La Torre di Veglia n 2 marzo-aprile 2025
marzo-aprile 2025
marzo-aprile 2025
Trasformi i suoi PDF in rivista online e aumenti il suo fatturato!
Ottimizzi le sue riviste online per SEO, utilizza backlink potenti e contenuti multimediali per aumentare la sua visibilità e il suo fatturato.
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Anno LXIV - n° 2
marzo/aprile 2025
“Poste Italiane spa sped. abb. post. D/L 353/2003
(conv. in L.27/2/2004 n° 46)
art. 1. comma 2, dcb tv”
PERIODICO BIMESTRALE DELLE PARROCCHIE
DI SAN GIACOMO DI VEGLIA
FORMENIGA - COZZUOLO - CARPESICA
Redazionale
Carissimi lettrici e lettori di Torre di Veglia,
arriviamo nelle vostre case con questo nuovo numero dell’anno 2025.
Continua l’approfondimento sul tema del Giubileo con un articolo sul significato
e il senso della Speranza per noi cristiani, e poi troverete anche una riflessione sulla
Quaresima, il momento liturgico che stiamo vivendo.
E poi potrete leggere le piccole e grandi notizie che ci arrivano dalle comunità di
San Giacomo di Veglia, Carpesica e Formeniga, e le iniziative prossimamente in
programma, ottime occasioni per potersi incontrare.
Vi auguriamo Buona Lettura!
La Redazione
In questi giorni mi è stato chiesto di condividere con voi lettori di “La
Torre di Veglia” le immagini di qualche mio lavoro di pittura. Per questa
occasione ho scelto delle immagini pasquali fatte con la tecnica ad acquerello.
Colgo l’occasione per augurare a tutti Buona Pasqua.
Annalisa Tonel
ANNO LXIV – N. 2
MARZO-APRILE 2025
Autorizzazione Tribunale TV N. 671 DEL 24/11/1987
“Poste Italiane spa sped. abb. post. D/L 353/2003
(conv. in L.27/2/2004 n° 46) art. 1. comma 2, dcb tv”
PERIODICO BIMESTRALE
DELLA PARROCCHIA
DI SAN GIACOMO DI VEGLIA
Direttore responsabile:
don Gian Pietro Moret
Coordinatore redazione:
Angelo Turbian
Redazione:
don Matteo D'Arsiè
Maria Teresa Cesa,
Stefania Chies,
Bruno Dall’Anese,
Raff aella Marcon,
don Giulio Fabris,
Elisa Frare,
Giancarlo Pitasi,
Angelo Turbian,
Marta Zanette
Impaginazione:
Elisa Frare
Stampa: Tipse Vittorio Veneto
Redazione e Amministrazione:
Piazza Fiume, 58
San Giacomo di Veglia TV
tel. 0438.500295
redazione.torrediveglia@gmail.com
www.sangiacomoapostolo.it
e-mail: sangiacomodiveglia@libero.it
sito a cura di: Federica Spinazzè
Per Richiesta Certificati Storici inviare email a:
archivio.sangiacomo@libero.it
Per scaricare il modulo di richiesta
visitare il sito della parrocchia
Finito di redigere
il 18 – 2 – 2025
La Quaresima di don Matteo 2
Salmo 22 4
Orari della Settimana Santa 6
Bilancio della Parr. San Giacomo 7
Giornata per la vita 8
Festa di San Giovanni a Formeniga 9
Gruppo Giovani e Cinesangio 10
Verso il Giubileo 12
Beato Carlo Acutis 14
Gita a Padova e Praglia 15
Concorso Presepi 16
Un riconoscimento per D. Giulio 17
In cucina con Giulia e Paracadutisti 18
Scuola 19
Le passeggiate di Terra Fertile 20
Festeggiamenti di San Pancrazio 21
L’asteroide e origine della vita 22
L’angolo del benessere 23
Calcio Vittsangiacomo e Freccette 24
Le nostre Anagrafi 26
Le famiglie ricordano 28
Hanno collaborato a questo numero:
Don Matteo D’Arsiè
Don Giulio Fabris
Don Gianpiero Moret
Antonio Da Ros
Gruppo Mamme Oratorio Formeniga
Gruppo Giovani di S. Giacomo
Staff del Cinesangio
Emma Poser
Silvia Pagotto
Mario Bortolot
Gli Animatori di Carpesica
Le maestre della Scuola S. Giacomo
Andrea De Nadai
Giulia Maiutto
Pietro Ossi
Mauro Poldelmengo
2 d
Marzo• Aprile 2025
Uffa, che
barba questa
Quaresima!
Al solo nominare la parola “Quaresima”, sembra
già di sentire – o pensare! – questa espressione
alla Sandra Mondaini: «Uffa! Che barba e che noia!
Che noia e che barba!»…
Diciamo che ai più la Quaresima può fare questo
effetto, tanto che si finisce per sbuffare un po’, magari
farsi un paio di buoni propositi, per poi dimenticarsene
fino all’anno successivo.
Perché proviamo tutta questa repulsione per uno
dei periodi più forti e belli – sì, ho
proprio scritto belli – di tutto l’anno
liturgico?
Temo che il tutto sia nato da tre parole
che danno il “la” a questo periodo
(più un altro paio che scopriremo in
seguito), che ai nostri orecchi suonano
proprio male perché sanno magari un
poco di stantio, ma soprattutto perché
ci richiedono un impegno scomodo:
elemosina, preghiera, digiuno.
Ma cosa vogliono dirci queste tre dimensioni
costitutive della Quaresima?
a. Elemosina/Carità: Carità e
filantropia sono due cose ben diverse:
se dal punto di vista meramente operativo
possono essere molto simili, la carità cristiana
è ben altro: significa agire per amore dell’altro nel
quale vedo Dio (cfr. 1 Gv 7, 20-21) e questo è possibile
solo nella preghiera: Madre Teresa ogni giorno
prima di uscire per le strade passava almeno due ore
in ginocchio in adorazione eucaristica… Per di più il
vero amore, la vera carità, ci chiama in causa in prima
persona a dare “del nostro”, a pagare in prima persona
con il frutto delle nostre rinunce (digiuno), come la
vedova del Vangelo (cfr. Lc 21, 1-3).
b. Preghiera: La preghiera costruisce e mantiene
il nostro legame, la nostra comunione con Dio. Se
dei
LA TORRE DI VEGLIA
questa comunione è autentica, non
può che sfociare nel servizio (carità),
per far sì che questa comunione
possa propagarsi e diffondersi: Gesù
stesso, prima di ogni miracolo o di
qualsiasi altro atto importante della
sua vita passa del tempo in preghiera.
Inoltre la nostra può esser anche
preghiera di intercessione: uno degli
atti di carità più grandi che si possano
fare è affidare, magari nell’Eucaristia
i nostri fratelli vivi o defunti all’amore di Dio.
Pregare, poi, implica anche la rinuncia a se stessi, se
non altro, anche ad un uso “diverso” del tempo, per
dedicare questi momenti a Dio e per metterlo al primo
posto: è il rinnegare se stessi, prendere la propria
croce e seguirlo (cfr. Lc 9, 23). Altro non è che una
forma di digiuno da sé e dal proprio antropocentrismo.
c. Digiuno: Qual è il senso del digiuno? Se non
è sorretto e stimolato dagli appelli della preghiera e/o
non sfocia in atti di carità, diventa una mera dieta
o uno stringere la cinghia per accumulare qualcosa
(come un Paperon de’ Paperoni che digiuna per mettere
da parte nel suo deposito i soldi risparmiati). Il digiuno
cristiano è altro: il rinunciare a qualcosa mi interroga
nella preghiera: come io sento “fame”/“voglia”
della cosa a cui rinuncio, così sono chiamato a sentire
la fame della comunione con Dio. Poi il digiuno,
sempre sorretto dalla preghiera, diventa un esercizio
di libertà: come Figlio di Dio sono libero dal mon-
La
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Marzo• Aprile 2025
3
do ed anche da me stesso e dai miei istinti. Il frutto
poi delle mie rinunce non è per me: altrimenti non
sarebbe neppure una rinuncia! È chiamato ad esser
condiviso con gli altri, soprattutto con chi ha meno
(carità).
Per vivere tutto questo occorre mettere in pratica
un’altra parola che è passata un po’ di moda e che
forse ci fa anche un po’ di paura: l’ascesi.
Nel sentire comune spesso la si associa o a pratiche
disumane o allo stile di vita di qualche santone
orientale. Eppure l’ascesi cristiana è ben altro. Ascesi
(ásk sis in greco antico) significa “esercizio”.
Siamo immersi e bombardati continuamente in televisione
e sui social – magari anche dal nostro medico
– da inviti e raccomandazioni sul tenersi in allenamento
e sul fare certi determinati esercizi se vogliamo
davvero avere una vita sana. Proprio per questo, mai
come ora le palestre si riempiono, fioriscono figure
professionali come i personal trainer e c’è una corsa
al fitness.
Perché se siamo così disposti ad allenare il fisico,
magari anche alleggerendo anche non di poco il portafoglio,
siamo così restii ad allenare il nostro spirito?
Il significato della Quaresima è proprio questo: allenarsi
a vivere bene in preparazione al mistero della
Pasqua.
Ecco che allora diventa un tempo in cui esercito la
mia libertà anche nei confronti di me stesso e dei miei
comodi: diventa uno stile di vita. I Padri della Chiesa
amavano dire: «Serva ordinem et ordo servavit te (custodisci
la regola ed essa ti custodirà)». La Quaresima
allora è un tempo privilegiato per fare il punto della
situazione e mettere ordine nella propria vita. È certo
che questo costa fatica, ma è altrettanto certo che
una stanza ordinata (una vita ordinata)
è più accogliente di una a soqquadro.
La regola allora non è più un atto di
imperio esterno a me, ma diventa un
esercizio di libertà anche da me stesso
e dal mio egoismo.
Del resto questo periodo nasce – e
lungo i secoli l’ha mantenuto intatto –
come tempo ultimo di preparazione
al Battesimo degli adulti: un allenamento
di quaranta giorni, come quelli
di Gesù nel deserto, per arrivare pronti
alla partita della vita.
