
di Claudio Guccione
NOTIZIE DALL’ANAS
12 LAZIO, PONTE DELL’INDUSTRIA A ROMA
13 ABRUZZO, STRADA COMUNALE A BORGATA ISAIA -
ORTOLANO
14 SICILIA, SVINCOLO DI CASTRONOVO DI SICILIA
NEWS
15 ATTUALITÀ
28 CONVEGNI
30 AGENDA: CONVEGNI, CORSI, EVENTI
INFRASTRUTTURE & MOBILITÀ
32 GALLERIE STORICHE E SOSTENIBILITÀ
di Marianna Brichese, Federico Foria, Mario Calicchio, Riccardo
Giordano, Gabriele Miceli
40 UNA NUOVA VISTA SUL BRENTA
di Mario Organte
44 ESEMPIO VIRTUOSO DI MOBILITÀ MISTA
di Gabriele Villa
46 IL NEW DEMERARA RIVER BRIDGE
50 MOVYON E L’INTELLIGENT URBAN MOBILITY
53 METROPOLITANA CON MUSEO
di Edvige Viazzoli
56 ANAS, RICERCA STILI DI GUIDA 2024
60 FRANCHETTI E MATILDI+PARTNERS
di Damiano Diotti
62 NUOVA AUTOSTRADA A7 PLOIESTI BUZAU, LOT 1:
PLOIESTI-MIZIL, ROMANIA
di Giorgia Gunnella, Giorgia Di Biagio, Manuela Regna
64 È NATO ARGO GALLERIE
di Carlo Dossi
68 L’INVENTIVA SUI CANTIERI TELT
di Fabrizio Parati
76 BARRIERE OLIMPICHE
di Enzo Rizzo
81 ASTM PRIMO OPERATORE AUTOSTRADALE IN BRASILE
di Mauro Armelloni
82 IL PONTE CONVIENE
di Unioncamere, Uniontrasporti
GLI INNOVATORI
86 MONITORAGGIO DIGITALE E MANUTENZIONE PREDITTIVA
DEL VIADOTTO MASAÈ
di Andrea Piscini, Edoardo Troielli, Massimo Penasa, Matteo
Penasa
94 SICUREZZA STRADALE: L’IMPATTO DELLE NUOVE
TECNOLOGIE
di Grazia Crocco
98 NUOVO PROGETTO STRADALE PER IL GRUPPO WEBUILD
100 L’AEROPORTO DI AMBURGO
di Gabriele Villa
MATERIALI & TECNOLOGIE
104 PIÙ ARTE CHE SCIENZA
di Lorenzo De Carli
108 IDEE CONCRETE PER IL CAMBIAMENTO POSSIBILE
di Massimo Lucidi
MACCHINE & ATTREZZATURE
112 UNA MACCHINA FUORI DAGLI SCHEMI
di Damiano Diotti
116 GLI ELETTRICI
Anas SpA
Ente nazionale
per le strade
Associazione Italiana
Società Concessione Autostrade
e Trafori
Associazione
del Genio Civile
Associazione Italiana
per l’Ingegneria Traffico
e dei Trasporti
Associazione Mondiale
della Strada
Associazione Italiana
dei Professionisti
per la Sicurezza Stradale
Associazione Italiana
Segnaletica e Sicurezza
Associazione Laboratori
di Ingegneria e Geotecnica
Associazione
Industrie
Ferroviarie
Associazione Italiana
Segnaletica Stradale
European Union
Road Federation
Formazione Addestramento
Scienza Tecnologia Ingegneria
Gallerie e Infrastrutture
Federazione delle Associazioni
della filiera del cemento,
del calcestruzzo e dei materiali di
base per le costruzioni nonché
delle applicazioni e delle
tecnologie ad esse connesse
Federazione Industrie
Prodotti Impianti Servizi
ed Opere Specialistiche
per le Costruzioni
International Road
Federation
Associazione delle
organizzazioni di ingegneria,
di architettura e di consulenza
tecnico-economica
Impaginazione
Studio Grafico Page - Novate Milanese (Mi)
66 OCCORRE RIFLETTERE
di Francesco Annunziata
118 INDICE ANNATA
Società Italiana Geologia
Ambientale
Stampa
INGRAPH Srl
Via Bologna, 106 - 20831 Seregno (MB)
Stampato su carta FSC
Società Italiana Infrastrutture
Viarie
SITEB
Strade Italiane e Bitumi
On line nella sezione
Archivio, tutti
i numeri sfogliabili
Questo periodico è associato
all’Unio ne stampa periodica italiana.
Numero di iscrizione 14744
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Direttore responsabile
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fparati@fiaccola.it
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jcampolucci@fiaccola.it
Consulenti tecnici e legali
Terotecnologia
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Gallerie e Infrastrutture
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Ponti e Viadotti
Enzo Siviero
Comitato di redazione
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Roberto Arditi - Gruppo ASTM
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Fabio Borghetti - Politecnico di Milano
Michele Culatti - Gruppo Siviero
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Concetta Durso - ERF
Laura Franchi - TTS Italia
Giancarlo Guado - SIGEA
Salvatore Leonardi - DISS
Pietro Marturano - MIT
Andrea Mascolini - OICE
Francesco Morabito - FINCO
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Maurizio Roscigno - ANAS
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Hanno collaborato
Francesco Annunziata
Mauro Armelloni
Mariana Brichese
Mario Calicchio
Grazia Crocco
Lorenzo De Carli
Giorgia Di Biagio
Damiano Diotti
Federico Foria
Riccardo Giordano
Claudio Guccione
Giorgia Gunnella
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Gabriele Miceli
Mario Organte
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Massimo Penasa
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PRESIDENTE
LANFRANCO SENN
Professore Ordinario di Economia Regionale
Responsabile Scientifico CERTeT,
Centro di Economia Regionale, Trasporti
e Turismo dell’Università Bocconi di Milano
MEMBRI
GIANNI VITTORIO ARMANI
Amministratore delegato IREN
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TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin)
PASQUALE CIALDINI
Direttore Generale per la Vigilanza
e la Sicurezza delle Infrastrutture MIT a r.
DOMENICO CROCCO
Dirigente ANAS,
Segretario Generale PIARC Italia
STEFANO RAVAIOLI
Direttore SITEB
LUCIANA IORIO
MIT, Presidente WP1 UNECE
AMEDEO FUMERO
Dirigente MIT, Capo Dipartimento per i Trasporti,
la Navigazione e i Sistemi informativi e statistici
LUCIANO MARASCO
Dirigente MIT, Responsabile IV Divisione
DG Sicurezza Stradale
FRANCESCO MAZZIOTTA
Già Dirigente MIT, Responsabile II Divisione
DG Sicurezza Stradale
VINCENZO POZZI
Già Presidente CAL
ALESSANDRO MUSMECI
AISCAT Pesponsabile Area Tecnica
ORNELLA SEGNALINI
Dirigente MIT, Direttore Generale
Dighe e Infrasrutture Idriche ed Elettriche a r.
MARIO VIRANO
Direttore Generale TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin)
GILBERTO CARDOLA
Amministratore BBT SE
(Galleria di Base del Brennero - Brenner Basistunnel)
IN RAPPRESENTANZA DELLE ASSOCIAZIONI
ANGELO ARTALE
Direttore Generale FINCO
FEDERICO CEMPELLA
Associazione del Genio Civile
MARIA PIA CERCIELLO
PIARC ITALIA
GABRIELLA GHERARDI
Presidente AISES
OLGA LANDOLFI
Segretario Generale TTS Italia
GIOVANNI MANTOVANI
Già Presidente AIIT
MARCO PERAZZI
Relazioni Istituzionali UNICMI
DONATELLA PINGITORE
Presidente ALIG
CARLO POLIDORI
Presidente AIPSS
DANIELA PRADELLA
ANIE/ASSIFER
ADNAM RAHMAN
Vice Presidente IRF
STEFANO RAVAIOLI
Direttore SITEB
NICOLA ZAMPELLA
Direttore Generale Federbeton
GABRIELE SCICOLONE
Presidente OICE
SERGIO STORONI RIDOLFI
SIGEA
Associazione Italiana
della Telematica per
i Trasporti e la Sicurezza
Unione Nazionale delle Industrie
delle Costruzioni Metalliche
dell’Involucro
e dei Serramenti
È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista
sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, etc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente
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può far richiesta alla Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it
lestrade @ fiaccola.it
www.fiaccola.com
www.lestradeweb.com
artner
Anas SpA (Gruppo FS Italiane)
stradeanas.it 49
Asphaltica 2023
asphaltica.it
zara metalmeccanica srl
Autostrada del Brennero SpA
autobrennero.it
Zara Metalmeccanica S.r.l.
35
zarametalmeccanica.it
ANAS SpA
stradeanas.it
III Cop
II Cop
In questo numero
In questo numero
Roxtec Italia Srl
CAR SEGNALETICA STRADALE Srl
roxtec.com/it carsrl.com
271
CO-BIT SpA
Samoter co-bit.com 2023
39
samoter.it 91
In Copertina Attesa da più di 20 anni, l’opera realizzata
da Zara Metalmeccanica ha un ruolo codevintec.it 5
CODEVINTEC ITALIANA Srl
Car Segnaletica
centrale
Stradale
nel collegamento
Srl
di reti ciclabili di tutta
SINA SpA
carsrl.com la provincia di Padova: recentemente, nel comune
di Fontaniva, a nord di Padova, è stata realiz-
CRACCO Srl - CORTENSAFE
1 sinaing.it 25
zata una passerella ciclopedonale che completa cortensafe.it 21
un percorso di tipo soft già agibile, generando,
Cracco Srl di fatto, una nuova offerta paesaggistica. L’ope-
SMA Road Safety Srl
cortensafe.it ra nasce dall’esigenza di garantire un percorso 19 smaroadsafety.com EDIL 2025
23
ciclopedonale sicuro ai cittadini di Fontaniva, fieraedile.it 107
ma ha anche la funzione di collegamento tra il
centro abitato di Fontaniva e l’itinerario ciclabile
Eco Certificazioni esistente SpA lungo il fiume Brenta, sempre più fre- Stevanato ELIA PERONI Prodotti & e C. Lavori Sas Speciali Srl
eco-cert.it quentato da cicloturisti e ritenuto, per tale 6moti-
stevanato.com eliaperoni.it 2123
vo, una importante risorsa per il territorio. La
nuova opera si inserisce in un area ambientale
di particolare pregio.
Fagioli SpA
fagioli.com 69
Massenza Srl
massenza.it 5
ETS Srl
Tekna etsingegneria.it Chem SpA
27
teknachem.it 96
ITERCHIMICA SpA
iterchimica.it
4 12/2024 leStrade
IV Cop
Aziende citate
Geofluid 2023
Valli Zabban SpA
Tekna Chem 104
geofluid.it 87 vallizabban.it
AUTOSTRADA DEL BRENNERO SpA
KEY ENERGY 2025
IV Cop. Trenitalia 38
100 C
PANT.
RAL
Vempa
autobrennero.it 55 key-expo.com 128 A35 Brebemi 2672
25 M
3005 C
5015
0 Y
0 K
Webuild Anas 12, 17, 20, 56, 76, 9663
Wirtgen Atm 18, 53 112
Iterchimica
BOMAG
SpA
ITALIA – MARINI SpA
MASSENZA Srl
Zeleros Amplia Infrastructure 2120
iterchimica.it bomag.com II Cop. 45 massenza.it 6 CAEmate 86
Cancellotti 76
CDP Venture Capital 22
Colacem 15
Servizi Servizi offerti offerti dalla Casa dalla Editrice: Casa Editrice: ETS 32
- articoli
- articoli
in formato
in formato
Franchetti 60
- immagini / servizi fotografici
(sono cedibili - immagini quelle indicate / con servizi il credito fotografici della rivista) (sono cedibili quelle Gruppo indicate con ASTM il credito della rivista)
81, 86
- ristampe - ristampe articoli articoli
Gruppo Autostrade per l’Italia 50, 64
Indicare con una X la voce interessata
Gruppo FS 25, 26
Indicare con una X la voce interessata
❑ PDF Articolo/Notizia Pag .............. Titolo .................................................................. Iterchimica 20
JCB 112
❑ Foto Pag .............. Titolo ❑ PDF Articolo/Notizia Pag .............. Titolo ..........................................................................................................................
Kleemann 116
❑ Estratti Articolo Pag .............. Titolo .................................................................. Liebherr 100
❑ Foto Articolo Pag .............. Titolo ..........................................................................................................................
RICHIEDENTE sig./ra ....................................................................................................
Mapei 15
❑ Estratti Articolo Pag .............. Titolo ..........................................................................................................................
Movyon 50, 64
Azienda ......................................................................................................................... Matildi+Partners 60
RICHIEDENTE sig./ra ............................................................ Azienda ....................................................................................
Via/Piazza ........................................................................... N. Civico ............................ Politecnica 46
Via/Piazza
Reway Group 26
Comune .................................. ..................................................... N. Civico .............. CAP Comune ....................... ................................................ PROV CAP .............. PROV ...................
Sina 86
Tel./cell. Tel./cell. .......................................................................................................................
Fax E‐mail .............................................................................
TELT 68
3TI 62
E-mail ...........................................................................................................................
Compili e invii per fax o con posta elettronica a: Casa editrice la fiaccola srl | Via Conca del Naviglio 37 | 20123 Milano | Fax 02 Webuild 89421484 | email: segreteria@fiaccola.it 53, 98
Compili e invii per fax o con posta elettronica a: Casa editrice la fiaccola srl | Via Conca del Naviglio 37
Zara Metalmeccanica 40
20123 Milano | Fax 02 89421484 | email: segreteria@fiaccola.it
fiaccola service
12/2024
4 3/2023 leStrade
Il trattamento dei dati personali che la riguardano, per quanto stabilito dalla legge 675/96, di cui Le garantiamo la massima riservatezza,
verranno utilizzati solo dalla banca dati della Casa Editrice la fiaccola. Perciò, per aggiornarla sulle nostre iniziative, i Suoi
dati non saranno nè comunicati nè diffusi a terzi e se lei non desiderasse ricevere altre comunicazioni barri la casella a lato. ❑
Aziende citate
Anas 12
Cepav Due 52
Deep Blue 57
Fagioli 76
PAVING Fincasale SHOW & CONGRESS 2025
7
samoter.it
Flowdron
III Cop
58
FS Security 43
Goretex professional 24
ROTAIR SpA
rotairspa.com Gruppo Abertis 9747
Hamm 120
Hardt 20
SMA Holcim ROAD Aggregati SAFETY Calcestruzzi Srl
98
smaroadsafety.it Hyperloop One 1120
Hyperloop Transportation Technologies 20
Hyundai 122
TEKNA CHEM SpA
Ingegneria del Territorio 41
teknachemgroup.com 75
Italferr 42
Mammoet 22
TELT Milano SASSerravalle Milano Tangenziali 18,44
telt-sas.com Nevomo 6720
Orteco 115
Peri 116
VALLI Proger ZABBAN SpA
41
vallizabban.it 29
Rete Ferroviaria Italiana 41
Rocksoil 41
Sesar 56
ZARA METALMECCANICA Srl
zarametalmeccanica.it
Sireg I Cop 108
Siteb 102
SMA Road Safety 92
Swisspod 20
Tecne 30
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verranno utilizzati solo dalla banca dati della Casa Editrice la fiaccola. Perciò, per aggiornarla sulle nostre iniziative, i Suoi
dati non saranno nè comunicati nè diffusi a terzi e se lei non desiderasse ricevere altre comunicazioni barri la casella a lato. ❑
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L’iniziativa
“La Fiaccola” e l’Università LUMSA
La Casa Editrice “La Fiaccola”, con i suoi magazine “Le
Strade – Aeroporti, Autostrade e Ferrovie”, “Waste” e
“Flotte & Finanza”, ha il piacere di comunicare il rinnovo
e la validità per l’a.a. 2024-2025 della rilevante collaborazione
accademica con l’Università LUMSA | LUM-
SA Master School, che garantisce specifiche agevolazioni
promozionali in ordine ai costi di iscrizione ai Master universitari
di primo e secondo livello della LUMSA Master
School di Roma e Palermo realizzati in partnership con
IESED – Istituto Europeo di Studi Economici e Direzionali,
ed altri Master inclusi.
Collaborazione volta a favorire, attraverso tale convenzione
in essere, la formazione post-lauream (executive)
di alto profilo universitario ed il fondamentale sviluppo
e/o aggiornamento di competenze professionali in aree
tematiche e settori strategici ed innovativi, nonché a livello
di mercato, rilevanti per il proprio network (partner,
sponsor, inserzionisti ed abbonati ai magazine) costituito
da aziende, pubbliche amministrazioni, organizzazioni
ed associazioni di categoria, studi professionali e professionisti,
società di consulenza, settore finanziario. In
particolare, in riferimento ad ambiti tematici quali: sviluppo
economico sostenibile (SDG, ESG), sostenibilità
aziendale e nella P.A., public sector (appalti, PPP), infrastrutture-trasporti
ed energia-ambiente, PMI, normativa
e diritto, corporate finance e finanza straordinaria, business
administration e management, strategy, governance
e controlli societari, reporting e tax, innovation.
Grazie a questa collaborazione, che vedrà anche il coinvolgimento
della Casa Editrice e suoi magazine come partner
della LUMSA Master School e IESED nei Master e per relative
rilevanti iniziative accademiche ed eventi, sarà possibile
per tutti i singoli abbonati, gli inserzionisti e le diverse
realtà pubbliche e private del proprio network quali partner
e sponsor dei magazine (nelle persone dei loro amministratori
e dirigenti, dipendenti, consulenti interni e of
counsel, tirocinanti), nonché per i loro figli e coniugi, usufruire
di tali specifiche agevolazioni promozionali per l’iscrizione
ai Master della LUMSA Master School ricompresi
in convenzione. L’Università LUMSA è inoltre al primo posto
nella Classifica Censis (edizione 2024/2025) delle Università
italiane, nel settore “Atenei non statali di medie dimensioni”
(fino a 10.000 iscritti).
Lumsa Master School: Master in
Convenzione “La Fiaccola”
Le iscrizioni per i Master universitari di primo e secondo
livello a.a. 2024-2025 della LUMSA Master School sono
già aperte e possibili in questi mesi entro gennaio 2025,
secondo rispettivi calendari e scadenze dei Master. Inizio
dei Master previsto nel primo trimestre 2025 (gennaio
- marzo), con durata annuale e realizzati in modalità
blended (in presenza e da remoto).
Tutti i dettagli riguardo struttura, calendari e scadenze
sono presenti sui rispettivi siti LUMSA Master School
e IESED, in particolare sulle pagine web dei singoli
Master; inclusa la procedura di iscrizione ed i contatti
di Segreteria, qui riportati, cui rivolgere richieste di
info didattiche ed amministrative, agevolazioni e costi
(e-mail: info@iesed.it / segreteria@iesed.it / Tel. IESED:
+39 366 9234171).
Per beneficiare di tali promozioni sulle rette dei Master
derivanti dalla convenzione in essere, basterà citare alla
Segreteria tale convenzione tra Casa Editrice “La Fiaccola”
e LUMSA Master School (codice registrato: “La Fiaccola”).
Procedendo poi come indicato ad autocertificazione
nella successiva compilazione della domanda di iscrizione
al Master in oggetto, corredata dai relativi allegati richiesti
e nel rispetto delle modalità di iscrizione e requisiti
previste dai bandi di iscrizione. Potendo inoltre avere
accesso ad ulteriori schemi di formazione finanziata, finanziamenti
agevolati e/o altri possibili incentivi previsti
per i partecipanti ai Master. nn
leStrade 12/2024 7
Normativa e infrastrutture
È ammesso il ribasso sul costo
della manodopera
La conseguenza del ribasso del costo della manodopera non è l’esclusione
ma la valutazione dell’offerta per sospetta anomalia
Avv. Prof. Claudio Guccione
Il Consiglio di Stato con la sentenza pubblicata
in data 19 novembre 2024, n.
9255, ha chiarito che è possibile, per
l’operatore economico, indicare un costo
della manodopera inferiore rispetto
a quello indicato dalla stazione appaltante
nei documenti di gara.
L’avvocato Claudio Guccione, fondatore di P&I - Studio Legale Guccione &
Associati, è Professore a contratto di Diritto delle Opere Pubbliche all’Università
La Sapienza di Roma (claudio.guccione@peilex.com).
Inquadramento normativo
e giurisprudenziale
L’articolo 41, comma 14, del D.lgs. n.
36/2023, in tema di costi della manodopera,
prevede che “Nei contratti di lavori
e servizi, per determinare l’importo
a base di gara, la stazione appaltante
o l’ente concedente individua nei documenti
di gara i costi della manodopera
secondo quanto previsto dal comma
13 (relativo alla determinazione del costo
del lavoro sulla base di tabelle ministeriali).
I costi della manodopera e della
sicurezza sono scorporati dall’importo
assoggettato al ribasso. Resta ferma la
possibilità per l’operatore economico di
dimostrare che il ribasso complessivo
dell’importo deriva da una più efficiente
organizzazione aziendale”.
La norma distingue tra importo posto a
base di gara in cui sono ricompresi i costi
della manodopera e importo assoggettato
al ribasso dal quale, invece, questi
ultimi devono essere scorporati.
La formulazione della disposizione ha
dato origine ad un vivace dibattito in ordine
alla possibilità di ribassare i costi
della manodopera rispetto al quale possono
sintetizzarsi i due principali e contrapposti
orientamenti.
Per un primo orientamento, che si fonda
sull’interpretazione letterale dell’art. 41,
comma 14 del d.lgs. n. 36/2023, non
sarebbe possibile ribassare i costi della
manodopera, pertanto i costi della manodopera
devono essere considerati fissi
e invariabili con la conseguenza che l’operatore
economico non può offrire, per
tale voce di costo, un importo inferiore
rispetto a quello stimato dalla stazione
appaltante nella lex specialis.
Secondo un opposto orientamento, invece,
sarebbe possibile ribassare i costi
della manodopera. Tale tesi si fonda
su una lettura sistematica degli artt. 41,
comma 14; 108, comma 9, che prescrive
al concorrente di indicare nell’offerta
economica, a pena di esclusione, i costi
della manodopera e 110, comma 1,
in ragione del quale “Le stazioni appaltanti
valutano la congruità, la serietà, la
sostenibilità e la realizzabilità della migliore
offerta, che in base a elementi
specifici, inclusi i costi dichiarati ai sensi
dell’art. 108, comma 9, appaia anormalmente
bassa” (TAR Firenze 120/2024).
In tal senso è stato osservato che, ove
il legislatore avesse voluto considerare i
costi della manodopera fissi e invariabili,
non avrebbe richiesto, ai sensi dell’articolo
108, comma 9, ai concorrenti di indicarne
l’importo nell’offerta economica
a pena di esclusione, né avrebbe incluso,
ai sensi dell’articolo 110, comma 1,
anche i costi della manodopera tra gli
elementi che possono concorrere a determinare
l’anomalia dell’offerta. Senza
considerare, inoltre, che l’impossibilità
di ribassare i costi della manodopera
determinerebbe una eccessiva compressione
della libertà d’impresa.
Ed è proprio quest’ultimo l’orientamento
che è stato accolto dal Consiglio di Stato
nella pronuncia in commento.
I fatti di causa e la sentenza
di primo grado
L’Autorità di Sistema Portuale dello
Stretto di Messina indiceva una procedura
aperta per l’affidamento congiunto,
sulla base del progetto di fattibilità tecnico-economica,
della “Progettazione esecutiva
ed esecuzione dei lavori di adeguamento
e risanamento della banchina
Margottini nel porto di Reggio Calabria”.
Il disciplinare di gara, richiamando
il comma 14, dell’art. 41 del d.lgs. n.
36/2023, dopo aver indicato l’importo
posto a base di gara e gli importi relativi
ai costi della manodopera e agli oneri
della sicurezza (non ribassabili), precisava
che quelli inerenti alla manodopera
non fossero ribassabili.
L’impresa risultata prima graduata, dopo
aver inserito sulla piattaforma telematica
il ribasso percentuale offerto, aveva
compilato il modello relativo all’offerta
economica inserendo nella casella corrispondente
all’importo soggetto a ribasso
una cifra comprendente anche i costi
della manodopera provvedendo, altresì,
a indicare separatamente le somme non
soggette a ribasso d’asta che, comunque,
erano state pure dettagliate in una
successiva tabella quali importi non ribassabili.
La Commissione di gara ritenendo
che le intenzioni della concorrente
fossero quelle di scorporare dalla cifra
indicante l’importo soggetto a ribasso le
somme non ribassabili (tra cui il costo
della manodopera) piuttosto che provvedere
alla esclusione dell’impresa in
questione, adottava il provvedimento
di aggiudicazione nei confronti di essa.
L’impresa risultata seconda graduata
adiva il TAR chiedendo l’annullamento
del provvedimento di aggiudicazione
censurando, tra le altre, la violazione degli
artt. 41, comma 14, e 108 del d.lgs.
n. 36/2023 nonché la falsa applicazione
del bando e del disciplinare di gara.
Secondo la tesi di parte ricorrente, la
Commissione di gara avrebbe dovuto
escludere l’impresa aggiudicataria considerato
che, nel redigere il modello di
offerta economica avrebbe esposto quale
importo soggetto a ribasso, su cui calcolare
il ribasso percentuale offerto, una
cifra comprendente i costi della manodopera
violando in tal modo la lex specialis
di gara che, richiamando quanto
previsto dall’art. 41, comma 14, del d.lgs.
n. 36/2023, disponeva che “I costi
della manodopera e della sicurezza sono
scorporati dall’importo assoggettato al
ribasso”.
A fronte di ciò, secondo la ricorrente,
la Commissione di gara avrebbe dovuto
procedere con l’esclusione della prima
graduata e non già provvedere, come
invece ha fatto, alla estrapolazione
dell’importo relativo al costo della manodopera
da quello soggetto a ribasso.
Sicché, secondo la ricorrente, l’aver inserito,
all’interno del modello dedicato
all’offerta economica, nel riquadro relativo
all’importo soggetto a ribasso, anche
il costo della manodopera avrebbe
dovuto determinare l’esclusione dell’operatore
economico aggiudicatario per
violazione dell’art. 41, comma 14, del
d.lgs. n. 36/2023.
Il TAR, accogliendo la tesi della ricorrente,
disponeva l’annullamento del
provvedimento di aggiudicazione e, al
contempo, l’aggiudicazione a favore
dell’impresa ricorrente.
Il TAR, comunque, ammetteva la possibilità
di presentare un costo della manodopera
ribassato ma solo in via “indiretta”,
ossia indicando una cifra inferiore
rispetto a quella computata dalla stazione
appaltante, e non già inserendo
tale costo, in via diretta e immediata,
nell’importo assoggettato a ribasso. Tuttavia,
l’inserimento da parte dell’impresa
risultata aggiudicataria del predetto
costo nell’importo assoggettato al ribasso,
proprio perché contrastante tanto
con le disposizioni della lex specialis
quanto con l’articolo 41, comma 14, del
d.lgs. n. 36/2023, avrebbe dovuto determinarne
l’esclusione.
Avverso tale sentenza è insorta l’impresa
risultata prima graduata la quale, con
un primo motivo di ricorso in appello, ha
contestato la sentenza di primo grado
nella parte in cui, per ciò che rileva ai fini
del presente commento, ha ritenuto che
dovesse essere esclusa dalla procedura
di gara per aver offerto il proprio ribasso
percentuale su un importo comprensivo
del costo della manodopera.
La pronuncia del Consiglio
di Stato
Il Consiglio di Stato, con sentenza del
19 novembre 2024, n. 9255, ha accolto
L’Opinione legale
8 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 9
Soluzioni costruite per salvare vite
l’appello e, per l’effetto, ha riformato la
sentenza di primo grado.
Il Collegio, dopo aver richiamato le norme
di cui agli articoli 41, comma 14,
108, comma 8, e 110, comma 1, del D.lgs.
n. 36/2023, ha aderito a quell’indirizzo
giurisprudenziale secondo il quale,
a fronte di un ribasso anche dei costi
della manodopera, la conseguenza non
è l’esclusione dalla gara, quanto piuttosto
l’assoggettamento dell’offerta alla
verifica di anomalia: in quella sede l’operatore
economico avrà l’onere di dimostrare
che il ribasso deriva da una più efficiente
organizzazione aziendale e che
ha operato nel pieno rispetto dei minimi
salariali.
D’altra parte, secondo il Consiglio di
Stato, solo in tal modo si spiega l’obbligo
previsto dall’art. 108, comma 9, del
d.lgs. n. 36/2023 di indicare, a pena di
esclusione dalla gara, i costi della manodopera
(disposizione che sarebbe altrimenti
superflua) nonché la previsione
di cui all’art. 110, comma 1, del d.lgs. n.
36/2023 che include i costi della manodopera
che sono dichiarati dall’operatore
economico tra gli elementi specifici in
presenza dei quali la stazione appaltante
avvia il procedimento di verifica dell’anomalia
dell’offerta.
Proprio nell’assicurare una tutela rafforzata
agli interessi dei lavoratori – ha osservato
il Consiglio di Stato – il nuovo
codice dei contratti pubblici si pone in
continuità con quello precedente. Difatti,
dalla lettura combinata delle disposizioni
citate, emerge la volontà del legislatore
di responsabilizzare gli operatori
economici, i quali, prima di procedere
con la formulazione del ribasso complessivo,
devono valutare preventivamente
i costi relativi alla manodopera (nonché
quelli inerenti alla sicurezza).
Passando all’analisi della fattispecie concreta
il Collegio ha precisato che, stante
il richiamo espresso nella lex specialis
dell’art. 41, comma 14, del d.lgs. n.
36/2023, non era escluso che gli operatori
economici potessero indicare un costo
della manodopera inferiore rispetto a
quello indicato dalla stazione appaltante.
I giudici di Palazzo Spada hanno pure
chiarito che l’indicazione dei costi della
manodopera a “rialzo”, a differenza di
quelli “al ribasso” per cui l’offerta si presume
essere anomala, non costituisce di
per sé un indice di anomalia dell’offerta,
in quanto è necessario che la proposta
in aumento di tale componente di costo
si caratterizzi per la sua effettiva e concreta
capacità di incidere sulla remuneratività
dell’offerta.
Osservatorio normativo
Parere dell’Adunanza della Commissione
Speciale del Consiglio di Stato del 27
novembre 2024 sullo schema di decreto
legislativo recante “disposizioni integrative
e correttive al codice dei contratti
pubblici di cui al decreto legislativo 31
marzo 2023, n. 36”.
Comunicato Presidente ANAC del 20
novembre 2024 recante “Chiarimenti in
merito all’utilizzo del criterio del minor
prezzo nelle procedure di aggiudicazione
di lavori sopra soglia”.
Circolare del Ministero delle infrastrutture
e dei trasporti dl 18 novembre 2024
recante “Orientamenti e indicazioni operative
per la qualificazione delle stazioni
appaltanti ai sensi del Codice dei contratti
pubblici (d.lgs. n. 36/2023)”. nn
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10 12/2024 leStrade
Notizie da Anas
Notizie da Anas
Lazio, ponte dell’Industria a Roma
Proseguono i lavori di consolidamento e restauro conservativo
del ponte dell’Industria avviati lo scorso luglio 2023 da Anas
Nelle settimane scorse si sono
concluse le operazioni di consolidamento
delle fondazioni utilizzando
la tecnica del ‘jet grouting’
e sono state ultimate le attività
di svaro dell’impalcato del ponte
così come previsto dal cronoprogramma
dei lavori. Le operazioni
si sono svolte con l’ausilio di
una gru da 600 tonnellate: il mezzo
speciale ha rimosso la struttura
del vecchio ponte e l’ha riposizionata
sulle banchine del Tevere. Le
travi storiche saranno restaurate.
I due arconi metallici attualmente
presenti ai due lati del ponte
saranno successivamente ripuliti,
riverniciati e poi rimontati ai lati
della nuova struttura. Per le operazioni
di svaro è stato necessario
suddividere il ponte in tre grandi
blocchi: due da 45 metri e uno
centrale da 15 metri (ex levatoio).
La fase successiva dei lavori prevede
la spinta della nuova struttura
del ponte sulle pile in alveo
mediante il varo delle nuove campate.
In seguito sulla nuova struttura,
come richiesto dalla Soprintendenza,
saranno posizionati i
due arconi restaurati: cesseranno,
quindi, di avere la loro funzione
strutturale, ma resterà conservato
il disegno originale del ponte e
l’immagine urbana post-industriale
dell’area. Saranno poi completate
le attività di collaudo, propedeutiche
alla riapertura al traffico
del ponte.
L’opera giubilare, da 18 milioni di
euro, sarà arricchita anche con la
realizzazione di due passerelle,
una pedonale e una ciclabile, ai
lati del ponte.
Abruzzo, strada comunale
a Borgata Isaia - Ortolano
Riconsegnata al comune di Campotosto la
strada comunale colpita dal sisma del 2016
Nella giornata del 3 dicembre
2024, Anas ha riconsegnato al Comune
di Campotosto (L’Aquila) la
strada comunale in località Borgata
Isaia – Ortolano Comune di
Campotosto (AQ). La strada è stata
oggetto di importanti interventi
di ripristino del corpo stradale
a seguito degli eventi legati ai fenomeni
sismici che hanno colpito
il territorio delle Regioni Lazio,
Marche, Umbria e Abruzzo a partire
dal 24 agosto 2016.
Le lavorazioni sono state suddivise
in quattro interventi. Il primo
intervento ha previsto la realizzazione
di una paratia di pali
di grosso diametro (100 centimetri)
in corrispondenza del tratto
stradale oggetto di franamento.
Il secondo intervento ha previsto
la realizzazione di una paratia di
pali di grosso diametro (100 centimetri)
su un tratto stradale di circa
48 metri a ridosso dell’abitato
di Ortolano. Il terzo intervento ha
previsto l’inserimento di due file
di gabbioni riempimento con misto
cementato per il ripristino della
sede stradale (in fase esecutiva
si è optati per la realizzazione di
terre armate di medesima altezza
delle gabbionate). Il quarto intervento
ha riguardato il disgaggio
e la posa di una rete metallica
a doppia torsione.
L’intervento complessivo, dall’importo
di oltre cinque milioni di
euro, era stato consegnato lo
scorso 10 maggio 2023.
Emilia Romagna, SS 65 bis
Riaperta al traffico la SS 65 bis “Fondovalle Savena” a Pianoro (BO)
Si sono conclusi i lavori di ripristino
del corpo stradale del tratto
presso il km 0,700 della strada
statale 65 bis “Fondovalle Savena”
a Pianoro, nella città metropolitana
di Bologna. Pertanto, a
seguito della riapertura al traffico
da parte della Città Metropolitana
di Bologna della rotatoria
di Rastignano posta al km
0,300, il tratto dal km 0 al km
2,600 della SS 65 bis, è di nuovo
percorribile. Il tratto stradale
era stato precedentemente chiuso
al traffico tra il km 0,000 ed
il km 0,300 per consentire i lavori
della rotatoria di Rastignano.
Nel tratto ricompreso tra il
km 0,300 e il km 2,600 era imposta
la chiusura al traffico ad
esclusione dei residenti, mezzi di
soccorso e servizi essenziali che
invece poteva transitare con il
senso unico alternato; tale modifica
alla circolazione era stata attuata
a seguito degli eccezionali
eventi meteorologici di settembre
ed ottobre scorsi, che avendo
comportato l’erosione delle
sponde del fiume Savena avevano
pregiudicato il corpo stradale
con conseguente cedimento
del piano viabile.
In collaborazione con
12 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024
13
Notizie da Anas
Notiziario
Sicilia, svincolo di Castronovo di Sicilia
Consegnati i lavori di costruzione dello svincolo lungo la SS 189
Campania, SS 90bis “delle Puglie”
4,2 milioni di euro d’investimento complessivo per il ponte “Valentino”
È tornato fruibile, nelle scorse
settimane, il ponte “Valentino”,
situato lungo la strada statale
90bis “delle Puglie”, in corrispondenza
del km 5,200, nel
beneventano, grazie alla conclusione
delle attività principali relative
all’intervento di manutenzione
programmata di Anas, per
un investimento complessivo di
4,2 milioni di euro.
Nel dettaglio, le attività sulla parte
centrale del ponte hanno riguardato
il rifacimento dei cordoli
con sostituzione delle barriere
di sicurezza, l’impermeabilizzazione
ed il ripristino di alcune porzioni
in calcestruzzo armato, incrementando
così gli standard di
sicurezza e percorribilità della intera
infrastruttura stradale. Si sta
procedendo ora con le attività di
completamento della nuova pavimentazione
e relativa segnaletica.
Al contempo, le lavorazioni proseguiranno
nella parte sottostante
dell’infrastruttura, senza quindi
Anas ha consegnato i lavori relativi
alla costruzione dello svincolo di
Castronovo di Sicilia, territorio in
provincia di Palermo, ubicato lungo
la strada statale 189 “Della Valle
dei Platani”, compreso tra i chilometri
13 e 17.
I lavori sono stati aggiudicati all’impresa
RTI L&C Lavori e Costruzioni
S.r.l. (mandataria) e all’impresa
Costruzioni Ambientali S.r.l. (mandante)
per un importo complessivo
di circa 21 milioni di euro. In data
16 ottobre 2024 si è proceduto alla
stipula del contratto.
L’intervento consiste nel completamento
di opere parzialmente realizzate
con un precedente appalto.
È previsto l’adeguamento funzionale
e geometrico dell’esistente
svincolo nord al km 13,100 della
strada statale 189, la realizzazione
di un’intersezione a livelli sfalsati
in corrispondenza dello svincolo
centro e l’adeguamento dello svincolo
sud al km 17. Sono previsti,
inoltre, interventi di riqualificazione
della pavimentazione e di adeguamento
delle barriere di sicurezza
esistenti. Il cantiere è aperto e l’ultimazione
dei lavori porta la data 6
aprile 2026.
disagi per la circolazione.
A partire dal mese di gennaio, infine,
si procederà alla realizzazione
dei nuovi giunti di dilatazione,
con attivazione del senso unico alternato
per un periodo di circa tre
settimane.
Stocchi, Presidente del PIARC per
il prossimo quadriennio 2025-2028
Mapei, una
nuova sede in
Repubblica Ceca
Con grande orgoglio, l’AISCAT
(Associazione Italiana Società
Concessionarie Autostrade e Trafori),
anche a nome delle proprie
Associate, e il Comitato Nazionale
del PIARC hanno comunicato
che la Dott.ssa Emanuela Stocchi,
Direttore Affari Internazionali
dell’Associazione, nel corso della
riunione del Consiglio PIARC tenutasi
ad Andorra il 6 novembre
u.s., è stata nominata Presidente
del PIARC (World Road Association)
per il prossimo quadriennio
2025-2028, riscontrando un vasto
apprezzamento da parte dei
delegati PIARC rappresentati nel
Consiglio.
Esperta di legislazione e politiche
europee, con una ultradecennale
esperienza nel settore delle autostrade
in concessione a livello
sia nazionale sia, soprattutto, internazionale,
ha svolto negli anni
importanti incarichi all’interno
delle Associazioni internazionali
L’azienda si sta concentrando sulla
produzione di cementi a minore
impronta carbonica, esplorando
al contempo le future possibilità:
idrogeno verde e sistemi di cattura
e stoccaggio della CO 2
. In tutti gli
stabilimenti italiani a ciclo completo
sono utilizzati materiali “di recupero”:
loppe, ceneri, gesso chimico
ed altri, in sostituzione di materie
prime naturali. Attualmente, il tasso
di sostituzione con materiali riciclati
è pari al 6%. Quattro dei sei
più rappresentative del comparto
quali l’ASECAP (European Association
of Toll Highways Concessionaires
Companies) e l’IBTTA
(International Bridge, Tunnel and
Mapei ha inaugurato la proria nuova
sede in Repubblica Ceca, a Olomouc.
Un investimento strategico
per rispondere alle esigenze di una
realtà in continua espansione e rafforzare
il legame con il territorio.
L’azienda è presente in Repubblica
Ceca dal 1991, a Olomouc. Con il
passare degli anni, lo stabilimento
originario, però, non soddisfaceva
più le esigenze, per cui si è deciso
di trasferire gli uffici e il magazzino
in strutture di nuova costruzione
nel VPG Park, sempre a Olomouc.
Situata in una posizione strategica
vicino all’incrocio tra le autostrade
D46 e D35, la nuova sede garantisce
una migliore accessibilità e logistica.
«La Repubblica Ceca, con la sua
posizione centrale in Europa, è
per Mapei un mercato importante
– commenta Veronica Squinzi,
amministratore delegato Mapei –,
dove abbiamo contribuito a numerosi
progetti iconici come il restauro
del Ponte Carlo o la costruzione
della 02 Arena a Praga».
«La nuova sede Mapei a Olomouc
garantisce una migliore accessibilità
e logistica, uno spazio più moderno
per servire meglio i nostri
clienti e offrire un ambiente di lavoro
accogliente ai nostri dipendenti
– aggiunge Marco Squinzi, amministratore
delegato Mapei –. Grazie
all’impiego dei nostri prodotti a
emissioni di CO 2
completamente
Colacem e la decarbonizzazione
Turnpike Association) di cui è stata
Presidente, partecipando e guidando
numerosi comitati tecnici
su vari temi quali, tra gli altri, la
sicurezza stradale, la sostenibilità
e lo sviluppo dei sistemi a pedaggio,
fino a ricoprire prestigiosi incarichi
di vertice.
Si tratta di un riconoscimento di
particolare rilevanza e prestigio
per il settore autostradale e per
tutto il comparto nazionale che
vede premiate ai massimi livelli
l’estrema competenza e professionalità
della Dott.ssa Stocchi, a
dimostrazione anche del ruolo che
l’Italia occupa in questi consessi
tecnico-istituzionali.
compensate, è anche un esempio
concreto del nostro modo di contribuire
alla sostenibilità in edilizia,
con soluzioni pensate per ridurre
l’impatto anche attraverso la qualità
e la durabilità».
MAPEI.IT
stabilimenti italiani stanno sostituendo
parte dei combustibili fossili,
importati da oltre oceano, con
CSS (Combustibili Solidi Secondari)
derivati dalla parte residua secca
non più riciclabile della raccolta differenziata.
Sebbene il tasso di sostituzione
calorica dei CSS in Italia
sia cresciuto fino al 22%, resta
ancora distante dalla media europea,
che supera il 57%, con alcuni
paesi virtuosi, tra cui Germania
e Austria, che raggiungono punte
del 75-80%. L’Unione Europea
promuove questa pratica, valutata
tra le migliori per il contributo
che dà alla sfida della decarbonizzazione.
Il 50% dei cementi Colacem
venduti sul mercato è ora più
sostenibile rispetto al passato: prodotti
a minore contenuto di clinker,
che garantiscono ottime prestazioni
chimico-fisiche e meccaniche.
Grazie all’adozione di queste soluzioni,
Colacem ha ridotto le
emissioni di CO 2
di 90.000 tonnellate
su base annua con un
trend in continuo miglioramento.
COLACEM.IT
In collaborazione con
14 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 15
otiziario
(+4,3%) e i feriti (+4,8%), ma risultano
in calo le vittime (-3,5%).
Nelle Marche
Si sono verificati 4.956 incidenti
stradali, che hanno causato la
morte di 89 persone e il ferimento
di altre 6.727. Rispetto al 2022
aumenta leggermente il numero
degli incidenti (+0,1%) e dei feriti
(+1,0%) mentre diminuiscono
le vittime (-2,2%).
registra a livello nazionale, mentre
le vittime (-8,2%) diminuiscono
più che nell’intero Paese.
In Puglia
9.843 incidenti hanno causato
la morte di 232 persone e il ferimento
di altre 14.918. Rispetto al
2022 aumentano - più di quanto si
registra a livello nazionale - il numero
degli incidenti (+6%), i feriti
(+4,6%) e le vittime (+2,7%).
Istat, in aumento incidenti
stradali con vittime e feriti
Nel semestre gennaio-giugno
2024 si registra, rispetto allo
stesso periodo del 2023, un aumento
del numero di incidenti
stradali con lesioni a persone
(80.057; +0,9%), dei feriti
(107.643; +0,5%) e delle vittime
entro il trentesimo giorno (1.429;
+4,0%). Sono i dati che emergono
dal rapporto Istat sugli incidenti
stradali in Italia.Nel confronto
con il primo semestre 2023, diminuiscono
le vittime sulle autostrade
(-13,9%), mentre aumentano
sulle strade urbane (+7,9%)
e sulle extraurbane (+1,0%). Rispetto
ai primi sei mesi del 2019,
nel primo semestre 2024 le vittime
registrano una diminuzione significativa,
ancora, sulle autostrade
(-31,9%), e più contenuta sulle
strade extraurbane (-4,2%). Sulle
strade urbane si stima un aumento
del 1,1%.
In Lombardia
nel 2023, si sono verificati 29.190
incidenti stradali, che hanno causato
la morte di 377 persone e il
ferimento di altre 38.028. Rispetto
al 2022, aumentano in modo significativo
- e più di quanto si registra
a livello nazionale - il numero
degli incidenti (+1,4%), mentre
l’incremento nel numero dei feriti
è contenuto (+0,3%) e le vittime
diminuiscono (-6,2%).