Ecco che allora, pur nella sua austerità, la Quaresima
è bella e potente, perché non solo ci prepara alle
feste pasquali, ma allena la nostra vita ad immagine
della vita di Gesù, alla riscoperta del valore e della
portata del nostro Battesimo.
Un pensiero, poi va al Mistero Pasquale.
Perché parliamo proprio di “mistero”? Solitamente,
quando usiamo questa espressione, intendiamo
qualcosa di oscuro, da scoprire, indagare, come fa un
detective in cerca di dipanare le trame di un delitto.
Naturalmente non è il nostro caso. Per capire bene
di cosa si tratta abbiamo bisogno delle definizioni di
sacramento e di simbolo.
Brevemente, il sacramento propriamente è: “Segno
sacro che comunica la grazia che significa”/“Segno
efficace della Grazia”. Simbolo deriva dal greco synbàllein
che significa letteralmente lanciare insieme,
unire. Questo è il Sacramento: è un segno che rimanda
a qualcosa, ad una realtà ben più grande. Il
sacramento-simbolo unisce due realtà: la nostra con
quella di Dio.
È in questa accezione che, cristianamente parlando,
si intende il termine mistero. La parola greca mysterion
significa, nella sua accezione etimologica, qualcosa
che lascia ammutoliti per la sua bellezza e grandezza,
qualcosa che gli autori latini traducono con sacramentum.
Il Mistero Pasquale allora è il Sacramento della
nostra salvezza, vissuto e portato a noi da Gesù stesso,
il Sacramento del Padre, cioè suo segno e strumento.
Buon allenamento, buona Quaresima e buona Pasqua!
don Matteo
SALMO 22 (21)
Itinerario Pasquale
2
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
I PARTE lamento/desolazione
Lontane dalla mia salvezza le parole del mio grido!
3
Mio Dio, grido di giorno e non rispondi;
di notte, e non c’è tregua per me.
4
Eppure tu sei il Santo,
rievocazione di salvezza
tu siedi in trono fra le lodi d’Israele.
5
In te confidarono i nostri padri,
confidarono e tu li liberasti;
6
a te gridarono e furono salvati,
in te confidarono e non rimasero delusi.
7
Ma io sono un verme e non un uomo,
disprezzo degli uomini
rifiuto degli uomini, disprezzato dalla gente.
8
Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
9
«Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!».
10
Sei proprio tu che mi hai tratto dal grembo,
esperienza di salvezza
mi hai affidato al seno di mia madre.
11
Al mio nascere, a te fui consegnato;
dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
12
Non stare lontano da me,
accorata invocazione
perché l’angoscia è vicina e non c’è chi mi aiuti.
13
Mi circondano tori numerosi,
accanimento dei nemici
mi accerchiano grossi tori di Basan.
14
Spalancano contro di me le loro fauci:
un leone che sbrana e ruggisce.
15
Io sono come acqua versata,
sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera,
si scioglie in mezzo alle mie viscere.
16
Arido come un coccio è il mio vigore,
la mia lingua si è incollata al palato,
mi deponi su polvere di morte.
17
Un branco di cani mi circonda,
mi accerchia una banda di malfattori;
hanno scavato le mie mani e i miei piedi.
18
Posso contare tutte le mie ossa.
Essi stanno a guardare e mi osservano:
19
si dividono le mie vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.
20
Ma tu, Signore, non stare lontano,
invocazione e risposta
mia forza, vieni presto in mio aiuto.
21
Libera dalla spada la mia vita,
dalle zampe del cane l’unico mio bene.
22
Salvami dalle fauci del leone
e dalle corna dei bufali.
Tu mi hai risposto!
23
Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Marzo• Aprile 2025
5
II PARTE la vita trionfa
ti loderò in mezzo all’assemblea.
Invito alla lode corale
24
Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d’Israele;
25
perché egli non ha disprezzato
né disdegnato l’afflizione del povero,
il proprio volto non gli ha nascosto
ma ha ascoltato il suo grido di aiuto.
26
Da te la mia lode nella grande assemblea;
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
27
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!
28
Ricorderanno e torneranno al Signore
orizzonte universale
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.
29
Perché del Signore è il regno:
è lui che domina sui popoli!
30
A lui solo si prostreranno
la nuova vita
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere;
ma io vivrò per lui,
31
lo servirà la mia discendenza.
prospettiva di eternità
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
32
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!».
trionfale esultanza
Nella sua originale forma il salmo lascia intravedere
il mistero pasquale che si compone di
sofferenza e di gloria, di morte e di vita.
Nella prima parte, presenta un lamento intessuto
su un dialogo tra un “io” e un “tu”, che sembra assente,
quindi, è un monologo. Con una concentrazione
di immagini raccapriccianti (bestie minacciose, feroci
nemici, prostrazione fisica), si presenta un uomo
solo, abbandonato, fatto segno di una maligna e programmata
distruzione.
La seconda parte cambia registro. Il tenebroso
scenario della prima parte si spacca per far posto a
sprazzi di luce che vanno via via intensificandosi fino
a illuminare lo spazio lasciato dalle tenebre dileguate.
L’uomo ritrova se stesso, ritrova il suo Dio che sembrava
assente; ritrova, nuova e splendente, una vita
che si diffonde su tutti. Dio è riconosciuto da tutti
e la vita fa il suo ingresso, decretando il suo trionfo
sulla morte.
Il tono del salmo è un misto di sofferenza estrema
e di sconfinata fiducia; è celebrazione del dolore più
disumano e della gloria più sublime. La sua lettura
deve essere complessiva, non parziale. Sono richiamate
diverse pagine bibliche, ma alcune sono citazioni
quasi ad litteram, come il v. 19 riportato da Gv 19,24
e, senza il riferimento alla tunica, anche da Mt 27,35
(cf. anche Marco e Luca). Ancora più prezioso il fatto
che il suo inizio sono le ultime parole di Gesù secondo
il Vangelo di Marco e di Matteo, anche se il primo
cita in aramaico e il secondo in ebraico. Quando il
Crocifisso cita il salmo, dice sì le prime parole, senza
però voler escludere le altre. Ogni orecchio ebraico
al sentire l’inizio, sapeva bene anche la conclusione.
Il dramma iniziale si trasformava nel trionfo conclusivo.
Sappiamo dell’uso ebraico di citare l’inizio per
indicare anche tutto il seguito; abitudine rimasta nella
prassi ecclesiale: le prime parole di un documento
diventano il suo titolo. Per questo Luca, indirizzando
il suo Vangelo a persone non familiarizzate con i
Salmi, per far capire il messaggio di Gesù, cambia le
parole e propone il Sal 31,6: «Nelle tue mani affido il
mio spirito» e aggiunge «Padre». Così offre la migliore
interpretazione delle misteriose parole di Gesù del
Sal 22: Gesù muore in piena confidenza con il Padre,
suggellando una vita di totale abbandono e osservanza
della sua volontà. «Ecco l’opera del Signore!» è il
grido trionfale che suggella il salmo e proietta tutto
nella radiosa luce pasquale: la vita trionfa sulla morte.
Il versetto finale ci è familiare perché diventa l’antifona
continuamente ripetuta nel tempo pasquale,
additando la risurrezione come l’opera per eccellenza
del Signore: il grande evento, insuperabile.
don Giulio
Orario della Settimana Santa
Domenica delle Palme
Vigilia - Sabato 12 aprile
18.00 Cozzuolo Santa Messa
sa
19.00 San Giacomo Santa Messa
Domenica 13 aprile
08.30 San Giacomo Santa Messa
09.45 Formeniga Santa Messa con Benedizione
Solenne dei rami d’Ulivo
10.20 San Giacomo Santa Messa con Benedizione
Solenne dei rami d’Ulivo
11.00 Carpesica Santa Messa con Benedizione
Solenne dei rami d’Ulivo
15.30 Carpesica Apertura dell’Adorazione
delle Quaranta Ore
alle 17.00 Vespri e benedizione eucaristica
16.00 San Giacomo in Monastero Vespri e Adorazione
Eucaristica fino alle ore 17.45
Lunedì Santo 14 aprile
07.45 San Giacomo in Monastero Lodi, Santa Messa ed
Adorazione eucaristica
fino alle ore 10.00
dalle 15.00 alle 17.45 Adorazione
Eucaristica
08.00 Carpesica Santa Messa e Adorazione Eucaristica
fino alle ore 11.30
alle 15.30 riapertura dell’Adorazione
alle 18.00 Vespri
e chiusura dell’Adorazione
Martedì Santo 15 aprile
07.45 San Giacomo in Monastero Lodi, Santa Messa ed
Adorazione eucaristica
fino alle ore 10.00
dalle 15.00 alle 17.45
Adorazione Eucaristica
08.00 Cozzuolo Santa Messa e Adorazione Eucaristica
fino alle ore 11.30
alle 15.30 riapertura dell’Adorazione
alle 18.00 Vespri
e chiusura dell’Adorazione
Mercoledì Santo 16 aprile
07.45 San Giacomo in Monastero Lodi, Santa Messa ed
Adorazione eucaristica
fino alle ore 10.00
dalle 15.00 alle 17.45
Adorazione Eucaristica
08.00 Formeniga Santa Messa e Adorazione Eucaristica
fino alle ore 11.30
alle 15.30 riapertura dell’Adorazione
alle 18.00 Vespri
e chiusura dell’Adorazione
Giovedì Santo 17 aprile
08.30 Cattedrale Santa Messa del Crisma presieduta
dal Card. Beniamino Stella, con la
benedizione dell’olio dei catecumeni e
dell’olio degli Infermi e la consacrazione
del Crisma.
20.00 San Giacomo Santa Messa in Coena Domini Dopo la
Santa Messa Adorazione guidata
davanti all’altare della reposizione
20.00 Formeniga Santa Messa in Coena Domini
Alla Santa Messa vengono portate le
scatolette “Un pane per amor di Dio”
Venerdì Santo 18 aprile
08.30 San Giacomo Ufficio delle letture e Lodi Mattutine
15.00 San Giacomo Solenne Azione Liturgica della Passione
del Signore con adorazione e bacio
della Croce
15.00 Cozzuolo Via Crucis
20.30 San Giacomo Via Crucis
20.30 Cozzuolo Solenne Azione Liturgica della Passione
del Signore con adorazione e bacio
della Croce
Sabato Santo 19 aprile
08.30 San Giacomo Ufficio delle letture e Lodi Mattutine
20.30 San Giacomo Solenne Veglia Pasquale
20.30 Carpesica Solenne Veglia Pasquale
Domenica di Pasqua 20 aprile
08.30 San Giacomo Santa Messa
08.30 Cozzuolo Santa Messa
09.45 Formeniga Santa Messa
10.30 San Giacomo Santa Messa
11.00 Carpesica Santa Messa
Lunedì dell’Angelo 21 aprile
08.30 San Giacomo Santa Messa
09.45 Formeniga Santa Messa
11.00 Carpesica Santa Messa
Celebrazione
della Riconciliazionene
In parrocchia tutti i giorni dopo le celebrazioni,
in modo particolare are tutto tto il
giorno Venerdì e Sabato Santo e nella
Valle dei Fiori durante l’Adorazione
delle Quaranta Ore.
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Marzo• Aprile 2025
7
ALCUNE CONSIDERAZIONI AL BILANCIO 2024
Come potete constatare dal bilancio per l’anno 2024, il passivo della parrocchia è aumentato di circa €17.000,00.
Questo passivo è dovuto alle minori entrate sia delle elemosine che delle offerte libere. Ma soprattutto è aumentato
per una serie di lavori eseguiti in parrocchia che ci limitiamo solo a citare:
- Crocifisso di San Fermo: copia all’esterno e restauro dell’originale e sistemazione all’interno della Chiesetta.
Ri-tinteggiatura all’interno della Chiesetta, rifacimento dell’impianto luci con l’aggiunta delle spese tecniche.
- Sistemazione dei portoni d’ingresso della Chiesa: pulitura delle varie pitture precedenti, stuccature e pittura
definitiva; il tutto su precise indicazioni delle Belle Arti. Si è dovuto quindi fare il progetto indicativo, poi
sottoscritto dall’architetto, eseguire il lavoro a norma secondo le indicazioni e presentare ancora alle Belle Arti il
resoconto e le foto. Tutto questo certificato dalla ditta esecutrice e controfirmato dall’architetto. La ditta Diemmeci
ci ha poi offerto la pulitura e una ri-tinteggiatura delle porte laterali.
- Infine, i lavori in canonica: in preparazione dell’ingresso del nuovo parroco sono state ri-tinteggiate le varie
stanze sia al primo piano che al piano terra. Un lavoro pesante è stato fatto nello studio del parroco, entrando
a destra, in canonica. Sono state tolte le piastrelle e il relativo massetto di cemento che coprivano il pavimento
originale uguale o perlomeno molto simile a quello dell’entrata. Sono stati poi risanati i muri dall’umidità e rifatto
l’impianto elettrico per cui la cifra finale è stata abbastanza consistente.
Tutti questi lavori sono stati eseguiti con tanta attenzione per risparmiare il più possibile ma facendo con coscienza
e serietà i lavori. Con tutto ciò, credo sia giustificato ampiamente il deficit.
Grazie a chi ha offerto in maniera anonima per tutti questi lavori per cui il passivo totale della parrocchia mi pare
“sostenibile”.
Speriamo che nel 2025 non ci siano altre necessità urgenti per cui si può pensare ad una riduzione del deficit.
don Giulio
Giornata per la vita
“T
rasmettere la vita, speranza per il mondo”:
con il loro messaggio in occasione della
giornata per la Vita di quest’anno i Vescovi ci invitano
ad accogliere la vita dal suo concepimento,
ad introdurci in un percorso di speranza e a donare
parole, sguardi, gesti di speranza alle persone che
incontriamo nelle nostre relazioni quotidiane. In
alcune situazioni, in particolare, di fronte alla fatica
e alla paura di accogliere una nuova vita, camminare
insieme con qualcuno accanto può risvegliare
la fiducia, donare nuove energie, aprire prospettive
nuove.
Come Associazione Centro di aiuto alla Vita-Movimento
per la Vita di Vittorio Veneto desideriamo
ringraziare di cuore tutte le persone che hanno contribuito
generosamente alla buona riuscita dell’iniziativa
“Un fiore per la vita”. Nelle parrocchie sono
stati raccolti complessivamente: Carpesica 280€,
Cozzuolo 113€, Formeniga 84,50€, S.Giacomo
540€.
Al nostro Centro, situato in via Franceschini n°
10, a Vittorio Veneto, si presentano soprattutto
mamme che sono molto preoccupate di dover affrontare
una nuova gravidanza a causa di problemi
di varia natura esistenti nella loro vita personale
e familiare. Il nostro intervento, pur nella sua limitatezza,
cerca di offrire ascolto, condivisione e
aiuto concreto. Molte persone collaborano generosamente
con la nostra Associazione sia offrendo
disponibilità di tempo sia con donazioni. Le offerte
che riceviamo, grazie soprattutto all’iniziativa “Un
fiore per la vita”, ma anche attraverso altri contributi,
ci permettono di aiutare tante mamme con i
loro bambini, fornendo ciò di cui hanno bisogno.
Come ogni anno, abbiamo sostenuto, in particolare,
la casa di accoglienza Mater Dei di Vittorio
Veneto e abbiamo offerto contributi ad altre Associazioni
locali e non che operano a favore di bambini
e famiglie: la Nostra Famiglia di Conegliano,
il Baby Hospital di Betlemme che accoglie bimbi
palestinesi ed ebrei, l’Associazione La Porta di
Vittorio Veneto, l’Azione Cattolica diocesana per
i campi estivi di bambini e giovani; inoltre, sosteniamo
con un’ adozione a distanza, una bambina
brasiliana della missione del Bairro de Juventude di
Criciuma, in Brasile.
Concludiamo con alcune parole di Carlo Casini,
Fondatore del Movimento per la Vita italiano:
“L’impegno per la vita non guarda al passato, ma al
futuro... L’impegno per il diritto alla vita non alza
barricate, ma costruisce ponti per l’incontro e varchi
per il dialogo. Il linguaggio e le azioni per la vita
devono suscitare simpatia per la verità, che comunque
non deve mai essere taciuta, nella fiducia che
il valore della vita è presente, nonostante ogni contraria
apparenza, nella mente e nel cuore di tutti”.
Antonio Da Ros
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
3ª Festa di
9
Marzo• Aprile 2025
San Giovanni Bosco
Il 31 gennaio ricorre San Giovanni Bosco e il nostro
piccolo oratorio di Formeniga lo ha ricordato anche
quest’anno, per la terza volta. Sabato 1° febbraio si è
svolta la 3ª Festa di Don Bosco presso il salone parrocchiale
dell’oratorio di Formeniga insieme ai bambini e
ragazzi che tutti i sabati pomeriggio frequentano l’oratorio.
La festa è iniziata alle 16:00 dopo la nostra consueta
ora di catechismo, svolta eccezionalmente con tutti
i ragazzi del catechismo (senza dividerci per classe) per
ricordare insieme la 47ª GIORNATA PER LA VITA
dal tema “TRASMETTERE LA VITA, SPERANZA
PER IL MONDO” argomento che ricorda sicuramente
i valori di Don Bosco quando insieme ai suoi ragazzi
ha dato vita al suo oratorio nel lontano 8 dicembre del
1841.
Il pomeriggio è passato tra merenda e giochi in salone,
con la supervisione dei nostri animatori e Don
Matteo, seguito poi alle 18:00 dalla Santa Messa con la
celebrazione della Santa Candelora insieme ai bambini
e ragazzi e a tutta la comunità. Non ci siamo fatti mancare
poi una buona pastasciutta preparata dalle nostre
mamme dell’oratorio, seguita, per concludere felicemente
la serata, da una bella tombola con dolci premi.
La festa di Don Bosco non può mancare a Formeniga
soprattutto da quando, ben tre anni fa, è nato il nostro
oratorio parrocchiale, l’idea è venuta da alcune mamme
che, notando che i propri figli si fermavano volentieri
dopo l’ora di catechismo, decisero di creare qualcosa di
più strutturato per far stare insieme i bambini e ragazzi.
È nato così, anche con l’aiuto di Don Matteo, il nostro
oratorio come strumento e metodo per la formazione
umana e cristiana delle giovani generazioni.
Ispirandoci a Don Bosco e sotto la Sua protezione,
desideriamo dare un’impronta di fede vissuta con gioia
nel servizio della fraternità.
L’Oratorio conduce all’inserimento nella vita della
Comunità, si pone accanto alla
famiglia (prima educatrice dei bambini) e con essa costruisce
un rapporto di dialogo e di fiducia, esso NON
è “un’isola felice” autonoma dalla parrocchia ma diventa
strumento per aiutare i più giovani a concretizzare la
fede ricevuta nella formazione sacramentale (catechismo)
attraverso il servizio e la testimonianza.
I NOSTRI STRUMENTI PER COSTRUIRE L’O-
RATORIO SONO:
L’ALLEGRIA: “Figlioli state allegri, Paradiso! Paradiso!
(S. Filippo Neri – primo fondatore degli Oratori)
LE ATTIVITÀ DEL GIOCO: che educano all’impegno,
alla collaborazione, a credere nelle proprie capacità
e… a scoprirne di nuove!
LA CATECHESI: mira a concretizzare nelle scelte
dei bambini, i valori evangelici, per fare unità di tutto il
cammino cristiano.
LE ATTIVITÀ ESPRESSIVE: laboratori, manualità,
musica ecc… scopriamo nuovi talenti perché ciascuno
li possiede!