In Piemonte
Si sono verificati 10.029 incidenti
stradali che hanno causato la
morte di 178 persone e il ferimento
di altre 13.918. Rispetto al
2022 il numero di incidenti e feriti
diminuisce (-1,2% per entrambi),
ma il decremento più significativo,
di gran lunga superiore al
dato nazionale, si registra sul numero
di morti (-26,1%).
In Valle d’Aosta
I 289 incidenti (-11,6% rispetto
al 2022) hanno causato il ferimento
di 411 persone (-8,1%) e
la morte di cinque persone.
In Friuli-Venezia Giulia
Nel 2023 si sono verificati 3.187
incidenti stradali, che hanno causato
la morte di 56 persone e il ferimento
di altre 4.122. Rispetto al
2022 diminuisce in modo significativo
- e più di quanto si registri
a livello nazionale - il numero delle
vittime (-24,3%) a fronte di un
calo più moderato degli incidenti
(-2,4%) e di un lieve aumento dei
feriti (+0,4%).
In Veneto
Si sono verificati 12.774 incidenti
stradali, che hanno causato la
morte di 309 persone e il ferimento
di altre 16.994. Rispetto
al 2022 diminuiscono il numero
delle vittime (-3,7%), gli incidenti(-3,4%),
ed i feriti (-1,7%).
In Liguria
Sono stati 7.530 gli incidenti stradali.
Hanno causato la morte di
55 persone e il ferimento di altre
9.194: rispetto al 2022 si segnala
una diminuzione del numero
degli incidenti (-4,2%), dei feriti
(-4,4%) e delle vittime (-3,5%).
In Toscana
Si sono verificati 14.933 incidenti
stradali, che hanno causato la
morte di 202 persone e il ferimento
di altre 19.099. La Toscana si
distingue dalla tendenza nazionale
per un calo consistente del numero
di morti sia rispetto all’anno
precedente (-10,2%) sia rispetto
al 2019, anno pre-pandemia
(-3,3%). Anche incidenti e feriti
sono in leggero calo rispetto sia al
2022 sia al 2019. Il tasso di mortalità
per incidente stradale in Toscana
è 5,5, leggermente superiore
al dato nazionale di 5,2.
Nel Lazio
Si sono verificati 19.929 incidenti
stradali, che hanno causato la
morte di 346 persone e il ferimento
di altre 26.258. Rispetto al
2022, in controtendenza al dato
nazionale, diminuisce il numero
degli incidenti (-1,7%) e dei feriti
(-2,0%) mentre aumentano le
vittime (+2,1%).
In Campania
Si sono verificati 10.242 incidenti
stradali, che hanno causato
la morte di 220 persone e il
ferimento di altre 14.676. Rispetto
al 2022 sono in aumento, più
di quanto si registri a livello nazionale,
il numero degli incidenti
In Molise
476 incidenti stradali hanno causato
16 morti e 737 feriti. Rispetto
al 2022 il numero degli incidenti è
cresciuto del 7,7 per cento.
Nel 2023 è aumentato anche il
numero sia delle vittime (+14,3
per cento) sia quello dei feriti
(+22,4%).
In Basilicata
968 incidenti hanno causato 27
morti e 1.516 feriti: rispetto al
2022, gli incidenti sono aumentati
del 5,9 per cento e i feriti dell’11,9
(valori superiori a quelli a livello
nazionale). Ridotto in modo significativo
il numero delle vittime
(-41,3 per cento).
In Umbria
Si sono verificati 2.280 incidenti
stradali che hanno causato la morte
di 45 persone e il ferimento di
altre 3.136. Rispetto al 2022, aumentano
il numero degli incidenti
e i feriti, entrambi più di quanto si
In Calabria
2.840 incidenti stradali hanno
causato la morte di 109 persone
e il ferimento di altre 4.385. Rispetto
al 2022, in controtendenza
rispetto al livello nazionale, diminuzione
poco significativa del
numero degli incidenti e dei feriti,
ma significativo aumento del numero
delle vittime (+47,3%).
In Sicilia
10.830 incidenti stradali hanno
causato la morte di 241 persone
e il ferimento di altre 15.855. Rispetto
al 2022 aumentano il numero
degli incidenti (+3,7%),
dei feriti (+4,3%) e delle vittime
(+6,6%).
In Sardegna
3.391 incidenti stradali hanno
causato la morte di 110 persone e
il ferimento di altre 4.619. Rispetto
al 2022 aumentano il numero
degli incidenti (+2,4%), i feriti
(+1,4%) e le vittime (+10,0%).
ISTAT.IT
Anas e MIC per la tutela del
patrimonio archeologico pugliese
I risultati preliminari delle indagini
di archeologia preventiva propedeutiche
alla realizzazione dell’intervento
di ammodernamento
della strada statale 89 “Garganica”,
nel tratto compreso tra Villaggio
Amendola e Manfredonia Sud,
sono stati lo spunto del convegno
“Archeologia preventiva e opere
infrastrutturali in Provincia di Foggia”
tenutosi nella sede dell’Università
degli Studi di Foggia.
Sulla statale 89, Anas – società
del Gruppo FS - ha avviato le attività
di scavo intensivo, sotto la
direzione scientifica della Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e
Paesaggio della provincia di Foggia
e BAT.
Il sito di Posta della Via
Tra i vari rinvenimenti di interesse,
è stato ricordato, il caso del sito di
Posta della Via che ha rivelato almeno
due fasi di frequentazione:
una più antica, di età daunia/ellenistica,
con strutture canalari e
fosse rettangolari datate al IV - III
secolo a.C., ed una fase compresa
tra Tardo-antico e Alto Medioevo,
che ha restituito delle strutture
a carattere religioso, fra le quali
spiccano due fonti battesimali cruciformi
ed una necropoli composta
da 26 tombe a fossa terragna ed
una in cassa litica.
Fra gli elementi di corredo e di ornamento,
dove presenti, brocchette
(verniciate in rosso o graffite)
poste a ridosso del cranio dei
crani nel caso di sepolture plurime,
contenitori in vetro molto
frammentari, fibule, bracciali e
spille in bronzo, orecchini in bronzo
e argento, vaghi in pasta vitrea,
in osso, in selce, numerose
borchie e ribattini in ferro che decoravano
i calzari.
Anas e Soprintendenza
La proficua collaborazione, attivata
tra Anas e la Soprintendenza,
è stato sottolineato, ha offerto
un’opportunità di dialogo tra passato,
presente e futuro grazie alla
possibilità di intervenire in modo
preventivo ed efficace sui ritrovamenti
che le opere stradali portano
alla luce.
I ritrovamenti archeologici si trasformano
così da possibili ostacoli
per la realizzazione delle opere,
in opportunità di sviluppo e potenziamento
culturale.
Al convegno sono intervenuti, per
Anas, Vincenzo Marzi, Responsabile
della Struttura territoriale di
Bari e Commissario straordinario
per gli interventi per la SS89 “Garganica”,
Luca Bernardini, Direttore
della Direzione Tecnica di Anas,
gli archeologi Pina Maria Derudas,
Anna Angelica Carrera, Matteo
Valentino e l’architetto Raffaella
Sanseverino.
STRADEANAS.IT
Attualità
16 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 17
otiziario
La mostra
dell’Archivio
Storico Atm
Con ATM MANIFESTO – Storie,
Viaggi e Design, in programma
sino a domenica 12 gennaio 2025
all’ADI Design Museum di piazza
Compasso d’Oro, a Milano, l’Azienda
apre per la prima volta lo
scrigno del suo Archivio Storico
presentando in maniera esclusiva
i preziosi materiali che raccontano
il forte e reciproco legame fra
Atm e la città di Milano.
Un viaggio nel tempo
La mostra ATM MANIFESTO, affidata
alla curatela di Matteo Pirola,
è un viaggio nel tempo lungo i
binari delle campagne di comunicazione
dell’Azienda che attraversano
e intrepretano l’evoluzione
del costume e della società, milanese
e non solo. Narra il cambiamento
dei linguaggi artistici
e pubblicitari, oltre a presentare
esclusivi documenti che raccontano
simboli e momenti che hanno
segnato la storia della mobilità
cittadina, dall’iconico tram Carrelli
all’inaugurazione della prima
linea metropolitana M1 della città,
la Rossa, 60 anni fa. All’esposizione
hanno contribuito anche
diversi archivi esterni che hanno
fornito il loro prezioso materiale,
come ad esempio la Fondazione
Franco Albini e Bob Noorda/Noorda
Design.
La storia di Atm è particolarmente
legata al luogo in cui si svolge
la mostra, perché si trova al centro
di un vero e proprio distretto
tranviario. Infatti, l’ADI Design
Museum sorge in un’area che
a fine Ottocento era utilizzata
come deposito di tram a cavallo
e successivamente fu destinata
agli impianti che fornivano ai
tram l’energia elettrica. La piazza
di accesso al museo è intitolata
al Premio Compasso d’Oro,
prestigioso riconoscimento del
mondo del design che si aggiudicò
nel 1964 il progetto della linea
M1 della metropolitana, firmato
da Franco Albini, Franca Helg e
Bob Noorda.
A pochi passi dalla piazza, in via
Messina, c’è lo storico deposito
tranviario di Atm dei primi del Novecento,
mentre di fronte si trova
la Fabbrica del Vapore, edificio
che conserva ancora oggi nei
fregi richiami ai tram, in quanto
sede della Carminati Toselli & C.,
dove sono state costruite le prime
vetture Carrelli Milano 1928.
Il patrimonio dell’Azienda
Oltre all’importante selezione di
manifesti, la mostra espone altri
oggetti del patrimonio storico
iconografico dell’Azienda, restituito
alla fruizione collettiva
dopo un importante lavoro di recupero
e conservazione: dai biglietti
ai materiali promozionali,
dalla documentazione tecnica
e amministrativa alle immagini
dell’imponente fondo fotografico,
dichiarato Bene Culturale di
notevole interesse storico dalla
Soprintendenza Archivistica e Bibliografica
della Lombardia.
Le plurime letture
Le diverse sezioni dell’esposizione
propongono una lettura da
differenti angolature. “Sui binari
del rispetto” esplora le campagne
di sensibilizzazione sociale
con i consigli e i messaggi sulle
buone maniere. “Creatività in
movimento” celebra le collaborazioni
con scuole, studenti e grandi
artisti e creativi del calibro di
Bruno Munari, Emilio Tadini, Chin
Hsiao, Enrico Baj, Mimmo Rotella.
Dai laboratori didattici con le
scuole primarie a cura di Munari,
ad esempio, nacquero le iniziative
“Decoriamoibus”, del 1987, e
“Decoriamoitram”, del 1988.
La sezione “In città con ogni mezzo”
propone le campagne con le
quali l’Azienda ha sempre promosso
a tutta la città una mobi-
Il 21° Rapporto “Audimob”
sulla mobilità degli italiani
L’Italia si conferma un Paese ancora
poco eco-friendly sul fronte
della mobilità: nel 2023, il 65%
degli italiani ha scelto l’auto per
spostarsi (-1,6% rispetto al 2022,
ma +2,5% rispetto al 2019) e sulle
strade il numero dei veicoli ha
superato ormai i 40 milioni. Il 23%
di essi ha oltre 20 anni, mentre
erano meno della metà nel 2010
e il 19,1% nel 2020. È la fotografia
che emerge dal ventunesimo
Rapporto sulla mobilità degli italiani
‘Audimob’, realizzato dall’Istituto
superiore di formazione e ricerca
per i trasporti (Isfort), con il
supporto scientifico delle associazioni
del Tpl, Agens e Asstra, presentato
al Cnel. Secondo lo studio,
i meno virtuosi in termini di sostenibilità
sono coloro che appartengono
alle fasce di reddito più
basse. Ad utilizzare di più le auto
sono le fasce di reddito inferiori ai
15 mila euro, con il 72%; tra i 20
e 25 mila euro con il 67,5%, mentre
le fasce con più di 25 mila euro
si attestano al 56,4%.
Tuttavia, se da un lato gli italiani si
dichiarano ben disposti a lasciare
l’auto in garage e utilizzare di più
i mezzi pubblici - sempre secondo
il Rapporto presentato al Cnel -,
alla fine, non lo fanno. Intervistati
lità alternativa, dai parcheggi al
servizio di sharing BikeMi. “Non
un semplice tram” celebra invece
uno dei simboli della città di Milano,
il tram Carrelli, conosciuto
in tutto il mondo ed entrato proprio
quest’anno nella collezione
permanente del Museo Nazionale
Scienza e Tecnologia. “Valori a
bordo” ricorda le campagne e le
iniziative con cui Atm ha da sempre
messo in primo piano il rispetto
e l’attenzione verso le persone
della comunità in cui opera,
dal suo personale ai passeggeri
che ogni giorno utilizzano i mezzi
di trasporto per spostarsi in città.
Il ruolo internazionale
La sezione “Oltre Milano” racconta
il ruolo internazionale dell’Azienda
che a Copenaghen gestisce
dal 2008 l’intera rete
metropolitana e a Salonicco, dal
2023, è responsabile della nuova
metropolitana, la prima a guida
automatica di tutta la Grecia.
E poi ancora la genesi e gli sviluppi
del logo Atm, un approfondimento
su Attilio, mascotte e
prototipo del Tranviere Milanese,
e un’ampia area dedicata al
sessantesimo compleanno della
sul desiderio di cambiare il mezzo
per spostarsi, emerge che la percentuale
di quanti vorrebbero lasciare
le quattro ruote (29,1% del
2024 vs 29,3% del 2023), pur diminuendo,
resta ancora più alta di
quella di coloro che la vorrebbero
usare di più.
M1, con foto storiche sui cantieri
che hanno rivoluzionato la città e
sui treni in uso. Esposti anche alcuni
materiali inediti provenienti
dalla Fondazione Franco Albini e
dallo studio Bob Noorda / Noorda
Design sul progetto degli allestimenti
e della segnaletica metropolitana.
L’ Azienda ha reso fruibile al pubblico
un’ampia selezione di materiali
con una nuova sezione
dedicata alle campagne di comunicazione
sul sito https://archiviostorico.atm.it/atm-web/.
ATM MANIFESTO è dunque un’occasione
straordinaria per scoprire
la storia di una Milano in movimento
e del suo trasporto
pubblico come fonte di identità
e coesione per la comunità. Oltre
alla Fondazione Franco Albini
e Bob Noorda / Noorda Design,
hanno contribuito gli archivi
di Fondazione Pirelli, Fondazione
Corriere della Sera, Archivio MM
Spa e Collezione Minici Giovanni
Luca. Il progetto di allestimento
della mostra è di Lorenzo Damiani
mentre il progetto di grafica
e comunicazione visiva è a cura
dello Studio Pupilla.
ATM.IT
Mentre, riguardo al trasporto pubblico,
la percentuale di quanti vorrebbero
usufruirne di più (29,1%
del 2024 vs 29,3% del 2023) resta
sempre più alta di quella di chi
vorrebbe usarlo di meno (11,1%
del 2024 vs 10,0% del 2023).
ISFORT.IT
Attualità
18 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 19
otiziario
Pavimentazioni stradali sostenibili:
Siteb per il futuro del settore
Lo scorso 22 novembre 2024, il
Chiostro del Sangallo della Facoltà
di Ingegneria di Roma “La Sapienza”
ha ospitato il convegno “Pavimentazioni
Stradali Sostenibili:
Ricerca, innovazione e nuove tecnologie”.
Organizzato da Legambiente
con la collaborazione tecnica
di Iterchimica e il patrocinio di
Siteb e SIIV. L’evento ha rappresentato
un punto d’incontro fondamentale
per tutti i protagonisti
del mondo delle infrastrutture
stradali italiane.
Siteb sta svolgendo un ruolo cruciale
nel guidare le aziende verso
l’adozione dei Criteri Ambientali
Minimi (CAM) Strade. Durante
l’evento, il Direttore di Siteb, Ing.
Stefano Ravaioli, ha messo in luce
l’importanza di questo percorso di
trasformazione: «Le nuove normative
rappresentano una sfida,
ma anche un’opportunità straordinaria.
Come Siteb, siamo impegnati
a supportare le aziende nel
comprendere e applicare i CAM,
affinché la sostenibilità non sia
solo un obbligo, ma un vero motore
di innovazione e competitività.
I CAM però hanno avuto un
periodo di gestazione di oltre dieci
anni ed è impossibile che possano
entrare in vigore dopo soli
90 giorni dalla pubblicazione del
DM perché i progettisti non sono
pronti ad inserire nei capitolati le
disposizioni dei CAM e le stazioni
appaltanti (soprattutto quelle
più piccole delle Provincie e dei
Comuni) non dispongono delle risorse
necessarie e non riusciranno
ad aggiornare gli Elenchi Prezzi.
Per questo abbiamo creato un
gruppo di lavoro dove aderiscono
le stazioni appaltanti, progettisti
e le imprese per produrre le
indispensabili linee-guida per affrontare
i CAM». L’ing. Ravaioli ha
concluso il proprio intervento rivolgendosi
al SIIV (altro patrocinatore
dell’evento) per una maggiore
e più stretta collaborazione.
Confronto e condivisione
L’incontro ha visto la partecipazione
di esperti e rappresentanti di
spicco del settore, che hanno condiviso
esperienze, sfide e successi.
Tra i relatori della sessione del
mattino dedicata a “Pavimentazioni
stradali e sostenibilità”: Pietro
Baratono – Consiglio Superiore
LL.PP., Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, Cristina Peretti,
CNR-IIA presso il Mase, Fabio
Pasquali, Piarc, Orazio Baglieri,
Presidente SIIV, Stefano Ravaioli,
Direttore Siteb, Davide Drago,
Enac, Anna Rita Ferrari, Italferr,
Arianna Stimilli, Anas, Federico Di
Gennaro, Autostrade per l’Italia.
Nella seconda parte, la sessione
“Come l’eccellenza italiana sta
perseguendo la sostenibilità” ha
registrato gli interventi di: Antonio
Scalamandrè, Anas, Letizia Berardi,
Italferr, Antonio D’Andrea, Sapienza
Università di Roma, Alessandro
Marradi, Università degli
Studi di Firenze, Michele Mori,
Sina S.p.A., ASTM Group, Giuseppe
Colombo, Milano Serravalle –
Milano Tangenziali S.p.A., Gabriella
Costantini, Gruppo A4 Holding,
Nicoletta Gasbarro, Autostrade
per l’Italia.
L’evento ha dimostrato quanto sia
fondamentale coniugare innovazione
tecnologica, ricerca e normative
ambientali per costruire
infrastrutture stradali più sostenibili
ed efficienti. Il dibattito ha
toccato temi cruciali: sostenibilità
dei materiali; progettazione sostenibile;
ruolo fondamentale della
formazione. Siteb, con il proprio
patrocinio e la partecipazione attiva,
ha confermato il proprio ruolo
centrale nel guidare il settore verso
un futuro più verde.
SITEB.IT
Amplia Infrastructures tocca
quota duemila risorse
Con l’ingresso di circa mille nuove
risorse Amplia Infrastructures,
società del Gruppo Autostrade
per l’Italia, tocca il traguardo dei
duemila dipendenti, affermandosi
sempre più sul mercato italiano
come operatore integrato di soluzioni
e competenze nel settore
delle costruzioni. «La connessione
e la cooperazione tra le diverse
società appartenenti al nostro
Gruppo - afferma l’Amministratore
Delegato di Autostrade per l’Italia,
Roberto Tomasi – sono la
colonna portante della strategia
aziendale, che punta a rendere
sempre più efficiente e moderna
la rete autostradale. Amplia garantisce
un’esecuzione efficace e
fluida degli interventi, oltre che
elevati standard in termini di specializzazione,
mezzi, tecnologie e
capillarità sul territorio. Amplia è
motore per affrontare, grazie al
C
know-how delle sue professiona-
M
lità, le prossime grandi sfide realizzative
infrastrutturali, con vo-
Y
lumi di investimenti significativi
CM
da qui ai prossimi anni». Amplia
MY
è oggi prima nel settore per nu-
CY
mero di dipendenti diretti a tempo
indeterminato in Italia. Inoltre, CMY
l’andamento dei ricavi registra un
K
aumento, con un fatturato pari a
800 milioni di euro nel 2023.
AMPLIASPA.IT
Anas, Mit e Piarc: a Roma il
convegno “Obiettivo zero vittime”
Organizzato da Anas, si è tenuto,
martedì 19 novembre 2024,
in occasione della Giornata mondiale
in Ricordo delle Vittime della
Strada, il convegno “Obiettivo
zero vittime” (al quale la rivista
leStrade ha partecipato).
L’evento, in collaborazione con
il Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti e il Comitato italiano
dell’Associazione Mondiale
della Strada (Piarc Italia), è stato
ospitato dalla Camera di Commercio
di Roma. Si è trattato di
una preziosa occasione di confronto
tra i massimi esperti nazionali
e internazionali in materia
di sicurezza stradale e dei comportamenti
alla guida.
Il convegno ha ottenuto il patrocinio
del Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti ed
è stato realizzato in collaborazione
anche con il Global Forum
for Road Traffic Safety – Nazioni
Unite e l’EuroMed Transport Sup-
port Project. Nell’intera giornata
di svolgimento, sono intervenuti,
tra gli altri, il Ministro delle Infrastrutture
e dei Trasporti, Matteo
Salvini, il Sindaco di Roma e
della Città metropolitana, Roberto
Gualtieri, l’inviato speciale delle
Nazioni Unite per la sicurezza
stradale, Jean Todt, il Presidente
di Anas e di Piarc Italia, Edoardo
Valente, l’Ad di Anas, Aldo
Isi, e il Presidente dell’ACI, Angelo
Sticchi Damiani. Nell’occasione
è stata anche presentata la
quarta edizione della Ricerca Stili
di Guida, realizzata per conto di
Anas da CSA Research - Centro
Statistica Aziendale.
Attualità
20 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 21
otiziario
CrossConnect, l’accelleratore dedicato
sia alle infrastrutture fisiche sia a quelle digitali
CDP Venture Capital lancia CrossConnect,
il nuovo programma di
Accelerazione interamente dedicato
a nuove imprese che sviluppano
soluzioni o servizi per le Infrastrutture.
L’iniziativa è parte
della Rete Nazionale Acceleratori
CDP Venture Capital, il network
dedicato allo sviluppo di startup
specializzate nei mercati a maggior
potenziale di crescita che oggi
conta 20 programmi verticali operativi
su tutto il territorio nazionale.
CrossConnect nasce con una dotazione
complessiva di oltre sei
milioni di euro, di cui cinque stanziati
dal Fondo Acceleratori di CDP
Venture Capital, destinati a ticket
di investimento iniziale e a successivi
follow-on post accelerazione
per le realtà che si distingueranno
come più meritevoli. Sono
co-investitori Plug and Play Tech
Center ed ELIS, che si occuperanno
anche della gestione operativa
del programma.
Aderiscono, inoltre, in qualità di
Corporate Partner Eni, attraverso
Joule, la sua scuola di impresa,
Saipem, leader globale nell’ingegneria
e nella costruzione di grandi
progetti nei settori dell’energia
e delle infrastrutture offshore e
onshore, Buzzi e Sonatrach Raffineria
Italiana.
Infrastrutture e grandi opere
CrossConnect abbraccia tutti i
segmenti di mercato che abilitano
alla costruzione di infrastrutture
e grandi opere finalizzate a soddisfare
i bisogni della comunità in
modo efficiente e sostenibile. Tra
le principali aree di interesse figurano
le tecnologie digitali applicate
alla gestione e al monitoraggio
delle infrastrutture (fra cui AI per
la manutenzione predittiva, digital
twin, droni), soluzioni innovative
per le infrastrutture di trasporto e
civili (strade, porti, reti ferroviarie,
aeroporti), oltre che per le infrastrutture
utili alla produzione,
trasmissione e stoccaggio di energia,
con particolare attenzione alle
fonti rinnovabili.
Tra gli ambiti di ricerca figurano
anche tecnologie avanzate per la
produzione e la gestione efficiente
delle risorse idriche, nonché soluzioni
Green Tech e circolari, per
la produzione di idrogeno verde,
chimica, bioraffinazione e cattura
della CO2. Queste sono solo
alcune delle aree che caratterizzeranno
l’acceleratore, il cui raggio
d’azione sarà ampliato in base
alle esigenze dei partner aziendali,
con l’inclusione di ulteriori settori,
come le infrastrutture di telecomunicazione
e digitali.
L’Acceleratore sarà articolato su
tre anni di attività, per ciascuno
dei quali i partner selezioneranno
fino a otto startup che avranno
accesso a un ticket di investi-
mento iniziale di 150 mila euro,
un percorso di accelerazione della
durata di quattro mesi. I migliori
team selezionati dall’acceleratore
avranno inoltre la possibilità di
ottenere successivi investimenti
post accelerazione fino a 400.000
euro per rafforzare la loro soluzione.
La Silicon Valley a Catania
«Le infrastrutture rappresentano
il tessuto connettivo di un paese:
dai servizi essenziali per i cittadini
come acqua, energia, trasporti
e comunicazioni, passando per le
reti essenziali allo sviluppo di economia
e industria come logistica e
centri di distribuzione fino al venture
capital, che altro non è se non
un ponte di risorse dagli investitori
verso la nuova imprenditoria»,
afferma Agostino Scornajenchi,
Amministratore Delegato e Direttore
Generale di CDP Venture Capital.
E prosegue: «Con il lancio di
CrossConnect a Catania intendiamo
fornire capitali competenze e il
nostro network per contribuire ad
accelerare la crescita di nuove imprese
a vocazione digitale, in grado
di trasformare le infrastrutture
strategiche del futuro».
«CrossConnect si inserisce in un
processo di digitalizzazione delle
infrastrutture nel nostro Paese,
con l’ambizione di creare un
hub nazionale di riferimento per
l’Infra-tech italiano e del bacino
Mediterraneo. Vogliamo portare
l’approccio innovativo della Silicon
Valley a Catania, facilitando
connessioni strategiche tra startup
e grandi aziende, e accelerando
l’innovazione nei settori
chiave per lo sviluppo del Paese
e per una transizione digitale e
sostenibile», ha dichiarato Tommaso
Maschera, Director di Plug
and Play Italy.
«CrossConnect sarà un vero e
proprio acceleratore industriale.
Insieme alle grandi aziende svilupperemo
progetti di testing e
co-innovazione volti a favorire il
loro accesso sul mercato. Il nostro
ruolo sarà focalizzato sulla selezione
e accompagnamento dei
progetti industriali mediante la
sperimentazione e applicazione a
casi reali sul territorio nazionale»,
ha dichiarato Luciano De Propris,
Head of Open Innovation di ELIS.
«La partecipazione a CrossConnect
– dichiara Mattia Voltaggio,
Head of Joule - è per Eni un’occasione
preziosa per sviluppare
C
soluzioni tecnologiche in ambito M
circolarità, bio ed energie rinnovabili
e decarbonizzate, e acce-
Y
CM
lerare possibili sinergie con i siti
Versalis in Sicilia, a iniziare dal sito MY
di Ragusa, per i quali è stato definito
un piano di trasformazione
CY
CMY
e rilancio».
K
CrossConnect avrà sede a Catania
all’interno di un coworking space
a pochi passi dalla cattedrale di
Sant’Agata. Lo spazio offrirà un
punto di incontro per le startup,
le imprese e le realtà del territorio
che saranno coinvolte, favorendo
la collaborazione e la crescita
all’interno di un ecosistema
stimolante.
CROSSCONNECT.IT
PNRR, Ferrovie: assegnate nuove
risorse per il rinnovo delle flotte
Il ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti ha assegnato a Trenitalia
S.p.A. ulteriori 465 milioni
di euro per il rinnovo della flotta
Intercity. L’intervento rientra
nel Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza (PNRR). Le risorse aggiuntive
provengono in larga parte
EP104X126mm_2018.pdf 1 28/09/18 18:30
Sigillatrici
stradali
Sealant melters / Fondoirs a mastic
dal nuovo capitolo del PNRR, il Re-
Power EU – l’ambizioso piano per
assicurare la stabilità e l’indipendenza
energetica dell’Unione - e si
aggiungono ai 200 milioni di euro
che erano già stati allocati, entro
il perimetro del PNRR, alla società.
I fondi assegnati a Trenitalia sono
parte di una più ampia linea di intervento
per il potenziamento del
trasporto pubblico locale e regionale
su rotaia. Infatti, la rimodulazione
del Piano di quasi un anno
fa ha previsto, per questo fine, un
aumento di risorse pari a 1,1 miliardi
di euro - distribuiti tra il nuovo
capitolo RePowerEU e l’investimento
M2C2-4.4 - per un totale di
1,9 miliardi di euro.
MIT.GOV.IT
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Attualità
22 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 23
otiziario
CSC, nuovo stabilimento
industriale ferroviario in Ticino
Partono i lavori preliminari per
la realizzazione del Nuovo Stabilimento
Industriale Ferroviario
(NSIF) di Arbedo-Castione, nel
Canton Ticino in Svizzera del valore
di circa 310 milioni di euro.
Con una quota pari al 67%, CSC
Costruzioni (Gruppo Webuild)
guida il consorzio Consorzio Officine
Ticinesi (OFT), con Sottas,
che lo scorso maggio si è aggiudicato
il progetto commissionato
dalle Ferrovie Federali Svizzere
(FFS). La nuova struttura, destinata
alla manutenzione di elettrotreni
e locomotive, funzionerà solo
con energie rinnovabili. Il contratto
prevede l’esecuzione di attività
propedeutiche all’avvio dei lavori
e la realizzazione dell’edificio
principale, degli edifici tecnici annessi
e degli spazi esterni.
Giulhem Canal
CSC Costruzioni
L’azienda CSC Costruzioni è attiva
in Svizzera da oltre 60 anni. Con
oltre venti progetti in corso nel
paese, è attualmente impegnata
nella realizzazione di progetti
ad alta tecnologia e innovazione,
come l’estensione di un Data Centre
a Gland, vicino Ginevra, uno
dei più grandi centri di elaborazione
dati nel paese, e la ristrutturazione
degli edifici storici del Palais
des Nations, anche questo a Ginevra,
un progetto complesso che
mira a garantire sicurezza e sostenibilità
agli uffici storici delle Nazioni
Unite nella città, senza interromperne
l’operatività.
Tra i progetti completati, ci sono
anche il Progetto Parc du Simplon,
iniziativa di riqualificazione urbana
e green building che ha dato vita
ad un nuovo quartiere, con edifici
commerciali e residenziali, inclusa
la sede delle FFS, a cinque chilometri
dal centro di Losanna, il progetto
Hospice Les Maraîchers, una
iniziativa ambiziosa che ha reso disponibili
108 appartamenti, più ulteriori
spazi destinati ad uffici, realizzati
secondo avanzati criteri di
sostenibilità e certificato “Minergie
P-ECO” nel cuore della città di Ginevra,
e il Centro Logistico Gucci
a Sant’Antonino, Canton Ticino,
un centro di distribuzione e stoccaggio
dedicato al mondo del lusso
certificato LEED Platinum, il livello
più avanzato della certificazione
LEED (Leadership in Environment
and Energy Design), uno dei sistemi
di valutazione della sostenibilità
più riconosciuti su scala globale.
CSC è una delle controllate che
contribuisce a spingere la crescita
del Gruppo in mercati competitivi
e con trend in crescita negli
investimenti infrastrutturali, insieme
con le controllate Lane negli
Stati Uniti e Clough in Australia,
a cui si aggiungono Fisia Italimpianti
e Cossi Costruzioni, specializzate
rispettivamente nel settore
acqua, e nel tunnelling e nelle
manutenzioni stradali.
WEBUILDGROUP.COM
Napoli-Bari, 4,4 miliardi di euro
e 62 mila nuovi posti di lavoro
L’impatto economico della realizzazione
della nuova linea ferroviaria
Napoli – Bari: un valore
aggiunto di 4,4 miliardi di euro e
62mila posti di lavoro. Sono questi
i principali risultati di uno studio,
frutto della collaborazione tra Svimez
(Associazione per lo sviluppo
dell’industria del Mezzogiorno) e
Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo
FS) sull’impatto della nuova infrastruttura
in corso di realizzazione
al Sud, inserita nel Rapporto Svimez
2024.
Rilancio del Mezzogiorno
«Con la realizzazione della nuova
linea Napoli - Bari - ha commentato
l’Amministratore Delegato e Direttore
Generale di RFI, Gianpiero
Strisciuglio - tracciamo una rotta
per supportare il rilancio del Mezzogiorno.
L’impegno di RFI è teso
a cambiare le abitudini di mobilità
e a dare un impulso decisivo per
le economie locali. Un valore che
si concretizza non solo nella creazione
di nuovi posti di lavoro, ma
anche nella spinta allo shift modale
in linea con gli obiettivi climatici
europei».
Per il direttore generale della Svimez,
Luca Bianchi, «l’analisi svolta
in collaborazione con RFI fa
emergere il potenziale trasformativo
di un intervento che mette in
connessione due regioni tra le più
dinamiche del Sud».
Nel dettaglio, la nuova linea AV/
AC Napoli - Bari, dall’investimento
complessivo di oltre sei miliardi
di euro, ha un impatto diretto
e indiretto sul valore aggiunto di
oltre 3,9 miliardi di euro, con circa
53mila posti di lavoro a tempo
pieno generati. Considerando anche
gli effetti indotti, il valore aggiunto
attivato dal progetto sale
a 4,4 miliardi, con un impatto occupazionale
di 62 mila addetti. I
settori maggiormente interessati
sono l’ingegneria civile, i servizi
legati alla progettazione, le altre
costruzioni, la fabbricazione
di prodotti in metallo e i servizi di
vendita all’ingrosso.
Infrastruttura strategica
La linea Napoli - Bari è un’infrastruttura
strategica che permetterà
di mettere in comunicazione il
Sud Italia con le più importanti regioni
del Centro-Nord e dell’Europa,
estendendo i benefici dell’Alta
Velocità al Mezzogiorno e contribuendo
al rilancio competitivo del
Paese. Il programma di investimenti
prevede la realizzazione di
una nuova linea a doppio binario
tra Napoli e Foggia, con maggiore
capacità di trasporto e velocità
di 200-250 km/h, che consentirà
una riduzione significativa dei
tempi di percorrenza per i viaggiatori:
due ore tra Napoli e Bari, tre
ore tra Roma e Bari e quattro ore
tra Roma e Lecce/Taranto.
In conseguenza dello shift modale,
si stima una riduzione delle
emissioni medie annue di circa
141 mila tonnellate di CO2, equivalenti
alle emissioni di 638mila
camion che percorrono la tratta
Napoli – Bari.
Le ricadute positive non sono
esclusivamente economiche e
l’investimento rappresenta un
esempio concreto delle potenzialità
dello shift modale in termini di
riduzione delle emissioni del settore
dei trasporti e lotta al cambiamento
climatico.
RFI.IT
Codice della Strada: dal Senato
l’ok definitivo alle modifiche
Il Senato ha approvato in via definitiva
il disegno di legge sulla sicurezza
stradale e modifiche al
Codice della Strada. Si tratta di
un pacchetto di norme che tiene
conto della nuova mobilità, introducendo
cambiamenti significativi
per migliorare la sicurezza della
circolazione, ridurre i rischi di
incidente e incentivare comportamenti
responsabili alla guida.
In particolare, il provvedimento si
articola in due sezioni: la prima è
dedicata alle modifiche specifiche
al Codice della Strada (Titoli I, III
e IV) e alla normativa extra-codice,
in particolare per la regolamentazione
della micromobilità;
la seconda riguarda, invece, una
delega al Governo per la revisione
del sistema normativo in materia
di motorizzazione e circolazione
stradale. La delega prevede
anche che, per alcune materie
tecniche soggette a frequenti aggiornamenti,
eventuali modifiche
e perfezionamenti possano essere
apportati direttamente dall’esecutivo.
Tra le principali variazioni presen-
ti nel pacchetto vi è l’inasprimento
delle sanzioni di contrasto alla guida
in stato di ebbrezza. Per i recidivi
scatta l’obbligo di installare
in auto il dispositivo alcolock, che
impedisce l’accensione del motore
se viene rilevato un tasso alcolemico
sopra lo zero, oltre alla
revoca della patente e al divieto
assoluto di assumere bevande alcoliche
prima della guida per un
periodo di due o tre anni, in base
alla gravità dell’infrazione.
Per chi si mette al volante sotto
l’effetto di droghe saranno più
semplici gli accertamenti: aver assunto
stupefacenti comporterà in
ogni caso il ritiro immediato della
patente. Chi invece userà il telefono
alla guida riceverà pene più severe
rispetto al passato, con multe
fino a 1400 euro. In ogni caso
scatta la sospensione breve della
patente che va da 15 giorni a 90
nei casi più gravi.
L’inasprimento delle pene e sanzioni
riguarda anche l’occupazione
dei posti relativi ai disabili e il superamento
dei limiti consentiti nei
centri urbani, per cui si prevede il
ritiro breve della patente. All’interno
del disegno di legge sono
anche indicate norme più severe
per chi, abbandonando animali su
strada, causi incidenti.
Vengono introdotte nuove norme
anche per le multe da autovelox
e prescrizioni affinché tutti gli
strumenti di controllo da remoto
vengano omologati. Per tutelare
le famiglie vengono anche previste
norme specifiche: la macchina
familiare potrà essere usata
dai neopatentati, sempre che
non superi i 75kW/t. Monopattini:
dovranno essere identificabili
con un contrassegno e avere l’assicurazione.
Per guidarli bisognerà
usare il casco; per quelli in sharing
sarà inibito l’uso in are extraurbane.
Infine, chi guida le due ruote
sarà considerato utente vulnerabile
della strada. Oltre alla prescrizione,
per le biciclette, di una distanza
minima di sicurezza di 1,5
metri, si promuove l’adozione sulle
strade dei cosiddetti guardrail
salvamotociclisti, per i quali il MIT
ha già stabilito, in via amministrativa,
incentivi per gli Enti locali.
Attualità
24 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 25
otiziario
A35 Brebemi, formazione con
reltà virtuale per la sicurezza
Commesse per circa 56 milioni
di euro in ambito ferroviario
Reway Group S.p.A. comunica
che la propria società controllata
Gema - tra i principali operatori
attivi nel settore della manutenzione
di infrastrutture e opere
civili nel settore ferroviario – si è
aggiudicata due nuovi contratti
in ambito ferroviario per un valore
complessivo pari a 56 milioni
di euro.
La prima commessa, assegnata
interamente a Gema da Rete
Ferroviaria Italiana (RFI) e del
valore complessivo di circa 45,6
milioni di euro, riguarda la progettazione
esecutiva e la realizzazione
di opere di mitigazione
acustica lungo la linea ferroviaria
Bologna – Lecce nel Comune
di Tortoreto (Teramo). I lavori
avranno una durata di cinque
anni con avvio previsto nel primo
semestre 2025.
La seconda aggiudicazione riguarda
lavori di progettazione
esecutiva e manutenzione straordinaria
relativi all’abbattimento
delle barriere architettoniche
del Lotto 8 (Roma e Cagliari).
Circa 10,4 milioni di euro il valore
per Gema dell’appalto assegnato
da Rete Ferroviaria Italiana
(RFI) a un’ATI di cui la controllata
di Reway Group è parte con
una quota del 20%. Gli interventi,
della durata di cinque anni con
avvio previsto entro il primo trimestre
2025, vedranno circa 20
maestranze impegnate.
Portafoglio ordini sale a 1,131
miliardi di euro
Grazie alle due nuove commesse
acquisite il portafoglio ordini
di Reway Group sale a 1,131 miliardi
di euro, al lordo della quota
fatturata nel quarto trimestre
2024, e risulta così composto:
29% lavori in gallerie autostradali,
28% lavori ferroviari, 14%
viadotti autostradali, 11% barriere
di sicurezza ed antirumore,
16% altri lavori autostradali, 2%
ingegneria civile.
«Prosegue con decisione il percorso
di crescita di Reway Group
nell’ambito della manutenzione
della rete ferroviaria sul territorio
nazionale. Questi nuovi lavori
rappresentano un passaggio importante
verso il bilanciamento
del portafoglio lavori tra il settore
stradale/autostradale e quello
ferroviario, obiettivo strategico
che puntiamo a raggiungere
nel breve-medio termine», ha dichiarato
Paolo Luccini, Presidente
e Amministratore Delegato di
Reway Group.
REWAYGROUP.COM
Innovazione tecnologica anche
nella formazione del personale, al
servizio della sicurezza stradale.
Così A35 Brebemi-Aleatica si distingue
come una delle prime autostrade
europee ad adottare la
realtà virtuale (VR) per la formazione
dei responsabili della viabilità
e del personale dedicato alla
sicurezza stradale. Questa nuova
metodologia, introdotta a partire
dal 2023, ha coinvolto già circa
150 lavoratori, con l’obiettivo di
rendere i corsi di formazione più
efficienti, il più vicino possibile alla
realtà, coinvolgenti e meno noiosi.
La formazione combina lezioni in
aula con simulazioni in realtà immersiva,
utilizzando anche occhiali
di realtà virtuale Meta, un
visore e due joystick, trasportando
i partecipanti in una simulazione
realistica. L’utilizzo della VR
permette di replicare le attività più
delicate e quelli di “routine”, come
la posa e il ritiro della segnaletica,
in un ambiente sicuro e controllato.
Corsi pesonalizzati
L’uso della realtà virtuale non è riservato
solo alla formazione obbligatoria.
A35 Brebemi, per il
proprio personale e quello dei responsabili
della viabilità di Argentea,
ha scelto di adottare questa
tecnologia per garantire il massimo
coinvolgimento. Grazie a questo
approccio, i lavoratori possono
affrontare situazioni ad alto
rischio in un ambiente protetto,
aumentando così la loro capacità
di gestire situazioni complesse.
La filosofia che guida questo genere
di formazione, in collaborazione
con gli esperti di Contec
AQS, si basa su una profonda conoscenza
delle esigenze del personale
attivo in questo ambito,
con corsi personalizzati per sviluppare
non solo competenze tecniche,
ma anche soft skills, in linea
con le normative di sicurezza vigenti
(D.Lgs 81/08 e Accordo Stato/Regioni).
A35 virtuale
A breve verrà inoltre introdotta
una riproduzione virtuale completa
dell’autostrada A35 Brebemi.
Questa innovazione consentirà al
personale di simulare interventi e
operazioni direttamente in un ambiente
che riproduce fedelmente
la rete autostradale, migliorando
ulteriormente la gestione delle
operazioni e la sicurezza.
«Con il supporto di questa tecnologia
all’avanguardia, Brebemi ed
Aleatica confermano il loro impegno
nell’adozione di soluzioni innovative
per garantire la sicurezza
del personale e degli utenti»,
afferma Matteo Milanesi, Direttore
Generale di A35 Brebemi.
BREBEMI.IT
Attualità
etsingegneria.it
WINNER 2021
ASSOCIATO
26 12/2024 leStrade
otiziario
Nasce Paving Show
& Congress 2025
Paving Show & Congress è la mostra
convegno dedicata alle attrezzature,
alle materie prime,
alle tecnologie e ai servizi per le
pavimentazioni stradali.
A un passo dal Samoter 2026, il
più importante evento dedicato
alle macchine per costruzioni
in Italia, il percorso di avvicinamento
si arricchisce, dal 12 al 13
marzo 2025, con la prima edizione
del Paving Show & Congress, che
si terrà al Centro Congressi Palaexpo
di Veronafiere.
Momento di confronto
Paving Show & Congress è un’esposizione,
ma è anche un momento
di confronto tra operatori,
istituzioni e fornitori di soluzioni
all’avanguardia, con espositori di
rilievo e workshop.
Esporre a Paving Show
• Per presentare le proprie soluzioni
innovative in un mercato
sempre più interessato a ottimizzare
i processi produttivi,
migliorare le performance, incrementando
le marginalità.
• Creare un dialogo diretto con il
mondo delle imprese stradali e
della pubblica amministrazione
per favorire lo scambio di idee
e l’implementazione di soluzioni
efficaci.
• Coinvolgere un pubblico sempre
più sensibile ai temi della digitalizzazione
e della sostenibilità
ambientale.
• Per partecipare da protagonista
al confronto sulle nuove tecnologie
e le soluzioni innovative
con gli stakeholder del settore,
condividendo e/o integrando
reciprocamente conoscenze
e processi.
Convegni
Mercoledì 12 marzo 2025
• Ore 10.00 - Area Forum, tavola
rotonda organizzata da Paving
Show & Congress: digitalizzazione
nella progettazione, nella
realizzazione e nella gestione
delle pavimentazioni stradali:
aspetti normativi, aspetti di organizzazione
del lavoro, aspetti
relativi alle materie prime,
aspetti relativi alla realizzazione
di attrezzature a ciò espressamente
dedicate.
• Ore 11.30 - Area Forum, Samoter
Day: l’appuntamento
annuale per fare il punto sul
mercato delle macchine per costruzioni
in Italia e all’estero.
• Ore 14.30 – Convegno: “Connessi
on the road”, organizzato
in collaborazione con le riviste
tecniche leStrade e Vie&Trasporti:
l’evento esplora le tematiche
che legano infrastruttura
stradale e autostradale con
le esigenze di connettività (informazione
per l’utente, monitoraggio,
sicurezza). Parteciperanno
esponenti del mondo
della progettazione, della ricerca
universitaria, dell’industria.
Sono previsti crediti formativi.
Giovedì 13 marzo 2025
Due altri convegni organizzati
dalle riviste leStrade e Vie&Trasporti:
• A proposito di Intelligenza Artificiale
– (ore 10.00-12.30).