Il nostro Oratorio si svolge presso il CENTRO PAR-
ROCCHIALE SAN PANCRAZIO a FORMENIGA
tutti i sabati pomeriggio dalle ore 16:00 alle 17:30/18:00
dopo l’ora di catechismo (dalle 15:00 alle 16:00)
Il gruppo mamme dell’Oratorio di Formeniga
10 d
Marzo• Aprile 2025
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Gruppo Giovani continua
anche nel 2025 con i
nostri soliti appuntamenti
del venerdì sera.
Ma non possiamo non nominare
l’uscita invernale
fatta dal 27 al 29 dicembre
presso la nostra casa di fiducia
di Spert. L’uscita di metà
anno serve ad unire i ragazzi e
rafforzare il senso di gruppo, ma
anche a capire l’importanza della
condivisione degli spazi e delle responsabilità,
anche quelle più semplici.
Per quanto riguarda le attività, abbiamo già affrontato
i primi temi e preso al balzo l’anniversario di
San Giovanni Bosco, il cui messaggio si fonda su
valori di amore, educazione, e fiducia nei giovani,
per fare un punto sulle serate fatte, interrogandoci
sulle mancanze che sentiamo in questo momento
della vita e sull’importanza della comunicazione tra
noi.
Noi animatori pensiamo
che gli incontri con i
ragazzi siano momenti
fondamentali per
accompagnarli nella
crescita, offrendo loro
occasioni di confronto,
ascolto e supporto, che
possono fare la differenza
nel loro sviluppo personale,
sociale e religioso.
Sabato 25 gennaio la nostra parrocchia ha
ospitato il secondo appuntamento delle messe foraniali
dei giovani. L’incontro ha visto più di 150
partecipanti, provenienti da tutte le parrocchie del
vittoriese, riunirsi a San Giacomo per un momento
di riflessione e fraternità. Ma non è tutto qui:
prima della celebrazione diversi ragazzi hanno partecipato
al PreMessa, meditando insieme la Parola
della domenica che metteva
in luce l’importanza
dell’unità. Dopo la messa
i partecipanti sono stati
invitati a cena nel nostro
oratorio dove hanno potuto
condividere un’ottima
pasta con il ragù. La
serata è continuata poi
con una caccia al tesoro:
divisi in squadre i nostri
ospiti hanno esplorato
San Giacomo e, risolvendo
enigmi, hanno
scoperto luoghi nascosti
dei nostri borghi.
Esperienze come questa
permettono ai
giovani di vivere la
messa in modo diverso, manifestando
insieme la propria fede e dando speranza
nel futuro delle nostre comunità.
Prossimo appuntamento sabato 15 marzo
nella chiesa di Santa Giustina.
Vi aspettiamo numerosi!
d
LA TORRE DI VEGLIA
dei
La
Il dato il benvenuto al nuovo anno con il Panevin!
Organizzato con passione dall’associazione
Tracontrade, dagli Alpini e dal Gruppo Giovani parrocchiale,
ha richiamato tutta la comunità e il nuovo parroco Don
Matteo a stringersi attorno al grande falò presso il Brolo di via del
cimitero. Tra un sorso di vin brulé (o thè caldo per i più piccoli)
e una fetta di pinza, abbiamo riscoperto il valore della tradizione,
ricordando che questi gesti non sono solo il passato. Mentre tutti
si scaldavano intorno al fuoco, i più attenti hanno osservato la direzione
delle fuische per trarre auspici sul nuovo anno: all’inizio il
vento soffiava timidamente verso mattina ma, quando è bruciata
la vecia, tirava verso mezzodì. C’è speranza che il 2025 non sia
del tutto funesto! Lo scopriremo solo con il tempo, ma una cosa
è certa: la voglia di stare insieme non mancherà!
Un grande grazie va ai volontari e a tutte le persone che hanno
contribuito a tener vivo questo bel momento di comunità. Alla
prossima edizione!
5 gennaio, come da tradizione, abbiamo
11
Marzo• Aprile
202525
Signori e signore,
Ritorna il Cinesangio, la rassegna di
cinema all’aperto che da alcuni anni
è ormai appuntamento fi sso per la
comunità di San Giacomo di Veglia e
l’intera città di Vittorio Veneto.
Ha preso il via qualche settimana fa
la macchina organizzativa, impegnata
nella pianifi cazione delle serate e
nella selezione dei fi lm di questa 18ª
edizione.
Se volete restare aggiornati sui titoli,
l’uscita del volantino e sulle novità di
questo Cinesangio 2025, seguiteci su
Facebook e Instagram,
alla pagina @Cinesangio.
Staff del Cinesangio
12
Marzo•
Aprile 2025
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
SPERANZA,
GRANDE
POVERA
VIRTÙ
Papa Francesco ha indicato come tema del Giubileo 2025 la speranza. Che è uno dei sentimenti
profondi dell’animo umano, ma è anche una delle grandi virtù cristiane, insieme alla fede e alla
carità, le tre virtù che ci sono date da Dio come suo dono, ma che noi dobbiamo poi sviluppare,
sempre con il suo aiuto. La speranza indica una mancanza, perché ciò che si spera, ancora non si
possiede, tuttavia non è una pura mancanza, perché ciò che si spera si ha motivo di poter avere in
futuro. Però, affinché la speranza non si svuoti in una pura illusione, è necessario trovare un motivo
vero per sperare. Tutta la discussione sulla speranza nasce dalla ricerca del motivo per cui è possibile
continuare a sperare. Si dice che la speranza è una forza talmente radicata nel nostro essere che
a volte si spera anche contro ogni speranza, cioè anche quando non c’è un motivo ragionevole. È
vero, però se non riusciamo a trovarlo, la speranza prima o poi si cambia in un’amara delusione.
Il motivo della speranza
Questo, dunque, è il punto da mettere a fuoco: il
motivo su cui fondare la speranza. E su questo punto
ci si divide inevitabilmente. Nel tempo della modernità,
dell’uomo diventato adulto che non crede più
alle favole, si è proclamato che la forza che sostiene
la speranza è solo dentro di lui e non si deve cercarla
altrove. L’essere umano è una realtà grande che può
autorealizzarsi. Anche se oggi, tempo di post modernità,
questa convinzione si è molto indebolita, resiste
e prende forme diverse. Lo sviluppo della spettacolare
tecnologia, della digitalizzazione e della intelligenza
artificiale fa credere a molti di poter superare tutte
le mancanze umane, giungendo perfino rendere immortale
l’uomo, e se il pianeta Terra non ci basta per
una vita senza limiti, siamo pronti a invadere gli altri
pianeti.
Fa riflettere il fatto che persone convinte di queste
illimitate possibilità umane alimentino anche correnti
politiche che fanno affidamento sugli uomini forti
per sperare in un futuro radioso per l’umanità. Come
se la tragica esperienza del passato non ci avesse insegnato
che questa è una via pericolosa.
Ci sono però umanisti più saggi che puntano sulle
passioni buone che pure ci sono nell’uomo, passioni
per la giustizia, la pace, la solidarietà, la libertà con le
quali è possibile contrastare le passioni tristi della violenza
e dell’oppressione e lottare per creare una nuova
umanità capace di auto e di redimersi. Tuttavia, anche
questa speranza non resiste alla prova della storia.
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Marzo• Aprile 2025
13
Le promesse di Dio
Noi credenti cristiani siamo convinti
che bisogna guardare oltre l’essere
umano, oltre le nostre forze, per
una vera redenzione. Il motivo della
speranza cristiana sta nelle promesse
di Dio. Il futuro mondo nuovo tanto
desiderato è il suo Regno, che non può
realizzarsi in questo mondo che è un mondo
limitato e destinato a finire. Noi attendiamo “Cieli
nuovi e Terra nuova”. È questa “la speranza che non
delude”, come papa Francesco ha dichiarato, lanciando
l’Anno Giubilare. Sono le parole della Lettera ai
Romani di Paolo, che fondano questa speranza non
deludente nell’amore di Dio che “è stato riversato nei
nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è
stato dato” (5,5). In queste parole c’è tutto ciò che in
quanto cristiani crediamo e speriamo.
Senza travisare le promesse
Tuttavia, le illusioni sono sempre in agguato. Anche
la speranza che non delude può essere travisata.
Si travisa quando si pensa che sia sufficiente ripeterci
tra noi questa speranza e celebrarla nelle
liturgie per ottenere ciò che Dio promette,
dispensandoci dal lottare con
tutte le forze contro il male di questo
mondo e dal realizzare tutto il bene
possibile. La parola di Dio ci dice che
si crede veramente nelle sue promesse
quando si attivano le buone, ma povere,
forze umane confidando che Dio porterà
a compimento e pienezza quel poco che le nostre
forze possono ottenere. Non si spera di ottenere
tutto in questa vita, ma continuando a combattere
con tutte le forze il tanto male che c’è nel mondo e
cercando di realizzare il poco bene possibile, si mostra
di sperare nella pienezza di vita, la vita eterna, che
solo Dio può darci. La speranza fondata sulla promessa
di Dio ci indica anche con chi dobbiamo unirci
in questo cammino verso il suo Regno: non con
chi crede nel potere sostenuto dai soldi e dalla forza
bruta delle armi, ma con chi crede comunque, anche
se non ha fede in Dio, nella giustizia, nella pace e
nell’amore e si impegna con tutte le sue forze nella
realizzazione di questi beni.
don Gianpietro
14 d
Marzo• Aprile 2025
LA TORRE RRE
DI VEGLIA
dei
La
LA MIA AUTOSTRADA VERSO IL CIELO:
LA MOSTRA INTERNAZIONALE SUI MIRA-
COLI EUCARISTICI DEL BEATO (PRESTO
SANTO!) CARLO ACUTIS A SAN GIACO-
MO
Questa primavera, subito dopo Pasqua,
nella parrocchia di San Giacomo
sosterà per due settimane la mostra
sui Miracoli Eucaristici curata dal
Beato Carlo Acutis.
Ma di che cosa si tratta e di chi stiamo
parlando?
Carlo Acutis nasce il 3 maggio 1991 a Londra, dove i
suoi genitori si trovano per esigenze di lavoro. Cresce a
Milano, come tutti gli altri, differenziandosi solo per una
particolare inclinazione per le pratiche religiose che a 12
anni lo porta alla messa ed alla comunione quotidiana. E
non è tutto: di pari passo con l’adolescenza arriva anche
il rosario quotidiano e l’adorazione eucaristica, convinto
com’è che quando “ci si mette di fronte al sole ci si abbronza...
ma quando ci si mette dinanzi a Gesù Eucaristia si diventa
santi”. Già, la santità: è il suo chiodo fisso, il suo
obiettivo, la molla che lo fa stare in modo “diverso” sui
banchi di scuola, in pizzeria con gli amici o in piazzetta
per la partita di pallone. Non è geloso del suo “kit per
diventare santi”, che regala generosamente a tutti e che,
molto semplicemente, contiene: un desiderio grande di
santità; Messa, Comunione e Rosario quotidiano; una razione
giornaliera di Bibbia; un po’ di Adorazione Eucaristica;
la Confessione settimanale; la disponibilità a rinunciare a
qualcosa per gli altri.
Per lui, che così tanto desidera la santità, è normale cercare
amici in cielo; così nel suo sito internet c’è la sezione
“scopri quanti amici ho in cielo”, dove compaiono i santi
“giovani”, quelli che hanno raggiunto la santità in fretta.
Anche lui è convinto di non invecchiare; “Morirò giovane”,
ripete, ma intanto riempie la sua giornata di vorticose
attività: con i ragazzi del catechismo, con i poveri alla
mensa Caritas, con i bambini dell’oratorio. Oltre naturalmente
a studiare, perché frequenta con profitto (pur senza
essere il primo della classe) il liceo milanese “Leone XIII”.
Poi arriva una leucemia fulminante, che lui accoglie con
un sorriso, offrendo la sua vita per il Papa e per la Chiesa.
Cerca la guarigione perché ama la vita, ma sorride alla
morte come all’incontro con l’Amato e perché sa che oltre
ad essa non c’è il nulla. Muore il 12 ottobre 2006 e lo seppelliscono
nella nuda terra nel cimitero di Assisi, la città di
San Francesco che più di altre ha amato e nella quale tornava
così volentieri per ritemprare lo spirito, dove rimase
fino alla traslazione nel Santuario della Spogliazione, nella
stessa città, dove si trova dal 6 aprile 2019.
La cerimonia di beatificazione è avvenuta ad Assisi il 10
ottobre 2020 e il prossimo 27 aprile
2025, durante il Giubileo degli Adolescenti,
sarà ufficialmente dichiarato
Santo. La ricorrenza liturgica viene
celebrata il 12 ottobre, anniversario
della sua scomparsa.
“Tutti nasciamo come degli originali,
ma molti muoiono come fotocopie”,
aveva scritto. Un destino a cui egli
evidentemente è sfuggito!
La mostra, composta di 32 pannelli,
riproduce una parte dei miracoli
eucaristici della raccolta che ha realizzato il beato Carlo
Acutis. L’originalità di questa mostra è lo stretto legame
tra la presentazione dei miracoli e la vita stessa di Carlo.
La presente mostra infatti intreccia la vita di Carlo con i
miracoli eucaristici che egli stesso ha raccolto, visitando
molti dei luoghi in cui sono avvenuti, e servendosi di Internet,
essendo egli un “genio del computer”.
Vedendo tanta disaffezione nei confronti dell’Eucaristia,
Carlo si domandava spesso:
“Com’è possibile che davanti ad un concerto rock, o
a una partita di calcio, ci siano file interminabili di
persone e poi davanti al Tabernacolo, dove è presente
realmente Dio, si vedono così poche persone?”.
Così per aiutare gli altri ad entrare nel Mistero Eucaristico
progettò la Mostra sui Miracoli Eucaristici, che ad oggi
è stata ospitata in tutti i Continenti e ha aiutato moltissime
persone a riavvicinarsi a Dio.
Questa passione è certamente frutto dell’Eucaristia della
quale egli si è nutrito quotidianamente fino a maturare
una “vita veramente eucaristica”. Nell’Eucaristia Carlo
incontrava Gesù vivo e vero e Gesù stesso, giorno dopo
giorno, lo faceva sempre più simile a Lui. Fino a portarlo
a donare la sua vita per puro amore!
Un’altra novità di questa mostra è quella di presentare
non solo i miracoli, come eventi prodigiosi che confermano
che il Pane e il Vino consacrati sono davvero il Corpo
e il Sangue di Gesù, ma di offrirci la testimonianza di un
ragazzo del nostro tempo che, conquistato da Cristo, è diventato
un faro di luce per tutti noi.
Sono stati scelti 20 dei 136 miracoli eucaristici raccolti
da Carlo e, dopo la sua morte, dai suoi amici e familiari. I
136 miracoli della mostra di Carlo sono accaduti nel corso
dei secoli in diversi Paesi del mondo e sono stati tutti riconosciuti
dalla Chiesa.
La Mostra
ta
asaà
sarà presente in chiesa a San Giacomo
dal
28 aprile all’11 ll11
l
1 maggio.
gio.
Per
tutti tti coloro oro
o che
vogliono o approfondirla rla
ci
sarà
un
incontro ntr
o in
preparazione paraz
azio
e il 12 marzo.
don Matteo
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Marzo• Aprile 2025
15
GITA A PADOVA E ALL’ABBAZIA DI PRAGLIA
Il 2 e 3 gennaio scorso, le parrocchie di Carpesica, Mareno di Piave e Ramera hanno organizzato una
gita/pellegrinaggio per i giovani del territorio, all’insegna della spiritualità e dell’amicizia. Una dozzina di
ragazzi, desiderosi di trascorrere le vacanze scolastiche in modo significativo, hanno partecipato a questo
evento che è ormai diventato un appuntamento annuale: una gita in una città italiana di grande valore spirituale.
Se nel 2024 la meta era stata Torino, sulle tracce di Don Bosco e San Domenico Savio, quest’anno la
scelta è caduta su Padova, città simbolo della fede cristiana.
L’esperienza è iniziata con la visita al Santuario di San Leopoldo Mandic, dove i ragazzi hanno avuto
l’opportunità di conoscere la vita e le opere del santo, patrono dei malati di tumore in Italia e dei confessori.
Successivamente, il gruppo ha proseguito il suo itinerario con una visita guidata alla Basilica di Sant’Antonio,
uno dei luoghi di culto più celebri della città e patrimonio dell’UNESCO per i suoi affreschi. Qui i
giovani hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi alla tomba di Sant’Antonio e di venerare le sue reliquie,
conservate nella cappella del Tesoro, dove, tra le altre cose, è custodita la famosa lingua incorrotta. L’atmosfera
di profonda devozione e bellezza ha rappresentato per i ragazzi non solo un momento di raccoglimento,
ma anche un’opportunità di preghiera.
Il pomeriggio è stato dedicato alla visita del MUSME, il Museo della Storia della Medicina di Padova,
un’esposizione interattiva che ha permesso ai partecipanti di scoprire le evoluzioni della medicina attraverso
i secoli.
Il giorno seguente, la spiritualità monastica è stata al centro dell’esperienza. I giovani hanno visitato l’Abbazia
di Praglia, un luogo di silenzio e preghiera dove hanno potuto vivere in prima persona la tradizione
benedettina seguendo i monaci nelle preghiere quotidiane. Incontrando i monaci e scoprendo gli spazi dedicati
al lavoro, i ragazzi hanno avuto modo di riflettere sull’importanza della semplicità e profondità della
vita contemplativa.
Questa gita, ricca di momenti di raccoglimento e di riflessione, è stata per i giovani un’occasione di crescita
spirituale e di riflessione personale, che ha arricchito fede e senso di appartenenza alla comunità. É
stata anche un’opportunità per vivere intensamente l’amicizia, creando legami anche tra i partecipanti di
diverse parrocchie.
Emma Poser
16 d
Marzo• Aprile 2025
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Concorso presepi 2024
edizione 2024 del concorso
presepi, organizzato L’
dalle parrocchie di Carpesica,
Cozzuolo e Formeniga, ha visto
la partecipazione anche della
nostra parrocchia, rappresentata
dagli “ufficiali” presepi della
chiesa e del monastero cistercense
ma soprattutto da quelli
realizzati da Matteo Paquali e
da Cecilia e Giulio De Zan.
La giovane commissione, che
ha esaminato di persona tutte
le creazioni, ha voluto ricompensare
l’impegno, la creatività
e la passione dedicata alla realizzazione
di ciascun presepe,
non facendo una classifica ma
personalizzando l’attestato di
partecipazione. Matteo è stato premiato per “le statuine
più belle” mentre Cecilia e Giulio hanno avuto
il riconoscimento per “l’angelo più bello”. Il presepe
del monastero è risultato il “più grande e armonico”
mentre quello della chiesa è stato premiato per la “sinergia”
tra quanti hanno contribuito a realizzarlo.
Il presepe non è solo una rappresentazione della
Natività, ma anche un simbolo di pace, speranza e
amore. La sua realizzazione diventa un momento di
condivisione e creatività per molte famiglie, che si
riuniscono per costruire insieme il proprio presepe.
Speriamo quindi che l’anno prossimo il numero di
chi parteciperà al concorso, ma soprattutto di chi riscoprirà
questa bellissima tradizione, aumenti.
Inoltre, iniziative come questa sono un’importante
opportunità per rafforzare i legami tra le nostre parrocchie
e per costruire una comunità più unita e solidale.
Un sentito ringraziamento a tutte le persone
che hanno reso possibile questo concorso e a quanti
hanno partecipato con entusiasmo.
Silvia Pagotto
Dall’1 al 4 Maggio2025
Saremo accompagnati durante tutto il pellegrinaggio
da Don Tarcisio e a Medjiugorie dalla guida
Silvana.
Il costo complessivo è di €290,00 (con il raggiungimento
di un minimo di 30 persone). Alla
prenotazione è richiesto l’acconto di €150,00.