Chairman Giuseppe Guzzardi,
direttore Vie&Trasporti.
Le possibilità offerte dall’AI verranno
esplorate da esperti informatici
e del settore digitale,
con un focus sulle infrastrutture
e sull’utenza.
• Le strade sicure del futuro- (ore
14.30-17.00). Chairman: Fabrizio
Parati, direttore LeStrade.
Disamina di alcune delle soluzioni
tecnologiche vocate a garantire
il massimo livello di sicurezza
nelle nostre strade e
autostrade.
SAMOTER.IT/IT/PA-
VING-SHOW-CONGRESS-2025
Bene la Genova
Smart Week
Sono almeno ottomila le persone
che hanno partecipato fisicamente
alla decima edizione della Genova
Smart Week tra coloro che hanno
affollato gli eventi a Palazzo Tursi
e al Talent Garden dei Giardini Baltimora,
preso parte all’expo e test
drive di veicoli elettrici a Piazza De
Ferrari e visitato il nuovo Mobility
Lab di Smart Genova inaugurato
nell’area del Porto Antico.
Una settimana di conferenze, presentazioni
e workshop conclusasi
con la seconda giornata della
Smart City Experience a piazza
De Ferrari dedicata alla mobilità
sostenibile.
La manifestazione, che ha coinvolto
ben 150 speaker e ottanta
partner, ha presentato agli addetti
ai lavori, ma anche a un pubblico
generico, più di cinquanta tra
progetti e nuove sinergie nati dalla
collaborazione tra enti pubblici
e mondo delle imprese, riscuotendo
un interesse testimoniato anche
da una rassegna stampa che
conta già oltre trecento riprese tra
media locali e nazionali.
Numeri ai quali si aggiungeranno
quelli che conteggieranno gli
utenti che potranno fruire online
delle registrazioni integrali dei panel,
dei talk e delle tavole rotonde,
presto disponibili nell’area replay
del sito ufficiale e sul canale
Youtube insieme agli atti, alle foto
e alle video interviste dei protagonisti
di questa decima edizione.
GENOVASMARTWEEK.IT
LOWVAL
UN GRADO
DI TECNOLOGIA
MAI RAGGIUNTO
PRIMA
Bitumi modificati appositamente
formulati con polimeri SBS
(Stirene butadiene Stirene)
per la produzione di asfalti a tiepido
WMA (Warm Mix Asphalt).
I conglomerati tiepidi (Warm Mix Asphalt – WMA) sono
conglomerati bituminosi confezionati con bitumi modificati
ad alta lavorabilità LOWVAL, che permettono la diminuzione
delle temperature di produzione, garantendo l’omogeneità
di stesa e un adeguato grado di compattazione fino a 100°C.
Nei conglomerati tiepidi le temperature di produzione
sono comprese tra 120 e 150°C, con una riduzione di
consumo di circa 1,5 kg combustibile/t e, di conseguenza,
una diminuzione di 5 kg di anidride carbonica immessa in
atmosfera. Oltre a rappresentare una soluzione tecnologica
ecosostenibile, questi conglomerati permettono un aumento
della durabilità, grazie alla ridotta ossidazione del bitume
che facilita la compattazione, incrementando così la vita
utile della pavimentazione e diminuendo gli interventi di
manutenzione straordinaria da eseguire.
1
28 12/2024 leStrade
Agenda
DICEMBRE
The Building Show 2024
Toronto (Canada)
4 - 6 dicembre 2024
GENNAIO 2025
World of Concrete 2025
Las Vegas (Stati Uniti)
21- 23 gennaio 2025
FEBBRAIO 2025
E-World 2025
Essen (Germania)
11- 13 febbraio 2025
e-world-essen.com
MARZO 2025
Future Build 2025
Londra (Inghilterra)
4 - 6 marzo 2025
futurebuil.co.uk
Paving Show & Congress 2025
Verona (Italia)
12 - 13 marzo
https://www.samoter.it/it/paving-show-congress-2025
World of Asphalt 2025
St. Louis (Stati Uniti)
25 - 27 marzo 2025
worldofasphalt.com
APRILE 2025
Bauma 2025
Monaco di Baviera (Germania)
7 - 13 aprile
bauma.de
MAGGIO 2025
World Tunnel Congress 2025
Stoccolma (Svezia)
9 - 15 maggio
wtc2025.se
Asecap Days
Madrid (Spagna)
26 - 28 maggio
asecap.com
PAVING SHOW & CONGRESS 2025
https://www.samoter.it/it/pavingshow-congress-2025
Nasce Paving Show & Congress
2025, la mostra convegno dedicata
alle Attrezzature, Materie Prime,
Tecnologie e Servizi per le pavimentazioni
stradali. Si terrà, il 12 e il 13
marzo 2025, negli spazi del Centro
Congressi Palaexpo di Veronafiere,
una struttura autonoma, facilmente
raggiungibile e con un ampio parcheggio
antistante. Essere a Paving
Show significa partecipare da protagonista
al confronto sulle nuove tecnologie
e le soluzioni innovative con
gli stakeholder del settore, condividendo
e/o integrando reciprocamente
conoscenze e processi. La rivista
leStrade organizzerà tre convegni
per l’occasione.
leStrade
Aeroporti Autostrade Ferrovie
INFRASTRUTTURE
& MOBILITÀ
n Un caso studio sull’applicazione
dei principi di gestione sostenibile
su una galleria storica.
n La pista ciclopedonale di Fontaniva ha un
ruolo centrale nel collegamento di reti ciclabili
di tutta la provincia di Padova
n I cantieri TELT chiedono la ricerca
di soluzioni per tecnologie e macchinari.
n Giubileo 2025. Nuova barriera
spartitraffico Anas NDBA nel tratto
compreso tra Ponte Tor di Quinto e innesto
via Salaria. Cancellotti protagonista.
Convegni, Corsi, Eventi 2024
30 12/2024 leStrade
Sostenibilità
Gallerie storiche e sostenibilità
Un caso studio sull’applicazione dei principi di gestione sostenibile
su una galleria storica per evidenziare come questi possano
essere integrati nella manutenzione di infrastrutture esistenti
Infrastrutture&Mobilità
Il concetto di sostenibilità è ormai sempre più rilevante
anche nel campo delle grandi infrastrutture,
dove la necessità di coniugare efficienza, sicurezza
e responsabilità ambientale è diventata
prioritaria. Gestori, tecnici e utenti stanno progressivamente
riconoscendo il valore aggiunto di
una gestione strutturata che integri i principi della
sostenibilità, declinati in ambiti ambientali, sociali
ed etici. Questo approccio non solo migliora
la qualità e la resilienza delle opere, ma contribuisce
anche a un dialogo più consapevole tra le
diverse parti interessate.
Un esempio significativo di questa evoluzione si
riscontra nella gestione sostenibile delle gallerie.
Da alcuni anni molti tavoli di lavoro vedono
la partecipazione di tecnici specializzati, esperti
Marianna Brichese,
Federico Foria,
Mario Calicchio,
Riccardo Giordano,
Gabriele Miceli
ETS, via Benedetto
Croce 68, Roma
di settore e stakeholder collaborare per elaborare
soluzioni concrete, finalizzate a tradurre i principi
della sostenibilità in linee guida operative e
processi innovativi. L’obiettivo non è solo quello
di migliorare l’efficienza e la sicurezza delle infrastrutture,
ma anche di garantire un impatto
positivo e duraturo sull’ambiente e sulle comunità
coinvolte.
Attraverso un’interpretazione sistematica e
scientificamente fondata della sostenibilità, si
stanno delineando nuove opportunità per ridurre
l’impatto ambientale, ottimizzare l’uso delle
risorse e promuovere una gestione più etica e
responsabile delle infrastrutture. Questi progressi
rappresentano un passo fondamentale verso
un futuro in cui le grandi opere siano parte integrante
di un modello di sviluppo realmente sostenibile.
ETS presenta in questo articolo un caso studio
sull’applicazione dei principi di gestione sostenibile
su una galleria storica con l’obiettivo di evidenziare
come questi possano essere integrati
nella manutenzione di infrastrutture esistenti
per coniugare innovazione tecnica e rispetto del
contesto storico, assicurando non solo il mantenimento
delle funzionalità dell’opera, ma anche
una riduzione dell’impatto ambientale e una
maggiore armonia con il territorio e le comunità
locali.
Life Cycle Management
Il “Life Cycle Assessment” (LCA) consiste nella
valutazione quantitativa dell’impatto ambientale
di un prodotto dal reperimento delle materie
prime allo smaltimento (o recupero tramite
riciclo), secondo norme ISO ben delineate (ISO
14040 – ISO 14044).
Tale metodo prevede norme rigide e strutturate
per le valutazioni, ma prima di tutto l’utilizzo
di una baseline di riferimento e della definizione
attenta e ben documentata dei confini entro
i quali si intende applicare la misurazione, affinché
siano possibili i confronti omogenei con altri
prodotti.
In questo contesto si sta definendo sempre più
importante l’utilizzo di una procedura analoga
che possa determinare gli impatti, sia sull’ambiente,
sia sulla società, per la gestione di infrastrutture:
il Life Cycle Management. Il controllo
degli impatti è gestito e regolato, in analogia con
le analisi LCA per i prodotti, secondo le fasi di gestione
dell’infrastruttura 1 :
• fattibilità
• progettazione
• costruzione
• funzionamento e manutenzione
• smantellamento o rimozione.
Tale approccio ricalca la modalità “From Cradle
to Grave” dell’LCA, poiché tiene in considerazione
tutti gli impatti, dai primi studi sulla fattibilità
dell’opera fino alla dismissione dell’opera.
Nel caso di gallerie esistenti, per le quali non è
possibile applicare questo approccio, gli specialisti
hanno adottato una visione detta “from gate
to gate”, per la quale tutte le analisi di impatto
previste da LCM sono riferite a un determinato
periodo temporale che può comprendere
una sola fase della vita dell’infrastruttura o più
di una. Tale approccio è utile soprattutto se si fa
riferimento alla fase di funzionamento e manutenzione,
poiché è la più lunga, e, nel caso delle
gallerie storiche, arriva a raggiungere anche i
200 anni. Definita quindi la baseline di riferimento,
è importante identificare i parametri di riferimento
rispetto ai quali valutare gli impatti ambientali
e sociali, quali per esempio: i parametri
di controllo della qualità di aria e acqua, le emissioni
di anidride carbonica equivalente (Carbon
Footprint), il risparmio energetico, l’impatto sulla
viabilità e la riduzione dei costi.
Uno degli strumenti più efficaci per la gestione di
queste informazioni è il BIM (Building Information
Model), poiché, grazie alla digitalizzazione
dei dati, permette un controllo centralizzato e razionale
di tutte le informazioni relative alla galleria
in un determinato periodo di tempo.
La digitalizzazione stessa è uno dei pilastri sui
quali punta la commissione europea a fini dell’implementazione
di metodi sostenibili e a basso impatto
ambientale, e come è stato recentemente
riportato anche dal nuovo position paper di AIS
(Associazione Infrastrutture Sostenibili) per cui
esiste un “legame indissolubile tra innovazione
digitale e sostenibilità” in base al quale è proposto
“un quadro strategico e metodologico che
integra l’uso delle tecnologie digitali come mezzo
per monitorare, misurare e implementare la
sostenibilità lungo tutto il ciclo di vita di una costruzione”.
Caso studio: Life Cycle Management
in una galleria storica
Nel 2017 ETS ha condotto una serie di ispezioni
su una linea ferroviaria secondaria che hanno
sottolineato la necessità di intervento sulla galleria
in esame in questo caso studio, ai fini di mantenere
l’operatività della linea: garantire infatti
la funzionalità di una linea secondaria permette
una maggiore flessibilità sull’intero flusso dei trasporti,
con un impatto positivo sulla sicurezza e
sulla logistica per l’utente finale.
Partendo da queste ispezioni, il caso studio prende
in considerazione un periodo di tempo compreso
tra il 2017 e il 2023 (approccio “from gate
to gate”) per la gestione degli aspetti di operazione
e manutenzione di una galleria ferrovia-
32 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 33
Immagine del modello
3D della galleria.
Immagine infografica MIRET
Tunnel AI (o del premio).
ria storica risalente al 1886. All’interno di questa
finestra ETS ha elaborato una serie di analisi
geotecniche e strutturali, oltre a ispezioni e valutazioni
tecniche, che hanno condotto alla pianificazione
e realizzazione di interventi di manutenzione
sull’opera al fine di garantirne la durabilità
nel tempo e la sicurezza per gli utenti, tenendo
sempre alto il focus sulla sostenibilità.
I primi rilievi geologici sulla galleria e sugli intorni,
concentrati sul tipo, sulla forma e sul materiale
di costruzione, hanno permesso agli specialisti
di valutare che la galleria è stata costruita con il
metodo cut&cover, usando come materiale di riempimento
il limo, le sabbie e le argille simili ai
materiali che si trovano nelle vicinanze.
L’approccio usato da ETS per l’ispezione e la diagnostica
della galleria è oggi ben consolidato e
basato sul concetto fondamentale di digitalizzazione
dei dati: il metodo MIRET (Management
and Identification of Risks for Existing Tunnels)
lavora in sinergia con ARCHITA, uno strumento
di mobile mapping dotato di un sistema di laser
scanner, termocamera, rilevazione di immagini
digitale, e GPS per la geolocalizzazione, e permette
di utilizzare i dati provenienti dall’ispezione
in campo, immediatamente digitalizzati, e rielaborarli
in back-office grazie a ingegneri specialisti
nel settore attraverso un processo sistematico
e consolidato.
Il processo combina in uno spazio di lavoro comune
i sistemi di rilevamento multidimensionale,
l’analisi dei difetti, e l’analisi dei rischi mettendoli
a disposizione del tavolo tecnico e gestionale,
generando quindi un sistema trasparente, intelligente
e sostenibile per la pianificazione, la progettazione
e la manutenzione delle gallerie.
La digitalizzazione dei dati ha portato alla costruzione
di un modello BIM in 3D e di un Digital Twin
che ha restituito agli operatori lo stato dell’arte
della galleria, e ne ha permesso la gestione delle
informazioni relativamente alle condizioni interne
e ai difetti rilevati.
Per innovare la parte di diagnostica, ETS ha inoltre
sviluppato MIRET Tunnel AI, uno strumento
software avanzato basato sull’Intelligenza Artificiale.
Questa innovazione utilizza algoritmi di
AI per semplificare la pre-valutazione della vulnerabilità
strutturale, automatizzando le attività
più complesse e riducendo notevolmente il carico
di lavoro degli ingegneri e la valutazione degli
esperti. Il risultato è un approccio più intelligente,
rapido ed efficiente alla valutazione delle gallerie.
Per il suo apporto innovativo e per i miglioramenti
introdotti nell’ambito della diagnostica che
tengono in alta considerazione anche gli aspetti
etici dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, MI-
RET Tunnel AI si è distinto a livello internazionale
vincendo il secondo premio per l’Innovazione
Galleria in ambienti
vulnerabili.
dell’Anno assegnato da ITA-AITES, l’organizzazione
di riferimento per il settore delle gallerie e
degli spazi sotterranei.
La valutazione dell’evoluzione
del rischio
Gestire la sostenibilità di una galleria storica consiste
anche nella gestione dei rischi e della sua
pericolosità, poiché garantire l’operatività e la resilienza
di un’infrastruttura è cruciale anche per
l’ottimizzazione degli impatti sull’ambiente, sulla
società e sui costi, toccando quindi tutti gli
aspetti ESG.
Le ispezioni hanno permesso agli operatori di individuare
una forte componente di difetti legata
all’infiltrazione di acqua, soprattutto per i settori
più vicini alle zone all’aperto, cioè in entrata e in
uscita dalla galleria, dovute a basse coperture,
condizioni topografiche sfavorevoli, ammaloramento
del rivestimento e alla permeabilità di tipo
Infrastrutture&Mobilità
34 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 35
Criterio da controllare Modalità di analisi Parametro
Valutazione dell’estensione e
dell’intensità del difetto
Problematiche idroidrauliche
Identificazione della
pericolosità e delle priorità di
intervento
Analisi difettologica
da ispezione (MIRET e
MIRET Tunnel AI)
Modellazione
attraverso analisi
numerica agli elementi
finiti (FEM)
Analisi di priorità
seconda SMCA
medio-alto dei terreni. Per implementare un processo
di gestione del rischio efficiente, è necessario
svolgere le indagini di pericolosità con sufficiente
anticipo per avere il tempo di integrare i
loro risultati nel processo di manutenzione. Nelle
applicazioni di tunnelling, l’obiettivo è quello
di sviluppare un profilo geotecnico longitudinale
per supportare la valutazione delle conoscenze
e l’identificazione delle incertezze.
In particolare, sono state utilizzate, oltre all’analisi
difettologica dalle ispezioni in campo anche
la modellazione FEM (Finite Element Method) e
l’analisi SMCA (Spatial Multi Criteria Analysis).
In particolare, l’analisi SMCA ha permesso di determinare
quale tra l’indice di deterioramento
della muratura, dell’acqua, della sismicità, idrologico,
della geologia superficiale o profonda costituisse
un elemento di pericolosità maggiore.
La galleria è stata divisa, infatti, in sette settori
uguali, e per ognuno di questi sono stati misurati
gli indici relativi (ad esempio per l’indice dell’acqua
è sta valutata l’estensione dei difetti dovuti a
infiltrazioni idriche nella galleria). In questo modo
è stato possibile valutare quale problematica fosse
più consistente rispetto alle altre.
Tale analisi ha identificato il problema delle infiltrazioni
di acqua come elemento di pericolosità
maggiore, e quindi, proprio in base a queste, nel
2019 è stato programmato e realizzato un intervento
di manutenzione sulla galleria, che ha previsto
dei lavori di:
• predisposizione di adeguati sistemi di drenaggio
per i piedi e le reni della galleria;
• impermeabilizzazione del terreno al di sopra
dell’involucro, alla base degli spalti in pietra, e
in prossimità degli ingressi per ridurre la porosità;
• prevenzione delle infiltrazioni d’acqua e il ripristino
della compattezza strutturale originaria
delle pareti interne della galleria e degli ingressi
mediante iniezioni di resina epossidica
e la scarificazione del rivestimento.
Attraverso il controllo reiterato della mappa difettologica
effettuato prima e dopo l’intervento
di manutenzione del 2019, gli specialisti dedicati
alla gestione della galleria hanno potuto valutarne
l’efficacia, oltre ad aggiornare i dati dell’indice
dell’acqua in funzione dell’estensione del difetto
nel modello BIM.
Tali aggiornamenti, quando svolti regolarmente,
permettono al gestore di monitorare nel tempo
l’eventuale progressione dei difetti e pianificare
con il giusto anticipo gli interventi.
C2RISK e la resilienza al cambiamento
climatico
La resilienza di un’infrastruttura dipende anche
dagli effetti che il cambiamento climatico sta portando,
con evidenze sulle temperature e sull’incremento
del numero di eventi estremi. Per questo
motivo il dipartimento di Ricerca e Sviluppo di
Variazione dell’Indice
Ie (estensione
dell’ammaloramento
rispetto all’area del settore)
Geometria e geotecnica del
pendio
Valutazione degli indici di
priorità
Esempio di mappa C2RISK.
Lavori svolti nella galleria
nel 2022.
ETS, insieme all’Universitat Rovira i Virgili, ha sviluppato
nel corso degli ultimi anni uno strumento
che mette in relazione in modo semi-quantitativo
le informazioni provenienti dalle rielaborazioni
dei dati climatici passati e futuri, basati sugli
scenari descritti dall’IPCC (Intergovernamental
Panel for Climate Change), con il loro impatto
sull’infrastruttura ferroviaria e stradale in tutte
le sue componenti (stazioni, gallerie, linea, ponti…).
Tale relazione si traduce in un Indice di Rischio
sull’Infrastruttura (IRI), attraverso il quale
è possibile analizzarne l’andamento nel tempo
e valutare le variabili climatiche maggiormente
impattanti. Questo metodo permette di ottenere
informazioni riproducibili e razionalizzate, permettendo
ai gestori e agli specialisti di integrare
e rinforzare le analisi di vulnerabilità per relazioni
tipo DNSH.
Per il caso studio sono state analizzate sia la galleria
sia la linea ferroviaria sulla quale insiste,
considerando l’andamento del rischio sull’infrastruttura
basato sui due scenari al cambiamento
climatico più estremi: l’SSP5-8.5 (rappresentato
da condizioni più drastiche, raggiungibili in
caso di “business as usual”) e il SSP2-4.5 (che
rappresenta le condizioni intermedie; con attività
importanti di mitigazione al cambiamento climatico).
I risultati dell’analisi evidenziano un aumento significativo
del rischio per entrambe le infrastrutture
considerate, con differenze marcate a seconda
dello scenario climatico esaminato: nel
caso dello scenario più critico (SSP5-8.5), si prevede
entro il 2100 un incremento del rischio di
circa il 60% per la linea ferroviaria e quasi del
100% per la galleria.
Anche lo scenario intermedio, meno drastico,
mostra comunque un incremento rilevante, sebbene
più contenuto: il rischio sulla linea ferroviaria
aumenta di circa il 15%, mentre per la galleria
si registra un incremento del 50%.
L’analisi ha inoltre permesso di individuare l’aumento
delle temperature come il principale fattore
responsabile di queste variazioni. Questo risultato
sottolinea l’importanza di considerare il
cambiamento climatico nei piani di gestione e
manutenzione delle infrastrutture, in particolare
per quelle più sensibili come le gallerie.
Le informazioni sull’impatto del cambiamento climatico
sull’infrastruttura, accessibili in tempo reale
e facilmente aggiornabili per aree specifiche
e scenari climatici futuri, rappresentano un elemento
chiave per una gestione efficace. Quando
integrate in un modello Digital Twin, queste informazioni
consentono di pianificare gli interventi
in modo accurato, ottimizzando le risorse e assicurando
la continuità operativa della galleria.
L’analisi delle emissioni
Nel Life Cycle Management, l’analisi delle emissioni
di gas clima-alteranti è un aspetto fondamentale,
soprattutto per affrontare le sfide legate
alla mitigazione del cambiamento climatico. Nel
caso studio analizzato, è stata condotta un’analisi
di Carbon Footprint sull’intervento di manutenzione
realizzato nel 2022, che segue un precedente
intervento eseguito nel 2019.
L’operazione si è resa necessaria in seguito alla
scoperta di strutture nascoste al di sotto dei binari
della galleria, come costole e una muretta,
che hanno richiesto la rimozione della vecchia
struttura di inversione e la costruzione di una soletta
in calcestruzzo rinforzata con travi in acciaio
e ancoraggi.
Per questo secondo intervento di manutenzione è
stata condotta un’analisi di Carbon Footprint basata
sui materiali utilizzati in cantiere per la re-
Infrastrutture&Mobilità
36 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 37
CO-BIT
conglomerati bituminosi S.p.A.
1974 - 2024
alizzazione dell’intervento, gli spostamenti per il
trasporto delle materie dentro il cantiere, e verso
la discarica, e i consumi energetici. I dati hanno
evidenziato che, in linea con le aspettative ,
la componente più importante alle emissioni di
gas clima-alteranti è costituita dai materiali per
la costruzione (acciaio, calcestruzzo, additivi…).
Inoltre, confrontando i materiali usati provvisti
di certificazione EPD (Environmental Product Declaration),
con i valori di emissioni di altri materiali
standard, si è potuto stimare una riduzione
dell’impatto delle emissioni di anidride carbonica
equivalente di circa il 5%.
Un’analisi più dettagliata degli impatti sull’ambiente
e sulla società può essere condotta utilizzando
uteriori KPI, utili per la gestione della
fase di funzionamento e manutenzione dell’opera,
quali: la qualità dell’aria e dell’acqua, il risparmio
energetico, la gestione delle emergenze,
e i costi.
L’integrazione di tutte queste informazioni all’interno
di un modello BIM, infine, permetterebbe ai
gestori e agli specialisti di avere un accesso centralizzato
e ben organizzato a tutti i dati relativi
agli impatti ambientali, sociali ed economici delle
infrastrutture. In questo modo, sarebbe possibile
condividere e gestire in modo strutturato e
in tempo reale gli aspetti legati alla sostenibilità,
facilitando la pianificazione degli interventi e migliorando
l’efficienza operativa. Inoltre, l’utilizzo
di un modello digitale consentirebbe una gestione
più agile, sicura e trasparente, ottimizzando
il monitoraggio delle performance e supportando
decisioni informate e tempestive.
Conclusioni
La gestione delle gallerie esistenti, in particolare
quelle storiche, rappresenta una delle sfide più
complesse nel campo dell’asset management.
L’adozione di un approccio “Life Cycle Management”
offre una soluzione concreta, dando ai gestori
la possibilità di monitorare costantemente
tutti i parametri critici di una galleria. Grazie a un
modello digitale 3D sempre aggiornato, è possibile
avere una visione chiara dei vari settori della
galleria, dei difetti, degli interventi di manutenzione
e dello stato generale dell’infrastruttura.
A questo si possono aggiungere anche informazioni
cruciali legate alla sostenibilità, come la valutazione
dei rischi, della resilienza e della vulnerabilità
dell’infrastruttura, nonché l’impatto delle emissioni
di gas serra derivanti dagli interventi di manutenzione.
In questo caso studio, ETS ha illustrato
lo stato dell’arte delle attività di manutenzione
e gestione delle gallerie esistenti, mettendo in
evidenza le soluzioni più innovative per ispezioni,
come MIRET e ARCHITA, e per le analisi di
vulnerabilità e resilienza, come C2RISK e MIRET
Tunnel AI. L’integrazione di queste tecniche in
un unico ambiente digitale di lavoro rappresenta
una strategia efficace per la gestione delle gallerie
nel futuro, garantendo un monitoraggio continuo,
un miglioramento costante e una pianificazione
sostenibile a lungo termine. nn
Integrazione nel modello
3D delle informazioni
sulla sostenibilità.
Infrastrutture&Mobilità
38 12/2024 leStrade
Via S. Siro, 1 - 21015 Lonate Pozzolo (VA) +39 0331/302.234 co-bit@co-bit.com
Opere
Una nuova vista sul Brenta
Attesa da più di 20 anni, l’opera realizzata da Zara Metalmeccanica
ha un ruolo centrale nel collegamento di reti ciclabili di tutta
la provincia di Padova, ed è una nuova offerta paesaggistica
Il tema ricorrente della messa in sicurezza dei
trasporti è la separazione tra il traffico veicolare
e quello ciclopedonale. Recentemente, nel comune
di Fontaniva, a nord di Padova, è stata realizzata
una passerella ciclopedonale che completa
un percorso di tipo soft già agibile, generando, di
fatto una nuova offerta paesaggistica.
L’opera nasce dall’esigenza di garantire un percorso
ciclopedonale sicuro ai cittadini di Fontaniva,
ma ha anche la funzione di collegamento tra il
centro abitato di Fontaniva e l’itinerario ciclabile
esistente lungo il fiume Brenta, sempre più frequentato
da cicloturisti e ritenuto, per tale motivo,
una importante risorsa per il territorio.
Il contesto viario delle aree oggetto d’intervento,
ovvero l’area compresa tra via Boschi, ad ovest,
e via Risorgimento, ad est, è caratterizzato dalla
presenza della SS 53 Postumia che attraver-
Ing. Mario Organte
Vista a “volo d’uccello”
della passerella
in affiancamento
alla strada esistente.
Il ponte esistente,
tratto della SS 53.
sa il fiume Brenta, realizzata su 18 campate con
travi prefabbricate in calcestruzzo precompresso,
sostenute da pile in calcestruzzo realizzate
nell’alveo del fiume Brenta. Si tratta di un contesto
ambientale e paesaggistico di particolare
pregio, sia per la presenza del corso d’acqua sia
per l’ampia area vegetazionale in cui il nuovo intervento
si immerge.
Agli estremi del manufatto su entrambi i lati sono
presenti le rispettive rampe di raccordo realizzate
mediante l’uso di terrapieno.
Il percorso ciclopedonale compreso tra via Boschi,
ad ovest, e via Risorgimento, ad est, consiste
in due differenti tipologie di intervento ben
distinte tra loro, che si possono sintetizzare come
segue. La realizzazione di una passerella in affiancamento
al ponte esistente lungo la strada
statale 53 Postumia, mediante la posa sui pulvini
in calcestruzzo esistenti, di 15 travi metalliche
consecutive e continue, con luce di circa 33,55
metri ciascuna e la realizzazione di rampe di raccordo
tra la passerella e le due vie comunali, in
parte con un nuovo terrapieno affiancato al terrapieno
della strada esistente, ed in parte spostando
e risagomando il terrapieno posto a ridosso
della rampa est, utilizzato come barriera
acustica per mitigare i rumori prodotti dall’azienda
presente a sud.
La lunghezza dell’intero percorso è di 1.336 metri,
così suddivisi:
• 471 metri è l’estensione della rampa di collegamento
tra via Delle Zattere e la nuova passerella
sul Brenta;
• 60,50 metri è l’estensione della rampa di collegamento
tra via Risorgimento e la pista;
• 604,15 metri è l’estensione della passerella sul
fiume Brenta, di cui 503,25 metri costituiscono
la nuova passerella in affiancamento al ponte
Anas, mentre gli altri 100,90 metri sono realizzati
utilizzando l’impalcato del ponte esistente;
• 116,35 metri è l’estensione della rampa di collegamento
tra la passerella e via Boschi;
• 84 metri è l’estensione della rampa di collegamento
con il percorso ciclopedonale esistente
lungo il fiume Brenta;
• Il percorso ha larghezza costante di 3,50 metri
e banchine laterali di larghezza non inferiore
a 0,25 metri. Il rilevato è stato eseguito con
materiale proveniente da cave.
Specifiche tecniche
Dal punto di vista tecnico le specifiche sono le
seguenti: il sottofondo del percorso è realizzato
mediante la stesa di 30 centimetri di tout-venant,
e la successiva posa di stabilizzato dello
spessore di 5 centimetri. La pavimentazione è
in conglomerato bituminoso di vario spessore e
più precisamente bynder 7 centimetri, e tappeto
d’usura 3 centimetri. Nei punti critici in corrispondenza
delle scarpate e le rampe sono posti
in opera moduli di staccionata in acciaio corten.
La nuova passerella è costituita da travi in acciaio
corten con luce di 33,55 metri.
Dal punto di vista strutturale, la passerella ciclopedonale
è composta da 15 travi continue in appoggio
sullo spazio libero dei pulvini presenti nel
viadotto che attraversa il fiume Brenta lungo la
SS 53 Postumia nel comune di Fontaniva.
Infrastrutture&Mobilità
40 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 41
Carta d’identità
Lavori di realizzazione della passerella ciclopedonale sul fiume Brenta
lungo la SS 53 Postumia
• Committente: Comune di Fontaviva (PD)
• Progetto definitivo ed esecutivo: RTI: Ited Ingegneria (Ing. Antonio Licini);
Studio Cavallin (Arch. Renato Cavallin); Agriplan (Geom. Giuseppe Gazzin)
• Consulenza esecutiva di variante: Prof. Ing. Arch. Enzo Siviero
• Appaltatore ed esecutore: ATI: Zara Metalmeccanica S.r.l.
(Capogruppo mandataria), con sede in Dolo (VE);
Grosselle Costruzioni S.r.l. (mandante), con sede in Fontaniva (PD)
• Progettazione costruttiva: Studio SIST (Ing. Mario Organte e Ing. Daniele Minorello)
Originariamente si era pensato ad una struttura
con vincoli rigidi ad incastro su tutte le pile,
tali da ottenere una costruzione iperstatica, incastrata
agli appoggi ed alle due estremità in corrispondenza
delle spalle. Lo scopo di tale schematizzazione
statica era finalizzato ad ottimizzare il
dimensionamento della struttura in acciaio per
limitarne i pesi e conseguentemente i rispettivi
costi di realizzazione.
Tale schema statico tuttavia avrebbe interagito,
in special modo in condizione sismica, con la
statica della struttura del ponte esistente. Conseguentemente,
per limitare le sollecitazioni
trasmesse dalla nuova passerella ai manufatti
esistenti, come richiesto da Anas S.p.A., si è successivamente
deciso di adottare uno schema statico
a trave continua su più appoggi, vincolata rigidamente
soltanto sulla spalla lato Carmignano
di Brenta e libera agli spostamenti longitudinali
(ma bloccata rispetto agli spostamenti trasversali)
su tutti gli appoggi in corrispondenza dei pulvini
di tutte le altre pile. Per ottenere tale schema
statico sono stati introdotte coppie di appoggi
in neoprene incapsulato (uno multidirezionale e
l’altro unidirezionale) su tutte le pile che consentono
di non trasmettere momento flettente alle
pile e nel contempo permettono gli spostamenti
longitudinali.
Considerato questo nuovo schema statico, concettualmente
diverso dall’ipotesi progettuale iniziale,
è stata modificata la sezione tipica delle
campate del ponte, optando per una sezione mista
acciaio calcestruzzo con una sezione a cassone
ad anime inclinate e ad altezza costante, abbandonando
la conformazione ad arco in quanto
non staticamente funzionale e adatta al nuovo
sistema di vincolo sui pulvini.
Il cassone in questione è costituito da due travi
ad anime inclinate, irrigidite sia verticalmente
che longitudinalmente, le piattabande inferiori
sono asimmetriche rispetto all’anima. Tale
scelta è stata introdotta per dare il risultato ar-
Trave metallica,
particolare della sezione.
• Responsabile di commessa e cantiere: Ing. Gianrico Tamiazzo
(Zara Metalmeccanica S.r.l.)
• Direzione dei lavori: Arch. Renato Cavallin
• Collaudatore: Ing. Gian Pietro Napol
• Ultimazione dei lavori: maggio 2024
• Importo complessivo quadro economico: 3.190.000,00 euro
chitettonico del classico cassone chiuso, a differenza
del quale però, la specchiatura inferiore
non è costituita da una lamiera, ma da una
controventatura reticolare che ne svolge la analoga
funzione, garantendo al contempo maggior
durabilità e ispezionabilità alla struttura.
La soletta superiore in calcestruzzo viene gettata
direttamente su una lastra autoportante
metallica che è stata montata assieme alla carpenteria
della passerella. In questo intervento
va sottolineata la lungimiranza della progettazione
stradale: originariamente, nella realizzazione
del ponte esistente in calcestruzzo, i pulvini
e, conseguentemente, il numero di pile sono
stati dimensionati in modo da poter avere spazio
sufficiente per ospitare un’altra infrastruttura
in affiancamento. Ciò è avvenuto, a distanza
di anni, in funzione delle reali e attuali esigenze
di traffico quindi non realizzando un’altra carreggiata
destinata ai veicoli, quanto piuttosto inserendo
una passerella ciclopedonale, ormai indispensabile
per collegare due ambiti urbanizzati
che hanno già una loro viabilità di tipo soft. Inoltre,
considerate la notevole lunghezza della passerella
e la vegetazione ripariale del fiume Brenta,
la percezione del paesaggio diventa un’esperienza
immersiva, con la sensazione che il percorso ciclopedonali
“galleggi” nel verde. nn
Schema tipologico
dell'impalcato a cassone
con controventatura inferiore.
Infrastrutture&Mobilità
42 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 43
Intermodalità
LE NUOVE FRESE BM/65
COSTRUITE PER LA STRADA.
PROGETTATE PER TE.
Esempio virtuoso
di mobilità mista
Un approccio integrato: per la prima volta in Italia dei prodotti di
calcestruzzo viaggiano prima in treno, poi con un trasporto marittimo
nazionale e, infine, con una consegna camionistica di ultimo miglio
Un ulteriore impulso alla sostenibilità ambientale
con un approccio che parte dall’innovazione culturale:
il cliente e la sua domanda al centro dei processi
operativi, le partnership e le sinergie, la sostenibilità
ambientale, economica e sociale come
faro per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi
da raggiungere per diventare player europeo della
logistica.
Premio “Logistico dell’Anno”
Il Polo Logistica del Gruppo FS si è aggiudicato il
premio “Logistico dell’Anno”, il riconoscimento di
Assologistica in collaborazione con Euromerci che
vuole riconoscere agli operatori del settore logistica
e trasporti i propri meriti a fronte di progetti,
servizi e soluzioni che hanno contribuito all’innovazione
del comparto durante l’ultimo anno. Un
premio che celebra le imprese che si distinguono
per innovazione, efficienza operativa e contributo
significativo alla crescita del settore.
A ritirare il premio, Silvio Damagini, AD di Mercitalia
Rail, che ha sottolineato: «Con questo progetto
l’efficienza operativa ed economica sposa le sostenibilità
in termini di diminuzione dell’impatto ambientale
dimostrando che sia possibile perseguire
questi obiettivi in modo sinergico. Si tratta di un
esempio virtuoso di mobilità mista, unico nel suo
genere, che ha permesso un risparmio del 90%
di emissioni inquinanti rispetto ai viaggi tradizionali
su gomma, in linea con gli obiettivi sostenibili
del Polo Logistica e dei partner coinvolti. Siamo
molto orgogliosi di questo importante riconoscimento
che rappresenta un traguardo significativo
Infrastrutture&Mobilità
ma anche uno stimolo per continuare a migliorare
la qualità e l’efficienza dei servizi che offriamo
ai nostri clienti».
La parola chiave per raggiungere questi obiettivi è
stata integrazione mare-gomma-ferro, necessario
per fare del trasporto ferroviario il vettore di trasporto
delle merci nelle lunghe distanze (dai 300
chilometri in su), lasciando al trasporto stradale
il cosiddetto primo e ultimo miglio. Anche perché
ogni camion tolto da strade e autostrade significa
tonnellate di CO 2
in meno nell’atmosfera.
Un esempio virtuoso di mobilità mista per sviluppare
una rete intermodale a basse emissioni, in
linea con gli obiettivi sostenibili delle tre aziende.
Grazie alla collaborazione tra il Polo Logistica del
Gruppo FS, guidato da Sabrina De Filippis, il gruppo
Baraclit e il Gruppo Grendi, per la prima volta
in Italia dei prodotti di calcestruzzo viaggiano prima
in treno, che misura oltre 400 metri, poi con
un trasporto marittimo nazionale fino in Sardegna
e infine con una consegna camionistica di ultimo
miglio. Una combinazione di modalità di trasporto
che ha consentito di ottimizzare la resa e minimizzare
al massimo possibile l’impatto ambientale,
togliendo dalle strade 600 camion ed evitando
l’emissione di circa 210 tonnellate di CO 2
rispetto
al trasporto con mezzo pesante su strada.
Aumentare la quota delle merci trasportate su ferro
e continuare a sviluppare la catena del valore
è uno degli obiettivi per contribuire al rilancio del
traffico merci in Italia, potenziando le connessioni
tra i porti e i terminal nazionali con la rete ferroviaria
europea. nn
Gabriele Villa
DESIGN INNOVATIVO
Il nuovo design della macchina garantisce
una visibilità a 360° senza precedenti, per
una maggiore sicurezza di manovra.
ERGONOMIA
La serie BM/65 dispone di menu di controllo
intuitivi e facilità di accesso ai punti di
manutenzione.
PRATICITÀ E COMFORT
Con il più basso raggio di sterzata e un peso
inferiore a 29 tonnellate le frese della generazione
BM/65 sono più facili da trasportare e garantiscono
massima sicurezza.
44 12/2024 leStrade
www.bomag.com
Opere
Il New Demerara River Bridge
L’ingegneria italiana in Guyana. A Politecnica la direzione
lavori per la costruzione della più grande opera infrastrutturale
di trasporto del Paese: il ponte nella capitale Georgetown
È il team della società italiana Politecnica Building
for Humans a dirigere i lavori della più grande
opera strategica infrastrutturale della Guyana:
il New Demerara River Bridge riunirà le due sponde
dell’omonimo fiume che lambisce la capitale Georgetown
e divide in due la nazione sudamericana.
La nuova opera, la cui costruzione è in corso, sostituirà
il deteriorato ponte galleggiante Demerara
Harbour Bridge (DHB), risalente agli anni Settanta,
che collega le due sponde del fiume alla foce.
Con la sua lunghezza totale di 2.798 metri ed una
sezione strallata centrale di grande luce, il nuovo
ponte sul fiume Demerara diventerà la più grande
opera infrastrutturale di trasporto del Guyana
(il governo ha stanziato 260 milioni di dollari).
Questo progetto, la cui conclusione è stimata nel
2025, contribuirà a migliorare la mobilità tra le regioni
chiave del Paese, Demerara-Mahaica e Essequibo
Islands-West Demerara.
Come è fatto
Il New Demerara Bridge sarà una struttura fissa
a quattro corsie con una grande sezione strallata
sul fiume Demerara, con una larghezza della carreggiata
di circa 23,6 metri. Sarà un’imponente
struttura caratterizzata da una sezione centrale di
570 metri, divisa in tre campate così da consentire
la navigazione del fiume anche da parte di unità
cargo di dimensioni considerevoli: quella centrale,
strallata, lunga 300 metri a quota 50 metri
rispetto al livello del fiume, e due laterali con lunghezza
di 135 metri ciascuna.
La nuova infrastruttura si collocherà a circa 460
metri a sud del ponte esistente e accoglierà due
corsie carrabili ed una pista ciclabile per senso di
marcia.
La vita utile del ponte è stimata in 100 anni e il progetto
soddisfa, tra gli altri, anche gli standard LR-
FD-AASHTO.
Il ruolo di Politecnica
Il contratto di progettazione esecutiva e costruzione
(design & build) è stato affidato nel 2022 a China
Railway Construction Caribbean Company Limited
(CRCCCL).
Infrastrutture&Mobilità
46 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 47
Politecnica è stata incaricata come “FIDIC Engineer”
dal Ministero dei Lavori Pubblici della Guyana:
un ruolo di “Direttore Lavori” per il Ministero dei
Lavori Pubblici che garantisce che tutte le fasi della
costruzione del nuovo ponte rispettino gli standard
più elevati in termini di qualità, sicurezza e sostenibilità
ambientale. Il ruolo comprende la revisione
del progetto esecutivo redatto dall’impresa, la
supervisione diretta delle opere civili e la gestione
complessiva del progetto per conto del Ministero,
assicurando che le specifiche tecniche, le normative
locali e gli standard internazionali siano rispettati
durante tutte le fasi di realizzazione.
Un ruolo strategico, quello di FIDIC Engineer, poiché
prevede la revisione e l’approvazione dei disegni
tecnici forniti dall’impresa costruttrice e la verifica
della loro conformità con le normative vigenti.
Il monitoraggio della qualità dei materiali utilizzati
e delle tecniche costruttive, assicurando che ogni
dettaglio soddisfi i requisiti tecnici stabiliti dal contratto.
Inoltre, Politecnica implementa un rigoroso
piano di controllo della qualità, che prevede anche
prove di laboratorio e verifiche sul campo per
garantire la perfetta esecuzione delle opere. Ciò
include il monitoraggio continuo delle operazioni
per minimizzare gli impatti sull’ecosistema fluviale
e circostante, nonché la gestione degli eventuali
rischi legati alla sicurezza ambientale.
«Il completamento del nuovo ponte avrà un impatto
profondo sul Paese – spiega Enea Sermasi,
responsabile dello sviluppo commerciale internazionale
per Politecnica – siamo orgogliosi di portare
l’impegno e l’ingegno italiano per la realizzazione
di un’opera così decisiva per il futuro del Paese
e dei suoi cittadini. Da oltre dieci anni Politecnica
collabora con i governi dei Paesi in via di sviluppo
e con i donors internazionali per portare le proprie
competenze integrate nel mondo. Fieri di rappresentare
ai livelli più alti quell’ingegneria civile e capacità
progettuale italiana riconosciuta nel mondo.
Sono infatti oltre dieci i progetti che stiamo realizzando
fuori dall’Italia con l’incarico di direzione lavori
o progettazione».
to a livello di coerenza fra input e output, verifica
della normativa applicabile, fattibilità e costruibilità.
Abbiamo una squadra in loco ed un backstopping
in Italia, prevalentemente sulla sede di Firenze,
che verifica tutte le sottomissioni di natura
preliminare ed esecutiva.
Nel progetto sono coinvolti profili internazionali e
guyanesi, per cui sono importanti le dinamiche di
gestione delle potenziali problematiche derivanti
dall’interazione tra diverse culture, esperienze, tradizioni,
approcci lavoratici e umani. Abbiamo previsto,
inoltre, e come misura pro-attiva, la presenza
in Guyana full-time di una nostra squadra di ingegneria
proveniente dalla sede operativa italiana,
in modo da avere un filo diretto tra il team in Italia
e il team on-site. A fianco dell’attività prettamente
tecnica, prevalente, abbiamo messo in atto,
sviluppato e affinato iterativamente strumenti di
project management specifici, che comportano a
lungo termine dei ritorni a livello di prontezza di
risposta e di capacità di trasformazione dei rischi
in opportunità.
Un altro snodo fondamentale per la progressione
snella del cantiere è relativo all’esigenza di far
dialogare filosofie di progetto e lavoro distanti tra
loro, come quella europea, cinese e anglo-sassone.
In aggiunta a ciò, l’eterogeneità del personale
coinvolto nella costruzione dell’opera, venezuelani,
brasiliani, cinesi, locali, esige un approccio dinamico
e fattivo a livello di comunicazione, anche e non
solo per colmare la difficoltà in senso linguistico.
In un’ottica più ampia, l’opportunità di rivestire un
ruolo pivotale nella costruzione di un’opera di rilievo
come il New Demerara River Bridge ci consente
di confermare la nostra visione dell’ingegneria
all’estero, dove è opportuno sì veicolare le proprie
capacità, convinzioni manageriali e tecniche, approcci
consolidati ma, al contempo, senza imporre
il proprio punto di vista rifiutando ogni sorta di
flessibilità, pur nel perimetro della buona prassi.
La nostra spiccata tendenza nel prediligere l’analisi
e la risoluzione delle criticità, ci consente, storicamente,
di essere effettivamente dinamici, resilienti
e adattabili al contesto del progetto, alle variabili
di quest’ultimo che, pur governate in anticipo,
possono nascondere sfide e rischi.
Riuscire ad esportare la nostra caratteristica di artigianalità,
che si traduce in flessibilità, non può
che essere un elemento premiante e distintivo
dell’italianità, enfatizzato dal carattere cooperativo
che muove la nostra realtà». nn
Infrastrutture&Mobilità
48 12/2024 leStrade
Di seguito, riportiamo un approfondimento
(in esclusiva per leStrade), a firma di Alessio
Gori, Ingegnere Civile Associato e Project
Manager di Politecnica Building for Humans.
«Il ruolo di Politecnica è delicato, sfidante ma anche
stimolante all’interno di questo progetto. Ci occupiamo,
di fatto, della direzione lavori e project
management, ma sono evidenti le distanze di approccio
rispetto ad un equivalente servizio svolto
nel panorama nazionale italiano. Ricopriamo il ruolo
dell’Engineer secondo la contrattualistica FIDIC,
essendo un appalto design&build (“yellow book”).
L’appalto è stato assegnato ad un’impresa di origine
cinese stanziata nei Caraibi che quindi ha il
compito di progettare l’opera e curarne la costruzione.
Il nostro ruolo è quello di verificare il progetleStrade
12/2024 49
Progetti
Movyon e l’Intelligent
Urban Mobility
Genova e il suo porto protagonisti dell’innovazione con l’avvio
del Mobility Lab. Un’iniziativa che renderà la città e l’infrastruttura
portuale ligure il sistema di trasporto più evoluto d’Italia
Con la collaborazione di Free to X e Movyon,
società del Gruppo Autostrade per l’Italia, è
stato inaugurato il Mobility Lab, uno spazio di
400 metri quadrati dedicato a Smart Genova,
programma con ambiti di intervento nella
mobilità urbana e nella logistica delle merci
promossi dal Comune di Genova, dalla Regione
Liguria e dall’Autorità di Sistema Portuale
del Mar Ligure Occidentale (AdSP). Un’iniziativa
che renderà la città e l’infrastruttura portuale
ligure il sistema di trasporto più evoluto
d’Italia.
Il lancio di questa iniziativa è avvenuto in
occasione dell‘apertura della Genova Smart
Week 2024. Situato nel cuore di Porto Antico,
con circa 400 metri quadrati di superficie,
il Mobility Lab accoglierà stakeholder pubblici
e privati interessati al percorso innovativo intrapreso
dalla città della Lanterna e dalle attività
portuali e logistiche.
Il Mobility Lab è dedicato alla coprogettazione
degli ambiti nei quali si sviluppa la cooperazione
tra Comune, Regione e AdSP e ha
l’ambizione di diventare punto di riferimento
nazionale per l’innovazione della mobilità
intelligente mettendo a disposizione gli spazi
per attività di confronto, approfondimento
e divulgazione a beneficio dei cittadini e degli
operatori.
Il progetto
Con questa visione, il Mobility Lab è anche
sede di integrazione e test del progetto Intelligent
Urban Mobility. Grazie a un sistema
data-driven che acquisisce dati dal territorio
mediante le più evolute tecnologie Internet of
Things, il progetto rende possibile la gestione
integrata della mobilità genovese correlando
i dati ed elaborandoli con l’utilizzo dell’intelligenza
artificiale. Questo consente di offrire al
cittadino servizi evoluti e alla PA informazioni
aggiornate e puntuali, e sistemi di supporto
Mauro Armelloni
alle decisioni e all’attuazione di azioni di governo
che siano guidate dai dati.
Il progetto è in fase di realizzazione da parte
di Movyon, società di tecnologia e innovazione
del Gruppo Autostrade per l’Italia, con la
sua business unit Urban Mobility, che guida un
team di partner eccellenti, tra cui Liguria Digitale,
Mindicity (TIM Enterprise, Gruppo Tim),
Inaugurazione Mobility Lab.
Da sinistra, Marco Bucci,
presidente della Regione
Liguria, Arcangelo Merella,
Matteo Campora, Assessore
del Comune di Genova alla
Mobilità.
Gruppo FOS e Aitek, per la realizzazione di un
sistema unico, aperto all’integrazione di dati
e applicazioni esterne, attento alla valorizzazione
delle competenze locali. La tecnologia e
la piattaforma vengono ospitati nel Data Center
gestito da Liguria Digitale e tutta l’infrastruttura
hardware e software resterà di proprietà
della città.
I principali elementi
La piattaforma, il digital twin della città e cuore
del sistema, abilita processi di attenzione
al verificarsi di scenari di allerta che aiutano
nella gestione operativa della città. La piattaforma
fornisce inoltre ai decisori pubblici
strumenti di previsione a breve termine (ore,
giorni) e di pianificazione di medio periodo, integrando
molteplici funzioni evolute.
Il monitoraggio e il controllo degli accessi e
dei transiti, attraverso un articolato sistema
di varchi e punti di monitoraggio, permette di
attuare politiche dinamiche di gestione della
mobilità cittadina, di abilitare la previsione di
impatti di sostenibilità conseguenti a cantieri,
eventi, ecc., di prendere decisioni operative
sulla mobilità cittadina, attuate mediante
varchi e semafori.
L’Intelligenza Artificiale applicata all’elaborazione
delle immagini individua i posti liberi
nelle aree di sosta pubbliche, aggiornandosi
in tempo reale e in maniera non invasiva. Il
cittadino viene informato con strumenti “tradizionali”
(es. pannelli) e attraverso la Urban
Smart Road, comunicando l’informazione dei
posti disponibili ai veicoli tramite Infoparking.
La Urban Smart Road, grazie a tecnologie portate
dall’autostrada alla città, prepara Genova
alla diffusione dei veicoli connessi e a guida
autonoma, permettendo di comunicare informazioni
al cittadino quando ne ha bisogno oppure
di indirizzare i cittadini verso comportamenti
virtuosi.
Il modulo City Logistics - possibile grazie al
coinvolgimento degli operatori economici protagonisti
della logistica delle merci di ultimo
miglio - integra i dati di pianificazione delle
consegne nel digital twin, permettendo così
l’ottimizzazione dei percorsi e delle soste, con
l’obiettivo di ridurre le inefficienze e limitare i
fenomeni di congestionamento.
La regolazione semaforica adattiva include
funzioni di ottimizzazione e prioritizzazione
sull’intera rete semaforica cittadina a beneficio
del trasporto pubblico locale e dei trasporti
critici e usa i dati del digital twin cittadino per
attuare le decisioni che migliorano la fluidità
del traffico e aumentano la sicurezza stradale
anche mediante strategie attive di informazione
ai mezzi mobili.
Il progetto Smart Logistics
Il piano di interventi per il porto e la logistica
delle merci, pur in un contesto dove la componente
innovativa del processo (Port Community
System) rappresenta già un caso di successo
nella portualità italiana, si propone di:
• migliorare l’accessibilità degli scali del sistema;
• sviluppare e ampliare la componente tecnologica
e innovativa del processo portuale;
• favorire l’integrazione degli scali nella rete
infrastrutturale di collegamento attraverso
la collaborazione con ASPI;
• incrementare il livello di protezione degli
scali per quanto riguarda aspetti di security
portuale.
La spinta all’innovazione rappresenta uno degli
elementi chiave e degli obiettivi di svilup-
Infrastrutture&Mobilità
50 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 51
po di lungo termine degli scali del Mar Ligure
Occidentale per traguardare soluzioni attuali
e prospettiche al servizio di sicurezza, ambiente,
efficienza dei processi e pianificazione
dei trasporti.
Sinergia tra pubblico e privato
«Genova si conferma oggi un modello di innovazione
e sostenibilità, pronta a guidare il futuro
della mobilità intelligente in Italia e oltre.
L’inaugurazione del Mobility Lab rappresenta
un nuovo passo avanti per la nostra città, che
diventa punto di riferimento nello sviluppo di
soluzioni tecnologiche avanzate per una mobilità
più efficiente, sicura e rispettosa dell’ambiente
– dichiara Marco Bucci, presidente della
Regione Liguria. – La sinergia tra pubblico
e privato dimostra il suo enorme potenziale:
tecnologie all’avanguardia, analisi dei dati e
intelligenza artificiale si mettono al servizio dei
cittadini per ottimizzare la gestione della mobilità
urbana e migliorare la qualità della vita
di tutti. Il Mobility Lab, sostenuto da eccellenze
come Liguria Digitale, Movyon e altri partner
di valore, è un luogo dove innovazione e
tradizione si incontrano, mettendo le competenze
locali al servizio di una visione globale.
La sua collocazione nel cuore del porto antico
è un simbolo concreto del nostro impegno per
costruire una Genova e una Liguria moderne
e vivibili senza comprometterne l’identità. Sostenibilità,
sicurezza e innovazione diventano
i pilastri di uno sviluppo che, partendo dalla
valorizzazione di asset industriali e logistici
di rilievo, guarda a un futuro promettente, in
cui si intrecciano sfide e opportunità ancora in
parte da immaginare».
Riferimento a livello
nazionale
«Il Mobility Lab è destinato a
diventare un punto di riferimento
della mobilità a livello
nazionale – dichiara l’Assessore
del Comune di Genova alla
Mobilità Matteo Campora –. Lo
sviluppo condiviso delle innovazioni
tecnologiche per una
mobilità sempre più connessa
ed efficiente è un aspetto
di grande importanza. Non
a caso, questa amministrazione
negli ultimi anni ha sempre
dedicato grande importanza
al tema, prova ne siano anche
i numerosi progetti messi
in campo per il trasporto pubblico
locale. Le città del futuro
saranno diverse da quelle del
passato, e Genova non si farà trovare impreparata
grazie anche a strumenti e poli di riferimento
come questo. La gestione integrata
della mobilità genovese raggiunta mettendo
in correlazione i dati ed elaborandoli con l’utilizzo
dell’intelligenza artificiale rappresenta
un importante passo in avanti nell’innovazione
tecnologica che porterà grande beneficio
ai cittadini».
Un caso di eccellenza
«Il progetto Intelligent Urban Mobility offre la
straordinaria opportunità di applicare al contesto
urbano le competenze del Gruppo Autostrade
per l’Italia e costruire un caso di eccellenza
e di riferimento per tutta Italia», ne
è convinto Sabino Titomanlio, direttore della
business unit Urban Mobility di Movyon, Gruppo
Autostrade per l’Italia. «La sfida è quella
di raccogliere e valorizzare tutti i dati disponibili
e far collaborare applicazioni nuove ed
esistenti. Grazie ad un gruppo di partner eccellenti
e ad un team di professionisti, dopo il
primo anno, è già operativo il digital twin della
città, una piattaforma software che si appoggia
su infrastrutture di calcolo e connettività
che resteranno di completa proprietà della
città. Ora siamo pronti per l’installazione della
infrastruttura urbana connessa, costituita da
centinaia di sistemi di campo distribuiti su tutto
il territorio genovese: varchi ZTL, punti di
monitoraggio del traffico, pannelli informativi,
antenne di comunicazione veicolo-infrastruttura
e altri elementi innovativi che alimenteranno
continuamente un giacimento di dati di
inestimabile valore per una gestione evoluta e
sostenibile della mobilità urbana». nn
Sabino Titomanlio, direttore
della business unit Urban
Mobility di Movyon, Gruppo
Autostrade per l’Italia.
Opere
Metropolitana con museo
Una nuova tappa nel percorso di sviluppo internazionale del Gruppo
Atm: è stata inaugurata a Salonicco la prima metropolitana a guida
automatica della Grecia, partita dal deposito a sud della città
Edvige Viazzoli
Il mondo sotterraneo di Salonicco, la città fondata
nel 315 a.C. dal re dei Macedoni Cassandro
e intitolata alla sorella di Alessandro Magno,
Tessalonica, torna alla luce. Il cantiere
diffuso che ha portato alla costruzione della
prima metropolitana della città è stato anche il
più grande scavo archeologico cittadino. Nella
pancia di un tessuto urbano complesso e articolato,
testimone di oltre duemila anni di storia,
corre ora una metropolitana tecnologica,
realizzata da Webuild con Hitachi e la greca
Aktor, con treni driverless (senza conducente)
dotati di sistemi di automazione hi-tech. La linea
attraversa Salonicco da est a ovest in 18
minuti. Lunga dieci chilometri e con 13 stazioni,
è destinata a cambiare il volto della mobilità
della città: si prevedono infatti circa 313
mila passeggeri al giorno, con una riduzione di
212 tonnellate di CO2 grazie alla circolazione
di 57mila auto in meno.
È un’infrastruttura strategica per cittadini e turisti,
ma anche rilevante dal punto di vista culturale:
la stazione di Venizelou ospita, infatti, il museo
all’aperto più grande del mondo all’interno
di una metropolitana, con reperti e ritrovamenti
risalenti all’epoca romana.
I treni in servizio sono 18, con una frequenza di
circa tre minuti. Completamente accessibile, la
metropolitana è inoltre videosorvegliata da telecamere
monitorate costantemente dalla sala
operativa, attiva tutti i giorni.
Nel 2025 è previsto un prolungamento di cinque
stazioni fino all’area di Kalamaria, a sud di Salonicco,
con 33 treni in servizio e la frequenza di
un minuto e mezzo.
La nuova metropolitana è gestita dal Gruppo Atm
attraverso la società Thema - controllata al 51%
da Atm e al 49% da Egis (gruppo francese d’ingegneria
delle infrastrutture) - che a giugno 2023 si
è aggiudicata questa importante commessa della
durata di 11 anni e del valore economico complessivo
di 250 milioni di euro.
Infrastrutture&Mobilità
52 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 53
Autostrada del Brennero SpA
Brennerautobahn AG
La cerimonia di apertura
L’inaugurazione si è tenuta con il Primo Ministro,
Kyriakos Mitsotakis, il Ministro delle Infrastrutture
e dei Trasporti, Christos Staikouras, il vice Ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti, Nikolaos
Tachiaos, insieme ad altri rappresentanti del
governo ellenico. Per il Gruppo Atm erano presenti
la Presidente, Gioia Ghezzi, e l’Amministratore
Delegato, Arrigo Giana.
«L’apertura della metropolitana di Salonicco costituisce
un ulteriore tassello nella strategia di
crescita del Gruppo Atm - ha dichiarato Gioia
Ghezzi, Presidente di Atm - e conferma il ruolo
centrale del trasporto pubblico nello sviluppo delle
città. Ne favorisce infatti gli scambi sociali, economici
e culturali, consentendo così a tutti i cittadini
di muoversi in modo condiviso e sostenibile».
«Questo importante traguardo rafforza ulteriormente
la dimensione internazionale del Gruppo,
portando a sette il numero delle metropolitane a
guida automatica gestite tra Milano, Copenaghen
e Salonicco – ha dichiarato Arrigo Giana, Amministratore
Delegato di Atm. Un risultato che consolida
la nostra esperienza, il nostro know-how
e il nostro commitment nell’offrire il miglior servizio
di trasporto pubblico a tutti i cittadini». nn
Infrastrutture&Mobilità
La metropolitana dell’arte
Gli scavi dei tunnel della metropolitana di Salonicco, realizzati da due TBM (Tunnel
Boring Machine), sono stati accompagnati dai più vasti scavi archeologici della città,
che hanno interessato una superficie di 30.000 metri quadrati. Scavi che hanno
portato alla luce ricchezze dal passato di inestimabile valore storico come numerose
lastre di marmo appartenenti alla celebre via romana conosciuta come Decumanus
Maximus. L’attenzione alla tutela di questo patrimonio è stata tale che in alcuni
casi le stazioni sono state costruite in posizioni differenti rispetto al progetto, proprio
in base ai ritrovamenti archeologici. La stazione di Demokratias, ad esempio,
è stata “spostata” di dieci metri per posizionare al meglio i resti di un muro dell’era
Bizantina rinvenuto durante gli scavi
54 12/2024 leStrade
Ispezioni con droni
Fibra ottica e big data
Non solo guida autonoma
Autostrada del Brennero si è dotata
dei più avanzati sistemi di monitoraggio
per razionalizzare le ispezioni e gli interventi.
www.autobrennero.it
Sensori statici e dinamici
Gemello digitale
DIGITALIZZAZIONE
SCARICA
LA CARTA DEI SERVIZI
Sensori meteo e traffco
Scenari
Anas, Ricerca stili di guida 2024
Presentata l’indagine annuale con interviste a un campione
di quattromila utenti e oltre 3.500 osservazioni dirette dei
comportamenti di guida lungo sei differenti tipologie di strade
Secondo il 51% degli italiani non è pericoloso superare
i limiti di velocità. Soltanto il 34,7% ritiene
utile rispettarli mentre il 16,4% ritiene che un
guidatore esperto possa superarli. È la fotografia
della quarta edizione della ricerca sugli stili di
guida degli utenti commissionata da Anas, società
del Gruppo FS, condotta da CSA Research
- Centro Statistica Aziendale, con interviste su
un campione di 4mila persone e oltre 3.500 osservazioni
dirette su strada.
L’indagine è presentata nella conferenza internazionale
“Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”
organizzata da Anas e da Piarc (Associazione
mondiale della strada), con il patrocinio del Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti e in collaborazione
con il Global Forum for Road Traffic
Safety - Nazioni Unite e l’EuroMed Transport Support
Project, in occasione della Giornata mondiale
in ricordo delle vittime della strada.
Al convegno il Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Matteo Salvini, il Sindaco della Città
Metropolitana di Roma, Roberto Gualtieri, l’inviato
speciale delle Nazioni Unite per la sicurezza
stradale, Jean Todt, il Presidente di Anas e di
Piarc Italia, Edoardo Valente, l’Ad di Anas, Aldo
Isi, il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani
(e la rivista leStrade).
Fra gli intervistati l’11,4% ritiene che durante
la guida “si possa fare altro” mentre soltanto il
55,4% del campione è convinto che gli incidenti
stradali dipendano da comportamenti errati. Il
60,1% degli intervistati ritiene che il nuovo Codice
della Strada sia utile. Solo il 72,5% pensa
che alcol e stupefacenti siano sempre pericolosi,
mentre l’8,4% ritiene siano irrilevanti alla guida.
Migliora il comportamento sull’uso del cellulare
alla guida: si osserva un utilizzo alla guida pari
a 7,4% contro il 9,6% del 2023 e il 10,3% del
2022. Gli under 40 tuttavia peggiorano il dato: il
9,9% lo usa contro il 5,6% degli over 60.
Necessità di investimenti
sull’educazione stradale
«I dati emersi quest’anno dalla Ricerca Anas
sugli Stili di Guida – ha dichiarato l’AD Aldo Isi
– dimostrano la necessità di sempre più investimenti
sull’educazione stradale e sulla consapevolezza
di rischi e pericoli al volante. Oltre a
un grande impegno nel continuare a sensibilizzare
gli utenti sull’importanza di una guida prudente,
sicura e senza distrazioni, Anas sta lavorando
per potenziare ancor di più gli standard
di sicurezza della propria rete nella garanzia,
come sempre, della manutenzione ordinaria
delle infrastrutture ma puntando anche sull’innovazione
tecnologica. Gli investimenti in manutenzione
programmata sono ormai sempre
più rilevanti – sottolinea l’ingegner Isi - nel primo
semestre del 2024 sono stati circa 780 milioni,
115 milioni in più rispetto all’analogo periodo
del 2023. In dettaglio, nei primi sei mesi
2024 per la manutenzione programmata sono
stati spesi 318 milioni di euro in opere d’arte
maggiori (ponti e viadotti); 184 milioni di euro
in rifacimenti del piano viabile; 129 milioni di
euro in opere complementari; 88 milioni di euro
per le barriere di sicurezza; 62 milioni di euro
per gli impianti».
Il superamento dei limiti di velocità
Sulla base delle rilevazioni cinematiche svolte
sulle strade Anas si verifica il superamento dei
limiti di velocità nel 10% dei casi (una vettura
su dieci). Il superamento del limite oltre il 20%
della velocità consentita avviene nell’1,2% dei
casi. Bari si rivela la città più indisciplinata: il
34,6% dei veicoli, circa uno su tre, supera il limite;
Torino per il 19,7%. Roma risulta la più
virtuosa: i limiti sul Grande Raccordo Anulare
vengono superati solo fra lo 0,4% e l’1%.
In media, di notte si viaggia più veloce del 5,9%
Infrastrutture&Mobilità
56 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 57
rispetto al giorno. Roma la città che presenta
la maggiore differenza della velocità media
tra giorno e notte: il GRA di notte guadagna un
+23% rispetto alla velocità diurna (66,5 km/h
di giorno contro 81,9 km/h di notte).
Migliorano alcuni comportamenti
Grazie alle campagne per la sicurezza stradale,
negli ultimi anni si sta registrando un progressivo
miglioramento di alcuni comportamenti. L’uso
delle frecce per segnalazione di sorpasso segnala
+4% circa ogni anno negli ultimi due anni:
non le usa il 45,7% contro il 50,9% del 2023 e il
54,1% del 2022. Il divieto di sorpasso migliora
di poco più dell’1% ogni anno, nel 2024 non lo rispetta
il 14,6% (2023: 15,9%; 2022: 17%). Sulle
cinture di sicurezza anteriori l’utilizzo avviene
per il 93,3% contro l’89,4% del 2023 e 88,6%
del 2022. Si scende con le cinture posteriori: sì
per il 44% contro il 27,4% del 2023 e il 24,3%
del 2022, ma, dato di rilievo, in due anni la consapevolezza
di allacciare le cinture posteriori è
cresciuta di quasi il 20%. I più indisciplinati, tra i
conducenti, sono il 9,2% degli over 60 che non la
indossa contro il 7,7% degli under 40. I più disciplinati
stanno nella fascia d’età fra 40 e 60 anni
con solo il 6,1% di negligenti.
Il 64,7% crede di essere un guidatore esperto
Il trend emerso con la scorsa edizione della Ricerca,
sulla percezione di sé e degli altri alla guida,
risulta quest’anno in leggera flessione. Il voto
che gli italiani danno a sé stessi come guidatori
è 7,9 mentre l’anno scorso era 9. Il 64,7% crede
di essere un guidatore esperto.
La metodologia di indagine
La campagna di indagine sulle strade Anas ha
visto la realizzazione di tre diversi tipi di attività:
il rilevamento di alcuni parametri di guida
attraverso sistemi di rilevazione cinematica (velocità,
distanza e occupazione delle corsie su tre
tratte stradali) lungo 12 strade Anas; interviste
a un campione di 4mila utenti; oltre 3.500 osservazioni
dirette dei comportamenti di guida
lungo sei differenti tipologie di strade.
Le strade interessate dalle rilevazione cinematica
sono state: il RA10 Raccordo Autostradale
“Torino Caselle” in Piemonte; il Grande Raccordo
Anulare di Roma; la strada statale 16 “Adriatica”
tra Lecce e Bari; la statale 336 “Dell’Aeroporto
della Malpensa” fra Milano e Malpensa in
Lombardia; la statale 700 “Della Reggia di Caserta”
in Campania; la statale 1 “Aurelia” fra
Roma e Grosseto; la statale 14 “Della Venezia
Giulia” nel tratto veneto; la statale 75 “Centrale
Umbra” in Umbria; la A2 “Autostrada del Mediterraneo”
nel tratto campano; la A19 “Palermo
Catania” e la statale 121 “Catanese” in Sicilia;
la statale 131 “Carlo Felice” in Sardegna. Le osservazioni
dirette sono state invece svolte lungo
il RA10 Raccordo Autostradale “Torino Caselle”
in Piemonte; l’intera tratta della A2 “Autostrada
del Mediterraneo” fra Salerno e Villa San Giovanni;
la strada statale 16 “Adriatica” tra Bari e
Otranto; la statale 51 “Di Alemagna” nel bellunese;
la statale 1 “Aurelia” fra Roma e Livorno;
la statale 3bis “Tiberina” fra Terni e Ravenna.
Le attività di osservazione diretta sono state
eseguite con l’impiego di due rilevatori all’interno
di un’automobile che ha percorso l’infrastruttura
di interesse, registrando un campione
di veicoli in transito e i comportamenti dei passeggeri
a bordo. nn
Infrastrutture&Mobilità
58 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 59
Aziende
Franchetti e Matildi+Partners
È strato sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisizione
del 100% di Matildi+Partners S.r.l., azienda specializzata
in progettazione e manutenzione strutturale di ponti e viadotti
Franchetti S.p.A. (“Franchetti” o la “Società”
o il “Gruppo”, Ticker BIT: FCH), società a capo
dell’omonimo Gruppo multinazionale di sviluppo
software ed engineering design, pioniere nella
pianificazione, diagnosi e terapia degli interventi
volti alla sicurezza e programmazione predittiva
delle attività̀ di manutenzione sulle strutture di
reti infrastrutturali, in particolare ponti e viadotti,
comunica di aver sottoscritto un accordo vincolante
per l’acquisizione del 100% del capitale
sociale di Matildi+Partners S.r.l..
La società Matildi
Con sede a Bologna, la Matildi svolge attività di
progettazione strutturale, manutenzione e consulenza
tecnica, nonché di monitoraggio strutturale
e di coordinamento della sicurezza nel campo
delle opere (ponti e viadotti), sia nuove sia
esistenti. Formalmente costituita nel 2023, Matildi+Partners
Srl raccoglie l’eredità delle attività
professionali curate dal Prof. Giuseppe Matildi
in qualità di Studio Matildi e, ancor prima, dal
padre Pietro (fondazione 1950). A fronte di questa
lunga storia, l’azienda vanta una consolidata
esperienza professionale e un ruolo apicale
nell’innovazione nel campo della progettazione
di infrastrutture, elementi che ne sottolineano il
valore intrinseco.
Un aspetto distintivo dell’azienda è il suo impegno
continuo nell’innovazione tecnologica. Matildi+Partners
è attiva sia in Italia sia a livello internazionale
e partecipa a gare e progetti in vari
paesi. Il capitale sociale di Matildi è diviso tra i
due partner Giuseppe Matildi (60%) e Carlo Vittorio
Matildi (40%).
Al 31 dicembre 2023 Matildi+Partners S.r.l. ha
generato ricavi delle vendite per Euro 1.488.049
euro, un EBITDA pari a 491.006 euro, un utile
pari a 438.632 euro, un indebitamento finanziario
netto pari a 623.264 euro, un patrimonio netto
pari a 529.145 euro.
Si amplia lo spettro di servizi
L’acquisizione permette al gruppo Franchetti
di ampliare ulteriormente lo spettro di servizi
ingegneristici e competenze tecnologiche, so-
Damiano Diotti
prattutto per quanto riguarda la gestione complessiva
delle strutture e dei ponti in acciaio,
rafforzando ulteriormente la catena del valore
nonché l’offerta verso i clienti.
Paolo Franchetti, Presidente e Amministratore
Delegato di Franchetti S.p.A.: «Questa operazione
arricchisce Franchetti S.p.A. con un
partner leader nella progettazione di ponti e
strutture in acciaio composto da un team di professionisti
esperti, coeso e riconosciuto sul mercato,
che opera da anni in piena sintonia con
la guida del Prof. Giuseppe Matildi. Con Matildi+Partners
portiamo valore in ambiti fondamentali:
la progettazione specialistica in acciaio
sia per ponti nuovi che per il miglioramento
e adeguamento di ponti esistenti, e la stima accurata
dei costi di costruzione, manutenzione
e rifacimento, un aspetto raro da trovare sul
mercato.
L’esperienza di Matildi, maturata a stretto contatto
con i costruttori, è unica e particolarmente
preziosa. L’acciaio, con le sue caratteristiche
di affidabilità, è destinato a giocare un ruolo
sempre più centrale nella costruzione di nuovi
ponti e nel rifacimento di quelli obsoleti. Matildi+Partners
possiede una competenza verticale
e altamente specializzata su questo materiale,
sia dal punto di vista dei costi che della
progettazione costruttiva. L’integrazione di queste
competenze con l’esperienza di Franchetti
S.p.A. nella manutenzione predittiva e nell’ottimizzazione
delle limitate risorse economiche
permetterà di creare sinergie di straordinaria
affidabilità e concretezza e un’offerta unica per
il mercato, sia in Italia che all’estero. Il nostro
impegno nel campo dell’M&A non si conclude
qui. Continueremo a esplorare nuove opportunità,
anche a livello internazionale, per sostenere
i piani di crescita del gruppo e rafforzare
la nostra leadership».
Tempistiche dell’acquisizione
Indicativamente il 2 dicembre 2024 sarà perfezionato
il trasferimento a favore della Società del
67% del capitale sociale della Target da parte di
Giuseppe Matildi per una quota pari al 32% del
capitale sociale della Target e da parte di Carlo
Vittorio Matildi per una quota pari al 35% del
capitale sociale della stessa. Il 30 giugno 2027
sarà perfezionato il trasferimento a favore della
Società della restante parte del capitale sociale.
Corrispettivo
Il prezzo per l’acquisizione di Matildi+Partners è
fissato in massimi 4.240.000 euro, corrispettivo
basato su multipli pari a circa sei volte il multiplo
EV/EBITDA rispetto ai valori attesi nell’esercizio
corrente (sia per PFN sia per EBITDA). L’importo
finale dell’esborso - che verrà corrisposto dalla
Società con mezzi propri ed eventualmente
anche attraverso ricorso a finanziamenti bancari
- sarà definito anche in relazione al valore della
Posizione Finanziaria Netta (PFN) della società
target al 31 dicembre 2024, con meccanismo di
eventuale aggiustamento del prezzo.
Governance
Il Prof. Giuseppe Matildi assumerà la carica
di amministratore delegato assicurando così
piena continuità nell’attività pluridecennale di
Matildi. nn
Infrastrutture&Mobilità
60 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 61
Opere
Nuova autostrada A7 Ploiesti
Buzau, Lot 1: Ploiesti-Mizil, Romania
La finalizzazione dei lavori del lotto 1 dell’autostrada A7
consentirà l’apertura al traffico di un importante corridoio
di collegamento per il paese. Un’opera di rilievo nazionale
La nuova autostrada A7 Ploiesti-Buzau fa parte
del Corridoio 3: Bucarest-Regione NE (Moldavia)
(OR3) rappresenta una priorità assoluta a livello
nazionale, in quanto, come risulta dall’analisi
del Modello Nazionale di Trasporto, la realizzazione
di un’autostrada lungo questo corridoio
porterà ad un aumento del traffico stradale, generando
nuovi spostamenti e attirando nuovi investimenti
nelle aree urbane. Il progetto ha un
impatto socio-economico positivo:
• favorendo l’aumento dell’accessibilità;
• riducendo i tempi di percorrenza;
• aumentando la sicurezza stradale;
• riducendo il traffico sui percorsi esistenti e, di
conseguenza, l’inquinamento.
Il tracciato dell’autostrada Ploiesti-Buzau si snoda
tra Dumbrava, nella Contea di Prahova, fino
all’intersezione con l’Autostrada Bucarest-Ploiesti
e il Comune di Buzau. Il lotto 1 dell’autostrada
A7 Ploiești-Buzău si trova tra Dumbrava (Au-
Giorgia Gunnella
Senior Partner,
International Division
Director
Giorgia Di Biagio
3TI Partner,
International Division
Associate Director
Manuela Regna
3TI Engineer -
International Division
Foto con drone della nuova
autostrada A7 Ploiesti
- Buzau, Lot 1: Ploiesti
- Mizil, Romania.
tostrada București-Ploiești) e Mizil (DJ 100C), dal
km 0+000 al km 21+000.
Il tratto di lunghezza di 21 chilometri include:
quindici opere d’arte maggiori (ponti/viadotti);
due svincoli: il primo, di tipo “a trombetta”, permette
la connessione con l’Autostrada A3 nella
località di Dumbrava; il secondo, “a quadrifoglio”,
permette la connessione con la strada nazionale
DN 1D; cinque sovrapassi di viabilità secondaria
interferente; un centro di manutenzione e coordinamento
localizzato all’interno dello svincolo
“a quadrifoglio”.
Dall’agosto 2022, 3TI è coinvolta nelle attività di redazione
dei dettagli tecnici costruttivi e nelle attività
di assistenza tecnica durante l’esecuzione dei
lavori dell’A7 lotto 1 che sono affidati al raggruppamento
di imprese Impresa Pizzarotti & C. S.p.A.
– Pizzarotti S.A. – Retter Projectmanagement S.r.l.
Apertura entro la fine del 2024
3TI, in qualità di progettista, oltre a sviluppare
i dettagli costruttivi propedeutici per l’inizio della
fase costruttiva, si è interfacciata con le problematiche
emerse durante i lavori di costruzione,
spesso influenzate dalla tipologia dei terreni
presenti nel sito e dalle condizioni idrogeologiche
della zona, proponendo delle varianti/alternative
alle soluzioni inziali o predisponendo delle disposizioni
di cantiere “Dispositie de santier” come risultato
della necessità di apportare alcune modifiche
alle soluzioni tecniche esistenti.
Il lavoro portato avanti in questi due anni, e ormai
giunto nelle fasi conclusive, si sta rendendo
sempre più “visibile” negli ultimi mesi e si auspica
che l’apertura al traffico di questo lotto si possa
realizzare entro la fine del 2024.
3TI è lieta di far parte di uno dei più grandi progetti
di infrastrutture stradali attualmente in corso
in Romania che, oltre a permettere il consolidamento
della sua presenza nel settore e nel
paese, rafforza la sinergia con le imprese italiane
all’estero e la collaborazione con partner/imprese
locali. nn
Infrastrutture&Mobilità
62 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 63
Novità
È nato Argo Gallerie
Già in uso per gli oltre 4.000 ponti, viadotti e cavalcavia, Argo
può ora mappare e gestire anche i tunnel autostradali. Entro l’anno,
tutte le principali infrastrutture ASPI saranno digitalizzate
Autostrade per l’Italia prosegue il proprio impegno
per lo sviluppo e l’applicazione di nuove tecnologie
sulla rete autostradale per il monitoraggio
delle infrastrutture. Argo, la piattaforma di
avanguardia del Gruppo, già in uso per gli oltre
4000 ponti, viadotti e cavalcavia della rete gestita
da Aspi, può ora mappare e gestire anche
i tunnel autostradali. Con Argo Gallerie, il sistema
è stato infatti esteso a 300 tunnel della rete
per arrivare a coprire, a fine 2024, tutte le 600
gallerie gestite. Entro l’anno, pertanto, tutte le
principali infrastrutture della rete di Autostrade
per l’Italia potranno dirsi digitalizzate.
Argo Gallerie raccoglie e gestisce in tempo reale
i dati strutturali relativi alle singole opere anche
grazie al supporto della più recente tecnologia
che, per esempio attraverso i rilievi effettuati con
il laser scanner, è in grado di creare un gemello
digitale di ogni infrastruttura. L’approfondita conoscenza
e l’aggiornamento costante delle informazioni
garantiscono una visione a tutto tondo
dei ponti, dei viadotti e delle gallerie. Grazie alla
piattaforma, gli ispettori sono facilitati nell’effettuare
un’analisi più puntuale in fase di ispezioni,
verificando passo dopo passo la conformità dei risultati
con i parametri individuati dalle più recenti
linee guida ministeriali. Si tratta di una mole notevole
di informazioni, considerando che solo per
le 600 gallerie della rete Aspi, ogni anno vengono
effettuate più di 2.500 ispezioni in loco. Grazie
alle stesse informazioni il gestore ha inoltre la
possibilità di ottimizzare la programmazione delle
eventuali attività da prevedere per l’infrastruttura,
anche a beneficio dell’avanzamento dell’imponente
piano di ammodernamento avviato dal
Gruppo su tutti gli asset.
Più in generale, la piattaforma Argo, creata da
Movyon, centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione
del Gruppo Autostrade per l’Italia, assicura
la massima trasparenza, rendendo simultaneamente
disponibili alle strutture tecniche
tutte le informazioni inserite e dialogando con
Carlo Dossi
l’Archivio Informatico delle Opere Pubbliche del
Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Sistema dinamico di monitoraggio
Nell’ottica di garantire un ciclo virtuoso di vita
delle infrastrutture e una conoscenza sempre più
approfondita del patrimonio gestito, Aspi ha sviluppato
inoltre un sistema dinamico di monitoraggio
delle infrastrutture. Il progetto in parte finanziato
dal fondo complementare al Pnrr (Pnc),
permette il controllo da remoto tramite sensori
IoT installati su ponti, viadotti e gallerie. Il sistema
sensoristico è in grado di approfondire il livello
di conoscenza delle infrastrutture, analizzandone
le risposte e i comportamenti in caso di
azioni esercitate da agenti esogeni. Lo studio va
dall’analisi delle evoluzioni di componenti strategiche
delle infrastrutture sottoposte a carichi
di traffico sempre più pesanti, fino al monitoraggio
delle risposte delle singole opere colpite da
eventi atmosferici severi, come alte temperature
ed eventuali dissesti idrogeologici.
Le opere selezionate all’interno del progetto rispondono,
inoltre, a una tipologia preponderante
sulla rete Aspi. Lo studio portato avanti su un
singolo viadotto consente, pertanto, di utilizzare
le risultanze anche su altri ponti costruiti secondo
lo stesso schema progettuale. E gli esiti del
monitoraggio sensoristico confluiscono anch’essi
nell’ecosistema Argo arricchendone ulteriormente
il bagaglio di informazioni. La realizzazione del
piano è stata affidata a due controllate Aspi: Tecne
ha curato il progetto del layout del sistema,
stabilendo cosa monitorare e dove ed analizza i
dati. Movyon ha progettato e installato i sistemi
di monitoraggio, e sviluppato piattaforma e sala
di controllo. L’obiettivo ultimo è disporre del monitoraggio
digitale da remoto per 1.246 tra campate
e conci di gallerie, per un totale di circa 100
tra ponti/viadotti e gallerie.
Investimento tecnologico per
rigenerazione della rete
«L’investimento nell’innovazione tecnologica rappresenta
un punto strategico del nostro piano
di sviluppo, non solo per i servizi che offriamo e
potremo offrire ai nostri utenti, ma perché rappresenta
uno strumento prezioso per la gestione
e l’avanzamento del grande programma di rigenerazione
della rete. Le nostre infrastrutture
hanno un valore altissimo per la mobilità del Paese
perché ne garantiscono i sistemi di interconnessione,
con transiti che arrivano in alcuni punti
anche a 200 mila veicoli al giorno, valori molto
superiori alla media europea. La tecnologia oggi,
attraverso il monitoraggio sensoristico e la digitalizzazione,
ci consente una conoscenza a tutto
tondo del nostro patrimonio infrastrutturale. Solo
con questa conoscenza riusciamo ad ottimizzare
gli interventi che ciascuna di loro richiede, programmando
le attività con lungimiranza e limitando
l’impatto sulla fruibilità della rete e quindi
sulla mobilità delle persone e delle merci nei singoli
territori», è quanto ha dichiarato l’Amministratore
delegato del Gruppo Autostrade per l’Italia,
Roberto Tomasi. nn
Infrastrutture&Mobilità
64 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 65
Scenari
Occorre riflettere
Le semplificazioni irresponsabili hanno prodotto i disastri che stiamo vedendo.
Inevitabilmente dovremo ricostruire, riflettendo sulla necessità di andare ad una nuova
città più saggia, e più colta, nei comportamenti dei gestori e dei progettisti
Le infrastrutture della mobilità che articolano il
territorio della città contemporanea costruiscono,
attraverso il paesaggio, intrecci di reti, di superfici
e di dispositivi nei quali si esprimono differenti
razionalità e modalità di organizzare lo
spazio e le pratiche antropiche. Occorre ridefinire
la gestione dei sistemi esistenti in quanto
processo composito, che comprende la pianificazione,
il progetto, la costruzione, il collaudo, l’esercizio,
la manutenzione (sempre più necessaria)
e l’adeguamento, e ne indaghi i metodi, gli
strumenti e gli obiettivi, articolandoli nel quadro
di una più ampia riflessione sulla città contemporanea,
sulla sua logica spaziale e sui termini di
una nuova questione urbana, nella quale diventino
centrali i temi delle ingiustizie spaziali e della
diffusa rivendicazione del diritto alla mobilità
come condizione di un più ampio diritto alla città.
Forse nel momento nel quale le nostre città, ed i
nostri borghi, soffrono le conseguenze di eventi
meteo e delle superficialità che hanno determinato
le condizioni di dissesto idrogeologico, occorre
riflettere su come i nostri sistemi urbani
Infrastrutture&Mobilità
possano essere rivisti/riorganizzati secondo logiche
preventive. Il risultato delle necessarie riflessioni
non può essere di riparare/ricostruire,
dov’era e come era, ciò che è stato distrutto dalla
miopia, dalle superficialità e dai limiti/errori di
progettazione.
Certamente non mi farò amici, ma non è pensabile
scaricare il tutto sulla natura vendicativa (?)
e sulle variazioni ambientali: ci sono e ne si deve
tener conto! nn
Prof. Ing. Francesco
Annunziata
66 12/2024 leStrade
LE GRANDI
MACCHINE
ARRIVANO SUI
CANTIERI DELLA
TORINO-LIONE
Sul cantiere dei pozzi di ventilazione di Avrieux, in
Francia, ha iniziato a lavorare il robot progettato
appositamente per scendere fino a 500 metri di
profondità e rivestire in calcestruzzo la roccia nuda.
Realizzato grazie alla collaborazione tra il
raggruppamento LYTO (Vinci Construction - Webuild)
con Master Drilling e TELT, questo robot con guida da
remoto permette di lavorare nella massima sicurezza
in una delle zone più complesse del grande cantiere del
tunnel di base del Moncenisio.
Scopri di più sulle nostre tecnologie al lavoro su telt.eu
Tecnologie
Fabrizio Parati
so, di formazioni scistose instabili e di materiali
carboniferi imprevedibili ha richiesto lo sviluppo
di soluzioni innovative. Per esempio, è stato
pensato un metodo di stabilizzazione della TBM
in due fasi per rinforzare i materiali scavati lungo
la galleria: una combinazione di schiuma espandente
e iniezioni di resina ha indurito le zone instabili,
garantendo la sicurezza e la continuità
delle operazioni di scavo. Per garantire l’integrità
strutturale dell’opera, TELT ha anche introdotto
una malta a due componenti, un processo pionieristico
in Francia, in particolare per una TBM
per roccia dura, che ha permesso di iniettare una
miscela nello spazio anulare tra il tunnel e il suo
rivestimento, allineando e fissando i conci per distribuire
meglio la pressione del terreno e ridurre
al minimo i rischi di deformazione.
Da una ricognizione delle notizie recenti che interessano
il tunnel di base della linea ferroviaria
Torino-Lione, si può riscontrare anche un altro
esempio di giusta intuizione tecnologica che, a
inizio di agosto del 2024, si è tradotta in una concreta
applicazione. Più precisamente: sul cantiere
CO5a di scavo dei quattro pozzi di ventilazione
del tunnel di base ad Avrieux, vicino a Modane, in
Francia, a inizio dello scorso agosto è entrato in
funzione il robot pensato per calarsi nei 500 metri
di profondità dei quattro pozzi di ventilazione
in costruzione. Il suo compito: il riempimento
e il rivestimento in calcestruzzo proiettato delle
pareti dei pozzi, per consolidare lo scavo. Niente
di gratuito o avventuroso, ovviamente, ma si
tratta pur sempre di una tecnologia, sperimentale
e specificamente studiata per questo cantiere,
che consente di intervenire in sicurezza con
la guida da remoto, senza che nessun operatore
debba calarsi all’interno del cunicolo.
Ma andiamo con ordine: TELT ha assegnato l’appalto
dal valore di 220 milioni di euro per la realizzazione
dei quattro pozzi di ventilazione di
Avrieux al raggruppamento composto da Vinci
Construction Grands Projets, Dodin Campenon
Bernard, Campenon Bernard Centre Est, WeBuild,
Master Drilling Europe. La direzione lavori è
stata affidata al raggruppamento Egis/Alpina. I
pozzi di ventilazione del tunnel di base sono quattro
tunnel verticali paralleli, con diametro di cinque
metri, da realizzare a 1.300 metri di quota.
Devono raggiungere l’area sotterranea di Modane
della nuova linea (al piede della discenderia di
Villarodin-Bourget/Modane), 500 metri più sotto,
e, per l’appunto, contribuiranno alla ventilazione
e alla sicurezza: saranno utilizzati sia in fase
di costruzione sia nella fase di esercizio del tunnel
di base.