Per informazioni e/o prenotazioni
Loretta 320 498 0388
LA QUOTA NON COMPRENDE: le consumazioni
in autogrill, eventuali mance ad autista o
guide, bibite e alcolici extra ai pasti, la cena del
giorno 4 maggio.
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Marzo• Aprile 2025
17
Un nuovo riconoscimento
per d.Giulio
Nel mese di dicembre, poco prima di lasciare il suo incarico di guida della
Diocesi per i raggiunti limiti d‘età, il Vescovo Corrado ha voluto dare
evidenza, riconoscimento e gratificazione alle molteplici attività pastorali ed
organizzative svolte con evidente passione per l‘intera comunità ecclesiale da
don Giulio, nominandolo membro del „Capitolo della Cattedrale“.
Il Capitolo della Cattedrale, composto da 12 prelati di conclamate doti
ecclesiali, prestigio e stima, ha il compito di assolvere alle funzioni liturgiche
più solenni nella chiesa cattedrale, nonchè di adempiere i compiti che gli vengono affidati dal dirirtto
canonico o dal Vescovo diocesano.
Storicamente i „capitoli“ delle cattedrali, istituzioni antiche e significative, sono gli eredi di quel collegio
di sacerdoti che curavano la pastorale nella chiesa madre e nei territori circostanti, facendo vita
in comune. Assursero nel tempo ad avere un grande peso all‘interno dell‘amministrazione complessiva
delle Diocesi, divenendo di fatto in alcuni casi quasi un‘istituzione concorrenziale all‘autorità vescovile,
una specie di „senato“ vescovile, specie nei tempi in cui gli ecclesiastici di nascita illustre ambivano ad
esserne parte proprio per poter aver „voce in capitolo“, cioè un posto d‘onore e di effettivo peso nelle
questioni politiche della città e della Diocesi. Con la rivoluzione francese che separa bene i ruoli fra Stato
e Chiesa i nobili cadetti aspireranno di meno alla carriera religiosa, ed i Capitoli diventeranno istituzioni
meno politiche, recuperando la funzione di senato dei collaboratori del Vescovo, di aiuto nel governo e
nell‘amministrazionen della Diocesi, senza oscurarne la dignità.
Dopo il Concilio Vaticano 2° e con il nuovo Diritto Canonico del 1983 il ruolo di „senato del vescovo“
non è più certo il „Capitolo“ della Cattedrale, essendo previsti quali organismi di partecipazione il
Consiglio Episcopale, il Collegio dei Consultori ed il Consilio Presbiteriale.
Al „Capitolo“ della Cattedrale rimangono perciò, all‘attualità, due funzioni importanti:
- la preghiera, per cui ad ogni canonico titolare, compatibilmente con i suoi impegni, è richiesto di
partecipare in cattedrale alla celebrazione della liturgia delle ore (è la preghiera che sale a Dio dalla chiesa
madre della Diocesi per tutta la chiesa diocesana)
- la custodia della tradizione culturale e la memoria della chiesa locale
Don Giulio, compatibilmente con le sue possibilità, come canonico capitolare, celebrerà la Messa
in Cattedrale il martedì e il giovedì.
Per tale ruolo, che rende onore al suo sacerdozio, potrà/dovrà fregiarsi del titolo onorifico di Monsignore,
vestendo alle bisogna la tunica talare nera con BOTTONI, BORDI E FODERA DI COLORE RUBINO, E FASCIA
PAONAZZA CON FRANGE DI SETA ALLE DUE ESTREMITÀ D‘EGUAL COLORE.
COMPLIMENTI MGR D. GIULIO PER IL NUOVO TRAGUARDO!!!
Mario Bortolot
In Cucina con Giulia
Ricette Salutari Facili & Veloci
Involtini di porro ripieni di
crema di porri e fagioli cannellini
Ecco a voi dei buonissimi involtini ripieni di crema
di porri e fagioli cannellini: I fagioli garantiscono
un apporto di vitamina A, vitamine del
gruppo B e vitamina C e acido folico, mentre i
porri sono ipocalorici, antiossidanti e antinfiammatori.
Si tratta quindi di una ricetta davvero
gustosa, che ci permette di fare anche il pieno
di proprietà nutrizionali che fanno bene al nostro
organismo. Buon appetito!
INGREDIENTI:
4 porri
300 gr di fagioli cannellini lessati
3 cucchiai olio EVO
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
Sale qb
PROCEDIMENTO:
Prendi un porro, taglialo a metà e su una parte
pratica un taglio su tutta la lunghezza e togli le
foglie esterne. Con l’altra metà, taglia a pezzettini.
Prendi le foglie di porro e immergile in una teglia
con dell’acqua. Copri con pellicola trasparente
e metti nel microonde per circa 4 minuti. Intanto,
in una padella metti un po’ d’olio, i porri tagliati
e i fagioli cannellini. Fai andare un po’ e poi
frullali con un mini-pimer fino ad ottenere una
crema omogenea. Tira fuori dal microonde la teglia,
togli con attenzione la pellicola trasparente
e riponi le foglie di porro su un canovaccio per
fare in modo che si asciughino. Spostale poi su
un piano più comodo, come un tagliere, stendile
e inizia a posizionare il ripieno al centro. Chiudi
quindi l’involtino e metti in una teglia leggermente
unta d’olio. Spolvera sopra un po’ di gomasio
o sale e parmigiano. Metti in forno per 20 minuti
a 180 gradi (preferibilmente ventilato).
Benvenuti
PADUTISTI!
Sabato 18 gennaio presso il salone parrocchiale di
Formeniga, durante il nostro oratorio pomeridiano,
sono venuti a trovarci per la prima volta i PARACA-
DUTISTI.
Ad accoglierli c’erano i nostri bambini dell’oratorio,
Don Matteo, gli animatori, il gruppo giovani dell’associazione
San Pancrazio e le nostre mamme.
È stata una gioia vederli arrivare, i bambini più piccoli
sono stati subito attratti dalla loro attrezzatura e dai loro
paracaduti, che naturalmente non avevano mai visto in
bella mostra nel nostro salone parrocchiale.
La loro è stata un’interessante attività didattica rivolta
ai bambini, ragazzi e giovani sul paracadutismo sportivo,
civile e militare. Attraverso filmati e spiegazioni ci
hanno presentato la pratica paracadutistica, con alcuni
cenni al bullismo e primo soccorso.
L’incontro è stato coordinato dal Sig. Stefano Milacic
e alcuni membri dell’Associazione Nazionale Paracadutisti
della sezione di Vittorio Veneto, ex personale
dell’Arma dei Carabinieri e personale del corpo militare
medico.
Per noi tutti è stato un pomeriggio davvero particolare,
istruttivo e interessante, i bambini e i ragazzi hanno
esposto le loro domande, soprattutto chiedendo spiegazioni
sui lanci e sull’attività militare, ricevendo risposte
chiare e di grande professionalità.
Non sono mancate alla fine le consuete foto di rito.
Li ringraziamo di cuore per la loro disponibilità e li
aspettiamo anche il prossimo anno per farci conoscere
e per raccontarci altre emozionanti attività sulla pratica
paracadutistica.
Il gruppo mamme dell’Oratorio di Formeniga
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
SCUOLA 19
Marzo• Aprile 2025
C’era una volta una bambina di nome Elena Colombo,
nata a Torino il 5 giugno 1933. Elena era ebrea e,
durante la Seconda Guerra Mondiale, lei e la sua
famiglia dovettero nascondersi per proteggersi dai
soldati tedeschi che cercavano di far del male alle
persone come loro. Purtroppo, nel 1944, quando aveva
solo 11 anni, Elena fu catturata e portata in un
luogo tristissimo chiamato Auschwitz, un campo dove
molte persone venivano trattate in modo molto
crudele.
Elena fu l’unica bambina italiana a essere portata
via da sola, senza la sua famiglia. La sua storia
è raccontata in un cortometraggio commovente,
"La Cartolina di Elena", che ha fatto conoscere la
sua vita ai bambini delle classi quarte.
Dopo averla visto, ogni alunno ha creato un piccolo
“ricordo” per Elena: un disegno, una lettera o un
pensiero per non dimenticarla.
La sua vita ci insegna due cose importanti:
1. Il coraggio: anche quando tutto sembrava perduto, Elena e la sua famiglia non
smisero mai di lottare.
2. La speranza: nei momenti più bui, è fondamentale credere che un domani
migliore possa arrivare.
Grazie a Elena, impariamo che nessuno dovrebbe essere trattato male per ciò che
è, e che con forza e amore si può superare anche la difficoltà più grande.
Perché ogni bambina e bambino, oggi, possano vivere in un mondo più gentile.
A.S. 2024/2025
20 terra fertile d
Marzo• Aprile 2025
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Le passeggiate con giorgio
Dallo scorso giugno 2024 si è concretizzata una
nuova collaborazione con un nostro socio volontario,
Giorgio Salvador, referente del CAI di Vittorio
Veneto, grazie al quale abbiamo realizzato una
serie di passeggiate nel Vittoriese, all’insegna della conoscenza
del territorio, della scoperta del paesaggio,
del rispetto per l’ambiente.
Si sono costituiti dei piccoli gruppi, fra gli ospiti
del Centro di Lavoro Guidato “Le Filande” di San
Giacomo, che hanno raggiunto le “prestigiose vette”
di Santa Augusta, del Castello di San Martino, delle
Perdonanze, portando nello zaino la propria fragilità,
insicurezza, curiosità, meraviglia.
Quando il tempo era più incerto, abbiamo organizzato
visite guidate sul Pizzoc, per seguire l’inanellamento
degli uccelli migratori, presso il presepe di
Bibano in sinergia con il gruppo Alzheimer di Godega
di Sant’Urbano, presso l’azienda agricola Prati di
Meschio, con la quale abbiamo collaborato anche per
la raccolta delle olive.
Se le escursioni “in vetta” hanno rappresentato un
modo per mettere alla prova noi stessi e le nostre abilità,
le visite ad ambienti significativi sono diventate
motivo di incontro, confronto, integrazione con
le persone e le attività del territorio che, per “quelli
come noi”, significa prospettive di nuovi scenari di
vita vera e opportunità di crescita.