Sulla piattaforma di Avrieux, nell’area di Modane,
è ora terminato lo scavo del terzo pozzo di
ventilazione del tunnel di base. Ma…c’è un ma:
“inabissandosi” nel primo pozzo di ventilazione
ci si è trovati, a una certa quota (-350 metri circa),
di fronte a un problema inatteso: la presenza
di sovrascavi. Per risolvere il problema, ricostituendo
il profilo del pozzo ma senza esporre il
personale al rischio di calarsi nella cavità, è sta-
L’inventiva sui cantieri TELT
La costruzione delle due canne di 57,5 chilometri del tunnel di base
della linea ferroviaria Torino-Lione chiede la ricerca di ingegnose
soluzioni per tecnologie e macchinari. Qui quelle del robot béton
Nei nostri lettori più avvertiti e sensibili prevarrà
l’apprezzamento per la cifra più autentica del
cantiere per lo scavo del tunnel di base del Moncenisio:
la capacità di sostanziare la ricerca per
risolvere i problemi. A testimonianza ulteriore
di quanto diciamo ci affidiamo, una volta tanto,
ai riconoscimenti: TELT ha ricevuto, nelle scorse
settimane, la medaglia di bronzo per i lavori
del tunnel geognostico della nuova ferrovia Torino-Lione
di Saint-Martin-la-Porte agli ITA Tunnelling
Awards, i premi annuali consacrati all’eccellenza
nel settore delle gallerie dall’International
Tunnelling and Underground Space Association
(ITA), che si sono svolti a Genova al cospetto dei
vertici del settore. L’impegno umano e tecnologico
di TELT e delle imprese coinvolte nella costruzione
della Torino-Lione è stato premiato con
il terzo posto per il “Progetto dell’anno - 50-500
milioni di euro” per SMP4 - Lyon-Turin Saint-Martin-la-Porte
exploratory tunnel, il cantiere per la
costruzione di una galleria geognostica, lunga
circa dieci chilometri, di cui 1,4 nella parte geologicamente
più critica dell’attraversamento del
Moncenisio, diventata la prima sezione del tunnel
di base della nuova linea merci e passeggeri
Torino-Lione.
Il cantiere SMP4: di fronte a condizioni geologiche
particolarmente complesse, TELT e i suoi
partner hanno dovuto superare una serie di sfide
tecniche. In particolare, la presenza, sul percor-
Infrastrutture&Mobilità
68 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 69
ta studiata una soluzione innovativa. È qui che è
entrato in scena, con il proprio univoco carattere
innovativo, il robot béton studiato per l’occasione:
completamente comandato dalla superficie,
pilotato a distanza da ingegneri, permette
di lavorare in sicurezza. Nessun operaio scende
in profondità, perché il robot è completamente
autonomo. L’era dei “cobot” è iniziata: se è vero
che i robot collaborativi sono sempre più una realtà,
il robot béton è classificabile come esempio
paradigmatico di questa tendenza. Ma per conoscerlo
meglio, e per configurare il contesto
in cui opera, ci siamo affidati alle considerazioni
dell’Ing. Davide Gallina, Project
manager del CO5a per TELT e, più in generale,
della divisione costruzioni dei cantieri
che sono eseguiti in sotterraneo sul settore
Villarodin-Bourget, Modane
Il CO5a è il cantiere operativo cinque destinato
allo scavo dei pozzi di ventilazione
del tunnel di base che si trova tra Avrieux,
Villarodin-Bourget, Modane. Ce lo può descrivere?
Villarodin-Bourget, Modane è il cantiere più vicino
al confine italiano. Possiamo definirlo binazionale,
perché dovrà effettuare anche lo scavo del tunnel
di base dal territorio francese per raggiungere
il sito di sicurezza sotterraneo di Clarea, in Italia.
Obiettivo principale del CO5a è quello di preparare
i futuri lavori del tunnel di base. Realizza, quindi,
delle opere già definitive ma che sono strettamente
necessarie per poter eseguire il futuro
scavo con le TBM in direzione dell’Italia. Tra queste,
le principali sono le camere di montaggio delle
TBM, oltre, appunto, ai pozzi di ventilazione di
Avrieux. Lo schema riprodotto nella Figura 1 riassume
sinteticamente i lavori del cantiere attuale.
In blu scuro (“Partie 3”) sono indicate (all’estrema
destra dell’immagine) le camere di montaggio delle
frese che dovranno scavare 18 chilometri in direzione
dell’Italia, per raggiungere il sito di sicurezza
di Clarea al cantiere della Maddalena. Tre, di
questi 18 chilometri, sono in territorio italiano. Accanto
ai lavori per queste opere in sotterraneo, ci
sono quelli per la costruzione dei quattro pozzi di
Avrieux (Figura 1: “Partie 1”).
Ci descriva le caratteristiche dei pozzi di ventilazione
I pozzi di Avrieux hanno un’altezza complessiva di
500 metri, un diametro di scavo di 5,20 metri e un
diametro finito di 4,30 metri. Sono necessari già
durante la fase di scavo del tunnel di base, perché
la discenderia esistente non è in grado di garantire
la ventilazione necessaria per lo scavo delle frese.
I pozzi saranno utilizzati in fase di esercizio per
garantire la ventilazione sanitaria. Ma non solo: in
sotterraneo, in corrispondenza del cantiere attuale
ci sarà il futuro sito di sicurezza di Modane. In
caso di necessità durante l’esercizio del tunnel di
base (ad esempio, nella circostanza di un problema
ad un convoglio o, nel peggiore dei casi, di un
incendio) i treni potranno fermarsi all’interno del
sito di sicurezza e quindi i pozzi verrebbero usati
per la gestione di tali eventi.
L’appalto per i pozzi di ventilazione è stato
assegnato nel 2020. Gli scavi sono iniziati
nel 2021. A che punto siamo?
Esatto: nel secondo semestre 2020. Gli scavi in
sotterraneo sono cominciati dopo circa un anno
Figura 1.
Figura 2.
Figura 3.
di preparazione. I lavori prevedevano una serie
di opere in sotterraneo, tra cui sette caverne
alte fino a 22 metri e larghe 23 metri, necessarie
per il montaggio delle TBM e per la logistica, oltre
allo scavo di diverse gallerie e bypass del sito
di sicurezza sotterraneo. Questa fase di lavori si
è conclusa nell’estate 2024. L’altro grande lavoro
di questo cantiere sono appunti i quattro pozzi
di ventilazione del tunnel.
Lavori che sono in corso
Nella Figura 2, in colore grigio è indicata la discenderia
esistente. Lunga 4.036 metri, essa si
trova sulla riva destra dell’Arc ed è stata realizzata
con metodo tradizionale, tra il 2002 ed il 2007.
Con l’entrata in funzione del
tunnel di base, la discenderia
servirà come condotto di
ventilazione, manutenzione
e passaggio di sicurezza.
Le altre riportare in Figura
2 sono, invece, le opere
che fanno parte dello stesso
contratto dei pozzi e che
sono state compiute nel quadro
del cantiere CO5a. Nella
Figura 3 vediamo tutti i siti
necessari al cantiere CO5a.
Ad oggi, gli unici lavori ancora
in corso sono quelli che riguardano
la costruzione dei
pozzi di ventilazione. Nella
Figura 4 è visibile il cantiere
di Avrieux in cui sono eseguiti
i pozzi e i lavori di sostegno.
Il contesto ambientale
di particolare pregio e la vicinanza del cantiere
a luoghi di interesse (come ad esempio il forte
Maria Cristina) hanno indotto, in accordo con le
comunità locali, ad accurate scelte di progetto: i
lavori per la costruzione dei pozzi sono eseguiti
all’interno dell’hangar verde (visibile nell’immagine)
sia per minimizzare gli impatti sia per poter
lavorare 24 su 24 anche in periodo invernale,
perché il cantiere si trova a circa 1.300 metri d’altitudine.
Il colore dell’hangar, a ulteriore contrassegno
di attenzione all’ambiente, è stato definito
con gli architetti dell’amministrazione francese.
Come vengono realizzati i pozzi di ventilazione?
Infrastrutture&Mobilità
70 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 71
Tra i vari membri del consorzio costruttivo vi è
la filiale svedese della società sudafricana Master
Drilling, specializzata nello scavo dei pozzi:
lo scavo avviene attraverso il raise boring (RBM).
La macchina raise boring realizza, dapprima il cosiddetto
“foro pilota”, ovvero una perforazione a
distruzione (di circa 38 centimetri di diametro)
su tutta la profondità del pozzo (500 metri). Sulla
testa del treno di aste c’è un sistema che permette
di correggere la verticalità e che è in grado,
quindi, di garantire un’altissima precisione
(sistema RVDS). Per avere un ordine di grandezza
dell’esattezza con cui si è operato per realizzare
il foro pilota: su 500 metri, il disassamento è
stato nell’ordine dei due/tre centimetri. Sul treno
di aste del foro pilota viene poi fissata una testa
fresante che in risalita scava il pozzo.
Quindi durante lo scavo in risalita il materiale
cade direttamente nella camera al piede
dei pozzi...
Sì, questo è un altro aspetto importante legato
alla gestione ambientale del cantiere: questa
metodologia di lavoro ha consentito di eseguire
tutti gli scavi all’interno del sito principale di cantiere,
senza impatti all’esterno. Nella piattaforma
di Avrieux, i materiali di scavo cadono all’interno
della camera a pozzi, vengono fatti risalire
dalla discenderia esistente, e arrivano all’esterno
sull’area di cantiere collegata, attraverso nastri
trasportatori di circa 250 metri, al sito di deposito.
Tutta la gestione dei materiali è stata eseguita
in ambito cantiere, senza impattare la viabilità
locale.
Ma parliamo delle difficoltà che avete avuto
Sul treno di aste della raise boring, quand’esso è
arrivato nella camera pozzi, è stato montato l’alesatore
di 5,20 metri, e, in risalita, è stato compiuto
lo scavo. Durante l’alesaggio è stato fatto
un monitoraggio del materiale di scavo al fine di
identificare eventuali anomalie. E, purtroppo, abbiamo
avuto una brutta sorpresa: una problematica
caduta di blocchi.
Terminato l’alesaggio, è stata compiuto, con
un georadar, un rilievo completo del primo
pozzo scavato, che ha rilevato, a una profondità
di circa -350 metri dalla piattaforma esterna,
la presenza di sovrascavi. E questa sfavorevole
situazione si è avuta su tutti i tre
pozzi che, ad oggi, sono stati alesati. Le cavità
si trovano in tutti e tre i pozzi e a profondità
non molto dissimili tra di esse, ma sono
di ampiezza differenti. Quelle di maggior rilevanza
sono nel pozzo che è stato scavato per
secondo, mentre gli altri hanno fuori sagoma,
ma di estensione minore.
Queste cavità, alla profondità di -350 metri, non
potevano essere trattate in modo tradizionale.
Inoltre si voleva trovare il modo di operare senza
l’intervento umano, in modo da non esporre
il personale a rischi non ammissibili. Impresa,
direzione lavori e noi abbiamo dunque iniziato
a riflettere per individuare il miglior modo di
trattare le inattese cavità. Sono state analizzate
svariate soluzioni, due delle quali sono state
ritenute adeguate per il trattamento delle cavità.
La prima: il “robot beton” che permette di
Figura 4.
Infrastrutture&Mobilità
72 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 73
mettere in sicurezza la cavità senza intervento
diretto di personale. La seconda: il “sarcophage”
che permette di ricostruire il profilo cilindrico
del pozzo mediante un “blindaggio” e riempire
successivamente in risalita la cavità.
Ci racconti il robot béton
Il robot béton è stato sviluppato e adattato per
andare a intervenire nelle cavità di cui abbiamo
parlato sopra. Sottolineo sviluppato e adattato,
perché la società Master Drilling si è già ampiamente
servita di questa tipologia di macchina
per trattare dei pozzi circolari senza irregolarità
(perfettamente cilindrici e uniformi). Ma,
come abbiamo detto, qui ci sono dei pozzi che,
ad una certa profondità, perdono il profilo cilindrico,
e quindi la fisionomia dell’intervento cambia
rispetto a quella a cui il robot era abituato.
Aeternum 1 - Aeternum 3 - Aeternum 1 Special - Aeternum MB - Aeternum Plate - Aeternum Pav
Permeabilità
Il robot come è stato adattato?
Il robot originario aveva degli appoggi adatti a
pozzi con diametri regolari. Nella nostra situazione,
invece, si è dovuto pensare ad un sistema
che potesse essere idoneo con la mancanza,
da un certo punto in poi, del profilo circolare,
per la presenza dei sovrascavi. La prima modifica
portata sul robot esistente è stata quindi
quella di creare dei pattini telescopici (assenti
nella versione originaria del robot béton) in grado
di adattarsi alla geometria irregolare.
Il secondo, brillante adattamento: il robot non
lavora a 360 gradi, ma può lavorare stando fisso
su un punto per trattare una specifica, determinata
zona. È stato quindi modificato introducendo
un braccio telescopico e una testa di
proiezione brandeggiabile.
Altra particolarità del “robot béton” è il trasporto
del calcestruzzo all’interno del pozzo che
deve arrivare fino a -350m in verticale. Effettuare
il trasporto in modo gravitativo comporterebbe
dei problemi di segregazione dei materiali
costituenti il calcestruzzo. Master Drilling ha
quindi sviluppato una metodologia di trasporto
mediante aria compressa che ad oggi è in grado
di raggiungere i -600m.
Grazie a tale possibilità abbiamo potuto non
solo trattare la cavità, ma anche eseguire un
primo sostegno con il robot fino a -500m.
La situazione dei lavori a oggi alla luce di
queste soluzioni?
Ad oggi, tre pozzi sono alesati. Manca il quarto.
E i sostegni sono stati realizzati sino alla quota
di -350 metri.
Su uno dei tre pozzi siamo arrivati a operare con il
robot béton a -500 metri e, dopo aver calato la piattaforma
con degli argani (Figura 5), siamo prossimi
al blindaggio di tutta la cavità del pozzo. nn Figura 5.
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necessità di resistenza ad elevate sollecitazioni
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Infrastrutture&Mobilità
74 12/2024 leStrade
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Protezione
Barriere olimpiche
Le NBDA varcano i contesti urbani e sono tra i protagonisti dei lavori
di miglioramento della sicurezza stradale tra Ponte Tor di Quinto e innesto
via Salaria per il Giubileo 2025. Grazie ad Anas, Cancellotti ed Edilfor
Tor di Quinto e l’ingresso di via Salaria proprio
in ragione del traffico e dell’alta incidentalità,
perché la geometria di questo tratto, ovvero la
struttura con due corsie per senso di marcia divise
da un cordolo centrale basso, negli anni ha
causato vari incidenti, anche gravi. Quindi questo
progetto nasce dall’esigenza di intervenire
in modo tempestivo su questo tracciato, prole
Soggetto Attuatore per interventi di messa
in sicurezza di una vasta area infrastrutturale
del Comune di Roma e di Città Metropolitana di
Roma Capitale, e all’interno di queste lavorazioni
relative al miglioramento del livello di sicurezza
sono previsti anche degli interventi sulle
barriere di sicurezza. È stata individuata la
Tangenziale est nel tratto compreso tra via di
Un tratto trafficatissimo quello tra Ponte Tor di
Quinto e innesto via Salaria, meglio conosciuto
come Olimpica: per capire la mole di veicoli
che accoglie e quanto possa essere congestionato,
pensate solo ai tifosi di calcio che si recano
verso lo Stadio Olimpico. Nell’ottica poi del
Giubileo 2025 ecco che il tema della sicurezza
sale in cattedra tra i principali requisiti di questi
1.600 metri molto “frequentati”. Anas, che
ha in gestione il tratto, ha raccolto la sfida e ha
sfoderato l’arma migliore: le barriere spartitraffico
NBDA, innovativi dispositivi di ritenuta pensati
nell’ambito di interventi di manutenzione
programmata su strade esistenti da effettuare
in condizioni di spazi ristretti. Si tratta di una
barriera di sicurezza dinamica che, attraverso
le sue diverse configurazioni, si adatta alla strada,
alle sue dimensioni, al suo tracciato e al suo
traffico. Inoltre, l’NBDA è tecnologico in quanto
è stato progettato con la possibilità di offrire
anche un sistema integrato al dispositivo in grado
di allertare in tempo reale le Sale operative
compartimentali Anas dell’eventuale danneggiamento
del dispositivo a seguito di incidente,
così da rendere possibile l’immediato soccorso
agli utenti coinvolti nel sinistro, il tempestivo intervento
di ripristino della circolazione nonché
la segnalazione del potenziale pericolo agli altri
utenti che sopraggiungono. La sicurezza, dunque,
sopra tutto, d’altra parte lo indica chiaramente
il contratto applicativo dell’appalto denominato
“Accordo Quadro DG 26-22 Lotto 2
CENTRO: Lavori di miglioramento della sicurezza
stradale mediante installazione di nuova barriera
spartitraffico Anas NDBA lungo la Tangenziale
est di Roma nel tratto compreso tra Ponte
Tor di Quinto e innesto via Salaria”.
Grande adattamento alla sede
stradale
«Dalla Tangenziale fino ovviamente al Foro Italico»,
precisa l’Ing. Alessandro Malizia di Anas,
RUP del cantiere. «Si tratta di un intervento incluso
nel DPCM, che ha individuato Anas qua-
Enzo Rizzo
Infrastrutture&Mobilità
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Sezione e pianta NDBA 2.0.
Prestazioni ed esperienza
Conosce bene le prestazioni delle barriere
NDBA l’ingegner Lorenzo Cavalaglio, a.d. di
Edilfor e direttore tecnico dell’impresa appaltatrice
che ha in Cancellotti ed Edilfor le imprese
esecutrici dei lavori sull’Olimpica: «Abbiamo
acquisito un appalto importante, con Anas, si
tratta dell’accordo quadro DG 26-22, ed è un
accordo multiregione relativo al Lotto 2 Centro
Italia, che riguarda la produzione e la posa in
opera della barriera NDBA. Cancellotti ed Edilfor
fanno parte di un gruppo di aziende (Gruppo
Cancellotti) che è leader nazionale nella produprio
mediante l’installazione dello spartitraffico
centrale di tipo Anas NDBA, ovvero National
Dynamic Barrier Anas. Questo perché la barriera
ha la capacità di adattarsi alle infrastrutture
stradali. Risolve anche, quindi, come nel caso di
specie, la problematica legata agli spazi ridotti.
All’interno dello spartitraffico siamo riusciti, in
pratica, a conservare il sistema degli impianti di
illuminazione: proprio perché l’NDBA ha livello
di contenimento altissimo e larghezza operativa
di classe W2, cioè inferiore a 80 centimetri. Normalmente,
nelle infrastrutture anche importanti
che ci troviamo a percorrere, possiamo trovare
barriere con larghezza operativa di classe W5,
più del doppio rispetto a quella che abbiamo utilizzato
noi. Questo intervento si estende su un
tratto di circa 1,6 chilometri in un nodo cruciale
per la viabilità romana con flussi di traffico
molto elevati. È stato fatto uno studio molto approfondito
della cantierizzazione e predisposto
un leggero disassamento e una riduzione della
larghezza delle corsie (che sono comunque rimaste
di dimensione standard: tre metri) che
ci ha consentito di eseguire le lavorazioni senza
ridurre il numero delle corsie né in direzione
Stadio Olimpico né in direzione San Giovanni.
In questo tracciato abbiamo dovuto installare
sia le barriere di tipo Asphalt (che vengono direttamente
posate sul conglomerato bituminoso)
sia quelle di tipo Concrete e Bridge No Handrail
che vengono installate sulle opere d’arte
presenti in questo tratto della tangenziale. L’N-
DBA, oltre ad avere caratteristiche meccaniche
molto elevate, ha costi di manutenzione bassi,
diversamente dalle barriere metalliche che, una
volta incidentate, richiedono interventi di manutenzione
importanti. Questo tipo di barriera,
invece, non richiede manutenzione particolare,
e se questa viene eseguita correttamente, possiamo
dire che ha una vita praticamente eterna:
lo so, è impossibile, però è qualcosa che vi
si avvicina molto».
Cordolo minimo
per l’installazione della
NDBA 2.0.
zione di barriere di sicurezza stradale prefabbricate
in calcestruzzo, e che per quanto riguarda
la produzione delle barriere Anas NDBA
possiede cinque siti certificati distribuiti sul territorio
nazionale ed ha già installato oltre 150
chilometri di questa tipologia di barriera. Possiamo
dichiarare di avere ormai acquisto una
considerevole esperienza nella produzione e
nell’installazione di questo prodotto ed è anche
per questo motivo che siamo stati chiamati
ad effettuare questo intervento. Si tratta,
in effetti, di un cantiere importante e strategico,
caratterizzato da livelli di complessità abbastanza
elevati per lo più legati al fatto che si
tratta di intervenire all’interno di un contesto
urbano con flussi di traffico molto elevati, spazi
ristretti e molteplici interferenze (sottoservizi,
pali dell’illuminazione…)».
Infrastrutture&Mobilità
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Aziende
ASTM primo operatore
autostradale in Brasile
Mauro Armelloni
Giorno e notte, in spazi stretti
Il geometra Francesco Tifi, direttore tecnico
Cancellotti, entra nel dettaglio: «Nel corso
dei lavori sono sorte impreviste complicazioni
in merito alla riqualifica della pavimentazione
stradale in spartitraffico che hanno comportato
il rifacimento dell’intero pacchetto di asfalto,
anziché nella sola parte corticale, e che hanno
richiesto la necessità di riorganizzare le lavorazioni.
Lavorazioni che sono effettuate sia in
orario diurno sia in orario notturno, cercando di
concentrare di notte le attività che richiedono
la maggiore presenza di autocarri, come scavi
e demolizioni, per evitare che gli automezzi rimangano
intrappolati nel traffico. Occorre tenere
presente che la lavorazione in notturna comporta
meno ore lavorate effettivamente: infatti,
anche se prevista la completa chiusura al traffico
di una o di entrambe le carreggiate, l’amministrazione
non concede una chiusura dalle 20.30
ma dalle 22.00 e, comunque, sempre in funzione
del traffico, perché, se in quel momento la
strada è particolarmente trafficata, l’orario slitta
ulteriormente. Considerando le attività delle
squadre della segnaletica, le lavorazioni effettive
in cantiere possono essere effettuate tra le
22:30 e le 5:00 della mattina. Al fine di ottimizzare
il lavoro e sfruttare al massimo le poche ore
a disposizione, tutte le sere prima di entrare in
cantiere si organizza un briefing con tutto il personale,
perché tutto deve essere assolutamente
organizzato, non ci devono essere dubbi e ognuno
deve sapere il compito che deve svolgere. Si
cerca di compensare le poche ore a disposizione
e gli spazi ridotti con una maggiore organizzazione
e con la presenza di più squadre».
L’ingegnere Cavalaglio ritorna sugli spazi a disposizione:
«Il fatto di aver dovuto lavorare in
spazi ristretti e la presenza di pali dell’illuminazione
e dei sottoservizi ci ha costretto ad impiegare
attrezzature di dimensioni ridotte e quindi
con produttività limitate. Nonostante questo, e
nonostante la circostanza che in corso d’opera
si sia verificata una variazione importante della
tipologia di intervento da effettuare che ha
comportato un aumento considerevole dei volumi
degli scavi e delle pavimentazioni, le lavorazioni
verranno praticamente terminate entro
le ferie natalizie in linea con le tempistiche previste
inizialmente.
Riteniamo pertanto, alla luce di quanto sopra illustrato,
di aver raggiunto un ottimo risultato». nn
La controllata brasiliana di ASTM Group, EcoRodovias, gestirà
il sistema autostradale “Nova Raposo”. Sistema che comprende
alcune delle principali vie di accesso alla città di San Paolo
L’Amministratore Delegato
di ASTM Group,
l’Ing. Umberto Tosoni.
ASTM Group, secondo operatore al mondo di reti
autostradali in concessione, player globale nella
realizzazione di grandi opere infrastrutturali e
nella tecnologia applicata alle infrastrutture, si
aggiudica, tramite la controllata brasiliana Eco-
Rodovias, la gara per la gestione per i prossimi
30 anni del sistema autostradale “Nova Raposo”
che si sviluppa per 92 chilometri nell’area metropolitana
di San Paolo. Grazie a questa nuova
aggiudicazione, ASTM Group si conferma primo
operatore autostradale in Brasile e al vertice
mondiale del settore, arrivando a gestire complessivamente
circa 5.900 chilometri di rete, di
cui oltre 4.800 in Brasile.
Espansione in mercati chiave
L’Amministratore Delegato di ASTM Group,
l’Ing. Umberto Tosoni, ha commentato: «L’aggiudicazione
della concessione ‘Nova Raposo’
rafforza ulteriormente la presenza del Gruppo
ASTM in Brasile, in particolare nello Stato di
San Paolo dove, attraverso le nostre concessioni,
ricopriamo un ruolo centrale nello sviluppo
della mobilità dell’area. Il nuovo asset, inoltre,
assicura fin dall’avvio della gestione, prevista
a marzo 2025, significativi flussi di cassa e allunga
la vita media del portafoglio del Gruppo
ASTM. Questo successo conferma la nostra capacità
di espanderci in mercati chiave, consolidando
l’impegno nel portare innovazione e valore
nei Paesi in cui operiamo.
Insieme a EcoRodovias, leader del settore autostradale
in Brasile, siamo infatti protagonisti
dello sviluppo del Paese, migliorando le infrastrutture
con un approccio tecnologico e sostenibile,
come dimostra l’introduzione del sistema
di pedaggio senza barriere ‘Free Flow’ che
consente significativi miglioramenti dell’esperienza
di viaggio in termini di sicurezza e rispetto
dell’ambiente». nn
Infrastrutture&Mobilità
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Scenari
Il Ponte conviene
Lo studio, commissionato da Unioncamere Sicilia a Uniontrasporti,
e condotto con il supporto tecnico scientifico di Openeconomics,
presenta costi e benefici dell’opera per il sistema Paese
positiva nel 70% dei casi, evidenziando un grado
di rischiosità assolutamente non elevato, e comunque
attenzionato.
Un’infrastruttura nazionale
«Oltre 70 anni fa, nell’agosto del 1953, la Camera
di Commercio di Messina organizzò un convegno
dedicato al Ponte sullo Stretto che, perorandone
la necessità, chiamò a raccolta illustri personalità
del mondo politico nazionale e regionale insieme
a tecnici e ingegneri di fama internazionale –
ha ricordato, durante il convegno, Ivo Blandina,
nella sua triplice veste di presidente della CCIAA
di Messina, vicepresidente vicario di Unioncamere
Sicilia e presidente di Uniontrasporti. - Oggi le
conoscenze scientifiche, le tecnologie, il crescente
livello di infrastrutturazione del territorio, reso
possibile dagli ingenti investimenti del Governo,
e i tempi, che allora non erano forse ancora maturi,
ci spingono a scartare l’opzione zero e a considerare
seriamente i benefici che la realizzazione
di questo collegamento stabile recheranno al
tessuto sociale, economico e produttivo, non soltanto
di Messina e della Sicilia, ma dell’intero sistema
Paese. Lo studio presentato oggi – ha concluso
Blandina – lo dimostra con efficacia. Quindi
che tutto sia fatto nel pieno e ineludibile rispetto
dell’ambiente e della sicurezza, ma che sia fatto».
«Il Ponte rappresenta il ritorno alla realizzazione
di un’infrastruttura nazionale dopo moltissimi
anni dall’ultima, significativa infrastruttura realizzata:
l’Alta Velocità», ha sottolineato il presidente
di Unioncamere, Andrea Prete. «È il segnale
di un Paese che non insegue più le logiche
di manutenzione e di ammodernamento, peraltro
necessarie, ma rappresenta la ripartenza di
una comunità economica e sociale. Una comunità
capace di progettare e realizzare nuove opere
per garantire la crescita di un Paese, superando
quella separazione geofisica di oltre tre chilometri,
che oggi costa alle imprese una sorta di dazio
permanente».
I maggiori benefici
Nel corso del convegno è stato illustrato come
l’analisi dell’impatto del cantiere abbia evidenziato
la rilevanza dell’opera per l’economia italiana
anche nel corso della sua realizzazione. Oltre
a Calabria e Sicilia, direttamente interessate
dalla costruzione, i maggiori benefici in termini
di PIL si avranno in Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna
e Veneto grazie all’attivazione di catene
di fornitura presenti sui relativi tessuti produttivi.
Mentre saranno manifattura, costruzione e servizi
alle imprese i settori maggiormente attivati
dal maxi-cantiere, con un forte indotto indiretto
sui servizi alle persone e quelli diretti alla Pubblica
amministrazione. Già in questa fase il gettito
di entrate fiscali atteso nelle casse dello Stato è
pari a 10,3 miliardi di euro che si tradurranno in
spese e servizi a favore della collettività.
A fronte di un investimento attualizzato pari a 9.083
milioni di euro, i benefici complessivi dell’opera a regime
sono stati calcolati in 10.931 milioni di euro,
con un valore economico netto (VANE) a favore del
sistema paese pari a 1.848 milioni di euro.
Nell’analisi i costi di investimento e di gestione
sono stati trasformati, in linea con quanto previsto
dalle Linee Guida Operative europee, in costi
economici attraverso l’utilizzo di «prezzi ombra»
che depurano i valori finanziari dalle imperfezioni
di mercato. Inoltre, tutti i valori - sia i benefici che
Il Ponte sullo Stretto produrrà nel tempo benefici
economici e sociali ben superiori ai suoi costi. È
quando dimostra l’analisi Costi-Benefici (ACB) condotta
da Uniontrasporti con la consulenza tecnico
scientifica di Openeconomics e svolta utilizzando le
linee guida prescritte dall’Unione Europea. I vantaggi
apportati dall’infrastruttura, al netto dei suoi
costi, vengono espressi in termini monetari mediante
il VANE (Valore Attuale Netto Economico),
e risultano positivi per più di 1,8 miliardi di euro,
con un rapporto benefici costi di 1,2. Questo è, in
sintesi, l’impatto che il Ponte sullo Stretto potrà
portare sull’ecosistema economico e sociale italiano,
calcolando i vantaggi per il tessuto produttivo
e turistico di tutta l’area, per la logistica, il traffico
passeggeri e merci, al netto dei costi sostenuti
dal sistema paese. Già durante la fase cantieristica
l’opera sarà in grado di apportare un contributo
di 23,1 miliardi al PIL, creare 36.700 posti di lavoro
stabili e alimentare con 10,3 miliardi complessivi
di euro le entrate fiscali nelle casse dello Stato.
Lo studio
Commissionato da Unioncamere Sicilia a Uniontrasporti
e Openeconomics, lo studio è stato presentato
a Roma, alla presenza, tra gli altri, del
Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Matteo Salvini, in un convegno sugli
impatti sociali, economici e ambientali generati
dal Ponte sullo Stretto di Messina.
Lo studio analizza, seguendo i principi guida dettati
a tal fine dalla Comunità Europea, i costi e i
benefici generati da una delle opere più importanti
previste dal piano di investimenti infrastrutturali
del Governo nell’ambito della rete transeuropea
dei trasporti (TEN-T) e, in particolare, del
completamento del corridoio “Scandinavo-Mediterraneo”.
Lo studio valuta la solidità delle sue
conclusioni sottoponendole ad un’analisi di sensitività,
tenendo cioè conto delle possibili variazioni
nel tempo, anche in negativo, dei vari parametri
utilizzati. E sottopone l’opera anche ad
un’analisi del rischio economico che è risultata
A cura
di Unioncamere
e Uniontrasporti
Il progetto. Aspetti tecnici:
due binari; tre corsie stradali
per senso di marcia (veloce,
normale, emergenza); due
corsie di servizio (esterne alla
piattaforma stradale).
Infrastrutture&Mobilità
82 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 83
leStrade
Aeroporti Autostrade Ferrovie
GLI
Franco navigabile. Sezione
longitudinale nella
configurazione del ponte in
assenza di carichi da traffico
(treni e veicoli stradali).
INNOVATORI
i costi - sono espressi in valore attuale, tenendo
cioè conto dell’effetto tempo, mediante l’applicazione
di un tasso di sconto sociale del 3%, fissato
dall’Unione Europea, spalmato nell’arco temporale
dei trenta anni di gestione dell’infrastruttura
da parte della Società Stretto di Messina.
L’analisi costi-benefici ha preso in considerazione,
tra le diverse voci valutate, il valore del tempo
risparmiato per l’attraversamento dello Stretto
per passeggeri e merci, la riduzione dei costi
operativi prodotto dal collegamento stabile, il risparmio
di costi esterni dovuto all’abbassamento
delle emissioni inquinanti, il valore delle opere di
mitigazione e anche, come unico fattore negativo,
l’aumento dell’incidentalità - oggi inesistente
- dovuto all’utilizzo della modalità stradale rispetto
alla navigazione marittima. nn
n Sina ha collaborato con CAEmate
nello sviluppo del gemello digitale del
Viadotto Masaè sull’A6 Torino- Savona.
n Sicurezza stradale: l’impatto
delle nuove tecnologie.
n Da inizio 2024, oltre un miliardo di
euro di nuovi contratti acquisiti e in corso
di finalizzazione per Lane
(Gruppo Webuild), in Nord America.
n Ampia ristrutturazione della via
di rullaggio D1 dell’aeroporto
di Amburgo in un breve lasso di tempo.
Infrastrutture&Mobilità
84 12/2024 leStrade
Cantieri
Digital twin e manutenzione
predittiva del viadotto Masaè
Sina (Gruppo ASTM) ha collaborato con CAEmate nello sviluppo
del gemello digitale del Viadotto Masaè sull’autostrada A6 Torino-
Savona: collegamento cruciale tra il nord Italia e il porto di Savona
Ponti e viadotti costituiscono l’ossatura fondamentale
della nostra rete di trasporto, ma queste
infrastrutture critiche sono esposte a rischi
sempre maggiori. L’invecchiamento dei materiali,
l’aumento dei volumi di traffico e le severe condizioni
ambientali, come le temperature estreme e
i sali antigelo, accelerano il loro deterioramento,
compromettendone l’integrità strutturale. Molte
di queste opere, costruite decenni fa e progettate
facendo riferimento a carichi ormai obsoleti,
faticano a soddisfare le esigenze dell’uso moderno,
esponendosi al rischio di danneggiamento,
degrado dei materiali e potenziali cedimenti. Nei
casi estremi, questo deterioramento può portare
a collassi improvvisi, generando seri rischi per la
sicurezza pubblica e causando gravi interruzioni
nelle reti di trasporto.
Per affrontare queste sfide, le tecnologie digitali
stanno emergendo come strumenti essenziali.
Sistemi di monitoraggio avanzati e gemelli digitali
simulation-based consentono valutazioni precise
dello stato di salute delle strutture e abilitano
una manutenzione predittiva basata sul comportamento
reale dell’opera, contribuendo a prevenire
i problemi strutturali prima che si verifichino.
Sina, società di ingegneria delle grandi opere infrastrutturali
del gruppo ASTM, secondo operatore
al mondo di autostrade in concessione, ha
collaborato con CAEmate, azienda di ingegneria
informatica che ha ideato la piattaforma cloud
per il monitoraggio strutturale e la manutenzione
predittiva delle infrastrutture WeStatiX SHM,
nello sviluppo del gemello digitale del Viadotto
Masaè. L’obiettivo di SINA è quello di migliorare
la sicurezza delle infrastrutture, ottimizzare gli
interventi di manutenzione e prolungare la durata
delle strutture. WeStatiX SHM consente un
nuovo tipo di approccio al monitoraggio strutturale:
mediante avanzati modelli di intelligenza
artificiale, permette di sincronizzare il modello
agli elementi finiti dell’opera con i dati di monitoraggio,
consentendo una più approfondita co-
Ing. Andrea Piscini
Servizi Tecnici - Asset
Management, SINA
Ing. Edoardo Troielli
Servizi Tecnici - Asset
Management, SINA
Ing. Massimo
Penasa
Amministratore
Delegato, CAEmate
Ing. Matteo Penasa
Chief Technology Officer,
CAEmate
Transizione tra immagine
reale del viadotto Masaè
e relativo gemello digitale.
Representative image
of the Masaè Viaduct.
Immagine rappresentativa
del viadotto Masaè.
Representative image
of the Masaè Viaduct.
noscenza del comportamento fisico dell’opera e
analisi predittiva.
La struttura tecnica di Sina è altamente specializzata
e si distingue per la capacità di effettuare
controlli funzionali e strutturali delle opere civili.
Da questi controlli dipende la valutazione dello
stato di esercizio delle infrastrutture, attraverso
un’analisi approfondita e dettagliata. Sina si occupa,
in sinergia con le Concessionarie autostradali,
della gestione programmata della manutenzione
su ponti, gallerie e pavimentazioni. Un altro
campo in cui Sina è coinvolta è la progettazione
e realizzazione di sistemi di monitoraggio; tali sistemi
sono tecnologie avanzate fondamentali per
la raccolta di dati in tempo reale sullo stato delle
opere, che consentono agli ingegneri di analizzare
il comportamento delle strutture sia sul lungo
periodo, sia nel breve, intervenendo tempestivamente
in caso di anomalie.
La divisione Sina di Asset Management è a supporto
delle Società concessionarie autostradali
nel mantenimento di definiti livelli di performance
e sicurezza dell’infrastruttura. Nell’ottica di un
continuo miglioramento dei suoi servizi e in compliance
con le normative in costante evoluzione,
Sina opera attraverso molteplici iniziative tra le
quali lo sviluppo e il coordinamento di soluzioni
tecnologiche all’avanguardia come nel caso del
gemello digitale di CAEmate.
Un esempio di ingegneria avanzata:
il viadotto Masaè
Le infrastrutture gestite dal gruppo ASTM comprendono
meraviglie ingegneristiche come il viadotto
Masaè, un collegamento cruciale tra il nord
Italia e il porto di Savona che si estende per 600
metri lungo l’autostrada A6 Torino-Savona. La
sua struttura isostatica, completata nel 1970, è
costituita da 14 campate e pile in calcestruzzo
armato a sezione scatolare, che sostengono un
impalcato precompresso a doppia T. Le travi, con
English Version
Digital twin and predictive
maintenance of the Masaè Viaduct
Enhancing infrastructure safety through
Digital Twins
Bridges and viaducts are fundamental to our transportation network,
yet these critical structures face increasing risks. Aging
materials, rising traffic volumes, and harsh environmental conditions,
such as extreme temperatures and de-icing salts, accelerate
their deterioration, compromising structural integrity. Many
of these structures, built decades ago and designed for outdated
load requirements, now struggle to meet modern usage demands,
making them vulnerable to damage, material degradation,
and potential failure. In extreme cases, this deterioration
can lead to sudden collapses, posing significant safety risks and
causing major disruptions to transportation networks.
To address these challenges, digital technologies are emerging
as essential tools. Advanced monitoring systems and simulation-based
digital twins enable precise assessments of structural
health and facilitate predictive maintenance, helping to prevent
structural issues before they arise.
Sina, the engineering division specialized in major infrastructure
projects within the ASTM Group, the world’s second-largest operator
of toll motorways, partnered with CAEmate, IT engineering
company that developed WeStatiX SHM cloud-based platform
for structural health monitoring (SHM) and predictive
maintenance of infrastructure, to create the digital twin of the
Masaè Viaduct. Sina’s goal is to enhance infrastructure safety,
optimize maintenance activities, and extend the lifespan of its
structures. The WeStatiX SHM platform introduces a new approach
to structural monitoring: using advanced artificial intelligence
models, it synchronizes finite element models of the
structure with real monitoring data, enabling a deeper understanding
of the structure’s physical behavior and predictive analysis.
Sina’s technical team specializes in conducting functional and
structural inspections of civil works. These inspections determine
the operational state of infrastructure through detailed and
thorough analysis. In collaboration with motorway concessionaires,
Sina oversees planned maintenance of bridges, tunnels,
and pavements. Another area of Sina’s expertise lies in designing
and implementing monitoring systems, advanced technologies
crucial for collecting real-time data on the state of structures.
These systems allow engineers to analyze both long-term
and short-term structural behavior, ensuring timely interventions
in the event of anomalies
The Sina Asset Management division supports motorway concessionaires
in maintaining defined levels of infrastructure performance
and safety. Committed to continuously improving its
services and ensuring compliance with evolving regulations, Sina
spearheads innovative solutions such as CAEmate’s digital twin
technology.
An example of advanced engineering:
the Masaè Viaduct
The infrastructure managed by the ASTM Group includes engineering
marvels like the Masaè Viaduct, a vital link between
northern Italy and the port of Savona. Spanning 600 meters along
Gli innovatori
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sezione trasversale variabile, si rastremano verso
il centro, assicurando una distribuzione ottimale
delle sollecitazioni.
Monitoraggio delle opere maggiori
Il monitoraggio delle opere dell’autostrada A6,
dal 2018, avviene grazie alla collaborazione di
Sina con Sacertis Ingegneria S.r.l. che supporta
le attività di progettazione dei sistemi stessi,
nonché quelle di raccolta e interpretazione
dei dati che ne derivano. L’installazione del sistema
di monitoraggio del viadotto Masaè è avvenuta
nella seconda metà del 2023 e ha visto
il posizionamento di 132 accelerometri triassiali
e 188 clinometri biassiali distribuiti sulle campate
del viadotto.
Strategia di analisi basata su
modellazione e aggiornamento
continuo del gemello digitale
La strategia adottata da Sina in collaborazione
con CAEmate per le attività di post-elaborazione
dei dati acquisiti dal monitoraggio è indirizzata
all’analisi sia degli aspetti statici sia dinamici per
indagare in maniera approfondita la salute strutturale
dell’opera monitorata. I sensori Sacertis
installati sul Viadotto Masaè registrano in continuo
vibrazioni, rotazioni e condizioni ambientali
con la possibilità di alimentare il processo di diagnostica
“intelligente” sviluppato da CAEmate.
Model Updating: Il Gemello Digitale
Simulation-based
L’innovazione distintiva nell’approccio della piattaforma
WeStatiX SHM è l’aggiornamento continuo
dei gemelli digitali, in cui i dati di monitoraggio
raffinano continuamente la simulazione
basata sul Metodo degli Elementi Finiti (FEM).
Questo modello computazionale integra dettagli
precisi della geometria, dei materiali e delle proprietà
termomeccaniche di ogni struttura, permettendo
una rappresentazione accurata e dinamica
dell’infrastruttura.
La piattaforma consente di calcolare con precisione
le perdite di precompressione dovute a fattori
come rilassamento dell’acciaio, andamento geometrico
dei cavi, ed eventuale corrosione, fornendo
una visione dettagliata dell’efficienza della
precompressione nel corso della vita utile della
struttura. Inoltre, il comportamento del conglomerato
cementizio, che varia nel tempo, viene
modellato attraverso specifici modelli costituti-
Visualizzazione, nella
piattaforma WeStatiX SHM,
di una campata e dei relativi
cavi di precompressione
caratterizzanti il gemello
digitale del viadotto Masaè.
Visualization of a span and
associated pre-stressing
cables within the Masaè
Viaduct’s digital twin,
displayed on the WeStatiX
SHM platform.
Esempio di analisi inversa
eseguita mediante
il gemello digitale.
Example of inverse
analysis performed using
the digital twin.
vi non lineari, in grado di descrivere gli effetti di
fluage e ritiro del calcestruzzo.
I dati raccolti dai sensori, inclusi inclinometri,
accelerometri e termocoppie, vengono integrati
nel gemello digitale per modificare e ottimizzare
i parametri FEM, garantendo un allineamento
tra modelli teorici e comportamento strutturale
reale.
Una delle caratteristiche distintive di questa metodologia
è la calibrazione continua, ottenuta
mediante tecniche avanzate di analisi inversa in
tempo reale, che catturano le risposte della struttura
nel mondo reale, identificando e quantificando
eventuali danni. Processando i dati dei sensori
in tempo reale, il sistema correla le forzanti operative
con le risposte strutturali, offrendo una visione
costantemente aggiornata delle condizioni
di ciascun viadotto. Questo approccio non solo
migliora la precisione delle simulazioni, ma fornisce
agli ingegneri anche uno strumento reattivo
per osservare come la struttura resiste a stress
e carichi reali in condizioni operative.
I dati di monitoraggio dinamico e statico forniscono
informazioni cruciali e complementari per
la caratterizzazione delle infrastrutture. Attraverso
i dati accelerometrici, il sistema utilizza Analisi
Modale Operativa (OMA) per determinare parametri
della struttura come la frequenza naturale,
lo smorzamento e le forme modali, che offrono
un’indicazione chiara di proprietà fondamentali
come la rigidezza e la stabilità di ogni singolo
elemento strutturale. L’OMA sfrutta le vibrazioni
naturali derivanti dal traffico e dalle condizioni
ambientali, eliminando la necessità di dispositivi
esterni invasivi, come martelli o shaker. Ciò
consente il monitoraggio delle infrastrutture durante
le normali operazioni, senza interruzioni
al traffico.
Grazie all’integrazione di letture continue degli
accelerometri, il sistema può identificare le frequenze
naturali corrispondenti a forme modali
chiave e adattare costantemente il gemello digitale
per riflettere il comportamento in tempo
reale della struttura. Questo processo di aggiornamento
continuo consente di rilevare anche minime
variazioni nei parametri strutturali, come
cambiamenti di rigidezza, anomalie nei giunti o
alterazioni nelle proprietà elastiche dei materiali.
Confrontando i risultati dell’analisi modale con
le previsioni del modello FEM, la piattaforma di
monitoraggio aggiorna automaticamente i parametri
strutturali in caso di discrepanze, riducendo
al minimo la differenza tra le condizioni
English Version
the A6 Torino-Savona motorway, this isostatic structure, completed
in 1970, consists of 14 spans and reinforced concrete
box-section piers that support a pre-stressed double-T deck. The
beams, with a variable cross-section, taper toward the center,
ensuring optimal stress distribution.
Monitoring of Major Structures
Since 2018, the monitoring of structures along the A6 motorway
has been carried out through a collaboration between Sina
and Sacertis Ingegneria S.r.l., which supports the design, data
collection, and interpretation activities for the monitoring systems.
The monitoring system for the Masaè Viaduct was installed
in the latter half of 2023 and includes 132 tri-axial accelerometers
and 188 bi-axial inclinometers distributed across the
viaduct’s spans.
Analysis Strategy Based on Modeling and
Continuous Digital Twin Updating
The strategy adopted by Sina in collaboration with CAEmate for
post-processing data from monitoring activities targets both
static and dynamic aspects of structural health. Sacertis sensors
installed on the Masaè Viaduct continuously record vibrations,
rotations, and environmental conditions, feeding into the “intelligent”
diagnostic process developed by CAEmate.
Model Updating: A Simulation-Based
Digital Twin
A standout innovation in the WeStatiX SHM platform is the continuous
updating of digital twins, where monitoring data continuously
refines the finite element method (FEM) simulation. This
computational model integrates precise details about the geometry,
materials, and thermomechanical properties of each structure,
enabling an accurate and dynamic representation of the infrastructure.
The platform enables precise calculations of
pre-stress losses due to factors such as steel relaxation, geometric
alignment of cables and corrosion, providing a detailed view
of pre-stress efficiency throughout the structure’s lifespan. Additionally,
time-dependent behavior of concrete is modeled using
specific nonlinear constitutive models that capture the effects
of creep and shrinkage.
Sensor data, including readings from inclinometers, accelerometers,
and thermocouples, are integrated into the digital twin,
fine-tuning FEM parameters to ensure alignment between theoretical
models and actual structural behavior.
Continuous calibration, achieved through advanced real-time inverse
analysis techniques, is a hallmark of this methodology. It
captures real-world structural responses, identifying and quantifying
potential damage. By processing sensor data in real-time,
the system correlates operational forces with structural responses,
offering a constantly updated view of each viaduct’s condition.
This dynamic approach not only enhances simulation accuracy
but also provides engineers with responsive tools to observe
how the structure withstands real-world stresses and loads under
operational conditions.
Dynamic and static monitoring data provide crucial, complementary
information for infrastructure characterization. Accelerometer
data enable Operational Modal Analysis (OMA) to determine
structural parameters such as natural frequencies, damping ratios
and modal shapes, which offer clear insights into the stiffness
and stability of individual structural elements. By leverag-
Gli innovatori
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leStrade 12/2024 89
Confronto tra forme modali,
relative ad una campata
del viadotto Masaè, ottenute
mediante OMA e simulazione
FEM in WeStatiX SHM.
Comparison of modal
shapes for a Masaè Viaduct
span, obtained through
OMA and FEM simulation
in WeStatiX SHM.
Analisi delle rotazioni
transitorie indotte
nel viadotto Masaè.
Le linee tratteggiate
verticali indicano l’inizio
e la fine del fine settimana.
Si osserva chiaramente
come il traffico pesante,
più intenso durante
i giorni lavorativi, provochi
deformazioni transitorie.
Analysis of transient
rotations induced on the
Masaè Viaduct; Vertical
dashed lines indicate
weekends. Note how heavy
traffic, more intense during
weekdays, causes transient
deformations.
che temporanee lungo il viadotto. Utilizzando gli
inclinometri posizionati lungo l’impalcato e le pile,
il sistema raccoglie dati dettagliati sulle rotazioni,
risalendo automaticamente agli spostamenti della
struttura. Il sistema distingue tra deformazioni
elastiche, quindi reversibili, e deformazioni anelastiche
o permanenti, che rappresentano spesso
segnali precoci di cambiamenti strutturali significativi
o di deterioramento. Le tendenze di deformazione
permanente, spesso associate a perdite
di precompressione o fessurazione, forniscono
preziose indicazioni sullo stato di salute a lungo
termine della struttura e sui potenziali rischi di
degrado progressivo. Oltre alle deformazioni di
lungo periodo, il sistema è predisposto per rilevare
le deformazioni transitorie dell’opera, che
solitamente riflettono il passaggio di traffico pesante.
Ciò permette di identificare eventi di carico
significativo, chiaramente visibili nell’immagine
riportata ad inizio pagina.
Parallelamente, il sistema individua deformazioni
termiche causate dalle variazioni di temperatura,
che influenzano le rotazioni strutturali e permettono
di comprendere la risposta della struttura
ai cambiamenti termici.
Il risultato è la controparte virtuale della strut-
Esempio di visualizzazione
delle rotazioni e degli
spostamenti, complessivi
e depurati dagli effetti
termici, per il viadotto
Masaè.
simulate e quelle reali. Questo processo adattivo
consente al sistema di individuare in anticipo
potenziali problematiche, come riduzioni localizzate
di rigidezza, schemi di deformazione insoliti
o altri indicatori di degrado strutturale che potrebbero
segnalare la necessità di interventi di
manutenzione.
Complementare all’analisi dinamica, il monitoraggio
statico svolge un ruolo essenziale nella valutazione
delle deformazioni sia a lungo termine
Example visualization
of rotations and
displacements, both total
and thermal-effect-adjusted,
for the Masaè Viaduct.
English Version
ing natural vibrations from traffic and environmental conditions,
OMA eliminates the need for intrusive external devices, enabling
seamless monitoring during normal operations.
Continuous accelerometer readings allow the system to identify
natural frequencies corresponding to key modal shapes and
continuously adjust the digital twin to reflect the structure’s real-time
behavior. This ongoing update process detects even minor
variations in structural parameters, such as changes in stiffness,
joint anomalies, or alterations in material elastic
properties. Comparing modal analysis results with FEM predictions,
the monitoring platform automatically adjusts structural
parameters in the event of discrepancies, minimizing the gap
between simulated and real conditions. This adaptive process
helps identify potential issues early, such as localized stiffness
reductions, unusual deformation patterns, or other indicators
of structural degradation that may signal the need for maintenance.
Static monitoring complements dynamic monitoring by evaluating
both long-term and temporary deformations along the viaduct.
Using inclinometers positioned along the deck and piers,
the system collects detailed rotation data, automatically deriving
displacements. The system distinguishes between elastic (reversible)
and inelastic (permanent) deformations, which are often
early indicators of significant structural changes or
deterioration. Permanent deformation trends, often associated
with pre-stress losses or cracking, provide valuable insights into
the long-term health of the structure and potential risks of progressive
degradation.
Beyond long-term deformations, the system identifies transient
deformations, typically reflecting the passage of heavy traffic.
This capability allows significant load events to be pinpointed,
as shown in the image at the top of the page.
In parallel, the system identifies thermal deformations caused by
temperature variations, which affect structural rotations and provide
valuable insights into the infrastructure’s response to thermal
changes.
The result is a virtual counterpart of the physical structure, a “digital
twin” perfectly aligned with the real state of the infrastructure.
This digital representation enables predictive and preventive
maintenance based on actual structural conditions.
This integrated monitoring approach provides engineers and operators
with an accurate, continuously updated tool that delivers
critical structural information about the monitored asset,
identifies potential vulnerabilities, and supports well-informed
maintenance planning.
Forecasting Future Infrastructure Behavior
In addition to accurately representing the present, the implemented
digital twin offers an extraordinary tool for forecasting
the future behavior of monitored infrastructure. By employing
“physics-informed” neural networks, the digital twin can simulate
complex scenarios, analyzing how structures respond under
various operational and environmental conditions. These scenarios
may include the effects of variable loads such as increased
traffic, extreme thermal fluctuations and even seismic events, offering
insights into each structure’s resilience to such stresses.
This predictive technology is particularly effective as it combines historical
sensor data with artificial intelligence to identify high-risk areas
and vulnerable zones that require intervention. Instead of merely
visualizing current conditions, the system pinpoints specific
sections that could benefit from reinforcement or preventive main-
Gli innovatori
90 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 91
tura fisica, un “gemello digitale” perfettamente
allineato con lo stato reale dell’infrastruttura, il
quale consente interventi di manutenzione predittiva
e preventiva basati sulle effettive condizioni
strutturali. Questo approccio di monitoraggio
integrato fornisce agli ingegneri e al gestore
uno strumento preciso e continuamente aggiornato,
che offre informazioni strutturali preziose
circa l’opera monitorata, identificando potenziali
vulnerabilità e supportando una pianificazione
della manutenzione ben informata.
Prevedere il comportamento futuro
dell’infrastruttura
Oltre alla capacità di rappresentare fedelmente
il presente, il gemello digitale implementato offre
uno strumento straordinario per prevedere
l’evoluzione futura delle infrastrutture monitorate.
Grazie all’utilizzo di reti neurali di tipo “physics-informed”,
il digital twin è in grado di simulare
scenari complessi in cui la struttura è sottoposta
a diverse condizioni operative e ambientali.
Questi scenari possono includere l’effetto di carichi
variabili, come l’aumento del traffico, fluttuazioni
termiche estreme e persino eventi sismici,
fornendo approfondimenti su come ogni struttura
potrebbe rispondere a queste sollecitazioni.
Questa tecnologia predittiva è particolarmente efficace
poiché combina i dati storici raccolti dai sensori
con l’intelligenza artificiale per identificare aree
ad alto rischio e zone vulnerabili che potrebbero
richiedere interventi. Invece di limitarsi a visualizzare
le condizioni attuali, il sistema identifica sezioni
specifiche che potrebbero beneficiare di rinforzi
o manutenzione preventiva, potenzialmente
con anni di anticipo. Abilitando interventi pianificati
e proattivi, il sistema riduce significativamente la
probabilità di riparazioni d’emergenza, che tendono
a essere più costose e meno efficienti.
Le capacità predittive della piattaforma WeStatiX
rafforzano la gestione degli asset di SINA,
apportando vantaggi significativi sia per la sicurezza
che per l’efficienza operativa. Grazie al monitoraggio
continuo e alle simulazioni di scenario,
l’ente gestore può prevedere potenziali problematiche,
riducendo il rischio di deterioramenti
Esempio di dashboard
disponibile nella piattaforma
WeStatiX SHM per la
visualizzazione dei dati di
monitoraggio e l’analisi
predittiva.
Example of the WeStatiX
SHM platform dashboard
for monitoring data
visualization and predictive
analysis.
Esempio di andamento del
coefficiente di utilizzo lungo
il viadotto Masaè. La linea
verde rappresenta il valore
puntuale massimo mentre
quella blu indica il valore
medio per un intera sezione.
Example of the utilization
factor progression along
the Masaè Viaduct. The
green line represents the
maximum point value, while
the blue line shows the
average value for an entire
section.
Esempio di visualizzazione
grafica del fattore di utilizzo
sul viadotto Masaè in
WeStatiX SHM.
Example of graphical
visualization of the
utilization factor for the
Masaè Viaduct in WeStatiX
SHM.
inattesi e assicurando la sicurezza e la funzionalità
delle infrastrutture nel lungo periodo. Questo
approccio proattivo non solo consente una
riduzione dei costi di manutenzione, ma garantisce
anche livelli superiori di servizio per gli utenti,
consolidando la fiducia pubblica nell’affidabilità
e nella resilienza di queste strutture cruciali.
Valutazione della sicurezza
strutturale
Il sistema di monitoraggio implementato fornisce
una dashboard dedicata agli indicatori di salute
strutturale, con un focus specifico sul fattore
di utilizzo. Derivato dalle verifiche strutturali
secondo la normativa vigente il fattore di utilizzo
permette di determinare le aree sottoposte alle
maggiori sollecitazioni. La sua analisi consente di
confrontare la capacità della struttura di sostenere
sollecitazioni interne - come forza normale e
momento flettente - rispetto ai limiti di resistenza.
Monitorando questi livelli di sollecitazione nel
tempo, il sistema aiuta a individuare le potenziali
criticità man mano che emergono.
Grazie a un approccio basato sull’integrazione tra
dati misurati e modelli numerici (model-based),
il sistema trasforma le letture grezze dei sensori,
raccolte da inclinometri, accelerometri e altri dispositivi,
in informazioni fruibili. Questa integrazione
dinamica e in tempo reale garantisce che
il gemello digitale rifletta con precisione il comportamento
attuale dell’infrastruttura, fornendo
all’ente gestore una visione precisa e costantemente
aggiornata delle condizioni della struttura.
Per facilitare una rapida interpretazione, queste
informazioni sono presentate tramite una dashboard
intuitiva e un’interfaccia di ispezione virtuale
3D del gemello digitale. Questi strumenti
avanzati permettono all’ente gestore di visualizzare
in dettaglio le condizioni strutturali, migliorando
la capacità di individuare anomalie e pianificare
efficacemente la manutenzione preventiva.
Inoltre, il sistema di monitoraggio verifica costantemente
il rispetto delle normative tecniche,
adattando dinamicamente i calcoli del fattore di
utilizzo in base a condizioni operative in tempo
reale, come variazioni di temperatura, carichi da
traffico, deformazioni permanenti e assestamenti.
In parallelo, il gemello digitale analizza scenari
critici, stabilendo soglie di allerta, attenzione e
notifica che consentono interventi tempestivi in
caso di anomalie. Convertendo i dati dei sensori
in informazioni strategiche, questa tecnologia
avanzata permette di anticipare potenziali problemi
e pianificare la manutenzione predittiva, riducendo
così i costi operativi e migliorando la sicurezza
dell’infrastruttura. nn
English Version
tenance, potentially years in advance. By enabling planned and proactive
interventions, the system significantly reduces the likelihood
of emergency repairs, which are typically costlier and less efficient.
The predictive capabilities of the WeStatiX SHM platform strengthen
Sina’s asset management strategies, delivering significant benefits
for both safety and operational efficiency. With continuous monitoring
and scenario simulations, the managing authority can foresee potential
issues, reduce the risk of unexpected deterioration, and ensure
the long-term safety and functionality of infrastructure. This
proactive approach not only lowers maintenance costs but also guarantees
higher service levels for users, fostering public trust in the reliability
and resilience of these critical structures.
Structural Safety Assessment
The implemented monitoring system provides a dedicated dashboard
for structural health indicators, focusing specifically on
the utilization factor. Derived from structural evaluations in compliance
with current regulations, the utilization factor helps identify
areas under the highest stress. Its analysis compares the
structure’s capacity to withstand internal forces, such as axial
loads and bending moments, against resistance limits. By monitoring
these stress levels over time, the system assists in identifying
emerging critical issues.
Using a model-based approach that integrates sensor data with
numerical models in real time, the system transforms raw sensor
readings—collected from inclinometers, accelerometers, and
other devices—into actionable insights. This dynamic integration
ensures the digital twin precisely reflects the current behavior
of the infrastructure, giving the managing authority a clear
and continuously updated view of the structure’s condition.
To facilitate quick interpretation, this information is presented
via an intuitive dashboard and a 3D virtual inspection interface
of the digital twin. These advanced tools allow the managing authority
to visualize structural conditions in detail, enhancing their
ability to detect anomalies and effectively plan preventive
maintenance.
Moreover, the monitoring system continuously verifies
compliance with technical standards, dynamically
adjusting utilization factor calculations based
on real-time operational conditions, such as temperature
fluctuations, traffic loads, permanent
deformations and settlements. In parallel, the digital
twin analyzes critical scenarios, establishing
alert, attention and notification thresholds to enable
timely interventions when anomalies arise. By
converting sensor data into strategic insights, this advanced
technology anticipates potential issues and enables predictive
maintenance planning, thus reducing operational costs and enhancing
infrastructure safety.
Gli innovatori
92 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 93
Scenari
Sicurezza stradale: l’impatto
delle nuove tecnologie
“Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare”,
ed è, infatti, il cambiamento della tecnologia automotive che
porterà la soluzione alle grandi sfide della mobilità presente
Il futuro è già cominciato. Viviamo un momento
di grandi cambiamenti, un presente trasformante
caratterizzato dalla tecnologia digitale che plasma
i modi di vivere e di pensare, di amministrare.
La grande vera sfida dettata da questo tempo
veloce che richiede una strategia di governance
permeata di Vision di lungo periodo, a tutti i livelli.
Pensare fuori dagli schemi, sicuro, ma anche immaginare
oltre, “vedere” il prossimo futuro, e pianificare
gli investimenti adatti, gestire le risorse
in modo da favorire quella sostenibilità che – dall’
ambiente all’ economia- permette di ottimizzare le
opportunità dell’evoluzione digitale senza compromettere
il futuro delle generazioni che verranno.
Ed in questa luce, le politiche dei trasporti, richiedono
un focus tutto particolare.
“Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di
cambiare”, ed è infatti il cambiamento della tecnologia
automotive che porterà la soluzione alle
grandi sfide della mobilità presente.
Si sa, la tecnologia dei veicoli ad alta automazione
rappresenta una delle frontiere più innovative
e, al contempo, complesse da gestire, e plasmerà
il l nuovo modo di muoversi, di gestire gli spazi urbani,
di promuovere equità ed inclusività permettendo
accesso a risorse educative, mediche e di
lavoro alle categorie meno privilegiate. La sfida demografica,
(l’invecchiamento della popolazione e
la diminuzione delle nascite) tocca le strategie dei
trasporti in molti paesi del mondo industrializzato,
e le emergenti tecnologie offrono risposte valide
a criticità sempre più pressanti.
E poi, lo sappiamo, si guarda alla tecnologia avanzata
dei veicoli soprattutto per abbattere il tragico
numero delle morti su strada, degli incidenti altamente
invalidanti. Tecnologia automotive, quindi,
come game – changer.
Di conseguenza tutto il mondo istituzionale e politico
punta ora fortemente su questa capacità innovativa
per raggiungere l’obbiettivo di dimezzare
e poi, si spera, eliminare questi numeri incredibili
di vite che finiscono sulla strada. Sappiamo che
la maggior parte degli errori è purtroppo legata
al fattore umano, attore imprescindibile ma “fra-
Grazia Crocco
gile” di tutte le politiche fondate su risultati attesi
e validanti. Per questo, sin dagli albori dell’automobilismo,
il sogno di un’auto che si muove senza
l’intervento del conducente ha alimentato visioni
di un futuro promettente, più efficiente e sicuro.
Come dichiarò Henry Ford: “Il vero progresso avviene
quando i vantaggi di una nuova tecnologia
diventano per tutti.” I veicoli ad alta automazione
non solo promettono di ridurre gli incidenti stradali,
ma anche di migliorare la qualità della vita, riducendo
il traffico, aumentando l’efficienza della mobilità
urbana e trasformando radicalmente le città.
Gli sviluppi nell’intelligenza artificiale, nei sensori
avanzati e nei sistemi di calcolo ad alta velocità
avvicinano ogni giorno questo sogno alla realtà.
Al momento accanto i veicoli che offrono già sistemi
di bordo coadiuvanti nella guida dinamica del
veicolo ADAS (sistemi avanzati di assistenza alla
guida) sono dallo scorso luglio in tutta Europa obbligatori
per tutti i modelli di auto in vendita. Questa
tecnologia è in grado di assistere al meglio il
guidatore prevenendo situazioni di rischio.
Guardando oltre possiamo anche già considerare
le opportunità per ora, a livello sperimentale, di
studi e ricerche che vanno più lontano dei sistemi
avanzati di guida fino a rendere il veicolo driverless.
Possiamo intravedere nuove opportunità
di inclusività nelle sperimentali navette di mobilità
che lasciano le carreggiate per “volare “in punti dedicati
(Flying Taxi) o negli elementi sperimentali di
POD di Trasporto che – avveniristicamente – pre-
vedono di “agganciarsi “agli edifici di parcheggio.
Sembra una descrizione fantascientifica, quasi irrealistica,
ma è da dire che molte di queste innovazioni
sono state presentate al CES (Consumer
Electronics Show) di Las Vegas, tempio dell’innovazione
tecnologica mondiale negli ultimi anni, ed
alle varie edizioni hanno partecipato non pochi inventori
e ricercatori italiani. Nei prossimi decenni,
vivremo un modo nuovo di muoversi.
È indubbio che queste innovazioni, a partire da
quelle più attuabili e che hanno già lasciato la fase
sperimentale, possano avere un impatto positivo
sulla sicurezza stradale ed eliminare quella debolezza
ed errore alla guida, eticamente e socialmente
inaccettabile, quel fattore umano che causa il
94% degli incidenti stradali.
In questo contesto di aspettativa fondata dell’input
positivo della tecnologia automotive sulle opportunità
di mobilità sicura, sostenibile ed inclusiva,
riveste un ruolo fondamentale la regolamentazione
di questi sistemi di guida, che vanno a coadiuvare
e poi a sostituire la figura del “guidatore” tradizionale,
così come inquadrato nelle Convenzioni
del Traffico (Trattato Vienna 1968) ed i Codici della
Strada a livello globale.
La sfida normativa è tuttora sui tavoli di lavoro a
livello internazionale: La Convenzione di Vienna
sul traffico stradale del 1968, concepita in un’epoca
in cui la guida autonoma era solo un sogno futuristico,
stabiliva che ogni veicolo dovesse essere
sempre controllato da una persona. Questo “obbligo
di controllo umano” ha rappresentato, per lungo
tempo, il limite alla introduzione dei sistemi di
guida avanzata: dal punto di vista legale giuridico
si temeva che il ruolo condiviso di guida tra “umano”
e “sistema” non facilitasse l’individuazione della
responsabilità. Tuttavia, con vari emendamenti
elaborati dal Global Forum for Road Traffic Safety
English Version
Road safety: the impact of new
technologies
We live in a time of great changes, a present-future characterized by
digital technology which has transformed, in a wink of an eye, the
ways of living and thinking, the daily life. Therefore, governance must
run fast and cast policies fitting the near future. It is urgent to plan
suitable investments, to manage resources in such a way as to favor
that sustainability which - from the environment to the economy - allows
us to optimize the opportunities of digital evolution without
compromising the future of generations to come. Transport, in this
new era, has a very particular light, it is the game changer.
Highly automated vehicle technology represents one of the most innovative
and, at the same time, complex tool, we all look forward to,
so to manage frontiers of the new way of moving, of managing urban
spaces, of promoting equity and inclusiveness by allowing access
to educational, medical and work resources for categories less
privileged. The regulatory challenge is still on the table at an international
level: the Vienna Convention on Road Traffic of 1968, conceived
in an era in which autonomous driving was only a futuristic
dream, established that each vehicle must always be controlled by
a “Human Being”. This “obligation of human control” represented
the limit to the introduction of advanced driving systems: from a legal
point of view it was feared that the shared driving role between
“human” and “system” would not facilitate the identification of responsibility.
However, with various amendments elaborated by the
Global Forum for Road Traffic Safety (which has the Vienna Convention
in its mandate) the first steps have been taken for the integration
of the concept of a driving system and therefore “capable” of
roles equal to those of the human driver and by inference of related
responsibility. Automated Vehicle will shape the future of urban layout.
The “smart cities” will represent the ideal scenario for the integration
of autonomous vehicles in a new safer traffic and by inference
improving the quality of urban life. With innovative architecture,
smart cities could make use of autonomous vehicles to enhance flow
of seamless traffic,
public transport efficiency
by promoting
new on-demand mobility
services. This
new model could lead
to more accessible
and sustainable mobility
for all, reducing
the environmental impact of transport and contributing to greater
social equity. In the same context, the use of public spaces will be
optimized with safer roads and highly regulated traffic shared areas
for soft mobility, green areas. In this scenario, Tim Jackson’s
words resonate well: «Prosperity without growth is only possible by
changing our idea of progress». Lets think a new mobility, then.
Gli innovatori
94 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 95
(che ha nel suo mandato la convenzione di Vienna)
sono stati fatti i primi passi per l’integrazione
del concetto di sistema alla guida e quindi “essere
titolare” di ruoli uguali a quelli del guidatore umano
e per inferenza “ titolare” della responsabilità
connessa.
Una nuova era di mobilità autonoma
e sostenibile da regolamentare
La tecnologia dei veicoli autonomi offre un potenziale
di trasformazione senza precedenti, ma
il suo successo richiede una visione chiara e condivisa
sulle responsabilità, le norme di sicurezza e
l’inclusione sociale. La Convenzione di Vienna del
1968 rappresenta un primo passo nella regolamentazione
della guida autonoma, ma la strada è
ancora lunga. Fondamentale, in questo senso, è
l’attività del Global Forum for Road Traffic Safety,
presieduto dall’italiana Luciana Iorio che è l’unico
organismo permanente del sistema ONU dedicato
al miglioramento della sicurezza stradale ed ha
come mandato l’applicazione ed aggiornamento
degli strumenti giuridici delle Nazioni Unite finalizzati
all’armonizzazione delle regole del traffico.
In occasione dell’ultima sessione, si è proprio focalizzata
l’attenzione sulla regolazione delle nuove
tecnologie: Enrico Al Mureden, professore di diritto
civile presso l’università di Bologna e collaboratore
del Global Safety Forum, ha evidenziato come l’apertura
del legislatore verso forme di circolazione
nelle quali la guida può essere in larga misura affidata
a sistemi automatizzati e richiedere un intervento
solo eventuale del pilota imporrà un complessivo
ripensamento delle regole che governano
la responsabilità del conducente sotto il profilo civile,
penale e amministrativo, nonché una profonda
revisione dei meccanismi assicurativi.
In un mondo segnato da sfide demografiche, crisi
economiche e tensioni geopolitiche, la mobilità
autonoma può essere un catalizzatore per un
cambiamento positivo, contribuendo alla resilienza
della società globale e al miglioramento delle condizioni
di vita nelle città. Questa sfida deve essere
supportata da una governance solida e da politiche
inclusive, e solo così si ottimizzerà il potenziale
innovativo per migliorare l’accesso ai trasporti,
ridurre il traffico e l’inquinamento e trasformare le
città in luoghi più vivibili e sostenibili per tutti. Solo
in questa lettura di sviluppo ed attuazione di nuove
politiche i veicoli autonomi possono davvero incarnare
l’ideale di progresso auspicato dai pionieri
dell’automobilismo, rappresentando un futuro in
cui la tecnologia è al servizio del benessere
Non solo veicolo, ma anche strada
intelligente
La strada è il secondo grande fattore che incide sulla
sicurezza. Anche qui la tecnologia ha fatto passi
Gli innovatori
avanti da gigante. Oggi il guidatore può ricevere
dalla strada, tramite sensori on board e la segnaletica
stradale digitale, tutte le informazioni necessarie
per la sicurezza real-time e il comfort di guida.
La strada digitale, come ad esempio la Smart
Road di Anas, brevettata a livello internazionale,
non solo è predisposta per fornire informazioni al
conducente, ma anche al gestore delle strade. E
questo feedback in tempo reale racchiude informazioni
preziose per la gestione del traffico e delle
infrastrutture e per la sicurezza della circolazione:
ad esempio, è possibile oggi monitorare anche
la “salute” di ponti e viadotti grazie all’intelligenza
artificiale che elabora le informazioni fornite dai
sensori. Inoltre, la tecnologia digitale appropriata
all’infrastruttura intelligente e l’intelligenza artificiale
elaborativa permettono una accurata visione
e management delle immagini, analisi dei dati
e l’elaborazione dei vari “comportamenti” di guida,
facilitando anche la parte sanzionatoria ove
necessario. Sappiamo che questo punto, dibattuto,
rappresenta un compromesso tra innovazione
e sicurezza, ma lascia aperte numerose questioni
etiche e pratiche.
In futuro sarà quindi necessario un quadro normativo
per risolvere i dilemmi di responsabilità legale
in caso di incidenti causati da veicoli con sistemi
di guida avanzati o autonomi e per stabilire criteri
chiari e universali e tutelare la certezza delle regole
della circolazione e la sicurezza di tutti gli utenti
della strada, in particolare quella dei più vulnerabili.
Aspettiamo quindi le città del futuro, dove la
nuova mobilità autonoma connessa e cooperativa
troverà attuazione. Le città saranno il luogo “nuovo”,
le “smart city” rappresenteranno lo scenario
ideale per la realizzazione degli obiettivi di inclusività
sostenibilità sociale e sicurezza. Caratterizzate
dall’uso di tecnologie avanzate per ottimizzare
risorse e infrastrutture urbane, che vedono nei
veicoli autonomi un alleato strategico per migliorare
la qualità della vita urbana, i nuovi spazi urbani
saranno disegnati secondo architetture innovative,
adatte al nuovo traffico digitale dei veicoli ad
alta automazione. Cambierà il trasporto pubblico,
anch’esso reso efficiente dalla tecnologia e basato
sui nuovi servizi di mobilità on-demand. Tutto
questo contribuirà alla mobilità inclusiva, sostenibile
con l’ottimizzazione degli spazi trasformati
in aree condivisa per la soft mobility, aree verdi e
corsie appropriate al traffico veicolare, soprattutto
di trasporto pubblico e mobility on demand. In
questo scenario, le parole di Tim Jackson risuonano
particolarmente attuali: «La prosperità senza
crescita è possibile solo cambiando la nostra idea
di progresso». La sfida è raggiungere un consenso
globale che possa facilitare l’integrazione della
guida autonoma garantendo al contempo la sicurezza
e i diritti dei cittadini del Mondo. nn
96 12/2024 leStrade
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Opere
Nuovo progetto stradale
per il Gruppo Webuild
Da inizio 2024, oltre un miliardo di euro di nuovi contratti acquisiti
e in corso di finalizzazione per Lane. Il Nord America si conferma
quindi un mercato decisamente strategico per il Gruppo
Nuovo progetto stradale per il Gruppo Webuild,
con la controllata Lane che si aggiudica un contratto
da USD 190 milioni (172 milioni di euro, al
100% Lane) per realizzare il raccordo autostradale
tra la Interstate 4 (I-4) e la State Road 33 (SR 33)
nella contea di Polk, in Florida. Il contratto porta a
oltre un miliardo di euro il valore dei nuovi contratti
acquisiti e in corso di finalizzazione per Lane da
inizio 2024. Il Nord America si conferma quindi un
mercato strategico per il Gruppo, rappresentando
al 30 giugno 2024 il 13% dei ricavi totali.
Il nuovo contratto, aggiudicato dal Florida Department
of Transportation (FDOT), prevede la ricostruzione
dell’attuale intersezione tra la I-4 e la SR
33 nella città di Lakeland, con l’obiettivo di supportare
l’incremento del traffico nell’area e integrare
nella viabilità un futuro corridoio ferroviario lungo
la I-4. Lo svincolo avrà una configurazione specifica
per aumentare la sicurezza stradale, con un sistema
di rampe di accelerazione e decelerazione
a più corsie e rotatorie per ridurre i tempi di attraversamento
dell’incrocio. Il progetto include anche
l’allargamento di circa otto chilometri (cinque miglia)
della SR 33, interventi relativi alla segnaletica,
ai sistemi ITS e all’illuminazione, e la realizzazione
di due ponti per garantire una maggiore sicurezza
e consentire il passaggio della fauna locale.
Webuild, con Lane, è attualmente impegnata nella
realizzazione di una serie di progetti volti a garantire
la modernizzazione e l’espansione del sistema
infrastrutturale stradale negli USA, che includono
in Florida, l’allargamento di una tratta della Mainline
Turnpike nella contea di Lake e della SR 417
nella contea di Seminole, i progetti “I-275/SR 60
Westshore Interchange” e “I-4/I-275 Downtown
Interchange” a Tampa, e le interconnessioni tra
la I-4 e la SR-535 e la Sand Lake Road a Orlando.
Sempre in Florida, il Gruppo è inoltre impegnato
nel progetto di ammodernamento della Tyndall Air
Force Base (AFB) di Panama City, fortemente danneggiata
dall’uragano Michael nel 2018. Il Gruppo
è inoltre impegnato nell’ammodernamento di
una tratta della I-64 in Virginia e dell’interconnessione
tra la I-77 e la I-40 nella Carolina del Nord
e nei lavori di sostituzione e ammodernamento di
ponti ormai datati della I-20 per l’attraversamento
del fiume Wateree, nella contea di Kershaw, in
Carolina del Sud. nn
English Version
Webuild: USD 190 million new road
contract for Lane
SINCE THE START OF 2024, OVER €1 BILLION NEW
CONTRACTS ACQUIRED AND BEING FINALIZED FOR LANE
The Webuild Group has won a new road project worth USD 190 million
(€172 million, 100% Lane) with its subsidiary Lane to build a highway
interchange between Interstate 4 (I-4) and State Road 33 (SR 33)
in Polk County, FL. The contract takes Lane’s value for 2024, for newly
acquired contracts and those being finalised, to over €1 billion.
North America therefore confirms itself to be a strategic market for
the Group, as of June 30, 2024, it stood for 13% of its total revenues.
The new contract was awarded to Lane by the Florida Department
of Transportation (FDOT). It foresees reconstructing the existing interchange
at I-4 and SR 33 in Lakeland, to accommodate increased
traffic in this area, as well as integrating a future rail corridor in the
median of I-4. The interchange will be configured in such a way as to
increase road safety, with a system of multi-lane acceleration and
deceleration ramps and roundabouts to reduce the time needed to
cross the crossing. This project also widens 5 miles of SR 33, with
signage and signalization, ITS and lighting, as well as constructing
two bridges to improve safety and accommodate animal crossings.
Webuild, with Lane, is currently building a series of projects aimed
at updating and expanding the road infrastructural system in the US,
which in Florida includes the Turnpike Mainline Widening in Lake
County and the SR 417 in Seminole County; the I-275/SR 60 Westshore
Interchange; and I-4/I-275 Downtown Interchange projects in
Tampa; and the interconnections between the I-4 and the SR-535,
and Sand Lake Road in Orlando.
The Group, also in Florida, is committed to modernizing the Tyndall
Air Force Base (AFB) in Panama City, which was severely damaged
by hurricane Michael in 2018. Beyond Florida, the Group is also working
to modernize a section of the I-64 in Virginia and the interconnection
between the I-77 and the I-40 in North Carolina; and is replacing
and modernizing the outdated bridges that carry I-20 over the Wateree
River, in Kershaw County, SC.
Gli innovatori
98 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 99
Cantieri
L’aeroporto di Amburgo
Ampia ristrutturazione della via di rullaggio D1 dell’aeroporto di
Amburgo in un breve lasso di tempo. La Kemna Bau Andreae GmbH
& Co. KG ha optato per sei potenti escavatori gommati e cingolati
Per la via di rullaggio D1 dell’aeroporto di Amburgo
è stato necessario procedere rapidamente.
Dopo tutto, l’interruzione delle operazioni di
volo sulla via di rullaggio interessata doveva essere
di breve durata e i lavori di ristrutturazione
dovevano essere eseguiti il più rapidamente possibile.
Il lavoro giusto per gli escavatori idraulici
Liebherr. Per i lavori, Kemna Bau Andreae GmbH
& Co KG si è affidata a sei macchine Liebherr, noleggiate
da Liebherr-Mietpartner GmbH. Oltre ai
quattro escavatori gommati dei modelli A 918,
A 918 Compact e A 920, sono stati impiegati anche
due escavatori cingolati R 920 Compact. Grazie
agli interventi congiunti di Kemna Bau Andreae
GmbH & Co KG e la perfetta interazione delle
macchine Liebherr, il cantiere è stato completato
prima del previsto.
Liebherr-Mietpartner GmbH si è dimostrata un
partner affidabile per Kemna Bau sulla via di rullaggio
D1 dell’aeroporto di Amburgo. Grazie al noleggio
di sei potenti macchine, i lavori sulla via di
rullaggio sono stati completati in modo affidabile
e con standard elevati. In particolare, la rapida disponibilità
delle macchine e l’affidabilità del personale
e delle macchine Liebherr sono stati fattori
decisivi per Kemna Bau nella scelta di Liebherr.
Una volta scarificata la vecchia superficie in cemento
della pista di rullaggio, i quattro escavatori
gommati e i due escavatori cingolati sono entrati
in azione: Prima di procedere allo scavo della
via di rullaggio, sono state rimosse le porzioni
di cemento danneggiate con martelli idraulici
ed è stato applicato uno strato di base in asfalto
come parte dell’ampio lavoro di ristrutturazione.
In questo modo è stata creata la base per il
cosiddetto strato SAMI (Stress Absorbing Membrane
Interlayer), un tipo di “strato intermedio di
assorbimento delle vibrazioni”, prima della posa
finale del manto d’asfalto.
Flessibilità, prestazioni ed efficienza:
le caratteristiche degli escavatori
gommati Liebherr
Gli escavatori gommati Liebherr possono essere
impiegati in un’ampia gamma di applicazioni:
dalla pista di rullaggio D1 dell’aeroporto di
Amburgo, al giardinaggio e alla paesaggistica,
fino ai cantieri in centro città. Oltre ai classici
escavatori gommati, Liebherr offre un’ampia
varietà di modelli per le rispettive applicazioni
con la variante Compact. Il motore potente, le
elevate capacità di sollevamento, i cicli di lavo-
Gabriele Villa
R 920 Compact: utilizzo flessibile
grazie al pacchetto completo Liebherr
L’escavatore cingolato Liebherr R 920 Compact
combina le caratteristiche di un escavatore standard,
come le alte prestazioni e la versatilità, con
i vantaggi di un escavatore compatto. Il potente
motore diesel ha una potenza di 110 kW / 150
CV e soddisfa i requisiti della fase V delle emissioni.
Con un raggio di rotazione posteriore ridotro
veloci e l’elevata mobilità grazie agli pneumatici
rendono gli escavatori gommati Liebherr
dei veri e propri tuttofare tra le macchine da costruzione.
Grazie a tecnologie innovative, come
i sistemi intelligenti di assistenza, favoriscono
processi di lavoro più efficienti e sicuri. Inoltre,
si distinguono per l’economicità e il basso
consumo di carburante, che riducono i costi
operativi.
English Version
Hamburg Airport
EXTENSIVE REFURBISHMENT OF HAMBURG AIRPORT’S
TAXIWAY D1 IN A SHORT TIMESCALE. KEMNA BAU
ANDREAE GMBH & CO KG OPTED FOR SIX POWERFUL
MOBILE AND CRAWLER EXCAVATORS
Things had to move quickly on Hamburg Airport’s taxiway D1.
After all, the interruption to flight operations on the affected taxiway
had to be short-lived and the renovation work had to be carried
out as quickly as possible. Just the right task for Liebherr’s
hydraulic excavators.
Kemna Bau Andreae GmbH & Co KG relied on six Liebherr machines
for the work, which were hired from Liebherr-Mietpartner
GmbH. In addition to four wheeled excavators of the A 918, A 918
Compact and A 920 models, two R 920 Compact crawler excavators
were also used. Thanks to the coordinated efforts of Kemna
Bau Andreae GmbH & Co KG and the perfect interaction of
the Liebherr machines, the construction site was completed
ahead of schedule.
Liebherr-Mietpartner GmbH has proven to be a reliable partner
for Kemna Bau on the D1 taxiway at Hamburg Airport. With the
rental of six powerful machines, the work on the taxiway was
completed reliably and to a high standard. In particular, the rapid
availability of the machines and the reliability of Liebherr employees
and machines were decisive factors for Kemna Bau in
choosing Liebherr.
Once the old concrete surface of the taxiway had been milled
away, the four mobile excavators and two crawler excavators
came into play: First, hydraulic hammers were used to break out
damaged concrete patches before the taxiway was excavated
and an asphalt base layer was applied as part of the extensive
renovation work. This created the basis for the SAMI layer (Stress
Absorbing Membrane Interlayer) - a type of “stress-relieving intermediate
layer” - before the asphalt surface course was finally
installed.
Flexibility, performance and efficiency: what
characterises Liebherr wheeled excavators
Wheeled excavators from Liebherr can be used for a wide range
of applications: be it on the D1 taxiway at Hamburg Airport, in
landscaping or on inner-city construction sites. In addition to the
classic wheeled excavators, Liebherr offers a wide variety of
models for the respective application with its compact variant.
The powerful engine, high loads and fast work cycles as well as
excellent mobility, make Liebherr wheeled excavators real
all-rounders among construction machines.
Thanks to innovative technologies, such as intelligent assistance
systems, they enable more efficient and safer work processes.
They also score points for their high level of economy and low
fuel consumption, which reduces operating costs.
R 920 Compact: Flexible use thanks to Liebherr
complete package
The Liebherr R 920 Compact crawler excavator combines the
characteristics of a standard crawler excavator, such as high
performance and versatility, with the advantages of a compact
wheeled excavator.
The powerful diesel engine has a performance of 110 kW/ 150 hp
and meets the requirements of exhaust emission stage V. With a
Gli innovatori
100 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024 101
leStrade
Aeroporti Autostrade Ferrovie
English Version
to a soli 1.850 millimetri, può essere utilizzato in
modo flessibile nei cantieri urbani. Le dimensioni
compatte dell’R 920 Compact e il suo peso operativo
ridotto a sole 19 tonnellate garantiscono
un’elevata mobilità e un trasporto semplice e veloce
tra i diversi cantieri.
Attrezzature Liebherr: adatte ad ogni
esigenza di cantiere
Oltre ai potenti escavatori gommati e cingolati,
Liebherr offre un’ampia gamma di attrezzature
adatte alle rispettive applicazioni. Ad esempio,
il Tiltrotator Liebherr TR25 è stato utilizzato
durante la ristrutturazione della via di rullaggio
dell’aeroporto di Amburgo. Questa attrezzatura
sfrutta in modo ottimale i suoi vantaggi
quando si lavora a distanza ravvicinata grazie
all’angolo di rotazione di 2 x 50° e alla rotazione
di 360°. Per eseguire i lavori di ristrutturazione
sono state utilizzate anche diverse benne
rovesce e benne pulizia fossi. Grazie al sistema
low tail swing radius of just 1,850 millimetres, it can be used flexibly
on inner-city construction sites. The compact dimensions of
the R 920 Compact and its low operating mass of just 19 tonnes
ensure high mobility and simple, fast transport between different
operating locations.
Liebherr attachments: Suitable for every
construction site requirement
In addition to the powerful mobile and crawler excavators, Liebherr
offers an extensive portfolio of suitable attachments for the
respective application.
For example, the Liebherr TR25 Tiltrotator was used during the
renovation of the taxiway at Hamburg Airport. This machine optimally
utilises its advantages thanks to the pivoting angle of 2 x
50° and 360° rotation when working at close range.
di cambio rapido Likufix, completamente automatico,
è stato possibile effettuare una sostituzione
delle attrezzature sicura e veloce direttamente
dalla cabina di guida.
La soluzione giusta per ogni
applicazione
Kemna Bau ha noleggiato gli escavatori Liebherr
impiegati per ristrutturare la via di rullaggio D1
dell’aeroporto di Amburgo da Liebherr-Mietpartner
GmbH. Fondata nel 1997, la società di servizi
è specializzata nel noleggio di macchine di alta
qualità per il movimento terra e la movimentazione
di materiali. I clienti hanno a disposizione,
in circa 70 sedi, oltre 3.000 macchine per il movimento
terra di alta qualità e di tutte le dimensioni,
allestite per le rispettive applicazioni. Ciò
significa che i clienti, come Kemna Bau Andreae
GmbH & Co. KG, possono disporre di macchine
Liebherr di alta qualità anche con breve preavviso.
nn
Various backhoe and ditch-cleaning-buckets were also used to
carry out the renovation work. Thanks to the fully automatic Likufix
quick coupling systems, a safe and quick replacement was
possible directly from the operator’s cab.
The applicable solution
for every application
Kemna Bau hired the Liebherr Excavators used to renovate the
D1 taxiway at Hamburg Airport from Liebherr-Mietpartner GmbH.
The service company, which was founded in 1997, specialises in
the rental of earthmoving and handling machines and offers customers
over 3,000 high-quality machines of all sizes from 70 locations.
This means that customers - such as Kemna Bau Andreae
GmbH & Co. KG - can access Liebherr machines at short
notice.
MATERIALI &
TECNOLOGIE
n Le tecniche di preparazione delle superfici
in calcestruzzo devono essere individuate
e valutate tenendo conto anche della parte
d’opera, del rischio di danneggiamento
del substrato esistente e dell’obbiettivo
finale (in termini di scabrezza) strettamente
collegato al tipo di intervento di protezione,
riparazione o rinforzo previsto dal progetto.
n Concretezza 2024. Idee Concrete
per il cambiamento possibile.
Si può costruire bene. Lo sappiamo.
E lo sappiamo fare.
Gli innovatori
102 12/2024 leStrade
Calcestruzzo
Più arte che scienza
Le tecniche di preparazione delle superfici in calcestruzzo devono essere individuate
e valutate tenendo conto anche della parte d’opera, del rischio di danneggiamento
del substrato esistente e dell’obbiettivo finale (in termini di scabrezza) strettamente
collegato al tipo di intervento di protezione, riparazione o rinforzo previsto dal progetto
Di importanza capitale nelle attività di riparazione
e protezione delle grandi opere in calcestruzzo
che, sempre più spesso, vengono sottoposte
a progetti di rilancio della longevità strutturale.
Nell’ambito di un articolato iter costruttivo, il
tema della preparazione delle superfici esistenti
si posiziona come anello di congiunzione chiave
tra la diagnostica strutturale, le prescrizioni progettuali
e gli interventi esecutivi più complessi
(come quelli riabilitanti le funzioni statiche) o
manutentivi (destinati alla durabilità dell’opera).