Le attività riportate sopra hanno favorito il benessere
psico-fisico di tutte le persone coinvolte (tutte,
compresi gli operatori di Terra Fertile, i volontari, i
tirocinanti), hanno permesso di sperimentarsi a livello
relazionale e di apprendere dalle esperienze vissute,
generalmente precluse a chi vive fragilità, isolamento
sociale, difficoltà familiari. Per altri aspetti, si tratta
anche di un’esperienza culturale, atta al recupero delle
proprie risorse individuali e allo sviluppo della dignità
che ogni persona detiene.
Tutti i partecipanti a tali attività hanno riportato
grande giovamento dalle emozioni suscitate da tali
esperienze e ciò è stato possibile anche grazie alla rete
col nostro territorio, percorso che Terra Fertile da
anni coltiva e favorisce.
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Marzo• Aprile 2025
21
Il 12 maggio ricorre la memoria liturgica di
San Pancrazio, santo patrono di Formeniga
e della gioventù cattolica. In suo onore, dall’8
all’11 maggio i giovani dell’Associazione San
Pancrazio con la collaborazione degli adulti,
organizzano e propongono la seconda zione della Festa della Birra. Le serate preve-
edidono
musica e intrattenimento, nto,
accompagnati da buon cibo
e da ottime varietà di birra. Vi
aspettiamo numerosi in una
splendida location sulle panoramiche
colline di Formeniga.
(Bevete responsabilmente!)
Restate connessi!!
Profi lo Instagram:
@formeniga.festadellabirra
i
22 d
Marzo• Aprile 2025
25
L’asteroide Bennu
e l’origine della vita
In questo articolo andremo a vedere le straordinarie
scoperte ottenute dall’analisi di alcuni campioni raccolti
nell’asteroide Bennu (avente un diametro medio
di circa 500 metri) grazie alla missione OSIRIS-REx
della NASA, recentemente pubblicate in una rivista
del gruppo Nature.
L’aspetto particolarmente innovativo di questo studio
è rappresentato dalle modalità estremamente sofisticate
del campionamento del materiale spaziale,
effettuato direttamente nello spazio. A differenza dei
meteoriti che cadono sulla Terra e subiscono contaminazioni
ambientali, i campioni raccolti su Bennu
sono stati prelevati e riportati in laboratorio sigillati in
condizioni controllate. Questo ha permesso di studiare
per la prima volta il materiale organico e inorganico
in esso contenuto, eliminando le interferenze e contaminazioni
causate da elementi di origine terrestre.
L’analisi ha permesso di scoprire una sorprendente
abbondanza di composti organici ricchi di azoto,
fosforo e zolfo che coincidono con gli stessi “mattoncini”
su cui è basata la struttura di tutte le cellule
ad oggi conosciute nel nostro pianeta. Questi risultati
potrebbero offrire nuove prospettive sulla chimica del
nostro Sistema Solare offrono un’opportunità unica
per comprendere i processi chimici primordiali che
hanno portato la nascita della vita sulla Terra alcuni
miliardi di anni fa.
Molecole essenziali per la vita: Le analisi hanno
rivelato la presenza di numerose sostanze organiche,
tra cui ammine, formaldeide, acidi carbossilici
(elementi che costituiscono le nostre membrane cellulari
una volta legati al glicerolo ed elementi molto
importanti per il metabolismo cellulare) e idrocarburi
aromatici policiclici. In particolare, sono stati identificati
ben 33 amminoacidi differenti, tra cui 14 dei 20
amminoacidi “canonici” utilizzati dalle nostre cellule
per formare le proteine. Inoltre, sono stati identificati
23 composti azotati eterociclici, tra cui le cinque
basi azotate che formano gli acidi nucleici (quindi il
nostro DNA e i nostri RNA). La presenza di queste
molecole suggerisce che i mattoni fondamentali della
vita potrebbero essersi formati nello spazio e successivamente
trasportati sulla Terra da asteroidi come
Bennu.
LA
TOR
TORRE RE
DI
VEGLIA
dei
d
La
L’analisi degli elementi inorganici ha dimostrato
un’elevata abbondanza di elementi come magnesio
(elemento essenziale per la stabilizzazione delle strutture
proteiche e per la sintesi di nucleotidi e amminoacidi),
sodio (elemento essenziale per il mantenimento
del potenziale di membrana nelle cellule) e fosfati
(ione che le cellule terrestri utilizzano come moneta di
scambio energetica ed elemento costituente gli acidi
nucleici).
Un’origine nelle fasi primordiali del Sistema
Solare: Le analisi isotopiche indicano che l’ammoniaca
e altre molecole azotate nei campioni di Bennu
si siano formate in ambienti estremamente freddi,
come le nubi molecolari o le regioni esterne del disco
proto-planetario (la fase primordiale del Sistema
Solare in cui si stavano formando i pianeti). Questo
suggerisce che Bennu, o il corpo progenitore da cui
deriva, abbia accumulato ghiacci e materiali organici
in una zona distante del Sistema Solare, per poi essere
trasportato più vicino al Sole nel corso del tempo.
Implicazioni per l’origine della vita: La scoperta
di un’ampia varietà di composti organici su Bennu
rafforza l’idea che asteroidi e comete abbiano giocato
un ruolo cruciale nel rifornire la Terra primordiale con
le sostanze necessarie alla nascita della vita. Questi
risultati potrebbero avere implicazioni anche per
la ricerca della vita su altri pianeti e lune del Sistema
Solare, suggerendo che la chimica prebiotica possa
essere un fenomeno diffuso nell’universo molto più di
quanto si potesse precedentemente pensare.
Conclusioni: Bennu si sta rivelando una vera e
propria capsula del tempo cosmica, offrendo una
finestra unica sulla chimica primordiale del Sistema
Solare. Le sue ricche sostanze organiche e la loro
origine nelle regioni più fredde dello spazio indicano
che i processi che hanno portato alla vita sulla Terra
potrebbero essere comuni anche in altri sistemi
planetari. Le future analisi di questi campioni continueranno
a fornire informazioni preziose sulla nostra
storia cosmica e sull’origine della vita stessa.
Fonte: Glavin et al. “Abundant ammonia and nitrogen-rich
soluble organic matter in samples from asteroid
(101955) Bennu” (2025), Nature Astronomy
Fonte immagine: https://svs.gsfc.nasa.gov/gallery/
osirisrex/
Andrea De Nadai
di Giulia Maiutto
COME ORGANIZZARE IL PROPRIO LAVORO:
LO SPAZIO FISICO
Carissimi Amici,
Dopo aver scoperto il nostro cronotipo e capito come
utilizzarlo per vivere meglio, iniziamo a parlare di come
organizzare il nostro lavoro partendo dallo spazio fisico.
Qualunque sia il luogo da cui
lavoriamo, soprattutto se lo facciamo
da casa, la prima cosa
che dovremo fare è identificare
una zona che sarà dedicata
esclusivamente alla nostra professione.
È infatti molto importante delimitare
la nostra attività lavorativa
ad un’unica zona che
sceglieremo, evitando il divano,
il letto o posizioni scomode che
non favoriscono la concentrazione.
Chiaramente questo sarà più facile se abbiamo a nostra
disposizione un ufficio in casa o una scrivania tutta
per noi; se invece non ce l’abbiamo, possiamo valutare
tutti gli spazi e individuare il luogo che ci sembra più
adatto da adibire a postazione lavorativa.
Quando sarà il momento di creare la nostra postazione,
consideriamo questi elementi:
• Scegliamo se possibile una zona dove arrivi luce naturale;
• Assicuriamoci di avere una buona connessione a
Internet;
• Scegliamo una sedia comoda ed ergonomica o
eventualmente il pallone da pilates o le sedie basculanti
che consentono di appoggiare ginocchia o
tibie e mantenere una postura più eretta;
• Allestiamo nelle vicinanze un’area da dedicare all’archivio
per riporre la documentazione o la strumentazione
che usiamo per lavoro;
• Acquistiamo solo strumenti che ci serviranno davvero,
avvalendoci di mobili salva-spazio.
Ora veniamo invece alla scrivania: per farla diventare
funzionale a seconda delle nostre necessità possiamo
utilizzare la “regola del bersaglio”. Come funziona?
Sediamoci alla scrivania, apriamo le braccia
e immaginiamo di disegnare intorno a noi un cerchio.
Questo è lo spazio del bersaglio e comprende
tutto ciò che possiamo raggiungere senza alzarci
dalla sedia.
All’interno del bersaglio immaginiamo ora di disegnare
tre cerchi concentrici, di tre colori differenti:
• Il cerchio verde, il primo e
più vicino al centro, dovrebbe
contenere solo gli elementi assolutamente
indispensabili al nostro
lavoro: noi, la nostra sedia, il
computer, con mouse e tastiera,
ed eventualmente la pratica a cui
stiamo lavorando in questo momento.
• Il cerchio giallo, appena fuori
dal cerchio verde, comprende tutti
quegli oggetti che usiamo con
buona frequenza e che quindi è
bene tenere a portata di mano
come penne, un blocco per appunti, la lista di cose
da fare, il telefono, l’agenda, eventuali altri oggetti di
cancelleria come matite, gomma, evidenziatori e il
portadocumenti con le pratiche in elaborazione.
• Nel cerchio rosso, quello più esterno, possiamo
posizionare invece tutti quegli oggetti che usiamo
più raramente ma che desideriamo avere a portata
di mano (ad esempio la cucitrice, la calcolatrice, la
stampante).
La regola del bersaglio è un ottimo metodo per ottimizzare
i tempi di lavoro e aumentare la produttività perché
permette di avere a portata di mano tutto quello
che occorre; tuttavia richiede una scelta consapevole
di ciò che è davvero necessario al nostro lavoro e merita
di occupare lo spazio più vicino a noi. Per iniziare,
proviamo a darci dei limiti per facilitare la nostra scelta:
proviamo a stabilire solo 3 oggetti per l’area verde
(escludendo noi stessi e considerando mouse e tastiera
come oggetto unico con il PC), 5 per l’area gialla
e 5 per quella rossa. Tutto il resto proviamo a tenerlo
in spazi diversi dalla nostra scrivania. Non preoccupiamoci
se non troveremo subito la combinazione esatta:
potremo sempre fare delle prove e aggiustare il nostro
bersaglio fino a trovare la combinazione giusta per noi.