Le tecniche di preparazione delle superfici in calcestruzzo
si devono individuare e valutare tenendo
conto anche della parte d’opera, del rischio
di danneggiamento del substrato esistente
e dell’obbiettivo finale (in termini di scabrezza)
strettamente collegato al tipo di intervento di
protezione, riparazione o rinforzo previsto dal
progetto. Le superfici in calcestruzzo, non devono
esclusivamente essere irruvidite in modo
adeguato allo scopo di intervento, ma debbono
anche risultare solide ed esenti da sostanze chimiche
contaminanti (comprese quelle derivanti
dal contatto atmosferico, dal suolo, dall’ acqua o
da elementi chimici intrinsecamente esistenti a
livello composizionale nella matrice del conglomerato
cementizio interno). Nel caso di successivo
utilizzo di premiscelati cementizi per rasatura
o ricostruzione di sezione strutturale, si deve attenzionare
anche l’ulteriore condizione della superficie
satura asciutta (SSA) fondamentale per
non alterare il rapporto stechiometrico /premiscelato.
Nel caso in cui la superficie risultasse
bagnata, il rapporto tra H2O e premiscelato cementizio
sarebbe troppo alto sulla superficie di
contatto (malta – struttura esistente) e potrebbe
inficiare la qualità dell’adesione. Nel caso di superfici
non sature, il supporto esistente (secco e
poroso per effetto dell’attività preparatoria) sottrae
acqua all’impasto del prodotto cementizio,
causando un’analoga problematica di adesione
fallimentare all’interfaccia tra struttura esistente
e prodotto di riparazione.
Un altro aspetto fondamentale connesso alla consapevole
preparazione delle superfici in c.a. è
che in questa fase (chiave nell’iter di intervento)
è possibile meglio evidenziare i sintomi e la loro
entità nel contesto di una struttura ammalorata:
valutare la presenza e la profondità di eventuali
fenomeni fessurativi subcorticali o profondi, risolvere
problematiche superficiali (come macchie,
efflorescenze, colonizzazioni biologiche, bolle o
scagliature), identificare sfaldamenti o delaminazioni
dovuti a fenomeni espansivi da degrado
chimico e/o per effetto di perdite di adesione.
Tenuto conto di tali premesse riguardanti il livello
di conoscenza della struttura, i tipi di preparazione
di superfici in calcestruzzo più comuni e
ricorrenti per opere in cemento armato e in cemento
armato precompresso da proteggere o ricostruire,
possono essere raggruppare in alcune
grandi categorie:
• sabbiature: durante le sabbiature il materiale
abrasivo (solitamente inerti silicei) vengono
proiettati sulla superficie (ad aria compresa o
con acqua nebulizzata) generando un impatto
in grado di abradere con una certa facilità la
matrice cementizia superficiale, facendo emergere
gli aggregati più tenaci ed eventualmen-
Credits by ldc
Ing. Lorenzo De Carli,
Project leader UNI
PdR 153: 2023
te esponendo porosità esterne e capillari. Tali
irregolarità geometriche possono essere micrometriche
o millimetriche (in funzione della
tecnologia di riparazione prevista) e sono fondamentali
per ospitare idonei liquidi idrofobici
o impregnanti, coating protettivi o premiscelati
da rasatura. Generalmente con queste tecniche
si possono rimuovere contaminanti superficiali
e rivestimenti filmogeni, senza compromettere
l’integrità della struttura esistente;
• bocciardature meccaniche: attraverso martelli
pneumatici è possibile demolire il calcestruzzo
esistente, ma si preferisce limitare questa
tecnica a contesti localizzati, anche per una serie
di controindicazioni che riguardano lo stress
fisico (sia per l’operatore che per la struttura)
oltre che per una produttività che si riduce di
pari passo con l’estensione della superficie. In
questi casi la demolizione avviene per effetto
della ripetuta battitura con utensili metallici
(come scalpelli di diversa dimensione e geometria)
che vengono condotti manualmente,
fino al distacco di porzioni, anche macroscopiche,
di calcestruzzo esistente. Il rischio di danneggiamento
è elevato e può riguardare anche
aspetti non visibili ad occhio nudo, come
la perdita di adesione tra le barre d’armatura
ed il conglomerato cementizio nelle zone inte-
Materiali&Tecnologie
104 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024
105
credist by Mosconi
ressate dalla bocciardatura meccanica;
• idroscarifiche selettive: la scarifica per mezzo
di getti d’acqua è una delle tecniche di preparazione
più comuni nell’ambito delle grandi
superfici in calcestruzzo. Per ottenere determinati
standard di scabrezza si possono organizzare
attività di idroscarifica con l’impiego di
pistole/lance assegnate ad operatori specializzati,
oppure con speciali tecnologie robotizzate
(con livelli di automatizzazione, produttività,
gestione dei dati, sicurezza per gli operatori
e sostenibilità ambientale sempre più elevati).
In entrambi i casi la superficie viene irruvidita
tramite l’impatto dei getti d’acqua a pressione
elevata o elevatissima e la scelta del sistema
di idroscarifica passa oltre che per la conoscenza
del manufatto (e quindi delle sue resistenze
meccaniche, note in seguito ad opportune
campagne di indagine), per la determinazione
della portata d’acqua e della pressione in esercizio,
del tipo di pistola, del tipo e numero di
ugelli e del risultato finale (che passano invece
per opportuni campi prova per la scelta e la regolazione
degli allestimenti). A differenza delle
sabbiature, con le idroscarifiche è possibile
procurare anche il distacco di porzioni meccanicamente
coese alla struttura esistente (oltre
che, ovviamente, di quelle incoerenti). A differenza
delle idrodemolizioni (per effetto delle
quali si demoliscono indistintamente porzioni o
spessori di manufatto oggetto di trattamento
con pressioni superiori a 1.500 e fino a 2.500
bar), nelle idroscarifiche selettive si determinano
preventivamente gli spessori di demolizione
desiderati (anche in funzione del tipo e della
profondità di degrado chimico esistente, se
noto) ed un conseguente set di lavoro (che solitamente
consente di operare a pressioni inferiori
e tiene conto anche di una soglia limite
di stress meccanico della struttura esistente).
Con la corretta conoscenza e gestione dei suddetti
parametri, le idroscaricfiche selettive consentono
di ottenere un ampio spettro di scabrezze
superficiali (almeno da CSP5 a CSP10
secondo gli standards ICRI), idonee ad ospitare
tutti i tipi di malta premiscelata da ricostruzione,
senza incorrere in rischi di frattura della
superficie in calcestruzzo esistente e per l’armatura
eventualmente interessata.
La complessità della preparazione delle superfici
in calcestruzzo consiste in un’ampia serie di parametri
e condizioni connesse tra loro: conoscenza
della struttura (tipo, estensione ed intensità
di ammaloramento), aspetti prettamente operativi
(come la tipologia, qualità ed allestimento
delle attrezzature manuali o robotizzate, livello
e capacità, specializzazione ed esperienza degli
operatori incaricati) ed economici (costi delle attrezzature,
durata ed estensione degli interventi).
Per tali ragioni questo testo non ha alcuna
presunzione di fungere da linea guida esaustiva,
ma solo l’obiettivo di aggregare i parametri fondamentali
che entrano in gioco con queste tecnologie,
oltre a quello di accendere i riflettori verso
una fase che troppo spesso viene sottovalutata,
contrariamente all’importanza che riveste per
l’efficacia e per la durabilità in interventi di ricostruzione,
protezione e/o rinforzo strutturale. nn
Materiali&Tecnologie
106 12/2024 leStrade
Concretezza 2024
Idee Concrete per il
cambiamento possibile
Costruire e ricostruire sono le cose fondamentali dalle quali ripartire:
magari è più elegante parlare di rigenerazione. Ci sta. Ma il principio
resta valido da affermare: si può costruire bene, e lo sappiamo fare
Dalla stesura degli atti del Castello di Rivalta alla
Rilettura a Washington DC a pochi isolati dalla
Banca Mondiale, realizzo un formidabile viaggio
spazio-temporale. Carico di emozioni e ricordi,
ma pure di contenuti e decisioni importanti per la
mia vita. Poche settimane fa eravamo nella favolosa
cornice di Concretezza 2024 dove centinaia
di professionisti hanno accolto l’invito del geometra
Silvio Cocco, presidente dell’Istituto Italiano
del Calcestruzzo, a dibattere sul futuro delle Costruzioni,
sul tema del calcestruzzo, a rispondere
ai tanti perché di buon senso proposti in un accattivante
libretto rosso dal Geometra…
Silvio Cocco, dall’alto dei suoi 85 anni molto ben
portati, è stanco di formalismi e conformismi, di
silenzi e di ritardi, di compromessi al ribasso e di
speranze mortificate. E io mi ritrovo a adesso qui
a Washington come quando da ragazzo scoprii il
buon senso del Public Private Partnership, il modello
evocato dalla Banca Mondiale per affrontare
e risolvere le questioni sociali ed economiche delle
comunità… Dare futuro, restituire dignità lo dicevamo
a riguardo del futuro di Bagnoli. Che vergogna
il futuro negato. Ma adesso con 30 anni in
più torno a Washington con la giusta determinazione
di pretendere l’ascolto delle istituzioni sulle
questioni fondamentali della nostra società.
Costruire e ricostruire sono le cose fondamentali
dalle quali ripartire: magari è più elegante parlare
di rigenerazione. Ci sta. Ma il principio resta
valido da affermare. Si può costruire bene. Lo
sappiamo. Lo sappiamo fare. Noi italiani lo inse-
Prof. Massimo Lucidi
Moderatore
del convegno
Concretezza
gniamo nel mondo. Eppure, c’è il rischio che non
lo applichiamo più in Italia. Gli italiani popolo di
poeti, santi, navigatori e costruttori che hanno
disegnato e costruito tante opere nel mondo dal
tratto distintivo di Futuro e di Bellezza, possibile
che debbano tacere di fronte a un calcestruzzo
fatto male? Immaginato già scadente in fase
preparatoria da una legge europea che mortifica
la durabilità in nome della sostenibilità, solo
presunta? Quell’Inerte (che non è affatto Inerte!!!)
è aggregato riciclato da macerie di costruzione,
da calcestruzzi degradati… uno scarto che
non può reggere il confronto con il Calcestruzzo
realizzato a regola d’arte. Compromette la durabilità
che dovrebbe (per buon senso, per diritto
naturale, per motivi semplici ed ovvi) essere il
primo requisito di sostenibilità.
No Signori, di fronte alla mancanza di buon senso
non si può tacere, mortificando la storia di studiosi
e progettisti, la creatività e il genio di architetti
e designer, la fatica e il sudore di maestranze
invidiate e richieste in tutto il mondo. Esiste un
genius loci e le costruzioni degli italiani lo testimoniano
e possono continuare a farlo, se manteniamola
rotta sulla competenza e sull’innovazione,
non sulla compromissione e il conformismo.
“Costruire” è un verbo che fa rima con “Restituire”:
all’impegno di Fare corrisponde Futuro; al
sudore e alla fatica restituisce dignità e futuro;
costruire richiama alla mente molte parole qua-
Materiali&Tecnologie
108 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024
109
leStrade
Aeroporti Autostrade Ferrovie
MACCHINE &
li sicurezza, bellezza, accoglienza; la costruzione
è assonante a protezione, reputazione, percezione.
L’operazione che ci suggerisce Cocco con
Concretezza è una straordinaria opportunità di
restituire dignità e decoro, immaginazione e futuro
a uno dei lavori più belli del mondo che è il
costruire. È bastato lasciare Washington DC e ritrovarsi
in Wyoming per poter, dopo aver contemplato
panorami e silenzi, immaginare di costruire
qualcosa che possa essere in linea con il
paesaggio per poter condividere con il prossimo
i primigeni sentimenti di meraviglia e di bellezza,
di equilibrio e di forza che la natura esprime.
È nella natura delle cose e nel legame con l’uomo
la voglia di progredire e crescere. Possibile
che invece di andare avanti, noi si vada indietro
sulla principale materia prima delle Costruzioni?
Con materie prime scadenti, si ottiene un risultato
scadente. E il desiderio di costruire per lasciare
il segno porterebbe in grembo già il virus
della decadenza e della distruzione. Ma il valore
di questi atti è pure nel significato forte di ricerca
del dialogo istituzionale tra i diversi attori della
lunga filiera professionale dell’industria del calcestruzzo
che tiene dentro almeno tre dimensioni:
aziendale, tecnica e amministrativa. E il merito
e per certi versi diciamo pure il fascino intellettuale
che muove Concretezza è quello di partire
dalla formazione, dai giovani, dal futuro della
professione e del settore. Ce la possiamo fare
e negli atti che pubblicheremo con l’emozione di
aver partecipato ai lavori di Rivalta 2024 avvertiamo
tutta la freschezza e l’energia del messaggio
che siamo riusciti nei tavoli e nelle plenarie a
costruire insieme.
E adesso, insieme per il prossimo Concretezza. nn
ATTREZZATURE
n L’impresa Vangi di Calenzano (FI) si è
dotata di un JCB Hydradig: l’escavatore
gommato che ha portato a un nuovo livello
le cinque aree chiave di ogni macchina
indirizzata al settore construction, vale a dire
visibilità, stabilità, manovrabilità, mobilità e
accessibilità per la manutenzione.
n Kleemann: funzionamento elettrico di
impianti mobili di frantumazione e vagliatura:
un frantoio a mascelle Mobicat MC 120 PRO,
il cono Mobicone MCO 110 PRO e una
vagliatrice a valle Mobiscreen MSC 953 EVO.
Materiali&Tecnologie
110 12/2024 leStrade
Attiva principalmente nel territorio toscano, Vangi
opera prevalentemente nel settore scavi e demolizioni,
eseguendo lavori per conto terzi che
implicano frequenti trasferimenti di uomini e
mezzi nei numerosi cantieri in cui è impegnata
l’impresa. A questo si aggiungono i tipici vincoli
e le restrizioni determinati dall’operare frequentemente
in ambito urbano, tutti fattori che,
come ci racconta Fulvio Vangi, titolare con il fratello
dell’azienda, «rendono necessario poter disporre
non solo di macchine in grado di affrontare
molteplici lavorazioni utilizzando differenti attrezzature,
ma anche di poter essere trasferite rapidamente
da un cantiere all’altro. Non è un caso,
quindi, che la Hydradig abbia suscitato il nostro
interesse. Le caratteristiche che per noi contano
ci sono tutte: dalla capacità di affrontare più situazioni
operative a quella di affrontare con rapidità
i trasferimenti su strada senza richiedere
l’impiego di un carrello per arrivare alle elevate
capacità di traino, che avremmo potuto sfruttare
per il trasporto con rimorchio delle attrezzature
da montare sulla macchina. La concessionaria
JCB Mazzuoli S.p.A. ci ha fornito tutte le informazioni
necessarie e indirizzato alla configurazione
della macchina più adatta al nostro profilo
di utilizzo, cui abbiamo affiancato un rimorchio
in modo da renderla sostanzialmente autonoma
dal punto di vista operativo».
Per una vasta serie di applicazioni
Oggi disponibile in differenti configurazioni, fin
dal suo lancio la JCB Hydradig ha posto alla base
del proprio innovativo concept una serie di caratteristiche
che ne hanno fatto una soluzione
adeguata per una vasta serie di applicazioni, soprattutto
in ambito urbano, laddove, oltre alle
indispensabili doti di produttività, alla macchina
viene richiesto di sapersi destreggiare con rapidità,
precisione e sicurezza in spazi caratterizzati
da forti limitazioni d’ingombro e possibili interferenze.
Ripercorrendone in sintesi i punti di forza, a una
visibilità a 360 gradi su tutte e quattro le ruote
e a livello del terreno su un perimetro a un metro
di distanza intorno alla macchina, particolarmente
utile in situazioni di utilizzo che prevedono
spazi di lavoro ristretti e affollati, il gommato
Escavatori
Una macchina fuori
dagli schemi
La versatilità è una delle chiavi del successo del JCB Hydradig,
una macchina fuori dagli schemi ma con tutte le carte in regola
per affrontare in completa autonomia ogni condizione di lavoro
La versatilità è tra le irrinunciabili caratteristiche
oggi richieste a una macchina operatrice, perché
è grazie alla versatilità che le imprese edili possono
usare i mezzi per lavorare con profitto nei contesti
più disparati. Se poi la macchina è in gradi di
spostarsi autonomamente da un cantiere all’altro,
magari portando con sé tutte le attrezzature
necessarie, la quadratura del cerchio è assicurata.
E sono proprio tutte queste caratteristiche ad
avere convinto l’impresa Vangi di Calenzano (FI)
a dotarsi di un JCB Hydradig: l’escavatore gommato
che, fin dal proprio lancio, ha portato a un
nuovo livello le cinque aree chiave di ogni macchina
indirizzata al settore construction, vale a
dire visibilità, stabilità, manovrabilità, mobilità e
accessibilità per la manutenzione.
Damiano Diotti
Macchine&Attrezzature
112
12/2024 leStrade
leStrade 12/2024
113
9
9
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9
9
9
9
9
di casa JCB associa una riuscita combinazione di
stabilità laterale e rotazione posteriore minima,
risultati ottenuti attraverso il montaggio di motore
e serbatoio direttamente sul telaio per abbassare
il baricentro della macchina e apprezzabili
non solo in condizioni operative di cantiere ma
anche nei trasferimenti su strada, ambito in cui
influisce anche una distribuzione dei pesi equamente
distribuiti al 50% sugli assali anteriore e
posteriore.
A questo proposito, con una velocità di guida su
strada di 40 km/h la trasmissione idrostatica consente
di raggiungere rapidamente il cantiere eliminando
la necessità di utilizzare un autocarro
per il trasporto, mentre le tre modalità di mobilità
consentono all’operatore di impostare Hydradig
per qualsiasi lavoro: in particolare, la modalità
per funzionamento su strada permette di
isolare la struttura superiore e il gruppo di scavo
nel caso di trasferimenti a una velocità massima
di 40 km/h, mentre la modalità cantiere limita
la velocità della macchina a 20 km/h, con tutti i
servizi idraulici attivi. La modalità di marcia lenta,
infine, prevede l’inserimento di un limitatore
di velocità per la gestione dei lavori di precisione.
Quando invece è richiesta la massima manovrabilità,
come nei cantieri urbani, le tre modalità di
sterzatura di serie - quattro ruote sterzanti, due
ruote sterzanti e a granchio, cui si aggiunge una
modalità retromarcia nelle versioni Plus e Pro -
conferiscono alla macchina tutta l’agilità necessaria
e una massima efficacia operativa, anche
grazie anche al braccio dotato di brandeggio che
consente di scavare a filo muro.
Garantita anche in questo caso la stabilità grazie
all’adozione di un assale oscillante a +/- 8 gradi
che permette una completa adattabilità anche ai
terreni più difficili. Parlando di versatilità, i circuiti
idraulici ausiliari a bassa (da 60 l/min) e alta
portata (da 120 l/min fino ai 150 l/min dell’allestimento
Pro) consentono di installare un’ampia
gamma di attrezzature sulla Hydradig, rendendo
possibile ogni lavorazione. Sempre potendo contare
sull’ampia riserva di potenza garantita dal
motore JCB Dieselmax 448 Stage V da 81 kW. Di
eccellente livello anche il comfort grazie alla cabina
JCB CommandPlus, montata di serie sulla
Hydradig e dotata di display integrato da 7” con
comandi rotativi, comandi elettroidraulici configurabili
e minimo automatico, cui nei modelli Plus
e Pro si aggiungono anche il sistema SRS di sospensione
del braccio con sistema antibeccheggio
e un sedile con sospensione pneumatica e
base riscaldata.
L’impresa Vangi sta attualmente utilizzando la
Hydradig in un cantiere di notevole rilievo per
la città, i lavori urbani nell’ambito del più ampio
progetto di riqualificazione dello stadio “Artemio
Macchine&Attrezzature
Franchi” di Firenze, dove la sua flessibilità operativa
si sta rivelando particolarmente preziosa. “Al
momento la macchina è impegnata in una serie
di lavorazioni propedeutiche all’allestimento del
cantiere vero e proprio”, racconta Vangi, «una situazione
quindi caratterizzata da tutte le tipiche
restrizioni dell’ambito urbano e da tante piccole
lavorazioni in cui versatilità, rapidità e manovrabilità
sono fondamentali. Qui la rapidità di traslazione
della Hydradig, la sua agilità e, non ultimo,
l’ampia visibilità garantita dalla sua particolare
architettura si rivelano ogni giorno fondamentali.
Anche la scelta di affiancare alla macchina un
carrello per il trasporto delle attrezzature è stato
un investimento che sta dando eccellenti risultati.
In contesti come questo cantiere, dove la macchina
si trova a utilizzare più attachment idraulici,
l’autonomia operativa garantita da questa soluzione
non ha prezzo e rende tutto molto più rapido
e facilmente organizzabile». nn
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Valli Zabban amplia la propria gamma RIGENERVAL con i nuovi
leganti modificati RIGENERVAL HARD e RIGENERVAL HARD PLUS
per applicazioni stradali ad alte prestazioni e basso impatto
ambientale. Con i prodotti della linea RIGENERVAL è possibile
riciclare a caldo, nel conglomerato bituminoso, fino al 60% di
fresato senza fumi e molestie olfattive, garantendo comunque una
pavimentazione stradale flessibile e durabile, con un forte risparmio
economico ed energetico.
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Impianti mobili
Gli elettrici
Funzionamento elettrico di impianti mobili
di frantumazione e vagliatura: un frantoio a mascelle
Mobicat MC 120 PRO, il cono Mobicone MCO 110 PRO
e una vagliatrice a valle Mobiscreen MSC 953 EVO
«Nell’esempio di calcolo, il nostro treno di macchine
mobili è composto da un frantoio a mascelle
Mobicat MC 120 PRO, un frantoio a cono Mobicone
MCO 110 PRO come frantoio secondario e una vagliatrice
a valle Mobiscreen MSC 953 EVO. Il treno
di macchine consuma in media circa 77 litri di gasolio
all’ora di funzionamento. Nella versione elettrificata
ha un consumo medio di 302 kW per ora di
funzionamento. La potenza massima richiesta è di
542 kilowatt», afferma Tobias Böckle, responsabile
della gestione dei prodotti presso Kleemann. «La
domanda di energia deve essere prima soddisfatta
dall’infrastruttura ed è idealmente costituito da
elettricità proveniente da energie rinnovabili. L’approvvigionamento
tramite un impianto fotovoltaico
interno è sostenibile e rapidamente efficiente in
termini di costi», afferma l’esperto. Per un uso efficiente
è fondamentale che l’infrastruttura sia progettata
in modo appropriato e in anticipo. Tobias
Möß di Wolff & Müller GmbH: «Prima di tutto, è necessario
determinare il fabbisogno energetico effettivo
dell’impianto, ma anche il fabbisogno di tutti
i clienti esistenti. Quanta energia è necessaria in
tutta l’azienda? Anche il profilo di carico deve essere
preso in considerazione. Quando sono i picchi
di potenza, quando sono i momenti con consumi
più bassi? Il profilo di carico individuale può
essere richiesto al fornitore di energia o al gestore
di rete». Molte aziende hanno già un trasformatore
nei loro locali che adatta la tensione ai requisiti
e, ad esempio, fornisce una bassa tensione
Macchine&Attrezzature
per gli impianti. Una volta quantificata la potenza
richiesta, è importante verificare se il trasformatore
disponibile è sufficientemente dimensionato.
Fornisce le prestazioni necessarie? La quantità di
energia che può essere prelevata dal trasformatore
è indicata sulla targhetta. È anche importante
considerare dove si trova la distribuzione principale
del sito e dove verrà utilizzato l’impianto. Una
buona pianificazione è un prerequisito per un funzionamento
efficiente in questo settore. Un esempio:
l’energia elettrica necessaria per alimentare
l’impianto non viene trasformata in bassa tensione
direttamente alla stazione di trasferimento, ma
viene convogliata attraverso il sito fino all’impianto
a livello di media tensione: il taglio del cavo può
quindi essere significativamente più sottile, rendendo
il cavo più facile da maneggiare e molto più
economico. Nell’impianto mobile, un secondo trasformatore
converte l’elettricità in bassa tensione
per far funzionare l’impianto mobile di frantumazione
o vagliatura. Qui è importante elaborare un
concetto individuale adatto.
Rapido ammortamento dei costi
di investimento
Posizionati in modo solido, i costi di investimento
si ripagano dopo circa sei anni, o anche prima, a
seconda del concetto energetico. Da quel momento
in poi, il funzionamento completamente elettrico
consente di risparmiare considerevolmente
sui costi operativi l’anno. Ecco una panoramica
di esempio del passaggio all’elettrico: oltre ai costi
del carburante, l’impianto a diesel non richiede
ulteriori investimenti in infrastrutture. Il costo
del diesel varia notevolmente a seconda del Paese
e della regione e gli eventuali risparmi dipendono
dalla differenza tra diesel ed elettricità. Gli impianti
di frantumazione e vagliatura ad azionamento
elettrico sono inizialmente più costosi a causa della
speciale attrezzatura, oltre ai costi per i cavi (a
seconda della lunghezza del cavo richiesta) e un
trasformatore. Il funzionamento completamente
elettrico provoca costi di investimento iniziali che
ripagano l’operatore a medio termine. A un esame
più attento, i costi una tantum si trasformano
rapidamente in investimenti utili. In molti casi, i
requisiti di protezione del clima portano a un aumento
dei requisiti. La trazione elettrica è un vantaggio
competitivo decisivo, ad esempio quando i
comuni richiedono un funzionamento a emissioni
zero nei centri urbani. «Soprattutto in combinazione
con il proprio impianto fotovoltaico, il funzionamento
elettrico diventerà in pochi anni un
concetto rispettoso del clima ed efficiente in termini
di costi che, non solo, consente di ottenere
vantaggi monetari per il gestore, ma riflette anche
i suoi sforzi per una maggiore sostenibilità»,
dichiara Tobias Böckle. nn
leStrade
Aeroporti Autostrade Ferrovie
INDICI
GENERALI
ANNATA 2024
Sommari n
Argomenti n
Autori n
116 12/2024 leStrade
leStrade 12/2024
117
Sommari
GEN-FEB FASCICOLO 1594
EDITORIALE
7 “Intelligenza”:Parola chiave per il settore delle
infrastrutture nel 2024
Lucia Saronni
OPINIONE LEGALE
8 Le novità in tema di contratti pubblici
Claudio Guccione
NOTIZIE DA ANAS
con
12 Marche, nuovo collegamento tra la SS16
e il porto di Ancona
13 Emilia Romagna, ampliamento della tangenziale di
Ravenna
14 Campania,soprallugo sul viadotto ‘Acquarolo’
15 Puglia,progetto per la tangenziale di Foggia
NEWS
16 Attualità
28 Convegni
30 Agenda:Convegni,Corsi,Eventi
INFRASTRUTTURE & MOBILITÁ
32 Sistema integrato e intermodale
Alfonso Annunziata,Francesco Annunziata
36 In un mondo globale,non si gioca da soli
Grazia Crocco
40 Un’opera per il futuro del Paese
Damiano Diotti
42 La quarta corsia dinamica
Carlo Dossi
44 Un modello per altre opere
Gabriele Villa
46 L’Autostazione di San Donato
Carlo Dossi
48 Operatore logistico europeo
Monica Banti
50 Patrimonio infrastrutturale Lucano
Gabriele Villa
52 Sangalli e MM
54 Il tempio della velocità
Gabriele Villa
AEROPORTI
56 Il futuro è qui
A cura di Enav
62 In Islanda un modello da cogliere al volo
Enzo Rizzo
70 Il futuro è già oggi con il vertiporto
Enzo Rizzo
74 Questione di cultura
Daniela Stasi
80 Masterplan integrato e studio di fattibilità aeroporto di
Iasi,Romania
Giorgia Gunnella
82 Il terminal 3 di Fiumicino
Damiano Diotti
84 Nuova era nel monitoraggio degli aeroporti
Daniela Stasi
MATERIALI & TECNOLOGIE
90 Una questione di trasporto
Lorenzo De Carli
98 Un trend in crescita
Mauro Armelloni
100 Sostenibilità delle pavimentazioni stradali
Massimo Paolini
105 I primi, splendidi cinquant’anni di un punto di
riferimento
Fabrizio Parati
110 Drytech SA e Teknachem SA
112 Le soluzioni per l’asfalto
Mauro Armelloni
113 Asfalto in gomma riciclata da PFU
Damiano Diotti
MACCHINE & ATTREZZATURE
116 Tutto calcolato al millimetro
Mauro Armelloni
118 Profilatura controllata
Gianpaolo Delbosco
122 Novità mondiale
Gabriele Villa
124 Il tunnel sottomarino più lungo del mondo
Edvige Viazzoli
PAGINE ASSOCIATIVE
126 AISES
Un intoppo culturale
Gabriella Gherardi
127 IRF
Congresso mondiale IRF 2024
Susanna Zammataro
MARZO FASCICOLO 1595
PAROLA ALL’ESPERTO
7 Il futuro delle smart road
Federica Cavagliano
OPINIONE LEGALE
8 Scorporo e ribasso del costo della manodopera
Claudio Guccione
NOTIZIE DA ANAS
con
12 Campania,strada statale 372 “Telesina”
13 Lombardia,ponte Manzoni lungo la SS36”del lago di
Como e dello Spluga”
14 Sardegna,galleria ‘S’Iscala’sulla strada statale 131
NEWS
15 Attualità
28 Convegni
30 Agenda:Convegni,Corsi,Eventi
INFRASTRUTTURE & MOBILITÁ
32 On board units:oltre il pedaggio
Fabrizio Parati
38 PontiSicuri
Gabriele Villa
40 Primo in Italia e più grande d’Europa
Carlo Dossi
42 Better connected’
46 La validità di una scelta strategica
Gabriele Villa
48 L’obiettivo di una ferrovia europea
Carlo Dossi
50 Linea AV/AC Brescia Est-Verona
Damiano Diotti
52 Il 5G sotto le alpi
Monica Banti
56 Oggettività e misurabilità
Daniela Stasi
62 La svolta
Gabriella Gherardi
64 Gli asecap days 2024 in Italia
66 La nuova barriera di Ventimiglia
Mauro Armelloni
STRUTTURE CEMENTIZIE&CALCESTRUZZI
68 Sistema di controllo di accettazione informatizzato
G.Estrafallaces,G.Bosco,G.Violo,C.De Balsi,V.
Santangelo
74 Il Gic scalda i motori
Edvige Viazzoli
76 La UNI/PDR 153:2023
Maurizio Agostino,Stefano Bufarini,Lorenzo
De Carli,Marco De Gregorio,maria Francesca
Valerio,Vincenzo Domenico Venturi
PONTI & VIADOTTI
82 Il pianeta Flex
Fabrizio Parati
GLI INNOVATORI
90 Ponte “Fiumendisi”
Cristiano Fogliano,Luigi Farina,
Fabio Sgarella,Nicola Dinnella
100 La fresatrice MP 1000HD
Edvige Viazzoli
106 Quando l’artigiano incontra la tecnologia
MATERIALI & TECNOLOGIE
112 Atlas,il custode delle strade
Enzo Rizzo
118 Disgrazie e formazione
Silvio Cocco
MACCHINE & ATTREZZATURE
124 Protezione migliore,durata più lunga
126 Una Bauer a Palermo
APRILE FASCICOLO 1596
OPINIONE
7 Investendo nel futuro:l’educazione alla sicurezza
stradale per i giovani
Roberto Arditi
OPINIONE LEGALE
8 La differenza tra subappalto e lavoro autonomo
Claudio Guccione
NOTIZIE DA ANAS
12 Toscana,lotto 4 della SS 223”di Paganico”
13 Basilicata,SS658 “Potenza-Melfi”
14 Campania,ponte ‘Massa Vetere’
15 Liguria,variante alla “SS1 via Aurelia”
con
NEWS
16 Attualità
28 Convegni
30 Agenda:Convegni,Corsi,Eventi
INFRASTRUTTURE & MOBILITÁ
32 MAAS(Mobility as a service)
34 Sicurezza in mare e in strada
Monica Banti
36 La sicurezza in tempo reale
Giuseppe Colombo,Massimo Penasa
50 Nuova gestione della viabilità
54 L’arena del futuro è sempre più presente
Enzo Rizzo
60 L’esercizio del rinnovamento
Annalia Dongilli
66 Piarc XXVIIth World Road Congress-Prague 2023:FS 1
“Sustainable Finance and international policies for the
SDGS 2030
Francesco Micci
74 La decarbonizzazione in primo piano
Susanna Zammataro
78 Il nuovo I-COV
Carlo Dossi
GALLERIE & OPERE IN SOTTERRANEO
80 La realtà virtuale “avanza”nelle gallerie BBT
Antonio Voza,Simone Cappelletto,Davide Zari
88 La metropolitana di Parigi
Fabrizio Parati
90 OG11Tunnel:interventi alla luce della norma CEI 64-20
Marco Nardi
MATERIALI & TECNOLOGIE
94 13 modiper riutilizzare il fresato nella struttura stradale
Augusto Ciarlitti,Raffaele Bolognini
100 Edilizia e giovani
102 Cemento da 500milioni di dollari
104 Sintesi tra sicurezza e bellezza
Daniela Stasi
110 Concretezza 2024
I.I.C.Istituto Italiano per il Calcestruzzo
MACCHINE & ATTREZZATURE
112 Intermat Innovation Awards 2024
Matthieu Colombo
122 Il primo intercity ibrido
Fabrizio Parati
124 Le macchine del giubileo
Edvige Viazzoli
126 Per strade,gallerie e centri storici
Mauro Armelloni
MAGGIO FASCICOLO 1597
OPINIONE
7 I sistemi di trasporto di domani
Morgan Wright
OPINIONE LEGALE
8 Livelli di progettazione
Claudio Guccione
NOTIZIE DA ANAS
12 Sicilia,i viadotti dell’A19
13 Puglia,SS16”Adriatica”
14 Veneto,SS51”Di Alemagna”
con
NEWS
15 Attualità
28 Convegni
30 Agenda:Convegni,Corsi,Eventi
INFRASTRUTTURE & MOBILITÁ
32 Il futuro della mobilità stradale
Domenico Crocco
36 La direttivastrategica e decisiva
Francesca Romana marcacci Balestrazzi
40 Le tecnologie da prendere al volo
Enzo Rizzo
46 La strada verso il futurodella mobilità sostenibile
Cristiano Fogliano,Stefano C.Iacona,Nicola Dinnella
54 Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali
Nicola Dinnella,Marco Guerrieri,sandro Chiappone
60 La galleria Colle Marino
Fabrizio Parati
62 Piano regionaledei trasporti:alcuni spunti
Alfonso Annunziata,francesco Annunziata
66 Un’interconnessione strategica
Mauro Armelloni
68 La nuova officina Carri FFS
Alessandro Battaglia,Lorenzo Minato,Luca Moghini
PONTI & VIADOTTI
80 Il gemello digitale del Colle Isarco,la nuova vita del
viadotto
Carlo Costa,Tristano Scarpetta,Annalia Dongilli
86 Collegare e innovare due progetti iconici per
impresaPizzarotti
Giosuè furfaro,Marco Marchetti
92 La rivoluzione nella riabilitazione dei ponti
96 Sulle rive del Naviglio Grande
Fabrizio Parati
100 Il nuovo Canova
Edvige Viazzoli
MATERIALI & TECNOLOGIE
104 Sette giorni su sette
Matthieu Colombo
108 Il calcestruzzo dell’aeronautica militare
110 Siteb al G7clima,energia e ambiente
112 Concretezza 2024
I.I.C.Istituto Italiano per il Calcestruzzo
MACCHINE & ATTREZZATURE
114 Due giorni con Massucco
Damiano Diotti
118 La fresa RPL/Hy
120 Cams tra i vincitori degli Idra Awards 2024
122 Il tunnel del Kuchelberg a Merano
Monica Banti
124 I primi 50 anni
PAGINE ASSOCIATIVE
126 Congresso mondiale dell’IRF 2024
Susanna Zammataro
127 I vincitori della 8A SIIV Arena Best
Cristina Tozzo
GIUGNO FASCICOLO 1598
OPINIONE
7 L’incremento dei crimini colpisce il settore delle
costruzioni
Laura Casparrini
OPINIONE LEGALE
8 Equo compenso e codice dei contratti pubblici
Claudio Guccione
NOTIZIE DA ANAS
12 Calabria,viadotto “Ortiano II”
13 Sardegna,SS 729 “Sassari-Olbia”
14 Sardegna,SS131,svincolo nord di Bonorva (SS)
15 Umbria,monitoraggiio di ponti e viadotti
NEWS
16 Attualità
28 Convegni
30 Agenda:Convegni,Corsi,Eventi
INFRASTRUTTURE & MOBILITÁ
32 Una nuova stazionenata nel verde e nella storia
Sara Di Pompeo,Andrea Piacenti,Stefano Luca
Possati
36 Trenord scegli Unguess
Mauro Armelloni
38 Uno dei primi al mondo
Edvige Viazzoli
40 I 25 anni di TTS Italia
Morena Pivetti
46 Autostrade per l’Italia:A8,la nuova stazione
48 Progettare e costruire nel terzo millennio
Mauro Di Prete
SPECIALE FERROVIE&METROPOLITANE
54 Sistemi di ventilazione delle metropolitane in aree
sismiche
Romano Borchielini,Davide Papurello,Carlo
Barbetta
68 Geospike,innovazione nel consolidamento del ballast
ferroviariio
Simone Fregonese
72 Sistemi e servizi di diagnostica per l’infrastruttura
ferroviaria
Mattia Baraldi,Giancarlo Oddone
GALLERIE & OPERE IN SOTTERRANEO
78 Il patrimonio strategicodelle gallerie tra passato e futuro
Federico Foria,Mario Calicchio,Francesco
Panico,Marianna Brichese
84 Il monitoraggio geodetico della Val Di Vizze e della diga
di Novale
Simone Cappelletto,Simone Colonnelli
96 Per la prima volta in Italia
Monica Banti
MATERIALI & TECNOLOGIE
100 In scena la bellezza
Francesco Santoro,Tiziano Deidda ,Carlo Crestini
106 Il calcestruzzo ad alto grado di permeabilità
108 I 100 mila conci per Telt
110 Obbiettivo decarbonizzazione
MACCHINE & ATTREZZATURE
114 La sostenibile leggerezza dell’essere..Pilosio
Fabrizio Parati
120 Bauer In-House
PAGINE ASSOCIATIVE
126 Iniziative congiunte a livello globale
Susanna Zammataro
127 Gli appuntamenti della SIIV per il 2024
Cristina Tozzo
con
Indici 2024
118
12/2024 leStrade
leStrade 12/2024
119
LUGLIO FASCICOLO 1599
EDITORIALE
7 Buone notizie dall’Europa
Lucia Saronni
OPINIONE LEGALE
8 Affidamento delle concessioni dei servizi
Claudio Guccione
NOTIZIE DA ANAS
12 Puglia,primo lotto Maglie-Santa Maria Di Leuca
13 Campania ,30 milioni nel Cilento
14 Sardegna,SS131,svincolo di Paulilatino
NEWS
16 Attualità
28 Convegni
30 Agenda
INFRASTRUTTURE & MOBILITÁ
32 Il nuovo viadotto Candigliano sulla SS 3 Flaminia
Stefano Luca Possati,Maria Teresa Navarra,Luigino
Dezi
40 “Barrier Systems”
Edvige Viazzoli
42 Anas: storia e sviluppo del dato satellitare
Flavio Capozucca,Massimo Gargano,Jacopo
Crognale
44 “Milano Futura”
46 La mobilità è la chiave di politiche trasformanti
Grazia Crocco
52 Sos Voip
Marco Nardi
54 Una nuova stagione di collaborazione
Monica Banti
56 Trasporto merci al volo
Enzo Rizzo
60 Passo decisivo per lo sviluppo del territorio
Damiano Diotti
62 Il problema della stabilità dei pendii
Simone Fregonese
64 La luce di Napoli
Edvige Viazzoli
66 Emilia Romagna,una nuova stagione di cantieri
Damiano Diotti
68 Per un uturo responsabile
Daniela Stasi
74 Ansfisa,nuove linee guida
76 La nuova Melbourne
Mauro Armelloni
PONTI & VIADOTTI
78 Sistemi avanzati di monitoraggio dei ponti con analisi
dati in tempo reale
Raffaella Romanello,Gabriele Miceli
84 Il nuovo ponte di Baltimora
Gabriele Villa
86 Campioni d’Europa
Mauro Armelloni
90 Sopra l’acqua e le nuvole
MATERIALI & TECNOLOGIE
92 Esempio concreto di sostenibilità e digitalizzazione
Deborah Floris
98 Ecopneus:oltre 187mila tonnellate di PFU nel 2023
Damiano Diotti
102 Una catena di intelligenze,per un futuro sostenbile
Lucia Saronni
106 L’importanza del calcestruzzo
Paolo Cosseddu
con
MACCHINE & ATTREZZATURE
110 Il primato della sicurezzasulle autostrade
italiane
Fabrizio Parati
118 L’escavatrice a ruota RWA700
122 Il nuovo presidente di Bomag
124 Made in 1934
Fabrizio Parati
AGO-SET FASCICOLO 1600
INIZIATIVA
7 Un podcastcontro i colpi di sonno al volante
Marco Brachini
OPINIONE LEGALE
8 Il piano economico finanziario nelle concessioni
Claudio Guccione
NOTIZIE DA ANAS
con
12 Sicilia,galleriaCaltanisetta sulla “strada degli scrittori”
13 Sardegna,”nuova Sulcitana”
14 Umbria,scavodella galleria”Picchiarella”
15 Piemonte,Statale 33 del” Sempione”
NEWS
16 Attualità
28 Convegni
30 Agenda:Convegni, Corsi, Eventi
INFRASTRUTTURE & MOBILITÁ
32 Il futuro delle ferrovie è digitale
34 Mapei in formula1
Carlo Dossi
36 Il tragitto della crescita
Fabrizio Parati
40 Da Padova a Livorno
Damiano Diotti
42 Svincolo di Dalmine,crocevia di persone e merci
fondamentale
Damiano Diotti
44 Un intervento atteso da 35 anni
Mauro Armelloni
46 Anas:il nuovo progetto di digital communication
Massimo Carlini
52 Il ponte di Pontey
56 Il più grande ordine di Alstom in Germania
Damiano Diotti
58 Hitachi Rail protagonista della mobilità di Firenze
Gabriele Villa
60 Il viadotto Gravagna
Monica Banti
64 droni da remoto per il monitoraggio del traffico
Monica Banti
66 Dai rifiuti la tecnologia per essere in pista
Enzo Rizzo
72 Polo logistica FS e ADSP mare Adriatico centro
settentrionale
Carlo Dossi
SPECIALE PAVIMENTAZIONI STRADALI
74 Cantiere svizzero di qualità
Samuele Porto Bonacci
82 Un altro passo avanti verso la sostenibilità: La SP3
Ardeatina
Carlo Carpani, Loretta Venturini, Giuseppe
Loprencipe
92 Betonroad è ora anche grigio
GALLERIE & OPERE IN SOTTERRANEO
94 Tre talpe sulla Napoli-Bari e la Catania-Messina
102 Lyon-Turin engagement forum
Edvige Viazzoli
MATERIALI & TECNOLOGIE
106 Uretek sulla SP47
Mauro Lagalante
110 Concretezza: cos’è,com’è e perché?
Massimo Lucidi
112 Costruire bene si può,perché non farlo
Silvio Cocco
MACCHINE & ATTREZZATURE
114 Il fresato sulle strade di domani
Beatrice Bonomi
120 Wirtgen si consolida
Carlo Dossi
122 Hitachi Rail sceglie Roboze
Monica Banti
PAGINE ASSOCIATIVE
126 Il futuro dei trasporti intelligenti
Susanna Zammataro
127 Classifiche ENR 2024
Andrea Mascolini
OTTOBRE FASCICOLO 1601
OPINIONE
7 “Hic sunt leones”