Alla prossima!
24 d
Marzo• Aprile 2025
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
calcio
VITTSANGIACOMO
Una primavera
di attività
Dopo due terzi del campionato la prima squadra
del Vittsangiacomo è in terza posizione e si
prepara agli scontri diretti con la prima (a
Pedavena) e con la terza (Comelico) che
determineranno il vero valore di una squadra
giovane e coesa che il mister Marco Canzian e
il suo staff tecnico sta plasmando.
Con la squadra Under 23 che gioca nella terza
categoria e con gli Juniores nel girone bellunesetrevigiano
si sta cercando di gettare già le basi per
la prossima stagione. In crescita gli Allievi. Grande
campionato per i Giovanissimi 2010 che sono
in testa e molto bene anche i Giovanissimi
2011 in un girone tosto. Impegnate nel
torneo primaverile le nostre due squadre
degli Esordienti. Grande successo dei
nostri Pulcini del 2015 nel prestigioso Torneo
Prealpi di Belluno che conquistano il 2° posto,
con un buon piazzamento anche dei 2014.
Il 14 aprile prenderà il via l’undicesima edizione
del Torneo per Esordienti. Si tratta di un
classico di primavera (il Natale Biason) a cui
sono iscritte dodici squadre; le finali il 17 maggio.
Il 7 giugno ci sarà il Torneo per i Pulcini “Ciao
scuola” 3° memorial Ivano Da Dalt e il lunedì
successivo partirà il 16° Camp estate “non solo
calcio”, che si protrarrà con i tradizionali giochi
al mattino per sei settimane. A giugno si sta
organizzando, riservato agli over 35, anche un
“torneo dei bar” con tre serate di divertimento.
Pietro Ossi
Giovanissimi Under 15 (2010) in alto da sx: Destiny Munachi Ejimafugha, Giovanni Brandalise, Riccardo Ortolan,
Aldo Dal Cin, Gabriele Monti, Luca De Nadai, Malik Sarry; in piedi da sx: Raffaele Ariè (dir. accomp.), Tommaso
Bonet, Lorenzo Borro, Tommaso Cosentino, Riccardo Pullini, Lorenzo Bottani (allenatore), Lorenzo Perenzin, Jacopo
Covre, Enrico Baldo, Marika Dal Gobbo (dir. acc.), Maurizio Pullini (dir. acc.); seduti da sx: Giacomo Ariè, Jacopo
Vitale, Renato Haramija, Riccardo Fabris, Giovanbattista Migliore, Giovanni Braido.
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Marzo• Aprile 2025
25
1) Pulcini 2015 (2ª a BL) da sinistra: Alessio, Leonardo,
Flavio eTobia; in ginocchio: Samuele, Francis, Enea
e Virginia, premiata come miglior portiere. Alle spalle
Giovanni Battistin, Tommaso Minet e Paolo Dartora.
2) Pulcini 2014 da sinistra: Rigers, Federico,Tommaso,
Riccardo e Samuele; in ginocchio: Riccardo, Antonio,
Riccardo e Alessio. Alle spalle Giovanni Battistin, Luca
Borsoi e Tommaso Minet.
Finito il campionato provinciale di freccette elettroniche 2024
e il River dart Team con le sue 2 squadre si qualifica 4 nel
girone di categoria A e primo nel girone di C aggiudicandosi
così l’accesso alle finali interprovinciali ( Treviso & Belluno)
svoltesi a Vidor i giorni 17-18-19 gennaio dove già venerdì
sera ai singolari vede salire sul podio Ciciliot Daniele sul terzo
gradino, mentre Michelon Andrea si aggiudica il titolo di campione
interprovinciale (TV-BL) di serie C. Poi a squadre: la
serie A si classifica ottava (su 16 finaliste) e la serie C quarta
(su 10 finaliste).
Poldelmengo Mauro
la squadra di serie C
con il patron Dino Michelon
il Campione Michelon Andrea Con il terzo classificato
Ciciliot Daniele.
Momenti di gioco
26
Anagrafe d
Marzo• Aprile 2025
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
SAN GIACOMO DI VEGLIA
Battesimi
Defunti
01 - ANDREETTA VIOLA
di Marco e di Marin Silvia
Via San Fermo, 7
02 – TRIOLO ROCCO
di Andrea e Breda Piera
Via Delle Filande. 1
44 DAL BO ALFREDO
di anni 89 – (il 23.12.2024
Via Menarè., 125
03 SEGAT DUILIO
di anni 81 – (il 18.01.2025)
Via Livel, 18 – Cappella M.
06 DE MARCH RENATO
di anni 88 – (il 29.01.2025)
Via del Campardo, 87A
01 MASO GIUSEPPINA
di anni 90 (il 14.012025)
Via Scrivia, 31
04 D’ALTOÈ LUIGIA (Gina)
ved. Marian
di anni 87 – (il 27.01.2025)
Via Casalta, 4
07 DELLAMARIA GIORDANO
di anni 81 – (il 01.02. 2025)
Via Adige, 8
02 DAL BO ZANON IRMA
ved. Gallonetto
di anni 95 – (il 17.01.2025)
Via Bettelloni , 10
05 DOTTA GIOVANNI
di anni 89 – (il 23.01.2925)
Via Da Vinci , 8
S. Martino di C.U.
08 BETTAREL LIDIA
ved. Sonego
di anni 90 – (il 10.02. 2025)
Via Pieve di Cadore
d
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
Marzo• Aprile 2025
27
Battesimi
FORMENIGA
ZANIN CESARE
di anni 60
3.01.2025
BATTISTON ENRICO
di anni 88
11.01.2025
FILIPPO DA LOZZO di Luca e di Piccoli Erika
26 gennaio 2025
PIETRO DA RONCH
di anni 77
16-02-2025
COZZUOLO
CARPESICA
ANSELMI FRANCO
di ani 74
6.1.2024
CAIS LILIANA in Salvador
di anni 78
il 24.1.2025
BIN GIUSEPPE
di anni 97
il 23.12.2024
28 d
SAN GIACOMO DI VEGLIA
Marzo• Aprile 2025
dei
LA TORRE DI VEGLIA
La
MARIN DINO
n. 01.03.1937 m. 09.11.2006
PICCIN GIOVANNI
n. 14.02.1924 m. 17.01.2022
BET GIUSEPPE
n. 30.10.1935 m. 15.01.2014
CASAGRANDE AUGUSTO
n. 22.08.1934 m. il
08.04.2023
MENEGHIN ALFONSO
n. 16.07.1937 m. 11.05.2024
DAL VECCHIO RAFFAELE
n. 22.08.1932 m. 16.06.2006
DAL VECCHIO IVAN
n. 07.07.1955 m. 26.01.2023
MODOLO O O GIUSEPPE
n. 12.09.1911 m. 13.01.2007
BERTUOL FIORINA
ved. Modolo
n. 12.10.1917 m. 14.01.2018
BOTTEON O ANTONIO
O
n. 06.08.1930 m. 29.04.2018
DE LUCA PAOLA
ved. Botteon
n. 02.08.1933 m. 03.01.2024
VISENTIN ALBINO
n. 19.05.1921 m. 14.04.1993
FURLAN ALBINA
ved. Visentin
n. 02.02.1922 m. 19.01.2014
CENEDESE SANTE
n. 01.11.1908 m. 16.12.1996
DE BIASI GUERRINA
in Cenedese
n. 17.04.1916 m. 11.11.1984
DE BIASI Sr. ANTIDA
n. 14.04.1913 m. 20.01.2002
DE BIASI Sr. TEOFANA
n. 11.01.1927 m. 12.06.2017
MARCON MARIA ved. Altoè
n. 1921 – m. 2010
ALPAGO ANGELO
n. 20.09.1928 m. 17.03.2016
DA ROS ARTURINA
ved. Alpago
n. 04.01.1931 m. 09.05.2023
TONEL GIUSEPPE
n. 03.03.1921 m. 06.05.1980
CANDIAGO MARIA
ved. Tonel
n. 10.03.1930 m. 03.03.2019
MORET ERNESTO
n. 04.07.1922 m. 07.03.2015
FIORETTI DOMENICA
ved. Moret
n. 25.04.1925 m. 08.03.2024
Cristiano Bet
m. 09.04.2009
Teodora Peruch ved. Bet
m. 09.04.2019
Agenda Pastorale
MARZO 2025
Domenica 2:
Mercoledì 5:
Domenica 9:
Domenica 16:
Mercoledì 19:
Domenica 23:
Martedì 25:
Domenica 30:
VIII del T.O.
Mercoledì delle Ceneri
Tutti i fedeli dal 18° al 60° anno di età sono tenuti ad osservare
il precetto generale della Chiesa del digiuno
I di QUARESIMA
II di QUARESIMA
San Giuseppe, sposo della B.V. Maria
Oggi ricorre il 12° anniversario dell’inizio apostolico di Papa
Francesco
III di QUARESIMA
Annunciazione del Signore
IV di QUARESIMA
APRILE 2025
Domenica 6: V^ di QUARESIMA
Domenica 13: DOMENICA DELLE PALME e DELLA PASSIONE DEL
SIGNORE
Lunedì, Martedì e Mercoledì della Settimana Santa
Giovedì Santo: Messa mattutina del Crisma e S. Messa serale in “Coena Domini”
Venerdì Santo: Celebrazione della Passione del Signore
Sabato Santo: nella notte VEGLIA PASQUALE
Domenica 20: PASQUA DI RESURREZIONE
Lunedì 21 fino al Sabato 26: giorni fra l’Ottava di Pasqua
Domenica 27: 2° di PASQUA o della DIVINA MISERICORDIA
Martedì 29: Santa Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa,
patrona d’Italia e d’Europa