Francesco Annunziata
OPINIONE LEGALE
8 L’attestazione comprovante il sopralluogo
Claudio Guccione
NOTIZIE DA ANAS
12 Campania,esercitazione “exe flegrei 2024”
13 Umbria,Anas controlli sui viadotti
14 Lazio,terza corsia della SS4 Salaria
NEWS
16 Attualità
28 Convegni
30 Agenda:Convegni, Corsi, Eventi
INFRASTRUTTURE & MOBILITÁ
32 Il Marco Polo sostenibile
Giacomo Astolfi
34 La A15 Parma-La Spezia
Giuseppe Fratino,Filippo Forlani
42 Autobrennero investe in tecnologia
Monica Banti
44 Porti come strutture fondamentali
AIS Associazione Infrastrutture Sostenibili
48 Insieme per innovare
50 La diffusione in Italia del protocollo Envision
Mauro Armelloni
52 Il piano di RFI per le stazioni italiane
Edvige Viazzoli
SPECIALE AMBIENTE E SOSTENIBILITÁ
56 Metodi di modellazione raffinati dei rinforzi strutturali
nell’analisi dei ponti in muratura
Raffaella Romanello,Giovanni Tramontana
62 Le certificazioni CAM
ABICert
con
PONTI & VIADOTTI
70 Il progetto del ponte Eccellente-Rosarno
Filippo Bittante,Marco Brugnerotto
76 Il ponte di Braila
Edvige Viazzoli
78 Il ponte sul Biffis
Gabriele Villa
MATERIALI & TECNOLOGIE
82 La nuova tecnologiaWMA-RAP per gli asfalti
Loretta Venturini,Carlo Carpani
88 Risorse qualificate e aggiornate
Daniela Stasi
92 Concretezza 2024
Geom.Silvio Cocco
96 La prima cementeria decarbonizzata d’Italia
Carlo Dossi
98 Il sacco degradabile
Monica Banti
100 Triflex a Milano
Gabriele Villa
MACCHINE & ATTREZZATURE
102 Cams acquisisce Malavasi G.
104 Prova di forza in spazi ristretti
Damiano Diotti
106 Un traguardo importante
Gabriele Villa
108 Ottimizzare l’utilizzo dei martelli idraulici
Dario Giraudo
112 A ultra guardia della sicurezza
Enzo Rizzo
118 Mammoet nei porti europei
Edvige Viazzoli
122 Bene le macchine stradali
Damiano Diotti
124 “Tutta la forza che serve”
PAGINE ASSOCIATIVE
126 Can Can strade
Gabriella Gherardi
127 Statistiche mondiali IRF 2024
Susanna Zammataro
128 International summer school di SIIV
NOVEMBRE FASCICOLO 1602
L’INDAGINE
7 Due italiani su tre: il cellulare causa incidenti stradali
Gruppo Credem e Università del Sacro Cuore
OPINIONE LEGALE
8 L’illecito professionale grave
Claudio Guccione
NOTIZIE DA ANAS
con
12 Campania, potenziamento sicurezza del raccordo
autostradale 2 “di Avellino”
13 Sicilia,interventi sul ponte “Dittaino”lungo la SS192
14 Sicilia, lavori lungo la A19 “Palermo-Catania”
15 Sardegna, ammodernamento della galleria “San
Francesco2”
NEWS
16 Attualità
28 Convegni
30 Agenda:Convegni, Corsi, Eventi
INFRASTRUTTURE & MOBILITÁ
32 Piers-Unece PPP and infrastructure evaluetion and
rating system
Francesco Micci
38 Trasporto su ferro.La modalità più eco-sostenibile
42 Essere il cambiamento
Fabrizio Parati
46 Guida autonoma,sviluppo in forte ritardo
48 Luogo dalle numerose vocazioni
Mauro Armelloni
50 Piove governo ladro
Gabriella Gherardi
53 Cantieri italiani,tra i più rischiosi in Europa
Carlo Dossi
54 Alta velocità, ingegneri Firenze
Ordine Ingegneri Firenze
56 Il nuovo volto della mobilità su ferro
Monica Banti
GALLERIE & OPERE IN SOTTERRANEO
58 La via delle genti
Fabrizio Parati
68 Ampliamento della linea 5 della metropolitana
di Bucarest
Carla Gerundino, Giorgia Gunnella,
Giorgia Di Biagio
72 Un materiale ideale
Edvige Viazzoli
76 La Blu nel cuore antico di Milano
Damiano Diotti
81 Linea AV/AC Napoli-Bari, lo scavo di sette gallerie
naturali
Carlo Dossi
82 La nuova metropolitana di Melbourne
Gabriele Villa
MATERIALI & TECNOLOGIE
84 Additivi di nuova generazione
86 Heidelberg Materials presenta Evobuild
Fabrizio Parati
92 Per qualsiasi struttura in calcestruzzo
Mauro Armelloni
MACCHINE & ATTREZZATURE
94 Il calo fisiologico
Paolo Cosseddu
96 Dispositivi di ritenuta stradale e innovazione
99 Un nuovo territorio
100 Porre le basi per il futuro digitale in complessi
paesaggi urbani
Alex Persyn
104 LoJack a bordo delle macchine da lavoro
Gabriele Villa
106 Si alza il livello
Mauro Armelloni
110 Construction Uber Alles
Paolo Cosseddu
113 L’E-Paving cantiere elettrico
Monica Banti
114 Tradizione contemporanea
Anita Cavalli
119 CTE e British Airways
Gabriele Villa
120 Potente,veloce e tutela ambiente e portafogli
Edvige Viazzoli
PAGINE ASSOCIATIVE
126 Congresso mondiale dell’IRF
Susanna Zammataro
127 Gare pubbliche di ingegneria e architettura
Andrea Mascolini
DICEMBRE FASCICOLO 1603
L’INDAGINE
7 “La Fiaccola e l’Università LUMSA”
OPINIONE LEGALE
8 E’ammesso il ribasso sul costo della manodopera
Claudio Guccione
NOTIZIE DA ANAS
con
12 Lazio,ponte dell’industria a Roma
13 Abruzzo,strada comunale a Borgata Isaia-Ortolano
14 Sicilia,svincolo di Castronovo di Sicilia
NEWS
16 Attualità
28 Convegni
30 Agenda:Convegni, Corsi, Eventi
INFRASTRUTTURE & MOBILITÁ
32 Gallerie storiche e sostenibilità
Marianna Brichese ,Federico Foria,Mario
Calicchio,Riccardo Giordano,Gabriele Miceli
40 Una nuova vista sul Brenta
Mario Organte
44 Esempio virtuoso di mobilità mista
Gabriele Villa
46 Il New Demerara River Bridge
50 Movyon e l’Intellingent Urban Mobility
53 Metropolitana con museo
Edvige Viazzoli
56 Anas,Ricerca stili di guida 2024
60 Franchetti e Matildi+Partners
Damiano Diotti
62 Nuova autostrada A7 Ploiesti Buzau,Lot1:Ploiesti-
Mizil,Romania
Giorgia Gunnella,Giorgia Di Biagio, Manuela Regna
64 E’nato Argo Gallerie
Carlo Dossi
66 Occorre riflettere
Francesco Annunziata
68 L’inventiva sui cantieri TELT
Fabrizio Parati
76 Barriere olimpiche
Enzo Rizzo
81 ASTM primo operatore autostradale in Brasile
Mauro Armelloni
82 Il ponte conviene
Unioncamere, Uniontrasporti
GLI INNOVATORI
86 Monitoraggio digitale e manutenzione
predittiva del viadotto Masaè
Andrea Piscini,Edoardo Troielli,Massimo
Penasa,Matteo Penasa
94 Sicurezza stradale:l’impatto
delle nuove tecnologie
Grazia Crocco
98 Nuovo progetto stradale per il Gruppo Webuild
100 L’aeroporto di Amburgo
Gabriele Villa
MATERIALI & TECNOLOGIE
104 Più arte che scienza
Lorenzo De Carli
108 Idee concrete per il cambiamento possibile
Massimo Lucidi
MACCHINE & ATTREZZATURE
112 Una macchina fuori dagli schemi
Damiano Diotti
116 Gli elettrici
INDICI ANNATA 2024
118 Sommari
122 Argomenti
124 Autori
Indici 2024
120
12/2024 leStrade
leStrade 12/2024
121
Argomenti
AEROPORTI
56 Il futuro è qui GEN-FEB
a cura di Enav
62 In Islanda un modello da cogliere al volo
Enzo Rizzo
70 Il futuro è già oggi con il vertiporto
Enzo Rizzo
74 Questione di cultura
Daniela Stasi
80 Masterplan integrato e studio di fattibilità
aeroporto di Iasi in Romania
Giorgia Gunnella
82 Il Terminal tre di Fiumicino
Damiano Diotti
84 Nasce una nuova era nel monitoraggio aeroporti
Daniela Stasi
20 Il trasporto aereo del futuro APRILE
23 Leonardo da Vinci è il migliore al mondo MAGGIO
40 Le tecnologie da prendere al volo
Enzo Rizzo
17 Cinquemila nuovi aerei verdi OTTOBRE
20 Targa Telematics diventa membro dell’ASA
32 Il Marco Polo sostenibile
Giacomo Astolfi
100 L’aeroporto di Amburgo DICEMBRE
Gabriele Villa
AUTOSTRADE
42 La quarta corsia dinamica GEN-FEB
Carlo Dossi
44 Un modello per altre opere
Gabriele Villa
66 La nuova barriera di Ventimiglia MARZO
Mauro Armelloni
36 La sicurezza in tempo reale APRILE
Giuseppe Colombo, Massimo Penasa
50 Nuova gestione della viabilità
54 L’Arena del Futuro è sempre più presente
Enzo Rizzo
60 L’esercizio del rinnovamento
Annalia Dongilli
78 Il nuovo I-COV
Carlo Dossi
16 Un’autostrada unica MAGGIO
66 Un’interconnessione strategica
Mauro Armelloni
38 Uno dei primi al mondo GIUGNO
Edvige Viazzoli
46 Autostrade per l’Italia: A8, la nuova stazione di Lainate/
Arese
Damiano Diotti
18 Autobrennero, un bilancio assolutamente positivo
LUGLIO
40 “Barrier Systems”
Edvige Viazzoli
44 “Milano Futura
54 Una nuova stagione di collaborazione
Monica Banti
64 La luce di Napoli
Edvige Viazzoli
36 Il tragitto della crescita AGO-SET
Fabrizio Parati
42 Svincolo di Dalmine, crocevia di persone e merci
fondamentale
Damiano Diotti
64 Droni da remoto per il monitoraggio del traffico
Monica Banti
74 Cantiere svizzero di qualità
Samuele Porto Bonacci
22 I dieci anni di A35 OTTOBRE
24 I 100 anni dell’A8 Milano – Varese
34 La A15 Parma-La Spezia
Giuseppe Fratino, Filippo Forlani
42 Autobrennero investe in tecnologia
Monica Banti
48 Luogo dalle numerose vocazioni NOVEMBRE
Mauro Armelloni
62 Nuova autostrada A7 Ploiesti Buzau, DICEMBRE
Lot 1: Ploiesti-Mizil, Romania
Giorgia Gunnella, Giorgia Di Biagio, Manuela Regna
81 ASTM primo operatore autostradale in Brasile
Mauro Armelloni
FERROVIE
18 I primi treni a idrogeno in Puglia GEN-FEB
22 La nuova era della logistica
40 Un’opera per il futuro del Paese
Damiano Diotti
48 Operatore logistico europeo
Monica Banti
26 Nuovi treni in Piemonte MARZO
46 La validità di una scelta strategica
Gabriele Villa
48 L’obiettivo di una ferrovia europea
Carlo Dossi
50 Linea AV/AC Brescia Est-Verona
Damiano Diotti
22 Crescita e consolidamento di Reway Group APRILE
nel settore ferroviario
32 MassS (Mobility as a service)
122 Il primo intercity ibrido
Fabrizio Parati
20 Gruppo FS, 70 nuove locomotive MAGGIO
68 La nuova Officina Carri FFS
Alessandro Battaglia, Lorenzo Minato
21 Nuovo stabilimento industriale ferroviario in Ticino
GIUGNO
23 Importante commessa RFI per Manelli
36 Trenord sceglie UNGUESS
Mauro Armelloni
54 Sistemi di ventilazione delle metropolitane in aree
sismiche
Romano Borchiellini, Davide Papurello, Carlo
Barbetta
68 Geospike, innovazione nel consolidamento del ballast
ferroviario
Simone Fregonese
72 Sistemi e servizi di diagnostica per l’infrastruttura
ferroviaria
Mattia Baraldi, Giancarlo Oddone
96 Per la prima volta in Italia
Monica Banti
18 Viale rieletto alla presidenza di Anie Assifer LUGLIO
24 Napoli-Bari: veri passi avanti
per un’opera
AGO-SET
d’importanza strategica
26 Il nuovo settore di ANIE ASSIFER
32 Il futuro delle ferrovie è digitale
58 Hitachi Rail protagonista della mobilità a Firenze
Gabriele Villa
52 Il piano di RFI per le stazioni italiane OTTOBRE
Edvige Viazzoli
38 Trasporto su ferro. La modalità più eco
sostenibile
NOVEMBRE
54 Alta Velocità, Ingegneri Firenze
56 Il nuovo volto della mobilità su ferro
Monica Banti
GALLERIE&OPERE IN SOTTERRANEO
52 Sangalli e MM GEN-FEB
16 Metro C a Roma MARZO
22 La quinta fresa per la Torino-Lione
52 Il 5G sotto le Alpi
Monica Banti
80 La Realtà Virtuale “avanza” nelle gallerie BBT APRILE
Antonio Voza, Simone Cappelletto, Davide Zari
88 La metropolitana di Parigi
Fabrizio Parati
90 OG11 Tunnel: interventi alla luce della norma CEI 64-20
Marco Nardi
54 Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali MAGGIO
Nicola Dinnella, Marco Guerrieri, Sandro Chiappone
60 La galleria Colle Marino
Fabrizio Parati
122 Il tunnel del Küchelberg a Merano
32 Una nuova stazione nel verde e nella storia GIUGNO
Sara Di Pompeo, Andrea Piacenti, Stefano Luca
Possati
76 Il patrimonio strategico delle gallerie tra passato
e futuro
F. Foria, M. Calicchio, F. Panico, M. Brichese
84 Il monitoraggio geodetico della Val di Vizze e della Diga
di Novale
Simone Cappelletto, Simone Colonnelli
108 I 100 mila conci per TELT
Carlo Dossi
76 La nuova Melbourne LUGLIO
Mauro Armelloni
94 Tre talpe sulla Napoli-Bari e la Catania-Messina AGO-
SET
102 Lyon-Turin Engagement Forum
Edvige Viazzoli
58 La via delle genti NOVEMBRE
Fabrizio Parati
68 Ampliamento della Linea 5 della metropolitana di
Bucarest
Carla Gerundino, Giorgia Gunnella, Giorgia Di
Biagio
72 Un materiale ideale
Edvige Viazzoli
76 La Blu nel cuore antico di Milano
Damiano Diotti
81 Linea AV/AC Napoli-Bari, lo scavo di sette gallerie
naturali
Carlo Dossi
32 Gallerie storiche e sostenibilità DICEMBRE
M. Brichese, F. Foria, M. Calicchio, R. Giordano,
G. Miceli
53 Metropolitana con museo
Edvige Viazzoli
64 È nato Argo Gallerie
Carlo Dossi
68 L’inventiva sui cantieri TELT
Fabrizio Parati
MATERIALI&TECNOLOGIE
90 Una questione di trasporto GEN-FEB
Lorenzo De Carli
100 Sostenibilità delle pavimentazioni stradali
Massimo Paolini
104 I primi, splendidi cinquant’anni di un punto di
riferimento
Fabrizio Parati
110 Drytech SA e Teknachem SA
112 Le soluzioni per l’asfalto
Mauro Armelloni
113 Asfalto in gomma riciclata da PFU
Damiano Diotti
66 Sistema di controllo di accettazione informatizzato
MARZO del calcestruzzo
G. Estrafallaces, G. Bosco, G. Violo, C. De Balsi,
V. Santangelo
76 La UNI/PdR 152:2023
M. Agostino, S. Bufarini, L. De Carli, M. De
Gregorio, M. F. Valerio
94 13 modi per riutilizzare il fresato nella struttura stradale
APRILE
Augusto Ciarlitti, Raffaele Bolognini
102 Cemento da 500 milioni di dollari
110 Concretezza 2024
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
46 La strada verso il futuro della mobilità sostenibile
MAGGIO
Cristiano Fogliano, Stefano C. Iacona, Nicola
Dinnella
104 Sette giorni su sette
Matthieu Colombo
108 Il calcestruzzo dell’Aeronautica Militare
110 Siteb al G7 Clima, energia e ambiente
112 Concretezza 2024
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
16 Il Gipave di Iterchimica per Roma GIUGNO
100 In scena la bellezza
Francesco Santoro, Tiziano Deidda, Carlo Crestini
106 Il calcestruzzo ad alto grado di permeabilità
110 Obiettivo decarbonizzazione
24 Concretezza 2024 LUGLIO
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
92 Esempio concreto di sostenibilità e digitalizzazione
Deborah Floris
96 Ecopneus: oltre 187 mila tonnellate di PFU nel 2023
Damiano Diotti
102 Una catena di intelligenze, per un futuro sostenibile
Lucia Saronni
106 L’importanza del calcestruzzo
Paolo Cosseddu
34 Mapei in Formula 1 AGO-SET
Carlo Dossi
82 Un altro passo avanti verso la sostenibilità
Carlo Carpani, Loretta Venturini, Giuseppe Loprencipe
106 Uretek sulla SP47
Mauro Lagalante
112 Costruire bene si può, perché non farlo?
Silvio Cocco
82 La nuova tecnologia WMA-RAP per gli asfalti OTTOBRE
Loretta Venturini, Carlo Carpani
92 Concretezza 2024
Silvio Cocco
96 La prima cementeria decarbonizzata d’Italia
Carlo Dossi
84 Additivi di nuova generazione NOVEMBRE
86 Heidelberg Materials presenta evoBuild
Fabrizio Parati
92 Per qualsiasi struttura in calcestruzzo
Mauro Armelloni
76 Barriere olimpiche DICEMBRE
Enzo Rizzo
104 Più arte che scienza
Lorenzo De Carli
MACCHINE&ATTREZZATURE
116 Tutto calcolato al millimetro GEN-FEB
Mauro Armelloni
118 Profilatura controllata
Giuseppe Delbosco
122 Novità mondiale
Gabriele Villa
100 La fresatrice MP 1000HD MARZO
Edvige Viazzoli
106 Quando l’artigianato incontra la tecnologia
126 Una Bauer a Palermo
24 Macchine per costruzioni: le stime per il 2024 APRILE
104 Sintesi tra sicurezza e bellezza
Daniela Stasi
112 Intermat Innovation Awards 2024
Matthieu Colombo
124 Le macchine del Giubileo
Edvige Viazzoli
126 Per strade, gallerie e centri storici
Mauro Armelloni
114 Due giorni con Massucco T. MAGGIO
Monica Banti
118 La fresa RPL/HY
Monica Banti
120 CAMS tra i vincitori degli Idra Awards 2024
28 Concretezza 2024 GIUGNO
114 La sostenibile leggerezza dell’essere…Pilosio
Fabrizio Parati
120 Bauer In-House
110 Il primato della sicurezza sulle autostrade italiane
LUGLIO
Fabrizio Parati
118 L’escavatrice a ruota RWA 700
122 Il nuovo Presidente di Bomag
Carlo Dossi
124 Made in 1934
Fabrizio Parati
114 Il fresato sulle strade di domani AGO-SET
Beatrice Bonomi
120 Wirtgen si consolida
Carlo Dossi
122 Hitachi sceglie Roboze
Monica Banti
102 Cams acquisice Malavasi G. OTTOBRE
104 Prova di forza in spazi ristretti
Gabriele Villa
106 Un traguardo importante
Gabriele Villa
108 Ottimizzare l’utilizzo dei martelli idraulici
Dario Giraudo
112 A ultra guardia della sicurezza
Enzo Rizzo
122 Bene le macchine stradali
Damiano Diotti
124 Tutta la forza che serve
94 Il calo fisiologico NOVEMBRE
Paolo Cosseddu
100 Porre le basi per il futuro digitale in complessi paesaggi
urbani
Alex Persyn
104 LoJack a bordo delle macchine da lavoro
Gabriele Villa
106 Si alza il livello
Mauro Armelloni
110 Construction über alles
Paolo Cosseddu
113 L’E-PAving Cantiere Elettrico
Monica Banti
114 Tradizione contemporanea
Anita Cavalli
119 CTE e British Airways
Gabriele Villa
120 Potente, veloce e tutela ambiente e portafogli
Edvige Viazzoli
112 Una macchina fuori dagli schemi DICEMBRE
Damiano Diotti
116 Gli elettrici
L’EDITORIALE
7 “Intelligenza”: parola chiave per il settore delle
infrastrutture nel 2024
GEN-FEB
Lucia Edvige Saronni
7 Buone notizie dall’Europa LUGLIO
Lucia Edvige Saronni
L’INDAGINE
7 Due italiani su tre: il cellulare causa incidenti stradali
NOVEMBRE
Gruppo Credem e Università Cattolica del Sacro
Cuore
L’INIZIATIVA
7 Un podcast contro i colpi di sonno AGO-SET
Marco Brachini
7 “La Fiaccola” e l’Università LUMSA DICEMBRE
L’OPINIONE
7 Il futuro delle Smart Road MARZO
Federica Cavagliano
7 Investendo nel futuro: l’educazione alla APRILE
sicurezza stradale per i giovani
Roberto Arditi
7 I sistemi di trasporto di domani MAGGIO
Morgan Wright
7 L’incremento dei crimini sta colpendo GIUGNO
il settore delle costruzioni
Laura Casparrini
7 “Hic sunt leones” OTTOBRE
Francesco Annunziata
Indici 2024
122
12/2024 leStrade
leStrade 12/2024
123
L’OPINIONE LEGALE
8 Le novità in tema di contratti
pubblici
GEN-FEB
Claudio Guccione
8 Scorporo e ribasso del costo della manodopera MARZO
Claudio Guccione
8 Le differenze tra subappalto e lavoro autonomo APRILE
Claudio Guccione
8 Livelli di progettazione MAGGIO
Claudio Guccione
8 Equo compenso e Codice dei contratti pubblici GIUGNO
Claudio Guccione
8 Affidamento delle concessioni di servizi LUGLIO
Claudio Guccione
8 Il piano economico finanziario nelle concessioni AGO-
SET
Claudio Guccione
8 L’attestazione comprovante il sopralluogo OTTOBRE
Claudio Guccione
8 L’illecito professionale grave NOVEMBRE
Claudio Guccione
8 È ammesso il ribasso sul costo
della manodopera
DICEMBRE
Claudio Guccione
PONTI&VIADOTTI
38 Ponti sicuri MARZO
Gabriele Villa
82 Il pianeta FLEX
Fabrizio Parati
90 Ponte “Fiumendisi”
C. Fogliano, L. Farina, F. Sgarrella, N. Dinnella
80 Il Gemello digitale del Colle Isarco, la nuova MAGGIO
vita del viadotto
Carlo Costa, Tristano Scarpetta, Annalia Dongilli
86 Collegare e innovare. Due progetti iconici per Impresa
Pizzarotti
Giosuè Furfaro, Marco Marchetti
92 La rivoluzione nella riabilitazione dei ponti
96 Sulle rive del Naviglio Grande
Fabrizio Parati
100 Il nuovo Canova
Edvige Viazzoli
32 Il nuovo viadotto Candigliano sulla SS 3 Flaminia LUGLIO
Stefano Luca Possati, Maria Teresa Navarra,
Luigino Dezzi
76 Sistemi avanzati di monitoraggio dei ponti con analisi
dati in tempo reale
Raffaella Romanello, Gabriele Miceli
84 Il nuovo ponte di Baltimora
Gabriele Villa
86 Campioni d’Europa
Mauro Armelloni
90 Sopra l’acqua e le nuvole
Gabriele Villa
52 Il ponte di Pontey AGO-SET
60 Il viadotto Gravagna
Monica Banti
56 Metodi di modellazione raffinati dei rinforzi strutturali
nell’analisi dei ponti in muratura
OTTOBRE
Raffaella Romanello, Giovanni Tramontana,
Gabriele Miceli
70 Il progetto del ponte Eccellente-Rosarno
Filippo Bittante, Marco Brugnerotto
76 Il ponte di Braila
Edvige Viazzoli
78 Il ponte sul Biffis
Gabriele Villa
40 Una nuova vista sul Brenta DICEMBRE
Mario Organte
46 Il New Demerara River Bridge
82 Il Ponte conviene
Unioncamere, Uniontrasporti
86 Monitoraggio digitale e manutenzione predittiva del
viadotto Masaè
A. Piscini, E. Troielli, M. Penasa, M. Penasa
PORTI
40 Primo in Italia e più grande d’Europa MARZO
Carlo Dossi
24 Porto della Spezia. La prima zona MAGGIO
Franca Doganale del Paese
60 Passo decisivo per lo sviluppo del territorio LUGLIO
Damiano Diotti
68 Per un futuro responsabile
Daniela Stasi
72 Polo Logistico FS e ADSP Mare Adriatico
Centro Settentrionale
AGO-SETT
Carlo Dossi
44 Porti some strutture fondamentali OTTOBRE
118 Mammoet nei porti europei
Edvige Viazzoli
SICUREZZA
20 Sicurezza stradale, Polizia di Stato e ASPI MARZO
62 La svolta
Gabriella Gherardi
112 Atlas, il custode delle strade
Enzo Rizzo
118 Disgrazie e formazione
Silvio Cocco
26 Andiamo sul sicuro APRILE
34 Sicurezza in mare e in strada
52 SOS VoIP LUGLIO
Marco Nardi
62 Il problema della stabilità dei pendii
Simone Fregonese
74 Ansfisa, nuove Linee guida
18 “Andiamo sul sicuro” a Ginevra OTTOBRE
96 Dispositivi di ritenuta stradale e innovazione
tecnologica
NOVEMBRE
94 Sicurezza stradale: l’impatto delle nuove
tecnologie
DICEMBRE
Grazia Crocco
STRADE
32 On Board Unit: oltre il pedaggio MARZO
Fabrizio Parati
56 Oggettività e misurabilità
Daniela Stasi
18 Ripartono i lavori stradali APRILE
66 FS1 “Sustainable finance and international
policies for the SDGs 2030”
Francesco Micci
74 La Decarbonizzazione in primo piano
Susanna Zammataro
22 Reway Group sale al 100% di Gema MAGGIO
26 Convegno G7 Trasporti
32 Il futuro della mobilità stradale
Domenico Crocco
36 La Direttiva strategica e decisiva
Francesca Romana Marcacci Balestrazzi
62 Piano regionale dei Trasporti: alcuni spunti
Alfonso Annunziata, Francesco Annunziata
40 I 25 anni di TTS Italia GIUGNO
Morena Pivetti
48 Progettare e costruire nel terzo millennio
Mauro Di Prete
16 Anas, certificazione internazionale di qualità LUGLIO
21 Anas contro gli incendi: “La strada non è un
posacenere”
42 Anas: storia e sviluppo del dato satellitare
Flavio Capozucca, Massimo Gargano, Jacopo
Crognale
46 La nuova mobilità è la chiave di politiche trasformanti
Grazia Crocco
66 Emilia Romagna, una nuova stagione di cantieri
Damiano Diotti
22 Anas, riqualificazione di 31 aree di servizio AGO-SET
41 Reway Group e Vega Engineering
44 Un intervento atteso da 35 anni
Mauro Armelloni
46 Anas: il nuovo progetto di Digital Communication
Massimo Carlini
66 Dai rifiuti la tecnologia per essere in pista
Enzo Rizzo
32 PIERS – UNECE PPP and Infrastructure NOVEMBRE
Evaluation and Rating System
Francesco Micci
42 Essere il cambiamento
Fabrizio Parati
50 Piove governo ladro
Gabriella Gherardi
50 Movyon e l’Intelligent Urban Mobility DICEMBRE
56 Anas, Ricerca stili di guida 2024
98 Nuovo progetto stradale per il Gruppo Webuild
Autori
A
Annunziata Alfonso Sistema integrato e intermodale
Piano regionale dei trasporti:alcuni spunti
Annunziata Francesco Sistema integrato e intermodale
Piano regionale dei trasporti:alcuni spunti
“Hic Sunt Leones”
Occorre riflettere
Arditi Roberto
Investendo nel futuro:l’educazione alla sicurezza
stradale per i giovani
16 Gen-Feb
62 Maggio
16 Gen-Feb
62 Maggio
7 Ottobre
66 Dicembre
7 Aprile
Armelloni Mauro La nuova barriera di Ventimiglia 66 Marzo
Per strade,gallerie e centri storici
126 Aprile
Un ‘interconnessione strategica
66 Maggio
Trenord sceglie Unguess
36 Giugno
La nuova Melbourne
76 Luglio
Campioni d’Europa
86 Luglio
Un intervento atteso da 35 anni
44 Ago-Set
La diffusione in Italia del protocollo Envision 50 Ottobre
Luogo dalle numerose vocazioni
48 Novembre
Per qualsiasi struttura in calcestruzzo
92 Novembre
Si alza il livello
106 Novembre
ASTM primo operatore autostradale in Brasile 81 Dicembre
Astolfi Giacomo Il Marco Polo sostenibile 32 Ottobre
B
Banti Monica Il 5G sotto le alpi 52 Marzo
Sicurezza in mare e in strada
34 Aprile
Il tunnel del Kuchelberg a Merano
122 Maggio
Per la prima volta in Italia
96 Giugno
Una nuova stagione di collaborazione
54 Luglio
Il viadotto Gravagna
60 Ago-Set
Droni da remoto per il monitoraggio del traffico 64 Ago-Set
Hitachi Rail sceglie Roboze
122 Ago-Set
Autobrennero investe in tecnologia
42 Ottobre
Il sacco degradabile
98 Ottobre
Il nuovo volto della mobilità su ferro
56 Novembre
L’E-paving cantiere elettrico
113 Novembre
Balestrazzi Francesca La direttiva strategica e decisiva
36 Maggio
Romana
Baraldi Mattia
Barbetta Carlo
Sistemi e servizi di diagnostica per
l’infrastruttura ferroviaria
Sistemi di ventilazione delle metropolitane
in aree sismiche
Battaglia francesco La nuova officina carri FFS
72 Giugno
54 Giugno
68 Maggio
Bittante Filippo Il progetto del ponte Eccellente-Rosarno 70 Ottobre
Bolognini Raffaele
13 modi per riutuilizzare il fresato nella
struttura stradale
94 Aprile
Bonomi Beatrice Il fresato sulle strade di domani 114 Ago-Set
Borchielini Romano Sistemi di ventilazione delle metropolitane
in aree sismiche
54 Giugno
C
Calicchio Mario
Il patrimonio strategico delle gallerie tra passato
e futuro
78 Giugno
Calicchio Mario Gallerie storiche e sostenibilità 32 Dicembre
Capozucca Flavio Anas:storia e sviluppo del dato satellitare 42 Luglio
Cappelletto Simone Il monitoraggio geodetico della Val di Vizze
e della diga di Novale
Carlini Massimo
Carpani Carlo
Casparrini Laura
84 Giugno
Anas: il nuovo progetto di digital communication 46 Ago-Set
Un altro passo avanti verso la sostenibilità:
La SP3 Ardeatina
La nuova tecnologia WMA-RAP per gli asfalti
L’incremento dei crimini colpisce il settore
delle costruzioni
Cavagliano Federica Il futuro delle smart road
82 Ago-Set
82 Ottobre
7 Giugno
7 Marzo
Cavalli Anita Tradizione contemporanea 114 Novembre
Chiappone Sandro
Ciarlitti Augusto
Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali 54 Maggio
13 modi per riutilizzare il fresato nella
struttura stradale
94 Aprile
Cocco Silvio Disgrazie e formazione 118 Marzo
Costruire bene si può,perché non farlo? 112 Ago-Set
Concretezza 2024
92 Ottobre
Colombo Matthieu Intermat innovation awards 2024 112 Aprile
Sette giorni su sette
104 Maggio
Colonnelli Simone
Il monitoraggio geodetico della Val di Vizze
e della diga di Novale
84 Giugno
Cosseddu Paolo L’importanza del calcestruzzo 106 Luglio
Il calo fisiologico
94 Novembre
Construction Uber Alles
110 Novembre
Costa Carlo
Il gemello digitale del colle Isarco,la nuova vita
del viadotto
80 Maggio
Crestini Carlo In scena la bellezza 100 Giugno
Crocco Domenico Il futuro della mobilità stradale 32 Maggio
Crocco Grazia
La nuova mobilità è la chiave di politiche
trasformanti
Sicurezza stradale: l’impatto delle nuove tecnologie
46 Luglio
94 Dicembre
Crognale Jacopo Anas: storia e sviluppo del dato satellitare 42 Luglio
D
De Carli Lorenzo Più arte che scienza 104 Dicembre
Deidda Tiziano In scena la bellezza 100 Giugno
Brachini Marco Un podcast contro i colpi di sonno al volante 7 Ago-Set
Brichese Marianna
Il patrimonio strategico delle gallerie tra passato
e futuro
78 Giugno
Gallerie storiche e sostenibilità
32 Dicembre
Brugnerotto Marco Il progetto del ponte Eccellente-Rosarno 70 Ottobre
Dezi Luigino
Il nuovo viadotto Candigliano sulla SS3 Flaminia 32 Luglio
Dinnella Nicola Ponte “Fiumendisi” 90 Marzo
La strada verso il futuro della mobilità sostenibile 46 Maggio
Incremento della sicurezza nelle gallerie stradali 54 Maggio
Indici 2024
124
12/2024 leStrade
leStrade 12/2024
125
Diotti Damiano Linea Av/ AC Brescia est-Verona 50 Marzo
Due giorni con Massucco
114 Maggio
Passo decisivo per lo sviluppo del territorio 60 Luglio
Emilia Romagna,una nuova stagione di cantieri 66 Luglio
Ecopneus:oltre 187 mila tonnellate di PFU nel 2023 98 Luglio
Da Padova a Livorno
40 Ago-Set
Svincolo di Dalmine,crocevia di persone
e merci fondamentale
42 Ago-Set
Il più grande ordine di Alstom in Germania 56 Ago-Set
Prova di forza in spazi ristretti
104 Ottobre
Bene le macchine stradali
122 Ottobre
La blu nel cuore antico di Milano
76 Novembre
Franchetti e Matildi+Partners
60 Dicembre
Una macchina fuori dagli schemi
112 Dicembre
Di Biagio Giorgia
Di Pompeo Sara
Ampliamento della linea 5 della metropolitana
di Bucarest
Nuova autostrada A7 Ploiesti-Buzau,Lot1
Ploiesti-Mizil,Romania
68 Novembre
62 Dicembre
Una nuova stazione nata nel verde e nella storia 32 Giugno
Di Prete Mauro Progettare e costruire nel terzo millennio 48 Giugno
Dongilli Annalia L’esercizio del rinnovamento 60 Aprile
Il gemello digitale del colle Isarco,la nuova
vita del viadotto
80 Maggio
Dossi Carlo L’obiettivo di una ferrovia europea 48 Marzo
Il nuovo I-COV
78 Aprile
I 100 mila conci per Telt
108 Giugno
Il nuovo presidente di Bomag
122 Luglio
Mapei in formula 1
34 Ago-Set
Polo logostica FS e ADSP mare Adriatico
centro settentrionale
72 Ago-Set
Wirtgen si consolida
120 Ago-Set
La prima cementeria decarbonizzata d’Italia 96 Ottobre
Cantieri italiani,tra i più rischiosi in Europa 53 Novembre
Linea AV/AC Napoli-Bari,lo scavo di sette gallerie 81 Novembre
E’nato Argo gallerie
64 Dicembre
F
Farina Luigi Ponte”Fiumendisi” 90 Marzo
Floris Deborah Esempio concreto di sostenibilità e digitalizzazione 92 Luglio
Fogliano Cristiano Ponte”Fiumendisi” 90 Marzo
La strada verso il futuro della mobilità sostenibile 46 Maggio
Foria Federico
Il patrimonio strategico delle gallerie tra
passato e futuro
Gallerie storiche e sostenibilità
78 Giugno
32 Dicembre
Forlani Filippo La A15 Parma-La Spezia 34 Ottobre
Fratino Giuseppe La A15 Parma-La Spezia 34 Ottobre
FregoneseSimone
Furfaro Giosuè
G
Geospike,innovazione nel consolidamento
del ballast ferroviario
Il problema della stabilità dei pendii
Collegare e innovare,due progetti iconici
per impresa Pizzarotti
68 Giugno
62 Luglio
86 Maggio
Gargano Massimo Anas: storia e sviluppo del dato satellitare 42 Luglio
Gerundino Carla
Ampliamento della linea 5 della metropolitana
di Bucarest
68 Novembre
Gherardi Gabriella La svolta 62 Marzo
Can can strade
126 Ottobre
Piove governo ladro
50 Novembre
Giordano Riccardo Gallerie storiche e sostenibilità 32 Dicembre
Giraudo Dario Ottimizzare l’utilizzo dei martelli idraulici 108 Ottobre
Guccione Claudio Le novità in tema di contratti pubblici 8 Gen-Feb
Scorporo e ribasso del costo della manodopera 8 Marzo
Le differnze tra subappalto e lavoro autonomo 8 Aprile
Livelli di progettazione
8 Maggio
Equo compenso e codice dei contratti pubblici 8 Giugno
Affidamento delle concessioni di servizi
8 Luglio
Il piano economico finanziario nelle concessioni 8 Ago-Set
L’attestazione comprovante il sopralluogo 8 Ottobre
L’illecito professionale grave
8 Novembre
E’ ammesso il ribasso sul costo della manodopera 8 Dicembre
Guerrieri Marco
Gunnella Giorgia
I
Iacona Stefano C.
L
Incremento della sicurezza nelle galleriestradali 54 Maggio
Ampliamento della linea 5 della metropolitana
di Bucarest
Nuova autostrada A7 Ploiesti-Buzau,Lot1
Ploiesti-Mizil,Romania
68 Novembre
62 Dicembre
La strada verso il futuro della mobilità sostenibile 46 Maggio
Lagalante Mauro Uretek sulla SP47 106 Ago-Set
Loprencipe Giuseppe Un altro passo avanti verso la sostenibilità:
La SP3 Ardeatina
82 Ago-Set
Lucidi Massimo Concretezza: cos’è, com’è,e perché? 110 Ago-Set
Idee concrete per il cambiamento possibile 108 Dicembre
M
Marchetti Marco
Collegare e innovare.Due progetti iconici
per impresa Pizzarotti
86 Maggio
Mascolini Andrea Classifiche ENR 2024 127 Ago-Set
Gare pubbliche di ingegneria e architettura 127 Novembre
Micci Francesco Piarc XXVIITH World Road Congress-Prague 2023:
FS1 ”Sustainable Finance and International
Policies for the SGDS 2030”
Piers-Unece PPP and infrastructure evaluation
and rating system
Miceli Gabriele
Sistemi avanzati di monitoraggio dei ponti
con analisi dati in tempo reale
Gallerie storiche e sostenibilità
66 Aprile
32 Novembre
78 Luglio
32 Dicembre
Minato Lorenzo La nuova officina carri FFS 68 Maggio
Moghini Luca La nuova officina carri FFS 68 Maggio
N
Nardi Marco
OG11Tunnel:Interventi alla luce della norma
CEI 64-20
SOS Voip
90 Aprile
52 Luglio
Navarra Maria Teresa Il nuovo viadotto Candigliano sulla SS3 Flaminia 32 Luglio
O
Oddone Giancarlo
Sistemi e servizi di diagnostica per l’infrastruttura
ferroviaria
72 Giugno
Organte Mario Una nuova vista sul Brenta 40 Dicembre
P
Panico Francesco
Il patrimonio strategico delle gallerie
tra passato e futuro
78 Giugno
Parati Fabrizio On board units:oltre il pedaggio 32 Marzo
Il pianeta flex
82 Marzo
La metropolitana di Parigi
88 Aprile
Il primo intercity ibrido
122 Aprile
La galleria Colle Marino
60 Maggio
Sulle rive del naviglio grande
96 Maggio
La sostenibile leggerezza dell’essere.....Pilosio 114 Giugno
Il primato della sicurezza sulle autostrade italiane 110 Luglio
Made in 1934
124 Luglio
Il tragitto della crescita
36 Ago-Set
Essere il cambiamento
42 Novembre
La via delle genti
58 Novembre
Heidelberg Materials presenta Evobuild 86 Novembre
L’inventiva sui cantieri Telt
68 Dicembre
Papurello Davide
Sistemi di ventilazione delle metropolitane
in aree sismiche
54 Giugno
Penasa Massimo La sicurezza in tempo reale 36 Aprile
Monitoraggio digitale e manutenzione predittiva
del viadotto Masaè
86 Dicembre
Penasa Matteo
Persyn Alex
Piacenti Andrea
Piscini Andrea
Monitoraggio digitale e manutenzione predittiva
del viadotto Masaè
Porre le basi per il futuro digitale in complessi
paesaggi urbani
86 Dicembre
100 Novembre
Una nuova stazione nata nel verde e nella storia 32 Giugno
Monitoraggio digitale e manutenzione predittiva
del viadotto Masaè
86 Dicembre
Pivetti Morena I 25 anni di TTS Italia 40 Giugno
Porto Bonacci Samuele Cantiere svizzero di qualità
Possati Luca
R
Regna Manuela
74 Ago-Set
Una nuova stazione nata nel verde e nella storia 32 Giugno
Il nuovo viadotto Candigliano sulla SS3 Flaminia 32 Luglio
Nuova autostrada A7 Ploiesti-Buzau,
Lot1 Ploiesti-Mizil,Romania
62 Dicembre
Rizzo Enzo Atlas,il custode delle strade 112 Marzo
L’arena del futuro è sempre più presente 54 Aprile
Trasporto merci al volo
56 Luglio
Dai rifiuti la tecnologia per essere in pista 66 Ago-Set
A ultra guardia della sicurezza
112 Ottobre
Barriere olimpiche
76 Dicembre
Romanello Raffaella Sistemi avanzati di monitoraggio dei ponti
con analisi in tempo reale
Metodi di modellazione raffinati dei rinforzi
strutturali nell’analisi dei ponti in muratura
S
78 Luglio
56 Ottobre
Santoro Francesco In scena la bellezza 100 Giugno
Saronni Lucia Edvige “Intelligenza”:Parola chiave per il settore
delle infrastrutture nel 2024
7 Gen-Feb
Buone notizie dall’Europa
7 Luglio
Una catena di intelligenze,per un futuro sostenibile 102 Luglio
Scarpetta Tristano
Il gemello digitale del colle Isarco,la nuova
vita del viadotto
80 Maggio
Sgarella Fabio Ponte”Fiumendisi” 90 Marzo
Stasi Daniela Oggettività e misurabilità 56 Marzo
Sintesi tra sicurezza e bellezza
104 Aprile
Per un futuro responsabile
68 Luglio
Risorse qualificate e aggiornate
88 Ottobre
T
Tozzo Cristina I vincitori della 8A SIIV Arena best 127 Maggio
Gli appuntamenti della SIIV per il 2024 127 Giugno
International summer school di SIIV
128 Ottobre
Tramontana Giovanni Metodi di modellazione raffinati dei rinforzi
strutturali nell’analisi dei ponti in muratura
Troielli Edoardo
W
Monitoraggio digitale e manutenzione predittiva
del viadotto Masaè
56 Ottobre
86 Dicembre
Wright Morgan I sistemi di trasporto di domani 7 Maggio
V
Venturini Loretta
Un altro passo avanti verso la sostenibilità:
la SP3 Ardeatina
La nuova tecnologia WMA-RAP per gli asfalti
82 Ago-Set
82 Ottobre
Viazzoli Edvige Il GIC scalda i motori 74 Marzo
La fresatrice MP1000HD
100 Marzo
Le macchine del giubileo
124 Aprile
Il nuovo Canova
100 Maggio
Uno dei primi al mondo
38 Giugno
“Barrier System”
40 Luglio
La luce di Napoli
64 Luglio
Lyon-Turin Engagement forum
102 Ago-Set
Il piano di RFI per le stazioni italiane
52 Ottobre
Il ponte di Braila
76 Ottobre
Mammoet nei porti europei
118 Ottobre
Un materiale ideale
72 Novembre
Potente,veloce e tutela ambiente e portafogli 120 Novembre
Metropolitana con museo
53 Dicembre
Villa Gabriele La validità di una scelta strategica 46 Marzo
Il nuovo ponte di Baltimora
84 Luglio
Hitachi Railprotagonista della mobilità di Firenze 58 Ago-Set
Il ponte sul Biffis
78 Ottobre
Triflex a Milano
100 Ottobre
Un traguardo importante
106 Ottobre
La nuova metropolitana di Melbourne
82 Novembre
Lojack a bordo delle macchine da lavoro 104 Novembre
CTE e British Airways
119 Novembre
Esempio virtuoso di mobilità mista
44 Dicembre
L’aeroporto di Amburgo
100 Dicembre
Voza Antonio La realtà virtuale”avanza”nelle gallerie BBT 80 Aprile
Z
Zammataro Susanna Congresso mondiale dell’IRF 2024
Iniziative congiunte a livello globale
Il futuro dei trasporti intelligenti
Statistiche mondiali IRF 2024
Congresso mondiale dell’IRF
126 Maggio
126 Giugno
126 Ago-Set
127 Ottobre
126 Novembre
Zari Davide La realtà virtuale “avanza”nelle gallerie BBT 80 Aprile
Indici 2024
126
12/2024 leStrade
leStrade 12/2024
127
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12-13 MARZO, 2025 • VERONA, ITALIA
Prima
Edizione
Nasce PAVING SHOW & CONGRESS 2025 la mostra convegno dedicata alle Attrezzature,
Materie prime, Tecnologie e Servizi per le pavimentazioni stradali.
produzionepropria.com illustrazione benedetta fasson
winterpave
Soluzione antighiaccio brevettata per strade più sicure, durature e sostenibili
Winterpave è una tecnologia innovativa e sostenibile sviluppata per ritardare l’adesione del ghiaccio alla superficie
stradale. Abbassa il punto di congelamento dell’acqua e inibisce la formazione dei cristalli di ghiaccio. Durante i rovesci nevosi
Winterpave lascia più tempo ai mezzi dedicati allo sgombero neve per intervenire, facilitando la rimozione del ghiaccio
e della neve. Contribuisce a ridurre l’impiego di sale fino all’80%, limitando l’impatto ambientale e aumentando la sicurezza
stradale in caso di temperature sotto zero.
Ambiti di impiego
Ritarda l’adesione del ghiaccio, riduce l’impiego di sale fino all’80%
Roads towards sustainability
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